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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «VITTORINO DA FELTRE» Via Finalmarina, 5 - 10126 TORINO Cod. M.P.I. TOIC8A100T Tel. 011/ 01166100 - Fax 011/ 01166119 - e-mail: [email protected] Sede centrale primaria Via Finalmarina, 5 Torino Sezione staccata infanzia e primaria Ospedale I.R.M. - C.so Polonia, 94 Scuola dell'infanzia Via Garessio, 24 - Torino Scuola dell'infanzia Via Alassio, 22 - Torino Plesso Fermi Scuola Sec. I grado P.zza Giacomini 24 Torino ISTITUTO COMPRENSIVO VITTORINO DA FELTRE PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Anni scolastici 2016-2017 2017-2018 2018-2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «VITTORINO DA FELTRE»

Via Finalmarina, 5 - 10126 TORINO Cod. M.P.I. TOIC8A100T

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Sede centrale

primaria

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Torino

Sezione

staccata infanzia

e primaria

Ospedale

I.R.M. - C.so

Polonia, 94

Scuola

dell'infanzia

Via Garessio, 24 -

Torino

Scuola

dell'infanzia

Via Alassio, 22 -

Torino

Plesso Fermi

Scuola Sec. I grado

P.zza Giacomini 24

Torino

ISTITUTO COMPRENSIVO VITTORINO DA FELTRE

PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE

Anni scolastici

2016-2017

2017-2018

2018-2019

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INDICE

1. LE PRIORITA’ STRATEGICHE PAGINA 3

2. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO PAGINA 4

3. LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA: PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA.

PAGINA 6

3.1 PROGETTAZIONE CURRICOLARE PAGINA 6

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA PAGINA 7

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA PAGINA 9

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PAGINA 55

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PAGINA 85

IL PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PAGINA 85

VERIFICA E VALUTAZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA PAGINA 88

STRUMENTI PER LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA PAGINA 88

IL PIANO PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA PAGINA 88

IL PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PAGINA 104

IL PROGETTO PER IL RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO PAGINA 110

IL PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI ITALIANO E MATEMATICA

PAGINA 111

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ LINGUISTICHE E LOGICO-MATEMATICHE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

PAGINA 111

IL PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE ALLA SCUOLA PRIMARIA PAGINA 115

IL PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE PAGINA 116

MACROAREE DI PROGETTO. AREA DELL’INCLUSIONE PAGINA 120

AREA DEL POTENZIAMENTO PAGINA 121

PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE PAGINA 121

3.3 PROGETTAZIONE EDUCATIVA PAGINA 122

3.4 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA PAGINA 127

4 L’ ORGANICO DELL’AUTONOMIA E PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

PAGINA 130

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5 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI PAGINA 132

1. LE PRIORITA’ STRATEGICHE

Le priorità strategiche del Piano dell’Offerta Formativa Triennale (POFT) vengono definite nel presente documento sulla base della normativa di riferimento ,in particolare la Legge 59/1997,le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, la Legge 107/2015 e le recentissime Linee Guida (dicembre 2015).

In premessa dobbiamo ricordare che il fondamento giuridico del Pof si colloca nell’articolo 21 della Legge 59 ,quando viene definito il significato dell’autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche :

”...l’autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema di istruzione. Essa si sostanzia nella scelta libera e programmata di metodo, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento…ed in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l’eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi, …nel rispetto delle esigenze formative degli alunni…”.

Il Piano che scaturisce dalla progettazione collegiale è perciò lo strumento giuridico-amministrativo-organizzativo attraverso il quale l’istituzione scolastica autonoma persegue le sue finalità, vale a dire le sue priorità.

Di recente la Legge 107/2015 ha ribadito il carattere del Pof come

“…documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni culturali autonome…che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della propria progettazione autonoma…”

Al fine poi di consentire alle scuole il concreto raggiungimento dei propri obiettivi ,il costante monitoraggio e il progressivo adeguamento sulla base delle risultanze della autovalutazione di istituto, la Legge ci consente una programmazione di vasto respiro, scandita in traguardi di medio e di lungo periodo : in altre parole, la triennalità del Pof .

In questo arco temporale , abbiamo potuto definire così una vera e propria strategia finalizzata al raggiungimento di alcuni obiettivi ritenuti prioritari. Se per un verso le priorità indicate dalla stessa norma vengono recepite nella loro interezza in quanto in linea con l’orientamento pedagogico sotteso ai precedenti piani dell’offerta formativa, dall’altro abbiamo ritenuto più adeguato selezionare tra le varie opzioni quelle più appropriate per la tipologia degli indirizzi e quelle più coerenti con la politica dell’istituto e le particolarità suggerite dal contesto.

Di seguito vengono perciò definite le seguenti priorità strategiche:

1. Il Piano e gli stessi obiettivi devono essere coerenti con i traguardi fissati nelle Indicazioni nazionali per il curricolo e armonizzati con le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico.

2. La valorizzazione delle competenze linguistiche, logico-matematiche e scientifiche. 3. L’alfabetizzazione e il potenziamento dell’italiano come lingua seconda. 4. Il potenziamento delle tecnologie . 5. Il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio tramite percorsi personalizzati. 6. L’educazione interculturale e l’educazione alla cittadinanza democratica. 7. L’educazione alla legalità. 8. L’alfabetizzazione musicale, artistica, motoria. 9. Il potenziamento del tempo scolastico collegato alla diffusione di didattiche innovative e

laboratoriali.

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Le precedenti priorità sono dunque alla base del Piano e lo attraversano incorporando gli obiettivi di miglioramento finalizzati ad elevare le competenze dei nostri studenti in italiano e in matematica come esiti degli scrutini e come risultanze delle rilevazioni nazionali.

2. IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il Piano di Miglioramento che viene allegato è stato redatto assumendo integralmente le priorità già indicate nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), frutto di una attenta riflessione collegiale che ha potuto avvantaggiarsi delle numerose evidenze e dei confronti con le altre scuole.

Il POFT –quindi- incorpora gli obiettivi del RAV assumendoli come finalità principali del Piano. Esse –come vedremo- si traducono in progetti direttamente collegati alle esigenze di miglioramento. Abbiamo ritenuto utile ricercare una particolare curvatura anche nell’ambito degli altri progetti dell’offerta formativa, non direttamente finalizzati alle necessità emerse nel RAV.

Sono state quindi individuate due priorità:

Il punteggio nelle rilevazioni Invalsi sia di Italiano che di Matematica; La distribuzione degli alunni nei diversi livelli di apprendimento in Italiano e in Matematica.

Nell’arco dei prossimi tre anni ,cioè nel lungo periodo, sono stati fissati due traguardi giudicati raggiungibili:

Migliorare il punteggio in Italiano e Matematica, allineandolo alla media provinciale; Aumentare la percentuale di alunni collocati nei livelli di apprendimento più alti.

Accanto ad una visione di ampio respiro, sono stati individuati alcuni processi da avviare e concludere nell’arco del primo anno, nel breve periodo, quindi più facilmente controllabili. La scelta dei processi è stata fatta considerando il contributo che essi apportano al conseguimento degli obiettivi del Piano.

Concretamente essi consistono nelle seguenti attività:

Elaborazione del Curricolo della scuola Secondaria e armonizzazione con i curricoli dell’Infanzia e della Primaria;

Elaborazione del curricolo delle competenze trasversali per tutti i gradi; Elaborazione dei descrittori delle competenze chiave e di cittadinanza per tutti i gradi; Progettazione e realizzazione di moduli per il potenziamento delle competenze disciplinari e

trasversali degli alunni; Prevedere prioritariamente - tra le spese a carico del bilancio della scuola- progetti di

potenziamento per gli alunni; Prevedere nel Piano di formazione dei docenti iniziative di aggiornamento sulle competenze

disciplinari di Italiano e Matematica e sulle competenze trasversali. Istituire un gruppo di lavoro sul potenziamento ed una funzione di coordinamento.

Il programma appena illustrato non esaurisce le azioni di miglioramento che possono integrare il presente Piano e protrarsi su tempi più lunghi e quindi interessare tutto l’arco temporale di pertinenza del POFT. La riflessione collegiale-infatti- ha permesso di individuare vari ambiti suscettibili di miglioramento, vari processi che, in un tempo più dilatato possono contribuire, anche indirettamente, ad innalzare i risultati dei nostri alunni. Ecco dunque affacciarsi altre ipotesi quali il potenziamento delle lingue straniere , l’ampliamento dell’orario scolastico in modo da consentire , soprattutto alla scuola secondaria, un effettivo potenziamento delle competenze attraverso metodologie didattiche innovative e laboratoriali. Allo stesso modo, in un prospettiva ampia possiamo prevedere un potenziamento del piano dell’inclusione scolastica con la destinazione di risorse umane e strumentali per sostenere i piani personalizzati degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), molto numerosi nel nostro Istituto.

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Dovrebbe risultare chiaro che l’esigenza di recuperare chi è in difficoltà si intreccia con l’altra, emergente, di differenziare le attività per favorire il conseguimento di livelli di apprendimento più alti. Se in passato abbiamo dovuto fronteggiare il fenomeno di una popolazione scolastica composta mediamente del 40% di alunni da alfabetizzare, oggi la percentuale resta all’incirca la stessa, ma si tratta di alunni stranieri di seconda generazione che non necessitano tanto di alfabetizzazione quanto di migliorare le proprie competenze linguistiche. Naturalmente occorrerà impegnare su questo fronte molte risorse umane e strumentali. In concreto:

Una funzione strumentale e un gruppo di lavoro sul potenziamento a carico del Fondo di Istituto (FIS) ;

…§……docenti incaricati di condurre i laboratori di potenziamento compresi nell’organico dell’autonomia ;

Un progetto sul potenziamento a carico del bilancio della scuola; Una funzione strumentale ed un gruppo di lavoro sulla lettura, per coordinare e sostenere le

attività di diffusione della lettura in tutte le classi; Un progetto sulla lettura a carico del bilancio della scuola per le iniziative delle biblioteche

dell’Istituto e per integrare la dotazione libraria; Un progetto sulle tecnologie finalizzato ad aumentare la dotazione di strumenti informatici; Un progetto finalizzato ad integrare le attrezzature e i sussidi didattici a disposizione delle classi.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO&&&&&&&&&

3. LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA: PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA, ORGANIZZATIVA.

La progettazione complessiva della scuola fa riferimento al POF annuale, in versione semplificata e modificata in ragione dell’orizzonte triennale su cui effettuare la programmazione.

Il presente documento verrà aggiornato annualmente, in modo da recepire tutte le modifiche che si renderanno necessarie, soprattutto in relazione alle risorse finanziarie disponibili e ai risultati del piano di miglioramento su cui si basa da questo anno tutta la progettazione dell’Istituto.

3.1 PROGETTAZIONE CURRICOLARE

IL CURRICOLO DI SCUOLA. Il Curricolo di scuola rappresenta il cuore dell’offerta formativa. E’ composto da tre sezioni corrispondenti ai tre gradi presenti nell’Istituto: Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado. Anche l’offerta formativa per gli alunni della Scuola in ospedale, fa riferimento al medesimo curricolo per le parti di competenza dell’Infanzia e della Primaria, con maggiori adattamenti ed un più ampio ricorso a strumenti individualizzati e a piani personalizzati . E’ frutto di un lavoro collegiale intrapreso tre anni fa, fondato sullo studio delle Indicazioni nazionali e la loro rielaborazione locale, cercando quindi di tradurre obiettivi e traguardi in un percorso adatto al nostro contesto culturale, sociale, economico. Il lavoro del Collegio, articolato in Dipartimenti, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e di formazione . Da questo anno è stato redatto un curricolo anche per la Secondaria, necessità evidenziata nel RAV e nel Piano di Miglioramento. Ora disponiamo di un curricolo di Istituto per tutte le discipline, sulla base del quale vengono elaborate le programmazioni periodiche.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLE DELL'INFANZIA DI V. ALASSIO E DI V. GARESSIO

IL CURRICOLO (aa.ss. 2015-2018)

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La scuola dell’infanzia si rivolge ai bambini dai 3 ai 6 anni. Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” prospettano una Scuola dell’Infanzia che miri alla formazione integrale della persona, rappresentando il primo segmento del percorso scolastico, in un processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi in un attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’ insegnare ad essere”. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia della competenza e della cittadinanza.

Sviluppare l’identità significa imparare a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato.

Sviluppare l’autonomia significa partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; sviluppare l’attitudine a fare domande e riflettere.

Sviluppare il senso di cittadinanza significa scoprire gli altri, gestire i contrasti attraverso regole condivise, imparare a porre l’attenzione al punto di vista dell’altro ponendo così le fondamenta di un ambito democratico aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

All’interno di questo ambiente di apprendimento si promuove una pedagogia attiva che si manifesta attraverso la capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun allievo, nella cura dell’ambiente e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate. Nella scuola dell’infanzia l’apprendimento avviene attraverso i rapporti tra coetanei, con la natura, con gli oggetti, con l’arte, con il territorio, attraverso rielaborazioni collettive delle esperienze e attraverso attività ludiche. L’esperienza diretta è infatti alla base della metodologia didattica. Il gioco permette al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e avviare processi di simbolizzazione.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

La valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme ed espressioni (gioco simbolico, di immaginazione, di identificazione, di ruolo …), in quanto l’attività didattica ludiforme consente ai bambini di compiere significative esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità.

Il rilievo al fare e alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente , le diverse culture, per stimolare ed orientare la curiosità innata dei bambini in itinerari sempre più organizzati di esplorazione e di ricerca.

L’osservazione, finalizzata all’acquisizione di nuove conoscenze, per determinare le esigenze, progettare gli itinerari, adeguare e personalizzare le proposte, per valutare, conoscere, migliorare e valorizzare gli esiti formativi.

La personalizzazione del percorso educativo, per modificare e integrare le proposte in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse.

Pur nell’approccio globale che caratterizza questo ordine di scuola, gli insegnanti individuano, all’interno dei campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari caratterizzanti della scuola primaria.

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I CAMPI DI ESPERIENZA

IL SÉ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. I bambini formulano le grandi domande esistenziali sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono la diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.

IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute. I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute.

IMMAGINI,SUONI E COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità. I bambini sono portati ad esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi e tecniche aiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e ad avvicinare il bambino al patrimonio artistico e musicale. Il bambino è portato a confrontarsi con l’esperienza della multimedialità, favorendo un contatto attivo con i nuovi mezzi di comunicazione e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative. I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura. I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze, a conversare dialogare, riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta.

LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura. I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali raggruppare, comparare, contare, ordinare, orientarsi e rappresentare con disegni e parole.

LA CONTINUITA’ CURRICOLARE

NATURA, FINALITA’ E METODOLOGIA

Le Indicazioni Nazionali individuano il Curricolo, nell’ottica della verticalizzazione dei saperi e delle competenze.

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Esso delinea, dalla scuola dell’Infanzia, passando per la scuola Primaria e giungendo infine alla scuola Secondaria di I grado, un processo unitario, graduale, coerente e progressivo delle tappe e delle scansioni d’apprendimento, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi.

Le finalità del curricolo verticale sono quelle di: -assicurare un percorso graduale di crescita globale - orientare nella continuita’ - costruire una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola

LE COMPETENZE

LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Previste nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, sono in stretta connessione e reticolari ai diversi Campi d'Esperienza.

COMPETENZA EUROPEA CAMPO D'ESPERIENZA

comunicazione nella madrelingua i discorsi e le parole e gli altri c.e. trasversali

comunicazione nelle lingue straniere i discorsi e le parole e gli altri c.e. trasversali

competenze di base in matematica, scienze e tecnologia la conoscenza del mondo

competenze digitali linguaggi immagini, suoni, colori/ e gli altri c.e. . trasversali

imparare a imparare tutti i c.e in relazione tra loro

competenze sociali e civiche il sé e l’altro

spirito di iniziativa e imprenditorialità tutti i c.e in relazione tra loro

consapevolezza ed espressione culturale il corpo e il movimento e gli altri c.e. trasversali

LA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE

Implica: -un ripensamento complessivo del proprio fare scuola, in rapporto alle Indicazioni Nazionali che mettono al centro la cittadinanza legata ad un sapere agganciato ai bisogni formativi, professionali ed esistenziali;

-la ridefinizione dei processi d’ insegnamento calibrati sui processi d’apprendimento che si vogliono sviluppare nella relazione educativa.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO DI ITALIANO

Dalle Indicazioni Nazionali

Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità estese e trasversali, è necessario che l’apprendimento della lingua sia oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva coordineranno le loro attività.

Nel nostro paese l’apprendimento della lingua avviene oggi in uno spazio antropologico caratterizzato da una varietà di elementi: la persistenza, anche se quanto mai ineguale e diversificata, della dialettofonia; la ricchezza e la varietà delle lingue minoritarie; la compresenza di più lingue di tutto il mondo; la presenza infine dell’italiano parlato e scritto con livelli assai diversi di padronanza e con marcate varianti regionali. Tutto questo comporta che nell’esperienza di molti bambini e ragazzi l’italiano rappresenti una seconda

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lingua. La cura costante rivolta alla progressiva padronanza dell’italiano implica, dunque, che l’apprendimento della lingua italiana avvenga a partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli allievi hanno già maturato nel l’idioma nativo e guardi al loro sviluppo in funzione non solo del miglior rendimento scolastico, ma come componente essenziale delle abilità per la vita.

Data la complessità dello sviluppo linguistico, che si intreccia strettamente con quello cognitivo e richiede tempi lunghi e distesi, si deve tener presente che i traguardi per la scuola secondaria costituiscono un’evoluzione di quelli della primaria e che gli obiettivi di ciascun livello sono uno sviluppo di quelli del livello precedente.

Nel primo ciclo di istruzione devono essere acquisiti gli strumenti necessari ad una "alfabetizzazione funzionale": gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e devono imparare a leggere e a scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico. Questo significa, da una parte, padroneggiare le tecniche di lettura e scrittura, dall’altra imparare a comprendere e a produrre significati attraverso la lingua scritta. Lo sviluppo della strumentazione per la lettura e la scrittura e degli aspetti legati al significato procede in parallelo e deve continuare per tutto il primo ciclo di istruzione, ovviamente non esaurendosi in questo.

La complessità dell’educazione linguistica rende necessario che i docenti delle diverse discipline operino insieme e con l’insegnante di italiano per dare a tutti gli allievi l’opportunità di inserirsi adeguatamente nell’ambiente scolastico e nei percorsi di apprendimento, avendo come primo obiettivo il possesso della lingua di scolarizzazione.

ORALITA’

La comunicazione orale nella forma dell’ascolto e del parlato è il modo naturale con cui il bambino, ad un tempo, entra in rapporto con gli altri e “dà i nomi alle cose” esplorandone la complessità. Tale capacità di interagire, di nominare in modo sempre più esteso, di elaborare il pensiero attraverso l’oralità e di comprendere discorsi e testi di vario tipo viene sviluppata e gradualmente sistematizzata a scuola, dove si promuove la capacità di ampliare il lessico, ascoltare e produrre discorsi per scopi diversi e man mano più articolati e meglio pianificati. La pratica delle abilità linguistiche orali nella comunità scolastica passa attraverso l’esperienza dei diversi usi della lingua (comunicativi, euristici, cognitivi, espressivi, argomentativi) e la predisposizione di ambienti sociali di apprendimento idonei al dialogo, all’interazione, alla ricerca e alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, al riconoscimento di punti di vista e alla loro negoziazione.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Ascolto e parlato

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola.

Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.

CLASSI 1^

Ascoltare e comprendere una semplice consegna organizzativa e didattica. Ascoltare testi narrativi mostrando di saperne cogliere il senso globale. Narrare secondo un ordine logico -temporale un’esperienza vissuta. Parlare in un gruppo di pari aspettando il proprio turno. Formulare domande pertinenti.

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Ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale e riesporli in modo comprensibile a chi ascolta.

Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività conosciuta.

Raccontare storie personali o fantastiche rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro per chi ascolta.

Ricostruire verbalmente le fasi di un’esperienza vissuta a scuola o in altri contesti.

CLASSI 2^

Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico.

CLASSI 3^ Ascoltare e comprendere messaggi informali e/o strutturati. Seguire la narrazione di testi ascoltati. Parlare in un gruppo di pari rispettando il proprio turno. Esporre in modo corretto e coerente le informazioni acquisite. Raccontare esperienze personali rispettando l’ordine cronologico ed esplicitando le informazioni necessarie perché il racconto sia chiaro .

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Ascolto e parlato

Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui.

Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.

Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto.

Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza.

Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

Classi 4^

Accrescere la capacità di ascolto.

Comunicare con particolare attenzione al contesto e al destinatario.

Comunicare efficacemente su argomenti trattati, inserendosi in modo appropriato nelle conversazioni

Relazionare su quanto ascoltato e /o studiato.

Relazionare su attività di lavoro eseguite in gruppo.

Relazionare su testi letti.

Formulare ipotesi, inventare storie in situazioni di comunicazione spontanea.

Esprimere, nel gruppo, in modo chiaro le proprie idee motivandole.

Classi 5^

Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui. Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico e inserendo

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elementi descrittivi funzionali al racconto. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza.

Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

LETTURA

La pratica della lettura, centrale in tutto il primo ciclo di istruzione, è proposta come momento di socializzazione e di discussione dell’apprendimento di contenuti, ma anche come momento di ricerca autonoma e individuale, in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e di riflessione critica, quindi come attività particolarmente utile per favorire il processo di maturazione dell’allievo. Per lo sviluppo di una sicura competenza di lettura è necessaria l’acquisizione di opportune strategie e tecniche, compresa la lettura a voce alta, la cura dell’espressione e la costante messa in atto di operazioni cognitive per la comprensione del testo. Saper leggere è essenziale per il reperimento delle informazioni, per ampliare le proprie conoscenze, per ottenere risposte significative. La cura della comprensione di testi espositivi e argomentativi – anche utilizzando il dibattito e il dialogo intorno ai testi presentati – è esercizio di fondamentale importanza. La nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosità, sviluppa la fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti e le storie di ogni civiltà e tempo, avvicina all’altro e al diverso da sé. Tutte queste esperienze sono componenti imprescindibili per il raggiungimento di una solida competenza nella lettura e per lo sviluppo di ogni futura conoscenza.

A scuola si apprende la strumentalità del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla

comprensione. La lettura va costantemente praticata su un’ampia gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali (da testi continui a moduli, orari, grafici, mappe ecc.) per scopi diversi e con strategie funzionali al compito, senza mai tralasciare la pratica della lettura personale e dell’ascolto di testi letti dall’insegnante realizzata abitualmente senza alcuna finalizzazione, al solo scopo di alimentare il piacere di leggere. Lo sviluppo della competenza di lettura riguarda tutte le discipline. È compito di ciascun insegnante favorire con apposite attività il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi che possono annidarsi a livello lessicale o sintattico oppure al livello della strutturazione logico-concettuale.

La consuetudine con i libri pone le basi per una pratica di lettura come attività autonoma e personale che

duri per tutta la vita. Per questo occorre assicurare le condizioni (biblioteche scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca, uso costante sia dei libri che dei nuovi media, ecc.) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione dei testi scritti. La lettura connessa con lo studio e l’apprendimento e la lettura più spontanea, legata ad aspetti estetici o emotivi, vanno parimenti praticate in quanto rispondono a bisogni presenti nella persona.

In questa prospettiva ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell’incontro con

il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso, come premessa ad una prima educazione letteraria, che non si esaurisce certo nel primo ciclo di istruzione.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

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Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Lettura

Padroneggiare la lettura strumentale (di

decifrazione) sia nella modalità ad alta

voce, curandone l’espressione, sia in quella silenziosa.

Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini; comprendere il significato di parole non note in base al testo.

Leggere testi (narrativi, descrittivi,informativi) cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.

Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici, di intrattenimento e di svago.

Leggere semplici e brevi testi letterari sia

poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale.

Leggere semplici testi di divulgazione per

ricavarne informazioni utili ad ampliare

conoscenze su temi noti.

Classi 1^

Acquisire la strumentalità di base, dimostrando di saper leggere autonomamente un breve testo. Comprendere un breve testo narrativo cogliendone il significato globale.

Classi 2^

Leggere senza sillabare rispettando la punteggiatura. Dimostrare, con modalità diverse,di comprendere un testo letto autonomamente.

Individuare in un testo narrativo personaggi, luoghi e tempi.

Individuare lo schema narrativo di un racconto (introduzione, svolgimento, conclusione).

Classi 3^

Leggere con intonazione, rispettando le pause.

Riconoscere lo scopo comunicativo delle diverse tipologie testuali.

Individuare l’argomento e le informazioni essenziali.

Orientarsi nella scelta dei testi in base al gusto personale e alle proprie abilità.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Leggere

Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.

Classi 4^

Leggere ad alta voce in modo espressivo . Individuare le “coordinate” del testo ( argomento, personaggi, luoghi, tempi e azioni). Individuare le informazioni implicite in un testo.

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Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso delle parole e dei significati) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce.

Riconoscere alcuni tipi di testo ( descrittivo, narrativo, informativo) e la loro struttura. Individuare nei testi scritti le informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e metterle in relazione. Sperimentare semplici tecniche di supporto alla comprensione.

Classi 5^

Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.). Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un’attività, per realizzare un procedimento. Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso delle parole e dei significati) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce.

SCRITTURA

La pratica della scrittura viene introdotta in modo graduale: qualunque sia il metodo usato dall’insegnante, durante la prima alfabetizzazione il bambino, partendo dall’esperienza, viene guidato contemporaneamente a leggere e scrivere parole e frasi sempre legate a bisogni comunicativi e inserite in contesti motivanti. L’acquisizione della competenza strumentale della scrittura, entro i primi due anni di scuola, comporta una costante attenzione alle abilità grafico-manuali e alla correttezza ortografica. Questo indispensabile apprendistato non esaurisce la complessità dell’insegnare e dell’imparare a scrivere ma ne costituisce il necessario requisito. La scrittura di un testo si presenta come un processo complesso nel quale si riconoscono fasi specifiche, dall’ideazione alla pianificazione, alla prima stesura, alla revisione e all’auto-correzione, su ognuna delle quali l’insegnante deve far lavorare gli allievi con progressione graduale e

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assicurando ogni volta la stabilizzazione e il consolidamento di quanto ciascun alunno ha acquisito. La frequentazione assidua di testi permetterà all’allievo di individuare i modelli che ne sono alla base e di assumerli come riferimento nelle proprie produzioni comunicative.

In tutto il primo ciclo il percorso di apprendimento della scrittura richiede tempi distesi, diversificazione delle attività didattiche e interdisciplinarità in quanto la produzione testuale si realizza in varie discipline. Può altresì richiedere attenzione dedicata a piccoli gruppi e a singoli alunni, soprattutto nella fase iniziale durante la quale ogni bambino ha bisogno di acquisire sicurezza.

In particolare, l’insegnante di italiano fornisce le indicazioni essenziali per la produzione di testi per lo studio (ad esempio schema, riassunto, esposizione di argomenti, relazione di attività e progetti svolti nelle varie discipline), funzionali (ad esempio istruzioni, questionari), narrativi, espositivi e argomentativi. Tali testi possono muovere da esperienze concrete, da conoscenze condivise, da scopi reali, evitando trattazioni generiche e luoghi comuni. Inoltre, attraverso la produzione di testi fantastici (sia in prosa sia in versi), l’allievo sperimenta fin dai primi anni le potenzialità espressive della lingua italiana e apprende come sia possibile intrecciare la lingua scritta con altri linguaggi, anche attraverso la produzione di testi multimediali.

Al termine della scuola secondaria di primo grado l’allievo dovrebbe essere in grado di produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti, adeguati all’intenzione comunicativa e al destinatario, curati anche negli aspetti formali.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Scrittura

Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l’apprendimento della scrittura.

Scrivere sotto dettatura, curando in modo

particolare l’ortografia.

Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare).

Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione.

Classi 1^

Costruire l’interesse per la scrittura autonoma.

Scrivere autonomamente un breve testo su un’esperienza motivante.

Acquisire sicurezza nel tratto grafico.

Classi 2^

Scrivere autonomamente un breve testo con almeno tre passaggi narrativi.

Consolidare le capacità manuali, percettive e cognitive necessarie per l'apprendimento della scrittura.

Classi 3^

Padroneggiare le capacità manuali,percettive e cognitive inerenti la scrittura.

Produrre testi descrittivi, narrativi, relativi ad esperienze personali.

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Curare la correttezza ortografica .

Utilizzare opportunamente la punteggiatura.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Scrittura

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo, sotto forma di diario. Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato . Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un racconto, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato …) Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

Classi 4^

Utilizzare codici linguistici diversi nel parlato e nello scritto. Esprimere per iscritto esperienze personali e altrui. Scrivere utilizzando strutture sempre più complesse ed espressive. Rielaborare testi. Sperimentare la scrittura per la ricerca di uno stile personale.

Classi 5^

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza. Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo, sotto forma di diario. Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato . Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un racconto, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato …) Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO

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I bambini entrano nella scuola primaria con un patrimonio lessicale diverso da un allievo all’altro. Data la grande importanza della comprensione e dell’uso attivo del lessico, il primo compito dell’insegnante è proprio quello di rendersi conto, attraverso attività anche ludiche e creative, della consistenza e tipologia (varietà) del patrimonio lessicale di ognuno. È un compito tanto più importante quanto più vi è oggi evidenza di un progressivo impoverimento del lessico.

Il patrimonio iniziale dovrà essere consolidato in un nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di alto uso), a partire dal quale si opererà man mano un’estensione alle parole-chiave delle discipline di studio: l’acquisizione dei linguaggi specifici delle discipline deve essere responsabilità comune di tutti gli insegnanti.

I docenti di tutto il primo ciclo di istruzione dovranno promuovere, all’interno di attività orali e di lettura e scrittura, la competenza lessicale relativamente sia all’ampiezza del lessico compreso e usato (ricettivo e produttivo) sia alla sua padronanza nell’uso sia alla sua crescente specificità. Infatti l’uso del lessico, a seconda delle discipline, dei destinatari, delle situazioni comunicative e dei mezzi utilizzati per l’espressione orale e quella scritta richiede lo sviluppo di conoscenze, capacità di selezione e adeguatezza ai contesti. Lo sviluppo della competenza lessicale deve rispettare gli stadi cognitivi del bambino e del ragazzo e avvenire in stretto rapporto con l’uso vivo e reale della lingua, non attraverso forme di apprendimento meccanico e mnemonico. Va, in questo senso, tenuta in considerazione la ricchezza delle espressioni locali, “di strada”, gergali e dei molti modi di dire legati alle esperienze, che spesso racchiudono un senso identitario e capacità narrative e che rappresentano un bagaglio attraverso il quale ampliare l’espressione anche in italiano corretto.

Per l’apprendimento di un lessico sempre più preciso e specifico è fondamentale che gli allievi imparino, fin dalla scuola primaria, a consultare dizionari e repertori tradizionali e online.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Acquisizione ed espansione del lessico

ricettivo e produttivo

Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole.

Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura.

Usare in modo appropriato le parole man mano apprese.

Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d'uso.

Classi 1^ Approfondire i significati delle parole. Acquisire nuovi vocaboli ed utilizzarli in modo appropriato.

Classi 2^ Approfondire i significati delle parole. Acquisire nuovi vocaboli ed utilizzarli in modo appropriato, intuendo situazioni comunicative diverse.

Classi 3^ Approfondire i significati delle parole. Acquisire nuovi vocaboli ed utilizzarli in modo appropriato, intuendo situazioni comunicative diverse.

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Utilizzare il dizionario come strumento per la ricerca di nuovi vocaboli e del relativo significato.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso).

Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo.

Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

Classi 4^

Arricchire il patrimonio lessicale in relazione alle discipline di studio. Consultare in modo autonomo il dizionario . Comprendere le diverse accezioni delle parole in relazione al

Classi 5^

Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base (parole del vocabolario fondamentale e di quello ad alto uso). Arricchire il patrimonio lessicale attraverso attività comunicative orali, di lettura e di scrittura e attivando la conoscenza delle principali relazioni di significato tra le parole (somiglianze, differenze, appartenenza a un campo semantico). Comprendere che le parole hanno diverse accezioni e individuare l’accezione specifica di una parola in un testo.

Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.

Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.

ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA

Ogni persona, fin dall’infanzia, possiede una grammatica implicita, che le permette di formulare frasi ben formate pur senza conoscere concetti quali quelli di verbo, soggetto, ecc. Questa “grammatica implicita” si amplia e si rafforza negli anni attraverso l’uso della lingua, che permette di giungere a forme "corrette" (in italiano standard) e di realizzare enunciati in diverse varietà linguistiche e in diverse lingue. Inoltre, sin dai primi anni di scolarità, i bambini hanno una naturale predisposizione a riflettere sulla lingua. È su queste attitudini che l’insegnante si può basare per condurre gradualmente l’allievo verso forme di “grammatica esplicita”.È molto importante acquisire una progressiva consapevolezza e sicurezza nell’uso dello strumento linguistico (che si avvia, ma non si completa, nel primo ciclo). Si tratta, infatti, di una delle condizioni per un uso critico e libero della lingua, a cui deve giungere presto ogni cittadino. Perciò, nei primi anni della scuola primaria l’uso della lingua e la riflessione su di essa vanno curate insieme. Del resto nella pratica coincidono: l’apprendimento della strumentalità del leggere e dello scrivere è da considerarsi infatti attività linguistica e metalinguistica al tempo stesso. Per quanto riguarda l’ortografia, da una parte è fondamentale che essa sia acquisita e automatizzata in modo sicuro nei primi anni di scuola, in quanto diventa difficile apprenderla più in là con gli anni; dall’altra la correttezza ortografica deve essere costantemente monitorata a tutti i livelli di

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scuola. Gli oggetti della riflessione sulla lingua e della grammatica esplicita sono: le strutture sintattiche delle frasi semplici e complesse (per la descrizione delle quali l’insegnante sceglierà il modello grammaticale di riferimento che gli sembra più adeguato ed efficace); le parti del discorso, o categorie lessicali; gli elementi di coesione che servono a mettere in rapporto le diverse parti della frase e del testo (connettivi di vario tipo, pronomi, segni di interpunzione); il lessico e la sua organizzazione; le varietà dell’italiano più diffuse. Nella scuola primaria la riflessione privilegia il livello lessicale-semantico e si attua a partire dai testi orali e scritti recepiti e prodotti dagli allievi. Gli aspetti morfologici e quelli sintattici, semantici e testuali, che sono introdotti nella scuola primaria attraverso riflessioni sull’uso, devono essere ripresi ciclicamente, al fine di poter operare precisazioni e approfondimenti e raggiungere una valida sistematizzazione dei concetti centrali. La riflessione sulla lingua, se condotta in modo induttivo e senza un’introduzione troppo precoce della terminologia specifica, contribuisce a una maggiore duttilità nel capire i testi e riflettere e discutere sulle proprie produzioni. Essa, inoltre, si intreccia con la riflessione sulle altre lingue del repertorio dell’allievo, in una prospettiva plurilingue e interculturale. Ma il ruolo probabilmente più significativo della riflessione sulla lingua è quello metacognitivo: la riflessione concorre infatti a sviluppare le capacità di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico. La riflessione sulla lingua riguarda anche il lessico, di cui verranno esplorate e definite le caratteristiche fondamentali, come le relazioni di significato e i meccanismi di formazione delle parole.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Confrontare testi, per coglierne alcune caratteristiche specifiche ( ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.) Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta.

Classi 1^

Intuire gli schemi morfologici primari. Riconoscere ed utilizzare le principali convenzioni ortografiche.

Classi 2^

Conoscere e applicare le principali convenzioni ortografiche. Conoscere e utilizzare i principali segni di punteggiatura. Conoscere la funzione del nome e del verbo. Approfondire i significati delle parole.

Classi 3^

Conoscere le parti variabili della frase semplice. Applicare le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi. Consolidare la conoscenza delle principali convenzioni ortografiche.

INDICAZIONI NAZIONALI: ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

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Obiettivi fine cl.5^

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase. Individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo. Riconoscere in un testo i principali connettivi(temporali, spaziali, logici). Analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti). Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi.

Classi 4^

Conoscere le principali regole ortografiche e grammaticali. Riconoscere e analizzare in base alla funzionalità articolo, nome, verbo, aggettivo, pronome. Utilizzare in modo corretto la punteggiatura. Riconoscere ed analizzare gli elementi principali di una frase. Riconoscere ed iniziare ad utilizzare le parole e i termini specifici legati alle discipline di studio. Comprendere, dal contesto, il significato di termini sconosciuti.( Inferenza). Utilizzare il dizionario per un approfondimento lessicale. Sperimentare la scrittura per la ricerca di uno stile personale. Classi 5^ Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase: individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi(temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti). Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi.

CURRICOLO DI STORIA Dalle Indicazioni Nazionali Nel nostro Paese la storia si manifesta alle nuove generazioni nella straordinaria sedimentazione di civiltà e società leggibile nelle città, piccole o grandi che siano, nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di siti archeologici, nelle collezioni d’arte, negli archivi, nelle manifestazioni tradizionali che investono, insieme, lingua, musica, architettura, arti visive, manifattura, cultura alimentare e che entrano nella vita quotidiana. La Costituzione stessa, all’articolo 9, impegna tutti, e dunque in particolare la scuola, nel compito di tutelare questo patrimonio. Lo studio della storia, insieme alla memoria delle generazioni viventi, alla percezione del presente e alla visione del futuro, contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità nei confronti del patrimonio e dei beni comuni. Per questa ragione la scuola è chiamata ad esplorare, arricchire, approfondire e consolidare la conoscenza e il senso della storia. I metodi didattici della storia I libri, le attività laboratoriali, in classe e fuori della classe, e l’utilizzazione dei molti media oggi disponibili, ampliano, strutturano e consolidano questa dimensione di apprendimento. La capacità e la possibilità di usufruire di ogni opportunità di studio della storia, a scuola e nel territorio circostante, permettono un lavoro pedagogico ricco, a partire dalle narrazioni e dalle attività laboratori ali e ludiche con i più piccoli per attraversare molte esperienze esplorative sul passato: un lavoro indispensabile per avvicinare gli alunni alla capacità di ricostruire e concepire progressivamente il “fatto storico” per indagarne i diversi aspetti, le molteplici prospettive, le cause e le ragioni. È attraverso questo lavoro a scuola e nel territorio che vengono affrontati i primi “saperi della storia”: la conoscenza cronologica, la misura del tempo, le periodizzazioni. Al

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contempo gli alunni incominciano ad acquisire la capacità di ricostruire i fatti della storia e i loro molteplici significati in relazione ai problemi con i quali l’uomo si è dovuto confrontare, fino alle grandi questioni del presente. ….. In particolare la conoscenza dei diversi e profondi legami, dei conflitti e degli scambi che si sono svolti nel tempo fra le genti del Mediterraneo e le popolazioni di altre regioni del mondo, rende comprensibili questioni che, altrimenti, sarebbero interamente schiacciate nella dimensione del presente. I due poli temporali, il passato e il presente, devono entrambi avere il loro giusto peso nel curricolo ed è opportuno che si richiamino continuamente. È tuttavia evidente che proprio l’attenzione alle vicende complesse del presente chiamano in causa le conoscenze di storia generale, articolate nell’arco del primo ciclo, sulla base della loro significatività ai fini di una prima comprensione del mondo. ….. La storia generale nella scuola primaria è deputata a far scoprire agli alunni il mondo storico mediante la costruzione di un sistema di conoscenze riguardanti quadri di civiltà o quadri storico sociali senza tralasciare i fatti storici fondamentali. Nella scuola secondaria di primo grado lo sviluppo del sapere storico riguarderà anche i processi, le trasformazioni e gli eventi che hanno portato al mondo di oggi. …… È importante sottolineare l’importanza, a partire dalla scuola primaria, dell’apprendimento della storia centrato su temi che riguardano l’insieme dei problemi della vita umana sul pianeta: l’uso delle diverse fonti di energia, la difesa dagli elementi naturali avversi e la trasformazione progressiva dell’ambiente naturale, i molti passaggi dello sviluppo tecnico, la conservazione dei beni e del cibo, la divisione del lavoro e la differenziazione sociale, le migrazioni e la conquista dei territori, il conflitto interno e quello esterno alle comunità, la custodia e la trasmissione del sapere, i codici e i mezzi della comunicazione, la nascita e lo sviluppo delle credenze e della ritualità, il sorgere e l’evoluzione del sentimento religioso e delle norme, la costruzione delle diverse forme di governo. Un tale approccio, costruito tra passato e presente, permette anche di non doversi soffermare troppo a lungo su singoli temi e civiltà remote nella convinzione che in una data classe si debbano svolgere solo argomenti specifici. L’insegnamento e l’apprendimento della storia contribuiscono all’educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva. I docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le conoscenze del passato, a far usare con metodo le fonti archeologiche, museali, iconiche, archivistiche, a far apprezzare il loro valore di beni culturali. In tal modo l’educazione al patrimonio culturale fornisce un contributo fondamentale alla cittadinanza attiva. In particolare, gli insegnanti metteranno in evidenza i rapporti tra istituzioni e società, le differenze di genere e di generazioni, le forme statuali, le istituzioni democratiche.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ICS VITTORINO :Obiettivi specifici

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Uso delle fonti – Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza. – Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato Organizzazione delle informazioni – Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati. – Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. – Comprendere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione e la rappresentazione del tempo (orologio, calendario, linea temporale…). Strumenti concettuali – Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato. – Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. – Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Produzione scritta e orale – Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e con risorse digitali. – Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite.

Classe 1^ e 2^ Sviluppare la percezione oggettiva del tempo e la consapevolezza che il tempo è una grandezza misurabile. Acquisire i concetti di: tempo ciclico tempo lineare Conoscere le strutture convenzionali per l’organizzazione temporale. (Dalla percezione soggettiva del tempo alle reali durate e alle strutture convenzionali: LA GIORNATA LA SETTIMANA IL MESE LA DATA) Acquisire i concetti di: evento successione contemporaneità cronologia linea del tempo Saper ordinare sulla linea del tempo fatti ed eventi, cogliendone la successione-contemporaneità. Relazionare su fatti, esperienze personali e collettive. Osservare e conoscere la ciclicità dei fenomeni temporali:giorno/notte, stagioni. Conoscere e utilizzare il calendario e l'orologio. Comprendere il significato dei documenti attraverso la ricostruzione della storia personale (certificato di nascita, di iscrizione a scuola … materiali, testimonianze orali…)o la conoscenza degli ambienti vissuti relativi alla scuola (museo della scuola),(documenti d’archivio, materiali, testimonianze orali…). Cogliere le analogie e le differenze culturali presenti nel loro vissuto multietnico.

Classe 3^

Utilizzare le conoscenze pregresse per avviare allo studio, partendo dall'analisi delle fonti. Conoscere la storia della Terra: l'origine della vita e dell'uomo; i gruppi umani preistorici e le società di cacciatori-raccoglitori con riferimento a quelli attualmente esistenti. Cogliere le principali conseguenze legate al fenomeno delle grandi migrazioni. Conoscere gli aspetti dell'organizzazione della vita sociale, economica, artistica, religiosa dei primi villaggi.

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.5^ ICS VITTORINO :Obiettivi specifici

Uso delle fonti – Produrre informazioni con fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fenomeno

Classi 4^/5^

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storico. – Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni – Leggere una carta storico-geografica relativa alle civiltà studiate. – Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze. – Confrontare i quadri storici delle civiltà affrontate. Strumenti concettuali – Usare il sistema di misura occidentale del tempo storico (avanti Cristo – dopo Cristo) e comprendere i sistemi di misura del tempo storico di altre civiltà. – Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione scritta e orale – Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. – Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. – Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. – Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali.

Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. Elaborare in testi orali e scritti gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. Conoscere la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e orientarsi sulla linea del tempo. Conoscere i quadri storici delle civiltà : le “Civiltà dei fiumi”, i Greci, i Fenici, I Popoli dell'Italia Antica. L'Impero romano. Comprendere l'esigenza di codificare le consuetudini e le regole di convivenza: dalle prime leggi scritte alla conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione italiana. Esaminare i fenomeni comuni e le diversità: di genere,di forme di governo,di diritti e di doveri sia nelle civiltà del passato sia in quelle del presente. Cogliere le relazioni fra gli elementi caratterizzanti i diversi sistemi cronologici. Scoprire il valore storico e artistico di Torino.

CURRICOLO DI GEOGRAFIA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. È disciplina “di cerniera” per eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi. In un tempo caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del mondo, la geografia consente il confronto sulle grandi questioni comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o di origine famigliare.

La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazione progressiva dell’ambiente ad opera dell’uomo o per cause naturali di diverso tipo. La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici. L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata. Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella di abituare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che consentono di considerare e rispettare visioni plurime, in un approccio interculturale dal vicino al lontano.

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La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dal passato, con i suoi “segni” leggibili sul territorio, si affianca allo studio del paesaggio, contenitore di tutte le memorie materiali e immateriali, anche nella loro proiezione futura. Tali percorsi consentono sintesi con la storia e le scienze sociali, con cui la geografia condivide pure la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le generazioni future possano giovarsi di un ambiente sano. Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico: sono temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il raccordo con le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva, e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo. Il primo incontro con la disciplina avviene attraverso un approccio attivo all’ambiente circostante, attraverso un’esplorazione diretta; in questa fase la geografia opera insieme alle scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio. Costruendo le proprie geografie, anche attraverso le testimonianze di adulti come referenti culturali, gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplina. Alla geografia, infatti, spetta il delicato compito di costruire il senso dello spazio, accanto a quello del tempo, con il quale va costantemente correlato. Gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi nel territorio... Il raffronto della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa, è agevolato dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e interpretate a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie e immagini da satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove tecnologie legate ai Sistemi Informativi Geografici (GIS).

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 3^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 1^ e 2^

Orientamento – Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).

Conoscere gli indicatori topologici :

sopra/sotto, davanti/dietro, vicino/lontano, destra/sinistra....

Utilizzare gli indicatori topologici per definire la posizione nello spazio del

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Linguaggio della geo-graficità – Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. - Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.

Paesaggio – Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. – Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione.

Regione e sistema territoriale - Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. - Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.

proprio corpo e di elementi dell'ambiente circostante.

Comprendere l'importanza dei punti di riferimento per definire la posizione di elementi nello spazio.

Eseguire, descrivere, e fornire indicazioni riguardo a semplici percorsi, utilizzando i concetti di direzione e di verso.

Comprendere l'effetto e le conseguenze dell'azione dell'uomo sul territorio.

Rappresentare di fronte e dall'alto oggetti

e ambienti noti. Conoscere ed utilizzare simboli arbitrari

e/o convenzionali per realizzare semplici rappresentazioni cartografiche.

Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'esplorazione diretta.

Conoscere e mettere in atto semplici azioni di tutela dell'ambiente.

Conoscere e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano l'ambiente circostante.

Osservare e analizzare l'ambiente conosciuto per riconoscerne l'organizzazione e le modifiche che l'uomo vi apporta per renderlo funzionale alle sue esigenze-

Riconoscere le funzioni dei vari spazi.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 3^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 3^

Orientamento – Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali).

Linguaggio della geo-graficità

Muoversi consapevolmente nello spazio

circostante sapendosi orientare attraverso i punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici.

Conoscere nello spazio e sulle carte geografiche i punti cardinali.

Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio conosciuto

eseguire un percorso seguendo le regole che il Codice Stradale prescrive per i pedoni.

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– Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. - Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.

Paesaggio – Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. – Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione.

Regione e sistema territoriale - Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. - Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva.

Saper realizzare semplici plastici che riproducano ambienti conosciuti e/o percorsi esperiti nello spazio circostante.

Leggere ed interpretare la pianta dello spazio vicino basandosi su punti di riferimento fissi.

Saper leggere ed interpretare una carta geografica fisica e politica attraverso i colori.

Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta.

Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio.

Comprendere l'effetto e le conseguenze dell'azione dell'uomo sul territorio.

Comprendere che il territorio è uno

spazio organizzato e modificato dall'uomo.

Conoscere e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano l'ambiente di residenza e la propria regione.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 5^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 4^ e 5^

Orientamento – Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. – Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, ecc.).

Linguaggio della geo-graficità – Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali, repertori statistici relativi a indicatori socio-demografici ed economici. – Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.

- Conoscere ed utilizzare la terminologia relativa all'orientamento - Sapere che è possibile orientarsi nello spazio attraverso l'osservazione del sole o l'utilizzo di una bussola. ( Esperienze di orientamento). - Sapersi orientare sul territorio con l'utilizzo della pianta. - Saper individuare sulla carta località geografiche.

- Riconoscere il rapporto tra realtà e la sua rappresentazione cartografica. - Conoscere ed interpretare i diversi tipi di carte geografiche - Saper ottenere informazioni dalle carte a diversa scala di riduzione. - Saper localizzare sulle carte geografiche dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e

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- Localizzare le regioni fisiche principali e i grandi caratteri dei diversi continenti e degli oceani. Paesaggio - Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare.

Regione e sistema territoriale – Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. – Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee nel proprio contesto di vita.

amministrative e conoscerne le principali caratteristiche - Conoscer le caratteristiche delle regioni geografiche principali con particolare attenzione a quelle che comprendono i paesi di provenienza dei bambini stranieri presenti nelle classi

- Saper riconoscere e descrivere genericamente gli elementi caratterizzanti dei paesaggi principali dei vari continenti con particolare attenzione a quelli europei ed italiani. - Conoscere e saper localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi...) ed antropici (città, porti...) dell'Italia

- Saper individuare elementi di particolare valore ambientale e culturale. - Conoscere ed applicare il concetto polisemico di regione in relazione allo stato italiano

CURRICOLO DI MATEMATICA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI:

Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.

In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. Nella scuola primaria si potrà utilizzare il gioco, che ha un ruolo cruciale nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte a contesti diversi.

La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico.

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Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i pari, l’alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive.

L’alunno analizza le situazioni per tradurle in termini matematici, riconosce schemi ricorrenti, stabilisce analogie con modelli noti, sceglie le azioni da compiere (operazioni, costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni, scrittura e risoluzione di equazioni, …) e le concatena in modo efficace al fine di produrre una risoluzione del problema. Un’attenzione particolare andrà dedicata allo sviluppo della capacità di esporre e di discutere con i compagni le soluzioni e i procedimenti seguiti.

L’uso consapevole e motivato di calcolatrici e del computer deve essere incoraggiato opportunamente fin dai primi anni della scuola primaria, ad esempio per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti e per esplorare il mondo dei numeri e delle forme.

Di estrema importanza è lo sviluppo di un’adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come contesto per affrontare e porsi problemi significativi e per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell’uomo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

NUMERI

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1^

Numeri

– Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ...

– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione

Operare corrispondenze biunivoche tra

insiemi. Rappresentare simbolicamente una

quantità. Confrontare e far corrispondere quantità. Riconoscere i simboli numerici. Riconoscere le quantità numeriche. Associare correttamente quantità e

simbolo numerico Possedere il concetto di numero come

espressione di una quantità Confrontare quantità numeriche per

stabilire relazioni Numerare/ordinare i numeri in senso

progressivo e regressivo con e senza linea dei numeri.

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posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.

– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.

– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

Associare correttamente la numerazione verbale con l'abilità manipolativa o percettiva quando si contano gli oggetti.

Saper formare raggruppamenti di 1° ordine in basi diverse, registrarli, leggerli e riprodurli (non operare in basi diverse)

Raggruppa elementi e registrare le unità e i gruppi ottenuti (in base 10) .

Riconoscere il valore posizionale di un numero composto da due cifre in base 10

Riconosce e scrive i numeri in cifre e in lettere fino a 20.

Riconoscere, leggere e scrivere i numeri sulla retta in senso crescente e decrescente

Confrontare i numeri usando i simboli > < =.

Contare in senso progressivo e regressivo Individuare il precedente e il successivo di

un numero dato. Sa indicare la posizione d'ordine di un

elemento in una serie ordinata.

Riconoscere la possibilità di operare con i numeri attraverso l’addizione e la sottrazione

Eseguire semplici calcoli orali di addizioni e sottrazione utilizzando varie strategie

Acquisire il concetto di operazione come trasformazione.

Acquisire il concetto di addizione e le sue applicazioni operative.

Operare addizioni sulla linea dei numeri, in riga, in tabella.

Riflettere sul concetto di sottrazione e le sue applicazioni operative nel calcolo di resto, differenza, confronto.

Operare sottrazioni sulla linea dei numeri, in riga, in tabella.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2 ^

Numeri:

– Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due,

Contare oggetti reali e virtuali in senso progressivo e regressivo.

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tre, ...

– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.

– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.

– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

Contare per salti di due, tre, oralmente, utilizzando la linea dei numeri e in situazioni astratte

Riflette sull'utilizzo dei numeri in diversi contesti (cardinali,ordinali, misura, etichetta...)

Rappresentare, leggere e scrivere i numeri naturali entro il 100

Conoscere i numeri pari e i numeri dispari Acquisire il valore posizionale delle cifre nel

sistema decimale Comporre e scomporre i numeri decimali Confrontare ed ordinare i numeri anche

utilizzando i simboli < , > , = Effettuare, registrare raggruppamenti del

secondo ordine in base dieci: conoscere il centinaio.

Saper disporre i numeri sulla retta graduata.

Eseguire calcoli mentali di addizioni e sottrazioni. Calcolare il risultato di addizione e sottrazione

utilizzando metodi e strumenti diversi

Calcolare in colonna addizioni e sottrazioni con un cambio.

Scoprire ed utilizzare la proprietà commutativa dell'addizione come strategia di calcolo.

Riflettere sui concetti di resto e differenza nella sottrazione

Riconoscere addizione e sottrazione come operazioni inverse.

Individuare e organizzare situazioni in cui l'operazione di moltiplicazione è equivalente e preferenziale rispetto all'addizione ripetuta.

Calcolare semplici moltiplicazioni con l'uso di materiali, rappresentazioni o sequenze.

Memorizzare le tabelline. Registrare attività di distribuzione Calcolare semplici divisioni come

operazioni inverse alle moltiplicazioni delle tabelline.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3 ^

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Numeri

– Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ...

– Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta.

– Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo.

– Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali.

– Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure.

Contare oggetti o eventi in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre...

Cogliere regolarità in sequenze numeriche.

Effettuare e registrare raggruppamenti del primo, secondo e terzo ordine in base 10 con l'aiuto del materiale strutturato e non.

Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri anche rappresentandoli sulla retta, scomporre e ricomporre numeri interi fino a tre cifre.

Conoscere la proprietà commutativa dell'addizione e della moltiplicazione e utilizzare per i calcoli mentali.

Conoscere la proprietà associativa dell'addizione e utilizzarla per i calcoli mentali.

Applicare strategie di calcolo utilizzando le proprietà conosciute.

Saper associare ogni operazione al suo significato.

Eseguire semplici addizioni e sottrazioni con i numeri interi, in riga , in colonna, in tabella.

Saper eseguire una moltiplicazione in colonna (una o due cifre al moltiplicatore).

Saper utilizzare la tavola pitagorica e conoscere le tabelline.

Intuire la divisione come concetto di distribuzione.

Eseguire in colonna le divisioni con una cifra al divisore.

Saper moltiplicare e dividere per 10/100/1000.

Stimare il risultato di un'operazione. Riflettere sulle procedure di calcolo e

provare a verbalizzare.

Saper dividere un intero in parti uguali. Individuare un'unità frazionaria. Leggere, scrivere e confrontare numeri

decimali come espressione di frazioni e/o semplici misure.

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INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4 ^

Numeri - Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.

- Stimare il risultato di una operazione. - Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. - Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero.

- Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti. - Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

- Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. - Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. - Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

- Rappresentare numeri naturali e decimali - Riconoscere il valore posizionale delle cifre - Conoscere i numeri naturali entro il centinaio di migliaia. - Confrontare e ordinare i numeri naturali e decimali sulla linea dei numeri.

- Conoscere e saper argomentare i concetti di cui le quattro operazioni sono l'applicazione - Applicare tecniche di calcolo scritto, conoscere le proprietà delle operazioni. - Saper valutare l'opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o all'uso della calcolatrice - Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100 e 1000. - Operare con multipli divisori e numeri primi .

- Acquisire il concetto di frazione di un intero e/o di una quantità - Esprimere con la relativa frazione la quantità data - Comprendere il significato di frazioni equivalenti e complementari. - Discriminare fra frazioni proprie, improprie ed apparenti. - Disporre le frazioni sulla linea dei numeri e saperle confrontare - Trasformare le frazioni decimali in numeri decimali e viceversa. - Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100, 1000 con numeri decimali.

-Conoscere i simboli del sistema di numerazione degli antichi sumeri ed egizi

INDICAZIONI NAZIONALI: ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

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Obiettivi fine cl.5^

Numeri -Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali.

-Eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. -Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali; individuare multipli e divisori di un numero. -Stimare il risultato di una operazione.

-Operare con le frazioni e riconoscere frazioni equivalenti.

-Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane.

-Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. -Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.

-Saper posizionare numeri interi relativi sulla retta numerica.

-Calcolare semplici espressioni aritmetiche come strategie di calcoli

-Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono o sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse dalla nostra.

Rappresentare numeri naturali e decimali Riconoscere il valore posizionale delle cifre Conoscere i numeri naturali entro il centinaio di

migliaia Confrontare e ordinare i numeri naturali e

decimali sulla linea dei numeri.

Conoscere e saper argomentare i concetti di cui le quattro operazioni sono l'applicazione

Applicare tecniche di calcolo scritto, conoscere le proprietà delle operazioni.

Saper valutare l'opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o all'uso della calcolatrice

Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100 e 1000.

Operare con multipli divisori e numeri primi.

Acquisire il concetto di frazione di un intero e/o di una quantità

Esprimere con la relativa frazione la quantità data

Comprendere il significato di frazioni equivalenti e complementari.

Discriminare fra frazioni proprie, improprie ed apparenti.

Disporre le frazioni sulla linea dei numeri e saperle confrontare

Trasformare le frazioni decimali in numeri decimali e viceversa.

Eseguire moltiplicazioni e divisioni per 10, 100, 1000 con numeri decimali.

Riconoscere l’uso dei numeri relativi in situazioni di esperienza.

Costruzione della retta dei numeri relativi.

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Attraverso la risoluzione di semplici espressioni aritmetiche, imparare a rispettare l’ordine di esecuzione di una serie di operazioni.

Conoscere i simboli del sistema di numerazione degli antichi romani.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

SPAZIO E FIGURE

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...)

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1 ^

Spazio e figure

– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. – Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.

– Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

– Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.

Riferire le caratteristiche degli oggetti: lungo/corto,

largo/stretto, aperto/chiuso, grande/piccolo, alto/basso.

Localizzare oggetti nello spazio, prendendo come riferimento se stessi e usare correttamente i termini davanti/dietro, sopra/sotto, vicino/lontano, dentro/fuori.

Localizzare oggetti nello spazio, prendendo come riferimento altre persone/ oggetti e usare correttamente i termini davanti/dietro,sopra/sotto, vicino/lontano, dentro/fuori.

Orientarsi nello spazio grafico: in alto, in baso, a destra, a sinistra.

Eseguire ritmi.

Fare esperienza dello spazio attraverso percorsi: Effettuare percorsi liberi. Effettuare percorsi secondo indicazioni precise.

Rappresentare percorsi eseguiti. Leggere e verbalizzare percorsi dati.

Conoscere il concetto di confine di regione interna e regione esterna.

Rilevare caratteristiche geometriche di oggetti facenti parte dell'ambiente.-

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Riconoscere e nominare le principali forme geometriche

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2 ^

Spazio e figure

– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. – Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori).

– Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.

– Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

– Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.

Condurre esperienze di relazione spaziale prendendo come riferimento se stessi e/o gli altri.

Essere in grado di utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti figure oggetti.

Sapersi spostare lungo percorsi seguendo istruzioni orali o scritte.

Descrivere, disegnare , leggere percorsi.

Riconoscere negli oggetti dell'ambiente semplici figure geometriche solide piane

Classificare linee aperte, chiuse,spezzate, curve, miste. Orizzontali , verticali, oblique.

Riconoscere simmetrie. Rappresentare e completare una

figura simmetrica.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3 ^

Spazio e figure

– Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.

– Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre

Riconoscere posizioni nello spazio, comunicarle con termini adeguati e fornire indicazioni per compiere percorsi.

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persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). – Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato.

– Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

– Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio.

Individuare nel piano cartesiano punti e saper costruire figure date le coordinate.

Riconoscere in contesti diversi e denominare le più semplici figure solide e costruirne modelli materiali.

Riconoscere in diversi contesti semplici figure piane.

Classificare figure secondo una o più proprietà.

Saper classificare linee curve, spezzate e miste.

Riconoscere nel piano rette, parallele, incidenti, perpendicolari.

Saper utilizzare strumenti adeguati per tracciare linee e figure sul foglio (riga, squadra...)

Introdurre il concetto di angolo: prime classificazioni (giro, piatto, retto).

Introdurre il concetto di perimetro e area. Saper rettificare il perimetro di un

poligono e misurarne la lunghezza. Saper confrontare l'estensione delle figure

per sovrapposizione o scomposizione.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^

Spazio e figure

– Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri. – Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). – Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. -Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione.

- Discriminare, costruire, disegnare le principali figure piane. - Distinguere le figure poligonali da quelle non poligonali. - Comprendere i concetti di traslazione e simmetria, individuare le simmetrie. - Costruire semplici figure geometriche solide, ricoprirne la superficie , individuarne le caratteristiche. - Individuare le figure piane come impronte di solidi.

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-Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.

-Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.

– Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità, parallelismo.

– Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).

-Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.

– Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule.

– Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

- Comprendere i concetti di traslazione e simmetria, individuare le simmetrie.

- Riconoscere, denominare, classificare e misurare angoli.

- Comprendere e riconoscere il concetto di linea - Osservare, denominare, classificare e riprodurre linee con righello, squadra e compasso.

- Individuare il contorno delle figure piane, rettificarlo e misurarlo. - Comprendere il concetto di perimetro e misurarlo con le misure convenzionali. - Esercitazioni pratiche per misurare il perimetro, utilizzando le caratteristiche dei poligoni (semiperimetro, poligoni regolari...)

- Manipolare materiale per intuire e verificare il concetto di estensione o superficie delle figure piane.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

Spazio e figure

-Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie, anche al fine di farle riprodurre da altri.

- Discriminare, costruire, disegnare le principali figure piane.

- Distinguere le figure poligonali da quelle non poligonali.

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-Riprodurre una figura in base a una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria).

-Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. -Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano come supporto a una prima capacità di visualizzazione.

-Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. -Confrontare e misurare angoli utilizzando proprietà e strumenti.

-Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, parallelismo, orizzontalità, verticalità, parallelismo. -Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando, ad esempio, la carta a quadretti).

-Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti.

-Riconoscere l’equiestensione di semplici figure piane, mediante composizione e scomposizione

-Determinare l’area di rettangoli e triangoli e di altre figure per scomposizione o utilizzando le più comuni formule. - Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali, identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte, ecc.).

- Comprendere i concetti di traslazione e simmetria, individuare le simmetrie. - Uso della carta quadrettata, riga, squadra.

- Esercizi di ritaglio.

- Gioco del Tangram

- Riconoscere, denominare, classificare e misurare angoli.

- Comprendere e riconoscere il concetto di linea

- Osservare, denominare, classificare e riprodurre linee con righello, squadra e compasso.

- Individuare il contorno di figure, rettificarlo e misurarlo. - Comprendere il concetto di perimetro e misurarlo con le misure convenzionali. - Esercitazioni pratiche per misurare il perimetro, utilizzando le caratteristiche dei poligoni (semiperimetro, poligoni regolari...) - Esercizi di calcolo per la misurazione del perimetro. - Conoscere le caratteristiche fondamentali del cerchio. - Uso del compasso per disegnare la circonferenza

- Manipolare materiale per intuire e verificare il concetto di estensione o superficie delle figure piane. - Calcolare l’area dei principali poligoni regolari e del cerchio.

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- Costruire semplici figure geometriche solide, ricoprirne la superficie , individuarne le caratteristiche. -Individuare le figure piane come impronte di solidi.. -Esercitazioni pratiche e grafiche per individuare le caratteristiche delle principali figure solide.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

RELAZIONI DATI E FUNZIONI

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1 ^

Relazioni, dati e funzioni

– Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune,

– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

– Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

– Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

- Elencare le proprietà di un oggetto - Rilevare in oggetti somiglianze e differenze - classificare oggetti e/o figure in base a uno o più attributi - individuare l'attributo che spieghi la classificazione fatta - formare insiemi

Argomentare in una discussione matematica i criteri che sono stati utilizzati per realizzare classificazioni, ordinamenti....

- Saper ricavare dati da esperienze concrete - Saper rappresentare i dati raccolti in istogrammi o utilizzando il diagramma di Venn

- Compiere esperienze di misura

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2 ^

Relazioni,dati e funzioni – Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune,

- Saper classificare oggetti secondo uno o più attributi. Utilizzare le varie rappresentazioni di classificazioni, ordinamenti,seriazioni. (Diagrammi di Venn, Carrol, istogrammi, frecce.

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– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

– Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

– Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

- Leggere e comprendere semplici grafici. - rappresentare risultati di semplici indagini statistiche mediante grafici

- Stimare una quantità o una misura, anche con unità di misura arbitrarie. - Confrontare oggetti secondo grandezza/altezza/ spessore e stabilire relazioni. - Utilizzare strumenti di misura di uso comune come l'orologio, il termometro, il metro.....

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3^

Relazioni, dati e funzioni – Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune,

– Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati.

– Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

– Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.).

- Classificare in base a più attributi utilizzando le rappresentazioni adeguate. - Conoscere e usare i quantificatori.

Argomentare sui criteri che sono stati usati per rappresentare relazioni e dati.

Utilizzare schemi, tabelle, diagrammi per raccogliere e classificare dati. Saper ricavare informazioni da tabelle, diagrammi e schemi.

- Individuare in oggetti/figure gli attributi misurabili. -Saper utilizzare unità di misura non convenzionale. - Conoscere e utilizzare unità di misura convenzionali (esperienze con il metro, il litro e il chilogrammo. Esperienze con le misure di tempo. Esperienze con le misure di valore).

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^

Relazioni, dati e funzioni – Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

- Classificare in base ad una o più proprietà; rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle.

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– Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione. – Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

– Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime. – Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario.

– In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.

– Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

- In situazioni significative, usare le parole della logica. - Effettuare un'indagine, raccogliere, interpretare, classificare dati.

- Usare le nozioni di moda e frequenza.

- Conoscere le principali unità di misura convenzionali e internazionali per lunghezza, capacità, peso-massa, e usarle per effettuare semplici misure e stime. - Ipotizzare quale unità di misura sia più adatta per misurare realtà diverse. - Misurare correttamente lunghezze, capacità, peso-massa. - Eseguire equivalenze con un salto di due ordini. - Scambiare una somma di denaro con monete equivalenti. - Conoscere il meccanismo della compravendita. - Distinguere tra costo unitario/totale, ricavo e guadagno.

- In situazioni concrete di una coppia di eventi, intuire qual è il più probabile e il meno probabile, oppure intuire se si tratta di eventi egualmente probabili. - Individuare e scegliere in contesti concreti, la situazione più conveniente.

- Combinare tutte le possibili situazioni, dati due o tre elementi.

- Approccio ed uso di apparecchiature elettroniche(calcolatrice, pc, lim, tablet, lettore dvd,..)

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

Relazioni, dati e funzioni

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– Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni.

– Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica, se adeguata alla tipologia dei dati a disposizione.

– Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura.

– Utilizzare le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse, pesi per effettuare misure e stime.

–Passare da un’unità di misura a un’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario.

– In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e cominciare ad argomentare qual è il più probabile, dando una prima quantificazione nei casi più semplici, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili.

– Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.

– Realizzare adeguate classificazioni nei vari ambiti di studio mediante diagrammi di Venn, Caroll, ad albero e tabelle.

– Usare correttamente il linguaggio della logica: connettivi, quantificatori, relazioni, predicati.

- Classificare in base ad una o più proprietà; rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. - In situazioni significative, usare le parole della logica.

- Effettuare un'indagine, raccogliere, interpretare, classificare dati.

- Usare le nozioni di moda e frequenza.

- Conoscere le principali unità di misura convenzionali e internazionali per lunghezza, capacità, peso-massa, e usarle per effettuare semplici misure e stime. - Ipotizzare quale unità di misura sia più adatta per misurare realtà diverse. - Misurare correttamente lunghezze, capacità, peso-massa. - Eseguire equivalenze con un salto di due ordini.

- Scambiare una somma di denaro con monete equivalenti. - Risoluzione di problemi che prevedono il cambio di monete: euro/dollaro, euro/sterlina. - Conoscere il meccanismo della compravendita. - Distinguere tra costo unitario/totale, ricavo e guadagno.

- In situazioni concrete di una coppia di eventi, intuire qual è il più probabile e il meno probabile, oppure intuire se si tratta di eventi egualmente probabili; riconoscere eventi certi, incerti, possibili, impossibili.

- Individuare e scegliere in contesti concreti, la situazione più conveniente.

- Combinare tutte le possibili situazioni, dati due o tre elementi.

-Classificazioni, lettura e costruzioni di grafici in situazioni di esperienza

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- Comprendere il significato dei connettivi logici “e”, “non”, “e/o”, “o”. - Comprendere il significato di “se…allora” e di “se solo se”, implicazione semplice e tabella della verità.

- Approccio ed uso di apparecchiature elettroniche(calcolatrice, pc, lim, tablet, lettore dvd,..).

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROBLEMI

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1 ^

(Nelle Indicazioni non sono previsti obiettivi sull'argomento problemi, perché insieme al tema dell'argomentazione viene considerato trasversale a tutte le attività matematiche. Diventa,insomma una metodologia di azione: bisogna argomentare e svolgere problemi lavorando con i numeri, con lo spazio e le figure, con i dati, le previsioni, le funzioni. Tuttavia il Collegio Docenti della scuola primaria, pur condividendo l'impostazione delle Indicazioni, ritiene utile declinare negli obiettivi di scuola, alcuni passaggi ritenuti fondamentali)

- Saper individuare in vari contesti situazioni problematiche. - Saper proporre soluzioni adeguate a una situazione problema. - Individuare l'obiettivo da raggiungere in una situazione problematica attraverso esperienze di gioco e attività laboratoriali.

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2^

(Nelle Indicazioni non sono previsti obiettivi sull'argomento problemi, perché insieme al tema dell'argomentazione viene considerato trasversale a tutte le attività matematiche. Diventa,insomma una metodologia di azione: bisogna argomentare e svolgere problemi lavorando con i numeri, con lo spazio e le figure, con i dati, le previsioni, le funzioni. Tuttavia il Collegio Docenti della scuola primaria, pur condividendo l'impostazione delle Indicazioni, ritiene utile declinare negli obiettivi di scuola, alcuni passaggi ritenuti fondamentali)

- Rilevare una situazioni problematica in ambito di gioco o di esperienza, in disegni o in semplici enunciati individuando l'obiettivo da raggiungere. - Evidenziare gli elementi essenziali del problema (titolo/argomento,

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situazioni/enunciato, dati, domanda, soluzione, risposta). Risolvere problemi con le quattro operazioni. - Invenzioni di situazioni problematiche e costruzione di semplici testi collettivi e/o individuali. - Avvio all'argomentazione orale e scritta delle procedure risolutive.

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3^

(Nelle Indicazioni non sono previsti obiettivi sull'argomento problemi, perché insieme al tema dell'argomentazione viene considerato trasversale a tutte le attività matematiche. Diventa,insomma una metodologia di azione: bisogna argomentare e svolgere problemi lavorando con i numeri, con lo spazio e le figure, con i dati, le previsioni, le funzioni. Tuttavia il Collegio Docenti della scuola primaria, pur condividendo l'impostazione delle Indicazioni, ritiene utile declinare negli obiettivi di scuola, alcuni passaggi ritenuti fondamentali)

- Matematizzare situazioni problematiche e rappresentarli simbolicamente. - Ipotizzare soluzioni possibili. - Analizzare il testo di un problema per individuare gli elementi principali: domanda, dati essenziali/inutili/mancanti/sottointesi. - Risolvere situazioni problematiche che implichino una delle quattro operazioni, in ambito di esperienza e di studio. - Valorizzare il procedimento di risoluzione del problema attraverso l'argomentazione scritta.

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.5^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^ - 5^

(Nelle Indicazioni non sono previsti obiettivi sull'argomento problemi, perché insieme al tema dell'argomentazione viene considerato trasversale a tutte le attività matematiche. Diventa,insomma una metodologia di azione: bisogna argomentare e svolgere problemi lavorando con i numeri, con lo spazio e le figure, con i dati, le previsioni, le funzioni. Tuttavia il Collegio Docenti della scuola primaria, pur condividendo l'impostazione delle Indicazioni, ritiene utile declinare negli obiettivi di scuola, alcuni passaggi ritenuti fondamentali)

- Acquisire una corretta metodologia di fronte al problema. - Individuare i dati del problema, riconoscendo quelli inutili, scoprendo quelli nascosti, inserendo eventuali dati mancanti. - Formulare il testo di situazioni problematiche partendo dai dati , da immagini, o da un diagramma. - Individuare la richiesta del problema. -Verbalizzare procedure risolutive e valutare la soluzione. - Confrontare le varie soluzioni e scegliere quella adeguata. - Rappresentare il problema con modalità diverse

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

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MOTIVAZIONE

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

L'educazione logico matematica deve stimolare nell'alunno: - l'interesse ed il piacere per l'esame di situazioni e fenomeni. - il gusto ed il desiderio di scoprire, di “veder chiaro”, di “ mettersi alla prova” , di “riuscire”, di inventare. - lo spirito di iniziativa. - la capacità critica ( lavoro autonomo, cogliere contraddizioni, essere coerenti, mettere in discussione il proprio punto di vista, sostenere la propria tesi, prevedere e verificare risultati).

METODOLOGIA

E' opportuno presentare e seguire strade diverse per giungere all'acquisizione dei concetti matematici. Occorre favorire l'apprendimento attivo per aiutare gli allievi a costruire e a scoprire. Bisogna valorizzare la ricerca e l'esperienza sia in contesti presi da settori extramatematici (campi di esperienza quali: gli scambi economici, la temporalità, la rappresentazione dello spazio, le ricette di cucina, i giochi tradizionali,.....) sia da settori intramatematici (Numeri,operazioni, figure, trasformazioni....)

In linea di massima, bisogna adottare il principio di partire dal concreto per giungere all'astratto: sono inoltre necessari frequenti ritorni al concreto. Grande importanza come mediatori dei processi matematici assumono gli strumenti, dai più semplici come i materiali non strutturati, l'abaco, il righello, il compasso, ai più complessi come il computer o la calcolatrice. Anche il movimento sarà considerato un momento privilegiato per l’acquisizione di molti concetti, non solo topologici, ma anche logici di base.

Si deve abituare gli allievi a rappresentare graficamente le situazioni matematiche. Occorre favorire la discussione matematica come luogo di apprendimento, di esplicitazione dei processi, di valorizzazione dell' ”errore”, di riflessione meta-cognitiva. Occorre abituare gli allievi sin dall'inizio a lavorare sia in gruppo che individualmente.

Occorre cercare di adeguare l'azione pedagogica alle possibilità di ogni singolo allievo seguendone i ritmi di apprendimento, anche mediante l'individualizzazione dello stesso e la predisposizione di strumenti dispensativi e compensativi, come da indicazioni della legge 170.

Importante rimane la pratica di lezioni frontali interattive, la pianificazione costante delle attività sopra menzionate da parte dell'insegnante, mediatore privilegiato dell'acquisizione dei saperi.

CURRICOLO DI SCIENZE

Dalle indicazioni ministeriali

La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e di riformulazione. L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze e dovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza

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un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loro modelli interpretativi. Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. È opportuno, quindi, potenziare nel percorso di studio, l’impostazione metodologica, mettendo in evidenza i modi di ragionare, le strutture di pensiero e le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti. Il percorso dovrà mantenere un costante riferimento alla realtà. Nell’arco di ogni anno di scuola primaria, quindi, ciascun alunno deve essere coinvolto in varie esperienze pratiche. Valorizzando le competenze acquisite dagli allievi, nell’ambito di una progettazione verticale complessiva, gli insegnanti potranno costruire una sequenza di esperienze che nel loro insieme consentano di sviluppare gli argomenti basilari di ogni settore scientifico.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1^

Esplorare e descrivere oggetti e materiali – Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. – Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. – Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.

Osservare fatti e fenomeni partendo dalla propria esperienza

quotidiana, manipolando materiali per coglierne proprietà e qualità.

Riconoscere caratteristiche proprie di un oggetto e delle parti che lo compongono.

Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

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– Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.

Identificare alcuni materiali. Effettuare semplici confronti utilizzando parametri di massa

(leggero/pesante), consistenza (duro/morbido), resistenza (si rompe facilmente ,si rovina oppure no), (è liscio /ruvido).....

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2^

Esplorare e descrivere oggetti e materiali – Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso.

-Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.

– Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.

– Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.

Individuare la struttura di oggetti semplici, analizzarne le qualità , riconoscerne funzioni e modo d'uso.

Intervenire su oggetti e materiali in modo intenzionale con esperienze di frantumazione, miscugli, soluzioni, galleggiamento, riflettendo sulle loro proprietà e sulla struttura della materia.

Operare confronti e classificazioni di elementi della realtà circostante in base a somiglianze , differenze, relazioni.

Usare strumenti adeguati e misurazioni nelle attività.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3^

Esplorare e descrivere oggetti e materiali – Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso.

-Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. – Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.

– Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc.

Individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali

Classificare i solidi, i liquidi, i gas, analizzandone le caratteristiche e le trasformazioni

Riconoscere grandezze misurabili

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Individuare, ove ve ne siano, relazioni qualitative tra grandezze ( all'aumentare di …. aumenta / diminuisce....)

Provocare trasformazioni operando con miscugli, soluzioni, utilizzando il calore o il congelamento ecc.

Leggere analogie nei fatti al variare delle forme e degli oggetti

Riconoscere regolarità all'interno di campi d'esperienza.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^

Oggetti, materiali e trasformazioni - Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.

-Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.

-Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali.

- Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc). - Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.).

Indagare i comportamenti di materiali comuni

in molteplici situazioni sperimentabili per individuarne proprietà (consistenza, durezza, trasparenza, elasticità, densità...)

Produrre miscele eterogenee e soluzioni, passaggi di stato e combustioni

effettuare esperimenti su fenomeni legati al cambiamento di temperatura

il calore come forma di energia

costruire semplici strumenti di misura (pluviometro e termometro)

interpretare i fenomeni osservati in termini di variabili e relazioni tra esse, espresse in forma grafica e aritmetica.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

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Oggetti, materiali e trasformazioni

- Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.

- Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia.

- Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla, ecc.) imparando a servirsi di unità convenzionali. - Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.;realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc).

- Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.).

Realizzare semplici esprimenti finalizzati al riconoscimento di alcuni concetti scientifici fondamentali.

Scoprire le caratteristiche fondamentali dell’energia.

Distinguere tra energia potenziale ed energia cinetica.

Conoscere le forme di energia più significative (energia termica, luminosa, elettrica, ecc).

Conoscere e distinguere le fonti di energia rinnovabili e le fonti di energia non rinnovabili.

Individuare alcune regole di base per il risparmio energetico.

Misurare oggetti e fenomeni, scegliere l’unità di misura più adatta, conoscere ed usare la misure convenzionali.

Osservare i comportamenti di materiali comuni in molteplici situazioni per individuare proprietà e trasformazioni.

Interpretare e rappresentare i fenomeni osservati (relazione tra variabili) in forma grafica e matematica.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1^

Osservare e sperimentare sul campo

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– Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. – Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. – Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). – Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

Osservare piante, alberi, frutti. Osservare occasionalmente piccoli animali. Prime riflessioni su esseri viventi e non viventi.

Conoscere le stagioni ed osservare i cambiamenti dell'ambiente in relazione ad esse.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2^

Osservare e sperimentare sul campo – Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. – Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. – Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). – Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

Osservare gli animali, quando se ne ha l'occasione, confrontarli, individuarne caratteristiche.

Osservare le piante sia nell'ambiente che in coltivazioni in classe. Individuarne le parti e le loro funzioni. Riflettere sul comportamento stagionale dei vegetali.

Individuare le caratteristiche fondamentali di un ambiente conosciuto : il prato , il bosco, il parco...

Fare esperienze di osservazione e registrazione di dati sui fenomeni atmosferici.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3^

Osservare e sperimentare sul campo – Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e orti, ecc. Individuare

Imparare a distinguere piante e animali

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somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di organismi animali e vegetali. - Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.

– Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.).

– Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).

Analizzare le funzioni vitali di piante e animali ( come si nutrono, si proteggono, si riproducono...)

Classificare animali vertebrati e invertebrati Saper osservare e descrivere cambiamenti

negli organismi per esempio operando con muffe

Osservare caratteristiche del terreno Utilizzare l'acqua per esperienze di misura

(capacità, peso, temperatura e loro relazioni), e/o per individuare caratteristiche di oggetti in relazione ad essa (galleggiamento)

Riconoscere la presenza dell'aria Sperimentarne alcune caratteristiche: peso,

pressione, dilatazione, combustione.

Riconoscere i diversi elementi di un

ecosistema naturale o controllato e modificato dall'uomo e coglierne le prime relazioni.

Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali sia di tipo stagionale, sia in seguito all'azione modificatrice dell'uomo.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^

Osservare e sperimentare sul campo - Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.

- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.

- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo.

Osservare le trasformazioni ambientali,

in particolare quelle conseguenti al trascorrere del tempo e dell'azione modificatrice dell'uomo

Riconoscere la struttura del suolo (composizione e caratteristiche fisiche). Sperimentare la diversa permeabilità dei terreni, l'inquinamento del suolo.

Osservare le caratteristiche dell'acqua: la tensione superficiale, la capillarità, il principio dei vasi comunicanti, l'inquinamento idrico.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

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Osservare e sperimentare sul campo - Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.

- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e terricci; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo nell’ambiente.

- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo.

Riconoscere gli esseri viventi e non viventi presenti

nel proprio ambiente di vita, le relazioni esistenti tra essi, la cause e le conseguenze dei loro cambiamenti nel tempo.

Realizzare esperimenti con rocce, sassi e terricci finalizzati a conoscere la composizione del suolo e le trasformazioni che in esso possono verificarsi.

Riconoscere il valore dell’acqua come bene da tutelare.

Conoscere i comportamenti finalizzati ad un corretto consumo e utilizzo dell’acqua.

Conoscere la teoria del Big Bang. Conoscere i corpi celesti, le galassie, la via lattea e il

sistema solare. Conoscere l’origine e la composizione del sistema

solare. Conoscere la caratteristiche del sole, delle stelle e

dei pianeti, con particolare riferimento al pianeta terra.

Conoscere il moto di rotazione e di rivoluzione terrestre, le loro caratteristiche e conseguenze.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 1^

L’uomo i viventi e l’ambiente - Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. - Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. - Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.

Individuare nella vita quotidiana fattori e/o comportamenti utili o dannosi per la salute.

Distinguere le parti principali del corpo umano Conoscere gli organi di senso anche in relazione alla loro

importanza per osservare e descrivere oggetti, piante, animali e coglierne caratteristiche e proprietà.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 2^

L’uomo i viventi e l’ambiente - Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.

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- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. - Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.

-Prendere coscienza e saper esplicitare: come sono fuori come immagino di essere dentro come cambio dal punto di vista fisico ma

anche delle capacità e delle conoscenze Come mi muovo e sto nell'ambiente. Come sto: sto bene/sto male

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 3^

L’uomo i viventi e l’ambiente -Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.

- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. - Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.

Osservare e descrivere l'ambiente vicino nei sui vari

aspetti Saper individuare problematiche legate all'ambiente:

inquinamento, utilizzo scorretto , responsabilità individuali e/o collettive.

Osservare e descrivere le forme e i movimenti del corpo

Saper individuare somiglianze o differenze morfologiche con gli animali studiati.

Individuare e osservare le articolazioni

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 4^

L’uomo i viventi e l’ambiente - Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.

- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.

- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.

Riconoscere i diversi elementi di un ecosistema

naturale o controllato e modificato dall'intervento umano, cogliendone le prime relazioni

Riconoscere le diversità dei viventi (intraspecifica e interspecifica), differenze e somiglianze tra piante, animali e altri organismi

Classificare vertebrati e invertebrati Riconoscere le strutture fondamentali degli animali

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- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali. - Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5

ICS VITTORINO : Obiettivi specifici CLASSE 5^

L’uomo i viventi e l’ambiente - Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di struttura cellulare.

- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la sessualità.

-Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.

- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.

- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.

Scoprire la struttura e il

funzionamento del corpo umano: organi e apparati.

Individuare strategie per proteggere e conservare la salute.

Elaborare percorsi integrati di educazione alimentare e motoria.

Effettuare un primo approccio alla sessualità attraverso la conoscenza e il funzionamento dell’apparato riproduttivo.

Osservare e individuare la rete di

relazioni esistente tra i viventi e l’influenza su di essi dei fattori fisici e ambientali.

Classificare le piante a partire da quelle del proprio ambiente di vita.

Classificare gli animali in vertebrati e invertebrati.

Conoscere le catene alimentari.

Osservare ambienti noti, rilevare gli elementi naturali e antropici che li caratterizzano e le relative trasformazioni ambientali.

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Individuare gli effetti positivi e negativi sull’ambiente, determinati dall’intervento dell’uomo.

METODOLOGIA

Si cercherà di disporre tempi e modalità di lavoro che consentano, in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. Si attuerà, come forma privilegiata di lavoro, la ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, che rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie. Per le attività didattiche verranno scelti casi emblematici quali l’osservazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimento, di una candela che brucia, di una fusione, dell’ombra prodotta dal Sole, delle proprietà dell’acqua, ecc.

In rapporto all’età e con richiami graduali lungo tutto l’arco degli anni scolastici fino alla scuola secondaria, si focalizzeranno alcuni grandi “organizzatori concettuali” quali: causa/effetto, sistema, stato/trasformazione, equilibrio, energia, ecc.

Per realizzare le esperienze concrete verranno utilizzati anche, spazi adatti, diversi dall'aula, quali il laboratorio di scienze o spazi naturali e ambienti raggiungibili facilmente.

CURRICOLO DI MUSICA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse. L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella scuola si articola su due dimensioni: a) produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa, compositiva, esecutiva) con e sui materiali sonori, in particolare attraverso l’attività corale e di musica d’insieme; b) fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di significati personali, sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del passato.

Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l’ascolto, la comprensione e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno; promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande, caratteristiche delle diverse fasce d’età. In particolare, attraverso l’esperienza del far musica insieme, ognuno potrà cominciare a leggere e a scrivere musica, a produrla anche attraverso l’improvvisazione, intesa come gesto e pensiero che si scopre nell’attimo in cui avviene: improvvisare vuol dire comporre nell’istante.

L’apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante la funzione cognitivo-culturale gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo e partecipano al patrimonio di diverse

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culture musicali; utilizzano le competenze specifiche della disciplina per cogliere significati, mentalità, modi di vita e valori della comunità a cui fanno riferimento. Mediante la funzione linguistico-comunicativa la musica educa gli alunni all’espressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche specifiche del proprio linguaggio. Mediante la funzione emotivo-affettiva gli alunni, nel rapporto con l’opera d’arte, sviluppano la riflessione sulla formalizzazione simbolica delle emozioni. Mediante la funzioni identitaria e interculturale la musica induce gli alunni a prendere coscienza della loro appartenenza a una tradizione culturale e nel contempo fornisce loro gli strumenti per la conoscenza, il confronto e il rispetto di altre tradizioni culturali e religiose. Mediante la funzione relazionale essa instaura relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sull’ascolto condiviso. Mediante la funzione critico-estetica essa sviluppa negli alunni una sensibilità artistica basata sull’interpretazione sia di messaggi sonori sia di opere d’arte, eleva la loro autonomia di giudizio e il livello di fruizione estetica del patrimonio culturale.

In quanto mezzo di espressione e di comunicazione, la musica interagisce costantemente con le altre arti ed è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 5^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 1^ e 2^

- Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione. - Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

- Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

- Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.

Ascoltare e discriminare suoni e rumori della realtà ambientale.

Distinguere i suoni dai rumori. Analizzare le caratteristiche dei suoni

e/o dei rumori in ordine a fonte sonora, lontananza, durata, intensità.

Riprodurre un semplice ritmo usando il corpo o uno strumento a percussione.

Intuire la necessità di un codice per riprodurre esperienze sonore vissute.

Esplorare, ricercare ed utilizzare le possibilità sonore del proprio corpo e di oggetti di uso comune.

Mantenere il ritmo durante l'ascolto di un brano musicale.

Sintonizzare il proprio canto con quello degli altri.

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- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.

- Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer)

Associare movimenti del corpo al canto.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 5^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 3^

- Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

- Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

- Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza.

- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.

- Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer)

Ascoltare brani musicali, coglierne gli aspetti espressivi e interpretarli con tecniche grafiche e/o motorie.

Conoscere i concetti di grave /acuto, forte/debole, lungo/corto, lento/veloce.

Ascoltare brani musicali di differenti repertori ed intuirne le caratteristiche.

Usare efficacemente la voce : - memorizzare il testo di un canto. - sincronizzare il proprio canto con quello degli altri - controllare il proprio tono di voce.

Saper usare notazioni occasionali e conoscere in forma elementare la grafia convenzionale.

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl. 5^

ICS. VITTORINO DA FELTRE Obiettivi specifici CLASSE 4^ e 5^

- Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

- Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.

- Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani

Interpretare canti e musiche e sincronizzare movimenti del corpo a canti, ritmi, danze.

Capire i concetti di grave /acuto, forte/debole, lungo/corto, lento/veloce.

Utilizzare notazioni occasionali e conoscere la grafia convenzionale.

Riconoscere gli strumenti principali durante l'ascolto di un brano.

Individuare in forma elementare il carattere espressivo sella musica traducendolo con la parola, l'azione motoria , il disegno.

Comprendere che ogni epoca e paese ha la sua musica.

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di vario genere e provenienza.

- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.

- Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer)

Cogliere le funzioni della musica in brani musicali per danza, gioco, lavoro, pubblicità, forme varie di spettacolo.

CURRICOLO DI INGLESE

Dalle Indicazioni Nazionali

L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale.

La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto con due lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorse linguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacità di imparare le lingue concorrono all’educazione plurilingue e interculturale, nell’ottica dell’educazione permanente. Accostandosi a più lingue, l’alunno impara a riconoscere che esistono differenti sistemi linguistici e culturali e diviene man mano consapevole della varietà di mezzi che ogni lingua offre per pensare, esprimersi e comunicare.

Per quanto riguarda la lingua inglese nella scuola primaria, l’insegnante terrà conto della maggiore capacità del bambino di appropriarsi spontaneamente di modelli di pronuncia e intonazione per attivare più naturalmente un sistema plurilingue. Tale processo integrerà elementi della nuova lingua nel sistema della lingua madre, della lingua di scolarizzazione e di eventuali altre lingue in possesso dell’alunno, ampliandone e differenziandone implicitamente le varie componenti linguistiche (aspetti fonico-acustici, articolatori, sintattici e semantici). Al fine dell’educazione plurilingue e interculturale potranno essere utili esperienze di sensibilizzazione a lingue presenti nei repertori linguistici di singoli alunni.

Nell’apprendimento delle lingue la motivazione nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare, interagire e dalla loro naturale propensione a “fare con la lingua”. L’insegnante avrà cura di alternare diverse strategie e attività: ad esempio proposte di canzoni, filastrocche, giochi con i compagni, giochi di ruolo, consegne che richiedono risposte corporee a indicazioni verbali in lingua. Introdurrà gradualmente delle attività che possono contribuire ad aumentare la motivazione, quali ad esempio l’analisi di materiali autentici (immagini, oggetti, testi, ecc.), l’ascolto di storie e tradizioni di altri paesi, l’interazione in forma di corrispondenza con coetanei stranieri, la partecipazione a progetti con scuole di altri paesi. L’uso di tecnologie informatiche consentirà di ampliare spazi, tempi e modalità di contatto e interazione sociale tra individui, comunità scolastiche e territoriali. L’alunno potrà così passare progressivamente da una interazione centrata essenzialmente sui propri bisogni a una comunicazione attenta all’interlocutore fino a sviluppare competenze socio-relazionali adeguate a interlocutori e contesti diversi. Alle attività didattiche finalizzate a far acquisire all’alunno la capacità di usare la lingua, il docente affiancherà gradualmente attività di riflessione per far riconoscere sia le convenzioni in uso in una determinata comunità linguistica, sia somiglianze e diversità tra lingue e culture diverse, in modo da sviluppare nell’alunno una consapevolezza plurilingue e una sensibilità interculturale. La riflessione potrà essere volta inoltre a sviluppare capacità di autovalutazione e consapevolezza di come si impara.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese

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(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera .

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.3^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Ascolto (comprensione orale)

Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, pronunciati chiaramente e lentamente relativi a se stesso, ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale) Produrre frasi significative riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note. Interagire con un compagno per presentarsi e/o giocare, utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori, cogliendo parole e frasi già acquisite a livello orale. Scrittura (produzione scritta) Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali e del gruppo.

CLASSE 1^ • riconoscere parole e ritmi della L2 • associare parole a immagini • comprendere ed eseguire istruzioni ed espressioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente • riconoscere parole note collegandole ad immagini/oggetti • rispondere a formule di saluto e di presentazione • riprodurre parole e ritmi in L2 • riprodurre filastrocche e semplici canzoni in L2 • conoscere semplici istruzioni correlate alla vita di classe (sit down – listen…) • i colori • i numeri da 0 a 10 • le formule di saluto • le formule di presentazione • il lessico relativo ad alcune festività. CLASSI 2^ e 3^ • riconoscere parole e ritmi della L2 • associare parole a immagini • comprendere ed eseguire istruzioni ed espressioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente • riconoscere parole note, espressioni e semplici frasi collegandole ad immagini / oggetti • riprodurre parole, frasi e ritmi in L2 • interagire, utilizzando espressioni memorizzate, in

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brevi scambi dialogici con l’insegnante e con i compagni in situazioni simulate. copiare parole e semplici frasi • classificare parole note • completare semplici frasi con vocaboli noti • rispondere a semplici domande • scrivere parole relative al lessico incontrato • abbinare all’immagine la parola scritta

INDICAZIONI NAZIONALI: Obiettivi fine cl.5^ ICS VITTORINO : Obiettivi specifici

Ascolto (comprensione orale)

- Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti. - Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. Parlato (produzione e interazione orale) - Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo. - Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. - Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Lettura (comprensione scritta) - Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale e identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) - Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere o dare notizie, ecc.

CLASSI 4^ e 5^ • eseguire semplici istruzioni date • riconoscere parole e ritmi della L2 • associare parole a immagini • associare frasi a immagini • comprendere ed eseguire istruzioni ed espressioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente • cogliere l’argomento principale di un discorso (riguardante tematiche note) • comprendere testi brevi e semplici (cartoline, lettere personali, storie per bambini, descrizioni…) accompagnati da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari • riprodurre parole, frasi e ritmi in L2 • interagire, utilizzando espressioni memorizzate, in brevi scambi dialogici con l’insegnante e con i compagni. .drammatizzare semplici testi. • copiare parole e semplici frasi • classificare parole note • completare semplici frasi con vocaboli noti

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• rispondere a semplici domande • scrivere parole relative al lessico incontrato • abbinare all’immagine la parola scritta • descrivere immagini seguendo un modello • scrivere brevi messaggi seguendo un modello

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO DI ITALIANO

ITALIANO – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo «diretti» e «trasmessi» dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.

Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.

Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.

Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.

Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le

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conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

ITALIANO - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno interagisce nei contesti comunicativi guidati rispettando le regole. Comprende e riferisce il contenuto dei testi ascoltati. ∙ Legge scorrevolmente le diverse tipologie di testi. ∙ Conosce la struttura di un testo narrativo e descrittivo e produce semplici testi delle tipologie apprese. ∙ Riflette sul valore della posizione delle parole nella frase e sul valore della punteggiatura contenuta in essa. Scrive correttamente da un punto di vista ortografico e grammaticale.

ITALIANO - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno si inserisce in un contesto comunicativo, rispettando le regole. Comprende e riferisce in modo chiaro e logico il contenuto dei testi ascoltati. ∙ Legge scorrevolmente e con espressione le diverse tipologie di testi. ∙ Conosce la struttura di un testo e la utilizza per produrre elaborati delle diverse tipologie. ∙ Conosce e utilizza le strutture ortografiche e sintattiche della lingua. Scrive correttamente. ∙ Inizia ad usare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere esperienze personali, espone il proprio punto di vista personale nel rispetto di quello altrui.

ITALIANO - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative,sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. ∙ Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri (nel gioco, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema). Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. ∙ Legge testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. ∙ Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. ∙ È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. Varia i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.

CURRICOLO DI ITALIANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Ascolto e parlato

Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai

media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente.

Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza,

Classe I

Educare all’ascolto attivo di testi di

vario tipo Riconoscere scopo, argomento,

informazioni principali di un testo orale

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rispettando tempi e turni di parola e fornendo un positivo contributo personale.

Utilizzare le proprie conoscenze sui tipi di testo per adottare strategie funzionali a comprendere durante l’ascolto.

Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione: durante l’ascolto (presa di appunti, parole-chiave, brevi frasi riassuntive, segni convenzionali) e dopo l’ascolto (rielaborazione degli appunti, esplicitazione delle parole chiave, ecc.).

Riconoscere, all’ascolto, alcuni elementi ritmici e sonori del testo poetico.

Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un criterio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all’argomento e alla situazione.

Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi, esporre procedure selezionando le informazioni significative in base allo scopo e usando un lessico adeguato all’argomento e alla situazione.

Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presentandolo in modo chiaro: esporre le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente, usare un registro adeguato all’argomento e alla situazione, controllare il lessico specifico, precisare le fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).

Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.

Intervenire in una conversazione rispettando tempi e turni di parola

Raccontare oralmente esperienze

personali secondo un criterio logico-cronologico

Riferire su un argomento di studio

con un linguaggio appropriato

Utilizzare tecniche di supporto alla

comprensione e alla rielaborazione di testi espositivi, narrativi, descrittivi, poetici ( parole chiave – punti elenco – sintesi guidata – uso del dizionario – sottolineatura)

Classe II

Riconoscere in un testo orale

informazioni implicite ed esplicite Comunicare in forma orale, secondo

un ordine coerente e coeso, stati d’animo, esperienze e conoscenze, con un linguaggio adeguato allo scopo comunicativo

Attraverso la lettura selezionare le

fonti e i materiali di supporto

Classe III

Utilizzare le proprie conoscenze su

vari tipi di testo per adottare strategie utili a comprendere durante l’ascolto

Utilizzare tecniche di supporto alla

comprensione e alla rielaborazione di testi espositivi, narrativi, descrittivi, poetici e parzialmente argomentativi, (annotare informazioni, costruire mappe e schemi)

Raccontare oralmente esperienze personali secondo un criterio logico-cronologico

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Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide

CURRICOLO DI ITALIANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Lettura

Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti

raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire.

Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti) e mettendo in atto strategie differenziate (lettura selettiva, orientativa, analitica).

Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi, per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.

Ricavare informazioni sfruttando le varie parti di un manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici.

Confrontare, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili. Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate e riorganizzarle in modo personale (liste di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).

Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell’osservatore. Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità.

Leggere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando tema principale e intenzioni comunicative dell’autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazione delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; genere di appartenenza. Formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.

Classe I

∙ Leggere ad alta voce, Conoscere le

strategie di lettura espressiva in testi noti, usando pause, intonazioni, ritmo.

∙ Leggere il testo per consentire a chi

ascolta di capire.

∙ Leggere in silenzio, utilizzando

tecniche di lettura silenziosa, e comprendere il senso generale di quanto letto.

Ricavare le informazioni principali

da un testo letto

Classe II

Leggere ad alta voce in modo

espressivo,usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e consentire a chi ascolta di capire.

∙ Leggere in modalità silenziosa testi

applicando le tecniche apprese per la comprensione.

∙ Ricavare le informazioni esplicite e

implicite da testi. ∙ Riformulare in modo sintetico le

informazioni di un testo e saperle riorganizzare con sintesi, schemi, appunti e note).

∙ Comprendere testi di varia tipologia

nonché quelli letterari (racconti, novelle, romanzi, poesie) in base alle caratteristiche tipiche delle tipologie

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testuali, il genere di appartenenza e le tecniche narrative.

Classe III

Leggere ad alta voce testi di varie

tipologie utilizzando tecniche adeguate secondo i segni di interpunzione, il tono, il ritmo.

∙ Leggere in silenzio utilizzando tecniche

adeguate, individuando le informazioni esplicite e implicite.

∙ Utilizzare in situazioni nuove quanto

appreso, integrando le informazioni provenienti da diverse fonti.

∙ Riorganizzare le informazioni

utilizzando schemi, tabelle, scalette, mappe.

∙ Riconoscere gli elementi

caratterizzanti i testi letterari.

CURRICOLO DI ITALIANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Scrittura

Conoscere e applicare le procedure di ideazione,

pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura: servirsi di strumenti per l’organizzazione delle idee (ad es. mappe, scalette); utilizzare strumenti per la revisione del testo in vista della stesura definitiva; rispettare le convenzioni grafiche.

Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario.

Scrivere testi di forma diversa (ad es. istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti, argomentazioni) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento,

Classe I

∙ Comporre testi scritti, utilizzando le tecniche

della stesura apprese. ∙ Produrre testi applicando correttamente le

principali strutture morfosintattiche della lingua italiana, utilizzando eventualmente anche strumenti informatici.

∙ Produrre testi coerenti.

Classe II

∙ Scrivere testi corretti dal punto di vista

ortografico, morfosintattico, lessicale e dotati di coerenza.

∙ Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,

descrittivo, espositivo,

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scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato.

Utilizzare nei propri testi, sotto forma di citazione esplicita e/o di parafrasi, parti di testi prodotti da altri e tratti da fonti diverse.

Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.

Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l’impaginazione; scrivere testi digitali (ad es. e-mail, post di blog, presentazioni), anche come supporto all’esposizione orale.

Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa e in versi (ad es. giochi linguistici, riscritture di testi narrativi con cambiamento del punto di vista); scrivere o inventare testi teatrali, per un’eventuale messa in scena.

regolativo, ecc.) in modo adeguato alla tipologia testuale.

∙ Realizzare forme diverse di scrittura creativa.

∙ Scrivere sintesi anche sotto forma di schemi e

saperli riutilizzare.

∙ Scrivere testi utilizzando strumenti

informatici, corretti dal punto di vista concettuale e grafico.

Classe III

Comporre testi scritti, utilizzando le

tecniche della stesura apprese.

∙ Produrre testi corretti, coerenti e coesi.

∙ Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura, adattando il lessico, la struttura del testo, l’impaginazione, le scelte grafiche alla forma testuale scelta e integrando eventualmente il testo verbale con materiali multimediali.

CURRICOLO DI ITALIANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse.

Comprendere e usare parole in senso figurato.

Classe I

∙ Ampliare il proprio patrimonio lessicale,

comprendere e usare le parole del vocabolario di base in situazioni diverse.

∙ Comprendere parole in senso figurato.

∙ Comprendere e usare termini specifici

delle diverse discipline e degli ambiti riferiti ad interessi personali.

∙ Realizzare scelte del lessico adeguate ad

ogni situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.

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Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale.

Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione

comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.

Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di

significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo.

Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di

una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.

∙ Comprendere le relazioni di significato tra

le parole e i meccanismi di formazione delle parole.

∙ Utilizzare dizionari e rintracciare in essi le

informazioni utili per risolvere dubbi linguistici.

Classe II

∙ Ampliare il proprio patrimonio lessicale di

base, comprendere e usare le parole del vocabolario di base in situazioni diverse.

∙Comprendere e usare parole in senso

figurato.

∙Comprendere e usare termini specifici

delle diverse discipline e degli ambiti riferiti ad interessi personali.

∙Utilizzare le relazioni di significato tra le

parole e i meccanismi di formazione delle parole per comprendere termini non noti in un testo.

∙Utilizzare il dizionario e rintracciare in essi

le informazioni utili per risolvere dubbi linguistici.

Classe III

Ampliare il proprio patrimonio

lessicale, comprendere e usare termini appartenenti a diversi linguaggi settoriali e registri linguistici in situazioni diverse.

∙ Comprendere e usare termini specifici

delle diverse discipline e degli ambiti riferiti ad interessi personali.

Realizzare scelte del lessico adeguate

ad ogni situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.

Utilizzare dizionari e rintracciare in essi

le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici.

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CURRICOLO DI ITALIANO - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Riconoscere ed esemplificare casi di variabilità della lingua.

Stabilire relazioni tra situazioni di

comunicazione, interlocutori e registri linguistici; tra campi di di-scorso, forme di testo, lessico specialistico.

Riconoscere le caratteristiche e le strutture

dei principali tipi testuali (narrativi, descrittivi, regolativi, espositivi, argomentativi).

Riconoscere le principali relazioni fra

significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici e famiglie lessicali.

Conoscere i principali meccanismi di

formazione delle parole: derivazione, composizione.

Classe I

Conoscere, riconoscere e usare le

principali categorie morfologiche. ∙ Scrivere in modo ortograficamente e

morfologicamente corretto.

Classe II

∙ Conoscere, riconoscere e usare in modo corretto tutte le categorie grammaticali di una frase. ∙ Riconoscere e usare in modo corretto la struttura sintattica di una frase. ∙ Produrre testi scritti e orali con correttezza, coesione e coerenza morfosintattica.

Classe III

Riconoscere, analizzare e utilizzare la sintassi

e la struttura del periodo. Produrre testi con strutture sintattiche

più complesse. Rappresentare graficamente i rapporti logici

degli elementi del periodo: principale, coordinata e subordinata.

Usare in modo corretto il lessico specifico dei principali linguaggi disciplinari.

CURRICOLO DI STORIA

STORIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

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Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con

fenomeni storici studiati.

STORIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici, anche mediante l’uso di risorse digitali. ∙ Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi semplici e chiari. ∙ Comprende testi storici e li sa rielaborare globalmente. ∙ Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e compiendo riflessioni in modo semplice, ma chiaro. ∙ Conosce aspetti e processi della storia del suo ambiente. ∙ Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana, dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dei Comuni e delle Signorie, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità, e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. ∙ Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente.

STORIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici, anche mediante l’uso di risorse digitali. ∙ Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi pertinenti e completi. ∙ Comprende testi storici e li sa rielaborare con pertinenza. ∙ Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e compiendo riflessioni in modo pertinente. ∙ Conosce aspetti e processi della storia del suo ambiente. ∙ Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana, dalla formazione dei Comuni e delle Signorie fino all’Unità d’Italia, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea moderna, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità, e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. ∙ Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendendo opinioni e culture diverse.

STORIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici, anche mediate l’uso di risorse digitali. ∙ Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi articolati. ∙ Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio.

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∙ Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e compiendo riflessioni in modo critico. ∙ Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana, dallo Stato Unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ∙ Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. ∙ Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità, e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. ∙ Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

CURRICOLO DI STORIA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^

ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Uso delle fonti

Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi.

Usare fonti di diverso tipo

(documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti.

Classe I

Conoscere aspetti essenziali della metodologia della

ricerca storica. ∙ Utilizzare fonti diverse per ricavare essenziali conoscenze.

Classe II

Conoscere gli aspetti costitutivi della metodologia della

ricerca storica.

∙ Decodificare ed usare fonti scritte ed iconografiche diverse.

∙ Analizzare e confrontare documenti.

Classe III

∙ Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche,

narrative, materiali, orali, digitali ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.

Organizzazione delle informazioni

Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.

Costruire grafici e mappe spazio-

temporali, per organizzare le conoscenze studiate.

Classe I

Utilizzare semplici schemi, mappe e tabelle

per organizzare le informazioni selezionate.

∙ Organizzare fatti e fenomeni utilizzando l’asse temporale

diacronico.

Classe II

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Collocare la storia locale in

relazione con la storia italiana, europea, mondiale.

Formulare e verificare ipotesi sulla

base delle informazioni prodotte e delle conoscenze elaborate.

∙ Utilizzare e produrre schemi e tabelle per organizzare le informazioni selezionate.

Classe III

Selezionare e organizzare le informazioni con mappe,

schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.

∙ Ordinare sull’asse diacronico e sincronico fatti, fenomeni ed eventi.

Costruire grafici e mappe spaziotemporali, per organizzare

le conoscenze apprese.

Individuare collegamenti tra la storia locale e la storia

italiana, europea, mondiale Formulare e verificare ipotesi sulla base delle informazioni

prodotte e delle conoscenze elaborate.

Strumenti concettuali e conoscenze

Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.

Conoscere il patrimonio culturale

collegato con i temi affrontati.

Usare le conoscenze apprese per

comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.

Classe I

Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani

ed europei studiati.

∙ Usare le conoscenze apprese per comprendere

le caratteristiche principali dell’epoca storica esaminata.

Classe II

∙ Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani

ed europei studiati, individuando connessioni tra passato e presente.

∙ Usare le conoscenze apprese per comprendere

le caratteristiche principali dell’epoca storica esaminata.

Classe III

Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani,

europei e mondiali studiati, individuando connessioni tra passato e presente.

Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi

affrontati.

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Usare le conoscenze apprese per comprendere le caratteristiche dell’epoca storica esaminata ed i problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.

Produzione

Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali.

Argomentare su conoscenze e

concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina.

Classe I

Utilizzare testi letterari, epici, biografici, iconici, digitali

per una essenziale ricostruzione storiografica.

Classe II

∙ Utilizzare testi letterari, epici, biografici, iconici, digitali per

una corretta ricostruzione storiografica.

Classe III

Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate da

fonti di informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e digitali.

Riferire su conoscenze e concetti appresi utilizzando

il linguaggio specifico della disciplina.

CURRICOLO DI GEOGRAFIA GEOGRAFIA – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche;

Sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,

elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

GEOGRAFIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI ∙ L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche, sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. ∙ Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sugli ambienti studiati. ∙ Riconosce nei paesaggi europei, raffrontandoli in particolare ad altri italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche da tutelare e valorizzare. Osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

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GEOGRAFIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche. ∙ Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente conosciuto. ∙ Riconosce nei paesaggi a lui noti, raffrontandoli in particolare ad altri paesaggi italiani, gli elementi fisici significativi. ∙ Osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

GEOGRAFIA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI ∙ L’alunno si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche, sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. ∙ Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sugli ambienti studiati. ∙ Riconosce nei paesaggi mondiali, raffrontandoli in particolare ad altri italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. ∙ Osserva, legge ed analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

CURRICOLO DI GEOGRAFIA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Orientamento

Orientarsi sulle carte e orientare le carte a

grande scala in base ai punti cardinali (anche con l’utilizzo della bussola) e a punti di riferimento fissi.

Orientarsi nelle realtà territoriali lontane,

anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.

Classe I

Sapersi orientare sulle carte di diversa scala in

base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche.

∙ Orientarsi nelle realtà territoriali vicine.

Classe II

∙ Orientarsi nelle realtà territoriali vicine e lontane.

Classe III

∙ Orientarsi nelle realtà territoriali vicine e lontane,

anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.

Linguaggio della geograficità

Classe I

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Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero), utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.

Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici,

dati statistici, immagini, ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.

Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche (da quella topografica al planisfero) utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.

∙ Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati

statistici, immagini ecc.) e innovativi (telerilevamento e cartografia computerizzata) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni del sistema territoriale locale.

Classe II

∙ Leggere e interpretare vari tipi di carte

geografiche (da quella topografica al planisfero) utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.

∙ Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici, dati

statistici, immagini ecc.) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni del sistema territoriale studiato.

Classe III

Leggere e interpretare vari tipi di carte

geografiche (da quella topografica al planisfero) utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.

∙ Utilizzare strumenti (carte, grafici, dati statistici,

immagini ecc.) per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali diversi.

Paesaggio

Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei

paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

Conoscere temi e problemi di tutela del

paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.

Classe I

∙ Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei

diversi paesaggi italiani, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

∙ Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio

come patrimonio naturale e culturale.

Classe II

∙ Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei

paesaggi europei, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

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∙ Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione

Classe III

∙ Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei

paesaggi mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.

∙ Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio

come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.

Regione e sistema territoriale

Consolidare il concetto di regione geografica

(fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia, all’Europa e agli altri continenti.

Analizzare in termini di spazio le interrelazioni

tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale, europea e mondiale.

Utilizzare modelli interpretativi di assetti

territoriali dei principali paesi europei e degli altri continenti, anche in relazione alla loro evoluzione storico-politico-economica.

Classe I

∙ Consolidare il concetto di regione geografica

(fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Italia.

∙ Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra

fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata nazionale.

Classe II

∙ Consolidare il concetto di regione geografica

(fisica, climatica, storica, economica) applicandolo all’Europa.

∙ Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra

fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata europea.

Classe III

∙ Consolidare il concetto di regione geografica

(fisica, climatica, storica, economica) applicandolo ai diversi continenti.

∙ Analizzare in termini di spazio le interrelazioni tra

fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata mondiale.

CURRICOLO DI MATEMATICA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il «pensare» e il «fare» e offrendo strumenti adatti a

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percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani.

In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare

problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento importante l'attività laboratoriale in cui l’alunno è guidato alla costruzione del sapere.

La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico.

Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come

questioni autentiche e significative, legate alla vita quotidiana, e non solo esercizi a carattere ripetitivo. Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i pari, l’alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive. L’allievo sarà avviato nello sviluppo di attività di matematizzazione, formalizzazione, generalizzazione. L’alunno analizza le situazioni per tradurle in termini matematici, riconosce schemi ricorrenti, stabilisce analogie con modelli noti, sceglie le azioni da compiere (operazioni, costruzioni geometriche, grafici, formalizzazioni, scrittura e risoluzione di equazioni…) per una risoluzione del problema. Attenzione andrà dedicata anche allo sviluppo della capacità di esporre e di discutere con i compagni le soluzioni e i procedimenti seguiti.

Gli strumenti di calcolo saranno usati in modo consapevole e seguendo le indicazioni dei docenti. Di

estrema importanza è lo sviluppo di un’adeguata visione della matematica, non ridotta a un insieme di regole da memorizzare e applicare, ma riconosciuta e apprezzata come contesto per affrontare e porsi problemi significativi e per esplorare e percepire relazioni e strutture che si ritrovano e ricorrono in natura e nelle creazioni dell’uomo.

MATEMATICA- TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno:

utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico; riconosce e denomina le figure geometriche piane; individua le strategie appropriate per la risoluzione di problemi, spiegando, anche in forma

scritta, il procedimento seguito; raccoglie e analizza dati qualitativi sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi.

MATEMATICA - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno:

utilizza le tecniche di calcolo con i numeri razionali, ne conosce le diverse rappresentazioni; confronta e analizza figure geometriche, individuando relazioni; individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi e confronta procedimenti diversi; analizza e interpreta rappresentazioni di dati.

MATEMATICA- TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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L'alunno: segue calcoli con i numeri reali e ne conosce le diverse rappresentazioni; confronta e analizza figure geometriche nello spazio; individua le strategie appropriate per la soluzione di problemi; analizza procedimenti diversi e produce formalizzazioni; utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni.....) e ne

coglie il rapporto con il linguaggio naturale; nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi....) si orienta con valutazioni di probabilità; ha un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e ha capito come gli strumenti matematici

appresi siano utili in molte situazioni reali.

CURRICOLO DI MATEMATICA- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI - INDICAZIONI NAZIONALI OBIETTIVI SPECIFICI-ENRICO FERMI

I NUMERI Eseguire addizioni, sottrazioni,

moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti.

Utilizzare la proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare, anche mentalmente, le operazioni.

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

Utilizzare la notazione usuale per le potenze, consapevoli del significato, e le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni.

Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri.

Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini.

Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in situazioni concrete.

CLASSE PRIMA

Eseguire le quattro operazioni e conoscerne

le proprietà.

Ordinare e confrontare numeri naturali, frazioni, numeri decimali, anche rappresentandoli sulla retta numerica.

Utilizzare l'elevamento a potenza e le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli.

Avere il concetto di multiplo e divisore di un numero naturale.

Scomporre numeri naturali in fattori primi.

Determinare il massimo comune divisore (M.C.D.) e il minimo comune multiplo (m.c.m.) di un gruppo di numeri.

Applicare i concetti di divisibilità, M.C.D., m.c.m a situazioni quotidiane.

Eseguire espressioni aritmetiche.

Risolvere problemi scrivendo la sequenza di operazioni risolutiva con un'espressione.

Eseguire semplici operazioni con le misure angolari e di tempo.

CLASSE SECONDA

Risolvere espressioni aritmetiche contenenti tutte le operazioni sia con i numeri naturali,

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Descrivere con una espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema.

Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi.

Comprendere il significato di percentuale

e saperla calcolare utilizzando strategie diverse.

Conoscere la radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento al quadrato.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

sia con i numeri decimali, sia con le frazioni, applicando anche le proprietà delle potenze nel calcolo frazionario.

Acquisire i termini e i simboli relativi ai numeri decimali illimitati periodici (semplici e misti).

Saper trasformare un numero razionale dalla forma decimale a quella frazionaria e viceversa.

Avere il concetto di radice quadrata e di quadrato perfetto.

Estrarre la radice quadrata esatta e approssimata mediante l'uso delle tavole o la tecnica di scomposizione in fattori primi.

Conoscere e applicare le proprietà della radice quadrata.

Risolvere espressioni con la radice quadrata.

Conoscere e utilizzare i termini ed i simboli relativi al rapporto e alla proporzione.

Calcolare il termine incognito di una proporzione.

Conoscere e applicare le proprietà delle proporzioni.

CLASSE TERZA

Effettuare operazioni e confronti con i numeri reali.

Rappresentare i numeri reali sulla retta.

Risolvere semplici espressioni letterali.

Risolvere equazioni di primo grado a coefficienti interi e frazionari.

SPAZIO E FIGURE

Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti.

CLASSE PRIMA

Conoscere gli enti fondamentali della geometria piana e saper riprodurre semplici figure geometriche.

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Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.

Conoscere definizioni e proprietà (angoli, diagonali…) delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).

Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete.

Determinare l’area di semplici figure. Calcolare l’area del cerchio e la lunghezza

della circonferenza, conoscendo il raggio, e viceversa.

Rappresentare oggetti e figure

tridimensionali in vario modo tramite disegni sul piano.

Calcolare l’area e il volume delle figure solide più comuni.

Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure.

Usare il sistema di misura decimale, le misure di angolo e di tempo.

Classificare le principali figure piane.

CLASSE SECONDA

Conoscere, definire e classificare le principali figure piane, individuandone le proprietà.

Risolvere problemi relativi alla misura dei lati e degli angoli delle diverse figure piane.

Possedere il concetto di area.

Risolvere problemi di geometria relativi al perimetro e all'area delle figure piane, anche composte, applicando formule dirette ed inverse del perimetro e dell'area.

Conoscere il teorema di Pitagora e utilizzarlo nella risoluzione di problemi anche legati alle situazioni reali.

Utilizzare il piano cartesiano per rappresentare figure piane.

CLASSE TERZA

Conoscere le definizioni di circonferenza, cerchio e loro parti.

Risolvere problemi relativi a poligoni inscritti e circoscritti ad una circonferenza.

Risolvere problemi relativi alla circonferenza e al cerchio.

Conoscere, definire e classificare i solidi geometrici, individuandone le proprietà.

Risolvere problemi sulle principali figure tridimensionali, usando formule dirette ed inverse dell'area, del volume, del peso specifico.

Rappresentare punti e figure sul piano cartesiano.

A partire da figure bidimensionali, visualizzare oggetti tridimensionali

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derivanti da rotazioni attorno ad un elemento della figura piana.

RELAZIONI E FUNZIONI Esprimere la relazione di proporzionalità

con un’uguaglianza di frazioni e viceversa. Usare il piano cartesiano per

rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per conoscere in particolare le funzioni collegate al concetto di proporzionalità.

Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere proprietà.

CLASSE PRIMA

Avere il concetto di insieme.

CLASSE SECONDA

Risolvere problemi con le frazioni.

Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di rapporti e viceversa.

Rappresentare nel piano cartesiano relazioni di proporzionalità diretta ed inversa.

Risolvere problemi sulla proporzionalità diretta ed inversa.

CLASSE TERZA

Risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado.

Risolvere problemi usando concetti e procedimenti operativi riguardanti l'uso delle lettere.

DATI E PREVISIONI

Rappresentare insiemi di dati. In situazioni significative, confrontare dati

al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative ed utilizzando valori medi.

In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento.

Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti.

CLASSE PRIMA

Tabulare insiemi di dati di indagini qualitative e quantitative da cui trarre informazioni.

Rappresentare graficamente insiemi di dati.

CLASSE SECONDA

Eseguire delle semplici indagini statistiche.

Confrontare dati, usando le distribuzioni delle frequenze assolute e delle frequenze relative ed altre nozioni di statistica (media, moda).

CLASSE TERZA

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In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi casuali, assegnare a essi una probabilità.

Riconoscere i tipi di eventi casuali.

CURRICOLO DI SCIENZE

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di

indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre soggetti a revisione e riformulazione.

L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca caratterizzano anche un efficace insegnamento delle

scienze e sono attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo il metodo scientifico.

La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di

pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie. Le esperienze concrete potranno essere realizzate in aula o in spazi adatti: laboratorio scolastico, ma anche spazi naturali o ambienti raggiungibili facilmente. È importante disporre di tempi e modalità di lavoro che consentano, in modo non superficiale o affrettato, la produzione di idee originali da parte dei ragazzi, anche a costo di fare delle scelte sui livelli di approfondimento e limitarsi alla trattazione di temi rilevanti. La gradualità dell’insegnamento favorirà negli alunni la fiducia nelle loro possibilità di capire sempre quello che si studia, con i propri mezzi e al proprio livello. Con lo sviluppo dei linguaggi e delle capacità di comunicazione, i ragazzi dovrebbero saper descrivere la loro attività di ricerca in testi di vario tipo (racconti orali, testi scritti, immagini, disegni, schemi, mappe, tabelle, grafici, ecc.) sintetizzando il problema affrontato, l’esperimento progettato, la sua realizzazione e i suoi risultati, le difficoltà incontrate, le scelte adottate, le risposte individuate.

Le scienze naturali e sperimentali sono fra loro diverse per quanto riguarda i contenuti ma, almeno a

livello elementare, sono accomunate da metodologie di indagine simili. È opportuno, quindi, mettere in evidenza le informazioni trasversali, evitando così la frammentarietà nozionistica dei differenti contenuti e cercando di pervenire ad un’unitarietà della conoscenza.

Il percorso dovrà mantenere un costante riferimento alla realtà, imperniando le attività didattiche sulla

scelta di casi emblematici quali l’osservazione diretta di un organismo o di un micro-ambiente, di un movimento, di una candela che brucia, ecc. Valorizzando le competenze acquisite dagli allievi, nell’ambito di una progettazione verticale complessiva, gli insegnanti potranno costruire una sequenza di esperienze che nel loro insieme consentano di sviluppare gli argomenti basilari di ogni settore scientifico.

SCIENZE- TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’alunno esplora, sperimenta e descrive lo svolgersi dei più comuni fenomeni appartenenti alla realtà naturale ad artificiale. Sviluppa semplici schematizzazioni di fatti e fenomeni, analizzando qualitativamente e, quando è il caso, quantitativamente. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione generale dell'organizzazione dei viventi e della loro evoluzione nel tempo.

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È consapevole del ruolo dell'uomo nella salvaguardia della natura. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

CURRICOLO DI SCIENZE- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI - INDICAZIONI NAZIONALI

OBIETTIVI SPECIFICI-ENRICO FERMI

FISICA E CHIMICA

Utilizzar

e i concetti fisici fondamentali quali: pressione, volume, velocità, peso, peso specifico, forza, temperatura, calore, carica elettrica, ecc., in varie situazioni di esperienza; in alcuni casi raccogliere e rappresentare dati su variabili rilevanti di differenti fenomeni.

Classe prima

Conoscere il metodo scientifico e le misure, come lunghezza, massa, peso,

volume, peso specifico, tempo e strumenti vari (riga, recipienti graduati,ecc.).

Acquisire il concetto di materia e della sua struttura.

Conoscere i passaggi di stato, facendo esempi legati alla vita quotidiana.

Eseguire semplici esperimenti su alcuni degli argomenti trattati.

Classe seconda

Eseguire esperimenti relativi ai principi nutritivi.

Acquisire le nozioni legate al moto di un corpo.

Classe terza

Affrontare i concetti di elettricità e magnetismo, rappresentando

graficamente alcune leggi.

Concetto di radioattività.

Conoscere le varie fonti di energia e i vantaggi e gli svantaggi legati al loro

utilizzo.

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Realizzare semplici esperimenti.

Utilizzar

e correttamente il concetto di energia e riconoscere la produzione di calore nelle catene energetiche reali.

Acquisire

i concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni (non pericolose) anche con prodotti chimici di uso domestico e interpretarle sulla base di modelli semplici di struttura della materia; osservar

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e e descrivere lo svolgersi delle reazioni e i prodotti ottenuti.

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

Conosce

re i movimenti della Terra da cui dipendono il dì e la notte e l’alternarsi delle stagioni.

Spiegare

i meccanismi delle eclissi di Sole e di Luna.

Conosce

re la struttura della Terra e i suoi movimenti interni (tettonica a placche); individuare i rischi sismici, vulcanici e

Classe prima

Classe seconda

Classe terza Conoscere i principali corpi celesti, leggi e teorie dell'Universo e del Sistema

Solare. Descrivere i moti terrestri e le loro conseguenze. Conoscere la storia della Terra,la sua struttura, i suoi movimenti interni

(deriva dei continenti, tettonica a zolle, terremoti e vulcani). Adottare comportamenti corretti in situazioni di rischio e di salvaguardia del

nostro Pianeta.

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idrogeologici per pianificare eventuali attività di prevenzione.

BIOLOGIA

Riconosc

ere le somiglianze e le differenze nel funzionamento delle diverse specie di viventi.

Compre

ndere il senso delle grandi classificazioni.

Sviluppa

re progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macrosc

Classe prima

Conoscere le differenze tra cellula animale e vegetale,eucarioti e procarioti,

unicellulari e pluricellulari. Classificare i viventi nei cinque regni e nelle categorie sistematiche di Linneo. Conoscere la fotosintesi e la respirazione dei vegetali. Indicare la caratteristiche delle piante e classificarle. Descrivere la struttura di un fiore e il processo di riproduzione sessuata. Indicare le caratteristiche degli animali e distinguere tra animali invertebrati

e vertebrati. Acquisire i principali elementi di ecologia e comprendere l'importanza dei

propri comportamenti quotidiani per la salvaguardia dell'ambiente.

Classe seconda

Conoscere la struttura del corpo umano. Struttura, funzioni e malattie degli apparati del corpo umano. Conoscere gli stili di vita che permettono di prevenire alcune malattie. La teoria dell'evoluzione.

Classe terza

Conoscere le leggi di Mendel e gli elementi di genetica moderna.

Conoscere le implicazioni delle biotecnologie.

Acquisire in modo corretto informazioni sulla

sessualità.

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opico dei viventi con un modello cellulare (collegando per esempio: la respirazione con la respirazione cellulare, l’alimentazione con il metabolismo cellulare, la crescita e lo sviluppo con la duplicazione delle cellule, la crescita delle piante con la fotosintesi).

Realizzar

e semplici esperienze di biologia.

Conosce

re le basi biologiche della trasmissione dei caratteri

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ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.

Acquisire

corrette informazioni sulla sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.

Assumer

e comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodivers

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ità nei sistemi ambientali.

CURRICOLO DI LINGUE STRANIERE (INGLESE E FRANCESE)

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ENRICO FERMI”:

- L’alunno è in grado di comprendere ed interagire in modo semplice per soddisfare bisogni concreti di vita quotidiana. - Scrive semplici frasi su argomenti di routine. - Confronta le conoscenze apprese individuando somiglianze e differenze linguistiche e culturali. - Matura un atteggiamento positivo verso le differenze culturali attraverso la conoscenza della lingua straniera. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ENRICO FERMI”:

- L’alunno individua le informazioni principali di un semplice argomento riguardante la propria sfera di interessi. - Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. - Comunica ed interagisce anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. - Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. - Confronta le conoscenze apprese individuando somiglianze e differenze linguistiche e culturali. - Matura un atteggiamento positivo verso le differenze culturali attraverso la conoscenza della lingua straniera. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ENRICO FERMI”:

- L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. - Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali. - Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. - Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. - Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. - Risponde a questionari. - Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera. - Utilizza le conoscenze linguistiche e metalinguistiche apprese per soddisfare bisogni comunicativi.

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA “ENRICO FERMI”

ASCOLTO

(COMPRENSIONE ORALE)

- Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti.

- Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.

CLASSE PRIMA: - Capire semplici indicazioni, una domanda, un invito a fare qualcosa, a condizione che qualcuno parli in modo lento e chiaro. - Eseguire in modo corretto istruzioni brevi e semplici. - Capire i numeri, i prezzi, le ore. - Capire il significato di brevi conversazioni.

CLASSE SECONDA: - Capire frasi, espressioni e parole di argomento familiare (es.: abitudini, la famiglia). - Afferrare l’informazione essenziale da discorsi e/o audio se il commento stesso è accompagnato da immagini o da video.

CLASSE TERZA: - Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, alla famiglia, al tempo libero, etc. - Individuare l’informazione principale di programmi radio o tv su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi. - Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.

PARLATO

(PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE)

- Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo.

- Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale.

- Interagire in modo comprensibile con un compagno o con un adulto con

CLASSE PRIMA: - Presentare qualcuno e utilizzare espressioni semplici di saluto. - Fare domande e rispondere su argomenti familiari e di routine. - Porre domande personali a qualcuno riguardanti, per es., il domicilio, le persone che conosce e gli oggetti che possiede, il tempo, e rispondere alle stesse domande. - Descrivere il posto in cui si abita. - Parlare di ciò che si è o non si è in grado di fare. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE SECONDA:

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cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.

- Chiedere o fornire indicazioni sulla strada da prendere, anche riferendosi ad una pianta della città. - Invitare, accettare o rifiutare inviti. - Ordinare qualcosa da mangiare e da bere. - Parlare della routine e di azioni compiute. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE TERZA: - Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; esprimere un’opinione, motivarla con espressioni o frasi connesse in modo semplice. - Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. - Gestire conversazioni di routine. - Esprimersi in maniera semplice su fatti avvenuti in un passato definito.

LETTURA

(COMPRENSIONE SCRITTA)

- Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente.

CLASSE PRIMA:

- Capire dati riguardanti persone, età, gusti, etc. - Capire parole ed espressioni, per es. indicazioni scritte, cartoline, saluti. - Leggere ed individuare informazioni essenziali in semplici testi su argomenti noti. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE SECONDA:

- Desumere informazioni da testi, notizie, volantini, articoli corredati da immagini esplicative. - Capire una semplice lettera personale in cui si raccontano fatti di vita quotidiana o si pongono domande su di essa. - Capire semplici istruzioni d’uso. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE TERZA:

- Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano o in lettere personali. - Leggere testi riguardanti istruzioni per l’uso di un oggetto, per lo svolgimento di giochi e per attività collaborative.

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- Leggere brevi storie e semplici testi narrativi corredati da immagini.

SCRITTURA

(PRODUZIONE SCRITTA)

- Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio.

CLASSE PRIMA:

- Dare indicazioni sulla propria persona (ad esempio compilando un modulo su scuola, età, domicilio, hobby). - Scrivere una semplice cartolina o una breve nota. - Scrivere semplici frasi su di sé, ad es. dove si abita, cosa si fa, etc. - Produrre semplici frasi e testi guidati su argomenti noti. - Rispondere a semplici questionari. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE SECONDA:

- Scrivere una breve e semplice comunicazione e/o una semplice lettera. - Descrivere aspetti di vita quotidiana (es. persone, luoghi, lavoro, scuola, famiglia). - Rispondere a semplici questionari. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE TERZA:

- Rispondere a semplici questionari. - Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. - Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico e di sintassi sostanzialmente appropriati. - Descrivere avvenimenti passati utilizzando un lessico adeguato.

RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO

- Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato.

- Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi.

CLASSE PRIMA:

- Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative.

- Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere la lingua straniera. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE SECONDA:

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- Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.

- Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. - Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere la lingua straniera. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ CLASSE TERZA:

- Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. - Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere la lingua straniera. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici regolarità e differenze nella forma di testi scritti di uso comune.

CURRICOLO DI MUSICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

MUSICA - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe prima della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. - L'alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione di semplici brani strumentali e vocali. - Usa la notazione musicale tradizionale per leggere e riprodurre con uno strumento un semplice brano. - È in grado di realizzare anche attraverso l'improvvisazione o partecipare a processi di elaborazione collettiva, semplici sequenze ritmiche sulla base di regole prestabilite. - Comprende materiali musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale. - Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali.

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MUSICA - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe seconda della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. - L'alunno partecipa all'esecuzione di brani strumentali e/o vocali appartenenti a generi diversi per imitazione e/o per lettura, anche a due voci. - Usa la notazione musicale tradizionale per leggere, analizzare ed eseguire un brano. - È in grado di realizzare anche attraverso l'improvvisazione o processi di elaborazione collettiva messaggi musicali nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale. - Comprende materiali e opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione ai diversi contesti storico-culturali (dal periodo medievale al settecento). - Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di decodifica. MUSICA - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi. - L'alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di brani strumentali e vocali più complessi anche a più voci con sicurezza e precisione, interpretando le indicazioni agogiche e dinamiche. - Usa la notazione tradizionale per leggere, analizzare ed eseguire un brano. - È in grado di realizzare anche attraverso l'improvvisazione o processi di elaborazione collettiva messaggi musicali utilizzando anche le risorse presenti in rete. - Comprende materiali e opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione ai diversi contesti storico-culturali (dal Romanticismo ai giorni nostri). - Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di decodifica. CURRICOLO DI MUSICA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI: fine cl.3^

– Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

– Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico - melodici.

– Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. – Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. – Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. – Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.

– Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali.

ENRICO FERMI:Obiettivi specifici Classe I - Conoscere gli elementi essenziali della scrittura musicale. - Usare la terminologia specifica. - Eseguire sequenze ritmiche utilizzando gesti-suono. - Eseguire con il flauto dolce melodie studiate. - Eseguire con la voce melodie o brani per imitazione. - Prendere parte correttamente ad un'esecuzione strumentale di insieme. - Confrontare due o più suoni su una o più dimensioni cogliendo le relazioni fondamentali di identità, somiglianza, contrasto. - Classificare suoni in base a uno o più parametri (intensità, durata, altezza, timbro). - Conoscere le caratteristiche e gli usi dei principali strumenti musicali. - Realizzare sequenze ritmiche su un tema dato e/o con regole prestabilite. Classe II - Conoscere e usare la simbologia musicale.

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- Usare la terminologia specifica. - Eseguire individualmente brani musicali più complessi usando strumenti melodici e o ritmici. - Prendere parte correttamente ad un'esecuzione strumentale di insieme, anche a due voci. - Conoscere gli elementi culturali essenziali riguardo stili, forme e funzioni dei generi musicali trattati (dal medioevo al classicismo). - Analizzare e confrontare gli elementi del linguaggio musicale nei brani proposti. - Confrontare un’opera musicale con altre contemporanee, precedenti o successive, cogliendone affinità e differenze. - Saper trasformare, variando, una melodia dal punto di vista ritmico e/o melodico e/o agogico e/o dinamico. Classe III - Conoscere e usare la simbologia musicale. - Usare la terminologia specifica. - Eseguire con sicurezza brani strumentali più complessi, sia individualmente che in gruppo, rispettando le indicazioni di altezza, tempo e durata. - Conoscere alcune delle principali forme musicali. - Conoscere gli elementi culturali essenziali riguardo stili, forme e funzioni dei generi musicali trattati (dal romanticismo ai giorni nostri). - Analizzare e confrontare gli elementi del linguaggio musicale nei brani proposti. - Confrontare un’opera musicale con altre contemporanee, precedenti o successive, cogliendone affinità e differenze. - Relazionare un'opera musicale con opere non musicali, storicamente e culturalmente vicine, cogliendone affinità e differenze. - Saper trasformare, variando uno o più elementi del discorso musicale. - Collaborare fattivamente alla realizzazione di attività musicali sapendo anche utilizzare mezzi di riproduzione musicale e/o tecnologia informatica.

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE

ARTE E IMMAGINE – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

L’alunno individua i meccanismi della percezione visiva.

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Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e descrive con linguaggio verbale appropriato, gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte, in immagini statiche e dinamiche.

Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere, e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

ARTE E IMMAGINE – TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno osserva e descrive in modo guidato gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte . ∙ Riconosce gli elementi della grammatica visiva (punti, linee, colori) individuando il loro significato espressivo. ∙ Descrive con correttezza terminologica le linee fondamentali della produzione storico-artistica dell’arte Antica, del mondo classico e Paleocristiana. ∙ Individua e riconosce i beni artistici presenti nel proprio territorio. ∙ Comprende l’importanza del patrimonio artistico inteso come testimonianza della nostra cultura. ∙ Conosce e utilizza in modo corretto alcune tecniche, materiali e strumenti per le modalità di rappresentazione del linguaggio visivo e figurativo.

∙ Rielabora creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici visivi per produrre nuove immagini.

ARTE E IMMAGINE - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE SECONDA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ riconosce i codici e le regole compositive (linee, colori, forma, spazio, peso-equilibrio, movimento ecc.) presenti nelle opere d’arte individuando i significati simbolici, espressivi e comunicativi.

∙ Riconosce e legge un’opera d’arte, mettendola in relazione con alcuni elementi del contesto storico e culturale.

∙ Possiede una conoscenza delle linee fondamentali della produzione storico-artistica dell’arte medioevale, rinascimentale e barocca. ∙ Comprende l’importanza del patrimonio artistico inteso come testimonianza della nostra cultura.

∙ Individua i beni artistici presenti nel proprio territorio, conoscendone i valori estetici e sociali. ∙ Rielabora creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.

ARTE E IMMAGINE - TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI

∙ L’alunno riconosce i codici e le regole compositive (linee, colori, forma, spazio, peso-equilibrio, movimento, inquadrature, piani-sequenze, ecc.) presenti nelle opere d’arte, nelle immagini statiche e in movimento, ne individua i significati simbolici, espressivi e comunicativi. ∙ Legge e interpreta criticamente un’opera d’arte, mettendola in relazione con alcuni elementi del contesto storico e culturale. ∙ Possiede una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi e movimenti artistici moderni e contemporanei. ∙ Utilizza diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un’opera d’arte per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.

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∙ Produce elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni (ispirate all’arte del Novecento) espressive, creative e personali. ∙ Rielabora creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICAZIONI NAZIONALI:Obiettivi fine cl.3^ ENRICO FERMI: Obiettivi specifici

Percettivo visivo

Individuare i meccanismi della percezione visiva.

Classe I

Osservare e descrivere in modo guidato gli

elementi significativi formali presenti in opere d’arte e in immagini statiche.

Classe II

Osservare e descrivere in modo autonomo

immagini e opere d’arte con linguaggio verbale appropriato applicando le leggi della percezione visiva.

Classe III

∙ Osservare e descrivere in modo efficace,

utilizzando più metodi, tutti gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte e in immagini sia statiche che dinamiche.

Leggere e comprendere

Padroneggiare gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, leggere e descrivere con linguaggio verbale appropriato, gli elementi significativi formali presenti in opere d’arte, in immagini statiche e dinamiche.

Leggere le opere più significative prodotte

nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconoscere il valore culturale di immagini, di opere, e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

Riconosce gli elementi principali del

patrimonio culturale, artistico e ambientale

Classe I

Riconoscere in un testo visivo gli elementi

della grammatica visiva (punti, linee, colori) individuando il loro significato espressivo.

∙ Individuare le tipologie dei beni artistici, culturali e ambientali presenti nel proprio territorio. ∙ Leggere in modo autonomo le opere più significative prodotte nell’arte medievale, rinascimentale e moderna, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.

Classe II

∙ Riconoscere in un testo visivo gli elementi della grammatica visiva (punti, linee, colori, forma, profondità) individuando il loro significato

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del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.

espressivo, le regole del codice visivo (il campo e le linee di forza, peso ed equilibrio, composizioni ritmiche e modulari). ∙Individuare le tipologie dei beni artistici, culturali e ambientali presenti nel proprio territorio, sapendo leggerne i significati e i valori estetici e sociali. ∙ Leggere in modo guidato le opere più significative prodotte nell’arte antica sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.

Classe III

∙ Riconoscere in un testo visivo gli elementi della grammatica visiva (punti, linee, colori, forma, profondità, luce-ombra) individuando il loro significato espressivo, le regole del codice visivo (le linee di forza della composizione, peso ed equilibrio, composizioni ritmiche e movimento).

lo studio iconografico di un’opera d’arte, individuando il genere e gli attributi iconografici.

criticamente le opere più significative prodotte nell’arte moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.

Produrre e rielaborare

Realizzare un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi .

Classe I Produrre elaborati utilizzando gli elementi

della grammatica visiva, materiali, tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per cogliere gli elementi significativi della realtà e superare gli stereotipi.

Produrre elaborati utilizzando il codice visivo ispirato all’Arte Antica.

Classe II

Produrre elaborati utilizzando le regole del

codice visivo, materiali, tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive che interpretino in modo personale e creativo la realtà.

Produrre elaborati utilizzando il codice visivo ispirato al Medioevo, al Rinascimento e al Barocco.

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Classe III

Produrre elaborati utilizzando la grammatica

visiva e le regole del codice visivo per creare composizioni realistiche e astratte (ispirate all’arte del Novecento) applicando le innovazioni tecniche introdotte dalle avanguardie artistiche. Sperimentare l’utilizzo integrato di più

codici e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI L’Istituto si è dotato di criteri collegiali per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, la non ammissione alla classe successiva, la valutazione agli Esami di Stato, la valutazione degli alunni diversamente abili, la valutazione degli alunni ricoverati in ospedale.

IL PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e Valutazione alla scuola dell’Infanzia

Il processo di valutazione è inteso come:

riflessione dell’insegnante chiarificazione del processo educativo in atto

La valutazione dei livelli di sviluppo degli alunni prevede:

l’osservazione sistematica iniziale e in itinere la verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo

E’ predisposto un “ Libro Personale” per i bambini delle tre fasce d’età.

Il percorso della valutazione è inserito all’interno dei lavori dei due Dipartimenti relativa al Curricolo di Italiano e di Matematica. Gli insegnanti predispongono i documenti per la certificazione delle competenze per i bambini delle tre diverse fasce d’età, alla luce dell’individuazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze per la realizzazione del Profilo Atteso dell’alunno al termine della scuola dell’infanzia.

Verifica e Valutazione alla scuola primaria

Nella valutazione convergono tre obiettivi: uno formativo per l’alunno, uno certificativo per l’alunno e la famiglia, uno didattico per l’insegnante.

Il concetto di valutazione formativa, introdotto nella scuola dell’obbligo dalla legge 517/1977 mette in evidenza non solo il profitto finale degli allievi, ma anche l’intero processo di apprendimento-insegnamento . In quest’ottica essa pone un problema di verifica della programmazione e delle scelte didattiche compiute dall’insegnante, inoltre richiede la ricerca di percorsi individualizzati per il recupero e il sostegno, ma anche per l’arricchimento, del processo formativo di ciascun alunno.

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L’aspetto certificativo della valutazione coinvolge il piano della comunicazione alla famiglia; deve utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile, non troppo tecnico. Deve essere trasparente: gli obiettivi e i parametri valutativi devono essere portati a conoscenza della famiglia. In quest’ottica è stato giustificato il passaggio ai voti (legge 169 /2008), che possono risultare più chiari ed accessibili a genitori e alunni.

Bisogna porre, però, particolare attenzione a non sottovalutare gli aspetti formativi della valutazione a vantaggio di quelli misurativi.

Sicuramente la valutazione è un compito strategico e delicato che investe il riconoscimento del raggiungimento degli obiettivi, gli specifici progressi personali di ogni bambino e anche le aspettative di allievo, famiglia e docente.

Nella valutazione si deve tener conto di criteri di equità e trasparenza ma anche di punti di partenza diversi, dell’impegno profuso per raggiungere un traguardo, dell’attenzione alla comunicazione dei risultati.

Sulla capacità di conciliare questi aspetti entra in gioco la professionalità dei docenti e della scuola.

Per queste ragioni sarebbe opportuno distinguere tra:

valutazione delle verifiche (scritte ,orali, pratiche ) valutazione quadrimestrale e finale.

Alla prima si giungerà attraverso un processo simile ad una misurazione che tenga conto di tabelle e punteggi il più possibili condivisi a livello di interclasse. Questo per permettere non solo la valutazione dell’alunno ma anche la revisione e l’eventuale adeguamento della programmazione.

La seconda, partendo comunque dai risultati ottenuti nelle verifiche terrà conto anche dei diversi percorsi personali.

Per entrambe le valutazioni si ritiene opportuno non utilizzare voti inferiori a cinque al fine di evidenziare le difficoltà senza incidere sull’autostima e sulla possibilità di recupero dell’alunno.

LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE

Per la valutazione delle verifiche si ritiene opportuno non utilizzare i mezzi voti perché di difficile comprensione ai bambini

Riportiamo qui di seguito i parametri per l’assegnazione dei voti sulle prove di verifica, con la corrispondenza tra il voto, la percentuale e il descrittore.

VOTI %

RISPOSTE ESATTE

DESCRITTORI

10 97 -100% Completo e approfondito raggiungimento degli obiettivi

9 90 – 96% Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi

8 80 – 89% Completo raggiungimento degli obiettivi

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7 70 – 79% Complessivo raggiungimento degli obiettivi ma con qualche incertezza.

6 60 – 69% Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale

5 0 – 59% Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi

Il voto riportato sulla prova di verifica potrà essere accompagnato da una breve frase esplicativa al fine di consentire una lettura più semplice e immediata agli alunni e renderli maggiormente consapevoli dei propri risultati.

LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

Per la valutazione quadrimestrale intermedia e finale si terrà conto dei seguenti fattori:

Percentuale o voto delle prove di verifica effettuate Progressi rispetto al livello di partenza Impegno e partecipazione nelle attività proposte a scuola e nello svolgimento dei compiti Rispetto dei tempi nell’esecuzione dei lavori

La tabella riportata di seguito potrebbe essere uno strumento di aiuto per l’assegnazione dei voti in pagella.

VOTO GIUDIZIO INDICATORE PROGRESSI (indicatori di processo)

10 ottimo L’alunno è pienamente competente, sia in termini di conoscenze / nozioni, che di abilità/utilizzo delle tecniche.Dimostra autonomia nel lavoro e capacità di rielaborazione e riflessione personale.

Tempi di applicazione e concentrazione molto positivi.

Ritmo di apprendimento in continua evoluzione oppure notevole e costante

9 ottimo L’alunno è pienamente competente, sia in termini di conoscenze / nozioni, che di abilità/utilizzo delle tecniche.Si dimostra autonomo in tutti i contesti.

Tempi di applicazione e concentrazione positivi. Ritmo di apprendimento in continua evoluzione

8 distinto L’alunno ha conseguito una soddisfacente padronanza di conoscenze/nozioni e abilità/ utilizzo delle tecniche.Lavora quasi sempre in autonomia.Si dimostra competente nelle varie situazioni, anche nuove.

Tempi di applicazione e concentrazione regolari.

Ritmo di apprendimento continuativo

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7 buono L’alunno ha conseguito una buona padronanza delle conoscenze e delle abilità, dimostrandosi capace di applicare regole e strumenti in situazioni già sperimentate.Lavora in autonomia dopo qualche chiarimento.

Tempi di applicazione e concentrazione piuttosto regolari.

Ritmo di apprendimento graduale

6 sufficiente L’alunno ha conseguito un sufficiente livello di preparazione, usa la strumentalità di base in modo essenziale e si orienta in contesti semplici.Lavora in autonomia dopo chiarimenti o esemplificazioni.

Tempi di applicazione lenti e di concentrazione brevi.

Ritmo di apprendimento lento o invariato

5 Non sufficiente

L’alunno non applica ancora regole ed abilità, in autonomia nei vari contesti. Lavora se guidato

Tempi di applicazione troppo lunghi. Ritmo di apprendimento discontinuo

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il comportamento viene valutato collegialmente dai docenti di classe, attraverso un giudizio:

non corretto sufficientemente corretto buono ottimo

INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

La commissione ha individuato una serie di indicatori che spera, utili per la valutazione del comportamento.

Per essere assegnato ogni giudizio deve, ovviamente, comprendere la maggioranza degli indicatori elencati per la propria fascia.

OTTIMO

Rispetta le regole stabilite Ha maturato un adeguato senso di responsabilità verso l’esperienza scolastica Si relaziona in maniera positiva con compagni ed adulti E’ capace di collaborazione, mediazione,generosità all’interno del gruppo classe.

BUONO

Solitamente rispetta le regole stabilite Ha un buon grado di autocontrollo Ha cura delle proprie cose e rispetta materiali ed ambiente Sa assumersi la responsabilità di un incarico odi un impegno

SUFFICIENTEMENTE CORRETTO

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Non sempre rispetta le regole stabilite e necessita del richiamo dell’adulto (che comunque ascolta)

L’autocontrollo non è consolidato Non ha ancora maturato un adeguato senso di responsabilità verso compiti, lavori e incarichi.

NON SUFFICIENTEMENTE CORRETTO

Non rispetta le regole della convivenza Ha scarsa capacità di autocontrollo Non rispetta materiali e ambiente Non ha un adeguato senso di responsabilità verso compiti, lavori, incarichi.

VERIFICA E VALUTAZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA

STRUMENTI PER LA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA La notevole presenza di alunni con esigenze educative speciali (BES) impone una attenzione particolare alle problematiche degli stranieri di prima e seconda generazione, un accurata programmazione delle risorse umane, l’adozione di strumenti specifici come ad esempio l’organizzazione e la pianificazione di tempi dedicati alla differenziazione: per l’inclusione e per il potenziamento che verranno realizzati attraverso l’utilizzo combinato delle risorse per il potenziamento , i progetti specifici per il recupero e il potenziamento, l’utilizzo del tempo eccedente l’orario di cattedra.

IL PIANO PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

PREMESSA

Il Piano annuale per l’inclusione è lo strumento per una progettazione dell'offerta formativa in senso inclusivo. È lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni.

La nostra scuola si impegna a garantire un sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo finalizzati al pieno sviluppo del potenziale umano, nel rispetto della diversità e perseguendo una valorizzazione delle differenze individuali, nella convinzione che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, sia possibile per tutti raggiungere il successo scolastico, al massimo livello possibile di formazione.

Le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione non possono che essere basate su una attenta lettura del grado di inclusività della nostra scuola e sulla successiva definizione degli obiettivi di miglioramento.

Come indicato nella Direttiva del 27 dicembre 2012 e nella C.M. n. 8/2013, gli obiettivi da perseguire riguardano la trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

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Il 27 Dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).

Nella Circolare Ministeriale n°8 del 6 marzo 2013 si precisa che l'individuazione dei BES e la successiva attivazione dei percorsi personalizzati è deliberata da tutti i componenti del team docenti dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico, dai docenti e condiviso dalla famiglia.

I docenti potranno avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011), meglio descritte nelle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento del 12/07/2011.

Legge 170 8 ottobre 2010

Per la prima volta vengono riunite in un’unica legge le indicazioni sparse nella normativa precedente sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Decreto Ministeriale

5669

+

Linee Guida

12 luglio 2011

Presentazione e Linee guida per l’applicazione della 170

Nota Ministeriale

26 novembre

2011

Validità diagnosi precedenti

Circolare Regionale

347

16 settembre

2011

Nota di accompagnamento alle Linee guida che vengono re-inviate alle scuole dall’USR + specificazione di validità diagnosi fatte presso i privati

Circolare Regionale

547

6 novembre

2012

▪ Ricognizione normativa

▪ Ribadite affermazioni 170 e Linee Guida

▪ Sentenze TAR su ricorsi bocciature

▪ Differenza tra dispensa e esonero

▪ Il”danno morale soggettivo”

Direttiva Ministeriale

BES e CTS

27 dicembre

2012

Strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l’Inclusione:

▪ Descrizione dettagliata BES (3 sotto-categorie)

2. Disabilità

3. Disturbi evolutivi specifici (DSA; deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; ADHD; funzionamento intellettivo limite

4. Svantaggio (socio-economico, linguistico, culturale)

▪ Organizzazione Territoriale (CTS)

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Circolare Ministeriale

n. 8

Prot. 561

6 marzo 2013

Indicazioni operative della Dir. Min. 27 dicembre 2012:

▪ Estensione PDP a tutti gli alunni con BES

▪ Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

▪ Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)

▪ POF e Inclusione

▪ Gli organismi territoriali ( CTI e CTS)

Nota Ministeriale

1551

27 giugno 2013

Chiarimenti su funzione e scopo del PAI

Prot. 2563_13

22 novembre

2013

Chiarimenti applicazione Dir. Min. 27 dicembre 2012 e C.M.8 6 marzo 2013

▪ PDP

▪ PAI

▪ GLI

▪ CTI e CTS

DGR N. 16 - 7072

4 febbraio 2014

È un documento che intende definire modalità uniformi su tutto il territorio regionale per garantire l'avvio ed il completamento del percorso diagnostico di DSA. Gli altri due allegati sono uno strumento personalizzato didattico-pedagogico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione per gli alunni con difficoltà scolastiche e per rendere maggiormente funzionale la comunicazione tra la scuola e la famiglia.

ALLEGATO 1 - Protocollo di intesa di recepimento dell’accordo Stato/Regioni del 25 ottobre 2012 e definizione delle modalità uniformi su tutto il territorio regionale per l’effettuazione della diagnosi ed il rilascio della certificazione diagnostica per i soggetti sospetti di DSA, di cui alla legge 170/2010

ALLEGATO 2 (scuola primaria) - scheda di collaborazione scuola e famiglia descrittiva delle abilità scolastiche

ALLEGATO 3 (scuola secondaria di primo grado e istituzioni formative) scheda di collaborazione tra istituzioni scolastiche, istituzioni formative del sistema IeFP e famiglia, descrittiva delle azioni didattico-pedagogiche e delle abilità scolastiche

Nota ministeriale

prot. 3587

3 giugno 2014

Indicazioni per l'esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, riguardante tutti gli alunni con bisogni educativi speciali.

Nota USR

prot. 8935

4 novembre

2014

Nota dell’Ufficio Scolastico Regionale in riferimento alla normativa ministeriale sui BES:

▪ Analisi

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▪ Pronunce giurisprudenziali recenti

2. L’AREA DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.)

Nell'articolato panorama delle nostre scuole la complessità delle classi diviene sempre più evidente. L’area dello svantaggio scolastico è molto ampia, comprende problematiche diverse e viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali.

Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici o sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra un’adeguata e personalizzata risposta. (Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012)

Vi è dunque l’esigenza di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. La scuola – con delibera dei Consigli di classe, risultante dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e/o sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – può avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011).

Nell’area BES vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

1) Disabilità.

2) Disturbi evolutivi specifici.

3) Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

2.1 DISABILITÀ

Alla classe in cui è inserito l’alunno disabile viene assegnato un insegnante di sostegno per un numero variabile di ore in rapporto alla gravità del caso. (Legge 104/92).

Gli alunni disabili hanno:

• Diagnosi funzionale, una certificazione prodotta dall’ASL (o per le nuove certificazioni in ICF verbale di accertamento e Profilo Descrittivo di Funzionamento – aspetti sanitari).

• PDF - Profilo dinamico funzionale - alla cui definizione provvedono congiuntamente il team docente con il supporto dell’insegnante di sostegno specializzato, gli operatori dell’ASL e i genitori dell’alunno. Il PDF deve essere aggiornato a conclusione della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado.

• PEI – Piano educativo individualizzato, esso deve essere stilato annualmente e congiuntamente dal team docente con il supporto dell’insegnante di sostegno specializzato, gli operatori dell’ASL e i genitori dell’alunno.

• Oppure con le nuove certificazioni in ICF (DGR 34/2010):

• Il verbale di accertamento provvisorio e il Profilo Descrittivo di Funzionamento - aspetti sanitari (All. B, parte 1) redatto dal Gruppo Disabilità Minori (GDM) presente in ogni ASL e composto dal Neuropsichiatra infantile, dallo Psicologo, dagli Operatori della riabilitazione e coordinato dalla NPI.

• PDF - Profilo descrittivo di funzionamento completo (All B, parte 2) alla cui definizione provvede l’Unità Multidisciplinare Integrata (UMI), formata dal Gruppo disabilità minori, dai docenti indicati dal Consiglio di classe, dall’operatore dei servizi sociali, se coinvolto, e dalla famiglia.

• PEI - Piano educativo individualizzato (allegato E) deve essere orientato a costruire un “progetto di vita” riguardante la crescita personale e sociale dell’alunno disabile, prevedendo attività educativo-didattiche scolastiche ed extrascolastiche. Esso deve essere stilato all’inizio e verificato al termine di ogni anno scolastico dall’equipe composta dagli insegnanti del

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Consiglio di Classe in cui l’alunno è integrato, dagli operatori socio-sanitari che seguono il minore, dalla famiglia e da eventuali altri operatori, che partecipano al progetto scolastico d’inclusione.

Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, in cui racchiuderli nella cornice di alunni “certificati” risulta restrittivo e discriminante oltre che poco utile alla loro crescita.

A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del nuovo modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i bisogni educativi speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni (Direttiva 27 dicembre 2012).

2.2 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

Gli alunni con disturbi evolutivi specifici hanno competenze intellettive nella norma o anche elevate, ma per specifici problemi (certificati dall’ASL o da Enti accreditati) possono incontrare difficoltà a scuola e devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità.

Fra essi troviamo:

• alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

La dislessia è un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.

La disgrafia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta con la difficoltà nella realizzazione grafica.

La disortografia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta con una difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

La discalculia è un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.

La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme.

• alunni con disturbi nell’area del linguaggio o nelle aree non verbali (es. disturbo della coordinazione motoria) che possono compromettere il percorso scolastico.

• alunni con ADHD (Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività). In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la commorbilità con altre patologie - richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo (Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).

• alunni con livello intellettivo borderline (QI tra i 70 e gli 85). In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92.

Per questi alunni il team docente redige il Piano Didattico Personalizzato (PDP). È utile nella didattica quotidiana far riferimento alle indicazioni dispensative e conoscere ed utilizzare insieme più strumenti compensativi per sfruttarne a pieno le potenzialità.

2.3 SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE.

Alunni che, con continuità o per particolari periodi, possono manifestare bisogni educativi speciali per motivi fisici, psicologici e/o sociali rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguati e personalizzati percorsi.

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In questi casi non è presente alcuna certificazione medica ma è il consiglio di classe o il team docente ad individuare questi alunni basandosi su elementi oggettivi discussi e condivisi a livello collegiale.

Gli insegnanti sono chiamati a valutare attentamente le seguenti situazioni:

1. Alunni di recente immigrazione (12/18 mesi) o che non superino il livello A2 del quadro comune europeo di riferimento per l’apprendimento delle lingue.

2. Alunni con gravi condizioni di svantaggio socio-economico che influiscono pesantemente sul rendimento scolastico.

3. Alunni con gravi problemi di salute che incidono pesantemente sul rendimento scolastico.

4. Alunni con scarso rendimento scolastico che non raggiungono gli obiettivi minimi della classe e che sono seguiti dai servizi sociali o per i quali la scuola ha avviato una segnalazione.

5. Alunni con situazioni di apprendimento al di sotto della norma per i quali gli insegnanti hanno segnalato alla famiglia la situazione di difficoltà cognitiva o comportamentale rilevata consigliando una valutazione presso le strutture ASL.

In seguito, dopo un’approfondita valutazione e sulla base di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, il team docente è tenuto a verbalizzare la decisione presa, motivandola.

Per questi alunni il team docente redigerà il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e valuterà l’utilità di seguire le indicazioni dispensative e di sfruttare l’apporto di alcuni strumenti compensativi.

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IMPORTANTE: Il PDP deve essere obbligatoriamente redatto per gli alunni in attesa di diagnosi di disabilità (Legge 104/92) o D.S.A. (legge 170/2010) .

3. PROGETTARE PERCORSI PERSONALIZZATI

Per progettare adeguati percorsi personalizzati, è auspicabile che i docenti riescano a:

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▪ Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni.

▪ Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità.

▪ Favorire l’esplorazione e la scoperta.

▪ Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.

▪ Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

▪ …....................................

3.1 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI IN UN’OTTICA INCLUSIVA.

I. Creare condizioni favorevoli alla partecipazione di tutti gli alunni alla vita della classe.

II. Curare l’aspetto della socializzazione anche promuovendo dei percorsi per riconoscere e gestire positivamente le emozioni.

III. Laddove è possibile, raccordare maggiormente la programmazione individualizzata alla programmazione della classe.

IV. Predisporre le attività disponendo di tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative che si ritengono utili per quel determinato alunno.

3. PROGETTARE PERCORSI PERSONALIZZATI

Per progettare adeguati percorsi personalizzati, è auspicabile che i docenti riescano a:

• Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni.

• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità.

• Favorire l’esplorazione e la scoperta.

• Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.

• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

• …...................................

3.1 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI IN UN’OTTICA INCLUSIVA.

1. Creare condizioni favorevoli alla partecipazione di tutti gli alunni alla vita della classe.

2. Curare l’aspetto della socializzazione anche promuovendo dei percorsi per riconoscere e gestire positivamente le emozioni.

3. Laddove è possibile, raccordare maggiormente la programmazione individualizzata alla programmazione della classe.

4. Predisporre le attività disponendo di tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative che si ritengono utili per quel determinato alunno.

3.2 IL PROGETTO EDUCATIVO

Il progetto educativo deve considerare l’apprendimento come un processo intra-individuale (che coinvolge l’alunno che apprende e l’oggetto della conoscenza) e inter-individuale (che coinvolge l’alunno che apprende, l’oggetto della conoscenza e gli altri).

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3.3 IL DIALOGO CON GLI ALUNNI PER PROMUOVERE L’INCLUSIONE.

1. Fornire una visione che dia senso all’operato individuale e collettivo, cioè chiarire perché si fanno determinate cose, quali sono gli scopi.

2. Orientare il proprio lavoro tenendo conto degli interessi degli alunni.

3. Incrementare il senso di equità evitando sanzioni collettive e motivando le valutazioni.

4. Trasmettere senso di fiducia e stima, valorizzando i progressi.

5. Valorizzare le differenze, incoraggiare gli apporti creativi e le soluzioni divergenti date da alcuni alunni.

6. Enfatizzare il pensare sul saper fare. È importante il ragionamento, saper riflettere sulle procedure, criticarle e proporne di alternative.

7. Sottolineare maggiormente gli aspetti positivi che non quelli negativi nella convinzione che maggiore autostima e fiducia in se stessi possano aiutare i progressi

8. …...........................................

3.4 LA VALUTAZIONE PER PROMUOVERE L’INCLUSIONE.

Momento importante dell'inclusione è la valutazione.

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“La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno alunno, ai processi di autovalutaione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo”. (DPR 122/2009).

La valutazione dovrebbe essere informativa e formativa. Deve servire all'alunno a capire cosa sa e cosa può migliorare per raggiungere il successo formativo e al docente a regolare il suo insegnamento affinché sia efficace per tutti i suoi allievi.

La valutazione raggiunge il suo scopo solo se chi valuta e chi è valutato conoscono, condividono e accettano i criteri di valutazione.

La nostra scuola valuta in base a dei criteri e seguendo alcune regole.

CRITERI

1. Progresso (utilizzando il riferimento a situazioni precedenti dell'alunno).

2. Valutazione dei processi e non solo delle performance.

3. Impegno e partecipazione alle attività proposte.

4. Comportamento come elemento che influisce sull'apprendimento e sulle dinamiche di classe.

5. Livello di autonomia raggiunto.

6. …...............

REGOLE GENERALI

1. La valutazione si esprime in decimi e l'attribuzione del voto deve essere accompagnata dalle motivazione.

2. I criteri utilizzati per la valutazione sono resi noti agli alunni e alle famiglie all'inizio dell'anno scolastico.

REGOLE SPECIFICHE PER ALUNNI BES

1. Tutti i docenti sono coinvolti nella presa in carico del processo d'insegnamento e apprendimento e nella valutazione degli alunni con disabilità loro affidati.

2. La valutazione dell'alunno disabile si effettua in rapporto agli obiettivi stabiliti dal Piano Educativo Individualizzato. (Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità)

3. La valutazione degli alunni DSA e degli alunni BES (non HC) si svolge secondo le modalità riportate nel PDP. Tale valutazione deve essere effettuata consentendo all'alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, con particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari a prescindere dagli aspetti legati all'abilità deficitaria.

4. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

E' un progetto che ha come scopo didattico di migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'insegnamento e dell'apprendimento dell'allievo. Esso indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro di classe.

Il PDP è un contratto fra Docenti, Istituzioni Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia per individuare e organizzare un percorso personalizzato nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni in difficoltà.

4.1 OBIETTIVI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

1. Facilitare l’apprendimento disciplinare/multidisciplinare attraverso l’utilizzo di:

• strumenti integrativi: mappe, riassunti, testi semplificati o ridotti;

• strumenti dispensativi: tempi più lunghi per le verifiche, riduzione o semplificazione degli items nelle prove di verifica, riduzione e/o semplificazione del lavoro.

2. Favorire l’apprendimento sociale attraverso percorsi finalizzati a:

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• migliorare l’immagine di sé, l’autostima e gli obiettivi per il proprio futuro;

• aumentare progressivamente le aspettative dei docenti e del gruppo classe.

• concordare regole, semplificarle, individuare mediatori ed indicatori per facilitarne il rispetto (manifesti, cartelli, segnali…)

3. Favorire la partecipazione alle attività attraverso:

• il rispetto dei tempi di attenzione;

• l’individuazione di attività alternative;

• stabilendo in anticipo quando si effettueranno le verifiche.

4.2 MODELLI PDP

Vengono adottati due modelli diversi di PDP allegati qui di seguito.

Il primo modello è utilizzato dalla scuola primaria e l’altro dalla scuola secondaria di I grado.

Modello Scuola Primaria (ALLEGATO 1)

Modello Scuola Secondaria di Primo Grado (ALLEGATO 2). Tale modello fa riferimento alla nota 8546/u dell'Ufficio Scolastico Regionale del 21/1072014

4.3 PROCEDURE

• Alunni con diagnosi di disabilità certificata dall’ASL (Legge 104/92)

• 1. La diagnosi deve pervenire al dirigente scolastico direttamente dalla famiglia.

• 2. Il dirigente scolastico comunica la notizia agli insegnanti della classe che sono tenuti a prendere visione della documentazione.

3. Il team docente con il supporto dell’insegnante di sostegno si occupa di redigere il PDF (all’inizio di ogni ciclo di studi) e PEI (ogni anno) . Questi documenti vanno condivisi e prodotti in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti (es. neuropsichiatra, logopedista, psicomotricista…) che seguono il bambino.

4. Tutta la documentazione è inserita nel protocollo riservato.

• Alunni con diagnosi di D.S.A.

1. La diagnosi deve pervenire al dirigente scolastico direttamente dalla famiglia.

2. Il dirigente scolastico comunica la notizia agli insegnanti della classe che sono tenuti a prendere visione della documentazione.

3. Il team docente è tenuto a redigere il PDP entro tre mesi dalla certificazione e ogni anno scolastico entro dicembre. Tuttavia si ritiene che, qualora la diagnosi pervenga negli ultimi mesi di scuola, sia più utile rimandare l’elaborazione del PDP all’anno successivo.

4. Tutta la documentazione è inserita nel protocollo riservato.

▪ Alunni senza diagnosi ma in particolari condizioni di svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

1. Il consiglio di classe o il team docente è tenuto, per legge, a valutare attentamente le situazioni di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale che vanno ad incidere pesantemente sul rendimento scolastico. (N.B. paragrafo: “ 2.3 Svantaggio socio-economico, linguistico, culturale”)

2. Il consiglio di classe o il team docente decide e verbalizza che in quelle particolari e oggettive circostanze è necessario predisporre un programma didattico personalizzato (PDP).

3. Il team docente è tenuto a redigere il PDP entro tre mesi dal momento in cui è stata verbalizzata la decisione. In questi casi, per la natura stessa delle problematiche, è bene rivalutare annualmente se è ancora necessario produrre un PDP.

4. Tutta la documentazione è inserita nel protocollo riservato.

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5. PROGETTI PER FAVORIRE L'INCLUSIONE A.S. 2015/2016

ORDINE

DI SCUOLA

PROGETTO FINALITA' FRUITORI NUMERO ALUNNI

COINVOLTI

DURATA DEL PROGETTO

INFANZIA A SCUOLA NESSUNO E' STRANIERO

PROMUOVERE L'ACCOGLIENZA

TUTTI GLI ALUNNI, INSEGNANTI E

GENITORI

162 ALUNNI DA OTTOBRE A GIUGNO

ALFABETIZZAZIONE

DI PRIMO LIVELLO

ALFABETIZZAZIONE

E INSERIMENTO NEL CONTESTO SCOLASTICO

ALUNNI DI 3/ 4 ANNI,

ALUNNI DI 5 ANNI NEOFREQUENTANTI

17 ALUNNI OTTOBRE, DA MARZO A GIUGNO.

PROGETTO PONTE

CON LA SCUOLA IN OSPEDALE

CONTINUITA' TRA I BAMBINI IN OSPEDALE E

I BAMBINI DI VIA GARESSIO

ALUNNI DI 5 ANNI VARIABILI DA APRILE A GIUGNO

INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' CON

L'ASSOCIAZIONE ALTROCANTO E IL

BANCO ALIMENTARE DEL PIEMONTE

SENSIBILIZZARE I BAMBINI ALLA

CULTURA DEL DONO DEL CIBO

TUTTI GLI ALUNNI, INSEGNANTI E

GENITORI

160 ALUNNI MARZO

VERSO IL MAGHREB PARTNER DELL'

ISTITUTO DI SCUOLA SUPERIORE (C.I.) DI

TORINO

REALIZZAZIONE DI MATERIALE DIDATTICO, EDUCATIVO E LUDICO

CHE I RAGAZZI REALIZZANO PER PORTARE NELLA

SCUOLA DELL'INFANZIA TAHMESLOT IN

MAROCCO.

TUTTI GLI ALUNNI 160 ALUNNI DA GENNAIO A FEBBRAIO

PRIMARIA SCUOLA DELLE MAMME

ACQUISIZIONE DI NUOVE COMPETENZE

LINGUISTICHE IN ITALIANO.

MAMME STRANIERE 7 MAMME DA GENNAIO A

MAGGIO

MEDIATORE CULTURALE

FAR CONOSCERE NUOVE CULTURE E

TRADIZIONI ATTRAVERSO CANALI COMUNICATIVI COME

LA DANZA E LA MUSICA , FAVORENDO LA

RIFLESSIONE SULL'IMPORTANZA DI

COMUNICARE.

ALUNNI DELLE CLASSI QUARTE

92 BAMBINI

DA FEBBRAIO A

MAGGIO

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LA SCUOLA DEI COMPITI, ITALIANO

L2

AIUTARE LA SCUOLA NEL DIFFICILE COMPITO

DI ALFABETIZZARE BAMBINI STRANIERI CHE RISCHIANO DI

RIMANERE INDIETRO RISPETTO ALLA

PREPARAZIONE DEI PROPRI COETANEI E

AIUTARLI A MIGLIORARE LE

PROPRIE COMPETENZE COMUNICATIVE.

BAMBINI STRANIERI DI RECENTE ARRIVO O

CHE NON SUPERINO IL LIVELLO A2 DEL

QUADRO COMUNE DI RIFERIMENTO PER LA CONOSCENZA DELLE

LINGUE.

5 BAMBINI DA GENNAIO A

MARZO

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE

PRIMO LIVELLO

AIUTARE GLI ALUNNI A MIGLIORARE LA

PROPRIA COMPETENZA LINGUISTICA.

BAMBINI STRANIERI CHE NON ANCORA

RAGGIUNTO LA PADRONANZA DI BASE

DELLA LINGUA ITALIANA.

14 BAMBINI

DA GENNAIO A

MAGGIO

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE SECONDO LIVELLO

AIUTARE GLI ALUNNI A MIGLIORARE LA

PROPRIA COMPETENZA LINGUISTICA E

LESSICALE.

BAMBINI STRANIERI CHE NECESSITANO DI UN POTENZIAMENTO NELL'ACQUISIZIONE

DELLA LINGUA ITALIANA.

….... DA MARZO A MAGGIO

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L'ITALIANO PER STUDIARE

POTENZIAMENTO DELLA PRODUZIONE

SCRITTA E APPROFONDIMENTO DEL LESSICO DELLE

DISCIPLINE DI STUDIO.

ALUNNI B1-B2 DEL QCER.

8 ALUNNI DA NOVEMBRE AD APRILE

LAB. LI2 AIUTARE GLI ALUNNI A MIGLIORARE LA

PROPRIA COMPETENZA LINGUISTICA E AD

AMPLIARE E CONSOLIDARE LA

CONOSCENZA DELL'ITALIANO.

ALUNNI STRANIERI LIVELLO A1 – A2 DEL

QCER.

10 ALUNNI DIVISI IN

DUE GRUPPI

DA NOVEMBRE A MAGGIO

LABORATORIO LAPIS

AGEVOLARE IL SUCCESSO SCOLASTICO

RECUPERANDO IL RITARDO FORMATIVO.

ALUNNI DI 15 ANNI FREQUENTANTI LA CLASSE SECONDA.

…...... DA NOVEMBRE A GIUGNO

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PROVACI ANCORA SAM

PREVENIRE LA DISPERSIONE SCOLASTICA.

DUE CLASSI PRIME 8 ALUNNI DA OTTOBRE A

MAGGIO

5.1 DATI QUANTITATIVI RELATIVI AGLI ALUNNI BES (A.S. 2015/2016).

I BES presenti nell’Istituto Comprensivo sono 30 su una popolazione scolastica di ….. (percentuale

DISABILITÀ CERTIFICATE (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3) N° 44

Scuola dell’infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria Totale

Minorati vista

Minorati udito

Psicofisici 3 28 13 44

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (Legge 170/2010) N° 20

Scuola dell’infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria

Totale

DSA 16 13 29

ADHD

Borderline cognitivo

Altro (disturbo del linguaggio e dell’eloquio)

SVANTAGGIO N°

Scuola dell’infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria

Totale

Stranieri 92 156 53 301

Alunni con disagio socio-economico

11 11

SONO STATI REDATTI:

44 PEI

30 PDP in presenza di certificazione sanitaria

11 PDP in assenza di certificazione sanitaria.

6. DATI QUANTITATIVI RELATIVI A RISORSE PROFESSIONALI

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Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria

Totale

DOCENTI CURRICOLARI 20 40 19 79

DOCENTI DI SOSTEGNO 1 16 9 26

DOCENTI SCUOLA OSPEDALIERA 1 8 9

ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE

EDUCATORI 1 1 2

COLLABORATORI SCOLASTICI CON INCARICO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA

2 4 2 8

IL PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Il presente Protocollo riguarda le azioni e gli interventi posti in essere dalla scuola per realizzare la piena integrazione e il successo scolastico degli alunni stranieri. Le azioni previste vengono programmate di anno in anno, anche in base alle risorse economiche disponibili. Il documento viene rivisto periodicamente, anche in corso d'anno per inserire eventuali nuove iniziative. 1. IL CONTESTO 1.1 Dati relativi all’istituzione scolastica e contesto nel quale avviene l’integrazione. L’istituzione comprende quattro ordini di scuola: Infanzia, Primaria, Secondaria, Scuola ospedaliera. Al momento, dei cinque plessi solo quattro di essi sono concretamente impegnati in azioni specifiche dirette agli alunni stranieri, la cui percentuale su tutto l’Istituto si può stimare intorno al 37%. Anche la Scuola ospedaliera, in effetti, si confronta quotidianamente con la realtà degli alunni immigrati e ricoverati, più spesso con bambini che arrivano in Italia per sottoporsi a cure impraticabili nel loro paese. Questi, in effetti, presentano, essendo ricoverati e malati, delle problematiche molto complesse e difficili da affrontare che richiederebbero l’intervento coordinato della scuola e dell’ospedale, oltrechè un grosso investimento finanziario. Il Collegio non ha, al momento, programmato attività specifiche dirette agli alunni stranieri della Clinica, a motivo del numero ancora abbastanza contenuto e della loro presenza non continuativa e quindi della frammentarietà di un eventuale intervento. Il dato degli alunni stranieri inseriti nelle nostre classi, come abbiamo visto, è significativo e tuttavia dobbiamo notare la assoluta prevalenza degli alunni di seconda generazione a scapito della prima e degli arrivi in corso d’anno. Negli ultimi anni abbiamo sentito la necessità di distinguere queste due tipologie in quanto ad esse corrispondono bisogni differenziati circa la scuola e l'istruzione. E’ cresciuto il numero di alunni nati in Italia da genitori già inseriti nel mondo del lavoro, fisso o saltuario, alunni che in tanti casi hanno frequentato la nostra scuola dell'Infanzia e quindi non pongono più come bisogno principale quello di essere aiutati a parlare italiano ma richiedono invece un intervento più incisivo sul versante dell'integrazione, sia come sostegno al processo di socializzazione del bambino e della famiglia sia di attenzione al successo formativo.

1.2 Provenienza

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La maggior parte degli alunni stranieri iscritti alla scuola proviene dalla Romania, in particolare dalla zona di Bacau, da un ambito prevalentemente rurale. Altrettanto significativa, è la presenza di bambini provenienti dal Marocco, dall’America del Sud e da altri paesi dell’Est europeo.

1.3 Aspirazioni e richieste prevalenti delle famiglie. La prima richiesta è l’inserimento immediato nella scuola a tempo pieno, con una domanda di anticipo e prolungamento dell’orario, del servizio di mensa, della possibilità di fare i compiti a scuola. La giornata lavorativa non consente alla maggior parte delle famiglie straniere di occuparsi per molto tempo dei figli, i quali spesso trascorrono le ore del pomeriggio da soli a casa. In questo, anche i modelli educativi sono più spesso orientati verso la concessione di ampi spazi di autonomia personale. Le attese nei confronti dei risultati scolastici dei propri figli sono molto alte: la scuola è vista come uno dei principali fattori di mobilità sociale ed economica e quindi di miglioramento della propria condizione all’interno della società. A questo corrisponde, perciò, il desiderio di integrarsi, di frequentare, di parlare e scrivere bene in lingua italiana. A tanta motivazione corrispondono, in molti casi, eccellenti risultati scolastici in tutte le discipline e desiderio di proseguire negli studi. Se questa tipologia di utenza coltiva delle aspirazioni “alte” rispetto alla scuola, vi è un’altra fascia, meno interessata ai contenuti culturali rappresentata da famiglie che vivono situazioni di gravi difficoltà economiche e marginalità sociale. Tra gli alunni di religione islamica, inoltre, gli insegnanti osservano spesso fenomeni di “resistenza” rispetto all’apprendimento della lingua e della cultura italiana. Differenti concezioni della religione, dell’educazione, dei rapporti uomo-donna e in generale uno stile di vita molto diverso da quello dei coetanei non facilita certo l’inserimento nel gruppo dei pari. Alcuni di essi frequentano la scuola coranica e ciò porta spesso a grossi contrasti nella formazione dell’identità personale che si traduce, anche, in una emarginazione linguistica. Sono questi gli alunni più difficili per quanto riguarda l’apprendimento dell’italiano, sono quelli che più a lungo frequentano il laboratorio per stranieri, che più di altri e per maggior tempo necessitano di interventi compensativi e di progetti di integrazione a livello di scuola.

1.4 Problematiche, tendenze e strategie della scuola. In ragione del fenomeno migratorio, possiamo osservare alcune tendenze:

una presenza significativa di alunni stranieri; la presenza di alunni inseriti in corso d’anno; un numero contenuto di alunni non alfabetizzati in lingua italiana e sprovvisti di competenze minime

anche nel linguaggio verbale; l’osservazione, sempre più spesso, di casi di disagio in senso generale dovuto a povertà economica e

a progetti di vita purtroppo molto precari. In particolare, è da sottolineare il numero di bambini che hanno trascorso l’infanzia distanti dai genitori, affidati ai nonni o ad altri parenti. Questi bambini arrivano in Italia e si trovano ad essere improvvisamente ricongiunti ai propri genitori, inseriti in una classe, in un ambiente, con compagni,

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lingua e abitudini completamente nuove. Ciò provoca, nella maggior parte dei casi, una forte crisi, con conseguenze molto negative sul piano dell’apprendimento. Questi fattori vanno tenuti in debita considerazione nella fase di accoglienza e anche successivamente, nel momento della valutazione e della considerazione sui progressi nell’apprendimento. La riflessione collegiale di questi ultimi anni, oltre ad avere preso in considerazione tutti i fenomeni appena descritti, si è concentrata su alcune idee di fondo che guidano l’azione della scuola. In particolare: ● è necessario alfabetizzare in lingua italiana, al più presto, e investire su questo obiettivo le maggiori risorse della scuola; ● accogliere l’alunno straniero vuol dire per il docente capire e tenere nella giusta considerazione i fattori (disagio della famiglia, povertà, difficoltà nella relazione) che condizionano l’apprendimento e prevedere per questi alunni percorsi personalizzati; ● condurre, in parallelo, forme di educazione interculturale per tutti gli alunni della scuola che aiutino a sviluppare forme di convivenza equilibrate e coerenti con l’esigenza di inserimento in una società differenziata e multietnica; ● è necessario coinvolgere i genitori di tutti gli alunni nelle iniziative interculturali, in quanto una maggiore conoscenza delle differenti realtà aiuta a superare gli stereotipi e il pregiudizio; ● l’intervento va completato realizzando momenti di istruzione ( scuola di italiano) dedicati alle mamme attraverso le quali passano i più importanti messaggi educativi;

prevedere il potenziamento della lingua italiana per lo studio e la comprensione dei testi più complessi.

2. AZIONI 2.1 Inserimento E' istituita una commissione di accoglienza formata dal Dirigente , il Coordinatore di Interclasse, il referente per gli stranieri che coordina tutte le fasi dell'inserimento che qui vengono riassunte brevemente: A) ISCRIZIONE Dopo un primo colloquio con il Dirigente, la famiglia presenta la domanda di iscrizione alla scuola e la scheda integrativa per gli alunni stranieri, un questionario che consente di ottenere informazioni più specifiche sul contesto linguistico e sociale del bambino e della sua famiglia. Questa fase è curata dalla Segreteria della scuola. Quasi sempre le famiglie sono in grado di sostenere la conversazione in lingua italiana; in alcuni casi vengono aiutati a compilare la domanda e più spesso, invece, hanno difficoltà a comprendere gli aspetti legati al Piano dell'Offerta Formativa. Per questo motivo, sarà utile preparare un testo semplificato e tradotto, sull'esempio delle pubblicazioni del Comune di Torino. Il procedimento è piuttosto semplificato. Il colloquio con il Dirigente avviene lo stesso giorno in cui il genitore presenta la domanda e, comunque, nel più breve tempo possibile. Normalmente il bambino inizia a frequentare tre giorni dopo l'iscrizione. B) ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE Il momento in cui il bambino viene assegnato alla classe o alla sezione è particolarmente delicato, in quanto occorre rispettare il principio generale di formare gruppi eterogenei al proprio interno ma omogenei tra loro e, se è possibile, inserire il bambino laddove ha maggiori possibilità di essere sostenuto. Il Collegio dei docenti ha individuato gli elementi da considerare per decidere in quale classe inserire il bambino: ● età anagrafica; ● attestati di valutazione; ● preferire classi più basse per alunni non scolarizzati evitando la retrocessione ad inserimento avvenuto; ● numero complessivo di allievi; ● numero di alunni stranieri inseriti; ● equilibrio maschi e femmine. Gli alunni quindi vengono inseriti sulla base dell'età anagrafica in caso di assenza di documentazione della scolarità pregressa; l'inserimento viene definito dalla Commissione Accoglienza. In caso di dubbi di forte discordanza tra scolarizzazione ed età anagrafica, viene effettuata una preliminare valutazione dei livelli di apprendimento limitatamente all’area linguistico-matematica, da una

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Commissione di insegnanti, nominata annualmente. A questo punto viene predisposta l'accoglienza nella classe che prevede: – la preparazione del gruppo, in modo da facilitare i rapporti del nuovo alunno con i compagni; – la predisposizione di alcune attività didattiche a cui l'alunno possa partecipare attivamente; – la programmazione, soprattutto in fase iniziale di momenti di conversazione in classe, attività ricreative, integrative, ludiche, finalizzate all'inclusione; – un primo colloquio con la famiglia, entro la prima settimana di scuola, con gli insegnanti di classe; – un test di ingresso in lingua italiana, matematica, lingua inglese, competenze trasversali, da effettuarsi dopo due settimane di scuola 2.2 Alfabetizzazione per alunni della scuola dell’infanzia. L’ attuale realtà della nostra scuola dell’infanzia necessita di un intervento di prima alfabetizzazione che viene effettuato ad inizio anno scolastico rivolto agli alunni stranieri con difficoltà di comprensione della lingua italiana e degli altri alunni con difficoltà linguistiche. L’ articolazione degli interventi didattici prevede: espressione corporea; racconti filastrocche; scoprire il senso delle parole e rappresentarle con il corpo; scenette e attività di teatro-gioco-danza. 2.3 Attività di recupero nelle ore di compresenza. Le insegnanti delle varie interclassi organizzano durante le quattro ore di compresenza settimanale attività di laboratorio sia didattico che espressivo, volte al recupero degli alunni in situazione di svantaggio. Nella scuola dell’infanzia l’attività si rivolge ai bambini che non si avvalgono della religione cattolica ed è attuata dagli insegnanti di sezione. Sono previste attività didattiche strutturate riferite alla progettazione didattica della singola sezione d’ appartenenza degli alunni, che prevedono anche dei momenti mirati al potenziamento dell’apprendimento della lingua italiana, in particolare per i bambini di nazionalità straniera. 2.4 Utilizzo delle ore di compresenza Le ore di contemporaneità degli insegnanti sono utilizzate prioritariamente per rispondere a tutte le richieste che pervengono dalle interclassi, sia di alfabetizzazione che di recupero di percorsi pregressi insoddisfacenti. Gli alunni vengono suddivisi in gruppi omogenei per difficoltà di apprendimento e comprensione della lingua, gli interventi sono di due ore per ciascun gruppo, almeno due volte la settimana. Quest’anno gli alunni da alfabetizzare sono $ e altri $necessitano di interventi di recupero. 2.5 Doposcuola per la Primaria L’associazione ASAI con il contributo della Circoscrizione 9 ci consente di promuovere un progetto extra-scolastico di doposcuola e di rafforzamento dell’integrazione degli alunni stranieri. I bambini frequentano il doposcuola su segnalazione dei Servizi sociali oppure della scuola. A momenti di impegno ne seguono altri di svago. Per i bambini, spesso soli nelle loro case, questa rappresenta una grande opportunità in più di socializzare e sviluppare le loro capacità. Da questo anno scolastico l'attività si svolgerà al sabato mattina presso una sede individuata dalla Circoscrizione 2.6 Aggiornamento per gli insegnanti Per rispondere alle numerose richieste avanzate dal Collegio docenti e dalla Commissione Intercultura, quest'anno verranno scelte una o due tematiche su accoglienza, inserimento alfabetizzazione e lingua italiana per lo studio delle discipline. 2.7 Funzioni strumentali Tutti gli anni il Collegio docenti individua una funzione strumentale sull’Inclusione all’interno della quale comprendere tutta la progettazione relativa all’ambito dell’Intercultura, in modo che uno degli obiettivi più importanti del nostro Piano dell'Offerta Formativa sia perseguito in modo efficace. In questo anno scolastico alla Funzione saranno attribuiti tra gli altri, compiti di coordinamento del progetto e di sostegno ai docenti sia per la prima alfabetizzazione che per lo sviluppo della competenza linguistica (comprensione dei testi, abilità di studio, linguaggi disciplinari). 2.8 Progetto Mus-E Il progetto Mus-E ha l’ obiettivo di portare l’ arte nelle scuole viste come luogo di incontro tra le culture. In tutte le prime tre classi della scuola primaria e alla scuola dell’Infanzia vengono sviluppati percorsi di conoscenza e sperimentazione in campi che presentano una forte valenza educativa e

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socializzante quali musica, arte, danza, arti plastiche e figurative. Questo progetto continua a garantire risultati molto buoni nelle classi dove la presenza di alunni stranieri è molto alta. L’arte ha una dimensione internazionale, i linguaggi utilizzati possono prescindere dalla conoscenza approfondita della lingua. Tutti i bambini possono sperimentare modalità espressive alternative ai linguaggi tradizionali, più ricche e più varie, che rinforzano enormemente la capacità comunicativa e la fiducia in se stessi. 2.10 Mediazione interculturale nelle classi quarte e alla scuola Secondaria. L’ educazione alle relazioni interculturali rappresenta uno degli aspetti dei quali la nostra scuola è chiamata a farsi carico, pensando ad un ampio significato e valore educativo. Ogni classe è di per sé un’ espressione sociale interculturale, perché è composta da molteplici e differenti identità, da distinte personalità in continuo mutamento, da bambini e bambine portatori di storie soggettive e origini culturali, bisognosi di raccontarle, di sentirle raccontare, di essere riconosciuti, rispettati e valorizzati come singoli. I bambini hanno diritto di imparare a confrontarsi con sicurezza e naturalezza con la diversità, a riconoscere diversi punti di vista, a negoziare soluzioni condivise. L’ educazione interculturale si pone, in questo contesto, come percorso trasversale tra le diverse aree di apprendimento, rispondendo altresì ai bisogni educativi speciali di ogni singolo bambino. La mediazione interculturale viene quindi organizzata alla Scuola dell'Infanzia e nelle classi quarte e quinte della scuola primaria con la consulenza di personale esperto e, con le risorse a disposizione, viene programmata di anno in anno. 2.11 La lettura e la biblioteca. Una particolare attenzione viene riservata alla diffusione della lettura nella scuola, attraverso il potenziamento della biblioteca per gli alunni, il cui catalogo viene rinnovato annualmente e l’ organizzazione di attività di animazione della lettura interne alla scuola. Il patrimonio librario comprende una buona selezione di titoli su argomenti interculturali, libri con traduzioni a lato e pubblicazioni adatte ai bambini che stanno apprendendo l’ italiano. 2.13 Scuola per le mamme L’incontro con l’associazione Auser e lo Spi-Cgil, un sindacato di pensionati, ci ha consentito di rispondere ad una richiesta pervenuta dai genitori stranieri di organizzare la scuola di lingua italiana. Con le volontarie,ex insegnanti, del progetto “Se non sai non sei” sono stati organizzati incontri di due ore per una mattina alla settimana. Abbiamo aperto questi incontri solo alle mamme dei nostri alunni. Il corso è molto apprezzato anche perchè si crea un clima di amicizia fra le mamme e le insegnanti. La lettura dell’esperienza è stata ottima per l’utenza che era divisa in due gruppi, mamme che conoscevano bene il nostro alfabeto e quindi in grado di leggere, altre che non sapevano leggere e scrivere nella nostra lingua. Il progetto verrà riproposto nei prossimi anni scolastici. 2.14 Incontri con le famiglie Da molti anni la scuola promuove serate di integrazione per gli adulti alle quali partecipano genitori, insegnanti e mediatori, organizzando incontri culturali dedicati al tema DIVERSITA’. Generalmente si tratta di due serate cineforum con momenti di convivialità e di dibattito, che vede più che altro la partecipazione dei genitori della scuola primaria. Per i genitori dell'infanzia (di solito molto partecipi e desiderosi di integrarsi) prevediamo di organizzare alcuni incontri condotti dai nostri insegnanti su tematiche quali il funzionamento della scuola, tematiche educative, di educazione alla salute e allo sviluppo emotivo e affettivo. 2.15 Corso di alfabetizzazione in lingua italiana Verrà effettuato (se finanziato) con l'organizzazione di corsi di italiano in orario extrascolastico, condotti da insegnanti della scuola che hanno frequentato o si impegnano a frequentare i corsi di aggiornamento specifici. 2.15 Corso di alfabetizzazione di lingua italiana di secondo livello Verrà realizzato da docenti interni alla scuola in orario aggiuntivo e con finanziamenti ministeriali. Diretto agli alunni stranieri che sanno leggere e scrivere in italiano ma devono approfondire la comprensione dei testi, soprattutto in vista dello studio delle discipline. Per la maggior parte degli alunni inseriti in questo gruppo si tratterà di proseguimento dell'attività di alfabetizzazione svolta

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lo scorso anno. I corsi di insegnamento dell'italiano rappresentano una priorità per il Collegio dei docenti.

IL PROGETTO PER IL RECUPERO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO

A.S. 2016/2019

1. Denominazione progetto

Indicare codice e denominazione del progetto:

RECUPERO CONSOLIDAMENTO

1.2 Responsabile del Progetto

Indicare il Responsabile del progetto: Aimasso- Arcuri- Pisciuneri

1.3 Obiettivi

Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali collaborazioni con altre istituzioni.

Il progetto di recupero/ consolidamento viene elaborato per rendere la scuola “adatta” a tutti gli allievi .Il recupero sarà effettuato per ridurre le difficoltà di apprendimento degli alunni in cui saranno state riscontrate delle carenze nell’area linguistica e/o matematica, o una scarsa motivazione allo studio ed alla partecipazione al percorso formativo,con compromissione indiscutibile della corretta assimilazione dei contenuti e di un completo raggiungimento degli obiettivi prefissati. I bisogni formativi di tali allievi risultano soprattutto di tipo cognitivo e strumentali e conseguenti a situazioni di svantaggio,particolarmente relative a:

Prevenire il disagio scolastico e offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento.

Acquisire un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilito linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.

Condurre l’alunno all’elaborazione di sé in chiave positiva (possibilità affettive, emozionali, relazionali; processi di apprendimento.)

Colmare eventuali lacune, relative a singoli argomenti disciplinari Consolidare le conoscenze acquisite e rinsaldare le abilità di base Migliorare il metodo di studio Sviluppare l’interesse Recuperare carenze di impegno Recuperare carenze di metodo di studio Recuperare competenze Affinare capacità di ascolto e concentrazione. Recuperare difficoltà linguistiche e matematiche Sviluppare competenze cognitive, relazionali e comportamentali

1.4 Durata

Descrivere l'arco temporale nel quale il progetto si attua. Illustrare le fasi operative individuando le attività da svolgere nel corso dell'anno scolastico.

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Triennale

1.5 Risorse umane

Indicare quali persone (docenti della scuola, personale non docente, collaboratori esterni) ricopriranno ruoli rilevanti.

Si pensa di utilizzare per l’attuazione di questo progetto due insegnanti di nuova nomina (comma 64 della L 107/2015)

1.6 Beni e servizi

Indicare le risorse logistiche che si prevede di utilizzare per la realizzazione del progetto; indicare gli acquisti da effettuare nel corso dell'anno scolastico.

Utilizzo di sussidi multimediali e audiovisivi, materiali strutturati e non, biblioteca, eserciziari.

1.7 Finalità

Indicare quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con questo progetto

Il progetto prevede che alla fine del percorso gli alunni riescano a :

migliorare la socializzazione e la fiducia in se stessi; sviluppare la motivazione allo studio; conoscere il proprio stile di apprendimento e cominciare ad esercitarne la padronanza; scoprire l'importanza della comprensione e le condizioni affinché essa si realizzi, per un processo

di apprendimento significativo e formativo; l'importanza della collaborazione e del lavoro di gruppo, per la crescita cognitiva e socio -affettiva.

L'attività del recupero/potenziamento risponde alla finalità della prevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative. Obiettivo prioritario è l'acquisizione di un metodo di studio,insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, attraverso un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.

1.8 Metodologia

Indicare quali sono le metodologie adottate

Il progetto sarà svolto in orario curricolare.

Scuola Primaria: attività laboratoriali, di cooperative learning, attività frontali di recupero/consolidamento, con gruppi di livello, relative all’area linguistica e logico-matematica. Si possono prevedere momenti di lavoro con tre ordini dell’istituto comprensivo (scuola dell’infanzia cinquenni).

Scuola Secondaria di I grado:attività svolte in aule predisposte per queste attività con lavoro individualizzato e a piccoli gruppi.

1.9 Verifica

Indicare le modalità di verifica.

PRE

IN ITINERE POST

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Iniziare con schede per individuare i livelli di apprendimento.

Per determinare l’andamento degli interventi ed, eventualmente, modificare la programmazione in accordo con le insegnanti di classe.

Verifiche finali per definire il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

IL PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI ITALIANO E MATEMATICA PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELLE ABILITÀ LINGUISTICHE E LOGICO-MATEMATICHE

NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

RIVOLTO AGLI ALUNNI DELL'ULTIMO ANNO DI FREQUENZA NELL’OTTICA

DELLA CONTINUITÀ CURRICOLARE VERTICALE Premessa L’IMPORTANZA DEL LABORATORIO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La didattica per i laboratori porta a considerare il bambino protagonista del percorso di scoperta e conoscenza e fa scaturire un modo diverso di pensare il bambino, un modo che la psicopedagogista C. Rinaldi così esplica:”...un bambino animato dall’enorme potenziale energetico dei suoi miliardi di neuroni, dalla forza di chi vuole crescere, dalla ricchezza della curiosità, che lo porta a ricercare i perché di ogni cosa. Un bambino che sa aspettare e che si aspetta molto, che vuole mostrare che sa e che sa fare, con la forza e la ricchezza di chi sa stupirsi e meravigliarsi, Un bambino competente nella relazione e dell’interazione, nella costruzione; competente nel costruirsi, mentre costruisce il mondo e a sua volta dal mondo è costruito”. E’ da qui che parte l’idea del laboratorio, dai bambini stessi che lo formeranno. F. Frabboni definisce il laboratorio “come uno spazio didattico deputato ad assicurare alla scuola un assetto organizzativo di stampo modulare: aperto flessibile e polivalente”. Con il laboratorio si punta ad una organizzazione multi spaziale e integrata del plesso scolastico; si cerca di dare una nuova immagine culturale di officina di metodo, di analisi, sistematizzazione e ricostruzione delle conoscenze canoniche contenute nelle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati. I laboratori danno la qualità alla nuova scuola favorendo una metodologia di apprendimento dinamica basata sul metodo induttivo che porta alla generalizzazione e categorizzazione dopo aver vissuto l’esperienza concreta (manipolativa, costruttiva, sperimentale). All’interno di un’esperienza di laboratorio il bambino è al centro del processo di apprendimento. Nella scuola del nuovo millennio, il laboratorio, proprio per la sua modularità e flessibilità, ha il vantaggio di introdurre uno stile sperimentale di insegnamento-apprendimento. I laboratori aprono le porte ad una scuola che fa ricerca, permettendo alla scuola di farsi luogo formativo in cui si apprende osservando, esplorando e scoprendo. Le Indicazioni nazionali per il Curricolo (nov. 2012) sostengono che: “ il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri, e può essere attivato sia nei diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento”. L’adulto, conduttore dell’attività laboratoriale, si pone come regista, figura guida, osservatore in una negoziazione condivisa da tutti i partecipanti. In questa ottica, con queste forti motivazioni, nasce la nostra idea di laboratorio che, forte della presenza degli insegnanti ai quali sono affidati i percorsi di potenziamento, diventa uno strumento di miglioramento della didattica, consolidamento delle competenze e di maggior successo scolastico per i bambini in crescita.

LA CONTINUITA’ CURRICOLARE

Le Indicazioni Nazionali individuano il Curricolo, nell’ottica della verticalizzazione dei saperi e delle competenze.

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Esso delinea, dalla scuola dell’Infanzia, passando per la scuola Primaria e giungendo infine alla scuola Secondaria di I grado, un processo unitario, graduale, coerente e progressivo delle tappe e delle scansioni d’apprendimento, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in Le finalità del curricolo verticale sono quelle di:

assicurare un percorso graduale di crescita globale orientare nella continuità costruire una “positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola

La metodologia adottata è quella del “FARE”, articolata in attività pratiche e di laboratorio, orientata alla valorizzazione delle iniziative personali dei bambini ed all’organizzazione di attività per gruppi, privilegiando il gioco come veicolo di apprendimento e motivazione alla curiosità. Le situazioni di apprendimento, oltre che stimolanti, dovranno condurre il bambino verso una molteplicità di esperienze operative in grado di fargli intuire le proprietà di relazione tra i dati percettivi della realtà, avviandolo verso il processo di generalizzazione. Il progetto potrà essere svolto sia all’interno del gruppo classe, sia nelle ore dei laboratori pomeridiani che per il potenziamento delle attività di “laboratori ponte” organizzati con la scuola primaria e già contemplate nel POF d’Istituto. Spazi presso la sc. dell'infanzia: le sezioni e in salone o palestra per le attività ludicomotorie presso la scuola primaria: le classi e, se possibile, aula laboratorio

RISORSE/TEMPI N°2 Docenti assegnati all'ICS per il potenziamento a tempo pieno per i due plessi scolastici di scuola dell'infanzia (per la realizzazione dei due diversi percorsi)

Laboratorio " PAROLE ...IN VALIGIA"

Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare tutti i bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia, alla scoperta della lingua parlata e scritta. L’educazione linguistica, nella scuola dell’infanzia e fino al primo biennio della scuola primaria, deve rispettare lo stile di apprendimento, di tipo induttivo, caratteristico di questa fascia di età. La metodologia del piccolo gruppo, basata su attività concrete, guidate da domande per evocare le conoscenze pregresse ed individuare i punti di innesto delle nuove, abitua ad un uso cognitivo della lingua orale per espandere il codice linguistico e raggiungere progressivamente la codifica del pensiero (scrittura), valorizzando l’ascolto e l’espressione di tutti.

CAMPI D’ESPERIENZA (I.N.) I DISCORSI E LE PAROLE (prevalente) La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture.

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I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine.......... .......Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola,dialogare, spiegare), contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la lettura.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (dalle I.N e POF)

Comunicare oralmente:comprensione e produzione

Ascolta e comprende narrazioni più complesse

Formula correttamente frasi di senso compiuto ( con soggetto predicato e complementi)

Verbalizza le sequenze ordinate di una storia/evento

E’ interessato a vocaboli nuovi

E’ consapevole dell’esistenza di lingue diverse

Lingua orale: caratteristiche, funzioni e strategie

Usa un linguaggio adeguato ai diversi contesti

Usa il linguaggio per argomentare

Lettura

Sperimenta forme di lettura spontanea

Lingua scritta: scrittura

Elabora forme di scrittura spontanea

Laboratorio " LOGICA-MENTE... LA SIGNORA MATEMATICA"

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Il progetto per il potenziamento della abilità logico matematiche si pone come uno spazio fisico e mentale nel quale i bambini, in una dimensione ludico-operativa e in collaborazione con l’insegnante e i compagni, hanno la possibilità di vivere situazioni significative in cui il piacere di sperimentare abilità e competenze logicomatematiche crea la motivazione indispensabile per favorire questo tipo di apprendimento. Il punto di partenza non è mai una realtà astratta, ma è la vita quotidiana, quella concreta e tangibile di tutti i giorni, dove nascono i problemi, le domande e soprattutto dove il bambino inizia a costruire competenze trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati, chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni. CAMPI DI ESPERIENZA (I.N.)

➢ La conoscenza del mondo(prevalente) I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel «quadrato» una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso). Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo. C.E.trasversali:

➢ Il corpo e il movimento

➢ I discorsi e le parole

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (dalle IN e POF)

• Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni • Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso • Si orienta nel tempo della vita quotidiana. • È curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. • Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze.

IL PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE ALLA SCUOLA PRIMARIA In relazione all'organico per il potenziamento dell'offerta formativa il collegio docenti, durante l'incontro del 14/09/2015, ha individuato come aree prioritarie fra quelle prospettate dalla legge 107 del 13/07/2015 (art.1 comma 7), le seguenti:

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· valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (con particolare riferimento all'italiano);

· potenziamento delle competenze matematico-scientifiche; e, in subordine,

· potenziamento della lingua inglese. Per il raggiungimento di tali obiettivi, il nostro progetto prevede l'utilizzo di quattro insegnanti (due per il potenziamento di italiano e matematica, uno per completamento orario ed eventuale supporto alla progettazione/coordinamento progetti e uno per l'approfondimento della lingua inglese) e si organizza su una struttura a classi parallele aperte che prevede la creazione di gruppi omogenei per conoscenze e abilità ed eterogenei per provenienza. In particolare, si può ipotizzare il seguente tipo di intervento:

nell’arco della settimana saranno previsti due momenti di attività laboratoriali di quattro ore ciascuno, uno di ambito linguistico e uno di ambito matematico, da svolgere su ciascuna interclasse.

Durante le ore attribuite ad ogni interclasse, saranno contemporaneamente presenti sei insegnanti, quattro di classe e due di potenziamento. Ciò permetterà la creazione di sei differenti gruppi di livello che svolgeranno attività mirate, in base alle necessità.

Tutte le classi dell'istituto saranno coinvolte in questo progetto che propone attività di recupero, consolidamento, potenziamento.

· recupero: migliorare l’ascolto, l’attenzione, la comprensione e l’esposizione per recuperare le conoscenze, le abilità di base e le competenze;

· consolidamento: rafforzare l’interesse, migliorare le competenze lessicali e affinare il metodo di lavoro, al fine di garantire la conservazione dell’apprendimento conseguito;

potenziamento: arricchire le competenze acquisite e valorizzare le capacità personali. Ciascun alunno avrà l’opportunità di esprimere se stesso operando in un clima sereno e collaborativo, confrontandosi anche con docenti di altre classi. Inoltre, se si riuscisse a far coincidere nello stesso orario anche alcune ore di compresenza, si aumenterebbe il numero di insegnanti impegnati in tale attività, riducendo di conseguenza il numero di alunni per gruppo. Naturalmente, per la realizzazione di una simile attività, sono necessarie:

una pianificazione attenta e accurata da svolgere collettivamente durante gli incontri di ambito; · una programmazione concordata in team e condivisa da tutti gli insegnanti dell'interclasse; · la stesura di criteri comuni per le modalità di verifica e di valutazione del lavoro svolto.

Un altro insegnante potrà essere utilizzato, come già detto, per il completamento orario di un'interclasse (attuali classi prime) ed essere di supporto per attività di coordinamento dei progetti, raccolta materiali, progettazione di attività, ecc. Per quanto riguarda la lingua inglese, infine, un insegnante in possesso di una buona conoscenza della suddetta lingua, dedicherà le sue ore ad attività di conversazione in tutte le classi, per un totale di venti ore (una per ogni classe) attraverso l'utilizzo di metodologie specifiche adeguate all'età (es. storytelling, drammatizzazione, attività laboratoriali, utilizzo di software didattici, ecc). L'ora di conversazione prevista per ciascuna classe potrà essere aggiunta alle ore di inglese già stabilite nel monte ore settimanale (ad esempio nelle classi prime e seconde) o svolta contemporaneamente (classi terze, quarte e quinte). Nel caso in cui all'interno dell'organico assunto per il potenziamento non ci fosse nessuno in possesso del titolo o delle competenze necessarie allo svolgimento di tale attività, si può ipotizzare l’utilizzo di uno o più insegnanti dell’organico dell'istituto in possesso dei requisiti necessari allo svolgimento del progetto. N.B. per ciascun insegnante di potenziamento si è considerato un monte ore pari a 20 ore di lezione frontale invece che 22, considerando che le attività progettate e lo svolgimento di esse su più classi o gruppi di alunni, richiedono certamente un livello di preparazione e progettazione non indifferente. Inoltre, le ulteriori 2 ore, potrebbero essere utilizzate, in caso di necessità, anche per la copertura delle supplenze brevi come previsto dalla L.107/2015. IL PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE

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Denominazione progetto

Progetti Internazionali Malattie Oncologiche

Priorità e Traguardi di risultato

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni coinvolti nei progetti internazionali di cura delle malattie oncologiche pediatriche. (comma 7 L) Alfabetizzazione dell’italiano attraverso corsi e laboratori per alunni di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali (comma 7 R)

Obiettivo di processo

- Percorsi individualizzati e personalizzati con gli alunni - Lavoro in rete con i servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore. (comma 7 )

Situazione su cui interviene

Negli ultimi anni la cooperazione sanitaria ha avuto uno sviluppo importante e sono molti i bambini stranieri che arrivano a Torino per sottoporsi ai protocolli di cura a fronte di un numero di insegnanti invariato e insufficiente a garantire un'adeguato percorso scolastico per questi alunni.

Attività previste Con i bambini - Percorsi di alfabetizzazione di lingua italiana finalizzati alla comunicazione e allo studio - Percorsi organizzati intorno a campi di esperienza per i bambini della scuola dell'Infanzia - Percorsi di matematica adeguati ai programmi delle scuole di provenienza per i bambini della scuola primaria - Percorsi laboratoriali scientifici e storico-geografici modulati per età.

Con i partner - Incontri con gli insegnanti delle scuole di territoriali nelle quali vengono iscritti i bambini - Incontri con gli insegnanti della scuola domiciliare - Incontri con responsabili e educatori delle associazioni di settore

Partner di rete • Personale sanitario reparto oncoematologia OIRM • Mediatori culturali OIRM • FTMO (Fundatión para el Traplante de Médula Ósea) organizzazione no profit per il Trapianto del Midollo Osseo di Maracaibo, Venezuela. • ATMO Onlus (Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo) braccio operativo in Italia di FTMO • LIFELINE Italia Onlus associazione per il finanziamento delle cure dei bambini affetti da osteosarcomi e leucemie provenienti da Georgia, Ucraina e Kirghizistan • U.G.I. Onlus di Torino (Piemonte) • Associazione C.I.L.L.A. Onlus Torino (Piemonte); • SERMIG – Arsenale della Pace di Torino (Piemonte);

Risorse umane richieste

Due docenti dell’organico di potenziamento di cui: • uno con orario completo (23 +1) • uno con metà orario (11+1)

Risorse finanziarie Non sono previsti costi

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Altre risorse necessarie

Materiale didattico e tecnologico già disponibile.

PROGETTI INTERNAZIONALI DI CURA DELLE MALATTIE ONCOLOGICHE

1. Oggetto

L' Ospedale Infantile "Regina Margherita" in cui è attiva la Sezione Ospedaliera dell'I.C. "Vittorino da Feltre" è una delle strutture sanitarie d'eccellenza italiane che partecipa ai progetti internazionali di Cooperazione Sanitaria per la cura delle malattie oncologiche di bambini seguiti da due Associazioni Onlus. I bambini coinvolti nei progetti internazionali sono seguiti dalle insegnanti di scuola primaria e della scuola dell'infanzia che prestano servizio nel reparto di oncoematologia. Negli ultimi anni la cooperazione sanitaria ha avuto uno sviluppo importante e sono molti i bambini stranieri che arrivano a Torino per sottoporsi ai protocolli di cura a fronte di un numero di insegnanti invariato e insufficiente a garantire un'adeguato percorso scolastico per questi alunni.

2. Responsabili del Progetto

Insegnanti della scuola ospedaliera del Reparto di Oncoematologia: Michelon, Pascolini, Picchiarelli.

3. Obiettivi La scuola ospedaliera si impegna da anni ad offrire ai bambini stranieri coinvolti nei progetti internazionali un'importante contributo all’alfabetizzazione e all’esercizio del diritto all’istruzione inteso come come diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, a continuare la propria formazione individuale in un momento delicato dell’esistenza. La condizione di malattia grave, la lontananza dal proprio paese e dalla propria famiglia, l’apprensione per la propria salute e il proprio futuro rende ancora più severa la situazione di grande difficoltà fisica e emotiva che vive il bambino ospedalizzato. È importante il mantenimento di un’attività mentale normale, anche attraverso l’impegno scolastico, che aiuti il bambino a non sentirsi solo “un malato”, conservando la sua identità di alunno e di bambino in crescita. La prosecuzione dell’attività scolastica limita la condizione di isolamento e l’intensità dell’esperienza emotiva, in particolare rispetto ai vissuti di separazione e di perdita, ai sentimenti di solitudine e di diversità; inoltre risponde al bisogno di continuità e di normalità intensamente sollecitato dallo sconvolgimento legato all’insorgere e al perdurare della malattia. Garantire il diritto allo studio contribuisce in modo importante al progetto di cura globale, salvaguarda la qualità di vita attuale, consentendo di proseguire l’esercizio delle proprie capacità e lo sviluppo delle proprie potenzialità, mantenendo aperta una prospettiva di crescita e di futuro. L’ Istituzione Scolastica, insieme a Enti, Operatori, Associazioni di settore pur con obiettivi diversi, pensiamo possano non solo incontrarsi, ma anche interagire positivamente per la messa a punto di interventi che hanno un solo fine, quello di promuovere il benessere e la crescita della persona in situazione di difficoltà. Mettendo in pratica un modello integrato di interventi volti ad assicurare a questi alunni pari opportunità, mettendoli in condizione, ove possibile: • di proseguire lo sviluppo di capacità e competenze; • di facilitare il loro reinserimento nei contesti di provenienza; • di prevenire situazioni di dispersione scolastica.

4. Partner

I bambini coinvolti nei Progetti Internazionali arrivano in Italia tramite Associazioni no profit che si occupano dell’organizzazione del viaggio del piccolo ammalato e di un suo familiare, del programma di cura presso le Strutture Ospedaliere, della sistemazione presso residenze gestite da altre organizzazioni Onlus.

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I bambini seguiti dal “Regina Margherita” di Torino sono sostenuti da due organizzazioni: • ATMO Onlus (Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo) braccio operativo in Italia di FTMO (Fundatión para el Traplante de Médula Ósea) organizzazione no profit per il Trapianto del Midollo Osseo venezuelana che si occupa di bambini provenienti dal Venezuela e dai paesi dell’America Latina • LIFELINE Italia Onlus associazione per il finanziamento delle cure dei bambini affetti da osteosarcomi e leucemie provenienti da Georgia, Ucraina e Kirghizistan ATMO Onlus nel 2006 diventa partner in Italia, della venezuelana Fundación para el Trasplante de Médula Ósea (FTMO). Oggi ATMO Onlus collabora con i più grandi centri ospedalieri italiani nel campo dell’onco-ematologia e si occupa - con l’aiuto delle altre associazioni onlus a livello nazionale e locale - di accogliere le famiglie, accompagnarle alla prima visita medica in Ospedale, rimanere a stretto contatto con il paziente e i suoi accompagnatori per tutta la durata del percorso terapeutico e fare da tramite con l’ospedale e le case di accoglienza. Ad oggi, hanno beneficiato del Programma di Cooperazione Sanitaria Internazionale più di 500 pazienti, 400 dei quali sono stati trattati presso le strutture ospedaliere d’eccellenza italiane; i restanti pazienti, che non sono stati curati in Italia, sono comunque stati sottoposti a numerosi esami di alta specializzazione che non possono essere effettuati in Venezuela, come: biologia molecolare, citogenetica, tipizzazione HLA in alta risoluzione, esami istologici. Con l'ultimo aggiornamento a luglio 2015 sono stati effettuati 290 trapianti di cellule staminali ematopoietiche. La Fundación para el Trasplante de Médula Ósea e l’Associazione per il Trapianto di Midollo Osseo portano avanti il progetto di Cooperazione Sanitaria che intende ridurre il tasso di mortalità legato alle malattie onco-ematologiche ed allineare il Venezuela agli standard mondiali riguardo l’uso di protocolli chemioterapici e radioterapici che riducono sempre più la necessità di ricorrere al trapianto. Il fulcro della Cooperazione Sanitaria è rappresentato da tutte quelle strutture ospedaliere (pubbliche e private) ed associazioni, che seguono i pazienti durante tutte le fasi del percorso diagnostico e terapeutico. Inoltre, sono fondamentali le partecipazioni ai programmi di formazione medico-scientifica, tramite l’erogazione di borse di studio tese al trasferimento di expertise di alta specialità da professionisti italiani a medici e paramedici venezuelani, con l’obiettivo di migliorare la diagnosi ed il trattamento terapeutico dei tumori infantili presso le strutture pubbliche venezuelane. Lifeline è nata in Inghilterra nel 1996 e si è costituita in Italia nel 2003. Assiste i bambini malati di leucemia e tumore che vivono nei paesi più poveri dell’Europa dell’Est e dell’Asia Centrale dove non esistono strutture sanitarie in grado di trattare le malattie che li colpiscono. Lifeline garantisce e sostiene economicamente le cure in Italia per questi bambini che altrimenti non avrebbero speranza di vita. Lifeline accoglie i bambini che vivono nei Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Asia Centrale, in particolare in Kyrgystan, Ucraina e Georgia, paesi che non hanno sufficienti risorse per la sanità per far fronte alle terapie necessarie ai bambini con malattie oncologiche. In Kyrgyzstan, uno dei paesi più poveri del mondo, Lifeline lavora con il Dipartimento dei Bambini del Centro Nazionale di Oncologia a Bishkek, in Ucraina con i reparti di oncoematologia pediatrica dei singoli ospedali di tutto il paese e in Georgia segue principalmente i pazienti ematologici dell’ospedale pediatrico centrale di “M. Iashvili” a Tbilisi. I bambini e i loro familiari sono ospitati presso case e residenze collegate ad altre tre Associazioni Onlus: • U.G.I. Onlus di Torino (Piemonte) • Associazione C.I.L.L.A. Onlus Torino (Piemonte); • SERMIG – Arsenale della Pace di Torino (Piemonte)

La residenza più vicina all’Ospedale Infantile “Regina Margherita” è Casa UGI. I bambini ospitati vengono iscritti presso la nostra scuola, l’I.C. “Vittorino da Feltre”, mentre i bambini che risiedono a “Casa Cilla”, all’ “Hotel Sharing” e presso il “Sermig” vengono iscritti presso l’I.C. “Regio Parco” ubicato nella zona delle tre residenze. U.G.I. Unione genitori italiani oltre ad offrire servizi di volontariato presso i reparti, il day ospitalità, l’ambulatorio e il centro trapianti, possiede Casa Ugi . Nata per offrire una sistemazione temporanea e gratuita alle famiglie che provengono da fuori Torino e che, lontane da casa, necessitano di un punto d’appoggio nei pressi dell’Ospedale per le terapie dei figli ammalati Casa UGI - ex stazione nord della monorotaia costruita in occasione dei festeggiamenti di Italia ’61 - è stata

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concessa in comodato d’uso dal Comune di Torino e ristrutturata grazie alla generosità della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Paideia. E’ stata inaugurata nel 2006. Vi sono 22 mini-alloggi indipendenti, spazi comuni come la grande sala giochi, una sala che può accogliere fino a 99 persone, sale didattiche e un giardino interno. Casa Ugi si trova a soli 700 m dall’Ospedale Regina Margherita e offre un servizio di navetta per le famiglie che lo richiedono. La permanenza negli alloggi è regolata dai medici dei reparti di oncoematologia e può durare tutto il tempo necessario per le terapie. Per la sua collocazione consente di ridurre al minimo i ricoveri prolungati grazie anche all’ambiente curato e protetto. I volontari sono presenti tutti i giorni in sala giochi e per i laboratori con le mamme oltre che per ogni altra necessità. I bambini ospiti in Casa Ugi sono tutti seguiti dalle maestre della scuola ospedaliera , quando si trovano in regime di ricovero o day hospital e possono richiedere il servizio di scuola domiciliare, se aventi diritto. Sarebbe importante potenziare questo servizio in quanto le ore per la domiciliare sono sempre poche (30 per anno) per un numero degli alunni che può oscillare da 6 a 10 all'anno.

5. Attività previste

Con i bambini - Percorsi di alfabetizzazione di lingua italiana finalizzati alla comunicazione e allo studio - Percorsi organizzati intorno a campi di esperienza per i bambini della scuola dell'Infanzia - Percorsi di matematica adeguati ai programmi delle scuole di provenienza per i bambini della scuola primaria - Percorsi laboratoriali scientifici e storico-geografici modulati per età.

Con i partner - Incontri con gli insegnanti delle scuole di territoriali nelle quali vengono iscritti i bambini - Incontri con gli insegnanti della scuola domiciliare - Incontri con responsabili e educatori delle associazioni di settore - Incontri con il personale sanitario e i mediatori culturali operanti all’interno della struttura ospedaliera

6. Risorse umane richieste Due docenti dell’organico di potenziamento di cui: • uno con orario completo (23 +1) per le attività con i bambini • uno con metà orario (11+1) per gli incontri di rete con i servizi socio-sanitari, le associazioni di settore e gli insegnanti del territorio. POTENZIAMENTO SCUOLA SECONDARIA $$$$$$$$$ POTENZIAMENTO DEL PIANO DI INCLUSIONE $$$$$$$$

MACROAREE DI PROGETTO. I progetti della scuola vengono suddivisi in due grandi aree che fanno capo a due finalità del POFT: area dell’inclusione e area del potenziamento, progetti che introducono una compensazione dal punto di vista educativo e progetti che invece favoriscono un ampliamento degli interessi o un potenziamento delle competenze. Vengono inseriti tutti i progetti e segnalate le fonti di finanziamento e la presenza di Accordi o Convenzioni.

AREA DELL’INCLUSIONE Intercultura. Italiano per studiare Una bella differenza Alfabetizzazione Scuola delle mamme Scuola dei compiti Scuola in ospedale Volontariato

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AREA DEL POTENZIAMENTO Progetto di potenziamento delle competenze di Italiano e Matematica Torino fa scuola MUS-E Lettura e biblioteca Tecnologie Progetti PON Latino Inglese Potenziamento delle attività motorie Visite di istruzione e uscite didattiche Progetto Erasmus

3.2 PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

La programmazione delle attività extracurricolari si fonda sul convincimento che l’ampliamento dell’offerta formativa ,anche al di fuori dell’orario scolastico, contribuisce alla formazione educativa e culturale dei nostri alunni. Si tratta quindi di attività facoltative, opzionali e a pagamento . Annualmente esse vengono selezionate da una commissione interna al Consiglio di Istituto sulla base di alcuni criteri generali:

coerenza con l’orientamento della progettazione educativa ; offerta formativa presente sul territorio; continuità rispetto alle altre attività curricolari; richieste prevalenti e gradibilità per le famiglie; costi a carico delle famiglie; affidabilità e garanzie da parte delle associazioni a cui vengono affidate le attività.

Nel corso del prossimo triennio è previsto lo svolgimento delle seguenti iniziative di pertinenza di tre aree: lo sport, la musica, le lingue straniere, l’espressione artistica, i servizi di supporto.

SPORT Minivolley Minibasket Danza Judo Hip-Hop Gioco-danza Scacchi

MUSICA Chitarra Tastiera

LINGUE STRANIERE Inglese

ESPRESSIONE ARTISTICA Art-attak Fumetto Pittura

SERVIZI DI SUPPORTO Pre-scuola Post-scuola Assistenza durante la mensa Mensa scolastica

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Studio guidato pomeridiano

3.3 PROGETTAZIONE EDUCATIVA

GLI OBIETTIVI EDUCATIVI

Gli insegnanti in sede di programmazione di intersezione, interclasse, classe fanno riferimento nell’organizzazione e nella conduzione del lavoro ad alcuni principi educativi :

a) l’accoglienza degli alunni avviene secondo criteri di continuità con le esperienze già maturate in precedenza. Ad ogni alunno vengono riconosciuti i bisogni affettivi, cognitivi ed emotivi e la presenza, per ciascuno, di un proprio “bagaglio” culturale da valorizzare e sviluppare attraverso la proposta di adeguate attività educative e didattiche da parte degli insegnanti. All’inizio di ciascun anno scolastico gli insegnanti curano particolarmente, in sede di programmazione, i raccordi con l’esperienza precedente e creano le condizioni organizzative più utili ad accogliere caratteristiche individuali e differenze socio-ambientali (organizzazione di prove di ingresso, di gruppi di livello, di laboratori particolarmente motivanti l’apprendimento e la relazione interpersonale).Nel caso delle prime classi e di nuovi inserimenti saranno previsti colloqui d'ingresso con le famiglie;

b) la formazione dell’autonomia di ogni alunno viene perseguita attraverso un’organizzazione della vita e del lavoro all’interno della scuola, che favorisca il superamento dell’egocentrismo, lo sviluppo del rispetto degli altri e dell’ambiente, e la capacità a collaborare per la riuscita di progetti comuni. Per ogni attività significativa gli insegnanti propongono modalità di impegno individuali e di gruppo, allo scopo di esercitare il confronto, lo scambio, la critica costruttiva e la consapevolezza, da parte degli alunni, dei propri differenti punti di vista.

c. la metodologia seguita tende a sviluppare la curiosità cognitiva, l’interesse e la partecipazione attiva di ciascun alunno. L’apprendimento si fonda quindi il più possibile sul “fare” esperienza e sul riflettere su di essa allo scopo di rielaborarla e di concettualizzarla a livelli più astratti..

LA PERSONALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L'impegno a personalizzare l'apprendimento, oltre che nell’attenzione costante di adeguamento delle proposte didattiche alle esigenze del singolo alunno, si concretizza nell’organizzazione di attività per gruppi di livello per favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali.

Le strategie organizzative adottate all’interno della scuola per realizzare attività di recupero e di potenziamento delle abilità degli alunni, si avvalgono di momenti di insegnamento/apprendimento per piccoli gruppi di alunni, che si attuano:

a. durante le ore di compresenza degli insegnanti contitolari della stessa sezione/classe all’interno della propria classe o per classi aperte nelle ore di contemporaneità/compresenza.

b. all’interno dei laboratori di Interclasse, anche utilizzando la presenza di insegnanti di sostegno per gli alunni portatori di handicap.

c. nelle attività rivolte agli alunni stranieri da alfabetizzare in lingua italiana.

d. nelle proposte attuate nell’ambito delle attività legate alla Biblioteca degli alunni.

e. con attività di recupero individuali.

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GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Particolare attenzione va riservata alla conoscenza del bambino disabile e delle sue difficoltà attraverso una attenta e sistematica osservazione, a partire dalla Diagnosi funzionale redatta da parte dei servizi sanitari, per la rilevazione e la valorizzazione delle aree di potenzialità. Il Profilo dinamico funzionale ed il PEI (Piano educativo individualizzato) metteranno quindi in evidenza le risorse attivate e da attivare e gli interventi e le scelte operate. Ne consegue che sono determinanti la programmazione a lungo e breve termine, la verifica, la valutazione e l'articolazione delle attività educative alla luce della collaborazione tra i docenti, con la famiglia e l'équipe del servizio sanitario. Una risorsa fondamentale in questi anni sono stati gli insegnanti di sostegno; la competenza di tali insegnanti è molto utile per facilitare il processo di integrazione scolastica che si realizza attraverso la partecipazione alle attività didattiche della classe in cui l'alunno è inserito.. La capacità dei compagni di cooperare, la collaborazione fra gli insegnanti, di sostegno, di classe e d'interclasse, il coinvolgimento delle famiglie, insieme al supporto degli specialisti dell'ASL, fanno sì che i "sostegni" possano essere molti e costituire una vera e propria rete all’interno ed all’esterno della scuola.

Tutti gli interventi mirano a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici.

L’ORIENTAMENTO

Nella formazione di base i percorsi di orientamento hanno i seguenti obiettivi:

favorire l’integrazione degli alunni e quindi sviluppare forme e modi di partecipazione ad imprese comuni, favorire il rispetto reciproco.

Favorire l’acquisizione di competenze relazionali, nel rispetto delle regole della convivenza civile e democratica e nella pratica quotidiana della collaborazione e dell’aiuto reciproco.

Concordare con la famiglie un comune stile educativo. Favorire le occasioni di apprendimento cooperativo e di tutoraggio fra alunni. Favorire la costruzione dell’identità personale attraverso percorsi che fanno riferimento al corpo, alla

gestualità, alle emozioni( iniziative di continuità e di accoglienza in ingresso). Sviluppare la capacità di progettare e di operare delle scelte; ( attività di gruppo per realizzare un

prodotto comune e che favoriscano l’espressione della creatività). Sviluppare strategie di conoscenza, attraverso l’elaborazione delle esperienze e quindi sviluppare la

capacità di attenzione, la memoria, la motivazione e l’ autostima. Le proposte di lavoro rispetto a questo ambito sono le seguenti: 1. attività che valorizzino la cultura di provenienza degli alunni e che favoriscano la riflessione sul vissuto,mediante pratiche autovalutative ed autobiografiche; 2. attività che favoriscano l'integrazione fra culture diverse (attività di intercultura); 3.attività che favoriscano l'integrazione degli alunni diversamente abili (l'insegnante di sostegno in classe affianca l'alunno, ma aiuta anche gli altri alunni in difficoltà); 4. moduli didattici per il recupero ed il sostegno (gruppi di livello-piccolo gruppo nei laboratori d'interclasse); 5.attività finalizzate all'integrazione fra linguaggi diversi (psicomotricità,musica,canto,pittura) 6.attività che favoriscano lo sviluppo dell'attenzione e della memoria.

IL COORDINAMENTO DISCIPLINARE E L’UNITARIETÀ DELL’INSEGNAMENTO

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Scuola Infanzia

Le proposte educative sono presentate agli alunni con un approccio reticolare riferito trasversalmente a tutti i diversi Campi di esperienza. Gli insegnanti pongono un’attenzione particolare alle proposte formulate ai bambini suddivisi in gruppi omogenei per età o per livello di apprendimento e stimolano in ogni bambino lo scambio comunicativo verbale e non verbale. Il Curricolo si arricchisce di ulteriori attività didattiche denominate progetti, destinate a sviluppare aspetti specifici della programmazione.

Scuola Primaria

Gli insegnanti sono consapevoli che l’alfabetizzazione culturale avviene attraverso l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio. Nella loro programmazione si propongono un approccio globale e un progressivo passaggio che va dal predisciplinare al disciplinare. Tengono conto dell’aspetto trasversale della lingua e quindi concordano l’impostazione generale e gli obiettivi comuni sui quali operare. Nell’educazione linguistica e logico-matematica vengono utilizzati gli apporti comunicativi ed espressivi derivanti dall’uso di altre forme di linguaggio: l’iconico, il musicale, il corporeo, il gestuale. Ogni interclasse inoltre individua di anno in anno un argomento interdisciplinare che costituisce lo “sfondo” culturale e di senso a cui ricondurre e nel quale integrare i differenti percorsi di apprendimento,in riferimento ai progetti di scuola a cui la classe partecipa e che rientrano nel Piano dell’Offerta Formativa coerentemente con quanto indicato nelle Indicazioni programmatiche per la Scuola Primaria.

Scuola secondaria di primo grado

LE STRATEGIE

INCORAGGIAMENTO, PREMI, OSSERVANZA DELLE REGOLE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA.

Allo scopo di rinforzare l’impegno e la motivazione al lavoro scolastico e ad un comportamento adeguato, gli insegnanti metteranno in evidenza gli aspetti positivi ed i progressi ottenuti da ciascuno e dall’intera classe, considerando fondamentali l’incoraggiamento e la gratificazione per la realizzazione di un clima relazionale e di lavoro positivo e costruttivo.

Nel gruppo classe si stabiliranno le regole di comportamento, si distribuiranno gli incarichi e si abitueranno gli alunni all’autovalutazione. Insieme si concorderanno anche le eventuali misure per scoraggiare i comportamenti scorretti,che verranno messe in atto dopo numerose mediazioni. In linea generale la “sanzione” per chi non rispetta le regole sarà la non partecipazione al gioco.

Il recupero di compiti non svolti nel fine-settimana o non terminati per negligenza nel tempo scolastico assegnato, potrà avvenire nell’intervallo a discapito del gioco, oppure essere svolto a casa dopo la scuola.

Eventuali comportamenti inadeguati degli alunni saranno comunicati alla famiglia attraverso il diario o il quaderno degli avvisi, al fine di richiamarne l’attenzione ed ottenerne una collaborazione educativa.

In casi particolarmente gravi sarà convocata la famiglia e verrà informato il Dirigente Scolastico.

Scuola secondaria

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Per i ragazzi più grandi valgono gli stessi principi educativi e le stesse strategie da parte degli insegnanti.Le regole di comportamento sono codificate nel Regolamento disciplinare nel quale sono riportate anche le sanzioni in cui può incorrere lo studente che non le rispetta.

Il regolamento disciplinare fa parte del più generale Regolamento di Istituto che disciplina il funzionamento generale della scuola.

CORREZIONE DEGLI ELABORATI DEGLI ALUNNI

La correzione è sempre finalizzata all’apprendimento, e gli errori rilevati costituiscono per gli insegnanti significativi indicatori dei processi di apprendimento.

All’inizio della classe prima la correzione dei lavori avviene a livello prevalentemente individuale, in seguito anche a livello collettivo. I bambini stessi saranno aiutati ad individuare l’errore ed a correggerlo. Se il lavoro svolto è poco chiaro, si aiuterà o si inviterà l’alunno a riscriverlo.

La correzione completa dei lavori svolti avviene con ritmi che possono anche essere diversi, entro la settimana.

Il giudizio in voto numerico o espresso con una frase terrà conto dell’impegno, dell’attenzione e della correttezza nell’esecuzione.

Il lavoro svolto insieme, con la nota “lavoro svolto collettivamente”, potrà essere vistato. I compiti svolti a casa saranno controllati con un visto,una firma e una breve annotazione sul lavoro

I compiti da svolgere a casa sono assegnati normalmente per il fine settimana, mentre la lettura o lo studio (soprattutto nel secondo ciclo) possono essere assegnati anche nel corso della settimana.

Si chiederà ai genitori di valorizzare il lavoro del proprio bambino controllando con lui i quaderni al termine di ogni settimana e di firmare l’ultima pagina completata, mentre dovrà controllare quotidianamente il diario, firmando per presa visione le eventuali comunicazioni in esso contenute.

ALLESTIMENTO DELL’AULA

La disposizione dei banchi sarà funzionale alle attività programmate e quindi subirà delle modifiche (il lavoro di gruppo richiede di avvicinare i tavoli, quello individuale di allontanarli,...).

L’aula sarà allestita in modo da presentarsi accogliente e stimolante: saranno i lavori dei bambini a renderla calda e “personalizzata”

Lo sviluppo del senso di appartenenza alla propria classe ed alla propria scuola sarà favorito anche attraverso la partecipazione ad imprese comuni di abbellimento delle pareti dell’aula e della scuola. Le unità didattiche e le esperienze più significative saranno visualizzate con cartelloni, tabelle e grafici che saranno affissi all’interno dell’aula e negli spazi comuni della scuola.

LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Scuola Primaria

La formazione delle classi prime viene effettuata ogni anno, nel mese di giugno, dalla Commissione Continuità della Scuola elementare, integrata in alcune fasi, da insegnanti delle Scuole dell’Infanzia statali e Comunali da cui provengono i bambini iscritti alla classe prima.

Nella composizione di ciascuna classe si tiene conto dei seguenti criteri:

1. soddisfacimento delle richieste del tempo-scuola avanzate dalle famiglie (M.O, T.P)

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2. equa ripartizione nelle classi di bambini con certificazione di deficit, respinti o già segnalati ai Servizi sociali o di N.P.I.

3. inserimento, in ciascuna classe, di gruppi equilibrati di bambini con competenze eterogenee e con eventuali difficoltà relazionali, sulla base delle indicazioni fornite dalle insegnanti di scuola dell’infanzia e delle osservazioni direttamente compiute nella scuola di provenienza

4. dalle insegnanti di scuola dell'infanzia e delle osservazioni direttamente compiute nella scuola della provenienza

5. equilibrio numerico tra maschi e femmine all'interno della stessa classe ed attenzione al semestre di nascita

6. in caso di iscrizione di gemelli, si propone alla famiglia la loro separazione

7. eventuali particolari richieste delle famiglie (per un determinato insegnante o per la conservazione di gruppetti di “compagni di asilo”) sono prese in considerazione ed accolte soltanto se, e nelle misura in cui, sono compatibili con i criteri che precedono

8. l’elenco delle classi prime, prima di essere reso pubblico, viene rivisto con la collaborazione delle insegnanti di scuola dell’infanzia

9. le interclassi, presiedute dal Dirigente scolastico, hanno facoltà di ridiscutere, ad anno scolastico già avviato, in via eccezionale ed in presenza di gravi difficoltà di gestione delle classi, eventuali spostamenti di bambini, allo scopo di favorire un migliore equilibrio all’interno di ciascuna delle classi formate.

I criteri di formazione delle classi vengono illustrati dal Dirigente scolastico a tutti i genitori delle future classi prime durante la prima riunione di presentazione dell’Offerta formativa della Scuola, che si tiene normalmente nel mese di dicembre, prima dell’iscrizione dei bambini.

Scuola dell’Infanzia

Le sei sezioni della scuola dell’infanzia vengono formate osservando i seguenti criteri:

classi eterogenee per età

equilibrio numerico tra maschi e femmine

equilibrio numerico tra le diverse fasce d’età

ripartizione di bambini con particolari problemi segnalati dai Servizi di territorio o dalle famiglie.

inserimento gemelli: si propone alla famiglia la loro separazione

particolari richieste delle famiglie compatibili con i criteri precedentemente esplicitati saranno prese in considerazione

Scuola secondaria

I CRITERI PER L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI:

1. Iscrizione all'anno di corso

Età anagrafica che,sulla base delle norme vigenti, costituisce un forte vincolo all’inserimento in una classe piuttosto che in un’altra

Attestati di valutazione

Indicazioni: evitare la retrocessione ad inserimento avvenuto

Per gli alunni mai scolarizzati preferire le classi più basse

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2. Inserimento nella sezione di Scuola dell’Infanzia

- numero complessivo di allievi

- numero alunni stranieri e disabili

- equilibrio maschi e femmine

- altre problematiche

3 La valutazione circa l’inserimento viene valutata da:

- Dirigente Scolastico

- Coordinatore di Interclasse ( che è a conoscenza delle problematiche delle classi)

- Commissione alunni stranieri per gli alunni provenienti direttamente dalla terra d’ origine

4 Indicazioni alle famiglie

- 2/3 giorni per l’inserimento

- Frequenza ridotta per 2/3 giorni, specie se si tratta di bambini piccoli e se la famiglia è

d’accordo.

L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

L’assegnazione dei Docenti alle classi è di competenza del Dirigente scolastico ed avviene secondo il criterio della continuità educativa e didattica, tenendo conto delle dinamiche relazionali e delle competenze individuali, in un’ottica di valorizzazione dei docenti e di vantaggio per la classe assegnata e per le classi parallele.

3.4 PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA

PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA VIA ALASSIO

Alunni : 80 Sezioni : 4 Docenti di sezione: 8 Docenti di sostegno: 12 ore Docenti di Religione: 4ore Docenti di Potenziamento: 12 ore Collaboratori scolastici: 4 Orario delle attività curricolari: tempo pieno, 40 ore settimanali. Servizi di supporto: mensa. Attività extra scolastiche: pre-scuola; post-scuola. Aule e laboratori: 4 aule, dormitorio,1 palestrina, aulette per piccoli gruppi, piccolo cortile. Attrezzature: 1 pc, sussidi didattici e giochi.

PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA VIA GARESSIO Alunni : 120.

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Sezioni : 6 Docenti di sezione: 12 Docenti di sostegno: 12 ore Docenti di Religione: 6 ore Docenti di Potenziamento: 12 ore Collaboratori scolastici: 6 Orario delle attività curricolari: tempo pieno, 40 ore settimanali. Servizi di supporto: mensa. Attività extra scolastiche: pre-scuola; post-scuola; gioco-danza. Aule e laboratori: 6 aule,2 palestrine,1 biblioteca,1 aula per piccoli gruppi, area verde. Attrezzature: 1 pc, videoproiettore, macchina foto digitale, sussidi didattici e giochi, libri di lettura.

PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA Alunni : 25 Sezioni : 1 Docenti di sezione: 1 Docenti di sostegno: 0 Docenti di Religione: 1 ora Docenti di Potenziamento: Collaboratori scolastici: 0 Orario delle attività curricolari: tempo normale,25 ore settimanali. Servizi di supporto: no Attività extra scolastiche: no Aule e laboratori: auletta del reparto di oncologia. Attrezzature: 1pc, 1 i-pad, macchina foto digitale, sussidi didattici, giochi.

PLESSO SCUOLA PRIMARIA VITTORINO DA FELTRE Alunni : 420 Sezioni : 20 Docenti di sezione: 40 Docenti di sostegno: 14 Docenti di Religione: 2 Docenti di Potenziamento: Collaboratori scolastici: 2 statali a cui si aggiungono &&&ore di pulizia e sorveglianza della Cooperativa.

Orario delle attività curricolari: tempo pieno, 40 ore settimanali.

Servizi di supporto: mensa

Attività extra scolastiche: pre-scuola, post-scuola, minivolley, minibasket, judo, scacchi, hip- hop, chitarra, tastiera, pittura, fumetto, art-attak, Aule e laboratori: 20 aule, 2 biblioteche,2 palestre, 1 aula psicomotricità, laboratorio di informatica, laboratorio di scienze, laboratorio di pittura, sala video, sala riunioni, cortile, sala museo, aulette e altri spazi per piccoli gruppi, sala stampa. Attrezzature: 1 pc in ogni aula, 4 Lim, 15 pc in laboratorio, video proiettore, macchine fotografiche digitali, sussidi didattici ,2 microscopi elettronici, attrezzature specifiche per il laboratorio di scienze, per la psicomotricità, per la pittura, attrezzature per palestra, 2 fotocopiatrici, attrezzature per la stampa e la rilegatura, libri della biblioteca alunni, libri per la biblioteca insegnanti.

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PLESSO SCUOLA PRIMARIA OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA Alunni : 150 Sezioni : 7 Docenti di sezione: 0 Docenti di sostegno: 7 Docenti di Religione: 10 ore Docenti di Potenziamento: Collaboratori scolastici: 0 Orario delle attività curricolari: Tempo normale,27 ore. Servizi di supporto: nessuno Attività extra scolastiche: non presenti Aule e laboratori: aulette nei reparti di Oncologia, Neuropsichiatria, Day-hospital; dove non sono presenti spazi dedicati il lavoro avviene vicino ai letti nei reparti. Attrezzature: 1 pc fisso, pc portatili, 7 i-pad, 1 fotocopiatrice, videocamera con proiettore, macchine fotografiche digitali; sussidi didattici e giochi.

PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENRICO FERMI Alunni : 180 Classi : 8 Docenti di classe: Docenti di sostegno: 7 Docenti di Religione: 8 ore Docenti di Potenziamento: Collaboratori scolastici: 2 Orario delle attività curricolari: tempo normale, 30 ore settimanali. Servizi di supporto: mensa. Attività extra scolastiche: studio guidato, corsi di inglese, latino, assistenza mensa. Aule e laboratori: palestra, aula di informatica, biblioteca, aula di musica, aula di scienze, sala teatro, aule per piccoli gruppi. Attrezzature: 10 pc, 3 LIM, sussidi didattici, libri della biblioteca alunni, attrezzature per la palestra.

MONTE ORE DELLE DISCIPLINE

4 L’ ORGANICO DELL’AUTONOMIA

FABBISOGNO DI ORGANICO

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In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.

Il fabbisogno di organico di potenziamento della scuola secondaria comprende e servirà a sostenere gli obiettivi didattici del progetto “ Torino fa scuola”.

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n.

a.s. 2017-18: n.

a.s. 2018-19: n.

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n.

a.s. 2017-18: n.

a.s. 2018-19: n.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17

a.s. 2017-18

a.s. 2018-19

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

b. Posti per il potenziamento

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Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo

Collaboratore scolastico

4. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Si fa riferimento a quanto indicato alle sezioni “Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015 e alla nota Miur del 7.1.2016 “Indicazioni e orientamenti per la definizione del Piano triennale per la formazione del personale”.

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico.

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

Le competenze di Italiano e Matematica Docenti Potenziamento

Avimes Docenti Potenziamento

Lettura e biblioteca Docenti Potenziamento

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Quadri di riferimento Invalsi Docenti Potenziamento

Mus-E Docenti Potenziamento

Registro elettronico Docenti Potenziamento

Migliorare competenze informatiche Docenti Potenziamento

D-schola Docenti potenziamento

Torino fa scuola Docenti Potenziamento

5. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Si fa riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015.

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione

Fonti di finanziamento

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

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