Anno 2 Massimo Taggiasco 10 Primi!!!

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D iciamo la verità: non se lo aspettavano neanche i più ottimisti. Invece, dopo sette giornate, l’Alessandria è prima in classifica, in compagnia della blasonata Spal. Non è il caso di farsi soverchie illu- sioni, perché, almeno sulla carta, il girone presenta formazioni decisa- mente più forti del- la nostra. Sognare, però, non è vieta- to e i pronostici, nel calcio co- me in ogni disciplina sportiva, sono fatti per essere sovvertiti e smen- titi. La grinta, la voglia di vincere, lo spirito di grup- po, l’ambiente so- no fattori impre- vedibili, variabili, impalpabili eppu- re sempre deter- minanti in una corsa lunga come questo campiona- to. La nostra im- pressione è che nel- l’ambiente grigione- ro si stia creando la giusta miscela dei tanti elementi sporti- vi che possono portare a gran- di risultati. Oggi si incontrano le prime quattro del girone: i grigi contro il Sorrento (quar- ta, due punti sotto), la Spal contro la Salernitana (terza, un punto sotto). È un confron- to nord/sud abbastanza inedi- to ed imprevedibile, che regala nuove emozioni ad un torneo davvero interessante. La giornata non è decisi- va, ma potrebbe già dare valide indicazio- ni sulla fondatezza delle ambizioni del- l’Orso Grigio e dei suoi tifosi. Ci pa- re che il gioco stia migliorando e l’avversario odierno non è irresistibile. Tutti al Moc- cagatta, quin- di, per trasci- nare l’Orso a un’altra vitto- ria davanti (e alla fac- cia) a tutti! Noi ci crediamo. Hurrà Grigi! P.S.: Quanto ai fatti verificatisi do- po la gara col Gub- bio, premesso che ogni violenza è stu- pida e insensata, inviteremmo tut- ti ad aspettare ad emettere giu- dizi saccenti do- po che sarà stata chiarita la reale di- namica dell’accaduto. In ogni caso, sia ben chiaro, tanto co- me alessandrini, che come ti- fosi, non accettiamo lezioni di ‘civiltà’ da nessuno! Massimo Taggiasco Anno 2 n.12 Direttore Massimo Taggiasco 10 ottobre 2010 NUOVO Quindicinale di calcio... e non solo Diffusione gratuita Focaccia al formaggio Maxi pizza Specialità pesce P.tta Bini 9-ALESSANDRIA Tel. 0131 253736 Locale climatizzato Forno a legna Chiuso il lunedì Pizzeria Ristorante Focaccia al formaggio Maxi pizza Specialità pesce P.tta Bini 9-ALESSANDRIA Tel. 0131 253736 Locale climatizzato Forno a legna Chiuso il lunedì Pizzeria Ristorante Aperto tutti i giorni Aperto tutti i giorni Locali climatizzati Sala fumatori Slot di ultima generazione Locali climatizzati Sala fumatori Slot di ultima generazione Primi!!! LiveShowClub ex Marlon Brando Giovedì, venerdì e sabato con le più belle e famose sexy star d’Italia Località Opessina, 10 Castelnuovo Calcea Tel. 0141 957005 illuminazione Alessandria Via Galimberti n.47 angolo Via Sclavo (dietro il Centro Commerciale ‘Gli Archi’) Tel. 0131 225875 - Fax 0131 225775 [email protected] - www.stylelux.it LE MIGLIORI PROPOSTE DEL SETTORE

Transcript of Anno 2 Massimo Taggiasco 10 Primi!!!

Diciamo la verità: non se loaspettavano neanche i più

ottimisti. Invece, dopo settegiornate, l’Alessandria è primain classifica, in compagniadella blasonata Spal. Non è ilcaso di farsi soverchie illu-sioni, perché, almeno sullacarta, il girone presentaformazioni decisa-mente più forti del-la nostra. Sognare,però, non è vieta-to e i pronostici,nel calcio co-me in ognidisciplinasportiva,sono fattiper esseresovvertiti e smen-titi. La grinta, lavoglia di vincere,lo spirito di grup-po, l’ambiente so-no fattori impre-vedibili, variabili,impalpabili eppu-re sempre deter-minanti in unacorsa lunga comequesto campiona-to. La nostra im-pressione è che nel-l’ambiente grigione-ro si stia creando lagiusta miscela deitanti elementi sporti-vi che possono portare a gran-di risultati. Oggi si incontranole prime quattro del girone: igrigi contro il Sorrento (quar-ta, due punti sotto), la Spalcontro la Salernitana (terza,

un punto sotto). È un confron-to nord/sud abbastanza inedi-to ed imprevedibile, che regalanuove emozioni ad un torneo

davvero interessante. Lagiornata non è decisi-va, ma potrebbe giàdare valide indicazio-ni sulla fondatezzadelle ambizioni del-

l’Orso Grigio e deisuoi tifosi. Ci pa-re che il giocostia migliorandoe l ’avversarioodierno non èirresistibile.

Tutti al Moc-cagatta, quin-

di, per trasci-nare l’Orso a

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Hurrà Grigi!P.S.: Quanto ai

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chiarita la reale di-namica dell’accaduto. In ognicaso, sia ben chiaro, tanto co-me alessandrini, che come ti-fosi, non accettiamo lezioni di‘civiltà’ da nessuno!

Massimo Taggiasco

Anno 2 n.12 Direttore Massimo Taggiasco 10 ottobre 2010

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Siamo primi in classifica: nonsembra neanche vero!

«Però è così. E il bello è che questasquadra il meglio lo deve ancora da-re».

Addirittura! Meglio di così?«Premesso che non ci si deve mon-

tar la testa perchè l’obiettivo prima-rio rimane la salvezza, è evidenteche, squalifiche ed infortuni a parte,diversi giocatori devono ancor tro-vare la giusta continuità e lo stessoallenatore sta provando varie solu-zioni alla ricerca dell’undici miglioreper cui mi pare di tutta evidenza chela squadra non sia ancora al top delproprie potenzialità».

È lecito allora sognare?«Ma un sogno lo stiamo già viven-

do se pensiamo che è dai tempi delcampionato ‘96/’97 che non ci siesprimeva a questi livelli e poi, consi-derando il fatto che solo 5 anni fa iGrigi stavano in Eccellenza, sarei cu-rioso di sapere in quanti avrebberoscommesso che oggi si sarebbero tro-vati in una posizione che profuma diSerie B».

Allora dal sogno passiamo all’estasi…

«No, meglio restare con i piedi perterra pensando alla salvezza (anchese è pur vero che cominciare bene si-gnifica esser già a metà dell’opera)».

Cambiamo argomento. Si èfatto un gran parlare, anche a li-vello nazione, della vicenda re-

lativa al portiere delGubbio. Qual è la tua opi-nione al riguardo?

«Dal momento che non ho assistitoai fatti il mio parere non conta nullaanche se mi sembra abbastanza evi-dente che si sia trattato di un eventodel tutto occasionale che nulla ha ache vedere con uno scontro tra tifo-serie».

Episodi del genere vanno co-munque duramente stigmatizza-ti.

«La violenza va sempre stigmatiz-zata e una lesione simile non può tro-vare giustificazione in uno scambiodi sfottò o di provocazioni, per quan-to volgari esse siano: del resto lostesso Codice Penale prevede unacausa speciale di non punibilità soloper il caso di reciprocità delle ingiu-rie, non per quello delle lesioni allapersona (idem in caso di reazioneviolenta ad un insulto). Comunquesiano andate le cose, parlando daalessandrino, sono rattristato perl’immagine negativa che è stata at-tribuita alla città e, in tal senso, tro-vo importante la posizione manife-stata della società che sin dall’iniziosi è dichiarata lesa essa stessa dal-l’episodio in questione».

Dunque tutti allo stadio per lapartita col Sorrento?

«Sì, perchè questa squadra meritapiù entusiasmo da parte del suo pub-blico».

Vuoi ricevere gratis in anteprima ‘Nuovo Hurrà Grigi’ sul tuo computer? Invia una mail a: [email protected] verrà inviata una copia del giornale in formato pdf prima di ogni gara casalinga dell’Alessandria!

Non so come potrà finire questocampionato, è obiettivamente an-

cora troppo presto per potersi fareun’idea compiuta della reale forza dimolte squadre. C’è una Cremonese chea volte balbetta, c’è un Sorrento che,ora, va a mille, c’è una Spal che a trattisembra troppo bella per essere vera e,soprattutto, c’è un Verona che non haancora acceso il motore ma che fa tor-nare alla memoria, quanto a potenzia-lità inespressa, il percorso di quel Va-rese di un paio d’anni fa partito malis-simo e finito davanti a tutti. Di una co-sa però possiamo essere sicuri: se lecose continueranno così come ci è sta-to dato di vedere in queste prime settegiornate, per l’Alessandria sarà un’an-nata estremamente spumeggiante.Questi Grigi, quanto a emozioni, non cifaranno mancare nulla. In campo efuori. Buone prestazioni; qualche bat-tuta a vuoto; spade di Damocle sottoforma di penalizzazioni che restanoper un bel po’ appese sulla testa e chepoi si dissolvono nel nulla; trionfi a ta-volino grazie alla superficialità altrui eall’attenzione propria; dopogara tor-mentati, stupidi, incivili, violenti; setti-mane passate a parlare più di tribunali,querele, squalifiche che non di calcio…Tutti gli ingredienti necessari per faredi questa stagione sportiva un qualco-sa da inserire a pieno titolo tra le an-nate da ricordare, come quelle di unbuon vino che si beve con piacere. Sepoi, a tutte queste sensazioni, ci ag-giungiamo un Servili che non si lasciacommuovere neppure dal suo passatoaltoatesino e tira su la saracinesca an-che al Druso di Bolzano, una squadrache, senza strafare, riesce a mettere la

museruola a quel Sud Tirol che nelleultime domeniche aveva ben impres-sionato, quel pizzico di fortuna chepermette a una battuta d’angolo dicompiere un percorso miracoloso che,con qualche piccola deviazione, va dal-la bandierina alle spalle del portiere,beh, allora, potete star certi che avre-mo ottimi motivi anche quest’anno diessere tifosi grigi. Per godercela in ma-niera completa e appagante, però, nondobbiamo perdere di vista quello che,stando alle dichiarazioni della vigilia eai progetti della dirigenza, rimanel’obiettivo primario per questa stagio-ne: una tranquilla salvezza, da raggiun-gere il più presto possibile, attraversoanche la soddisfazione di exploit im-portanti. La serenità deve rappresenta-re l’arma in più per quest’Alessandria2010-2011: sentimento che deve trova-re la sua scontata origine nella condu-zione societaria, passando per la testae le gambe dei ragazzi che vanno incampo, per finire con la gioia, la pas-sione, l’entusiasmo che devono carat-terizzare la spinta, fondamentale comesempre, che deve arrivare dai tifosi,dalla Curva. Intanto godiamoci la vistadel Televideo Rai che mette l’Alessan-dria davanti a tutti e godiamoci la sen-sazione, anzi, la certezza che la magliagrigia è tornata a recitare un ruolo daprotagonista nel calcio importante, do-po qualche periodo non privo di qual-che apprensione e di qualche patemadi troppo. Grande l’Alessandria in cam-po e grandi i suoi tifosi sugli spalti, allafaccia di chi, nelle ultime settimane, havoluto farli passare per Unni devastan-ti. Il Grigio non è il colore della violen-za.

Punto grigio di Giovanni Mediliano

Cosi bello che...

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Èstato approvato a larga maggio-ranza in Consiglio regionale que-

sto pomeriggio l’ordine del giornopresentato dal Vicepresidente delConsiglio Riccardo Molinari in cui simanifestava solidarietà verso la Cittàdi Alessandria, l’U.S. Alessandria Cal-cio e i suoi tifosi in merito alla diffa-matoria campagna di stampa perpe-trata da alcuni giornali, ed in partico-lare un’importante testata sportivanazionale, circa la descrizione diquanto accaduto domenica 26 set-tembre nei pressi dello stadio ‘G.Moccagatta’ dopo la partita tra Ales-sandria e Gubbio. La Questura ha ri-costruito i fatti qualche giorno doporiducendo il tutto ad una colluttazio-ne fra due persone, mentre a caldo letestate giornalistiche avevano parlatodi accoltellamenti, aggressione di de-cine di persone, violenza ultrà. «Èstato importante fare chiarezza sul-l’accaduto - le parole del Vicepresi-dente del Consiglio Regionale Moli-nari - visto che all’indomani dei fattila precipitosa descrizione di quantosuccesso ha connotato la città diAlessandria e la sua tifoseria comeviolenta ed incivile, mentre le indagi-ni hanno accertato che si è trattatodi un diverbio tra singoli, che comeogni fatto violento va condannato inmaniera ferma, ma che non deve inalcun modo intaccare il nome diun’intera comunità. Trovo molto po-sitivo che anche il Consiglio regiona-le abbia voluto manifestare la suasolidarietà nei confronti di Alessan-

dria, vittima di una campagna distampa fatta di resoconti rivelatisiinfondati, oltrechè alle forze dell’or-dine che a differenza di quanto ri-portato hanno garantito la sicurezzadello svolgimento della partita. Vo-glio sottolineare inoltre il fondamen-tale elemento aggregante dello sta-dio - aggiunge Molinari - per cui i ti-fosi non vanno condannati a prescin-dere, ma al contrario chi vive la pro-pria passione per l’Alessandria portaavanti una tradizione di cui la cittàdeve essere orgogliosa. Fortunata-mente sappiamo che la nostra città èben diversa rispetto a quella di stam-po delinquenziale dipinta il giornodopo l’accaduto di tale spiacevolefatto, e con forza abbiamo voluto ri-badirlo anche in Consiglio regiona-le».

Ha fatto molto ‘scandalo’ in città (e non solo tra la tifoseriaalessandrina) un articolo apparso sulla Gazzetta dello

Sport il lunedì 27 settembre, giorno successivo alla gara colGubbio, caratterizzata dai noti fatti di cronaca extra calcistica.L’articolo recava una ricostruzione dei fatti assolutamente ar-bitraria e non rispondente all’accaduto, per di più con un’im-postazione che, secondo noi, tendeva chiara-mente a colpevolizzare e mettere in cattiva lucetutta la nostra tifoseria, se non l’intera città.Molti, giustamente, si sono risentiti. Alcuni, però,hanno colpevolizzato uno degli autori dell’artico-lo, il collega alessandrino Nicola Pilotti che è sta-to fatto oggetto di pesanti minacce ed ingiurie:un modo di reagire che non è giustificato né giu-stificabile.

Cerchiamo di chiarire l’accaduto dando la pa-rola a Pilotti, fermo restando che il nostro gior-nale è a disposizione dei lettori per ogni altro in-tervento, purchè contenuto nei termini di un di-battito civile e corretto.

Pilotti, qual è la tua versione dell’accadu-to?

«Innanzitutto è vero che l’articolo del lunedì portava anchela firma di Nicola Pilotti, ma era firmato pure da EURO GRILLI.Il mio impegno è stato solo per la cronaca della partita inquanto,dopo aver inviato l’articolo alla Redazione, ho dovutoandare a Voghera per impegni seri di famiglia. Ho saputo del-l’aggressione a Lamanna solo il lunedì mattina, quando mi hatelefonato un tifoso grigio per chiedermi chiarimenti. Il pezzorelativo all’aggressione è stato fatto da EURO GRILLI, corri-spondente da Gubbio per la Gazzetta, nonchè addetto stampadel Gubbio stesso, che si trovava sul pullman della squadra almomento del fatto».

Non era, forse, il caso di controllare il contenuto di unarticolo recante la tua firma?

«Mi è stato materialmente impossibile farlo. Se ne sonodette di cotte e di crude sul mio conto, che non voglio bene aigrigi (tutto falso,e tu lo sai bene...), che ho infangato il nomedella città e dei suoi tifosi, ma non è così. Pare che la Gazzetta

dello Sport abbia preso ‘l’accoltellamentoal portiere del Gubbio’ dall’agenzia stam-pa ITALPRESS per la quale non si esclu-dono denunce e quant’altro. La SocietàAlessandria calcio è al corrente di quantoscrivo e puoi chiederne conferma, cosìcome ai colleghi giornalisti della città. Èchiaro che tutti ora vogliono lavarsene lemani ed accusare il sottoscritto, ma i fattisono andati come ho descritto. E, nono-stante le mie poche righe inviate il lunedìalla redazione della Gazzetta per il gior-no successivo, il quotidiano ha credutoopportuno seguire la linea intrapresa ilgiorno prima. Ora,non voglio giustificarela mia totale estraneità all’accaduto,ma il

mio unico torto è stato quello di non aver saputo nulla il gior-no stesso, altrimenti avrei date le notizie veritiere senza cal-care la mano com’è mia abitudine. Ringrazio Hurrà Grigi perl’opportunità concessami e, se mi permetti, un forte FORZAGRIGI da Nicola Pilotti».

Confidiamo che tutti sappiano rispettare il proprio ruolomantenendo la necessaria pacatezza, in un momento in cuitutti dobbiamo essere uniti nel sostenere l’Orso Grigio in testaalla classifica. Non diamo pretesti di alcun genere a chi questaAlessandria, inaspettatamente al vertice, può dare fastidio.

Massimo Taggiasco

Intervista a Nicola Pilotti

A proposito della ‘Gazzetta’...

Approvato un Consiglio Regionale un Odg

Molinari: «Alessandria non è il Bronxe i tifosi grigi non sono dei delinquenti»

Eugenio Lamanna

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CREMONESE SPEZIA

GUBBIO REGGIANA

LUMEZZANE COMO

PAGANESE PERGOCREMA

PAVIA RAVENNA

SALERNITANA MONZA

SORRENTO SPAL

SÜDTIROL BASSANO VIRTUS

HELLAS VERONA ALESSANDRIA

9ª giornata 17 ottobre 2010

ALESSANDRIA SORRENTO

BASSANO VIRTUS LUMEZZANE

COMO GUBBIO

CREMONESE SÜDTIROL

MONZA PAVIA

RAVENNA HELLAS VERONA

REGGIANA PAGANESE

SPAL SALERNITANA

SPEZIA PERGOCREMA

8ª giornata 10 ottobre 2010 Classifica

Totale RetiPt G V N P Mi F S

SPAL 14 7 4 2 1 1 12 6

ALESSANDRIA 14 7 3 2 2 -2 6 4

SALERNITANA 13 7 4 1 2 -2 9 6

SORRENTO 12 7 3 3 1 -3 14 10

CREMONESE 11 7 3 2 2 -2 9 7

REGGIANA 10 7 2 4 1 -3 12 10

GUBBIO 10 7 3 1 3 -5 11 10

PAGANESE 10 7 3 1 3 -5 6 8

LUMEZZANE 9 7 3 3 1 -3 6 4

PERGOCREMA 8 7 1 5 1 -7 6 5

BASSANO V. 8 7 2 2 3 -5 8 10

PAVIA 8 7 2 2 3 -7 6 8

SÜDTIROL 8 7 2 2 3 -7 6 9

RAVENNA 7 7 1 4 2 -6 5 6

HELLAS VERONA 6 7 1 3 3 -7 9 9

SPEZIA 6 7 1 3 3 -7 6 8

COMO 6 7 1 3 3 -7 5 9

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Pssando per due reti ad unasul terreno del ‘Druso’ di

Bolzano, l’Alessandria si ‘sbloc-ca’ anche in trasferta e, compli-ce il pareggio in fuori casa dellaSpal, si ritrova in vetta allaclassifica.

Il mister Sarri si è detto mol-to contento del comportamen-to dei giocatori grigi ed ha di-chiarato che questa prima vit-toria in trasferta è stata assolu-tamente meritata.

Durante i novanta minutil’undici alessandrino ha corsoveramente pochi pericoli ed hadimostrato di tenere sempre inmano il comando delle opera-zioni, lasciando ai padroni dicasa solo alcune rare folate of-fensive.

Il ‘mal di trasferta’ oramaisembra alle spalle, a Pagani èstato un episodio sporadico e aLumezzane l’unica partita fuoridalle righe. Tornando alla parti-ta, i grigi hanno subito un mini-mo di pressione avversaria solonegli ultimi dieci minuti dopoche il SüdTirol aveva accorciatole distanze.

La rete dei padroni di casa èarrivata proprio quando Cam-maroto è dovuto uscire dalcampo per un leggero infortu-nio, probabilmente in paritànumerica l’Alessandria nonavrebbe subito il goal.

Ottima la prestazione di Ca-millucci e Damonte autori delle

due reti grigie, bene anche Cro-ce che ha fornito un’ottima pro-va fino a quando è rimasto sulterreno di gioco, un leggero in-fortunio lo ha tenuto negli spo-gliatoi durante l’intervallo.

Nella ripresa è stato sostitui-to anche Bonomi, sempre perinfortunio, ma fortunatamenteè sembrata una cosa leggera.

Seppur non direttamentecoinvolta nel disdicevole fattodi domenica scorsa, l’Alessan-dria calcio ha avuto il grandemerito di tenersi totalmentefuori dalle polemiche e questagiusta scelta è stata premiata aBolzano.

Non bisogna però lasciarsiprendere dai facili entusiasmied è fondamentale che squadrae tifoseria ‘rimangano con i pie-di per terra’, tifosi che domeni-ca, in buon numero, hanno so-stenuto ed apprezzato i propribeniamini.

Con il prossimo turno iniziaun trittico molto impegnativo,prima il Sorrento al Moccagattae poi due trasferte a Verona eda Ravenna, che sarà il posticipodella decima giornata e verràdisputata il lunedì sera.

Ovviamente tutti noi speria-mo che la striscia positiva pos-sa continuare a lungo per lagioia di tutta la squadra e deinumerosissimi tifosi alessandri-ni.

Biagio Gandini

SudTirol Alto Adige-Alessandria 1-2

n.12 10 ottobre 2010 5

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leada, i campioncini delprogramma televisivoCampioni, il sogno delCervia, allenati da ‘Cic-cio’ Graziani. Nella sta-gione 2006-07, il Sorren-to vince il campionato diC2 ed accede alla Serie C1,nello stesso anno vince la Su-percoppa di Lega Serie C2, po-sizionandosi al primo postonella classifica a tre con 4 pun-ti totali dinanzi a Legnano (se-condo con 3 punti e sconfittoper 1-0 a Sorrento) e Foligno,ultimo con 1 punto. Nel 2007-08 viene sconfitto nella secon-da giornata di campionato incasa dal Potenza per 0-1, inquesta occasione il Sorrento

ricaduta in Serie C2 nel 1987 e,dopo alcuni tentativi di risalitanon andati a buon fine, la re-trocessione in Interregionalenel 1989 per inadempienze fi-nanziarie. Il risorgere rossone-ro parte nella stagione 1997-98, quando vince il girone Bdell’Eccellenza campana da-vanti a Paganese e Palmese, econquista nella finale unica diCaserta la Coppa Italia Dilet-tanti fase regionale Eccellen-za-Promozione contro la Viri-bus Unitis ai rigori. L’anno do-po, in Serie D, chiude in testail girone d’andata e arrivaquinto sognando la C2 ad oc-chi aperti. In D evita, nella sta-gione 2000-01, la retrocessio-

Nel 1949 si iscrisse al cam-pionato di promozione do-

ve rimase fino alla stagione1967-68, anno in cui si classifi-cò primo e venne promosso inSerie D. L’anno successivo ilSorrento disputò un ottimocampionato, arrivando ancorauna volta primo in classifica aparimerito con la Turris, e ve-nendo promosso in Serie C do-po aver vinto proprio contro lasquadra corallina uno spareg-gio in gara unica disputatosi al‘Flaminio’ di Roma: vittoriarossonera per 1-0, gol siglatoda Sani. Nella stagione 1970-71 il Sorrento giunse di nuovoprimo, e venne promosso inSerie B. In quell’anno il portie-re Gridelli raggiunse il recorddi imbattibilità con 1537 minu-ti. L’allenatore di quella com-pagine era Giancarlo Vitali. Ilprimo campionato in Serie B(con in squadra il giovanissi-mo Giuseppe Bruscolotti pro-tagonista in A nel Napoli diMaradona) fu però disastrosoper i sorrentini, che arrivaronopenultimi in classifica nono-stante un girone di ritorno daritmo promozione. Le gare ca-salinghe in quell’anno si gioca-rono al ‘San Paolo’ di Napoli. Icostieri retrocessero in SerieC, dove restarono fino al 1977-78, anno della retrocessione inSerie C2. Nel 1984-85 la squa-dra sorrentina arrivò secondain classifica e venne promossain Serie C1. Da quel momentoin poi, il Sorrento attraversòun periodo buio: dapprima la

Erpen

Armellino

Togni

Corsetti

Pignalosa

Paulinho

Lo Monaco

De Giosa

Vanin

Terra

Rossi

ne in Eccellenza vincendo lospareggio disputatosi a Bene-vento con l’Internapoli ai rigo-ri. Nel 2005-06 ha ottenuto lapromozione dalla Serie D allaSerie C2 e si è aggiudicata laCoppa Italia Serie D battendoin finale il Giarre, e preceden-temente, in semifinale con go-

perde la lunghissima imbatti-bilità casalinga che durava dal1º maggio 2004 (Sorrento-Pa-ganese 1-2). Dopo 72 risultatiutili consecutivi interni in gareufficiali e dopo tre anni, quat-tro mesi ed un giorno si chiudela striscia vincente che poten-zialmente poteva eguagliare le58 gare ufficiali di campionatosenza sconfitte interne del Mi-lan, interrottesi nel 1993. Do-

La rosa

Il camminoSorrento Salernitana 2-2Pergocrema Sorrento 0-0Sorrento Reggiana 4-3Bassano V. Sorrento 2-1Sorrento Ravenna 3-2Monza Sorrento 1-1Sorrento Como 3-0

Portieri: Angelo Casadei (1988), RobertoMancinelli (1976), Fabrizio Pratticò (1990),Generoso Rossi (1979). Difensori: SimoneAngeli (1978), Roberto De Giosa (1981), Fran-cesco Di Nunzio (1985), Davide Grassi (1986),Massimo Lo Monaco (1980), Angelo Piscitelli(1983), Ernesto Terra (1978), Ronaldo Vanin (1983). Centrocampi-sti: Marco Armellino (1989), Claudio Corsetti (1986), Horacio Nico-las Erpen (1981), Antonio Esposito (1983), Gennaro Ferrara (1990),Gaetano Manco (1982), Abdoulaye Niang (1983), Attilio Nicodemo(1974), Romulo Togni (1982). Attaccanti: Massimiliano Carlini(1986), Paulo Sergio Bettanin Paulinho (1986), Gaetano Pignalosa(1981), Angelo Vaccaro (1981). Allenatore: Giovanni Simonelli.

SORRENTOCALCIO

1945

I rossoneri hanno il miglior attacco ma anche la seconda peggior difesa del girone

Un Sorrento a trazione anteriore

po vari alti e bassi, giunge unpiazzamento a ridosso dellazona alta della classifica. Nel2008-09 conquista per la pri-ma volta nella sua storia laCoppa Italia Lega Pro, batten-do nella doppia finale la Cre-monese (0-0 a Cremona e 1-0a Sorrento). Il gol decisivoporta la firma di FedericoGiampaolo, fratello dell’alle-natore del Siena.

Le partite dei campani hanno andamento ‘zemaniano’ soprattutto tra le muradi casa e la coppia offensiva Paulinho-Pignalosa è la più prolifica del torneo.Il Direttore Sportivo della società è l’indimenticato ‘ex’ Salvatore Avallone

n.12 10 ottobre 20106

di Ponzano A. e C.

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Lassù... controtutto e tutti!

n.12 10 ottobre 2010 7

Raggruppa tutti i giornalistioperanti sul territorio re-

gionale ma ha un ‘cuore’ ales-sandrino la rappresentati-va piemontese dei gior-nalisti che, da ormaitre anni, partecipacon ottimi risultatial Trofeo D’Aguan-no, torneo voluto dal-l’USSI (Unione StampaSportiva Italiana) peronorare la memoria delpopolare giornalista spor-tivo scomparso prematu-ramente, che sta assu-mendo il ruolo di vero eproprio campionato na-zionale per i rappresen-tanti della categoria. Lozoccolo duro dell’organiz-zazione è rintanato nellaredazione de ‘Il Piccolo’,da dove Mimma Caligaris, la‘presidenta’ e i fidi MassimoBrusasco e Marcello Feola, ti-rano le fila del gruppo, orga-nizzano, trovano sponsor, con-tattano giornalisti-giocatori.

E proprio questo è il proble-ma maggiore: riuscire a…sco-vare, tra i tantissimi iscrittiagli elenchi dei professionisti edei pubblicisti, chi sia in gradodi dare due calci a un pallonecon un minimo di costrutto.Capita quindi di vedere schie-rati con la bella maglia blu in-

e tendini ormai calcificati. O,ancora, che ci sia un trottolinoin perenne movimento contrascorsi recenti da…’una vitada mediano’, chiamato a dialo-

gare a centrocampo con unmarpione che ha speso tuttele energie a sua disposizio-ne nel tragitto dagli spo-gliatoi al campo. Eppure

funziona! La rappresentativapiemontese si èfatta una solida re-putazione in am-bito calcio-giorna-listico e ha giàavuto modo di farvedere di cosa ècapace anche al difuori delle sfidetra ‘atleti della ta-stiera’. Lo scorso17 maggio, il glo-rioso terreno delMoccagatta ales-

sandrino ha visto il trionfodell’USSI Piemonte nel qua-drangolare organizzato perraccogliere fondi in favore del-la Onlus Uspidalèt. Avversaridi tutto rispetto come la rap-presentativa dell’Ospedale In-fantile ‘Cesare Arrigo’, la squa-dra dell’Asl cittadina e, soprat-tutto, la quotatissima rappre-sentativa degli avvocati ales-sandrini, sono stati superati daBrusasco e compagni, al termi-

ne di una combattutissima se-rie di incontri.

Una storia, quella dell’USSIPiemonte, che è cominciataproprio nello stadio alessan-drino, con la prima edizionedel Trofeo D’Aguanno, affron-tando la Liguria. Piemonte su-perato per 2 a 1 ma ripescatocome migliore delle sconfitte.Nel turno successivo l’avversa-rio è l’Emilia Romagna, il ri-sultato identico così come il ri-pescaggio come migliore dellesconfitte. Se non altro, unasquadra fortunata! La qualifi-cazione alla ‘Final four’ di Cit-tà Sant’Angelo (Pescara), conAbruzzo Molise, Lazio e Ligu-ria è conquistata ma la trasfer-ta resta un sogno che si infran-ge contro giornali in chiusurae redazioni che non concedonoil nulla osta.

Va meglio il secondo anno.L’ormai classica sfida alla Li-guria è vinta, così come la garasuccessiva con l’Umbria, gio-cata a Coverciano: il centrosportivo della Nazionale vieneraggiunto a bordo del pulminodel Castellazzo, dopo un viag-gio sulle orme di Indiana Jo-nes. Altrettanto avventurosol’avvicinamento al girone fina-le, da disputarsi al CentroSportivo dell’Acquacetosa diRoma. Si va in treno e il ritar-

Nato a Roma i l 12 giugno 1964, Alber toD’Aguanno inizia a dedicarsi alla sua passione

giornalistica scrivendo notizie legate al girone Zdel campionato di Seconda Categoria lombarda,quello che comprende le squadre del monzese, cit-tà dove la sua famiglia vive. Con il passaggio a unatestata di maggiore tiratura, seppure sempre a vo-cazione locale, Alberto inizia a interessarsi di hoc-key su pista, disciplina nella quale alcune squadredi Monza disputano i campionati di Serie A. Pro-prio di alcune partite di hockey su pista, poi, si oc-cupa per le sue prime dirette televisive, dalle an-tenne di TeleRadio Monza Brianza. Col passaggio aRete Quattro la sua carriera prende il volo. Albertoricopre il ruolo di inviato, per le reti Mediaset eper Radio Deejay, ai Mondiali di calcio 2006 inGermania e diviene in breve un volto di punta diMediaset Premium. Improvviso, nel sonno, un ma-lore lo stronca nella notte del 9 dicembre 2006, asoli quarantadue anni. A lui è dedicato il torneoorganizzato dall’Unione Stampa Sportiva Italiana,

USSI Piemonte

Una squadra dal ‘cuore’ alessandrino

tenso dell ’USSI Piemonte,brizzolati signori di mezz’età,discreta pancetta e un passatoda presunto atleta, mescolaticon giovani ancora in piena at-tività sportiva o con ex seden-tari scribacchini che, all’albadegli ‘anta’ si scoprono velleitàcalcistiche impossibili da trat-tenere.

Un intruglio che, a un primosuperficiale impatto, può sem-brare che lasci molto a deside-

rare ma che, miracoli del cal-cio, offre invece ottime garan-zie di buona riuscita.

Succede così che a fianco diun portiere che solo un annofa difendeva i pali di una squa-dra di Promozione ce ne sia unaltro che a fatica si riesce a in-filare la maglia, o che a farcoppia con un affidabile mar-catore con un cognome da Se-rie A ce ne stiano un paio conmuscolature corrose dagli anni

Il torneo dell’USSI è dedicato al giornalista prematuramente scomparso

In memoria di Alberto D’Aguanno

do è di quelli che fanno impaz-zire ogni giorno i pendolari.Alcuni ragazzi cominciano aindossare la divisa da giocoaddirittura nello scomparti-mento ferroviario, in quanto leauto inviate a prelevare i cal-ciatori piemontesi li scaricanodirettamente sul campo dove ilaziali sono in trepidante atte-sa. Alla fine il torneo lo vince ilLazio (non senza qualche pole-mica legata a rigori generosa-mente concessi da un arbitrotrasteverino ed espulsioni al li-mite della farsa), che supera infinale l’Abruzzo Molise, men-tre gli azzurri piemontesi per-dono la ‘finalina’ con la Tosca-na. Quarti, al termine diun’esperienza difficile da di-menticare.

Lunedì scorso, sui campiAurora di Via San GiovanniBosco, ha preso il via l’edizio-ne 2010. Di fronte all’USSIPiemonte la temutissima Lom-bardia, regno degli ex giocatoripassati al giornalismo. Poten-zialità enormi, decisamentenon confortate dal risultatodel campo: Piemonte 8 - Lom-bardia 0!

Prossimo appuntamento il15 ottobre a Cervia per il trian-golare finale. Male che vada simigliorerà il quarto posto del2009...

Presidente USSI Piemonte:Sandro BocchioPresidente: Mimma CaligarisTeam Manager: Adelchi PuozzoDirettore Tecnico: Massimo DelfinoPreparatore ‘tattico’: Massimo BrusascoResponsabili organizzazione:Andrea Pavan e Marcello Feola

Portieri: Filippo Simonetti,Massimo Brusasco, Marcello FeolaDifensori: Bruno Cantamessa,Alessandro Trisoglio,Francesco Foderà,Errico D’Andrea, Stefano Roncati,Fabrizio Laddago,Roberto Saracco, Sergio Baldini,Gianluigi Legnaro, Bruno Barba,Massimo PutzuCentrocampisti:Alessandro Baretti,Andrea Bonino, Alberto Mauro,Paolo Aghemo, Antonio Paolino,Fulvio Guerci, Gianluca MarcheseAttaccanti: Andrea Pavan,Marco Pasotto, Paolo Petrera

Organigramma

vero e proprio campionato italiano per giornalisti,riservato agli iscritti all’Ordine, giunto quest’annoalla sua terza edizione.

La rosa della squadra

Corso Roma 77 - Alessandria - Tel./fax 0131 260592

paolorossi

RICEVITORIA N. 1678

RICARICHETELEFONICHE

n.12 10 ottobre 20108

Oggi fruiamo di un ‘patto inderoga’ con una piccola varia-

zione sul consueto tema, in un tema, nei te-mi che periodicamente trattiamo con questa Rivista: Conl’odierna, piccola ‘fortunata’ figurina parlante, usciamo dalconsueto’seminato’ della nostra raccolta, iniziata nel descrive-re e nel mettere in rilievo ambienti e personaggi del mondodel Calcio degni di nota. Con questa deroga (doverosa ed op-portuna) poniamo in evidenza un campione del Ciclismo, af-fermatosi ultimamente, vincendo, dopo 20 anni, dall’ultimaaffermazione italiana nella ‘Vuelta España’. Grande è il meritodi Vincenzo Nibali e coinvolgente è l’entusiasmo, da parte deitantissimi suoi tifosi ed appassionati. Lo squalo dello Stretto siafferma e si conferma campione. Da giovane si trasferisce inprovincia di Pistoia per coronare il suo sogno: divenire uncampione del Ciclismo. E, ci riesce, magnificamente, lo stiamovedendo. Si sa, nello ‘stretto necessario’ del suo ambientemessinese, vivendo nella fatidica città di Messina, (appunto)nella città dello Stretto: le possibilità di crescita sportiva era-no minime e destinate al fallimento, per le note difficoltà ori-ginate dalla mancanza di strutture sportive adeguate e di in-centivi capaci, utili e sufficienti per poterlo guidare e a collo-carlo nella ‘élite’ del ciclismo mondiale. I ‘mezzi’ messi a suadisposizione nella Toscana ciclistica (invece, come si voleva di-mostrare) hanno dato i meritati frutti. La sua strenua forza divolontà, la poderosa caparbia predisposizione ad emergere, acoronare un sogno o più sogni, trova nella Vuelta spagnola ilsuo perfezionamento. Il coronamento di un sogno. Sogno rea-lizzatosi, con vittorie già in età giovanile nelle Under, quindinon ancora ventenne. Oggi a 25 anni si consacra campione iri-dato in una corsa storica, mitica, che lo colloca (vincendo) nel-la ‘mitologia’ europea; non più, (solamente) nazionale. Militain società dal grande prestigio come la ‘Fassa Bortolo’ e la ‘Li-quigas’. Nell’ultimo Giro d’Italia, conquista un favoloso 3° po-sto, vincendo persino una tappa. Un grande preambolo, ormaidivenuto ri-corrente realtà in ogni scenario, in ogni competi-zione. Il nome nuovo di Vincenzo Nibali, percorre anche trion-falmente traguardi sulla Carta stampata. Il ‘Nibali Cannibali’della nostra ( ‘Hurca’!) (‘H’orcynus ‘H’orca’) si manifesta come-’Epopea’, non più episodico appuntamento sportivo, L’Epica

viene fuori con virtuosismi, fatiche e, grande di-spendio di energie fisiche e mentali. Il sogno divienerealtà. Realtà roboante, rotante sulle ‘due miticheruote’. Qualcuno osa accostarlo ai grandi del passa-to, definendolo il Coppi del Sud, Il Pantani delloStretto di Messina. Il messinese tutto cuore e forzadi volontà. L’eroe delle ‘Porte Scee’ di Scilla e Carid-di. Il vero unico Ponte unificante dell’Italia sportiva.Altro che, Ponte sullo Stretto, (a proposito di Ponti)il vero Messinese non vuole la costruzione del Pon-te, il Ponte (semmai) è un’opera ultima, (anche se,solo sulla carta o nelle intenzioni: una devastanteconcezione) non un opera prima. Per primi nella‘Agenda’ civica, nell’agenda civile debbono essererealizzate, strade funzionali con le relative stradeferrate. Case, al posto delle numerose ‘baraccopoli’ancora esistenti nei quartieri ‘tradizionalmente’ de-stinati da decenni in decenni a questa scandalosaabitudine. Ormai: Strutture sportive: Piscine, pale-stre, circuiti ciclabili e quanto altro abbisognasse aduna moderna cittadina sono le primarie esigenzeedilizie. Se, poi la moderna città, è niente meno chela Porta del Sud per definizione, allora la doverositàè più che primaria: irrinunciabile. Il Sud, come tutti iSud del mondo, è un ricco granaio di talenti. Talenti,che per lo più sono destinati a ‘soffocare’ nel ‘MareGrosso’ <dell’inconsistenza>. Così viene definito unospecchio di mare della città di Messina, sempre in-triso da forti, turbinose,gigantesche onde. Nibaliporta (con la sua vittoria) alla ribalta questi proble-mi. Problemi che debbono essere sanati al più pre-sto, quanto prima per dare sicurezza e serenità aduna città emblematicamente annoverata tra le piùbonarie, laboriose, talentuose della Sicilia. Oggi de-vastata dall’incuria dei tempi. Le alluvioni e le franenon debbono più verificarsi, occorre mettere in as-soluta sicurezza, quel ricco patrimonio umano epaesaggistico. Avendo vissuto, in età giovanile inquesta meravigliosa città, ci possiamo concedere(solo per inciso)una doverosa citazione: solo peronorare un talento di quei tempi. Abbiamo visto inquegli anni, talenti, nel mondo del calcio,dell’atletica e quanto altro: non poteremergere per la perenne penuria distrutture sportive. Un episodio(appunto) sui tanti: Al tempo del‘GoldenBoy’ Gianni Rivera, neicampetti di periferia di quellastraordinaria città, giocava a cal-cetto in un squadra dei campionatigiovanili, un ragazzo, un nostro amicod’infanzia un certo ‘Peppino’. Giocava nelruolo di regista, col 10 sulle spalle,(solitamente) affidato ai creativi.Con il pallone riusciva a

faredi tutto:

Dribbling, pal-leggio, tiri di inusitata

bellezza. Rivera aveva a Sud, nelprofondo Sud d’Italia, un suo perfetto omologo. Questogiovane ragazzo, non ebbe gloria. Il suo talentoera infinito, tutti volevano giocare con questoformidabile campione in erba. Noi, i più tantici consideravamo dei comuni mortali, mentrelui (eccellendo) riusciva a far gol calciandodagli angoli del campetto, centrando la reteed ingannando i giovani Portieri. La pallasembrava venisse teleguida (talmente era la pre-cisione di tiro) da formidabili piedi. Questo ragaz-zo, (purtroppo) completò la sua talentuosa stagionein campionati minori. Se avesse tirato calci al pallone,ad esempio, ad Alessandria, a Novara, a Vercelli, a Milanelloo in una qualsiasi zona del nostro Nord avremmo incon-trato un altro Rivera, un nuovo campione mitico daannoverare fra i grandi del calcio. La mia afferma-zione non è un iperbole fittizia, capziosa o quan-to altro: è la cruda realtà che sovrasta da de-cenni un vuoto empirico, sostanziale e reale diquelle magnifiche Terre. Per queste ragioniurgono strutture adeguate in ambienti nonsufficientemente attrezzati. Oggi nel ver-sante della Ricerca scientifica del nostroPaese stiamo cadendo prosaicamente inquesto vuoto pneumatico che porteràguasti nel nostro Futuro, col taglio deifondi alla Ricerca, allo Spettacolo ed alMondo sportivo, l’Eccellenza che hasempre contraddistinto la nostra SocietàCivile è destinata ad una sonora sconfit-ta. Oggi più che mai. Rimediabile, soloed unicamente con più attenzione verso iTalenti di tutte le discipline si potrà conti-nuare a ‘sfornare’ il Meglio del Meglio. ‘Admeliora’: Arrivederci a tempi Migliori, contanti nuovi Migliori.

Cissaca Bulls: l’educazione allo spirito sportivo è un punto fondamentale del modello psico-corporeo

E in partitella vinca il migliore...Le figurine parlanti di Antonino Freni

Vincenzo NibaliFreccia del sud, freccia del sole, come un treno vava per la maggiore, va per una vita migliore, in bici vacon la bici imbracciata per un’enorme infinita pedalatapedalata iniziata quando piccoli pedalini aveva indossoindossa la bici come un’ariete come il toro corre via.

Scalpita partendo dalla retrovia, da una zona in derivasulla riva di uno ‘stretto’ anfratto: lo Stretto di Messina.Stretto di Messina messo alla berlina da incuria belluinaposto di unica mitologica bellezza abitato da UlissePolifemo e dai ciclopi e da insigni letterati di valore.

Fautore di prodromi conterranei dal pensiero deboleil fattore artistico sempre emerge in zona baciatadal sole, dal mare e da un ambiente unico al mondoispiratore di tanti poeti, scrittori, pittori e co-autoriaccattivante in cima alla Vuelta lui compare nell’alto.

Verso i nostri collimanti desideri, con progressione tattica‘de’-fatigante, intrigante spunta campione dall’alto-monteimmortalato in supervisione lo sognava da giovin guasconesegue i suoi alti ritmi in continuazione vincendo a ripetizionetappe nei giri in girini e circuiti cittadini ospitato degnamente.

Va dove lo portano le sue gambe il suo cuore, il suo istinto,corre d’incanto può farsene un vanto, invece rimane semplice credibile in un mondo reso risibile da vanti ammantaticon vuoti incanti e disincanti, asseriamo, asseveriamovince col cuore, con le gambe, con la mente per la sua gentegente che lo segue implacabile e lo con-segue nella vittoria.

La sua una ricca iniziale epica pagina da ascriversi ed iscriversinegli annali sportivi di decennali e decennali fasti sportivisempre corrivi, sempre tosto fier se ne va e forte se ne fuggefuggitivo dal gruppo, in testa alla coda della corsa mai ci staemerge volitivo granitico ‘furtivo’ scalando la volta Vuelta.

Oggi è in testa, nella testa di chi lo ammira, di chi lo ispiranelle spire del gorgo nel giro termale della pistoia templareaperta ai suoi fabbisogni. generatrice di sogni giovaniliscala la ‘scala’ del ‘mundiale’ con effetto davvero speciale.A venticinque anni si fregia di importanti titoli meritandotitoli nella prima pagina in terza ed in sportiva copertinainiziando la favola come le Simeoni, i Mennea, I Fiasconaro.

Lasciando un imprinting d’eroico corridore come Coppi, Bartali,Gimondi, Pantani e i vari ‘vai Girardengo’ nel nostro portone.A bastione da imitare da osannare si presta con la sua ‘verve’verde età già tra i grandi pur se giovane ben collocato sta.è pronta la troupe di cinecittà allorquando ancor vincerà.

Nella strutturazione di un progetto individuale di lavoro con l’atleta con disa-bilità intellettiva ci si avvale del modello psico-corporeo grazie al quale si

concorre allo sviluppo e alla formazione dell’individuo nella sua globalità e nonsolo nella sfera della performance agonistica. Detta peculiarità fa dello sportun’occasione di verifica obiettiva e costruttiva delle qualità e dei limiti dell’atle-ta, offrendogli la possibilità di migliorare costantemente le proprie prestazionisia in termini fisici che psichici. Con questo tipo di approccio metodologico losportivo scopre che le prestazioni del corpo e della mente, richieste dall’attivitàmotoria praticata, sono paragonabili alle prestazioni che la vita stessa gli impo-ne giornalmente. L’atleta, avendo l’occasione di ascoltarsi e sperimentarsi inpalestra, potrà migliorare non solo il livello della sua pratica sportiva, ma an-che la qualità della sua vita, acquisendo maggiore dimestichezza con le pro-prie modalità comportamentali e rendendole sempre più funzionali al suo be-

nessere. Lo sport quindi viene inteso come una forma di tuteladella salute fisica e psichica, strumento globale di intervento

(prevenzione, cura e riabilitazione) nei confronti di distur-bi sia somatici che mentali. Lo sport permette, infatti,

l’alleggerimento della tensione, la soddisfazione subli-mata dell’aggressività, la compensazione ad un an-

goscioso sentimento di inferiorità e di insuffi-cienza. Contribuisce inoltre alla costruzione,

all’adattamento e al rafforzamento dell’Io.Tutto ciò a condizione che l’attività fisicasia sempre accompagnata e associata alladimensione ludica, capace di controllare e

mettere in secondo piano gli aspetti mera-mente prestazionali. In questo contesto il

compito del coach sarà, pertanto, quello diaiutare l’atleta a tollerare gli stati emotivi, latensione e, in modo particolare, l’ansia. Peressere realmente efficace però questo inter-vento dovrà andare oltre la dimensione indivi-duale interessando la squadra nella sua inte-rezza; ciò che si persegue è la maggiore coesio-ne del gruppo, la chiarezza dei ruoli, passando

attraverso la comunicazione, l’accettazione el’adesione alle norme. In quest’ottica risulta ovviocome imparare a gestire sconfitte e insuccessi sia

un punto nodale dell’intero processo educativodell’atleta che deve capire quanto sia im-

portante, in palestra come nella vita, im-pegnarsi a fondo per raggiungere i propriobiettivi. Consapevolezza che io ho acqui-sito nel tempo e ‘a mie spese’: nei primimesi di attività, alla fine di ogni seduta diallenamento, veniva disputata una ‘parti-tella’ allo scopo di consentire ai Bulls ditestare i progressi ottenuti durante la fa-se di preparazione tecnico-tattica. Perevitare contrasti tra i ragazzi e per noncompromettere l’armonia della squadradichiaravo l’incontro in parità indipen-

dentemente dall’effettivo responso delcampo: nessuno rientrava sconfitto negli

spogliatoi. Anche grazie alle osservazioni deimiei assistenti mi sono reso conto dell’errore

e, non senza fatica, ho cominciato un processodi educazione allo spirito sportivo che oggi con-

sente a Francesco e compagni di lasciare il parquetcomunque soddisfatti nonostante una sconfitta ...a fil di sirena.

Marco PetrozziHead Coach Cissaca Bulls

Gli atleti con disabilità intellettiva devono avere l’occasione di ascoltarsi e sperimentarsi. Ciò migliorerà non solo il livellodella loro pratica sportiva, ma anche la qualità della loro vita

nico; mi perdoni il professor Umberto Eco).Gli scrittori sono ormai catalogati fra le

specie in via di estinzione, ma non ancora inquelle protette.

Raramente amano frequentarsi eppuresanno che periodici raduni, in località diver-se, possono essere salutari per loro stessi, peri lettori, per gli editori.

Questi raduni possono essere estempora-nei, con pretesa di essere millenari, però han-no già scritto nel loro sistema organizzativo laprecoce fine.

Quelli che godono di maggior fortuna econsenso solitamente sono a cadenza periodi-ca e prendono il nome di festival (come l’Ale-xandria Scriptori Festival) ovvero di biennale(come la Biennale di poesia e Letteratura diAlessandria).

Sono moderne forme di spettacolo, chefunzionano a meraviglia se hanno fatto tesorodelle riflessioni di Guy Debord (‘La societàdello spettacolo’, sugli aspetti generali) e diAntonin Artaud (‘Il teatro e il suo doppio’, unpoco più tecnico).

Quel che mi perplime è la vocazione co-munque effimera di tali iniziative, che perquanto allegre, festanti, ricche di contenutinon si muovono molto al di là delle giornateche hanno impegnato.

Questa è comunque la loro natura e gliunici mezzi utili per non farle cadere nel di-menticatoio sono la pubblicazione degli attioppure la pubblicazione di un’antologia ovve-ro di una silloge collettiva.

Che cosa sono invece i parchi letterari chequalcuno propone di creare anche dalle no-stre parti? A che cosa servono? Che cosa fan-no?

Mi è chiara l’utilità e la funzione di quelliche conservano lodevolmente la memoriadelle opere di autori di vaglia come Beppe Fe-noglio, Cesare Pavese, Vittorio Alfieri, DavideLajolo, Augusto Monti, Angelo Brofferio, tut-ti quanti legati alla loro terra tanto da am-bientare molti dei loro capolavori nel BassoPiemonte.

Invece mi è oscura la ragione che potrebbeportare alla creazione di Parchi Letterari conla partecipazione di autori viventi, magari al-cuni non del tutto in buona salute, ma ancoraviventi (aspettate un attimo a fare il monu-mento!).

Probabilmente, ma non son certo quindimi aggrappo all’immaginazione, si tratta dimoderne forme d’allevamento per scrittori.

Potrebbe essere questa l’idea, ma non capi-sco perché un autore dovrebbe razzolare inun parco per il solo gusto di mostrarsi ai let-tori.

Non comprendo perché il lettore dovrebbecorrere a guardare l’autore come se fosse unanimale raro al bioparco (anche se lo scrittoreè in estinzione).

Allo scrittore questo non piace.Così facendo si corre il rischio, procurando

nocumento, di dar molto, anzi troppo ed im-meritato credito a quelli che semplicementescrivono.

A questo proposito gioverà senz’altro la let-tura dello spassosissimo, quanto dotto saggiodi Carlo M. Cipolla ‘Allegro, ma non troppo’che contiene le ‘Leggi fondamentali della stu-pidità umana’.

Riflessioni sul concetto

di letterarietàdi Claudio Braggio

Provatecnica per

un progettodi rivista

letteraria

Killerarmati con

la stilografica

Con riferimento soprattutto ai ‘sedicentiscrittori’ scherzosamente associati aquesta figura dell’universo criminale(letterario e cinematografico anche), ho

notato che in entrambi gli schieramenti ci so-no: ✓✓ i professionisti (molti li vediamo al cinema,

quindi esistono), ✓✓ i dilettanti (fanno anche un altro lavoro per

poter scrivere e forse pubblicare), ✓✓ i sedicenti appunto (ti fanno credere di es-

sere, però sanno soltanto come si fa ad ap-parire),

✓✓ gli improvvisati (agiscono a casaccio espacciano questo modo di essere per estrocreativo) ed infine

✓✓ gli sprovveduti (quelli che trovandosi unapenna in mano la usano senza pensarcitroppo su).Un’esagerazione? Forse, ma credo potrebbe giovare qualche

intervento sul tema da parte di editori e letto-ri, perché temo che la similitudine propostacon intenti umoristici potrebbe rivelarsi nonmolto lontana dalla realtà.

Quelli che scrivono nel nostro Paese stannoproliferando in grande misura, tant’è che benpresto temo supereranno il numero dei letto-ri.

Mi piacerebbe fare un’analisi su questo sor-passo, tenendo conto che molti di quelli chescrivono appartengono anche al vitale popolodei lettori.

Non sempre si percepisce chiaramente ladifferenza fra quelli che scrivono e gli scritto-ri, perché purtroppo nessuno di noi si chiedemai se è davvero in grado di sostenere la par-te in commedia che si è scelto.

Prevale la voglia di apparire, di conferirsiuno status, di entrare a far parte di un grup-po ideale, però le difficoltà connesse con ladistribuzione non possono essere risolte conla partecipazione a convegni e raduni che fi-niscono con il causare un poco dignitoso ap-piattimento fra le categorie a cui ho accenna-to.

Sono in aumento quelli che scrivono e nelcontempo stanno scomparendo gli scrittori.

Ecco, il punto debole è appunto questo.Tutto quanto viene fagocitato dalla vendita

e quindi dalla distribuzione; più che dall’edi-toria, occorre riconoscere.

Un dignitoso percorso di studio, apprendi-mento di tecniche ed esperienze potrebbe fa-re la differenza, tuttavia nella società dell’im-magine vengono sopravvalutati l’accumulo dipresenze e la partecipazione ad eventi.

Un dolce surrogato della distribuzione?Un tempo occorreva aver pubblicato e ma-

gari venduto almeno un romanzo per potersostenere d’essere uno scrittore, mentre oggisi può semplicemente aprire un sito web, te-nere aggiornato un blog, partecipare ad al-meno un’antologia di racconti collettiva (al-meno questa è su carta, neh!), intervenire inraduni e convegni.

Così non si risolve affatto il problema delladistribuzione, ma in compenso il mondo vie-ne informato dell’esistenza degli scrittori edanche di quelli che scrivono.

Lo scrittore gode in modo solitario dellasua inclinazione ed è solitamente restio a fargruppo, ma in questi tempi di crisi economi-ca e culturale accetta il richiamo di multime-diali raduni letterari.

Si rassegna ad esser temporaneamente co-stretto in recinti di pubblica osservazione conaltri scrittori che vive come diversi da sé edinvece gli organizzatori raccolgono in gruppiche si ostinano a ritenere omogenei.

Da soli, in coppia o in gruppetti disomoge-

nei gli scrittori si domandano se il pubblicoverrà a vederli e sentirli e quanti compreran-no o avranno comprato un loro libro.

Allora, è meglio partecipare ad una sorta di‘salotto culturale’ oppure avviare una ‘bottegad’arte’ per scambiare idee ed affinare tecnichenarrative come passaggi necessari per mette-re in mostra le qualità?

D’accordo, le botteghe d’arte non esistono,ma si possono inventare.

Potrebbero essere strumenti utili per nonfar scomparire gli scrittori avviando una co-stante e utile riflessione sull’industria cultu-rale di cui molti auspicano finalmente l’av-vento anche da queste parti.

Botteghe d’arte per far raccontare storie eluoghi delle nostre terre ambientando le vi-cende narrate in Monferrato, con una feliceunione d’intenti che darà senz’altro buonifrutti a tutti, non soltanto agli scrittori.

Botteghe d’arte itineranti, perché ogni pae-se o castello o agriturismo del Monferrato po-trebbe ospitare gli scrittori che avrebbero cosìla possibilità di trarre ispirazione da questinostri magnifici luoghi.

Un’idea che somiglia molto a quella delle‘residenze d’artista’, ben sperimentate nel set-tore delle arti figurative con la partecipazioneattiva di pittori, scultori, fotografi ospiti perperiodi più o meno lunghi in paesi o città chehanno poi raccontato o interpretato.

Un modo per lasciare una traccia perma-nente del proprio passaggio sul territorio, chesia nel contempo anche richiamo turisticoper i lettori come già avveniva nel passato conla nascita del Grand Tour.

Turismo letterario e cineturismo sono in-dubbiamente gli strumenti migliori non sol-tanto per far conoscere il Monferrato, ma an-che per indagarne profondamente l’animo ela bellezza.

Scrittori e poeti:specializzazioni

in estinzione?

La questione che ho posto in merito al-l’imminente sorpasso degli scrittori ri-spetto ai lettori, con mio grande stuporenon ha prodotto alcuna forma di con-

trarietà. Anzi, ho ricevuto manifestazioni diinteresse. Neppure la provocazione dell’elen-co da ‘Giorno della civetta’ (professionisti, di-lettanti, sedicenti, improvvisati, sprovveduti)ha sortito l’effetto desiderato ovvero quello disuscitare almeno l’indignazione di qualchesedicente scrittore.

Invece ho registrato disponibilità ad af-frontare l’argomento, che ho trattato e conti-nuo a voler trattare in termini umoristici seb-bene molti vedono soprattutto gli aspettidrammatici.

Forse non ho esagerato abbastanza, tant’èche mi viene suggerito di allargare la discus-sione ad altri aspetti dell’espressione artisti-ca: poesia, scrittura teatrale, scrittura cine-matografica.

Si stanno forse delineando i tratti di unavera e propria emergenza?

Di certo ho toccato un ‘nervo scoperto’ e

Scrittori

perciò insisto a volerlo trattare come se fossi,anzi proprio perché sono un ‘fool’ che si pren-de la libertà di far sorridere raccontandoqualche fatto tutt’altro che allegro.

Vedere il lato buffo delle cose aiuta senz’al-tro a trovar qualche traccia di speranza, cosìposso far notare che mentre in provincia nonesiste neppure un circolo di scrittori, nel solocapoluogo vi sono ben tre circoli dei lettori (eve ne sono altri che agiscono in provincia).

Di certo lo scrittore preferisce la solitudinee pare non amare i raduni in alcuna forma,eccetto quelli conviviali (chi semplicementescrive invece accetta qualunque invito).

Gli scrittori si possono stanare almeno conl’assegnazione di un premio (targa, medaglia,coppa, salami, bottiglie di vino…) e quelli piùcelebri addirittura con il gettone di presenza(d’oro se proprio dev’essere un gettone altri-menti è apprezzata l’immediata convertibilitàin moneta corrente).

Chissà se gli scrittori (ma anche gli sceneg-giatori, i poeti, i dramaturg) si possono sem-plicemente ospitare per qualche giorno o set-timana in un paese o città del nostro belMonferrato, chiedendo loro in cambio di scri-vere almeno un racconto, un monologo, lasceneggiatura di un cortometraggio, una bre-ve silloge ispirata proprio a quel luogo?

Credo che l’idea della residenza d’artistagià ben sfruttata nelle arti figurative, pittura escultura soprattutto, possa trovare felice ap-plicazione anche per le arti espressive dellascrittura.

C’è poi un’altra questione che viene solleci-tata ovvero quella dei premi.

Stanotte ho fatto un sogno: i giurati di unpremio (letterario, cinematografico, teatrale,poetico) mettevano mano ciascuno al proprioportafogli e ponevano una banconota a testasu un tavolo per acquistare la targa-premioda assegnare all’artista da loro prescelto.

Rimane ben fermo l’amaro problema difondo: non sempre si percepisce chiaramentela differenza fra quelli che scrivono e gli scrit-tori, perché purtroppo nessuno di noi si chie-de mai se davvero e per quanto tempo è ingrado di sostenere la parte in commedia chesi è scelto.

I parchi letterarisono allevamenti

di scrittori?

Le provocazioni che continuo a sfornarein merito a scrittori e lettori stannomuovendo alcuni che si spingono a for-mulare proposte, se non veri e propri

abbozzi di progetto. Qualcuna seria, qualcu-na balzana. Per meglio valutarle propongo diservirci della lente distorcente dell’umorismo,per non prenderci troppo sul serio ed evitaredi essere subito qualificati come intellettuali(ora reperibile in commercio nelle tre versio-ni moderne di organico, disorganico, inorga-

Nuovo Hurrà GrigiCorso Roma 85 - 15121 AlessandriaTel./Fax 0131 267842ProprietàVento Largo di Cinzia AriattiCorso Roma 85 - 15121 [email protected]@[email protected]

Per l’inserto letterario occorre scrivere [email protected]

di Alessandria e del Monferratodi Alessandria e del Monferrato

n.12 10 ottobre 2010II Scrittori di Alessandria e del Monferrato

La questione si riferisce alla realizzazionedi prodotti audiovisivi, pratica diffusaquanto argomento subissato da chiac-chiere che talvolta somigliano a quelle

in uso fra appassionati di calcio. Tuttavia, inentrambi i casi per svolgere un’attività seria eproficua in una disciplina occorre acquisireconoscenze ed affrontare sacrifici. Due aspettiche solitamente vengono accuratamente evi-tati dai principianti, ma con l’improvvisazio-ne ci si fa del male e non è affatto sufficientecontentarsi dell’intuizione e del libero pensie-ro. Sebbene proprio in questo modo si realiz-zano molti programmi televisivi sportivi edanche la maggior parte dei cortometraggi chesubissano gli organizzatori di Festival. Laquantità non è segnale di desiderio collettivo,quanto piuttosto evidente ricerca di una forteaffermazione del sé. Per quanto concerne gliaudiovisivi, le nuove tecnologie digitali hannoindubbiamente abbattuto i costi di produzio-ne e nel contempo si sono moltiplicate le pos-sibilità creative. Coll’avvento di internet, nonancora concluso in quanto tale, si è creatauna commistione ideale fra agorà telematicae non-luogo ricco di spazi di integrazione e diconfusione. Comunque, più che liberarsi deicosti di produzione ed anche di riproduzione,l’approccio ai moderni strumenti mediatici siè decisamente liberato dell’intelligenza collet-tiva. Oggi più che mai, gli atteggiamenti ado-lescenziali sono più inclini al compimento diatti di ribellione che non a progettare rivolu-zioni, quindi accade che il primo approccio allinguaggio ed alle tecniche audiovisive avven-ga per tentativi di emulazione. In altri termi-ni, si gettano via subito le istruzioni per farfunzionare la videocamera e si crede di potersuperare le intuizioni di Giovanni Pastrone,mai abbastanza venerato padre del linguag-gio cinematografico (Asti 1882 - Torino1959). L’altro elemento che va rimarcato è lapressoché totale mancanza di spazi e struttu-re in grado di offrire consulenze qualificate aigiovani ed ai neofiti. Non esistono strutturepubbliche e sono rari gruppi e associazioniformate da persone competenti (più che altroorganizzano seminari full-immersion e corsipropedeutici e si registra una maggior densi-tà nella Città di Torino). Il ricorso alla rete èun espediente per i giovani, che inizialmentenutrono un entusiasmo impastato di fiduciache ben presto va scemando a causa dellamancanza di siti veramente specializzati sul-l’argomento (dove spesso si fa confusione fral’esprimere pareri sul cinema e su come lo sirealizza). Inoltre non v’è sempre garanzia diautorevolezza di quanti intervengono nei variforum. Vi sono diversi strumenti di comuni-cazione in tempo reale che rendono l’approdoal nulla più facile oggi per i giovani contem-poranei, che non per i loro omologhi deglianni Settanta e Ottanta alle prese con l’orga-nizzazione di una rivista cartacea oppure diiniziative artistiche. Ecco quindi che si avver-te la scarsità d’intelligenza collettiva ovvero diquella valorizzazione della condivisione coor-dinata in tempo reale, che porta ad una mo-bilitazione effettiva delle competenze. Valoridi scambio, quindi, che vengono a mancaresoprattutto fra quanti operano nello stessosettore. Prima ancora di poter parlare di con-taminazione fra diverse espressioni artistiche,che viene praticata soltanto se nella casualeorganizzazione della rete relazionale del fil-mmaker vengono compresi altri appassionatiche muovono passi analoghi verso altre arti elinguaggi. Il mostrare sembra essere tentazio-ne più forte del condividere, tant’è che il pro-liferare di rassegne, concorsi e serate di proie-zione offrono una vasta possibilità di trovarequell’immediata approvazione, se non addi-rittura affermazione che i giovani infine chie-dono. Salvo una ventina di casi in tutto il Pie-monte, si tratta di eventi che vengono ripetutiper tre o quattro anni e poi decadono, però nenascono altrove che immancabilmente allaloro prima edizione vengono subissati da cor-tometraggi e videoclip già inviati con speran-za ai loro predecessori. Anche la provincia diAlessandria ha conosciuto la nascita e la ca-duta di tali eventi, di cui un paio stanno resi-stendo al tempo sebbene nessuno abbia pro-dotto una significativa ricaduta sul territorioche vada oltre il richiamo ottenuto nel tempoesatto in cui si sviluppano le giornate di pro-iezione e/o di discussione sul tema. Un pro-blema che riguarda l’intero Piemonte, giac-ché le associazioni culturali dedicate alla rea-lizzazione di audiovisivi sono rarissime, men-tre vi sono molti indipendenti e piccole socie-tà che operano nel settore, in Torino soprat-tutto. I circuiti cinematografici e le emittentitelevisive del Piemonte pressoché ignoranoquesto tipo di produzione audiovisiva, sebbe-

ne altrove in Italia vi siano buone testimo-nianze di successo per proiezioni pubblicheperiodiche ovvero per programmi televisivilocali dedicati non soltanto alla produzioneautoctona. Sono rari i casi di fruizione degliaudiovisivi in contesti non istituzionali, comepossono essere serate o giornate a tema orga-nizzate in sale multimediali ovvero in localipubblici. La rete offre la possibilità di crearesiti personali o di veder ospitati i propri pro-dotti in siti più grandi ed organizzati, quindiil filmmaker gestisce una propria mailing-list, sovente con indirizzi di scambio recipro-co, a cui fa ricorso più che altro per richiama-re l’attenzione rispetto alle proprie novità. In-fine, per quanto concerne i mezzi di distribu-zione occorre tener conto di due esperimentiinnovativi condotti in forma di web-televi-sion, che a livello nazionale sono un presentein costante evoluzione. L’escursione in meritoalle occasioni di fruizione e distribuzione deiprodotti audiovisivi con riferimento soprat-tutto a quelli dei giovani filmmakers è oppor-tuna perché il mezzo e anche il contesto in-fluenzano il messaggio, quindi le tecniche diespressione. Occorre considerare l’efficacianarrativa in merito al tipo di progetto, giac-ché ad esempio il montaggio serrato ed appa-rentemente ritmato di un videoclip potrebbecreare il malaugurato effetto straniamento inun prodotto destinato alla sala cinematogra-fica, come pure l’uso di campi lunghi o lun-ghissimi che risulta efficace sul grande scher-mo provoca lo smarrimento dello spettatorese vede lo stesso prodotto dal web e tende aperdere di significato col videofonino. Oltre a

questo v’è da tener in debito conto quella sor-ta di pulsione alla fretta che caratterizza so-prattutto i neofiti privi di una guida, che nonappena riescono a mettere mano su una vi-deocamera tentano di applicare in modo sba-razzino anche le raffinate regole del Dogma,naturalmente approcciate in modo intuitivo(e quindi fanno varie scoperte che ripetonoall’infinito, individuabili in quelli che per so-vrabbondanza di scelta si chiamano ‘periododello zoom’, ‘periodo della dissolvenza’ incro-ciata o meno, ‘periodo della carrellata’ a se-guire oppure a precedere, eccetera). Il guaiodel nostro tempo è rappresentato da un futu-ro già fin troppo presente, nel senso che la di-sponibilità tecnologica sta procedendo in mo-do esponenziale senza tener conto della ne-cessaria organizzazione dei contenuti. Nellinguaggio cine-televisivo la forma è in forterapporto con la sostanza, ma è quest’ultimache determina la scelta delle inquadrature, iltipo di montaggio, l’uso delle musiche o co-munque del sonoro, eccetera. Naturalmente igiovani riescono più facilmente orientarsi nelrapporto con l’estetica della continuità nel-l’audiovisivo, specialmente per quanto con-cerne i nuovi media, ostentando quella disin-voltura tipica di chi sente di appartenere aquel luogo. Ecco quindi che a parte la cosid-detta creazione in origine più soggetta al-l’estetica del montaggio, hanno dimestichez-za con la rielaborazione delle immagini in co-stante ricerca di nuove forme di espressione adomanda individuale, con una personalizza-zione estrema che genera frammentazione equindi non-comunicazione.Fondato il timore

che si confonda lo stile con il messaggio, dovela rielaborazione di tutto quello che è esisten-te, ad esempio su internet, diventi dispositivosenza struttura che vive molti attraversamentie interazioni, giacché ogni fruitore ha a suadisposizione eguali capacità di rielaborazio-ne. In altra occasione ci si addentrerà nel me-dia-crossing, come pure nella formazione diun unico contesto tecnologico che producaannullamento tra stampa, televisione e retitelefoniche, sia al problema della libertà in-tellettuale e materiale con le sue implicazionirispetto al diritto d’autore. Al momento si ac-cenna allo spettacolo come rapporto socialefra individui mediato dalle immagini, che de-ve tener conto di un assioma generalmenteaccettato secondo cui «ciò che appare è buo-no, ciò che è buono appare». Accade che ditutto questo i giovani ne facciano un unicoimpasto, che quando è ben indurito produceallontanamento dalla realtà considerata soloin funzione della sua rappresentazione, cheviene così travisata in modo parziale e riaffer-mata in un mondo a parte, oggetto di solacontemplazione, come se fosse una sorta disupplemento del mondo reale. Occorre senzadubbio sostenere la realizzazione di prodottiaudiovisivi da parte dei giovani, ma la lorocapacità di esprimersi può avere a disposizio-ne una nuova frontiera rappresentata dall’or-ganizzazione e dalla gestione di contenuti. Latecnica, insomma la conoscenza delle tecni-che di linguaggio audiovisivo, in special mo-do quelle narrative, è necessaria in quantoluogo di raccordo e come fattore di trasfor-mazione delle possibilità produzione. Potreb-be rivelarsi molto interessante chiedere aigiovani di non limitarsi nell’alimentare unflusso di opere che crei qualcosa in grado diessere destinato ai posteri. Significherebbeoffrir loro, ma non soltanto a loro, concretepossibilità per farsi ascoltare un po’ più raffi-nate del semplice utilizzo di un megafono peraffollare una piazza gridando quel che passaper la testa. Non che ciò sia un guaio, ma èsenz’altro meglio coordinare azioni in con-temporanea, con continue funzioni di scam-bio a risorse aperte. Quando si condivide, siottiene il buon risultato di conoscersi.

Conoscenza e organizzazione di linguaggi e strumenti mediatici

con ruoli attivi del fruitoreLe nuove opportunità di espressione giovanile

Memorie di location e futuro e futuro cineturismo

in Alessandria e Monferrato

L’ultimo lungometraggio in ordi-ne di tempo che è stato giratoda queste parti ha avuto come

location principale Acqui Terme per-ché il regista Angelo Molaioli (pluripre-miato al David di Donatello), ha am-bientato l’opera con protagonista prin-cipale Toni Servillo, attualmente in fa-se di montaggio, all’ombra della Bol-lente. Un prossimo lavoro cinemato-grafico potrebbe essere ambientato inparte nella Cittadella di Alessandria,con riprese previste nel corso dell’in-verno. Sono tutti buone occasioni perfavorire anche il moderno cineturismo,capace di offrire ricadute positive peril territorio, che finalmente sta dimo-strando d’essere in grado di accoglierel’industria cinematografica oggi moltoattiva soprattutto a Torino. Val la penadi ricordare che negli ultimi dieci annisono stati allestiti set cinematograficidi rilievo sul territorio della provinciadi Alessandria, tutti in grado di offrirebuone occasioni per (ri)visitare Ales-sandria e dintorni con occhi nuovi econsapevoli dell’efficacia del cineturi-smo.La via della gloria (2001) - lungome-traggio d’avventura con ambientazio-ne medievale; sceneggiatura di Seba-stiano Ruiz Mignone e Stefano Milla,che lo dirige; interpretato da BarbaraBraconi, Ignazio Cherchi, Stefano Lisic-ki, Stefano Milla, Sauro Rosi; locationin: Acqui Terme e Cassine.FIinché c’è alcool (2001) - lungome-traggio drammatico; sceneggiatura eregia di Dimitris Makris; fotografia diPippo Ciliberto; attrice protagonistaChiara Pauluzzi; location in Alessan-dria città e provincia, Milano.Carlo Leva scenografo, appunti perun documentario (2001) - Ideazione etesti di Claudio Braggio; regia di LuciaRoggero; fotografia di Piero Basso; lo-cation in Alessandria, Bergamasco eCanelli (Asti).La poesia è un’arma impropria?(2001) - cortometraggio di generecommedia surreale - sceneggiatura diClaudio Braggio; regia di Franco Mas-selli; fotografia di Pippo Ciliberto; at-tori principali Claudia Ferrari, Bruno

Gambarotta, Patrizia Viglianti; locationin Alessandria.Sono stati loro. 48 ore a Novi Ligure(2003) - documentario - sceneggiaturadi Piersandro Pallavicini e Guido Chie-sa, che lo dirige; fotografia di Gherar-do Gossi; location in Novi Ligure.Che male fa? (2003) - cortometraggiodi genere commedia; sceneggiatura diClaudio Braggio; regia di Alfredo Fio-rillo; fotografia di Matteo Mancini; at-tori principali Claudio Bailo e RobertaPieroni; location in Alessandria, Ca-stelnuovo Bormida e Pozzolo Formiga-ro.Ammazzare il tempo (2004) - corto-metraggio di genere commedia realiz-zato dagli allievi del corso ‘Impara afare un film! Dall’idea alla realizzazio-ne pratica’; supervisione alla sceneg-giatura di Claudio Braggio; supervisio-ne alla regia di Alfredo Fiorillo; loca-tion in Alessandria.Farinhaita 180 (2004) - cortometrag-gio di genere commedia realizzato da-gli allievi del corso ‘Impara a fare unfilm! Dall’idea alla realizzazione prati-ca’; supervisione alla sceneggiatura diClaudio Braggio; supervisione alla re-gia di Marco Dimonte; supervisione al-la fotografia di Ugo Lo Pinto: locationin Alessandria e Acqui Terme.Texas (2005) - lungometraggio di ge-nere commedia - sceneggiatura: IrisFusetti, Carlo Orlando e Fausto Paravi-dino, che lo dirige; fotografia di PietroSciortino: interpretato da Roberta An-dreoni, Alessia Bellotto, Valerio Bina-sco, Federico Bonato, Teco Celio, Nico-la Colajanni, Iris Fusetti, Simone Gan-dolfo, Valeria Golino, Matteo Lombar-di, Davide Lorino, Katy Markannen,Carlo Orlando, Fausto Paravidino, Pier-luigi Pasino, Francesco Pizzo, ValeriaSabel, Gloria Sapio, Riccardo Scamar-

cio, Egidio Sonsino, Eugenio Spineto;location in Alessandria e Rocca Grimal-da.L’ultimo testimone (2005) - videocliprealizzato dagli allievi del corso ‘Vi-deoclip e Regia Televisiva’; supervisio-ne alla sceneggiatura di Claudio Brag-gio; supervisione alla regia di RuggeroMontingelli; supervisione alla fotogra-fia di Ugo Lo Pinto; interpretato daPierpaolo Cervetti e Cristina Forcheriocon la band musicale Yo Yo Mundi; lo-cation in Acqui Terme.Sul set dl videoclip l’ultimo testi-mone (2005) - documentario ideato ediretto da Claudio Braggio e realizzatocon l’operatore Gianpaolo Piccolo.Caristo, la città rubata (2008) - do-cu-fiction ideato e scritto da ClaudioBraggio; regia di Max Chicco; assisten-te Alessandro Gavazza; direttore dellafotografia Mathieu Gasquet; disegni diIrene Cavalchini; intervistati ClaudioBraggio, Mario Ferri e Francesco Stra-della della Società di Storia, Arte e Ar-cheologia Alessandria e Asti, AldinoLeoni della Biennale di Poesia e Lette-ratura di Alessandria; interpretazionidi Valeria Berardi con Serena Barberis,Maria Paola Bidone, Janina Cagnazzo,Maria Rosa Carosio e Francesco Parisede I Pochi.Game over (2009) - cortometraggio digenere action; sceneggiatura e regia diAndrea Di Bartolo; direttore della foto-grafia Marco Misheff; interpretato daFranco Regalzi, Lucas Castrounis, Cri-stiana Cattaneo, Claudio Naldoni; loca-tion in Alessandria.Venti - Una storia vera (2009) - cor-tometraggio di genere commedia; sce-neggiatura di Federico Braconi e LucioLaugelli che firma la regia con Ales-sandro Gavazza; interpretato da Gio-vanni Pesce, Luca Robotti, Riccardo

Saliceto, Linda Traversa, Patrizia Giu-setti.Iil ciondolo del destino (2009) - cor-tometraggio di genere gotico-noir; su-pervisione al progetto di Claudio Brag-gio; sceneggiatura di Fulvio Gatti: re-gia di Andrea Solimani; direttore dellafotografia Vittorio Anelli; montaggio diMax Chicco; attori principali VincenzoSantagata e Roberta Indiogia; locationin Cassine.La quadratura del cerchio (2009) -cortometraggio di genere comico; su-pervisione al progetto di Claudio Brag-gio; sceneggiatura e regia di AndreaSaettone; aiuto regista Andrea Zam-burlin; direttore della fotografia Ma-thieu Gasquet; montaggio di Max Chic-co; attore protagonista Sergio Danzi;location in Casale Monferrato e Ales-sandria.L’altra (2009) - cortometraggio di ge-nere commedia surreale; supervisioneal progetto di Claudio Braggio; sceneg-giatura e regia di Alessia Di Giovanni;direttore della fotografia Vittorio Anel-li; montaggio di Max Chicco; attriciprotagoniste Antonella Questa e Bar-bara Forlai; location in Novi Ligure.La tua voce arriverà (2009) - video-clip - sceneggiatura e regia di ClaudioBraggio; musiche e testi di PasqualeGalluzzo in arte AlemuS; montaggio diMax Chicco; attrici protagoniste LilliBollino, Fiammetta Giammusso e Cri-stina Argenti; location in Alessandria eBosco Marengo.

Non soltanto cinema, perché nelcorso dell’anno 2010 sono stati giratimolti servizi montati mandati in ondadalla RAI, girati sul territorio provin-ciale attuando un progetto curato dal-la Fondazione Cassa di Risparmio diAlessandria inteso a valorizzare eventie particolarità del territorio.

n.12 10 ottobre 2010 IIIScrittori di Alessandria e del Monferrato

A Torino si legge in tram e in biblioteca

Ottobre 2010Piovono libri

Le botteghe di scrittura

virtualiAppunti per costruire delle botteghe di scrittura

virtuali, che abbiano dei luoghi di riferimento,con una rete relazionale sempre attiva

La Biblioteca Nazionale Universita-ria di Torino, in piazza Carlo Alber-to, da 12 al 29 ottobre 2010 sarà il

grande centro di attenzione per scrit-tori e lettori grazie alla manifestazionenazionale ‘Ottobre 2010, piovono libri’.La campagna di sensibilizzazione èpromossa dal Centro per il Libro e laLettura, in sinergia con la Conferenzadelle Regioni e delle Province Autono-me, UPI (Unione Province d’Italia) eANCI (Associazione Nazionale ComuniItaliani). Quest’anno l’apertura è stataaffidata agli scrittori di Alessandria edel Monferrato, quindi martedì 12 ot-tobre dalle ore 17,oo lo sceneggiatoreClaudio Braggio condurrà il talk show‘Scrittori in estinzione e AlexandriaScriptori Festival’; parteciperanno gliscrittori Ornella Anselmi, Marcello Cic-carese, Anna Maltese Lawton, Massi-mo Tassistro, Patti Turetta e PasqualeGalluzzo presidente dell’associazioneDietro l’Arte. Giovedì 14, sempre alleore 17 verrà presentato il catalogo del-la mostra di Angela Sepe ospitata nel-la Biblioteca Nazionale sino al 30 otto-bre: a discutere di ‘Angela Sepe Nova-ra. Il segno e la parola. Esplorandouna geografia letteraria’ ci sarannoanche Marco Vallora, Franca Porticelli,Maria Luisa Moncassoli Tibone e Pier-massimo Prosio. Venerdì 15 alle ore 17presentazione dei cataloghi di due mo-

stre del’eclettico Riccardo Chicco, unaospitata a Cherasco e l’altra inaugura-ta recentemente proprio nella Biblio-teca torinese: sul tema ‘Riccardo Chic-co, il ritorno’ interverranno Maria Lui-sa Moncassoli Tibone e Cinzia Tesio(«Riccardo Chicco, un artista interna-zionale» a Palazzo Salmatoris, Chera-sco (CN) dal 24 luglio-29 agosto 2010 e«Riccardo Chicco, una matita per ilteatro» Biblioteca Nazionale Universi-taria di Torino sino al 30 ottobre). Mar-tedì 19 dalle ore 17 di scena ‘I Comunisi raccontano’, presentazione e letturedalla Collana ‘Archivi Storici Comunali’in collaborazione con SoprintendenzaArchivistica per il Piemonte e la Valled’Aosta e Hapax Editore di Torino. Gio-vedì 21 il convegno ‘Schiaparelli andhis legacy: the exploration of the solarsystem’ impegnerà l’intera giornata,dalle 9 alle ore 18 circa, con l’organiz-zazione dell’Osservatorio Astronomicodi Brera, INAF, Thales Alenia Space,Accademia delle Scienze di Torino,Università di Torino, Politecnico di To-rino, Biblioteca Nazionale Universita-ria di Torino. Martedì 26 dalle ore 17Chiara Povero e Maria Teresa Reineripresenteranno il libro ‘Nulla temo nel-l’obbedienza. Memorie della Venerabi-le Madre Maria del Beato Amedeo Ver-cellone, Clarissa Cappuccina del Mona-stero di Nostra Signora del Suffragio di

Torino’, versione in lingua corrente, in-troduzione e note a cura di Nicola Go-ri, Edizioni San Clemente. Giovedì 28dalle ore 17 il programma prevede l’in-contro ‘Matti da slegare, carte da lega-re’, con letture tratte dal volume ‘L’ar-chivio dell’Ospedale neuropsichiatricodi Racconigi’, in collaborazione con So-printendenza Archivistica per il Pie-monte e la Valle d’Aosta e Hapax Edi-tore. Infine, venerdì 29 dalle ore 17,ooil giornalista televisivo Rai Orlando Pe-rera, alessandrino, presenterà la suaultima pubblicazione ‘Vivaldi la quintastagione’ edito da Daniela Piazza Edi-tore; con l’autore saranno presenti Al-berto Basso dell’Istituto per i Beni Mu-sicali in Piemonte, Anna Rita Colturatodell’Università di Torino, Franca Porti-celli della Biblioteca Nazionale Univer-sitaria e Susan Orlando per Vivaldi Edi-tion. Il successo di questo grande

evento è testimoniato dalla crescita diadesioni da parte di Biblioteche Pub-bliche Statali, Istituti Centrali afferentila Direzione Generale per le bibliote-che, istituti culturali: dalle 260 adesio-ni del 2006, alle 500 nel 2007, che so-no diventate 1100 nel 2008 e quindi siè superata quota 1700 nel 2009, coin-volgendo oltre 780 luoghi. La campa-gna intende dare visibilità alle manife-stazioni dedicate alla lettura e ai libriche si svolgono sul territorio italianotra il primo ed il 31 ottobre 2010, nellesedi più varie (piazze, teatri, scuole,centri per la terza età, strutture ospe-daliere, comunità religiose, carceri,ecc) e nelle forme più diverse (nottibianche letterarie, distribuzione di unlibro a tutti i cittadini, book crossing,incontri con autori, cene letterarie,tornei sportivi a ispirazione letteraria,eccetera).

Idee da mettere in mostra (Project work)

Project work inteso creazione di una mo-stra di idee sviluppando l’arte del narrar bre-ve, scrivendo memorie con le forme semplicidell’espressione e della comunicazione, pre-parando eventuali schede aggiuntive per au-mentare l’efficacia dello scritto principale.

Narratività e arte della memoria

Una buona ‘fabbrica delle storie’ è ricca diidee, ma nel contempo è anche una scuola at-tiva capace di non far disperdere la sapienzaaggregando saperi diversi, attraverso un per-corso che abbraccia la storia della cultura nelsuo complesso. Memoria ed uso della memo-ria appartengono a noi tutti, in quanto esseriumani, ma nelle giornate di studio ben chevada l’uso della scrittura viene spesso limitatoalla stesura di appunti sommari. Allora si po-trebbe comunque stimolare la partecipazionecon la richiesta di compilare un questionariocon domande del tipo:■ che cosa penso di avere acquisito;■ che cosa prevedo di approfondire;■ che cosa mi piacerebbe sperimentare.

Questo tipo di scrittura favorisce un riordi-no delle idee e nel contempo offre una primae preziosa sintesi del lavoro svolto. Una solle-citazione del tipo ‘descrivi in una pagina’… ■ il tuo punto di vista sul lavoro che si sta fa-

cendo;■ il grado di soddisfazione che stai percepen-

do;■ quel che pensi in merito alle criticità da ri-

muovere;■ quanto ti aspetti dalla partecipazione alle

giornate.

Ottimizzare le energie

Isingoli interventi dovranno tener conto dialcune indicazioni tecniche:1 racconta la tua idea in 5 minuti;2 visualizzare la tua idea in 5 immagini;3 considera i possibili committenti.

Alla ricerca di regole per migliorare

1. Non avere fretta di giungere a conclusio-ni, che sono comunque effimere;2 individua il tuo punto di vista in relazione

a quelli altrui3 comprendi le ragioni altrui, ipotizzando

che abbiano comunque ragione, vedendo lecose dalla sua prospettiva;

4 le emozioni sono strumenti che aiutano aconoscere ed il loro linguaggio si fonda sul-la comprensione ed occorre considerareimportante non tanto che cosa vedi, mapiuttosto come guardi;

5 cerca di esser pronto ad esplorare tutti imondi possibili;

6 accogli e sfrutta i paradossi del pensiero edella comunicazione, affrontando i dissensicome occasioni per esercitarti nella gestio-ne creativa dei conflitti.

1 le informazioni sul libro e quelle sul suoautore;

2 il contesto in cui ho incontrato e quindi let-to il libro;

3 quel che eventualmente ho scritto sul libro(e sull’autore).

La produzione in eccesso di informazioni

Soprattutto quando si è alla ricerca di ideesi rischia di trovare molti prodotti intellettua-li. Nella rete si possono reperire anche elabo-razioni originali e di notevole valore intellet-tuale, che generano l’illusione che ci si possadedicare alla lettura di tutto quanto alimen-tando così un accumulo che rischia di diven-tare inarrestabile. Occorre quindi selezionaree far circolare le idee più interessanti lavoran-do su una strategia che si richiami all’età del-la conversazione, come reciproco scambio distimoli e non come bombardamento di infor-mazioni.

Generare biblioteche, ma non soltanto

Ai possono produrre dispense e comun-que si possono fornire indicazioni su libri daleggere e siti web da visitare, specificando in-dici e aggiungendo citazioni, nonché consiglisu autori, testi, librerie, biblioteche, archivi.

Visite guidate

Si auspica che vengano distribuiti materia-li di informazione, anche audiovisivi, sul luo-go che ospita le giornate ovvero che si orga-nizzino visite guidate a luoghi notevoli, con ilsupporto di esperti che ne illustrino storia edeventuali leggende (si possono anche preve-dere specifiche letture ad alta voce, a cura De-gli stessi oppure teatralizzate da attori).

3 tre errori che non si dovrebbero mai fare;4 tre abilità o competenze che sembrano es-

sere le più adatte;5 tre possibili criticità;6 tre aspetti piacevoli.Seconda fase

Mettere in comune le schede di cui alla pri-ma fase.Terza fase

Trovare i punti di raccordo.

Una tecnica per creare proposte

Quindici minuti di tempo per farsi cattu-rare dall’intensità di un testo e dieci minutiper spiegare le ragioni della propria scelta.

Chiedere, ticevere, catalogare, scegliere

Nella ricerca ci si muove continuamentecorretti da tre domande guida:1 Che cosa penso di avere capito;2 Che cosa penso sia utile approfondire;3 Che cosa penso di sperimentare.

Mentre i risultati seguono i percorsi delladeduzione (esplicitazione derivativa), quindidell’induzione (sintesi combinatoria) con cuisi esercita il riordino e lo sfruttamento di con-tenuti mentali già acquisiti. L’uomo pensa esente e vive attraverso il continuo combinarsidi tre operazioni, quindi oltre a deduzione einduzione, si considera l’abduzione, che inquanto intenzionalità del desiderio non soloindirizza i percorsi deduttivi e induttivi, ma cinutre di sempre nuova materia, offrendonuove immagini (abduzione, movimento bio-psichico che si sviluppa nei tre momenti, ov-vero spostamento, trasformazione e astrazio-ne). In termini pratici, ad esempio nei con-fronti di un libro occorre tener conto di alcu-ni fattori, come:

Creare un format

G iornate di studio, a tema, come veri epropri talk show (interventi brevi) su argo-menti diversi ogni volta e possibilmente in unluogo diverso; con eventuali fasi di laborato-rio. Si propone riflessione in merito alle me-todologie dei mercati cinematografici…■ Pitching è un’espressione mutuata dal ba-

seball e significa ‘lanciare la palla’, che nelmondo della produzione televisiva e cine-matografica si utilizza per definire il lancioun’idea nella speranza che venga raccoltaper essere realizzata. Nella sostanza si svi-luppa nel corso di una giornata con la pre-sentazione pubblica di progetti rivolta a so-cietà di produzione cinematografica e tele-visiva, ma è preceduto da un paio di gior-nate per un laboratorio di preparazionecondotto da esperti produttori e solitamen-te riguarda progetti selezionati. Lo scopo èpresentare progetti strutturati a distributo-ri e finanziatori, nell’intento di stabilire in-tese di co-produzione o pre-vendita.

■ Match-making vuol essere una opportunitàofferta ad autori per proporsi formalmenteal mondo produttivo essendo formula dicollegamento fra la fase creativa e quelladella produzione. Si tratta sostanzialmentedi un laboratorio intensivo di preparazio-ne, a cui si accede con progetti specifici, esolitamente dura almeno un paio di giornisotto la conduzione di alcuni commissio-ning editors per le opportune revisioni tec-niche e di presentazione per la fase finale. Iprogetti vengono quindi presentati a registie produttori in cerca di nuove idee, avvian-do una sessione plenaria dei partecipanti,finalizzata all’incontro tra autori che si ren-dendo disponibili per una sessione di do-mande e risposte, con l’obiettivo.

La gestione del tempo

Tempo come esercizio del potere di decide-re, fare, pensare (relazioni, esposizione e rac-colta di proposte, eccetera) e per studiare odivagare (cercare e proporre suggestioni);■ Organizzazione del tempo, con elaborazio-

ne di liste di suggerimenti sui metodi piùagevoli per lavorare;

■ Individuare un tempo per la creazione,quindi un tempo per lo scambio di infor-mazioni ed impressioni, considerando utilile pause caffè, i pranzi, le cene (tempo percondividere);

■ Il tempo futuro, come proposta di successi-vi incontri;

■ Il tempo come memoria, quindi organizza-zione della raccolta dei materiali e dellesollecitazioni prodotti e loro diffusione ocomunque condivisione.

Ritualià

Costruzione di un percorso riconoscibile dicomunicazione, raccolta delle adesioni, indi-viduazione delle priorità e determinazionedella scaletta della giornata che affranchi dal-l’incombenza delle scelte concentrando glisforzi maggiormente sulla produzione dei te-mi, degli argomenti, dei suggerimenti.

Produrre stimolo alla lettura e bibliografie

Incentiva la lettura proponendo anche letue opere presentandole (meglio preparareuna scheda per iscritto con titolo, venti righedi riassunto, casa editrice, anno di edizione,prezzo di copertina). Considera utile portarecon te copie per la vendita.

Ampliare lo stimolo alla visione

È un esercizio facile da costruire, attraversoimmagini fisse o in movimento (luoghi, per-sone, opere d’arte, eccetera).

Impegni di fine giornata

Al termine di ogni giornata ciascun parte-cipante potrà fornire un breve elenco di futu-re attività ovvero di argomenti che meritereb-bero di essere approfonditi ovvero suggeri-menti anche di tipo organizzativo.

La gestione del tempo

Prima faseFare emergere le considerazioni personali

esprimendo valutazioni: 1 tre obiettivi che devono essere raggiunti;2 tre difficoltà che si debbono sempre affron-

tare;

n.12 10 ottobre 2010IV Scrittori di Alessandria e del Monferrato

Raccontare delle storie è un modo perattuare e mantenere la socialità, comeben si nota nelle popolazione ove pre-vale la trasmissione orale della cultu-

ra. Le storie della gente comune sono infor-mazioni utili quando si vuole ricreare l’atmo-sfera, il sapore di un epoca per scrivere un ro-manzo, mettere in scena un’opera teatrale, gi-rare un film; insomma, quando si vuole rac-contare.Raccontando nascono anche le leg-gende che sono quanto rimane di una storia,di un sogno.

Le leggende condivise sono la realtà inven-tata su cui si costruisce la socialità.

Un quadro, una fotografia, un sogno pos-sono essere raccontati, descritti, anzi tradottida un linguaggio indicibile ad un altro lin-guaggio che li renda nuovamente riproduci-bili.

Noi pensiamo per immagini ed un sognopuò essere ricordato.

Vogliamo ritrovare il ricordo, allora cer-chiamo di descrivere e rappresentare il so-gno; creiamo delle immagini, seppur man-canti di qualche parte o comunque non esat-tamente come le abbiamo sognate.

Tutti quanti hanno almeno una storia, an-che se siamo in pochi ad avere il dono di sa-perle narrare ed è necessario conoscere le tec-niche narrative.

Servono strumenti adatti e persone che ciaiutino ad usarli per poter creare delle buonestorie: raccontare non è soltanto un naturalebisogno dell’uomo, ma una necessità diffusaperché il rischio che stiamo correndo ora è dinon riuscire più a raccontare il presente.

Non si debbono uccidere l’immaginazioneed il sogno, come pure quelle parti di memo-ria che alimentano lo stimolo per ulteriorinarrazioni (le fotografie, ad esempio).

Questa necessità sociale però si parla moltopoco ed invece emerge spesso.

L’abilità dello scrittore è di proporsi comeinventore di concetti che ottiene collegandoad esempio elementi lontani come buio e lu-ce, viaggio e immobilità…

Il fine della prosa è quello di comunicare,in modo chiaro e semplice quindi la migliorformula (magica) è quella del soggetto-verbo-oggetto.

Questo è il sistema più vicino ai meccani-smi del pensiero.

Frasi brevi ed essenziali.Periodi brevi ed essenziali.Diffidate della persone che dicono in venti

parole quel che si può esprimere in dieci: po-trebbero essere capaci di commettere qualsia-si sciocchezza.

Non facciamoci schiacciare dalle regoleastratte, seppur rappresentano il necessariopunto di partenza anche per distinguere ilparlato reale da quello fittizio.

Il racconto è il testo narrativo ovverol’aspetto che emerge alla superficie in cui siidentificano personaggi, oggetti ed eventi.

La concatenazione degli eventi è l’ossaturain cui si perdono le tracce dell’atto di produ-zione, costruito dalla cultura e dalla tecnicanarrativa e dagli stimoli del mondo.

Il racconto è costituito da frammenti nar-rativi che taluni definiscono i motivi dellanarrazione, come dei mattoncini che possia-mo individuare in tre grandi famiglie: quellilegati ovvero determinanti per la storia, quelliliberi che sono poi le descrizioni e le digres-sioni.

Nella struttura del racconto intervengonosequenze narrative di tipo logico, le cause,che si intrecciano con quelle di tipo cronolo-gico, gli eventi.

La fabula è l’ordine assunto dagli avveni-mento, dove contano maggiormente i motividinamici, quelli che mandano avanti la storia.

L’intreccio è l’effetto narrativo ottenuto

creando tensione e cambiamento di pro-spettiva, perciò conta molto la scelta delpunto di vista; inoltre le descrizioni, ovveroi motivi statici, e le digressioni giustifica-no spesso le soluzioni logiche e cronologi-che.

La fabula è come la scaletta delle sce-ne di un film, mentre l’intreccio è il gira-to: il racconto cinematografico si chia-ma sceneggiatura, dove appunto si rac-conta lo spazio e si descrive l’azione.

Nelle prime righe di un racconto,l’incipit, si offrono subito tono, ritmo esoggetto.

La lentezza nel narrare è un buonmetodo per dilatare il tempo, come pu-re altri strumenti: tagli, salti, dilazioni,estensioni, ripetizioni.

Si distingue il tempo della storia daquello della narrazione, quindi si ado-pera il montaggio narrativo: i fatti av-venuti prima e quelli accaduti dopo.

Senza dimenticare le azioni ripetute.Essenziale la presentazione del per-

sonaggio: come e se parla, tenendoconto anche come si parla ovvero comeparlano tutti gli altri narratore compre-so nel racconto.

La realtà che interviene nel raccontoovvero l’effetto del reale è la risultanzadi un rapporto fra testi diversi.

Le passeggiate narrative che fanno ri-ferimento alla realtà storica sono semprefrutto di una scelta ideologica, determi-nata e limitata sotto forma di giudizio.

Come finire?Con un lieto fine, con una fine tragica,

con una sospensione narrativa, con il ri-torno al punto di partenza secondo un per-corso ad anello.

Nel pomeriggio di sabato 25 set-tembre 2010, giornata nazionaledel lettore, nella Biblioteca Civi-

ca di Alessandria si sono dati conve-gno una ventina fra scrittori, sceneg-giatori, poeti, dramaturg di Alessan-dria e del Monferrato che hanno mani-festato il desiderio di diventare grup-po. A questa prima iniziativa hannoaderito trentadue autori, che in granparte si ritroveranno martedì 12 otto-bre 2010 dalle 17 nella Biblioteca Na-zionale di Torino in piazza Carlo Alber-to (un talk show inserito nel program-ma ufficiale della manifestazione ‘Ot-tobre, piovono libri’). Sono i primi in-contri di una serie itinerante ed il rife-rimento al territorio è da intendersianche come volontà di organizzare ul-teriori in località diverse del Piemonte,con particolare attenzione alle provin-ce di Alessandria, Asti e Cuneo. Perl’occasione è stato curato un primo‘dossier di conoscenza’ con articoli eriflessioni sugli argomenti in discussio-ne, distribuito agli aderenti ed anchealle biblioteche civiche delle principaliCittà del Monferrato. Nel corso dell’in-contro in Alessandria si è discusso inmerito al nuovo ruolo dello scrittoreletterario, cinematografico, teatralenella società contemporanea e la que-stione verrà ripresa non soltanto inquel di Torino, ma anche in altre occa-sioni. Tali saranno le giornate dell’Ale-xandria Scriptori Festival, terza edizio-ne prevista per venerdì 29 e sabato 30aprile 2011, come pure quelle dei duelaboratori di preparazione annunciatiper sabato 20 novembre 2010 (dalleore 17,30 sul tema ‘Frammenti di undiscorso sulla donna’) e venerdì 28

gennaio 2011 (dalle ore 17,30 sul tema‘Frammenti di un discorso sulla virtù’),entrambi nel Teatro Parvum di viaMazzini in Alessandria. Uno degli scopiprincipali dell’iniziativa è quello di fa-vorire la scrittura di storie e testi am-bientati nel Monferrato, siano essi let-terari, teatrali, cinematografici, poeti-ci. I progetti comuni che il gruppo in-tende condurre riguardano la catalo-gazione di scrittori, sceneggiatori,poeti, dramaturg nati, residenti o co-munque legati al territorio monferri-no, con la creazione di un sito web chedia spazio ai viventi e memoria a quelliche non sono più tra noi. Il consolida-mento del nascente gruppo avverràcon l’organizzazione di riunioni convi-viali e no, dedicate alla presentazionedi pubblicazioni di più autori ogni vol-ta. Questo aspetto organizzativo è sta-to rimarcato più volte, in quanto la ne-cessità d’esser gruppo allo stato na-scente si soddisfa con l’azione comuneoltre che con la discussione. Allo stu-dio l’organizzazione e quindi la pubbli-cazione di antologie dedicate al terri-torio, mentre è stata già avviata la fa-se sperimentale di una possibile rivistaletteraria, in formato cartaceo e diffu-sa anche via web. Chiesta e ben accol-ta l’apertura a tutte le forme di scrittu-ra, come ad esempio quelle legate al

fumetto ed alla canzone. La partecipa-zione agli incontri è libera a tutti; maper diventare parte integrante delgruppo occorre aver pubblicato alme-no un romanzo, un racconto in antolo-gia, una silloge, un saggio (sulle tecni-che di scrittura, su Alessandria o sulMonferrato sono molto graditi).

Queste le prime adesioni:■ Danilo Arona, scrittore,

Alessandria■ Anna Maltese, scrittrice,

Washington (USA) e Cortanze (AT)■ Angelo Marenzana, scrittore,

Alessandria■ Ornella Anselmi, scrittrice, Ovada ■ Claudio Braggio, sceneggiatore,

Alessandria■ Fulvio Gatti, sceneggiatore, Vaglio

Serra (AT)■ Simona Brancati, saggista, Genova■ Emiliano Busselli, poeta,

Alessandria■ Mauro Ferrari, poeta,

Novi Ligure (AL)■ Adele Desideri, poetessa, Milano■ Enrico Marià, poeta,

Novi Ligure (AL)■ Giampaolo Cavallero, poeta,

Alessandria■ Marco Ratto, poeta, Ovada (AL)■ Patti Turetta, scrittrice,

Alessandria

■ Massimo Tassistro, scrittore,Alessandria

■ Mariangela Ciceri, scrittrice,Alessandria

■ Marcello Ciccarese, scrittore,Alessandria

■ Pino Corva, scrittore, PozzoloFormigaro (AL)

■ Enzo Macrì, scrittore, Alessandria■ Dario Lambarelli, scrittore, Torino■ Max Chicco, regista cine-tv, Torino■ Pino Lanza, autore cabaret/tv,

Ovada (AL) ■ Domenico Bisio, autore teatrale,

Fresonara (AL)■ Cinzia Alba, attrice teatrale,

Valenza Po (AL)■ Massimo Taggiasco, editore,

Alessandria■ Cinzia Ariatti, editore,

Alessandria■ Ugo Bertana, giornalista,

Casale Monferrato (AL)■ Claudio Galletto, giornalista,

Castelletto Merli ■ Aldino Leoni, Biennale di Poesia

e Letteratura di Alessandria■ Giuseppe Pallavicini, Archicultura

di Acqui Terme■ Pinuccia Messina Lanza,

PanorAmica di Ovada■ Pasquale Galluzzo, Alessandria

Scriptori Festival

Lo scrittore èin estinzione?

Scrittori, sceneggiatori,poeti, dramaturg

di Alessandriae del Monferrato

desiderano formare un gruppo aperto

La virgola è la pausa più breve ed il segno più mobile in scrittu-ra. Senza un valore fissato, perché la sua posizione è definita

dal contesto, dall’intonazione della frase. Nel caso della virgolamoderna, chi stabilisce il suo valore di pausa? La virgola è libertà eper usarla occorre formare, anzi educare l’orecchio: intonazione diuna frase di chi scrive o di chi legge, perché il su valore è diverso perchi dice e per chi scrive testi. I due tipi di orecchio sono possono me-scolarsi o darsi il cambio, l’importante è accordarsi (inteso proprionel senso musicale del termine). Si considera la scansione ben tempe-rata delle pause: breve, media, lunga. Lo scopo è la ricerca del ritmodel racconto. Virgola in alternativa alla congiunzione e come scelta ti-pografica, giacché in origine non vi era questa scelta drastica. Una re-gola grammaticale non vuole la virgola alla fine di un elenco se c’è giàla ‘e’ fra la penultima e l’ultima parola, ma poi si ammette eccezionequando si vuol sottolineare proprio l’ultimo termine della serie. La virgo-la tipografica ha due padri, perché nasce dalla collaborazione fra lostampatore Aldo Manuzio (1450-1515) ed il letterato Pietro Bembo (1470-1547). Le idee del Bembo sono diventate regole, pur se portano con sé ilgerme della trasgressione: punto, virgola, punto e virgola sono consideraticome elementi interscambiabili ed equivalenti, utili per fuggire la monoto-nia dal punto di vista tipografico. La virgola è un respiro. Il punto una pau-sa. Allora, il punto e virgola che cos’è? Un puro segno di scrittura che forsenon ha territorio proprio, ma vive fra ciò che è narrato e quanto è meditato.

Il punto e virgola sta fra racconto e riflessione.

La virgola,un segnoquasisconosciuto

Perchénon provi

a raccontarla?Qualche consiglio per aspiranti scrittori

n.12 10 ottobre 2010 9

Anche nel periodo estivo so-no continuati i lavori di

estendimento e completamen-to delle reti fognarie, idriche edel gas in diverse zone dei sob-borghi di Valle San Bartolo-meo e di Valmadonna.

Quattro distinti cantieri,ciascuno con più squadre ope-rative, sono in piena attivitàper completare i vari interven-ti previsti e raggiungere cosìgli obiettivi prefissati nei tem-pi stabiliti.

In via Bartolomeo Mainosono stati completati circa2.150. mt di condotta idrica efognaria ed è in corso il com-pletamento degli allacciamentid’utenza.

In via del Pissarotto e partedella S.P. 80 per Pietra Maraz-zi sono stati posati circa 1.350mt di condotta idrica, fognariae gas metano; a breve inizie-ranno i relativi allacciamentid’utenza.

In via Falamera sono staticompletati circa 1.400 mt dicondotta idrica, fognaria e gasmetano e sono in corso di rea-lizzazione gli allacciamentid’utenza.

In Strada Cerca - Valle SanBartolomeo è stata realizzatala condotta fognaria a partiredall’incrocio con via Bartolo-meo Maino per un totale dicirca 450 mt mentre in StradaCerca - Valmadonna è stataposata la condotta fognaria ela condotta gas metano a par-tire dall’incrocio con via Pro-fumati per circa 650 mt.

Sono in parte iniziati e inparte inizieranno a breve gliinterventi: di posa fognatura egas in Strada Cerca da S.P. 494a sottopasso F.S. e da via Pro-fumati a S.P. 494 - di posa retegas e tratto di fogna in pressio-

ne, sempre in Strada Cerca, davia Valle Quarta a loc. CascinaMantelle - di posa fognatura eacquedotto, ancora in StradaCerca, da via B. Maino a Stra-da Roncata - di posa fognaturae gas in via Valle Quarta - diposa fognatura da via B. Mai-no a Notarianni vicino CanaleGrattoni. Risulta evidente chetutti questi lavori hanno crea-to, e creeranno ancora perqualche tempo, disagi ai resi-denti in particolare nella circo-lazione per la chiusura e/o peri sensi unici alternati di alcuni

tratti - inevitabili per le esi-genze di cantiere - e per le re-lative necessarie deviazioni dipercorso; da parte sua AMAGSPA ha cercato di organizzarel’attività dei diversi interventiper evitare di dover chiudere

contemporaneamente il traffi-co in più punti della stessastrada (es. Strada Cerca, dove idiversi interventi vengono aturno sospesi).

Ai cittadini residenti nellazone interessate dall’attività dicantiere AMAG SPA chiedescusa per gli inevitabili disagiarrecati, ma chiede anche diavere ancora un po’di pazienzaconsiderato che i lavori sonofinalizzati alla realizzazione diservizi fondamentali ed indi-spensabili per il miglioramen-to della qualità della vita.

La commissione Politiche Am-bientali, presieduta dal presi-

dente, Mario Bocchio, si è riunitaoggi per fare il punto della situa-zione sullo stato del potenzia-mento della rete fognaria nellezone della Fraschetta e di Ales-sandria Nord. «Il territorio delComune di Alessandria, già pocodopo il nostro insediamento, ci èapparso carente di alcuni serviziessenziali per una società civile -hanno dichiarato l’assessore aiLavori Pubblici, Franco Trussi edil Presidente della CommissioneBocchio -. L’azienda AMAG spaha fatto una verifica della situa-zione ed ha confermato ciò cheavevamo individuato. Da qui sia-mo partiti con un progetto con-diviso per soddisfare le esigenzedei nostri cittadini ed arrivare aportare i servizi ad una copertu-ra quasi totale del territorio».

Il presidente AMAG spa, Lo-renzo Repetto, ha successiva-mente spiegato lo stato dei lavo-ri svolti nella zona collinare enell’area della Fraschetta:

«Quando parliamo di realizza-zione di infrastrutture parliamodi acquedotti, di rete fognaria edi collegamento alle linee delgas. In questo senso abbiamooperato in due settori: la collina(zona di Valmadonna e Valle SanBartolomeo) ed il territorio dellaFraschetta.

In collina, ad oggi, su un pro-getto di 11 200 metri lineari difognatura ne abbiamo realizzati6840; su 5680 metri lineari diacquedotto ne abbiamo realizza-ti 5400 ed, infine, su 7520 metrilineari di collegamento alla retegas ne abbiamo realizzati 4260.In alcuni tratti i tempi si sono al-lungati per la necessità di dare il

meno intralcio possibile alla cir-colazione viabile come in viadella Cerca e per il prolunga-mento dei lavori su richiesta dialcuni residenti, come in via delPissarotto, dove andremo a ser-vire ancora 25,30 abitazioni nonpreviste nel progetto originario.

In Fraschetta abbiamo, ad og-gi, una situazione realizzata di6200 metri lineari di condotte direte fognaria, mentre altri 2800metri lineari sono già cantierati;per la rete idrica sono stati rea-lizzati 2500 metri lineari di con-dotta e per la rete gas 5400 me-tri lineari.

In quest’area, però, oltre que-sti lavori, la cosa più importanteè stata la messa in sicurezza del-l’area di Spinetta con l’intercon-nessione tra il pozzo Rana ed ilPozzo Molinetto, intervento cheha consentito, inoltre, di garan-

tire alla città di Alessandria unariserva idrica quattro volte supe-riore a quella disponibile in pre-cedenza. Anche qui, poi, i lavorisi sono ampliati rispetto al pro-getto originario perché si sonoaggiunte situazioni particolari ri-levati dagli utenti nelle zone diSan Giuliano e della Poronetta.Attualmente stiamo anche ra-gionando sulla situazione di ViaFrugarolo.

In Via Piacenza, infine, i lavorisaranno da affrontare su due la-ti, con la creazione di due lineedi tubazioni.

Lo sdoppiamento consenti-rebbe di lavorare su entrambi ilati e convogliare in un unicopunto per vincere la pendenzaed evitare di realizzare una con-dotta forzata sulla quale non sa-rebbe possibile fare i singoli al-lacciamenti».

Come priorità si è cercato di evitare di chiudere contemporaneamente il traffico in più punti della stessa strada

Proseguono i lavori Amag Spanella zona collinare della città

Città di Alessandria - Commissione Politiche ambientali

Punto della situazione sul potenziamento della retefognaria in zona Fraschetta e Alessandria Nord

Amag Spa ha cercato di organizzare l’attivitàdei diversi interventi per evitare di dover chiuderecontemporaneamente il traffico in più puntidella stessa strada. L’azienda chiede scusa per gli inevitabili disagi arrecati

G r u p p oA m a g

AlessandriaITALIA

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n.12 10 ottobre 201010

Mentre l’Unione Europea,complice, tra gli altri, una

cantante stile balera, una con-duttrice televisiva fallita e varipolitici strariciclati ahimè italia-ni, decide di emanare una leg-ge che permette la vivisezionesu cani e gatti randagi, per im-mettere sul mercato un lavapa-vimenti o un farmaco inutile inpiù, in Italia opera il Corpo deiVigili del Fuoco, che non esitaad attivarsi, per salvare un es-sere di pochi grammi, entratonottetempo nel mio apparta-mento ad Alessandria. Il picco-lo in questione era un pipistrel-lo, attirato, probabilmente, dal-la luce o da una zanzara tardi-va. Dopo una nottata di vanitentativi per risospingerlo ver-so il suo cielo, senza procurar-gli danni irreversibili, e salvarlodalle grinfie delle mie gatte, fa-meliche per l’occasione, io, am-

Uno scorcio di Alessandria di Franco Montaldo

La maggior parte dei nostriantenati vive nelle campa-

gne; all’occorrenza si reca incittà per acquistare quelle po-che cose, introvabili nelle vici-nanze, magari sbrigando qual-che commissione per il vicino,secondo le necessità. Così nelsecolo scorso. L’esercizio piùremoto, fra gli altri di cui si èriusciti ad acquisire notizie adoggi, è l’Albergo Antico AlliDue Buoi Rossi. È i l 1741quando, nello stesso isolato,sorge una trattoria, forse la piùprestigiosa dei tempo, per me-rito di Antonio Capra, un com-merciante delle Langhe, ilquale, per l’amore nei confron-ti di una fanciulla, ha acquista-to il fabbricato, sito nell’attua-le via Cavour. Il gestore si pre-sta ad accogliere gli avventori,in particolare i buongustai,con i piatti tipici del tempo,per oltre 180 anni. Mario Bal-za, figlio di un operaio dellaBorsalino con il grillo dell’al-bergatore, acquisisce, nel1920, la prestigiosa trattoriaper trasformarla, a poco, a po-co, in un lussuoso albergo.Egli, pur non conoscendo ilmestiere alla perfezione, sape-va servire i bolliti come nessunaltro. La scelta accurata dei vi-ni, poi, è sempre stata un van-to dei titolari; del resto unbuon bicchiere aiuta a gustaremeglio i cibi … fattore non tra-scurabile, aiuta il buon sonno,elementi essenziali per un al-bergo. L’idea si è dimostrataun notevole successo. Con l’in-defesso lavoro, l’accurata ge-

stione, la scelta mirata dei for-nitori, ha impresso al locale uncostante, continuo migliora-mento. Edmondo, subentratoal padre, ha ceduto, a sua vol-ta, l ’attività ai figli Mario,Giorgio, Elisabetta ed ora,l’Antico Alli Due Buoi Rossi, ècondotto da una Società a re-

sponsabilità limitata, nel cuiseno partecipa la famiglia Bal-za ...fino alla gestione odierna.L’impronta, con il decorreredel tempo, è migliorata; laqualità e la cortesia si sonoadeguate alle varie epoche tra-scorse, come da quel lontano1741. Una magnifica porta a

vetri si apre su un lussuoso in-gresso; poco discosta la salettalíberty. Qui non sono mancatiartisti figurativi o concertisti,venuti ad esprimere la lorobravura; in questo luogo sitengono congressi, con la par-tecipazione dei più autorevolistudiosi o personaggi di spic-co. E, per concludere, il nomederiva da una coppia di corpo-si buoi i quali, forse, hannopernottato lì, una notte primadi tornare nella loro stalla.

Il libro del passato è pieno di fascino. Sfogliarele su pagine è sempre una scoperta inattesa,così è stata trovata una storia da raccontare

Le domande devono essere presentate entro enon oltre le ore 13.30 del 15 ottobre 2010. Da

lunedì 13 settembre è aperto il bando di concorsoper l'attribuzione di contributi per il pagamentodel canone di affitto degli alloggi condotti in loca-zione. Le domande possono essere scaricate diret-tamente cliccando su http://www.comune.alessan-dria.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagi-na/5907 oppure ritirate presso l'Ufficio Relazionicon il Pubblico e devono essere presentate a ma-no, presso l'URP, o mezzo raccomandata, entro enon oltre le ore 13.30 del 15 ottobre 2010. Possonopresentare la domanda i cittadini residenti nel Co-mune di Alessandria, conduttori di abitazioni si-tuate in un comune della Regione Piemonte, inte-statari di contratti di locazione regolarmente regi-strati, relativi all'anno 2009, e gli assegnatari di al-loggi di edilizia residenziale pubblica. I cittadini distati non appartenenti all'Unione Europea devono,

ai sensi dell'art. 11, c.13, della L. 133, essere in pos-sesso di un certificato storico che attesti la resi-denza da almeno dieci anni nel territorio naziona-le oppure da almeno cinque anni nella RegionePiemonte. Il requisito della residenza deve essereposseduto alla data del 15.07.2010. Il bando preve-de il rispetto di specifici limiti reddituali riferiti al-l'anno 2009; saranno tenute in considerazione al-cune situazioni di particolare debolezza socialeche daranno diritto ad un incremento del contribu-to oppure ad un innalzamento del limite redditua-le (presenza di anziani, invalidi, sfratti esecutiviper finita locazione, nuclei famigliari con più di trefigli a carico, presenza di lavoratori che hanno su-bito licenziamento o sono stati collocati in cassaintegrazione o mobilità, nuclei famigliari monopa-rentali). È, inoltre, prevista una detrazione per cia-scun figlio a carico.

Un grazie ai Vigili del Fuoco

Un pipistrello salvato

Aperti presso il Comune di Alessandriai termini del Bando di Concorsoper il sostegno alla locazione

Il Consigliere Comunale Mario Bocchio ha chiestoche «il Comune di Alessandria si costituisca par-

te civile nei procedimenti giudiziari a carico dellepersone che verranno perseguite per l’aggressio-ne al portiere del Gubbio Eugenio Lamanna».

«Con la costituzione di parte civile, la Civica Am-ministrazione tutelerebbe la dignità e l’immaginedell’intera città, finita purtroppo alla ribalta nazio-nale per tale inqualificabile episodio - spiega Boc-

chio - Al tempo stesso sarebbe un ulteriore mezzoper stigmatizzare ogni forma di comportamentoviolento da parte di autentici malfattori, perché al-tro non sono. Questi atteggiamenti delinquenzialinon sono, né dovranno essere tollerati!».

«Con la costituzione di parte civile, inoltre, il Co-mune di Alessandria - conclude Bocchio - dovràcontribuire ad una condanna esemplare per gli ag-gressori».

Aggressione al portiere del Gubbio:Bocchio chiede al Comune di costituirsiparte civile contro gli autori

Alli Due Buoi Rossi,albergo nato per caso

Corso Roma 85 15121 AlessandriaTel./Fax 0131 267842Registrazione al Tribunale di Alessandrian. 627 del 28 settembre 2009ProprietàVento Largo di Cinzia AriattiCorso Roma 85 - 15121 Alessandria

StampaTecnopress di Maruffo MarioVia Matteotti 45 - Cascinagrossa (AL)I nostri indirizzi di posta [email protected]@[email protected]

Nuovo ‘Hurrà Grigi’

FOTOGRAFO

Visita il sito: www.webalice.it/mario_coscarella/

bientalista convinta, ho chiestoaiuto e sono stata indirizzataproprio verso chi è sempre inprima linea nelle calamità. I Vi-gili del Fuoco di Alessandrianon hanno esitato a mandareuna squadra, che, delicatamen-te, lo ha catturato per liberarlo,quando fosse giunto, nuova-mente, il buio. Erano le 10.30 divenerdi 17 settembre, giornodesignato nell’immaginario col-lettivo per sfortune, disgrazie,figure demoniache e... vampiri.Invece è stata l’occasione perprovare che l’Umanità non haperso la voglia di convivere conesseri diversi da noi ma, forse,più necessari, a cui, comunque,batte un cuore. A me non restache mandare un grande ringra-ziamento per l’enorme lezionedi generosità, ancora una voltaprofusa dai Vigili del Fuoco, inparticolare di Alessandria.

n.12 10 ottobre 2010 11

Requisiti per la partecipazione al Cantagiro

sponsabile per la nostrta cittàdel ‘Cantagiro’nazionale allapresenza del sindaco Fabbioha consegnato il Trofeo del-l’Anno a gruppo (SpontaneoTeatrando) del centro d’incon-tro S. Giovanni Evangelista,ragazzi stupendi con tanta vo-glia di divertirsi ballando ecantando sono conosciuti intutta Italia e il sindaco Piercar-lo Fabbio salutandoli e ringra-ziandoli il diretta gli ha affida-to l’incisione dell’Inno di Ales-sandria scritto dal MaestroAstori e da Fabbio. Compli-menti ragazzi, siete fortissimi.I vostri fanz Mauro e Mike.

Mike Yacin

Per noi giovani di ieri ricor-dare il ‘Cantagiro’, un ri-

cordo stupendo perché ci ri-porta agli anni ‘60, anni im-portanti che hanno dato unasvolta all’economia di questabella Italia. Ma per chi, come ilsottoscritto che ha vissuto dalvivo l’avvento del cantagiro èun’avventura indimenticabile.

Perché la nostra città ospita-va per la prima volta il ‘Canta-giro’ e migliori gruppi musicalidella nostra provincia sonostati invitati ad aprire il gran-de evento del ‘Cantagiro’. Traquesti gruppi musicali che an-dava forte (I Volti del Clan)ospite fisso del Piper di via ve-

scovado di Alessandria il lea-der un volto noto ancora oggi:il musicista Giulio Traverso (ilgiovane cantante ballerino delgruppo era Yacin, quanto tem-po è passato ragazzi!) ma sia-mo ancora qui giovani comeallora a parlare del ‘Cantagi-ro’perché grazie a Giulia DeCarlo di Roma che ha acquisi-to i diritti del grande PatronRadaelli. Esiste l’Associazioneculturale amici della musica(Carrozzone musicale) di cuisono Vice Presidente e Diret-tore Artistico ha avuto attra-verso la mia persona ha rap-presentare per la nostra pro-vincia il ‘Cantagiro’. Tutto que-sto grazie al successo di questidue anni della nostra manife-stazione (il Carrozzone Musi-cale) che ha visto il tutto esau-rito alla finale del Circolo Cul-turale Sardo alla presenza diimportanti ospiti ed autorità:il sindaco Piercarlo Fabbio cheha creduto subito alla nostramanifestazione, ed al Vice Pre-sidente della Regione Piemon-te Dottor Riccardo Molinari eal Vice Presidente della circo-scrizione sud Dottor AntonioTortorici. Tutto questo, signoriha un nome (professionalità) elo si deve allo showman Mauroconduttore del CarrozzoneMusicale che con la sua simpa-tia e maestria mette a loro agioi nostri cantanti, e tutti i nostrifanz che sono moltissimi, gua-dagnandosi la palma dei gior-nalisti e critici del mestiere ilpresentatore dell’anno. Nellaserata finale del Carrozzone, ilsottoscritto in qualità di re-

Ariete È un momento deci-samente favorevolesotto tutti gli aspetti. L’arcanodel Mondo vi infonderà la sicu-rezza che da tempo ricercavateed affronterete ogni tipo di si-tuazione con fiducia e determi-nazione.

ToroProprio quandosembravate aver tro-vato un po’ di serenità, eccoriaffiorare rimpianti e ripensa-menti riguardo al vostro com-portamento passato che po-trebbero influire sulle scelte fu-ture.. L’Appeso vi farà tenten-nare un pochino..

Gemelli Rifuggirete da ogniinfluenza esterna eda consigli non sempre disinte-ressati. L’Eremita vi donerà unagrande capacità di riflessione evi consentirà di raccogliere glielementi necessari per prende-re decisioni sensate e mirate alvostro benessere.

Cancro Vorreste mollaretutto e sparire! Comedice la Torre, il momento non èdei migliori, ma non sarannodue piccole difficoltà ad abbat-tervi.. Non serve fuggire, do-vrete affrontare subito le situa-zioni alla grande e passare ol-tre!

Leone Con pazienza e conl’aiuto della Tempe-ranza finalmente riuscirete a ri-solvere alcuni problemi sia ma-teriali che inerenti a relazionicon le persone intorno a voi,che da tempo vi preoccupava-no... tornerà il sereno e potretefinalmente guardare avanti conottimismo.

Vergine Il Giudizio caratteriz-zerà questo vostroperiodo decisamente positivo,regalandovi un’ottima forma fi-sica ed il desiderio di dedicarviad attività artistiche e creative,che possano appagare il vostroamore per le cose belle e dibuon gusto.

Bilancia Nei prossimi giornisarete dotati di unpragmatismo e di una determi-nazione straordinari.. nessunaimpresa vi risulterà impossibilee la Forza sarà dalla vostra par-te. Attenti però a non mostrarvitroppo disponibili, qualcunopotrebbe approfittarne.

ScorpioneSarete felici in gene-rale ma soprattuttoin ambito sentimentale. Corri-sposti dalla persona del cuore,vivrete momenti indimenticabi-li.. il Sole illuminerà dolcemen-te le vostre giornate.

Sagittario Evitate di pianificaretroppo, perchè ancheuna meticolosa cura dei detta-gli potrà essere ‘spiazzata’ dal-l’intervento inaspettato delDiavolo... armatevi di pazienzaed arriverete alla meta senzaperdere il controllo!

Capricorno Sentirete la necessi-tà di cambiare e per-ciò eliminerete o trasformeretesituazioni stagnanti che al mo-mento stanno rendendo pesan-ti le vostre giornate. Vi sentire-te decisamente meglio.. mate-rialmente e spiritualmente. Lavostra carta è la Morte.

Acquario Chiederete consigliad una persona piùesperta di voi, che vi aiuterànella vostra attività lavorativa.Grazie alla guida del Papa ritro-verete senso di organizzazioneed entusiasmo...vi sentiretesoddisfatti del vostro operato.

Pesci La Papessa vi infon-derà la capacità di in-tuizione necessaria per indivi-duare le persone sulle quali po-trete realmente fare affida-mento, poiché coloro che di-chiarano di essere vostri amici,in realtà potrebbero riservarvispiacevoli sorprese.. nientepaura, li ‘beccherete’ in tempo!

*Cartomante, Occultista via Alfieri, 6 - AlessandriaTel. 0131 444933

L’oroscopo di Guido Bergamin*

Appuntamentoal prossimo

numero

La finale si svolgerà la sera del 24 giugno 2011 al mitico Piper Club di Roma

Il ‘Cantagiro’ è tornato

Il gruppo spontaneo teatrando con il trofeo del cantagiro nazionale premiato per meriti artistici da Mike Yacin

Il sindaco Piercarlo Fabbio, Mike Yacin e lo showman mattatore della serata ringrazianoil numeroso pubblico della finalissima del carrozzone alessandrino musicale.

il vicepresidente Dott. Riccardo Molinari

Sono ammessi a Il CANTAGIRO, tutti i cantautori,interpreti, band di qualsiasi nazionalità e che

propongono qualsiasi genere musicale con età mi-nima di 14 anni e senza limite di età (per i gruppidi età si intendono riferito all’età media dei com-ponenti), divisi nelle seguenti categorie:■ INEDITI (tutti gli artistici dai 14 anni in su che

propongono pezzi inediti, sia cantautori che in-terpreti. sono ammessi nella sezione inediti an-che i duo e i trio.)

■ COVER (tutti gli interpreti dai 14 anni in su chepropongono pezzi cover. Sono ammessi nellasezione cover anche i duo o i trio.)

■ ORIGINAL BAND (per band si intendono i grup-pi musicali che hanno più strumentazioni, i duoo i trio sono annoverati tra inediti o cover - so-no ammesse band sono ammesse band conun’età media di 14 anni in su che propongonopezzi originali - esclusiva gara online).

✓✓ Il Cantagiro come da tradizione sarà itinerantee raggiungerà i partecipanti nella maggior par-te delle regioni, in modo da consentire a tutti uagevole spostamento. Inizierà il 15 aprile perconcludersi i primi di Giugno. sarà presente unacommissione artistica, lo staff e telecamere perriprendere l’esibizione.

✓✓ Prima dell’esibizione del provino live, tramiteconvocazione, si dovrà consegnare sul posto:

✓✓ Se il partecipante è un minorenne, dovrà essereaccompagnato e consegnare la liberatoria fir-mata da un genitore o da un maggiorenne, de-legato del genitore o da chi ne detiene la patriapotestà , in forma scritta che dovrà presentareall’organizzazione, oltre alla delega, una fotoco-pia di un valido documento di identità del dele-gante).

✓✓ la base di una canzone che si è decisa di porta-re al provino in formato CD, traccia unica. Nellabase saranno ammassi i cori ma non la voceguida. È tassativamente vietato il playback.

✓✓ Il Cantagiro consegnerò al Partecipante la ma-

glietta ufficiale che dovrà indossare obbligato-riamente durante la gara, con la possibilità dipersonalizzarla ma mantenendo il marchiosempre in evidenza.

✓✓ La commissione artistica sarà insindacabile ecomunicherà successivamente sul sito www.il-cantagiro.it l’esito pubblicando i nomi degli ar-tisti che accedono alla semifinale.

✓✓ La finale inizierà nella sera del 24 giugno 2011al Piper Club di Roma.

✓✓ Parteciperanno 12 concorrenti degli inediti ecover. Saranno premiati un vincitore della se-zione inediti, un vincitore della sezione cover,un premio ‘musica per film’, i due vincitori Ori-ginal Band votati dalla giuria tecnica e dallagiuria popolare e i due vincitori della sezioneVideoclip votati dalla giuria tecnica e dalla giu-ria popolare.

✓✓ Per ogni esibizione dovrà essere consegnatauna base cd traccia unica.

✓✓ Per i partecipanti non ci sarà nessun compensoo rimborso spese di viaggio e il soggiorno spet-terà agli stessi, come le fasi precedenti del con-corso.

✓✓ L’organizzazione non restituirà comunque lequote di partecipazione.

✓✓ L’organizzazione si riserva espressamente, incaso di inadempienze al presente da parte degliiscritti, il potere di esclusione in qualsiasi mo-mento, degli stessi dal concorso.

✓✓ I partecipanti dovranno espessamente autoriz-zare per iscritto, a titolo gratuito, l’utilizzo dellapropria immagine sia in video che in foto, no-me, voce e della propria esibizione tramite la li-beratoria. La mancata autorizzazione di cui so-pra comporterà l’immediata esclusione dalCantagiro.

✓✓ Il partecipante sarà avvertito tramite e-maildella ricezione della documentazione e del-l’iscrizione a Il Cantagiro.

www.ilcantagiro.it/regolamento.php

InfoPer informazioni contattare il numero 333 3930420 (Mauro)

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Promossa dall’associa-zione culturale libe-

rARTi, con il sostegno dellaProvincia di Alessandria,‘La strategia del colore’ èla bipersonale di Alessan-dro Zincone e Gian PieroMasier in mostra fino al 23ottobre 2010 nella sala po-lifunzionale della libreriaMondadori di Alessandria,in via Trotti 58. «È, ormai,abitudine consolidata pergli alessandrini e non - in-tervengono il presidentedella Provincia, Paolo Fi-lippi, e la vicepresidente eassessore alla Cultura, Ma-

ria Rita Rossa - ritrovarsi in questi ‘momenticulturali’ in cui l’arte è protagonista vera, intutte le sue espressioni e declinazioni, occasio-ne di crescita e di arricchimento personale».Autodidatta, nato a Palermo nel giugno del1939, Alessandro Zincone ha allestito mostrepersonali e partecipato a numerose esposizio-ni collettive riscuotendo successi di pubblico ecritica. Pittore e grafico, nato a Piacenza nel1946, Gian Piero Masier è accademico di SanMarco e della ‘Greci Marino’ di Vercelli. Ha te-nuto numerose personali in giro per l’Italia,partecipando a molte rassegne e ottenendopremi e riconoscimenti di rilievo. La mostra ‘Lastrategia del colore’ è visitabile negli orari diapertura della libreria. L’ingresso è libero.Info:Provincia di AlessandriaTel. 0131 304004/06Libreria MondadoriTel. 0131 261423

ne dei Giornalisti del quale è attivocomponente del Consiglio Nazionalee negli organismi di garanzia, comePresidente del Comitato Regionaleper il servizio radiotelevisivo del Pie-monte. Sul piano più strettamenteprofessionale, Caramagna ha espres-so il suo impegno presso i vari livelliistituzionali, dai Consigli di Quartieredella propria città, al Comprensoriodi Alessandria, alla Provincia dove ri-copre tutt’ora l’incarico di capo uffi-cio stampa. Di tutto rilievo, al di làdel dato professionale, l’attività quale

n.12 10 ottobre 2010 13

Elogio del disonoreC’erano, a cavallo tra ottocento e i

primi del novecento, le serated’onore, racconta Paolo Rossi a iniziospettacolo. Erano l’occasione per ilgrande attore a fine carriera di rendereomaggio ai pezzi forti del proprio re-pertorio, ripercorrere i propri successi.(Paolo Rossi il comico milanese, nonl’omonimo calciatore protagonista deimondiali dell’ 82, e neppure ‘il fratello’,come ebbe a chiedergli un maresciallodei carabinieri pochi anni dopo).

La ‘Serata del disonore’ consistequindi nel distruggere consapevolmen-te, con cattiveria e affetto, i cavalli dibattaglia di una carriera trentennale,coprendo di ridicolo sé stesso e l’Italia,improvvisando e chiedendo al pubblicodi non aspettarsi troppo.

L’Italia dopo tutto è la nazione in cui,al contrario dei tempi andati, quando ilRe e il Buffone avevano ruoli distinti ecomplementari, il Re fa anche il Buffo-ne e toglie il lavoro direttamente, o in-direttamente tramite i propri famigli,ai comici. «Oggi la vita del comico è du-ra anche perché il Re intende conqui-stare anche il ruolo di Buffone, riu-scendoci peraltro benissimo».

Così, dopo aver ironicamente ringra-ziato ‘Lui’ (non ‘Lui’ lassù, ma al suo‘vice’ terreno), per l’abbondanza di ma-teriale che suo malgrado generosa-mente elargisce a chi pratichi la satira,quest’ampiamente ripagata serata deldisonore si trasforma in una cavalcataselvaggia di novanta minuti tra milleepisodi pubblici e privati, più (e spesso)o meno volontariamente comici,scam-poli di una carriera profondamente in-

trecciata con la vita, tra alti e bassi,luoghi comuni e grandi verità, amaricome l’aperitivo in agguato dentro l’ul-timo bar lungo la strada (se Gesù tiama, ti perdonerà un gin tonic, gli ri-sponde un barista cinese alla richiestadi un succo di albicocca), surreali comele profferte di un sedicente e mellifluo‘Stato’, subdolo e ambiguo come unmefistofele, disposto a salvarlo da untentativo di suicidio, in cambio di benaltro che l’anima.

Fino a prendere coscienza della si-tuazione, restare amici di Gesù e pre-garlo perché nulla cambi, con ironia esenza lamentarsi. E, nello spirito dellaserata, chiudere ‘rovinando’ anche ipropri padri spirituali, Fo, Jannacci, Ga-ber, con una surreale versione countrydi ‘Ho visto un re’: «sempre allegri bi-sogna stare / ché il nostro piangere famale al re / fa male al ricco e al cardi-nale / diventan tristi se noi piangiam».

Teatro di Filippo Minelle

Premio ‘Addetto stampa 2010’

Marco Caramagna premiato perla sezione Pubblica Amministrazione

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ÈMarco Caramagna il vincitore delPremio ‘Addetto Stampa’ dell’an-

no per la sezione riservata agli opera-tori della Pubblica Amministrazione.La decisione è stata assunta dalla re-gia del Premio ideato da Giacomo DiIasio che si è riunita nei giorni scorsia Roma e ha proceduto alla selezionedelle numerose domande pervenute.Il riconoscimento quest’anno è statoaccordato ad un collega impegnato davari decenni nei molteplici settori delgiornalismo, dalla carta stampata allaradio televisione, e che ha rivestitoimportanti incarichi di re-sponsabilità in vari en-ti pubblici. Di parti-colare rilievo l’im-pegno di MarcoCaramagna nelleassociazioni di ca-tegoria, dalla Fe-derazione Nazio-nale della StampaItaliana all’Ordi-

Direttore responsabile dal 1983 delsettimanale diocesano ‘La Voce ales-sandrina’, a conferma di una disponi-bilità a testimoniare lo spirito di ser-vizio che lo ha costantemente anima-to. La cerimonia di premiazione avràluogo a Trento il prossimo 23 ottobre,a conclusione del Seminario di for-mazione professionale sul tema‘Energia ed ambiente. Aggiornaregiornalisti ed addetti stampa’, l’inizia-tiva annuale di approfondimento pro-mossa dal comitato organizzatore delPremio.

Nato in Alessandria il 14 febbraio 1948 ed ivi residente in via Testore36, tel. 0131 443545. Redattore del settimanale diocesano ‘La Voce

alessandrina’ dal 1966. Segretario della redazione romana di ‘Cinefo-rum’, diretto da Giovan Battista Cavallaro, nel 1970. Redattore del te-legiornale di Radio Tele Alessandria dal 1978 al 1980. Redattore del

telegiornale di Telepiccolo dal 1981 al 1983. Direttore responsabile delsettimanale diocesano ‘La Voce alessandrina’ dal 1983. Responsabile

dell’Ufficio Stampa dei Consigli di Quartiere di Alessandria dal 1972 al1979. Capo Ufficio Stampa del Comprensorio di Alessandria dal 1979 al

1985. Capo Ufficio Stampa della Provincia di Alessandria dal1985. Consigliere Nazionale della Federazione Nazionale

della Stampa Italiana dal 1989 al 1995. Presidente delComitato per il Servizio Radiotelevisivo (CO.RE.RAT) delPiemonte dal 1994 al 1995. Membro del CO.RE.RAT delPiemonte dal 1995 al 2000. Direttore responsabile delmensile ‘Territorio & Provincia’, organo di informazio-

ne della Provincia di Alessandria. Direttore del bime-strale ‘Nuovi Orizzonti’ della Provincia di Alessan-

dria. Direttore responsabile del trimestrale ‘a +’edito dalla Provincia di Ales-

sandria, dalla Camera diCommercio di Alessandria e

dalla Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Alessandria per

promuovere il territo-rio in Italia e all’este-ro. La testata è uscita

in inglese, russo ecinese.

Chi è Marco Caramagna

Bipersonale di Alessandro Zincone e Gian Piero Masier

‘La strategia del colore’ in mostraalla Mondadori fino al 23 ottobre

n.12 10 ottobre 201014

Le cronache di Orbilius Plagosus

Noi abbiamo: polizia, carabinieri, vigili del fuo-co, guardie forestali, una caricatura di forze

armate, la C.R.I con relativi volontari, dame dellaS.Vincenzo, vecchi che, a costo zero per i comuni,vanno davanti alle scuole a fare la parodia dei vigi-li urbani e, dulcis in fundo, i boys-scouts.

Tutti questi sono nobilissimi corpi che hanno,fra i vari compiti istituzionali loro assegnati, anchequello di vigilare sulla salute fisica e morale deicittadini.

Ma, attenzione, a modesto avviso dello scriven-te il loro intervento non deve essere indiscrimina-to bensì deve effettuarsi solo ed esclusivamente incaso di incidenti o sciagure che non siano stateprovocate o causate dagli stessi autori e dovute aforza maggiore o per causa imputabile a terzi.(prendete un testo di diritto per comprenderne ilsignificato).1 Siamo al mare: una bella bandiera rossa segna-

lante di non fare il bagno.Niente da fare: la mamma con i neonati si tuffa

festosamente con sorriso di compiacimento deltruzzo convivente, tanto lei è una anguilla viventee i cartelli di divieto sono messi solo per finta. Pe-ricolo, urlano, annaspano e si precipitano, in soc-corso, bagnini, medici e ambulanze.

Al termine dell’intervento, per fortuna loro,tempestivo, un paese serio, e uno, presenta il con-to alla famiglia dei deficienti, possibilmente sala-tissimo con contemporanea denuncia all’autoritàgiudiziaria per inosservanza di norme.2 Siamo in montagna: la comitiva di coglioni, in

sandali e canottiera, sale allegramente senzapensare che, sulle dentate e scintillanti vette(Carducci, sapete chi è?), il tempo cambia bru-scamente.

Richiesta di soccorsi:partono alpini e

elicotteri: vo-gliamo sal-

varli?

E sia, ma la cosa se la devono ricordare persempre: ed ecco, in un paese serio, e due, vienepresentato subito il conto e questo, state sicuri,non dovranno dimenticarlo mai. 3 Siamo all’estero... ecco ora lo sbruffone che

vuole giocare a Indiana Jones e va in vacanza,con la scema di turno che si sente tanto Lorenzi-na d’Arabia, in paesi africani o asiatici dove èstato caldamente sconsigliato dalla Farnesina direcarsi.Vengono, come paventato (dizionario) rapiti e

viene richiesto un riscatto.Un paese serio, e tre, non caccia una lira per

questi mongoloidi anzi, ringrazia i rapitori di es-serseli presi: che se li tengano e ben stretti.

Se purtroppo la televisione ne fa un caso nazio-nale con interviste ai parenti che implorano lo Sta-to di fare il possibile per liberarli, ecco muoversi lepiù alte autorità statali con appelli del Papa, chefanno tanta bella figura e che, soprattutto, nontoccano le finanze e le casse dello Ior.

Li abbiamo salvati, purtroppo, ma il riscatto e ildisturbo arrecato qualcuno lo deve pagare.

Chi? Naturalmente i parenti e gli interessati: so-lo ed unicamente loro,

Andiamo al presente: qualche giorno fa vi è sta-ta una specie di orgia dalle parti di Rieti: tutti irappresentanti della migliore stirpe italica ubriachie drogati: la polizia e le ambulanze hanno fattouna continua spola tra ospedali e luogo di festa,salvando ahimè tutti gli alcolizzati.

Malissimo.Dovevano lasciarli sul posto o provvedere loro

solo e se non vi erano vere urgenze che avrebberoavuto l’assoluta priorità.

Quando fossero giunti i genitori (se così posso-no chiamarsi coloro che hanno così ben allevato ifrutti dei loro amplessi) a riprenderseli, tronfi efieri delle imprese dei loro bambini, lo Stato dove-va fare loro carico di tutte le spese con contestua-le denuncia degli innumerevoli reati commessi.

Come già ben precisato, i soccorsi si fanno gra-tis solo a chi se lo merita.

Stesso discorso vale per i fumatori: un tempoOrbilius riteneva che chi è causa del suo mal…..

Ora ha fatto una scoperta sconvolgente: Benvengano i forti fumatori e le fumatrici.

Avete notato, o miei colti ed intelligenti lettori,che le più grandi fruitrici di sigarette siano le ra-gazzine orecchiute con tremolanti pancine scoper-

te starnazzanti per strada come galline pado-vane e della stessa leggiadra andatura delle

simpatiche bipedi in simbiotica unione conle vecchie incartapecorite e ingioiellate co-me la Madonna di Pompei?

er le seconde si può capire: ormai inbocca non possono tenere null’altro

al di la della dentiera, ma le pri-me?

Fumino, fumino pure: quan-do, tra qualche decennio legiovinette avranno sviluppato

una bella neoplasia ai polmonisaranno un costo insostenibile

per l’assistenza sanitaria ma noi, efra costoro mettiamo pure Orbilius,saremo ben lieti di sopportarne lespese.

Come mai il nostro colto opinio-nista, direte voi, nutre sentimentidi solidarietà e bontà nei confrontidi persone che non lo meritano af-fatto?

Forse che la vecchiaia l’ha rin-coglionito?

No, miei cari:Orbilius vuole che lo Stato gli

continui a pagare la lauta pensioneche ben meritò in decenni di one-sto e gratificante impegno profes-sionale e didattico.

Se le signore non fumassero vi-vrebbero purtroppo assai di più e i

costi per il loro trattamento diquiescenza (=pensione) sarebbero di

gran lunga superiori a quelli di un lungoricovero e di quotidiana morfina.

Ben fumino quindi e contribuiscano,con la loro immatura dipartita, a salvarela serena vecchiaia ben rimunerata delcolendissimo (già che avete sotto mano

il dizionario, ancora un piccolo sforzodi ricerca) estensore della presente.

Deus ex machina

Intervista allo scrittore alessandrino che ha appena esordito con una raccolta di racconti

Storie di tutti giorni secondo Tassistro

Chi è Massimo Tassi-stro?

«Sono nato ad Alessandriail 9 febbraio 1971, dove vivoattualmente. Sono sposato,amo viaggiare, ascoltare mu-sica e leggere tantissimo. So-no impiegato amministrativoe ho iniziato a scrivere nel2007 sfruttando il poco tempolibero».

Come mai l’idea di scri-vere?

«Ho sempre avuto moltissi-ma fantasia e fin da piccolo il mio sogno erascrivere una storia avventurosa. Poi tre anni faho deciso di iniziare sul serio. Il mio è un hob-by, ovviamente, ma mi permette di rilassarmi edi lasciar liberi i miei pensieri».

Ma il tuo primo libro è una raccolta diracconti e non un romanzo di avventura.

«Esatto. Ho iniziato a scrivere racconti breviperché per me più semplice. Scrivere un ro-manzo è un’altra cosa. Le trame dei miei rac-conti derivano da fatti quotidiani che possono

essere successi a chiunque e nei quali ciascunodi noi si può ritrovare. Ho partecipato a diversiconcorsi e premi letterari riportando discretisuccessi, ma la mia grande soddisfazione è sta-ta vincere il concorso nazionale ‘Alessandriascrivi ad alta voce’ nell’ambito dell’AlexandriaScriptori Festival 2009 con il racconto ‘Nevica’e poi successivamente il concorso ‘Giallolimone2009’ con il racconto ‘L’ispettore Poletti e ibambini scomparsi’».

Parlaci un po’ del tuo libro. Com’è natal’idea di una raccolta di racconti?

«Ad esser sincero, l’idea è nata da mia mo-glie, che fin dall’inizio è sempre stata al miofianco incoraggiandomi a continuare, anche sesignificava sacrificare tempo a noi due. Ho po-tuto proseguire quell’idea per il fatto che i mieiracconti sono legati tra loro dalla ‘quotidianità’e quindi sono tutte storie nelle quali le personesi ritrovano».

Singolare Quotidianità: spiegaci il tito-lo.

«Beh, mi piaceva l’idea che già dal titolo sipotesse intuire l’argomentotrattato nel libro, ma nellostesso tempo volevo creare ungioco di parole che sottoline-asse come a volte però, ciò cheviene considerato quotidianopossa anche essere particola-re».

Hai studiato per impa-rare a scrivere o sei auto-didatta?

«Innanzitutto non ho lapresunzione di saper scrivere,diciamo che mi sto avvicinan-do alla scrittura. Mi piace fa-re bene ogni cosa e anche perquanto riguarda lo scrivere,anche se l’inizio è stato dicia-

mo, ‘di getto’, ho studiato e sto studiando ma-nuali sulla scrittura. Ho anche frequentato uncorso di scrittura sul ‘Racconto’, tenuto dallaScuola Holden di Torino in collaborazione conla Biblioteca Civica ‘Francesca Calvo’ di Ales-sandria nel maggio 2009. Non bisogna maiavere la presunzione di sapere tutto, ma chiun-que ti può sempre dare qualcosa».

Bene, ora hai nuovi progetti?«Ho tantissimi progetti, tra cui un romanzo

ancora in cantiere».

GrecoPaolo

Servizi per l’ambienteStrada Raggi 26-Mandrogne (AL)Cell. 333 5304755

Massimo Tassistro

SINGOLAREQUOTIDIANITÀ

Edizioni Progetto Cultura

Collana Le scommesse

n.12 10 ottobre 2010 15

se lungo i prati infiniti, trasmettonoquel senso di libertà che l’uomo dasempre attribuisce loro.

Il manto nero e lucido brilla sotto laluce del sole, la folta criniera si muovee con essa tutti i muscoli del corpo ro-busto, in una corsa sfrenata.

Guardinghe, invece, sono le volpiche incontriamo numerose nel tratto distrada che lambisce il mare. Si avvici-nano quatte quatte e ci toccano la ma-no con il loro lungo naso per poi ritrar-lo d’istinto. Non capiscono che voglia-mo solamente fare amicizia! Diamo lo-ro qualche biscotto per fermarle in unafoto e udirne il lamentoso latrato, men-tre a poco a poco tanti bambini si uni-scono a noi, incantati dalla loro pre-senza.

La nostra passeggiata termina almare nella località di Marina di Albere-se. Abbandoniamo le bici all’ombra deipini e a piedi nudi solchiamo la lungaspiaggia solitaria, dominata dalle gran-di dune di sabbia che si perdono nelmare denso e torbido per la passatamareggiata. Tronchi di alberi emergo-no dalla battigia, spogli e levigati dalvento, plasmati dal movimento delleonde. Ricordano vagamente le zattereusate dei naufraghi in cerca di salvez-za. Sulla spiaggia, intanto i bambini,creano con i tronchi d’albero e la sab-bia i loro vascelli e immaginano di sal-pare, con tutto l’equipaggio, verso ter-re sconosciute, sfidando la furia delmare, ben ritti sulla prua, pionieri di unmondo fantastico.

Immerso tra le colline toscane e ilmare, il Parco della Maremma rap-

presenta una vera e propria ‘full im-mersion’ nella natura incontrastata eselvaggia. Uno dei pochi luoghi dove iltempo è scandito non dalle lancettedell’orologio ma dall’alternanza delgiorno e della notte.

Si lascia l’auto nella cittadina di Al-berese (la porta del Parco dell’Uccelli-na) e si sceglie uno dei numerosi per-corsi proposti che si diramano all’inter-no del parco.

In questo periodo piove molto; deci-diamo quindi di noleggiare le biciclettee di addentrarci nel parco seguendo ilpercorso più breve e assolato, evitandodi incappare in impraticabili sentierifangosi che ridurrebbero così la possi-bilità di godere del paesaggio circo-stante.

I dieci chilometri che dividono la ter-ra dal mare si aprono con pinete im-mense, i cui alberi sfoggiano radiosechiome ad ombrello che si ergono ver-so il cielo e trasformano il paesaggio inuna selva intricata.

Di pedalata in pedalata raggiungia-mo sentieri di erbe aromatiche e bac-che colorate mentre tutt’intorno si os-servano campi coltivati e pascoli dimucche maremmane dalle lunghe cor-na a lira che, ignorando i nostri richia-mi, continuano il lento pasto immersenel covone di biada posto al centro delprato.

In questo spazio quasi siderale, i ca-valli bradi, con le loro fughe improvvi-

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catore presso il Centro Studi Etnogra-fici ‘G. Rebora’ di Alessandria si occu-pa del recupero dello fonti orali e do-cumentali e di tutto ciò che riguardail retaggio del mondo rurale. Tra lesue opere, ricordiamo: ‘Il sentierosulle colline’, ‘Il bosco incantato’, ‘Lamedicina popolare e i miracoli delSettimino di Incisa’. I protagonisti in-tervistati e descritti in questa mono-grafia, sono testimoni diretti diun’etica del lavoro e dell’ambiente,

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Abitazioni affittasi

Una monografia per ricordare i valori della civiltà contadina

La società ruraledi Enrico Vigna

Parco della Maremma

cultura e uomini che stanno ormaiscomparendo, cancellati dal tempo,ma anche e soprattutto dal profondomutamento della mentalità. Allo stes-so modo sono sostituiti dalla moder-na tecnologia gli attrezzi tipici, fardel-lo peculiare della nostra tradizione,caduti ormai in disuso. Ed è per que-sto motivo che ho voluto ricordare gliaspetti più salienti di una cultura an-tica e del suo dialetto, il linguaggiospontaneo della gente di campagna.

Del resto, conseguenza immediatadello sfaldarsi di un patrimonio cul-turale e di un sistema economico chenon soddisfano più le moderne esi-genze, è la perdita di parte del lin-guaggio a questo micromondo colle-gato; fenomeno dovuto al profondo eradicale mutamento dei costumi inseno alla società urbanizzata, che haperso nel corso degli ultimi decenni ilcontatto interlocutorio con i relitti so-pravissuti di quella antica cultura. Ri-cordare dunque i valori, anche se ve-tusti, della nostra civiltà contadina,mi sembra il modo più appropriatoper avvicinare e fondere insieme duesistemi di ricerca: quello bibliograficocon quello materiale sul campo, al fi-ne di ottenere relazioni storiche assaipiù complete. Reso forte il mio spiritoda questa convinzione, rivolgo l’at-tenzione a ricerche sul passato, senzaperdere di vista, tuttavia, la condizio-ne attuale del popolo da cui affioranole mie radici contadine. Popolo alquale offro il mio servizio, assimilan-do gli insegnamenti di vita della gentecomune, poiché da essa e dai prota-gonisti del libro io traggo ogni giornoil mio ‘sapere’.

Il libro è in vendita al prezzo di 20 europresso l’Edicola Ravera di Via Cavour-Alessandria, oppure e può essererichiesto a [email protected]