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ANNALI DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Volume XL, nuova serie XXVI, 2003-2005

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ANNALI DELLA FACOLTÀ DILETTERE E FILOSOFIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

Volume XL, nuova serie XXVI, 2003-2005

ANNALI DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

Direttore responsabile Giorgio Bonamente, Preside della Facoltà

Comitato di accettazione il Consiglio di Facoltà

SEZIONE: STUDI FILOSOFICI

Istituto di Filologia Moderna / Istituto di Lingue e Letterature StraniereDipartimento di Linguistica e Filologia Romanza

Dipartimento di Scienze Linguistiche e Filologico-Letterariedell’Area Anglo-Germanica

Comitato di coordinamento Antonio Pieretti (coordinatore) / Antonia Fucelli

Giulio Giannecchini / Carla Bartocci / Sergio RufiniPasquale Tuscano

Segreteria degli Annalivia dell’Aquilone, 10

06100 Perugia

Segreteria della Sezione “Studi Linguistico-Letterari”via del Verzaro, 49

06100 Perugia

Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 370 del 12 settembre 1968

ANNALI DELLA FACOLTÀ DILETTERE E FILOSOFIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA

Volume XL, nuova serie XXVI, 2003-2005

studi filosofici4

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via Raffaele Garofalo, /A–B Roma()

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II edizione: giugno

I edizione: dicembre

Indice

Parte ISezione storica, morale, teorica

Curiositas e ambitio saeculi nel De vera religione di AgostinoLoredana De Rosa

Amica, uxor, sponsa Christi. L’idea di donna e l’ideale di mona-ca nell’epistolario di Eloisa e Abelardo (Ep. II–VIII)Ilaria Katerinov

La polemica antimanichea nella teodicea di LeibnizDaria Acciarini

Etica e conoscenza storica in Ernst TroeltschGiovanni Francioni

L’evoluzione dell’idealismo in Italia. Note sulla nascita dell’at-tualismo ne La riforma della dialettica hegeliana di GiovanniGentileFrancesco Forlin

Origine e senso dell’opera d’arte. La posizione storica di CarlGustav JungMichele Di Bartolo

Albert Camus e La caduta. La presenza del male nella naturaumana e la nostalgia dell’innocenzaMarta Bartoni

Indice

Il desiderio in René GirardGiovanni Alessi

Parte IISezione di filosofia della natura, logica,

epistemologia, filosofia della scienza

Il linguaggio universale e infalsificabile del libro della natura.Ramòn Sibiuda (Raimondo di Sabunde) e la scientia libri crea-turarumFrancesco Barreca

Giordano Bruno. Il circolo e l’infinitoEleonora Antonini

La discussione del concetto di infinito tra matematica, filoso-fia e teologia. Georg Cantor e la Scolastica cristianaClementina Ferrandi

Fred Hoyle. Il ruolo del principio cosmologico perfetto all’in-terno della steady state theoryElisabetta Micucci

La naturalizzazione dell’epistemologia in W.V.O. QuineRiccardo Romani

Note sulla referenza astratta nel problema degli universaliFrancesco Federico Calemi

Putnam e il funzionalismoAndrea Tortoreto

Parte IIIAppendice

Osservazioni sul keynesianismo di Michael PolanyiMonia Manucci

P I

SEZIONE STORICA, MORALE, TEORICA

Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di PerugiaVolume XL, nuova serie XXVI, 2003–2005 – 4. Studi filosoficiISBN 978-88-548-4778-1DOI 10.4399/97888548477811pag. 9–34 (maggio 2012)

Curiositas e ambitio saeculinel De vera religione di Agostino

L D R

: . Introduzione, – . Cristo, principio e forma di tutte le co-se, – . La curiositas, – . Una vana ambizione di potenza”, –. Conclusioni, .

. Introduzione

Agostino compone il De vera religione nel periodo che va dal suo ri-torno in Africa nel a poco prima di essere ordinato sacerdote nel. La stesura dell’opera, che avviene intorno al a Tagaste, rap-presenta il compimento della promessa fatta all’amico e benefattoreRomaniano, al quale con affetto Agostino si rivolge riconoscendolocome profondo conoscitore del proprio animo. A lui è indirizzatonon solo il De vera religione, ma anche il Contra Academicos e proprioun passo di quest’ultimo testo contiene la promessa di dedicargli un’o-pera sulla religione per allontanarlo definitivamente dal manicheismo,la vecchia superstizione: “tuttavia se qualche residuo di superstizioneè rimasto in qualche piega del tuo spirito, sarà certamente eliminato oquando ti manderò qualche nostra disputa sulla religione o quandopotrò conferire con te di persona”. L’opera si presenta come profes-sione di fede, programma del pensiero futuro, così come compendiodi tutti i motivi agostiniani che ritornano fusi e armonici.

. A A, De vera religione , (ediz. it., La vera religione, introduzionegenerale, introduzioni particolari, traduzioni, note e indici di A. Pieretti, Nuova BibliotecaAgostiniana VI/, Roma . Questo è il testo di riferimento utilizzato per la versione siaitaliana che latina).

. R. H, Béatitude et sagesse. Saint Augustin et le problème de la fin de l’homme dans laphilosophie ancienne, Parigi–Worcester , p. .

. Contra Academicos II, , .

Loredana De Rosa

Nodo centrale del testo, ma anche del percorso che ogni uomoè invitato a percorrere dall’autore, è l’Incarnazione del Verbo di Dioche rivela Dio all’uomo ma anche, ed è questa la visione della indivi-duazione compiuta, l’uomo all’uomo. Agostino accompagna il lettorenel cammino di ascesa a Dio passando attraverso la comprensionedella centralità dell’essere umano. Cristo, vero Dio rende visibileDio all’uomo; Cristo, vero uomo consente all’uomo di liberarsi delleproprie immaginazioni, derivanti dalla curiositas e dall’ambitio saecu-li, espressioni dell’incapacità di vedere invisibiliter che conduce allareduplicazione della realtà, e di vedere compiutamente se stesso ri-conoscendosi libero. Particolare valenza assume nell’opera ciò cheAgostino scrive a proposito dell’arte: essa è fallace se considerata comeassoluta, ma è mezzo che conduce alla visione di Dio se l’uomo siaffida all’autorità che prepara alla ragione.

Il cammino di ascesa dell’uomo verso Dio è possibile perchéDio entra nel tempo: “Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figliounigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”.

. Cristo, principio e forma di tutte le cose

Il Figlio è Verità, è Sapienza del Padre, è sua immagine e somiglianza,“in quanto gli è simile in ogni sua parte”: è Lui — afferma Agostino— la “forma di tutte le cose, che realizza pienamente l’Uno”. Le cosesono perché il Padre le ha create per mezzo del Figlio che è forma

. Gv , .. De vera religione , (NBA VI/I).. Ivi , .. M. R, II. Auctoritas et ratio nel “De vera religione” di S. Agostino, Congresso

Internazionale su S. Agostino nel XVI centenario della conversione (Roma, – settembre). Atti II. Sezione di studio II–IV, in Studia Ephemeridis Augustinianum , Roma, p. , osserva a questo proposito: “per Agostino Cristo è la condizione stessa dellaposizione della creazione, ne è, appunto, la forma. Piuttosto si può parlare, in senso lato,di centralità di Cristo nelle relazioni tra le Persone della Trinità [. . . ]. Questa centralità diCristo è la ragione dell’assoluto rilievo dato da Agostino alla facoltà intellettuale dell’uomo,attraverso la quale egli può veder–dentro, intus–legere, in un certo senso, perfino la realtàtrinitaria. Cristo non è solamente il passaggio attraverso il quale l’uomo accede alla Trinitàe alla realtà a lui esterna. È pure il passaggio attraverso il quale la Trinità accede nell’uomo,o meglio, il prisma attraverso il quale l’uomo vede in sé le tracce della propria somiglianzacon la Trinità”.

P II

SEZIONE DI FILOSOFIA DELLA NATURA,LOGICA, EPISTEMOLOGIA,

FILOSOFIA DELLA SCIENZA

Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di PerugiaVolume XL, nuova serie XXVI, 2003–2005 – 4. Studi filosoficiISBN 978-88-548-4778-1DOI 10.4399/97888548477819pag. 175–203 (maggio 2012)

Il linguaggio universale e infalsificabiledel libro della natura

Ramòn Sibiuda (Raimondo di Sabunde)e la scientia libri creaturarum

F B

: . Ramòn Sibiuda o Raimondo di Sabunde: un inconnu celèbre, – . La Scientia libri creaturarum o Theologia Naturalis, – . L’età delledispute, – . Il libro della Natura e il libro della Scrittura, – . Deidigito scriptus, – . Conclusione, – . Bibliografia, .

. Ramòn Sibiuda o Raimondo di Sabunde: un inconnu celèbre

Poco o nulla sappiamo della vita di Ramòn Sibiuda, autore della Scien-tia libri creaturarum, meglio conosciuta con il nome di Theologia Natu-ralis, rettore dell’università di Tolosa in almeno tre occasioni e mortoil aprile del , circa due mesi dopo aver ultimato la stesura dellaScientia.

Innanzi tutto, possiamo affermare con sicurezza, grazie ad un do-cumento provenienteci dal collegio di Saint–Raymond, che Sibiudafu rettore dell’Università di Tolosa nel ; il medesimo documentodichiara, inoltre, che Sibiuda deteneva la qualifica di magister in artibus,ed era appellato reverendus in Christo pater dominus et magister. Altridocumenti manoscritti dell’Università di Tolosa citano magister Ramònvarie volte, in due occasioni come rettore e altre volte come magisterin sacra pagina. Alla luce del fatto che il regolamento interno dell’U-niversità prevedeva un sistema di ascesa nel cursus che teneva contodell’età, si può ragionevolmente ritenere che la morte sopravvennequando Sibiuda stessa si trovava in età avanzata.

. R ().. D P (), app.

Francesco Barreca

La tradizione che attribuisce a Sibiuda nazionalità spagnola, chetrova la sua prima attestazione in Trithemius., è stata sostanzialmenteaccettata, con la sola eccezione dell’abate Reulet, che nel pubblicòil suo ormai famoso studio in cui sosteneva la tesi della nazionalitàfrancese e segnatamente tolosana di Sibiuda, motivata a suo pareredall’ampio uso di gallicismi e dal silenzio delle fonti tolosane riguardoalla nazionalità di magister Ramòn. Questa tesi è stata sistematicamenteconfutata da Menendez y Pelayo grazie ad una attenta analisi filologi-ca e storica che sembra aver confermato la tesi tradizionale. Inoltre,l’analisi filologica ha prodotto anche alcune prove decisive sulla “ca-talanità” di Sibiuda, così che oggi, pur non potendo affermare consicurezza la città di nascita del nostro autore, possiamo comunqueasserire con sicurezza che Sibiuda era Catalano.

Un altro problema rimane aperto, ovvero quello riguardo all’even-tualità di altre opere composte da Sibiuda. Esistono varie tradizioniche attribuiscono al Catalano un’altra opera, le Quaestiones disputate,che sembrano essere un commentario canonico, ma allo stato dellecose non è stato possibile dirimere la questione.

Infine, merita un accenno il problema del nome, di cui Nogalesriporta addirittura varianti: senza addentrarci nel merito specificodella questione, diremo che Sibiuda è la versione preferita dagli stu-diosi, mentre Sebond è la variante diffusa in area culturale francese,e Sabunde o de Sabunde è il risultato di un errore dei codici tedeschiche ha conosciuto grande notorietà in area tedesca, italiana e negliambienti ecclesiastici.

. La Scientia libri creaturarum o Theologia Naturalis

La Theologia Naturalis fu scritta durante gli anni –, immedia-tamente prima della morte di Sibiuda. Il titolo autentico dell’opera(Scientia libri creaturarum seu naturae et scientia de homine) ci è noto gra-zie al prezioso lavoro di F. Stegmüller, che ha ricostruito l’iter storico

. T (), fol. v°.. M P ().. D P (), –.. S N (), –.. B (), –.

Annali della Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università degli Studi di Perugia

. Studi filosofici – Volumi pubblicati

Volume XXXVI, nuova serie XXII, –

Gianni D, Presentazione

Michela D’A, L’arte sfigmica: una via verso una metodologia qualitati-va

Federica S, La separazione tra musica e acustica alla luce della polemi-ca tra Gioseffo Zarlino e Vincenzo Galilei

Luca M, La determinazione kantiana della cosa in sé

Maria Letizia M, Filosofia kantiana ed epistemologia popperiana

Mario M, La filosofia smascherata. Appunti sulla polemica antifilosoficadei moralisti francesi

Giuseppe M, L’etica dell’avvenire: l’uomo integrale di L. Feuerbach

Angelo M, Il problema del sentimento nell’estetica di Benedetto Croce

Silvana P, Il nichilismo come segno del post–moderno nel pensiero diNietzsche

Fabrizio B, Frattura tra la vita e la conoscenza in Franz Kafka

Massimiliano M, Dal sogno alla lettura vera: il superamento delladimensione della volontà nel pensiero di Simone Weil

Monia M, Michael Polanyi: la logica dell’inferenza tacita e il concetto dipersona nella coscienza

Stefanio B, Il problema del male nell’opera giovanile di Albert Camus

Vincenzo S, Figure dell’occultamento. Mascheramento ideologico, se-greto/ragion di stato, doppio stato e potere invisibile

Aurelio R, La fine della storia: un interrogativo sospeso tra escatologiae semantica della condizione umana

Paola N, Barbara P, La conoscenza dell’Altro tra sentimenti epregiudizi: per un’educazione interculturale

Marco M, Le possibilità formative della ristrutturazione relazionale

Manola C, L’ascolto come competenza comunicativa dell’insegnante

Volume XXXVII, nuova serie XXII, –

Paola D B, Difesa e critica di Hegel nel suo successore a Berlino: G.A.Gabler

Marco C, Il superamento del concetto di volontà in Schopenhauer

Elena B, Gnosticismo e cristianesimo in Simone Weil

Cristiana C, La formazione del pensiero di Augusto Del Noce e l’incontrocon Chestov

Massimo S, Tra sacro e profano: la teoria del religioso in RenéGirard

Raffaele V, Dalla cristologia alla teologia di Albert Schweitzer: riflessio-ni di escatologia e di etica paolina

Marianna C, Vincent Van Gogh: l’uomo che cerca Dio

Giuseppina G, Il varco percettivo come problematizzazione dell’irrifles-so: Merleau–Ponty e la filosofia della reversibilità

Silvia F, Carl Gustav Hempel e l’historical turn

Luca M, L’ispirazione kantiana nel realismo interno di Hilary Putuam

Gianfranco N, Alchimia, disciplina di confine tra Techne e Gelassenheit

Stefano P, La fisica dell’immortalità di Frank Tripler

Silvana P, Aspetti olistici in meccanica quantistica

Paola N, Graziella B, È possibile una comunicazione cooperativanel media telematico?

Volume XXXVIII, nuova serie XXII, –

Angelo C, Presentazione

Stefanio G, Lo status del filosofo in Gorgia (Hel. )

Raffaele V, Il λόγος dell’armonia, dell’unità e dell’amore: da Eraclito alvangelo di san Giovanni

Francesco F, La dottrina delle potenze al vertice speculativo e metafisicodella filosofia della rivelazione di E.W.J. Schelling

Aurelio R, A proposito della fine della storia: riflessioni sul pensiero diM. Heidegger

Giuseppina G, La problematizzaione transcendentale in La fenome-nologia della percezione di M. Merleau–Ponty

Fabiola M, Popper e la filosofia delle scienze sociali: individualismo me-todologico e liberalismo politico

Silvia B, Lo sviluppo della personalità creativa in P.A. Sorokin

Silvia C, Luigi Pirandello: la maschera della follia

Maria Letizia B, La formazione dell’“adulto” in Erick Berner e Carl R. Rogers

Silvana P, Politica, natura e storia nell’itinerario filosofico di H. Jonas

Lorella G, Capitini, Luporini, Binni: tre interpreti deI pensiero leopar-diano

Volume XXXIX, nuova serie XXII, –

Stefania G, Aspasia di Mileto e la retorica del V secolo

Francesco F, Da Dioniso a Cristo. Mito e rivelazione nell’ultimo Schelling

Giuseppe M, Ludwig Feuerbach e Vladimir Jankélévitch: il pensiero dellamorte come filosofia della vita

Barbara M, L’Assurdo e la bellezza del mondo in Eugène Ionesco

Francesca B, Essere e fondamento in Martin Heidegger

Renato B, Per un’aporetica della temporalità ontologica. A partire dalleconclusioni di Tempo e racconto di Paul Ricoeur

Andrea T, La filosofia morale di Aldo Capitini e i suoi rapporti conl’attualismo

Sara A, “In quanto al pacifismo” nel pensiero di Ortega y Gasset

Brenda B, La teoria dei bisogni nel pensiero di Agnès Heller: alcuneconsiderazioni introduttive

Marco M, Formazione e ricerca nei gruppi in contesti comunitari

Valentina O, Il microcosmo di Lynn Margulis: i limiti etici del biocentri-smo

Fiavia M, La formula di Erone: una dimostrazione “poco assiomatica”

Silvia F, Wesley C. Salmon: la concezione probabilistica della causalità

Marcella S, Informatica e filosofia: prospettive di ricerca

Finito di stampare nel mese di giugno del dalla «Ermes. Servizi Editoriali Integrati S.r.l.» Ariccia (RM) – via Quarto Negroni,

per conto della «Aracne editrice S.r.l.» di Roma