ANEA L’Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito è ... · APCE / Dal 1981 contro la...

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Eventi Lunedì 20 ottobre 2014 ACCADUEO 2014 7 e il sistema idrico. “Sarebbe auspicabile che il legislato- re rimuovesse le condizioni ostative al raggiungimento- mantenimento della dimen- sione organizzativa efficiente di tali enti di governo” - so- stiene la presidente -. Anea considera anche “opportuna” una ricognizione dello stato di attuazione della riorganiz- zazione degli ambiti. ■■ ANEA / L’Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito è nata nel 2004 senza fini di lucro Come cambia il servizio idrico Considerata poi “auspicabile” l’indicazione legislativa del “coinvolgimento istituziona- le, obbligatorio e preventivo, degli enti di governo dell’am- bito nella predisposizione della regolazione dell’Aeegsi”, secondo il principio di leale collaborazione fra pubbliche amministrazioni. Inoltre, è “positiva” la scelta di tornare al principio di unici- tà della gestione di un ambi- to, ma proprio per ciò l’Anea suggerisce in sede di con- versione del decreto di “fare un passo in più”, escludendo l’ipotesi - ora contemplata nel decreto - di scelte che lasce- rebbero aperta la possibilità di compresenza di più gestori nel medesimo ambito. Restando in tema, Anea giu- dica “piuttosto macchinosa” la norma all’articolo 172 dove si prevede il percorso di gradua- le raggiungimento del gestore unico. Il suggerimento è a una formulazione “più chiara” di un comma, ma soprattutto a “tener conto del rischio che la gradualità possa influire nega- tivamente sulla possibilità per il gestore unico di effettuare investimenti nelle more del raggiungimento della gestione sull’intero ambito territoriale”. Non da ultimo, in merito alla disciplina degli affidamenti del servizio e alla sorte delle gestioni esistenti, si prende atto della “opportuna” opera di adeguamento normativo, “rappresentato dal richiamo alla necessità che ai nuovi af- fidamenti si proceda secondo le indicazioni dell’ordinamen- to europeo, riconoscendo pa- ri dignità alle tre forme con- sentite: a terzi, Partenariato pubblico-privato, in house”, conclude Abbondanzieri. In un recente convegno a Roma, analizzate le novità a seguito del decreto Sblocca Italia Q uali novità per il servizio idrico integrato a segui- to del decreto Sblocca Italia e Collegato ambientale? Il quesito è stato affrontato nei giorni scorsi dall’Anea, l’Associazione Nazionale Au- torità ed Enti di Ambito, in un seminario di analisi e ap- profondimento realizzato a Roma, inserito in un percor- so di studio che ha già dato un suo primo contributo con l’audizione che l’Associazione ha avuto alla Camera presso la VIII commissione perma- nente Ambiente. Con la presidente, Marisa Abbondanzieri, l’Anea ha espresso una sostanziale valu- tazione “positiva” del decreto, evidenziando tuttavia alcuni punti passibili di migliora- mento. Indicazioni in questo senso sono state offerte all’at- tenzione del Parlamento e del Governo in sede di audizione a partire dalla conoscenza che l’associazione ha della reale situazione sul territorio in riferimento agli ambiti e alla gestione del servizio idrico. L’Anea, infatti, è nata nel maggio 2004 per autonoma volontà delle singole autorità o enti di ambito. Gli obiettivi fondamentali del sodalizio sono quelli di indirizzare e supportare l’azione di tali isti- tuzioni, promuovendone lo sviluppo sociale, culturale e tecnico su scala nazionale. L’associazione “accoglie nel complesso positivamente il contenuto delle norme del decreto che modificano la parte III del decreto legislati- vo 152/2006 con riferimento all’organizzazione del Sii, il Servizio idrico integrato”, pre- mette la presidente Abbon- danzieri ripercorrendo quan- to presentato in audizione. Vi è “soddisfazione” aggiunge per “il ruolo riconosciuto alle autorità di ambito, con attri- buzione di poteri pregnanti e volti anche alla semplifica- zione delle procedure per gli interventi programmati”. In questo contesto, però, la definizione del ruolo degli enti di governo dell’ambito, secondo Anea, non può non tener in maggior conto che le disposizioni del decreto si calano in un “assetto orga- nizzativo degli enti di gover- no a geometria variabile”. In sostanza, evidenzia la pre- sidente, “molte delle strut- ture amministrative, spesso già deficitarie, richiedono un potenziamento di risorse umane/professionali e, so- prattutto, le condizioni per poterlo fare”. Il richiamo di Anea, su questo punto, è alla normativa mediata dagli enti locali sul contenimento della spesa e ai vincoli del ricono- scimento dei costi in tariffa imposti dall’Aeegsi, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas Tutto questo in nome della pro- tezione elettrica delle strutture in acciaio interrate, del calce- struzzo armato (per esempio quello dei viadotti), delle strut- ture metalliche immerse in Realizzazione editoriale a cura di: New Business Media Srl Via Eritrea, 21 20157 Milano Agente: AREA MEDIA sas Via Nannetti, 2/e 40122 Bologna Tel.: 051 6492589 Fax: 051 5282079 Mail: [email protected] Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone Medicina - (Bo); DIN NEWSLETTER Settimanale Anno 7 - Numero 52 Lunedì 20 ottobre 2014 TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE E enti Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 Direttore responsabile: Mattia Losi L’Apce organizza corsi per le re- altà associate ma anche ai non iscritti. Le attività di formazio- ne sono certificate dagli orga- nismi di certificazione Cicpnd e Rina, accreditati da Accredia per il settore specifico. “Di recente - nota Cannizzo - i nostri corsi hanno ottenu- to il riconoscimento da parte dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano dei crediti formativi per mantenere l’abilitazione”. L’Apce è anche il soggetto di riferimento per i tavoli tecnici ministeriali e quando l’Autho- rity deve deliberare in tema di protezione catodica. “Il dialogo sulle norme - sotto- linea Cannizzo - è attivo anche in ambito comunitario dove siamo presenti al fianco dei normatori europei. Aderiamo anche a Eurocorr, la Federa- zione Europea della Corrosio- ne, con i nostri rappresentanti. Proprio lo scorso settembre l’Apce ha sponsorizzato a Pisa il convegno europeo di Eurocorr: evento di rilevanza scientifica e industriale, che ha richiamato 1.000 persone da 58 Paesi, 30 stand espositori e la presenta- zione di 460 memorie e di 200 poster”. ■■ APCE / Dal 1981 contro la corrosione di condotte metalliche interrate. Sono gli specialisti della protezione catodica Tubi di gas e acqua al sicuro acqua di mare e dei serbatoi in acciaio interrati. “Oggi - sotto- linea Cannizzo – in un mercato regolato del gas e dell’acqua è possibile, molto più che in pas- sato, stabilire il giusto equilibrio tra cost-saving e qualità del ser- vizio”. Sul sito dell’Apce sono libera- mente accessibili i documenti per calcolare i Kt: i coefficienti che misurano il livello della protezione catodica delle reti. “Sono due le prossime sfide per l’Apce - conclude l’ingegner Cannizzo -. La prima è svilup- pare procedure specifiche per accedere ai finanziamenti eu- ropei da destinare alla ricerca. La seconda, importantissima, è data dalla possibilità di con- tribuire a migliorare la proget- tazione e la gestione delle reti idriche, assicurando su queste ultime il contenimento delle perdite. Formazione certificata, ricerca, coordinamento con enti di normazione e divulgazione tecnica A pri il rubinetto e scende l’acqua. Giri il pomello, si accende la fiamma e metti su il caffè. Tutto facile, vero? Ma dietro c’è un mondo iper-spe- cializzato che protegge migliaia di chilometri di tubi metallici, interrati o sottomarini: una fitta rete che va dalle sorgenti d’acqua, o dai pozzi petroliferi e raffinerie, fino ai tubi delle reti cittadine. E oltre a evitare dispersioni bisogna anche ga- rantire la qualità dei fluidi e dei liquidi trasportati: acqua pota- bile e gas in alta pressione, che vanno sempre monitorati. Giu- sto per capire - solo limitandosi alla rete del maggiore gestore italiano, Snam Rete Gas - par- liamo di circa 33 mila chilome- tri di tubi di acciaio interrati. La tecnologia per preservarli è la protezione catodica: oltre infatti all’applicazione di rive- stimenti isolanti sulle tubazio- ni, si provvede all’installazione di sistemi elettrici basati su un principio elettrochimico, dal quale deriva il nome “protezio- ne catodica”. “Questa tecnica preserva le tubazioni dai fenomeni corro- sivi anche per più di 50 anni”, dichiara l’ingegner Vincenzo Mauro Cannizzo, 52 anni, pre- sidente di Apce, l’Associazione per la Protezione dalle Corro- sioni Elettrolitiche. Fondata nel 1981, a carattere culturale- scientifico senza finalità di lu- cro, fu creata per avere una rete di relazioni tra aziende che ope- ravano con reti nel sottosuolo. Molto stretta è anche da sempre la collaborazione con il Politec- nico di Milano nel settore della ricerca e della formazione. P ossono divenire soci dell’Apce le società, gli enti e i sog- getti pubblici o privati a carattere nazionale e locale, che eserciscono strutture metalliche interrate e immerse o che immettono nel terreno correnti continue o che sono comun- que interessati alla protezione dalle corrosioni elettrolitiche. Soci di diritto: ministero Infrastrutture e Trasporti; mini- stero dello Sviluppo Economico; Dipartimento per le Comu- nicazioni; Anigas. Soci nazionali: Cig (Comitato Italiano Gas); 2i Rete Gas; Italgas; Rete Ferroviaria Italiana; Snam Rete Gas. Soci locali: aziende ed enti di gestione gas e acqua; comuni; società petrolifere e gas; ferrovie in concessione; società di ri- cerca, di progettazione e di servizi; associazioni. Un’associazione aperta agli operatori del settore L’ingegner Vincenzo Mauro Cannizzo, presidente di Apce, l’Associazione per la Protezione dalle Corrosioni Elettrolitiche Prove elettrochimiche per corsi formazione Secondo una recente ricerca condotta dal King`s College London, persino il cervello soffre la sete e senz`acqua rischia di diventare più piccolo Marisa Abbondanzieri, presidente di Anea

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EventiLunedì 20 ottobre 2014 ACCADUEO 2014 7

e il sistema idrico. “Sarebbe auspicabile che il legislato-re rimuovesse le condizioni ostative al raggiungimento-mantenimento della dimen-sione organizzativa efficiente di tali enti di governo” - so-stiene la presidente -. Anea considera anche “opportuna” una ricognizione dello stato di attuazione della riorganiz-zazione degli ambiti.

■■■ ANEA / L’Associazione Nazionale Autorità ed Enti di Ambito è nata nel 2004 senza fini di lucro

Come cambia il servizio idrico

Considerata poi “auspicabile” l’indicazione legislativa del “coinvolgimento istituziona-le, obbligatorio e preventivo, degli enti di governo dell’am-bito nella predisposizione della regolazione dell’Aeegsi”, secondo il principio di leale collaborazione fra pubbliche amministrazioni. Inoltre, è “positiva” la scelta di tornare al principio di unici-tà della gestione di un ambi-to, ma proprio per ciò l’Anea suggerisce in sede di con-versione del decreto di “fare un passo in più”, escludendo l’ipotesi - ora contemplata nel decreto - di scelte che lasce-rebbero aperta la possibilità di compresenza di più gestori nel medesimo ambito. Restando in tema, Anea giu-dica “piuttosto macchinosa” la norma all’articolo 172 dove si prevede il percorso di gradua-

le raggiungimento del gestore unico. Il suggerimento è a una formulazione “più chiara” di un comma, ma soprattutto a “tener conto del rischio che la gradualità possa influire nega-tivamente sulla possibilità per il gestore unico di effettuare investimenti nelle more del raggiungimento della gestione sull’intero ambito territoriale”. Non da ultimo, in merito alla disciplina degli affidamenti del servizio e alla sorte delle gestioni esistenti, si prende atto della “opportuna” opera di adeguamento normativo, “rappresentato dal richiamo alla necessità che ai nuovi af-fidamenti si proceda secondo le indicazioni dell’ordinamen-to europeo, riconoscendo pa-ri dignità alle tre forme con-sentite: a terzi, Partenariato pubblico-privato, in house”, conclude Abbondanzieri.

In un recente convegno a Roma, analizzate le novità a seguito del decreto Sblocca Italia

Quali novità per il servizio idrico integrato a segui-

to del decreto Sblocca Italia e Collegato ambientale?Il quesito è stato affrontato nei giorni scorsi dall’Anea, l’Associazione Nazionale Au-torità ed Enti di Ambito, in un seminario di analisi e ap-profondimento realizzato a Roma, inserito in un percor-so di studio che ha già dato un suo primo contributo con l’audizione che l’Associazione ha avuto alla Camera presso la VIII commissione perma-nente Ambiente. Con la presidente, Marisa Abbondanzieri, l’Anea ha espresso una sostanziale valu-tazione “positiva” del decreto, evidenziando tuttavia alcuni punti passibili di migliora-mento. Indicazioni in questo senso sono state offerte all’at-tenzione del Parlamento e del Governo in sede di audizione a partire dalla conoscenza che l’associazione ha della reale situazione sul territorio in riferimento agli ambiti e alla gestione del servizio idrico. L’Anea, infatti, è nata nel maggio 2004 per autonoma volontà delle singole autorità o enti di ambito. Gli obiettivi

fondamentali del sodalizio sono quelli di indirizzare e supportare l’azione di tali isti-tuzioni, promuovendone lo sviluppo sociale, culturale e tecnico su scala nazionale. L’associazione “accoglie nel complesso positivamente il contenuto delle norme del decreto che modificano la parte III del decreto legislati-vo 152/2006 con riferimento all’organizzazione del Sii, il Servizio idrico integrato”, pre-mette la presidente Abbon-danzieri ripercorrendo quan-to presentato in audizione. Vi è “soddisfazione” aggiunge per “il ruolo riconosciuto alle autorità di ambito, con attri-buzione di poteri pregnanti e volti anche alla semplifica-zione delle procedure per gli interventi programmati”. In questo contesto, però, la definizione del ruolo degli enti di governo dell’ambito, secondo Anea, non può non tener in maggior conto che le disposizioni del decreto si calano in un “assetto orga-nizzativo degli enti di gover-no a geometria variabile”. In sostanza, evidenzia la pre-sidente, “molte delle strut-ture amministrative, spesso

già deficitarie, richiedono un potenziamento di risorse umane/professionali e, so-prattutto, le condizioni per poterlo fare”. Il richiamo di Anea, su questo punto, è alla normativa mediata dagli enti locali sul contenimento della spesa e ai vincoli del ricono-scimento dei costi in tariffa imposti dall’Aeegsi, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas

Tutto questo in nome della pro-tezione elettrica delle strutture in acciaio interrate, del calce-struzzo armato (per esempio quello dei viadotti), delle strut-ture metalliche immerse in

Realizzazione editoriale a cura di: New Business Media SrlVia Eritrea, 2120157 Milano

Agente:AREA MEDIA sasVia Nannetti, 2/e 40122 BolognaTel.: 051 6492589 Fax: 051 5282079Mail: [email protected]

Stampatori:ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano;Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq);Stampa Quotidiana S.r.l - Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone Medicina - (Bo);

DIN NEWSLETTERSettimanale Anno 7 - Numero 52 Lunedì 20 ottobre 2014

TERRITORIO | ISTITUZIONI | IMPRESE

E entiRegistrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005

Direttore responsabile: Mattia Losi

L’Apce organizza corsi per le re-altà associate ma anche ai non iscritti. Le attività di formazio-ne sono certificate dagli orga-nismi di certificazione Cicpnd e Rina, accreditati da Accredia per il settore specifico.“Di recente - nota Cannizzo - i nostri corsi hanno ottenu-to il riconoscimento da parte dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano dei crediti formativi per mantenere l’abilitazione”.L’Apce è anche il soggetto di riferimento per i tavoli tecnici ministeriali e quando l’Autho-rity deve deliberare in tema di protezione catodica.“Il dialogo sulle norme - sotto-linea Cannizzo - è attivo anche in ambito comunitario dove siamo presenti al fianco dei normatori europei. Aderiamo anche a Eurocorr, la Federa-zione Europea della Corrosio-ne, con i nostri rappresentanti. Proprio lo scorso settembre l’Apce ha sponsorizzato a Pisa il convegno europeo di Eurocorr: evento di rilevanza scientifica e industriale, che ha richiamato 1.000 persone da 58 Paesi, 30 stand espositori e la presenta-zione di 460 memorie e di 200 poster”.

■■■ APCE / Dal 1981 contro la corrosione di condotte metalliche interrate. Sono gli specialisti della protezione catodica

Tubi di gas e acqua al sicuro

acqua di mare e dei serbatoi in acciaio interrati. “Oggi - sotto-linea Cannizzo – in un mercato regolato del gas e dell’acqua è possibile, molto più che in pas-sato, stabilire il giusto equilibrio tra cost-saving e qualità del ser-vizio”.Sul sito dell’Apce sono libera-mente accessibili i documenti per calcolare i Kt: i coefficienti che misurano il livello della protezione catodica delle reti.“Sono due le prossime sfide per l’Apce - conclude l’ingegner Cannizzo -. La prima è svilup-pare procedure specifiche per accedere ai finanziamenti eu-ropei da destinare alla ricerca. La seconda, importantissima, è data dalla possibilità di con-tribuire a migliorare la proget-tazione e la gestione delle reti idriche, assicurando su queste ultime il contenimento delle perdite.

Formazione certificata, ricerca, coordinamento con enti di normazione e divulgazione tecnica

Apri il rubinetto e scende l’acqua. Giri il pomello, si

accende la fiamma e metti su il caffè. Tutto facile, vero? Ma dietro c’è un mondo iper-spe-cializzato che protegge migliaia di chilometri di tubi metallici, interrati o sottomarini: una fitta rete che va dalle sorgenti d’acqua, o dai pozzi petroliferi e raffinerie, fino ai tubi delle reti cittadine. E oltre a evitare dispersioni bisogna anche ga-rantire la qualità dei fluidi e dei liquidi trasportati: acqua pota-bile e gas in alta pressione, che vanno sempre monitorati. Giu-sto per capire - solo limitandosi alla rete del maggiore gestore italiano, Snam Rete Gas - par-liamo di circa 33 mila chilome-tri di tubi di acciaio interrati.La tecnologia per preservarli è la protezione catodica: oltre infatti all’applicazione di rive-stimenti isolanti sulle tubazio-

ni, si provvede all’installazione di sistemi elettrici basati su un principio elettrochimico, dal quale deriva il nome “protezio-ne catodica”.“Questa tecnica preserva le

tubazioni dai fenomeni corro-sivi anche per più di 50 anni”, dichiara l’ingegner Vincenzo Mauro Cannizzo, 52 anni, pre-sidente di Apce, l’Associazione per la Protezione dalle Corro-sioni Elettrolitiche. Fondata nel 1981, a carattere culturale-scientifico senza finalità di lu-cro, fu creata per avere una rete di relazioni tra aziende che ope-ravano con reti nel sottosuolo. Molto stretta è anche da sempre la collaborazione con il Politec-nico di Milano nel settore della ricerca e della formazione.

Possono divenire soci dell’Apce le società, gli enti e i sog-getti pubblici o privati a carattere nazionale e locale, che

eserciscono strutture metalliche interrate e immerse o che immettono nel terreno correnti continue o che sono comun-que interessati alla protezione dalle corrosioni elettrolitiche.Soci di diritto: ministero Infrastrutture e Trasporti; mini-stero dello Sviluppo Economico; Dipartimento per le Comu-nicazioni; Anigas.Soci nazionali: Cig (Comitato Italiano Gas); 2i Rete Gas; Italgas; Rete Ferroviaria Italiana; Snam Rete Gas.Soci locali: aziende ed enti di gestione gas e acqua; comuni; società petrolifere e gas; ferrovie in concessione; società di ri-cerca, di progettazione e di servizi; associazioni.

Un’associazione aperta agli operatori del settore

L’ingegner Vincenzo Mauro Cannizzo, presidente di Apce, l’Associazione per la Protezione dalle Corrosioni Elettrolitiche

Prove elettrochimiche per corsi formazione

Secondo una recente ricerca condotta dal King`s College London, persino il cervello soffre la sete e senz`acqua rischia di diventare più piccolo

Marisa Abbondanzieri,

presidente di Anea