Andreotti
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Il giocatore del Calvisano farà parte dell'Under 20: «Sarà un grande onore giocare per l'Italia» LECCO In un inizio di settimana nella morsa del gelo, dove verrebbe voglia di restarsene al caldo sotto le coperte, ecco che arriva la notizia bomba per tutti gli appassionati di rugby blucelesti. Michele Andreotti di Lecco (Castello) è stato convocato nella Nazionale per disputare le prime due partite del Sei Nazioni Under 20. È la seconda volta che un campion-cino "made in Lecco" indossa la maglia degli Azzurrini in un torneo così importante (il primo è stato Mattia Locateli!) e la felicità sotto il Resegone esplode. Il tam-tam corre subito sul web, prima ancora che venga comunicato ufficialmente al diretto interessato, poi inizia la tempesta di telefonate e sms per congratularsi con il neoazzurro. Classe 1993, seconda linea, Andreotti fin da quando ha mosso i primi passi sul campo del Bione è parso un predestinato. Fisico possente e grandi doti tecni
che. «Ce ne siamo accorti subito - racconta Carlo Redaelli vice presidente del Rugby Lecco -, Michele poteva andare lontano e così è stato». Grande amante dell'arte ovale, ma a cui non ci si è avvicinato prestissimo.
Prima il calcio, poi la pallavolo, infine il rugby in seconda media. E da quel momen
to è stato colpo di fulmine per quello sport così di sacrifìcio e così di gruppo. Primi anni delle giovanili con la maglia bluceleste, poi quattro anni fa il trasferimento all'accademia di Calvisano, dalle cui porte sono usciti molti di quelli che adesso sono nella Nazionale. Ragazzo serio con la testa sulle spalle che ama divertirsi, Michele sa anche capire quando è il momento di fare sul serio senza lasciarsi distrarre dalle sirene. «Questa è la sua forza - prosegue Redaelli -, la caparbietà e la dedizione lo porteranno lontano». Raggiunto telefonicamente a Calvisano dove vive e studia, Andreotti, vocione da gigante, cerca di commentare la notizia tenendo a bada l'emozione: «Lo avete saputo voi prima di me. Sono molto contento e soddisfatto di questa convocazione. Sarà un onore per me giocare un torneo così importante con la maglia dell'Italia». Michele se ne è andato da Lecco giovanissimo, ma il ricordo delle prime gare è vivo: «Al Bione ho mosso i primi passi, ho imparato i fondamentali e ho conosciuto ottime persone, dal presidente agli allenatori fino ai compagni». Ora c'è solo da aspettare, raduno il 23 gennaio a Roma e prima partita in Francia il 3 febbraio. Emozionato? «Un po' sì - conclude Andreotti - il Sei Nazioni è il torneo più seguito d'Europa e sarà bellissimo esserci. Vorrei dedicare questa convocazione a tutti quelli che mi hanno fatto crescere e aiutato ad arrivare fino a qui».
Anna Masciadri