Andrea Mancini, Carciofi, acquerello, 2019 · 2019. 3. 9. · Andrea Mancini, Carciofi, acquerello,...

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Andrea Mancini, Carciofi, acquerello, 2019 L’alimentazione e la storia sono indissolubilmente legate l’una con l’altra. Qualsiasi cosa che mangiamo ha la sua storia. L’antropologia culinaria che, nel corso del tempo, è diventata una disciplina riconosciuta, ci fa scoprire infiniti significati sullo sfondo delle nostre pietanze e dietro le monografie di grandi maestri c’è spesso una passione per la cuisine e tutti i suoi ambiti che non esclude nemmeno Leonardo Da Vinci,

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  • Andrea Mancini, Carciofi, acquerello, 2019

    L’alimentazione e la storia sono indissolubilmente legate l’una con l’altra. Qualsiasi cosa che mangiamo ha la sua storia. L’antropologia culinaria che, nel corso del tempo, è diventata una disciplina riconosciuta, ci fa scoprire infiniti significati sullo sfondo delle nostre pietanze e dietro le monografie di grandi maestri c’è spesso una passione per la cuisine e tutti i suoi ambiti che non esclude nemmeno Leonardo Da Vinci,

  • celebre artista universale del Cinquecento, ma anche scenografo di banchetti festosi durante gli anni al servizio di Lorenzo Il Magnifico e da Ludovico il Moro a Milano, le cui cronache ci parlano di un Leonardo che era l’ideatore di elementi scenici di grande ingegno ma di altrettanto lusso, accompagnati da momenti ludici, e coreografie teatrali di danza e di canto. Cinquecento anni dalla morte di Leonardo si sono formate numerose teorie che riguardano la sua arte culinaria, inizialmente combattuta e mal compresa, ma successivamente elogiata per le suntuose coreografie di grande suggestione. Per ricordare questo lato meno conosciuto di Leonardo, Design for Everyday Life che si occupa della qualità della nostra vita quotidiana e di come nobilitare i mille gesti che la rendono vivibile attraverso la cultura, contribuisce con uno scenario artistico poetico dedicato ai costumi alimentari rinascimentali e alle loro pratiche. Beth Vermeer ha concepito un progetto che parte dal collegamento tra storia, teoria e pratica culinaria, intitolato “Cibarie Leonardesche” ma va oltre il concetto dell’alimentazione ai tempi di Leonardo. Il cibo, come dice Barthes, non è solo una selezione di prodotti usati per gli studi di statistica e di nutrizione, ma anche e soprattutto un sistema di comunicazione, un corpus di immagini, un protocollo di usanze, situazioni e comportamenti. Un gruppo di quindici artisti e altrettanti poeti, autori, cantanti e performer, si sono immedesimati nell’epoca di Leonardo, prima per rendere omaggio al maestro inseguendo il pensiero e le tecniche artistiche e poetiche del presente, poi per rivelare anche aspetti della loro identità, mostrando ciò che sono attraverso ciò che mettono in tavola, in questo caso sulla tela. Tra gli artisti invitati dalla Curatrice si annoverano: Carlo Accerboni Genova; Laura Accerboni Lugano; Stefania Alba Firenze; Valter Luca De Bartolomeis Napoli; Uri De Beer Tel Aviv, Israel; Maurizio Elettrico Napoli; Marilena Faraci, Frankfurt; Laura Fonsa Viareggio /Sassari; Francesco Geronazzo Perth, Australia; Fabrizio Gori, Firenze; Andrea Mancini Firenze; Andreas Mares Linz, Austria; Enzo Navarra,

  • Trieste; Antonello Paladino Bologna; Gloria Pastore Napoli; Mario Pepe Genova; Claire Jeanine Satin Dania Beach, Florida, US; realizzando dei lavori appositamente per il tema attorno a Leonardo, il suo e il loro rapporto con il cibo. La mostra s’intende come progetto itinerante nel corso dell’anno dedicato a Leonardo e verrà allestita per la prima edizione allo storico Studio Ottone Rosai in Via Toscanella, Firenze per essere inaugurata il 21 marzo 2019. La tappa successiva sarà il Festival della Scienza di Cassano in Puglia agli inizi di aprile. Al vernissage Beth Vermeer presenterà i singoli partecipanti con le loro opere, seguita da una Live-performance di Cri Eco e da un Reading poetico con Carlo e Laura Accerboni, Milena Buzzoni, Maria Cristina Castellani, Genova; Maurizio Fanni, Rosa Elisa Giangoia, Marta Mei, Mario Pepe; Laura Supino Ghiron, Marisa Tumicelli, e altri scrittori ancora in via di definizione. Laura Supino Ghiron interverrà sulla personalità di Leonardo, “sublime e introverso dipintore”. Dopo la visita alla mostra si svolgerà una cena conviviale negli spazi dell’Osteria Toscanella, una solenne conferma che un pasto vale molto di più che la somma dei suoi elementi. Gli ospiti troveranno un menù tipicamente “Leonardesco”, risultato della ricerca dell’artista “universale”, collezionista e ristoratore Fabrizio Gori e dello Chef dell’Osteria. La cena si apre con canti cinquecenteschi proposti dal Duo Rossana Damianelli (soprano) e Paolo Fabbroni (basso). Il progetto ideato e curato da Beth Vermeer è coordinato scientificamente da Design for Everyday Life, e si avvale della collaborazione di Osteria Toscanella; Studio Ottone Rosai; Istituto Caselli De Sanctis di Capodimonte; Casa Schlatter Firenze; Brunellesca You Art; Associazione Culturale Il Gatto Certosino; Museo di Leonardo, Firenze; Mini mu Trieste; Laboratorio 2RC Viareggio; Satura Gallery Genova; D’E.M. Venice Art Gallery; Essse Caffè; Trattoria Enzo e Piero, Firenze. Documentazione e video d’arte: Lorenzo Isacco, Venezia;

  • Pubbliche Relazioni e Rapporti con la Stampa: Calliope Bureau, Firenze; Mediapartner: Aurora International Journal, Roma. Eventi collaterali Venerdì 22 marzo alle ore 17.00 è previsto un incontro culturale a Casa Museo Schlatter in Viale dei Mille 14, storica dimora del pittore svizzero Carlo Adolfo Schlatter e del suo patrimonio artistico ancora poco conosciuto. L’ospite è Marilena Faraci, artista e psicoterapeuta siciliana con base a Francoforte che si confronterà con il simbolismo nei dipinti di Schlatter e con i suoi scritti teosofici, in una conversazione con Beth Vermeer. Visita alla casa museo con la pronipote del pittore, Alessandra Schlatter. Lunedì 8 aprile alle ore 18.00 allo Studio Ottone Rosa Leonardo e la cuisine del suo tempo – una conferenza della scrittrice Maria Cristina Castellani con un esempio pratico. Recitazioni letterarie di Patrizia Battaglia, Teatro Carlo Felice, Genova; proiezione film sulla vita di Leonardo Da Vinci con musiche di Roman Vlad con un’introduzione di Beth Vermeer.

    Carlo Accerboni, Studi per la battaglia di Anghiari, 2019

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