anafilassi
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Transcript of anafilassi
Basi Immunologiche
dell’Anafilassi
La funzione fisiologica del sistema immunitario è
quella di difendere l’organismo contro agenti
infettivi e non, che possano rappresentare una noxa
patogena per l’organismo stesso.
Il sistema immunitario
Cellule del Sistema ImmunitarioCellule del Sistema Immunitario
Neutofilo
Eosinofilo Basofilo
Cellula Staminale
Precursore linfoide
Linfocita T
Linfocita B
Plasmacellula
Piastrine
Macrofago
Mastocita
Cellula T-helper
Cellula T-suppressor
Precursore mieloide
Organi del Sistema ImmunitarioOrgani del Sistema Immunitario
Si definisce antigene ogni sostanza che possa legarsi specificamente ad una molecola anticorpale o ad un recettore per l’antigene dei linfociti T e che sia in grado di indurre una risposta immunologica
(sostanza immunogena)
Si definisce allergene un antigene in grado di indurre una reazione di ipersensibilità immediata
Classificazione di Gell e CoombsTIPO DI TIPO DI
REAZIONEREAZIONEMEDIATORIMEDIATORI TEMPO DI TEMPO DI
REAZIONEREAZIONE
Reazioni di I tipo: Reazioni di I tipo: ipersensibilità ipersensibilità immediataimmediata
Anticorpi IgEAnticorpi IgE 2-30 MINUTI2-30 MINUTI
Reazioni di II tipo: Reazioni di II tipo: anticorpo mediateanticorpo mediate
Anticorpi IgM ed IgG Anticorpi IgM ed IgG rivolti contro antigeni di rivolti contro antigeni di superficie o della matrice superficie o della matrice extracellulareextracellulare
5-6 ORE5-6 ORE
Reazioni di III tipo: Reazioni di III tipo:
da da immunocomplessiimmunocomplessi
Complessi immuni formati Complessi immuni formati da antigeni e da anticorpi da antigeni e da anticorpi IgM o IgGIgM o IgG
2-8 ORE2-8 ORE
Reazioni di IV tipo: Reazioni di IV tipo: ipersensibilità ipersensibilità ritardataritardata
Linfociti T CD4Linfociti T CD4+ +
(ipersensibilità ritardata)(ipersensibilità ritardata)
Linfociti T CD8Linfociti T CD8+ + (citolisi (citolisi mediata da cellule T)mediata da cellule T)
24-72 ORE24-72 ORE
Allergia alimentare
Dermatite atopica
Allergia delle vie aeree superiori
Allergia delle vie aeree inferiori
Iper-reattività bronchiale
Asma
Malattie Allergiche da Malattie Allergiche da Ipersensibilità ImmediataIpersensibilità Immediata
AnafilassiRinite allergica
Congiuntivite allergica
Gastroenteriti allergicheAllergie a punture di imenottero
Principali allergeni Principali allergeni
ALIMENTIBianco d'uovo, LatteMerluzzo, FrumentoSegale, orzoAvena, MaisRiso, PiselloArachide, SoiaFagiolo, NoceNocciola, CastagnaMandorla, GranchioPomodoro, Carne maialeCarne bue, BananaCarota, LimoneAranci, PatataMitili, TonnoSalmone, FragolaLievito ac. naturaleAglio, MelaCacao, Caffe‘, Rosso d'uovoLattoalbumina, LattoglobulinaCaseina, GlutineAragosta, Carne di polloKiwi, Sedano, PrezzemoloMelone, C. agnelloSenape, Pepe neroNoce moscata, LattugaCipolla, The, SpinacioCavolo, Pera, PescaAlbicocca, Ciliegia, LenticchiaFava, Peperone, MelanzanaCarciofo, Uva, MandarinoBasilico, Salvia, CannellaOrigano, CamomillaCarne di coniglio
ARTROPODIDermatophagoides pter.Dermatophagoides farinaeAcarus siro
EPITELI ANIMALIEpitelio di gattoEpitelio di caneForfora di caneForfore di cavalloEpitelio di topoUrina di topoEpitelio di capraEpitelio di pecoraEpitelio di coniglioEpitelio di cricetoPiume di pappagalloForfore di gattoPiume di colombo
VELENI DI IMENOTTERIApiVespe Calabroni
PARASSITIEchinococcoAscaridi
FARMACIPenicillina GPenicillina VInsulina porcinaInsulina bovinaInsulina umanaPenicilline CefalosporinaAmpicillinaAmoxicillinaAcido Acetilsalicilico
MUFFECladosporiumAspergillus fumigatusAlternaria tenuis
VARIESeta crudaFicus benjaminLatexCotoneRiso (polvere)Polvere di mulinoAlcalaseFienoJutaKapokLinoPagliaPolvere di tabaccoPolvere di legno Acero, Faggio, Quercia, Mogano, Noce, Obece, Ramin, Abete, Teak
POLLINIUrticaceeParietaria officinalis,Parietaria judaicaOrtica
GraminaceeLoglio, Coda di topo, Erba caninaErba fierasta, Erba mazzolinaPaleo dei prati
Piante arboreeOlivo, Betulla, QuerciaSalice, Platano, Faggio, Olmo
CompositeAssenzio, AmbrosiaDente di leone, GirasoleMargherita dei pratiPlantaginacee
Lanciuole
ChemopodiaceeSpinaico selvatico
AtopiaAtopia
Nel 1923 Coka e Cooke introdussero il concetto di Nel 1923 Coka e Cooke introdussero il concetto di atopia (dal greco atopia (dal greco atopos atopos = fuori posto).= fuori posto).
Descritta come una tendenza spontanea a produrre Descritta come una tendenza spontanea a produrre livelli elevati di IgE, che reagiscono con uno o più livelli elevati di IgE, che reagiscono con uno o più allergeni comuni, associata a disordini di tipo allergeni comuni, associata a disordini di tipo reaginico.reaginico.
In uno stesso soggetto possono essere presenti In uno stesso soggetto possono essere presenti diverse manifestazioni.diverse manifestazioni.
Tale stato di atopia può anche essere asintomatico.Tale stato di atopia può anche essere asintomatico.
Entrano in gioco fattori genetici e fattori ambientali.Entrano in gioco fattori genetici e fattori ambientali.
Although the first report
of anaphylaxis, describing
the sudden death of an
Egyptian pharaoh after a
wasp sting, seems to have
been recorded in 2640
B.C., the mechanism of
such reactions has only
been clarified within the
past half century.
Portier, P., C.R. Richet.
De l’action anaphylactique
de certains venins.
Compte Rendus Soc. Biol. (Paris) 54:170, 1902.
Effector Cells of Allergic Diseases that Synthesize Histamine
1877 Paul Ehrlich first identified mast cells in human
connective tissue during the preparation of his M.D. thesis
1878 Paul Ehrlich also identified and described peripheral blood
basophils
Mastociti umani Basofili Umani
Cellule del Sistema ImmunitarioCellule del Sistema Immunitario
Adv. Immunol. 88: 97, 2005
Mediatori sintetizzati dalle cellule del Sistema Immunitario
Mastociti umani Basofili Umani
Meccanismi patogenetici delle reazioni anafilattiche ed anafilattoidi
Recettore FcRecettore FcRIRI
FcεRI
IgE
Antigene
Mastocita / Basofilo
Struttura delle IgEStruttura delle IgE
I Mastociti danno inizio alla reazione allergicaI Mastociti danno inizio alla reazione allergica
Istamina altri mediatori
Reazioni Immediate
(nella prima ora)
starnuti rinorrea prurito nasale prurito oculare
Reazioni ritardate
(dopo diverse ore)
ostruzione nasale occhi tumefatti stanchezza, irritabilità disturbi del sonno
migrazione eosinofili, macrofagie altre cellule immunitarie
Mastociti
allergeni
Reazioni anafilattiche:Reazioni anafilattiche: reazione immunologica mediata dalla reazione immunologica mediata dalla interazione fra anticorpi specifici della interazione fra anticorpi specifici della classe IgE ed un antigene bivalente o classe IgE ed un antigene bivalente o multivalente. L’interazione IgE-antigene multivalente. L’interazione IgE-antigene induce il rilascio di mediatori chimici induce il rilascio di mediatori chimici vasoattivi (istamina, peptido-leucotireni, PAF, vasoattivi (istamina, peptido-leucotireni, PAF, PGD2, triptasi, chimasi…) e di citochine dai PGD2, triptasi, chimasi…) e di citochine dai granulociti e dai mastociti tessutali.granulociti e dai mastociti tessutali.
Reazioni anafilattoidi:Reazioni anafilattoidi: reazione sistemica clinicamente reazione sistemica clinicamente indistinguibile indistinguibile dalla anafilassi. È determinata dal dalla anafilassi. È determinata dal rilascio non rilascio non immunologico degli stessi immunologico degli stessi mediatoiri mediatoiri vasoattivi delle reazioni vasoattivi delle reazioni anafilattiche. anafilattiche. L’attivazione diretta dei L’attivazione diretta dei basofili e mastociti basofili e mastociti non è mediata da non è mediata da anticorpi IgE.anticorpi IgE.
Anafilassi: Aspetti CliniciAnafilassi: Aspetti Clinici
• Definizione• Stadiazione• Epidemiologia• Cause e tempistica• Fattori predisponenti• Diagnosi• Diagnosi differenziale• Prevenzione
Anafilassi: Definizione
La ricerca di una definizione precisa non è di puro interesse speculativo
Tale mancanza ha ostacolato la ricerca circa l’epidemiologia, la patogenesi ed il trattamento dell’anafilassi; ha generato confusione nel personale di pronto intervento e di pronto soccorso, nel medico di base e nel paziente; quindi da ultimo ha impedito la diagnosi ed il trattamento ottimali dell’anafilassi (Sampson 2006)
Anafilassi: Definizione
Non esiste una definizione universalmente accettata di anafilassi
Il termine sta ad indicare una costellazione di sintomi e segni, che possono variamente associarsi
Secondo alcuni la sola presenza di sintomi cutanei implica già una diagnosi di “anafilassi”
Secondo la maggior parte invece è necessaria anche la presenza di sintomi respiratori e/o cardiovascolari
L’anafilassi sistemica è la forma più grave di reazione da ipersensibilità immediata, potenzialmente letale ed è caratterizzata dalla attivazione delle cellule effettrici primarie (mastociti e basofili) e dal rilascio di mediatori chimici dotati di complessi effetti metabolici, cardiovascolari e respiratori.
Anafilassi: Definizione (I)L’anafilassi è altamente probabile quando anche uno solo di questi 3 criteri è presente
1) Comparsa acuta (da minuti a diverse ore) di un malessere con sintomi cutanei, mucosi o entrambi (ad es. orticaria generalizzata, prurito o vampate, edema di labbra, lingua o ugola)
ED ALMENO UNO DEI SEGUENTI:
sintomi respiratori (ad es. dispnea, fischio-broncospasmo, stridore, riduzione del PEF, ipossiemia)
sintomi cardiovascolari ipotensione o sintomi di disfunzione d’organo (ad es. ipotonia o collasso, sincope, incontinenza)
Anafilassi: Definizione (II)
2) Due o più dei seguenti sintomi che compaiono rapidamente (da minuti a diverse ore) dopo esposizione ad una sostanza probabilmente allergenica per quel paziente
-sintomi muco-cutanei (ad es. orticaria generalizzata, prurito o vampate, edema di labbra, lingua o ugola)
-sintomi respiratori (ad es. dispnea, fischio-broncospasmo, stridore, riduzione del PEF, ipossiemia)
- sintomi cardiovascolari: ipotensione o sintomi di disfunzione d’organo (ad es. ipotonia o collasso, sincope, incontinenza) sintomi gastroenterici persistenti (ad es. dolore addominale crampiforme, vomito)
Anafilassi: Definizione (III)
3) Ipotensione dopo esposizione (da minuti a diverse ore) ad una sostanza sicuramente allergenica per quel paziente:
Neonati e bambini: pressione sistolica bassa (< 70 mm Hg da 1 mese a 1 anno; < (70 + [2 x età]) mm Hg da 1 a 10 anni; < 90 mm Hg da 1 a 17 anni) oppure riduzione di almeno il 30% della pressione sistolica di base
Adulti: pressione sistolica < 90 mm Hg oppure riduzione di almeno il 30% della pressione sistolica di base
Gli stadi dell’anafilassi (Brown JACI 2001)
Grado 1 - “reazione allergica acuta” - sintomi esclusivamente cutanei: rash generalizzato, prurito, rinocongiuntivite, orticaria ed angioedema;
Grado 2a - “anafilassi lieve-moderata” - sintomi respiratori, cardiovascolari, gastroenterici o neurologici; P.A. max > 90; freq. resp. < 25 atti/minuto; Glasgow Coma Scale normale;
Grado 2b - “anafilassi grave” - sintomi o segni del grado 2a, ma potenzialmente a rischio fatale; P.A. max < a 90; freq. resp. > a 25 atti/minuto; Glasgow Coma Scale < a 15.
GRADING DELLE REAZIONI GRADING DELLE REAZIONI ANAFILATTICHEANAFILATTICHE
Arresto Cardio-Arresto Cardio-RespiratorioRespiratorio
Arresto Cardio-Arresto Cardio-RespiratorioRespiratorio
Tachicardia Tachicardia IpotensioneIpotensioneShockShock
Tachicardia Tachicardia IpotensioneIpotensioneShockShock
DispneaDispneaSintomi GastrointestinaliSintomi GastrointestinaliAngioedemaAngioedema
DispneaDispneaSintomi GastrointestinaliSintomi GastrointestinaliAngioedemaAngioedema
OrticariaOrticariaOrticariaOrticaria
Manifestazioni cliniche dell’anafilassi
Cute prurito, orticaria, angioedema
Occhi prurito, lacrimazione, iniezione congiuntivale
Naso prurito, congestione nasale, starnuti
Cavo orale sapore metallico
Laringeo stridore laringeo, edema laringeo, cambiamento del tono della voce
Polmone dispnea, rantoli, cianosi, arresto respiratorio
Apparato cardiovascolare tachicardia, ipotensione, aritmie, arresto respiratorio
Apparato gastrointestinale nausea, vomito, dolori addominali, diarrea
Sistema nervoso centrale vertigini, sincope, convulsioni
Anafilassi: Epidemiologia Gli studi epidemiologici possono interessare diversi tipi
di popolazione: popolazione generale, tramite lo studio di registri
nazionali popolazioni selezionate, tramite questionari ad hoc popolazione ospedaliera, tramite l’esame dei codici ICD
(International Classification of Disease) popolazione che afferisce al pronto soccorso informazioni da parte di varie organizzazioni come
GERAP (Groupe d’étude de réactions anaphylactoïdes peranesthésiques) o Gruppi di vigilanza delle allergie
Anafilassi: Epidemiologia Utilizzando i dati dei ricoveri ospedalieri si
puo’ stimare che l’incidenza dell’anafilassi è compresa tra 8 e 21 casi per anno per 100.000 abitanti
Utilizzando dati di unità di emergenza possiamo dire che l’anafilassi rappresenta dallo 0,2 all’1 % dell’affluenza totale dei pazienti nei pronto soccorso in vari paesi europei
FATTORI CLINICI DI RISCHIO PER EPISODI DI ANAFILASSI
• Età
(ad esempio adolescenti e giovani alto rischio per anafilassi severa da alimenti;
adulti elevato rischio per anafilassi da puntura di imenottero) • Patologie concomitanti
Asma
Malattie cardiovascolari
Mastocitosi (livelli basali di triptasi elevati)
Atopia (livelli basali di triptasi elevati)
Infezioni acute
Stress• Terapie farmacologiche concomitanti
Beta-bloccanti
ACE-inibitori
Sartanici• Altri fattori
Esercizio fisico
Anafilassi Anafilassi Diagnosi: anafilassi o non anafilassi?Diagnosi: anafilassi o non anafilassi?
Non disponiamo a tutt’oggi di markers biologici o test in vivo sicuri che permettano la diagnosi di anafilassi
Anafilassi Diagnosi eziologica
L’anamnesi deve essere estremamente accurata e completa
I test cutanei per alimenti devono avvalersi non solo degli estratti commerciali ma anche di alimenti freschi mediante la metodica del “prick by prick” sia per alimenti vegetali che animali
I test cutanei per pollini
Anche per i farmaci è opportuno che le indagini vengano effettuate da un Centro con esperienza particolare in questo settore
Le indagini relative agli insetti non si devono limitare al veleno d’Imenotteri ma estendersi ad altri insetti che, anche se più raramente, possono provocare reazioni anafilattiche come il tafano (genere Tabanus e genere Chrysops), l’Argas reflexus o zecca del piccione, lo scorpione e molti altri
AnafilassiDiagnosi eziologica: Laboratorio
Le prove cutanee spesso necessitano di una conferma mediante ricerca delle IgE specifiche sieriche, pur tenendo sempre presente che il test cutaneo è più sensibile di quello sierologico. In casi gravi è prudente iniziare col test sierologico.
Le IgE totali possono essere d’aiuto.
AnafilassiDiagnosi eziologica: Laboratorio
I valori normali di triptasi sono 1-15 ng/ml Il dosaggio di base della triptasi, può essere un valido strumento di
diagnostico per verificare l’attivazione mastocitaria Massime concentrazioni sieriche di triptasi si osservano fra la I e la IV ora
dalla reazione con concentrazioni rilevabili fino a 12-18 ore dopo Livelli normali si possono osservare in corso di reazioni anafilattiche
(indotte da alimenti) Condizioni diverse dalla anafilassi possono indurre aumento di triptasi
(LMA, IRC) Il dosaggio della istamina raggiunge la massima concentrazione in 5-10
minuti declinando in 60 minuti Recenti evidenze sottolineano l’importanza della carbossipeptidasi A
contenuta nei mastociti
Anafilassi: Diagnosi Differenziale
Orticaria acuta e cronicaOrticaria acuta e cronica Flushing idiopaticoFlushing idiopatico Avvelenamento da sgombroidi Avvelenamento da sgombroidi Deficit di inibitore di C1-esterasiDeficit di inibitore di C1-esterasi MastocitosiMastocitosi FeocromocitomaFeocromocitoma Sindrome da carcinoideSindrome da carcinoide
Anafilassi: Diagnosi Differenziale
Malattia da siero Shock da infarto del miocardio, ipovolemia,
setticemia Reazione vaso-vagale Globo isterico Anafilassi fattizia e sindrome di Munchausen Iperventilazione da ansia Attacchi di panico Vocal Cord Disfunction
Anafilassi: Prevenzione
norme preventive generiche e specifiche nei riguardi del proprio allergene/i
assumere i farmaci prescritti per l’asma! portare sempre con sé l’autoiniettore di adrenalina e imparare
come e quando usarlo cercare e saper interpretare gli ingredienti delle confezioni
alimentari evitare l’esercizio fisico nelle 4-6 ore dopo il pasto (pazienti
con allergia alimentare) evitare l’associazione di FANS con alimenti positivi (pazienti
con allergia alimentare) annotare tutti i farmaci che provocano reazioni avverse e
comunicarlo al medico di base indossare un bracciale o una medaglia con le indicazioni del
tipo di allergia (lattice!)
Anafilassi: Prevenzione
adeguato controllo dell’asma nei pazienti con allergia alimentare, allergia al veleno d’Imenotteri e in quelli trattati con immunoterapia specifica iniettiva
prescrivere farmaci per via orale piuttosto che parenterale, quando possibile
evitare farmaci con reattività crociata immunologica o biochimica
tenere sotto osservazione per almeno 20-30’ dopo terapia iniettiva
Forme particolari di anafilassi
•Anafilassi bifasica
•Anafilassi protratta
•Anafilassi idiopatica
•Anafilassi post-prandiale
•Anafilassi da sforzo fisico
Anafilassi bifasica
L’anafilassi bifasica è una reazione caratterizzata dal ripetersi dell’episodio acuto a distanza di 2-8 ore dal primo episodio ed indipendentemente dal trattamento
L’incidenza varia molto: dall’1% al 20% Non è possibile prevedere quali pazienti con anafilassi sistemica
manifesteranno una anafilassi bifasica La recidiva può essere più grave, meno grave o simile L’anafilassi bifasica può essere fatale La reazione può essere anafilattica o anafilattoide Tutti i pazienti che hanno presentato un episodio di anafilassi sistemica
devono essere ospedalizzati e monitorati per 12-24 ore
Anafilassi protratta
L’anafilassi protratta è quella condizione caratterizzata dalla persistenza dei sintomi respiratori e cardiovascolari dopo un episodio acuto per più di un’ora e fino ad un giorno nonostante un adeguato regime terapeutico
L’anafilassi protratta si verifica in circa il 25 % dei casi di anafilassi sistemica severa
Circa il 25 % dei casi di anafilassi indotta da alimenti ha un andamento protratto
Anafilassi idiopatica
L’anafilassi idiopatica è una condizione clinica caratterizzata da ripetuti episodi acuti di anafilassi in cui non è possibile identificare all’anamnesi e con le metodiche diagnostiche attualmente disponibili un agente scatenante
Oltre il 50% dei pazienti con anafilassi idiopatica è atopico, ma la reazione anafilattica non è in relazione all’esposizione all’allergene responsabile della positività ai test cutanei
Si parla di anafilassi frequente quando vi sono >6 episodi/anno o 2 episodi in due mesi
Anafilassi infrequente <6 episodi/anno oppure 2 episodi intervallati da oltre due mesi
Anafilassi da sforzo fisico
L’anafilassi indotta da sforzo fisico è una grave forma di anfilassi che insorge entro minuti dall’inizio di un intenso esercizio fisico
È più frequente fra i 4 ed i 30 anni di età ed in pazienti atopici Una variante è rappresentata dall’anafilassi che insorge dopo
un esercizio fisico eseguito entro 6 ore dall’assunzione di cibo– Food-specific
– Non food-specific
1. Monitoraggio cardiaco, respiratorio e dello stato di coscienza
2. Assicurare, se assente, la pervietà delle vie aeree (intubazione endotracheale, tracheotomia, puntura della cartilagine cricoidea)
3. Rianimazione in caso di arresto cardiaco
4. In caso di ipotensione persistente infondere soluzione fisiologica o albumina umana al 5%
5. Posizione supina e con gli arti inferiori sollevati, se l'allergene è stato iniettato applicare un laccio emostatico a monte del punto di inoculo, somministrare adrenalina 1 mg/ml: 0,01 ml/kg (0,1 ml ogni 10 kg di peso) per via intra-muscolo (ripetibile dopo 10 minuti), anti-H1 (ad es. clorfeniramina: 0,35 mg/kg endo-vena), anti-H2 (ad es. ranitidina: 15 mg/10 kg endo-vena), corticosteroidi (ad es. metilprednisolone: 1-2 mg/kg endo-vena) e ossigeno (nebulizzazione)
6. In caso di broncospasmo utilizzare ß2 agonisti nebulizzati