An Guinizz Cavalc BALDI 2001
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@ll motivodel saluts
Lo vosrÚo BcL 5a Lr)fc g 't 6Énrra JGuÉRDor'
anallsi del testoCol prino verso il sonetto introduce il motivo del saluto, chè awà poi ampia diffusione nella poesia stil-
novistica. 11 motivo viene ripreso da Gwn:zzelV stesso nel sonetto .Io uoglío del uer la miq donnq laudare (cfr.î19, v. 9 e ss.); ma mentre là.
ilsaluto della donla dona nsaluten
,cioè saJvezza (e in tal
forma iltermine
tor-nerà nella castzone Donne ch'auete intelletto d'amore di Dante, cfr. lÀutotl Dante,T3), qui na:rcideu I'ama11s.La poesia guinizzellia:ra presenta due fondamentali filoni tematici: 1. la lode dell'eccellenza della donna;
2. I'analisi degli effetti che I'amore ha sull'ama:rte. Nella canz.ore Al cor gentíl (cfr. T17) domina il primo te-ma, in questo sonetto compare invece il secondo. L amore è visto come una forza devasta:rte, che ferisce cru-delnrente il cuore dell'amante e gli togtie olniforzautale, sino a renderlo come un puro sinulacro, che hasolo I'apparenza esterna dell'uomo. Il motivo sarà poi ripreso e portato alle estreme conseguenze da Caval-ca:rti, che insisteràL soprattutto sull'esperienza amorosa come sofferenza e tormento, che distrugge fisica-mente e psichicamente I'a-n:6nte: si veda il sonetto Voi che per li occhí mi Passaste 'l core {cfr. T21), dove ritor-na proprio I'immagine de1 dardo d'amore che trafigge crudelmente il cuore dell'uomo (comunque, come haosservato Contini, quello della ferita inferta al cuore passa:rdo per gli occhi è un motivo molto comune, cheproviene dal romanziere fra:rcese Chrétien de Tfoyes, e risale fino ad Ovidio). In Cavalca:rti, rispetto a Gui-ntzzelh,vi è però unapiù radicale injenonzzazione dell'esperienza: il poeta si concentra esclusivamente sul-le vicende del suo io sofferente e lacerato. Grrinizzelli invece introduce a:rche la realtà esteriore, nei due pa-
ragoni del firlmìne che colpisce athaverso la finestra della torre spezzando e tagliando tutto ciò che trovadentro, e della statua d'ottone.
Il sonetto presenta una costruzione molto studiata, che i:rsiste su diverse simmetrie. LapnmaLerzina co-stituisce lo sviluppo dei w. 5 e ó, come conferma I'espressione $pezza e fendeo (v. 11), che riprende la stes-sa immagine del v. 6, ntagliae divide,: anche formalmente la ripresa è puntuale, perché si hanno due coppiedi verbi slnsnimisi, collocate simmetricamente nella stessa pos2ione, in fine di verso. La seconda terzina,col paragone della *statiia d'ottono,, costituisce uno sviluppo del (parlfi non posso) det v. 7, così come nvi-
ta né spirto non ricorre, (v. 13) corrisponde a usì come quelli che sua morte ysfls, (v. 8).
Ll,l
lanalisi degli effetti
dell?moie:
La ilpreSa
cavalcantiana
.
{
2.4 Utilizzando le indicazioni contenute nell'analisi di At cor gentil{T17), verificare in questo sonetto ai vari livelli le caratteristichedello stile rrdolcer.
2.5 Esporre le proprie considerazioni in un commento personale di suf-ficiente ampiezza.
3. ApprofondimentoLa donna rappresentata in questo sonetto.ha la tradizionale fun-zione salvifica della produzione stilnovista?
{risposta max 10 rr.)
@ proposte di lavoro.....
1. Gomprensione complessivalndividuare i temi trattati nel sonetto.
2. Analisi e interpretazione deltesto2.1 Esaminare rl livetto tessicaledel sonetto: quali sono le parole-chia-
ve? A quale area semantica rimandano termini come <ancider,<assaler? ll lessico usato richiama esperienze provenzali e sici-liane?
2.2 Esaminare1l
livello metrìco-ritnico.c'è coincidenza tra sintassi emetro? ll periodare è semplice o complesso?
2,3 Esaminare tl livello retorico: ci sono metafore? Similitudini?
lletà comunale in ltalia
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i:
Voi che per li occhi mi passaste 'l corer
e destaste2 1a mente che dormia,guardate a ì'angosciosa vita mia,che sospirando' Ia distrugge Amore.
E'vèn tagliando di sì gran valore*,che'deboletti spiriti5 van via:
riman figura sol en segnoriae voce alquanta, che parla doiore6.
Questa veriuT d'amor che m'ha disfattoda' vostr' occhi gentil' presta8 si mosse:un dardo mi gitto dentro dal fianco.
' Sì giunse ritto '1 colpo al primo tratton,,che I'anima tremando si riscossel0veggendo morto '1 cor nel lato mancoti.
..:
i:l'i .r.r
Glieffetti distruttivi
dell'amote..
la sequenza
narmtiva
delle quartine
Ripresa
della sequenza
nelletenine
L"oggettivazione
. deimotiinteriori
'--y'-- V
?$ct+ jîDfLr,4 g r -iÉ.Jio_ 6Ò*tbgr.u-n'_ r),q &4vi/l Lùot
I:::,2:,1:,::,::;^':::r:',::""'[&'#À?Ééd.ìùi)
1. Voi -.. core: (Voi che, servendovi degli sguar-di, mi trafiggeste il cuoreo (Contini).2. deslaste: ilsvegliòste.3. sospirando: a forza di sospki (si riferisce avita. mentre il la cne segue è pleonastico).4. E' vèn ... valore: Egli (cioè Amore) v/enespaccando k(col ferro della saettaD, precisa Con-tini) con cosigrande forza.5. deboletti spiriti: g/l spiriti vitali.Tipicaespressione cavalcantìana, tratta dalla filosofianaturale del tempq che nominava "spiritj" o "corpi sottili" le facoltà psichiche o fisiche dell'uomo.ó. riman ... dolore: resta solo I'aspetto delvi-so in suo potere e pocavoce, unavoce fioca, cheesprime dolore.7. vertù: variazìone di valore del v 5 (disfattoiiprende, a sua volta, il distrugge del v 4).
8. presta: raptda, veloce (aggettivo con infles-srone awerbiale).9. tratto: lo scoccare dell'arco.10. si riscosse: ebbe una scossa,si risveg,lio.
11.lato manco: fianco sinistro.
analisi del testoSi è osservato (cfr. I'aaalisi del sonetto Zo uostro bel saluto di Guinizzelli, T18J che la poesia stilnovistica
si muove lungo due direttrici tematiche fondamentali: la lode della don:ra e l'esame degli effetti dell'amore
sul soggetto ama:rte. Nel sonètto Chí è questa che uèn, ch'ogn'om la míra (cfr. T20) abbiamo visto la prima (inripresa di analoghi motivi ricorrenti in Guinizzelli); in questo sonetto compare la seconda, nei modi partico-lari in cui è sentita da Cavalcalti: I'amore è concepito come una forza cieca, krazionaJe, che genera angosciae dolore nell'amante ed ha effetti devastanti sulla sua persona. Infatti 1a struttura porta:rte del sonetto è co-stituita da una serie di immagini di violenza distruttiva e di sofferenza: upassaste, (nel senso di "trafigge-steo), v. 1, nangosciosau, v. 3, usospiraadon, "distruggeu, v. 4,.ntagliaqdo di sì gran valoren, v. 5, udeboletti,, v.ó, odoloreo, v. 8, nd.isfatto,, v. 9, ndardon, v. 11, (colpoD, v. 12, utremando,, v. 13, (mortoD, v. 14: come sivede,non vi è quasi verso che non contenga un riferimento a quel nucleo tematico.
Il testo è costruito su un doppio movimento, distribuito fra le quaÉine e le terzi:re. Nelle quartine si deli-nea, sia pur il forme astratte e simboliche, una vera e propria sequenzr narrativa, sca:rdita in una serie dimicrosequenze: 1. la doma con i suoi sguardi trafigge il cuore del poeta e mette ia angoscia la mente primatra:rqrill2; 2. dal pia:ro reale si passa a quello allegorico: Amore, col ferro deila sua saetta, viene tagliandocon gran forza;3.I'aliegoria amorosa assume le forme di una vicenda bellica: Amore appare come un guer-
riero che conquista wta îortezza, e gli spiriti vitali, che sono i difensori, fuggono sbaragliati; 4. in ma:ro alconquistatore vittorioso resta:ro solo I'aspetto esteriore dell'uomo, ormai privo di forze vitali, e la suavoceche esprime il suo dolore {vale a dire la sua poesia). Nelle terzile la stessa vicenda viene ripresa e racconta-ta u:ra seconda volta, seguendo fasi a:raloghe, con qualche variazione negli attori del dramma: 1. lavirtù d'a-more che esce dagli occhi della donna ha disfatto I'ama:rte [a corrispondeuza con la dricrosequenza 1 dellequaÉine è perfetta); 2. la virbir d'amore getta un dardo nel fianco dell'uomo (altra corrispondenza con la mi-crosequelza 2 delle quartine); 3. I'anima si riscuote tremando (nella microseqvenza3 delle quartine gli spiriti fuggono); 4. l'animavede il cuore morto nel lato sinistro (anche nella microsequenza corrispondente del-le quartine resta solo 1'apparcnza esteriore della vita).
In questa vicenda di personaggi astratti (Amore, I'a:rima, il cuore, gli ospiriti,, la nfigura,, la voce) assu-mono forma oggettivata i moti interiori del poeta. Possiamo vedere i:r questo una caratteristica tipica, oltreche della poesia cavalca:rtiana, anche'della lirica amorosa del Medio Evo i:r generale. In essa la trattazione
gA L:Ot * 6'?uii r -à€rn'-?AturoiA - AITÈJìO .A{vI JìùL'età comunale in ltalia (t uunafe t L^l fÙ'X -
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fannullamento
della personalità
175dei sentimenti non dà origine ad un'espressione immediata di una vicenda autobiografica, soggettiva e indi-viduale, come siamo abituati a trovare nella poesia moderna, dal Rpmaaticismo in poi, ma ad un'esperienzache vuole essere svincolatada ogui riferimento strettamente personale, da contingenze reali di tempo e diluogo, che aspira ad avere un sipificato universale, assoluto, e per di più è fissata da precisi codici e con-venzioni. Di qui scaturisce latendenza all'oggettivazione che è propria delia poesia cavalcantiana: poiché ilpoeta non confessa se stesso, ma rappresenta sentimenti generali, non è portato all'analisi psicologica del-
la sua vita interiore, ma ad obiettivarla in personificazioni astratte.In questa forma oggettivata, drammattzzata, si traduce la.concezione, propria di Cavalc'aati, dell'amore
come passione che esclude opi conkollo ranonaJe, che fa soffrire e distrugge I'arnante, a::nulla:rdo ogn-r fa-coltà sensibile ed ogni energia vitale. I- a:mrllamento della personalità, che ne deriva, ricorda gli effetti del-I'amore mistico; ma mentre il mistico nell'annullamento dell'io entro I'irfinità divina sottolinea gli aspetti diebbrezzae di gioia, perché l'annìeutam€nto è in realtà un potenziamento ininito in Dio, qui il senso di mor-te non conduce ad alcuna rinascita spirituale, e si risolve in cupa e paurosa disperazione: Si riflettono pro-babilmente in questafisionomia dellapoesia cavalcantianale sue posieioni "eretiche", vicine al materialismoe all'averroismò (si ricordi, coùe ci informaBoccaccio nellanovella 9 dellaVi giornata delDecameron, lÀuÎòfrÌBoccaccío, î14, che al suo tempo si diceva che nteneva dell'oppinione degli Epicuri").
@ propcste dE lavsro "'
î . Analizzare il sonetto dal punÌo di vista.
al lessicalelindividuare ad esempio i termini tecnici utilizzati, le
aiee semantiche di appartenenza);
b\ retoricolci sono metafore e personificazioni?).
2. lndividuare tutti i soggetti (persone ed elementi personificati) che
agiscono, i lor0 attributi, i valori che essi incarnano, le azioni com-piute ed i loro efletti.
3. La vicenda è ambientata ir1 uno spazio fisico reale o in quello del-
l'introspezione psicologica?
4. Confrontare la funzioneìello sguardo in questo sonetto con quel-
la presente in Chí è questa che vènlllll.
xistica.'amore
ima (inlartico-rgosciaio è co-afigge-:tbin, v.i vede,
si deli-erie diprimalia:rdoguer-
rno aIt voce:onta-ù d'a-dellelami-li spie del-
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Perch'i' no spero di tornar g malMetro: ballata. Fronte di due piedidi endecasillabi sirina Bccddx (le strofe terminanl lutte con la stessa rimain -ore). La ripresa segue lo schena della sirma
'i'no spero di tornar giammai,
1. ballatetta: vezeggiativo che ha valore af,fettivo e confidenziale.2.leggera: veloce.3. piana: agevole, chiara.4. ti ... onore: ti accoglierà degnamente.S.novellel. notizie.ó. dogli': dogtia. dotore.7. persona non: nessuno (francese personnene).
8. nemica ... natura: ostile alla natura,ossiaostile all'amore.9. disaventura: disgrazia..
.y'a' n, legg;er* e piana3,
,, '' dritt' a la donna mia,u5 che per sua cortesia
ti farà rnolto onore*.
Tu porterai novelle5 di sospiripiene di dogli'6 e di molta paura;
ma guarda che persona nonT ti mirit * che sia nemica di gentil naturau:
ché certo per la mia disaventurae
Guido Cavalcanti