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AMIU 2020 Linee-guida per il Piano Industriale

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UNO SCENARIO IN EVOLUZIONE

VISION, MISSION, POSIZIONAMENTO

ASSI DI SVILUPPO DEL PIANO INDUSTRIALE

UN APPROCCIO STRUTTURATO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE


L’Unione Europea punta molto sul grande potenziale di miglioramento della gestione dei rifiuti nel proprio territorio per giungere a un migliore utilizzo delle risorse, aprire nuovi mercati, creare posti di lavoro e ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime, consentendo di ridurre gli impatti ambientali.

7 INIZIATIVE PRIORITARIE PER UNA CRESCITA

SOLIDALE INTELLIGENTE SOSTENIBILE

“Per sostenere il passaggio verso un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e a basse emissioni di CO2, occorre scindere la crescita economica dall'uso delle risorse e dell'energia: • riducendo le emissioni di CO2

• promuovendo una maggiore sicurezza energetica

• riducendo l'intensità in termini di risorse di ciò che usiamo e consumiamo, rendendo la UE una “economia circolare” basata su una società che ricicla allo scopo di ridurre la produzione di rifiuti e utilizzarli come risorsa”(*).

(*) EUROPA 2020, INIZIATIVA FARO: “UN’EUROPA EFFICIENTE

SOTTO IL PROFILO DELLE RISORSE”.

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Fino ad oggi la nostra economia si è caratterizzata

come “economia lineare”, un modello in cui l’ottimizzazione

delle risorse avviene verticalmente con processi di

produzione – consumo – smaltimento.

ECONOMIA CIRCOLARE: COME RENDERE L’INDUSTRIA PIÙ EFFICIENTE TRAMITE IL RICICLO E IL RIUTILIZZO L’industria europea presenta oggi ancora significativi margini di miglioramento nella progettazione dei prodotti, che si tradurrebbero in consistenti risparmi, stimati in 630 miliardi di dollari all’anno, cifra pari al 23% dell’attuale spesa in materie prime e a circa il 3,5% del PIL europeo, se solo le risorse venissero utilizzate in maniera più efficiente.

ECONOMIA LINEARE: l’ottimizzazione delle risorse avviene

verticalmente con processi di produzione – consumo – smaltimento.



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Il concetto di “economia circolare” - modello verso cui

tende l’Unione Europea - fa riferimento invece ad un

sistema produttivo in cui le stesse risorse vengono

utilizzate più volte, facendole girare attraverso il riutilizzo ed

il riciclo, con conseguenti notevoli guadagni in efficienza.

ECONOMIA CIRCOLARE: le risorse vengano impiegate nel modo migliore, ovvero facendole

durare il più a lungo possibile nel loro ciclo economico.



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Occorre pertanto orientarsi ad una nuova concezione del prodotto, che - in fase di progettazione - non viene più considerato un rifiuto alla fine della sua vita utile, ma come qualcosa da riusare o riciclare. Un modo nuovo di fare economia votato a risolvere, in parte, il problema dell’approvigionamento di materie prime che, come è noto, non sono infinite, e dall’altro lato a limitare la produzione di rifiuti da parte del sistema industriale.

Lo schema economico di produzione e consumo/

utilizzo a cui punta l’Unione Europea - e che occorre

quindi considerare come quadro di riferimento nel

valutare le linee di indirizzo del nuovo Piano industriale di AMIU - presuppone quindi

un’economia industriale che è rigenerante per intenzione,

che intende utilizzare energie rinnovabili, che minimizza,

traccia, e (auspicabilmente) elimina l'uso di sostanze

chimiche tossiche, ed elimina i rifiuti attraverso un'attenta

progettazione.



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Oltre ad uno scenario economico completamente differente da quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni, la UE prevede che nel giro di pochi anni le discariche dovranno essere effettivamente dismesse, che il recupero energetico dovrà essere limitato ai materiali non riciclabili, che i rifiuti riciclati dovranno essere usati come fonte principale e affidabile di materie prime per l’UE, che i rifiuti pericolosi dovranno essere gestiti responsabilmente e che ne verrà limitata la produzione, che i trasporti di rifiuti illegali dovranno giocoforza essere sradicati così come - per altro verso - gli ostacoli presenti sul mercato interno alle attività di riciclaggio ecocompatibili. Uno scenario di crescita sostenibile che incide quindi radicalmente anche nel definire il ruolo di tutte le aziende che operano nell’ambito del ciclo di quelli che oggi definiamo “rifiuti” (termine evidentemente destinato a scomparire nel quadro che si va delineando) e che pertanto rappresenta una sfida anche per AMIU, ma pure una straordinaria occasione per la Società di coniugare sviluppo con un nuovo ruolo sociale nel nostro territorio.

VIVERE BENE ENTRO I LIMITI DEL NOSTRO PIANETA

Proposta per un programma generale di azione dell'Unione in materia di ambiente fino al 2020



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In Italia la gestione dei rifiuti è nata e si è organizzata per rispondere ad esigenze di igiene urbana e di perseguimento di obiettivi meramente quantitativi circa la raccolta dei rifiuti stessi. Però “la gestione dei rifiuti non può essere solo un servizio pubblico che per caso e solo se funziona alimenta l’industria del riciclo e del recupero”. Essa invece deve essere “fonte di approvvigionamento di materie prime seconde e di produzione di energia, che necessita di quantitativi e di standard qualitativi elevati”. Si tratta quindi di “non ragionare più solo in termini di tutela ambientale, bensì di attuare una seria politica di programmazione industriale, stimolata da interventi finanziari e incentivi economici mirati. Adottare una politica industriale che esprima una visione strategica nazionale a sostegno della filiera del riciclo comporta la pianificazione dell’approvvigionamento di materie prime seconde e di energia dal breve al lungo periodo”. Una strategia di successo implica “un quadro normativo stabile ed intersettoriale” in grado di produrre “ecoinnovazione e di puntare su attori imprenditoriali dotati di certificazioni ambientali, qualifiche professionali di alto livello e ricerca nel campo della prevenzione(*)”.

(*) Stati Generali della Green Economy promossi da 66 organizzazioni di imprese rappresentative della green economy in Italia Rimini, 6 e 7 Novembre 2013 Ecomondo



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Lo scorso mese di Settembre anche Confindustria, e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil peraltro hanno sottoscritto (proprio a Genova) il documento “Una legge di stabilità per l’occupazione e la crescita”. Tale documento definisce le politiche industriali che dovranno essere poste al centro dell’azione del Governo e delle parti sociali identificando quattro questioni strategiche per il futuro dell’industria italiana. Una di queste è rappresentata proprio dalla c.d. “green economy”, di cui viene auspicato un deciso sviluppo per garantire un rapporto equilibrato tra attività produttive / tutela della salute e dell'ambiente e crescita di nuove attività economiche, auspicando una serie di provvedimenti quali: • la definizione di un piano strutturale di sostegno

all'efficienza energetica e allo sviluppo delle rinnovabili in grado di valorizzare le potenzialità industriali e le competenze del sistema produttivo italiano;

• la definizione di un piano nazionale di intervento sulle bonifiche dei siti di interesse nazionale nella logica di favorire il riuso del territorio a fini industriali e produttivi;

• interventi per il consolidamento e lo sviluppo delle filiere produttive collegate al recupero e al riciclo di materie prime da rifiuti. Si tratta (soprattutto gli ultimi due) di ambiti in cui AMIU è presente, e in cui - quindi - sarà auspicabile mantenere un forte radicamento in un’ottica di sviluppo aziendale.

“Una legge di stabilità per l’occupazione e la crescita” Documento Confindustria, Cgil, Cisl e Uil Genova, 2 settembre 2013



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LA VISION Nel mondo di oggi e di domani non esistono rifiuti; esistono materia ed energia da raccogliere, trasformare grazie all’intelligenza e re-immettere nel ciclo produttivo a beneficio dell’economia locale e in modo sicuro per i cittadini e l’ambiente.



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LA MISSION DI AMIU Rappresentare per il territorio genovese e ligure il soggetto-cardine di un sistema intelligente teso a realizzare e sostenere un’economia locale circolare per quanto riguarda l’approvvigionamento di materie prime seconde ed energia a partire da quelli che - oggi - definiamo “rifiuti”, un soggetto capace di operare con un approccio industriale improntato alle migliori pratiche di responsabilità sociale d’impresa.



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IL POSIZIONAMENTO STRATEGICO AMIU dovrà diventare • la “spina dorsale” di un sistema locale (metropolitano/

regionale) operante lungo tutti i segmenti della filiera dei rifiuti (materia-energia);

• uno dei motori del progetto “Genova Smart City” >> verso “LiguriaSmart”;

• il punto di riferimento per il Comune di Genova per l’ottimizzazione e la messa a sistema di una serie di attività svolte anche da altre società comunali (bonifiche, manutenzioni del territorio, gestione del verde, ecc.);

• una realtà all’avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda il tema dell’innovazione applicata alla gestione del ciclo dei rifiuti e di specifici segmenti (es. gestioni ambientali in ambito portuale, bonifiche di discariche, ecc.);

• il soggetto aggregatore di un sistema regionale (a partire dal “pubblico”) per la gestione dell’impiantistica necessaria alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti.



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AMIU 2020 Linee-guida per il Piano Industriale ASSI DI SVILUPPO DEL PIANO INDUSTRIALE

Le attività di cui si occuperà l’Azienda nei prossimi anni - nel perseguire gli obiettivi di chiusura del ciclo dei rifiuti relativo al nostro territorio, nel rispetto delle disposizioni di legge - sono evidenziate nello schema seguente, e sommariamente illustrate di seguito (mentre saranno sviluppate compiutamente nel Piano industriale).

AMIU

raccolta RSU

gestione impianti di trattamento

commercializzazione CDR e CSS

produzione e vendita energia 1) da impianti; 2) da nuove filiere (es. filiera manutenzione bosco)

manutenzione del territorio

bonifiche

gestioni di sistema per l'ambiente portuale

consulenza (AMIU SmartLab)

commercializzazione di prodotti e tecnologie brevettati

gestione processi di filiera di materie prime seconde

carta

plastica

vetro

altro

Raccolta dei RSU • nella città di Genova

(Città Metropolitana) e negli altri Comuni (Unioni) dell’attuale Provincia;

• in altri Comuni della Liguria.

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Gestione impianti di trattamento dei rifiuti • impianti (propri,

compresa discarica) situati nel territorio della Provincia di Genova (Area Metropolitana);

• impianti (gestiti con altri partner pubblici e privati) ubicati in altre zone del territorio regionale.

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Gestione di specifici processi di filiera per la valorizzazione di materie prime seconde • ricerca e definizione dei

processi di filiera più redditizi per la valorizzazione dei materiali;

• gestione delle singole filiere da realizzare direttamente o con specifici partner industriali;

• ambito di riferimento: Città Metropolitana / Liguria

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Produzione e vendita di energia • prodotta da impianti

propri e da impianti gestiti con partner;

• prodotta nell’ambito di filiere specifiche (es. filiera bosco - energia) sviluppate in autonomia e/o in partnership

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Produzione di CDR e CSS

Manutenzione del territorio • logistica al servizio delle

attività di manutenzione del territorio (in particolare pulizia di rivi e boschi);

• attività diretta di taglio, sfalcio e raccolta su tutto il territorio metropolitano (anche a servizio di produzione energia da biomasse).

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Bonifiche • progetti e attività di

bonifica sul territorio della Città Metropolitana, della regione e a livello nazionale (certificazioni ai massimi livelli).

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Gestioni ambientali di sistema per i porti • sviluppo di un approccio

di sistema (anche con partner privati) per la gestione delle problematiche ambientali (waste in primis, ma non solo) nelle aree portuali;

• ambito di intervento: Genova e sistema dei porti liguri / Italia / Mediterraneo.

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

Attività di spin-off rispetto a quelle realizzate nell’ambito di AMIU SMARTLAB (vedi oltre)

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AMIU

raccolta RSU





bonifiche





carta

plastica

vetro

altro

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AMIU SmartLab è la Divisione di AMIU creata per cogliere tutte le opportunità derivanti dalla messa a sistema di AMIU con una serie di soggetti del mondo dell’innovazione, della ricerca, dell’impresa e della formazione. AMIU SmartLab intende diventare • il punto di riferimento a livello ligure dell’innovazione di prodotto e di processo applicata all’intero ciclo dei rifiuti;

• un driver di sviluppo locale per quanto riguarda le nuove tecnologie e la creazione d’impresa nel settore ambientale;

• il motore pubblico del processo di creazione della c.d. “Smart Community”.


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QUALI ATTIVITA’ PER AMIU SMART LAB


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Per avviare la realizzazione del Piano Industriale di AMIU verrà utilizzata la Matrice di Progettazione del Quadro Logico, una matrice di progettazione largamente usata nei programmi promossi dalla Commissione Europea e da altri organismi internazionali, molto utile per definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e per visualizzarli in modo efficace, favorendo quindi anche una riflessione comune sul progetto. PS per una migliore leggibilità nelle pagine seguenti la matrice è stata divisa in due parti - dovrà comunque essere intesa nella sua interezza.


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OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVO SPECIFICO

RISULTATI ATTESI

AZIONI DA REALIZZARE

EVENTUALI PARTNERSHIP OPERATIVE

RISORSE / INVESTIMENTI

NECESSARIPRIVATO PRIVATO SOCIALE

LINEA DI BUSINESS

RACCOLTA RSU

GESTIONE IMPIANTI

FILIERA UMIDO

PROD. CSS

PRODUZIONE E VENDITA ENERGIA

FILIERA CARTA

FILIERA LEGNO

FILIERA PLASTICA

FILIERA VETRO

FILIERA RAEE

ALTRE FILIERE

MANUTENZIONE DEL TERRITORIO / FILIERA BOSCO ENERGIA

BONIFICHE

GESTIONI AMBIENTALI PORTUALI

CONSULENZA

OTTIMIZZAZIONE PROCEDURE ATTUALI


Matrice di Progettazione del Quadro Logico - parte 1


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RISORSE / INVESTIMENTI

NECESSARI

FONTI DI FINANZIAMENTO PER GLI INVESTIMENTI

AUTOFIN.RISORSE DEI

SOCI CREDITO

EU FONDI STRUTTURALIEU PROGRAMMI, FINANZIAMENTI

DIRETTIEU COOPERAZIONE TERRITORIALE

LINEA DI BUSINESS FESR - POR

FSE - POR

FEASR - PSR

PON CITTA’

HORIZON 2020

LIFE CENTRAL EUROPE

MED ALCOTRA INTERREG MARITTIMO IT/FR

RACCOLTA RSU

GESTIONE IMPIANTI

FILIERA UMIDO

PROD. CSS

PRODUZIONE E VENDITA ENERGIA

FILIERA CARTA

FILIERA LEGNO

FILIERA PLASTICA

FILIERA VETRO

FILIERA RAEE

ALTRE FILIERE

MANUTENZIONE DEL TERRITORIO / FILIERA BOSCO ENERGIA

BONIFICHE

GESTIONI AMBIENTALI PORTUALI

CONSULENZA

OTTIMIZZAZIONE PROCEDURE ATTUALI


Matrice di Progettazione del Quadro Logico - parte 2


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DAL PIANO INDUSTRIALE ALLO SCHEMA DI BILANCIO SOCIALE Tra gli strumenti di responsabilità sociale il bilancio sociale rappresenta l'esito di un processo e non un documento fine a se stesso. «Il bilancio sociale è l'esito di un processo con cui l'amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell'impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l'amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato» (Ministero dell’Interno, 2007). La realizzazione del Piano Industriale sarà pertanto anche l’occasione per fissare lo schema di Bilancio Sociale di AMIU, che verrà pertanto compiutamente realizzato a partire dall’esercizio 2014.


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Energie, intelligenza e passione per far crescere la Liguria in modo sostenibile, intelligente, inclusivo, attraverso un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva.

2020

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