Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Erickson software)

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Presentazione del software gestionale del Centro Studi Erickson per costruire PDP,programmazione inclusiva di classe e PAI (a cura del prof. Giuseppe Torchia)

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  • 1. COSA SONO I BES? Il concetto di Bisogno Educativo Speciale si estende al di l di quelli che sono inclusi nelle categorie di disabilit, per coprire quegli alunni che vanno male a scuola (failing) per una variet di altre ragioni che sono note nel loro impedire un progresso ottimale (Unesco, 1997). Ci che caratterizza gli alunni con BES non tanto una diagnosi medica o psicologica (una certificazione) ma una qualche situazione di difficolt che richiede interventi individualizzati. Il concetto di Bisogni Educativi Speciali, ben presente nella letteratura scientifica anglosassone e nelle politiche educative e sanitarie di molti Paesi, certamente pi ampio di quello di disabilit e si avvicina molto a quello di difficolt di apprendimento . (Angelo Lascioli, Universit di Verona). a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES

2. QUANDO I BISOGNI NORMALI DIVENTANO SPECIALI ... In alcuni casi, i bisogni educativi normali, e cio quelli di sviluppo delle competenze, di appartenenza sociale, di identit autonoma, di valorizzazione e di autostima, di accettazione, solo per citarne alcuni, diventano bisogni speciali, pi complessi, in quanto pi difficile ottenere una risposta adeguata a soddisfarli. E questo per una difficolt di funzionamento biopsicosociale dell'alunno. (Dario Ianes,Universit di Trento) a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 3. IL CONCETTO DI FUNZIONAMENTO - Introdotto dall'OMS (2002; 2007 versione bambini e adolescenti) attraverso l'ICF (International Classification of Functioning Disability and Health) , definisce lo stato di salute delle persone non come assenza di malattia ma come benessere bio-psico-sociale in relazione agli ambiti di vita (sociale, familiare, lavorativo). -Supera una visione sanitaria a favore di una visione sistemica dellesistenza umana. -La persona vista nella sua globalit e si rende responsabile la comunit tutta della qualit della vita delle persone a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 4. AMBITI DI FUNZIONAMENTO SECONDO IL MODELLO ICF La situazione globale di una persona, del suo stato di salute nei suoi contesti reali di vita, secondo il modello ICF, pu essere descritta in base alla presenza o meno di difficolt in uno o pi ambiti di funzionamento tra loro interconnessi a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 5. INTEGRAZIONE E INCLUSIONE: DIFFERENZE L'idea di integrazione fondata sulladattamento dellalunno disabile a unorganizzazione scolastica che strutturata fondamentalmente in funzione degli alunni normali. In questo senso l'obiettivo quello di realizzare un processo basato principalmente su strategie che portino lalunno disabile a essere quanto pi possibile simile agli altri. Il successo del processo si misura a partire dal grado di normalizzazione raggiunto dellalunno. (Fonte: Fabio Dovigo, Universit degli studi di Bergamo) a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 6. INTEGRAZIONE E INCLUSIONE: DIFFERENZE L'idea di inclusione rappresenta piuttosto una filosofia dellaccettazione fondata sulla capacit di fornire un contesto adeguato (nella fattispecie una didattica e una organizzazione scolastica) dentro cui gli alunni a prescindere da abilit, genere, linguaggio, origine etnica o culturale possono usufruire di uguali opportunit e sentirsi valorizzati. (Fonte: Fabio Dovigo, Universit degli studi di Bergamo) a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 7. I BES NELLA NORMATIVA Riferimenti normativi:Riferimenti normativi: Direttiva 27 dicembre 2012Direttiva 27 dicembre 2012 C.M. n.8 marzo 2013C.M. n.8 marzo 2013 Nota n.1551 del 27 giugno 2013Nota n.1551 del 27 giugno 2013 Nota n.2563 del 22 novembre 2013Nota n.2563 del 22 novembre 2013 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 8. I BES NELLA NORMATIVA Definizione Larea dello svantaggio scolastico molto pi ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit.(...).Questarea dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilit; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. Direttiva 27 dicembre 2012 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 9. I BES NELLA NORMATIVA Individuazione dei Bisogni Educativi Speciali Il modello ICF dell'OMS punto di riferimento per l'individuazione degli alunni con BES () opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale lidentificazione degli alunni con disabilit non avviene sulla base della eventuale certificazione, (). A questo riguardo rilevante lapporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dellOMS, che considera la persona nella sua totalit, in una prospettiva bio-psico- sociale. (...) il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dellalunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. Direttiva 27 dicembre 2012 Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi(come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. C.M. n.8 marzo 2013 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 10. Nota n.2563 del 22 novembre 2013 IL RICHIAMO AL REGOLAMENTO DELL'AUTONOMIA (DPR 275/99) () la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversit, nella prospettiva dello sviluppo delle potenzialit di ciascuno sono principi costituzionali del nostro ordinamento scolastico recepiti nel DPR 275/99, laddove detto che Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilit che ritengono opportune e tra l'altro: l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo (art.4). a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 11. Nota n.2563 del 22 novembre 2013 GRAVI DIFFICOLTA' ORDINARIE DIFFICOLTA' Carattere temporaneo Carattere pi stabile; maggior grado di complessit Carattere permanente; base neurologica a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 12. Nota n.2563 del 22 novembre 2013 GRAVI DIFFICOLTA' ORDINARIE DIFFICOLTA' Nessuna attivazione di un percorso specifico strutturato in un PDP Valutazione pedagogica dell'eventuale adozione e compilazione di un PDP Obbligo legislativo di adozione e compilazione di un PDP a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 13. Nota n.2563 del 22 novembre 2013 () nel caso di difficolt non meglio specificate, soltanto qualora nellambito del Consiglio di classe (nelle scuole secondarie) o del team docenti (nelle scuole primarie) si concordi di valutare lefficacia di strumenti specifici questo potr comportare ladozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. Non compito della scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali opportuna e necessaria ladozione di particolari strategie didattiche. a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES Potere decisionale dei Consigli e dei Team rispetto all'adozione di strumenti specifici 14. I BES NELLA NORMATIVA Compiti della scuola La stesura del PDP considerata misura ineludibile e non riducibile all'enunciazione delle misure compensative e dispensative () , il Piano Didattico Personalizzato non pu pi essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi () bens lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (...), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense,a carattere squisitamente didattico-strumentale. C.M. n.8 marzo 2013 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 15. I BES NELLA NORMATIVA Richiami ad una didattica inclusiva L'impegno della scuola deve andare oltre la redazione del PDP e abbracciare la causa di una didattica inclusiva come sfondo del P.O.F. () vi una sempre maggiore complessit nelle nostre classi, dove si intrecciano i temi della disabilit, dei disturbi evolutivi specifici, con le problematiche del disagio sociale e dellinclusione degli alunni stranieri. Per questo sempre pi urgente adottare una didattica che sia denominatore comune per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva pi che una didattica speciale. Direttiva 27 dicembre 2012 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 16. Il P.A.I. (...) lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per linclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusivit della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalit delle prassi di inclusione negli ambiti dellinsegnamento curricolare, della gestione delle classi, dellorganizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Nota 1551,27 giugno 2013 I BES NELLA NORMATIVA a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES A proposito del PAI (Piano annuale per l'Inclusione) 17. BAMBINI/RAGAZZI BES ? () va richiamata lattenzione al linguaggio usato. In pochissimo tempo sta gi entrando nelluso comune lespressione ragazzi BES, non accettabile e non rispettosa. Coloro che lavorano nella comunicazione educativa hanno il dovere di usare un linguaggio attento alle persone. Non questione di formalismo nominale, questione sostanziale: Non esiste una cosa come il lettore innocente. Le parole sono ricevute e collocate nel contesto interpretativo che noi costruiamo leggendo la pagina. Questo processo definito sia dal nostro background culturale, sia dalle esperienze sia dai nostri oggettivi limiti. Di conseguenza necessario pensare attentamente al linguaggio che usiamo (Roger Slee, Inclusion in practice, Educational Review 2001 ). USR-Emilia Romagna ,Nota del 21.08.2013 a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES 18. NORMATIVA: - Direttiva 27 dicembre 2012 - C.M. n. 8, marzo 2013 - Nota 1551, 27 giugno 2013 - Nota 2563, 22 novembre 2013 DOCUMENTI USR-EMILIA ROMAGNA: - (29.05.2013) BES - Alunni con bisogni educativi speciali - (21.08.2013) Bisogni Educativi Speciali. Approfondimenti in ordine alla redazione del piano annuale per linclusivit nellottica della personalizzazione dellapprendimento. TESTI: Booth T., Ainscow M. (Ed.italiana a cura di Dovigo F. e Ianes D.), (2008), L'index per l'inclusione, Erickson,Trento. Ianes D., Cramerotti S. (2013), Alunni con BES, Erickson,Trento. Ianes D.,Macchia V. (2010), La didattica per i Bisogni Educativi Speciali, Erickson,Trento. TESTI ONLINE: De Vecchi C.,(2013), Il dibattito internazionale sullinclusione,la personalizzazione e i BES, http://www.istruzione.lombardia.gov.it/materiali/bes-15mar13/de-vecchi.pdf Lascioli A., (2013) Il significato di BES, http://www.legnago1.it/public/UserFiles/File/docenti/BES/lascioli.pdf Lascioli A.,(2012),Inclusione e la nuova figura dell'insegnante di sostegno, http://www.scuolemontorio.org/j/attachments/732_Presentazione_28.11.12.pdf VIDEO: Ianes D. Alunni con BES:riflessioni sulla nota MIUR del 22.11.2013,https://www.youtube.com/watch?v=LabxcTIc17s Elenco dei materiali consultati 19. IL SOFTWARE GESTIONALE a cura del prof. Giuseppe Torchia Funzione strumentale BES