Altro cemento in IV Municipio - Riccardo Corbucci · l consiglio del IV Municipio in maniera bipar-...

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www.roma2013.org Direttore Enrico Pazzi Supplemento della testata Reg. Trib. Roma n. 273 del 7 luglio 2008 Anno 2 - Numero 5 Aprile 2012 I RODITORI METROPOLITANI di Enrico Pazzi Colpisce una cosa su tutte. I no- stri politici non san- no invecchiare. Avete presente Giulio Andreotti? Adesso è un pacifico vecchio che dirige una pubblicazione mensile di storia. È tornato a fare quello che gli è sempre piaciuto, stu- diare ed approfondire la storia patria. Persino Claudio Mar- telli, molto più giovane del Di- vo, si è ritirato in buon ordine, tentando prima una carriera te- levisiva, per poi sparire nella nebbia. Di quella stagione, la Milano da bere socialista e la Roma magnona democristia- na, è rimasto ben poco. I mo- stri sacri della prima repubbli- ca hanno abbandonato la sce- na, permettendo a coloro che erano più giovani di loro di ri- ciclarsi nel sistema bipolare. Ed oggi? È difficile immagi- nare Berlusconi in pensione sulla Costa del Presidente, D’Alema sul suo yacht, o Vel- troni ad aiutare le popolazioni indigene dell’Africa. PAG. 11 PER ALEMANNO di Adriano Travaglia Egregio Signor Sindaco, noi cittadini dei quartieri di Villa Spada, Fidene, Serpentara, Colle Salario e Castel Giubileo siamo da 11 mesi perseguitati dai miasmi provenienti dall’impianto TMB di Via Salaria 981, vediamo che ogni giorno il nostro diritto alla salute e alla serenità vengono violati. Fino ad oggi abbiamo protestato in modo civile, rivolgendoci a tutte le istituzioni e avevamo ascoltato con fiducia la Sua precedente intervista di novembre 2011 a Teleroma 56, nella quale, ad una domanda sul suddetto impianto, Lei aveva dichiarato “Questo è un tema che dovete porre all’Amministratore Delegato di AMA, noi abbiamo dato mandato di ascoltare le proteste dei cittadini e di far sì di giungere ad un miglioramento tecnologico che risolva rapidamente il problema oppure a rimuovere quest’impianto se necessario”. Nonostante lo stanziamento di oltre un milione di euro per effettuare i lavori di miglioramento tecnologico nel suddetto impianto, al fine di eliminare il problema della puzza, il risultato, come da noi previsto, non è stato raggiunto. La puzza continua ad essere presente tutti i giorni ma varia d’intensità a seconda delle ore, delle condizioni meteo, in particolare dei venti, e della quantità dei rifiuti arrivati (su cui non c’è mai trasparenza) PAG. 15 I l consiglio del IV Municipio in maniera bipar- tisan ha bocciato la proposta di cambio di de- stinazione d’uso di 220 mila metri cubi di ce- mento in arrivo a Casal Boccone. Grattacieli da 16 piani e 61 metri d’altezza al posto di uffici e ser- vizi. Una variante urbanistica proposta dal Sinda- co Alemanno e dalla sua giunta che ha trovato la logica contrapposizione del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori in aula, ma anche il parere contrario del Presidente del IV Municipio Cristia- no Bonelli e della sua maggioranza. Un voto bi- partisan che ha un valore meramente consultivo. La palla passa ora al Campidoglio che sembra in- tenzionato a non ascoltare il diniego della politica locale, viste le ultime dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica Corsini sui grattacieli in periferia. pag. 4-5 pag. 6 Altro cemento in IV Municipio Il IV Municipio boccia i 220 mila metri cubi di cemento a Casal Boccone. La palla passa ad Alemanno Presentato ai giornalisti alla Provincia di Roma il ricorso al Tar del Lazio, promosso da oltre tremila genitori di Ro- ma e del IV Municipio, per l’annullamento della delibera regionale sul dimensionamento scolastico. PAG 2-3 Il ricorso al Tar PRIME RINUNCE AI FONDI FACILI Sei associazioni delle 22 assegnatarie hanno già rinunciato ai fondi facili ottenuti senza bando pubblico. Alle altre sono stati richie- sti progetti, atti costitutivi e statuti 360 MILA EURO SPESI PER LA NEVE Il IV Municipio ha speso in cinque giorni 360 mila euro per l’emergenza neve. Un affidamento diretto a sei ditte per pulire le strade insieme... ai “volontari” Per il IV Municipio 500 perso- ne vivono in un quartiere “abu- sivo” nel Parco della Marciglia- na. Ma la Regione Lazio affer- ma il contrario. Il comitato di quartiere in fer- mento contro la nuova pompa di benzina che prenderà il posto di un parco pubblico fra via delle Nuove e via Gino Cervi. Torre Ridicicoli, l’odissea dei cittadini Vigne Nuove in protesta per la pompa di benzina pag. 8 pag. 10 LA RIVOLUZIONE PUBBLICA di Riccardo Corbucci La situazione at- tuale sta davvero di- ventano molto peri- colosa. Il governo tecnico è impegnato in un combinato che vede aumentare le tasse a fronte di una riduzione delle spese per i servizi pubblici. I cittadini stanno pagando in prima persona il fallimento del sistema neo capitalista ba- sato sui mercati finanziari. PAG. 11

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www.roma2013.org Direttore Enrico Pazzi Supplemento della testata Reg. Trib. Roma n. 273 del 7 luglio 2008

Anno 2 - Numero 5

Aprile 2012

I RODITORIMETROPOLITANI

di Enrico Pazzi

Colpisce unacosa su tutte. I no-stri politici non san-

no invecchiare. Avete presenteGiulio Andreotti? Adesso è unpacifico vecchio che dirigeuna pubblicazione mensile distoria. È tornato a fare quelloche gli è sempre piaciuto, stu-diare ed approfondire la storiapatria. Persino Claudio Mar-telli, molto più giovane del Di-vo, si è ritirato in buon ordine,tentando prima una carriera te-levisiva, per poi sparire nellanebbia. Di quella stagione, laMilano da bere socialista e laRoma magnona democristia-na, è rimasto ben poco. I mo-stri sacri della prima repubbli-ca hanno abbandonato la sce-na, permettendo a coloro cheerano più giovani di loro di ri-ciclarsi nel sistema bipolare.Ed oggi? È difficile immagi-nare Berlusconi in pensionesulla Costa del Presidente,D’Alema sul suo yacht, o Vel-troni ad aiutare le popolazioniindigene dell’Africa.

PAG. 11

PER ALEMANNOdi Adriano Travaglia

Egregio SignorSindaco,noi cittadini deiquartieri di Villa

Spada, Fidene, Serpentara,Colle Salario e Castel Giubileosiamo da 11 mesi perseguitatidai miasmi provenientidall’impianto TMB di ViaSalaria 981, vediamo che ognigiorno il nostro diritto allasalute e alla serenità vengonoviolati. Fino ad oggi abbiamoprotestato in modo civile,rivolgendoci a tutte leistituzioni e avevamo ascoltatocon fiducia la Sua precedenteintervista di novembre 2011 aTeleroma 56, nella quale, aduna domanda sul suddettoimpianto, Lei aveva dichiarato“Questo è un tema che doveteporre all’AmministratoreDelegato di AMA, noi abbiamodato mandato di ascoltare leproteste dei cittadini e di far sìdi giungere ad unmiglioramento tecnologico cherisolva rapidamente ilproblema oppure a rimuoverequest’impianto se necessario”.Nonostante lo stanziamento dioltre un milione di euro pereffettuare i lavori dimiglioramento tecnologico nelsuddetto impianto, al fine dieliminare il problema dellapuzza, il risultato, come da noiprevisto, non è stato raggiunto.La puzza continua ad esserepresente tutti i giorni ma variad’intensità a seconda delle ore,delle condizioni meteo, inparticolare dei venti, e dellaquantità dei rifiuti arrivati (sucui non c’è mai trasparenza)

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Il consiglio del IV Municipio in maniera bipar-tisan ha bocciato la proposta di cambio di de-stinazione d’uso di 220 mila metri cubi di ce-

mento in arrivo a Casal Boccone. Grattacieli da 16piani e 61 metri d’altezza al posto di uffici e ser-vizi. Una variante urbanistica proposta dal Sinda-co Alemanno e dalla sua giunta che ha trovato lalogica contrapposizione del Partito Democratico e

dell’Italia dei Valori in aula, ma anche il parerecontrario del Presidente del IV Municipio Cristia-no Bonelli e della sua maggioranza. Un voto bi-partisan che ha un valore meramente consultivo.La palla passa ora al Campidoglio che sembra in-tenzionato a non ascoltare il diniego della politicalocale, viste le ultime dichiarazioni dell’assessoreall’urbanistica Corsini sui grattacieli in periferia.

pag. 4-5 pag. 6

Altro cemento in IV MunicipioIl IV Municipio boccia

i 220 mila metri cubi

di cemento a Casal

Boccone. La palla

passa ad Alemanno

Presentato ai giornalisti alla Provincia di Roma il ricorso

al Tar del Lazio, promosso da oltre tremila genitori di Ro-

ma e del IV Municipio, per l’annullamento della delibera

regionale sul dimensionamento scolastico. PAG 2-3

Il ricorso al Tar

PRIME RINUNCE AI FONDI FACILISei associazioni delle 22 assegnatarie hannogià rinunciato ai fondi facili ottenuti senzabando pubblico. Alle altre sono stati richie-sti progetti, atti costitutivi e statuti

360 MILA EURO SPESI PER LA NEVEIl IV Municipio ha speso in cinque giorni360 mila euro per l’emergenza neve. Un affidamento diretto a sei ditte per pulirele strade insieme... ai “volontari”

Per il IV Municipio 500 perso-ne vivono in un quartiere “abu-sivo” nel Parco della Marciglia-na. Ma la Regione Lazio affer-ma il contrario.

Il comitato di quartiere in fer-mento contro la nuova pompa dibenzina che prenderà il posto diun parco pubblico fra via delleNuove e via Gino Cervi.

Torre Ridicicoli, l’odissea dei cittadini

Vigne Nuove in protestaper la pompa di benzina

pag. 8

pag. 10

LA RIVOLUZIONEPUBBLICA

di Riccardo Corbucci

La situazione at-tuale sta davvero di-ventano molto peri-

colosa. Il governo tecnico èimpegnato in un combinatoche vede aumentare le tasse afronte di una riduzione dellespese per i servizi pubblici. Icittadini stanno pagando inprima persona il fallimentodel sistema neo capitalista ba-sato sui mercati finanziari.

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2 Aprile 2012

3000 genitori ricorrono al Tar sul dimensionamentoDavide La Greca

Non si ferma la battagliadelle famiglie contro ildimensionamento sco-

lastico approvato dalla Regio-ne. Il 12 aprile scorso è statodepositato il ricorso collettivoal Tar sottoscritto da oltre 3mi-la genitori del circolo didatticoAngelo Mauri e degli istituticomprensivi Viale Adriatico eSimone Renoglio del IV Muni-cipio. Il ricorso patrocinatogratuitamente dal pool di av-vocati romani, in collaborazio-ne con lo studio Cari che staseguendo un ricorso analogoper conto del Comune e dellaProvincia di Rieti, chiede l’an-nullamento della delibera dellagiunta regionale sul dimensio-namento scolastico del febbra-io scorso. “La Regione ha mo-dificato le delibere provincialiabusando delle proprie funzio-ni – spiegano gli avvocati – lagiunta del IV Municipio, pri-ma di elaborare la sua propo-sta, non ha ascoltato i consiglid’istituto come avrebbe dovu-to. Lo ha fatto invece la Pro-vincia di Roma, ma la Regione

ne ha stravolto il piano”. Il ri-corso è sostenuto da una rac-colta di firme che provengonoanche da altre scuole della cit-tà e dall’opposizione del IVMunicipio che incalza: “sonostati violati i principi dellacontinuità didattica e territo-riale” spiega il consigliere Ric-cardo Corbucci del Pd. “Al-l’I.C. viale Adriatico è stataunita una scuola che non seguelo stesso metodo. L’Angelo

Mauri è stato accorpato senzaconsiderare le iscrizioni”. AllaSimone Renoglio, scuole diquartieri territorialmente affinicome Castel Giubileo e Sette-bagni, invece di essere mante-nute unite sono state smembra-te con il risultato che la scuolaGiovanni Paolo I di Settebagniè finita con quelle del neonatoquartiere di Porta di Roma,molto più distanti e irraggiun-gibili con i mezzi pubblici.

Cosa chiedono i genitori con il ricorso al TarDavide La Greca

Con il ricorso collettivo alTar del Lazio, i genitoridegli Istituti Simone

Renoglio, Viale Adriatico e delcircolo didattico Angelo Maurichiedono l’annullamento delladelibera della regione Lazio n.42 del 3 febbraio scorso e di tut-ti i successivi atti emessi dallaRegione e dal Ministero del-l’Istruzione relativi al dimensio-namento scolastico. In concretoi genitori ricorrenti delle scuoledifferenziano le ragioni del-l’unica richiesta, portando a so-stegno motivazioni specifiche.Nella delibera della Regione idue plessi di via Castel Giubileovengono accorpati all’Istitutocomprensivo Carlo Levi. Ilplesso di via dello Scalo di Set-tebagni, comprendente l’ele-mentare Giovanni Paolo I e lascuola media via dello Scalo diSettebagni viene invece accor-pato all’Istituto Comprensivo divia di Settebagni che si trova di-viso nei quartieri di Vigne Nuo-ve, Bufalotta e Cinquina. Lascelta della Regione sembra es-sere stata dettata dalla volontà

di annullamento del processoidentitario dell’Istituto Com-prensivo Simone Renoglio con iquartieri di Castel Giubileo eSettebagni, nel cui tessuto so-ciale l’Istituto scolastico si è in-serito in questi anni, quale nu-cleo privilegiato di scambio for-mativo in quartieri privi di cen-tri aggregativi. Per non parlare

delle difficoltà di collegamentocon il mezzo pubblico fra lescuole di Settebagni e quelle diCasale Nei e Cinquina. In riferi-mento all’aggregazione del cir-colo didattico Mauri con l’Isti-tuto Comprensivo Via Perazzi eil 3° C.T.P., nel piano regionalesi prevede oltre alla già citataaggregazione anche lo smem-

bramento dell’attuale IstitutoComprensivo Via Perazzi a dan-no dell’Istituto ComprensivoViale Adriatico, al quale sonostate assegnate la media Piva(ex Manuzio) e la elementareAngeli della città via MonteCardoneto, non a metodo Mon-tessori. Dai flussi storici delleiscrizioni emerge in modo chia-

ro ed inequivocabile la manife-sta illogicità ed irrazionalitàdell’accorpamento dell’attualeCircolo Didattico Angelo Mauricon la scuola Media via Perazziche negli ultimi quattro anni haavuto soltanto un iscritto prove-niente dalla elementare Mauri.Mentre ben l’80% degli alunnisi iscrive alla media Majorana,proprio la scuola proposta in ag-gregazione alla Mauri dallaProvincia di Roma che secondoi genitori ricorrenti aveva rece-pito tutte le loro richieste. Di-scorso a parte per la scuola ametodo Montessori di VialeAdriatico. Qui la scuola diMontesacro lamenta un tratta-mento diverso, rispetto allescuole del II Municipio a meto-do Montessori che hanno usu-fruito di una proroga sul dimen-sionamento. In effetti appare in-credibile in questo caso la viola-zione del principio della conti-nuità didattica e di metodo deri-vante dall’aver aggregato al-l’Istituto anche due scuole non ametodo. Gli avvocati chiedonoal Tar la sospensiva che qualoraaccolta, annullerebbe gli effettidella delibera regionale.

Un ricorso al Tar «firmato da oltre tremila genitori delIV Municipio per ottenere l’annullamento della deli-bera della Regione Lazio sul dimensionamento scola-

stico». A presentare l’iniziativa, a palazzo Valentini, è stato ilpresidente della Commissione Provinciale Scuola, Paolo Bian-chini, insieme la consigliere Marco Palumbo e al vice presi-dente del Consiglio del IV Municipio Riccardo Corbucci. Il ri-corso che parte dal IV Municipio, è stato sostenuto anche dal-le raccolte firme dei genitori della scuola primaria Gino Cap-poni (XV Municipio), del circolo didattico Ugo Bartolomei (IIMunicipio), del liceo artistico De Chirico (X Municipio) e del-la Donatello (VIII Municipio). «Dispiace vedere la delusionee la rabbia di tanti genitori che si trovano costretti a ricorrereal Tar contro un provvedimento irrazionale – commenta Bian-chini – la Provincia aveva fatto la sua parte attivando un lavo-ro di ascolto e accogliendo richieste, modificate invece dalpiano regionale. Ora sarà il Tar a decidere se la Regione ave-va o meno il potere di cancellare il lavoro fatto dalla Provin-cia». «Si tratta di un provvedimento illegittimo, spiega l’avvo-cato Anna Barone, rappresentate del pool di legali che stannoseguendo gratuitamente il ricorso – le scelte di accorpamentoe smembramento delle scuole ricorrenti sono contrarie alla lo-gica e violano i principi della continuità didattica». «Dispiacevedere la strumentalizzazione politica di un percorso comples-so ed articolato che ha visto la Regione accogliere, soprattut-to, quelle che erano le richieste provenienti dal territorio.Aspettiamo sereni la sentenza del Tar» le parole dell’Assesso-re alla Scuola Gabriella Sentinelli.

Il ricorso presentato alla Provincia

Ricorso collettivo al tribunale amministrativo per chiedere l’annullamento della delibera sul dimensionamento scolastico

I genitori della Simone Renoglio, di Viale Adriatico e del circolo didattico Mauri vogliono l’annullamento della delibera regionale

Violata la riforma

Abbiamo sostenuto con le nostre firmeil ricorso al Tar del Lazio, presentatodai genitori di alcune scuole della

città, poiché il Liceo Artistico de Chirico diVia Ferrini è stato aggregato all’Istitutod’Arte Roma 3 con, incredibilmente, il man-tenimento dell’autonomia e della denomina-zione a favore di quest’ultimo che, tra l’al-tro, non può contemplare gli indirizzi di stu-dio ancora presenti nel Liceo. La Provincia,invece, aveva previsto l’opposto, visto chesono gli Istituti d’Arte che devono confluirenei Licei Artistici, poiché la riforma ne hadisposto l’abrogazione. In questo caso laRegione ha fatto il contrario, ribaltando ledirettive ministeriali”. Così in una nota i

docenti, i genitori e il personale del Liceode Chirico di Via Ferrini. “La scelta dellaRegione e, di seguito, quella dell’UfficioScolastico Regionale per il Lazio hanno, difatto, determinato la soppressione del LiceoArtistico de Chirico, facendo sparire dal-l’anagrafe delle scuole del X Municipio ladenominazione di Liceo Artistico, presentein questo territorio da oltre trent’anni, e la-sciando solo quella dell’Istituto d’Arte Ro-ma 3 che potrà giuridicamente assumere ladenominazione di Liceo solo quando la ri-forma andrà a regime, cioè tra tre anni. Perquesta ragione – concludono – continuere-mo a far sentire le nostre ragioni in tutte lesedi possibili”.

Scompare il liceo artistico De Chirico

Smembrate le scuole della

Simone Renoglio. Violata

la continuità didattica a Viale

Adriatico e alla Angelo Mauri

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3Aprile 2012

Genitori: “paura per il ricorso” Volantino diffamatorioDi Davide La Greca

Ivolantini anonimi comparsioggi davanti alle scuole delIV Municipio che hanno

presentato ricorso al Tar del La-zio contro il dimensionamentoscolastico “sono un atto vi-gliacco che dimostra quantopaura stia producendo il ricorsoal Tar che chiede l’annullamen-to della delibera della RegioneLazio, imposta e non concerta-ta con i consigli d’Istituto dellescuole”. Questa la dichiarazio-ne di Silvia Di Stefano dell’Isti-tuto comprensivo Simone Re-noglio, Stefano Savastano delcircolo didattico Angelo Maurie Marzia Maccaroni, presidentedel Consiglio d’Istituto di VialeAdriatico. “Come responsabilidei fondi raccolti per il ricorsoal Tar del Lazio vogliamo chia-rire che sono stati raccolti contanto di ricevute 3.000 euro,grazie al contributo volontariodelle famiglie che hanno sotto-scritto il ricorso. Questi soldiverranno utilizzati per l’iscri-zione e il deposito del ricorso,

mentre il pool di avvocati cheseguono il procedimento e cheringraziamo, hanno accettato didifenderci con la formula delpatrocinio gratuito”. In questomodo i genitori hanno volutorispondere al volantino diffa-matorio messo in giro da ignotiper screditare l’azione legale incorso. I rappresentanti dei geni-tori continuano “diffidiamoquindi chiunque a mettere in gi-ro voci e calunnie nei confrontidi questo ricorso e di chi comeil vicepresidente del consiglio

del IV Municipio RiccardoCorbucci ha avuto il merito dipresentare le nostre propostedurante i mesi in cui il provve-dimento é stato discusso nellesedi istituzionali”.

L’affissione di manifestini diffamatori e anonimi apparsi difronte alcune delle scuole del IV Municipio promotricidel ricorso al TAR contro la delibera del dimensionamen-

to scolastico è un fatto di uno squallore inaudito”. È quanto ren-de noto il capogruppo del Partito Democratico del IV Municipio,Paolo Marchionne. “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà –continua Marchionne – alle famiglie che hanno avuto la forza dimettere in piedi l’opposizione legale alla folle delibera del ridi-mensionamento scolastico che colpisce la qualità della scuolapubblica, già duramente provata da politiche nazionali scellerate,e tutta la nostra vicinanza e sostegno al nostro consigliere Riccar-do Corbucci che, insieme con suo padre, si è messo al servizio diuna battaglia in difesa dell’istruzione pubblica. Ci auguriamo chevengano presto individuati i responsabili di questa vigliaccata.Già il IV Municipio ha vissuto un tempo di lettere e messaggi ano-nimi – conclude Paolo Marchionne – speriamo che non sia statoil centrodestra a rispolverare questa becera pratica”. Sostegnoanche da parte del consigliere comunale Mirko Coratti e dal Pre-sidente dell’Assemblea del Pd del IV Claudio Ricozzi che “espri-mono tutta la loro solidarietà al Consigliere Corbucci oggetto diun volantino diffamatorio e per giunta anonimo apparso oggi nel-le scuole del nostro Municipio. La calunnia non serve a coprire ildisagio che una scelta scellerata sul nuovo dimensionamento sco-lastico causato agli alunni e ai genitori dei ragazzi che usufruisco-no di un servizio pubblico. Avere un padre che fa l’avvocato non èreato e anzi cogliamo l’occasione di ringraziare l’Avvocato CarloCorbucci per il patrocinio gratuito offerto alla causa in questa oc-casione”. Conclude il consigliere provinciale del XXI CollegioMarco Palumbo:“esprimo solidarietà ai genitori e pieno sostegnoal lavoro del vicepresidente del consiglio del IV Municipio Ric-cardo Corbucci che sta seguendo la vicenda per conto del PartitoDemocratico del IV Municipio”.

Si allarga il numero delle scuole ricorrentiDi Redazione

Genitori e insegnanti si oppongono al dimensio-namento che prevede la “lacerazione” in dueparti della scuola media “Donatello”, situata in

Via di Grotte Celoni nel Villaggio Breda-Casilina conconseguente trasferimento delle sede legale presso altriistituti comprensivi”. Lo dichiarano i genitori di studen-ti della scuola, impegnati nella raccolta firme a soste-gno del ricorso al Tar contro il dimensionamento scola-stico presentato oggi in una conferenza stampa. “L’isti-tuto – proseguono – è formato da una sede centrale e dauna succursale distanti l’una dall’altra poche centinaiadi metri ed è frequentato da almeno 800 alunni; attual-mente è fra le scuole medie più grandi di Roma, in ter-mini di iscritti e di numero di classi. È anche la scuolapiù ricca di storia dell’ VIII Municipio, ha persino un ar-chivio storico ed È tra le più prestigiose per riconosci-menti e risultati. Lo smembramento – concludono –comporterà la perdita completa dell’identità della scuo-la con la mortificazione di chi negli anni ha costruito unpercorso di formazione apprezzato e consolidato. Èinoltre inaccettabile il mancato coinvolgimento degliOrgani Collegiali nelle scelte sul dimensionamento daparte degli Enti locali”. “La scuola primaria “Gino Cap-poni” del XV Municipio, in base al piano di dimensio-namento scolastico approvato dalla Regione Lazio, èstata distaccata dagli altri plessi con i quali formava ilCircolo Didattico 194 e accorpata all’IC Magliana. Lasoluzione è frutto di una decisione unilaterale da partedegli organi municipali e comunali, non ha mai vistocoinvolti gli organi di rappresentanza, come i Consigli

di Circolo Didattico e/o d’Istituto ed è stata subito con-testata da tutte le componenti della scuola Capponi: ge-nitori, docenti, personale ATA”. Le parole dei genitoridegli alunni della scuola primaria Capponi che hannodeciso di sostenere il ricorso delle scuole del IV controil dimensionamento scolastico. “Questa scelta – conti-nuano – non rispetta in nessun modo il criterio di terri-torialità. Inoltre, nell’arco degli ultimi 20 anni, glialunni della scuola primaria Capponi hanno proseguitoil loro corso di studi iscrivendosi alle scuole medie Mo-randi, Gramsci, Nino Rota e Toscanini, facenti partedel quadrante territoriale compreso tra le vie Portuense– Largo La Loggia – Valtellina, mentre è verificabileche nessun alunno ha proseguito il corso di studi pres-so le scuole medie ubicate in zona Magliana. Questadecisione dunque – sottolineano i genitori – non garan-tisce gli attuali flussi degli allievi in uscita dalla scuolaprimaria Capponi. Il rischio è la diminuzione delleiscrizioni a favore di altre scuole primarie per la perdi-

ta della continuità educativo-didattica da parte degli in-segnanti che potrebbero optare per un trasferimento inaltre scuole, con evidenti ripercussioni sul percorsoformativo dei nostri figli” – conclude la nota. “Abbia-mo raccolto le preoccupazioni generalizzate dei geni-tori del II Municipio e promosso la raccolta di firme asostegno del ricorso al Tar del Lazio contro il dimen-sionamento scolastico della Regione. Così in una notail Coordinamento Genitori Scuole del II Municipio diRoma che prosegue: “L’imposizione alcuna condivi-sione con le parti sociali riflettendo un pensiero rivoltounicamente al lato economico. L’innalzamento dellasoglia minima prevista per l’istituzioni scolastiche a1000 alunni senza però prevedere soglie massime, haportato come conseguenza immediata, nel nostro Mu-nicipio, allo smembramento del Circolo Didattico UgoBartolomei tra due Istituti Comprensivi e la creazionedi istituti come I.C. Nemorense-Africano e l’I.C. Ve-scovio che superano abbondantemente i 1400 alunni.La distribuzione in più plessi di questi importanti nu-meri, con una dirigenza unica, creerà prevedibili diffi-coltà nella gestione amministrativa e nella progettazio-ne didattica e pedagogica, cancellando una pluralità diproposte scolastiche formative e organizzative. Oltre altaglio del personale dirigente e amministrativo si deter-mineranno le premesse per ulteriori riduzioni del per-sonale di custodia, per la diminuzione del numero diclassi e un maggior affollamento, per una diminuzionedegli insegnanti e quindi un ulteriore peggioramentodell’offerta formativa, per una diminuzione della com-ponente genitori nelle istituzioni scolastiche e quindimeno partecipazione e democrazia.

I genitori della scuole ricorrenti spiegano così gli attacchi anonimi subiti

Raccolta di firme a sostegno del ricorso al Tar anche alla Donatello (VIII), Capponi (VX), De Chirico (X) e Rete del II Municipio

Su nodimensionamento

scuole.wordpress.com i

genitori forniscono

aggiornamenti sul loro

ricorso al Tar del Lazio

Lo sapevi che...

Per il Pd: porta la firma del centrodestra

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4 Aprile 2012

Arrivano le prime rinunce ai fondi “facili”

di Enrico Pazzi

Arrivano le prime ammissioni sui22 progetti finanziati per 100mila euro stanziati per il decoro

urbano a Natale. A 12 associazioni, allequali erano stati assegnati i fondi senzauno straccio di bando pubblico, l'ufficioambiente del IV Municipio ha richiestoufficialmente statuto e atto costitutivo,che non erano stati presentati al momen-to della proposta progettuale. A 10 diqueste è stato richiesto anche un'integra-zione progettuale, visto che molti proget-ti constavano soltanto di una o due pagi-nette a fronte di migliaia di euro di asse-gnazione. Sei (Associazione Cultura eSpettacolo, Anagramma onlus, MercatoBiologico Romano, ASD Rugby, Gaev el'Ailca) hanno invece rinunciato ai finan-ziamenti per un totale di 16 mila euro.Fra queste ci sono l'Ailca, l'associazioneresa famosa dalla mail inviata al Presi-dente del IV Municipio Cristiano Bonel-li con la quale contestualmente si chiede-va uno spazio pubblico in via Monte Fa-scia e si mettevano a disposizione delpresidente i documenti di una ventina di"iscritti" e l'Anagramma Onlus, famosaper i numerosi affidamenti di fondi, pul-mini e spazi pubblici in aree verdi. L'as-sociazione Ailca del dottor cavalier Enri-co Vizzaccaro, dipendente di RomaBi-blioteche, lamenta "un grave attacco me-diatico posto in essere da alcuni espo-nenti del consiglio municipale, da variblog e mezzi d'informazione che ha vistol'associazione vittima di opere diffama-torie, persecutorie e vessatorie". L'asso-ciazione, pur avendo nella propria cartaintestata già inserito la sede municipale

di via Monte Fa-scia quale pro-pria sede operati-va, dichiara ora dopo le polemiche "inmerito ad un futuro utilizzo di una stan-za, mai occupata, ma certamente utilecome sede operativa (...) non verrà piùtenuta in considerazione da questa asso-ciazione". Quindi niente fondi e nientesede per l'associazione che annunciaazioni di "tutela legale e risarcitoria per idanni morali e materiali subiti". Rispar-mio per l'amministrazione: una stanza avia Monte Fascia e 5 mila euro. Tono si-mile per l'associazione Anagramma On-lus che parla di "ripetuti attacchi gratuitisubiti". Qui l'associazione non si difendein prima persona, ma parla a nome deidiversamente abili "che nulla possono di-fendersi dal vergognoso comportamentolesivo di questi individui". Gli individuiin questione sarebbero i giornalisti di ro-ma2013.org e alcuni consiglieri munici-pali che da mesi chiedono di vedere sta-tuto, atto costitutivo, bilanci e durc del-l'associazione che vorrebbe prendersi cu-ra dei disabili. Per l'ennesima volta Ana-gramma ha preferito rinunciare alla som-ma di 4 mila euro, piuttosto che renderepubblica la documentazione richiesta.Risparmio per l'amministrazione: 4 milaeuro. Incredibile invece la rinuncia del-l'Associazione Cultura e Spettacolo divia Giovanni Battista Morgagni, una re-altà non propriamente conosciuta in IVMunicipio. Il Presidente Brunello Polli-frone usa un tono più ufficiale per rinun-ciare ai 3.500 euro del progetto "Am-biente e cultura nei parchi". Ma quil'anomalia sta nelle modalità della rinun-cia. La lettera, infatti, viene protocollata

il 28 marzo ed arriva alla presidenza delIV Municipio, nonostante sia indirizzataal direttore dell'ufficio tecnico Domeni-co Di Paolo e all'architetto Susanna Riz-zuti, direttamente da un fax della ListaPolverini della Regione Lazio. Abbastan-za strano, a meno che anche alla Pisananon abbiano deciso di assegnare stanzealle associazioni culturali. Rinuncia an-che per l'associazione Mercato Biologicoromano che comunica "per improvvisiimpegni" la mancata realizzazione delprogetto. Risparmio per le casse muni-cipali: 5 mila euro. Un'altra anomalacoincidenza sono le date in cui questerinunce vengono protocollate. Per il 30marzo la Presidente della commissionetrasparenza Federica Rampini convocagli uffici a Piazza Sempione per avereaggiornamenti sugli affidamenti e la do-cumentazione integrativa richiesta. Ol-tre allo schema di integrazione della do-cumentazione, gli uffici consegnano lerinunce pervenute: quella di Anagram-ma arrivata il 27 marzo, quella del Mer-cato Biologico Romano arrivata il 28,quella dell'Associazione Cultura e Spet-tacolo arrivata il 29 e, infine, quella del-l'Ailca, la cui rinuncia è datata 30 mar-zo. Ovvero lo stesso giorno della com-missione trasparenza. Quasi a dover rin-correre il lavoro della commissione chesta verificando e vagliando i progetti ela documentazione inviata, le rinuncedelle associazioni si concentrano nei po-chi giorni precedenti la convocazione. Aquesto punto la battaglia diventa roven-te ed il Partito Democratico per voce del

consigliere Fabio Dionisi e del consi-gliere provinciale Marco Palumbo chie-dono le dimissioni del direttore del Mu-nicipio Massimo D’Amanzo colpevoledi aver avallato le assegnazioni di Bo-nelli senza effettuare alcuna operazionedi controllo amministrativo. Rimane ilfatto che grazie alle inchieste di Ro-ma2013.org, sono stati già risparmiati16 mila euro di fondi pubblici ed i loca-li di via Monte Fascia. E siamo certi chealtre risorse verranno risparmiate in fu-turo. Vero Bonelli?

A seguito dell’inchiesta di Roma2013 sui fondi “facili” di Natale, arrivano le prime rinunce. Una dal fax della Lista Polverini.

La rinuncia ai 3.500 euro

dell’Associazione Cultura e

Spettacolo arriva il 28 febbraio

direttamente dal fax della Regione

della Lista Civica Polverini

Il manifesto con cui il gruppo delPdl ha replicato alle polemichedel Pd sulle assegnazioni di fon-di e spazi pubblici

Il Partito Democratico del IV

Municipio ha presentato un

esposto alla Corte dei Conti

sulle assegnazioni di fondi e

spazi pubblici ai privati

Lo sapevi che...

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5Aprile 2012

In commissione trasparenza il Presidente del IV

Municipio Cristiano Bonelli non ha potuto

presentare alcun atto ufficiale per giustificare

l’assegnazione degli spazi alle associazioni Civici

Pompieri e Gaev. A domanda diretta Bonelli ha

risposto che si tratta di una presenza “informale”

che nei fatti equivale ad un’occupazione senza

titolo. A sua difesa il Presidente Bonelli ha

ricordato come nel passato anche il centrosinistra

fece la stessa cosa per i locali di via Fracchia che

vennero affidati, senza alcun atto ufficiale, alla

protezione civile con compiti di guardiania.

La difesa di Bonelli su via Monte Meta

Intervista a Giuseppe Fernandez del GaevL’esclusiva intervista con il Presidente del Gaev che insieme ai Civici Pompieri occupano via Monte Meta senza un titolo ufficiale

Di Enrico Pazzi

Roma2013 intervista GiuseppeFernandez, presidente dell’asso-ciazione Gaev – Guardie ambien-

tali ecologiche volontarie – che dall’otto-bre del 2010 occupa i locali di Via Mon-te Fascia. Fernandez ci racconta in chemaniera ha avuto l’assegnazione dei lo-cali da parte del IV municipio, che tra lealtre cose occupa assieme ad un’altra as-sociazione, quella dei Civici pompieri. Siscopre che i locali non sono mai stati as-segnati ufficialmente.Le sono arrivati i fondi che le ha asse-gnato il presidente Bonelli?Ho saputo, leggendo la determina pub-blicata su roma2013.org che il IV muni-cipio ha dato dei fondi alla mia associa-zione. Ma già li hanno pagati?Con quella determina il IV municipio as-segna dei fondi. Ma non saprei dirle sequei soldi sono stati materialmente dati omeno. Questo dovrebbe dirmelo lei.A noi non ci hanno dato ancora una lira!Ma mi risulta che la sua associazioneha già avuto l’assegnazione delle sededi via Monte Meta.Sì.L’assegnazione della sede vi è stata da-ta dal IV municipio?Sì, dall’ottobre del 2010.Ma il presidente Bonelli in Commis-sione di trasparenza ha affermato chea fronte di quella assegnazione, nonc’è nessun atto che la ufficializzi.È vero. Infatti lui non ci ha dato nessunfoglio.E come siete entrati lì?Il IV municipio ci ha dato le chiavi, conBonelli che ci ha fatto entrare dentro. perevitare che venisse occupato.Ma a via Monte Fascia ha sede opera-tiva anche l’associazione Ailca, giusto?No. L’Ailca non c’è mai stata. A viaMonte Fascia ci siamo noi e l’associazio-ne dei Civici Pompieri. Il IV municipioci ha fatto entrare insieme. Poi l’Ailcanon è manco iscritta all’albo regionale.Non esiste!Ma l’associazione Ailca ha presentatoun progetto da farsi finanziare dal IV

municipio, ottenendo anche l’assegna-zione dei fondi, con una carta intesta-ta sulla quale era segnalata quale sedeoperativa i locali di via Monte Fascia.Non esiste!Ma se voi siete stati sistemati nei loca-li di via Monte Fascia per presidiare lospazio contro un’eventuale occupazio-ne, vuol dire che presidiate anche dinotte. Giusto?I Civici pompieri ci stanno anche di not-te. Io invece ho montato una videocame-ra con la quale controllo ciò che succedenella sede da casa sul pc.Ma voi, così come specificato dal Pre-sidente Cristiano Bonelli in commis-sione trasparenza, non avete alcun ti-tolo per occupare quei locali. E quindipuò essere che in qualsiasi momentopossano sgomberarvi. Voi avete maichiesto a Bonelli un atto ufficiale delIV municipio con il quale legalizzarequesta occupazione?Sì, tante volte.E cosa vi ha risposto Bonelli?Mi ha detto che non poteva fare nessunatto ufficiale, perché altrimenti si sareb-be messo in cattiva luce nei confrontidell’opposizione. Comunque se dovesse-

ro provare a sbatterci fuori da lì, noi nonce ne andremo, faremo resistenza.Lei sa che la sua associazione lì non hatitolo per starci.Non m’importa niente. Loro ci hannodato il locale e ci devono ridare i soldiche abbiamo speso.Nel senso che avete fatto dei lavori neilocali?Certo. Abbiamo mantenuto tutto il loca-le, abbiamo messo i cancelli, abbiamo ri-fatto i bagni, l’impianto elettrico nuovo.Abbiamo speso minimo 4 mila euro, tranoi del Gaev e i Civici pompieri. Quando voi avete presentato il proget-to per ottenere i fondi, come siete ve-nuti a conoscenza della possibilità diavere questo finanziamento, visto chenon è stato fatto un bando pubblico?Noi non lo sapevamo infatti.Cioè?Le spiego cosa è successo. Noi è dal2008 che chiediamo a Bonelli di avereuna sede e dei fondi. Ci aveva sempre ri-sposto che non c’erano risorse. Poi Bo-nelli stesso mi ha detto di presentargli unprogetto. E io gliel’ho presentato.Ma lei come ha inviato il progetto?A mano, protocollato pure. Poi mi hanno

detto che dovevo prima spendere questisoldi e poi ci avrebbe rimborsato. E checavolo di finanziamento è questo!Ma lei conoscenza da tempo il presi-dente Bonelli?Sì.Può essere che l’invito di Bonelli a pre-sentare un progetto da finanziarsi confondi pubblici nasca da una pregressaamicizia?Le spiego. A me Bonelli mi ha preso peri fondelli per cinque anni.In che senso?Che mi aveva sempre promesso che miavrebbe dato una sede.Ma queste promesse in base a cosagliel’ha fatte?Così, io gli chiedevo una mano per un lo-cale. Capito? Ma lei mi pare alquanto arrabbiatocon il IV municipio. Come mai?Sono incavolato perché leggo dalla de-termina che il IV municipi ci ha assegna-to dei fondi e noi non abbiamo ancora vi-sto una lira. Noi vogliamo andare fino infondo. Arriveremo anche a denunciare.In che senso mi scusi?Qui c’è gente che, in IV municipio, cheha firmato una determina di assegnazio-ne di fondi e questi fondi noi non li ab-biamo ancora visti. Determina che hodovuto scoprire andando suRoma2013.org.Quando dal IV municipio a lei non learrivata nessuna comunicazione deifondi assegnati?Assolutamente no. Anzi, poi, quando hochiesto al presidente Bonelli conto deifondi che ci venivano assegnati con quel-la determina, lui mi ha detto che quel do-cumento non aveva alcun valore. Chenon era vero niente di quello che erascritto su quella determina. Ma su quelladetermina c’è il nome di Bonelli, di undirigente del IV e del direttore del-l’UOT! Come fa a non avere valore?Lei si sente preso in giro?Io mi sento preso per il culo proprio! Bo-nelli è da tre mesi che mi aveva promes-so una macchina in donazione per l’asso-ciazione. Solo che queste macchina chemi ha fatto vedere hanno il motore fuso!Gli ho detto che queste macchine se lepuò tenere lui!

La destra critica BonelliDi Redazione

Èdavvero grave quanto avvenutoquesta mattina nell’ufficio dipresidenza del IV Municipio. Il

presidente dell’associazione G.A.E.V.Giuseppe Fernandez è stato fatto bersa-glio di minacce ed insulti da parte delpresidente del IV Municipio Bonelli, acausa della revoca dell’”anomala” as-segnazione della sede all’associazionedi Fernandez di via Monte Meta, e a se-guito delle vivaci proteste di quest’ulti-mo verso l’amministrazione municipa-le. Queste le parole di Romano Ama-tiello, esponente in IV Municipio de LaDestra. “Mi rendo conto che sia moltodifficile da parte di Bonelli riuscire agiustificare l’assegnazione di quei lo-

cali alla Gaev, inquanto di fatto, liha assegnati sen-za alcun atto uf-ficiale, e quindine ha palese-mente permessoun’occupazioneabusiva, facendone ora capro espiatorioe vittima proprio Fernandez. Desideropertanto esprimere la mia piena solida-rietà alla Gaev e al loro presidente, ilquale peraltro, ha più volte richiesto aBonelli il perfezionamento dell’occu-pazione di quei locali con la sottoscri-zione di un atto ufficiale che non è maiarrivato, nonostante le chiavi dei localisono state comunque consegnate pro-prio dal municipio”.

Solidarietà e sostegno a Giuseppe Fernandez del Gaev

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di Enrico Pazzi

Ve lo ricordate il Presidente del IVMunicipio in tenuta rigorosa-mente firmata con la pala in ma-

no, immortalato mentre spalava la neveassieme ai volontari della protezione ci-vile? In quei giorni di febbraio mentre lacittà era assediata dal freddo e i millime-tri di neve divennero centimetri una voltacaduti al suolo, bloccando la città permolti giorni con la chiusura di scuole,strade e uffici pubblici, Cristiano Bonelliera impegnato con una mano a spalare laneve dalle strade e con l'altra a scriverecomunicati stampa contro gli "sfaticati"dell'opposizione rei di starsene al caldodelle proprie case. Ad un mese di distan-za dall'imbiancata romana, e placatesi lepolemiche fra la protezione civile di Ga-brielli e il Sindaco di Roma Alemanno,Roma paga il conto di quell'emergenza.Ed é un conto molto salato che peserà sulprossimo bilancio comunale. La mancataorganizzazione dell'amministrazionemunicipale é costata alle casse pubblicheben 360 mila euro, costringendo gli uffi-ci tecnici a richiamare d'urgenza unamanciata di ditte che avevano con l'am-ministrazione degli appalti già in corsoper le strade e le manutenzioni del patri-monio pubblico. La vicenda inizia il 3febbraio scorso quando con la nota prot.n. 364 viene attivato lo stato di allarme

per probabiliprecipitazioninevose. L'uffi-cio tecnico delIV municipio,quindi, é co-stretto in fretta e furia ad istituite un'uni-ta di crisi, allettando come richiesto dalgabinetto Sindaco una serie di imprese.Alla Minopoli srl e alla Ediltech lavori srlviene chiesto di predisporre uomini emezzi per l'eliminazione degli stati di pe-ricolo. Il 7 febbraio, poi, a seguito delnuovo stato di allarme per l'arrivo dellaneve e vista l'impreparazione e disorga-nizzazione che ha bloccato la città, Ale-manno e Bonelli triplicano gli sforzi eovviamente le ditte. Arri-vano gli appalti per leditte Icomat Unipersona-le srl, Sublca costruzioni,So.co.be.an. Srl e ViolaAppalti srl. Tutte dovran-no effettuare interventi disomma urgenza fra il 9 eil 13 febbraio. Quando laneve ritorna a imbiancareRoma i centimetri sonomolto meno e il Campi-doglio e il municipio so-no più preparati, ma no-nostante questo CristianoBonelli mette in mostrale pale appena compratee i chili di sale da dare aicittadini e chiede ai co-mitati di quartiere dibuona volontà di spalarela neve. Qualche comita-to accetta per grande spi-rito civico. Le associa-zioni di protezione civilesono già all’opera. Nonsanno, evidentemente,

che l'amministrazione sta pagando 140mila euro all'impresa Ediltech lavori srl,115 mila euro alla Minopoli appalti srl,47 mila euro So.Co.Be.An srl, 12 milaeuro all'impresa Viola Appalti srl, 25 mi-la euro all'impresa Sublac, 20 mila euroall'impresa Icomat Unipersonale. A que-sta cifra vanno aggiunti i fondi stanziatidal dipartimento, dall'Ama, dall'Atac edalle società municipalizzate che pese-ranno sul blancio comunale dei tagli e dei

sacrifici. A far emergere i costi del-l'emergenza neve il lavoro della commis-sione trasparenza che per voce di Federi-ca Rampini spiega: "fino ad oggi nessu-no ha mai comunicato al consiglio muni-cipale le azioni, i costi e l'impegno svol-to dall'ufficio tecnico sull'emergenza ne-ve del IV municipio”. Duri anche i con-siglieri del Pd Riccardo Corbucci e Pao-lo Marchionne che ribadiscono la "fidu-cia nell'operato dell'ufficio tecnico nelgestire l'emergenza", stigmatizzando Bo-nelli "che voleva trasformare la neve inuna vetrina personale, dicendo ai cittadi-ni che tutto veniva fatto per volontariato,mentre invece abbiamo pagato un prezzomolto salato”.

6 Aprile 2012

La neve ci è costata 360 mila euroPer cinque giorni di emergenza neve soltanto in IV Municipio sono stati bruciati 360 mila euro distribuiti a sei aziende private

Mentre i cittadini si godevano

la neve e i volontari erano

intenti a spalarla, qualcuno come

al solito ci ha guadagnato. E molto.

Ai cittadini e ai volontari è

stato richiesto di riportare in

municipio le pale comprate

con soldi pubblici, distribuite

durante i giorni della neve

Lo sapevi che...

Il Presidente del IV Municipio più volte è stato immortalato con la pala in mano

Bonelli ha spalato davvero la neve?Di Redazione

Ci sono molte foto che ri-traggono Cristiano Bo-nelli con la pala in ma-

no. Quasi tutte sembrano scatta-te in momenti di relativa quiete,alcune addirittura al termine del“lavoro”. Queste immagini so-no servite al minisindaco del IVMunicipio per costruire in queigiorni la propria azione di pro-paganda mediatica. Alemanno eBonelli che spalavano con leproprie mani la neve, ricordava-no con le dovute cautele dovuteall’ardito parallelo, BenitoMussolini mentre mieteva ilgrano a torso nudo. La farsescarappresentazione nostrana è benlontana da quelle immagini delregime fascista, ma serve a far-

ci capire quale tipodi senso dell’ammi-nistrazione abbial’attuale giunta Bo-nelli. Nessuno infat-ti sapeva, prima dioggi, che Bonellistava spendendo 360mila euro di soldipubblici per l’emer-genza neve, oltre aquelli di Roma Ca-pitale. Mentre lo fa-ceva ha avuto anchel’ardire di inscenareil teatrino delle palee del sale, a cui qual-cuno in buona fede,ha anche creduto, la-vorando loro sì vo-lontariamente. A fu-tura memoria.

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7Aprile 2012

I bambini della scuola De Gasperi in visita all’aula

consiliare di Piazza Sempione hanno simulato una

seduta con all’ordine del giorno i menù delle loro

mense. Dalla discussione sono emerse diverse

criticità . I bambini hanno regalato ai consiglieri

disegni in cui erano illustrati i cibi che vengono

loro dati a fronte di quello che vorrebbero

mangiare. A non essere graditi la zuppa che non

cade sul tavolo quando si rovescia il piatto, il poco

condimento dei cibi serviti, la presenza di un

vermetto nell’insalata e il menù regionale del

Molise. Infine la richiesta di più fondi alla scuola.

I bimbi della De Gasperi criticano le mense

Conflitti d’interessi in IVAlcuni consiglieri del Pdl non avrebbero potuto votare il bilancio municipale

Di Enrico Pazzi

Il bilancio municipale è statoapprovato fra le polemiche.A scatenare le tensioni l’in-

tervento del vicepresidente delconsiglio Riccardo Corbucciche ha citato un articolo del re-golamento, quello che regola iconflitti d’interesse. Alla letteral’articolo dice: “gli Ammini-stratori comunali e municipalinon prendono parte alla discus-sione ed alla votazione di deli-berazioni riguardanti interessipropri o di loro parenti o affinisino al quarto grado". Riguardoal bilancio, quindi, non avreb-bero dovuto prendere parte alladiscussione e al voto finalequei consiglieri che si trovinoin una situazione di immediatacorrelazione fra i fondi pubbli-ci e l'interesse privato e dei loroparenti fino al quarto grado. Aconclusione del suo intervento,fra lo stupore generale, il primoa lasciare l'aula è stato proprioil Presidente del IV MunicipioCristiano Bonelli, seguito aruota da alcuni consiglieri delPopolo delle Libertà. Una si-tuazione che non è passatainosservata e che ha suscitatol'ilarità del capogruppo del PdlFrancesco Vaccaro "ha fattosvuotare l'aula" e la sospensio-ne dei lavori da parte del Presi-

dente del consiglio RobertoBorgheresi. Dopo una lungariunione di maggioranza, poi,tutti i consiglieri del Pdl sonotornati in aula ed hanno votatoil bilancio. Ma l'intervento diCorbucci a chi si riferiva? Pos-siamo tracciare alcuni identikitper quei consiglieri che hannodegli ovvi interessi dall'appro-vazione del bilancio e che quin-di non avrebbero potuto parte-cipare all'approvazione del do-cumento. Stefano Ripanucci,ad esempio, presidente dellacommissione ambiente del IVMunicipio ha il padre Giampie-ro Ripanucci (ex consiglieremunicipale), nel consigliod'amministrazione di RomaServizi per la mobilità srl conun emolumento di 20 mila eurol'anno. Ad Atac è proprio as-sunto il consigliere GiuseppeSorrenti a cui l'azienda oltre apagare lo stipendio tutti i mesi,ha anche pagato un master allaLuiss per la qualifica di funzio-nario costato 8 mila euro. LinaTancioni, presidente della com-missione servizi sociali, invece,ha proprio un interesse diretto.Difatti, lei è dipendente dellacooperativa sociale onlus “San-ti Pietro e Paolo patroni di Ro-ma”, che è titolare di due lottidel progetto "Scuolabus a pie-di", promosso dal Dipartimento

servizi educativi e scolastici diRoma Capitale, per un totale diquasi 200 mila euro di fondipubblici a bilancio, alcuni deiquali servono proprio a pagarelo stipendio della consiglieraPdl. Il Partito Democratico hadetto di aver chiesto il pareredel segretariato generale.

L’abuso

Sequestro di beni eproprietà per oltre 32mln di euro a di Diego

Anemone, l'imprenditorecoinvolto nell' inchiestaGrandi Eventi e del SalariaSport Village, della moglieVanessa Pascucci e dello zioLuciano, ad opera dellaguardia di finanza.Sequestrate anche lepalazzine G ed H (conpiscine) di proprietà dellaSocietà Sportiva Romana nel comprensorio del Salaria SportVillage. Il sequestro è avvenuto in esecuzione delprovvedimento firmato dal gip di Roma, Nicola Di Grazia surichiesta dei pm Roberto Felici, Ilaria Calò e SabinaCalabretta, coordinati dal procuratore aggiunto AlbertoCaperna. Le Fiamme Gialle e i pm di Roma che hannolavorato sul gruppo Anemone hanno monitorato i «flussifinanziari» consentendo di «ricostruire l'utilizzo diretto dei20 milioni di euro provento della falsa fatturazione, ovverodella sottrazione a tassazione dei compensi corrisposti allaImpresa Anemone Costruzioni dalla Maddalena Scarl.

Sequestrati ad Anemonebeni per 32 mln di euro

I banchi della maggioranza

durante la discussione sul

bilancio municipale

L’ironia dei cittadini

Di Davide La Greca

Ai cittadini stanchi di vedere ancora nelparco, a pochi metri dai giochi perbambini, i rami tagliati dopo l’emer-

genza neve non è mancata l’ironia. Un bel car-tello sopra i rami con sopra scritto “così avetespeso 360 mila euro per la neve”, il riferimen-to alle notizie sui costi per il IV Municipio del-

l’emergenza neve. Ma cessata l’ilarità per labattuta rimane il degrado della pinetina di Mon-tesacro. Diverse sono state le telefonate fatte inquesti giorni al servizio giardini dai cittadini.Agli operatori l’intervento risultava ultimato.Peccato che le foto parlino chiaro: tronchi e ra-mi giacciono nel parchetto frequentato da deci-ne e decine di bambini durante l’arco dellagiornata con rischi per la sicurezza.

Il Municipio non rimuove i rami tagliati per la neve e partono gli sfottò

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8 Aprile 2012

di Davide La Greca

Può un intero quartiere, nato 20 an-ni fa lungo via di Settebagni ai la-ti del Grande Raccordo Anulare e

all'interno del Parco della Marcigliana,essere completamente abusivo? E so-prattutto può il IV Municipio non averlomai notato dal 2006 ad oggi tanto da far-vi visita soltanto ad aprile del 2011, a se-guito di un decreto di ispezione emessodalla Procura della Repubblica? La sto-ria che vogliamo raccontarvi é davveroincredibile e sta facendo perdere il son-no a 500 cittadini che cinque anni fahanno comprato 150 unità abitative nelcomplesso denominato "Torre Ridicico-

li", una zona con-venzionata con ilComune di Romaimmersa nel ver-de, ma stralciatadal vincolo di tu-tela del Parco del-la Marcigliana e ubicata in zona G3 delpiano regolatore. Il tutto é stato avviatoda una nota informativa datata 7 aprile afirma del IV gruppo dei vigili urbani cheha ipotizzato l'esistenza di opere edilirealizzate in totale difformità dal per-messo di costruzione. I sopralluoghicongiunti di ufficio tecnico e vigili urba-ni all'interno delle abitazioni hanno por-tato alla luce la modifica dell'utilizzo

parziale di alcuni ambienti, ma nessunintervento di alterazione delle sagomedelle preesistenti unita immobiliari. Iltutto poteva essere regolarizzato con del-le semplici dia in sanatoria. Ma qualcosaé andato storto. Per Renato Cianfroni,geometra che sta seguendo le istanze deicittadini "le richieste di sanatoria vengo-no respinte dal municipio poiché vi éstata da parte dell'ufficio tecnico un er-

ronea indicazione allaProcura della zona incui é ubicato il com-plesso". Infatti sia ilIV Municipio che ilIX Dipartimento han-no inserito la zona al-l'interno del Parcodella Marcigliana conun vincolo archeolo-gico esteso all'interaarea. Per questa ragio-ne il municipio ha co-minciato ad inviare aicittadini una serie dideterminazioni di so-spensione dei lavori"anche se in nessunodei sopralluoghi sonostati trovati lavori incorso" continua Cian-froni. La Procura haanche inviato l'avvisodi conclusione delleindagini preliminari.Quindi? Tutto abusi-vo? Nemmeno peridea. I cittadini, costi-

tuitosi in comitato, sono andati diretta-mente all'assessorato all'urbanistica e al-la casa della Regione Lazio chiedendospiegazioni. Li il colpo di scena. Con unsemplice click del mouse sul Web Gisdel portale della Regione Lazio, la zonainteressata compare priva del vincolo.Addirittura sono possibili trasformazionirilevanti quali la costruzione di manufat-ti fuori terra o interrati, il recupero dimanufatti esistenti e l'ampliamento deglistessi in misura non superiore al 20%dell'esistente. Una certificazione carta-cea ufficiale con tanto di timbri, subitoconsegnata al municipio che non fidan-dosi, ha deciso di richiederla ufficial-mente il 27 dicembre scorso con la notanumero 120611, alla quale la Regione haconfermato l'indicazione già data ai cit-tadini. Ma nulla é cambiato. "Le regoledella Regione Lazio non valgono in IVMunicipio" chiosa Cianfroni "i cittadinidovranno spendere altri soldi per fare ri-corso al Tar contro le determinazioni fa-sulle". Una cosa analoga ma meno gravesuccesse anche a Settebagni, quando ivigili urbani costrinsero i cittadini a pa-gare i passi carrabili a raso che inveceerano esentati. Ma c'è anche una buonanotizia... Il Comune e il IV municipiohanno deciso di assegnare un casale ab-bandonato a Casapound proprio in via diSettebagni. Per loro i vincoli ovviamen-te non ci saranno.

Torre Ridicioli, l’odissea dei cittadiniLa Regione Lazio ha certificato ai cittadini che il quartiere si trova in un’area stralciata dal vincolo del Parco della Marcigliana

Un intero quartiere “abusivo”,

ma solo per il IV Municipio.

Per la Regione Lazio l’area è

fuori dal vincolo del Parco della

Marcigliana

Di Enrico Pazzi

Roma2013.org intervista Dario Maresca,presidente dell’associazione “Via LeaPadovani e strade limitrofe”, composta

dai residenti del comprensorio “Torri Ridicico-li”, che si stanno battendo per rivendicare il pro-prio diritto a non sentirsi abusivi.Per il IV municipio voi siete abusivi. Voi checosa rispondete?Se noi avessimo edificato nel Parco della Mar-cigliana, senza alcuna disposizione che lo per-mette, saremmo abusivi. Ma così non è. Quan-do fu istituito il Parco, la Regione Lazio hastralciato dal parco l’area dove sorge il nostrocomprensorio di 150 villini. Il tuto è conferma-to sia dal sito ufficiale della Regione Lazio, siain base a due decreti della Regione.Avete presentato delle richieste di sanatoriaper regolarizzare alcune modifiche ai villini?L’ufficio tecnico del IV Municipio continua adaffermare che non può accogliere alcuna delle

nostre richieste di sanatoria previste dalla legge,nonostante la Regione Lazio si sia espressa inmaniera diversa. Questo perchè se la legge nonviene trasmessa ufficialmente dalla Regioneagli uffici municipali, per loro non esiste. A noiperò risulta che la legge sia stata pubblicata nel-l’Albo pretorio, così come sulla Gazzetta Uffi-ciale della Regione Lazio. Come mia così tanta attenzione verso di voi?Tutto risale ad una denuncia anonima fatta unanno e mezzo fa, in cui si diceva che c’erano de-gli abusi. Così il magistrato che si occupa del-l’inchiesta ha ordinato una serie di sopraluoghi.Ben 136 visite presso le nostre abitazioni!Vi sentite vessati dal IV municipio?Sì, soprattutto dopo i sopralluoghi fatti dai vigi-li nei 136 villini, tra cui il mio. Hanno fatto ter-rorismo, mettendo in giro voci e calunnie infon-date. E si stanno attaccando ad argomenti nonveritieri. Abbiamo tentato più volte di avere unconfronto con Bonelli e con l’ufficio tecnico,ma ci hanno dedicato appena cinque minuti.

Parla il Presidente del neonato comitato di quartiere Torre Ridicicoli

Intervista con Dario Maresca

il Comune di Roma e il IV

Municipio hanno assegnato

a Casapound un casale

abbandonato in via di

Settebagni nel Parco della

Marcigliana

Lo sapevi che...

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9Aprile 2012

Casal Boccone, il IV municipio vota controDi Enrico Pazzi

Quando lanciammo l’al-larme contro la cemen-tificazione di Casal

Boccone, i primi ad opporsi alcambio di destinazione d’uso di235 mila metri cubi di cementoda servizi a residenziale di variotipo, furono il vicepresidentedel consiglio del Pd RiccardoCorbucci e il presidente dell’as-semblea municipale dei Demo-cratici Claudio Ricozzi. Poi tut-to il Partito Democratico uffi-cializzò la propria posizone dicontrarietà attraverso la presen-tazione di una proposta di deli-bera a firma del capogruppo delPd Paolo Marchionne. All’epo-ca il presidente della commis-sione urbanistica Stefano Ripa-nucci predicava la calma, profe-tizzando l’arrivo di una nuovaproposta di urbanizzazione del-l’area che sarebbe stata esami-nata in commissione. Una nuo-va proposta inviata dalla giuntacomunale Alemanno che nonsembra essere piaciuta nemme-no ai consiglieri del Popolo del-le Libertà e al minisindaco Bo-nelli che hanno espresso con un

voto bipartisan parere contrarioal progetto dello studio d’archi-tettura Urbam per conto delMonte dei Paschi di Siena. Ilprogetto prevede la realizzazio-ne di quattro torri da sedici pia-ni alte 61 metri. Tre torri fra gli11 e i 14 piani da 45 metri. Set-te edifici lineari dai 5 agli 8 pia-ni. Un'edificazione pari a 235mila metri cubi, sviluppati suuna superficie di 65 mila metriquadrati. A far cambiare idea alpresidente del IV Municipio la

sollevazione di comitati e sem-plici cittadini che hanno dasempre osteggiato la nuova co-lata di cemento che ricorda davicino la proposta della delibera218 della Bufalotta, bocciatanella passata consiliatura. Il pa-rere del municipio seppur nega-tivo, come al solito, non saràvincolante per l’amministrazio-ne comunale che per voce del-l’assessore all’urbanistica Cor-sini manda attraverso l’agenziaDire, segnali inquietanti. La“commissione grattacieli”, isti-tuita nell’ottobre scorso e costi-tuita da un team di architetti edingegneri, ha infatti il precisocompito di individuare i nuovisiti adatti ad ospitare edifici contipologia edilizia a sviluppoverticale. I grattacieli quindi.Luoghi privilegiati per questacolata di cemento? Le periferieromane. Il portale TgTalenti èpreoccupato e denuncia la sca-denza dei termini per il parere,oltre al fatto che la nuova deli-bera di Alemanno sarebbe “sta-ta ulteriormente migliorata nel-l’interesse della proprietà”.Questa volta la vera battaglia sisvolgerà in Campidoglio.

Pdl e Pd concordi sul parere negativo alla delibera sui grattacieli a Casal Boccone voluta dalla giunta del Sindaco Alemanno

Il commento

All’inizio “Bonelli non sapeva nem-meno di cosa si stesse parlando, pen-sava di poter addossare alla passata

amministrazione anche questo gigantescoimbroglio, messo in piedi dalla giunta Ale-manno” è il commento del consigliere del PdRiccardo Corbucci che per primo si è schie-rato contro l’arrivo del nuovo cemento. “Nel2008 il gruppo municipale del Pd abbandonòl’aula sulla delibera 218 della Bufalotta perevitare di compiere una scelta sbagliata cheallora ci chiedeva di fare l’amministrazionecapitolina. Probabilmente Bonelli e la sua

maggioranza oggi si sono trovati davanti allostesso problema” spiega Corbucci “ci sonopoteri forti che trasversalmente trovano spazinei partiti e che cercano di speculare sul no-stro territorio. È arrivato davvero il momentodi dire basta al cemento in IV Municipio.Serve farlo in maniera bipartisan”. La posi-zione del consigliere Corbucci è condivisa datutto il partito democratico capitolino e muni-cipale che per voce del Presidente ClaudioRicozzi ha ribadito: “la contrarietà a questocambio di destinazione” che peraltro prevedepochi milioni di euro di oneri concessori.

Un imbroglio a favore della speculazione

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10 Aprile 2012

A Vigne Nuove polemiche per il distributoreDi Enrico Pazzi

Nel cuore del quartiere VigneNuove pare proprio che sorgeràpresto una grande stazione di

servizio per la distribuzione del carbu-rante. Lo storico comitato di quartiereVigne Nuove, saputa la notizia dall’oggial domani, sta provvedendo a raccoglie-re i documenti e le autorizzazioni rila-sciate e si dice contrario alla stazione diservizio, rivendicando la richiesta di unparco pubblico. Una proposta che erastata accolta anni fa dalla passata ammi-nistrazione. Silenzio da parte dell’attua-le amministrazione, ma anche l’opposi-zione non è salita sulle barricate. Ne ab-biamo voluto parlare con Luciano Ga-gliardi. membro del Comitato di quar-tiere.Dov’è prevista e quanto sarà grandequesta stazione di servizio?La stazione di servizio è prevista all’in-terno del perimetro compreso tra ViaVal Vassura, Via Gino Cerci e Via delleVigne Nuove per nove mila metri qua-drati complessivi. È prevista anche larealizzazione di un bar e di un negozio.Chi la dovrà realizzare?Ad oggi non sappiamo quale compagniagestirà la stazione di servizio e stiamoverificando la proprietà dell’area.Avete già fatto delle verifiche?

Il Comitato le sta già facendo. Ad oggisembra che l’area sia di proprietà delleCooperative del Comune di Roma chel’hanno acquistata dall’Ater. Ma ad og-gi non sappiano chi siano queste Coope-rative. Sappiamo solo che c’è un atto divendita che risale ad un anno fa.Cosa c’è oggi in quell’area?Nulla. È un’area verde abbandonata.Tuttavia secondo il Piano regolatore del1984, quell’area era destinata ad unmercato rionale e all’angolo di questoera prevista una pompa di benzina. Poiin seguito, dopo la nascita del mercatodi via Val Melaina, noi cittadini rinun-ciammo al mercato e chiedemmo inveceche fosse realizzato un parco pubblico.All’epoca l’assessore all’ambiente Da-rio Esposito ci disse che avrebbero stan-ziato dei fondi. Ma poi non abbiamo sa-puto più nulla.Come avete scoperto della prossimapresenza di una grande stazione diservizio?Hanno già provveduto a recintare l’area,esponendo un cartello che fa riferimen-to ad una delibera, emanata sotto la giu-risdizione di un commissario ad actache aveva deciso che lì si sarebbe realiz-zata una stazione di servizio.Qual’è la vostra posizione politica?Noi siamo contrari alla stazione di ser-vizio e vogliamo il verde pubblico.

Al posto di un’area verde destinata a parco pubblico, arriverà un distributore di benzina. Contrario il comitato di quartiere.

Il camper con cui Bonelli “ascolta” i

cittadini ha l’assicurazione scaduta e noi

ricordiamo al Presidente di rinnovarla

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11Aprile 2012

Il nero non conviene più

Di Enrico Pazzi

L’Associazione ACORNItaly sta promuovendoda alcuni mesi a Roma

e in IV Municipio una campa-gna contro gli affitti in nero.Con l'articolo 3 del D.lgs 23del 2011 è possibile auto-regi-strare la propria condizione diaffitto in nero, anche senzaavere un contratto cartaceo dialcun tipo in mano, e regolariz-zarsi, senza passare dal pro-prietario, ottenendo un contrat-to regolare direttamente dal-l'Agenzia delle Entrate. Con unfitto da 1/5 a 1/10 di quel che sipagava prima a nero. Ro-ma2013.org intervista al Presi-

dente dell’associazione DavidTozzo. Da quanto tempo fate questainiziativa?Dopo una fase preparatoriapropedeutica al lancio, siamopartiti con la campagna vera epropria su scala nazionale allafine della scorsa estate (la leg-ge è in vigore dal 7 giugno). Enon ci siamo più fermati. Stia-mo realizzando molte iniziati-ve nei municipi della capitaleper promuovere la conoscenzadella nuova legge.Qual è la situazione in Italia?I numeri sono straordinari. Odrammatici, a seconda del pun-to di vista. Drammatica è l'eva-sione sull'abitativo in Italia, che

corrisponde a una grande fettadei 450 miliardi di evasione fi-scale generale ogni anno. Stia-mo parlando di oltre 90.000 ca-si 'comprovati' di nero solo aRoma, e oltre mezzo milione inItalia, ma al di là del conclama-to dalle nostre analisi risultache queste cifre vadano almenoraddoppiate. 200.000 immobiliaffittati in nero a Roma, circaun milione in tutta Italia.Come, dove e quando i citta-dini possono venire da voi?I cittadini di Roma e dintornipossono venire a trovarci nelIV Municipio a Piazza del-l'Ateneo Salesiano, 77, anchesenza appuntamento tutti i lu-nedì dalle 10 alle 13 e i marte-dì e i giovedì dalle 17 alle 20.Ricordiamo per maggiori in-formazioni e contatti anche ilsito: www.acornitaly.org

Polemica sui volantini abusivi affissi dal Presidente del IVMunicipio Bonelli che invitano i cittadini a non imbrattarela città con gli escrementi dei propri animali domestici. Ol-

tre a minacciare multe con i vigili in borghese, Bonelli fa autogolimbrattando lui stesso alberi e paline dei bus con i volantini. Duroil commento di Corbucci: “ancora una volta il Presidente del IVMunicipio fa un cattivo uso delle risorse a sua disposizione. Que-sta volta a farne le spese sono stati i vigili urbani del IV Municipiocostretti a vigilare in borghese per le strade di Settebagni, per con-trollare il corretto comportamento dei proprietari dei cani. Invecedi utilizzare i pochi vigili urbani di cui dispone il nostro municipioper il controllo dell’abusivismo edilizio e del traffico, piaghe irri-solte del nostro territorio, Bonelli invia gli agenti in borghese al-l’inseguimento dei proprietari dei cani”. Pronta la replica del cen-trodestra affidata al consigliere Marco Bentivoglio “l' ufficio tute-la ambiente della Polizia Municipale opera sulla base delle nume-rose segnalazioni dei cittadini su discariche abusive, deiezioni ca-nine rifiuti posti in luoghi non consentiti ed altro. Il IV Gruppo ef-fettua da anni controlli ordinari sul decoro per far rispettare le re-gole a quella minoranza di cittadini che non le rispettano. L’oppo-sizione contesta quella che è la normale attività di controllo”.

I Roditori metropolitaniLa rivoluzione pubblica

Dalla prima - Enrico Pazzi

Siamo destinati a ritrovar-celi sino a quando, noitrentenni di oggi, non

compiremo il cinquantesimoanno di età. E perché mai?Perché quelli del sistema bipo-lare post-Manipulite non co-noscono vergogna e neanchehanno la misura del buon sen-so. C’è chi dice che in Italia siinizia a fare opinione superatoil mezzo secolo di vita. Eppu-re è chiaro a tutti che c’è ne-cessità di un ricambio genera-zionale. I vegliardi di oggi nonhanno più nulla da insegnarci,a meno che non si tratti dispartizione del potere e lottiz-

zazioni. All’epoca ci pensòl’operazione Manipulite a far-li fuori. Oggi non bastano leprostitute minorenni, gli scan-dali della sanità, l’utilizzo pri-vatistico a destra e a sinistradei rimborsi elettorali, la ma-nifesta incapacità di mettersiin contatto con la realtà socia-le ed economia del nostro Pae-se. I vegliardi, al pari di rodi-tori metropolitani, si adattanoa tutto. Masticano di tutto, in-ghiottendo perennemente lalinfa vitale delle generazioniche si sono succedute. Cimangiano piano piano, a pic-coli morsi, gustando il nostromidollo fino all’ultima partedi materia molle.

Regolarizzare un affitto in nero oggi conviene e fa bene al nostro Paese

Dalla prima - Riccardo Corbucci

Le forze politiche sono ormai allo sbando,private del proprio naturale ruolo di arginedell’avanzata delle forze economiche e

private. Nessuno degli odierni attori in campo haquale scopo l’interesse pubblico. In questi ultimigiorni stiamo assistendo al declino della LegaNord travolta dagli scandali. Siamo passati dailingotti di Duilio Poggiolini di Napoli nella Pri-ma Repubblica, ai lingotti del carroccio targatiPadania nella Seconda. Sempre d’oro sono que-sti lingotti e sempre ottenuti grazie ai soldi pub-blici. I soldi dei cittadini per intenderci. Le duecoalizioni che si sono fronteggiate negli ultimiventi anni sono sferzate al loro interno da interes-si economici trasversali. Nel centrosinistra avan-za con prepotenza il vento dell’antipolitica beninterpretato da Beppe Grillo, mentre i reduci del-la Prima e della Seconda Repubblica agognano ilritorno di una nuova “balena bianca”, senza mo-strare ombra delle minima vergogna. Il nostroPaese è ad una svolta ed i precedenti di questo ti-po non sono confortanti. Appare infatti davveroimpossibile pensare che possa emergere da qual-che parte un salvatore della patria, un neo popu-lista alla Berlusconi per intenderci, capace di ri-mettere in moto l’economia, di creare posti di la-voro veri con contratti a tempo indeterminato, dicominciare ad investire nuovamente nel pubbli-co. Nella scuola, nella sanità e nella ricerca. Pa-role di cui tutti si riempiono la bocca in campa-gna elettorale, salvo poi fare i conti con i tagli de-rivati dal debito pubblico accumulato nel passa-

to. Cinque righe di una finanziaria, hanno smem-brato centinaia di scuole in giro per il Paese. Cre-ando problemi alle famiglie, agli alunni e all’or-ganizzazione didattica delle scuole. Il dimensio-namento scolastico è solo l’ultimo esempio diquesta politica nostrana, impegnata a smantellareil pubblico per svenderlo al privato. Siamo ad unpunto di non ritorno. Sia coloro che militano inun partito, sia chi vuole interessarsi di politicacon esperienze diverse ed altrettanto legittime,hanno oggi l’obbligo di uscire dalla politica deifacili proclami ed entrare in quella dei program-mi seri. Ci vuole una rivoluzione culturale in gra-do di provocare un cambio di marcia nella politi-ca del nostro Paese. Credo sia necessario comin-ciare ad illustrare paradigmi differenti rispetto aquello dominante. Non sempre le liberalizzazio-ni hanno portato ricchezza ed aperto il mercatodel lavoro, consentendo al contempo la concor-renza e il contenimento dei prezzi. Le privatizza-zioni hanno peggiorato la qualità del lavoro edhanno concesso troppa ricchezza in mano a trop-pe poche persone. Il pubblico, tanto vituperato,invece ha la garanzia di dover per forza, prima opoi, passare di mano. Ci sono decisioni in contro-tendenza a livello mondiale rispetto al paradigmadominante. La presidente dell’Argentina CristinaKirckner ha deciso ad esempio di nazionalizzarela filiale argentina di Repsol, società spagnola at-tiva nei settori del petrolio e del gas naturale. Unadecisione che sta scatenando le polemiche dellaSpagna e dell’Unione Europea. Su queste scelteimportanti si fonderà il futuro paradigma. La fu-tura rivoluzione “pubblica”.

Un contratto regolare

serve a garantire

l’inquilino e a

combattere l’evasione

Lo sapevi che...

LA POLEMICA

Tu imbratti.... io pure...

DALLA PRIMA

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12 Aprile 2012

Tanti problemi al centro anziani Vallidi Enrico Pazzi

Intervistiamo il presidentedel Centro degli anzianiValli, Mariano Spadaro che

ci descrive le tante problemati-che che gli iscritti devono af-frontare ogni giorno. Qual è la criticità maggiore?Il problema più grande è che ilnostro centro è troppo piccoloper accogliere i nostri scritti. Lasuperficie al coperto è di soli70 metri quadrati. Sopratuttonei periodi invernali è un disa-stro. Noi abbiamo 452 iscritti edi questi circa 200 frequentanoassiduamente il centro che ri-mane aperto la mattina e il po-meriggio, festivi compresi. Inquei 70 metri quadrati non pos-siamo mettere più di 60 iscritti.Chiediamo al municipio l’am-pliamento della superficie.Ha esposto questa problema-tica al IV municipio?Sì, abbiamo scritto numeroselettere al IV municipio e agliuffici tecnici. Ma la risposta èsempre la stessa: non abbiamosoldi. Per non parlare poi dellefognature che sono tutte rotte,

con i pozzetti sempre intasati econ le acque bianche e quellenere che fuoriescono. Oltre a queste problematiche,ha informato il IV municipiodi altre criticità?Certo. Tenga conto che noi nonabbiamo un bagno unicamentededicato al nostro centro anzia-ni. C’è un bagno pubblico aduso di tutti gli utenti del parco.Può immaginare in che condi-zioni possa trovarsi alla finedella giornata. Chiaramentesiamo noi iscritti del centro an-ziani a doverlo pulire ogni gior-

no. Sono tre anni che facciopresente queste cose all’ammi-nistrazione municipale.A chi le ha segnalate?Non voglio fare nomi perchénon voglio fare polemiche. Mail fatto è che continuano a ri-sponderci che non hanno soldi.Almeno provvedano a recintarel’area del centro anziani, cosìda non far entrare nel nostrocentro estranei. Almeno che siprovveda a potare due alberiche sono pericolosamente incli-nati verso la nostra sede. Alme-no si faccia questo.

Intervista con Mariano Spadaro, presidente del centro anziani che si trova all’interno del Parco delle Valli

Torna a farsi duro lo scontro fra maggioranza ed opposi-zione sulla prostituzione. Roma2013 qualche mese faaveva dimostrato la grave situazione di degrado e insi-

curezza in cui versa la via Salaria (guarda il video su www.ro-ma2013.org). Il dibattito è tornato ora di moda con l'avvici-narsi della bella stagione, quando cioè le tante lucciole che sitrovano lungo i marciapiedi della Salaria tornano a svestirsi equindi ad essere più visibili e riconoscibili. Il Presidente del IVMunicipio Cristiano Bonelli e l'assessore ai servizi socialiFrancesco Filini che in passato ha sostenuto le ronde contro laprostituzione nel quartiere Valli, hanno quindi deciso di lan-ciare un appello al Governo Monti poiche "deve necessaria-mente affrontare la questione e regolamentare un fenomeno,uscendo dallo sterile e inutile dibattito dal tema 'case chiusesi, case chiuse nò, essendo questo un falso problema. Infatti lecase d'appuntamento non sono mai state chiuse, da una primaindagine abbiamo appurato come in IV Municipio siano pre-senti numerose 'belle di giorno, facilmente raggiungibili trami-te siti internet dedicati. Via Graf, via Monte Meta, via MonteRosa, via Lipari, via Val Seriana e via Nomentana sono soloalcune delle vie che ospitano appartamenti, piccoli caseggiatio scantinati dove è facilmente possibile ottenere incontri a pa-gamento concordando orari, prezzi e tipo di prestazione". Leparole del Pdl hanno fatto infuriare Corbucci del Pd "la fac-cia tosta con cui il centrodestra vorrebbe provare a scaricaresull'attuale governo, le mancate azioni di quattro anni di go-verno Berlusconi non conosce davvero limiti".

Aumentano le prostitutesulla via Salaria

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13Aprile 2012

5000 slot machine e 294 sale gioco tra città e

provincia, pari al 12% del totale nazionale, fanno

della città di Roma la Capitale del gioco d'azzardo,

mentre il Lazio si attesta al terzo posto per fatturato

legale dei giochi con 1,6 miliardi solo nell'ultimo

anno. Questi alcuni dati diffusi nel dibattito "Roma

nella morsa del gioco" che si è svolto il 20 aprile al

circolo PD Talenti con Antonio Turri di "Libera",

Andrea Di Palma presidente Adiconsum e Serena

Visintin, assessore provinciale che ha presentato i

risultati della campagna di informazione e

prevenzione "Non farti prendere dal gioco" che

si è svolta nelle scuole di Roma.

Roma nella morsa del gioco d’azzardo

Dibattito su lavoro e art. 18Dibattito con il segretario di Roma e Lazio della Cgil Claudio Di Berardino

Di Redazione

Al circolo del PartitoDemocratico di NuovoSalario iniziativa molto

partecipata sul lavoro e l’art.18 con il segretario regionaledella Cgil Claudio Di Berardi-no e la coordinatrice del circo-lo Pd “Salario” Valentina Ca-racciolo, esperta della materia.A presiedere l’iniziativa MariaTeresa Ellul, ex presidente del

consiglio del IV Municipio ecoordinatrice del circolo diPiazza Belotti e Claudio MariaRicozzi, presidente del partitolocale. Tanti gli interventi deicittadini intervenuti al dibatti-to, molto critici con le sceltedel governo sul tema del lavoroe della modifica dell’art. 18che tiene banco in queste setti-mane in Parlamento e sui gior-nali. All’incontro erano presen-ti anche il senatore Vincenzo

Vita, il vicepresidente del con-siglio del IV Municipio Ric-cardo Corbucci e la coordina-trice del circolo Pd di TalentiFrancesca Leoncini che ha pro-mosso un’iniziativa molto inte-ressante il 20 aprile sulla peri-colosa diffusione del giocod’azzardo nella città, alla qualesono intervenuti l’assessoreprovinciale Serena Visintin, ilresponsabile regionale di “Li-bera” Antonio Turri e il presi-dente di Adiconsum AntonioPalma. Un tema molto impor-tante al quale dedicheremo am-pio risalto nel prossimo nume-ro del giornale. Sempre sul la-voro iniziativa dei democraticialla Sala Agnini di viale Adria-tico con Anna Trovò della se-greteria nazionale della Cisl,Claudio Treves della Cgil e Pa-trizio Caliguri, docente univer-sitario e membro della com-missione anticrisi del Pd Lazio.

di Enrico Pazzi

Nella giornata in cuiMediaset defenestrail direttore del Tg 4

Emilio Fede, il Pd espelle ilconsigliere del IV municipioGiorgio Limardi. Una sceltache per molti all'interno delpartito era un atto dovuto,soprattutto dopo ilcoinvolgimento che ha vistoLimardi alle prese con unabrutta inchiesta dellamagistratura su posti dacommessi parlamentaripromessi a destra e a manca in cambio di soldi. Laprocura per quell'inchiesta ha chiuso le indagini, ma nonha ancora fatto sapere chi saranno i rinviati a giudizio.Una scelta, quindi quella del Pd che appare coerente,laddove a fronte di un clima politico che impone rigore eseverità, i Democratici tentano di adeguarsi sopratuttodopo lo scandalo del tesoriere Lusi. In realtà, poi, lemotivazioni ufficiali dell'espulsione sono state altre. Ilvoto con la maggioranza su alcuni atti importanti quali ilbilancio (astensione invece che uscita dall'aula) e il PianoSociale di Zona (voto favorevole invece che contrario).Chi conosce il consigliere Limardi, sa che non gli si puòvolere male. Gentile nei modi, in possesso della tipicaironia romana, dal viso gentile, si spera che con questabrutta faccenda lui nulla abbia nulla a che fare. Come luistesso ha sempre ripetuto. Ma i tempi sono quelli chesono e non c’è spazio oggi per le zone d’ombra. Tanto piùche ci si avvicina a grandi passi verso le elezioniamministrative del 2013. Ed anzi, c’è chi giura che citroveremo in clima elettorale anzitempo, se ad esempio, lafaccenda dei punti verdi qualità dovesse aprire scenariancora più inquietanti per il Sindaco Alemanno e per ilsuo "cerchio magico". In questa sede di analisi preme direche Limardi a parte, ancora molte zone d’ombrapermangono all’interno del Pd romano. Giunge voce diaspiranti candidati che si fanno tirare la volatadirettamente dal neo-segretario regionale Gasbarra, contanto di citazione durante il discorso di insediamento.Personaggi che hanno ingenti somme di denaro dainvestire per assicurarsi una candidatura o una nomina.Chissà dove poi e per quali fini. Sta di fatto che a quantopare, almeno statisticamente parlando, il Pd non ci hamai guadagnato in fatto di immagine da quei politici chehanno fatto il salto della quaglia o sono spuntati dal nullasenza alcun radicamento territoriale. Specie quando moltidi questi personaggi non sono nemmeno in possessodell’ironia tipicamente romana del consigliere Limardi.Imbarazzanti ed anche antipatici.

Il Pd espelle Giorgio Limardi

Polemiche nel Pd localeDi Redazione

Iconsiglieri Comunali del PD Coratti, Zam-belli, Panecaldo, Policastro insieme al Con-sigliere Dionisi e al Presidente dell'assem-

blea del PD del IV Municipio», in una nota«chiedono una immediata convocazione dellasegreteria municipale per valutare la gestionedel Gruppo Consiliare in questi ultimi mesi e,in particolare, la decisione del del Capo Grup-po Paolo Marchionne di convocare ad horas ilGruppo stesso, al fine di espellere, senza alcu-na consultazione con la Segreteria, il Consiglie-re Giorgio Limardi per aver votato in alcune oc-casioni in difformità dal proprio Gruppo e peressersi astenuto ieri sul bilancio». «Non possia-mo che stigmatizzare con fermezza- sostengo-no- un provvedimento preso dal Gruppo muni-cipale in assenza di qualsiasi confronto con ladirigenza del Partito. Un metodo d'altri tempiche non puo albergare in un partito democrati-co e che condanniamo con forza». Nell'espri-

mere solidarietà al Consigliere Limardi, i seiesponenti del PD annunciano fin d'ora che «simuoveranno in tutte le sedi e a tutti i livelli per-che nel IV Municipio si torni ad un confrontodemocratico sulla politica con decisioni chevengano assunte in maniera collegiale senzacolpi di mano. Crediamo che le fibrillazioni suiterritori debbano essere risolte con il confrontoe la politica, come d'altronde si sta verificandoin altri Municipi. Se infatti dovesse passare ilmodello Marchionne -concludono Coratti,Zambelli, Policastro, Panecaldo, Dionisi e Ri-cozzi che chiedono le sue immediate dimissio-ni da capogruppo- molti sarebbero i consiglierida espellere».

Dopo l’espulsione di Limardi prende avvio il dibattito interno al partito

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15Aprile 2012

Di Claudio Sabbatini

Il 20 aprile si è giocata presso la pa-lestra Avila in via Santa Teresa 10 lapartita di ritorno degli ottavi di fina-

le del Volley Scuola (categoria Open) trail liceo scientifico Righi e il liceo scienti-fico Nomentano. La squadra allenata dalprofessor Mario Mele è riuscita a batte-re quella del professor Giacomo Marto-ne per 3 set a 1 e si qualificata per iquarti di finale del torneo. Al Nomentanonon è riuscito l'exploit di rimontare lasconfitta della partita di andata e di ar-rivare almeno al Golden Set, venendocosì eliminato agli ottavi di finale per laseconda volta consecutiva. La vittoriadel Righi non cancella una partita com-battuta ma anche piena di errori in bat-tuta e in ricezione per entrambe le squa-dre. Nel primo set è il Nomentano a par-tire in quarta macinando punti con lebuone alzate di Alessandro Matera, le

diagonali devastanti di Ruggero Pilieci edi Federico Marchetti, i muri rocciosi diGabriele Palmieri e i miracolosi recupe-ri del libero Andrea Biagini. Il Righi siaffida ai servizi lunghi e sul filo della li-nea di Giorgio Ciccarelli e di Matteo Fa-vale. Troppo poco però per contrastarel'offensiva del Nomentano, che si aggiu-dica il primo set per 25 a 13.Il professorMele non vuole perdere la partita e stri-glia i ragazzi affinché reagiscano e rag-giungano la qualificazione ai quarti di fi-nale. Il secondo set è l'inizio dell'ubria-catura dei ragazzi di Martone. Biagini,

seppure infortunato alla caviglia destra,sbaglia 4 ricezioni. Pilieci e Marchettisbagliano 3 battute ciascuno e il Righimura facilmente le loro schiacciate. Pal-mieri e Matera sbagliano di meno in at-tacco e in difesa. Gli errori del Nomenta-no compromettono il secondo set che ter-mina 25 a 22, senza particolari sforzi delcollettivo del Righi. Stavolta sono i ra-gazzi di Mele a dominare il terzo set. Ol-tre a Ciccarelli e a Favale, anche gli al-tri pallavolisti ben figurano con primitempi e palleggi a corta distanza per glischiacciatori. Senza contare che il No-

mentano persiste nei suoi errori in rice-zione e in battuta. Il recupero agognatonon si avvera e il Righi si aggiudica ilterzo set per 25 a 18. Ormai i ragazzi dientrambe le squadre sono svogliati, inquanto quelli di Mele sono già qualifica-ti, quelli di Martone già eliminati. Ilquarto set sembra un allenamento, senzaconcentrazione e spirito agonistico. Ed èil Righi a vincerlo per 25 a 12 e a termi-nare una partita che sembrava nelle ma-ni del Nomentano. Una qualificazionemeritata per il Righi, che ha sconfittoben 3 squadre del IV municipio (nelgruppo H ha battuto sia l'Aristofane chel'Archimede). Quando sembrava che ilNomentano potesse vincere facilmente, iragazzi di Mele non si sono arresi, e so-no cresciuti tra il secondo e il quarto setfino a dominare i loro avversari in tutti ireparti. Il Nomentano esce comunque atesta alta, e dimostra ogni anno di avereun organico di valore.

Volley scuola, il Righi passa il turno

Editore: Enrico Pazzi - Direttore responsabile: Enrico Pazzi - Vicedirettore: Silvia Di StefanoWeb master: Claudio Cifarelli Responsabile sponsor: Davide La Greca, Paolo Benvenuti Redazione: Enzo Berardi, Marzia Maccaroni, Maria Teresa di Villa Spada, Sara Eligio, Luigi Cherubini

Roma2013.org

SPORT

Per AlemannoDi Adriano Travaglia*

Oggi, alla luce delle Sue ultime dichiarazioni, alla tra-smissione del 18 aprile di Teleroma 56, siamo tutti piùamareggiati: probabilmente, per Lei le nostre vite e inostri diritti valgono ben poco. Lei, nel Suo ruolo di

primo cittadino, ritiene che per noi vivere ancora un al-tro anno e mezzo in queste condizioni non sia un pro-blema, ma non è così. Pensavamo che il nostro Sinda-co sarebbe stato dalla nostra parte, che ci avrebbe so-stenuto, ma non è così: siamo profondamente delusi!!Lei era in trasmissione per fare campagna elettorale?Sappia che tra noi ha perso tantissimi voti!! Noi non

siamo disposti ad attendere questo tempo che Lei ci haindicato, tempo nel quale altri due impianti TMB do-vrebbero entrare a regime. La nostra protesta, sia lega-le che civile, continuerà finché l’impianto Ama nonverrà delocalizzato!!!

*Presidente del comitato cittadini Villa Spada

CONTINUA DALLA PRIMA

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