ALOE Lettera di Collegamento n° 1/2014

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Grazie Lucidio Grazie Lucidio Anno XVI - Numero 1 - Luglio 2014 LETTERA DI COLLEGAMENTO

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Grazie LucidioGrazie Lucidio

Anno XVI - Numero 1 - Luglio 2014LETTERA DI COLLEGAMENTO

SOMMARIO

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Direttore:Devis Benfaremo

In redazione:Ombretta MorgantiRomina TalamontiDevis TorresiDaniela CiminiRoberto Meluzzi

Indirizzo:Redazione ALOEVia Graziani, 7163900 FERMOTel. [email protected]

Registrazioneal Tribunale di Fermo n° 2del 6 marzo 2000

Pubblicazionedel regime agevolato.

Spedizione in a. p.art.2 comma 20/cLegge 662/96 Filiale di AP

Direttore responsabile:Marco Fabio Sebastiani

Stampa:Grafiche ZizziniMontegiorgio

Impaginazione grafica:Marylisa D’AmarioPorto Sant’ Elpidio

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Questo numero è stato realizzatocon il contributo della Regione Marche

Ai sensi del Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003, si comunica che i vostri dati saranno usati esclusivamente dalla Associazione Missionaria Aloe. Essi verranno trattati con mezzi informatici e

potranno essere da voi consultati, modificati, integrati o cancellati.Se ricevete più copie di questa rivista vi preghiamo di offrirla a parenti e amici oppure di comunicarcelo

all’indirizzo della nostra sede o telefonando al numero: 340.1627843.Numero valido anche per comunicare se non intendete più riceverla. Grazie!

EDITORIALE

Pag. 3 Franco Pignotti

GRAZIE LUCIDIO

Pag. 4-5-6-7-8 Dossier su Lucidio Ceci

LETTERE DALLE DIMISSIONI

Pag. 9 Suor Maria Angela Maulo scrive dal Togo PROGETTO BRASILE

Pag. 10 Progetto Manaus: gli sviluppi Pag. 11-12 O Pequero Nazareno

PROGETTO ARGENTINA

Pag. 13 Un piccolo aiuto alla terra di Papa Francesco

VITA ASSOCIATIVA

Pag. 16-17 Padre Kizito SesanaPag. 18-19 Aloe nel territorioPag. 20-21 Marcia per la solidarietà Smerillo-Montefalcone Appennino

Pag. 14-15 Il senso del partire - testimonianze dei corsisti

MONDO E CULTURE

Pag. 24-25 ... Dal Bangladesh

ALOE ONLUS

Pag. 27 Bilancio 2013 Pag. 26 Aloe ringrazia

SOMMARIO

Pag. 22-23 Diario di un anno di missione di Padre Remo Villa

ALOE NEWS

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EDITORIALE

Come amici e amiche dell’associazione Aloe,siamo orgogliosi del privilegio di averti potuto dare una mano, addolorati per non aver saputo o potuto seguirti in tutti i tuoi sogni ancora più arditi. Ci hai ripetuto tante volte, nelle tue meravigliose lettere, che la cosa più importante per ogni essere umano era ‘attaccare il proprio carro ad una stella’. Ora tu sei diventato una stella, brilli alto nel cielo. Il tuo esempio resterà imperituro per tutti coloro che ti hanno conosciuto. Il Signore che ti ha accolto preso di sé,sicuramente ti consola nel tuo grande dolore per non aver potuto fare di più per il tuo amato Bangladesh, tu che invece hai già fatto così tanto!

Franco Pignotti

Ora cammini libero e sereno per le vie del cielo, dopo aver sentito profondamente la responsabilità di un intero popolo, il popolo bengalese, che non era il tuo, ma che hai imparato ad amare più della tua stessa carne e di cui sembravi aver preso persino le sembianze. Migliaia di bambini, di giovani e di adulti grazie a te e al tuo umile lavoro di missionario e di formatore di maestri, sono potuti diventare uomini veri, consapevoli dei propri diritti e delle proprie possibilità, hanno potuto credere sinceramentedi essere anch’essi �gli di Dio, comunque lo chiamino.

Ciao LucidioCiao Lucidio

Carissimo Lucidio

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GRAZIE LUCIDIO

LUCIDIO CECI: IL CORAGGIO DI FARSI ULTIMO CON GLI ULTIMI

LUCIDIO CECI: IL CORAGGIO DI FARSI ULTIMO CON GLI ULTIMI

LUCIDIO CECI: IL CORAGGIO DI FARSI ULTIMO CON GLI ULTIMI

Giovedì 27 Febbraio è tornato al Signore, all’età di 87 anni compiuti appena una settimana prima, ma nell’anniversario del suo Battesimo ricevuto il 27 Febbraio del 1927, Lucidio Ceci, missionario origi-nario di Montegiorgio, ma vissuto per oltre cinquan-ta anni in Bangladesh. Ha trascorso gli ultimi venti in una regione particolare a statuto speciale, Bandar-ban, la regione collinare a sud di Chittagong, abitata da popolazioni tribali non bengalesi, in mezzo alle quali nessuno straniero avrebbe potuto risiedere a meno che non possedesse un passaporto con cittadi-nanza bengalese, come era appunto il suo caso. Profondo conoscitore della cultura del suo paese di adozione, tanto da aver persino pubblicato, in lingua bengalese, almeno una ventina di testi narrativi per le scuole primarie, ha speso tutta la sua vita al servizio della formazione di maestri per la scuola elementare dei bambini del Bangladesh, convinto che la scuola fosse la prima e basilare forma di ‘umanizzazione’ per una ‘evangelizzazione’ fatta di pura testimonianza in un mondo in cui l’annuncio esplicito non sarebbe stato possibile. Lucidio ha realizzato, in maniera davvero peculiare, in tutta la sua vita, ciò che papa Francesco chiede con forza oggi alla chiesa: uscire da se stessa per andare verso le periferie della storia. Ha vissuto gli ultimi venti anni da solo in una di queste periferie tra le più dimenticate, innamorato della promozione dei diritti umani tra i più poveri dei poveri; a partire dal diritto all’istruzione scolastica per l’apprendimento della lingua nazionale delle migliaia di bambini delle popolazioni tribali delle colline di Chittagong. Non ha fatto nulla da solo, ma ha promosso tra queste popolazioni lo spirito coope-rativo, la passione per l’autosviluppo, l’amore per la propria gente, attraverso la costituzione di una asso-ciazione di maestri, la Shuktara Organization, la “Stella del mattino”, grazie alla quale selezionare, promuovere e preparare giovani maestri bengalesi delle valli, da inviare sui villaggi delle popolazioni popolazioni tribali, in una sorta di volontariato

interno, di passione per l’uomo come �glio di Dio qualunque fosse la religione di appartenenza, che qui è quella musulmana, indù e buddista. Ha quindi colla-borato con i fratelli di queste tre grandi religioni in un profondo rispetto reciproco, testimoniando tra loro l’amore del vangelo, un amore di pura gratuità senza alcuna contropartita, neanche quella della richiesta di conversione. Ha vissuto in pieno quella forma silen-ziosa di annuncio che San Francesco chiedeva, nella Regola non bollata, ai suoi frati che fossero andati tra i musulmani; la stessa forma di missione vissuta da Charles De Foucauld in Algeria. Come associazione Aloe abbiamo seguito passo passo l’attività di Lucidio, a partire dall’anno 2000, ne abbiamo promosso la conoscenza sul nostro territorio, abbiamo raccolto fondi per sostenere il suo progetto scolastico; siamo stati in contatto con lui �no all’ultimo. Abbiamo sempre avvertito il privilegio di averlo per amico e di fargli in un certo senso da retroguardia. Lo abbiamo conosciuto grazie ad una sua lettera che ci era stata passata dal Direttore del Centro Missionario: parlava di regioni lontane e di gente ancor più sperduta, ma in particolare ci aveva colpito una citazione del poeta bengalese Rabindranath Tagore, una citazione che poi abbiamo scoperto essere stato il faro della sua vita:  “Se chiami i tuoi amici a seguirti e nessuno viene, tu parti da solo, parti senza paura”. E Lucidio è stato questo: un uomo coraggioso, un testimone del Vange-lo che non ha avuto paura di incamminarsi da solo verso la periferia della storia, e così facendo ha fatto conoscere a migliaia di bambini il senso della dignità umana, del loro essere �gli di Dio. Lucidio, nei suoi libri di racconti, ha tradotto, rileggendole attraverso le storie quotidiane delle popolazioni in mezzo alle quali è vissuto, parabole e storie prese dal Vangelo e dalla Bibbia, come pure dalla tradizione indù, buddista e musulmana. Ha trasmesso i più puri valori evangelici senza etichettarli come tali, in quanto valori profondi dell’uomo.  Per questo egli amava de�nire i suoi libri di racconti, “il vangelo secondo Lucidio”.

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TESTIMONIANZEI MISSIONARI SAVERIANI IN BANGLADESH SU LUCIDIO

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GRAZIE LUCIDIO

TESTIMONIANZEI MISSIONARI SAVERIANI IN BANGLADESH SU LUCIDIO

Caro ……sono il Superiore Regionale dei Missionari Saveriani qui in Bangladesh. Abbiamo tra noi da quarant'anni un missionario della sua diocesi, Lucidio Ceci, di Montegiorgio, di�cile da catalogare, perché non fa più il prete da 25 anni e lavora tra mussulmani e buddisti nelle regioni collinose a sud del Bangladesh per risusci-tare la scuola pubblica in ambiente tribale dove la scuola signi�ca soprattutto poter parlare la lingua del paese oltre che leggerla e capirla. Lavora anche col nostro aiuto (modico), spende tutta la sua pensione, mobilita tutti gli amici che ha, vive con niente e predica il vangelo vivendolo ogni giorno tra la gente più povera del Bangladesh, e mostrandone il senso nelle centinaia di racconti e favole che scrive e fa leggere in una trentina di scuole pubbliche, oltre che formare maestri supplementari e pagare loro un salario minimo per risuscitare scuole morte o morenti. È a causa sua che la gente del luogo comincia a rispettare i cristiani, soprattutto quando vede che lui ama tutti allo stesso modo e non paga nessuno per farsi battezzare. Purtrop-po, siccome non crede alle statistiche e di fatto non ci sono cattolici nella sua zona, nessuna diocesi lo aiuta e non gli è sempre facile fare la guerra a proprie spese. Quanto alla Provvidenza che dovrebbe pensarci, Essa gli chiede proprio di fare la guerra a sue spese, e questo sistema non sempre funziona, come Lei sa. Ceci ha bisogno di una diocesi alle spalle. Se anche voi di Fermo lo abbandonate non gli resta nessuno. Ceci vorreb-be poter contare sulla sua diocesi in caso di bisogno estremo. Praticamente vorrebbe che a nome della Dio-cesi gli venisse scritta una specie di lettera come questa: “Caro Lucidio, noi di Fermo ammiriamo il lavoro che stai facendo a nome nostro. Tu stai mostrando ai poveri che noi cristiani sappiamo dare senza niente chiedere. A�nché tu possa piani�care il lavoro per l'avvenire noi mettere-mo da parte 3000 euro perché la gente delle colline in Bangladesh impari a parlare, leggere e scrivere la lingua del paese e riesca a vivere da uomini. Quando tu ne avrai bisogno assoluto, il danaro è a tua disposizione.

Così scriveva il Superiore dei Missionari Saveriani in Bangladesh, nella primavera del 2005, ad un responsabile della Diocesi di Fermo che desiderava avere delle

‘referenze’ di questo ‘strano’ missionario appoggiato dall’associazione Aloe:

UNA TESTIMONIANZA DEL 2005: PADRE LORENZO VALOTI

A nome della diocesi: don …… Se vuole dettagli e chiari�cazioni a propo-sito del lavoro che Ceci sta facendo, basta che li chieda. Con auguri di fruttuoso e gioioso lavoro dall'altra parte del mondo.

P. Lorenzo Valoti

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GRAZIE LUCIDIO

Bangladesh, 6 marzo 2014

… Alle 17.30 di Venerdì 28 febbraio abbiamo celebrato la messa per Lucidio leggendo le Beatitudini ... il programma della sua vita ! Lo abbiamo sepolto sulla nuda terra nel cimitero della parrocchia di Bandarban con la partecipazione dei preti e cristiani del posto, sopratutto dei ragazzi e ragazze dell'ostello. Anche se non lo conoscevano molto, i preti del posto e i cristiani della parrocchia si sono dati veramente da fare per onorare degnamente questo "straniero" che aveva speso la vita per i poveri delle montagne.Al mattino dopo, sabato 1 marzo, abbiamo concelebrato nella chiesa parrocchiale e abbiamo ricordato Lucidio. C'era il Vangelo di Mc. 10,13-16 "Lasciate che i bambini vengano a me". Non ci è stato di�cile vedere nella vita di Lucidio la verità e l'importanza di quella PAROLA.Verso le 12 dello stesso giorno siamo partiti per Lama, la cittadina dove Lucidio risiedeva e lavorava. Non avevamo tanto tempo a disposizione a causa dei permessi della polizia, ma abbiamo potuto incontrare e parlare con i professori del College e visitare la sua stanza al terzo piano del College stesso. I professori ne hanno parlato con riconoscenza ed ammirazione. Lo stile di vita povero e semplice, la completa dimenti-canza di se stesso e la totale dedizione ai piccoli e poveri, sono state caratteristiche della vita di "Ceci sir" che hanno toccato profondamente la mente e i cuori di tutta la gente del posto, mussulmani, hindù, buddisti e qualche cristiano. Faranno insieme una celebrazione in memoria dell'indimenticabile "Ceci sir".Abbiamo visto la stanza in cui Lucidio ha abitato durante tutti questi anni: spartana, impolverata, disordi-nata come è sempre stato lui in Bangladesh. Ma non pensate che questo sia disonorevole per lui. Era povero come i poveri, mangiava come loro e peggio di loro, gli bastava quel poco per poter vivere e dare, invece, spazio, tempo ed energie al cuore e alla mente per amare e servire i piccoli e i poveri.Con noi Saveriani, Lucidio, conservava buoni rapporti anche se non voleva mai disturbare. Era contento quando poteva scambiare e condividere con noi sogni, progetti, pareri e preoccupazioni. I suoi limiti e difet-ti (se pur erano tali), non ci hanno mai impedito di restargli amici e fratelli.Vogliamo ricordarlo così, insieme con voi … così come lo avete voluto ra�gurare nelle foto che avete pub-blicato!  Preghiamo per lui. Con a�etto e riconoscenza:

P. Giacomo Gobbi

UNA TESTIMONIANZA ATTUALE: P. GIACOMO GOBBI

Così scrive invece il Missionario Saveriano P. Giacomo Gobbi che ha curato l’estremo saluto del nostro caro amico, celebrando il suo funerale a Bandarban, la più vicina missione cristiana,

96 km di distanza da Lama, dove Lucidio viveva.

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GRAZIE LUCIDIO

TESTIMONIANZA SUL FRATELLO LUCIDIO

Brasile, 28 Febbraio 2014

Sulla morte di mio fratello Lucidio ho poche cose da dire perché quello che ho dentro di me é solo per me. Posso solo dire che é morto il mio eroe, l'uomo più coerente che ho conosciuto, l´uomo che ha amato con i fatti durante tutta la sua vita, senza intervalli, senza pause, sorridendo e questionando tutti coloro che lo avvicinavano. Era impossibile arrivare vicino a lui e non sentirsi a disagio perché si sentiva che da lui emanava qualcosa di speciale: si era dimenticato di sè e pensava solo agli altri.Il suo amore per gli altri non gli faceva vedere ostacoli nè di�coltà. Si è fatto ultimo con gli ultimi con naturalità; lui non lavorava per i poveri e i miserabili della vita: era uno di loro.Talmente incarnato nella cultura del Bangladesh che per dedicarvisi totalmente ha preferito lasciare il sacerdozio e sposarsi. Non gli ho mai domandato : “perché?” conoscevo infatti la risposta: la sua coerenza, i suoi principi, il giocarsi nel “vuoto” con�dando solo in Dio: la vita religiosa, con le sue esigenze é, alle volte, un ostacolo alla scelta radicale dei poveri. Con questa sua scelta non si è impoverito, ma si é arricchito di tutte la qualità del popolo a cui si dedicava. Mi ricordo che �n dai primi tempi nel Bangladesh voleva vivere come loro ... Ci è riuscito.La Chiesa non lo riconoscerà come santo, ma questo non importa niente perché neanche mia madre e mio padre sono stati proclamati santi, ma lo sono come tantissimi altri e sono loro che fecondano la terra.Lucidio non voleva fare cristiani, voleva fare uomini perché quando si fa un uomo questo è fatto per tutta l´eternità. Lui era un uomo e ora sta in quella eternità in compagnia di Dio, della Madonna, di tutti i santi. Ma dopo il suo arrivo, il cielo deve aver sentito uno scossone e Dio non deve avere più tranquillità perché Lucidio deve aver una in�nità di domande da fargli e alle quali non é facile rispondere neanche per Dio. Era molto tempo che non piangevo e ora piango per me e per lui, così lontano e così vicino. Amen!

Lino Ceci

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GRAZIE LUCIDIO

Franco Pignotti, che ha sempre curato il rapporto epistolare con Lucidio, ha ora preso i contatti con i responsa-bili dell’associazione di maestri fondata da Lucidio, SHUKTARA, in particolare con Mohammed Hossain, stretto collaboratore di Lucidio negli ultimi quindici anni e ora responsabile dell’associazione stessa e della prosecuzione del progetto di riattivazione delle scuole rurali. Come potrete quindi leggere, “la storia continua” …. cosa che era nei desideri dello stesso Lucidio. A tutti i nostri sostenitori pertanto diciamo che possono conti-nuare ad inviarci il loro sostegno �nanziario per questo stesso progetto in favore degli ultimi in Bangladesh, anche se ora l’interlocutore diretto si chiamerà “Mohammed Hossain” e con il quale ci scambiamo le benedizioni, lui in nome di Allah e noi in nome di Gesù.

LA STORIA CONTINUA ….IL PROGETTO IN BANGLADESH CONTINUA …. COME VOLEVA LUCIDIO

LA STORIA CONTINUA ….IL PROGETTO IN BANGLADESH CONTINUA …. COME VOLEVA LUCIDIO

Lama 10 Giugno 2014

Caro FrancoGrazie per la tua lettera e grazie soprattutto per la bella notizia del vostro piano di continuare ad appoggiare le attività iniziate dal nostro amato Lucidio Ceci. Ecco alcune brevissime informazioni su queste attività: nei mesi di Aprile e Maggio abbiamo lasciato 6 scuole perché esse hanno migliorato moltissimo e possono ora camminare per conto proprio. Abbiamo invece aggiunto al programma altre sette scuole. Noi provvediamo ogni scuola dei materiali necessari per l ’avanzamento dei bambini. Noi continuiamo le attività sulle linee guida lasciateci da Lucidio. E’ raro trovare nel mondo una persona che ha saputo sacri�care la sua vita come il vostro amico Lucidio Ceci. Potete continuare ad usare lo stesso conto bancario di prima. Avremo bisogno di circa tremila euro. Dio benedica te e i tuoi amici. Noi saremmo felici di accogliervi in Bangladesh se vorrete venire.

Sinceramente tuoMohammed Hossain, Responsabile di SHUKTARA CLUB.

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LETTERE DALLE MISSIONI

Fiatà, 14/06/2014

Gentilissima Signora Presidente ed equipe di ALOE, innanzitutto chiedo scusa, sicura della vostra com-prensione, del lungo silenzio nel dare le notizie della situazione del Centro « CRISF » dopo la costruzione dello stabile. Come sapete il 24 gennaio sono terminati i due anni prolungati di qualche poco nella contabilità per la rendicontazione. Al 18 genna io abbiamo iniziato le attività proprie del Centro « CRISF » (Cen-tro di Rieducazione e Inserzione sociale –Fiata) , con un Fisiochinesiterapista che ha fatto le visite mediche a una decina di disabili, per lo più bimbi, prescrivendo la terapia riabilitativa che i piccoli hanno iniziato subito due volte alla settimana, al sabato per chi va a scuola e al lunedì per i più piccoli che non frequentano la scuola. Ora è il sesto mese che abbiamo questo appuntamento mensile per le visite e il controllo delle terapie. Una quarantina di persone hanno appro�ttato delle visite mediche, e una ventina di bimbi, adolescenti e qualche adulto, seguono le terapie ogni settimana. Il �siotera-pista prescrive apparecchi ortopedici e scarpe corretti-ve, come pure mette i gessi ecc. A questo punto inter-viene l’Ortoprotesista per la fabbricazione degli appa-recchi e il calzolaio per la parte che lo riguarda: scarpe ortopediche ecc. Per tutti questi interventi le famiglie dei disabili danno un piccolo contributo nei limiti del possibile, in accordo con l’Assistente Sociale che li sensibilizza alla partecipazione, ma è una partecipazio-ne davvero insu�ciente e simbolica. Per ora ci appog-giamo ancora un po’ sulla Fondazione Liliane per i disabili e sulla Provvidenza che arriva piano piano. Abbiamo inoltrato da quasi due anni la documentazio-ne per l’approvazione del Centro da parte del Ministe-ro della Salute, ma ancora non si possono soddisfare le condizioni richieste per l’approvazione (esempio un medico ortopedico che attenda due volte alla settimana).

LETTERA DAL TOGO SUI PROGRESSI DEL PROGETTO DEL CENTRO DI RIABILITAZIONE

Non possiamo ancora permetterci questo lusso. Nella prossima settimana aspettiamo il container dove riceveremo del materiale che ci avete gentilmente invia-to ancora. Ringraziamo di cuore insieme a tutti i bene-�cati, del vostro grande lavoro per avere inviato i fondi ed il materiale. Solo Dio saprà ricompensarvi! In questi cinque mesi siamo stati costretti già a licenziare il calzo-laio a causa del suo comportamento e un altro ha già iniziato meglio il suo lavoro da due settimane. Ora siamo in una fase delicata dovendo trovare un mercato per vendere le scarpe cercando di guadagnare qualcosa per coprire almeno un po’ le spese mensili che si fanno per il Centro. E’ venuto a mancare nel Consiglio di Amministrazione un grande appoggio nella persona del Padre Vossa Emanuele, chiamato da Dio a miglior vita, ed è stato sostituito da un altro sacerdote datoci dal Vescovo della Diocesi. A causa della situazione econo-mica, il Centro non è equipaggiato se non con mobili da voi inviati attraverso i Container e altri mobili di fortu-na, ma la palestra ha quasi tutto per funzionare bene ed è questo l’essenziale. Ecco in poche righe la situazione del Centro �no ad oggi.

Ancora un grazie sincero a tutti e a ognuno dai bene�cati del

Centro “CRISF” e dalla Congregazione delle Suore

“Povere Figlie di S. Gaetano”.

Suor Luciana Maulo

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Lama 10 Giugno 2014

Caro FrancoGrazie per la tua lettera e grazie soprattutto per la bella notizia del vostro piano di continuare ad appoggiare le attività iniziate dal nostro amato Lucidio Ceci. Ecco alcune brevissime informazioni su queste attività: nei mesi di Aprile e Maggio abbiamo lasciato 6 scuole perché esse hanno migliorato moltissimo e possono ora camminare per conto proprio. Abbiamo invece aggiunto al programma altre sette scuole. Noi provvediamo ogni scuola dei materiali necessari per l ’avanzamento dei bambini. Noi continuiamo le attività sulle linee guida lasciateci da Lucidio. E’ raro trovare nel mondo una persona che ha saputo sacri�care la sua vita come il vostro amico Lucidio Ceci. Potete continuare ad usare lo stesso conto bancario di prima. Avremo bisogno di circa tremila euro. Dio benedica te e i tuoi amici. Noi saremmo felici di accogliervi in Bangladesh se vorrete venire.

Sinceramente tuoMohammed Hossain, Responsabile di SHUKTARA CLUB.

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PROGETTO BRASILE

PROGETTO MANAUS: GLI SVILUPPI

I Bambini di

LER PARA CRESCER

vanno all Universita...

per un giorno

a settimana!

Manaus, 25 marzo 2014

Cari amici di ALOE e dei teatri del Mondodue anni fa Franco ci aveva fatto la proposta di una collaborazione con i Teatri del mondo di Porto Sant’Elpidio, che volevano realizzare un progetto di teatro in giro per il mondo. Abbiamo realizzato questa collaborazione nel settembre 2013. Il teatro ci ha aperto ad una dinamica nuovaun nuovo modo di far ri�ettere i bambini e gli adole-scenti del Ler para crescer. Grazie a quella esperienza e alla risonanza avuta sulla stampa locale di Manaus, siamo stati contattati dall’ Università dello stato di Amazonas (UEA) e da sei mesi abbiamo iniziato una bella collabora-zione teatrale con essa. Quest’anno questa collaborazione prevede la presenza dei bambini ed adolescenti dell’ Istituto Ler Para Crescer (ILPC), tutti i venerdi pomeriggio dentro l’università.Settanta bambini e adolescenti della periferia incantati, felici, segnanti...

Grazie Eventi Culturali

per aver sognato di seminare il sogno del teatro per ragazzi in giro per il mondo.

per il desiderio di sostenerci.Grazie ALOE

Un caro abbraccioTommaso

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PROGETTO BRASILE

“O PEQUEŇO NAZARENO” è una associazione di volontariato che nasce a Manaus, accanto alla già a�er-mata LER PARA CRESCER, per occuparsi espressa-mente dei “Meniños de rua” (Bambini di strada). Ad essa si dedicheranno in modo particolare Elaine e Tommaso che ne è il coordinatore e legale rappresentante. Essa si avvale di una “casa di accoglienza” per i bambini che vogliono abbandonare la vita di strada, di un “pulmino” utilizzato per fare attività con i gruppi di bambini di strada nelle varie parti della città, e di una “metodologia pedagogica” improntata alla pedagogia di Paulo Freire, elaborata oltre che dall’esperienza sul campo di Tomma-so ed Elaine attraverso l’esperienza di Ler para crescer, anche dall’opera di un missionario di origine tedesca che ha fondato nel 1993 a Fortaleza, con questo stesso nome, un movimento per il recupero e il reinserimento dei bam-bini di strada in Brasile. “Il Piccolo Nazareno” è una organizzazione non governativa, fondata il 27 maggio 1993 a Fortaleza per svolgere attività di assistenza in particolare con i bambini e gli adolescenti di strada di questa città del nordest brasiliano. Dalla strada, il servi-zio di questa associazione sul terreno dell'educazione sociale è aumentato espandendosi ad altre forme di assistenza nel corso della sua carriera ed essa è diventata

uno dei soggetti più attivi sul terreno sociale a Fortaleza. Dal marzo del 2003, l'organizzazione ha esteso la sua attività alla città di Recife con una sua �liale e dal 2005, Il Piccolo Nazareno ha contribuito alla creazione di una Rete Nazionale articolata di attori che lavorano con i bambini e gli adolescenti che vivono in strada in tutto il Brasile. La rete si chiama Campagna Nazionale per il Bambino di Strada. Attualmente la rete è composta di circa 600 partner distribuiti in tutto il Brasile impegnati a proporre politiche pubbliche che garantiscano i diritti dei bambini e degli adolescenti in situazioni di estrema vulnerabilità sociale. Nel 2008, l'organizzazione si è dotata di un programma per la formazione e l’inserime-nto dei ragazzi nel mercato del lavoro. Il 6 dicembre 2013 “O Pequeño Nazareno” apre u�cialmente le sue attività a Manaus, in collaborazione con i fondatori dell'Istituto "Ler para crescere", i nostri amici Tommaso ed Elaine. Mercoledì 10 giugno è stata inaugurata la casa del progetto “O Pequeño Nazareno” con una grande partecipazione di persone. Già dal 1 luglio comincerà l’attività di accoglienza dei bambini. Aloe è stata una delle realtà che ha contribuito �nanziariamen-te alla nascita di questo progetto, e continuerà ad appog-giarlo anche in futuro.

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PROGETTO BRASILE

Caro Franco e ALOE,vi scrivo a nome del O Pequeno Nazareno.In Gennaio di 2013 Io ed Elaine prendevamo la decisione de�nitiva di non tirarci più indietro davanti a questa s�da che i bambini di strada ci lanciavano qui nelle strade di Manaus, timidamente per le nostre capacità, ma con tutta la forza che avevamo anche grazie al nostro cammino missiona-rio, che con la fede ci incoraggiava a non desistere davanti alle di�coltà, e che questo non era un nostro progetto, ma appena due persone che collaboravano ad un progetto di giustizia sociale, che riguardava tutti noi, principalmente chi convive nel quotidiano con questi ragazzi, tanti sono quelli che passano sopra di loro in macchina, tanti quelli che cammina-no al loro lato sui marciapiedi della città, e noi face-vamo appena parte di questa società che non riesce a fare la pazzia di scandalizzarsi davanti a questa situazione. Molti di voi hanno conosciuto alcuni di

COSÌ CI SCRIVEVANO TOMMASO ED ELAINE NEL MESE DI MARZO ….

cazzuola in mano, ma con entusiasmo si sono trasfor-mati in artigiani; la kombi (pulmino), altro strumento che ci ha aiutato tantissimo nelle attività. Noi conti-nuiamo, e vi proponiamo ancora una volta di cammi-nare al nostro lato. In allegato vi mandiamo tutto il progetto iniziale, e tutto il materiale per capire come lavoreremo con i ragazzi, con le famiglie, con il percorso scolare e di indipendenza dei ragazzi, il lavoro di sensibilizzazione con la società.

questi ragazzi di strada nei video e nei racconti di Alice e il gruppo di teatro, molti di voi hanno intuito che loro non sono lì per scelta, molti problemi che hanno radici nelle proprie fami-glie e una società che ha volte é di esclusione. Siamo felici di annunciar-vi che �nalmente abbiamo quasi tutti i documenti, l´ultimo documento, dovremmo riuscirlo ad ottenere nel giro di 30- 40 giorni. Stiamo realiz-zando molti contatti con le istituzioni pubbliche e molti amici che vogliono aiutarci a costruire insieme questo sogno.Voi siete tra i primi, e tra quelli che più di altri,   ci hanno sempre incoraggiato a rispondere a questo desiderio dei ragazzi ad avere una casa, ci avete aiutato concretamente nella costruzione di questo sogno, le stanze dove i ragazzi dormiranno sono state costruite interamente con il lavoro di persone che nella maggior parte dei casi non aveva mai preso una

Manaus, 28 marzo 2014

Un caro abbraccio, vi aspettiamo presto,Tommaso e Elaine

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UN PICCOLO AIUTO ALLA TERRA DI PAPA FRANCESCO

PROGETTO ARGENTINA

Un piccolo aiuto ad una scuola fondata in Argentina da padre Italo Conti, sacerdote fermano vissuto per 37 anni a Santiago de l’Estero, nel nord dell’Argentina tra le popolazioni indigene

Padre Italo Conti, a sinistra nella foto, mentre alla presenza de vescovo di Santiago de l’Estero si inaugura la scuola di Tintina, per la quale Aloe ha contribuito con una

sua donazione alla costruzione dl muro di cinta.

Foto della inaugurazione della scuola

“Il 28 ottobre 2013  l’associazione ALOE ha donato € 500,00 a beneficio della Scuola Santa Rita costruita dal Padre Italo Conti a Tintina , Santiago del Estero, Argentina, nella Diocesi di Añatuya. Il contributo è stato utilizzato per realizzare un recinto intorno alla scuola. P. Italo Conti, il direttore i docenti gli alunni e le famiglie degli alunni della scuola Santa Rita ringraziano per questa colla-borazione generosa che ha permesso di terminare l'opera che è

stata inaugurata a Marzo all'inizio dell'anno scolastico”

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VITA ASSOCIATIVA

“Il Senso Del Partire”…

Bella esperienza la partecipazione al corso “Il senso del Partire”, propedeutico per chi si appresta a compiere un’esp-erienza missionaria ma ancora più utile per chi non parte, al �ne di dare un e�cace senso al … “restare”. Incontri con relatori quali�cati e appassionati e tematiche di grande interesse, ne cito alcune: • l’interazione tra diverse culture, dal multiculturalismo all’intercultura;• l’identità nell’Africa contemporanea, tra tradizione e modernità;• le disparità tra nord e sud del mondo, le dinamiche economiche che le generano, globalizzazione ed economia mondiale; • stili di vita per una economia solidale; • testimonianze di vita e lavoro nella drammaticità della situazione nei paesi del “sud del mondo”, particolar-mente toccante quella riguardante un fruttuoso progetto di recupero e condivisione con i bambini di strada a Nairo-bi, �gli dello sradicamento delle grandi metropoli, delle precarie situazioni economiche e sanitarie. Quali considerazioni a �ne corso? Avidità, corruzione, competizione, paura, dolore, ansia, solitudine, grigiore sono entrati con violenza nella vita di tutti i giorni. Di libertà, soddisfazione, allegria, responsabilità non se ne sa quasi più nulla. Antidepressivi a colazio-ne, pranzo e cena.Viviamo in un periodo di crisi economica, incominciamo a scorgere situazioni da terzo mondo anche nelle nostre città, ma non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. Dovremmo iniziare a considerare la crisi come una “opportunità” per cambiare stile di vita, rendendolo più sobrio, meno dipendente dai consumi energetici, dai cibi che arrivano da lontano, da quelle merci che sono un “surplus inutile”, ma che il martellamento pubblicitario ci vuole convincere siano indispensabili, da sprechi quotidiani di beni primari quali acqua, cibo, energia. Il commercio equo e solidale tenta di combattere l’abisso che c’è tra le econo-mie del primo e del terzo mondo, e creare ponti di solidarietà ed economia umana, guardando non solo al prezzo dei prodotti, ma alle condizioni sociali. Il capitalismo delle multinazionali sfrutta le di�erenze, chiude fabbriche dove la mano d’opera costa di più e le apre dove costa meno, almeno dieci volte meno. Che fare? Leggere le etichette e non acquistare un prodotto che proviene da un paese senza tutele e servizi sociali. E’ questa la di�erenza che il prezzo nasconde. E’ necessaria una ride�nizione radicale delle relazioni interumane, basate sui bisogni locali anziché sull’avidità del capitalismo globale. Diamo più importanza alla qualità dei rapporti con gli altri, all’amore, al quieto vivere, all’armonia, alla spontaneità, alla condivisione, al volontariato e alla solidarietà. Il cambiamento può avvenire se ne siamo noi il motore trainante, non aspettiamolo dai politici o dai poteri econo-mici che, anzi, hanno tutto l’interesse a tenerci succubi. Il miracolo del cambiamento può partire da ognuno di noi. E’ il “senso del restare”. GRAZIE ALOE.

Fabio Pallisco

UN PRIMO PASSO VERSO IL CAMBIAMENTO DEL PROPRIO STILE DI VITA.

testimonianze dei corsisiti:

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VITA ASSOCIATIVA

Cristina Antonini

“Il Senso del Partire”…

“Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele” citazione che racchiude il signi�cato di questo corso a parer mio. La “cultura del diverso” inizia proprio con la sensibilizzazione della collettività : imparare a vivere in un mondo multiculturale, inclusivo, capire, accettare e non reprimere negando le di�erenze. Queste tematiche sono state ben a�rontate durante il corso: dalle ragioni dello squilibrio Nord e Sud del mondo nell'età della globa-lizzazione, all'incontro antropologico con l'altro per una nuova cultura dell'accoglienza, ai cooperanti internazio-nali di lungo corso Jerome ed Erica che hanno incentrato la loro testimonianza sulla Palestina, all’esperienza sul campo di missionari di lunga data, �no ai nuovi stili di vita equo-solidali. Si è avuta la possibilità di avere una visione globale dei problemi nei Paesi in via di sviluppo e quali potrebbero essere i possibili scenari risolutivi attraverso forme di cooperazione, collaborazione grazie agli aiuti dei volontari pronti a partire! In molti si potrebbero domandare ma il corso a cosa serve? In fondo sono argomenti che si sentono oramai da tempo e sembrano essere lontani dalla nostra realtà. E invece non è così: l'immigrazione, il senso dell'ac-coglienza, il saper mangiare e scegliere cosa mangiare sono realtà che ci riguardano da vicino, e se iniziassimo già nel nostro piccolo, nella nostra vita quotidiana a fare qualcosa, si potrebbe impare ad apprezzare ciò che magari prima non sembrava fosse così importante. Allora SI il corso aiuta a sensibilizzare ed arricchire il proprio bagaglio culturale e poter a�rontate al meglio un eventuale viaggio missionario verso quelle culture che hanno ancora tanto da insegnarci!

Ci siamo imbattuti in ALOE per caso, come spesso accade per le cose belle e imprevedibili della vita.Dal racconto dell’esperienza di missione di un conoscente è nata la voglia di saperne di più su quest’ associazione. E così, grazie a facebook, abbiamo iniziato a seguire qualche evento , con l’intenzione di partecipare al successivo corso di formazione missionaria. E così è stato.Un cammino intenso e concreto. L’emozione dei racconti e delle immagini provenienti dalle missioni sono state arricchite dall’approfondimento di problematiche culturali ed economiche.    Un ambiente umanamente ricco e stimolante, una piccola grande famiglia impegnata quotidianamente a di�ondere solidarietà .Cosa dire di più ? Grazie ALOE, ci vediamo alla prossima iniziativa!

Lucia Limatola - Andrea Cellerino

Padre Sosthène Bayemi, Vescovo del Camerun, con i volontari di Aloe

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Con ALOE a Fermo un ospite d’eccezione: padre KizitoQUANDO SI DICE ADDIO ALLA STRADA!

Sabato 15 marzo scorso nella sala conferenze di villa Nazareth si è tenuto un incontro con un mis-sionario d’eccezione: padre Renato “Kizito” Sesana, comboniano, dal titolo quanto mai stimolante, Fare Koinonia con i bambini di strada nelle periferie di grandi metropoli africane! originario di Lecco il suo nome vuol dire “piccolo padre” in lingua locale, il corri-spettivo di “padrecito” dell’America Latina, appellativo dato a chi si prende cura dei piccoli. Sta ad indicare anche il battesimo straordinario della sua vita quando ha scelto di vivere con i più poveri, non certo per esserne uno in più bensì per traghettare, dalla prostituzione, dalle droghe, dalla solitudine dell’AIDS, alla liberazione di una vita comunitaria e condivisa tantissimi bambini, ragazzi, madri. Ora vedere questi ragazzi andare a scuola, cantare, crearsi un futuro sembra un miracolo. Il primo miracolo certamente lo hanno compiuto loro stessi, perché hanno dovuto creare un rapporto di �du-cia quando vivevano nell’abbandono e nell’ignoranza dei propri diritti, hanno dovuto credere nell’amicizia, quando venivano da bande violente, hanno dovuto credere alla proposta dei volontari e degli educatori: i problemi si risolvono tutti insieme. Lo stesso missionario rappresenta, in fondo, un’o�erta che potrebbero anche ri�utare. Non c’è gioia più grande che essere accolti dai poveri e far loro strada “senza farsi strada”, come diceva don Milani, anzi cam-minando insieme?In Zambia prima e poi in Kenya e in Sudan, Padre Kizito è innanzitutto un giornalista: direttore ancora giovanissimo della prestigiosa rivista missionaria Nigrizia dal 1973 al 1977, sarà il fondatore in Africa di due testate giornalistiche. A partire dal 1977 il giorna-lista diventa missionario, e la sua storia personale si intreccerà in maniera permanente con l’Africa. In Zambia, si rende subito conto dei limiti di uno stile di vita missionario per la gente e non con la gente.

Egli sceglie da subito l’immersione totale e fonda la Comunità Koinonia, ispirando la sua azione alle prime comunità cristiane descritte dagli Atti degli Apostoli e tenta la condivisione totale, di vita, di progetta-zione e di azione con la gente in mezzo alla quale vive. Da questa condivisione di base nasceran-no tutte le sue scelte future, in particolare la scelta di dedicarsi ai “bambini di strada”, un fenomeno recente in Africa dove la famiglia allargata è l’asse portante della cultura tradizionale e dove quindi c’è sempre qualcuno che possa prendersi cura dei bambini del clan familiare. Ma lo sradicamento delle grandi metropo-li, la situazione economica delle famiglie sempre più precaria e soprattutto la piaga dell’AIDS che causa la drammatica ridu-zione della fascia adulta della popolazione �nisce con il mettere in strada migliaia di bambini senza più appoggi e senza più casa, che si riuniscono in bande e vivono di espedienti. In Zambia prima, ma poi in Kenia e in Sudan padre Kizito ha avviato progetti per il recupero di questi bambini di strada, li accoglie e propone loro una vita nuova insieme, basata sulla libertà - nessuno sarà mai obbligato ad entrare nel progetto di recupero o sarà costretto a rimanerci, le porte sono sempre aperte in entrambi i sensi -, sulla responsabilità – i bambini e i ragazzi man mano cheprocedono nella loro crescita diventano essi stessi educatori e strumenti di recupe-ro e di formazione per altri bambini e ragazzi, utilizzando il metodo del peer educator – e sulla creatività: i bambini,

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ragazzi e giovani sono stimolati alla espressione personale in tutti i campi, dal lavoro, all’arte, al teatro, ecc. in modo da far imparare a dare il meglio di sé, a diventare autonomi e propositivi.Accanto alla Koinonia Community, è inoltre sorto a Nairobi il Diakonia Insti-tute, una sorta di College universitario dove possono accedere tutti i giovani e le ragazze poveri che non sono potuti acco-starsi alle Università a causa delle di�-coltà economiche o del non su�ciente livello raggiunto. Presso il Diakonia Institute, famiglia allargata, comunità più che asettica università i giovani possono superare le di�coltà e raggiungere risultati eccellen-ti. Alcuni di loro sono poi stati destinata-ri, tramite borse di studio, anche di master in Italia o in altri paesi europei e sono ora protagonisti di qualità nel lavoro di recupero e di formazione dei diversi progetti per i bambini di strada!L’incontro è stato seguito da almeno una settantina di persone, non tutte interve-nute per il corso di formazione, ma attirate dal calibro del relatore, padre Kizito Sesana che in tutta la sua vita ha saputo coniugare egregiamente la passio-ne per l’uomo alla capacità di raccontarla attraverso la sua attività giornalistica sia in Africa che in Italia e la sua versatilità di scrittore con al suo attivo una sessanti-na di titoli tra libri e saggi, tutti inerenti la sua esperienza missionaria nei tre paesi africani con i quali si è profondamente identi�cato.

Ombretta Morganti

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Dal 12 al 20 Luglio, si terrà a Porto S. Elpidio la XXV edizione del Festival Internazionale del Teatro per Ragazzi, ed ALOE, vista l’annuale collaborazione per gli anni 2012/2013 con lo sta� dei Teatri del Mondo, allestirà una mostra fotogra�ca al piano terra di Villa Murri, permanente per tutta la durata del festival. La mostra, curata con la collaborazione del fotografo Ennio Brilli, sarà inerente al progetto dei “Meninos de rua” che ALOE porta avanti con l’associazione Ler Para Crescer di Tommaso Lombardi ed Elaine Elamid, giovane coppia che nella grande città di Manaus, Brasile, lavora con bambini, adolescenti e ragazzi di strada. La mostra riguarderà il progetto biennale che i Teatri hanno portato avanti con i ragazzi della Colonia Antonio Aleixo, uno dei quartieri di periferia dove l’associazione opera, e, per l’anno 2013, anche con i ragazzi di strada. Il progetto ha visto la realizzazione di due spettacoli teatrali realizzati con i ragazzi e che, per il 2013, ha riguardato la messa in scena della storia di Pinocchio. Le foto sono della nostra volontaria Alice Ciccolini che l’anno scorso, a Settembre, è partita per due settimane con il gruppo dei Teatri per assistere e partecipare in prima persona al progetto del teatro e prendere visione delle attività che Tommaso ed Elaine stanno portando avanti. Tra tutte, spicca la realizzazione di una casa di accoglienza e recupero dei ragazzi di strada, inaugurata lo scorso 9 Giugno e che ALOE ha sostenuto in parte, insieme all’acquisto di un furgoncino per lavorare con i ragazzi.

A LUGLIO, MOSTRA A VILLA MURRI DI PORTO SANT’ ELPIDIO CON I TEATRI DEL MONDO

ANOVEMBRE , IN AMANDOLA in occasione della festa “diamanti a tavola” saremo presenti con una fantastica “pesca di bene�cenza”

AD AGOSTO , A CAMPOFILONEin occasione della sagra dei maccheroncini di Campo�lone, saremo presenti con una mostra fotogra�ca sui progetti da noi appoggiati. Rimanete aggiornati seguendo i nostri contatti: www. aloemission.org - Facebook: Associazione missionaria aloe - Aloe onlus - twitter@aloeonlus

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VITA ASSOCIATIVA

Per il terzo anno consecutivo, ALOE ha aderito e partecipato con il suo banchetto informativo, alla grande festa del Primo Maggio di Porto S. Elpidio, giunta quest’anno alla decima edizione. Un grande evento che ha visto negli ultimi anni aumentare il numero di partecipanti, con migliaia di persone che invadono ogni anno il lungomare, animato da bancarelle, giochi gon�abili, stand gastronomici e tanta musica, a partire già dalla sera precedente del 30 Aprile con l’esibizione di quattro gruppi musicali, tra i quali il più noto cantante Brunori Sas.Nonostante il tempo incerto della mattina, il lungomare si è poi riempito di gente ed ALOE era presente, con ca�è e dolci fatti in casa, anche per pubblicizzare l’annuale marcia della Solidarietà Smerillo-Montefal-cone, nonché i propri progetti ed iniziative.

ALOE DI NUOVO PRESENTE AL PRIMO MAGGIO DI PORTO SANT’ ELPIDIO

24-25 Aprile 2014 “ VELE DI SAN RUFFINO” Anche quest’anno ALOE ha partecipato con un banchetto informativo all’evento “VELE DI SAN RUFFI-NO”, parco dei Monti Sibillini , FM. Nel corso della manifestazione, che dura due giorni, si sono svolte le regate, sono stati allestiti stand gastronomici, un mercatino di prodotti tipici del territorio e organizzate attività per bambini, escursioni e passeggiate a cavallo.Nonostante le previsioni del tempo non troppo rassicuranti c’è stata un’ottima a�uenza di persone e grazie a questo abbiamo potuto promuovere la “Marcia della Solidarietà Smerillo – Montefalcone”, arrivata quest’anno alla sua XI edizione, raccogliere fondi e far conoscere l’associazione.

Ringraziamo gli organizzatori dell ’evento per la loro disponibilità e tutti coloro che sostengono i progetti di Aloe.Rosita Monica e Nazzareno

Grazie alla disponibilità degli organizzatori dell ’evento, che hanno riservato uno spazio per la nostra associazione tra i tanti espositori di prodotti di artigianato dei dintorni.

CI SIAMO ANCHE NOI!

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Si è svolta domenica 1 giugno, dopo un rinvio forzato a causa del maltempo del primo weekend di maggio, la XI° edizione della Marcia per la Solidarietà Smerillo - Montefalcone Appennino, organizzata come sempre dall’Associazione Missionaria ALOE Onlus in collaborazione con i Comuni dei due paesi ospitanti e la Pro Loco 2000 di Montefalcone Appennino. Sono circa 500 le persone intervenute per sostenere l’associazione ALOE ed i suoi progetti missionari nel mondo. Il ritrovo alle 9 circa in piazza a Smerillo, in una piazza che fino a questa edizione della Marcia non aveva nome. Dal 1 giugno 2014 infatti essa porta il nome del missionario montegiorgese Lucidio Ceci, recentemente scomparso a 87 anni in Bangladesh, dove è stato un infaticabile promotore dello sviluppo umano e dell’educazione in particolare, aiutando la popolazione locale nel recupero e nella gestione delle scuole rurali più disagiate. ALOE Onlus fin dalla sua nascita si è fatta promotrice dell’attività di Lucidio e la Marcia per la Solidarietà è infatti nata nel 2004 proprio come iniziativa a sostegno di questo splendido e “piccolo” uomo che è sempre rimasto legato alla sua terra natia: per lui Smerillo era semplicemente “il paese delle fate”, il paese da cui sarebbe sorta una nuova visione del mondo, un mondo più giusto. La cerimonia con l’inaugurazione delle targhe, una con la scritta “Piazza della Solidarietà - Lucidio Ceci ” e l’altra con una lettera di Lucidio ai partecipanti della Marcia nel 2012, si è svolta alla presenza del nuovo sindaco di

Michele Ortenzi Vice Sindaco di Montegiorgio

DOMENICA 1 GIUGNO SI È SVOLTA LA 11° EDIZIONE DELLAMARCIA PER LA SOLIDARIETÀ SMERILLO – MONTEFALCONE APPENNINO

DOMENICA 1 GIUGNO SI È SVOLTA LA 11° EDIZIONE DELLAMARCIA PER LA SOLIDARIETÀ SMERILLO – MONTEFALCONE APPENNINO

VITA ASSOCIATIVA

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1°Classificato: Simone Longo; 2°: Daniela Cimini; 3° Eugenio Monaldi

3°21

1°Classificato: Simone Longo; 2°: Daniela Cimini; 3° Eugenio Monaldi

Devis Benfaremo

Egidio Ricci ex Sindaco di Smerillo Antonio Vallesi Sindaco di SmerilloRosanna FortunatiCognata di Lucidio Ceci

1°1°

2°2° 3°

VITA ASSOCIATIVA

Smerillo A ntonio Vallesi, del sindaco uscente Egidio Ricci, del vicesindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi, del fratello, della sorella e della cognata di Lucidio, Rosanna Fortunati e del direttivo dell’associazione ALOE. Anche in questa undicesima edizione durante la marcia si è svolto un concorso fotografico che ha visto la parteci-pazione di un discreto numero di fotoamatori. La partenza è stata poi scandita dal rullare dei tamburi dei musici della contrada Fiorenza di Fermo ed è stata allietata dalle voci dei bambini della scuola dell’ infanzia di Montefal-cone. Il percorso naturalistico in mezzo al bosco è proseguito con l’accompagnamento di intrattenimenti musi-cali e testimonianze di giovani che, come Loredana e Luca, hanno scelto di vivere una esperienza di vita e di amore vicino ai missionari e alle popolazioni lontane. Ad accogliere i partecipanti a Montefalcone un lauto pranzo preparato dalla Pro Loco. Nonostante un breve acquazzone pomeridiano, la festa è proseguita con l’est-razione dei premi della raccolta fondi a sostegno di tre progetti: l’avviamento di un centro di fisioterapia per bam-bini disabili in Togo; il sostegno ad una Radio indigena nella foresta amazzonica del Perù; la costruzione di un centro per le attività giovanili a Kindu, in Congo. Infine, la celebrazione eucaristica con la presenza di due missionari della Consolata, padre Remo Villa, missionario in Tanzania, e il congolese padre Cyrille Kayembe, da poco assegnato alla comunità di Santa Maria a Mare. La ‘raccolta fondi’, abbinata alla marcia come in ogni precedente edizione, ha fruttato all’incirca 12.000 euro, somma che sarà interamente destinata ai tre progetti già menzionati. Da parte dell’ associazione ALOE Onlus sentiti ringraziamenti agli sponsor e a tutti i partecipanti per l’ amicizia e la sensibilità dimostrate anche in questa edizione.

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HEKA NEWS. Diario di un anno di missione.

di Padre Remo Villa

ALOE NEWS

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HEKA NEWS. Diario di un anno di missione.

di Padre Remo Villa

Di imminente pubblicazione !

Tra i tanti ospiti che hanno animato il corso di formazione IL SENSO DEL PARTIRE, segnaliamo Padre Remo Villa, missionario della Consolata in Tanzania, dove nei vari anni recenti,

almeno una decina di volontari ALOE lo hanno raggiunto per condividere con lui un po’ della sua missione. Di lui abbiamo spesso parlato in questo nostro giornale. Padre Remo è stato presente, oltre che il 4 Maggio per un incontro del corso, anche Domenica 1 Giugno alla Marcia della solidarietà Smerillo-Montefalcone,

trascorrendo con noi l’intera giornata �no alla celebrazione della eucarestia.

Durante tutto l'anno 2012, dal 1 gennaio al 31 dicembre, padre Remo, ha tenuto un diario di una sua nuova missione sperduta nella savana dell'altopiano tanzaniano. Abbiamo pensato di ricavarne un libro, dove testo e immagini si rincorrano in modo da riuscire a comunicare l'impegno di una vita e il contesto di una situazione.

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ALOE NEWS

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Il diario si snocciola giornalmente, in uno stile piano e colloquiale, quasi crona-chistico, narrativamente sincopato. Potrebbe apparire persino monotono in quel suo riferire di piccole cose, incontri di routine, temperatura che sale e che scende, strani nomi di località che si susseguono una sull ’altra poiché il suo terreno di azione è un territorio molto ampio, dove i moltissimi villaggi seguiti sono ad ore ed ore di macchina uno dall ’altro, su strade polverose nella lunga stagione secca e quasi impossibili da transitare nella breve stagione piovosa. Man mano che si procede però ci si appassiona sempre di più, della stessa passione del missionario, che vive i suoi giorni come una continua scoperta. Padre Remo è una persona attenta all ’ambiente geogra�co ed umano; concepisce la sua missione come passio-ne per l ’uomo; in lui l ’attenzione al sacro è ovviamente costante, si occupa di catechesi e di sacramenti, continua a visitare le comunità per la celebrazione delle messe, ad organizzare la formazione dei catechisti.Ma si avverte anche immediatamente che la sua concezione della missione è profondamente in linea con quanto va ripetendo papa Francesco da quando è salito al soglio di Pietro: ‘essere chiesa’ signi�ca uscire da sé alla ricerca dell ’altro, verso le periferie della storia per mettersi al loro servizio; realizzare ‘ospedali da campo’ là dove l ’uomo so�re e sta male. Nel suo costante girovagare per gli innu-merevoli ‘paesi’ della sua missione, guarda la realtà e ne ‘vede’ i possibili sviluppi per la promozione umana. Il suo sguardo è sempre lo sguardo di una persona di sintesi, che mentre scopre l ’esistente, pensa già a come lo si possa migliorare, inte-grare, sviluppare a partire da altri input, da altre esperienze.

Il libro verrà realizzato grazie al contributo di diversi enti. Il ricavato della sua vendita e distribuzione sarà pertanto interamente devoluto a sostenere un importante progetto idrico: la costruzione di alcuni laghetti arti�-ciali per la raccolta dell'acqua piovana per usi sia domestici che agricoli. 

Il libro sarà composto di circa 300 pagine di cui oltre la metà di carattere fotogra�co. Verrà distribuito al costo di 15,00 euro e sarà pronto per �ne settembre. A partire da subito potrà essere già prenotato scrivendo al nostro indirizzo email [email protected]

Dall’Introduzione al libro

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MONDO E CULTURE

... Dal Bangladesh

Golam Rabbany BIPLOB è nato in Bangladesh nel 1974. Ha ricevuto numerosi premi, "Beyond the Circle" è il suo secondo film. I suoi due film sono stati candidati all ’Oscar come proposta del Bangladesh nella sezione film in lingua straniera.

In Beyond the Circle (Oltre il cerchio), il lungometraggio che prosegue la sua ricerca artistico-culturale, Biplob scorge una favola morale nel pressante ed inevitabile cambiamento che caratterizza la sua società: l’esodo dalla campagna alla città. Haripada è un musicista hindu del nord rurale del paese che nonostante ciò ha adottato un ragazzo musulmano, Moqbul, accogliendolo nella sua famiglia. Il suo unico contatto con la vita della città si verifica in occasione di un intervista sulla musica richiestagli da un giornalista, Selim. Una volta pubblicata tale intervista, Selim torna da Haripada e lo invita a Dhaka. Una capitale di oltre dodici milioni di abitanti come Dhaka ingoia gli uomini come Haripada minuto per minuto. Sommerso dalle numerose e pressanti richieste di una Dhaka sempre in corsa ed oltremodo frenetica, Haripada si vede costretto a ritrovare la via della sua musica. I suoi motivi sono sublimi. Par-tendo dalle antichissime tradizioni popolari del Bangladesh, il film ci o�re bellissime melodie nuove che aleggiano sul persistente ed incessante trantran quotidiano della città.

18+ è stato promosso e prodotto dall’associazione della  Comunità del Bangladesh di Milano, che fa parte del Forum Milano Città Mondo. Il film rappresenta  la prima importante iniziativa di una comu-nità che decide di leggere e rappresentare con un linguaggio potente come il cinema una storia che coin-volge personaggi della comunità nei loro percorsi di integrazione nella vità sociale e culturale della comunità milanese.

BEYOND THE CIRCLEDI GOLAM RABBANY BIPLOB

Del registabengalese Kazi Tipu

Un racconto che si sviluppa su due  diverse dimensioni: la crisi di crescita di un  giovane che  cerca la sua strada e si confronta con i sentimenti, le paure, le confusioni del diventare uomo- protagonista della sua vita e dei ruoli che comporta, l’altra è quella di un giovane in bilico tra le tradizioni familiari della comu-nità a cui appartiene,  la personalità più aperta e positiva della sua ragazza  e la sua fragilità  di giovane alla ricerca

18+

FILM

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

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MONDO E CULTURE

IL BAN CHIERE DEI POV ERI DI MUHAMMAD YUN US

RABIN DRAN ATH TAGORE (1861-1941)

KAZ I N AZ RUL ISLAM (1899 - 1976)

Kazi Nazrul  Islam  è considerato il più grande poeta della letteratura bengalese , dopo il famosissimo scrittore  Rabindranath Tagore. Adorato dai Bengalesi sia in Bangladesh che nel Bengala Occidentale, la sua opera comprende 3000 canzoni, note sia come nazrul geeti che come nazrul sangeet. I poemi di Nazrul Islam denun-ciavano il bigottismo religioso e tutte le forme d’oppressione sociale.Pubblicò in pieno regime coloniale britannico il volumetto Vidrohi, Il ribelle, in cui dileggiava ferocemente gli inglesi. Ciò gli valse lunghi periodi di detenzione politica.Infaticabile sostenitore dell'indipendenza, non poté vedere il progresso dell'India libera perché ormai internato in un istituto psichiatrico.

LIBRI

Nel 1977 Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace, ha fondato la Grameen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senza garanzie. Da più di venti anni lavora ad ampliare la Grameen che, oltre ad essere presente in 36000 villaggi del Ban-gladesh, è oggi di�usa in 57 paesi di ogni parte del mondo. La banca presta denaro ai più poveri tra i poveri, a coloro che non hanno nulla da o�rire in garanzia e quindi sono respin-ti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito a tassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono a�rancate dall'usura e hanno gradualmente allarga-to la loro base economica. Il tasso di restituzione alla Grameen è di oltre il 90 per cento. Il sogno di Muhammad Yunus ha aiutato il Bangladesh quasi a dimezzare il suo tasso di povertà in poco più di trent’anni. E che comincia a coinvolgere multinazionali, fondazioni, banche, singoli imprenditori, organizzazioni no profit in ogni parte del mondo. Una rivoluzione sociale ed economica ancora silenziosa, ma che può rappresentare una speran-za concreta di risolvere finalmente il problema più grave che a�igge il mondo d’oggi. 

Casa EditriceFeltrinelli, 2003.

Probabilmente il più prolifico scrittore in bengalese è il Premio Nobel per la Letteratura Rabindranath Tagore, che ha dominato la scena filosofica e letteraria sia bengalese sia indiana per decenni. Le sue 2000 Rabindrasangeets giocano un ruolo fondamentale nella definizione della cultura bengalese, sia nel Bengala Occidentale sia in Bangladesh. La letteratura bengalese deve la sua attuale importanza grazie soprattutto all'influenza di Rabindranath Tagore.  Gitanjali è il nome della raccolta poetica più bella di Rabindrana-th Tagore. Letteralmente vuol dire “ O�erta di Canti “ . Pubblicata nel 1912, fu presenta-ta con un’introduzione del poeta irlandese William Butler Yeats, e lui, come chiunque si immerga nel mondo romantico e appassionante dei versi di Tagore, si innamorò perduta-mente delle parole del poeta bengala. Concentratevi bene ora che leggete, ponete partico-lare attenzione a ciò che vi scorre sotto gli occhi, vi scorgerete un lontano riflesso mistico, un qualche profumo indiano, un sussurro intimo, semplice e personale, l’anima di un poeta che si svela a cuore aperto con le sue parole. Le poesie appartenenti a questa raccolta erano originariamente destinate al canto, da qui la musicalità dei versi, il loro scivolare lento e placido sulla parola, l’immediatezza con la quale arrivano a chi legge.

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

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Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

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*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

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Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

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*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

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Benin 6.000,00€

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Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

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Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

Accattoli Roberto; Angelici Luigi; Argentino Filomena; Baiocco Donatella; Baldissera Francesca; Balestrini Andrenacci Nunzia; Bartolucci Gina; Basili Ra�aela; Bastiani Elio; Beleggia Andrea; Beltrami Chiara; Benfaremo Devis; Berdini Antonia; Bernetti Domenico; Bilo O'ssur; Bora Francesco; Bordin Giacomo; Bozzi Paola; Cannelli Andrea; Cappelletti Emanuele; Carletti Valentino; Casciotti Giulia; Castelli Nazzarena; Castignani Andrea; Ceci Giovanni; Ceci Maria; Cerolini Elena; Cesetti Primo; Chinnici Rosario; Chiodi Bianca; Ciambechini Giammario; Ciarrocchi Sonia; Ciccolini Alice; Cignitti Claudia; Cimini Daniela; Cipriani Maria Ida; Ciuti Giuliano; Cocca Maurizio; Cocci Nazzareno; Cocciò Miriam; Cognigni Simonetta; Concetti M. Grazia e Alex; Concetti Maria Rosaria; Corazza Simone; De Carolis Simone; De Laurentis Elena; Del Gobbo Maria Antonietta; Del Rosso Fausto; Della Valle Diego; Della Valle Gisella; Dolomiti Dolores; Dragonetti Barbara; Ercoli Cristina; Ercoli Giuliano; Eugeni Ferruccio; Faggio Anna; Fagiani Francesca; Fazzini e Gentili; Fenni Luigi; Ferrini Mariella; Fiocchi Nazzareno; Fortuna Marta; Fortunati Rosanna; Fossi Lando; Galdi Dora; Gallucci Ines; Gasparrini Savini Sandra; Gentili Paola; Ghezzi Irene; Giangrossi Nazzareno; Giardinà Nazzareno; Giorgio Di Tolentino; Gregori Maria Teresa; Licastro Diego; Lucci Mauro; Lupacchini Daria; Lupi Luciano; Magnante Tiziana; Malavolta Veronica; Mannocchi Luigina; Mannocchi Maura; Marcaccio Rosella; Marcelli don Manlio; Mariani Pignotti Maria; Marinangeli Gigliola; Marinangeli M.; Marini Alfredina; Marini Gaetano; Marini Isabelita; Marrozzi Andrea; Massetti Maria Claudia; Massucci Gaetano; Massucci Piero e Patrizia; Mecozzi Gabriele; Mecozzi Maria; Mellini Marco; Meluzzi Roberto; Mentili Valentina; Mestrinaro Ingrid; Mezzabotta Monica; Mezzalira Giusi; Mezzalira Nadia; Michetti Adornino; Micucci Laura; Minnicucci Elio; Minnucci Caterina; Minnucci Valentina; Monaldi Eugenio; Montanari Gina; Montelpare Cinzia; Montemarani Fernando; Moreschini Guerra Mariella; Morganti Ombretta; Mori Elena; Moroncini don Gabriele; Mosca Emilio; Mozzicato Manuelita; Musso e Salamone; Musti Paola; Niccià Gabriella; Oldani G.; Orsili Loredana; Paci Adriano; Pallottini Mauro; Papiri Cesarina; Paternesi Maria; Pazzi Cristiano; Pelazza Sargo; Pennacchioni don Primo; Perfetti don Enrico; Perotti Iolanda; Petrelli Franco; Pezzoli Roberta; Pignotti Franco; Pinesi Patrizia; Pistilli Barbara; Pistonesi Elio; Polini Giulia; Postacchini Flavio; Procaccini Silvia; Properzi e Silla; Quadrani Monica; Quinzi Gina; Ripani Rina; Roganti Rosita; Rossi Cristian; Sacchini Luca; Santamarianova Loredana; Santarelli Amelia; Santarelli Maria Antonietta; Sarrubba Tecla; Scipione Annunziata; Sebastiani Fabio; Simonelli Luca; Sisti Pietro; Stortini Marica; Talamonti Romina; Tamburrini Bruna; Tarini Serena; Tarulli Alberico; Tentella Arianna; Torresi Devis; Tosti Marco; Tramannoni Eleonora; Trapè Luciana; Trapè Mirko; Vallasciani Elena; Vallesi Stefano; Valori Giampaolo; Venturini Giuliana; Vesprini Graziano; Vitali Ave; Vitali Sandra; Vitturini Sante.

Ringraziamo anche coloro che, pur avendo fatto una donazione ad Aloe nel 2013, non compaiono in questo elenco per disguidi tecnici (bollettino cartaceo non pervenuto).

Si ringraziano inoltre tutti coloro che ci hanno dato il loro 5 x 1000 (circa 400 persone).

Enti Pubblici: Regione Marche; Comune Montegiorgio; Consiglio comunale dei ragazzi P.S.E.; Comune di Campo�lone, Comune di Smerillo, Comune di Montefalcone; Comune di Porto Sant’Elpidio

Enti ecclesiali: Vescovo di Fano, Mons. Trasarti Armando; Suore di S. Gaetano; Gruppo catechistico di Monte S.Martino; Monastero Corpus Domini; Parrocchia di Montegiorgio

ALOE RINGRAZIA TUTTI COLORO CHECI HANNO AIUTATO NEL 2013

Scuole: ITIS Montani; Liceo Scienti�co di Montegiorgio; Scuola Media FaleroneAziende: Azienda Agricola Fontegranne; CIIP Impianti Integrati; Form Studio; La Fenice; Ricci Farmacia Campo�lone; SOOFT di Montegiorgio; Comunità San Girolamo; Farmer Market di Civitanova Marche;

Pro� Creation di Porto Sant’Elpidio; Bio Agriturismo”La Conca” di SmerilloSocietà varie: Fiorenza Jazz; Tracce d'Autore;

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BILANCIO ALOE 2013Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

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TOTALE 72.968,05€

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

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Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

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Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

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Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

NOTA: la differenza tra entrate e uscite è formata da somme già destinate ai diversi progetti in corso che sono state inviate a destinazione nei primi mesi del 2014

Entrate: 111.208,42€ Quote associative 430,00€ 0,39%Enti pubblici 30.895,50€ 27,78%5 x 1000 9.365,27€ 8,42%Contributi generici da privati 4.282,60€ 3,85%Contributi specifici da privati 43.220,10€ 38,86%Fund Raising 23.014,95€ 20,70%

Uscite: 84.543,26€

Spese amministrative 1.544,56€ 1,83%Spese per attività fund raising 2.554,41€ 3,02%Progetto Formazione/Informazione 5.861,24€ 6,93%Progetto necessità locali 1.615,00€ 1,91%Progetti sostenuti nel Sud del Mondo * 72.968,05€ 86,31%

*PROGETTI SOSTENUTI SUD DEL MONDOBrasile - Maranhao 3.000,00€

Brasile - Manaus 16.045,00€

Perù 8.476,00€

Colombia 1.200,00€

Argentina 500,00€

Tanzania 10.500,00€

Benin 6.000,00€

Togo - Centro Riabilitazione 21.156,30€

Bangladesh 6.090,75€

TOTALE 72.968,05€

*PROGETTI SOSTENUTI NEL SUD DEL MONDO (Totale € 72.968,05)

Page 28: ALOE Lettera di Collegamento n° 1/2014

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