Alluce valgo, o c i metatarsalgie e d o i dito a martello, · 2015-03-16 · 1 2 / 2 0 1 4 P r o t....

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Menopausa e Osteoporosi Dott.ssa V. Franchi Impronte digitali Dott. Prof. V. Quinzi Inclusione del canino Dott.ssa C. Salvatorelli Dott. N. Del Bianco Alluce valgo, metatarsalgie e dito a martello, patologie dell’avampiede Trattamento con tecnica percutanea Autorizzazione ODG Abruzzo del 22/12/2014 Prot. n. 6/15 del 13 Gennaio 2015 | Periodico mensile d’informazione su medicina e salute | Numero 4 - Anno 2 Marzo 2015 | Distribuzione gratuita

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Menopausae OsteoporosiDott.ssa V. Franchi

Improntedigitali

Dott. Prof. V. Quinzi

Inclusione del caninoDott.ssa C. Salvatorelli

Dott. N. Del Bianco

Alluce valgo, metatarsalgie e dito a martello, patologie dell’avampiede

Trattamento con tecnica percutanea

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IPPOCRATE&DINTORNI 3Approfondimento medico

Odontoiatria

Impronte digitali ...Dott. Prof. V. Quinzi4

Ortopedia

Trattamento con tecnica ...Dott. N. Del Bianco8

Ginecologia

Menopausa e ...Dott.ssa V. Franchi10

Direttore ResponsabileDott. Claudio D’ArchivioDirettore EditorialeAlessandra [email protected] G.Galilei, 59Giulianova Lido - TEProgetto grafico e impaginazione Claudia D’AscanioIllustrazioniBeatrice CorcelliStampaTipolitografia LA RAPIDA

Hanno collaborato:Martina PalandraniDott.ssa Fiorella Di VittorioDott.ssa Valentina IacovelliDott. Gino ConsortiDott. Prof. V. QuinziDott. N. Del BiancoDott.ssa V. FranchiDott.ssa C. Salvatorelli

In questo numero

Odontoiatria

Inclusione del canino ...Dott.ssa C. Salvatorelli12

Rubriche

È la somma che...Dott. G. Consorti

7

A cena col...M. Palandrani

2

IPPOCRATEIPPOCRATE& DINTORNI& DINTORNIA P P R O F O N D I M E N T O M E D I C O

Pellicola RadiograficaDott.ssa F. Di Vittorio

Dott.ssa V. Iacovelli14

È la sommache fa il totale

Ancora con la complicità della cronaca - prima o poi dovròabbandonarla... - questa volta il mio pensiero va alle tantemadri e papà che piangono le 32 vittime del naufragiodella Costa Concordia avvenuto il 13 gennaio 2012 nell’acque dell’Isola del Giglio. La nave da crociera era co-mandata dal capitano Francesco Schettino, che alcunesettimane fa è stato condannato in primo grado a 16 annidi reclusione e un mese di arresto dal Tribunale di Gros-seto. L’accusa di anni di reclusione ne aveva chiesti 26 e 3mesi di arresto. Come dire, diversità di vedute..., anche separliamo di reati colposi. Ma non è tutto. È stata anche rigettata l’istanza di custodia cautelare in quanto secondoi giudici non esisterebbe il pericolo di fuga. Sempre inquesta Italia così civile e moderna, dunque, sorge nuova-mente un’altra domanda spontanea: i giudici hanno “puntato” sulla non fuga di Schettino, ma sulla “non fuga”dei poveri passeggeri morti in trappola nel naufragio ritengono sia stata fatta veramente giustizia? La sentenza,com’era prevedibile, ha fatto il giro del mondo, è statapubblicata sulla prima pagina dei principali siti internazio-nali, dalla britannica Bbc al francese Le Monde, dal tede-sco Frankfurter Allgemeine Zeitung allo spagnolo ElMundo. Addirittura la Cnn ha così titolato: “Sedici anni per32 morti...”.Cos’altro aggiungere? Giusto due quisquilie per rallegrarcil’animo... La prima si riferisce al nuovo presidente della RepubblicaSergio Mattarella che ha scelto di imbarcarsi su un aereodell’Alitalia, viaggiando insieme ad altri 200 passeggeri, peratterrare all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo epoi spostarsi in macchina fino al cimitero di Castellammaredel Golfo, in provincia di Trapani, dove riposano la moglieMarisa, deceduta tre anni fa, e il fratello Piersanti Matta-rella, ucciso dalla mafia nel 1980. Chissà se leggendo que-sta notizia a qualche rampante sciatore e politico fiorentinosaranno fischiate le orecchie...La seconda, invece, riguarda lo scandaloso, a mio avviso,finanziamento pubblico all’editoria che non distingue ilgrano dal loglio, mettendo sullo stesso piano i giornaliediti da soggetti non profit e quelli, invece, appartenenti agrandi gruppi editoriali o addirittura a partiti e movimentipolitici. Qualche cifra? Il Foglio dell’ex direttore GiulianoFerrara, tanto per prenderne uno a caso..., a noi contri-buenti è costato complessivamente 50 milioni 899 mila407 euro, a partire dal 1997, data in cui il giornale ha co-minciato a riscuotere i contributi pubblici per l’editoria. Percapirci meglio, 2 milioni 994 mila euro l’anno, 250 mila euroal mese, 8 mila euro al giorno. Per 17 anni. Come diceva il mitico Totò, è la somma che fa il totale...Buon inizio di primavera!!!

Dott. Gino CONSORTIGiornalista Professionista

[ ]È la

somma che fa il totale

del terzo mondo, bensì nella nostra Italia così civile emoderna. Un paese che negli ultimi tempi sembra si stiasempre più affezionando ai tweet e alle supercazzolepolitiche, lasciando scorrere con indifferenza, come fossero titoli di coda di un film, il decadimento di una società lasciata ormai alla deriva...Così, pensando ancora alle donne e ai papà la cronaca,sempre spietata e puntuale, porta il mio pensiero ai genitori di Melania Rea, la 29enne trucidata con 35 coltellate da suo marito, Stefano Parolisi, il 18 aprile del2011. L’ex caporalmaggiore dell’Esercito, condannato inappello a 30 anni di reclusione, si è visto recentementeconfermare la colpevolezza dalla Cassazione la quale,però, ha annullato l’aggravante della crudeltà... Ora, quindi, spetterà alla corte d’Assise d’Appello di Perugia determinare, al ribasso, la pena... In questa Italiasempre così civile e moderna, una domanda, allora,sorge spontanea: se 35 coltellate non valgono l’aggra-vante della crudeltà, l’omicidio compiuto con un solocolpo di lama potrebbe forse essere derubricato, con un po’ di fortuna, in morte accidentale...?

Eccoci finalmente a marzo. Dico finalmente perché, amio avviso, con tutto il rispetto per l’inverno e per i suoifan, la primavera è tutta un’altra cosa. Le giornate si al-lungano, l’aria diventa mite, con conseguente risparmiodelle bollette energetiche..., e la natura, pur ancora conqualche sbadiglio, inizia a mostrare il suo volto accatti-vante preparando l’arrivo dell’estate. Marzo, però, è anche il mese di due ricorrenze: la festadella donna (8 marzo) e quella del papà (19 marzo). Ecco, allora, che il mio pensiero, tanto perrestare alle ultime cronache che mi fanno compagniamentre scrivo, va a quella mamma e a quel papà - i ge-nitori della piccola Nicole - che piangono la morte dellaloro figlia. Nata con problemi respiratori, è decedutadopo una lunga agonia a bordo di un’ambulanza pri-vata in quanto nessun ospedale a Catania e in provinciaaveva un posto disponibile pere rianimarla... Ora, comeda triste copione, la vicenda rimbalzerà tra i vari avvo-cati e le varie aule di tribunale, mentre il dolore dei fa-migliari resterà vivo insieme allo sconcerto di unavicenda accaduta non in un povero e sperduto villaggio

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La rivoluzione digitale è ormaientrata anche nel settoredentale e l'impatto dellenuove tecnologie, lungo tuttala filiera è ormai evidente. Lo sviluppo del mercato è, difatto, sostenuto dall'inter-

vento di dentisti e odontotecnici in nuove tecnologie,che stanno rivoluzionando alcune metodiche diagnosti-che, terapeutiche e di produzione di numerose appa-recchiature in campo ortodontico, proteico e non solo.Tra questi l'ingresso della radiologia 3D Cone Beam, lachirurgia computer guidata, lo sviluppo della tecnologiaCAD-CAM e non ultimo gli scanner intraorali di ultimagenerazione, che finalmente eviteranno le fastidiosis-sime impronte tradizionali, il tutto per migliorare confortper il paziente, precisione delle impronte stesse e velocizzazione del processo di produzione di apparec-chiature ortodontiche molto sofisticate come Incognitoe Invisalign.Quando si tratta di creare l’impronta perfetta, la preci-sione è tutto: lo scanner True Definition è l’ultima avan-guardia del mondo 3M Unitek. Grazie ad un sistema video 3d motion, l’apparecchio èin grado di riprodurre una vera e propria replica intempo reale dell’anatomia scansionata. Nato per af-fiancarsi a diversi software ed applicazioni, esprime ilmassimo delle proprie potenzialità nell’utilizzo finaliz-zato al sistema linguale Incognito, Invisalign.

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IPPOCRATE&DINTORNI 5Approfondimento medico

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A cena col Dottore!di Martina PAlANdRANI

Un po’ la musica è celatada cin cin di calici alzatidalla richiesta d’una portatadai capricci di bimbi viziati.

In fuga dai roventi fornelli,maestri ormai del mestiere,si aggirano in sala i carrelliseguendo i passi del cameriere.

Riflessa è sulla porcellanala luce calda delle candelee di colori una gincanale pareti adornano le tele.

Direttore Amminstrativo del Centro Diagnostico D’Archivio

Il tavolo del Dottorenon ha bisogno di presentazioneè rivestito di buon odoree decorato a perfezione.

Ad attenderlo il titolarecon reverenza porge i salutial privé lo fa accomodarelontano da indiscreti sconosciuti.

Con grazia e maestria laboriosail cameriere a servir s’adoprae, seppur arrogante e presuntuosa,la richiesta del Dottore alle altre è sopra.

Con permesso ritira il piattoall’ospite forse poco graditopoiché pare ancora intatto,il cameriere fa una smorfia indispettito

poi pensa a quel povero barbonegiorno e notte sulla strada, infreddolito,rannicchiato nella sua casa di cartone<<chissà qual è il suo cibo preferito?>>

prepara un piatto ben assortitoesce nel freddo e l’offre al poverettoche il cibo guarda sbalorditosubito se l’avvicina al petto

e ringrazia il ragazzo ad ogni bocconeper la bontà che ha nel cuoree pur perdona quel povero ricconeche non conosce chi senza mangiar muore.

Direttore Sanitario

Dott. CLAUDIO D’ARCHIVIOSpecialista in

Radiodiagnostica e Scienze delle Immagini

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IPPOCRATE&DINTORNI 9Approfondimento medico

Od

on

toia

rtiaLo scheletro non è una strutturafissa e stabile: le ossa e le artico-lazioni continuamente vengonodemolite e ricostruite in un processo finalizzato ad un migliore adattamento al carico;anche il piede quindi si rimodellacontinuamente alla ricerca di unequilibrio strutturale. Quandoquesto non riesce più si hanno ledeformità e il dolore, che spessonecessitano dell’intervento chirur-

gico. ��Nel tempo sono state sviluppate molte tecnicheper la soluzione di questi problemi, tutte tendenti alriallineamento delle ossa del piede, allo scopo di rista-bilire carichi più corretti. La maggior parte di questetecniche prevede tagli delle ossa sotto visione diretta,con ampie incisioni cutanee, ed anche la fissazionedelle fratture ottenute, tramite viti e fili.La tecnica di correzione percutanea dell’alluce valgoe delle patologie associate dell’avampiede (metatar-salgie, dita a martello, ecc.), detta anche mini invasiva,si basa invece su un concetto molto semplice: correg-gere le deformità ossee senza esporre le ossa stesse,cioè senza praticare ferite chirurgiche, senza utilizzodi mezzi di sintesi (viti, fili ecc.), cosa che accelera laguarigione ed evita la formazione di cicatrici.

Questa tecnica nasce in America circa dieci anni fa ein breve tempo ha acquistato sempre maggior successo tra operatori e pazienti per i numerosi vantaggi che offre. Ho avuto la fortuna di incontrarneanni fa i padri e l’ho portata in Italia. Da allora è statausata su 30.000 pazienti che hanno potuto recuperareuna più corretta deambulazione e migliorare l’effetto“pompa” del piede, con notevoli vantaggi per la circolazione venosa dell’arto inferiore. Regola fondamentale è: va operato solo e soltanto il piede dolorante, non l’inestetismo del piede.

DottoreNicola DEL BIANCO

Medico ChirurgoSpecialista in Ortopediae TraumatologiaPresso Università degliStudi de L’Aquila

PATOLOGIEALLUCE VALGOCAUSE: L'alluce valgo è una delle patologie più diffusea carico del piede. E' caratterizzato da una deformità del-l'alluce, che comporta una deviazione laterale della fa-lange, con lussazione dei sesamoidi, due piccole ossaentro le quali si trova l'articolazione dell'alluce. In genere,è accompagnata da una tumefazione dolente dellaparte interna del piede, detta "cipolla", una forma di bor-site, cioè di infiammazione da sfregamento con la calza-tura. L’alluce valgo si associa spesso al piede piatto, inquanto la ridotta curvatura della pianta porta a sovrac-caricare in modo esagerato la parte anteriore del piede,e può causare, oltre a lesioni cutanee (callosità, ulcera-zioni), anche deformazioni al secondo e terzo dito, definiti"a martello" e ulteriori conseguenze come lesioni osteo-articolari all'avampiede e persino ripercussioni gravi suiginocchi, sulle anche e sulla colonna vertebrale. Ladonna soffre di alluce valgo dieci volte più dell'uomo, ingenere in età matura o senile, e soprattutto se vi sonocasi di ereditarietà.

CONSEGUENZE CLINICHE: disturbi localizzati nel piedee ripercussioni su tutto l'allineamento posturale.

CONSEGUENZE LOCALI: degenerazione articolare eborsite. L'articolazione metatarso falangea si disallinea,comportando l'usura delle componenti cartilaginee, lacui infiammazione è causa di dolore e degenerazione ar-trosica a tale livello. La prominenza metatarsale, urtandoinoltre contro la calzatura, la deforma provocando la for-mazione di fastidiose borsiti che impediscono l'uso dicalzature normali.

METATARSALGIEIl sollevamento dorsale della testa del primo metatarso,che in condizioni di normalità sopporta il doppio del ca-rico rispetto alle altre teste metatarsali, provoca il sov-vertimento strutturale dell'avampiede, creando un

sovraccarico sul secondo e terzo metatarso con com-parsa di dolore e callosità in sede plantare. La spinta del-l'alluce contro le altre dita provoca con il tempo il loroincurvamento, fino ad arrivare alla deformazione a mar-tello e alla loro deviazione laterale o dorsale, che crea laperdita dei rapporti anatomici della base del dito con ilmetatarso corrispondente, fino alla lussazione completa.

CONSEGUENZE POSTURALI: Il primo metatarso, spo-standosi verso l'esterno del piede, diviene anche iper-mobile per il contemporaneo allungamento dei suoilegamenti. Ad ogni passo quindi, sotto l'azione del caricosi solleva verso l'alto, appiattendo l'arco longitudinalemediale e provocando la rotazione verso l'interno delpiede (pronazione). Questo movimento si trasmette at-traverso le articolazioni dell'arto inferiore a tutto l'appa-rato muscolo scheletrico, influenzando la postura, cioèl'allineamento dei vari segmenti corporei lungo la lineadi gravità. Trascinato dalla tor-sione del piede l'arto inferioreruota internamente, provo-cando attraverso i legamentidell'anca l'inclinazione inavanti del bacino, che a suavolta modifica la curvaturadella colonna aumentando lacurva lombare (iperlordosi).Questo assetto posturale creadelle incongruenze articolari,dando vita a delle manifesta-zioni cliniche che caratteriz-zano i pazienti affetti da allucevalgo. Si può infatti parlare di una vera e propria "sin-drome posturale da alluce valgo" che si caratterizza da:

- tendenza al valgismo delle ginocchia con doloredella faccetta rotulea interna del ginocchio;

- Rigidità delle anche con limitazione della loro rotazione interna;

- Accentuazione della curva lombare con presenza di lombalgia cronica.

CAUSE: Esiste sicuramente una forte familiarità nello svi-luppo di questa patologia. Si può facilmente constatarecome molti pazienti abbiano in famiglia ascendenti ecollaterali con la stessa deformità; verosimilmenteanche l'uso di calzature incongrue, modificando l'appog-gio del piede. L'uso di scarpe strette, come comune-mente si crede, è sicuramente incompatibile, ma noncertamente responsabile di tale affezione: anzi al con-trario, tenendo compresso l'arco anteriore potrebbe solorallentare l'instaurarsi della deformità, che si caratterizza

IPPOCRATE&DINTORNI8Approfondimento medico

Alluce valgo, metatarsalgie e dito a martello, patologie dell’avampiede

proprio per l'allargamento a ventaglio dell'arco ante-riore, causato dall'allontanamento del primo metatarsodagli altri. Così come il colore dei nostri occhi o la strut-tura delle nostre mani alla nascita è già determinata, loè la forma che il nostro piede e le nostre dita assume-ranno nelle varie età della nostra vita. L'alluce valgo èpertanto una vera e propria variante anatomica delpiede, così come il piede piatto o il piede cavo.

TRATTAMENTIANESTESIA�Esistono molte tecniche per ottenere l'anestesia chirur-gica del piede. Le particolarità della chirurgia mini inva-siva, che richiede una immediata mobilità dell'arto, e lanecessità di ottenere una buona analgesia post opera-toria, rendono il blocco della caviglia l'anestesia discelta. Altro elemento importante è la relativa facilità diesecuzione del blocco e la sua sicurezza. La associa-

zione con un ansiolitico,somministrato prima dellaesecuzione del blocco, lorende molto ben accettodalla maggioranza dei pa-zienti. Questo costituisce at-tualmente il nostro standard,la cui validità è confermatada una esperienza di migliaiadi casi e dalla soddisfazionedegli utenti.TECNICA CHIRURGICA PER-CUTANEA�La correzione delle defor-

mità e la modificazione delle ossa dell'avampiede av-viene utilizzando piccole frese, che vengono introdotteattraverso incisioni della cute di 2-3 millimetri. Questefrese sono guidate dalla mano del chirurgo che "vede"le ossa e le frese stesse attraverso un particolare ap-parecchio radiologico. La novità importante inoltre èrappresentata dalla assenza di mezzi di sintesi (viti o fili),cosa che consente alle fratture di guarire secondo la"necessità" del piede, piede che camminerà immedia-tamente dopo l'intervento e sarà libero da medicazionigià dopo una decina di giorni.

Decorso post operatorio�Il trattamento chirurgico può essere eseguito anche inDay hospital, non essendo indispensabile il ricovero. Lostesso giorno dell'intervento, mediante l'uso di calza-ture post-operatorie e di un bendaggio imbottito, è pos-sibile poggiare i piedi in terra e camminarenormalmente senza l'uso di stampelle.

Trattamento con tecnica percutanea

[ ]I risultati

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Per menopausa si intende comunemente la scomparsa deicicli mestruali da almeno dodicimesi, e coincide con la cessa-zione completa dell'attività ovarica. L'età media di comparsaè circa 50 anni, età che non è variata nel corso dei secolinonostante il miglioramento dell'alimentazione, che ha inveceinfluenzato la comparsa delmenarca, cioè del primo ciclo

mestruale. In alcuni casi è invece possibile un’anticipa-zione della menopausa prima dei 30 anni per cessazione precoce dell'attività ovarica.

IPPOCRATE&DINTORNI10Approfondimento medico

IPPOCRATE&DINTORNI 11Approfondimento medico

Gin

eco

log

ia

L'osteoporosi è da sempre considerata la patologia piùcaratteristica dello stato menopausale: interessa unterzo delle donne tra i 60 e i 70 anni, 2 su 3 dopo gli 80.Per capirne l'incidenza e la gravità, si deve pensare cheogni 3 secondi nel mondo si verifica una frattura da fragilità osteoporotica a carico di femore, polso e verte-bre: 25.000 fratture al giorno, 9 milioni in un anno.E’ una malattia silenziosa, asintomatica spesso sino all'episodio traumatico della frattura ossea ed è pertanto essenziale agire sulla prevenzione primaria,correggendo fattori di rischio e stili di vita, e secondaria,con diagnosi precoci ed adeguate terapie mediche.Lo scheletro umano è un apparato in continua evolu-zione: ogni giorno subisce processi di neoformazione edi riassorbimento in un equilibrio perfetto. Nelle donnequesto equilibrio è garantitoanche grazie all'azione degliestrogeni, la cui carenza determina un riassorbimentopiù marcato rispetto allaneoformazione. La perdita dimassa ossea inizia 2-3 anniprima della fine delle mestruazioni e continua fino a5 anni dopo la menopausa; in postmenopausa, il tasso diturnover osseo aumentaesponenzialmente e rimane elevato fino a 40 anni dopola cessazione della funzione ovarica, determinando unacontinua e progressiva perdita di massa ossea. E’ chiaral’imponente perdita di tessuto che si realizza col passaredegli anni.Per mantenere ossa sane e ridurre il rischio di fratture,possiamo far riferimento a 5 punti. Una regolare attività fisica per il mantenimento dellamassa ossea e della forza muscolare, al fine di migliorare la funzionalità muscolo-scheletrica, calibran-dola sulla base delle proprie possibilità fisiche. Una regolare attività favorisce poi il dispendio energe-tico, aiutando a mantenere il peso forma più facilmentee a ridurre la circonferenza addominale.Altrettanto importante è seguire una corretta alimentazione che sia sana e variata e che limiti l’uso dizuccheri semplici e di grassi animali. Fondamentale èassicurare un buon apporto di calcio sin dall'età dellosviluppo, ampliandolo nei periodi di maggior fabbisogno(gravidanza, allattamento, menopausa). L’apporto necessario di vitamina D, che ha il ruolo di fissare il calcionelle ossa, è garantito sia dall'alimentazione

Dottoressa ValentinaFRANCHI

Medico ChirurgoSpecialista in Ginecologiaed Ostetricia

(pesce, cereali, grassi) che dall'esposizione regolare airaggi solari (sufficienti 10 minuti al giorno). Per un corretto equilibrio acido-base del nostro corpo devono essere sempre presenti nella nostra alimentazione frutta e verdura che hanno l’azione dineutralizzare l'acidosi (negativa per il tessuto osseo)determinata dall’assunzione di proteine e cereali. Andrebbe poi evitato l'eccesso di caffeina (non oltre 3tazzine al giorno), di sale e di fibre, che aumentano lavelocità di transito intestinale e di conseguenza riducono l'assorbimento del calcio. Abolire scorrette abitudini di vita: il fumo aumenta ilrischio di fratture ed anticipa l'età della menopausa;l'eccessiva assunzione di alcolici si associa ad un aumentato rischio di cadute e ad un inadeguato

introito alimentare conconseguente scadimentodelle condizioni generali edimagrimento (sia l'eccessoche il deficit di peso sonofattori di rischio per l'osteoporosi!). Con l'ausilio del proprio me-dico, vanno identificati i per-sonali fattori di rischio perfratture osteoporotiche, alfine di consentire un'even-

tuale diagnosi precoce ed attuare un'adeguata tera-pia. La storia familiare di osteoporosi, alcune terapiefarmacologiche e le malattie croniche intestinali pos-sono influenzare la salute ossea del paziente. Onlineè disponibile il Frax test. E’ un test facile messo apunto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità cheattraverso una serie di domande stabilisce il rischiostatistico di frattura nei 10 anni futuri del paziente. Ed infine è consigliabile attuare regolari e precocicontrolli medici al fine di alutare la salute dello scheletro clinicamente e attraverso indagini radiolo-giche, non invasive e di breve durata, quali la valuta-zione quantitativa della densità minerale ossea(MOC-DEXA). Sulla base del giudizio medico potrannoessere programmati i follow-up ed adottate le più effi-caci misure terapeutiche, dal supplemento di calcio edi vitamina D alle terapie farmacologiche per la formeconclamate, adattandole sulle base dell'età, dellostato delle ossa e delle condizioni di salute globali.Se la menopausa non può essere evitata perché èparte della vita stessa, le fratture osteoporotiche forse si!!!

Menopausaed osteoporosi

La medicina ha oggi a disposizione varie soluzioni e terapie per contrastare efficacemente i disturbi cheaccompagnano questo periodo della vita della donnache comporta spesso un grande disagio, ma che conopportune terapie può essere vissuto come una fasedi benessere fisico e mentale. Considerazione impor-tante se si pensa che, con il prolungamento dell'aspet-tativa di vita, ogni donna trascorre mediamente unterzo della propria esistenza in questa condizione.I sintomi comprendono disturbi neuro-vegetativi (insonnia, irritabilità, depressione, vamapate di calore),urinari (infezioni ed incontinenza), sessuali (secchezzadei genitali, rapporti dolorosi) e metabolici (ipertensione, alterato assetto lipidico, obesità, diabete, osteoporosi). Alcuni di questi possonorisolversi spontaneamente con l'adattarsi dell'organi-smo al nuovo equilibrio ormonale; per altri, in partico-lare quelli metabolici, può essere necessario un attentocontrollo medico e farmacologico al fine di preveniremalattie cardiovascolari e fratture ossee.

Dopo una settimana�Il paziente si reca al primo controllo medico. Camminasenza bisogno di ausili ed autonomamente. Nel corso dellavisita viene cambiata la medicazione, ridotto il bendaggioe sostituita la scarpa post-operatoria con una scarpa pro-pria, comoda (tipo da ginnastica di 1 o 2 taglie più grandi).Dopo un mese�Si effettua una visita di controllo con le radiografie aggiornate.

La correzione percutanea dei difetti acquisiti dell'avam-piede è una tecnica che cerca di superare alcuni dei pro-blemi posti dalla numerose tecniche proposte nel tempoper questo tipo di chirurgia.�In realtà essa non compie al-cuna rivoluzione: il concetto di provocare fratture nelleossa del piede al fine di riallineare le ossa stesse secondouna "geometria" più razionale risale a molti anni fa. Le no-vità della tecnica percutanea però sono abbastanza evi-denti: non vengono esposti i segmenti ossei, la rimozionedella esostosi della testa del primo metatarso e le fratturevengono ottenute con piccole frese, non vengono usatimezzi di sintesi di nessun tipo.�Forse la vera novità peròconsiste nella abolizione della convinzione che ogni frat-tura necessiti di una immobilizzazione per poter guarire: lefratture provocate vengono lasciate libere, dopo il riallinea-mento, in modo tale che la guarigione avvenga secondo ilcarico reale e non secondo standard prefissati. Infatti al ter-mine dell'intervento viene confezionata una medicazioneche si basa sull'uso di cerotti per il modellamento delle

strutture operate; ciascun operato viene istruito sull'usocorretto dei cerotti nelle medicazioni domiciliari.� Ma i van-taggi di questa tecnica sono numerosi: si esegue in ane-stesia periferica, del solo piede; è sostanzialmente unintervento ambulatoriale; consente, anzi necessita, unaimmediata deambulazione; richiede un tempo di guari-gione relativamente breve; è un intervento economico inquanto non vengono utilizzati mezzi di sintesi; è un inter-vento di breve durata, e ciò migliora il comfort del pa-ziente; il dolore post operatorio, sia immediato che tardivo,è veramente molto ben sopportabile e gestibile; le medi-cazioni, tranne la prima, possono essere fatte a domiciliodallo stesso paziente; i tempi di recupero e di guarigionesono relativamente brevi; le complicanze sono estrema-mente rare e gli eventuali problemi post operatori facil-mente correggibili.

Tutte queste considerazioni fanno della chirurgia percutaneale tecnica di scelta per il trattamento chirurgico delle pato-logie acquisite dell'avampiede.�Naturalmente la apparentesemplicità di esecuzione di questa chirurgia presuppone unaprofonda conoscenza delle dinamiche funzionali del piedee della sua anatomia, così come una particolare esperienzae capacità di gestione dei problemi di carico. E, trattandosicomunque di un atto chirurgico, esso va riservato esclusiva-mente a quelle alterazioni del piede che comportino doloree difficoltà alla deambulazione, dopo aver chiarito con l'inte-ressato quelli che sono, in generale, le possibilità ed i limitidell'intervento, a prescindere dalla tecnica utilizzata.

[ ]Osso Normale

Osteoporosi

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L'inclusione dentaria é di frequenteriscontro nella pratica clinica quoti-diana e può interessare sia i dentida latte che quelli permanenti.Il canino superiore può essere con-siderato il dente che più comune-mente va incontro ad inclusione,cioè rimane oltre il limite fisiologicodentro le ossa mascellari, secondi

solo ai terzi molari inferiori o comunemente detti deldel giudizio. Il mascellare superiore é interessato maggiormenterispetto alla mandibola ed il sesso femminile é più colpito rispetto al maschile con una frequenza di circail doppio e questo conferma una probabile origine genetica della patologia ed il coinvolgimento dei cromosomi sessuali. I canini inclusi sono denti completamente formati chepermangono nelle ossa mascellari, senza alcuna co-municazione con la cavità orale, oltre il 14° anno di età.A differenza dei terzi molari inclusi, che di solito vannoincontro ad estrazione, i canini richiedono un tratta-mento volto al recupero dell'elemento dentario, visto il loro importantissimo ruolo nell'arcata sia dalpunto di vista estetico che funzionale: guidano la mandibola nei movimenti durante la masticazione;rappresentano gli elementi pilastro per l'ancoraggio diprotesi fisse; esteticamente delineano la forma d'arcata e l'ampiezza del sorriso costituendo un sostegno per i tessuti labiali migliorando così anchel'estetica del volto.Il canino mascellare arriva nel cavo orale all'età di circa11-12 anni ed è quello che più frequentemente va in-contro ad inclusione perché è l’elemento

dentale che ha il percorso eruttivo più lungo ed avolte una semplice alterazione nello sviluppo delladentizione gli fa perdere la strada. Il ritardo di eruzione o l'inclusione del canino può essere spiegata anche come una conseguenza dell'azione di fattori che possono agire da soli od incombinazione fra loro. Uno dei fattori più importante che agisce come funzione di guida per l'eruzione del canino è senzaombra di dubbio la radice dell’incisivo laterale dellostesso lato. I sintomi di solito sono assenti,a voltepossono essere latenti oppure possono esserci deisintomi sistemici che però non sono mai riferibili adun canino incluso. I segni possono essere diversi:persistenza dei canini da latte, la mobilità, i processiinfiammatori localizzati. La diagnosi viene effettuata sia su base clinica cheradiografica. Dapprima clinicamente andando a va-lutare la presenza o meno della bozza vestibolarecanina attraverso palpazione digitale, bozza che sirende palpabile a partire da circa 8 anni. La mancanza di tale bozza insieme alla presenza diuno o più segni clinici descritti in precedenza puòsuggerirci la necessità di una indagine approfonditadella posizione intraossea del canino attraverso unesame radiografico. In Italia l'inclusione del canino superiore é un pro-blema che affligge circa il 2-3% della popolazione equesto vuol dire che circa 3 pazienti su 100 che giun-gono alla nostra osservazione presentano un caninosuperiore incluso. Pertanto lo scopo dell'ortodontistaé quello di ridurre questa percentuale ossia di osser-vare i piccoli pazienti, monitorarli e seguirli nella cre-scita e nella permuta dei denti in modo da poter

diagnosticare il problema precocemente e prevenirel'inclusione del canino e le sue complicanze. Fare prevenzione della possibile inclusione e/o ritenzione del canino superiore e inferiore, rappresentaper l'ortodontista una grande opportunità terapeutica. I canini non erotti possono portare a complicanze irreparabili come il riassorbimento delle radici dei dentipermanenti adiacenti e/o lo sviluppo di lesioni cistiche.Per questo motivo grande attenzione dovrebbe esseredata all'individuazione dei primi segni e/o sintomi di eruzione anomala o potenziali situazioni di riassorbi-mento radicolare. Le misure preventive possono ridurre la gravità dell'in-clusione e se possibile favorire l'eruzione spontanea delcanino, evitando probabili effetti dannosi. Riuscire a pre-vedere ed a prevenire l'inclusione del canino mascellarepermanente é di estrema importanza in quanto riducela complessità del piano di trattamento, in termini di apparecchi utilizzati, tempi e costi della terapia. Il messaggio finale è quello di portare all’osservazionedell’ortodontista i propri figli più precocemente possibile, allo scopo di individuare ed eventualmentecorreggere eventuali alterazioni del percorso eruttivodei canini, al fine di prevenire l’inclusione degli stessiall’interno dei mascellari.

DottoressaChiara SALVATORELLI

Odontoiatra

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Nella radiologia convenzionale la radiografia si ottienesu una pellicola che, una volta esposta ai raggi X, deveessere sottoposta a un trattamento chimico analogoa quello di una comune pellicola fotografica. La pellicola radiografica è costituita da un supportotrasparente di acetato di cellulosa o poliestere, ricoperto su entrambe la facce da una emulsione essiccata di gelatina contenente cristalli di Bromurodi Argento.La radiologia è una tecnica che sfrutta contempora-neamente due delle proprietà fondamentali dei raggiX: quella di attraversare i tessuti corporei subendoun’attenuazione legata allo spessore, alla densità, equella di impressionare le pellicole radiografiche,trasferendo su questa il proprio contenuto di informa-zione (immagine Latente). A questo punto tale immagine diventa reale mediante un trattamentochimico di sviluppo e fissaggio. Lo sviluppo consiste in un bagno rivelatore contenente sostanze che si combinano con il bromolibero ed anneriscono per ossidazione l’argento metallico. Successivamente la pellicola viene fissataper rendere inalterabile l’immagine. Così la pellicolaradiografica diventa un vero e proprio “negativo fotografico”.Recentemente sono stati sviluppati sistemi digitali incui la pellicola è sostituita da materiali rivelatori sensibili ai Raggi X (IMAGING PLATE), che possonoessere riutilizzati dopo essere stati letti da un appositoapparecchio detto CR. Questi sono sistemi che stanno alla base della radiologia digitale.

Con l’avvento delle immagini “computerizzate”, si hauna distinzione tra le immagini ottenute tramite i sistemi CR e DR.Con il sistema CR (Computed Radiography), l’immaginiradiologica acquisita viene prima immagazzinata(salvata) su di un supporto (plate) costituito da cristallidi alogenuro di argento (AgBr) e poi successivamenteconvertita in luce tramite uno scanner laser e poi infineriportata come immagine digitale.Una volta che lo scanner ci fa vedere l’immagine,provvede alla cancellazione delle informazioni riportate sul plate in modo che quest’ultimo possaessere riutilizzato per piu’ volte.Per cui, le informazioni radiografiche acquisite nonvengono piu’ “sviluppate” attraverso sostanze chimiche, bensi’ convertite in maniera computerizzata.L’altro sistema per la visualizzazione delle immagini èla DR (Direct Radiography). Una volta acquisite le informazioni, esse vengono subito visualizzate suimonitor e le consolle dedicate senza aver bisogno dipassaggi lunghi quali sviluppi in camere oscure e/oconversioni mediante sistemi ottici.Le immagini ottenute mediante il sistema DR si basano su una matrice. In essa, l’immagine si costituisce di tante piccole parti (unitá) che prendonoil nome di Pixel: piu’ essi sono piccoli, piu’ l’immagineavrà informazioni,cioè sarà dettagliata.La radiografia rappresenta l’indagine di primo livelloper la capillare distribuzione delle apparecchiature sulterritori, per la relativa rapidità di esecuzione e per icosti di impianto e di esercizio inferiori rispetto allealtre metodiche.

Storia dellaRadiologia

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Pellicola Radiografica:

CR e DRDott.ssa Fiorella DI VITTORIOTecnico Sanitario di Radiologia Medica

Dott.ssa Valentina IACOVELLITecnico Sanitario di Radiologia Medica

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