All’interno il poster Albiol - PianetAzzurro.it ... · giocare a calcio nel 2002 nell'Atalanta...

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Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 8 - Venerdì 12 febbraio 2016 All’interno il poster di Raúl Albiol La partitissima

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Periodico di approfondimento sportivo regionale

COPIA OMAGGIO - Anno XIII n° 8 - Venerdì 12 febbraio 2016

All’internoil poster

di Raúl Albiol

La partitissima

OBIETTIVO NAPOLI2

di Eduardo Letizia

Azzurri forza otto,ma Juventus ancorainarrestabileOtto vittorie consecutive. Il Napoli vola e mantiene ilprimo posto in classifica, a scapito di una Juventusche fa davvero paura e continua a vincere. Sono benquattordici i successi inanellati dai bianconeri, chenon perdono un colpo e continuano a tenere il fiatosul collo degli azzurri, alla vigilia di un big match cherappresenterà uno spartiacque per il campionato delledue formazioni. Una tra Juventus e Napoli dovrànecessariamente vedere interrotto il proprio record disuccessi. Anche se lo scudetto non si aggiudicherà,ovviamente, nella trasferta di Torino, è indubbio cheil momento clou della stagione sia giunto. E la squa-dra di Sarri ci è arrivata nel miglior modo possibile:con due punti di vantaggio sull’antagonista, un con-fortante più dieci sul terzo posto, forte della consape-volezza nei propri mezzi e padrona di un gioco digran qualità.L’ultima partita contro il Carpi ha rappresentato ilsuperamento di un ennesimo esame per il Napoli.Gare del genere hanno spesso costituito una granaper i partenopei, costretti a scardinare difese superabbottonate. La squadra di Castori ha affrontato gliazzurri con il chiaro obiettivo di non prenderle, cer-cando di colpire esclusivamente tramite estempora-nee e poco organizzate ripartenze. La tenuta difensi-va del Carpi ha creato qualche grattacapo agli azzur-ri, che non sono riusciti a proporre la stessa rapiditàed intensità nelle giocate, anche a causa degli spazinella metà campo avversaria completamente ostruiti.Tuttavia, a dispetto di ciò, l’undici napoletano hasaputo mantenere il pallino del match per tutti i 90minuti, costruendo azioni da rete nonostante le diffi-coltà, e venendo rallentato, nella rincorsa ai tre punti,soprattutto dalle avverse decisioni arbitrali. Così, concostanza e lucidità, gli azzurri sono riusciti alla fine atrovare la rete del vantaggio, facendo proprio ilmatch ed evidenziando una netta maturazione rispet-to alla scorsa stagione. Nella precedente gestione,infatti, il Napoli incorreva frequentemente in clamo-rosi scivoloni in partite del genere. Quest’anno, inve-ce, la continuità della squadra sembra essere il trattodistintivo che sta rendendo possibile questo percorsoentusiasmante. Il merito di ciò va ricercato in parec-chi fattori. Il lavoro di Sarri è tra tutti quello determi-nante. L’ex tecnico dell’Empoli ha avuto il merito diaver inculcato nei suoi il gioco e la determinazioneche hanno permesso l’evidente salto di qualità. Granmerito va anche attribuito ai singoli giocatori, chestanno offrendo un rendimento indubbiamente supe-riore rispetto alle aspettative. Higuaìn è, chiaramen-te, l’emblema dei progressi dei singoli. L’attaccante

argentino quest’anno si è trasformato in un trascina-tore, mettendo da parte atteggiamenti insofferenti edimpegno non sempre massimale che ne avevano limi-tato le potenzialità nelle prime, pur positive, stagionipartenopee. Ma, al di là del Pipita, in questo Napolic’è tanto altro. C’è, ad esempio, la concretezza diInsigne, arrivato in “doppia doppia” per gol e assistrealizzati. C’è la personalità e la continuità diHamsik, motore primo di tutte le azioni più pericolo-se della squadra. Ci sono poi la caparbietà di Allan, legeometrie di Jorginho, l’affidabilità della coppiadifensiva, il prezioso lavoro dei terzini, il carisma diReina, l’efficacia di Callejòn, tornato anche ad inci-dere in zona gol. Insomma, il Napoli quest’anno sem-bra avere tutte le carte in regola per contendere, finoalla fine, il titolo alla Juventus di Allegri. Anche se lacompagine bianconera, di settimana in settimana,assume sempre più le sembianze di una corazzatainarrestabile. Ma alla prossima avrà difronte gliazzurri, per definire, almeno momentaneamente, irapporti di forza tra le due dominatrici del campiona-to. Vinca il migliore…anzi, vinca il Napoli!

Via Guglielmo Sagrera, 11/19, 80129 NapoliTel. 081 556 0310E-mail: [email protected]

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ARTENOVA PRESENTA IL PRIMO RADUNONAZIONALE DI ARTIGIANATO

Evento da non per-dere quelloorganizzatodall'AssociazioneItaliana Artigianache si terrà dal 18 al28 marzo 2016 sulsuggestivoLungomareCaracciolo a Napoli.L'iniziativa itine-rante che si svolgenelle più importantistrutture d'Italia eche avrà anchePianetAzzurro comepartner, fa tappa aNapoli con un pro-gramma davveroricchissimo.

I NUOVI AZZURRI

EVENTI PARTENOPEI 3

Primo acquisto della finestra di gennaio di calciomercato daparte del Napoli è stato Alberto Grassi, arrivato a titolo defi-nitivo dall'Atalanta. Nato a Brescia il 7 marzo 1995. Iniziagiocare a calcio nel 2002 nell'Atalanta sin dalle giovanilifino ad arrivare in prima squadra, dopo la vittoria delCampionato Berretti nel 2013 con la squadra dellaPrimavera. Il suo debutto in Serie A con la squadra berga-masca è datato 22 novembre 2014. Grassi vanta di 16 pre-senze tra campionato e coppe e 2 presenze con la NazionaleUnder 21. Inoltre conta una presenza nella Nazionale Unde16, 10 nell'Under-17, 4 nell'Under-19 e 7 nell'Under 20.Centrocampista alto 183 cm per 75 kg, molto bravo negliinserimenti senza il pallone, l'allenatore Edy Reja l'ha schie-rato cone mezzala destra. Dotato di buoni mezzi tecnici,bravo anche negli appoggi nel palleggio, non molto brillan-te nella fase di non possesso. Ha firmato un contratto con ilNapoli fino al 30 giugno 2020. Sfortunatamente, durante ilsuo primo allenamento in maglia azzurra si è infortunato esi è dovuto sottoporre ad un intervento al ginocchio destroa Villa Stuart. In poche settimane però potrebbe tornare adessere disponibile per mister Sarri.

Mariano Potena

Alberto Grassi: acquisto in prospettiva

Il secondo acquisto da parte della società azzurro in que-sta sessione invernale di mercato è stato Vasco Regini,nato a a Cesena il 9 settembre 1990. Inizia a giocare a cal-cio nelle giovanili del Cesena e nella stagione 2007/2008passa in prima squadra esordendo in Serie B; la squadraemiliana non riesce ad evitare la retrocessione in Lega Proe nella stagione successiva, Regini viene acquistato dallaSampdoria. Con i doriani arriva l’esordio in Serie A con-tro la Reggina e successivamente arriva al Foggia in pre-stito. Nella squadra allenata da Zeman colleziona 31 pre-senze e 1 rete in Lega Pro. Nella stagione 2011/2012approda all’Empoli di Sarri, dove gioca per due stagioni inSerie B totalizzando 73 presenze e 1 gol. Nel campionato2013/2014 torna alla Sampdoria. Nelle ultime due stagio-ni in blucerchiato ha collezionato 72 presenze. Reginivanta anche di 13 presenze nella Nazionale Under 20, par-tecipando anche al mondiale Under 20 nel 2009 e 5nell’Under 21 con il quale disputa anche una partitanell’Europeo nel 2013. Con l’Empoli di Sarri, è statoschierato come difensore centrale, mentre negli ultimi dueanni ha giocato come terzino sinistro. Come difensore èmolto simile a Chiellini.

Vasco Regini: il "Chiellini" azzurro

PROGRAMMA

Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

StampaGrafica Metelliana

Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003

QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 08/02/2016a il 08/02/2016

di Antonio Gagliardi

Quell’1-3 del 9 novembre1986 che lanciò il Napoliverso il primo scudetto

Se era una partitissima in B (2-0, Camoranesi, Del Piero)figuriamoci quanto lo è adesso con in gioco mezzo scudet-to; lo è stata anche l’anno scorso, il 24 maggio, con i gio-chi già fatti per la Juve (campione d’Italia) e ancora da fareper il Napoli (Champion’s League) anche se poi è andatacome è andata.La gara finì 3-1, con gli azzurri per la prima volta in golallo Stadium. Juve in vantaggio con Pereyra al 13°, pari diDavid Lopez al 4° della ripresa lesto a riprendere larespinta di Buffon sul tiro dal dischetto di Insigne. Dueparatissime di Buffon su Lopez e Hamsik prima dell’im-provviso 2-1 di Sturaro al 77° nato da una bella azionepersonale. Napoli pericoloso con Gabbiadini ma bianco-neri ancora in gol al 93° con Pepe su rigore concesso peruna testata a palla lontana di Albiol a Morata che ebbecome conseguenza anche l’espulsione del difensore azzur-ro. Inutile dire che la mente vola ai tempi di Maradona ed allacaduta di due tabù: la vittoria sia al San Paolo che a Torino. Il 9 novembre 1986 l’1-3 che lanciò il Napoli verso ilprimo scudetto: Ferrario e Giordano ribaltarono il van-taggio di Laudrup prima del 3-1 di Volpecina al 90°. Piùroboante ancora il 3-5 del 20 ottobre 1988. Il Napoli erauna realtà consolidata e si portò sul 3-0 con Carnevale eduna doppietta di Careca. Stavolta furono i bianconeri ascuotersi e rimontarono con Galia e Zavarov. Careca peril 2-4, De Agostini su rigore ridiede speranze alla Signorache fu definitivamente trafitta da Renica. Non sempre rose e fiori, più volte il Napoli a Torino ci halasciato le penne: due 4-1 (70/71 e 73/74), il 3-0 dell’otto-

bre‘82, Paolo Rossi e doppietta di Boniek. Sconfitte inzona Cesarini come l’1-0 del gennaio’91 firmato daCasiraghi all’87° e l’1-0 del 16 marzo 2008 con gol diIaquinta all’88°. Quindi il 3-0 subito nell’aprile 2012;Bonucci, Caceres e Quagliarella. Da registrare anche il gol vittoria di Marchisio per l’1-0del marzo 2009 ed il rocambolesco 2-2, azzurri due volteavanti e due volte raggiunti (Maggio, Chiellini, Lucarelli,Matri) con cui si chiuse la stagione 2010-11. Ottobre 2012, 2-0: dall’80° all’82°, Caceres ed un ancorasconosciuto Pogba chiusero un match incanalato verso lo0-0. Arriviamo al 3-0 del novembre 2013; polemiche per ilgol di Llorente al 2°, con l’attaccante spagnolo apparso inoff-side al momento del tocco di Tevez. Quindi salirono incattedra Buffon e Reina ma lo spagnolo nulla poté controla punizione vincente di Pirlo. In gol anche Pogba, stop etiro al volo, per il 3-0 finale. L’ultima vittoria del Napoli risale al 1° novembre 2010 efu, come nell’86, una rimonta. A Trezeguet e Giovincorisposero Hamsik (2) e Datolo per il 3-2 finale che fu ilvero biglietto da visita di Mazzarri alla guida tecnica dasole due settimane.

AMARCORD4

di Giuseppe Di Marzo

L’AVVERSARIO 5

Juventus con qualche assenza,ma reduce da ben quattordicivittorie consecutive14 vittorie consecutive, tra Campionato e Coppa Italia.Sembrava fosse assopita e invece eccola ritornare prepo-tentemente. L’inizio lento e impacciato aveva fatto crede-re a tutti che la Juve avesse preso un anno sabbatico. Letroppe vittorie nazionali e la vetta europea solo sfiorata,facevano pensare ad un anno di transizione. Compliceanche le partenze eccellenti di Pirlo, Vidal e soprattuttoTevez, l’avversaria di sempre dormiva e le pretendenti altitolo sognavano in grande. Ma alla fine è stata solo unagrande illusione. Con il tempo gli esperimenti sono finitie la fame di vittorie è tornata. La svolta tattica si è avuta con un ritorno al passato, ilfamoso 3-5-2 di Conte prima e Allegri poi. La basedella ritrovata Juve è chiara, vecchio stile ma con alcu-ni minimi cambiamenti. La difesa è sempre la stessa,Bonucci centrale con Barzagli a destra e Chiellini asinistra (che potrebbe non recuperare dall’infortunio). Acentrocampo Lichtsteneir, Marchisio, Pogba, Khedira(fermo ai box) e Evra. Preferito spesso e volentieri aAlex Sandro, che aveva bisogno di un periodo diambientamento e di imparare bene la fase difensiva.Davanti la coppia che sta convincendo è Mandzukic eDybala.Il 3-5-2 è lo stesso dello scorso anno dunque, anche seinterpretato in maniera differente. Maggiore dinamismoma anche maggiore dipendenza dalle individualità. Menocambi di gioco, non essendoci più Pirlo, ma un migliorschermo difensivo, meno dribbling ma più efficacia e pre-cisione nei passaggi. Con Marchisio al posto dell’exCampione del Mondo, più rasoterra e meno passaggi illu-minanti. A Pogba è affidato l’estro del centrocampo: inquesto scorcio di stagione è stato criticato, anche se biso-gnerebbe saper leggere il nuovo ruolo che gli è stato affi-dato, tutto il flusso di gioco passa per i suoi piedi, mentreprima per quelli di Pirlo. Ha maggiori compiti difensivi

e agisce in una porzione di campo più ampia, che locostringe a correre di più, togliendogli anche lucidità. Illavoro verso gli esterni ha influito anche sul gran numerodi palloni ricevuti in area da Mandzukic, ottimo nelgioco aereo sia per concludere a rete sia per giocare disponda per i compagni. Proprio questa sua dote e nonsolo, lo ha fatto preferire allo spagnolo Morata.Il Napoli segna con una media maggiore della Juventusrecord dei 102 punti (2013/14): per Sarri 52 reti in 23gare, media 2.26 a partita. Quella di Conte: 80 reti in 38gare, media 2.10 a partita. Ad oggi, l’unica certezza èquella che, chiunque dovesse vincere, potrà dire di aversconfitto un grandissimo avversario.il Leicester sta vivendo una favola bellissima, ma parago-narlo al Napoli è decisamente una sciocchezza e una gros-sa inesattezza: gli azzurri impongono il proprio gioco, unqualcosa di più razionale rispetto alla splendida follia chesta vivendo la squadra allenata dal tanto bistrattatoRanieri. In Inghilterra, ad esempio una Juventus nonc’è….

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di Tilde Schiavone

IL PERSONAGGIO 7

José Marìa Callejòn, l’equilibratore tatticoche identifica il NapoliIl Napoli di Sarri, sovvertendo previsioni e ipotesi continuala sua corsa verso un traguardo che giornata dopo giornatapare diventare sempre meno utopistico.La novità di questasquadra partita ad agosto in sordina con l’ obiettivo, se nonaltro mediatico, di attraversare una stagione definita “ditransizione” cercando di non sfigurare troppo e col propo-sito del “poi si vedrà…”, sta nell’ umiltà del suo coach tra-sferita ad ogni singolo atleta, sta nella maturità acquisita intempi a dir poco brevi e sta nella grande consapevolezza disé stessa e delle sue capacità e potenzialità, che non le fa piùgirar la testa stando in alto ma le impone la necessità di riba-dire la sua forza ulteriormente avvalorando i suoi meriti. Sidice che il Napoli sia Higuain – dipendente, che senza l’argentino la squadra azzurra sarebbe una squadra comeun’altra…In parte è anche vero perché il pipita è un gioca-tore come al mondo ce ne sono pochissimi … ma mi chie-do: se Higuain attorno non avesse un gruppo unito e stabileche lo supporta con quel gioco univocamente qualificatocome spettacolare, sarebbe lo stesso Higuain splendido eprolifico che sta facendo venire l’orticaria ai grandi e titola-ti club d’Italia? Non lo so! Posso solo dire con certezza chela forza del Napoli sta, oltre che nella classe dei suoi top pla-yer, nell’intesa e che il lavoro dei Reina, dei Koulibaly, degliHamsik, degli Allan, dei Jorginho, degli Albiol, degli Hysai,dei Ghoulam, degli El Kaddouri, degli Insigne, dei Mertens,dei Josè Marìa Callejòn è un lavoro non utile ma indispen-sabile e provvidenziale, capace di trasformare singoli e ste-rili suoni in una magica armonia corale in cui gli acuti deisingoli rappresentano la ciliegina sulla torta. Callejòn! Epensare che l’andaluso così come il pipita, aveva già le vali-gie pronte in estate, deciso a salutare il Vesuvio per abbrac-ciare altre mete, orizzonti vincenti, scenari europei…Eppure il buon Maurizio, che non è un semplice tecnico chetratta i giocatori come “strumenti” di lavoro, ma un uomopuro e vero dal quale tutti abbiano tanto da imparare, in 5muniti lo ha convinto a restare … E non lo ha fatto con labacchetta magica ma con la sincerità e la disarmante onestàche lo caratterizza! E nel Napoli del 4-3-3, così come nelNapoli di Rafa Benitez, il minuto andaluso Calletì calza apennello, è un giocatore versatile che sa fare l’ala e l’attac-cante in modo eccelso, è veloce, instancabile e concreto, unragazzo riservato che non ama molto le parole, preferisce ifatti, e quelli altrochè se parlano, gridano a squarciagola!!Sarri ha definito nel corso di una recente intervista il nume-ro 7 azzurro un “equilibratore tattico” , uno di quei giocato-ri ai quali fai fatica a rinunciare e sul quale puoi fare comple-to affidamento…Un atleta completo ed esemplare, un uomoa tutto campo che attacca e difende con la stessa lucidità edenergia al primo minuto così come al novantesimo, un cal-ciatore unico nel suo genere, una vera perla …Imprescindibile per l’attuale Napoli, imprescindibile ingenerale per il Napoli da quando, grazie a quel Rafa Benitez

che avrà commesso numerose assurdità ma che ringrazieròall’ infinito per aver condotto a Napoli Callejon ed Higuain,veste l’azzurro! In molti continuano a chiedersi il motivo percui al momento degli avvicendamenti Callejon resti semprein campo e il posto a Mertens debba cederlo, anche nelle suegiornate migliori, Lorenzo Insigne… Il motivo è semplice ecorrisponde al principio secondo il quale l’andaluso è il gio-catore in assoluto più utilizzato negli ultimi 3 anni e daBenitez e da Sarri… Il principio secondo il quale senzaCallejon il Napoli non è più il Napoli, perde cioè quellepeculiarità che lo rendono spettacolare ma efficace, offensi-vo ma equilibrato, produttivo ma stabile! Callejon in questastagione è stato per lungo tempo criticato a causa della pocaincisività sotto porta (Ricordiamo che nelle passate stagioniegli si è evidenziato anche per la prolificità in fase realizza-tiva, specie in quella dell’esordio in cui ha messo a segno 20reti) ed ora che sembra aver ripreso confidenza col golabbiamo un motivo in più per rallegrarci e affrontare quelche resta di questa stagione in maniera più ottimista e fidu-ciosa. Ad attenderci ci sono tante sfide, il campionato èlungo e il Napoli ha bisogno di certezze… non sappiamocome andrà a finire ma una cosa la possiamo dire fin daadesso: a prescindere da tutto e da tutti questo Napoli è ‘nacosa seria … Ci piace, ci convince, dà soddisfazioni e ci fadivertire più di quanto avremmo mai osato immaginare allavigilia e questo non ce lo può togliere nessuno. Ora però adattendere gli azzurri ci sono tante gare complicate e c’è quel-la che ormai è da molti definita “la gara della verità” con-tro l’ inarrestabile Juventus che di inciampare non ne vuolsapere … Callejon in quell’occasione festeggerà la presen-za numero 100 con la maglia azzurra, la speranza è quella dionorare la ricorrenza nel modo che tutti ci auguriamo e cheil bel sogno che Napoli sta vivendo possa continuare adessere alimentato dalle prodezze di coloro che hanno il com-pito, molto spesso arduo, di indossare le speranze e le aspet-tative di un popolo.

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JUVENTUS-NAPOLI GIÀ DECISIVAPER IL TITOLO? COME FINIRÀ?RISPONDONO AL QUESITO TRA LE MIGLIORIFIRME DEL GIORNALISMO ITALIANOROSARIO PASTORE (Gazzettadello Sport) - La Juve fa paura, perchéoltre ad essere veramente forte, è anchefortunata e, spero inconsapevolmente,aiutata dagli arbitri. E’ forte, ma ilNapoli gioca meglio, quando la stan-chezza, specie nelle seconde parti delleriprese, si fa sentire. Neanche la squa-dra più bella che abbia mai visto, quel-la dell’anno successivo allo scudettoperduto per l’insipienza di Bianchi,della di Careca per la prima volta alfianco di Diego, giocava così bene, inmaniera così determinata e ad occhichiusi. Purtroppo questo Napoli non sagiocare per lo 0-0, la partita deve farlafino in fondo. Personalmente, sogno unpari, se non una vittoria del Napoli, cheè in grado di ottenerla. Un consiglio aSarri: se ci sono (davvero non lo so)non faccia giocare i diffidati contro ilCarpi. Visti i precedenti, un po’ di pru-denza non nuoce...ROBERTO BECCANTINI (LaStampa) - Juventus-Napoli sarà decisi-va soltanto in caso di vittoria delNapoli. Il mio pronostico è: 1-1.ANTONELLO PERILLO (RAI) - E’sicuramente una partita fondamentale,ma diventerebbe decisiva solo in casodi vittoria del Napoli. Un successo deiragazzi di Sarri galvanizzerebbe l’inte-

ro ambiente azzurro e potrebbe segnarela svolta dell’intera stagione. Un prono-stico? Se il Napoli gioca da Napoli, cioèa viso aperto e senza tatticismi esaspe-rati, si può far saltare il banco alloJuventus Stadium.MASSIMO D’ALESSANDRO(Radio Marte) - Decisiva solo se vinceil Napoli. Io dico che finisce 1-1CARLO CARIONE (RAI) - La sfidadello Juventus Stadium non sara’ deci-siva, ma se una delle due dovesse vin-cere, avrebbe certamente una grandespinta a livello psicologico. Prevedo unpareggio.GIANFRANCO LUCARIELLO(Leggo) - Resterà tutto invariato, gran-de battaglia sino alla fine: pari con moltigol a Torino.RINO CESARANO (Corriere delloSport) - Decide solo nel caso di un suc-cesso pieno del Napoli.La partita è aperta ad ogni risultato.MARCO LOBASSO (Leggo) - Puòessere decisiva per il titolo, e per ilNapoli, solo se il divario tra le due squa-dre aumenta in queste prossime tre par-tite. In quel caso. una vittoria a Torinovarrebbe la fuga decisiva. Sogni a parte,il Napoli non deve perdere a Torino erestare comunque leader. Solo cosìtoglierà certezze e fiducia alla Juve nel

prosieguo del campionato. I bianconerihanno sprecato il doppio delle energieper rimontare, e non hanno uominiesperti per gestire la situazione. Hannotalenti ma non leader esperti (a parteBuffon). E se poi magicamente doves-sero battere il Bayern in Champions, iloro problemi a gestire le due manife-stazioni aumenterebbero notevolmente.MIMMO MALFITANO (Gazzettadello Sport) - Penso che si, Juve-Napoli sarà decisiva per lo scudetto.Determinante, per il Napoli, sarà il fat-tore caratteriale, perché sul piano tecni-co e qualitativo, le due squadre sonoabbastanza simili. Sarri non dovrà averpaura di giocarsi il campionato in quei90 minuti, così com’è avvenuto ai suoipredecessori negli anni passati. 1-2 ilrisultato finale, con reti di Marchisio,Higuain e Hamsik. ENNIO FO (Tele A) - Assolutamentenon è decisiva per il titolo (basterebbepareggiare) come ebbi già a dirti, avràpeso il fattore campo e non solo aTorino ma pure a Firenze Roma Milano(Inter). La partita con la Juve se ilNapoli sarà al completo, può anchefarla sua perché il Napoli ha un giocodecisamente migliore e colladauto chepotrebbe imbrigliare le qualità dei sin-goli (Juventini).

IL DOMANDONE

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GIANLUCA MONTI (Gazzettadello Sport) - Non è decisiva, troppipochi punti di differenza e troppe gior-nate da giocare successivamente, pro-nostico 1-1LUCIO PENGUE (Radio Kiss KissNapoli) - Juve-Napoli sarà decisiva peril titolo. Il mio pronostico? Il Napolivincerà allo Juventus Stadium 1-2.ANTONIO SASSO (Il Roma) - Nonsarà decisivo lo scontro diretto. Oggi ilNapoli offre il miglior calcio del cam-pionato, ma la Juve ha raggiunto il topdella forma e della concentrazione invista della sfida di Champions.Insomma è una lotta due per lo scudet-to. Lo conquisterà chi commetteràmeno errori.UMBERTO CHIARIELLO (Canale21) - Si, per me è decisiva se vince unadelle due, se pareggiano no, la corsacontinua. Io penso che il Napoli vada avincere a Torino.MARCO BELLINAZZO (Il Sole 24Ore) - Non credo decisiva. Pareggiorisultato più probabile.LIBERATO FERRARA (Cronachedi Napoli) - Non è decisiva se non in uncaso: se il Napoli arriva con qualchepunto di vantaggio e vince la partita. Inquel caso potrebbe essere determinante,anche se in ogni caso mancherebbero

trappe partite. Impossibile fare un pro-nostico, può succedere di tutto. Dicamoche per la legge dei grandi numeri nonavendo mai fatto nessun punto sin quiallo Stadium il Napoli potrebbe nonperdere. Diciamo che in gare del gene-re il pari lascia le cose come stanno,potrebbe andare bene a tutti.MICHELE SIBILLA (Radio PuntoZero) - Partiamo dalla fine: impossibi-le davvero fare pronostici perché, maicome in questa stagione le due squadre,praticamente, si equivalgono.Chiaramente conteranno moltissimo lemotivazioni, ma non possiamo esseresicuri che la fame di vittorie del Napolisia inferiore o superiore a quella deicannibali bianconeri. Quindi davveronon riesco a sbilanciarmi, anche se ilcuore (e al cuor non si comanda..) dice,anzi, spera, ovviamente Napoli.Premesso che le due squadre dovrebbe-ro arrivare nella stessa identica situazio-ne di classifica e di punti, credo che lapartita potrebbe essere decisiva solo sedovesse vincere il Napoli proprio peruna questione psicologica, se invecedovesse spuntarla la Juventus, credoche ci sarebbe tempo e modo per gio-carsela fino alla fine, così come sedovesse finire in parità, anche se, inquesto caso, il Napoli manterrebbe un

leggero vantaggio.ROBERTO ESSE (Radio Club 91) -Quella con la Juventus è sempre unasfida decisiva. Anche quando in palionon c’è niente. Il primo grande trionfonapoletano partì proprio da una vittoriain quel di Torino. Mi piacerebbe tantoche la storia di ripeta! Il mio pronosticoquando giocano gli azzurri non è maidiverso da una vittoria del NAPOLI!ANGELO POMPAMEO (JulieItalia) - A mio avviso è decisiva solo sevince il Napoil. Un pareggio o una vit-toria della Juventus (se permane ildistacco attuale di due punti) non sareb-be decisiva mancando ancora 14 gior-nate di campionato.ANTONELLO GALLO (Telecapri)- Francamente non ritengo che il matchdiretto sia decisivo. L’andamentoimprevedibile di questa stagione sugge-risce anzi il contrario. Per due forma-zioni che al momento sono dei rullicompressori credo che alla fine conteràpiù qualche punticino preso (o perso)qua e là che non gli scontri diretti. Ilmio pronostico? Una gara maiuscolache diverrà delicata per entrambe ancorpiù se le cose in quel momento reste-ranno più o meno come ora. Gli impe-gni europei mi fanno propendere per unpareggio.

di Vincenzo Letizia

Enrico Maniero: chivince la super sfida avràun vantaggio psicologicoQuesta settimana, PianetAzzurro ha avuto il piacere diintervistare in esclusiva l’ex centrocampista del Napoli,Enrico MANIERO (Roma, 16 gennaio 1960).Coriaceo mediano, ha indossato la maglia azzurra nellastagione 1981-82 allenato da Rino Marchesi. L’esordionella massima serie a Cagliari il 20 settembre 1981 nellapartita Cagliari-Napoli (1-1).Ha successivamente giocato in C/1 vestendo le maglie diModena (1982-83) e Cosenza (dal 1983 al 1988) conqui-stando con quest’ultima una promozione in serie B atte-sa da ben 24 anni. Ha poi giocato nel Pavia, nelFrosinone in C/2 nella stagione 1989-90. Conl’Avezzano ha vinto il torneo di serie D 1990-1991. Hagiocato poi con l’Aquila, due stagioni a Viterbo, perchiudere la carriera a Grosseto. I suoi due figli, Marco eil più conosciuto Riccardo, bomber del Bari, sonoanch’essi calciatori..Maniero nonostante sia nato a Roma e siano passati circatrentacinque anni da quando giocava nel Napoli, ancoraoggi si dichiara tifoso del Napoli e un po’ anche del Bari,per via del figlio.Enrico, cos’ha la Juventus che il Napoli non ha. Ecos’ha il Napoli che la Juventus non ha? “La Juve ha quello che ovunque può fare la differenza,soprattutto sui ricavi, cioè lo stadio di proprietà . IlNapoli invece ha il tifo più bello del mondo”.Pensi che la sfida di Torino sia già decisiva per l’asse-gnazione del titolo?“Da un punto di vista aritmetico senz’altro no. Però, sulpiano del morale darebbe un vantaggio psicologico a chiriuscirebbe a prevalere”.Più forte Dybala o Higuain?“Il nostro Higuain è più completo, più bomber e piùaffermato. L’ex palermitano ha dalla sua l’età…”.Più bravo Sarri o ad Allegri?

“Sono entrambi due ottimi allenatori. Sarri ha fattoricredere molti pessimisti, sembra una persona umile,ma molto meticolosa nel proprio lavoro. Pochissimesquadre in Europa giocano come il Napoli ”.Sul mercato avresti fatto qualcosa di diverso al postodi Giuntoli e De Laurentiis?“No. Il Napoli ha degli ingranaggi che funzionano allaperfezione; con l’innesto di altri giocatori di forte perso-nalità e curriculum importante avresti solo rischiato diminare l’equilibrio del gruppo”.Secondo te, oltre a Juve e Napoli, chi può rientrarenella corsa scudetto?“Nessuna squadra. Da qui alla fine del campionato saràun duello a due tra Napoli e Juventus”.I tuoi pronostici su Juventus-Napoli, Fiorentina-Intere Milan-Genoa.“Su Juve-Napoli non faccio pronostici per scaramanzia.La Fiorentina è in fase calante, l’Inter potrebbe appro-fittarne. Il Milan, al di là del pareggio casalingo control’Udinese, in questo periodo è riuscito a trovare unacerta continuità e lo vedo favorito sui liguri”.

IL PRONOSTICO DI...14

QUOTE SERIE A

Il sistema garantisce almeno una terzina vincente centrando il pronosti-co della partita base e almeno tre delle altre gare.

IILL SISTEMASISTEMA PERPER LELE SCOMMESSESCOMMESSE

La partita base 6 partite in 4 terzinePalermo Torino GOL

Le altre partiteEmpoli Frosinone 1

GOL

UdineseBologna 1XSampdoriaAtalanta 1XChievoSassuolo

FiorentinaInter GOL

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5924 PALERMO GOL 1.755926 UDINESE X 1,285871 SAMPDORIA X 1,30

...vinci 29,10 euro

<NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5924 PALERMO GOL 1.755920 EMPOLI 1 1,585921 CHIEVO GOL 1,80

...vinci 49,80 euro

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5924 PALERMO GOL 1.755921 CHIEVO GOL 1,805927 FIORENTINA GOL 1,70

...vinci 53,55 euro

NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota5924 PALERMO GOL 1.755920 EMPOLI 1 1,585927 FIORENTINA GOL 1,70

...vinci 47,00 euro

19108-5924

19108-5920

19108-5926

19108-5925

19108-5921

19108-5927

di Vincenzo Letizia

LA SCOMMESSA 15

Serie A all’insegna dei‘Gol’. Empoli, colpo digrazia al Frosinone?Che giornata amici quella del prossimo week-enddi serie A. Innanzitutto, la sfida scudetto traJuventus e Napoli. Non può essere trascurata nean-che Fiorentina-Inter che in pratica decreterà quel-la che sarà la più autorevole contendente alla terzapiazza Champions. Nella sfida del ‘Franchi’entrambe le squadre proveranno a superarsi, nedovrebbe venir fuori un match spettacolare e con‘Gol’.L’impressione è che sarà un turno ricco di reti, inparticolare vediamo dei ‘Gol’ in Chievo Verona-Sassuolo e Palermo-Torino, con quest’ultimasfida che scegliamo come capogioco del nostrosistemino a rotazione.L’Empoli punta a regalarsi il sogno di un piazza-mento europeo. Per farlo dovrà battere ed inguaia-re definitivamente il Frosinone di Stellone.Due doppie chances infine. L’Udinese, dopo ilbuon risultato colto a San Siro contro il Milan,cerca ulteriori risultati positivi per tirarsi fuori dallesabbie mobili della classifica. Eventualmente, ilpari potrebbe andar benone anche al Bologna.

Lo stesso discorso vale più o meno anche perSampdoria-Atalanta, con i padroni di casacomunque favoriti.Ricapitolando il tutto, puntando € 10,00 sulla sesti-na secca si incasserebbero €147,82.Per chi volesse divertirsi e provare a vincere, maga-ri anche sbagliando una o due partite, invece, sottoproponiamo come al solito il nostro sistema a rota-zione con capogioco.Buon divertimento con le scommesse diPianetAzzurro e ricordate che il gioco è vietato aiminori e può causare dipendenza patologica.