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1 PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE La valutazione degli apprendimenti degli alunni è un elemento pedagogico fondamentale per seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Il presente documento definisce gli specifici parametri e indicatori in base ai quali determinare, in modo trasparente ed univoco, la valutazione del rendimento e del comportamento di tutti alunni, compresi quelli stranieri, quelli con disabilità e quelli con disturbi specifici dell’apprendimento, dall’acquisizione e trasmissione dei contenuti disciplinari, alla capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti ed di interagire e tradurre le conoscenze e le abilità in specifiche competenze. I CRITERI DELLA VALUTAZIONE La valutazione concorre, con le sue finalità prevalentemente formative e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, al consolidamento dei processi di autovalutazione degli alunni medesimi, relativamente al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione adottata dalla Comunità Europa. così come la valutazione dell’intero sistema scolastico migliora la qualità della scuola. La valutazione degli alunni è affidata alla responsabilità dei docenti in una dimensione professionale sia individuale che collegiale. Oggetto della valutazione sono: il processo di apprendimento il comportamento il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

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PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE

E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La valutazione degli apprendimenti degli alunni è un elemento pedagogico fondamentale per

seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua

permanenza a scuola. Il presente documento definisce gli specifici parametri e indicatori in base ai

quali determinare, in modo trasparente ed univoco, la valutazione del rendimento e del

comportamento di tutti alunni, compresi quelli stranieri, quelli con disabilità e quelli con disturbi

specifici dell’apprendimento, dall’acquisizione e trasmissione dei contenuti disciplinari, alla

capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti ed di interagire e tradurre le conoscenze e le

abilità in specifiche competenze.

I CRITERI DELLA VALUTAZIONE

La valutazione concorre, con le sue finalità prevalentemente formative e attraverso

l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, al consolidamento dei processi

di autovalutazione degli alunni medesimi, relativamente al miglioramento dei livelli di conoscenza

e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui

alla Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione adottata dalla Comunità

Europa. così come la valutazione dell’intero sistema scolastico migliora la qualità della scuola.

La valutazione degli alunni è affidata alla responsabilità dei docenti in una dimensione

professionale sia individuale che collegiale.

Oggetto della valutazione sono:

• il processo di apprendimento

• il comportamento

• il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

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Il processo di valutazione consta di diversi momenti:

Valutazione Diagnostica come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un

compito di apprendimento, serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove

d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a

predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche le caratteristiche e le attitudini degli

alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare

riferimento al loro inserimento nei cosiddetti laboratori di recupero e approfondimento degli

apprendimenti:

- osservazioni sistematiche e non

- prove semistrutturate

- prove comuni di ingresso strutturate per livelli (concordate per classi parallele)

- libere elaborazioni

Valutazione Formativa per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. È finalizzata a

cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce

l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali

correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna

forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma

in senso positivo e compensativo. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in

itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso:

- osservazioni sistematiche e non

- prove semistrutturate (stimolo chiuso risposta aperta)

- verifiche comuni (concordate per classi parallele)

- libere elaborazioni

- analisi della congruenza tra obiettivi e risultati

Valutazione Sommativa. Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente

in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. Fa un bilancio consuntivo

degli apprendimenti degli alunni, mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, e

delle competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale. Essa svolge una funzione

comunicativa non solo per l’alunno/a ma anche per le famiglie.

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Valutazione Orientativa. Favorisce un’accurata conoscenza di sé in vista delle scelte future. E’ un

processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la

promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di

scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di autorientare i suoi comportamenti e le sue scelte

future.

La valutazione delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10, come riportato

dal Decreto legge 137 del 1 settembre 2008. Nella C.M. del 23 gennaio 2009, si sottolinea che i

criteri essenziali per una valutazione di qualità sono:

• la finalità formativa

• la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità

• la coerenza con gli obiettivi previsti nel piano di studio

• la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti

• il rigore metodologico nelle procedure

• la valenza formativa

In quest’ottica sono subito definiti i punti fermi per l’ammissione degli alunni alla classe successiva

e/o all’esame di stato, e cioè:

� il Consiglio di classe procederà alla valutazione dell’alunno solo se la sua frequenza alle

lezioni ha coperto almeno tre quarti dell’orario annuale. Secondo, quanto previsto

dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, per casi

eccezionali, la nostra istituzione scolastica può autonomamente stabilire motivate

deroghe.

� saranno ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli alunni che avranno raggiunto

gli obiettivi didattici minimi e che avranno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi sia

in ciascuna disciplina di studio che nel comportamento;

� l’ammissione alla classe successiva sarà subordinata alla discussione nei singoli Consigli di

Classe qualora l’alunno presenti tre materie con la valutazione corrispondente al cinque (

5).

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� verrà data comunicazione alle famiglie, tramite lettera, delle materie nelle quali l’alunno

non avrà raggiunto la sufficienza, qualora l’ammissione alla classe successiva avverrà per

voto di Consiglio.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Per gli alunni diversamente abili la valutazione è strettamente correlata al percorso individuale.

Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli apprendimenti,

essa potrà essere:

• uguale a quella della classe;

• in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati;

• differenziata.

La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.

Per suddetti alunni, come evidenzia la normativa al riguardo, la valutazione dovrà essere riferita al

comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del PEI.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI

APPRENDIMENTO (DSA)

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la

valutazione degli apprendimenti terrà conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni;

pertanto, per lo svolgimento delle verifiche saranno utilizzati gli strumenti metodologico - didattici

compensativi e dispensativi ritenuti più idonei (art. 10, c. 1 del DPR 122/09).

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Per gli alunni stranieri una particolare attenzione sarà data alla verifica formativa prendendo in

considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione,

l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate.

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LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE COMUNI La valutazione degli alunni della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado, finalizzata alla

progettazione di un curricolo verticale, sarà effettuata anche attraverso opportune prove di

controllo/verifica, nell’ambito degli specifici settori di apprendimento/insegnamento e sarà

strettamente collegata alle competenze da raggiungere al termine del primo ciclo di istruzione.

Applicando sistemi di riferimento il più possibile omogenei, sia per elaborare delle prove di

verifica, sia per i criteri di valutazione condivisi, saranno effettuate prove d’ingresso (a settembre),

prove intermedie (a gennaio) e prove finali (a maggio) comuni per classi parallele.

Tali prove di verifica faranno riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti dalle Indicazioni

nazionali e agli aspetti presenti nelle prove nazionali INVALSI. Saranno di tipo oggettivo, con

risposte predefinite e quesiti (item) del tipo: vero/falso, a scelta multipla, a corrispondenza, a

completamento.

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Per la correzione e valutazione delle verifiche comuni i docenti si atterranno alla seguente tabella docimologica:

GRIGLIA DI CORREZIONE

I voti saranno registrati nelle griglie di rilevazione predisposte a livello d’istituto:

PROVA SU 6 ITEMS

PROVA SU 7 ITEMS

PROVA SU 8 ITEMS

PROVA SU 9 ITEMS

PROVA SU 10 ITEMS

PROVA SU 11 ITEMS

PROVA SU 12 ITEMS

PROVA SU 13 ITEMS

PROVA SU 14 ITEMS

PROVA SU 15 ITEMS

PROVA SU 16 ITEMS

PROVA SU 17 ITEMS

PROVA SU 18 ITEMS

PROVA SU 19 ITEMS

PROVA SU 20 ITEMS

10 6/6 7/7 8/8 9/9 10/10 11/11 12/12 13/13 14/14 15/15 16/16 17/17 18/18 19/19 20/20

9 5/6 6/7 7/8 8/9 9/10 10/11 11/12 12/13 12-13/14 13-14/15 14-15/16 15-16/17 16-17/18 17-18/19 18-19/20

8 6/8 7/9 7-8/10 8-9/11 9-10/12 10-11/13 10-11/14 11-12/15 12-13/16 13-14/17 13-14-15/18 14-15-16/19 15-16-17/20

7 4/6 5/7 5/8 6/9 6/10 7/11 7-8/12 8-9/13 8-9/14 9-10/15 10-11/16 11-12/17 11-12/18 12-13/19 12-13-14/20

6 3/6 4/7 4/8 5/9 5/10 6/11 6/12 7/13 7/14 8/15 8-9/16 9-10/17 9-10/18 10-11/19 10-11/20

5 Meno di 3

Meno di 4

Meno di 4

Meno di 5

Meno di 5

Meno di 6

Meno di 6

Meno di 7

Meno di 7

Meno di 8

Meno di 8

Meno di 9

Meno di 9

Meno di 10

Meno di 10

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GRIGLIE DI RILEVAZIONE

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PROVA D’INGRESSO – CLASSE 1^ SCUOLA PRIMARIA

LEGENDA

OR = OBIETTIVO RAGGIUNTO OPR = OBIETTIVO PARZIALMENTE RAGGIUNTO ONR = OBIETTIVO NON RAGGIUNTO

OR OPR ONR

ASCOLTA E COMPRENDE UN BREVE TESTO

HA ACQUISITO COMPORTAMENTI RISPETTOSI

DELL’AMBIENTE

RAPPRESENTA LA FIGURA UMANA NEI PARTICOLARI E SA

RICOMPORRE LO SCHEMA CORPOREO

HA CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO

HA UNA BUONA MOTRICITA’ FINE E GLOBALE

SA ESPRIMERE CONTENUTI ED ESPERIENZE ATTRAVERSO IL

DISEGNO

HA ACQUISITO CORRETTE COMPETENZE COMUNICATIVE

SENZA DIFETTI DI PRONUNCIA

PARTECIPA AD UNA CONVERSAZIONE GUIDATA E

INTERVIENE IN MODO PERTINENTE

SA NARRARE UNA ESPERIENZA O UNA BREVE STORIA

ASCOLTA E COMPRENDE UN BREVE TESTO

ESEGUE ATTIVITA’ DI PREGRAFISMO

HA ACQUISITO FAMILIARITA’ CON LA LINGUA SCRITTA

(LETTURA E RIPRODUZIONE DI GRAFEMI)

E’ CAPACE DI CLASSIFICARE, CONTARE, EFFETTUARE

CORRISPONDENZE

RICONOSCE E RIPRODUCE GRAFICAMENTE LE PRINCIPALI

FORME GEOMETRICHE

SA NOMINARE ED ABBINARE IL NUMERO CORRISPONDENTE

AD UNA QUANTITA’

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La valutazione nella scuola dell’infanzia valuterà l’intero percorso di crescita del bambino. In una

fase così delicata e caratterizzata da conquiste significative, inizia a strutturarsi la personalità di

ogni bambino. La valutazione, dunque, assume un ruolo di accompagnamento continuo

dell’azione educativa, in connessione con momenti di osservazione e verifica. La valutazione del

processo formativo, pertanto, verrà espressa al termine del triennio della scuola dell’Infanzia,

attraverso una tabella in cui verranno registrate le valutazioni relative ai traguardi raggiunti nello

sviluppo delle competenze relative ai vari Campi di esperienza.

RUBRICA DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA

LEGENDA

OR = OBIETTIVO RAGGIUNTO OPR = OBIETTIVO PARZIALMENTE RAGGIUNTO ONR = OBIETTIVO NON RAGGIUNTO

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE

Le prove di verifica saranno finalizzate all’analisi dei livelli di apprendimento degli alunni, al

controllo del raggiungimento degli obiettivi programmati, dell’adeguatezza dei contenuti e delle

metodologie utilizzate e alla eventuale rielaborazione dell’azione educativa.

I docenti utilizzeranno diverse tipologie di verifica (strutturata, semistrutturata, non strutturata),

per la rilevazione degli obiettivi di apprendimento raggiunti e delle competenze acquisite dagli

alunni.

Prove di tipo soggettivo ( stimolo aperto e risposta aperta)

• Interrogazioni

• Temi

• Composizioni

• espressioni artistiche

Prove di tipo oggettivo - semistrutturate ( stimolo chiuso e risposta aperta)

• questionari con risposte aperte

• problemi ed esercizi

• saggi brevi

Prove di tipo oggettivo - strutturate (stimolo chiuso e risposta chiusa)

• vero/falso

• questionari con risposta e scelta multipla

• corrispondenze

VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

La valutazione intermedia e finale non è costituita semplicemente dalla media matematica dei

risultati delle verifiche, ma assume una valenza più ampia, e prende in considerazione diversi

aspetti. In particolare si terrà conto:

• delle conoscenze, abilità e competenze acquisite e verificate per ogni disciplina;

• del livello di partenza di ogni alunno e del suo percorso nel processo di apprendimento;

• dell’ impegno, l’ interesse e la partecipazione all’attività didattica;

• dell’ acquisizione delle competenze trasversali;

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• dell’influenza di fattori ambientali, sociali e/o di salute nel processo di apprendimento

dell’alunno.

Le valutazioni partiranno dal 5 (cinque). In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente

dovrà motivare l’esito documentando le attività e le prove effettuate, compresi gli interventi

individuali mirati al recupero. Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione, i

docenti faranno riferimento ai seguenti criteri generali di attribuzione del voto.

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Nella scuola primaria la valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8,

comma 1, e 11, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2004, è espressa collegialmente dai

docenti contitolari della classe.

Per la valutazione del comportamento si osserveranno i seguenti indicatori: INTERESSE E PARTECIPAZIONE:

• ascolto e attenzione

• interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni

• partecipazione alle iniziative scolastiche comuni

IMPEGNO:

• impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo

RELAZIONE CON GLI ALTRI:

• rispetto e condivisione delle regole comuni

• relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli

insegnanti

AMBIENTE SCOLASTICO:

• rispetto degli ambienti e del materiale della scuola

• uso appropriato degli spazi.

La valutazione del comportamento, in sede di scrutinio, è espressa con un giudizio sintetico sulla

base della seguente griglia:

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I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI VOTO

DESCRITTORI DEL VOTO

10 Le conoscenze acquisite sono sicure, complete e approfondite; l’alunno sa rielaborarle in modo autonomo e personale, avendo maturato le competenze adeguate.

9 Le conoscenze acquisite sono sicure e complete. L’alunno rielabora in modo personale le proprie conoscenze.

8 Le conoscenze acquisite sono più che buone. L’alunno è autonomo nell’individuare i procedimenti, ma non sempre riesce a rielaborarli e ad applicarli con precisione.

7 Le conoscenze acquisite sono buone. L’alunno conosce i contenuti, ma non in modo approfondito. E’ abbastanza autonomo nell’organizzare in modo personale le proprie conoscenze.

6 Le conoscenze acquisite sono essenziali. L’alunno riesce ad organizzare le proprie conoscenze solo in risposta alle richieste più semplici o se opportunamente guidato.

5 Le conoscenze acquisite sono insufficienti, commette molti e/o gravi errori. Anche se opportunamente guidato l’alunno non sempre riesce ad organizzare le conoscenze.

Voti Descrittori del comportamento

10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito.

9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.

8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.

7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’ impegno.

6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.

5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.

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I CRITERI DI VALUTAZIONE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

La valutazione degli apprendimenti è effettuata dai docenti di classe, presieduti dal dirigente

scolastico o da un suo delegato utilizzando voti numerici, ad eccezione dell’insegnamento della

religione cattolica e del comportamento.

Il D.P.R. 122/2009 stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano

conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento.

La non ammissione alla classe successiva è decisa con deliberazione assunta all’unanimità dai

docenti della classe in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

La non ammissione è comunque possibile dopo che siano stati adottati e documentati

interventi di recupero/ che non abbiamo dato risultati produttivi.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Le competenze acquisite sono descritte e certificate al termine della Scuola Primaria e

accompagnate da una valutazione in decimi secondo il seguente modello ministeriale.

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE

Alla valutazione delle verifiche si giungerà attraverso un processo di misurazione delle prove

oggettive e soggettive somministrate, facendo riferimento alle tabelle con le corrispondenze tra il

voto, le percentuali e i descrittori.

Gli alunni, per un positivo sviluppo dell’autonomia e del controllo sul proprio apprendimento, in

occasione di prove e di verifiche, devono essere preventivamente e chiaramente informati su

argomenti, tipologia e obiettivi della prova. Successivamente alla correzione/misurazione

(valutazione verifiche), gli stessi devono essere informati:

• sui risultati delle verifiche e valutazioni in itinere;

• delle eventuali attività da svolgere per migliorare i risultati.

Alla famiglia verranno comunicati gli esiti di verifiche ed interrogazioni tramite il diario. La

consegna delle verifiche scritte a casa avverrà solo su richiesta della famiglia stessa. Le prove

predisposte dai docenti tengono presente:

• l’attinenza con le attività svolte;

• le reali possibilità dei singoli e della classe;

• il livello di difficoltà della prova e il suo valore rispetto alla valutazione complessiva.

I CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA

Voti Descrittori del comportamento

10 (dieci/decimi) Si comporta sempre in modo corretto e responsabile, collabora con i compagni e gli insegnanti, partecipa in modo costruttivo e si impegna in modo costante e approfondito

9 (nove/decimi) Si comporta in modo corretto e responsabile, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo costante.

8 (otto/decimi) Rispetta le regole di comportamento, la socializzazione è positiva, partecipa con interesse alla lezione e si impegna in modo abbastanza costante.

7 (sette/decimi) Vivace ma non sempre corretto, la socializzazione è positiva, talvolta distratto, qualche discontinuità nell’impegno.

6 (sei/decimi) Se controllato rispetta le regole, la socializzazione è, in genere, positiva, interviene se sollecitato, l’impegno è superficiale.

5 (cinque/decimi) Spesso non rispetta le regole, i rapporti con i compagni ed insegnanti sono difficoltosi, fa interventi non pertinenti, l’impegno è inadeguato.

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I CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DISCIPLINARI:

DESCRITTORI VOTO

Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche,autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.

10

Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacità di operare collegamenti tra discipline.

9

Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali

8

Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

7

Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato, imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite

6

Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.

5

Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline

4

Conoscenze errate o minime dei contenuti basilari disciplinari, scarsa capacità di comprensione e di analisi, scarsa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione confusa ed approssimativa, gravissimi errori a livello linguistico e grammaticale

3 Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato, secondo rifiuto all’interrogazione

1-2

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I CRITERI DI VALUTAZIONE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Nella scuola secondaria di primo grado la progressione da un anno all’altro avviene attraverso una

valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni. L’approccio corrente che

caratterizza le scelte dei docenti e delle scuole tende a considerare il percorso di tutto il primo

ciclo di istruzione come un continuum che consente il rispetto dei tempi di ogni singolo studente e

l’attenzione ai processi di crescita. Secondo la norma sono ammessi alla classe successiva, con

decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, gli studenti che hanno ottenuto un voto

non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, compreso il voto di

comportamento. Il ruolo del consiglio di classe è decisivo perché l’accertamento del livello di

preparazione e il giudizio di ammissione all’anno successivo siano coerenti. I voti e i giudizi relativi

alle singole discipline concorrono a ricostruire l’itinerario formativo di ogni singolo studente:

entrano nella valutazione il riferimento alle tappe già percorse e a quelle attese; vengono

considerati i progressi compiuti e le potenzialità da sviluppare.

Tuttavia la valutazione non può nascondere o sottovalutare quelle carenze gravi che pregiudicano

la prosecuzione lineare del percorso. Ogni studente deve disporre di una informazione appropriata

anche per una processuale assunzione di responsabilità rispetto al proprio progetto di

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progressione negli studi. Non a caso il regolamento sulla valutazione prevede, a fronte di non

compiuto raggiungimento degli obiettivi previsti, che la scuola provveda “ad inserire una specifica

nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla

famiglia”.

Criteri di ammissione / non ammissione alla classe successiva

L’ammissione alla classe successiva degli alunni è disposta, previo accertamento della prescritta

frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. Premesso che si concepisce la non ammissione:

• come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo positivo,

con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;

• come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per l’alunno, anche in

riferimento alla classe di futura accoglienza;

• quando siano adottati e documentati interventi di recupero e/o sostegno che non siano

rivelati produttivi;

• come evento da considerare sotto forma di prerogativa (senza limitare l’autonoma

valutazione dei docenti) negli anni di passaggio da segmenti formativi ad altri che richiedono salti

cognitivi particolarmente elevati ed acquisizione di conoscenze pregresse, mancando le quali

potrebbe risultare compromesso il successivo processo (dalla seconda alla terza classe della scuola

secondaria di primo grado);

• come evento da non escludere al termine della classe prima della secondaria di primo

grado qualora, in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento, non sussistano nemmeno criteri e scopi pedagogici idonei all’ ammissione.

La normativa, a tal proposito, stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che

abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento;

• il CdC prevede che l’ammissione alla classe successiva possa essere deliberata, con criteri e

scopi pedagogici, anche in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento.

L’ipotesi della non ammissione deve essere formulata dal CdC entro il mese di marzo (oppure i

primi due mesi del SECONDO QUADRIMESTRE) e comunicata per iscritto alla famiglia in modo da

consentire la dovuta preventiva condivisione e in modo da poter stilare un eventuale piano di

recupero individuale delle competenze per le quali l’alunno appare carente.

Criteri di ammissione / non ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo

Premesso che :

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• il CdC considera la valutazione conclusiva utile, anche e soprattutto, ad evidenziare

l’evoluzione, nonché il grado di maturazione realizzato dallo studente nel corso degli studi;

• il CdC attribuisce rilevanza non solo agli esiti disciplinari conseguiti nel terzo anno, ma al

processo globale relativo al primo ciclo d’istruzione;

• il CdC adotta il seguente criterio di ammissione agli esami di licenza e di formulazione del

giudizio d’idoneità: il giudizio d’idoneità sarà formulato tenendo conto del processo globale

relativo al primo ciclo d’istruzione.

IL GIUDIZIO DI IDONEITA’

Il voto decimale rappresentativo del giudizio di idoneità viene determinato come somma di due

contributi, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5: (denominato “di

esito”) espresso dalla media, non arrotondata, dei voti ottenuti dall’alunno in sede di scrutinio

finale, incluso il voto di comportamento con esclusione del giudizio di IRC.

Il Collegio dei Docenti, applicando le indicazioni contenute nel D.P.R. 122/2009, ritiene che, il

giudizio di idoneità, tenga in debito conto il curricolo dell alunno (contributo ”di percorso”) inteso

come:

• progressione nel raggiungimento degli obiettivi formativi in termini di conoscenze,

competenze, capacità e comportamenti;

• progressione nel processo di maturazione e consapevolezza;

• partecipazione alle attività e ai progetti promossi dalla Scuola.

LA VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D'ESAME

Il voto relativo a ciascuna prova scritta d'esame, con esclusione della prova nazionale di cui all'art.

4 della L. 176/2007, è determinato come somma arrotondata all'unità superiore per frazione pari

o superiore a 0,5.

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LA VALUTAZIONE DELLA PROVA NAZIONALE

Il voto relativo alla prova nazionale di cui all'art. 4 della L. 176/2007, viene determinato sulla base

delle eventuali indicazioni fornite dall'I.N.VAL.S.I. per la conversione del punteggio al test

conseguito dall'alunno in voto decimale. In mancanza delle predette indicazioni il voto viene

determinato come voto decimale unico, arrotondato all'unità superiore per frazione pari o

superiore a 0,5, corrispondente alla percentuale delle risposte esatte fornite dal candidato rispetto

al numero totale dei quesiti presenti nella prova medesima. La predetta percentuale, nel caso in

cui l'I.N.VAL.S.I. attribuisca punteggi diversificati in ragione del livello di difficoltà dei vari quesiti,

viene calcolata sulla base del punteggio conseguito dal candidato rispetto al punteggio massimo

conseguibile.

LA VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE D'ESAME

Il colloquio interdisciplinare è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze

acquisite, ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e

argomentazione, di risoluzione dei problemi, di pensiero riflessivo e critico, di valutazione

personale ecc.). Alla prova orale è attribuito un voto espresso in decimi.

I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO FINALE D’ESAME

Il voto finale viene determinato secondo quanto specificato al comma 6 dell'art. 3 del DPR

122/2009 e dalla CM n. 49/2010. L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo“è espresso

con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di

competenza (...)“A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la

lode da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità”. All’esito

dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale

INVALSI e il giudizio di idoneità all’ammissione.

Sarà cura della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e della professionalità dei loro

componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle

diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di

evitare possibili appiattimenti - che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” - e di

evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati anche in funzione orientativa rispetto

al proseguimento degli studi.

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In base al Regolamento per la valutazione degli alunni (DPR 22 giugno 2009, n. 122 e CM n.

49/2010) concorrono all’esito conclusivo dell’esame di Stato:

1) gli esiti delle prove scritte (italiano, matematica, inglese e seconda lingua straniera se prevista o

prova scritta di Italiano (L2) per i soli alunni stranieri neoimmigrati in applicazione del D.P.R. 89 art.

5 comma 1016 per i quali la programmazione individuale svolta abbia previsto la sostituzione della

seconda lingua comunitaria con il potenziamento di Italiano come lingua ( L2 );

2) l’esito della prova orale;

3) l’esito della prova scritta nazionale;

4) il giudizio di idoneità considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunno nella scuola

secondaria di primo grado.

Il voto finale è costituito dalla media aritmetica dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e

nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

CANDIDATI ESTERNI

Per i candidati esterni il voto da attribuire in esito alle prove d’esame viene determinato come

media dei voti ottenuti alle prove d'esame con le modalità indicate ai precedenti punti.

I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DELLA LODE

La lode viene assegnata da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta

all'unanimità se:

• il candidato consegue il punteggio finale di dieci decimi in tutti i contributi che concorrono

al calcolo del voto finale e se il giudizio di idoneità è dieci decimi;

• il candidato che non consegua il punteggio di dieci decimi in uno solo dei contributi che

concorrono al calcolo del voto finale (escluso il giudizio di idoneità).

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LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Per la valutazione delle competenze, sono stati considerati i seguenti descrittori nel documento di certificazione che sarà prodotto a chiusura del primo ciclo di istruzione:

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Premesso che: nella scuola secondaria di primo grado “l’esito conclusivo dell’esame, espresso in

decimi, è illustrato da una certificazione analitica dei traguardi di competenze e dal livello globale

di maturazione raggiunto dall’alunno” (C.M. 50/09). Considerato che: l’autonomia decisionale del

CdC consente di adottare un modello per la scuola secondaria di primo grado.

E’ stato approvato il seguente modello di certificazione delle competenze: