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Allegato n.2 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA DIPARTIMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE POR FESR CALABRIA 2007-2013 ASSE VII – SISTEMI PRODUTTIVI Obiettivo Operativo 7.1.1 Qualificare e potenziare le infrastrutture produttive materiali ed immateriali e sostenere la domanda di servizi innovativi alle imprese Linea di Intervento 7.1.1.2 Azioni per semplificare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e alla operatività delle imprese (SUAP) Azione 4.2 Creazione dello Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive (SURAP) PIANO ATTUATIVO PER LA COSTITUZIONE E L’AVVIO DEL SURAP

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Allegato n.2

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA

DIPARTIMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE

POR FESR CALABRIA 2007-2013 ASSE VII – SISTEMI PRODUTTIVI

Obiettivo Operativo 7.1.1

Qualificare e potenziare le infrastrutture produttive materiali ed immateriali e sostenere la domanda di servizi innovativi alle imprese

Linea di Intervento 7.1.1.2

Azioni per semplificare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e alla operatività delle imprese (SUAP)

Azione 4.2

Creazione dello Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive (SURAP)

PIANO ATTUATIVO PER LA COSTITUZIONE E L’AVVIO DEL S URAP

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Sommario

PREMESSA……………………….. ................................................................................. …………….3

1. RIFERIMENTI NORMATIVI.................................................................................................... 3

2. ORGANIGRAMMA DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE

DELL’ASSE VII ................................................................................................................................. 4

3. LINEA DI INTERVENTO 7.1.1.2 – AZIONI PER SEMPLIFICARE GLI ITER

PROCEDURALI CONNESSI ALLA LOCALIZZAZIONE E ALLA OPERATIVITÀ DELLE

IMPRESE (SUAP)............................................................................................................................... 8

3.1 OBIETTIVO SPECIFICO, OBIETTIVO OPERATIVO E CONTENUTI DELLA LINEA DI INTERVENTO................................................................................................................................ 8 3.2 AZIONI DELLA LINEA DI INTERVENTO..................................................................... 9 3.3 MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE 4.2....................................................... 9 3.4 BENEFICIARI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE......................................................... 19

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PREMESSA Con la Delibera di Giunta Regionale 531/2008 sono state approvate le Linee guida per l’Organizzazione e il funzionamento dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). Le finalità delle linee guida riguardano l’obiettivo di:

a) razionalizzare e semplificare le procedure amministrative inerenti il sistema produttivo della Regione affinché sia assicurato il rispetto dei tempi stabiliti dalla normativa vigente in materia di sportelli unici per le attività produttive;

b) promuovere l’attivazione dello Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) presso i Comuni, anche in forma associata

A tal fine, fra le altre attribuzioni, la Regione Calabria costituisce il SURAP Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive inteso quale struttura di coordinamento dei Dipartimenti regionali interessati al procedimento unico nonché di collegamento con i SUAP comunali singoli o associati e di cui tale documento ne è il piano di attuazione operativa. Il SURAP, all’interno del Dipartimento n° 5 – Attività Produttive, svolge un ruolo di nodo regionale per l’esecuzione delle attività di coordinamento interdipartimentale per quanto attiene due sfere di responsabilità:

- fungere da collettore/attivatore fra i Dipartimenti regionali coinvolti nei processi autorizzativi attivati dai SUAP singoli e associati;

- presidiare, attraverso i soggetti tecnici deputati, allo sviluppo e all’evoluzione dei sistemi tecnologi a supporto del SUAP.

Tali sfere di responsabilità vanno nella direzione di assicurare la conformità alla normativa attualmente vigente in ordine alla disciplina e alle linee guida condivise sui SUAP, i SAPP (Sportelli delle Attività Produttive Provinciali) e al SURAP che riguardano:

- lo svolgimento dello procedimento unico (semplificato e a mezzo autocertificazione) - lo svolgimento delle Conferenze dei servizi - l’assicurazione del rispetto della tempistica, per come definita nella DGR 531/2008, nel DPR

159/2010 e nel DPR 160/2010. 1. RIFERIMENTI NORMATIVI Con riferimento all’implementazione e alla gestione dei SUAP, i principali riferimenti sono i seguenti:

- Direttiva 2006/123/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno, Art. 6. (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 27.12.2006, L 376/36);

- Legge 6 agosto 2008, n. 133 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", Art. 38 (Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. Ordinario n. 196);

- DPR 159/2010 160/2010 rispettivamente in esecuzione dell’Art. 38 della Legge 112/2008 per le Agenzie per l’impresa e il nuovo regolamento SUAP.

- Decreto Legislativo 26/03/2010 n. 59 “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”, Artt. 25 e 26 (Gazzetta ufficiale 23/04/2010 n. 94);

- Legge Regionale 12 agosto 2002, n. 34 “Riordino delle funzioni amministrative regionali e locali”, Artt. 22 e 23 e Art. 34, comma 1, lett. C) (BUR n. 15 del 16 agosto 2002, supplemento straordinario n. 1);

- Legge regionale 13 giugno 2008, n. 15 “Provvedimento Generale di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2008 ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8)”, Art. 22 (BUR n. 12 del 16 giugno 2008, supplemento straordinario n. 1 del 21 giugno 2008);

- Deliberazione della Giunta Regionale 4 agosto 2008, n. 531 Approvazione linee guida per l’organizzazione ed il funzionamento dello Sportello Unico per le attività produttive (SUAP) (BUR n. 42 del 16 dicembre 2008);

Relativamente alla programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e sorveglianza degli interventi finanziati con la Programmazione Regionale Unitaria 2007-2013, i principali riferimenti sono i seguenti: - Regolamento (CE) 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al

Fondo Europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999; - Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul

Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

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- Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;

- Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;

- Regolamento (CE) n. 846/2009 della Commissione del 1 settembre 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;

- Programma Operativo Regionale Calabria FESR 2007/2013 approvato con Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 6322 del 07.12.07;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 95 del 23.02.2009 recante: «Presa d'atto dei criteri di selezione del POR Calabria FESR 2007/2013, approvati dal comitato di sorveglianza ai sensi dell'art. 65, lett. a) del Regolamento (CE) n. 1083/2006, trasmissione alla competente commissione consiliare, per l'esercizio delle competenze ad essi attribuite dall'art. 11 della L.R. n. 3/2007»;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 240 del 24.04.2009 con la quale si è proceduto a rimodulare il Piano Finanziario per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 335 del 09.06.2009 avente ad oggetto «Rettifica D.G.R. n. 654 del 16.09.2008 avente per oggetto: «Definizione e organigramma delle strutture amministrative della Giunta regionale responsabili dell'attuazione degli Assi prioritari, dei Settori e delle Linee di intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, approvato con Decisione della Commissione europea C(2007) 6322 del 07.12.07», successivamente modificata con deliberazione di Giunta regionale n. 24 del 28.01.2010;

- Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 24.07.2009 che modifica la DGR n. 1021 del 16/12/2008 e la DGR n. 163 dell'8.04.2009 ed approva il documento recante Descrizione dei Sistemi di Gestione e Controllo ai sensi dell'art. 71, paragrafo 1, del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

- Decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”;

- Decreto Legislativo n. 163 del 12.04.06 e successive modifiche ed integrazioni. 2. ORGANIGRAMMA DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE DELL’ATT UAZIONE

DELL’ASSE VII Il SURAP è istituito presso il Dipartimento “Attività Produttive” e, per lo svolgimento delle relative funzioni , si avvale dei due Settori e dei cinque Servizi in cui è articolato il Dipartimento.Il Dipartimento Attività Produttive, per le attività relative all’attuazione dell’Asse VII del POR Calabria FESR 2007/2013, si avvale del Settore 1 “Commercio – Industria e Artigianato”, e dei tre Servizi in cui è articolato il Settore. Il Dipartimento opera, inoltre direttamente attraverso strutture e Unità Operative, per come di seguito indicato:

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Struttura /Unità Operativa Attività Personale Afferente

U.O. Affari Generali Gestione del personale, protocollo e spedizione, Custodia e trasmissione atti

2B, 1C

Segreteria Ausiliaria Segreteria , Relazioni esterne Relazioni con Settori e Servizi interni

3 D, 1B

Segreteria Tecnica Supporto alla Programmazione e valutazione delle attività Supporto alla implementazione attività POR Calabria 2007/2013

3D

Unità di Controllo di 1^ livello POR Calabria 2007/2013

Controllo di 1^ livello 4D, 1B (PT)

Unità di Monitoraggio POR Calabria 2007/2013

Monitoraggio attività 2 D, 1 B (PT)

Nel seguito sono riportati per il Settore 1 “Commercio – Industria e Artigianato”, i relativi Servizi e la loro articolazione in Unità Operative. Settore “Commercio – Industria e Artigianato”

Settore Servizio Uffici

Staff Contrattualistica, Convenzioni, Contenzioso e Pre contenzioso

N. 1 Programmazione della distribuzione commerciale. Commercio estero ed internazionalizzazione

U.O. 1.1 Programmazione della distribuzione commerciale. Commercio estero ed internazionalizzazione

U.O. 2.1. Sviluppo del Sistema Produttivo e Commissione Regionale Artigianato. Coordinamento CPA e Uffici Periferici U.O. 2.2 Imprenditoria femminile e giovanile

N. 2 Artigianato, Sviluppo del sistema Produttivo. Imprenditoria Giovanile

U.O. 2.3 Promozione dei sistemi produttivi locali, PMI ed incentivi U.O. 3.1 Infrastrutture produttive. Consorzi ed aree di Sviluppo Industriale. Reti di distribuzione carburanti. Fiere e mercati

Commercio, Industria Artigianato

N. 3 Reti di distribuzione Carburanti, Fiere e Mercati, Rapporti con Camere di Commercio, Consorzi ed Aree di sviluppo industriale

U.O. 3.2 Promozione e attrazione degli investimenti. Rapporti con Camere di Commercio

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Il Settore cura le Linee d’intervento dell’Asse VII, Sistemi Produttivi, assegnate ai Servizi, per come di seguito indicato:

Servizio Linea Intervento 7.1.2.1 Programmi “InvestinCalabria” per l’attrazione di investimenti esterni e “Calabria Internazionale” per l’internazionalizzazione del sistema produttivo calabrese.

N. 1 Programmazione della distribuzione commerciale. Commercio estero ed internazionalizzazione

7.1.2.2 Realizzazione e potenziamento dei consorzi per l’export nei settori strategici dell’economia regionale

7.1.3.1 Azioni per il potenziamento del sistema delle garanzie attraverso la messa in rete di Fondi di Garanzia, la ricapitalizzazione e la riorganizzazione dei Confidi e la costituzione di un Fondo Regionale di Controgaranzia

7.1.3.2. Azioni per la promozione e l’utilizzazione di strumenti di finanza innovativa

7.1.4.1 Pacchetti integrati di agevolazioni per sostenere la competitività delle imprese esistenti 7.1.4.2 Pacchetti integrati di agevolazioni per l’avvio o l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali nei settori innovativi e/o in rapida crescita

7.1.4.3 Promozione dell’imprenditorialità giovanile

N. 2 Artigianato, Sviluppo del sistema Produttivo. Imprenditoria Giovanile

7.1.5.1 Contratti di investimento per la creazione o il potenziamento di reti/cluster di imprese nei settori strategici dell’economia regionale

7.1.1.1 Azioni per potenziare e migliorare la dotazione infrastrutturale e di servizi delle aree per le attività produttive della regione

7.1.1.2 Azioni per semplificare gli iter procedurali connessi alla localizzazione e alla operatività delle imprese (SUAP)

7.1.1.3 Azioni di informazione e assistenza tecnica per la creazione di reti/cluster di imprese e la definizione di progetti di cooperazione da finanziare attraverso i Contratti di Investimento

N. 3 Reti di distribuzione Carburanti, Fiere e Mercati, Rapporti con Camere di Commercio, Consorzi ed Aree di sviluppo industriale

7.1.5.2 Contratti di investimento per la realizzazione e il potenziamento dei micro filiere produttive locali all’interno di Progetti Locali di Sviluppo

Le risorse professionali afferenti al Settore “Commercio – Industria - Artigianato”, ripartite per Servizio sono le seguenti:

Settore Servizio Uffici

Unità di supporto Contrattualistica, Convenzioni, Contenzioso e Pre contenzioso 1 Cat. D, 1 Cat. B (PT)

N. 1 Programmazione della distribuzione commerciale. Commercio estero ed internazionalizzazione 1 Dirigente di Servizio

U.O. 1.1 Programmazione della distribuzione commerciale. Commercio estero ed internazionalizzazione 2 Cat. D, 3 cat. C,1 Cat. B (PT)

U.O. 2.1 Sviluppo del Sistema Produttivo e Commissione Regionale Artigianato. Coordinamento CPA e Uffici Periferici 1 Cat. D, 3 Cat. C, 1 Cat. B (PT)

1 Dirigente di Settore

N. 2 Artigianato, Sviluppo del sistema Produttivo. Imprenditoria Giovanile 1 Dirigente di Servizio U.O. 2.2

Imprenditoria femminile e giovanile 1 Cat. C, 1 Cat. B

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U.O. 2.3 Promozione dei sistemi produttivi locali, PMI ed incentivi 1 Cat. D, 1 Cat. D (PT), 1 Cat C, 2 Cat. B (PT)

U.O. 3.1 Infrastrutture produttive. Consorzi ed aree di Sviluppo Industriale. Reti di distribuzione carburanti. Fiere e mercati 1 Cat. D, 1 Cat. B (PT)

N. 3 Reti di distribuzione Carburanti, Fiere e Mercati, Rapporti con Camere di Commercio, Consorzi ed Aree di sviluppo industriale 1 Dirigente di Servizio

U.O. 3.2 Promozione e attrazione degli investimenti. Rapporti con Camere di Commercio 1 Cat. C, 1 Cat. B (PT)

Nell’organigramma non sono inserite le unità di personale afferente alle Commissioni Provinciali per l’Artigianato ed agli Uffici periferici del Dipartimento, nel numero di 45 unità, di cui 27 Cat. D, 15 altre categorie, 3 Lsu/Lpu, in quanto non operano nell’attuazione del POR Calabria.

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3. LINEA DI INTERVENTO 7.1.1.2 – AZIONI PER SEMPLIFICA RE GLI ITER PROCEDURALI

CONNESSI ALLA LOCALIZZAZIONE E ALLA OPERATIVITÀ DEL LE IMPRESE (SUAP) Lo scopo del presente documento è quello di descrivere il modello organizzativo ed i presupposti alla base del SURAP – Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive. Il SURAP rappresenta il nodo regionale della rete istutizionale dei SUAP, ed ha il compito di coordinare i Dipartimenti Regionali coinvolti nei procedimenti attivati a livello comunale, su iniziativa dei soggetti economici per la localizzazione e la operatività delle imprese. L’attivazione del SURAP deriva dalle scelte compiute con il POR Calabria 2007-2013 con la Linea di intervento 7.1.1.2 , dalle Linee Guida SUAP emanate nel 2008 ( DGR 531/2008 Art. 4 Comma 1/a), dal Regolamento Regionale di applicazione della Direttiva Europea sui Servizi (2006/123/CE) Art. 13 Comma 1 e , infine, dalla L. R. 34/2002 ( Art. 22 e 23 ). Il presente documento recepisce i risultati dell’indagine condotta dal Formez PA sullo stato di attuazione e funzionamento dei 204 Sportelli Unici singoli o associati istituiti nella Regione Calabria.

3.1 OBIETTIVO SPECIFICO, OBIETTIVO OPERATIVO E CONTENUTI DELLA LINEA DI INTERVENTO

3.1.1 Obiettivo Specifico e Obiettivo Operativo - POR CALABRIA 2007/2013 - Obiettivo specifico: “Migliorare le condizioni di contesto e sostenere

la competitività dei sistemi produttivi e delle imprese” - POR CALABRIA 2007/2013 – Obiettivo operativo: “Qualificare e potenziare le infrastrutture

produttive materiali e immateriali e sostenere la domanda di servizi innovativi alle imprese”. 3.1.2 Contenuti della Linea di Intervento

La Linea di Intervento sostiene il potenziamento e il coordinamento, a livello regionale e provinciale, degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP), come strumenti di sviluppo economico del territorio attraverso un'attività amministrativa fondata sulla certezza dei tempi e delle procedure, nonché sulla promozione delle potenzialità di sviluppo delle diverse comunità locali. Il rafforzamento delle attività degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) regionali viene effettuato attraverso i seguenti interventi:

- informatizzazione delle attività di back office che gli Sportelli Unici devono svolgere per la gestione dei procedimenti unici, in regime di interoperabilità telematica con gli Enti terzi;

- attivazione dei servizi di front office necessari a soddisfare le esigenze degli utenti del Sistema (Imprese ed Associazioni di categoria);

- razionalizzazione dei procedimenti unici e degli endoprocedimenti ad essi afferenti; - standardizzazione della modulistica.

La messa a regime dei SUAP consente, inoltre, di avviare interventi per il marketing territoriale, ovvero permettere alle imprese italiane o straniere interessate a insediare un'attività produttiva sul territorio regionale di disporre di informazioni dettagliate sulle aree industriali e sui principali servizi alle imprese. Le operazioni previste sono implementate a seguito della definizione delle Linee Guida regionali sugli Sportelli Unici. Tali Linee Guida sono realizzate attraverso un processo di concertazione con Comuni, Province e Amministrazione Regionale (Assessorati coinvolti nei procedimenti) a cui saranno chiamati a partecipare anche le Parti Economico-Sociali (vedi Premessa al presente Piano di Attuazione).

Codice Titolo Descrizione Soggetto Attuatore Durata

Costo Previsto

01.01.2010

7.1.1.2.1 Potenziamento dei SUAP e dei relativi servizi

L’operazione riguarda l’individuazione e la realizzazione di una serie di interventi per l’informatizzazione e a messa in rete delle attività degli Sportelli Unici devono svolgere per la gestione dei procedimenti unici; l’attivazione dei servizi di front office per gli utenti; razionalizzazione dei procedimenti unici; standardizzazione della modulistica.

Regione Calabria - Dipartimento Attività Produttive, Amministrazioni provinciali, Enti locali

31.12.2015

4.000.000

L’operazione prevede l’attuazione delle seguenti attività:

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- Realizzazione e implementazione di un sistema informatico per la gestione dei procedimenti dei SUAP, con un’area riservata a Comuni e Province per le informazioni sulle opportunità localizzative, incentivi e finanziamenti nei diversi territori della Regione.

- Implementazione dei contenuti (iter procedurali, modulistica, ecc.) del sistema informatico di gestione dello Sportello Unico (in conformità con quanto previsto dalla direttiva servizi, dall’art. 38 della Legge 133/2008 e dai relativi regolamenti di attuazione).

- Creazione di un sistema di coordinamento regionale, provinciale e comunale dei SUAP e predisposizione degli atti il funzionamento (Protocollo Unico, Regolamento, Linee guida).

- Predisposizione delle schede procedimentali e della modulistica omogenea su scala regionale per l’istruttoria e la gestione delle pratiche.

- Interventi di sostegno per la costituzione o il miglioramento di SUAP da parte dei Comuni, in forma singola o associata.

- Azioni di rafforzamento delle competenze degli Enti gestori dei SUAP per l’erogazione dei servizi previsti dagli stessi e per lo svolgimento delle attività di informazione e di promozione territoriale, sulle opportunità localizzative per le imprese, sulle facilitazioni, incentivi, bandi regionali, nazionali ed europei, ecc.

3.2 AZIONI DELLA LINEA DI INTERVENTO 3.2.1 Azione 4.1 – Realizzazione del sistema informatico regionale SUAP e della modulistica

Creazione del Sistema Informatico Regionale SUAP che accolga modulistica unica, iter procedurali unici e che consenta, attraverso aree riservate, la possibilità per i Comuni, le Province, la Regione di pubblicare informazioni sui territori, sulle opportunità localizzative, sulle agevolazioni, ecc. Il sistema deve essere predisposto seguendo le indicazioni dell’Allegato Tecnico al Nuovo Regolamento Nazionale SUAP e della normativa sull’Amministrazione digitale. Si rimanda al Documento di attuazione specifico.

3.2.2 Azione 4.2 – Creazione del SURAP Il SURAP (Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive) costituisce una struttura di coordinamento e di interfaccia per i SUAP, partecipata da tutti i Dipartimenti interessati alle procedure autorizzative per le attività produttive, previa attuazione della Direttiva Servizi da parte degli stessi. La struttura sarà incardinata nell’ambito del Dipartimento n. 5. Le cinque ASI provinciali partecipano alle attività del SURAP, costituiscono al loro interno il proprio SUAP e stipulano accordi di collaborazione e integrazione delle procedure con i SUAP dei Comuni interessati.

3.2.3 Azione 4.3 – Creazione dei coordinamenti SUAP provinciali Le Provincie provvedono ad organizzare e gestire i Coordinamenti Provinciali. La Regione finanzia le attività di consulenza, assistenza tecnica e organizzativa, trasferimento delle competenze necessarie per costituire il Coordinamento, i suoi organismi. Ogni Provincia, in base alle dimensioni, a forme di coordinamento o di delega di funzioni già operanti, organizza i lavori del proprio coordinamento. Le funzioni ed i servizi essenziali che ogni coordinamento deve garantire vengono definiti dall’Amministrazione regionale attraverso la predisposizione di apposite Linee guida. Sarà cura delle Amministrazioni Provinciali provvedere allo sviluppo dei SUAP sul proprio territorio. Si rimanda al Documento di attuazione specifico.

3.2.4 Azione 4.4 – Potenziamento dei SUAP esistenti e Creazione dei nuovi SUAP Si punta, attraverso le Province, a migliorare i SUAP esistenti e ad attivare il servizio nei Comuni che ne sono sprovvisti. In particolare, per i Comuni che hanno già attivato il SUAP, si prevede di migliorarne le performance, ampliando i servizi offerti, riducendo i tempi di risposta, ecc. Per i Comuni che non hanno attivato il servizio, si prevede di attivare l’iter di costituzione del servizio (individuazione del personale da destinare allo sportello, trasferimento delle competenze sul Procedimento Unico, sulla normativa, sull’organizzazione della struttura, definizione del regolamento SUAP, avvio del front-office, strutturazione del back-office e dei rapporti con gli altri uffici comunali interessati, ecc.). Si rimanda al Documento di attuazione specifico.

3.3 MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE 4.2 3.3.1 Premessa

“Per le finalità di cui all’articolo 38, comma 3 del decreto legge (ndr: 25 giugno 2008 n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133), è individuato il SUAP quale unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione,

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ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al decreto legislativo del 26 marzo 2010, n. 59” Con la definizione di “unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi” il legislatore intende attribuire al SUAP un insieme di compiti e responsabilità non solo riferiti alla mera gestione procedurale delle azioni appena elencate, ma ne eleva il ruolo integrando anche le competenze di pianificazione e programmazione dello sviluppo produttivo del territorio. Estendendo tale assunto ad una sovrastruttura regionale, l’architettura complessiva del SURAP assume un ruolo ancor più spinto nella direzione dell’integrazione fra attività operative legate alla gestione degli iter amministrativi di “localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività” con quelle azioni strategiche di pianificazione dello sviluppo economico territoriale e le conseguenti attività programmatorie, ivi incluse quelle legate all’attrattività degli investimenti e quindi alla gestione di tutte le leve del marketing territoriale. Il legislatore, infine, dispone che “le domande, le dichiarazioni e le comunicazioni concernenti le attività … sono presentati esclusivamente in modalità telematica” obbligando i SUAP alla progettazione di sistemi informativi capaci di assolvere ai requisiti normativi e, al contempo, di incentivare l’adozione si sistemi tecnologici di promozione territoriale ai fini della pianificazione dello sviluppo economico del territorio.

3.3.2 Duplice dimensione La nuova visione dell’architettura territoriale dei SUAP, integrata dagli sportelli appartenenti alle due sovrastrutture, SAPP e SURAP, rispettivamente di titolarità provinciale e regionale, impone una gestione delle dinamiche di rete che non può limitarsi alla mera esecutività in ordine ai procedimenti amministrativi, ma deve assumere anche una dimensione di forte orientamento all’esterno al fine di fingere da strumento di attrattività degli investimenti da insediamento esterno. Il SUAP, quindi, rappresenta:

- Per gli operatori economici presenti sul territorio, uno strumento di facilitazione che assicura la semplificazione normativa attraverso azioni di coordinamento interistituzionale e di governance dei processi;

- Per i potenziali investitori esterni, uno strumento di incentivazione finalizzato ad attrarre gli investimenti, abbattendo le barriere all’ingresso e supportando le imprese nella fasi di scelta e di insediamento.

Figura 1 – La duplice dimensione del SUAP

Tale duplice dimensione vuole puntare alla creazione di un vantaggio differenziale nella valorizzazione del territorio, vantaggio che deve rappresentare l’elemento di rinforzo per l’implementazione di una serie di azioni di marketing territoriale che il Dipartimento intende comunque portare avanti nella logica di supportare lo sviluppo produttivo avvalendosi di metodologie dedicate per l’analisi dei bisogni come prodromo alla programmazione della spesa (si veda oltre).

3.3.3 Metodologia di valutazione e di supporto alla definizione del modello organizzativo Lo strumento utilizzato per l’analisi dei processi di relationship amministrativa è quello della catena del valore che mette a sistema, per ogni fase di attività costituenti i processi primari, gli impatti che si generano in termini di utilizzo e competenze delle risorse umane, utilizzo delle tecnologie dell’informazione e attivazione del sistema degli approvvigionamenti. Tutto ciò, comunque, alla luce di un vincolo infrastrutturale dato. Tale strumento è ampiamente utilizzato per la definizione degli asset organizzativi creatore di valore.

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Figura 2 – Il modello della catena del valore

In questa sede lo strumento della catena del valore viene riadattato per descrivere:

- Rispetto alla dimensione interna, i processi organizzativi legati alla gestione degli adempimenti connessi alle autorizzazioni per l’esercizio delle attività produttive in relazione ai dettami del quadro normativo territoriale e nazionale;

- Rispetto alla dimensione esterna, le attività finalizzate alle scelte di investimento delle imprese, siano esse organizzazioni residenti, siano esse (soprattutto) organizzazioni che non operano sul territorio e che hanno intenzione di delocalizzarsi.

L’applicazione del modello prevede la definizione, rispetto ai due casi d’uso individuati (per ribadire: (a) i processi autorizzativi per le organizzazioni residenti e (b) i processi informativi e di supporto alle scelte di insediamento per le organizzazioni non residenti), dei processi ingresso, adeguamento, attivazione e erogazione del servizio, analizzando rispetto ad ognuno gli impatti organizzativi indotti dal flusso primario.

3.3.4 Analisi del valore attuale nella dimensione interna Dato il sistema normativo attuale, con la sua complessità e articolazione, l’utente del servizio oggi si trova di fronte alla necessità di presidiare i processi autorizzativi profondendo importanti sforzi generali dalla mancanza di elementi di semplificazione tanto da un punto di vista dei soggetti istituzionali coinvolti, tanto da un punto di vista degli strumenti a disposizione. Le lacune del sistema sono sopperite dall’interessato che segue tutte le fasi dell’iter amministrativo producendo azioni di spinta (azioni push) volte ad accelerare i processi. Tale aspetto deriva da due elementi fondamentali:

- Una scarsa visione d’insieme degli adempimenti da produrre che aumentano i rischi di mancata conformità all’atto della presentazione della domanda;

- Una scarsa comunicazione interistituzionale che genera mancata condivisione dei dati generando, in non pochi casi, la duplicazione degli adempimenti in ragione di iter amministrativi guidati da soggetti amministrativi differenti.

Questi due scenari implicano una serie di sforzi, da parte del soggetto richiedente, che mette a sistemi tecnologie, risorse e forniture utili a semplificare e velocizzare gli iter amministrativi individuati, con il rischio, comunque, di omettere adempimenti talvolta

Figura 3 – La catena del (dis)valore attuale nella dimensione interna

Piuttosto che generare valore, il sistema attuale di gestione dei processi di interfacciamento fra imprese e Pubblica Amministrazione nella gestione degli adempimenti normativi legati all’esercizio delle attività produttive, rappresenta un vero e proprio disvalore che limita fortemente le capacità competitive del sistema. E’ possibile sintetizzare gli elementi critici della dimensione interna attraverso una rappresentazione dei punti di forza/debolezza del sistema in relazione alle esternalità positive/negative che esercita influenza determinante.

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Figura 4 – L’Analisi SWOT

PUNTI DI FORZA • Impianto normativo esteso di

forte regolamentazione • Numerosità di risorse

coinvolte nei processi di erogazione

• Presenza dei SUAP sul territorio

PUNTI DI DEBOLEZZA • Complessità normativa non

supportata • Decentramento delle autorità e

incapacità di comunicazione interistituzionale

• Gestione fortemente esecutiva e scarsamente programmatoria

• Costi diretti ed indiretti molto elevati (economici, temporali, ecc.)

• SUAP spesso strumento di forma e non di sostanza

• Assenza di strumenti di capitalizzazione dei dati per il supporto alle decisioni e l’orientamento della spesa

OPPORTUNITA’ • Genera una grande quantità di

dati

MINACCE • Burocrazia fine a se stessa • Presuppone una gestione “push”,

dove l’impresa deve spingere i processi per ottenere quanto dovuto

• Elevata correlazione tra relazioni e prestazioni

• Non consente di attivare azioni di pianificazione a causa dell’incertezza nei tempi di risposta

• Mina la competitività delle imprese

3.3.5 Analisi del valore attuale nella dimensione esterna

Profondamente correlate alla dimensione interna del valore vi sono tutte le attività che fanno riferimento alla capacità attrattiva degli investimenti esterni. Tale aspetto, assolutamente critico per lo sviluppo produttivo del territorio e per il potenziamento della capacità di sviluppare e consolidare politiche di trasferimento dell’innovazione, è strettamente connesso all’efficacia del modello organizzativo interno. Numerosi studi hanno infatti dimostrato che fra i fattori determinanti la scelta dei territori dove insediare iniziative produttive vi è la capacità delle istituzioni di supportare i percorsi di insediamento e crescita delle imprese attraverso politiche di facilitazione, de-burocratizzazione, politiche per il lavoro e dotazioni infrastrutturali. La Calabria, in questo senso, per come è stato anche ampiamente analizzato nel Documento Strategico Regionale per la Politica di Coesione 2007-2013, per poter rappresentare il territorio ospitante degli investimenti esterni deve agire, oltre che sul potenziamento dei suoi asset infrastrutturali (porto di Gioia Tauro, ad esempio), sulla definizione di politiche di marketing territoriale che, oltre a pianificare lo sviluppo, definiscano e mettano in atto tutti quei fattori igienici (ovvero quelle condizioni di base che non motivano, ma che se non trovano soddisfazione producono malcontento ed insoddisfazione) indispensabili al fine di inserire la regione Calabria fra la rosa delle scelte per gli investitori. Fattore igienico è decisamente l’adozione di modelli organizzativi efficaci nella gestione degli adempimenti legati ai processi autorizzatori, quindi tutti quegli aspetti di efficienza dell’apparato istituzionale volti alla facilitazione dei processi interni. Questo scenario, analizzato nell’ottica degli sforzi attuali in capo ai soggetti privati orientati all’investimento sul territorio della regione Calabria, è rappresentabile attraverso la seguente catena del valore.

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Figura 5 – La catena del (dis)valore attuale nella dimensione esterna

Le criticità del sistema di attrattività attuale scontano la indisponibilità di meccanismi strutturati di assistenza agli investimenti intesi non come disponibilità di risorse economiche per le imprese (es. PIA, Contratti di investimento, ecc.), quanto piuttosto come meccanismi di comunicazione, valorizzazione e accesso alle risorse istituzionali del territorio, che si concretizzano in attività di assistenza alla pianificazione degli investimenti, in processi di snellimento dei procedimenti autorizzativi, in progetti di integrazione delle differenti politiche regionali negli ambiti della ricerca e innovazione, dell’industrializzazione, del lavoro, dell’internazionalizzazione, ecc. La visione dell’investitore delle potenzialità sinergiche tra istituzione regionale e impresa privata è un fattore competitivo forte a beneficio della regione che può, così, valorizzare i propri elementi distintivi in una logica di competizione fra territori.

Figura 6 – L’Analisi SWOT

PUNTI DI FORZA • Non rilevabili

PUNTI DI DEBOLEZZA • Non si supportano gli investitori nei

processi di scelta territoriale • Non si esprimono i valori regionali,

soprattutto quelli di minore dominio pubblico

• Non si comunica la propria offerta a livello internazionale

• Non si attivano flussi di comunicazione diretta con investitori esterni attraverso il web

• Non si creano i presupposti per lo sviluppo futuro

OPPORTUNITA’ • Calabria regione

Obiettivo 1

MINACCE • Disvalori derivanti dall’immagine

regionale sui media • Incapacità di fornire una risposta

organizzativa adeguata alle aspettative degli interlocutori

3.3.6 Requisiti del SUAP

Alla luce delle analisi proposte e rispetto alle due dimensioni tracciate, occorre che il SUAP soddisfi i seguenti requisiti di alto livello. Dimensione interna

• Individuare, rendere disponibile e facilitare l’individuazione e l’interpretazione delle norme; • Supportare l’impresa nelle attività di adeguamento alle prescrizioni normative applicabili; • Semplificare il sistema delle interlocuzioni istituzionali, accollandosi l’onere del decentramento; • Assicurare tempi certi e la trasparenti negli iter istruttori attraverso una regia unica (e tracciabile) che

attiva automaticamente tutti gli enti interessati alla richiesta;

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• Attivare sistemi di monitoraggio e controllo al fine di riorganizzare le procedure di gestione interna del SUAP e per evitare abusi sul sistema semplificato.

Dimensione esterna • Mettere a disposizioni informazioni strutturate sul territorio e sugli asset consolidati e consolidabili; • Definire e diffondere le politiche a supporto dell’insediamento produttivo, comunicando dati validati

sugli obiettivi ed i traguardi raggiunti; • Attivare flussi di comunicazione diretta ed istituzionale per l’insediamento di driver capaci di

generare lo sviluppo di filiere innovative ; • Analizzare i fattori di mancata competitività per riallineare le politiche di attrattività degli investimenti

produttivi esterni; • Assicurare il funzionamento dei processi interni attraverso l’innovazione tecnologica e organizzativa.

Il SUAP, quindi, si configura come il luogo di sintesi fra il quadro dei fabbisogni espressi dai soggetti economici ed il luogo di erogazione dei servizi alle imprese esistenti e di quelle che si potranno insediare sul territorio, assicurando l’efficienza dei processi e l’efficacia nelle azioni. In questa nuova visione cambiano le logiche del valore, sia rispetto alla dimensione interna che rispetto a quella esterna.

Figura 7 – La nuova visione del SUAP Dimensione interna

• Cambiano i ruoli: è il SUAP il driver dei processi non più il soggetto economico e, secondo logiche “pull”, acquisisce le istanze attraverso il governo delle relazioni con i soggetti economici e si interfaccia con le istituzioni attivando risposte;

• Anticipa il processo di verifica dei fabbisogni (pre-istanza) avviando sistemi di interlocuzione preliminari e cedendo informazioni e assistenza che riducono i rischi di rigetto delle domande autorizzative e spostano l’onere della verifica dell’adempimento dall’istituzione al proponente, a tutto beneficio della fluidità delle procedure e della tempistica di risposta;

• Traccia la storia delle richieste e delle relazioni fra SUAP e soggetto economico, consentendo la misurazione delle performance rese in termini di servizio, soddisfazione, tempistica, e altri elementi utili a definire azioni di miglioramento al sistema;

• Ristabilisce la gerarchia delle leggi e dei ruoli organizzativi, generando autorevolezza e pari opportunità.

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+

Figura 8 – I processi della dimensione interna

Dimensione esterna

• Consente di avviare comunicazioni bidirezionali con i soggetti potenzialmente interessati ad insediarsi sul territorio, assistendoli da un punto di vista dell’informazione;

• Attiva politiche di attrazione attraverso la progettazione di azioni integrate fra gli strumenti disponibili di supporto alle imprese;

• Coordina risorse e le mette a disposizione dei soggetti economici; • Facilita l’accesso alle risorse disponibili; • Supporta la pianificazione dello sviluppo produttivo del territorio.

Figura 9 – I processi della dimensione interna

Sinergie di valore Le due dimensioni sono fortemente correlate: la dimensione esterna non può valorizzarsi se quella interna non è efficiente; viceversa, la dimensione interna non si sviluppa e non si evolve se non si crea una adeguata attrattività del territorio.

Figura 10 – Le sinergie

3.3.7 Il modello organizzativo del SUAP

In base ai requisiti che il SUAP deve soddisfare e che sono stati descritti fino ad ora, l’amministrazione regionale della Calabria definisce a questo punto:

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- Il sistema delle relazioni tra i SUAP singoli e associali, gli Sportelli delle Attività Produttive Provinciali e lo Sportello Unico Regionale;

- Il ruolo e l’architettura organizzativa del SURAP.

Figura 11 – Il modello organizzativo generale Il sistema delle relazioni Tre sono i soggetti istituzionali che si relazionano al fine di assicurare l’erogazione del servizio:

- i SUAP singoli e associali - gli Sportelli per le Attività Produttive Provinciali - lo Sportello Unico Regionale.

I SUAP singoli e associati, il cui stato di attuazione e consolidamento è puntualmente descritto nell’indagine conoscitiva condotta dal Formez PA, rappresentano il luogo fisico di accesso al servizio da parte del cittadino-utente. Ogni sportello, secondo altresì le logiche di aggregazione e integrazione che auspicabilmente avverranno in concomitanza all’evolvere del modello organizzativo generale, sarà dotato di tecnologie e competenze utili all’attivazione dei servizi correlati alle richieste dei soggetti economici. I SUAP provvederanno a dare assistenza e a popolare i dati sul sistema informativo fina dalla fase di pre-istanza. In una prima fase i SUAP utilizzeranno la piattaforma di avvio, rappresentata dal risultato delle attività di riuso dell’applicativo sviluppato dalla Regione Autonoma della Sardegna. Tale applicativo, adeguatamente supportato da azioni formative specifiche e estese sul 100% dei soggetti utilizzatori, sarà successivamente integrato con funzionalità nuove e maggiormente flessibili, che consentono al Sistema di offrire servizi più puntuali e con un minimizzato costo di gestione. Gli Sportelli Attività Produttive Provinciali rappresentano i soggetti istituzionali vocati alla gestione delle attività di titolarità provinciale. L’erogazione del servizio avviene in una logica di risposta all’istanza attivata dai SUAP singoli e associati sempre attraverso l’ausilio dell’applicativo telematico nei termini previsti dall’azione 4.1 e delle sue evoluzioni. Il SURAP rappresenta, infine, la componente istituzionale regionale per le attività di sua titolarità. Aggrega i Dipartimenti Regionali interessati alle azioni e rilascia, attraverso l’applicativo telematico, le risposte nei tempi e con le modalità concertate. Il SURAP aggrega, inoltre, le ASI distribuite sul territorio. Il flusso di lavoro, a fronte di delle istanze attivate a livello locale e sulla base dei procedimenti composti, veicola dati e informazioni verso il soggetto che ne ha la responsabilità, instradando le istanze e monitorando avanzamenti, tempistica e qualità dei dati. L’attivazione della Conferenza dei Servizi, in questo contesto, rappresenta il luogo istituzionale deputato a dirimere le anomalie autorizzative e che quindi viene attivata solo in caso di fabbisogno. L’attivazione è

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demandata al Dirigente del SURAP che convoca i soggetti interessati i scioglie le riserve autorizzative addivenendo ad un esito definitivo. Le Agenzie dei servizi, infine, rappresentano delle figure di diritto privato che hanno ruoli acceleratori di determinati processi e, successivamente alla verifica di conformità normativa e tecnica delle istanze attivate, intervengono nel processo autorizzativo accelerandolo. Il ruolo e l’architettura organizzativa del SURAP Il SURAP è all’interno del Dipartimento n° 5 – Attività Produttive. Il Direttore Generale del Dipartimento ne nomina un dirigente che assume la responsabilità del governo dei processi primari e di supporto. Nello specifico il Dirigente ha la responsabilità di:

- Interloquire con i delegati dei Dipartimenti regionali e degli enti extraregionali delegati al SURAP per la gestione delle attività centrali correlate alle istanze del cittadino utente;

- Assicurare il flusso delle informazioni da e verso i Dipartimenti e gli enti extraregionali coinvolti nelle attività;

- Convocare i partecipanti alla Conferenza dei Servizi per le competenze regionali e assicurarne l’efficacia;

- Acquisire dai SUAP singoli e associati e dagli Sportelli Attività Produttive Provinciali indicazioni circa le performance ottenute in relazione alle istanze attivate dai cittadini-utenti, intervenendo a fronte della segnalazione di anomalie sia di tipo organizzativo che tecnologico;

- Monitorare il rispetto della tempistica dei sistemi di erogazione, così come definita nelle Linee Guida regionali e nel DPR 160, intervenendo nella rimozione delle cause generatrici di andamenti anomali o, comunque, non completamente conformi alle specifiche;

- Coordinare le attività di marketing territoriale connesse al SURAP, supportando i Settori del Dipartimento e la Direzione Generale attraverso dati primari e secondari generati dal Sistema informativo SURAP e dall’analisi delle banche dati utilizzate, per proporre azioni coerenti al quadro dei fabbisogni rilevati sia nella dimensione interna che in quella esterna alla rete dei Coordinamenti Provinciali e degli Sportelli Unici;

- Interfacciarsi con i soggetti regionali responsabili dei Sistemi Informativi per assicurare la funzionalità e la corretta manutenzione (anche evolutiva) della piattaforma informativo-telematica;

- Rappresentare la coerenza delle spese sostenute dal SURAP rispetto al piano finanziario assegnato dal Dipartimento.

Il Responsabile del SURAP è supportato, per lo svolgimento delle attività sottese al quadro delle responsabilità enunciate, da 4 dipendenti regionali, tutti scelti all’interno del Dipartimento n° 5 Attività Produttive. Per attività specifiche attinenti la sua organizzazione e le funzioni ad esso assegnate, potrà avvalersi di consulenti da scegliere all’interno dell’albo esperti regionale. Il SURAP, inoltre, nella fase di avviamento ha le responsabilità di costituire e consolidare due unità dipendenti (Marketing territoriale e Semplificazione), di cui assume il coordinamento, oltre che individuare un referente con il compito di interfacciarsi con il CED regionale al fine di rappresentare e presidiare i fabbisogni tecnologi legati al sistema SUAP e alle sue evoluzioni.

3.3.8 L’Unità Organizzativa di Marketing territoriale L’Unità Organizzativa di Marketing territoriale ha lo scopo di attuare una puntuale e costante analisi territoriale e della domanda e dei fabbisogni degli investitori, finalizzata a fornire la base conoscitiva per predisporre gli strumenti operativi più efficaci per dare supporto agli investitori extraregionali. Verso l’Unità di Marketing territoriale sono veicolati i dati di sintesi generati dal SUAP, ulteriormente integrati da basi di dati istituzionali a supporto delle analisi utili al raggiungimento dello scopo istituzionale dell’UO. Tale scopo viene raggiunto attraverso i seguenti strumenti:

• Potenziamento tecnico e funzionale del sito internet www.regione.calabria.it/sviluppo; • Sviluppo di un piano di web marketing con relativa promozione; • Individuazione dei servizi informativi innovativi di accompagnamento di primo livello, di assistenza

tecnica, tutoraggio e trasferimento tecnologico • Creazione di un Osservatorio di Marketing territoriale che, sulla base dei dati macroeconomici e

microeconomici, analizza periodicamente dati primari e secondari riportando alla Direzione Generale i risultati emersi

• Individuazione del “Prodotto Calabria” e dei Pacchetti Localizzativi • Promozione di protocolli d’intesa ed organizzazione di workshop.

La ratio della costituzione della UO Marketing territoriale e dei processi di attivazione e creazione di valore rispetto al SUAP è rappresentata nella figura che segue.

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Figura 12 – Il ruolo della UO di Marketing territoriale

Modalità di attuazione

• Avvio dell’attività a cura dell’Amministrazione Regionale • Selezione dei Soggetti specializzati attraverso procedure di evidenza pubblica 3.3.9 L’Unità Organizzativa di semplificazione

L’Unità Organizzativa di Semplificazione ha lo scopo di attuare ogni azione utile alla semplificazione dei procedimenti del sistema dei SUAP, rafforzando quanto previsto dalle azioni 4.3 e 4.4 della presente Linea di Intervento. Rispetto all’azione 4.2, l’Unità di Semplificazione fa riferimento ai processi di snellimento tecnico e tecnologico del sistema informativo. Il sistema acquisito secondo la logica del riuso dall’Amministrazione Regionale della Sardegna prevede l’attivazione di tutte le funzionalità minime previste dal DPR 160 e dalle Linee guida della Regione Calabria di cui al DGR 531/2008. E’ compito del SURAP, attraverso il rappresentante al CED, determinare ogni possibile azione che possa:

- Consentire la diffusione e l’applicazione del sistema nei SUAP singoli e associati distribuiti sul territorio;

- Interfacciarsi con i SUAP singoli e associati al fine di rilevare ogni anomalia di funzionamento e ogni azione di miglioramento utile ad aumentare l’efficacia dello strumento;

- Scomporre il sistema dei procedimenti inseriti nel sistema di workflow in riuso, determinandone le componenti di base (cd moduli);

- Avviare il percorso di evoluzione dell’applicativo di workflow inserito nel sistema in riuso avviando e predisponendo ogni atto per consentirne la sostituzione delle “entità uniche procedimenti”, con un applicativo di fascicolazione dei moduli che consenta la generazione del procedimento attraverso aggancio sequenziale dei moduli, quindi attraverso l’implementazione di funzioni di auto-composizione del procedimento sulla base delle informazioni inserite dal cittadino-utente o dal SUAP singolo o associato;

- Attivare sistemi di comunicazione orizzontale (con i Dipartimenti regionali coinvolti) e verticale (con gli altri Enti a monte e a valle del SURAP) utili a monitorare costantemente ogni variazione che intervenga nei contenuti del sistema modulare, attivando le azioni utili all’aggiornamento dello stesso;

Nello specifico, l’evoluzione a moduli del sistema informativo del SUAP è rappresentabile attraverso la seguente figura.

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Figura 13 – L’applicativo basato su moduli Modalità di attuazione

• Avvio dell’attività a cura dell’Amministrazione Regionale • La selezione dei Soggetti specializzati avverrà attraverso procedure di evidenza pubblica, in coerenza

con quanto previsto nello specifico Criterio di Valutazione del POR (punto 2, lettera b – Efficienza attuativa).

3.4 BENEFICIARI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE 3.4.1 Modalità di Attuazione a “Titolarità Regionale”

Dipartimento Regionale: Dipartimento n. 5 Attività Produttive Settore: Settore 1 Industria, Commercio e Artigianato Servizio: Servizio 3 Reti di Distribuzione. Carburanti. Fiere e Mercati. Rapporti con Camere di Commercio, Consorzi e Aree di Sviluppo Industriale Modalità di selezione: Bandi di gara/Avvisi Pubblici Beneficiari: Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali anche attraverso Agenzie in “House”, Enti Locali in forma singola e associata

3.4.2 Criteri di Ammissibilità Requisiti soggettivi:

- Titolarità del Soggetto proponente (Regione Calabria, Amministrazioni Provinciali anche attraverso Agenzie in “House”, Enti Locali in forma singola e associata). Requisiti oggettivi:

- Rispetto dei requisiti di ricevibilità e di ammissibilità comuni e delle condizionalità del QSN riportati nella scheda di Asse.

- Coerenza con le Linee Guida Regionali sugli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP). 3.4.3 Criteri di Valutazione

a) Efficacia dell’operazione/progetto proposto rispetto all’Obiettivo Operativo della Linea di Intervento.

OBIETTIVO CONFORMITA’ Potenziale bacino di utenza dei servizi dello Sportello Unico per le Attività Produttive.

Aumento percentuale di accesso ai servizi. Il modello assicura una maggiore fruibilità del servizio in quanto semplifica le procedure attraverso l’automazione dei flussi di comunicazione e la standardizzazione dei procedimenti

Livello di informatizzazione delle attività di back office che gli Sportelli Unici devono svolgere per la gestione dei

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procedimenti unici, in regime di interoperabilità telematica con gli Enti terzi. Completezza dei nuovi sevizi di front office da attivare e necessari a soddisfare le esigenze degli utenti del Sistema (Imprese, Associazioni di Categoria, ecc.).

Il modello assicura una efficacia elevata nel sistema di erogazione sia per gli utenti residenti che, attraverso il marketing territoriale, per quelli non residenti

Livello di razionalizzazione dei procedimenti unici e degli endoprocedimenti connessi alle procedure per la localizzazione e/o l’operatività delle imprese.

Il livello di razionalizzazione è già nella fase di riuso elevato

Livello di standardizzazione delle procedure e della modulistica.

Attraverso l’ulteriore attività di semplificazione si prevede una azione di ulteriore incremento dell’efficacia derivante dall’azione di un sistema di autocomposizione dei procedimenti in logica modulare

Livello di semplificazione nelle procedure amministrative. L’architettura modulare consente un elevato livello di standardizzazione delle procedure e dei suoi componenti minimi

b) Efficienza attuativa. OBIETTIVO CONFORMITA’ Efficacia del dimensionamento degli Sportelli Unici per le Attività Produttive in termini di coerenza tra bacino di utenza potenziale e organizzazione territoriale dei SUAP (rapporto tra costi e prestazioni dei servizi).

Sostenibilità organizzativa, gestionale e finanziaria dei SUAP, anche dopo la conclusione del periodo di finanziamento (modelli di gestione, competenze professionali, costi dei servizi).

Capacità tecnico organizzativa ed esperienze/competenze pregresse nella realizzazione di sistemi analoghi del/i Soggetto/i che sarà chiamato a realizzare i SUAP a seguito di bando pubblico.

La selezione dei Soggetti specializzati avverrà attraverso procedure di evidenza pubblica, in coerenza con quanto previsto nel Criterio di Valutazione.

Coerenza del costo di progettazione, realizzazione e avvio dei SUAP valutata sulla base del confronto con analoghi sistemi sviluppati in altri ambiti territoriali.

c) Qualità progettuale intrinseca, innovatività e integrazione con altri interventi. OBIETTIVO CONFORMITA’ Completezza delle analisi dei requisiti funzionali dei SUAP per le specifiche Aree/Servizi di interesse dell’Amministrazione Regionale e delle Amministrazioni Locali.

Livello di conformità agli standard di accessibilità dei servizi per le fasce deboli.

3.4.4 Operazioni Individuate Esplicitamente nel POR Calabria FESR 2007-2013

Non è stata individuata esplicitamente nessuna operazione nel POR Calabria FESR 2007-2013.

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• Allegato 1:Integrazioni alla Richiesta di parere di conformità e di coerenza programmatica di competenza con Nota Prot. n° 1603/Dip del 14 marzo 2011