Allegato E.11 Descrizione delle principali modifiche del ...
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Eni SpA
Raffineria di Sannazzaro Via E. Mattei, 46 27039 Sannazzaro de’ Burgondi (PV) www.eni.com
eni spa Capitale sociale Euro 4.005.358.876,00 Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00484960588
Partita IVA 00905811006, R.E.A. Roma n. 756453 Sede legale: Piazzale Enrico Mattei, 1 – 00144 Roma Sedi Secondarie: Via Emilia, 1 – Piazza Ezio Vanoni, 1 20097 San Donato Milanese (MI)
Allegato E.11
Descrizione delle principali modifiche del PMC a seguito delle modifiche previste per
l’installazione
2
SOMMARIO
1 INTRODUZIONE 3
2 FREQUENZA DI MONITORAGGIO DEGLI SCARICHI IDRICI 4
3 METODOLOGIE DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI IN ACQUA 6
4 METODOLOGIE DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI IN ARIA 7
3
1 INTRODUZIONE
Pur non prevedendo modifiche impiantistiche, il Gestore sulla base
dell’esperienza maturata nell’implementazione del Piano di Monitoraggio e
Controllo vigente (di seguito PMC), parte integrante del Decreto di
Autorizzazione Integrata Ambientale e.x. DSA-DEC-2009-0001803 del
26/11/2009, richiede la modifica dello stesso in funzione di quanto riportato
di seguito:
• Frequenza di Monitoraggio degli Scarichi Idrici (Capitolo 2);
• Metodologie di Monitoraggio delle Emissioni in Acqua (Capitolo 3);
• Metodologie di Monitoraggio delle Emissioni in Atmosfera (Capitolo 4).
4
2 FREQUENZA DI MONITORAGGIO DEGLI SCARICHI IDRICI
La Raffineria, in accordo al PMC vigente, ha effettuato nel periodo 2010-2015,
una serie di monitoraggi delle emissioni allo scarico finale SF1. I risultati dei
monitoraggi del 2015 sono presentati integralmente, in Allegato B27.
Il Gestore ha quindi effettuato una comparazione dei risultati ottenuti sui vari
parametri monitorati negli ultimi 3 anni ( 2013 – 2015) . In particolare sono
stati verificati i livelli di concentrazione rilevati per i vari inquinanti. Tale
verifica ha permesso di osservare che:
• le concentrazioni rilevate di Cianuri totali, Cromo VI, Solfiti, Solfuri,
Cadmio, Idrocarburi aromatici totali, Solventi clorurati, Idrocarburi
policiclici aromatici totali, non hanno mai superato i limiti di rilevabilità dei
metodi analitici utilizzati (e definiti nel PMC stesso);
• le concentrazioni rilevate di Fenoli e Piombo sono risultate in almeno il
98% dei casi inferiori al limite di rilevabilità, le concentrazioni rilevate di
Grassi e olii animali e vegetali, Cromo totale e Rame sono risultate in
almeno il 95% dei casi inferiori al limite di rilevabilità.
Questi risultati dimostrano la scarsa significatività per Raffineria di questi
inquinanti. In considerazione di ciò si chiede, quindi, di poter ridurre la
frequenza dei monitoraggi effettuata come indicato nella Tabella seguente.
Tabella 2.1 Modifiche Frequenza
Parametri Frequenza
attuale
Frequenza
proposta
Note
Cianuri totali
(come CN)
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Cromo VI 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Solfiti (come
SO3)
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Solfuri (Idrogeno
solforato)
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Solventi clorurati 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Idrocarburi
policiclici
aromatici totali
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Cadmio 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
5
Parametri Frequenza
attuale
Frequenza
proposta
Note
Idrocarburi
aromatici totali
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il parametro
monitorato, negli ultimi 3 anni, è sempre
stato al di sotto del limite di quantificazione
Fenoli 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il valore misurato
negli ultimi 3 anni è stato inferiore al limite
di quantificazione del metodo analitico per
oltre il 98% delle Analisi.
Piombo 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il valore misurato
negli ultimi 3 anni è stato inferiore al limite
di quantificazione del metodo analitico per
oltre il 98% delle Analisi.
Grassi e olii
animali e vegetali
3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il valore misurato
negli ultimi 3 anni è stato inferiore al limite
di quantificazione del metodo analitico per
oltre il 95% delle Analisi.
Cromo totale 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il valore misurato
negli ultimi 3 anni è stato inferiore al limite
di quantificazione del metodo analitico per
oltre il 95% delle Analisi.
Rame 3 volte a
settimana
mensile Modifica proposta perché il valore misurato
negli ultimi 3 anni è stato inferiore al limite
di quantificazione del metodo analitico per
oltre il 95% delle Analisi.
6
3 METODOLOGIE DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI IN ACQUA
Nel PMC vigente, in particolare nella Tabella 8, sono riportate una serie di
Metodiche da utilizzare per la verifica del rispetto dei limiti prescritti delle
emissioni in acqua. Nello stesso PMC è definita la facoltà del Gestore di
utilizzare dei metodi equivalenti a quelli indicati, a condizione che siano
sottoposti a verifica di equivalenza ed i risultati delle prove di equivalenza
siano messi a disposizione dell’autorità preposta per i controlli.
Il Gestore, sulla base dell’esperienza maturata, ha rilevato la necessità di
utilizzare delle differenti metodiche per i seguenti parametri:
• Azoto Totale;
• Fosforo Totale;
• Idrocarburi Totali.
In particolare le metodologie che si ritiene di applicare sono riportate nella
seguente Tabella.
Tabella 3.1 Metodi Alternativi Emissioni Acqua
Parametro Metodo Richiesto PMC Metodo Equivalente Proposto
Azoto totale UNI EN ISO 11905-1
ISO 7890-1:1986
UNI EN 12260:2004
Fosforo Totale APAT CNR IRSA 4110A2:2003 EPA 3005A 1992 + EPA 6010D 2014
Idrocarburi Totali APAT CNR IRSA 5160B2:2003 EPA 8015D 2003 + UNI EN ISO
9377:2002
A tal fine, con il supporto del Laboratorio incaricato dell’esecuzione dei
monitoraggi, è stata elaborata una Relazione, allegata, dal titolo
Caratterizzazione delle Acque Secondo i Metodi AIA Equivalenza Metodi di Prova,
che riporta le metodologie il Gestore e dimostra l’equivalenza di tali
metodologie in accordo a quanto richiesto dal PMC stesso, definendo per
ciascun metodo le caratteristiche prestazionali e le specificità dell’approccio
tecnico.
7
4 METODOLOGIE DI MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI IN ARIA
Nel PMC vigente, in particolare nelle Tabelle 2 e 3, sono riportate una serie di
Metodiche da utilizzare per la verifica del rispetto dei limiti prescritti delle
emissioni in aria.
In data primo Giugno 2011 l’Ente di Controllo (ISPRA), ha predisposto una
nota dal titolo Definizione di Modalità per l’Attuazione dei Piani di Monitoraggio e
Controllo (PMC) Seconda Emanazione nella quale aggiornava ed integrava le
metodologie di analisi che si dovrebbero adottare per effettuare le misurazioni
previste nel PMC. Il Gestore intende utilizzare alcune delle metodiche
riportate nel documento di ISPRA in alternativa a quelle prescritte nel proprio
PMC.
L’elenco delle metodiche proposte è riportato in allegato.
Pag. 1 a 2 L-126-SM/rm 08/06/2016
Spett. ENI S.p.A. – REFINING & MARKETING AND
CHEMICALS Stabilimento di Sannazzaro
Via E. Mattei, 46 27039 Sannazzaro de’ Burgondi (PV)
Alla c.a. Dott.ssa Bernini
Oggetto: richiesta di adeguamento dei metodi prescritti in AIA con quelli previsti dall’allegato G “Metodi di riferimento per le misure previste nelle autorizzazioni integrate ambientali (AIA) statali” pubblicato da Ispra come allegato alla “Definizione di modalità per l’attuazione dei Piani di monitoraggio e Controllo (PMC). Seconda Emanazione” del 01/06/2011 Con la presente si allegano i metodi, per i parametri previsti dalla vostra AIA, conformi all’Allegato G “Metodi di riferimento per le misure previste nelle autorizzazioni integrate ambientali (AIA) statali” pubblicato da Ispra. In fase di rinnovo dell’autorizzazione, si suggerisce di modificare i metodi previsti dall’AIA con quelli presentì nell’allegato G.
SOSTANZA INQUINANTE Metodo ALL. G ISPRA
Polveri UNI EN 13284-1:2003
Particulate Matter <10 micrometers (PM10) UNI EN ISO 23210:2009
Composti inorganici del cloro espressi come HCl UNI EN 1911:2010
Composti inorganici del fluoro espressi come HF
ISO 15713:2006
Ammoniaca EPA CTM - 027
Monossido di carbonio (CO) UNI EN 15058:2006
Ossidi di azoto (NOX) come NO2 UNI EN 14792:2006
Diossido di zolfo (SO2) UNI EN 14791:2006
Cadmio UNI EN 14385:2004
Mercurio UNI EN 13211:2003 + UNI EN ISO
12846:2013(1)
Arsenico UNI EN 14385:2004
Piombo UNI EN 14385:2004
Pag. 2 a 2
SOSTANZA INQUINANTE Metodo ALL. G ISPRA
Cromo UNI EN 14385:2004
Rame UNI EN 14385:2004
Nichel UNI EN 14385:2004
Vanadio UNI EN 14385:2004
Zinco US EPA METHOD 29
idrogeno solforato (H2S) US EPA METHOD 15-15A / US EPA
METHOD 16-16A-16B
Selenio US EPA METHOD 29
Benzene UNI CEN/TS 13649:2015
Sostanze Organiche Volatili (COV) UNI CEN/TS 13649:2015
Microinquinanti organici (IPA) D.M. 25/08/2000 SO GU n° 223
23/09/00 + M.U. 825:89; ISO 11338-1,2:2003
PCDD/DFs UNI EN 1948-1,2,3:2006
(1) All’interno del metodo di campionamento UNI EN 13211:2003 è citato per l’analisi il metodo EN 1483, tale
metodo è stato sostituito dal metodo UNI EN ISO 12846:2013. Resto a disposizione per chiarimenti, II Tecnico Senior Settore Aria Roberto Magnani
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
Pag. 1 a 10
ALLEGATO TECNICO
ESECUZIONE PRELIEVI ED ANALISI SU ACQUE REFLUE
E ACQUE DI FALDA
EENNII SSppAA RRaaffffiinneerriiaa ddii SSaannnnaazzzzaarroo
CCAARRAATTTTEERRIIZZZZAAZZIIOONNEE
DDEELLLLEE AACCQQUUEE SSEECCOONNDDOO MMEETTOODDII AAIIAA
EEQQUUIIVVAALLEENNZZAA MMEETTOODDII DDII PPRROOVVAA
THEOLAB SpA
Ing. Luca Spinelli
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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1. Metodi applicati Nella tabella seguente sono indicati i parametri per i quali i metodi analitici che Theolab intende
adottare, per l’esecuzione delle analisi sulla matrice acque di scarico, risultano differenti da quelli
precisati all’interno del documento AIA PMC ISPRA.
Per ciascun analita è indicato il metodo proposto da Theolab e il metodo richiesto da ISPRA ed
indicato nell’Autorizzazione Integrata Ambientale di sito documento protocollo E.X. DSA-DEC-2009-
0001803 del 26/11/2009.
Elemento Metodo proposto Theolab Metodo AIA
Azoto totale UNI EN 12260:2004 UNI EN ISO 11905-1 ISO 7890-1:1986
Fosforo totale (P) EPA 3005A 1992 + 6010 D2014 APAT CNR IRSA 4110A2:2003
Idrocarburi totali EPA 8015D 2003 + UNI EN ISO 9377:2002 APAT CNR IRSA 5160 B2:2003
Nella tabella seguente sono indicati i parametri per i quali i metodi analitici che Theolab intende
adottare, per l’esecuzione delle analisi sulla matrice acque di falda, risultano differenti da quelli
precisati all’interno del documento AIA PMC ISPRA.
Elemento Metodo proposto Theolab Metodo AIA
Idrocarburi totali EPA 8015D 2003 + UNI EN ISO 9377:2002 APAT CNR IRSA 5160 B2:2003
Per ciascun metodo sono riportate le caratteristiche prestazionali e la specificità dell’approccio
tecnico, in modo da dimostrarne l’effettiva equivalenza.
Per gli idrocarburi totali sono riportare le indicazioni di ISPRA relativamente all’effettiva applicabilità
del metodo AIA, APAT CNR IRSA 5160B2.
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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2. PARAMETRI E CONSIDERAZIONI TECNICHE
PARAMETRO: azoto totale (su matrice acque di scarico)
Elemento Metodo proposto Theolab
Tecnica analitica e campo di
applicazione Metodo Theolab
Metodo AIA Tecnica analitica e
campo di applicazione Metodo AIA
Azoto totale UNI EN 12260:2004
Ossidazione per combustione catalitica in atmosfera di
ossigeno, con qualificazione dell’azoto per
chemiluminescenza. Analisi acque
superficiali e di scarico,
UNI EN ISO 11905-1 ISO 7890-1:1986
Ossidazione con miscela di
perossidisolfato, acido borico e
idrossido di sodio e quantificazione
spettrofotometrica Analisi acque
superficiali e di scarico
Il metodo proposto da Theolab per la determinazione dell’azoto totale prevede un’ossidazione
catalitica dell’azoto in ossidi di azoto e successiva determinazione mediante chemiluminescenza, a
differenza del metodo AIA che prevede ossidazione chimica e determinazione spettrofotometrica.
Specificità del metodo: entrambi i metodi sono specifici per l’analita oggetto di indagine
Limiti di rilevabilità/quantificazione
Nella tabella di seguito riportiamo i limiti di rilevabilità e quantificazione per le acque di scarico
Parametro
Limite di rilevabilità
metodo AIA
mg/L
Limite di rilevabilità
metodo THEOLAB
mg/L
Limite di
quantificazione
metodo AIA
mg/L
Limite di
quantificazione
metodo THEOLAB
mg/L
Azoto totale 0,19 0,11 0,20 0,50
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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Incertezza di misura
Per ciascun parametro vengono riportati i dati di incertezza di misura del metodo sulla base dei valori limite
di emissione di cui al D.Lgs 152/06
Parametro
Limite di
emissione in
corpo idrico
superficiale
mg/L
Incertezza
estesa 100%
del limite
metodo AIA
mg/L
Incertezza
estesa 100%
del limite
metodo
THEOLAB
mg/L
Incertezza
estesa 10%
del limite
metodo AIA
mg/L
Incertezza
estesa 10%
del limite
metodo
THEOLAB
mg/L
Azoto totale 20 1) 3,0 1,5 0,3 0,15
1) In mancanza di limite specifico è riportato il limite indicato in tabella D.Lgs 152/06 per azoto nitrico
Conclusioni
Sulla base delle note tecniche di cui all’Allegato G di ISPRA e di quanto contenuto nel piano AIA di
stabilimento i metodi risultano equivalenti sia in termini di limiti di rilevabilità e quantificazione sia
in termini di incertezza di misura associata alle prove. Nel dettaglio i limiti di rilevabilità sono pari o
inferiori al 50% dei limiti del metodo AIA e l’incertezza estesa del metodo alternativo è minore
all’incertezza estesa del metodo AIA.
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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PARAMETRO: fosforo (su matrice acque di scarico)
Elemento Metodo proposto Theolab
Tecnica analitica e campo di
applicazione Metodo Theolab
Metodo indicato AIA- Tecnica analitica e
campo di applicazione Metodo AIA
Fosforo EPA 3005A 1992 + EPA 6010 D2014
Digestione acida ed analisi con
ICP/AES Analisi acque superficiali e
sotterranee, di scarico, eluati
APAT CNR IRSA 4110A2
Spettrometria di assorbimento atomico con
atomizzazione elettrotermica previa digestione acida del
campione Analisi acque
potabili, superficiali, sotterranee, di
scarico ed eluati
Il metodo proposto da Theolab per la determinazione del fosforo utilizza una preparativa mediante
digestione acida e successiva determinazione con plasma accoppiato induttivamente associato a
rilevatore ottico (ICP/AES), a differenza del metodo di circuito APAT, riportato in AIA che prevede
determinazione spettrofotometrica previa trasformazione di tutti i composti del fosforo, organici ed
inorganici, a ortofosfati e reazione con molibdato d’ammonio ed potassio antimoniltartrato, in
ambiente acido. L’assorbanza viene misurata alla lunghezza d’onda di 882 nm.
Il metodo mediante ICP/AES risulta altamente selettivo.
Specificità del metodo: entrambi i metodi sono specifici l’analita oggetto di indagine
Limiti di rilevabilità/quantificazione
Nella tabella di seguito riportiamo i limiti di rilevabilità e quantificazione per le acque di scarico
Parametro
Limite di rilevabilità
metodo AIA
mg/L
Limite di rilevabilità
metodo THEOLAB
mg/L
Limite di
quantificazione
metodo AIA
mg/L
Limite di
quantificazione
metodo THEOLAB
mg/L
fosforo 0,010 0,008 0,05 0,04
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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Incertezza di misura
Per ciascun parametro vengono riportati i dati di incertezza di misura del metodo sulla base dei valori limite
di emissione di cui al D.Lgs 152/06
Parametro
Limite di
emissione in
corpo idrico
superficiale
mg/L
Incertezza
estesa 100%
del limite
metodo AIA
mg/L
Incertezza
estesa 100%
del limite
metodo
THEOLAB
mg/L
Incertezza
estesa 10%
del limite
metodo AIA
mg/L
Incertezza
estesa 10%
del limite
metodo
THEOLAB
mg/L
fosforo 10 2,0 2 0,20 0,20
Conclusioni
Sulla base delle note tecniche di cui all’Allegato G di ISPRA e di quanto contenuto nel piano AIA di
stabilimento i metodi risultano equivalenti sia in termini di limiti di rilevabilità e quantificazione sia
in termini di incertezza di misura associata alle prove. Nel dettaglio sia i valori di MDL/MQL, sia
l’incertezza estesa del metodo alternativo risultano inferiori ai rispettivi valori del metodo AIA.
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
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PARAMETRO: idrocarburi totali (su matrice acque di scarico e di falda)
Elemento Metodo proposto Theolab
Tecnica analitica e campo di
applicazione Metodo Theolab
Metodo indicato AIA- Tecnica analitica e
campo di applicazione Metodo AIA
Idrocarburi totali EPA 8015D 2003 +
UNI EN ISO 9377:2002
GC-FID previa estrazione con
solventi adeguati
APAT CNR IRSA 5160 B2:2003
spettrofotometria di assorbimento
all’infrarosso (IR) previa estrazione con Freon 113/ tetracloruro di
carbonio
In relazione alla determinazione degli idrocarburi totali e ai metodi di riferimento di circuito
nazionale ed internazionale, si riporta di seguito un estratto del documento specifico ISPRA:
PROCEDURA DI MISURAZIONE PER LA DETERMINAZIONE DEGLI IDROCARBURI NELLE ACQUE –
Manuale e linee guida 123/2015
“Nell’ambito delle attività del Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente è stato istituito un
Gruppo di Lavoro composto da ISPRA, ARPA/APPA, ISS e CNR-IRSA per la stesura di una nuova
procedura per la determinazione degli idrocarburi totali nelle acque. Il lavoro è stato impostato con
l’obiettivo di individuare, in accordo a norme internazionalmente accettate, un unico metodo
basato su misure in GC-FID previa estrazione con solventi adeguati sotto tutti i profili (analitico,
ambientale e della sicurezza). .. omissis…
Il Manuale e Linea Guida MLG 123/15 “Procedura di misurazione per la determinazione degli
idrocarburi totali nelle acque" illustra la procedura e riporta integralmente il rapporto conclusivo
dello studio collaborativo.”
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
Pag. 8 a 10
“Manuale e Linea Guida MLG 123/15 – INTRODUZIONE”
…omissis…
Il D.lgs 152/2006 (Parte III, Allegato 5, Tabella 3) indica i limiti di emissione degli scarichi in acque
superficiali e in fognatura. La norma prevede la determinazione di “oli e grassi animali/vegetali” e
di “idrocarburi totali”. L’attuale definizione del parametro di legge “oli e grassi animali/vegetali”
comporta nella pratica che esso sia determinato per differenza tra quanto estratto con Freon 113
(cosiddette “sostanze oleose totali”) e gli “idrocarburi totali” non adsorbiti su gel di silice/florisil,
mediante spettrofotometria di assorbimento all’infrarosso (IR), secondo il metodo APAT-IRSA/CNR
5160B (APAT-IRSA/CNR “Metodi analitici per le acque” Manuali e linee guide N°29/2003, Vol.2).
Tale procedura comporta l’utilizzo del Freon 113, dannoso per lo strato di ozono, o del tetracloruro
di carbonio (CCl4), cancerogeno di categoria 3, ecotossico nonchè dannoso per lo strato di ozono,
come solventi di estrazione degli idrocarburi e il fatto che il contenuto sia quantificato per
sottrazione dei risultati derivanti da due misure.
Per le acque superficiali e sotterranee è altresì prevista la determinazione del parametro
“idrocarburi totali”, richiamato dal D.Lgs. 152/2006 (Parte IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 2). Sono
ad oggi disponibili i seguenti principali metodi di misura:
- il metodo UNI EN ISO 9377-2: 2002, che consente la misura di un indice di idrocarburi con
concentrazione al di sopra di 0,1 mg L-1 ;
- il metodo APAT-IRSA 5160 B consente la determinazione degli “idrocarburi totali” previa
estrazione con Freon 113 e purificazione su gel di silice/florisil e analisi all’IR (o FTIR) per
concentrazioni di massa superiore a 0.5 mg L-1 ;
- i metodi di estrazione mediante spazio di testa (EPA 5021 A) o Purge & Trap (EPA
5030 C) accoppiati con metodi di analisi con tecniche gascromatografiche con
rivelatore a ionizzazione di fiamma GC-FID (i.e. EPA 8015 D)”
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
Pag. 9 a 10
…omissis…
Conseguentemente, per “idrocarburi totali” si è intesa la somma delle concentrazioni in massa di
due classi di composti:
- gli idrocarburi, determinati mediante spazio di testa (EPA 5021 A) e analisi in gascromatografia
con rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID), compresi tra il 2-metilpentano (C6H14) e il n-
decano (C10H22) inclusi (frazione volatile), sottratti il MTBE, l’ETBE, il TAME e il DIPE in quanto
eteri1 ;
- i composti che, dopo i processi di estrazione e purificazione riportati nel metodo UNI EN ISO
9377- 2:2002, sono rivelati mediante GC-FID, su colonna capillare non polare con tempi di
ritenzione compresi tra quelli del n-decano (C10H22) e del n-tetracontano (C40 H82) (frazione
estraibile).
Sulla base delle considerazioni tecnico/analitiche di ISPRA, di cui al testo riportato
precedentemente, si ritiene opportuno aggiornare il metodo con la proposta di eseguire al posto
del metodo APAT CNR IRSA 5160B2, i metodi accoppiati UNI EN ISO 9377-2: 2002 e EPA 8015D
rispettivamente per la frazione estraibile e per la frazione volatile degli idrocarburi la cui somma
concorre alla quantificazione degli idrocarburi totali.
ENI SpA Raffineria di Sannazzaro
Data emissione: 24/05/16 Rev 0_3
Pag. 10 a 10
3. Conclusioni Per effettuare il confronto dei metodi proposti da Theolab rispetto ai metodi di riferimento indicati
in AIA, così come prescritto al paragrafo “Criteri minimi di equivalenza” dell’allegato G del
documento ISPRA, sono stati valutati gli indicatori citati dal suddetto Allegato.
• incertezza di misura estesa (U estesa = k x U combinata con k=2)
• limite di quantificazione
Entrambi i criteri, o almeno uno di essi, come richiesto da ISPRA e come estrapolabile dalle tabelle
sopra riportate, sono rispettati per tutti i metodi valutati.
THEOLAB SpA
Ing. Luca Spinelli