Allegato A PROGRAMMA FORMATIVO ANNO 2013 rivolto al ... · in attuazione dell’Accordo per la...

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1 D.G.R. n.1802 del 28 dicembre 2012 Allegato A PROGRAMMA FORMATIVO ANNO 2013 rivolto al personale della Regione Marche e al personale dell’Agenzia Regionale Sanitaria

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D.G.R. n.1802 del 28 dicembre 2012

Allegato A

PROGRAMMA FORMATIVO ANNO 2013 rivolto al personale della Regione Marche e al personale dell’Agenzia Regionale Sanitaria

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Indice Introduzione …………………………………………………………………… pag. 3 Parte Prima – FORMAZIONE TRASVERSALE…………………………………… pag. 4 TABELLE DI SINTESI ATTIVITA’ FORMATIVA TRASVERSALE………………. pag. 7 Parte Seconda – FORMAZIONE DI SETTORE…………………………………… pag. 37 TABELLA DI SINTESI ATTIVITA’ FORMATIVA DI SETTORE………………….. pag. 40 Parte Terza - REGOLE DI INFORMAZIONE, ACCESSO, PARTECIPAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI………………………………. pag. 84 TAB.1 – DETERMINAZIONE COEFFICIENTE FORMATIVO …………………... pag. 89 TAB.2 - BUDGET DI FORMAZIONE – ANNO 2013……………………………… pag. 90 Appendice LA RETE DEI REFERENTI DELLA FORMAZIONE……………………………….. pag. 91

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Introduzione Il programma formativo rivolto al personale regionale, anche per l’anno 2013, risulta fortemente condizionato dalla crisi economico-finanziaria in atto e dalle conseguenti manovre finanziarie adottate dal Governo italiano dal 2010 ad oggi. Particolarmente incisiva, in tal senso, la disposizione di cui all’articolo 6, comma 13, del decreto legge n.78/2010, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.122. Nella consapevolezza che in un contesto di crisi generalizzata e di forte contrazione della disponibilità finanziaria complessiva la formazione delle risorse umane rappresenti uno dei pochi strumenti a disposizione della pubblica amministrazione per mantenere desta l’attenzione all’ innovazione e allo sviluppo di conoscenze e competenze orientate alla competitività, il programma formativo 2013, coerentemente al percorso già intrapreso negli anni 2011 e 2012, intende concentrare le scarse risorse finanziarie a disposizione su alcuni obiettivi strategici per superare al meglio il momento congiunturale:

1. migliorare l’accesso alle risorse comunitarie post 2013, in previsione del definitivo spostamento del baricentro del bilancio UE, dalle risorse per le politiche di coesione a gestione indiretta alla gestione diretta delle risorse attraverso programmi quadro:

Il passaggio da un sistema di finanza delegata a un sistema di finanza decentrata, sta imponendo una piena responsabilizzazione della Regione sul fronte delle entrate oltre che su quello delle uscite. Ne deriva la necessità di attivarsi per acquisire in maniera sistemica e semiordinaria risorse finanziarie “su progetto” - in sostituzione dei trasferimenti statali decrescenti – che attingano da livelli superiori di governo. Il passaggio critico per il presente e, ancora di più, per il futuro dell’Amministrazione è quindi rappresentato dalla capacità di accumulare fonti di vantaggio competitivo difendibile nel medio/lungo termine e quindi di attrarre e/o mantenere le risorse critiche per i processi di sviluppo. Per sostenere efficacemente tale processo di cambiamento, sostanzialmente legato a risorse immateriali (relazioni, immagine, competenze), il programma formativo 2013 è orientato, a completamento del forte investimento formativo del biennio 2011-2012, allo sviluppo di capacità professionali e manageriali funzionali a:

il rafforzamento di una programmazione integrata su base territoriale che applichi il

criterio della convergenza tra fondi rispetto ad iniziative strategiche la concentrazione delle priorità della politica comunitaria regionale in un numero

ristretto di iniziative “faro” (che possano “illuminare” il percorso di rilettura e riorientamento critico dei servizi e dei progetti della Regione)

2. garantire le condizioni per una progressiva semplificazione e trasparenza delle procedure contrattuali, nonché un’auspicabile riduzione del relativo contenzioso: in previsione della prossima istituzione della Stazione Unica Appaltante della Regione Marche (SUAM), il programma formativo 2013 dedica ancora un’area formativa in materia di procedure contrattuali, rivisitata secondo la nuova ripartizione di competenze tra SUAM e i soggetti tenuti ad avvalersi della medesima (artt. 4 e 5 della L.R. 14 maggio 2012, n.12).

3. in attuazione dell’Accordo per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art.37, comma 2, del D.Lgs.n.81/2008, sottoscritto in sede di Conferenza permanente Stato- Regioni il 21 dicembre 2011, il programma formativo 2013 prevede infine una serie articolata di interventi formativi obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’Assessore al Personale (Luigi Viventi)

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PARTE PRIMA Formazione trasversale

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Premessa Il programma formativo 2013, come anticipato nella introduzione generale, concentra risorse e attività al fine di supportare l’Amministrazione regionale nel raggiungimento di due obiettivi fondamentali nell’attuale congiuntura economica:

1. Asse di intervento: Politiche comunitarie

Considerato il ruolo strategico che rivestirà sempre più la ricerca di finanziamenti a livello europeo, l’amministrazione regionale ha deciso di orientare una porzione rilevante della formazione del personale in questa area tematica fin dall’anno 2011, al fine di disporre in ogni settore entro il 2013 di risorse professionali preparate ad affrontare la previsione, nel prossimo settennio 2014-2020, della drastica contrazione dei fondi strutturali destinati all’Italia. Nello scorso biennio l’attività formativa svolta nel settore specifico ha visto la partecipazione di:

N. 29 funzionari di categoria D per il corso di progettazione comunitaria LIVELLO BASE N.8 funzionari di categoria D per il corso di progettazione comunitaria LIVELLO

AVANZATO N.10 funzionari di categoria D per il corso di progettazione comunitaria LIVELLO

STRATEGICO N.15 dirigenti

per un totale di n.62 dipendenti già formati, appartenenti a tutti Servizi/Dipartimenti della Giunta regionale (n.2/3 in media per ogni struttura). Per il 2013 nell’area di formazione denominata “Area Internazionale”, oltre al completamento delle attività formative già intraprese, viene prevista anche la formazione linguistica di tipo specialistico rivolta al personale già formato in europrogettazione, per garantire competenze specifiche che consenta loro di:

Leggere documenti in lingua inglese (bandi, ecc.) Scrivere il “concept note” Contattare un partner

2. Asse di intervento: Semplificazione e trasparenza delle procedure contrattuali In previsione della prossima istituzione della Stazione Unica Appaltante della Regione Marche (SUAM), il programma formativo 2013 dedica ancora un’area formativa in materia di procedure contrattuali, rivisitata secondo la nuova ripartizione di competenze tra SUAM e i soggetti tenuti ad avvalersi della medesima (artt. 4 e 5 della L.R. 14 maggio 2012, n.12). L’attività formativa prevederà infatti un focus particolare sul ruolo del RUP conseguente al nuovo assetto organizzativo e un approfondimento specifico su:

la fase della progettazione tecnica ed estimativa la fase di esecuzione del contratto

Coerentemente al livello strategico rappresentato dagli obiettivi da raggiungere, la verifica degli interventi formativi afferenti agli assi non si limiterà alla valutazione della qualità dell’offerta formativa e alla misurazione degli apprendimenti formativi, ma verrà estesa alla verifica del trasferimento degli apprendimenti (verifica di impatto) negli ambienti di lavoro attraverso la definizione preventiva, da parte dell’amministrazione regionale, di indicatori di risultato sulla base dei quali misurare i cambiamenti ottenuti in termini di miglioramento delle performance nei contesti lavorativi.

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La formazione trasversale del programma 2013 prevede altresì:

- la formazione/aggiornamento obbligatorio previsto dal decreto legislativo n.81/2008 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: a seguito dell’Accordo della Conferenza Stato - Regioni del 21.12.2011 in materia di formazione dei lavoratori, dirigenti e preposti ai sensi dell’art.37 del D.Lgs.81/2008, nell’area formativa specifica, il programma formativo contempla tutte le attività formative che consentono l’adeguamento alla normativa vigente entro le scadenze temporali fissate dalla medesima (giugno 2013);

- la riproposizione della formazione sul Codice dell’amministrazione digitale e la posta elettronica certificata, che consentirà il coinvolgimento di tutto il personale interessato, per garantire l’utilizzo ordinario di tale strumento nell’ambito dell’amministrazione con conseguente risparmio economico.

Di seguito vengono riportate la scheda descrittiva di ciascuna attività formativa e la tabella riassuntiva delle attività formative di tipo trasversale programmate per il 2013. Il programma di dettaglio di ciascuna iniziativa verrà pubblicato sul sito della Scuola di Formazione (www.scuola.regione.marche.it ) e comunicato con il dovuto anticipo prima dell’avvio dell’attività formativa.

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FORMAZIONE AREA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova diverifica

Durata(gg) (1)

Durata(ore)

numeroedizioni

Tot.ggaula

Tot. Moduli

e-learning (2)

SC01.1 FORMAZIONE DIRIGENTI (1^ MODULO)

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 7 Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

Dirigenti (n. 71) di ruolo e-learning (corso B2)

si 5 51

SC01.2 FORMAZIONE GENERALE

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 1, lett.a Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

PREPOSTI, a tempo indeterminato e determinato, comandati, in utilizzo e atipici (n.73)

di base e-learning (corsoB2)

si 5 52

SC02 FORMAZIONE GENERALE

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 1, lett.a Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

LAVORATORI, a tempo indeterminato e determinato, comandati, in utilizzo e atipici (n.229)

di base e-learning (corsoB1)

si 5 163

SC03 FORMAZIONE SPECIFICA (RISCHIO BASSO)

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 1,lett.b, comma 3 e 4 Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

lavoratori e preposti esposti a rischio basso (come da Documento di valutazione dei rischi (N.657 circa)

di profilo Aula

interattiva si

4 19 11

SC04 FORMAZIONE SPECIFICA (RISCHIO MEDIO)

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 1,lett.b, comma 3 e 4 Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

lavoratori e preposti esposti a rischio medio (come da Documento di valutazione dei rischi) (n.295 circa)

di profilo Aula

interattiva si

8 8 9

SC05 FORMAZIONE PARTICOLARE AGGIUNTIVA

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 7 Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

preposti (N.73) di ruolo Aula

interattiva si

8 2 2

SC06 FORMAZIONE DIRIGENTI (2^ 3^ 4^ MODULO)

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 7 Accordo Conferenza Stato-Regioni 21.12.2011

Dirigenti (n. 71) di ruolo Aula

interattiva si 12 2 3,5

SC07 Aggiornamento obbligatorio per RSPP e ASPP

D.Lgs. 81/2008 D.Lgs.195/03

RSPP e ASPP del Servizio di Prevenzione e Protezione della Giunta, del Consiglio, dell'ASSAM e dell’ARS

di ruolo Aula

interattiva si 8 1 1

8

FORMAZIONE AREA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (segue)

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova di verifica

Durata (gg) (1)

Durata(ore)

numero edizioni

Tot. gg aula

Tot. Moduli

e-learning (2)

SC08 Aggiornamento obbligatorio dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

D.Lgs. 81/2008

RLS Giunta, Consiglio , ASSAM e ARS

di ruolo Aula

interattiva si 8 1 1

SC09

Aggiornamento obbligatorio per Coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori

D.Lgs. 81/2008 art comma 2 e 3

Personale della Giunta che esercita il ruolo di Coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori

di ruolo Aula

interattiva si 8 1 1

SC10 Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

D.Lgs. 81/2008 art.37, comma 11

RLS della Giunta e dell’ARS di nuova nomina

di ruolo Aula

interattiva si

32 1 4,5

SC11

Formazione addetti gestione emergenze di primo soccorso

D.Lgs. 81/2008 D.M.388/03

addetti gestione emergenze di primo soccorso di nuova nomina (n.63)

di ruolo Aula

interattiva si

12 2 3

SC12

Formazione addetti gestione emergenze di prevenzione e lotta incendi ( rischio medio )

D.Lgs. 81/2008 D.M.10/03/98

addetti gestione emergenze di prevenzione e lotta incendi di nuova nomina(n.63)

di ruolo Aula

interattiva si

8 2 2

SC13

Aggiornamento addetti gestione emergenze di prevenzione e lotta incendi ( rischio medio )

D.Lgs. 81/2008 D.M.10/03/98 Circolare Ministero Interno 23.02.2011

addetti gestione emergenze di prevenzione e lotta incendi (n.150)

di ruolo Aula

interattiva si

5 8 6

Subtotale 44 266

9

FORMAZIONE AREA GIURIDICO/NORMATIVA

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova di verifica

Durata(gg) (1)

Durata (ore)

numero edizioni

Tot.ggaula

Tot.Moduli e-learning

(2)

DA01 Elementi di diritto amministrativo

Elementi di base del diritto amministrativo e del procedimento

Dipendenti di Cat. B e C e D (n.160 circa)

di base

Aula Interattiva

+ e-learning

si 3 15 8 24 343

DA02 La normativa in materia di privacy

Disciplina sulla privacy, trattamento dei dati, diritti dell'interessato, misure di sicurezza

Dipendenti di Cat. B e C incaricati al trattamento dei dati (n.250 circa)

di profilo e-learning si 5 178

DA03

Il procedimento amministrativo informatico: il Codice di Amministrazione Digitale e la Posta Elettronica Certificata

Fondamenti giuridici del procedimento amministrativo informatico e ’utilizzo efficace della PEC

Dirigenti e Dipendenti di Cat. B, C e D

di profilo Aula

interattiva no 0,5 -- 4 2 --

DA04

L’evoluzione della giurisprudenza della Corte Costituzionale di interesse regionale

Evoluzione della giurisprudenza costituzionale con particolare riferimento ai contenuti degli artt. 117 e

118 della Costituzione.

dirigenti e funzionari dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale coinvolti nella redazione di proposte di legge

di profilo seminario no 1 -- 1 1 ---

Subtotale 27 521

10

FORMAZIONE AREA ECONOMICO-FINANZIARIA

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova diverifica

Durata(gg) (1)

Durata(ore)

numeroedizioni

Tot.gg aula

Tot. Moduli

e-learning (2)

EC01 La gestione delle procedure contrattuali regionali: CORSO BASE

Il ciclo degli appalti: dalla fase di progettazione alla fase di aggiudicazione ed esecuzione del contratto

Dipendenti di cat.C e D non esperti

di profilo Aula

interattiva si 5 -- 1 5 --

EC02

Le procedure contrattuali di acquisizione di beni e servizi: CORSO DI APPROFONDIMENTO

Il ruolo del RUP nell’organizzazione della SUAM: - la fase della progettazione - la fase di affidamento - la fase di esecuzione

Dipendenti che già esercitano il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento ai sensi del Codice degli Appalti

di profilo Aula

interattiva si 6 -- 1 6 --

EC03

Laboratorio formativo per funzionari esperti di procedure di appalto di opere, forniture e servizi

Approfondimenti tematici in materia di appalti

Dipendenti regionali che hanno partecipato alle fasi precedenti del laboratorio

di profilo Laboratorio formativo

si 4 -- 1 4 --

Subtotale 15 --

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova di verifica

Durata(gg) (1)

Durata (ore)

numeroedizioni

Tot.ggaula

Tot. Moduli

e-learning (2)

INT01 Laboratorio di progettazione comunitaria: LIVELLO BASE

Progettazione e candidatura di un progetto con finanziamento diretto/indiretto della Commissione Europea

Dipendenti di categoria D, con conoscenze di base di lingua inglese/francese max n.3 per Servizio/Dipartimento

di profilo laboratorio formativo

si 12 1 12

INT02 Laboratorio di progettazione comunitaria: LIVELLO AVANZATO

Progettazione e candidatura di un progetto con finanziamento diretto/indiretto della Commissione Europea

Dipendenti regionali che hanno già frequentato il corso BASE

di profilo laboratorio formativo

si 6

1 6

INT03

Laboratorio di euro progettazione STRATEGICA

Produzione di un parco progetti finanziabili per ogni servizio/dipartimento della Giunta

Dipendenti regionali che hanno già frequentato il corso AVANZATO

di profilo laboratorio formativo

si 5 1 5

INT04 EUROENGLISH

FORMAZIONE LINGUISTICA TECNICO SPECIFICA per l’euro progettazione

Dipendenti regionali che hanno già frequentato il corso AVANZATO e/o il laboratorio di euro progettazione strategica

di profilo aula

interattiva si 6

3 18

INT05

I modelli di gestione del FEAMP e del FEASR nel quadro della nuova programmazione 2014-2020

Nuove regole per la programmazione; sistemi di gestione e controllo alla luce del Contratto di Partenariato e delle indicazioni emergenti dai PO regionali)

Referenti delle Autorità di Gestione, responsabili di Misura, referenti per il controllo e il monitoraggio

di profilo aula

interattiva no 1,5

1 1,5

12

FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE (segue)

Codice Titolo Oggetto Destinatari Sviluppo

competenze Metodologia

didattica Prova di verifica

Durata (gg) (1)

Durata (ore)

numero edizioni

Tot. gg aula

Tot. Moduli

e-learning (2)

INT06

I modelli di gestione FESR e FSE nel quadro della nuova programmazione 2014-2020

Nuove regole di programmazione; sistemi di gestione e controllo alla luce del Contratto di Partenariato e delle indicazioni emergenti dai PO regionali

Referenti delle Autorità di Gestione, responsabili di Misura, referenti per il controllo e il monitoraggio

di profilo aula

interattiva no 1,5

1 1,5

INT07

Fondi e politiche per la STRATEGIA DIGITALE delle marche: la nuova prospettiva 2014-2020

Focus monotematico sulla strategia digitale

Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle strutture interessate

di profilo seminario no 1

1 1

INT08

Fondi e politiche UE per l’ENERGIA e l’AMBIENTE: la nuova prospettiva 2014-2020

Focus monotematico sulla strategia energetica ed ambientale

Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle strutture interessate

di profilo seminario no 1

1 1

INT09

Fondi e politiche UE per la RICERCA e l’INNOVAZIONE: la nuova prospettiva 2014-2020

Focus monotematico sulla strategia per l’innovazione

Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle strutture interessate

di profilo seminario no 1

1 1

Subtotale 47 --

LEGENDA NOTE:

1) la durata dell’intervento equivale all’impegno temporale complessivo richiesto a ciascun dipendente partecipante; tale parametro viene espresso:

in gg formative, nel caso della formazione d’aula e della formazione sul campo in ore formative, nel caso della formazione e-learning

2) il numero totale dei moduli formativi individuali da erogare in modalità e-learning sono calcolati sulla base del numero presumibile dei destinatari;

ogni modulo è pari a n.7 ore/allievo di erogazione on line

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TABELLA DI SINTESI DELLA FORMAZIONE TRASVERSALE

AREA FORMATIVA AULA E- LEARNING N. MODULI

Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro 44 266 Giuridico/Normativa 27 521 Economico-Finanziaria 15 -- Internazionale 47 --

Totale 133 787

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FORMAZIONE AREA GIURIDICO NORMATIVA

TITOLO Elementi di Diritto Amministrativo

COD. DA01 DESTINATARI Dipendenti di cat. B, C e D non esperti

FINALITÀ Fornire al personale regionale gli elementi di base del diritto amministrativo con gli aggiornamenti relativi ai cambiamenti normativi per assicurare strumenti per il lavoro quotidiano

OBIETTIVI SPECIFICI

1) Comprendere la legittimazione e i limiti dell’attività amministrativa regionale

2) Conoscere le principali fonti, e relativi siti web, per la ricerca di materiale giuridico

3) Conoscere la più recente normativa in materia di procedimento amministrativo

4) Saper inquadrare in categorie giuridiche astratte le fattispecie concrete riscontrabili nella pratica lavorativa

5) Predisporre atti amministrativi formalmente e sostanzialmente corretti

6) Effettuare un sia pur sommario vaglio di legittimità su atti già perfezionati

CONTENUTI

Il sistema delle fonti del diritto nell’ordinamento italiano La riforma del titolo V La ricerca dei dati giuridici on-line I principi generali che regolano l’attività amministrativa in

Costituzione Le fonti normative che disciplinano il procedimento

amministrativo La trasparenza nel procedimento amministrativo:Il

responsabile del procedimento, l’obbligo di conclusione esplicita, la motivazione

La semplificazione e i suoi istituti tipici Diritto di accesso e problematiche applicative L’invalidità dell’atto amministrativo: i vizi più frequenti

OUTPUT VERIFICABILI

riconoscere e classificare, per forma e sostanza le varie tipologie di atti amministrativi

riconoscere, nell’ambito dei provvedimenti amministrativi, la struttura e le singole “parti” dell’atto.

redazione di un atto amministrativo

STRUTTURA E DURATA

Il corso prevede l’alternanza di attività formativa in aula (n.3gg) con la fruizione di moduli didattici on-line dalla piattaforma e-learning della Scuola della durata complessiva di n.15 ore circa. n.8 edizioni

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PROVA DI ACCERTAMENTO prova di verifica degli apprendimenti on-line e valutazione del project work elaborato dai partecipanti durante il corso (redazione di un atto amministrativo)

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FORMAZIONE AREA GIURIDICO NORMATIVA

TITOLO La normativa in materia di privacy

COD. DA02

DESTINATARI Dipendenti di cat. B e C, incaricati al trattamento dei dati (individuati dai Dirigenti delle strutture di appartenenza) n.200 circa

FINALITÀ

Il corso è finalizzato a creare una cultura diffusa presso la PA sui temi della Privacy al fine di indurre comportamenti virtuosi negli addetti al trattamento dei dati, che facilitino l’applicazione della normativa vigente.

OBIETTIVI SPECIFICI

acquisire conoscenze normative e giuridiche in tema di Privacy;

acquisire conoscenze relativamente al Documento programmatico per la Sicurezza regionale adottato con Delibera di Giunta n.502 del 30/03/2009;

acquisire competenze e modalità operative corrette per il trattamento dei dati.

CONTENUTI

Normativa nazionale in tema di privacy; prescrizioni regionali in materia di Privacy; modalità operative in relazione all’attività svolta e in particolare: archiviazione, data entry, relazioni con l’esterno, trattamento dei dati sensibili e giudiziari.

OUTPUT VERIFICABILI

- Elaborazione e trattamento dei dati personali secondo quanto predisposto dal titolare, dal Responsabile del trattamento e dal Responsabile della Sicurezza;

- Messa in atto di comportamenti corretti sotto il profilo giuridico nell’ambito delle attività di trattamento dei dati.

STRUTTURA E DURATA

Il corso si svolgerà in modalità e-learning (formazione a distanza) attraverso la fruizione di moduli didattici on-line dalla piattaforma e-learning della Scuola della durata complessiva di n.5 ore circa.

PROVA DI ACCERTAMENTO Test di verifica degli apprendimenti (on-line)

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FORMAZIONE AREA GIURIDICO NORMATIVA

TITOLO Il procedimento amministrativo informatico: il Codice di Amministrazione Digitale e la Posta Elettronica Certificata

COD. DA03 DESTINATARI Dirigenti e dipendenti regionali di categoria B,C e D

FINALITÀ Acquisire i fondamenti giuridici del procedimento amministrativo informatico e l’autonomia operativa per l’utilizzo efficace della PEC

OBIETTIVI SPECIFICI

comprendere i fondamenti giuridici del procedimento amministrativo informatico

essere in grado di richiedere e utilizzare correttamente la PEC nella comunicazione con cittadini e imprese

CONTENUTI

la rilevanza giuridica dell’atto amministrativo elettronico lineamenti essenziali del Codice di Amministrazione Digitale

(CAD) la Posta Elettronica Certificata: disciplina, funzionamento,

rilascio e utilizzo obbligo della PEC per la PA, imprese e professionisti

OUTPUT VERIFICABILI richiesta e utilizzo della PEC nei casi previsti dalla normativa

STRUTTURA E DURATA

Il corso prevede formazione d’aula con metodologia didattica interattiva basata su discussione di casi di studio anche derivati dalla casistica proposta dai partecipanti. I contenuti del modulo verranno affrontati in modo diversificato a seconda del ruolo dei destinatari. n.2 edizioni per dipendenti di cat.B e C n.2 edizioni per dirigenti e dipendenti di cat.D durata: n.1/2 giornata (n.5 ore) per ciascuna edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA GIURIDICO NORMATIVA

TITOLO Evoluzione della giurisprudenza della Corte Costituzionale di interesse regionale

COD. DA04

DESTINATARI

- funzionari di cat. C (laureato in giurisprudenza o economia e commercio) e D dell’Assemblea legislativa

- Dirigenti e funzionari di cat. D della Giunta regionale coinvolti nella redazione di proposte di legge

FINALITÀ

Far acquisire al personale addetto alla elaborazione delle proposte di legge, le competenze indispensabili per: elaborare testi legislativi che non siano incostituzionali, diminuire la possibilità di impugnazione delle leggi individuare gli spazi di competenza legislativa regionale al

fine di risolvere le problematiche all’attenzione del legislatore.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di:

valutare la legittimità costituzionale delle proposte di legge;

individuare con maggior precisione gli spazi di intervento della normativa regionale.

CONTENUTI La giurisprudenza della Corte Costituzionale a partire dalla riforma del titolo V della Costituzione, con particolare riferimento ai contenuti degli artt. 117 e 118 della Costituzione

OUTPUT VERIFICABILI valutazione di legittimità costituzionale di una proposta di legge, mediante analisi di casi di studio

STRUTTURA E DURATA L’attività formativa è di carattere seminariale. Durata: 1 giornata formativa (da escludere la giornata del martedi)

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA ECONOMICO FINANZIARIA

TITOLO La gestione delle procedure contrattuali ai sensi del D.Lgs.163/2006 e successive modificazioni: LIVELLO BASE

COD. EC01

DESTINATARI

Tutto il personale addetto alla gestione delle procedure contrattuali. È escluso il personale che ha già partecipato a precedenti edizioni in materia.

FINALITÀ Il corso è finalizzato a sviluppare competenze di base utili alla gestione di una intera procedura contrattuale o di alcune sue fasi specifiche.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di: individuare le fasi fondamentali della procedura

contrattuale e i relativi adempimenti scegliere la tipologia contrattuale adeguata al fabbisogno

della stazione appaltante collaborare alla fase di progettazione (tecnica,

estimativa, amministrativa ed esecutiva) della procedura collaborare alla gestione del contratto ivi compreso

l'eventuale contenzioso

CONTENUTI

1. inquadramento normativo e metodologico generale sotteso alle diverse tipologie contrattuali

2. sintesi degli aspetti tecnici ed estimativi sia preventivi (progettazione degli atti a base della procedura) che consuntivi (valutazione delle offerte e aggiudicazione)

3. sintesi degli aspetti amministrativi connessi alla gestione della procedura (dal provvedimento di avvio alla stipulazione del contratto)

4. sintesi degli aspetti tecnico- amministrativo- contabili connessi all’esecuzione del contratto

5. cenni sulle leggi antimafia e le misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia (D.Lgs. 159/2011)

OUTPUT VERIFICABILI definizione della tipologia contrattuale adeguata al

fabbisogno specifico della stazione appaltante progettazione tecnica ed estimativa

STRUTTURA E DURATA Il corso prevede n.5 giornate formative durante le quali verranno alternate lezioni frontali a esercitazioni pratiche su casi di studio.n.1 edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO Prova teorico/pratica

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FORMAZIONE AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

TITOLO Le procedure contrattuali di acquisizione di beni e servizi: CORSO DI APPROFONDIMENTO

COD. EC02

DESTINATARI

Personale che abbia già frequentato un corso base in materia e che nella struttura di appartenenza eserciti la funzione di Responsabile Unico del Procedimento ai sensi del Codice unico degli appalti.

FINALITÀ

Il corso ha la finalità di sviluppare le competenze dei partecipanti, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista estimativo, amministrativo ed esecutivo, per la gestione delle procedure in oggetto, coerentemente alla nuova ripartizione di competenze tra SUAM e i soggetti tenuti ad avvalersi della medesima (artt. 4 e 5 della L.R. 14 maggio 2012, n.12).

OBIETTIVI SPECIFICI

Aggiornamento sul Regolamento di esecuzione e attuazione del D. Lgs. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) approvato con D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 mediante applicazione del ciclo complessivo dell’appalto su casi di studio proposti dai partecipanti

CONTENUTI

1. disposizioni regolamentari comuni, transitorie e abrogazioni 2. disposizioni regolamentari relative agli aspetti tecnici ed

estimativi sia preventivi (progettazione degli atti a base della procedura) che consuntivi (valutazione delle offerte e aggiudicazione)

3. disposizioni regolamentari relative agli aspetti amministrativi connessi alla gestione della procedura (dal provvedimento di avvio alla stipulazione del contratto)

4. disposizioni regolamentari relative agli aspetti tecnico- amministrativo- contabili connessi all’esecuzione del contratto.

5. leggi antimafia e le misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia (D.Lgs.159/2011)

6. il contenzioso negli appalti (art.244-246 del Codice degli appalti, così come modificati dal D.Lgs.104/2010).

OUTPUT VERIFICABILI progetto tecnico ed estimativo

STRUTTURA E DURATA Il corso prevede n.6 giornate formative durante le quali verranno alternate lezioni frontali a esercitazioni pratiche su casi di studio.n.1 edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO Prova teorico/pratica

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FORMAZIONE AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

TITOLO Laboratorio formativo per la definizione delle procedure contrattuali: Approfondimenti monotematici in materia di appalti

COD. EC03

DESTINATARI Funzionari esperti in materia che hanno partecipato alle fasi precedenti del laboratorio

FINALITÀ Il laboratorio ha la finalità di aggiornare il gruppo di funzionari sulle normative nazionali, in continua evoluzione, che impattano sulle procedure contrattuali.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di gestire in materia autonoma le diverse fasi della procedura contrattuale e in particolare con riferimento a: la predisposizione degli atti delle gare di appalto la valutazione dell’anomalia delle offerte l’esecuzione dei contratti la liquidazione e pagamento delle prestazioni.

CONTENUTI

Durante l’attività formativa i partecipanti utilizzeranno le conoscenze normative già sviluppate durante le precedenti fasi di lavoro, approfondendo le seguenti aree tematiche: L’impatto della spending review (legge n.95/2012) negli

appalti pubblici Approfondimento sulle modalità di verifica dei requisiti di

partecipazione – Banca dati AVCP Obblighi per i RUP: dal CIG alle comunicazioni le problematiche derivanti dalla valutazione delle offerte

nelle procedure con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa

la recente direttiva ricorsi, la tematica dell’aggiudicazione e della successiva stipula del contratto

OUTPUT VERIFICABILI soluzione di casi di studio segnalati dai partecipanti

STRUTTURA E DURATA L’attività formativa sarà di tipo seminariale Durata: n.4 gg formative da distribuire nell’arco dell’anno, una giornata a trimestre

PROVA DI ACCERTAMENTO prova teorico-pratica finale

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO Laboratorio di progettazione comunitaria: LIVELLO BASE

COD. INT01

DESTINATARI

dipendenti regionali di categoria D non esperti nella gestione di fondi europei

requisito di accesso: conoscenze di base della lingua inglese o della lingua francese

max. n. 3 dipendenti per Servizio/Dipartimento (come da piano di adesione 2012)

FINALITÀ

La previsione che, a partire dalla programmazione 2014-2020, lo stanziamento annuale assegnato all’Italia nell’ambito dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione subisca una rilevante contrazione, impone alla Regione Marche di disporre di figure professionali capaci di intercettare le opportunità di finanziamento offerte a livello europeo, in particolare nell’ambito dei fondi finalizzati alla “cooperazione territoriale europea” e nell’ambito dei Fondi a gestione diretta della Commissione Europea.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine dell’attività formativa i partecipanti saranno in grado di: 1. Conoscere il contesto europeo e le opportunità di

finanziamento esistenti 2. Selezionare un bando/invito e leggere il formulario 3. Elaborare una strategia di progettazione 4. Ricercare i partner o candidati all’adesione 5. Elaborare e presentare la proposta progettuale su apposito

formulario 6. Raccogliere la documentazione da allegare alla application

form

CONTENUTI

I finanziamenti diretti e indiretti della Commissione Europea (periodo 2007-2013)

Le agenzie esecutive della commissione europea Modalità di accesso ai finanziamenti La metodologia di progettazione La gestione del ciclo del progetto La costruzione e gestione del partenariato L’attuazione del progetto

OUTPUT VERIFICABILI progettazione e candidatura di un progetto comunitario

STRUTTURA E DURATA

Durante il laboratorio verranno alternati moduli didattici in aula, per l’acquisizione della metodologia sottesa alla progettazione comunitaria, a momenti di lavoro operativo, assistito con supervisione da parte di esperti e finalizzato alla progettazione di casi reali. Gli ambiti di progettazione saranno

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preventivamente scelti sulla base delle indicazioni pervenute dai servizi competenti in materia di programmazione delle politiche comunitarie e di programmi di cooperazione territoriale. Durata del corso: 12 gg. formative complessive, articolate per moduli di n.2 giornate a cadenza mensile. n.1 edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO Valutazione dei project work elaborati a cura degli esperti sulla base di specifiche di qualità predefinite.

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO Laboratorio di progettazione comunitaria: LIVELLO AVANZATO

COD. INT02

DESTINATARI dipendenti regionali che hanno frequentato il corso BASE nel 2012

FINALITÀ

La previsione che, a partire dalla programmazione 2014-2020, lo stanziamento annuale assegnato all’Italia nell’ambito dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione subisca una rilevante contrazione, impone alla Regione Marche di disporre di figure professionali capaci di intercettare le opportunità di finanziamento offerte a livello europeo, in particolare nell’ambito dei fondi finalizzati alla “cooperazione territoriale europea” e nell’ambito dei Fondi a gestione diretta della Commissione Europea.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine dell’attività formativa i partecipanti saranno in grado di:

Conoscere il contesto europeo e le opportunità di finanziamento esistenti

Selezionare un bando/invito e leggere il formulario Elaborare una strategia di progettazione Ricercare i partner o candidati all’adesione Elaborare e presentare la proposta progettuale su

apposito formulario Raccogliere la documentazione da allegare alla

application form

CONTENUTI

I finanziamenti comunitari diretti e indiretti nella prospettiva

post 2013 L’integrazione delle risorse e della progettualità. la

costruzione della matrice di finanziabilità La gestione del ciclo di progetto. Tecniche di proposal

management. Dal “concept note” al formulario. Ricerca, selezione e

gestione dei rapporti con i partner . Il governo strategico delle risorse sugli assi transnazionalita’.

La costruzione del piano di azione dettagliato.La strutturazione del budget.

Eleggibilita’ dei costi, gestione economica del cofinanziamento e collegamento tra work packages e struttura del budget di progetto.

OUTPUT VERIFICABILI progettazione e candidatura di un progetto comunitario

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STRUTTURA E DURATA

Durante il laboratorio verranno alternati moduli didattici in aula, per l’acquisizione della metodologia sottesa alla progettazione comunitaria, a momenti di lavoro operativo, assistito con supervisione da parte di esperti e finalizzato alla progettazione di casi reali. Gli ambiti di progettazione saranno preventivamente scelti sulla base delle indicazioni pervenute dai servizi competenti in materia di programmazione delle politiche comunitarie e di programmi di cooperazione territoriale. Durata del corso: 6 gg. formative complessive, articolate per moduli di n.2 giornate a cadenza mensile. n.1 edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO Valutazione dei project work elaborati a cura degli esperti sulla base di specifiche di qualità predefinite.

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO Laboratorio di Europrogettazione strategica COD. INT03

DESTINATARI

Dirigenti di Servizio/Dipartimento e di P.F. interessati dai progetti internazionali, dai servizi per l’internazionalizzazione, dai servizi di cooperazione culturale e sociale, dall’assistenza al sistema produttivo marchigiano.

Dipendenti che hanno frequentato il corso avanzato di progettazione comunitaria nel 2012

FINALITÀ

Il laboratorio ha la finalità di supportare il ruolo dirigenziale, e i funzionari designati presso ciascun Servizio/Dipartimento della Giunta, nella capacità di utilizzare in maniera sistemica le risorse dell’Unione Europea rispetto alla progettualità in essere nel proprio settore di riferimento

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine dell’attività formativa il partecipante sarà in grado di: Elaborare un “parco progetti” finanziabile Gestire gli strumenti base dell’europrogettazione Conoscere le prospettive di riferimento delle strategie

comunitarie post 2013

CONTENUTI

Le aree tematiche di interesse dei ruoli direzionali, e dei relativi funzionari, verranno selezionate sulla base di focus group di rilevazione del fabbisogno. La formazione avverrà per piccoli gruppi differenziati per settore e avrà un taglio fortemente laboratoriale, essendo finalizzata a creare un parco progetti finanziabile specifico per ciascun settore. A titolo esemplificativo i contenuti trattati saranno i seguenti: a) Analisi dei fabbisogni, ricostruzione della progettualità in

essere, messa in evidenza dei profili di finanziabilità delle attività specifiche (correnti e di investimento) di ciascun settore

b) Tecniche di project design e gestione delle informazioni sulle opportunità di finanziamento comunitario

c) Proposal management e creazione del parco progetti cantierabile

d) Allineamento dei modelli organizzativi e gestionali di settore alle specifiche di funzionamento richieste da una gestione strategica e integrata delle risorse comunitarie

OUTPUT VERIFICABILI

A partire dal 2^ incontro in aula ogni dirigente, e relativi funzionari, inizieranno un project work relativo alla propria posizione di funzione. Il lavoro consisterà nel produrre un parco progetti finanziabili per ciascun Servizio/Dipartimento..

STRUTTURA E DURATA L’intervento formativo si sviluppa in un percorso che accompagna i partecipanti nel processo di esplicitazione,

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elaborazione delle tematiche e delle esperienze, nel trasferimento dell’apprendimento nelle prassi quotidiane, nel consolidamento delle prassi e dei comportamenti acquisiti. A tale fine vengono proposti diversi setting formativi: in aula, dedicati a condividere e arricchire le competenze

nella materia oggetto del laboratorio sul campo, per favorire la contestualizzazione e il

cambiamento dei comportamenti nelle diverse situazioni.

L’intervento formativo in aula prevede moduli frontali (1 giornata ciascuno), alternati a fasi di assistenza sul campo da parte degli esperti da organizzare secondo un calendario diversificato per ciascun gruppo di lavoro. Complessivamente il percorso richiede ad ogni partecipante un impegno complessivo di n.5 giornate formative in un anno.

PROVA DI ACCERTAMENTO valutazione del project work finale a cura degli esperti

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE TITOLO EUROENGLISH

COD. INT04

DESTINATARI dipendenti che hanno già frequentato il corso avanzato e/o strategico in progettazione comunitaria

FINALITÀ

Il corso ha la finalità di supportare i funzionari che gestiscono progetti europei a gestione diretta, sviluppando le competenze linguistiche necessarie per la presentazione di una candidatura, le relazioni con il partner e la rendicontazione alla commissione europea sui diversi stati di avanzamento del progetto.

OBIETTIVI SPECIFICI

Al termine dell’attività formativa il partecipante sarà in grado di: leggere e comprendere un bando europeo in lingua inglese presentare l’application form di un progetto colloquiare con il/i partner in lingua inglese rendicontare lo stato di attuazione di un progetto

CONTENUTI

approfondimento di terminologia tecnica specifica connessa alla presentazione di una candidatura concernente un settore/materia specifici della struttura di appartenenza del partecipante

OUTPUT VERIFICABILI lettura e comprensione di un bando in lingua inglese stesura di una application form in lingua inglese

STRUTTURA E DURATA

Il percorso formativo si articolerà in colloqui individuali e/o di gruppo con docenti di madre lingua, alternati a fasi di lavoro in aula e in servizio per lo svolgimento di compiti didattici assegnati di volta in volta dal docente n.6 gg formative n.3 edizioni I partecipanti verranno assegnati alle singole edizioni del corso secondo il livello individuale delle competenze linguistiche in ingresso, valutate mediante un entry-test.

PROVA DI ACCERTAMENTO prova teorico-pratica

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO I MODELLI DI GESTIONE DEL FEAMP E DEL FEASR NEL QUADRO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

COD. INT05

DESTINATARI Referenti delle Autorità di Gestione, responsabili di Misura, referenti per il controllo e il monitoraggio

FINALITÀ Sviluppare un modello coerente e integrato di gestione per i fondi tematici sulla base delle indicazioni del Documento Strategico Comune e del Contratto di Partenariato

OBIETTIVI SPECIFICI

Favorire, sulla base di una interazione dal taglio fortemente operativo con i docenti e tra i partecipanti, la conoscenza delle regole della nuova programmazione sui sistemi di gestione e controllo

Definire, sulla base dell’indicazione comunitaria del Documento Strategico Comune, percorsi concreti per l’integrazione gestionale e valutativa tra fondi FEASR/FEP/FESR e FSE

Sviluppare, mediante il confronto con pratiche emergenti in altri contesti regionali e nazionali, spunti per soluzioni migliorative dei modelli di gestione e controllo esistenti

CONTENUTI

Modulo 1: Il sistema di gestione del FEASR e del FEAMP nel quadro della nuova programmazione Le indicazioni comuni per la gestione operativa e finanziaria

dei programmi. Le indicazioni per singolo fondo Il nuovo modello di circuito finanziario per il FEASR e per il

FEAMP Le criticità gestionali derivanti dall’integrazione tra fondi sulle

medesime operazioni La sfida della complementarietà tra fondi a gestione delegata

e fondi a gestione diretta e le indicazioni rispetto ai sistemi di gestione interna

Modulo 2: Contratto di Partenariato, priorità regionali e riflessi sui modelli di gestione per fondo Il circuito di selezione delle operazioni La gestione dei circuiti finanziari I sistemi di controllo e monitoraggio I sistemi di valutazione I sistemi di informazione e comunicazione

OUTPUT VERIFICABILI

Al termine del corso, materiali didattici e elaborati derivanti dal confronto per piccoli gruppi su temi specifici, produrrà una serie di materiali di supporto alla definizione dei manuali di gestione FEASR e FEAMP

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STRUTTURA E DURATA

Verranno utilizzate metodologie di formazione frontale interattiva, analisi di casi, discussione di esempi per piccoli gruppi, esercitazioni guidate anche con il supporto di PC e materiali informatici . Durata: n.1,5 gg formative articolate in due moduli (Modulo 1: allineamento sui contenuti base delle nuove regole per la programmazione 2014-2020; Modulo 2: riferimenti per l’impostazione e il buon funzionamento dei sistemi di gestione e controllo alla luce del Contratto di Partenariato e delle indicazioni emergenti dai PO regionali) n.1 edizione

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO I MODELLI DI GESTIONE FESR E FSE NEL QUADRO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

COD. INT06

DESTINATARI Referenti delle Autorità di Gestione, Responsabili di Misura, Referenti per il controllo e il monitoraggio

FINALITÀ

Sviluppare un modello coerente e integrato di gestione tra fondi lavorando sulla definizione di regole e strumenti comuni, in maniera tale da massimizzare l’efficacia nell’utilizzo delle risorse comunitarie per la prossima programmazione

OBIETTIVI SPECIFICI

Favorire, sulla base di una interazione dal taglio fortemente operativo con i docenti e tra i partecipanti, la conoscenza delle regole della nuova programmazione sui sistemi di gestione e controllo

Definire, sulla base dell’indicazione comunitaria del Documento Strategico Comune, percorsi concreti per l’integrazione gestionale e valutativa tra fondi

Sviluppare, con il confronto con pratiche emergenti in altri contesti regionali e nazionali, spunti per soluzioni migliorative dei modelli di gestione e controllo esistenti

CONTENUTI

Modulo 1: Il sistema di gestione dei fondi nel quadro della nuova programmazione Le indicazioni comuni per la gestione operativa e finanziaria

dei programmi. Le indicazioni per singolo fondo Il nuovo modello di circuito finanziario Le criticità gestionali derivanti dall’integrazione tra fondi sulle

medesime operazioni La sfida della complementarietà tra fondi a gestione delegata

e fondi a gestione diretta e le indicazioni rispetto ai sistemi di gestione interna

Modulo 2: Contratto di Partenariato, priorità regionali e riflessi sui sistemi di gestione FESR e FSE Il circuito di selezione delle operazioni La gestione dei circuiti finanziari I sistemi di controllo e monitoraggio I sistemi di valutazione I sistemi di informazione e comunicazione

OUTPUT VERIFICABILI

. Al termine del corso, materiali didattici e elaborati derivanti dal confronto per piccoli gruppi su temi specifici, produrrà una serie di materiali di supporto alla definizione dei manuali di gestione FESR e FSE

STRUTTURA E DURATA Verranno utilizzate metodologie di formazione frontale interattiva, analisi di casi, discussione di esempi per piccoli

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gruppi, esercitazioni guidate anche con il supporto di PC e materiali informatici. Durata: n.1,5 gg formative articolate in due moduli (Modulo 1: allineamento sui contenuti base delle nuove regole per la programmazione 2014-2020; Modulo 2: riferimenti per l’impostazione e il buon funzionamento dei sistemi di gestione e controllo alla luce del Contratto di Partenariato e delle indicazioni emergenti dai PO regionali)

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO FONDI E POLITICHE PER LA STRATEGIA DIGITALE DELLE MARCHE: LA NUOVA PROSPETTIVA 2014-2020

COD. INT07

DESTINATARI Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle strutture interessate

FINALITÀ

Stabilizzare la capacità di presidiare e gestire in modo complementare le risorse interne e i fondi comunitari a gestione diretta, per garantire il potenziamento e la continuità alle politiche regionali per la crescita digitale e gli investimenti sull’Internet UltraBroadband

OBIETTIVI SPECIFICI

Fornire il quadro informativo e la strumentazione per un fundraising sistematico di risorse finanziarie complementari a quelle del bilancio regionale per la realizzazione della Smart Region

Ipotizzare percorsi di piazzamento del sistema e degli attori del sistema Marche all’interno delle European Innovation Platform tematiche e dei tematismi generati dalle iniziative-faro Innovation Union e A Digital Agenda for Europe

Sviluppare, attraverso il confronto con le pratiche emergenti in altri contesti regionali e nazionali, spunti per modelli di governance che possano portare a complemento i fondi regionali con le iniziative a gestione diretta per le smart specialisation e la crescita digitale

CONTENUTI

Le opportunità del nuovo periodo di programmazione 2014-2020

Le nuove direttrice dei programmi per la ricerca e la definizione delle azioni strategiche regionali per l’integrazione tra fondi strutturali e fondi a gestione diretta sui temi dell’agenda digitale e della smart specialisation

I contenuti specifici all’interno del programma HORIZON 2020 Le European Innovation Platform tematiche per l’ICT e l’Active

Ageing Le caratteristiche dei progetti ammissibili a finanziamento

nella nuova programmazione dei fondi tematici sull’agenda digitale europea

La costruzione declinata delle matrici di finanziabilità per modelli innovativi di e-business e lo sviluppo di digital innovative playgrounds per l’erogazione dei servizi digitali

Gli investimenti in competenze e nelle KET (Key Enabling Technologies) come direttrici della nuova progettualità

La tempistica attesa per i nuovi bandi OUTPUT VERIFICABILI Idee progetto e correlate matrici di finanziabilità

STRUTTURA E DURATA Verranno utilizzate metodologie di formazione frontale interattiva, analisi di casi, discussione di esempi per piccoli

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gruppi, esercitazioni guidate anche con il supporto di PC e materiali informatici. Durata: n. 1 g formativa con il coinvolgimento di esperti tematici

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO FONDI E POLITICHE UE PER L’ENERGIA E L’AMBIENTE: LA NUOVA PROSPETTIVA 2014-2020

COD. INT08

DESTINATARI Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle UO interessate

FINALITÀ

Stabilizzare la capacità di presidiare e gestire in modo complementare le risorse interne e i fondi comunitari a gestione diretta, per garantire il potenziamento e la continuità alle politiche regionali per l’energia e l’ambiente.

OBIETTIVI SPECIFICI

Fornire il quadro informativo e la strumentazione per un fundraising sistematico di risorse finanziarie complementari a quelle del bilancio regionale

Ipotizzare parchi-progetto per supportare la diffusione delle pratiche di greening ed eco-efficienza nelle industrie e nei sistemi territoriali marchigiani

Delineare i percorsi di piazzamento del sistema e degli attori del sistema Marche all’interno delle European Innovation Platform tematiche e dei tematismi di LIFE, COSME ed HORIZON 2020

Sviluppare, mediante il confronto con pratiche emergenti in altri contesti regionali e nazionali, spunti per soluzioni migliorative dei modelli di generazione e gestione di progetti integrati per il settore energia e ambiente

CONTENUTI

Le opportunità del nuovo periodo di programmazione 2014-2020

L’evoluzione del programma LIFE I contenuti energia e ambiente all’interno del programma

HORIZON 2020 I temi dell’efficientamento energetico dentro il nuovo

programma COSME e la strutturazione di soluzioni PPP per la costruzione di parchi progetti cantierabili

Le European Innovation Platform tematiche Le caratteristiche dei progetti ammissibili a finanziamento

nella nuova programmazione La costruzione declinata delle matrici di finanziabilità La tempistica attesa per i nuovi bandi

OUTPUT VERIFICABILI Idee progetto e correlate matrici di finanziabilità

STRUTTURA E DURATA

Verranno utilizzate metodologie di formazione frontale interattiva, analisi di casi, discussione di esempi per piccoli gruppi, esercitazioni guidate anche con il supporto di PC e materiali informatici. Durata: n.1 g formativa con il coinvolgimento di esperti tematici

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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FORMAZIONE AREA INTERNAZIONALE

TITOLO FONDI E POLITICHE UE PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE: LA NUOVA PROSPETTIVA 2014-2020

COD. INT09

DESTINATARI Referenti delle AdG, Responsabili di Misura, Funzionari e dirigenti delle UO interessate

FINALITÀ

Stabilizzare la capacità di presidiare e gestire in modo complementare le risorse interne e i fondi comunitari a gestione diretta per garantire il potenziamento e la continuità alle politiche regionali per la ricerca e l’innovazione.

OBIETTIVI SPECIFICI

Fornire il quadro informativo e la strumentazione per un fundraising sistematico di risorse finanziarie complementari a quelle del bilancio regionale per gli investimenti innovativi e la gestione dei servizi per la ricerca e l’innovazione

Ipotizzare i percorsi di piazzamento del sistema e degli attori del sistema Marche all’interno delle European Innovation Platform tematiche e dei tematismi di LIFE, COSME ed HORIZON 2020

Sviluppare, con il confronto con pratiche emergenti in altri contesti regionali e nazionali, spunti per modelli di governance che possano portare a complemento i fondi regionali con le iniziative COST e EUROSTARS

CONTENUTI

Le opportunità del nuovo periodo di programmazione 2014-2020

Le nuove direttrice dei programmi per la ricerca e la definizione delle azioni strategiche regionali per l’integrazione tra fondi strutturali e fondi a gestione diretta

I contenuti specifici all’interno del programma HORIZON 2020

Le European Innovation Platform tematiche Le caratteristiche dei progetti ammissibili a finanziamento

nella nuova programmazione dei fondi tematici per la ricerca e l’innovazione

La costruzione declinata delle matrici di finanziabilità La tempistica attesa per i nuovi bandi

OUTPUT VERIFICABILI Idee progetto e correlate matrici di finanziabilità

STRUTTURA E DURATA

Verranno utilizzate metodologie di formazione frontale interattiva, analisi di casi, discussione di esempi per piccoli gruppi, esercitazioni guidate anche con il supporto di PC e materiali informatici. Durata: n.1 g formativa

PROVA DI ACCERTAMENTO non prevista

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PARTE SECONDA Formazione di settore

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Premessa La seconda parte del programma, dedicata alla formazione di settore e orientata a rispondere ad un fabbisogno formativo legato ai processi di lavoro e agli obiettivi specifici di ciascuna struttura organizzativa, scaturisce dal lavoro di rilevazione e analisi condotte dai referenti regionali della formazione (vedi elenco dei referenti in appendice) con i dirigenti di riferimento presso le strutture amministrative della Giunta, del Consiglio e dell’Agenzia regionale sanitaria. La fase di rilevazione richiede a ciascun referente la mappatura dei processi rilevanti di lavoro di ciascuna struttura di riferimento e l’individuazione, su diretta indicazione del responsabile, delle criticità/aree di miglioramento della medesima sulle quali è necessario predisporre un intervento formativo nel corso dell’anno. La fase si è conclusa con la sottoscrizione di un documento condiviso che, da un lato rende ragione dei problemi di sviluppo da affrontare con la risorsa formativa, dall’altro individua una proposta formativa di massima che la Scuola dovrà tradurre nel dettaglio attraverso la definizione puntuale dell’intervento formativo in questione. Il report di analisi del fabbisogno formativo si compone essenzialmente di tre parti:

la definizione della richiesta di formazione l’analisi delle competenze oggetto della formazione la proposta formativa di massima

Per una migliore lettura dei singoli report si ritiene utile fornire di seguito un codice di lettura delle singole voci utilizzate:

TITOLO DEL PROGETTO Il titolo sintetizza la finalità e l’oggetto dell’intervento formativo

SERVIZIO/STRUTTURA INTERESSATO ALL’INTERVENTO

Sotto tale voce viene riportato il servizio e/o la struttura organizzativa che hanno formulato la richiesta di formazione e che pertanto rappresentano per la Scuola di Formazione il committente dell’intervento formativo, con il quale rapportarsi in termini di risultati formativi conseguiti.

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Viene riportata in sintesi la motivazione, che ha determinato la richiesta di formazione da parte del committente. La descrizione contiene una serie di informazioni estremamente utili a definire il bisogno di cambiamento e il contesto organizzativo sul quale questo si innesta.

DESTINATARI

Vengono riportate tutte le informazioni che riguardano i destinatari dell’intervento formativo richiesto, sia come figure professionali da coinvolgere, sia in termini di numero presumibile di soggetti che parteciperanno all’intervento formativo.

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

In questa sezione, composta di più voci, viene definita la competenza professionale che sarà oggetto dell’intervento formativo e soprattutto la descrizione del processo di lavoro ad essa collegato. Vengono altresì individuati le conoscenze e i comportamenti organizzativi necessari da acquisire al termine dell’intervento formativo.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

Sulla base della richiesta formulata si ipotizza l’articolazione di massima che dovrà assumere l’intervento formativo, individuandone, ove possibile, le fasi salienti e la durata presumibile di ciascuna di esse. Tale ipotesi consente di avere elementi, seppur orientativi, per la quantificazione dell’impegno specifico.

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VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE DA SEGNALARE

Sotto quest’ultima voce vengono indicati tutti gli elementi che la struttura committente ritiene di dover segnalare e che costituiscono dei vincoli all’attivazione dell’intervento formativo: ciò consente alla Scuola di formazione di pianificare meglio la tempistica delle attività e soprattutto di evitare di realizzare interventi formativi scarsamente efficaci in assenza di un contesto organizzativo “maturo” per utilizzare al meglio gli esiti formativi attesi. Nella medesima voce va segnalato, ove necessario, un piano di comunicazione interna e/o esterna dell’offerta formativa che coinvolga efficacemente tutti i soggetti che entreranno in gioco, direttamente o indirettamente, prima, durante e dopo l’intervento formativo.

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PROGRAMMA FORMATIVO 2013 Tabella di sintesi delle attività formative di settore

REPORT SERVIZIO COMMITTENTE OGGETTO DESTINATARI PARTEC.

N. EDIZ.

N. gg form./

partecipanteTot. gg

form/uomoTot. gg

form./Corso

1

SERVIZIO ATTIVITA’ NORMATIVA, LEGALE E RISORSE STRUMENTALI P.F. “Controlli di secondo livello e audit relativi ai fondi comunitari”

L’applicazione dei principi di revisione secondo gli standard ISA (International Standard Audit)

personale designato dalla struttura committente

22 1 4 88 4

2

BILANCIO,RAGIONERIA,TRIBUTI,PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE P.F "Politiche comunitarie a Autorità di gestione FESR - FSE"

Laboratorio formativo “Innovazione, ricerca e sviluppo”(FESR) (da programma 2012)

Funzionari di cat.D dei settori regionali di intervento relativi a : - politiche comunitarie - attività produttive - ambiente - innovazione tecnologica

14 1 7 98 7

3 BILANCIO,RAGIONERIA,TRIBUTI,PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE

Recupero contributi pubblici e altre entrate patrimoniali

- personale designato dalla struttura committente - funzionari dei servizi/dipartimenti interessati (max 8)

16 1 6 96 6

4

SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, COMMERCIO E ATTIVITA’ PROMOZIONALI P.F. “Turismo, commercio e tutela dei consumatori

Web marketing e promo commercializzazione del sistema turistico delle Marche

personale designato dalle strutture committenti

18 1 10 180 10

5 SERVIZIO TERRITORIO E AMBIENTE

Pubblicazione dati GIS in ambiente WebGIS, integrata con rilevamenti GPS per l’analisi delle criticità ambientali sul territorio

personale designato dalla struttura committente

10 1 8 80 8

6 SERVIZIO INFRASTRUTTURE, TRASPORTI ED ENERGIA

La Conferenza di Servizi

- Personale designato dal Servizio committente

- personale addetto alla conduzione delle CdS di altre strutture interessate

30 1 4 120 4

7 AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA

Le politiche pubbliche per il miglioramento della gestione finanziaria delle imprese agricole: accesso al credito, garanzie, capitale di rischio e strumenti di ingegneria finanziaria(da programma 2012)

Dirigenti e funzionari del Servizio committente

10 1 4 40 4

41

REPORT SERVIZIO COMMITTENTE OGGETTO DESTINATARI PARTEC.

N. EDIZ.

N. gg form./

partecipanteTot. gg

form/uomoTot. gg

form./Corso

8 AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA P.F. "Attività ittiche e faunistico-venatorie"

Modalità di funzionamento dell’Organismo pagatore in ambito FEAMP e sviluppo di procedure semplificate

personale designato dalla struttura committente

10 1 5 50 5

9

SERVIZIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO P.F. “Regolamentazione, semplificazione e liberalizzazione attività industriali e artigianali

La semplificazione amministrativa per le imprese

personale designato dai servizi/dipartimenti interessati: - agricoltura, industria, artigianato,

commercio, turismo, cultura - ambiente, edilizia, sanità

30 1 4 120 4

10

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI P.F. Coordinamento delle Politiche Sociali e Politiche per l’inclusione sociale”

L'impresa sociale nella programmazione regionale in materia di politiche sociali (da programma 2012)

- funzionari della struttura committente

- personale dell'ARS 24 1 2 48 2

11

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI P.F. “Programmazione economica e finanziaria del Servizio Sanitario regionale” P.F. “Ragioneria”

L’armonizzazione dei sistemi contabili e la certificazione dei bilanci del servizio sanitario regionale

personale designato dalle strutture: P.F. Ragioneria P.F. “Programmazione economica e

finanziaria del Servizio Sanitario regionale

P.F. “Controllo strategico e di gestione”

Segreteria Generale Servizio Bilancio, ragioneria, tributi,

patrimonio e politiche comunitarie

13 1 12 156 12

12 DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE

Inglese di base per gli addetti al campo nelle missioni di protezione civile

personale designato dalla struttura committente

8 1 6 48 6

13 - ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE - P.F. “Bilancio” della Giunta

La contabilità pubblica dopo il D.Lgs.118/2011 (da programma 2012)

Dirigenti e funzionari designati dalle strutture committenti

15 1 5 75 5

14 ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE

Drafting

- funzionari di cat. C e D

dell’Assemblea legislativa

20 1 3 60 3

Sub Totale 240 14 -- 1259 80

42

REPORT SERVIZIO COMMITTENTE OGGETTO DESTINATARI PARTEC.

N. EDIZ.

N. gg form./

partecipanteTot. gg

form/uomoTot. gg

form./Corso

15 AGENZIA REGIONALE SANITARIA P.F. “Governo clinico”

La gestione delle riunioni personale designato dalla struttura committente

12 1 2 24 2

16

AGENZIA SANITARIA REGIONALE P.F. Governo Clinico P.P. Sistema di governo del SSR P.F. Integrazione socio sanitaria

Analisi e comunicazione dei dati sociali e sanitari

personale designato dalle strutture committenti

21 1 4 84 4

17 AGENZIA SANITARIA REGIONALE P.F. Integrazione socio sanitaria

Gruppo di miglioramento per l’integrazione socio-sanitaria

personale designato dalle strutture committenti

12 1 3 36 ---

18

AGENZIA REGIONALE SANITARIA PF “Veterinaria e sicurezza alimentare” PF “Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro”

Attività, competenze e responsabilità nell’area della prevenzione collettiva

personale designato dalle strutture committenti

16 1 3 48 3

19 AGENZIA REGIONALE SANITARIA P.P. Sistema di governo del SSR

Linguaggio XML personale designato dalla struttura committente

8 1 3 24 3

Sub Totale 69 5 -- 216 12

Totale 309 19 -- 1475 92

43

REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 1

TITOLO del Progetto L’applicazione dei principi di revisione secondo gli standard ISA (International Standard Audit)

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

P.F. “Controlli di secondo livello ed audit relativi a fondi comunitari”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La Commissione europea, in sede di audit, ha chiesto alla struttura competente in materia di audit di fondi comunitari l’applicazione stringente dei principi di revisione secondo gli standard on auditing ISA (International Standard Audit) La richiesta di formazione nasce dalla necessità che i funzionari approfondiscono in modo univoco e omogeneo gli standard ISA, che implicano conoscenze altamente specialistiche da applicare durante l’attività di revisione contabile.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Funzionari amministrativi della struttura committente

Tot.n.22

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

La struttura effettua: controlli di secondo livello sulla programmazione 2000-2006 autorità di audit per la programmazione 2007-2013 irrogazione delle relative sanzioni amministrative. La revisione contabile è un processo articolato di indagini documentali effettuato dal revisore mediante mezzi e tecniche sofisticati e nel rispetto di norme etico-professionali.

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: applicare gli ISA (International standard audit)alle operazioni,

alla tenuta ed alla archiviazione della documentazione concernente il controllo.

evitare contestazioni e penalizzazioni al sistema di gestione e controllo dei fondi strutturali.

semplificare e snellire le operazioni delle procedure di controllo.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Congruenza tra le regole previste dagli standard ISA e l’attività dei funzionari della struttura.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze dettagliate dei contenuti degli standards ISA e loro applicazione.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

- Capacità di applicazione degli standard ISA correttamente - Capacità di semplificare e snellire le procedure di controllo

44

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD) - ………………………..

b. Durata: n. 4 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Il corso potrà essere svolto preferibilmente nel periodo che intercorre tra luglio e metà novembre 2013.

45

REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 2

TITOLO del Progetto Laboratorio “Innovazione, ricerca e sviluppo” (FESR)

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

SERVIZIO BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE P.f. “Politiche comunitarie e autorità di gestione FESR e FSE”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Il regolamento relativo all’utilizzo dei fondi FESR, prevede che il 30% dei fondi stessi siano finalizzati all’innovazione, ricerca e sviluppo dei settori produttivi. L’attingimento a tale quota parte del Fondo è subordinata alla approvazione, da parte dell’Ente, di un “Piano per la ricerca e lo sviluppo”. Fermo restando che rimane prerogativa dell’Organo di direzione politica sia fornire le principali direttrici del “Piano” che la sua approvazione finale, appare opportuno la formazione di un gruppo intersettoriale di funzionari particolarmente qualificati, in grado di condividere tematiche “trasversali” e fungere da interfaccia “tecnica” alle istanze di ordine politico.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Funzionari di cat. “D” appartenenti ai settori di intervento relativi a: - politiche comunitarie - attività produttive - ambiente - innovazione tecnologica

N. 14

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA

Essere in grado di: elaborare, ai fini dell’utilizzo dei fondi FESR, la proposta di “Piano per la ricerca e lo sviluppo” dell’Ente, supportando, dal punto di vista tecnico, l’Organo di direzione politica e attuando le linee di indirizzo adottate da quest’ultimo.

RISULTATO/PRODOTTO finale della competenza:

Redazione del Piano per la ricerca e lo sviluppo.

INDICATORI DI QUALITA’ del prodotto: Approccio multisettoriale e multidisciplinare del Documento.

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DEL PROCESSO DI LAVORO collegato alla competenza:

Poiché la redazione del Piano è la precondizione per l’accesso alla quota parte del FESR descritta in premessa, il gruppo designato, per il tramite dei dirigenti di settore, dovrà redigere la prima bozza di proposta del piano da sottoporre alla successiva fase di concertazione politico-istituzionale. Dovrà inoltre stendere il Documento, almeno per quanto riguarda la sua struttura generale, tenendo conto dei requisiti minimi richiesti dalla normativa di riferimento.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Scenario in cui opera il FESR per quanto riguarda la parte relativa alla ricerca e lo sviluppo.

46

COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI richiesti per l’esercizio della competenza

Essere in grado di interagire con i funzionari dei vari settori di intervento coinvolti dall’iniziativa.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una

tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva X - Laboratorio formativo X - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: n. 7 gg formative

L’iniziativa formativa dovrebbe attuarsi prevalentemente in forma laboratoriale, in modo tale da poter condividere in modo intersettoriale vincoli e opportunità. Il percorso formativo potrebbe essere costituito da una o due giornate d’aula, seguite da n.5 giornate di laboratorio nell’arco di 2-3 mesi, in cui il lavoro di gruppo è intercalato da singoli sviluppi settoriali. L’attività va svolta entro il mese di maggio 2013.

47

TITOLO del Progetto Recupero contributi pubblici e altre entrate patrimoniali SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

Servizio Bilancio, ragioneria, tributi, patrimonio e politiche comunitarie

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La procedura di revoca di contributi pubblici (di provenienza comunitaria e non) e le conseguenti attività di recupero, anche coattive, generano spesso prassi diversificate e contenziosi che mettono sovente a rischio la concreta possibilità del recupero stesso. Il rapporto di “pariteticità” tra P.A. e beneficiario, recentemente affermato dalla Giurisprudenza, mette in dubbio la correttezza dei modelli finora seguiti, che erano invece basati sul presupposto della supremazia speciale dell’Ente erogante nei confronti del beneficiario. Tali problematiche, tra l’altro, si estendono al recupero di tutte quelle entrate che rientrano, per l’Ente, nel novero di quelle “patrimoniali” compresa l’escussione delle fideiussioni. La richiesta di formazione nasce quindi dalla necessità di riesaminare l’attuale procedura di revoca e recupero, al fine di pervenire alla omogeneizzazione delle prassi esistenti mediante adozione di un modello condiviso tra tutto il personale coinvolto.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere:

· dipendenti di cat. “C” e “D” del Servizio “Bilancio, ragioneria, tributi, patrimonio e politiche comunitarie” e del Servizio “Attività normativa e legale e risorse strumentali”;

· funzionari dei servizi di settore interessati

N. 8

N. 8 Tot. 16

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Schematizzazione della procedura e delle “buone prassi” per il recupero di contributi pubblici:

· Avvio procedura revoca/recupero

· Applicazione e quantificazione di interessi legali, di mora, regimi speciali, ecc.

· Invio di notifiche

· Applicazione Giurisdizione

· Verifica di mancato pagamento spontaneo, danno erariale, obbligo di denuncia

· Utilizzo di strumenti di recupero coattivo, l’ingiunzione ex r.d.639/1910 e l’iscrizione a ruolo ex d.p.r. 602/1973

· Eventuale condanna da parte della Corte dei Conti, per

REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 3

48

danno erariale, esecutività sentenza di 1° grado, potere di riduzione e concomitanza con procedure di recupero coattivo già avviate

· Definizione delle conseguenze economiche per l’Ente nei confronti della UE nei casi di esercizio di potere di riduzione da parte della Corte dei Conti

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di gestire efficacemente il procedimento di recupero di contributi erogati con fondi pubblici e delle entrate patrimoniali in genere.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Omogeneizzazione delle prassi esistenti sul procedimento di recupero contributi e fondi, adozione di modelli e procedure condivise

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze amministrative (già acquisite) relative alle erogazione di contributi

Durante l’intervento formativo andranno approfonditi:

· il fondamento e gli strumenti delle procedure di recupero

· le giurisdizioni competenti nelle diverse fasi

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Capacità di interfacciarsi con i funzionari dei servizi settoriali e di quelli preposti al controllo e ai recuperi coattivi e con l’Avvocatura regionale

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia):

- Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo x - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: n. 6 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Si segnala l’opportunità che il/i docente/i provengano dalla magistratura contabile e che vi siano n. 1-2 tutor interni in grado di sintetizzare il lavoro di gruppo e fungere da raccordo tra Docente, Aula e Amm.ne regionale che potrà adottare le procedure e i modelli prodotti. È auspicabile che dopo 1-2 giornate di aula con funzione di inquadramento sistematico delle problematiche e condivisione degli obiettivi, si attivi un laboratorio capace di codificare un manuale di “buone prassi” da tradurre eventualmente in deliberazione di indirizzo da parte della Giunta regionale.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 4

TITOLO del Progetto Web marketing e promo commercializzazione del sistema turistico delle Marche

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, COMMERCIO E ATTIVITA’ PROMOZIONALI P.F. Turismo, Commercio e Tutela dei Consumatori

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Con l’approvazione del piano triennale 2012-2014 (D.A. n.43/2012) della promozione turistica e con il conseguente piano operativo annuale (DGR 636/2012) sarà sempre più necessario l’utilizzo, da parte dei dipendenti addetti al settore, di nuovi strumenti per attività di marketing turistico e web marketing. L’adeguamento alla trasformazione organizzativa e funzionale del mercato e della domanda turistica, rende sempre più necessario l’utilizzo del web nella promozione turistica, l’attivazione dei social media, la capacità di rapportarsi con i mercati. La richiesta di formazione nasce pertanto dalla necessità dei funzionari coinvolti di conoscere e acquisire le nuove tecniche del marketing turistico e web marketing.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Servizio Internazionalizzazione - P.F. Internazionalizzazione - P.F. Turismo -

N. 3 N. 2 N. 13 Tot. 18

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Le attività dei destinatari collegate alla necessità evidenziata sono:

1. promo commercializzazione 2. web marketing 3. accoglienza e comunicazione turistica

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di : adeguare l’attività dell’Amministrazione ai reali bisogni delle nuove domande del turismo, migliorando le procedure interne in ottica di gestione turistica unitaria con particolare riferimento al web marketing:

1. Elaborare e valutare un piano di marketing in rete : analisi della concorrenza su internet (per conoscere i

competitori del mercato) ottimizzare il posizionamento del sito web nei motori di

ricerca 2. elaborare e valutare un piano di promo-commercializzazione

per valorizzare le proposte turistiche del territorio marchigiano

RISULTATO/PRODOTTO

proposta di un piano di marketing in rete e proposta di revisione del sito regionale

50

della competenza:

piano di promo - commercializzazione Indicatore di qualità: Aumento della competitività del brand Marche sui mercati italiani ed esteri e conseguente aumento di presenze turistiche e PIL del settore

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Normativa di settore nazionale e regionale di riferimento (legge sul turismo, piano triennale e annuale)

Le fasi e gli strumenti per gestire un progetto di web marketing

Strumenti e tecniche di promo commercializzazione

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Disponibilità al cambiamento operativo Conoscenza delle lingue

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo X - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: n.10 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Si propone di articolare l’attività formativa su 2 gg al mese per cinque mesi entro il primo semestre 2013, per consentire ai partecipanti di gestire in modo efficace il programma turistico del 2013 .

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 5

TITOLO del Progetto Pubblicazione dati GIS in ambiente WebGIS, integrata con rilevamenti GPS per l’analisi delle criticità ambientali sul territorio.

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

Servizio Territorio e Ambiente

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La Scuola ha organizzato nelle passate edizioni degli interventi formativi rivolti al personale interno riguardanti l’introduzione all’utilizzo dei Sistemi Informativi Territoriali (SIT) in ambiente desktop, con applicazioni a supporto della pianificazione territoriale. Il conseguimento della Certificazione Europea ECDL GIS ha permesso ai partecipanti di apprendere l’utilizzo del GIS per produrre, a livello di utente locale, delle elaborazioni cartografiche quali prodotti materiali finiti (carte tematiche in ambiti specifici territoriali). La necessità che si presenta ora è quella di approfondire la conoscenza acquisita attraverso un intervento formativo per utilizzatori esperti in GIS, per poter permettere a coloro che operano quotidianamente in tale ambiente, di poter trasferire il materiale finito (per es. una carta tematica), integrato con il rilevamento di posizionamento satellitare globale GPS, in ambiente WebGIS, per l’analisi delle criticità ambientali sul territorio.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Funzionari ed istruttori tecnici del Servizio Territorio e Ambiente

Tot. 10

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

1. Creazione pagine web in ambiente Internet per pubblicare i lavori realizzati in ambiente GIS desktop,

2. applicazione del rilievo GPS alla realizzazione ed aggiornamento dei SIT GIS,

3. trattamento dei dati spaziali necessari per realizzare mappe di criticità a livello territoriale ed ambientale

4. pubblicazione delle informazioni territoriali ed ambientali in ambito WebGIS per renderle accessibili all’utenza esterna (EE.LL., Enti Parco, professionisti, ricercatori).

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DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di:

a. costruire pagine web per pubblicare i lavori realizzati in ambiente GIS desktop, per permettere la condivisione delle informazioni e l’interazione con gli utenti;

b. applicare la metodologia e l’organizzazione sul campo del rilievo GPS (statico, cinematico), post-elaborazione sia con dati Rinex (Stazioni permanenti) sia con più ricevitori da rilievo statico, e successiva restituzione del rilievo in ambiente GIS desktop;

c. individuare le componenti ambientali e territoriali critiche, individuando il modello più idoneo al caso studiato, creando scenari diversi per la valutazione e gli impatti sull’ambiente.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Creazione di pagine in ambiente WebGIS per la pubblicazione di dati integrati con rilevamenti GPS per l’analisi delle criticità ambientali sul territorio.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze avanzate di programmi GIS desktop e modellazione dati, conoscenze di base dei rilievi topografici e geodetici.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Capacità di utilizzare i programmi GIS desktop nel proprio ambiente di lavoro e di utilizzare gli strumenti per i rilievi GPS.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva (con utilizzo di aula informatica) X - Laboratorio formativo - Formazione e-learning - Formazione sul campo X

b. Durata: n. 8 gg formative di cui:

1. N. 4 gg per costruzione pagine in ambiente WebGis per pubblicare i lavori realizzati in GIS desktop, finalizzate alla condivisione delle informazioni e l’interazione con gli utenti;

2. N. 2 gg per applicazione della metodologia e organizzazione della rilevazione GPS (statico, cinematico) sul campo, post-elaborazione sia con dati Rinex (Stazioni permanenti) sia con più ricevitori da rilievo statico, e successiva restituzione del rilievo in ambiente GIS desktop;

3. N. 2 gg per individuazione delle componenti ambientali e territoriali critiche, individuazione del modello più idoneo al caso studiato, creazione di scenari diversi per la valutazione e gli impatti sull’ambiente.

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VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Per le attività esterne di rilievo GPS, è necessario dotare i partecipanti di adeguata strumentazione tecnica. Per l’attività di post-elaborazione dei dati acquisti tramite GPS, ogni partecipante dovrà lavorare in aula informatica con il software specifico.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 6

TITOLO del Progetto La Conferenza di Servizi

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

SERVIZIO INFRASTRUTTUTE, TRASPORTI ED ENERGIA P.F. “Rete elettrica regionale, autorizzazioni energetiche, gas ed idrocarburi”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La struttura committente, in modo analogo ad altre P.F. del Servizio Infrastrutture, trasporti ed energia, ha fra le sue competenze quella di rilasciare le autorizzazioni per la realizzazione degli impianti alimentati con fonti rinnovabili, nonché di altre opere energetiche. Una fase cruciale dei procedimenti attivati, è quella dell'indizione e conduzione della Conferenza di Servizi (di seguito CdS) ai sensi dell'art 14 e seguenti della L. 241/90, recentemente modificato dal D.L. n. 78/2010, convertito in legge dalla L. 122/2010. E' stato inoltre recentemente presentata una proposta di legge sull'innovazione e semplificazione amministrativa (PdL n.229/2012) che verte sul concetto di concertazione con gli EE.LL. ed indica, fra gli altri, gli obiettivi di ridurre i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi e di estendere l'uso dell'innovazione tecnologica nei rapporti fra amministrazioni, cittadini ed imprese. La richiesta di formazione si basa, pertanto, sulla necessità di un aggiornamento delle conoscenze dei funzionari preposti in relazione alle nuove procedure e sulla necessità di rinforzare le competenze di gestione e conduzione delle CdS.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Personale amministrativo e tecnico di tutte le P.F. assegnate al Servizio committente

Tot.n. 20

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

I destinatari della formazione sono responsabili della convocazione, del corretto svolgimento e della verbalizzazione dei lavori della CdS, pertanto sono tenuti ad interagire correttamente ed a verbalizzare in modo veloce, coerente ed approfondito al fine di evitare l'omissione di elementi, anche di dettaglio, che possano inficiare l'esito della stessa CdS.

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: 1) Convocare correttamente tutti i soggetti coinvolti nelle CdS 2) Condurre le CdS 3) Redigere in modo compiuto il verbale della CdS secondo la

normativa vigente 4) Utilizzare gli strumenti informatici per la CdS telematica

secondo la normativa vigente

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

La corretta gestione delle CdS consente la riduzione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi nonché la riduzione dei ricorsi e dei richiami da parte degli EE.LL.

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CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato i concetti chiave relativi a: - la L. 241/90 con particolare riferimento al Capo IV -

Semplificazione dell'azione amministrativa; - le ricadute della medesima legge nella attuazione della

normativa di settore (con particolari richiami alla normativa sugli espropri - D.P.R. 327/2001, sulle fonti rinnovabili - D.Lgs. 387/2003, alla c.d. Legge obiettivo per le grandi infrastrutture, alla normativa energetica. a quella sulla VIA, VAS, AIA, al c.d. Codice dell'Ambiente - D.Lgs. 152/2006);

- l'attuale PdL n. 229/2012 sull'innovazione e semplificazione amministrativa.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato la capacità di: 1) Convocare correttamente tutti gli attori delle CdS; 2) Condurre le CdS; 3) Verbalizzare le CdS.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva X - Laboratorio formativo - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD) - ………………………..

b. Durata: n.4 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Si evidenzia l’opportunità che le giornate formative non siano consecutive ma intervallate da almeno una settimana, al fine di consentire l’attività ordinaria di lavoro. Gli esperti da utilizzare, sia esterni che interni all’Amministrazione regionale, dovranno supportare i partecipanti nella redazione di una sorta di "vademecum"per la gestione delle CdS.. Si reputa che il bisogno espresso possa essere condiviso anche da altre strutture regionali e pertanto si ritiene opportuno estendere l’attività formativa a tutto il personale regionale addetto alla conduzione delle CdS (per un numero max di n.10 unità).

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 7

TITOLO del Progetto Le politiche pubbliche per il miglioramento della gestione finanziaria delle imprese: accesso al credito, garanzie, capitale di rischio e strumenti di ingegneria finanziaria.

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

SERVIZIO AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Le scarse risorse pubbliche per il sostegno alle imprese sotto forma di aiuti in conto capitale e la crisi finanziaria in corso evidenzia la necessità di ripensare l’intervento pubblico a sostegno delle imprese del settore primario.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

dirigenti e funzionari del Servizio Agricoltura

N. 10

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA

Essere in grado di: Comprendere le problematiche di tipo finanziario delle

imprese agricole; elaborare misure d’intervento adeguate alle esigenze delle

stesse RISULTATO/PRODOTTO finale della competenza:

Elaborazione di proposte, da concertare anche con istituti finanziari, per migliorare il rapporto tra imprese agricole ed istituti di credito in relazione agli investimenti necessari nel settore

INDICATORI DI QUALITA’ del prodotto:

Misure di sostegno più efficaci e più rispondenti alle esigenze delle aziende agricole

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DEL PROCESSO DI LAVORO collegato alla competenza:

analisi e valutazione della situazione finanziaria delle principali tipologie di imprese agricole e agroalimentari

analisi e valutazione delle esigenze di sviluppo e di investimento delle tipologie prese a riferimento

definizione di piani di sostegno efficaci concertazione con istituti di credito

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Normativa regionale, statale e comunitaria di riferimento e modalità di gestione finanziaria delle risorse da parte delle imprese, meccanismi di funzionamento delle garanzie e degli strumenti di capitalizzazione delle imprese. Aiuti di stato sotto forma di garanzie e di capitale a rischio. I principali contenuti da approfondire sono i seguenti: il sistema del credito e delle garanzie; Basilea 2 e procedure di rating; Entrata in vigore di Basilea 3 e impatto sul settore gli strumenti di ingegneria finanziaria; interventi pubblici per migliorare le condizioni di accesso da

parte delle imprese agricole: guida e sostegno alle imprese agricole nella redazione

del business plan costituzione di fondi pubblici per finanziamenti agevolati

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contributi in conto interessi su finanziamenti erogati dal sistema bancario

garanzie tipologie modalità di intervento pubblico

calcolo dell’Equivalente Sovvenzione Lorda

Durante l’attività formativa è opportuna la simulazione di casi pratici, su imprese agricole con diverse esigenze di investimento, per l’applicazione delle misure di intervento più efficaci.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: 4 gg formative

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 8

TITOLO del Progetto Modalità di funzionamento dell’Organismo pagatore in ambito FEAMP e sviluppo di procedure semplificate in relazione al “pacchetto normativo semplificazione”

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE P.F. Attività ittiche e faunistico-venatorie

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La proposta di regolamento del parlamento europeo e del consiglio Com (2011) 615 (disposizioni comuni FESR, FSE, FC, FEASR FEAMP …..) e la proposta di regolamento del parlamento europeo e del consiglio Com (2011) 804 relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), individuano la presenza dell’organismo pagatore nella gestione del fondo.

Norme sulla semplificazione amministrativa pongono vincoli di semplificazione della documentazione a beneficio del richiedente il contributo.

Il personale della struttura si troverà pertanto ad operare nell’ambito di nuove regole procedurali e comportamentali dettate dall’organismo pagatore, in relazione alle quali è necessario identificare gli strumenti di semplificazione possibili.

Si ritiene che la formazione sia lo strumento per poter trasferire queste nuove informazioni.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: funzionari della struttura committente dedicati alle attività FEAMP 2007/2013

N. 10

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAI DESTINATARI:

- Redazione dell’avviso pubblico. - Gestione della fase di ammissione. - Gestione della fase di pagamento. - Conoscenza circuito finanziario. - Individuazione dei ruoli anche in relazione alla

separazione delle funzioni. - Sanzioni, irregolarità, riduzioni. - Certificazione della spesa (modalità). - Esecuzione controlli (I e II livello, ex post).

Le fasi sopra descritte devono essere analizzate e parametrate in rapporto alla normativa sulla semplificazione.

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di gestire le procedure dettate da un organismo pagatore nell’ottica della semplificazione.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

redazione di un prototipo di avviso in modalità semplificata e rispondente ai requisiti dell’organismo pagatore;

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redazione di un prototipo di manuale delle procedure. CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze relative alla normativa, alle procedure e alle sanzioni, irregolarità e riduzioni.

CAPACITÀ richieste per l’esercizio della competenza

Elaborare avvisi pubblici attuativi del FEAMP semplificati e conformi alle regole dell’organismo pagatore. Gestire la fase amministrativa delle istanze in conformità alle regole dell’organismo pagatore nell’ottica della semplificazione.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo X - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: n. 5 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Il periodo opportuno di svolgimento del corso sarebbe inizio secondo semestre 2013, in attesa della definitiva approvazione dei regolamenti di settore.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 9

TITOLO del Progetto La semplificazione amministrativa per le imprese

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

SERVIZIO INDUSTRIA, ARTIGIANATO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO P.F. “Regolamentazione, semplificazione e liberalizzazione relative alle attività industriali e artigianali”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La mission della PF committente consiste nella semplificazione delle procedure amministrative connesse all’attività d’impresa. Le recenti normative nazionali in materia, sia di carattere generale che settoriale, introducono numerose innovazioni sul piano organizzativo, tecnologico e procedimentale. Sia al Tavolo del sistema regionale dei SUAP che in altri momenti di confronto interservizi, è emersa la necessità di avere una quadro chiaro di tali novità e dei risvolti applicativi. Ciò anche al fine di definire modalità interpretative e operative uniformi, prioritariamente all’interno dei servizi regionali ed in secondo luogo con le altre amministrazioni pubbliche del territorio. I funzionari regionali presenti al corso per operatori SUAP, organizzato dalla Scuola regionale con la collaborazione della P.F. Regolamentazione, semplificazione e liberalizzazione relative alle attività industriali e artigianali, hanno espresso l’esigenza di un corso di formazione che approfondisca alcune delle tematiche trattate. Per tale ragione si ritiene di proporre il presente progetto.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Funzionari, con particolare riferimento a quelli che svolgono funzioni trasversali all’interno dei servizi regionali. I settori maggiormente interessati sono: attività produttive (industria,

artigianato, commercio, turismo,cultura agricoltura),

ambiente, edilizia, sanità (relativamente alle funzioni di igiene e sicurezza degli alimenti e controlli sulle imprese).

Tot. N.30

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

I funzionari coinvolti nell’attività formativa esercitano attività amministrativa avente impatto sulle imprese, sia autorizzatoria che di controllo e debbono adempiere ai nuovi obblighi derivanti dalle normative in tema di semplificazione. E’ utile che a tale formazione partecipino almeno i funzionari che, all’interno dei servizi, svolgono funzioni trasversali e possono quindi assumere un ruolo propulsivo per l’attuazione delle misure di semplificazione.

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DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: semplificare l’azione amministrativa al servizio all’impresa, assumendone il relativo punto di vista e superando eventuali atteggiamenti autoreferenziali ancora presenti.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

chiarezza della regolamentazione regionale corretta pubblicazione delle informazioni sui siti modalità innovative di comunicazione con le imprese, sia in

termini relazionali che tecnologici riduzione dei tempi dei procedimenti, così come il livello di

incertezza per il cittadino.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato i concetti chiave relativi a:

Le modifiche introdotte nella legge 241/1990, (in particolare in tema di SCIA, procedimento amministrativo, conferenza di servizi),

Le modifiche introdotte nel DPR 445/2000 e la c.d. “decertificazione”, l’ acquisizione telematica di documenti presso altre PPAA (DURC, antimafia, ecc.),

nel Codice dell’Amministrazione Digitale (in particolare firma digitale, PEC, utilizzo e trasmissione dei documenti informatici, pubblicazione delle informazioni sui siti (D.lgs. 82/2005),

i sistemi di pagamento telematico, le disposizioni previste nello statuto delle imprese (L. 180/2011), lo sportello unico attività produttive, la semplificazione ed il coordinamento dei controlli sulle imprese,

le norme in tema di liberalizzazione e semplificazione previste nella direttiva servizi, nelle normative nazionali e regionali di recepimento, nei DL 1/2012 e 5/2012.

Innovazioni contenute nella pdl regionale n. 229/2012.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Capacità/comportamenti che è necessario apprendere per acquisire/rinforzare la competenza:

capacità di migliorare il rapporto con le imprese in termini di chiarezza delle regole e rinnovata fiducia verso gli operatori economici

capacità di orientare l’attività amministrativa alla comprensione e soluzione delle esigenze delle imprese

Funzionale a tale obiettivo è altresì il rafforzamento delle misure organizzative tese alla collaborazione tra le strutture regionali e tra la Regione e le altre PP.AA. che interagiscono sui procedimenti di interesse delle imprese, al fine di assicurare che vengano fornite risposte coerenti, sia in sede autorizzatoria che di controllo. Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/rinforzato la capacità di valutare preventivamente se le procedure adottate siano funzionali a soddisfare l’utenza, non aggravino gli oneri amministrativi per le imprese e non allunghino i tempi dell’attività.

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PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica: - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva X - Laboratorio formativo - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD) - ………………………..

b. Durata: n. 4 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Stante la necessità di consentire la partecipazione anche di quei funzionari che generalmente, per l’eccessivo carico di lavoro, non riescono a seguire i corsi, si suggerisce di diluire le giornate. In merito ai docenti è utile prevedere sia figure che forniscano formazione teorica, che esperti di altre PPAA che hanno già realizzato misure innovative o best practices. E’ poi utile inserire formatori interni che meglio possano illustrare le innovazioni che saranno introdotte quando sarà approvata la pdl regionale n. 229/2012.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 10

TITOLO del Progetto L'impresa sociale nella programmazione regionale in materia di politiche sociali

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI P.F. “Coordinamento delle Politiche Sociali e Politiche per l’Inclusione Sociale”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Con il D.Lgs. n. 155/2006 è stato introdotto nel sistema giuridico italiano la fattispecie della "Impresa sociale". La normativa regionale di settore, più risalente rispetto al D.Lgs. n. 155/2006, deve essere interpretata, applicata e/o modificata tenendo conto di questa nuova tipologia societaria.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere - funzionari regionali - personale dell’Agenzia regionale Sanitaria

n.20 n.4 Tot. n.24

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA

Essere in grado di: interpretare e applicare la normativa regionale tenendo conto

dell'impresa sociale; valutare la necessità di modifiche e integrazioni alla

regolamentazione regionale di settore che tengano conto della specifica tipologia societaria

RISULTATO/PRODOTTO finale della competenza:

rassegna degli elementi regolamentari di settore che necessitano di una revisione

rassegna degli elementi da tenere in considerazione nell'emanazione di nuovi atti regolamentari

INDICATORI DI QUALITA’ del prodotto:

livello di condivisione dei prodotti finali di cui al punto precedente

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DEL PROCESSO DI LAVORO collegato alla competenza:

acquisizione degli elementi caratterizzanti della fattispecie giuridica dell'impresa sociale

visione critica dell'attuale regolamentazione di settore

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

conoscenza della normativa di settore elementi caratterizzanti la fattispecie giuridica dell'impresa

sociale

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia):

- Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo - Formazione e-learning

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- Formazione sul campo

b. Durata: n. 2 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

E' auspicabile che il corso si svolga entro il primo trimestre del 2013, per coerenza con la tempistica di approvazione della programmazione di settore.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 11

TITOLO del Progetto L’armonizzazione dei sistemi contabili e la certificazione dei bilanci del servizio sanitario regionale

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

Dipartimento per la Salute e per i Servizi sociali P.F. “Programmazione economica e finanziaria del Servizio Sanitario regionale” P.F. “Ragioneria”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Uno dei punti fondamentali introdotti dalla riforma della contabilità e finanza pubblica (Legge n.196/2009) è l’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche: il governo unitario della finanza pubblica richiede infatti, quale presupposto essenziale, che le informazioni del bilancio e i documenti contabili dei diversi enti siano omogenei, facilmente confrontabili e disponibili secondo uno schema condiviso. Per rafforzare la valutazione economica dell’operato della pubblica amministrazione la riforma prevede altresì l’affiancamento di un sistema di contabilità economico patrimoniale alla contabilità finanziaria. Il successivo D.Lgs. n.118/2011, nel definire le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, ha previsto, al Titolo II, disposizioni specifiche per gli enti coinvolti nella gestione della spesa finanziata con le risorse del Servizio Sanitario regionale, in merito alla redazione e consolidamento dei bilanci da parte dei suddetti enti. Tali disposizioni riguardano la Regione:

a. per la parte del bilancio regionale relativa al finanziamento e la spesa del servizio sanitario regionale rilevata mediante scritture di contabilità finanziaria

b. per la parte del finanziamento del SSR gestito direttamente, rilevata attraverso scritture di contabilità economico-patrimoniale

c. per il consolidamento dei conti degli enti del SSR La richiesta di formazione nasce pertanto dalla necessità di preparare il personale regionale, chiamato alla corretta applicazione del titolo II del citato decreto, al fine acquisire le nuove competenze richieste dalla normativa per garantire la trasparenza dei conti sanitari.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere:

- funzionari responsabili di p.o. della P.F. Ragioneria

- funzionari della P.F. “Programmazione economica e finanziaria del Servizio Sanitario regionale

- funzionari della P.F. “Controllo strategico e di gestione”

- funzionari responsabili di p.o. della Segreteria Generale

- funzionari responsabili di p.o. del

N. 7 N. 2 N. 2 N. 1

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Servizio Bilancio, ragioneria, tributi, patrimonio e politiche comunitarie

N. 1 Tot. 13

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Definizione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del SSR (precisa delimitazione del campo di applicazione delle disposizioni nazionali)

Scritture di contabilità economico-patrimoniale della GSA e collegamento con la contabilità finanziaria e gli atti amministrativi di competenza.

Redazione del bilancio preventivo della GSA (gestione sanitaria accentrata) e bilancio preventivo consolidato,

Compilazione nuovi modelli ministeriali CE e SP Redazione bilancio d’esercizio della GSA e bilancio

d’esercizio consolidato Pagamenti relativi al finanziamento del SSR Definizione delle procedure di verifica della riconciliazione dei

dati della gestione accentrata col bilancio finanziario, Consolidamento dei dati di bilancio della GSA e delle Aziende

sanitarie, con particolare attenzione alle scritture di chiusura

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di applicare correttamente le disposizioni del titolo II del D.Lgs.n.118/2011, in particolare:

a. Tenere la contabilità di tipo economico-patrimoniale inerenti le operazioni finanziate con le risorse destinate ai servizi sanitari regionali;

b. Elaborare il bilancio preventivo e d’esercizio della GSA c. Elaborare il bilancio preventivo consolidato e il bilancio

d’esercizio consolidato.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Proposta di bilancio d’esercizio della GSA e bilancio d’esercizio consolidato 2012

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato i concetti chiave relativi a:

- Contabilità economico-patrimoniale - D.Lgs.118/2011 (Titolo II) e Allegati - D.M. Salute e MEF del 17/09/2012 sulla certificabilità dei

bilanci sanitari - D.M. Salute e MEF del 15/06/2012 sui nuovi modelli CE e

SP

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato i seguenti comportamenti: applicare le disposizioni nazionali in modo omogeneo e coordinato

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PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo x - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD) - ………………………..

b. Durata: n.12 gg formative, articolate in ½ giornate con

cadenza bisettimanale, distribuite nell’arco di 3 mesi L’intervento formativo dovrà prevedere una alternanza di momenti di aula con fasi di lavoro in servizio per l’applicazione delle indicazioni date dagli esperti su casi concreti derivati dai processi di lavoro reali collegati alla competenza da sviluppare.

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Periodo ottimale per la formazione: da gennaio a marzo 2013 Si suggerisce l’opportunità di scegliere esperti in materia di revisione contabile che siano disponibili a co-progettare il percorso formativo secondo le indicazioni specifiche della struttura committente.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 12

TITOLO del Progetto Inglese di base per gli addetti al campo nelle missioni di protezione civile

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Il Dipartimento della Protezione civile, ormai da diversi anni, partecipa a missioni di protezione civile internazionali ovvero nazionali, che comunque coinvolgono realtà multietniche e operatori internazionali. Diventa importante, nella organizzazione dei campi, la conoscenza della lingua, anche a livello elementare, per gestire la richiesta e l’offerta di informazioni, per capire e censire esigenze degli utenti,etc. La richiesta di formazione nasce dalla necessità riscontrata di rinforzare la conoscenza della lingua inglese per gli addetti al campo nelle missioni di protezione civile.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Personale di categoria B, C e D che possono svolgere funzioni di addetto ai campi di protezione civile.

Tot.n.8

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

I destinatari sono dipendenti che partecipano ad interventi di protezione civile, svolgendo ruoli operativi nei campi di soccorso. E’ frequente la necessità di dialogare con soggetti appartenenti ad altre nazionalità (siano osservatori internazionali ovvero persone dimoranti nel campo, ma non italiane). E’ necessario essere almeno in grado di comprendere la richiesta e poter rispondere con indicazioni di base, anche indirizzando il richiedente a persona che parli meglio l’inglese. Inoltre, sarebbe opportuno saper compilare i form di report di gestione del campo quando si opera all’estero.

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DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado (in lingua inglese) di:

spiegare e scrivere sinteticamente le operazioni effettuate all’interno del campo (come è stato allestito, di che tipo di campo si tratta, quali sono i referenti per le diverse attività,..) ;

relazionarsi con le persone che gravitano intorno al campo (utenti, altri operatori istituzionali,..) spiegando, ad esempio, il ruolo della Regione Marche, le attività della segreteria, etc.;

comunicare lo stato del campo (fase di allestimento, fase di mantenimento, fase di ritorno alla normalità);

dare indicazioni su dove trovare soggetti istituzionali vari (operatori sanitari, referenti del comune, responsabili del dipartimento nazionale di P.C., etc.).

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Compilazione di un report di campo giornaliero in lingua inglese; Redazione di un report complessivo di campo (apertura,chiusura, criticità,etc.) in lingua inglese; Offrire indicazioni di base agli utenti in lingua inglese

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito:

nozioni di base di grammatica inglese; terminologia di base, quali espressioni di uso quotidiano e

frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto; alcuni elementi di base di protezione civile in inglese; elementi di conversazione in inglese.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Saper interagire in inglese con interlocutori diversi in merito alle tematiche del campo; Saper compilare un form di report giornaliero, di apertura e chiusura di campo in lingua inglese.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva x - Laboratorio formativo - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD)

b. Durata: n.6 gg formative, articolate in moduli di 2-3 ore da

distribuire nell’arco di due mesi.

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 13

TITOLO del Progetto La Contabilita’ pubblica dopo il D.Lgs.118/2011 SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

- Assemblea legislativa delle Marche - P.F. “Bilancio” della Giunta regionale

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

La normativa nazionale, ed in particolare il Dlgs. 118/2011 relativo all’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, ha introdotto nuovi modelli di contabilità economica da affiancare a quella finanziaria; di qui l’esigenza di acquisire competenze per la formazione di un sistema contabile regionale in raccordo con i sistemi contabili nazionali ed europei.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: - funzionari di cat. D e Dirigenti

interessati dell’Assemblea Legislativa

- funzionari di cat. D e Dirigenti della P.F. Bilancio della Giunta regionale

N. 8 N. 9 Tot.le n.17

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA

Essere in grado di formulare un nuovo schema di bilancio secondo le indicazioni legislative che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2014.

RISULTATO/PRODOTTO finale della competenza:

- piano integrato dei conti - progetto di schema di contabilità economica in relazione agli

ordinari strumenti della contabilità finanziaria

INDICATORI DI QUALITA’ del prodotto:

omogeneizzazione dei sistemi contabili

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DEL PROCESSO DI LAVORO collegato alla competenza:

analisi della normativa in materia - studio degli schemi di bilancio europei e nazionali - analisi delle peculiarità del bilancio della Giunta e del

Consiglio e loro armonizzazione - adeguamento della nuova contabilità

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze contabili in ingresso di livello avanzato Durante l’intervento formativo andranno approfonditi: - il quadro normativo di riferimento - le relazioni tra contabilità finanziaria e contabilità economica - gli strumenti operativi per l’adeguamento del sistema contabile

regionale COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI richiesti per l’esercizio della competenza

Capacità di interfacciarsi con i funzionari della comunità europea e dello stato

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PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo - Formazione e-learning - Formazione sul campo

b. Durata: n. 5 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Si segnala l’opportunità che il/i docente/i sia/no di provenienza governativa

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 14

TITOLO del Progetto Drafting SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

Consiglio Regionale – Assemblea legislativa delle Marche

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

E’ necessario formare nuovo personale assembleare, addetto alla stesura delle proposte di legge, che non ha mai fatto nessun corso in materia; occorre inoltre omogeneizzare le modalità operative consiliari nella redazione delle proposte di legge e di tutti gli adempimenti connessi.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: - funzionari di cat. C (laureato in

giurisprudenza o economia e commercio) e D dell’Assemblea legislativa

N. 15/20

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Esaminano, elaborano e scrivono le proposte di legge e gli eventuali emendamenti. In particolare:

esaminano ed eventualmente modificano le proposte di legge presentate dalla Giunta regionale o dai Consiglieri;

redigono le proposte di legge da presentare in Aula; esaminano/redigono gli emendamenti.

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di:

elaborare, nel rispetto delle regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi, proposte di legge ed emendamenti anche attraverso l’utilizzo di formulari in uso al Consiglio.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Miglioramento della redazione formale dei testi normativi con particolare riferimento alla chiarezza delle disposizioni legislative, alla semplificazione del linguaggio normativo, alla verifica delle leggi vigenti e conseguente abrogazione di quelle non più in vigore.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato i concetti chiave relativi a:

Conoscenza delle formule standard relative alle disposizioni legislative di uso ricorrente e i principi per la redazione dei testi normativi

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Conoscenza delle regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi.

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/rinforzato la capacità di:

utilizzare il formulario e di applicarlo, al fine di realizzare un testo normativo chiaro, preciso, semplice, comprensibile e omogeneo.

redigere testi normativi ed emendamenti che, grazie

all’utilizzo del manuale di tecnica legislativa, realizzano un miglioramento nella qualità della legislazione regionale e una maggiore certezza del diritto.

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato i seguenti comportamenti:

Essere in grado di omogeneizzare la tecnica redazionale dei testi normativi e delle relazioni alle proposte di legge.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Seminario (formazione unidirezionale) - Aula interattiva - Laboratorio formativo - Laboratorio informatico - Formazione e-learning (FAD) - Formazione sul campo (aula + campo) - Blended (mista aula + FAD) - ………………………..

b. Durata: n. 3 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Le giornate formative andranno effettuate in tre giornate intere (non consecutive) che non si sovrappongano con le attività consiliari. Si suggerisce pertanto di concordare le date con il referente formativo del Consiglio. Per la formazione è fortemente consigliato utilizzare formatori interni (Dirigenti/funzionari del Consiglio esperti in materia). La formazione potrebbe essere aperta a Dirigenti/funzionari della Giunta regionale interessati all’elaborazione di proposte di legge (massimo 10 persone).

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 15 TITOLO del Progetto La gestione delle riunioni SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

AGENZIA REGIONALE SANITARIA P.F. Governo clinico

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Con decreto del dirigente n.1/GCS del 1 marzo 2012 la PF Governo clinico è stata organizzata nelle seguenti aree:

- sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico - formazione ECM - valutazione della qualità ed appropriatezza delle

prestazioni - partecipazione dei cittadini - linee guida, percorsi diagnostico terapeutico assistenziali,

reti cliniche Gli obiettivi e le attività delle diverse aree collegate allo sviluppo del Governo Clinico comportano un forte coinvolgimento di tutti gli Stake-holders del sistema (management e professionals degli Enti del SSR, pazienti e cittadini). La gestione delle riunioni diventa quindi uno degli strumenti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi della P.F. Governo Clinico. La richiesta di formazione nasce dunque dalla necessità di dotare i professionisti delle diverse aree afferenti alla PF Governo clinico di competenze che permettano di gestire in maniera autonoma e efficace le riunioni di lavoro.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Dipendenti della PF Governo Clinico e personale in utilizzo provenienti dal SSR

N. 8 + N. 4 utilizzi Tot.12

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali del processo di lavoro) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Le attività principali svolte dal personale afferente alla PF Governo clinico. ciascuno nelle relative aree di competenza, sono: 1. definizione di linee guida e percorsi 2. sviluppo del sistema di gestione del rischio Clinico regionale e

degli Enti del SSR, 3. gestione del sistema regionale ECM (Educazione Continua in

Medicina 4. sviluppo del sistema regionale di partecipazione dei cittadini

alla qualità del SSR

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DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di:

- programmare e preparare una riunione - definirne gli obiettivi con gli stake-holders - gestire le dinamiche che si sviluppano durante le riunioni - gestire in maniera appropriata il tempo della riunione

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Gestire in maniera efficace una riunione ottenendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati e ,dal coinvolgimento dei diversi stake-holders, un utile contributo alla implementazione dei piani di attività di governo clinico sviluppati dalle diverse aree della P.F. Documento di sintesi di una riunione gestita a seguito del corso dal partecipante

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato i concetti chiave relativi a:

- Tipologie di riunioni - La preparazione della riunione - La definizione degli obiettivi - L’ambiente e la logistica - La gestione del tempo - La negoziazione e la gestione dei conflitti - Conclusione e post riunione, stesura dei verbali

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato i seguenti comportamenti:

- Capacità di creare un clima costruttivo e partecipativo tra i diversi stake-holders

- La gestione delle discussioni e degli interventi dei partecipanti

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Aula interattiva (parte teorica e simulazioni)

b. Durata: n. 2 gg formative + follow up (mezza giornata sulle

riunioni effettuate dai partecipanti)

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Utilizzare docenza interna ed esterna Primi mesi dell’anno 2013

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 16

TITOLO del Progetto Analisi e comunicazione dei dati sociali e sanitari

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

AGENZIA SANITARIA REGIONALE P.F. Governo Clinico P.P. Sistema di governo del SSR P.F. Integrazione socio sanitaria

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Con decreto del dirigente n.1/GCS del 1 marzo 2012 la PF Governo clinico è stata organizzata nelle seguenti aree:

- sicurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico - formazione ECM - valutazione della qualità ed appropriatezza delle prestazioni - partecipazione dei cittadini - linee guida, percorsi diagnostico terapeutico assistenziali,

reti cliniche La necessità di formazione scaturisce dal fatto che gli obiettivi e le attività delle diverse aree collegate allo sviluppo del Governo Clinico richiedono la capacità di analizzare dati quantitativi e qualitativi e di restituire informazioni sia all’interno dell’ARS e del Dipartimento Salute che all’esterno (Enti del SSR e stake-holders) L’esigenza formativa è comune anche alla P.F. Integrazione socio sanitaria e alla P.P. Sistema di Governo del SSR che, tra le altre attività, si occupano della definizione di metodologie per analisi, valutazione e monitoraggio dei bisogni, della domanda e dell’offerta delle prestazioni sanitarie e delle risorse correlate (Decreto del Dirigente n.1/ISS del 10/2/2012 e Decreto n.1/SGR del 27/03/2012).

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Dipendenti della PF Governo Clinico, della P.F Integrazione socio sanitaria e della P.P. Sistema di governo del SSR e personale in utilizzo provenienti dal SSR

N.8 + N. 4 utilizzi (PF Governo clinico) n. 5 (P.P. Sistema di governo del SSR) n.4 (PF Integrazione socio sanitaria) Tot.21

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Le attività principali svolte dal personale afferente alla PF Governo clinico ciascuno nelle relative aree di competenza sono 1. definizione di linee guida e percorsi 2. sviluppo del sistema di gestione del rischio Clinico regionale e degli Enti del SSR, 3. gestione del sistema regionale ECM 4. sviluppo del sistema regionale di partecipazione dei cittadini alla qualità del SSR

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Le attività principali svolte dal personale della P.F Integrazione socio sanitaria e P.P. Sistema di governo del SSR collegate alla richiesta di formazione sono:

1. Monitoraggio e analisi dei dati ed definizione di indicatori relativi al bisogno, alla domanda ed all’offerta di servizi e prestazioni sanitarie

2. Predisposizione di studi, report e documentazione concernente i risultati dei lavori di monitoraggio e di analisi

3. Monitoraggio e reportistica dei sistemi di sorveglianza di popolazione

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: - valutare le possibilità fornite dalla varie banche dati

esistenti, - definire un piano di analisi, - costruire indagini ad hoc utilizzando diversi strumenti

(questionari. Focus group etc), - saper costruire un report, - saper definire un piano di comunicazione interna ed

esterna dei risultati RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Produzione di analisi e di reportistica interna ed esterna relativamente alle aree di attività della P.F.e della P.P.

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito/consolidato conoscenze relative a: statistica descrittiva pianificazione e conduzione di analisi dei dati quantitativi e

qualitativi potenzialità e limiti dei diversi disegni di piani di analisi

possibili

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato le seguenti capacità:

interpretazione dei risultati utilizzo di strumenti informatici per l’analisi dei dati. elaborazione di report comunicazione dei risultati

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Aula interattiva - Laboratorio formativo

b. Durata: n.3 gg formative d’aula + 1 giornata conclusiva di

presentazione dei report prodotti

Lavori a piccoli gruppi distinti per attività afferenti alle diverse aree della PF e della PP e per tipologia di dati trattati Tot.le n.4 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Docenti interni ed esterni Entro giugno 2013

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 17 TITOLO del Progetto Gruppo di miglioramento per l’integrazione socio-sanitaria SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

AGENZIA REGIONALE SANITARIA PF “Integrazione socio sanitaria”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

L’anno 2011 è stato un anno di profonda riorganizzazione sia a livello regionale che a livello di Aziende del SSR. La Regione Marche ha modificato il proprio assetto organizzativo istituendo il Dipartimento per la Salute e i Servizi Sociali e modificando i compiti dell’Agenzia Sanitaria Regionale di cui alla Legge Regionale 17/2010 e alla DGR 412/2011. Nel nuovo quadro organizzativo si rileva in particolare: - Mancanza di integrazione tra i funzionari delle 3 “anime”:

sociale e sanitaria del Dipartimento per la salute, dei servizi sociali e dell’ARS.

- Disomogeneità nell’impostazione degli atti delle diverse PF interessate al processo di integrazione socio sanitaria.

Si pensa dunque che la formazione possa essere d’aiuto per l’integrazione degli operatori attraverso la costruzione di strumenti condivisi.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Funzionari dei servizi sociali e sanitari del Dipartimento e funzionari socio-sanitari dell’ARS

N. 6 professionisti del sociale N. 6 professionisti sanitariTot. 12

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Le attività principali svolte dai funzionari ciascuno nelle relative aree tematiche (infanzia adolescenza; disabilità; salute mentale; dipendenze patologiche; anziani) sono:

1. Analisi della condizione e della domanda di salute dei destinatari di competenza

2. Analisi comparata della legislazione di settore sociale e sanitaria

3. Lettura di dati e flussi informativi relativi alla propria area di competenza

4. Socializzazione delle conoscenze della propria area di competenza

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DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di: interagire sulle tematiche di interesse con un linguaggio e un

orientamento comune/condiviso elaborare procedure per la definizione di atti trasversali alle

diverse PF afferenti all’integrazione socio sanitaria migliorare l’interscambio tra i diversi professionisti

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Predisposizione di un contributo ad una delibera su una delle tematiche dell’integrazione socio sanitaria (relativamente a: programmazione territoriale integrata socio-sanitaria o governo della domanda socio-sanitaria o unità operativa funzionale socio-sanitaria) che presenti un’impostazione organica e coerente rispetto agli altri. Capacità di lavorare in gruppo attraverso riunioni periodiche/mappatura della comunicazione interna

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenza dei processi relativi alle aree tematiche di riferimento dell’integrazione socio sanitaria (infanzia adolescenza, disabilità etc.) Conoscenze amministrative relative alla stesura di atti amministrativi corretti

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Capacità di interagire e di collaborare in modo efficace con dirigenti e personale assegnato alle diverse PF dell’area sociale e sanitaria del Dipartimento e dell’ARS Capacità di redigere in modo integrato una delibera.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia):

- Formazione sul campo

(gruppi di miglioramento)

Incontri tematici sui modelli dell’integrazione socio sanitaria e come questi si declinano nella Regione Marche nelle aree tematiche: infanzia adolescenza, disabilità, salute mentale, dipendenze patologiche e anziani. Coordinatore: Stefano Ricci Dirigente P.F. Integrazione socio-sanitaria

b. Durata: n.3 gg formative da articolare in n. 6 incontri di ½

giornata ciascuno (da accreditare secondo il sistema ECM per gli operatori sanitari)

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Un incontro al mese a partire da gennaio 2013

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 18

TITOLO del Progetto Attività, competenze e responsabilità nell’area della prevenzione collettiva

SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

AGENZIA REGIONALE SANITARIA PF “Veterinaria e sicurezza alimentare” PF “Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro”

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Nelle aree di intervento della PF Veterinaria e della PF Prevenzione e promozione della salute incidono diversi soggetti istituzionali che legiferano e regolamentano a diversi livelli di competenze. La necessità di formazione muove dall’esigenza di far comprendere ai funzionari delle due strutture come il loro lavoro e il loro ruolo si contestualizza in ambito europeo, nazionale e regionale. Infine è necessario aggiornare i funzionari delle due PF sulla normativa di livello internazionale, nazionale e regionale relativa alla prevenzione collettiva.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: N.8 della veterinaria N.8 della prevenzione

Tot. 16

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

Nell’ambito dell’attività di igiene e sanità pubblica, prevenzione nei luoghi di lavoro, veterinaria, sicurezza alimentare - applicazione di normative, atti ministeriali, Accordi Stato

Regioni - programmazione interventi in materia - elaborazione di direttive tecniche

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Essere in grado di:

- capire quali sono i propri referenti a livello europeo, nazionale e regionale

- tradurre le direttive europee e nazionali all’interno dei propri ambiti di competenza

- focalizzare il contesto generale entro cui si muove il lavoro di ciascuno

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

- emanazione di direttive tecniche di settore - produzione atti di recepimento di direttive europee,

nazionali - pareri/proposte nei gruppi di lavoro regionali/interregionali

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno acquisito i concetti chiave relativi a:

- come funzionano le Commissioni europee - come si sviluppano gli Accordi Stato - Regioni in materia

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- la stesura di direttive tecniche sulle 4 macroaree (prevenzione nei luoghi di lavoro, igiene e sanità pubblica, sicurezza alimentare, veterinaria)

- flussi informativi specifici - meccanismi di valutazione della prevenzione da parte dei

livelli nazionali ed europei

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Al termine del percorso i partecipanti avranno rinforzato la loro capacità di interfacciarsi con i loro referenti a più livelli (europeo, nazionale, regionale) e di selezionare i propri atti di competenza

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica: Aula interattiva b. Durata: n. 8 incontri pomeridiani di circa 3 h divisi in due

moduli il primo conoscitivo sulle Commissioni Europee, gli Accordi Stato Regioni; il secondo più specifico relativo alle 4 macroaree Tot.le n. 3 gg formative

VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Da realizzare nell’arco di 6 mesi con cadenza quindicinale Possibilità di utilizzare risorse interne delle PF di riferimento come docenti Esperti regionali nelle materie specifiche (es. commissioni Europee etc)

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REPORT DI ANALISI DEL FABBISOGNO FORMATIVO ANNO 2013 - N. 19

TITOLO del Progetto Linguaggio XML SERVIZIO/STRUTTURA COMMITTENTE

P.P. Sistema di governo del SSR

IL PROBLEMA DI SVILUPPO CHE HA DETERMINATO LA RICHIESTA DI FORMAZIONE

Ogni anno i Ministeri chiedono l’invio dei dati (flussi informativi) principalmente nel formato XML. Gli informatici della PF Sistema di governo del SSR che si occupano di questi flussi non sono mai stati formati e hanno difficoltà per trasformare i dati dai database SQL all’XML. L’esigenza di formazione nasce dalla volontà di sviluppare le competenze tecniche relative a questo linguaggio per eseguire correttamente gli invii dei dati.

DESTINATARI DELL’INTERVENTO

Figure professionali da coinvolgere: Informatici afferenti alla PP

Tot. 8

ANALISI DELLE COMPETENZE DA SVILUPPARE

DESCRIZIONE OPERATIVA (fasi principali) DELLE ATTIVITA’ SVOLTE DAI DESTINATARI:

I funzionari informatici gestiscono dati che devono essere trasformati dai database SQL in XML. I flussi informativi inviati in formato XML sono: - Specialistica Ambulatoriale - Farmaceutica - EMUR (emergenza urgenza) - 118 - SISM (Salute Mentale) - Dispositivi medici - SIND (Tossicodipendenza) - FAR (Assistenza residenziale e semiresidenziale)

DENOMINAZIONE DELLA COMPETENZA DA SVILUPPARE/RINFORZARE

Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di creare (dai database SQL) e gestire i file in formato XML dei diversi flussi informativi.

RISULTATO/PRODOTTO della competenza:

Gestione efficace e autonoma dei flussi informativi attraverso il linguaggio XML

CONOSCENZE richieste per l’esercizio della competenza

Conoscenze relative al Linguaggio XML

CAPACITA’ richieste per l’esercizio della competenza

Capacità di interfacciarsi con il Ministero per invio dei dati.

PROPOSTA FORMATIVA DI MASSIMA

a. Metodologia didattica (è possibile segnalare più di una tipologia): - Aula interattiva e/o - Formazione e-learning

b. Durata: n. 3 gg formative

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VINCOLI ORGANIZZATIVI E ATTENZIONI COMUNICATIVE da segnalare

Docenti interni alla Regione Marche se in possesso delle competenze richieste dal corso Attività formativa prioritaria per i primi mesi dell’anno, in quanto i dati vengono già inviati ai Ministeri

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PARTE TERZA Regole di informazione, accesso, partecipazione e certificazione dei percorsi formativi

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A. DISPOSIZIONI GENERALI - L’attività di rilevazione del fabbisogno formativo del personale regionale si svolge dal mese di

settembre al mese di novembre di ogni anno - Il programma formativo annuale rivolto al personale regionale viene approvato di norma entro il

31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento - Pur non sussistendo alcun limite alla partecipazione del singolo dipendente alle attività

formative programmate, compete al Segretario Generale, al Capo di Gabinetto, al Dirigente di Servizio/ Dipartimento della Giunta regionale, al Direttore generale dell’Assemblea legislativa regionale e al Direttore dell’Agenzia regionale sanitaria la definizione del piano di adesione al programma formativo e la ripartizione in modo equo ed omogeneo delle partecipazioni tra tutto il personale assegnato; in tale compito il Dirigente è supportato dal referente della formazione

- La media annua di giornate di formazione a disposizione per ogni dipendente per l’anno 2013 è di n. 3,0 giornate.

- La giornata di formazione ha di norma la durata di 7 ore articolate con il seguente orario: 9.00-13.00; 14.00-17.00 - I corsi per i quali, nell’arco dell’anno, non è possibile soddisfare tutte le richieste pervenute,

saranno riproposti nel programma formativo dell’anno successivo, purchè ancora attuali e, comunque, le relative richieste dovranno essere riformulate

- La verifica degli apprendimenti viene di norma prevista per tutti gli interventi formativi di durata medio/lunga, escludendo pertanto i seminari/convegni e le attività formative di 1 o ½ giornata, fatti salvi i casi in cui la prova finale sia prevista dalla normativa di riferimento.

B. INFORMAZIONE E DIFFUSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA L’informazione diffusa sulla formazione programmata dalla Scuola a tutto il personale dipendente, e la conseguente designazione dei partecipanti ai corsi, è garantita dalla seguente procedura: il programma di formazione, elaborato dalla Scuola , contrattato ai sensi del vigente CCNL

con le OO.SS. e fatto proprio dalla Giunta, verrà trasmesso a tutti i dirigenti di servizio e di dipartimento della Giunta regionale, ai dirigenti dell’Assemblea legislativa regionale e al Direttore dell’ARS con apposita circolare;

conseguentemente i dirigenti di cui sopra sono tenuti a:

a) garantire una adeguata informazione a tutto il personale assegnato, entro 30 gg.

dall’approvazione del programma, avvalendosi del supporto del proprio referente della formazione e con le modalità organizzative ritenute opportune;

b) definire il piano di adesione al programma formativo, attraverso la definizione preventiva dei nominativi dei dipendenti che parteciperanno alle singole iniziative formative nel corso dell’anno, coerentemente ad un progetto di sviluppo delle risorse umane assegnate;

c) trasmettere il piano di adesione alla Scuola di formazione, entro la scadenza fissata nella circolare.

C. PIANO DI ADESIONE Il piano di adesione rappresenta lo strumento con il quale il dirigente definisce l’utilizzo dell’offerta formativa programmata da parte del personale assegnato, secondo criteri quantitativi e qualitativi. Il criterio quantitativo è rappresentato dal coefficiente formativo (vedi paragrafo successivo), quale vincolo numerico espresso in giornate di formazione a disposizione per ogni struttura.

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Il rispetto di tale vincolo si rende necessario per evitare situazioni di criticità nello svolgimento dell’attività di ufficio e garantire il necessario equilibrio tra esigenze formative e attività lavorativa; si rende altresì necessario per la Scuola, al fine di non superare i livelli ottimali di gestione dei servizi formativi. I criteri di tipo qualitativo secondo i quali il dirigente ripartisce le opportunità formative, derivano da:

- il piano di lavoro annuale di ciascuna struttura - gli obiettivi/risultati da raggiungere - la valutazione delle prestazioni dei singoli dipendenti - le funzioni e le attività assegnate a ciascun dipendente ed eventuali nuove da assegnare

Tutti gli elementi citati, presi in considerazione dal dirigente in modo integrato, danno luogo ad un progetto di sviluppo delle risorse umane assegnate. Il piano di adesione al programma va definito dal dirigente della struttura apicale, in collaborazione con gli altri dirigenti, e concordato con il personale dipendente, avvalendosi del supporto del referente della formazione e con le modalità organizzative ritenute opportune. D. COEFFICIENTE FORMATIVO Al fine di garantire un’equa disponibilità delle opportunità formative programmate dalla Scuola, ad ogni struttura dirigenziale della Giunta regionale ed all’Assemblea legislativa regionale viene attribuito un coefficiente formativo. I soggetti a cui viene attribuito il coefficiente formativo sono pertanto i seguenti:

la Segreteria generale il Gabinetto del Presidente il Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile e il

Dipartimento per la Salute e per i Servizi Sociali i Servizi della Giunta regionale l’Assemblea legislativa regionale, equiparata ad un servizio/dipartimento della Giunta

regionale l’Agenzia regionale sanitaria, equiparata ad un servizio/dipartimento della Giunta regionale

Il coefficiente formativo viene determinato secondo i seguenti criteri:

A. Per ¼ in misura uguale B. Per ¼ in misura proporzionale alle strutture (numero delle P.F. , integrato del numero di

p.o. e a.p.) assegnate ad ogni servizio/dipartimento della Giunta regionale, all’Assemblea legislativa regionale e all’ARS

C. Per il restante 50% in misura proporzionale a tutto il personale assegnato, esclusi i dirigenti Attribuito valore 100 al totale, il coefficiente formativo viene ripartito come segue per ciascun criterio 25 punti, per il criterio A 25 punti, per il criterio B 50 punti, per il criterio C

A pag.89 (vedi Tab. n.1), viene riportato il coefficiente formativo per ciascuna struttura della Giunta regionale, per l’ Assemblea legislativa regionale e per l’ARS, determinato secondo i criteri A, B e C di cui sopra.

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E. MODALITA’ DI UTILIZZO DEL COEFFICIENTE FORMATIVO Il programma formativo sviluppa ogni anno un numero complessivo di giornate di formazione. A partire dal numero totale di giornate formative sviluppate, vengono calcolate le corrispondenti giornate di formazione/uomo, seguendo la formula:

n. gg formazione/uomo = (n. gg formazione) x (n. partecipanti/giornata)

Nel calcolo delle giornate di formazione/uomo non vengono considerate quelle dell’area formativa “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” in quanto formazione obbligatoria. Il programma formativo 2013 sviluppa un numero totale di n.4257 giornate di formazione/uomo di cui n.1475 per la formazione di settore e n.2782 per la formazione trasversale. Le giornate di formazione/uomo, che corrispondono all’offerta formativa complessiva per l’anno 2013, vengono ripartite tra le strutture secondo il coefficiente formativo, come riportato nella Tab. n.2 a pag.90. Ciascun dirigente, a partire dal budget di formazione assegnato, procederà alla stesura del Piano di adesione al programma, ripartendo le opportunità a disposizione secondo criteri qualitativi da lui individuati nell’esercizio della propria competenza organizzativa. Non verranno comunque prese in considerazione richieste di partecipazione provenienti da singoli dipendenti. F. DESTINATARI DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE L’accesso alle attività formative previste nel programma formativo annuale è consentito a tutti i dipendenti regionali della Giunta regionale, dell’Assemblea legislativa regionale, dell’ASSAM (personale del ruolo unico regionale) nelle more della modifica della legge regionale n.9/1997, senza distinzione di categoria. L’accesso è altresì garantito al personale della Agenzia regionale sanitaria in conseguenza della sottoscrizione, in data 28 marzo 2012, di specifica convenzione (reg.int.16204) con la Giunta regionale. Possono dunque accedere:

i dirigenti il restante personale con contratto a tempo indeterminato, anche a part-time i dipendenti con contratto a tempo determinato di durata uguale o superiore a 1 anno il personale di altri Enti, comandato presso l’Amministrazione regionale, per un periodo

uguale o superiore a 1 anno il personale in utilizzo funzionale del sistema sanitario regionale.

G. PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ FORMATIVE L’attività di formazione è finalizzata a garantire che ciascun dipendente acquisisca le specifiche competenze necessarie all’assolvimento delle funzioni e dei compiti attribuiti nell’ambito della struttura cui è assegnato e a fronteggiare gli eventuali processi di riordinamento istituzionale e di ristrutturazione organizzativa. La formazione rappresenta un diritto-dovere per il dipendente:

1. la partecipazione all’attività formativa è considerata a tutti gli effetti attività di servizio in misura pari alla durata effettiva di svolgimento, così come verrà specificato in ogni singolo progetto formativo

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2. la partecipazione ad un’attività formativa comporta il vincolo di frequenza nell’orario stabilito nel programma; assenze parziali dovranno essere registrate sul foglio delle firme predisposto dalla Scuola di Formazione.

3. la mancata partecipazione ai corsi di formazione, se causata da motivi di servizio, deve essere motivata dal relativo responsabile ed in ogni caso segnalata in tempo utile alla segreteria della scuola di formazione per l’eventuale sostituzione.

H . ATTESTAZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA Al termine di ogni attività formativa la Scuola rilascia ai partecipanti che hanno frequentato almeno il 75 per cento delle ore di durata del corso: a. un attestato di partecipazione, per le attività formative a carattere seminariale e/o di durata

inferiore a due giornate che non prevedono prova finale di apprendimento; b. un attestato di profitto, in tutti gli altri casi, quando sia stata superata la prova finale di

apprendimento. Nel caso di progetti formativi erogati in modalità e-learning e/o blended, la suddetta percentuale viene calcolata (per la parte di formazione in e-learning) in termini di contenuti formativi fruiti. Inoltre il test di verifica finale dell’apprendimento, sempre nel caso di formazione in e-learning e ove previsto, può essere ripetuto dall’utente per un massimo di tre volte e la prova si considera superata con il 70% di risposte esatte. Contenuti formativi in e-learning e test di verifica finale dell’apprendimento dovranno essere necessariamente fruiti dall’utente iscritto al corso nell’arco temporale di validità dello stesso stabilito dalla Scuola. Nel caso di progetti formativi che prevedono sia l’attività in aula che la formazione sul campo, il rilascio dell’attestazione finale di partecipazione è subordinato ad una frequenza non inferiore al 60% delle ore di formazione in aula. Nel caso di attività formative al termine delle quali è previsto il riconoscimento di crediti formativi, gli stessi vengono rilasciati secondo le modalità previste dalle normative vigenti. Al fine di garantire la verifica di efficacia delle attività formative organizzate dalla Scuola, anche tramite le valutazioni espresse dai partecipanti al termine di ogni attività formativa, il rilascio dell’attestato è altresì subordinato alla compilazione, a cura del partecipante, del questionario di gradimento e alla trasmissione del medesimo mediante strumenti di interazione digitale messi a disposizione della Scuola o, nelle more del processo di digitalizzazione, in forma cartacea. L’attestazione dell’attività formativa svolta dal dipendente verrà trasmessa dalla Scuola di Formazione, oltre che al dipendente interessato, al relativo Dirigente attraverso la scheda di valutazione delle prestazioni, perché quest’ultimo possa tenerne conto nell’applicazione del sistema di valutazione delle performance adottato dall’Amministrazione regionale

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Tab. 1 - DETERMINAZIONE DEL COEFFICIENTE FORMATIVO ANNO 2013

Cod. Servizio /Struttura Strutture

assegnate (1)

Personaleassegnato

(2)

CRITERIOA

CRITERIOB

CRITERIOC

COEFF.(A+B+C)

SGG SEGRETERIA GENERALE 25 83 1,923 1,801 3,104 6,828

ANL ATTIVITA’ NORMATIVA E LEGALE E RISORSE STRUMENTALI 33 145 1,923 2,378 5,423 9,723

BRT BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE 27 107 1,923 1,945 4,001 7,870

ICT INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, COMMERCIO E ATTIVITA’ PROMOZIONALI 31 97 1,923 2,233 3,628 7,784

TEA TERRITORIO E AMBIENTE 23 68 1,923 1,657 2,543 6,123

ITE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI ED ENERGIA 42 176 1,923 3,026 6,582 11,531

AFP AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA 38 194 1,923 2,738 7,255 11,916

IAF INDUSTRIA, ARTIGIANATO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 33 95 1,923 2,378 3,553 7,853

DSS DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI 19 39 1,923 1,369 1,458 4,750

GPR GABINETTO DEL PRESIDENTE 14 55 1,923 1,009 2,057 4,989

DPS DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE 9 54 1,923 0,648 2,019 4,591

ARS AGENZIA SANITARIA REGIONALE 22 89 1,923 1,585 3,328 6,836

CONS CONSIGLIO REGIONALE 31 135 1,923 2,233 5,049 9,205

TOTALE 347 1337 25,000 25,000 50,000 100,000

NOTE:

(1) n. delle posizioni dirigenziali integrato con il numero delle p.o. e a.p. (2) tutto il personale assegnato, esclusi i dirigenti

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Tab.2 - BUDGET DI FORMAZIONE – ANNO 2013

Cod. Servizio /Struttura COEFF. FORM.

Gg Formazione/

uomo

SGG SEGRETERIA GENERALE 6,828 291

ANL ATTIVITA’ NORMATIVA E LEGALE E RISORSE STRUMENTALI 9,723 414

BRT BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE 7,870 335

ICT INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, COMMERCIO E ATTIVITA’ PROMOZIONALI 7,784 331

TEA TERRITORIO E AMBIENTE 6,123 261

ITE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI ED ENERGIA 11,531 491

AFP AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA 11,916 507

IAF INDUSTRIA, ARTIGIANATO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 7,853 334

DSS DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI 4,750 202

GPR GABINETTO DEL PRESIDENTE 4,989 212

DPS DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE 4,591 195

ARS AGENZIA SANITARIA REGIONALE 6,836 291

CONS CONSIGLIO REGIONALE 9,205 392

totale 100 4257

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RETE DEI REFERENTI DELLA FORMAZIONE

Cod. Servizio /Struttura REFERENTE Tel.

SGG SEGRETERIA GENERALE BALDUCCI Alessia 4255

ANL ATTIVITA’ NORMATIVA E LEGALE E RISORSE STRUMENTALI

CONTI Federica 2343

BRT BILANCIO, RAGIONERIA, TRIBUTI, PATRIMONIO E POLITICHE COMUNITARIE

POLONI Eugenio

2303

ICT INTERNAZIONALIZZAZIONE, CULTURA, TURISMO, COMMERCIO E ATTIVITA’ PROMOZIONALI

GIULIANELLI Laura SERRESI Manuela

3716 2384

TEA TERRITORIO E AMBIENTE

MORONI Silvia

3868

ITE INFRASTRUTTURE, TRASPORTI ED ENERGIA

COPPARI Maria Paola 3429

AFP AGRICOLTURA, FORESTAZIONE E PESCA

MANTOVANI Ilaria 3757

IAF

INDUSTRIA, ARTIGIANATO, ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

RENZULLI Renzo 3862

DSS

DIPARTIMENTO PER LA SALUTE E PER I SERVIZI SOCIALI

COLUCCI Luciana MAZZAFERRI Leonardo

4088 4028

GPR GABINETTO DEL PRESIDENTE

ASTUTI Vitaliano 2355

DPS

DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE INTEGRATE DI SICUREZZA E PER LA PROTEZIONE CIVILE

ROSSI Silvia 4182

CONS CONSIGLIO REGIONALE

FELICI Cristiana 5339

ARS AGENZIA REGIONALE SANITARIA

PEDICONI Federica 4200