ALLEGATO 5 REQUISITI TECNICO COSTRUTTIVI E …
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ALLEGATO 5
REQUISITI TECNICO COSTRUTTIVI E GESTIONALI RELATIVI ALLE SINGOLE
CATEGORIE DI IMPIANTO E ATTIVITA’
INDICE
5.1) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Verniciatura di oggetti vari in
metalli o vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non
superiore a 50 kg/g”
5.2) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dell’impianto di “Riparazione e verniciatura di
carrozzerie di autoveicoli, mezzi e macchine agricole con utilizzo di impianti a ciclo
aperto e utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso giornaliero massimo
complessivo non superiore a 20 Kg/giorno.”
5.3) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti utilizzati per la "Produzione di
calcestruzzo"
5.4) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Saldatura e taglio termico di
oggetti e superfici metalliche ferrose e non ferrose”
5.5) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Tipografia, litografia,
serigrafia con utilizzo di prodotti per la stampa (inchiostri, vernici e similari) non
superiore a 30 kg/g”
5.6) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Sgrassaggio superficiale dei
metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/g e 2000 kg/anno
e con consumo massimo teorico non superiore a 1000 kg/anno per le sostanze o i
preparati etichettati con le indicazioni di pericolo H341, H351 e H371 ai sensi della
normativa europea vigente in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio
delle sostanze e delle miscele
5.7) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Tempra di metalli con
consumo di olio non superiore a 10 kg/g e 2.2 ton/anno”
5.8) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “utilizzazione di mastici e colle
con consumo complessivo di sostanze collanti non superiore a 100 kg/g”
5.9) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Torrefazione di caffe’ ed altri
prodotti tostati con produzione non superiore a 450 kg/g”
5.10) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “lavorazioni meccaniche dei
metalli e / o trattamenti superficiali e / o altre lavorazioni dei metalli”
5.11) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali per Impianti di “produzione di mobili, oggetti,
imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a base di legno con utilizzo giornaliero
massimo complessivo di materie prime non superiore a 2000 kg/g”
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5.12) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “verniciatura, laccatura,
doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti
vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/g”
5.13) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “Produzione di Ceramiche
artistiche con utilizzo di materia prima non superiore a 3000 kg/g e con utilizzo di
smalti, colori e affini non superiore a 50 kg/g”
5.14) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti “a ciclo chiuso di pulizia a
secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e dalle pulitintolavanderie a ciclo chiuso”
5.15) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “verniciatura a pennello/rullo
eseguita in piccoli cantieri navali in cui vengono utilizzati quantitativi annui di prodotti
vernicianti, diluenti, catalizzatori e solventi impiegati per la pulizia delle attrezzature
con consumo complessivo di COV rispettivamente pari a 2500 Kg/anno e 12
Kg/giorno”
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5.1) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “verniciatura di oggetti
vari in metalli o vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti
all’uso non superiore a 50 kg/g”
Parte A Caratteristiche degli impianti di verniciatura di oggetti vari in metalli o
vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 5
Kg/settimana
1) FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro con utilizzo complessivo di
prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 5 Kg/settimana sono autorizzati allo
svolgimento delle seguenti operazioni:
Preparazione del supporto attraverso pulizia meccanica (carteggiatura) o pulizia con
stracci
Preparazione dei prodotti vernicianti
Applicazione dei prodotti vernicianti
Appassimento/essiccazione
Pulizia delle attrezzature
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE
a) Sono da ritenersi trascurabili le emissioni derivanti dalle fasi di: preparazione meccanica
del supporto mediante carteggiatura, pulizia con stracci, preparazione dei prodotti
vernicianti.
b) Le attività di verniciatura di oggetti in metallo che effettuano la preparazione del supporto
attraverso l’operazione di sabbiatura, dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e
gestionali individuati dalla Giunta regionale per tali categorie di impianti e presentare, in
allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la
documentazione specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
c) Le attività di verniciatura di oggetti in metallo che effettuano la preparazione del supporto
attraverso l’operazione di sgrassaggio, dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi
e gestionali individuati dalla Giunta regionale per tali categorie di impianti e presentare,
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in allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la
documentazione specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
d) La applicazione dei prodotti vernicianti a pennello deve essere svolta esclusivamente
al chiuso; non devono essere previsti impianti di abbattimento per COV o particolato
solido, tuttavia dovranno essere previsti idonei sistemi di captazione e convogliamento
all’esterno oppure, ove non è tecnicamente possibile captare l’emissione, dovranno
essere garantiti idonei ricambi d’aria attraverso aspirazione e convogliamento all’esterno
dell’aria aspirata.
e) Se la applicazione di prodotti vernicianti è svolta a spruzzo, la stessa deve essere
effettuata in cabine chiuse o in ambienti confinati dedicati dotati di captazione e
convogliamento degli effluenti all’esterno attraverso un sistema di abbattimento del
particolato solido. Le caratteristiche minime di tale impianto dovranno essere le seguenti:
Tipo di impianto Filtro a secco
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza minima 98%
f) L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento, il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
Metodo di
verniciatura
Inquinante Valore limite
mg/mc
A pennello COV
Polveri
/
/
A spruzzo COV
Polveri
/
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g) Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II allegato
I parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui alla parte II
allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli isocianati ammessi
in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
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h) Considerata l’esiguità dei quantitativi utilizzati, sono da ritenersi trascurabili ai fini
dell’inquinamento atmosferico, e pertanto non soggette a prescrizioni, le emissioni
derivanti dalle operazioni di lavaggio con solventi delle apparecchiature per la
verniciatura.
3) ALTRE PRESCRIZIONI
a) L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati,
sia a solvente che all’acqua.
b) Non sono richiesti autocontrolli periodici delle emissioni, ma l’impresa deve trasmettere,
telematicamente, all’Autorità Competente, entro il 30 aprile di ogni anno, una
dichiarazione conforme al modello riportato di seguito.
Parte B Caratteristiche dell’impianto di verniciatura di oggetti vari in metallo o
vetro con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a
50 Kg/giorno
1) FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la verniciatura di oggetti vari in metallo o vetro con utilizzo complessivo di
prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 Kg/giorno sono autorizzati allo
svolgimento delle seguenti operazioni:
Preparazione del supporto attraverso pulizia meccanica (carteggiatura) o pulizia con
stracci
Preparazione dei prodotti vernicianti
Applicazione dei prodotti vernicianti
Appassimento/essiccazione
Cottura (nel caso di verniciatura a polvere)
Pulizia delle attrezzature
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2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
a) Se la preparazione del supporto avviene mediante carteggiatura, le relative emissioni
dovranno essere captate ed abbattute; per tali emissioni non vengono fissati valori limite.
Nel caso in cui siano utilizzati filtri a sacco dovranno essere rispettate le norme in materia
di igiene sui posti di lavoro; se si utilizzano filtri a tessuto che generano emissione
convogliata in atmosfera, dovranno essere rispettati i requisiti relativi all’ubicazione dei
condotti di scarico di cui allegato 2 parte seconda.
Si considera trascurabile l’emissione derivante da attività di pulizia superficiale con
stracci.
b) Le attività di verniciatura di oggetti in metallo che effettuano la preparazione del supporto
attraverso l’operazione di sabbiatura, dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e
gestionali individuati dalla Giunta regionale per tali categorie di impianti e presentare, in
allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la
documentazione specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
c) Le attività di verniciatura di oggetti in metallo che effettuano la preparazione del supporto
attraverso l’operazione di sgrassaggio, dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi
e gestionali individuati dalla Giunta regionale per tali categorie di impianti e presentare,
in allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la
documentazione specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
d) Le emissioni provenienti dalla fase di preparazione dei prodotti vernicianti sono da
ritenersi trascurabili.
e) Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II allegato
I parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui alla parte II
allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli isocianati ammessi
in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
f) La pulizia delle attrezzature di verniciatura con solventi deve essere eseguita
utilizzando specifiche apparecchiature di lavaggio chiuse e con movimentazione dei
solventi a ciclo chiuso. In alternativa il lavaggio degli attrezzi deve essere svolto
all’interno della cabina di verniciatura con il sistema di aspirazione funzionante, ed in
modo da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o
dell’eventuale recupero.
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3) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE RELATIVE ALLE
DIVERSE MODALITA’ DI VERNICIATURA
3.1) Verniciatura con impiego di rivestimenti a base solvente o con impiego misto di
rivestimenti base acqua e base solvente, aventi le caratteristiche di cui alla tabella
1 allegato II al D. Lgs. 161/2006
a) Le operazioni di applicazione, appassimento ed essiccazione di prodotti vernicianti
devono essere svolte in cabine o tunnel dotati di idonei impianti per la captazione degli
effluenti.
b) Gli effluenti derivanti dalle fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione dovranno
essere avviati ad un impianto di abbattimento costituito da uno stadio di prefiltrazione a
secco, per il contenimento del particolato solido, seguito da uno stadio di adsorbimento
per il contenimento dei solventi, con filtro a carbone attivo. Nel caso in cui sia effettuata
esclusivamente verniciatura a pennello dovrà essere previsto solo l’impianto a carboni
attivi.
c) Le caratteristiche minime di tali impianti dovranno essere le seguenti:
Filtrazione a secco
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza filtri Minimo 98%
Filtro a carboni attivi
Parametri Valori di riferimento
Peso Minimo 150 Kg
Tempo di contatto in s Superiore a 0.03
Densità di carbone in Kg/mc Compreso tra 400 e 600
Efficienza Minimo 80%
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d) Al fine di evitare il desorbimento dei solventi dai carboni attivi, durante la fase di
essiccazione la temperatura all’ingresso dello stadio di adsorbimento con carboni attivi
non deve superare i 45°C.
e) L’impianto di assorbimento a carboni attivi dovrà essere dotato di contaore con almeno
4 cifre che dovrà attivarsi automaticamente e simultaneamente all’attivazione ed
all’aspirazione della cabina di verniciatura.
f) La quantità di carbone attivo presente nell’impianto di abbattimento dovrà essere tale da
garantire che di norma i carboni attivi vengano sostituiti con frequenza non inferiore a 15
giorni di funzionamento.
La frequenza di sostituzione del carbone attivo dovrà essere calcolata secondo la
seguente formula approssimando per eccesso, ad un numero intero di ore, il valore
ottenuto:
F=Q*k dove
- F è la frequenza di sostituzione dei carboni attivi espressa in ore di funzionamento
della cabina misurate al contaore
- Q è il quantitativo di carbone attivo installato espresso in [kg]
- k è il parametro il cui valore si ricava dalle tabelle seguenti, in funzione dei quantitativi
di prodotti vernicianti pronti all’uso utilizzati e della tipologia degli stessi. Nel caso in
cui la Ditta utilizzi una quantità di prodotti vernicianti all’acqua inferiore o uguale al
70% in peso rispetto al totale annuo dei prodotti utilizzati si fa riferimento alla tabella
1, altrimenti alla tabella 2; si precisa che
per “prodotto all’acqua” si intende un prodotto pronto all’uso con
contenuto massimo di solventi conforme a quanto indicato in tabella 1 del
D. Lgs. 161/2006;
per “prodotto verniciante pronto all’uso” si intende il prodotto formato
da vernice, diluente ed eventualmente catalizzatore;
Per “quantità di prodotto verniciante utilizzato”, espressa in kg/h, si
intende la quantità di prodotto verniciante pronta all’uso utilizzata nell’intero
ciclo di verniciatura.
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Tabella 1
Utilizzo di prodotti all’acqua inferiore o
uguale al 70% in peso sul totale annuo
Quantità di prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato (P)
espresso in kg/h
k
P=0.6 1.19
0.6P=1 0.71
1P=2 0.36
2<P<=4 0.18
4P=50 kg/g 0.10
Tabella 2
Utilizzo di prodotti all’acqua superiore al
70% in peso sul totale annuo
Quantità di prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato (P)
espresso in kg/h
K
P=0.6 2
0.6P=1 1
1P=2 0.5
2<P<=4 0.25
4P=50 kg/g 0.14
Si raccomanda di tenere presso l’impianto un registro sul quale registrare almeno
mensilmente i quantitativi e le caratteristiche dei prodotti pronti all’uso utilizzati all’acqua
e a solvente.
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3.2) Verniciatura con impiego esclusivo di rivestimenti a base acqua aventi le
caratteristiche di cui alla tabella 1 allegato II al D. Lgs. 161/2006
a) Le operazioni di applicazione a spruzzo di prodotti vernicianti devono essere svolte
in cabine o tunnel dotati di idonei impianti per la captazione degli effluenti.
b) Gli effluenti derivanti dalle fasi di applicazione dovranno essere avviati ad un impianto
per l’abbattimento del particolato solido, avente almeno le seguenti caratteristiche:
Filtrazione a secco
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza filtri Minimo 98%
c) Le operazioni di appassimento, essiccazione ed applicazione a pennello di prodotti
vernicianti potranno essere svolte anche all’esterno della cabina di verniciatura;
dovranno comunque essere svolte al chiuso prevedendo sistemi di aspirazione e
convogliamento all’esterno tali da garantire idonei ricambi d’aria.
3.3) Verniciatura con impiego di prodotti vernicianti in polvere
a) Le operazioni di applicazione e di cottura dei prodotti vernicianti devono essere svolte
in cabine, tunnel o forni dotati di idonei impianti per la captazione degli effluenti.
b) Gli effluenti derivanti dalla fase di applicazione dovranno essere avviati ad un impianto
di abbattimento costituito da uno stadio di filtrazione a secco, per il contenimento del
particolato solido.
c) Le caratteristiche minime di tale impianto dovranno essere le seguenti:
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza filtri Minimo 98%
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4) VALORI LIMITE DI EMISSIONE
a) L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di
emissione:
Metodo di
verniciatura
Fase di
provenienza
Inquinante Valore limite
(concentrazion
e) mg/mc
Valore limite
kg/kg di PV
utilizzato
Verniciatura con
impiego di
rivestimenti a base
solvente o con
impiego misto di
rivestimenti base
acqua e base
solvente
Applicazione,
appassimento ed
essiccazione
COV
Polveri
80
3
0.15
/
Verniciatura a
spruzzo con impiego
esclusivo di
rivestimenti a base
acqua
Applicazione
Polveri
3
Verniciatura con
prodotti vernicianti in
polvere
Applicazione
Cottura
Polveri
COV
3
80
b) Il disservizio del contaore, a servizio della cabina di verniciatura, ove prescritto
(verniciatura con impiego di rivestimenti a base solvente o con impiego misto di
rivestimenti base acqua e base solvente) comporta la sospensione delle relative attività
di verniciatura sino al ripristino del suo funzionamento.
5) CONTROLLI PERIODICI
a) L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
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b) Deve essere effettuato un autocontrollo delle emissioni con cadenza biennale per la
verifica del rispetto dei limiti imposti. L’impresa deve trasmettere i risultati al Comune
entro il 30 aprile di ogni anno.
6) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 parte II punto 9 recante “modalità di controllo delle emissioni” e per
lo svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
Polveri:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
COV:
COV Adsorbimento su carboni attivi ed
analisi gascromatografica
(determinazione singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
7) ALTRE PRESCRIZIONI
a) L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati,
sia a solvente che all’acqua.
Nel caso di verniciatura con impiego di rivestimenti a base solvente o con impiego misto
di rivestimenti base acqua e base solvente l’impresa deve conservare per almeno 5 anni
anche la documentazione comprovante la sostituzione di ogni carica di carbone attivo. I
carboni attivi esausti dovranno inoltre essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa
in materia di gestione dei rifiuti.
b) Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati
degli autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento.
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MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “VERNICIATURA DI OGGETTI VARI IN METALLI O VETRO CON UTILIZZO
COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL’USO NON SUPERIORE A 50
KG/G”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12
DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
1 MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
PRODOTTI A SOLVENTE
Prodotti vernicianti totali (intesi pronti all’uso)
PRODOTTI ALL’ACQUA
Prodotti vernicianti totali (intesi pronti all’uso)
VERNICI IN POLVERE
VERNICI AD ALTO SOLIDO
ALTRI PRODOTTI
Diluenti per lavaggio attrezzi
Detergenti per la preparazione della superficie da verniciare
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2 FUNZIONAMENTO CABINE DI VERNICIATURA
Impianto Numero ore al 31 dicembre
anno precedente
Numero ore al 31 dicembre u.s.
3 SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro per polveri Data sostituzione/rigenerazione Numero ore al contaore
Filtro carbone
attivo
Data sostituzione Peso in Kg Numero ore al contaore
Il Gestore
(firmato digitalmente)
________________________________________
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REGISTRO DEI QUANTITATIVI E DELLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI
UTILIZZATI
Anno Mese Quantitativo di
prodotto verniciante a
base COV
Quantitativo di
prodotto utilizzato a
base acqua
Ore al
contaore
Data eventuale
sostituzione filtri
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5.2) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dell’impianto di “Riparazione e
verniciatura di carrozzerie di autoveicoli, mezzi e macchine agricole con utilizzo di
impianti a ciclo aperto e utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso
giornaliero massimo complessivo non superiore a 20 Kg/giorno.”
1) FASI LAVORATIVE
L'impianto per la riparazione e verniciatura di carrozzerie di autoveicoli, mezzi e macchine
agricole con utilizzo di impianti a ciclo aperto è autorizzato a svolgere le fasi di:
smontaggio autoveicoli o parte di essi;
riparazione (battilastra);
sostituzione delle parti di carrozzeria danneggiate, anche mediante taglio a freddo o
a caldo e saldatura;
seppiatura e pulizia della lamiera;
applicazione stucchi a spatola ed a spruzzo;
carteggiatura;
applicazione sigillanti;
applicazione, appassimento ed essiccazione di prodotti vernicianti;
applicazione di cere protettive per scatolati;
applicazione di prodotti plastici e antirombo;
finitura e lucidatura;
molatura occasionale degli attrezzi utilizzati per lo svolgimento dell’attività;
tintometro;
lavaggio attrezzi e recupero solventi.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
a) Sono considerate trascurabili le emissioni derivanti dalle fasi di: smontaggio
autoveicoli o parte di essi; riparazione (battilastra); sostituzione delle parti di
carrozzeria danneggiate, anche mediante taglio a freddo; seppiatura e pulizia
lamiere; applicazione stucchi a spatola; carteggiatura manuale; applicazione
sigillanti; applicazione cere protettive per scatolati; applicazione prodotti plastici e
antirombo; finitura e lucidatura; molatura occasionale degli attrezzi utilizzati per lo
svolgimento dell’attività; tintometro.
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b) Gli effluenti derivanti dalle fasi di carteggiatura a macchina dovranno essere captati
e trattati in un filtro a secco per l'abbattimento del particolato. Nel caso in cui siano
utilizzati filtri a sacco dovranno essere rispettate le norme in materia di igiene sui
posti di lavoro; se si utilizzano filtri a tessuto che generano emissione convogliata in
atmosfera, dovranno essere rispettati i requisiti relativi all’ubicazione dei condotti di
scarico.
c) Le emissioni derivanti dalle operazioni di saldatura e di taglio termico di superfici
metalliche, se ricorrono le condizioni sotto riportate, devono essere captate e
convogliate all’esterno o comunque essere svolte in locali con presenza di idonei
ricambi d’aria, fermo restando il rispetto della norma in materia di Salute e Sicurezza
sui luoghi di lavoro:
1) Processi di saldatura ad arco sommerso o a fiamma ossiacetilenica
o a resistenza;
2) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi rivestiti in
quantità inferiore a 10.000 / anno;
3) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi a filo continuo
(MIG-MAG) il cui materiale d’apporto sia inferiore a 1.000 kg/anno;
4) Processi di brasatura dolce, brasatura forte e saldobrasatura che
utilizzino materiale d’apporto in quantità minore o uguale a 500
kg/anno;
5) Nel caso in cui venga impiegato più di uno dei processi di cui ai
punti 2 - 3 - 4, il risultato della seguente sommatoria:
Q1 /10.000 + Q2 /1.000 + Q3 /500
deve essere non superiore a 1
dove:
Q1= numero elettrodi / anno
Q2= kg/anno di filo continuo
Q3= kg/anno di materiale d’apporto per brasatura
6) Attività saltuaria di taglio manuale ad ossigas;
7) Attività di taglio al plasma sommerso in idoneo mezzo di
raffreddamento;
8) TIG su acciai non legati ( < 5% per ciascun elemento di lega).
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I gestori per tali impianti non sono tenuti al rispetto delle prescrizioni di cui al
paragrafo 5.4, ma devono esclusivamente compilare la dichiarazione riportata di
seguito ed inviarla al Comune.
I gestori devono poter dimostrare di rientrare all’interno delle soglie dimensionali
indicate, pertanto sono tenuti a conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, le
fatture di acquisto degli elettrodi e delle matasse di filo continuo utilizzati.
d) La pulizia delle attrezzature di verniciatura con solventi deve essere eseguita
utilizzando specifiche apparecchiature di lavaggio chiuse e con movimentazione dei
solventi a ciclo chiuso. In alternativa il lavaggio degli attrezzi deve essere svolto in
cabina di verniciatura sotto aspirazione collegata ad impianto di abbattimento a
carboni attivi ed in modo da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello
smaltimento o dell’eventuale recupero.
e) Le fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione dei prodotti vernicianti
compresi i fondi e gli stucchi a spruzzo, anche se riferite a ritocchi, devono essere
svolte in cabine dotate di idonei impianti per la captazione degli effluenti.
Gli inquinanti originati da tali attività consistono in
PARTICOLATO
COV
Gli effluenti dovranno pertanto essere avviati ad un sistema di abbattimento costituito
da uno stadio di prefiltraggio a secco, per il trattamento del particolato, seguito da
uno stadio di adsorbimento per la riduzione dei COV. Gli impianti dovranno avere le
seguenti caratteristiche minime:
Filtro per il particolato solido
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza minima 98%
Filtro a carboni attivi
Parametri Valori di riferimento
Peso Minimo 150 Kg
Tempo di contatto in s Superiore a 0.03
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Densità di carbone in Kg/mc Compreso tra 400 e 600
Efficienza Minimo 80%
Al fine di evitare il desorbimento dei solventi dai carboni attivi, durante la fase di
essiccazione la temperatura all’ingresso dello stadio di adsorbimento con carboni
attivi non deve superare i 45°C.
L’impianto di assorbimento a carboni attivi dovrà essere dotato di contaore con
almeno 4 cifre che dovrà attivarsi automaticamente e simultaneamente all’attivazione
ed all’aspirazione della cabina di verniciatura.
La frequenza di sostituzione dei carboni attivi dovrà essere determinata utilizzando
la seguente formula ed approssimando per eccesso, il valore ottenuto, ad un numero
intero di ore:
F=Q*k dove
- F è la frequenza di sostituzione dei carboni attivi espressa in ore di funzionamento
al contaore
- Q è il quantitativo di carbone attivo installato espresso in [kg]
- k è il valore del parametro ricavato dalle tabelle che seguono.
.
Il valore di k si ricava dalle tabelle seguenti in funzione dei quantitativi di prodotti
vernicianti pronti all’uso utilizzati e della tipologia degli stessi: nel caso in cui la Ditta
utilizzi una quantità di prodotti vernicianti all’acqua inferiore o uguale al 70 % in peso
rispetto al totale annuo dei prodotti utilizzati si fa riferimento alla tabella 1, altrimenti
alla tabella 2; si precisa che
per “prodotto all’acqua” si intende un prodotto pronto all’uso con contenuto
massimo di solventi pari a 150 g/l;
per “prodotto verniciante pronto all’uso” si intende il prodotto formato da
vernice, diluente ed eventualmente catalizzatore.
Per “quantità di prodotto verniciante utilizzato”, espressa in kg/h, si intende
la quantità di prodotto verniciante pronto all’uso utilizzata nell’intero ciclo di
verniciatura.
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Tabella 1
Utilizzo di prodotti all’acqua inferiore o
uguale al 70% in peso sul totale annuo
Quantità di prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato (P)
espresso in kg/h
k
P=0.6 1
0.6P=1 0.625
1P=2 0.312
2P=20 kg/g 0.227
Tabella 2
Utilizzo di prodotti all’acqua superiore al
70% in peso sul totale annuo
Quantità di prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato (P)
espresso in kg/h
k
P=0.6 2
0.6P=1 1
1P=2 0.5
2P=20 kg/g 0.37
Si raccomanda di tenere presso l’impianto un registro sul quale registrare almeno
mensilmente i quantitativi dei prodotti pronti all’uso utilizzati all’acqua e a solvente.
f) Non sono ammessi prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II
allegato I parte V D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui alla parte
21
21
II allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli isocianati
ammessi in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
3) VALORI LIMITE DI EMISSIONE
L’esercizio, la manutenzione degli impianti di abbattimento e la sostituzione del carbone
attivo devono essere tali da garantire, in tutte le condizioni di funzionamento, il rispetto dei
limiti di emissione di seguito fissati:
PROVENIENZA INQUINANTE LIMITI EMISSIONE
mg/Nmc Kg COV/Kg
prodotto
verniciante
spruzzato
CABINA DI VERNICIATURA
Applicazione a spruzzo e
appassimento di stucchi, fondi e
prodotti vernicianti-essiccazione
Polveri
COV
3
80
/
0.15
Il disservizio del contaore, a servizio della cabina di verniciatura, ove prescritto, comporta la
sospensione delle relative attività di verniciatura sino al ripristino del suo funzionamento.
4) CONTROLLI PERIODICI
Non sono richiesti autocontrolli periodici delle emissioni, ma l’impresa deve trasmettere al
Comune entro il 30 aprile di ogni anno una dichiarazione conforme al modello riportato di
seguito.
5) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 parte II punto 9 recante “modalità di controllo delle emissioni” sono
indicate le seguenti metodiche
22
22
Polveri:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
COV:
COV Adsorbimento su carboni attivi ed analisi
gascromatografica (determinazione
singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
6) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati, sia
a solvente che all’acqua, nonché la documentazione comprovante la sostituzione di ogni
carica di carbone attivo.
I carboni attivi esausti dovranno essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa in
materia di gestione dei rifiuti.
23
23
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “RIPARAZIONE E VERNICIATURA DI CARROZZERIE DI AUTOVEICOLI,
MEZZI E MACCHINE AGRICOLE CON UTILIZZO DI IMPIANTI A CICLO APERTO E
UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL’USO
GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO NON SUPERIORE A 20 KG/GIORNO.”
DITTA__________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 AL 31/12 DELL’ANNO__________
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
PRODOTTI A SOLVENTE
Prodotti vernicianti pronti all’uso totali
PRODOTTI ALL’ACQUA
Prodotti vernicianti pronti all’uso totali
ALTRI PRODOTTI
Diluenti per lavaggio attrezzi
FUNZIONAMENTO CABINE DI VERNICIATURA
Impianto Numero ore al 31 dicembre anno
precedente
Numero ore al 31 dicembre u.s.
24
24
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro per polveri Data sostituzione/rigenerazione Numero ore al contaore
Filtro carbone
attivo
Data sostituzione Peso in Kg Numero ore al contaore
Il Gestore
(firmato digitalmente)
________________________________________
25
25
REGISTRO DEI QUANTITATIVI E DELLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI
UTILIZZATI
Anno Mes
e
Quantitativo di
prodotto verniciante a
base COV
Quantitativo di
prodotto utilizzato a
base acqua
Ore al
contaore
Data eventuale
sostituzione filtri
26
26
MODELLO DI DICHIARAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEI GESTORI DI
IMPIANTI PER ATTIVITA’ DI CUI AL PUNTO 2.C
Al Comune di __________________
Via_____________________________
________________________________
Il sottoscritto
__________________________________________________________________
nato a ____________________ il __________ e residente a
__________________________ (____) in Via
______________________________________________________ n.
_________________, in qualità di gestore dell’impresa (indicare denominazione e ragione
sociale) __________________
________________________________________________________________________
________
con sede legale in
____________________________________________________________ (___) Via
______________________________________________, n°______, tel. _____________,
partita IVA n°_________________________________, numero di addetti ____
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o
uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
Che presso lo stabilimento sito nel Comune di ____________ in via/corso/piazza
_________________________ sono svolte una o più delle seguenti attività (segnare con
una crocetta le attività di interesse):
1) Processi di saldatura ad arco sommerso o a fiamma ossiacetilenica o a resistenza;
2) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi rivestiti in quantità inferiore o
uguale a 10.000/anno;
3) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi a filo continuo (MIG-MAG) il
cui materiale d’apporto sia minore o uguale a 1.000 kg/anno;
4) Processi di brasatura dolce, brasatura forte e saldobrasatura che utilizzino
materiale d’apporto in quantità minore o uguale a 500 kg/anno;
27
27
5) Nel caso in cui venga impiegato più di uno dei processi di cui ai precedenti punti 2,
3 e 4, deve verificarsi la seguente condizione:
(Q1 /10.000 + Q2 /1.000 + Q3 /500) < 1
dove:
Q1= numero elettrodi / anno
Q2= kg/anno di filo continuo
Q3= kg/anno di materiale d’apporto per brasatura
6) Attività saltuaria di taglio manuale ad ossigas;
7) Attività di taglio al plasma sommerso in idoneo mezzo di raffreddamento;
8) TIG su acciai non legati (<5% per ciascun elemento di lega).
Dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi
dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679
SI IMPEGNA
a conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, le fatture di acquisto degli elettrodi e delle
matasse di filo continuo utilizzati.
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
28
28
5.3) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dei impianti utilizzati per la produzione
di calcestruzzo.
1) FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la produzione di calcestruzzo sono autorizzati allo svolgimento delle
seguenti operazioni:
Stoccaggio del cemento e dei materiali inerti;
Selezionatura, pesatura e movimentazione dei materiali impiegati nel processo
produttivo;
Dosaggio acqua e miscelazione;
Carico autobetoniera
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
Le emissioni di polveri derivanti dalla fase di caricamento del cemento nei silos di stoccaggio
devono essere captate e convogliate ad un sistema di abbattimento con filtri a tessuto.
Le emissioni diffuse derivanti dalla movimentazione dei materiali inerti devono essere
contenute mediante la copertura dei nastri trasportatori o attraverso sistemi di bagnatura
automatici dei nastri che si attivino automaticamente al passaggio del materiale sul nastro
stesso.
Le fasi di lavorazione relative a pesatura cemento e scarico delle materie prime
nell’autobetoniera devono essere contenute adottando un sistema di captazione e
convogliamento dell’aria polverulenta ad un filtro a tessuto e installando un box chiuso
superiormente e lateralmente, dimensionato in modo da garantire la necessaria accessibilità
agli operatori.
Qualora siano presenti cumuli di materiale, la distanza tra i punti di scarico dei nastri
trasportatori e il vertice del cumulo dei materiali trattati non deve essere superiore a due
metri.
Dovrà essere eseguita un’adeguata nebulizzazione dei cumuli di deposito dei materiali
all’aperto, tale da mantenere i suddetti cumuli sempre umidi; in alternativa il materiale
polverulento potrà essere stoccato in piazzole confinate con apposite paratie almeno su tre
lati di altezza adeguata, e, per materiali a granulometria fine, dovrà essere prevista anche
una copertura.
29
29
La movimentazione dei cumuli dovrà essere eseguita adottando provvedimenti atti a
contenere la produzione di polvere e ad impedirne la diffusione.
L’intera area destinata alle lavorazioni, con particolare riferimento alle zone interessate dalla
movimentazione dei mezzi pesanti e delle macchine operatrici, deve essere dotata di idoneo
impianto di irrigazione con cui mantenere la pavimentazione costantemente umida.
Ove necessario, deve essere predisposto un efficace sistema di lavaggio delle ruote dei
mezzi in uscita dall’impianto per evitare il trascinamento delle polveri; tale impianto deve
essere dotato di griglia che impedisca alle ruote dei mezzi di entrare in contatto con i fanghi
depositati sul fondo.
Sono autorizzate le emissioni in atmosfera derivanti dagli sfiati dei silos contenenti sostanze
polverulente (comprese le ceneri leggere), a condizione che gli stessi siano presidiati da un
sistema di filtrazione a secco, la cui efficienza di abbattimento sia almeno pari al 90%. Il
sistema filtrante dovrà essere mantenuto in efficienza secondo le indicazioni del costruttore.
Qualunque anomalia di funzionamento o interruzione di esercizio dei sistemi di abbattimento
comporta la sospensione delle relative fasi lavorative per il tempo necessario alla rimessa
in efficienza dei sistemi stessi.
I filtri a tessuto, installati per l’abbattimento delle polveri, dovranno avere le seguenti
caratteristiche:
Parametri Valori di riferimento
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza totale stadi di filtrazione Minimo 90%
I sistemi di abbattimento delle polveri con filtro a tessuto, compresi quelli a servizio dei silos,
dovranno essere eserciti secondo le indicazioni del costruttore e sottoposti a controllo per
verificarne lo stato di usura con una frequenza almeno semestrale, al fine della loro
eventuale sostituzione.
30
30
3) CONTROLLI PERIODICI
L’impresa deve trasmettere telematicamente all’Autorità Competente, entro il 30 aprile di
ogni anno, una dichiarazione conforme al modello riportato di seguito.
4) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto delle materie prime
utilizzate.
31
31
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI PRODUZIONE DI CALCESTRUZZO.
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materie prime Utilizzati
Nome Kg/anno
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro per polveri Data sostituzione/rigenerazione
Il Gestore
(firmato digitalmente)
________________________________________
32
32
5.4) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “saldatura e taglio
termico di oggetti e superfici metalliche ferrose e non ferrose”
1) CAMPO DI APPLICAZIONE
Rientrano all’interno di questo provvedimento le tipologie di saldatura e taglio termico
elencate di seguito:
- Saldatura con fiamma ossiacetilenica;
- Saldatura ad arco elettrico, che può essere suddivisa in
o Con elettrodo rivestito;
o Con fili animati;
o MIG/MAG;
o Ad arco sommerso
o TIG;
- Saldatura al plasma;
- Saldatura a resistenza;
- Brasatura dolce, brasatura forte e saldobrasatura;
- Saldatura a fascio elettronico;
- Saldatura laser.
Il taglio termico comprende:
- Taglio ossigas
- Taglio al plasma
- Taglio laser
- Taglio maser
Le emissioni derivanti da “saldatura e taglio termico di oggetti e superfici metalliche ferrose
e non ferrose” che svolgono esclusivamente le attività ricadenti all’interno del seguente
elenco (elenco 1) devono essere captate e convogliate all’esterno o in alternativa devono
essere svolte in locali con presenza di idonei ricambi d’aria, fermo restando il rispetto della
norma in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro.
(elenco 1):
1) Attività saldatura ad arco sommerso o a fiamma ossiacetilenica o a resistenza;
33
33
2) Attività di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi rivestiti in quantità inferiore o uguale
a 10.000/anno;
3) Attività di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi a filo continuo (MIG-MAG) il cui
materiale d’apporto sia minore o uguale a 1.000 kg/anno;
4) Attività di brasatura dolce, brasatura forte e saldobrasatura che utilizzino materiale
d’apporto in quantità minore o uguale a 500 kg/anno;
5) Nel caso in cui venga impiegato più di uno dei processi di cui ai punti 2, 3 e 4, deve
verificarsi la seguente condizione:
(Q1 /10.000 + Q2 /1.000 + Q3 /500) < 1
dove:
Q1= numero elettrodi / anno
Q2= kg/anno di filo continuo
Q3= kg/anno di materiale d’apporto per brasatura
6) Attività saltuaria di taglio manuale ad ossigas;
7) Attività di taglio al plasma sommerso in idoneo mezzo di raffreddamento;
8) TIG su acciai non legati (<5% per ciascun elemento di lega).
I Gestori di impianti ricompresi in elenco 1 non sono tenuti al rispetto delle prescrizioni di cui
all’allegato 2 parte II né delle prescrizioni di cui al successivo punto 2), ma devono
esclusivamente compilare la dichiarazione riportata di seguito ed inviarla al Comune.
I gestori devono poter dimostrare di rientrare all’interno delle soglie dimensionali indicate,
pertanto sono tenuti a conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, le fatture di acquisto
degli elettrodi, delle matasse di filo continuo e delle schede tecniche degli acciai utilizzati.
Devono invece presentare domanda di autorizzazione e sono tenuti al rispetto delle
prescrizioni di cui al presente allegato i gestori di stabilimenti in cui sono presenti impianti di
“saldatura e taglio termico di oggetti e superfici metalliche ferrose e non ferrose” che
svolgono almeno una delle attività che sono comprese nel campo di applicazione del
presente provvedimento e che non rientrano all’interno dell’elenco 1.
2) PRESCRIZIONI TECNICO-GESTIONALI
Le attività di saldatura e taglio termico di oggetti e superfici metalliche devono essere svolte
in locali con presenza di idonei ricambi d’aria.
34
34
Le emissioni devono essere captate e convogliate ad un impianto di abbattimento avente
almeno le seguenti caratteristiche:
PARAMETRI VALORI DI RIFERIMENTO
Tipologie di filtro Filtri a tessuto
Velocità di filtrazione Inferiore a 0.02 m/s
Efficienza filtri Minimo 90%
In alternativa
PARAMETRI VALORI DI RIFERIMENTO
Tipologie di filtro Filtri in microfibra
Efficienza complessiva filtri Minimo 90%
Dovranno essere rispettati i seguenti limiti alle emissioni
Inquinante Valore limite in concentrazione
Polveri 10 mg/Nmc
Metalli Tab B Classe III 5 mg/Nmc
Ni-Cd-Cr (VI) 1 mg/Nmc
3) CONTROLLI PERIODICI
a) L’impresa deve trasmettere, al Comune, entro il 30 Aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
b) Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la
verifica del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al
Comune entro il 30 aprile.
35
35
4) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 punto 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
Metalli UNI EN 14385
L'impresa deve conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, a disposizione dell’Autorità
Competente al Controllo, i certificati di analisi degli autocontrolli delle emissioni e le fatture
di acquisto degli elettrodi e delle matasse di filo continuo utilizzati.
36
36
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “SALDATURA E TAGLIO TERMICO DI OGGETTI E SUPERFICI
METALLICHE FERROSE E NON FERROSE”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima UTILIZZATI
Nome Kg/anno oppure
quantità/anno
37
37
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
ALTRE OPERAZIONI
Indicare altre operazioni svolte
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
Filtro per polveri Data sostituzione/rigenerazione
38
38
MODELLO DI DICHIARAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEI GESTORI DI
IMPIANTI PER ATTIVITA’ DI CUI ALL’ELENCO 1 PARAGRAFO 1
Al Comune di __________________
Via___________________________
__
_____________________________
___
Il sottoscritto
__________________________________________________________________
nato a ____________________ il __________ e residente a
__________________________ (____) in Via
______________________________________________________ n.
_________________, in qualità di gestore dell’impresa (indicare denominazione e ragione
sociale) __________________
________________________________________________________________________
________
con sede legale in
____________________________________________________________ (___) Via
______________________________________________, n°______, tel. _____________,
partita IVA n°_________________________________, numero di addetti ____
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o
uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
Che presso lo stabilimento sito nel Comune di ____________ in via/corso/piazza
_________________________ sono svolte una o più delle seguenti attività (segnare con
una crocetta le attività di interesse)
1) Processi di saldatura ad arco sommerso o a fiamma ossiacetilenica o a resistenza;
2) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi rivestiti in quantità inferiore o
uguale a 10.000/anno;
3) Processi di saldatura in cui vengono utilizzati elettrodi a filo continuo (MIG-MAG) il
cui materiale d’apporto sia minore o uguale a 1.000 kg/anno;
39
39
4) Processi di brasatura dolce, brasatura forte e saldobrasatura che utilizzino
materiale d’apporto in quantità minore o uguale a 500 kg/anno;
5) Nel caso in cui venga impiegato più di uno dei processi di cui ai precedenti punti 2,
3 e 4, deve verificarsi la seguente condizione:
(Q1 /10.000 + Q2 /1.000 + Q3 /500) < 1
dove:
Q1= numero elettrodi / anno
Q2= kg/anno di filo continuo
Q3= kg/anno di materiale d’apporto per brasatura
6) Attività saltuaria di taglio manuale ad ossigas;
7) Attività di taglio al plasma sommerso in idoneo mezzo di raffreddamento;
8) TIG su acciai non legati (<5% per ciascun elemento di lega).
Dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi
dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679
SI IMPEGNA
a conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, le fatture di acquisto degli elettrodi, delle
matasse di filo continuo e delle schede tecniche degli acciai utilizzati.
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
40
40
5.5) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “tipografia, litografia,
serigrafia con utilizzo di prodotti per la stampa (inchiostri, vernici e similari) non
superiore a 30 kg/g”
1) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
Gli effluenti aeriformi che si generano dalle seguenti fasi di lavorazione:
- Applicazione/essiccazione inchiostri e colori nella stampa off-set a foglio;
- Applicazione/essiccazione di prodotti vernicianti a base acquosa su supporti di carta
o cartone;
- Applicazione/essiccazione di prodotti vernicianti a base solvente su supporti di carta
o cartone;
- Applicazione/essiccazione di inchiostri a base solvente nella stampa di materiali
plastici;
- Applicazione/essiccazione di inchiostri a base acquosa nella stampa di materiali
plastici;
- Applicazione/essiccazione di inchiostri e vernici di finitura a base solvente nella
stampa rotocalco di film plastici in polietilene e polipropilene;
- Applicazione/essiccazione di inchiostri e vernici di finitura a base acquosa nella
stampa rotocalco di materiali plastici in genere.
devono essere captati nel modo migliore possibile con l’impiego di chiusure, coperture,
cappe o aspirazioni localizzate, convogliati in atmosfera ed eventualmente depurati con
idoneo impianto di abbattimento, nel rispetto dei valori limiti fissati per le Sostanze
Organiche Volatili originate.
Qualora sia presente un impianto a carboni attivi lo stesso dovrà essere esercito secondo
le indicazioni del costruttore ed i carboni attivi dovranno essere sostituiti con opportuna
frequenza.
Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II allegato I
parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui alla parte II
allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ad eccezione degli isocianati ammessi in
quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
41
41
L'esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione di seguito fissati:
Lavorazione Consumo di
inchiostri,
vernici e
simili
Inquinante Valore limite
(concentrazion
e) mg/Nmc
Valore limite
g/h
Applicazione/essiccazione
di inchiostri/prodotti
vernicianti a base acquosa
e a base solvente
<= 5 Kg/g C.O.V. / /
Applicazione/essiccazione
inchiostri/prodotti
vernicianti a base acquosa
e a base solvente
>5 Kg/g e <=
30 Kg/g C.O.V. 50 600
Sono da ritenersi trascurabili ai fini dell’inquinamento atmosferico e pertanto non soggette
a prescrizioni le emissioni derivanti dalle operazioni di lavaggio con solventi delle
apparecchiature per la stampa.
Negli impianti serigrafici la pulizia dei telai, se eseguita con utilizzo di diluenti organici, dovrà
avvenire sotto aspirazione e convogliamento all’esterno dei vapori prodotti. Per l’emissione
derivante dal lavaggio telai non si fissano limiti né controlli periodici.
2) CONTROLLI PERIODICI
L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 Aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la verifica
del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al Comune entro
il 30 aprile
42
42
3) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 punto 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
COV:
COV Adsorbimento su carboni attivi ed
analisi gascromatografica
(determinazione singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
4) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati, sia
a solvente che all’acqua.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento.
43
43
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “TIPOGRAFIA, LITOGRAFIA, SERIGRAFIA CON UTILIZZO DI PRODOTTI
PER LA STAMPA (INCHIOSTRI, VERNICI E SIMILARI) NON SUPERIORE A 30 KG/G”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
Inchiostri a solvente organico
Inchiostri a base acquosa
Diluenti
Diluenti per lavaggio attrezzi
Vernici a solvente organico
Vernici a base acquosa
Altre
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
44
44
5.6) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “sgrassaggio
superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10
kg/g e 2000 kg/anno e con consumo massimo teorico non superiore a 1000
kg/anno per le sostanze o le miscele etichettate con le indicazioni di pericolo
H341, H351 e H371”
1) FASI LAVORATIVE
Gli impianti per lo sgrassaggio di superfici metalliche sono autorizzati a svolgere
esclusivamente l’attività di sgrassaggio con solventi.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
Le emissioni derivanti da operazioni di sgrassaggio nelle quali non siano utilizzati solventi
alogenati caratterizzati dalle indicazioni di pericolo H341, H351 e H371, e nelle quali si
utilizzino solventi in quantità inferiore a 0.5 Kg/g, equivalenti a 2,5 Kg/sett, non necessitano
di un sistema di abbattimento degli inquinanti; le lavorazioni dovranno avvenire in locali
dotati di idonei ricambi d’aria nel rispetto delle norme in materia di Salute e Sicurezza degli
ambienti di lavoro.
Tutti gli impianti di sgrassaggio che utilizzano solventi alogenati con indicazioni di pericolo
H341, H351 e H371 in quantità non superiore a 1000 kg/anno e solventi organici in quantità
compresa tra 0.5 kg/g e 10 kg/g, e comunque non superiore a 2000 kg/anno, dovranno
essere effettuate secondo le prescrizioni di seguito indicate.
Le attività di sgrassaggio dovranno essere eseguite in macchine di lavaggio a circuito
chiuso, dove con macchine a circuito chiuso si intendono quelle macchine completamente
chiuse ad eccezione dei portelli a chiusura ermetica per il carico e scarico dei pezzi, e degli
sfiati di pompe, distillatori ecc.
La macchina di lavaggio a circuito chiuso deve essere dotata di un sistema per l’aspirazione
di un solvente rilasciato dagli sfiati e durante l’apertura del portello di carico e scarico.
Gli effluenti originati dall’operazione di sgrassaggio devono essere convogliati ad un filtro a
carboni attivi con o senza rigenerazione automatica, che garantisca sempre il rispetto del
seguente valore limite alle emissioni:
45
45
Fase di
provenienza
Inquinante Limiti
Valore limite
concentrazione
[mg/Nmc]
Valore limite flusso di
massa [g/h]
Sgrassaggio COV alogenati con
indicazioni di pericolo
H341 H351 e H371
20 100
COV diversi da quelli
sopra
75
Gli impianti di abbattimento dovranno avere almeno le seguenti caratteristiche:
Filtro a carbone attivo con rigenerazione
Parametri Dati di riferimento
Temperatura di funzionamento <45 °C
Capacità di adsorbimento Min 10%
Peso di carbone installato 200 Kg minimo
Temperatura del fluido di rigenerazione Min 95°C-max 250°C
Filtro a carbone attivo senza rigenerazione
Parametri Valori di riferimento
Tempo di contatto Superiore a 0.03 s
Densità del carbone Compreso tra 400 e 600 kg/mc
Peso di carbone installato 150 kg
Efficienza di abbattimento Minimo 80%
46
46
Gli impianti a carbone attivo con e senza rigenerazione devono essere dotati di contaore
con almeno 4 cifre che dovrà attivarsi automaticamente e simultaneamente all’attivazione
dell’aspirazione posta sulla macchina di sgrassaggio.
Negli impianti senza rigenerazione la frequenza di sostituzione dei filtri deve comunque
essere non inferiore alle due settimane.
Nelle macchine di lavaggio non possono essere utilizzati solventi organici di cui alla tabella
D, classe 1, parte II Allegato I alla parte V al D. Lgs. 152/2006.
Nel caso in cui sia installato un filtro con rigenerazione, la stessa dovrà essere eseguita
seguendo le indicazioni del costruttore; la frequenza di sostituzione del carbone attivo in
questo caso viene stabilita in base a quanto progettato dal costruttore della macchina in
funzione sia del numero di rigenerazioni previste che del quantitativo di carbone presente
nella macchina stessa.
Nel caso in cui sia installato un filtro a carboni attivi senza rigenerazione dovrà essere
sostituito con la frequenza determinata come segue.
La frequenza di sostituzione del carbone attivo dovrà essere calcolata secondo la seguente
formula:
F=Q*k dove
- F è la frequenza di sostituzione dei carboni attivi espressa in ore di funzionamento
della cabina misurate al contaore
- Q è il quantitativo di carbone attivo installato espresso in [kg]
- k è il parametro il cui valore si ricava dalla tabella seguente, in funzione dei quantitativi
di solvente utilizzati.
Quantità media di solvente
consumato
Coefficiente K
[kg/g]
<2 1
2<=P<4 0.5
4<=P<6 0.33
6<=P<8 0.25
8<=P<10 0.2
47
47
Si raccomanda di tenere presso l’impianto un registro sul quale registrare almeno
mensilmente i quantitativi di solvente utilizzati, nonché annotare la sostituzione dei carboni
attivi.
3) CONTROLLI PERIODICI
c) L’impresa deve trasmettere, al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
d) Dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni con cadenza biennale per la
verifica del rispetto dei limiti imposti e trasmettere i risultati all’Autorità competente entro
il 30 aprile.
4) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti, individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 punto 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
COV:
COV Adsorbimento su carboni attivi ed
analisi gascromatografica
(determinazione singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
5) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei solventi utilizzati e le
relative schede tecniche.
Dovrà essere mantenuta presso l’impianto per almeno 5 anni tutta la documentazione
comprovante tutte le operazioni di rigenerazione/sostituzione dei carboni attivi.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento.
48
48
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “SGRASSAGGIO SUPERFICIALE DEI METALLI CON CONSUMO
COMPLESSIVO DI SOLVENTI NON SUPERIORE A 10 KG/G E 2000 KG/ANNO E CON
CONSUMO MASSIMO TEORICO NON SUPERIORE A 1000 KG/ANNO PER LE
SOSTANZE O LE MISCELE ETICHETTATE CON INDICAZIONI DI PERICOLO H341, H351
E H371”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Quantitativi utilizzati
Solventi Kg/anno
49
49
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro a carboni attivi Data sostituzione
o rigenerazione
Peso in kg (in
caso di
sostituzione)
Numero ore al
contaore
Nel caso di impianti a carboni attivi con rigenerazione specificare se è stata effettuata una
sostituzione o una rigenerazione
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
50
50
5.7) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “tempra di metalli con
consumo di olio non superiore a 10 kg/g e 2.2 ton/anno”
1) FASI LAVORATIVE
I trattamenti di tempra con consumo di olio non superiore a 10 kg/giorno, inteso come valore
medio annuo ovvero non superiore a 2,2 t/anno, sono costituiti da una fase di riscaldamento
seguita da un raffreddamento rapido (nel caso specifico, spegnimento in olio). Le operazioni
svolte in atmosfera ambiente (libera) e/o atmosfera controllata (riducente) in appositi forni
si sviluppano attraverso le seguenti fasi lavorative:
a) Riscaldamento;
b) Nitrurazione;
c) Spegnimento-Rinvenimento.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
Gli effluenti aeriformi che si generano dalle fasi sopra indicate devono essere captati e
convogliati prima dello scarico in atmosfera ad idonei impianti di abbattimento aventi almeno
le seguenti caratteristiche:
Filtro a tessuto
Parametri Valori di riferimento
Tipo di tessuto Tessuto non tessuto-Cellulosa
Efficienza filtri Minimo 98%
Sistema di controllo Pressostato differenziale per il controllo del
grado di efficienza dei mezzi filtranti
Filtri elettrostatici
Parametri Valori di riferimento
Superficie di captazione per mc di portata di
effluente gassoso da trattare [mq min/mc]
min 1.6-max 2.3
Velocità di attraversamento effluente
gassoso [m/s]
min 1.16-max 2.5
Tempo di permanenza [s] min 1-max 15
51
51
Torre di lavaggio
Parametri Valori di riferimento
Altezza del riempimento > 1 m
Portata liquido di lavaggio per ogni mc/s di
effluente da trattare [l/s]
Minimo 0.8
Massimo 10
Velocità effluente gassoso [m/s] 2-3
Tempo di contatto [s] 0.4-0.6
Perdite di carico [mm H2O] 50-180
Sistema di controllo Controlli automatici del livello e reintegro dei
liquidi
3) VALORI LIMITE DI EMISSIONE
L’esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
Lavorazione Inquinante Limiti emissione
mg/Nmc
Tempra di metalli Polveri totali comprese nebbie oleose
Ammoniaca
IPA
CO
10
15
0.01
100
4) CONTROLLI PERIODICI
L’impresa deve trasmettere, al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
Dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni con cadenza biennale per la verifica
del rispetto dei limiti imposti e trasmettere i risultati all’Autorità competente entro il 30 aprile.
52
52
5) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti, individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell'allegato 2 punto 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” sono indicate
le seguenti metodiche:
Polveri totali comprese
nebbie oleose
Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1 + UNICHIM
759
Ammoniaca CTM 027/97
IPA ISTISAN 97/35 (all. 3)
CO UNI EN 15058:2006
5) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento
53
53
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “TEMPRA DI METALLI CON CONSUMO DI OLIO NON SUPERIORE A 10
KG/G E 2.2 TON/ANNO”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Oli Kg/anno
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
54
54
5.8) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “utilizzazione di
mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti non superiore a
100 kg/g”
1) CAMPO DI APPLICAZIONE
Rientrano in questo provvedimento le emissioni derivanti da impianti che utilizzano mastici
e sostanze collanti in quantità non superiore a 100 Kg/g.
Tra queste, non devono essere autorizzati impianti di incollaggio con utilizzo di prodotti
collanti aventi contenuto di solvente nullo e privi di isocianati e sostanze ritenute
cancerogene come individuate in Tabella A.1 alla parte II allegato I alla parte V del D. Lgs.
152/2006; pertanto i Gestori non sono tenuti a presentare domanda di autorizzazione alle
emissioni in atmosfera per tali impianti e non sono tenuti al rispetto delle prescrizioni di cui
al presente allegato, ma devono esclusivamente compilare la dichiarazione riportata di
seguito ed inviarla al Comune. Inoltre i gestori devono dimostrare di rientrare all’interno delle
soglie dimensionali indicate, pertanto sono tenuti a conservare in stabilimento, per almeno
5 anni, le fatture di acquisto delle sostanze collanti e le relative schede di sicurezza.
Tutti gli impianti che utilizzano mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti
in quantità inferiore o uguale a 100 Kg/g e che non rientrano nella precedente categoria
devono rispettare le prescrizioni di cui al presente allegato.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
Gli impianti che utilizzano mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti in
quantità inferiore o uguale a 100 Kg/g e che devono essere autorizzate ai sensi di quanto
disposto al punto 1) sono autorizzati allo svolgimento di:
1) Incollaggio non a spruzzo delle parti eseguito su banchi o macchine di incollaggio
2) essiccamento dei pezzi in forni
Per sostanze collanti si intendono le sostanze costituite da macromolecole di origine
naturale o sintetica che, poste fra superfici di materiali uguali o diversi, ne permettono
l’adesione per allontanamento del solvente, o per fusione e successiva solidificazione,
oppure per pressione o per effetto chimico di reticolazione; nel caso in cui un prodotto
collante derivi dalla miscelazione di più componenti, per il calcolo dei quantitativi si fa
riferimento al totale.
55
55
Non sono ammesse sostanze collanti che possano produrre in emissione Sostanze
organiche Volatili libere appartenenti alla Tabella A1, paragrafo 1 o alle classi I e II della
Tabella D, paragrafo 4 della Parte II Allegato I alla parte V del D. Lgs. 152/2006.
Per le emissioni derivanti da attività di incollaggio con utilizzo di collanti inferiore/uguale a 5
kg/settimana dovrà essere assicurata la presenza di idonei ricambi d’aria ambiente.
Per le emissioni derivanti da incollaggio con utilizzo di collanti superiore a 5 kg/settimana e
inferiore a 100 kg/giorno dovrà essere prevista la captazione dell’effluente e il suo
convogliamento all’esterno attraverso un idoneo impianto di abbattimento al fine di rispettare
il seguente valore limite all’emissione:
Inquinante Valore limite in concentrazione
COV 80 mg/Nmc
Il sistema di abbattimento utilizzato dovrà avere le caratteristiche di seguito specificate:
Filtro a carbone attivo
Parametri Valori di riferimento
Quantità di carbone attivo installato Superiore a 150 kg
Efficienza minima di abbattimento 80%
Velocità superficiale dell’effluente gassoso [m/s] <= 0.4
Temperatura dell’effluente gassoso [°C] <=45
Tempo di contatto [s] >=1.5
Spessore del letto [m] >=0.5
Impianto di combustione termica
Parametri richiesti Dati di progetto
T di esercizio [°C] 700-1300
Velocità dell’effluente gassoso [m/s] 6-15
Tempo di permanenza [s] 0.3-2
Accensione automatica quando T fumi [°C] 120
56
56
Impianto di combustione catalitica
Parametri richiesti Dati di progetto
T di esercizio [°C] 300-600
Velocità di attraversamento del letto [m/s] 1.8-10.5
Volume di catalizzatore per mc di portata di effluente da
trattare [mc / mc/s]
0.06-0.12
Spessore del letto [m] 0.2-0.6
Tempo di permanenza [s] 0.06-0.3
Tipo di bruciatore Modulante
Accensione automatica quando T fumi [°C] 120
L’esercizio e la manutenzione degli impianti di abbattimento devono essere tali da garantire,
in tutte le condizioni di funzionamento dell’impianto, il rispetto del valore limite fissato
La sostituzione di ogni carica di carbone attivo dovrà essere effettuata con una periodicità
determinata facendo riferimento ad una capacità di adsorbimento del carbone attivo pari al
20%.’
3) CONTROLLI PERIODICI
L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito, nella quale siano indicati il consumo di materie
prime utilizzate nell’arco dell’anno. Unitamente alla dichiarazione annuale dovranno essere
inviate le schede tecniche dei prodotti utilizzati.
Con frequenza biennale gli impianti con consumo di sostanze collanti superiore a 5
Kg/settimana dovranno effettuare autocontrolli delle emissioni per la verifica del rispetto dei
limiti imposti; i risultati dovranno essere trasmessi al Comune entro il 30 aprile.
4) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 paragrafo 9 recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
57
57
Polveri:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
COV Adsorbimento su carboni attivi ed
analisi gascromatografica
(determinazione singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
5) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati e le
relative schede di sicurezza, nonché, in caso sia installato un impianto a carboni attivi, la
documentazione comprovante la sostituzione di ogni carica di carbone attivo. I carboni attivi
esausti dovranno inoltre essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa in materia di
gestione dei rifiuti.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento
58
58
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “UTILIZZAZIONE DI MASTICI E COLLE CON CONSUMO COMPLESSIVO
DI SOSTANZE COLLANTI NON SUPERIORE A 100 KG/G”
DITTA
________________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
Dovranno essere indicate nello specifico le tipologie di colle utilizzate e dovranno essere
allegate le schede di sicurezza dalle quali sia possibile evincere la relativa composizione e
gli ingredienti.
59
59
IMPIANTO DI ABBATTIMENTO A CARBONE ATTIVO
Filtro a carbone attivo Data sostituzione Peso in kg
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
60
60
MODELLO DI DICHIARAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEI GESTORI PER
IMPIANTI CHE NON NECESSITANO DI AUTORIZZAZIONE (PARAGRAFO 1)
Al Comune di __________________
Via___________________________
__
_____________________________
___
Il sottoscritto __________________________________________________________
nato a ____________________ il __________ e residente a
__________________________ (____) in Via
______________________________________________________ n.
_________________, in qualità di gestore dell’impresa (indicare denominazione e ragione
sociale) __________________
________________________________________________________________________
________
con sede legale in
____________________________________________________________ (___) Via
______________________________________________, n°______, tel. _____________,
partita IVA n°_________________________________, numero di addetti ____
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o
uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
Che presso lo stabilimento sito nel Comune di ____________ in via/corso/piazza
_________________________ si svolge attività di incollaggio con utilizzo di mastici e
prodotti collanti non superiori a 100kg/g e aventi contenuto di solvente nullo e privi di
isocianati e sostanze ritenute cancerogene come individuate in Tabella A1 alla parte II
allegato I alla parte V del D. Lgs. 152/2006.
Dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi
dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679.
61
61
SI IMPEGNA
a conservare in stabilimento, per almeno 5 anni, le fatture di acquisto dei prodotti collanti
utilizzati e le relative schede di sicurezza.
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
62
62
5.9) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “torrefazione di caffé
ed altri prodotti tostati con produzione non superiore a 450 kg/g”
1) Fasi lavorative
Gli impianti per la torrefazione di caffè ed altri prodotti tostati con produzione non superiore
a 450 kg/g sono autorizzati allo svolgimento delle seguenti operazioni:
1) Stoccaggio materie prime in sacchi;
2) Pesatura e trasporto;
3) Carico della tostatrice;
4) Essiccazione, torrefazione;
5) Raffreddamento.
6) Stoccaggio in sacchi del prodotto finito;
2) Prescrizioni di carattere tecnico e gestionale
Non necessitano l’installazione di sistemi di abbattimento le emissioni provenienti dalle fasi
di stoccaggio materie prime in sacchi, pesatura e trasporto, caricamento (fasi 1-2-3) nel
caso in cui il caricamento della tostatrice avvenga manualmente, e dalla fase di
raffreddamento (fase 5) e stoccaggio in sacchi del prodotto finito (fase 6).
Nel caso di caricamento pneumatico gli effluenti derivanti dalle fasi 2 e 3 devono essere
captati e convogliati a un depolveratore a mezzo filtrante avente almeno le seguenti
caratteristiche:
Parametri richiesti Dati di riferimento
Velocità di attraversamento [m/s] <0.04
Grammatura g/mq >250
Gli effluenti aeriformi che si generano dalla fase di essiccazione e tostatura del caffè e altri
prodotti simili devono essere captati e convogliati prima dello scarico in atmosfera ad un
impianto di abbattimento del tipo a combustione termica o catalitica, aventi almeno le
seguenti caratteristiche:
63
63
Impianto di combustione termica
Parametri richiesti Dati di progetto
T di esercizio [°C] 600-1300
Velocità dell’effluente gassoso [m/s] 6-15
Tempo di permanenza [s] 0.3-1
Accensione automatica quando T fumi [°C] 120
Impianto di combustione catalitica
Parametri richiesti Dati di progetto
T di esercizio [°C] 300-600
Velocità di attraversamento del letto [m/s] 1.8-10.5
Volume di catalizzatore per mc di portata di effluente da
trattare
0.06-0.12
Spessore del letto [m] 0.2-0.6
Tempo di permanenza [s] 0.06-0.3
Tipo di bruciatore Modulante
Accensione automatica quando T fumi [°C] 120
3) Valori limite di emissione
L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
64
64
Fase di provenienza Impianto di abbattimento Inquinante Limiti Emissione
[mg/mc] a 0°C e 1
atm
Pesatura e trasporto
Carico tostatrice
SI se il caricamento è
pneumatico
Polveri 20 NO in caso di
caricamento manuale (il
limite si intende rispettato)
Essiccazione e tostatura SI Polveri
SOX
NOX
COV
(espresse
come COT)
20
35
500
50
4) Controlli periodici
L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
Con cadenza annuale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la verifica
del rispetto dei limiti imposti riguardanti esclusivamente l’emissione derivante dalla fase di
essiccazione e tostatura; i risultati dovranno essere trasmessi al Comune entro il 30 aprile
di ogni anno.
5) Metodiche per il controllo delle emissioni
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 paragrafo 9 recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
65
65
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
SOX UNI EN 14791, ISTISAN
98/2, UNI 10393.
NOX UNI EN 10878
UNI EN 14792
COV UNI EN 13649:2015
6) Altre prescrizioni
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto delle materie prime
utilizzate.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento
66
66
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “TORREFAZIONE DI CAFFE’ ED ALTRI PRODOTTI TOSTATI CON
PRODUZIONE NON SUPERIORE A 450 KG/G”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia Prima Potenzialità
(kg/ciclo)
Fase di tostatura
N.giorni/settimana di
tostatura
Caffè o altri prodotti
tostati
kg/anno
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
67
67
5.10) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “LAVORAZIONI
MECCANICHE DEI METALLI E / O TRATTAMENTI SUPERFICIALI E / O ALTRE
LAVORAZIONI DEI METALLI”
1) CAMPO DI APPLICAZIONE
Gli impianti di “lavorazioni meccaniche dei metalli e / o trattamenti superficiali e / o altre
lavorazioni dei metalli” effettuano le seguenti operazioni:
ELENCO 1 - lavorazioni ad emissioni scarsamente rilevanti
bordatura
calandratura
aggraffatura
fustellatura
Elettroerosione a tuffo o a filo con acqua come mezzo dielettrico
flangiatura
limatura
piallatura
stampaggio a freddo (imbutitura, piegatura)
sgrassaggio senza utilizzo di solventi organici
lavorazioni di:
spianatura
burattatura
rettifica
molatura
levigatura
se effettuate esclusivamente ad acqua
ELENCO 2 - lavorazioni meccaniche dei metalli
Alesatura
Burattatura, se non a acqua
Cesoiatura
Filettatura
Foratura
68
68
Trapanatura
Fresatura
Maschiatura
Rifilatura
Tornitura
Troncatura
Tranciatura
ELENCO 3 - trattamenti superficiali
Affilatura
Carteggiatura
Granigliatura
Lapidellatura
Lappatura
Levigatura se non a acqua
Molatura se non a acqua
Nastratura
Pallinatura
Rettifica se non a acqua
Sabbiatura
Sbavatura
Smerigliatura
Spazzolatura
Spianatura se non a acqua
Trattamenti superficiali (solo decapaggio) con acidi (acido cloridrico, acido solforico,
acido fosforico, acido nitrico e acido fluoridrico) (*)
(*) Non sono ricompresi nel presente provvedimento di autorizzazione le operazioni
di decapaggio in stabilimenti che svolgono attività di anodizzazione, galvanotecnica
e fosfatazione di superfici metalliche.
ELENCO 4 - altre lavorazioni
Metallizzazione a fiamma
Stampaggio a caldo (forgia, fucinatura, ecc.)
69
69
Elettroerosione a tuffo o a filo con mezzo dielettrico diverso da acqua
Non necessitano di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermo restando il rispetto
delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, gli
stabilimenti con emissioni scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento
atmosferico derivanti esclusivamente da:
lavorazioni di cui all’elenco 1 - lavorazioni ad emissioni scarsamente rilevanti
le lavorazione meccaniche dei metalli di cui all’elenco 2 con un consumo
complessivo di olio (come tale o frazione di emulsione oleosa) inferiore a 500
kg anno.
I Gestori di stabilimenti nuovi od esistenti non sono pertanto tenuti a presentare
domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera e non sono tenuti al rispetto delle
prescrizioni della presente autorizzazione generale, ma devono esclusivamente
compilare la dichiarazione riportata in allegato ed inviarla al Comune, preventivamente
all’installazione o trasferimento, nel caso di stabilimenti nuovi o entro gli stessi termini
stabiliti per la presentazione della domanda di autorizzazione, nel caso di stabilimenti
esistenti.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE
1. Devono presentare domanda di autorizzazione e sono tenuti al rispetto delle prescrizioni
di cui all’allegato 2 e al presente allegato i gestori di stabilimenti in cui sono presenti
impianti di “lavorazioni meccaniche dei metalli e / o trattamenti superficiali e / o altre
lavorazioni dei metalli” che effettuano una o più lavorazioni meccaniche dei metalli
dell’elenco 2 che consumano complessivamente olio (come tale o frazione di emulsione
oleosa) in quantità uguale o superiore a 500 kg/anno e /o almeno una delle altre
lavorazioni dell’elenco 3 e dell’elenco 4:
Lavorazione meccaniche dei metalli (Elenco 2)
Tornitura
Foratura
Trapanatura
Filettatura
Fresatura
70
70
Alesatura
Troncatura
Tranciatura
Cesoiatura
Maschiatura
Rifilatura
Burattatura, se non ad acqua
con un consumo complessivo di olio (come tale o frazione di emulsione oleosa)
uguale o superiore a 500 kg/anno
Trattamenti superficiali (elenco 3)
Sbavatura
Levigatura se non ad acqua
Lapidellatura
Nastratura
Lappatura
Spazzolatura
Carteggiatura
Smerigliatura
Rettifica se non ad acqua
Affilatura
Pallinatura
Granigliatura
Sabbiatura
Molatura se non ad acqua
Spianatura se non ad acqua
Trattamenti superficiali con acidi (decapaggio)
Altre lavorazioni (elenco 4)
Metallizzazione a fiamma
Stampaggio a caldo (forgia, fucinatura, ecc.)
Elettroerosione a tuffo o a filo con mezzo dielettrico diverso da acqua
71
71
2. Le emissioni derivanti da tali impianti devono:
essere presidiate da idoneo sistema di aspirazione, captate e convogliate in
atmosfera se derivanti dallo stampaggio a caldo e dal decapaggio a immersione
a temperatura ambiente con volume totale della vasca inferiore a 500 l;
essere presidiate da idoneo sistema di aspirazione, captate e convogliate in
atmosfera se derivanti dalle altre attività di cui al comma precedente. Deve essere
previsto un idoneo sistema di abbattimento qualora non siano rispettati i limiti
previsti dalla presente autorizzazione generale.
3. Le apparecchiature già dotate di proprio sistema di aspirazione e filtrazione per
l'abbattimento delle polveri e delle nebbie oleose ad alta efficienza in base alle migliori
tecniche disponibili, possono non essere collegate all'impianto di aspirazione generale nel
rispetto delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Devono
essere eseguite correttamente tutte le attività di manutenzione indicate nel libretto del
costruttore.
4. I filtri esausti devono essere raccolti in sacchi chiusi, adeguatamente sigillati in ambienti
chiusi al fine di limitarne le emissioni diffuse, in attesa di essere smaltiti secondo le vigenti
norme in materia di rifiuti.
5. Nelle fasi lavorative in cui si producono, manipolano, trasportano, immagazzinano,
caricano e scaricano materiali polverulenti, devono essere sempre assunte apposite
misure per evitare sia la dispersione delle polveri in ambiente di lavoro, sia le emissioni
diffuse in atmosfera.
6. Le attività che effettuano verniciatura dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e
gestionali individuati dalla Giunta regionale per verniciatura di oggetti vari in metalli o
verniciatura di oggetti con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all'uso non superiore a 50
Kg/g e presentare, in allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo
stabilimento, la documentazione specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
7. Le attività che effettuano saldatura dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e
gestionali individuati dalla Giunta regionale per la saldatura e taglio termico di oggetti e
superfici metalliche ferrose e non ferrose e presentare, in allegato alla domanda di
72
72
adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la documentazione
specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
8. Le attività che effettuano sgrassaggio di superfici metalliche con uso di solventi
dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e gestionali individuati dalla Giunta
regionale per lo sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi
non superiore a 10 Kg/h e 2000 Kg/anno e con consumo massimo teorico non superiore
a 1000 Kg/anno per le sostanze o le miscele etichettati con le indicazioni di pericolo H341,
H351 e H371 e presentare, in allegato alla domanda di adesione all’autorizzazione
generale per lo stabilimento, la documentazione specificamente richiesta per tale
categoria di impianto
9. Le attività che effettuano lavori di tempra di metalli dovranno rispettare i requisiti tecnico
costruttivi e gestionali individuati dalla Giunta regionale per la tempra di metalli con
consumo di olio non superiore a 10 Kg/g e 2.2 ton/anno e presentare, in allegato alla
domanda di adesione all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la documentazione
specificamente richiesta per tale categoria di impianto.
3) CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO
Al fine del rispetto dei valori limite di emissione dovranno essere previsti idonei impianti di
abbattimento aventi almeno le seguenti caratteristiche:
Filtro per il particolato solido
Parametri Dati di progetto
Tipo di tessuto Tessuto non tessuto-Cellulosa
Efficienza totale sistema filtrante 98%
Si raccomanda di dotare il filtro di uno strumento di controllo dell’efficienza filtrante
(pressostato differenziale).
Impianti di abbattimento a umido
Impianti di assorbimento a piatti
PARAMETRI DATI PREVISTI DI PROGETTO
73
73
Numero di piatti >1
Portata liquido lavaggio per ogni m3/s di
effluente gassoso da trattare (l/s)
Min 3-max 7
Velocita’ effluente gassoso (m/s) 1-3
Tempo di contatto (s) 0.4-0.6
Perdite di carico (mm H2O) 30-180
Impianti di assorbimento a corpi di riempimento
PARAMETRI DATI PREVISTI DI PROGETTO
Altezza del riempimento >1 m
Portata liquido lavaggio per ogni m3/s di
effluente gassoso da trattare (l/s)
Min 0.8-max 10
Velocità effluente gassoso (m/s) 2-3
Tempo di contatto (s) 0.4-0.6
Perdite di carico (mm H2O) 50-180
Precipitatori elettrostatici (abbattimento di polveri e nebbie oleose con
granulometria >= 1mm, COV altobollenti)
PARAMETRI DATI PREVISTI DI PROGETTO
Temperatura (°C) <= 40
Superficie di captazione per metro cubo di portata di
effluente gassoso da trattare (m2.s/m3)
>= 1.3
Distanza tra le piastre (m) 0,005-0,01
Numero di campi 2
Perdita di carico (kPa) < 0,2
Velocità di attraversamento effluente gassoso (m/s) <= 2,5
Tempo di permanenza (s) >=0,3
Tensione applicata (kV) 5-10
74
74
4 )LIMITE DI EMISSIONE
L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
Fasi lavorative Inquinante Valore limite
(concentrazione) mg/Nmc
Lavorazione meccaniche con un
consumo complessivo di olio
(come tale o frazione di
emulsione oleosa) uguale o
superiore a 500 kg anno (elenco
2)
Polveri totali comprese
nebbie oleose
10
Pallinatura, granigliatura,
sabbiatura
Polveri totali 10
Trattamenti superficiali con acidi
(decapaggio)*
Acido solforico (H2SO4) 2
Composti inorganici del
fluoro sotto forma di gas
o vapore (come HF)
2
Composti inorganici del
cloro sotto forma di gas o
vapore (come HCl)
5
FOSFATI (come PO43-) 5
NOx (come NO2) 100
Trattamenti superficiali (elenco
3)**
Polveri totali comprese
nebbie oleose
10
Stampaggio a caldo Polveri totali comprese
nebbie oleose
10
Metallizzazione a fiamma Polveri totali 10
Metalli di cui alla Tab B parte II allegato I parte V D.
Lgs. 152/2006
Classe I 0.2
75
75
Classe II 1
Classe III 5
Elettroerosione Polveri totali comprese
nebbie oleose
10
* I limiti di emissione devono essere considerati in relazione alle sostanze effettivamente
utilizzate nel bagno o prodottesi durante il trattamento.
**ad esclusione di pallinatura, granigliatura, sabbiatura, trattamenti superficiali con acidi
(decapaggio)
5) CONTROLLI PERIODICI
a) Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la
verifica del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al
Comune entro il 30 aprile.
b) L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito
c) L’impresa deve conservare in stabilimento per almeno 5 anni i certificati di analisi delle
emissioni effettuate nell’ambito del controllo periodico e le fatture di acquisto degli oli.
6) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo svolgimento
degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
Metalli UNI EN 14385
Composti
inorganici del fluoro
sotto forma di gas o
vapore (come HF)
ISO 15713:2006
ISTISAN 98/2 (DM 25/8/2000
All.2)
76
76
Polveri totali
comprese nebbie
oleose
Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1 + UNICHIM
759
Composti
inorganici del cloro
sotto forma di gas o
vapore (come HCl)
UNI EN 1911:2010
ISTISAN 98/2 (DM 25/88
NOX UNI 10878:2000
UNI EN 14792:2006
FOSFATI ISTISAN 98/2 (DM 25/8/2000
All.2) esteso
Acido Solforico Metodo NIOSH 7903:1994
77
77
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
“LAVORAZIONI MECCANICHE DEI METALLI E / O TRATTAMENTI SUPERFICIALI E / O ALTRE
LAVORAZIONI DEI METALLI”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
Metalli e leghe metalliche
Lubrificanti:
grafite
oli emulsionati
oli lubrificanti
oli lubro-refrigeranti
stearati e assimilabili
Materiale abradente:
graniglia metallica
sabbie, corindone, materiale di origine vegetali
paste pulenti/lucidanti
abrasivi su supporto rigido/flessibile (nastri, dischi)
78
78
abradenti utilizzati per pallinatura
Elettrodi
Dielettrico
Altro
*) Al calcolo del consumo complessivo di olio, non concorrono grafite, stearati e assimilabili
BILANCI DEGLI OLI UTILIZZATI
QUANTITA’
OLIO ACQUISTATO (kg/anno) A=
OLIO PRESENTE NELLO STABILIMENTO A INIZIO
ANNO* (kg)
B=
OLIO PRESENTE NELLO STABILIMENTO A FINE ANNO
(kg) *
C=
OLIO PRESENTE NEI MACCHINARI A INIZIO ANNO D=
OLIO PRESENTE NEI MACCHINARI A FINE ANNO E =
Olio complessivamente consumato: A + B – C + D – E = _________________
(*) Indicare le riserve di olio stoccato presso lo stabilimento escluse le emulsioni da
smaltire
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
79
79
MODELLO DI DICHIARAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEI GESTORI DI
STABILIMENTI NUOVI OD ESISTENTI CHE NON NECESSITANO DI AUTORIZZAZIONE
ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DEL PARAGRAFO 1 “CAMPO DI
APPLICAZIONE”
Al Comune di __________________
Via_____________________N. ___
CAP _________________________
Il sottoscritto ______________________________________________________
nato a ____________________________________________________ il __________ e
residente a _________________________________________________________ (____)
in Via __________________________________________________ n. _____________ in
qualità di gestore dell’impresa (indicare denominazione e ragione sociale)
________________________________________________________________________
con sede legale in ____________________________________________________ (___)
Via ___________________________________________, n°______, tel. _____________,
partita IVA n°_________________________________, numero di addetti ____
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o
uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
Che presso l’insediamento produttivo sito nel Comune di ____________ in via/corso/piazza
_________________________ n° (______) tel. _____________ sono svolte / saranno
svolte una o più delle seguenti attività (segnare con una crocetta le attività di interesse):
Elenco 1 - lavorazioni ad emissioni scarsamente rilevanti
bordatura
burattatura ad acqua
calandratura
80
80
Elettroerosione a tuffo o a filo con acqua come mezzo dielettrico
flangiatura
limatura
piallatura
stampaggio a freddo (imbutitura, piegatura)
atura ad acqua
Elenco 2 - lavorazioni meccaniche dei metalli con un consumo
complessivo di olio (come tale o frazione di emulsione oleosa) inferiore a
500 kg anno
Alesatura
Burattatura, se non a acqua
Cesoiatura
Filettatura
Foratura
Fresatura
Maschiatura
Tornitura
Troncatura
Tranciatura
Dichiara inoltre che:
Le lavorazioni di cui all’elenco 2 consumano / si presume consumeranno
complessivamente un quantitativo di olio (come tale o frazione di emulsione oleosa)
inferiore a 500 kg / anno
81
81
Non sono / saranno utilizzate sostanze o preparati classificati dal decreto legislativo 3
febbraio 1997, n. 52, come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a
causa del loro tenore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le
indicazioni di pericolo H340, H350, H350i, H360D, H360F, H360Df e H360Fd;
di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi
dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679
Luogo e data: ____________________
Il Gestore
(firmata digitalmente)
82
82
5.11) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali per Impianti di “PRODUZIONE DI
MOBILI, OGGETTI, IMBALLAGGI, PRODOTTI SEMIFINITI IN MATERIALE A BASE DI
LEGNO CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME
NON SUPERIORE A 2000 KG/G”
1) FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a
base di legno con utilizzo giornaliero massimo complessivo di materie prime non superiore
a 2000 kg/g sono autorizzati allo svolgimento delle seguenti operazioni:
1 Stagionatura del legno (senza apparecchiature di essicazione).
2 Lavorazioni meccaniche, tra cui le principali tranciatura, troncatura, spianatura,
taglio, squadratura, bordatura, macinazione, profilatura, pressatura, foratura,
bedanatura ed altre lavorazioni assimilabili, su legno, semilavorati in legno, nobilitati,
compositi (pannello di tipo truciolare, di compensato, di nobilitato ed assimilabili)
3 Lavorazioni di carteggiatura e levigatura
4 Ceratura e lucidatura
5 Assemblaggio con utilizzo di collanti
6 Stoccaggio finale di polveri e segatura.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE
a) Nel caso di stabilimenti in cui sono presenti attività di restauro e artigianato artistico
effettuate prevalentemente con lavorazioni manuali, che utilizzano in maniera limitata
apparecchiature per lavorazioni meccaniche, levigatura e carteggiatura, non si
applicano le prescrizioni di cui all’allegato 2 parte seconda punto 1) (“prescrizioni per
l’ubicazione dell’impianto”) e al presente allegato punto 2 lettere dalla d) alla l) e punti
3,4, 5 a condizione che:
le lavorazioni meccaniche, carteggiatura e levigatura non siano effettuate su
legno duro (di cui alla tabella nell’allegato 4 punto 11.7);
sia utilizzato un quantitativo di legno inferiore a 1500 kg/anno;
b) Le emissioni provenienti dalla fase di stagionatura del legno senza apparecchiature di
essicazione, ceratura e lucidatura sono considerate trascurabili.
83
83
c) Gli impianti per la produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale
a base di legno con utilizzo giornaliero massimo complessivo di materie prime non
superiore a 2000 kg/g, esclusi i casi di cui ai precedenti punti a) e b), devono rispettare
le prescrizioni da d) a l).
d) Le emissioni derivanti da lavorazioni meccaniche/carteggiatura/ levigatura di legno
semilavorati in legno, compositi, nobilitati devono essere aspirate e convogliate in
atmosfera previo abbattimento delle polveri. Il materiale risultante che può dar luogo a
emissione diffusa di polveri deve essere stoccato mediante l’impiego di silos, cassoni
scarrabili chiusi o sacchi (big bag) posti esternamente all’ambiente di lavoro ovvero in
luoghi separati dall'ambiente di lavoro al fine di prevenire incendi e per mantenere la
salubrità dell’aria nell’ambiente di lavoro. Si devono utilizzare tutti gli accorgimenti
necessari per ridurre le emissioni di polveri dovute allo svuotamento dei silos nei mezzi
di trasporto.
Ove tecnicamente possibile le lavorazioni meccaniche/ carteggiatura / levigatura, devono
essere svolte in presenza di dispositivi di captazione collocati in prossimità dei punti di
emissione delle polveri e trucioli, collegate ad un impianto centralizzato di aspirazione e
abbattimento.
e) I dispositivi di captazione devono rispettare i seguenti criteri generali:
collocare il dispositivo e la sezione aspirante della cappa il più vicino possibile
alla sorgente (a parità di portata d'aria aspirata la velocità di cattura, e quindi
l'efficacia della cappa, diminuisce molto rapidamente all'aumentare della
distanza)
evitare l'utilizzo di cappe sospese
utilizzare banchi aspirati inferiormente in particolare per il lavori di levigatura a
mano o con utensile portatile.
f) L'impianto di aspirazione e captazione deve essere progettato e realizzato in maniera
da minimizzare il rischio d'innesco e di propagazione d'incendio, secondo quanto
previsto dalle norme antincendio. La velocità dell'aria indotta all'interno delle condotte
deve avere un valore minimale sufficiente per evitare il deposito nella rete di trasporto.
g) Nel caso in cui non è tecnicamente possibile svolgere le operazioni di lavorazione
meccanica / carteggiatura / levigatura in presenza di dispositivi di captazione collocati
in prossimità dei punti di emissione delle polveri (ad esempio nel caso di lavorazioni di
pezzi di grandi dimensioni) è consentito l’uso di cabine chiuse dotate di idonei impianti
per la captazione degli effluenti, collegate al sistema di aspirazione e abbattimento.
h) In entrambe le configurazioni previste dai punti e) e h) il sistema di aspirazione deve
essere attivato anche con una sola macchina o attrezzatura in funzione e, allo
84
84
spegnimento delle macchine, è buona norma tenerlo in funzione per almeno 15 – 20
secondi.
i) E’ consentito l’utilizzo di piccole apparecchiature manuali e di apparecchiature che non
possono essere tecnicamente collegate all’impianto di aspirazione generale, purché
dotate di proprio sistema di captazione aspirazione e filtrazione per l'abbattimento delle
polveri ad alta efficienza in base alle migliori tecniche disponibili anche se non collegate
all'impianto di aspirazione generale. E’ fatto salvo l’obbligo a rispettare le norme in
materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.
j) Per la pulitura dei pezzi dalle polveri prodotte si raccomanda di evitare l’utilizzo di soffi
d’aria compressa ma si raccomanda l’utilizzo di macchine aspiranti e la filtrazione
dell’aria aspirata.
k) L’assemblaggio con utilizzo di collanti di tipo vinilico e senza solventi non necessita di
autorizzazione. Le attività che effettuano incollaggio con altri collanti dovranno rispettare
i requisiti tecnico costruttivi e gestionali individuati dalla Giunta regionale per impianti di
“utilizzazione di mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti non
superiore a 100 kg/g” e presentare, in allegato alla domanda di adesione
all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la documentazione specificamente
richiesta per tale categoria di impianto.
l) Le attività che effettuano impregnazione e verniciatura con utilizzo di prodotti vernicianti
pronti all’uso non superiore a 50 kg/g, dovranno rispettare i requisiti tecnico costruttivi e
gestionali individuati dalla Giunta regionale per impianti di verniciatura, laccatura,
doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo di prodotti vernicianti pronti all’uso
non superiore a 50 kg/g, e presentare, in allegato alla domanda di adesione
all’autorizzazione generale per lo stabilimento, la documentazione specificamente
richiesta per tale categoria di impianto.
3) CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO
Il flusso d’aria di aspirazione dovrà essere convogliato in atmosfera previo abbattimento
delle polveri ivi contenute attraverso un impianti di abbattimento avente le seguenti
caratteristiche minime:
Tipologia impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica, lana di
vetro, tessuto
85
85
Grammatura del filtro
Se il filtro raccoglie esclusivamente
polveri da lavorazioni meccaniche di
legno dolce e vergine
≥ 250 gr/mq
In tutti gli altri casi ≥ 400 gr/mq
Velocità di filtrazione ≤ 0,04 m/sec
4) LIMITI ALLE EMISSIONI
In tutte le condizioni di normale funzionamento dell’impianto dovranno essere rispettati i
seguenti valori limite alle emissioni:
Inquinante Limite di emissione
mg/Nmc a 0°C e 0.101 MPa
Lavorazioni meccaniche e
levigatura/carteggiatura del legno
Polveri 10
5) CONTROLLI PERIODICI
L’impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito
Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la verifica
del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al Comune entro
il 30 aprile.
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 paragrafo 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono consigliate le seguenti metodiche:
86
86
Polveri:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
6) ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto delle materie prime
utilizzate.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento
87
87
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA DA INVIARE
ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI ANNO
IMPIANTO DI “PRODUZIONE DI MOBILI, OGGETTI, IMBALLAGGI, PRODOTTI
SEMIFINITI IN MATERIALE A BASE DI LEGNO CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO
COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORE A 2000 KG/G”
DITTA__________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 AL 31/12 DELL’ANNO__________
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
Legno trattato
Legno non trattato
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________
88
88
5.12) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “verniciatura,
laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di
prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/g”
PARTE A) Caratteristiche degli impianti di verniciatura, laccatura, doratura di mobili
ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso
non superiore a 250 kg/anno
1 FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con
utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 250Kg/anno sono
autorizzati allo svolgimento delle seguenti operazioni:
Preparazione del supporto e trattamenti intermedi attraverso spolvero/carteggiatura
Preparazione dei prodotti vernicianti
Applicazione dei prodotti vernicianti
Appassimento/essiccazione
Pulizia delle attrezzature
2 PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVE E GESTIONALE
a) Le emissioni derivanti dalle fasi di preparazione del supporto e trattamenti intermedi
attraverso spolvero/carteggiatura, e di preparazione dei prodotti vernicianti sono da
ritenersi trascurabili.
b) La applicazione dei prodotti vernicianti a pennello deve essere svolta esclusivamente
al chiuso; non devono essere previsti impianti di abbattimento per COV o particolato
solido, tuttavia dovranno essere previsti idonei sistemi di captazione e convogliamento
all’esterno oppure, ove non è tecnicamente possibile captare l’emissione, dovranno
essere garantiti idonei ricambi d’aria attraverso aspirazione e convogliamento
all’esterno dell’aria aspirata.
c) Se la applicazione di prodotti vernicianti è svolta a spruzzo, la stessa deve essere
effettuata in cabine chiuse o in ambienti confinati dedicati dotati di captazione e
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89
convogliamento degli effluenti ad un sistema di abbattimento del particolato solido. Le
caratteristiche minime di tale impianto dovranno essere le seguenti:
Tipo di impianto Filtro a secco
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza minima 98%
d) L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento, il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
Metodo di
verniciatura
Inquinante Valore limite
mg/Nmc
A pennello COV
Polveri
/
/
A spruzzo COV
Polveri
/
3
e) Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II
allegato I parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui
alla parte II allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli
isocianati ammessi in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
f) Considerata l’esiguità dei quantitativi utilizzati, sono da ritenersi trascurabili ai fini
dell’inquinamento atmosferico, e pertanto non soggette a prescrizioni, le emissioni
derivanti dalle operazioni di lavaggio con solventi delle apparecchiature per la
verniciatura.
3) ALTRE PRESCRIZIONI
a) L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti
utilizzati, sia a solvente che all’acqua.
b) Non sono richiesti autocontrolli periodici delle emissioni, ma l’impresa deve trasmettere
al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione conforme al modello
riportato di seguito.
90
90
PARTE B) Caratteristiche dell’impianto di verniciatura, laccatura, doratura di mobili
ed altri oggetti in legno con utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso
non superiore a 50 kg/g
1 FASI LAVORATIVE
Gli impianti per la verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno con
utilizzo complessivo di prodotti vernicianti pronti all’uso non superiore a 50 kg/g sono
autorizzati allo svolgimento delle seguenti operazioni:
Preparazione del supporto e trattamenti intermedi attraverso spolvero/carteggiatura
Preparazione dei prodotti vernicianti
Applicazione dei prodotti vernicianti
Appassimento/essiccazione
Pulizia delle attrezzature
2 PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE
a) Le emissioni derivanti da operazioni di preparazione del supporto mediante
spolvero/carteggiatura dovranno essere captate aspirate ed abbattute in base alle
migliori tecnologie, fatto salvo l’obbligo a rispettare le norme in materia di tutela della
salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Per tali emissioni non vengono fissati valori
limite.
b) Le emissioni provenienti dalla fase di preparazione dei prodotti vernicianti sono da
ritenersi trascurabili.
c) Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II
allegato I parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui
alla parte II allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli
isocianati ammessi in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
d) La pulizia delle attrezzature di verniciatura con solventi deve essere eseguita
utilizzando specifiche apparecchiature di lavaggio chiuse e con movimentazione dei
solventi a ciclo chiuso. In alternativa il lavaggio degli attrezzi deve essere svolto
all’interno della cabina di verniciatura con il sistema di aspirazione funzionante, ed in
modo da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o
dell’eventuale recupero.
91
91
3 PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO E GESTIONALE RELATIVE ALLE
DIVERSE MODALITA’ DI VERNICIATURA
3.1) Verniciatura con impiego di prodotti a base solvente o con impiego misto di
prodotti a base acqua e base solvente
a) Le operazioni di applicazione, appassimento ed essiccazione di prodotti vernicianti
devono essere svolte in cabine o tunnel dotati di idonei impianti per la captazione
degli effluenti.
b) Gli effluenti derivanti dalle fasi di applicazione, appassimento ed essiccazione
dovranno essere avviati ad un impianto di abbattimento costituito da uno stadio di
prefiltrazione a secco, per il contenimento del particolato solido, seguito da uno stadio
di adsorbimento per il contenimento dei solventi, con filtro a carbone attivo. Nel caso
in cui sia effettuata esclusivamente verniciatura a pennello dovrà essere previsto solo
l’impianto a carboni attivi.
c) Le caratteristiche minime di tali impianti dovranno essere le seguenti:
Filtrazione a secco
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza filtri Minimo 98%
Filtro a carboni attivi
Parametri Valori di riferimento
Peso Minimo 150 Kg
Tempo di contatto in s Superiore a 0.03
Densità di carbone in Kg/mc Compreso tra 400 e 600
Efficienza Minimo 80%
92
92
d) Al fine di evitare il desorbimento dei solventi dai carboni attivi durante la fase di
essiccazione, la temperatura all’ingresso dello stadio di adsorbimento con carboni
attivi non deve superare i 45°C.
e) L’impianto di assorbimento a carboni attivi dovrà essere dotato di contaore con
almeno 4 cifre che dovrà attivarsi automaticamente e simultaneamente all’attivazione
ed all’aspirazione della cabina di verniciatura.
f) La quantità di carbone attivo presente nell’impianto di abbattimento dovrà essere tale
da garantire che di norma i carboni attivi vengano sostituiti con frequenza non
inferiore a 120 ore di funzionamento.
La frequenza di sostituzione del carbone attivo dovrà essere calcolata secondo la
seguente formula:
F=Q*k dove
F è la frequenza di sostituzione dei carboni attivi espressa in ore di funzionamento
della cabina misurate al contaore
Q è il quantitativo di carbone attivo installato espresso in [kg]
k è il parametro il cui valore si ricava dalle tabelle seguenti, in funzione dei quantitativi
di prodotti vernicianti pronti all’uso utilizzati e della tipologia degli stessi. Nel caso in
cui la Ditta utilizzi una quantità di prodotti vernicianti all’acqua inferiore o uguale al
70% in peso rispetto al totale annuo dei prodotti utilizzati si fa riferimento alla tabella
1, altrimenti alla tabella 2; si precisa che
- per “prodotto all’acqua” si intende un prodotto verniciante pronto all’uso con
contenuto massimo di solventi conforme a quanto indicato in tabella 1 del D.
Lgs. 161/2006 o comunque prodotti vernicianti pronti all’uso con un contenuto
di COV non superiore a 150 g/l;
- per “prodotto verniciante pronto all’uso” si intende il prodotto utilizzato
durante il processo di verniciatura (compresi impregnanti, primer, pitture,
vernici, finiture) già comprensivo di diluente ed eventualmente catalizzatore;
- Per “quantità di prodotto verniciante utilizzato”, espressa in kg/h, si intende
la quantità di prodotto verniciante pronta all’uso utilizzata mediamente nell’intero
ciclo di verniciatura ed è pertanto la quantità di prodotto verniciante rapportata
al tempo dell’intero ciclo di verniciatura, appassimento, essicazione.
93
93
Tabella 1 Tabella 2
Utilizzo di prodotti all’acqua inferiore o
uguale al 70% in peso sul totale annuo
Utilizzo di prodotti all’acqua superiore
al 70% in peso sul totale annuo
Quantità di prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato (P)
espresso in kg/h
k Quantità di
prodotto
verniciante pronto
all’uso utilizzato
(P) espresso in
kg/h
K
P<=0.6 1.19 P<=0.6 2.1
0.6<P<=1 0.71 0.6<P<=1 1.25
1<P<=2 0.36 1<P<=2 0.63
2<P<=4 0.18 2<P<=4 0.31
4<P<=50 kg/g 0.11 4<P<=50 kg/g 0.2
Si raccomanda di tenere presso l’impianto un registro sul quale registrare almeno
mensilmente i quantitativi e le caratteristiche dei prodotti pronti all’uso utilizzati all’acqua
e a solvente.
3.2) Verniciatura con impiego esclusivo di prodotti a base acqua
a) Le operazioni di applicazione a spruzzo di prodotti vernicianti devono essere
svolte in cabine o tunnel dotati di idonei impianti per la captazione degli effluenti.
b) Gli effluenti derivanti dalle fasi di applicazione dovranno essere avviati ad un
impianto per l’abbattimento del particolato solido, avente almeno le seguenti
caratteristiche:
Filtrazione a secco
Tipo di impianto Filtro a tessuto
Tipo di tessuto Fibra sintetica-lana di vetro-tessuto
Efficienza filtri Minimo 98%
94
94
c) Le operazioni di appassimento, essiccazione ed applicazione a pennello di
prodotti vernicianti potranno essere svolte anche all’esterno della cabina di
verniciatura; dovranno comunque essere previsti sistemi di aspirazione e
convogliamento all’esterno tali da garantire idonei ricambi d’aria nel rispetto della
normativa sulla igiene dei luoghi di lavoro.
4 VALORI LIMITE DI EMISSIONE
L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di emissione:
Metodo di
verniciatura
Fase di
provenienza
Inquinante Valore limite
(concentrazion
e) mg/mc
Valore limite
kg/kg di PV
utilizzato
Verniciatura con
impiego di prodotti a
base solvente o con
impiego misto di
prodotti base acqua
e base solvente
Applicazione,
appassimento ed
essiccazione
COV
Polveri
80
3
0.15
/
Verniciatura a
spruzzo con impiego
esclusivo di prodotti
a base acqua
Applicazione
Polveri
3
Il disservizio del contaore, a servizio della cabina di verniciatura, ove prescritto (verniciatura
con impiego di rivestimenti a base solvente o con impiego misto di rivestimenti base acqua
e base solvente) comporta la sospensione delle relative attività di verniciatura sino al
ripristino del suo funzionamento.
5 CONTROLLI PERIODICI
L'impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito.
95
95
Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la verifica
del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al Comune entro
il 30 aprile.
6 METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 parte II punto 9 recante “modalità di controllo delle emissioni” e per
lo svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
Polveri:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
COV:
COV Adsorbimento su carboni attivi ed
analisi gascromatografica
(determinazione singoli composti)
UNI EN 13649, 2015
7 ALTRE PRESCRIZIONI
L’impresa deve conservare per almeno 5 anni le fatture di acquisto dei prodotti utilizzati, sia
a solvente che all’acqua.
Nel caso di verniciatura con impiego di prodotti a base solvente o con impiego misto di
prodotti a base acqua e base solvente l’impresa deve conservare per almeno 5 anni anche
la documentazione comprovante la sostituzione di ogni carica di carbone attivo.
I carboni attivi esausti dovranno inoltre essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa in
materia di gestione dei rifiuti.
Il gestore deve tenere a disposizione dell’Autorità Competente al Controllo i risultati degli
autocontrolli, ove disposti nello specifico allegato tecnico di riferimento
96
96
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
IMPIANTO DI “VERNICIATURA, LACCATURA, DORATURA DI MOBILI ED ALTRI
OGGETTI IN LEGNO CON UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI
PRONTI ALL’USO NON SUPERIORE A 50 KG/G”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMATE
Materia prima Utilizzati
Nome Kg/anno
PRODOTTI A SOLVENTE
Prodotti vernicianti totali (intesi pronti all’uso)
PRODOTTI ALL’ACQUA
Prodotti vernicianti totali (intesi pronti all’uso)
ALTRI PRODOTTI
Diluenti per lavaggio attrezzi
97
97
FUNZIONAMENTO CABINE DI VERNICIATURA
Impianto Numero ore al 31 dicembre anno
precedente
Numero ore al 31 dicembre u.s.
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro per polveri Data sostituzione/rigenerazione Numero ore al contaore
Filtro carbone
attivo
Data sostituzione Peso in Kg Numero ore al contaore
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
98
98
REGISTRO DEI QUANTITATIVI E DELLE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI
UTILIZZATI
Anno Mes
e
Quantitativo di
prodotto verniciante a
base COV
Quantitativo di
prodotto utilizzato a
base acqua
Ore al
contaore
Data eventuale
sostituzione filtri
99
99
5.13 Requisiti tecnico costruttivi e gestionali degli impianti di “PRODUZIONE DI
CERAMICHE ARTISTICHE CON UTILIZZO DI MATERIA PRIMA NON SUPERIORE A 3000 KG/G E CON
UTILIZZO DI SMALTI, COLORI E AFFINI NON SUPERIORE A 50 KG/G”
1) CAMPO DI APPLICAZIONE
Definizione di ceramica: dicasi di qualsiasi oggetto prodotto in modo artificiale e composto
di materiali inorganici e non metallici (inteso stato metallico non ossidato) foggiati a
temperatura ambiente e consolidati a caldo (previa essiccazione).
A) La produzione di ceramiche artistiche con utilizzo di materia prima non superiore a 3.000
kg/g e con utilizzo di smalti, colori e affini non superiore a 50 kg/g comporta le seguenti fasi
di lavorazione:
a) Movimentazione, trasporto pneumatico di materie prime solide e pesatura, macinazione
di argille e smalti o altre materie prime e prodotti sotto forma di materiale particellare
b) Preparazione a freddo delle mescole con utilizzo di mescolatori aperti e/o chiusi e di
omogeneizzatori e miscelatori-impastatori
c) Essicazione a spruzzo (Atomizzazione)
d) Preparazione degli oggetti:
Formatura dei vari oggetti artistici mediante operazioni quali foggiatura manuale, al
tornio, e/o con utilizzo di macchine automatiche o semiautomatiche (stampaggio,
colaggio, pressatura)
Essiccazione in aria o in deumidificatori (forni a riscaldamento indiretto)
Prima cottura
Decorazione degli oggetti:
applicazione degli smalti, colori e affini (allo stato solido, in emulsione acquosa
o in solvente) mediante tecnologie manuali o automatiche (per immersione,
spruzzo, a pennello, aspersione)
cristallinatura
Seconda cottura
Terza cottura
e) Finitura degli oggetti mediante operazioni meccaniche come taglio, molatura, lucidatura,
smerigliatura, raschiatura
f) Lavaggio attrezzi e recupero solventi
100
100
Le soglie di consumo si intendono riferite all'insieme degli impianti e attività che nello
stabilimento ricadono nella categoria oggetto della presente deliberazione.
B) Non devono essere autorizzati i laboratori di ceramiche artistiche senza produzione in
serie e senza cottura in forni continui che presentano:
1. emissioni derivanti da foggiatura con utilizzo di materia prima inferiore a 200
Kg/giorno;
2. emissioni derivanti dalle operazioni di smaltatura, decorazione e cristallinatura
eseguite per immersione o a pennello con utilizzo di smalti, colori e affini inferiori a 3
Kg/giorno;
3. emissioni dei prodotti di combustione derivanti dall'utilizzo discontinuo dei forni di
cottura qualora aventi le caratteristiche degli impianti di cui alla parte I Allegato IV
della parte V del D.Lgs. N°152/06 e s.m.i;
4. Emissioni originate da camera di cottura per potenzialità non superiore a 400 KW.
In questo caso i gestori non sono tenuti a presentare domanda di autorizzazione alle
emissioni in atmosfera per tali impianti e non sono tenuti al rispetto delle prescrizioni di cui
all'allegato 2 parte seconda “Requisiti tecnici costruttivi e gestionali degli impianti e attività -
adempimenti di carattere generale” e ai punti da 2 a 7 del presente allegato, ma devono
esclusivamente compilare la dichiarazione riportata di seguito ed inviarla al Comune
territorialmente competente. Il gestore dovrà conservare presso l'impianto, ai fini del
controllo, le fatture di acquisto delle materie prime per almeno 5 anni.
2) PRESCRIZIONI DI CARATTERE TECNICO COSTRUTTIVO E GESTIONALE
a) Le fasi di movimentazione, trasporto pneumatico di argille, smalti o altre materie
prime e prodotti sotto forma di materiale particellare devono essere svolte in modo
da contenere le emissioni diffuse di polveri, preferibilmente con dispositivi chiusi.
b) Le lavorazioni di cui al paragrafo 1 lettera A) devono essere effettuate in ambienti
confinati e le emissioni devono essere aspirate e convogliate in atmosfera. Ove
tecnicamente possibile, le emissioni devono essere captate tramite aspirazione
localizzata o tramite cabine poste sotto aspirazione.
c) Le emissioni convogliate devono rispettare i limiti di emissione fissati dalla presente
autorizzazione generale. Dove necessario al fine di rispettare il limite di emissione,
deve essere previsto un idoneo sistema di abbattimento.
d) Le apparecchiature già dotate di proprio sistema di aspirazione e di abbattimento
delle polveri ad alta efficienza in base alle migliori tecniche disponibili possono non
essere collegate all'impianto di aspirazione generale nel rispetto delle norme in
101
101
materia di tutela della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Devono essere eseguite
correttamente tutte le attività di manutenzione indicate nel libretto del costruttore.
e) Le emissioni provenienti dalla fase di preparazione dei prodotti vernicianti con
tintometro sono da ritenersi trascurabili.
f) Non è ammesso l’utilizzo di prodotti contenenti solventi organici clorurati, sostanze
appartenenti alle varie classi della tabella A1 e della tabella A2 di cui alla parte II
allegato I parte quinta del D. Lgs. 152/2006 ed alle classi 1 e 2 della tabella D di cui
alla parte II allegato I alla parte quinta del D. Lgs. 152/2006, ad eccezione degli
isocianati ammessi in quantità inferiore allo 0.5% nel catalizzatore.
g) Nei casi in cui è prevista l’adozione di un sistema di abbattimento degli inquinanti
prodotti, gli effluenti devono essere avviati:
a impianti di abbattimento a secco, per il contenimento del particolato solido;
a impianti di abbattimento a umido per il contenimento delle sostanze gassose;
a impianti con filtri a carbone attivo per il contenimento dei COV
opportunamente dimensionati.
h) La pulizia delle attrezzature di verniciatura con solventi deve essere eseguita
utilizzando specifiche apparecchiature di lavaggio chiuse e con movimentazione dei
solventi a ciclo chiuso. In alternativa il lavaggio degli attrezzi deve essere svolto sotto
cappa con il sistema di aspirazione funzionante, ed in modo da permettere di
raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o dell’eventuale recupero.
3) CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI DI ABBATTIMENTO
Al fine del rispetto dei valori limite di emissione dovranno essere previsti idonei impianti
di abbattimento aventi almeno le seguenti caratteristiche:
Filtri per il particolato solido
Parametri Valori di riferimento
Tipo di tessuto fibra sintetica-lana di vetro-Tessuto
Efficienza dei filtri minimo 98%
Grammatura minima ≥450 g/m2
Velocità di filtrazione ≤ 2,2 m/min
Si raccomanda di dotare il sistema di abbattimento di uno strumento di controllo
dell’efficienza filtrante (ad esempio pressostato differenziale).
102
102
Filtro a carboni attivi
Parametri Valori di riferimento
Peso Minimo 150 Kg
Tempo di contatto in s Superiore a 0.03
Densità di carbone in Kg/mc Compreso tra 400 e 600
Efficienza Minimo 80%
La quantità di carbone attivo presente nell’impianto di abbattimento dovrà essere tale
da garantire che di norma i carboni attivi vengano sostituiti con frequenza non inferiore
a 120 ore di funzionamento.
Ogni carica di carbone attivo deve essere sostituita con idonea frequenza in funzione
del tipo di carbone attivo e del tipo di solventi presenti nei prodotti utilizzati e
considerando che la capacità di assorbimento del sistema viene stimata non superiore
a 20 Kg di sostanze organiche adsorbite su 100 kg di carbone attivo installato e che
l'efficienza minima è pari all'80%. L’impianto di abbattimento deve essere equipaggiato
con un sistema di rilevamento delle ore di funzionamento al fine di calcolare anche i
tempi di manutenzione e di sostituzione delle parti soggette a usura o perdita di
efficienza.
Impianti di abbattimento a umido
103
103
Impianti di assorbimento a piatti
PARAMETRI DATI PREVISTI DI PROGETTO
Numero di piatti >1
Portata liquido lavaggio per ogni m3/s di
effluente gassoso da trattare (l/s)
Min 3-max 7
Velocita’ effluente gassoso (m/s) 1-3
Tempo di contatto (s) 0.4-0.6
Perdite di carico (mm H2O) 30-180
Impianti di assorbimento a corpi di riempimento
PARAMETRI DATI PREVISTI DI PROGETTO
Altezza del riempimento >1 m
Portata liquido lavaggio per ogni m3/s di
effluente gassoso da trattare (l/s)
Min 0.8-max 10
Velocita’ effluente gassoso (m/s) 2-3
Tempo di contatto (s) 0.4-0.6
Perdite di carico (mm H2O) 50-180
4 ) LIMITI DI EMISSIONE
L’esercizio e la manutenzione dell’impianto devono essere tali da garantire, in tutte le
condizioni di normale funzionamento dell’impianto il rispetto dei seguenti valori limite di
emissione:
Fasi di lavorazione Inquinante Limite Emissione (mg/m3 a
0°C e 0.101 MPa)
Movimentazione, trasporto
pneumatico di materie prime
solide e pesatura,
Polveri 30
104
104
macinazione di argille e
smalti o altri materiali
particellari
Lavorazioni a freddo Polveri 30
Essicazione a spruzzo
(atomizzazione)
Polveri 50
Cottura prodotti ceramici
Polveri 10
SOx 500
NOx 200
Fluoro e suoi composti 5
Piombo e suoi composti * 0,5
COV * 80
Fusione smalti
Polveri 30
SOx 500
NOx 1000
Fluoro e suoi composti 5
Piombo e suoi composti 0,5
Applicazioni smalti e altri
prodotti per decoro (terzo
fuoco)
Polveri 10
COV (espresse come n-
esano)
50
Essicazione e cottura degli
smalti e altri prodotti per
decoro (Terzo fuoco) **
Polveri 10
COV (espresse come n-
esano)
10
SOx 500
NOx 200
105
105
Fluoro e suoi composti 5
Piombo e suoi composti 0,5
* Nel caso di cottura di prodotti ceramici smaltati
** Tenore di ossigeno di riferimento 17%
5) CONTROLLI PERIODICI
Con cadenza biennale dovranno essere effettuati autocontrolli delle emissioni per la
verifica del rispetto dei limiti imposti ed i relativi risultati dovranno essere trasmessi al
Comune unitamente alla dichiarazione annuale dell'anno di riferimento.
L'impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito
L’impresa deve conservare in stabilimento per almeno 5 anni i certificati di analisi delle
emissioni effettuate nell’ambito del controllo periodico
6) METODICHE PER IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI
Per gli adempimenti individuati nella parte generale della presente autorizzazione alla parte
seconda dell’allegato 2 punto 9) recante “modalità di controllo delle emissioni” e per lo
svolgimento degli autocontrolli periodici sono indicate le seguenti metodiche:
Polveri totali Metodo manuale determinazione
gravimetrica
UNI EN 13284-1, 2003
Metalli UNI EN 14385
COV come n-esano UNI EN13649
Fluoro e suoi
composti
DM 25/08/2000
UNI 10787
Piombo e suoi
composti
UNI EN 14385/2004
106
106
7) ALTRE PRESCRIZIONI
a) L’impresa deve conservare in stabilimento per almeno 5 anni, oltre ai certificati di analisi
delle emissioni effettuate nell’ambito del controllo periodico, anche le fatture di acquisto
degli smalti, colori o affini e materie prime utilizzate.
b) In presenza di sistema di abbattimento a carbone attivo, l’impresa deve conservare in
stabilimento per almeno 5 anni la documentazione comprovante la sostituzione di ogni
carica di carbone attivo.
c) I carboni attivi esausti dovranno essere smaltiti nel rispetto della vigente normativa in
materia di gestione dei rifiuti.
107
107
MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
PRODUZIONE DI CERAMICHE ARTISTICHE CON UTILIZZO DI MATERIA PRIMA NON SUPERIORE A 3000
KG/G E CON UTILIZZO DI SMALTI, COLORI E AFFINI NON SUPERIORE A 50 KG/G”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12 DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
MATERIE PRIME UTILIZZATE E CONSUMI
Materie prime utilizzate * Quantità
(kg/anno)
*) Indicare utilizzo di:
1sabbia, argille
1 Pigmenti di varia composizione e consistenza
2 Smalti, colori e affini. Indicare se prodotti allo stato solido, in emulsione acquosa o a
solvente
3 Prodotti per la pulizia
4 Acido fluoridrico
5 Altri - specificare
108
108
SOSTITUZIONE/RIGENERAZIONE FILTRI
Filtro per polveri Data
sostituzione/rigenerazione
SOSTITUZIONE CARBONE ATTIVO
Filtro Carbone
Attivo
Data Sostituzione Peso in kg
Luogo e data ______________
Il Gestore
(firmata digitalmente)1
_________________________________________
109
109
MODELLO DI DICHIARAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEI GESTORI DI
STABILIMENTI NUOVI O ESISTENTI CHE NON NECESSITANO DI AUTORIZZAZIONE
ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA - PARAGRAFO "CAMPO DI APPLICAZIONE" COMMA
B) DEL PRESENTE ALLEGATO
Al Comune di __________________
Via___________________________
_____________________________
Il sottoscritto _____________________________________________________________
nato a ________________ il __________ e residente a _____________________ (____)
in Via ___________________________________________________________ n. ____,
in qualità di gestore dell’impresa (indicare denominazione e ragione sociale)
________________________________________________________________________
con sede legale in ____________________(___) Via ____________________ n°______,
tel. ________________, partita IVA n°_________________________________, numero di
addetti _____
consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o
uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
che presso l’insediamento produttivo sito nel Comune di ____________ in via/corso/piazza
_________________________ n° ______ sarà svolta l’attività di laboratorio di ceramiche
artistiche senza produzione in serie e senza cottura in forni continui aventi le sotto indicate
caratteristiche (segnare con una crocetta le attività pertinenti):
Attività presente
foggiatura con utilizzo di materia prima inferiore a 200 Kg/giorno; SI NO
emissioni derivanti dalle operazioni di smaltatura, decorazione e
cristallinatura eseguite per immersione o a pennello con utilizzo di
smalti, colori e affini inferiori a 3 Kg/giorno;
SI NO
110
110
emissioni dei prodotti di combustione derivanti dall'utilizzo discontinuo
dei forni di cottura qualora aventi le caratteristiche degli impianti di cui
alla parte I Allegato IV della parte V del D.Lgs. N°152/06 e s.m.i.;
SI NO
emissioni originate da sfiato camera di cottura per potenzialità non
superiore a 400 KW.
SI NO
Dichiara inoltre che:
Non sono /saranno emesse sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene
o sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte
II dell'Allegato I alla parte quinta del decreto 152/2006 e ss.mm.ii.
Non sono / saranno utilizzate sostanze o preparati classificati dal decreto legislativo 3
febbraio 1997, n. 52, come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a causa del
loro tenore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le indicazioni di pericolo
H340, H350, H350i, H360D, H360F, H360Df e H360Fd.
Si impegna a conservare le fatture di acquisto delle materie prime per almeno 5 anni .
Dichiara di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi
dell’articolo 13 del Regolamento UE n. 2016/679
Luogo e data ______________
Il Gestore
(firmata digitalmente)
________________________________________
111
111
5.14) Impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e
dalle pulitintolavanderie a ciclo chiuso
Le macchine a ciclo chiuso per la pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e
per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso verranno di seguito denominate “MACCHINE
LAVASECCO A CICLO CHIUSO”.
CARATTERISTICHE TECNICO-COSTRUTTIVE DELLE MACCHINE LAVASECCO A
CICLO CHIUSO
Nelle macchine lavasecco a ciclo chiuso possono essere utilizzati solventi organici o solventi
organici clorurati con l’esclusione delle sostanze di cui alla legge 28 dicembre 1993 n. 549
"Misure a tutela dell'ozono stratosferico e dell'ambiente" e s.m.i, e delle sostanze o preparati
classificati ai sensi del Decreto Legislativo 3 febbraio 1997, n. 52 e s.m.i, come cancerogeni,
mutageni o tossici per la riproduzione ai quali sono state assegnate etichette con le
indicazioni di pericolo H340, H350, H350i, H360D, H360F, H360Df e H360Fd.
Le macchine lavasecco a ciclo chiuso lavorano secondo cicli di lavaggio che comprendono
le seguenti fasi:
- lavaggio
- centrifugazione
- asciugatura
- deodorizzazione
- distillazione e recupero solvente.
Tutte le fasi sono svolte in una macchina ermetica la cui unica emissione di solvente nell’aria
può avvenire al momento dell’apertura dell’oblò al termine del ciclo di lavaggio.
Le macchine lavasecco a ciclo chiuso sono dotate di un ciclo frigorifero in grado di fornire le
frigorie necessarie per avere la massima condensazione del solvente (per il percloroetilene,
temperature inferiori a -10 °C), in modo da ridurre al minimo le emissioni di solvente.
VALORI LIMITE DI EMISSIONE
Le macchine lavasecco devono avere una emissione di solvente inferiore ai 20 g di solvente
per ogni kg di prodotto pulito e asciugato.
PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'INSTALLAZIONE E ALL'ESERCIZIO:
112
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Non si applicano le prescrizioni di cui all’allegato 2 parte seconda paragrafo 1)
PRESCRIZIONI PER L’UBICAZIONE DELL’IMPIANTO;
L'esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire le
condizioni operative e il rispetto del limite di emissione sopra indicato
Qualunque anomalia di funzionamento della macchina lavasecco a ciclo chiuso, tale
da non permettere il rispetto delle condizioni operative fissate, comporta la
sospensione della lavorazione per il tempo necessario alla rimessa in efficienza della
macchina stessa.
Non si applicano le prescrizioni della parte I, paragrafo 3, punti 3.2, 3.3 e 3.4
dell’Allegato III alla parte V del D. Lgs. 152/2006.
Al fine di agevolare l’elaborazione del piano annuale di gestione dei solventi di cui
alla parte V dell’Allegato III alla parte V del D. Lgs. 152/2006, il gestore può utilizzare
la scheda riportata nell’Allegato 2 B), dove registrare, per ciascuna macchina
lavasecco installata:
A. Il quantitativo di solvente presente nella macchina all’inizio dell’anno
solare considerato, in kg (A)
B. Il quantitativo di solvente caricato o reintegrato, in kg (B)
C. Il quantitativo di prodotto pulito e asciugato, in kg (C)
Annualmente per dimostrare la conformità dell’impianto al valore limite di emissione,
previa verifica del quantitativo di solvente presente nella macchina al termine
dell’anno solare considerato, espresso in kg (E), deve essere elaborato il piano
annuale di attività di cui all’Allegato 2 C), verificando che la massa di solvente
emesso per chilogrammo di prodotto pulito o asciugato sia inferiore a 20g/kg, ovvero
che:
(A+B –E – D)/ (C) < 0,020
dove:
D è il quantitativo di solventi presente nei rifiuti smaltiti, espresso in kg, che può
essere sottratto come indicato nella formula per verificare il rispetto del limite.
sta per sommatoria di tutte le registrazioni effettuate nell’anno solare considerato
L'impresa deve conservare in stabilimento, a disposizione degli organismi preposti al
controllo, copia della documentazione trasmessa al Comune per ottenere
l'autorizzazione in via generale e copia delle registrazioni e del piano annuale di
attività di cui agli allegati 2B) e 2C).
113
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Il gestore dell’impianto, ai sensi delle disposizioni contenute nella parte I, paragrafo
3.1 dell’Allegato III alla parte V del D. Lgs. 152/2006 trasmette al Comune entro il 30
Aprile di ogni anno la comunicazione annuale di attività di cui all’Allegato 2 D), con
allegato il Piano annuale di attività, di cui alla scheda in Allegato 2 C).
PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE
La conservazione delle materie prime e dei rifiuti deve avvenire in luoghi chiusi, protetti dagli
agenti atmosferici in modo tale da non dare luogo a emissioni diffuse di inquinanti.
Il gestore dell’impianto o dell’attività è tenuto ad effettuare controlli periodici delle
apparecchiature, con la cadenza e le modalità indicate nel libretto di manutenzione
programmata, fornito dal costruttore delle macchine di lavaggio, al fine di evitare emissioni
diffuse nell’ambiente di lavoro.
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Allegato 2 B)
Rapporto mensile di attività (compilazione facoltativa): ________________
Modello
Macchina___________________________________________________________
Ditta costruttrice
_____________________________________________________________
Capacità lavorativa
(kg)________________________________________________________
Quantitativo di solvente presente nella macchina all’inizio dell’anno solare in kg
(A)________
QUANTITATIVI LAVATI AGGIUNTE SOLVENTE
GIORNO Kg Kg
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
115
115
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
TOTALE
MENSIL
E
116
116
Allegato 2 C)
PIANO ANNUALE DI ATTIVITA’
(per macchina)
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
Anno _______________________________________________________________
Modello Macchina____________________________________________________
Ditta costruttrice _____________________________________________________
Capacità lavorativa (kg)________________________________________________
Tipo di solvente utilizzato ______________________________________________
QUANTITATIVI
LAVATI
(C)
AGGIUNTE
SOLVENTE
(B)
QUANTITATIVO
E TIPO DI
RIFIUTO
PRODOTTO
CONTENENTE
SOLVENTE
QUANTITATIVO DI
SOLVENTE NEL
RIFIUTO (D)
MESE Kg Kg Kg Kg
1
2
3
4
5
6
7
8
9
117
117
10
11
12
TOTAL
E
C = B = D=
Quantitativo di solvente presente nella
macchina all’inizio dell’anno solare in kg
(A)
Quantitativo di solvente presente nella
macchina al termine dell’anno solare, in kg
(E)
………. …………
FATTORE DI EMISSIONE PER MACCHINA = (A+B- D -E) / (C) < 0,020
Dove:
sta per sommatoria di tutte le registrazioni effettuate nell’anno solare considerato
D è il quantitativo di solvente organico contenuto nei rifiuti prodotti espresso in kg.
NOTA: Il quantitativo D di solvente nei rifiuti prodotti può essere valutato assumendo
convenzionalmente un contenuto di solvente nei rifiuti prodotti pari al 10%. Il gestore, in
alternativa, deve eseguire analisi volte a caratterizzare il contenuto di solventi nei rifiuti
stessi. I risultati dell’analisi potranno essere utilizzati al massimo per un periodo di un anno.
Data ..../..../....
Il Gestore
(firmata digitalmente)
118
118
Allegato 2 D)
COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA’
Al Comune di
…………………………..
Oggetto: Comunicazione Annuale di Attività per le emissioni in atmosfera provenienti da
impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e
per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi del d. Lgs. 152/2006
Il sottoscritto ....................... ........ ........ ............ .. ...... ........ ............ ..
nato a ................... ............ ........ ........ ....... ..... ..... ... ...... il ..../..../..…………
residente a ......................... ........ in via/corso .....…………………………………. .
n. ....... in qualità di Gestore dell'impresa .............. ........ ........ ............ ........ .....
con sede legale in Comune di.................. ............ ....……in via/corso ..................
n. .....
Tel............. ......………………….. Codice fiscale o Partita I.V.A.
............ ........…….............. ..
trasmette conformemente al modello riportato nella DGR ……….
n…………….del………………………. copia della Comunicazione Annuale di cui
all’oggetto.
Data ..../..../....
Il Gestore
(firmata digitalmente)
.......................................................
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119
5.15) verniciatura a pennello/rullo eseguita in piccoli cantieri navali in cui vengono
utilizzati quantitativi annui di prodotti vernicianti, diluenti, catalizzatori e solventi
impiegati per la pulizia delle attrezzature con consumo complessivo di COV
rispettivamente pari a 2500 Kg/anno e 12 Kg/giorno.
Lo stabilimento deve rientrare nel campo di applicazione di cui al seguente punto 1 e non è
soggetto alle prescrizioni dell’allegato 2, parte seconda, paragrafo1) “Prescrizioni per
l’ubicazione dell’impianto”.
L’attività di verniciatura può essere svolta all’aperto, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
1. vengono utilizzati per l’insieme delle attività di verniciatura a pennello/rullo delle
imbarcazioni quantitativi complessivi di Composti Organici Volatili (COV) nei prodotti
vernicianti, diluenti, catalizzatori e solventi impiegati per la pulizia delle attrezzature non
superiori alle seguenti soglie:
Se la distanza dell’impianto di verniciatura dalle abitazioni è superiore a 200 m:
a. 2500 Kg di COV/anno;
b. 12 Kg di COV/giorno;
c. 1000 Kg di COV/annui per 10.000 m2 di superficie di stabilimento;
d. le soglie riportate nei punti a, b e c devono essere rispettate
contemporaneamente.
Se la distanza dell’impianto di verniciatura dalle abitazioni è compresa tra 100 e 200
m:
e. 1250 Kg di COV/anno;
f. 6 Kg di COV/giorno;
g. 500 Kg di COV/annui per 10.000 m2 di superficie di stabilimento;
h. le soglie riportate nei punti e, f e g devono essere rispettate
contemporaneamente.
2. l'attività di verniciatura deve essere effettuata esclusivamente a pennello/rullo;
3. i prodotti vernicianti non possono avere un contenuto in COV superiore al 50% in peso.
4. non é ammesso l'uso di prodotti vernicianti, catalizzatori, diluenti e solventi contenenti
COV:
a) classificati come con le seguenti frasi di rischio: H350, H340, H350i, H360D,
H360F, H360FD, H360Df e H360Fd;
b) contenenti impurità in quantità superiore complessivamente allo 0,1% in
peso;
120
120
c) contenenti impurità in misura superiore, nel rispetto del precedente punto b),
a quanto di seguito indicato:
Sostanza Quantità ammessa
Rivestimento a base
solvente
Rivestimento a base
acqua*
Ftalati < al 3% in peso nel
prodotto verniciante -
Ammine alifatiche < al 0,5 % in peso nel
prodotto verniciante
< al 1,5% in peso nel
prodotto verniciante
TDI (toluendiisocianato) < al 0,5% in peso nel
catalizzatore
< al 0,5% in peso
nel catalizzatore
MD1
(difenilmetadiisocianato)
< al 2% in peso nel
catalizzatore
< al 2% in peso nel
catalizzatore * sono da considerarsi a base acqua tutti i prodotti idrosolubili contenenti all'applicazione
con solvente organico volatile in misura 10% in peso
d) non sono ammessi prodotti vernicianti contenenti composti di Cr, Pb, Cd
nella pigmentazione;
5. Deve essere predisposto un registro, preventivamente vistato dal Comune
territorialmente competente, sul quale annotare le date in cui sono effettuate le
pitturazioni a pennello/rullo, quantitativi di prodotti vernicianti, diluenti, catalizzatori e
solventi impiegati per la pulizia delle attrezzature utilizzate allo scopo, la percentuale (%)
di COV contenuta nei prodotti sopra indicati, il nome commerciale delle materie prime
utilizzate.
6. entro il 31 gennaio di ogni anno la ditta dovrà completare il registro di cui sopra con
l’indicazione dei quantitativi di prodotti vernicianti, diluenti, catalizzatori e solventi
impiegati per la pulizia delle attrezzature utilizzati allo scopo impiegati nel ciclo produttivo
relativi all'anno precedente (periodo temporale 01 gennaio - 31 dicembre);
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Bozza schema registro
data esecuzione verniciatura: inizio fine
Materia prima utilizzata
Kg
Kg COV
Prodotto (nome commerciale)
Solvente utilizzato come diluente (nome commerciale)
Catalizzatore (nome commerciale)
Solventi impiegati per la pulizia delle attrezzature
Interruzione attività per velocità vento >30 Km/h
h inizio h fine.
TOTALE COV Consumati nell’anno______:
7. le operazioni di verniciatura dovranno essere interrotte quando la velocità del vento sarà
superiore ai 30 km/h come valore medio su 10 minuti. A tale proposito la ditta dovrà
provvedere all'installazione di apposito anemometro prima della messa in esercizio
dell'attività di verniciatura. Eventuali sospensioni di attività (inizio e fine) per tale
fattispecie deve essere annotata su apposito registro;
8. lo stabilimento deve disporre di un apposito locale da adibire al deposito di tutti i prodotti
utilizzati per le lavorazioni; durante le pause lavoro i contenitori di tutti i prodotti impiegati
dovranno essere chiusi nel suddetto locale;
9. l’impianto di verniciatura deve essere chiaramente identificato all’interno dello
stabilimento e la distanza dalla più vicina civile abitazione va calcolata a partire
dall’impianto stesso;
10. lo stabilimento deve disporre di un piano di prevenzione e gestione delle acque di prima
pioggia, conforme a quanto previsto dal Regolamento Regionale n° 4 del 10 Luglio 2009
122
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"Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree
esterne";
11. qualora lo stabilimento ricada in area a pericolosità idraulica desumibile dal vigente
Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), devono essere assunte misure
specifiche di protezione civile e di gestione del rischio idraulico volte alla tutela della
pubblica incolumità e ad impedire inquinamenti accidentali in caso di inondazione (es:
sopraelevazioni dei depositi di materiale, ancoraggi, contenitori stagni stabilizzati, etc)
CONTROLLI PERIODICI
L'impresa deve trasmettere al Comune, entro il 30 aprile di ogni anno, una dichiarazione
conforme al modello riportato di seguito
Il registro di cui sopra, nonché le schede di sicurezza e tecniche di tutti i prodotti impiegati
nelle operazioni di verniciatura dovranno essere sempre conservati presso lo stabilimento
a disposizione di eventuali verifiche da parte degli enti competenti. Lo stesso, una volta
esaurito, dovrà essere comunque tenuto presso il sito di cui sopra per un tempo di almeno
5 anni dalla data dell'ultima registrazione;
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MODELLO DI DICHIARAZIONE ANNUALE DA INVIARE ENTRO IL 30 APRILE DI OGNI
ANNO
Impianto di “verniciatura a pennello/rullo eseguita in piccoli cantieri navali in cui vengono
utilizzati quantitativi annui di prodotti vernicianti, diluenti, catalizzatori e solventi impiegati
per la pulizia delle attrezzature con consumo complessivo di COV rispettivamente pari a
2500 Kg/anno e 12 Kg/giorno”
DITTA
______________________________________________________________________
PERIODO DI RIFERIMENTO: DAL 01/01 al 31/12
DELL’ANNO: ……………………………
Il gestore, consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di
formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del d.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
DICHIARA
La distanza dell’impianto di verniciatura dalle abitazioni è:
superiore a 200 metri
compresa tra 100 e 200 metri
Materia prima utilizzata nel corso dell’anno
Kg
Kg COV
Prodotto (nome commerciale)
Solvente utilizzato come diluente (nome commerciale)
Catalizzatore (nome commerciale)
Solventi impiegati per la pulizia delle attrezzature
TOTALE COV Consumati nell’anno______:
124
124
Data ..../..../....
Il Gestore
(firmata digitalmente)