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ALLEGATO 2 – NORME SUI CENTRI STORICI (Nota: il testo evidenziato con il colore rosso è il nuovo testo inserito, mentre il testo barrato è quelloeliminato a seguito delle modifiche introdotte con la Variante n.55 al PI)

TESTO VIGENTE PROPOSTA DI VARIANTE

Art. 29 Prescrizioni comuni alle unitàedilizie

29.1 Le trasformazioni fisiche consentite oprescritte nelle unità edilizie di cui aiprecedenti articoli devono in ogni casoassicurare la conservazione o il ripristinodegli elementi architettonici esterni, conparticolare riguardo:a)- alle coperture, essendo prescritta laconservazione e/o il ripristino, salvo i casi incui un altro tipo di copertura sia riconoscibilecome proprio e caratterizzante l'unità ediliziainteressata nella situazione originaria o comeeffetto della sua crescita organica nel tempo,della tradizionale copertura a falde conmanto in tegole a canale di cotto (coppi) conl’uso di coppi storici, con recupero dei coppiintegri e la disposizione, nella misurapossibile di quelli nuovi a canale; è altresìammesso l’utilizzo di materiali di recenteconcezione con funzioni isolanti oimpermeabilizzanti sottostanti la copertura incoppi; in particolare non sono ammessi l'usodi tegole alla marsigliese e la realizzazione,anche parziale, di copertura a terrazzo. Neisoli casi di tetti a due falde su edificimonocellulari, nei quali una falda abbia ascaricare su conversa interessante la paretedi un altro fabbricato, o la conversa siacomune con la falda dell’altro fabbricato,potrà essere consentita la realizzazione diuna copertura a falda unica. Nei casi di edificiseriali in cui siano avvenute sopraelevazionidella linea di gronda, è consentito, allo scopodi ricostituire l’allineamento originario delfronte, la sopraelevazione della linea digronda degli edifici originari. In caso didiverse quote dei due edifici laterali,l’innalzamento si adatterà alla quota di quelloinferiore;b)- agli infissi, che vanno sostituiti, ovenecessario, con materiali e forme tradizionalilavorati secondo le tecnologie usate nellatradizione locale, mantenendo ilposizionamento nelle sedi originarie. Inparticolare è esclusa la possibilità direalizzare finestre ad anta unica e disostituire i portoni lignei con cancelli o portein vetro; interventi con tecnologie e materialidiversi possono essere eccezionalmente

Art. 29 Prescrizioni comuni alle unitàedilizie

29.1 Le trasformazioni fisiche consentite oprescritte nelle unità edilizie di cui aiprecedenti articoli devono in ogni casoassicurare la conservazione o il ripristinodegli elementi architettonici esterni, conparticolare riguardo:a)- alle coperture, essendo prescritta laconservazione e/o il ripristino, salvo i casi incui un altro tipo di copertura sia riconoscibilecome proprio e caratterizzante l'unità ediliziainteressata nella situazione originaria o comeeffetto della sua crescita organica nel tempo,della tradizionale copertura a falde conmanto in tegole a canale di cotto (coppi) conl’uso di coppi storici, con recupero dei coppiintegri e la disposizione, nella misurapossibile di quelli nuovi a canale; è altresìammesso l’utilizzo di materiali di recenteconcezione con funzioni isolanti oimpermeabilizzanti sottostanti la copertura incoppi; in particolare non sono ammessi l'usodi tegole alla marsigliese e la realizzazione,anche parziale, di copertura a terrazzo. Neisoli casi di tetti a due falde su edificimonocellulari, nei quali una falda abbia ascaricare su conversa interessante la paretedi un altro fabbricato, o la conversa siacomune con la falda dell’altro fabbricato,potrà essere consentita la realizzazione diuna copertura a falda unica. Nei casi di edificiseriali in cui siano avvenute sopraelevazionidella linea di gronda, è consentito, allo scopodi ricostituire l’allineamento originario delfronte, la sopraelevazione della linea digronda degli edifici originari. In caso didiverse quote dei due edifici laterali,l’innalzamento si adatterà alla quota di quelloinferiore;b)- agli infissi, che vanno sostituiti, ovenecessario, con materiali e forme tradizionalilavorati secondo le tecnologie usate nellatradizione locale, mantenendo ilposizionamento nelle sedi originarie. Inparticolare è esclusa la possibilità direalizzare finestre ad anta unica e disostituire i portoni lignei con cancelli o portein vetro; Interventi con tecnologie e materialidiversi possono essere eccezionalmente

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consentiti previo parere obbligatorio dellaSoprintendenza per i Beni Architettonici ePaesaggistici di Venezia e laguna;c)- agli intonaci, che devono essere risarciticon malta e tinta analoga a quella originaria,e mediante le tecniche in uso prima dellaindustrializzazione della calce e del cemento;

d)- alle porte, alle finestre ed alle altreaperture, in pietra, marmo, mattoni od altromateriale caratteristico della tradizionelocale, che vanno restaurate o ripristinateutilizzando il medesimo materialepreesistente, ovvero quello degli stessielementi architettonici presente nellaspecifica unità edilizia;

e)- agli elementi decorativi dei prospetti,come griglie e balconi in ferro, rilievi, statue,affreschi e simili, che di norma non possonoessere rimossi, alterati o sostituiti, salvomotivato parere della Soprintendenza per iBeni Architettonici e Paesaggistici di Veneziae laguna.

29.2 Il rispetto delle prescrizioni di cui alcomma precedente può esser richiesto anchenei casi di effettuazione di trasformazionifisiche consentite o prescritte nelle unitàedilizie di cui ai precedenti articoli.

29.3 E' prescritta in ogni caso laconservazione di tutti gli elementiarchitettonici e decorativi superstiti cherivestano un interesse storico, anche se diprovenienza incerta o non direttamentelegati alla storia dell'edificio, quali finestre adarco in pietra, patere, formelle, cornicioni odoccioni in pietra, barbacani in legno e simili.

29.4 E' altresì possibile, previo parere dellaSoprintendenza per i Beni Architettonici ePaesaggistici di Venezia e laguna:a)- la sostituzione di eventuali elementi oparti di elementi architettonici irrecuperabiliin pietra, marmo, mattoni e simili, qualilesene, capitelli, bancali e soglie, mensole,cornici, decorazioni interne ed esterne, edaltro, con gli stessi materiali;

b)- la sostituzione di eventuali elementi estrutture architettoniche in legno, fatiscenti,caratteristiche della tradizione locale, cometrabeazioni, pilastri, soffitti, e simili, con lostesso materiale;c)- la eliminazione delle superfetazioni,intendendosi per esse ogni manufattoincongruo rispetto alle caratteristiche sia

consentiti previo parere obbligatorio dellaSoprintendenza per i Beni Architettonici ePaesaggistici di Venezia e laguna;c)- agli intonaci, che devono essere risarciticon malta e tinta analoga a quella originaria,e mediante le tecniche in uso prima dellaproduzione dell’industrializzazione della calcee del cemento;d)- aille fori porta, alle finestra ed alle altreaperture, in pietra, marmo, mattoni od altrodiverso materiale caratteristico dellatradizione locale, che vanno restaurate oripristinate utilizzando il medesimo materialepreesistente, ovvero quello degli stessielementi architettonici presente nellaspecifica unità edilizia; secondo le indicazionidel Regolamento Edilizio.e)- agli elementi decorativi dei prospetti,come griglie e balconi in ferro, rilievi, statue,affreschi e simili, che di norma non possonoessere rimossi, alterati o sostituiti, salvomotivato parere della Soprintendenza per iBeni Architettonici e Paesaggistici di Veneziae laguna.

29.2 Il rispetto delle prescrizioni di cui alcomma precedente può esser richiesto anchenei casi di effettuazione di trasformazionifisiche consentite o prescritte nelle unitàedilizie di cui ai precedenti articoli.

29.3 E' prescritta in ogni caso laconservazione di tutti gli elementiarchitettonici e decorativi superstiti cherivestano un interesse storico, anche se diprovenienza incerta o non direttamentelegati alla storia dell'edificio, quali finestre adarco in pietra, patere, formelle, cornicioni odoccioni in pietra, barbacani in legno e simili.

29.4 E' altresì possibile, previo parere dellaSoprintendenza per i Beni Architettonici ePaesaggistici di Venezia e laguna:a)- la sostituzione di eventuali elementi oparti di elementi architettonici irrecuperabiliin pietra, marmo, mattoni e simili, qualilesene, capitelli, bancali e soglie, mensole,cornici, decorazioni interne ed esterne, edaltro, con gli stessi materiali secondo leindicazioni del Regolamento Edilizio; b)- la sostituzione di eventuali elementi estrutture architettoniche in legno, fatiscenti,caratteristiche della tradizione locale, cometrabeazioni, pilastri, soffitti, e simili, con lostesso materiale;c)- la eliminazione delle superfetazioni,intendendosi per esse ogni manufattoincongruo rispetto alle caratteristiche sia

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dell’impianto originario dell’unità edilizia chedella sua crescita organica nel tempo, inepoca preottocentesca, e che non rivestaalcun interesse per la lettura filologica e perla definizione delle caratteristiche tipologichedell’unità edilizia stessa.

29.5 In ogni caso di effettuazione ditrasformazioni fisiche consentite o prescrittepuò esser richiesta:a)- la coloritura di superfici di qualsiasigenere con tinte idonee;b)- la rimozione di recinzioni, cornici e sbalzi,manti di copertura estranei alla tradizionelocale, e la loro sostituzione con materialiidonei.

29.6 La scelta dei colori da usare nellecoloriture dei prospetti esterni deve essere dinorma riferita alla gamma dei colori presentinella tradizione locale;

29.7 E' comunque consentito, nel rispetto diogni altra prescrizione delle presenti norme,provvedere al riordino ed alla installazionedi:a) canne fumarie e comignoli, in conformitàalle caratteristiche della categoria diappartenenza dell'unità edilizia interessata,nonché alle caratteristiche tipologiche eformali tradizionali delle medesime cannefumarie e comignoli; su prospetti secondari,cavedi ecc., laddove si rende opportuno nonmanomettere la struttura muraria e/o lacornice di gronda in pietra, è ammessa larealizzazione di nuove canne fumarie inacciaio rivestito in rame;b) impianti tecnologici di servizio pubblico;c) antenne televisive e parabole, di normaper realizzare sistemi centralizzati. Nondevono, di norma, essere collocate sullefalde delle coperture prospicienti spazipubblici.Nel caso in cui tutte le falde dell’unità ediliziasiano prospicienti spazi pubblici, le antenne ele parabole potranno essere collocate sullecoperture ad una distanza sufficientementearretrata dal filo di gronda per non renderlevisibili dalla pubblica via; dovrannocomunque essere addossate ad elementiemergenti quali sopraelevazioni, abbaini,altane, camini, ecc. e tinteggiate con lostesso colore dell’elemento cui vengonoaddossate.d) impianti generali, quali idrici, diriscaldamento, di fognatura, e simili, le cuitubazioni non possono essere a vista sullefacciate principali, visibili dagli spazi scoperti

dell’impianto originario dell’unità edilizia chedella sua crescita organica nel tempo, inepoca preottocentesca, e che non rivestaalcun interesse per la lettura filologica e perla definizione delle caratteristiche tipologichedell’unità edilizia stessa.

29.5 In ogni caso di effettuazione ditrasformazioni fisiche consentite o prescrittepuò esser richiesta:a)- la coloritura di superfici di qualsiasigenere con tinte idonee;b)- la rimozione di recinzioni, cornici e sbalzi,manti di copertura estranei alla tradizionelocale, e la loro sostituzione con materialiidonei.

29.6 La scelta dei colori da usare nellecoloriture dei prospetti esterni deve essere dinorma riferita alla gamma dei colori presentinella tradizione locale;

29.7 E' comunque consentito, nel rispetto diogni altra prescrizione delle presenti norme,provvedere al riordino ed alla installazionedi:a) canne fumarie e comignoli, in conformitàalle caratteristiche della categoria diappartenenza dell'unità edilizia interessata,nonché alle caratteristiche tipologiche eformali tradizionali delle medesime cannefumarie e comignoli; su prospetti secondari,cavedi ecc., laddove si rende opportuno nonmanomettere la struttura muraria e/o lacornice di gronda in pietra, è ammessa larealizzazione di nuove canne fumarie inacciaio rivestito in rame;b) impianti tecnologici di servizio pubblico;c) antenne televisive e parabole, di normaper realizzare sistemi centralizzati. Nondevono, di norma, essere collocate sullefalde delle coperture prospicienti spazipubblici.Nel caso in cui tutte le falde dell’unità ediliziasiano prospicienti spazi pubblici, le antenne ele parabole potranno essere collocate sullecoperture ad una distanza sufficientementearretrata dal filo di gronda per non renderlevisibili dalla pubblica via; dovrannocomunque essere addossate ad elementiemergenti quali sopraelevazioni, abbaini,altane, camini, ecc. e tinteggiate con lostesso colore dell’elemento cui vengonoaddossate.d) impianti generali, quali idrici, diriscaldamento, di fognatura, e simili, le cuitubazioni non possono essere a vista sullefacciate principali, visibili dagli spazi scoperti

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pubblici, ma devono trovare alloggiamentoed essere progettati in modo da evitareincavi nei muri portanti o di controvento lecornici di gronda in pietra devono esseremantenute; i pluviali interni in cotto “cannonid’acqua” vanno sempre mantenuti e ovepossibile ripristinati nella funzione; i pluvialiesterni devono essere in rame e possonoessere esterni alla muratura con eventualeterminale in ghisa;e) ascensori e montacarichi qualora noncompromettano i valori architettonici e lecaratteristiche tipologiche dell'unità ediliziainteressata, nonché il profilo altimetrico dellecoperture; in particolare non sono ammessi ivolumi tecnici che alterino le tradizionalicoperture a tetto esistenti e/o caratteristichedella categoria di appartenenza dell'unitàedilizia interessata, con trasformazione,anche parziale, in copertura a terrazzo;f) servizi interni quali bagni e cucine, anchein blocchi unificati, se del caso dotati diimpianti di di ventilazione spinta; è prescritto- ove sia prioritario il rispetto dellecaratteristiche tipologiche e delle strutturedell'unità edilizia interessata - l'uso dielementi leggeri prefabbricati.

29.8 In ogni caso di intervento di tipoconservativo o di ripristino, e pertantoeccettuate le unità edilizie di cui è consentitao prescritta la demolizione e ricostruzione, lospessore dei muri può esser mantenutoinferiore a cm 30.

29.9 La realizzazione in ogni unità edilizia,eccettuate quelle di cui è consentita oprescritta la demolizione e ricostruzione, disistemi e/o impianti per consentire ofacilitare la mobilità di infanti, disabili esimili, deve avvenire mediante l'installazionedi elementi amovibili, differenziatidall'ambiente in cui si inseriscono per formae materiali, quali arredi fissi, e possibilmentecon ingombro dimensionalmente inferioreall'elemento edilizio su cui si inseriscono.

29.10 La realizzazione di nuove aperture,salvo che per le unità edilizie di cui èconsentibile o prescritta la demolizione ericostruzione, deve essere limitata al minimoindispensabile, privilegiando sistemi diaerazione e di illuminazione artificiali.

29.11 La realizzazione di nuove aperture alpiano terra delle unità edilizie, funzionaliall'accesso ad ambienti utilizzabili per attivitànon abitative, ovvero all'esposizione e/o alla

pubblici, ma devono trovare alloggiamentoed essere progettati in modo da evitareincavi nei muri portanti o di controvento lecornici di gronda in pietra devono esseremantenute; i pluviali interni in cotto “cannonid’acqua” vanno sempre mantenuti e ovepossibile ripristinati nella funzione; i pluvialiesterni devono essere in rame e possonoessere esterni alla muratura con eventualeterminale in ghisa;e) ascensori e montacarichi qualora noncompromettano i valori architettonici e lecaratteristiche tipologiche dell'unità ediliziainteressata, nonché il profilo altimetrico dellecoperture; in particolare non sono ammessi ivolumi tecnici che alterino le tradizionalicoperture a tetto esistenti e/o caratteristichedella categoria di appartenenza dell'unitàedilizia interessata, con trasformazione,anche parziale, in copertura a terrazzo;f) servizi interni quali bagni e cucine, anchein blocchi unificati, se del caso dotati diimpianti di di ventilazione spinta; è prescritto- ove sia prioritario il rispetto dellecaratteristiche tipologiche e delle strutturedell'unità edilizia interessata - l'uso dielementi leggeri prefabbricati.

29.8 In ogni caso di intervento di tipoconservativo o di ripristino, e pertantoeccettuate le unità edilizie di cui è consentitao prescritta la demolizione e ricostruzione, lospessore dei muri può esser mantenutoinferiore a cm 30.

29.9 La realizzazione in ogni unità edilizia,eccettuate quelle di cui è consentita oprescritta la demolizione e ricostruzione, disistemi e/o impianti per consentire ofacilitare la mobilità di infanti, disabili esimili, deve avvenire mediante l'installazionedi elementi amovibili, differenziatidall'ambiente in cui si inseriscono per formae materiali, quali arredi fissi, e possibilmentecon ingombro dimensionalmente inferioreall'elemento edilizio su cui si inseriscono.

29.10 La realizzazione di nuove aperture,salvo che per le unità edilizie di cui èconsentibile o prescritta la demolizione ericostruzione, deve essere limitata al minimoindispensabile, privilegiando sistemi diaerazione e di illuminazione artificiali.

29.11 La realizzazione di nuove aperture alpiano terra delle unità edilizie, funzionaliall'accesso ad ambienti utilizzabili per attivitànon abitative, ovvero all'esposizione e/o alla

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commercializzazione di beni, deveuniformarsi ai seguenti criteri:a) dimensioni delle bucature rapportateall'entità della superficie del fronte e delleaperture preesistenti;b) gerarchie dei valori nel contesto generaledei fronti dell'elemento di viabilità pedonalee/o acquea interessato;c) salvaguardia degli impianti compositivirelativi al fronte interessato.

29.12 La realizzazione di nuove aperture suspazi interni alle unità edilizie, non è tenutaal rispetto delle prescrizioni relative allesuperfici minime, qualora sia richiesto ilprevalere del loro adeguamento allecaratteristiche dimensionali tradizionali, ecomunque alla logica distributiva delleaperture caratteristica dell'unità ediliziainteressata.

29.13 In tutte le unità edilizie sonoconsentiti, ferme restando le prescrizionirelative alle utilizzazioni compatibili ai sensidel Titolo III delle presenti norme, gliinterventi volti ad adattare i sottotetti al finedi renderli utilizzabili, anche come unitàfunzionali autonome, per funzioni diverse daquelle di servizi di pertinenza delleutilizzazioni attivabili ai piani inferiori, macomunque con esse connesse, purché sianosoddisfatte le seguenti condizioni:

a) sia garantito l'integrale rispetto di ognialtra prescrizione relativa alle trasformazionifisiche consentibili e/o prescritte, del TitoloIII, ed in particolare che gli interventi noncomportino alterazioni dell'andamentooriginario della copertura; è pertantoammessa:l’apertura di lucernai a raso sulle falde dellacopertura, delle coperture prospicienti glispazi pubblici di dimensioni non superiori a1.5 metri e le prese di luce e d’aria nonalteranti i profili altimetrici, ivi compresi ilucernari, di dimensioni non superiori a 1,5

commercializzazione di beni, deveuniformarsi ai seguenti criteri:a) dimensioni delle bucature rapportateall'entità della superficie del fronte e delleaperture preesistenti;b) gerarchie dei valori nel contesto generaledei fronti dell'elemento di viabilità pedonalee/o acquea interessato;c) salvaguardia degli impianti compositivirelativi al fronte interessato.

29.12 La realizzazione di nuove aperture suspazi interni alle unità edilizie, non è tenutaal rispetto delle prescrizioni relative allesuperfici minime, qualora sia richiesto ilprevalere del loro adeguamento allecaratteristiche dimensionali tradizionali, ecomunque alla logica distributiva delleaperture caratteristica dell'unità ediliziainteressata.

29.13 In tutte le unità edilizie sonoconsentiti, ferme restando le prescrizionirelative alle utilizzazioni compatibili ai sensidel Titolo III delle presenti norme, gliinterventi volti ad adattare i sottotetti al finedi renderli utilizzabili, anche come unitàfunzionali autonome, secondo le indicazionicontenute nelle Schede e nel RegolamentoEdilizio, con le seguenti specificazioni:- per il recupero dei sottotetti ai fini abitativigli abbaini a due falde potranno averemisura di ml 2,00 di larghezza massima e ml2,00 di altezza massima;- per l’arieggiamento e l’illuminazione deisottotetti che non presentano i requisitiminimi di agibilità è consentita unicamente larealizzazione di abbaini a una falda“copagatti” con le caratteristiche definite dalRegolamento Edilizio. per funzioni diverseda quelle di servizi di pertinenza delleutilizzazioni attivabili ai piani inferiori, macomunque con esse connesse, purché sianosoddisfatte le seguenti condizioni:

a) sia garantito l'integrale rispetto di ognialtra prescrizione relativa alle trasformazionifisiche consentibili e/o prescritte, del TitoloIII, ed in particolare che gli interventi noncomportino alterazioni dell'andamentooriginario della copertura; è pertantoammessa:l’apertura di lucernai a raso sulle falde dellacopertura, delle coperture prospicienti glispazi pubblici di dimensioni non superiori a1.5 metri e le prese di luce e d’aria nonalteranti i profili altimetrici, ivi compresi ilucernari, di dimensioni non superiori a 1,5

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metri quadri ognuno, e che non riguardinopiù del 5% della superficie della faldainteressata, purché sia documentata lanecessità dell’intervento per motivi diilluminazione e di areazione dei locali delsottotetto, al fine di raggiungere, ove lecondizioni lo consentano, gli standard minimidi agibilità; sono comunque da evitare nuovilucernai in corrispondenza dei prospettiprincipali o in situazioni di grande visibilità,privilegiando parti secondarie e falde nonvisibili. E’ comunque preferibile la realizzazione dinuovi abbaini o di “copagati” , più consonialla tradizione locale. In questo sensoeventuali prescrizioni della Soprintendenzapossono costituire deroga per le norme delleschede di piano.La realizzazione di abbaini di falda, ad una odue falde, compatibilmente con la pratituraesistente della grossa orditura del tetto, èammessa soltanto ove espressamenteprevista nelle indicazioni contenute nelleschede, e nei termini ivi indicati conl’eccezione che sia dimostrato che lastruttura del tetto non lo consente, purchésia documentata la necessità dell’interventoper motivi di illuminazione e di alterazionedei locali sottotetto, al fine di raggiungere,ove le condizioni lo consentano, gli standardminimi di agibilità; l’altezza del colmo degliabbaini non può superare l’altezza del colmodelle coperture, devono essere realizzati inarretramento rispetto al profilo del prospettodel fabbricato per una dimensione inferiore aml lineari 1,50 in modo tale che il loro fronteintersechi la falda principale determinandouna altezza di davanzale di almeno ml. 1,00dal piano di calpestio, e rispettando leseguenti caratteristiche formali edimensionali:gli abbaini ad una falda, che non dovràessere realizzata in contropendenza rispettoa quella del tetto interessata dall’intervento,non dovrà eccedere i ml. 2,00 di larghezza eml. 1,00 di altezza all’estradosso del profilodella copertura;gli abbaini a due falde devono essere semprea colmo orizzontale e non devono eccederela larghezza di ml. 1,50 compresa lastruttura muraria e l’altezza di ml 1,50all’estradosso del colmo;per l’arieggiamento dei sotto tetti che nonpresentano i requisiti e le condizioni minimedi agibilità è consentita la realizzazione di un“copagati”; la falda del “copagati” non deveessere realizzata in contropendenza rispettoa quella del tetto e le misure per ciascun

metri quadri ognuno, e che non riguardinopiù del 5% della superficie della faldainteressata, purché sia documentata lanecessità dell’intervento per motivi diilluminazione e di areazione dei locali delsottotetto, al fine di raggiungere, ove lecondizioni lo consentano, gli standard minimidi agibilità; sono comunque da evitare nuovilucernai in corrispondenza dei prospettiprincipali o in situazioni di grande visibilità,privilegiando parti secondarie e falde nonvisibili. E’ comunque preferibile la realizzazione dinuovi abbaini o di “copagati”, più consonialla tradizione locale. In questo sensoeventuali prescrizioni della Soprintendenzapossono costituire deroga per le norme delleschede di piano.La realizzazione di abbaini di falda, ad una odue falde, compatibilmente con la prartituraesistente della grossa orditura del tetto, èammessa soltanto ove espressamenteprevista nelle indicazioni contenute nelleschede, e nei termini ivi indicati conl’eccezione che sia dimostrato che lastruttura del tetto non lo consente, purchésia documentata la necessità dell’interventoper motivi di illuminazione e di alterazionedei locali sottotetto, al fine di raggiungere,ove le condizioni lo consentano, gli standardminimi di agibilità; l’altezza del colmo degliabbaini non può superare l’altezza del colmodelle coperture, devono essere realizzati inarretramento rispetto al profilo del prospettodel fabbricato per una dimensione inferiore aml lineari 1,50 in modo tale che il loro fronteintersechi la falda principale determinandouna altezza di davanzale di almeno ml. 1,00dal piano di calpestio, e rispettando leseguenti caratteristiche formali edimensionali:-gli abbaini ad una falda, che non dovràessere realizzata in contropendenza rispettoa quella del tetto interessata dall’intervento,non dovrà eccedere i ml. 2,00 di larghezza eml. 1,00 di altezza all’estradosso del profilodella copertura;-gli abbaini a due falde devono esseresempre a colmo orizzontale e non devonoeccedere la larghezza di ml. 1,50 compresala struttura muraria e l’altezza di ml 1,50all’estradosso del colmo;per l’arieggiamento dei sotto tetti che nonpresentano i requisiti e le condizioni minimedi agibilità è consentita la realizzazione diun “copagati”; la falda del “copagati” nondeve essere realizzata in contropendenzarispetto a quella del tetto e le misure per

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“copagati” non devono superare i ml. 0.40 dialtezza e i ml. 1.00 di larghezza.L’intervento non deve determinare aumentodi volume urbanistico, e in tal senso l’altezzautile interna derivata e la superficiedeterminata dalla proiezione dell’abbaino inpianta non possono rendere abitabileautonomamente lo spazio ricavato a seguitodella realizzazione dell’abbaino stesso;sia assicurata, in presenza di coperture e/odi strutture portanti delle stesse, alterate e/ocollabenti, il loro ripristino con materialiidentici o comunque tecnicamenteequivalenti a quelli originari, salvo caso davalutare;ove si intenda attivare un’utilizzazioneabitativa, o comunque comportante lapresenza continuativa di persone, delsottotetto, l’altezza media dei suoi locali siapari almeno a m 2,20; l’altezza media diogni locale sottotetto è calcolata escludendodal computo le sue parti aventi altezza nettainferiore a m 1,50; l’intervento comportaaumento di volume urbanistico eincrementodella superficie utile per le partidel sottotetto utilizzabili.

29.13 bis- Nelle unità edilizie di base nonresidenziale è consentito realizzare,compatibilmente con le loro caratteristichearchitettoniche tipologiche e per attivare unadestinazione a: manifatture, insediamentiper il commercio all’ingrosso, ufficidirezionali e per l’erogazione diretta deiservizi, attrezzature culturali e ricreative,lucernari, disposti longitudinalmente o insequenze longitudinali, di dimensioni anchesuperiori a quelle indicate al precedentepunto a), fino a garantire il rispetto deirapporti aeroilluminanti, corrispondenti a1/16 della superficie di calpestio, per localicon superficie in pianta fino a 50 mq., e 1/10della superficie di calpestio della parteeccedente.

29.14 In tutte le unità edilizie è consentita,negli ambienti interni aventi altezza nettanon inferiore a m 4,5 e privi di elementi dipregio artistico alle pareti (affreschi, pittureincassate, cornici, portali lapidei decorati,decorazioni, tappezzerie, specchi, e simili), larealizzazione di soppalchi funzionali, alleseguenti condizioni:a) l’intervento differenzi la nuova strutturadall’ambiente in cui si inserisce, per formamateriali, assimilandola ad un elemento d’

ciascun “copagati” non devono superare i ml.0.40 di altezza e i ml. 1.00 di larghezza. L’intervento non deve determinare aumentodi volume urbanistico, e in tal senso l’altezzautile interna derivata e la superficiedeterminata dalla proiezione dell’abbaino inpianta non possono rendere abitabileautonomamente lo spazio ricavato a seguitodella realizzazione dell’abbaino stesso;sia assicurata, in presenza di coperture e/odi strutture portanti delle stesse, alterate e/ocollabenti, il loro ripristino con materialiidentici o comunque tecnicamenteequivalenti a quelli originari, salvo caso davalutare;ove si intenda attivare un’utilizzazioneabitativa, o comunque comportante lapresenza continuativa di persone, delsottotetto, l’altezza media dei suoi locali siapari almeno a m 2,20; l’altezza media diogni locale sottotetto è calcolata escludendodal computo le sue parti aventi altezza nettainferiore a m 1,50; l’intervento comportaaumento di volume urbanistico e incrementodella superficie utile per le parti delsottotetto utilizzabili.

29.13 bis- Nelle unità edilizie di base nonresidenziale è consentito realizzare,compatibilmente con le loro caratteristichearchitettoniche tipologiche e per attivare unadestinazione a: manifatture, insediamentiper il commercio all’ingrosso, ufficidirezionali e per l’erogazione diretta deiservizi, attrezzature culturali e ricreative,lucernari secondo le indicazioni delRegolamento Edilizio. dispostilongitudinalmente o in sequenzelongitudinali, di dimensioni anche superiori aquelle indicate al precedente punto a), fino agarantire il rispetto dei rapportiaeroilluminanti, corrispondenti a 1/16 dellasuperficie di calpestio, per locali consuperficie in pianta fino a 50 mq., e 1/10della superficie di calpestio della parteeccedente.

29.14 In tutte le unità edilizie è consentita,negli ambienti interni aventi altezza nettanon inferiore a m 4,5 e privi di elementi dipregio artistico alle pareti (affreschi, pittureincassate, cornici, portali lapidei decorati,decorazioni, tappezzerie, specchi, e simili), larealizzazione di soppalchi funzionali, alleseguenti condizioni:a) l’intervento differenzi la nuova strutturadall’ambiente in cui si inserisce, per formamateriali, assimilandola ad un elemento d’

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architettura d’interni, o arredo fisso, didimensioni tali da rendere comunqueleggibile l’ambiente storico costruttivo etipologico originario;b) l’altezza del soppalco dal pavimento siaalmeno di m 2,20;c) la dimensione del soppalco sia nonsuperiore ai 2/3 della superficiedell’ambiente in cui si inserisce;d) la posizione del soppalco non sia tale daresecare le aperture di finestre esterne o diporte interne;e) le scale interne di raccordo con il soppalcoabbiano rampe di larghezza non inferiore am 0.75 salva che nel recupero di scaleesistenti;f) non sia collocato al di sotto del soppalcol’angolo di cottura dei cibi, od altro apparatoproduttore di punti di fuoco, ove il soppalcostesso sia ligneo, o non sia, ove ligneo,adeguatamente protetto con trattamentoignifugo, o non presenti una doppiailluminazione-aereazione ovvero una altezzapari o maggiore a m 2,40.

29.15 In tutte le unità edilizie conprevalenza su quanto espresso dalle schedeper unità di spazio coperto, è consentito,l’accorpamento di non più di due unitàedilizie, attraverso l’apertura di un foro portadi larghezza massima pari a cm. 90 e dialtezza massima pari a cm. 210.

Le destinazioni d’uso ammesse sonoderivanti dalla sommatoria di quelle previstedalla parte III delle singole schede, nelrispetto delle singole quantità per le unitàedilizie.

architettura d’interni, o arredo fisso, didimensioni tali da rendere comunqueleggibile l’ambiente storico costruttivo etipologico originario;b) l’altezza del soppalco dal pavimento siaalmeno di m 2,20;c) la dimensione del soppalco sia nonsuperiore ai 2/3 della superficiedell’ambiente in cui si inserisce;d) la posizione del soppalco non sia tale daresecare le aperture di finestre esterne o diporte interne;e) le scale interne di raccordo con il soppalcoabbiano rampe di larghezza non inferiore am 0.75 salva che nel recupero di scaleesistenti;f) non sia collocato al di sotto del soppalcol’angolo di cottura dei cibi, od altro apparatoproduttore di punti di fuoco, ove il soppalcostesso sia ligneo, o non sia, ove ligneo,adeguatamente protetto con trattamentoignifugo, o non presenti una doppiailluminazione-aereazione ovvero una altezzapari o maggiore a m 2,40.

29.15 Fatta eccezione per gli edifici soggettialle disposizioni di tutela dei beni culturali(D.Lgs. 42/2004, Parte II),In tutte le unitàedilizie con prevalenza su quanto espressodalle schede per unità di spazio coperto, èsempre consentito, l’accorpamento di nonpiù di due unità edilizie, anche di diversacategoria tipologica, attraverso l’apertura diun foro porta per piano di larghezza massimapari a cm. 90 e di altezza massima pari acm. 210. Unicamente nelle unità di tipologiaA, A1, B, B1, in conseguenzadell’accorpamento è consentita la rimozionedi uno dei due corpi scala esistenti qualoranon più funzionale all’organizzazionedistributiva interna.

Le destinazioni d’uso ammesse sono derivanti dalla sommatoria di quelle previste dalla parte III delle singole schede, nel rispetto delle singole quantità per le unità edilizie. Il collegamento fra unità edilizie di diversacategoria tipologica non consente di attivaredestinazioni d'uso diverse da quelle stabilitedalle schede delle categorie tipologiche per lesingole unità edilizie interessate.

Non è considerata utilizzazione difforme dalladestinazione d’uso l’utilizzazione parzialedelle singole unità immobiliari, destinate adabitazioni, per artigianato di produzione dibeni artistici o connessi con le persone o le

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29.16 In tutte le unità edilizie, nel caso diinterventi eccedenti la manutenzioneordinaria e straordinaria, in cui l’altezza utiledel piano terreno risultasse inferiore a mt.2,20 è inoltre consentito l’innalzamento delprimo solaio fino ad attenere l’altezza utile dimt. 2,20.Per compensare la riduzione dell’altezza utiledei piani superiori è consentitoeccezionalmente in deroga a quanto previstonella schede di cui all’art. 35 anchel’innalzamento dei solai superiori conrecupero del volume del sottotetto nonché,in caso di necessità delle strutture dicopertura fino ad una quota pari alladifferenza tra la quota attuale del primosolaio a quella derivante dal suddettoinnalzamento con esclusione delle Tipologieseriali in cui l’intervento può essereconsentito solo per le unità di spazio di tuttala schiera.Nelle Unità Edilizie in cui il piano terra si troviad una quota inferiore di quello della stradao marciapiede pubblici antistanti è consentitoil rialzo del pavimento del piano terra fino aduna quota non superiore a + 0,10 m rispettoalla adiacente quota della superficie dellastrada o marciapiede pubblici.L’accertamento della quota inferiorenell’Unità Edilizia rispetto a quella esterna,va effettuato con sopralluogo preventivo deltecnico comunale o con verifica delladocumentazione rilevata dalla Soc. Insulaqualora probante.L’intervento di adeguamento alla quotaminima di m 2,20 riguarda di conseguenzaanche i piani superiori al piano terra, conobbligo, comunque, del recupero del volumedel sottotetto ai fini di compensare l’altezzadell’ultimo piano; in caso di impossibilità diquote minime abitabili all’ultimo piano èconsentito lo slittamento della linea digronda nelle misura pari alla differenza diquota così ottenuta.Gli interventi, in caso di necessità, possonoriguardare anche l’adeguamento delleforometrie mantenendo le medesimedimensioni, allineamenti, tipologiecostruttive, materiali. Tutti gli interventi dicui al presente comma 29.16 devono esserepreventivamente autorizzati dallacompetente Soprintendenza ai BB.AA.”.E’ ammessa la realizzazione di gradini a

abitazioni, per artigianato di servizio, perstudi professionali, qualora tale utilizzazioneriguardi non più del 40% della superficie utiledell’unità immobiliare interessata.

29.16 In tutte le unità edilizie, nel caso diinterventi eccedenti la manutenzioneordinaria e straordinaria, in cui l’altezza utiledel piano terreno risultasse inferiore a mt.2,20 è inoltre consentito l’innalzamento delprimo solaio fino ad attenere l’altezza utile dimt. 2,20.Per compensare la riduzione dell’altezza utiledei piani superiori è consentitoeccezionalmente in deroga a quantoprevisto nella schede di cui all’art. 35 anchel’innalzamento dei solai superiori conrecupero del volume del sottotetto nonché,in caso di necessità delle strutture dicopertura fino ad una quota pari alladifferenza tra la quota attuale del primosolaio a quella derivante dal suddettoinnalzamento con esclusione delle Tipologieseriali in cui l’intervento può essereconsentito solo per le unità di spazio di tuttala schiera.Nelle Unità Edilizie in cui il piano terra si troviad una quota inferiore di quello della stradao marciapiede pubblici antistanti è consentitoil rialzo del pavimento del piano terra fino aduna quota non superiore a + 0,10 m rispettoalla adiacente quota della superficie dellastrada o marciapiede pubblici.L’accertamento della quota inferiorenell’Unità Edilizia rispetto a quella esterna,va effettuato con sopralluogo preventivo deltecnico comunale o con verifica delladocumentazione rilevata dalla Soc. Insulaqualora probante.L’intervento di adeguamento alla quotaminima di m 2,20 riguarda di conseguenzaanche i piani superiori al piano terra, conobbligo, comunque, del recupero del volumedel sottotetto ai fini di compensare l’altezzadell’ultimo piano; in caso di impossibilità diquote minime abitabili all’ultimo piano èconsentito lo slittamento della linea digronda nelle misura pari alla differenza diquota così ottenuta.Gli interventi, in caso di necessità, possonoriguardare anche l’adeguamento delleforometrie mantenendo le medesimedimensioni, allineamenti, tipologiecostruttive, materiali. Tutti gli interventi dicui al presente comma 29.16 devono esserepreventivamente autorizzati dallacompetente Soprintendenza ai BB.AA.”.E’ ammessa la realizzazione di gradini a

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piede d’oca.

29.17 Il Dirigente, in deroga alle prescrizioninormative e solo per dimostrate esigenzecorrelate al rispetto di norme di sicurezza, dicarattere igienico-sanitario, antincendio, suespressa richiesta delle autorità competentiin materia, può rilasciare il permesso dicostruire.

29.18 Per gli immobili a destinazionepubblica (ZTO di tipo F), qualora lamedesima funzione venga a decadere,valgono le destinazioni d’uso consentite dallaparte III^ delle singole Schede relative alleunità di spazio.

29.19 Fino all’attuazione del sistema diopere di difesa dalle acque alte, gli interventidi nuovo impianto devono essere dotati disistema autonomo di protezione dell’acquaalta fino al raggiungimento della quota di ml1.30 sul medio mare.

piede d’oca.In tutte le unità edilizie nelle quali ilpavimento del piano terreno sia inferiore allaquota di m.+1,30 rispetto allo zeromareografico di Punta della Salute (ZMPS) èconsentito l’innalzamento del pavimentostesso fino alla quota suddetta. Conseguentemente è consentitol’innalzamento di pari misura dei solai edelle strutture di copertura. Nel caso di interventi eccedenti lamanutenzione ordinaria e straordinaria, laquota di pavimento del piano terra deveessere posta ad una quota non inferiore a m.+1,30 rispetto allo ZMPS.Le modifiche dei prospetti, in adeguamentoagli interventi sopra descritti, sarannopossibili unicamente ove ritenute compatibiliin sede di autorizzazione paesaggistica.

29.17 Il Dirigente, in deroga alle prescrizioninormative e solo per dimostrate esigenzecorrelate al rispetto di norme di sicurezza, dicarattere igienico-sanitario, antincendio, suespressa richiesta delle autorità competentiin materia, può rilasciare il permesso dicostruire.

29.18 Per gli immobili con funzione pubblicaa destinazione pubblica (ZTO di tipo F),qualora la medesima funzione venga adecadere, valgono le destinazioni d’usoconsentite dalla parte III^ delle singoleSchede relative alle unità di spazio.

29.19 Fino all’attuazione del sistema diopere di difesa dalle acque alte, gli interventidi nuovo impianto devono essere dotati disistema autonomo di protezione de all’acquaalta fino al raggiungimento della quota di ml1.30 sul medio mare. rispetto allo zeromareografico di Punta della Salute (ZMPS).

Art. 33 Attribuzione delle unità edilizie edi spazio scoperto ad altra categoria

Le attribuzioni delle unità edilizie allecategorie tipologiche valgono finché da studipiù puntuali e documentati e valutazioni piùravvicinate non si pervenga a diverseattribuzioni.La nuova attribuzione deve essere basata suun rilievo completo dell’unità edilizia, con glistessi elaborati prescritti nel precedente art.28 e da una relazione storica, accompagnatada documenti scritti e figurati idonei aaccertare gli stati precedenti dell’edificio;

Art. 33 Attribuzione delle unità edilizie edi spazio scoperto ad altra categoria

Le attribuzioni delle unità edilizie allecategorie tipologiche valgono finché da studipiù puntuali e documentati e valutazioni piùravvicinate non si pervenga a diverseattribuzioni.La nuova attribuzione deve essere basata suun rilievo completo dell’unità edilizia, con glistessi elaborati prescritti nel precedente art.28 e da una relazione storica, accompagnatada documenti scritti e figurati idonei aaccertare gli stati precedenti dell’edificio;

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deve essere assentita dal parere motivatoconforme dell’Ufficio comunale preposto edella Commissione Scientifica Comunale; èresa definitiva da una deliberazione dellaGiunta Comunale, avendo presenti le finalitàesposte.La nuova attribuzione può riguardareesclusivamente unità edilizie appartenenti afamiglie tipologiche (unità edilizie di baseresidenziali – unità edilizie di baseresidenziali – unità edilizie speciali – unitàedilizie novecentesche) escludendosi ilpassaggio da una famiglia tipologica ad altra,fatta eccezione per i casi in cui vi sia stato unevidente errore di classificazione e possaessere documentata, in modo inconfutabile,l'appartenenza dell'unità edilizia ad unadiversa famiglia tipologica, in base alla datadella sua costruzione o degli interventi diristrutturazione che abbiano comportato laperdita irrimediabile delle caratteristichefisiche e tipologiche originarie.

deve essere assentita dal parere motivatoconforme dell’Ufficio comunale preposto edella Commissione Scientifica Comunale; èresa definitiva da una deliberazione dellaGiunta Comunale, avendo presenti le finalitàesposte.La nuova attribuzione può riguardareesclusivamente unità edilizie appartenenti afamiglie tipologiche (unità edilizie di baseresidenziali – unità edilizie di baseresidenziali – unità edilizie speciali – unitàedilizie novecentesche) escludendosi ilpassaggio da una famiglia tipologica ad altra,fatta eccezione per i casi in cui vi sia stato unevidente errore di classificazione e possaessere documentata, in modo inconfutabile,l'appartenenza dell'unità edilizia ad unadiversa famiglia tipologica, in base alla datadella sua costruzione o degli interventi diristrutturazione che abbiano comportato laperdita irrimediabile delle caratteristichefisiche e tipologiche originarie.

Art. 35 Schede relative alle unità di spazio

A) Unità edilizie residenzialipreottocentesche

Scheda 1 Tipo A - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte monocellulare.

Parte I - Descrizione omissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala,ove il modulo abbia autonomia sufficiente.

Art. 35 Schede relative alle unità di spazio

A) Unità edilizie residenzialipreottocentesche

Scheda 1 Tipo A - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte monocellulare.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ consentitorealizzare nuove scale interne alle unitàimmobiliari, solo ove la scala esistentedell’unità edilizia non sia sufficiente agarantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,

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3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).

4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano solo a partire dal secondo modulo inprofondità, qualora già non lo fosse, in piùvani di differenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unitarietà modulare del vanoposto in corrispondenza del prospettofrontale. Non è consentito suddividere ilmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale se non per quelle unitàedilizie caratterizzate dalla profondità di ununico modulo.

5.Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco, laterale o di fondo ovvero, nel caso diunità edilizie con profondità pari a due o tremoduli, nella parte centrale dell’unità edilizia,salvaguardando comunque l’unitarietàmodulare del vano posto in corrispondenzadel prospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo.

affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia di base (settimurari portanti disposti ortogonalmente alprospetto frontale, strutture orizzontali inlegno, struttura di copertura).Per i solai è consentito il rifacimentoparziale o totale nonché la traslazione inaltezza, fermo restando il mantenimentodei profili della copertura e dei prospettiesterni. Al fine del miglioramento dellecondizioni abitative degli ultimi piani, èsempre consentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.

4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano solo a partire dal secondo modulo inprofondità, qualora già non lo fosse, in piùvani di differenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unitarietà modulare del vanoposto in corrispondenza del prospettofrontale. Non è consentito suddividere ilmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale se non per quelle unitàedilizie caratterizzate dalla profondità di ununico modulo. la realizzazione di partizioniinterne non è soggetta a limitazioni. Fattaeccezione per il piano terra, deve essereconservata la suddivisione in modulipropria dell’unità edilizia.5.Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie. o ad angolotra due muri ciechi, o in aderenza ad unmuro cieco, laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nella parte centraledell’unità edilizia,salvaguardando comunque l’unitarietàmodulare del vano posto in corrispondenzadel prospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità edilizie

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6.Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o a “L” addossata ad unmuro portante cieco, laterale o di fondo. E’comunque consentita l’inversione del versodi salita, e lo spostamento della scala sempresu parete laterale o di fondo, con laesclusione delle tipologie seriali ove la scalasia elemento caratterizzante; in questi casi èconsentita la sola modifica del verso di salita.Allo scopo di realizzare il bagno al primopiano è consentita:a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.

7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, in

caratterizzate dalla profondità di un unicomodulo. 6.Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala a rampa unica o a“L” addossata ad un muro portante cieco,laterale o di fondo. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita:a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.Considerata la modesta dimensione delleunità edilizie, allo scopo di ottimizzare lospazio dell’abitazione può essereautorizzata la realizzazione di scale di tipodiverso anche in deroga alle disposizionidel Regolamento Edilizio.7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, in

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coerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10.Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo.

11.Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme, o la composizione delprospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

coerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10.Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità.11.Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme, o la composizione delprospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.A tutti i piani: abitazioni (A1), servizi allepersone (D), artigianato, attività direzionali(C). Ai piani superiori al piano terra, leattività artigianali e di servizio alla personasono consentite unicamente come estensionedelle attività del piano terra e solo secompatibili con il contesto residenziale sottoil profilo delle emissioni rumorose einquinanti.

Scheda 2 Tipo A1 - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte monocellulare conelemento distributivo aggiunto

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volume

Scheda 2 Tipo A1 - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte monocellulare conelemento distributivo aggiunto

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volume

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edificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala,ove il modulo abbia autonomia sufficiente.

3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).

4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano solo a partire dal secondo modulo inprofondità, qualora già non lo fosse, in piùvani di differenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito suddividere il modulo dell’unitàedilizia delimitato dal fronte principale se nonper quelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.

5.Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco, laterale o di fondo ovvero, nel caso diunità edilizie con profondità pari a due o tremoduli, nella parte centrale dell’unità edilizia,

edificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia di base (settimurari portanti disposti ortogonalmente alprospetto frontale, strutture orizzontali inlegno, struttura di copertura). Per i solai èconsentito il rifacimento parziale o totalenonché la traslazione in altezza, fermorestando il mantenimento dei profili dellacopertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano solo a partire dal secondo modulo inprofondità, qualora già non lo fosse, in piùvani di differenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito suddividere il modulo dell’unitàedilizia delimitato dal fronte principale se nonper quelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.La realizzazione di partizioni interne non èsoggetta a limitazioni. Fatta eccezione peril piano terra, deve essere conservata lasuddivisione in moduli propria dell’unitàedilizia.5.Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici nei

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salvaguardando comunque l’unità modularedel vano posto in corrispondenza delprospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo.

6.Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o a “L” addossata ad unmuro portante cieco, laterale o di fondo. E’prescritto il mantenimento o il ripristino del“modulo specializzato” della scala, ovepresente e nettamente caratterizzato. E’comunque consentita l’inversione del versodi salita, e lo spostamento della scala sempresu parete laterale o di fondo, con laesclusione delle tipologie seriali ove la scalasia elemento caratterizzante; in questi casi èconsentita la sola modifica del verso di salita.Allo scopo di realizzare il bagno al primopiano è consentita: a) l’installazione di scaleaventi dimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.

7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguata

sottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie., o ad angolotra due muri ciechi, o in aderenza ad unmuro cieco, laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nella parte centraledell’unità edilizia,salvaguardando comunque l’unità modularedel vano posto in corrispondenza delprospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo. 6.Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala a rampa unica o a“L” addossata ad un muro portante cieco,laterale o di fondo. E’ prescritto ilmantenimento o il ripristino del “modulospecializzato” della scala, ove presente enettamente caratterizzato. E’ comunqueconsentita l’inversione del verso di salita, elo spostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventidimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.Considerata la modesta dimensione delleunità edilizie, allo scopo di ottimizzare lospazio dell’abitazione può essereautorizzata la realizzazione di scale di tipodiverso anche in deroga alle disposizionidel Regolamento Edilizio.7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguata

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documentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme o la composizione delprospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

documentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità.11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme, o la composizione delprospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.A tutti i piani: abitazioni (A1), servizi allepersone (D), artigianato, attività direzionali(C).Ai piani superiori al piano terra, leattività artigianali e di servizio alla personasono consentite unicamente come estensione

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delle attività del piano terra e solo secompatibili con il contesto residenziale sottoil profilo delle emissioni rumorose einquinanti.

Scheda 3 Tipo B – Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellulare

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala,ove il modulo abbia autonomia sufficiente. E’prescritto il mantenimento o il ripristino dellasala passante a tutti i piani, che nel caso difrazionamento, deve essere interamenteaggregata ad una delle nuove unitàimmobiliari.

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).

Scheda 3 Tipo B – Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellulare

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ prescritto ilmantenimento o il ripristino della salapassante a tutti i piani, che nel caso difrazionamento, deve essere interamenteaggregata ad una delle nuove unitàimmobiliari.E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non siasufficiente a garantire l’accesso allediverse unità immobiliari. La realizzazionedi nuove scale interne non devecomportare la distruzione o alterazione dielementi di pregio (stucchi, affreschi,soffitti lignei decorati, cornici e simili).2 bis. Suddivisione della superficie aivari piani: deve essere conservata lasuddivisione in moduli propria dell’unitàedilizia senza limitazioni alla realizzazionedi partizioni interne negli stessi.3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia di base (settimurari portanti disposti ortogonalmente alprospetto frontale, strutture orizzontali inlegno, struttura di copertura). Per i solai èconsentito il rifacimento parziale o totalenonché la traslazione in altezza, fermorestando il mantenimento dei profili dellacopertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,

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4. Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco laterale o di fondo ovvero, nel caso diunità edilizie con profondità pari a due o tremoduli, nel modulo centrale dell’unitàedilizia. Non è consentito localizzare i serviziigienici nel modulo dell’unità ediliziadelimitato dal fronte principale se non perquelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.

5. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica addossata ad un muroportante cieco laterale o della scalaeventualmente inserita in un modulospecializzato. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventidimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.

6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, sia essa il prospetto frontale, ilfondo dell’unità edilizia o le murature laterali.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singola

aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4. Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie. , o adangolo tra due muri ciechi, o in aderenza adun muro cieco laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nel modulo centraledell’unità edilizia. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo.5. Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala a rampa unicaaddossata ad un muro portante cieco lateraleo della scala eventualmente inserita in unmodulo specializzato. E’ comunqueconsentita l’inversione del verso di salita, elo spostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventidimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.Considerata la modesta dimensione delleunità edilizie, allo scopo di ottimizzare lospazio dell’abitazione può essereautorizzata la realizzazione di scale di tipodiverso anche in deroga alle disposizionidel Regolamento Edilizio.6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, sia essa il prospetto frontale, ilfondo dell’unità edilizia o le murature laterali.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singola

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sarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essaaggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.

sarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essaaggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità.11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.A tutti i piani: abitazioni (A1), servizi allepersone (D), artigianato, attività direzionali(C), attrezzature associative. Ai pianisuperiori al piano terra, le attività artigianalie di servizio alla persona sono consentiteunicamente come estensione delle attivitàdel piano terra e solo se compatibili con il

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contesto residenziale sotto il profilo delleemissioni rumorose e inquinanti.

Scheda 4 Tipo B 1 - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellulare conelemento distributivo interposto

Parte I – Descrizione omissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala,ove il modulo abbia autonomia sufficiente.

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).

4. Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco laterale o di fondo ovvero, nel caso di

Scheda 4 Tipo B 1 - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellulare conelemento distributivo interposto

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).2 bis. Suddivisione della superficie aivari piani: deve essere conservata lasuddivisione in moduli propria dell’unitàedilizia senza limitazioni alla realizzazionedi partizioni interne negli stessi.3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia di base (settimurari portanti disposti ortogonalmente alprospetto frontale, strutture orizzontali inlegno, struttura di copertura). Per i solai èconsentito il rifacimento parziale o totalenonché la traslazione in altezza, fermorestando il mantenimento dei profili dellacopertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4. Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comporti

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unità edilizie con profondità pari a due o tremoduli, nel modulo centrale dell’unitàedilizia. Non è consentito localizzare i serviziigienici nel modulo dell’unità ediliziadelimitato dal fronte principale se non perquelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.

5. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala inserita nel modulo specializzato. E’comunque consentita l’inversione del versodi salita, e lo spostamento della scala sempresu parete laterale o di fondo, con laesclusione delle tipologie seriali ove la scalasia elemento caratterizzante; in questi casi èconsentita la sola modifica del verso di salita.Allo scopo di realizzare il bagno al primopiano è consentita: a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.

6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, sia essa il prospetto frontale, ilfondo dell’unità edilizia o le murature laterali.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essa

la necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie. , o adangolo tra due muri ciechi, o in aderenza adun muro cieco laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nel modulo centraledell’unità edilizia. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo. 5. Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala inserita nel modulospecializzato. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione è comunque consentitaanche la realizzazione di scale di tipodiverso, secondo le indicazioni delRegolamento Edilizio.6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, sia essa il prospetto frontale, ilfondo dell’unità edilizia o le murature laterali.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essa

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aggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro e vetro a copertura dellasola porta di ingresso, secondo le modalitàdella tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.

aggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità.11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro e vetro a copertura dellasola porta di ingresso, secondo le modalitàdella tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.A tutti i piani: abitazioni (A1), servizi allepersone (D), artigianato, attività direzionali(C), attrezzature associative. Ai pianisuperiori al piano terra, le attività artigianalie di servizio alla persona sono consentiteunicamente come estensione delle attivitàdel piano terra e solo se compatibili con ilcontesto residenziale sotto il profilo delleemissioni rumorose e inquinanti.

Scheda 5 Tipo Bg - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellularegerachizzato

Parte I – Descrizioneomissis

Scheda 5 Tipo Bg - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte bicellularegerachizzato

Parte I – Descrizioneomissis

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Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala,ove il modulo abbia autonomia sufficiente. E’prescritto il mantenimento o il ripristino dellasala passante a tutti i piani, che nel caso difrazionamento, deve essere interamenteaggregata ad una delle nuove unitàimmobiliari.

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).4. Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco laterale o di fondo ovvero, nel caso diunità edilizie con profondità pari a due o tremoduli, nel modulo centrale dell’unitàedilizia. Non è consentito localizzare i serviziigienici nel modulo dell’unità ediliziadelimitato dal fronte principale se non perquelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.

5. Scala: è prescritto il mantenimento della

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ prescritto ilmantenimento o il ripristino della salapassante a tutti i piani, che nel caso difrazionamento, deve essere interamenteaggregata ad una delle nuove unitàimmobiliari.E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).2.bis Suddivisione della superficie aivari piani: Possibilità di suddividere lasuperficie delle cellule laterali, quelle nonfrontali, con tramezzature, per larealizzazione di stanze. 3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).4. Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie. o ad angolotra due muri ciechi, o in aderenza ad unmuro cieco laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nel modulo centraledell’unità edilizia. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo.5. Scala: è prescritto il mantenimento della

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scala a rampa unica addossata ad un muroportante cieco laterale o della scalaeventualmente inserita in un modulospecializzato o ancora di quella tipo a vite oleonardesca qualora preesistente. E’comunque consentita l’inversione del versodi salita, e lo spostamento della scala sempresu parete laterale o di fondo, con laesclusione delle tipologie seriali ove la scalasia elemento caratterizzante; in questi casi èconsentita la sola modifica del verso di salita.Allo scopo di realizzare il bagno al primopiano è consentita: a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b)la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.

6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, nel prospetto frontale.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essaaggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospetti

scala a rampa unica addossata ad un muroportante cieco laterale o della scalaeventualmente inserita in un modulospecializzato o ancora di quella tipo a vite oleonardesca eventualmente costituita comemodulo specializzato, qualora essa siapreesistente originaria oppure presenticaratteristiche di pregio. Allo scopo diottimizzare lo spazio dell’abitazione E’ sonocomunque consentiti l’inversione del verso disalita o lo spostamento della scala sempresu parete laterale o di fondo,. di scale nonoriginarie e l’inserimento di nuove scale conle caratteristiche stabilite dal RegolamentoEdilizio, a condizione che l’intervento noncomporti la distruzione o alterazione dielementi di pregio (stucchi, affreschi, soffittilignei decorati, cornici e simili). con laesclusione delle Nelle tipologie seriali ove lascala sia elemento caratterizzante; in questicasi è consentita la sola modifica del verso disalita. Allo scopo di realizzare il bagno alprimo piano è consentita: a) l’installazione di scale aventi dimensioneminima di ml., 1,60; b)la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica.6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente, nel prospetto frontale.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità ediliziasia parte di un sistema aggregato, qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistemaintesse con le unità edilizie ad essaaggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospetti

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delle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula gerarchizzata, sulprospetto frontale; è consentito realizzare unsecondo abbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubbliciesercizi,.alberghi pensioni

delle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula gerarchizzata, sulprospetto frontale; è consentito realizzare unsecondo abbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli. Non è consentito realizzare ilsecondo abbaino qualora l’unità edilizia abbiaprofondità pari ad un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità. 11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature associative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi;alberghi pensioni.

Scheda 6 Tipo C - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte tricellulare

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari serviteautonomamente dalla scala, specializzandoun modulo laterale, ove non sia giàspecializzato. E’ prescritto il mantenimento oil ripristino della sala passante a tutti i piani,che nel caso di frazionamento, deve essereinteramente aggregata ad una delle nuove

Scheda 6 Tipo C - Unità edilizia di baseresidenziale a fronte tricellulare

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari serviteautonomamente dalla scala , specializzandoun modulo laterale, ove non sia giàspecializzato. E’ prescritto il mantenimento oil ripristino della sala passante a tutti i piani,che nel caso di frazionamento, deve essereinteramente aggregata ad una delle nuove

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unità immobiliari. Possibilità di suddividere lasuperficie delle cellule laterali, quelle nonfrontali, con tramezzature, per larealizzazione di stanze o elementi di servizio.

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).4. Servizi igienici: possibilità di suddividerela superficie delle cellule laterali, quelle nonfrontali, con tramezzature, per larealizzazione dei servizi igienici. Non èconsentito localizzare i servizi igienici nelmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale se non per quelle unitàedilizie caratterizzate dalla profondità di ununico modulo.

5. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala eventualmente costituita come modulospecializzato, qualora essa sia preesistente.

6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità edilizia

unità immobiliari. Possibilità di suddividere lasuperficie delle cellule laterali, quelle nonfrontali, con tramezzature, per larealizzazione di stanze o elementi di servizio.E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia di base (setti murariportanti disposti ortogonalmente al prospettofrontale, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura).4. Servizi igienici: possibilità di suddividerela superficie delle cellule laterali, quelle nonfrontali, con tramezzature, per larealizzazione dei servizi igienici. Non èconsentito localizzare i servizi igienici nelmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale se non per quelle unitàedilizie caratterizzate dalla profondità di ununico modulo.la localizzazione dei servizi igienici dovràrispettare le indicazioni del RegolamentoEdilizio. Il servizio igienico non principale nondovrà essere collocato in facciata principale. 5. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala eventualmente costituita come modulospecializzato, qualora essa sia preesistenteoriginaria oppure presenti caratteristiche dipregio. Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione sono comunque consentitil’inversione del verso di salita o lospostamento di scale non originarie el’inserimento di nuove scale con lecaratteristiche stabilite dal RegolamentoEdilizio, a condizione che l’intervento noncomporti la distruzione o alterazione dielementi di pregio (stucchi, affreschi, soffittilignei decorati, cornici e simili).6. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.7. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni ed alle posizioni delleaperture soltanto ai fini di ricondurle a talemodello di partitura. Nel caso l’unità edilizia

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sia parte di un sistema aggregato qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e ad un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistema(sia essa anche la semplice variazione delcolore dell’unità edilizia) intesse con le unitàedilizie ad essa aggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula individuata dallasala passante (o di una delle due cellule se lasala passante non risulta chiaramenteindividuata in facciata), sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature culturali; attrezzatureassociative; attrezzature ricreative.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.Alberghi e strutture ricettive.

sia parte di un sistema aggregato qualunquevariazione del prospetto dell’unità singolasarà subordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e ad un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte al fine di poter valutare le relazioni chequalunque variazione introdotta nel sistema(sia essa anche la semplice variazione delcolore dell’unità edilizia) intesse con le unitàedilizie ad essa aggregate.8. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.9. Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula individuata dallasala passante (o di una delle due cellule se lasala passante non risulta chiaramenteindividuata in facciata), sul prospettofrontale; è consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali;attrezzature culturali; attrezzatureassociative; attrezzature ricreative; strutturericettive.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto; pubblici esercizi.Alberghi e strutture ricettive.

Scheda 7 Tipo Fa - Unità edilizia di baseresidenziale oggetto di fusioni od Addizioni

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volume

Scheda 7 Tipo Fa - Unità edilizia di baseresidenziale oggetto di fusioni od Addizioni

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volume

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edificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala.La nuova organizzazione distributiva, nondeve compromettere il riconoscimento deglielementi originari.

3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia (setti murari portanti,strutture orizzontali in legno, struttura dicopertura). Le trasformazioni funzionaliconsentite non devono rendere irrealizzabili opiù difficilmente realizzabili la ricostruzionedegli elementi originari.

4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano, qualora già non lo fosse, in più vani didifferenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito suddividere il modulo dell’unitàedilizia delimitato dal fronte principale se nonper quelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo.

5.Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco, laterale o di fondo ovvero, nel caso diunità edilizie con profondità pari a due o tre

edificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente. La nuova organizzazionedistributiva, non deve compromettere ilriconoscimento degli elementi originari. E’consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia (setti murariportanti, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura). Le trasformazionifunzionali consentite non devono rendereirrealizzabili o più difficilmente realizzabili laricostruzione degli elementi originari. Per isolai è consentito il rifacimento parziale ototale nonché la traslazione in altezza,fermo restando il mantenimento dei profilidella copertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4.Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano, qualora già non lo fosse, in più vani didifferenti dimensioni. salvaguardandocomunque l’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito suddividere il modulo dell’unitàedilizia delimitato dal fronte principale se nonper quelle unità edilizie caratterizzate dallaprofondità di un unico modulo. Deve essereconservata la suddivisione in modulipropria dell’unità edilizia, senza limitazionialla realizzazione di partizioni interne deglistessi.5.Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, è

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moduli, nella parte centrale dell’unità edilizia,salvaguardando comunque l’unità modularedel vano posto in corrispondenza delprospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale se non per quelle unità ediliziecaratterizzate dalla profondità di un unicomodulo.

6.Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o a “L” addossata ad unmuro portante cieco, laterale o di fondo. Nelcaso di diversa attuale collocazione puòessere confermata con la sola possibilità diinversione del verso di salita. E’ prescritto ilmantenimento o il ripristino del “modulospecializzato” della scala, ove presente enettamente caratterizzato. E’ comunqueconsentita l’inversione del verso di salita, elo spostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventidimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica. Nelcaso di riorganizzazione distributiva dell’unitàedilizia l’eventuale nuova scala deve esserericondotta nelle posizioni summenzionate.deve essere ricondotta nelle posizionisummenzionate.Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione è comunque consentita anchela realizzazione di scale di tipo diverso,secondo le indicazioni del RegolamentoEdilizio.7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èrescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,

consentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie. o ad angolotra due muri ciechi, o in aderenza ad unmuro cieco, laterale o di fondo ovvero, nelcaso di unità edilizie con profondità pari adue o tre moduli, nella parte centraledell’unità edilizia, salvaguardando comunquel’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito localizzare i servizi igienici nelmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale se non per quelle unitàedilizie caratterizzate dalla profondità di ununico modulo. 6.Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala a rampa unica o a“L” addossata ad un muro portante cieco,laterale o di fondo. Nel caso di diversaattuale collocazione può essere confermatacon la sola possibilità di inversione del versodi salita. E’ prescritto il mantenimento o ilripristino del “modulo specializzato” dellascala, ove presente e nettamentecaratterizzato. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo, con la esclusione delletipologie seriali ove la scala sia elementocaratterizzante; in questi casi è consentita lasola modifica del verso di salita. Allo scopo direalizzare il bagno al primo piano èconsentita: a) l’installazione di scale aventidimensione minima di ml., 1,60; b) la realizzazione di piedi d’oca nella misuradi due per pianerottolo nei casi dimantenimento della scala a rampa unica. Nel caso di riorganizzazione distributivadell’unità edilizia l’eventuale nuova scaladeve essere ricondotta nelle posizionisummenzionate.Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione è comunque consentita anchela realizzazione di scale di tipo diverso,secondo le indicazioni del RegolamentoEdilizio.7.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.8.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,

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alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Utilizzazioni compatibiliA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme o la composizione del

alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.9.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.10Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula, sul prospettofrontale. E’ consentito realizzare un secondoabbaino, sul retro con il medesimoallineamento del precedente, esclusivamentedove l’unità edilizia interessata abbiaprofondità di edificazione pari ad almeno duemoduli o cellule. Non è consentito realizzareil secondo abbaino qualora l’unità ediliziaabbia profondità pari a un solo modulo. Ovel’orientamento delle falde o la presenza dielementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile, o sulprospetto opposto a quello frontale per leunità edilizie ad un solo modulo diprofondità. 11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Utilizzazioni compatibiliA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi.solo se presenti alla data di adozione dellepresenti norme o la composizione del

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prospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

prospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

Scheda 8 Tipo Pt - Unità edilizia di baseresidenziale preottocentesca parzialmentetrasformata.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Accertamento stato di alterazione. E’prescritto l’accertamento dello stato dialterazione dell’edificio – reversibile oirreversibile – secondo la procedura previstadalle presenti NTSA, che definiràl’individuazione, almeno attendibile, dellacategoria tipologica preottocentescaoriginaria se riconoscibile.In caso di accertamento con definizione dellacategoria tipologica attendibile di riferimento,valgono le trasformazioni fisiche e leutilizzazioni compatibili previste dallemedesime categorie tipologiche.2.Tipologia non riconoscibile: in caso dicategoria tipologica non riconoscibile valgonole seguenti prescrizioni:a. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.b. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scala.La nuova organizzazione distributiva, nondeve compromettere il riconoscimento deglielementi originari.esistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne, e la nuova organizzazionedistributiva, non devono compromettere ilriconoscimento degli elementi originari, necomportare la distruzione o alterazione dielementi di pregio (stucchi, affreschi, soffittilignei decorati, cornici e simili).c. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia (setti murari portanti,strutture orizzontali in legno, struttura dicopertura). Le trasformazioni funzionaliconsentite non devono rendere irrealizzabili opiù difficilmente realizzabili la ricostruzionedegli elementi originari.ricostruzione degli elementi originari. Per i

Scheda 8 Tipo Pt - Unità edilizia di baseresidenziale preottocentesca parzialmentetrasformata.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Accertamento stato di alterazione. E’prescritto l’accertamento dello stato dialterazione dell’edificio – reversibile oirreversibile – secondo la procedura previstadalle presenti NTSA, che definiràl’individuazione, almeno attendibile, dellacategoria tipologica preottocentescaoriginaria se riconoscibile.In caso di accertamento con definizione dellacategoria tipologica attendibile di riferimento,valgono le trasformazioni fisiche e leutilizzazioni compatibili previste dallemedesime categorie tipologiche.2.Tipologia non riconoscibile: in caso dicategoria tipologica non riconoscibile valgonole seguenti prescrizioni:a. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.b. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano; è consentito modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente. E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne, e la nuova organizzazionedistributiva, non devono compromettere ilriconoscimento degli elementi originari, necomportare la distruzione o alterazione dielementi di pregio (stucchi, affreschi, soffittilignei decorati, cornici e simili).c. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia (setti murariportanti, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura). Le trasformazionifunzionali consentite non devono rendereirrealizzabili o più difficilmente realizzabili laricostruzione degli elementi originari. Per i

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solai è consentito il rifacimento parziale ototale nonché la traslazione in altezza,fermo restando il mantenimento dei profilidella copertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano. d. Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano, qualora già non lo fosse, in più vani didifferenti dimensioni, salvaguardandocomunque l’unità del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale.Deve essere conservata la suddivisione inmoduli propria dell’unità edilizia, senzalimitazioni alla realizzazione di partizioniinterne degli stessi.e. Servizi igienici: è consentito localizzare iservizi igienici nei sottoscala, o ad angolo tradue muri ciechi, o in aderenza ad un murocieco, laterale o di fondo salvaguardandocomunque l’unità modulare del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale. Non èconsentito localizzare i servizi igienici nelmodulo dell’unità edilizia delimitato dalfronte principale.muro cieco, laterale o di fondosalvaguardando comunque l’unità modularedel vano posto in corrispondenza delprospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale.f. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o a “L” addossata ad unmuro portante cieco, laterale o di fondo. Nelcaso di diversa attuale collocazione puòessere confermata con la sola possibilità diinversione del verso di salita. E’ prescritto ilmantenimento del “modulo specializzato”della scala, ove presente e nettamentecaratterizzato. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo.Nel caso di riorganizzazione distributivadell’unità edilizia l’eventuale nuova scaladeve essere ricondotta nelle posizionisummenzionate o in un modulo specializzato.

g. Camino: è prescritto il mantenimento del

solai è consentito il rifacimento parziale ototale nonché la traslazione in altezza,fermo restando il mantenimento dei profilidella copertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano. d. Suddivisione della superficie ai vari piani:è consentito suddividere la superficie di ognipiano, qualora già non lo fosse, in più vani didifferenti dimensioni., salvaguardandocomunque l’unità del vano posto incorrispondenza del prospetto frontale.Deve essere conservata la suddivisione inmoduli propria dell’unità edilizia, senzalimitazioni alla realizzazione di partizioniinterne degli stessi.e. Servizi igienici: la localizzazione deiservizi igienici dovrà rispettare leindicazioni del Regolamento Edilizio. Nelcaso in cui la ridotta dimensione comportila necessità di razionalizzare gli spazi, èconsentito localizzare i servizi igienici neisottoscala anche in deroga alle dimensioniminime di altezza e superficie., o ad angolotra due muri ciechi, o in aderenza ad unmuro cieco, laterale o di fondosalvaguardando comunque l’unità modularedel vano posto in corrispondenza delprospetto frontale. Non è consentitolocalizzare i servizi igienici nel modulodell’unità edilizia delimitato dal fronteprincipale. f. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o a “L” addossata ad unmuro portante cieco, laterale o di fondo. Nelcaso di diversa attuale collocazione puòessere confermata con la sola possibilità diinversione del verso di salita. E’ prescritto ilmantenimento del “modulo specializzato”della scala, ove presente e nettamentecaratterizzato. E’ comunque consentital’inversione del verso di salita, e lospostamento della scala sempre su paretelaterale o di fondo.Nel caso di riorganizzazione distributivadell’unità edilizia l’eventuale nuova scaladeve essere ricondotta nelle posizionisummenzionate o in un modulo specializzato.Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione è comunque consentita anchela realizzazione di scale di tipo diverso,secondo le indicazioni del RegolamentoEdilizio.g. Camino: è prescritto il mantenimento del

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camino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.h. Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.i. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.l. Abbaino: La possibilità di realizzare abbainiè subordinata alle dimensioni alla struttura ealla forma delle coperture, nonché allapartitura dei prospetti sottostanti, dovendoin ogni caso essere coerenti con tali aspettinonché con la partitura degli eventualiabbaini preesistenti.3. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.4. Fino all’accertamento dello stato dialterazione sono consentiti esclusivamenteinterventi di manutenzione ordinaria estraordinaria.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi solose presenti alla data di adozione dellepresenti norme o la composizione del

camino nella posizione preesistente, sia essail fronte principale, il fondo dell’unità ediliziao le murature laterali.h. Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo,ortogonali al sistema dei setti murari, ovenettamente caratterizzati secondo i modellidi partitura riconoscibili; è consentitoapportare modifiche al numero, alle forme,alle dimensioni e alle posizioni delle aperturesoltanto ai fini di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.i. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni delle aperture, incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti e dei prospetti delle unità edilizielimitrofe.l. Abbaino: La possibilità di realizzare abbainiè subordinata alle dimensioni alla struttura ealla forma delle coperture, nonché allapartitura dei prospetti sottostanti, dovendoin ogni caso essere coerenti con tali aspettinonché con la partitura degli eventualiabbaini preesistenti.3. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.4. Fino all’accertamento dello stato dialterazione sono consentiti esclusivamenteinterventi di manutenzione ordinaria estraordinaria.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni; uffici direzionali.Al piano terra: artigianato; esercizicommerciali al minuto e pubblici esercizi.solo se presenti alla data di adozione dellepresenti norme o la composizione del

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prospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

prospetto frontale non riveli la presenzaremota di tali attività.

B ) Unità edilizie residenziali ottocentesche.Scheda 9 Tipo O - Unità edilizia di baseresidenziale ottocentesca originaria.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimento o ripristinodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unitàedilizia, formando, qualora già non presenti,unità immobiliari (simplex o duplex) serviteautonomamente dalla scala, ove questa siain cellula specializzata. Nelle unità edilizie afronte tricellulare deve essere mantenuta lasala passante con possibilità di realizzare, neipiani in cui si presenta, due o più unitàimmobiliari, utilizzando separatamente lecellule laterali e aggregando l’intera salapassante ad una delle unità immobiliari,oppure adibendola a spazio di distribuzionecomune..

3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturalidell’unità edilizia (setti murari portanti,strutture orizzontali in legno, struttura dicopertura).

4.Elementi di servizio: possibilità di

B ) Unità edilizie residenziali ottocentesche.Scheda 9 Tipo O - Unità edilizia di baseresidenziale ottocentesca originaria.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1.Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2.Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimento o ripristinodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unitàedilizia, formando, qualora già non presenti,unità immobiliari (simplex o duplex) serviteautonomamente dalla scala esistente, ovequesta sia in cellula specializzata. Nelle unitàedilizie a fronte tricellulare deve esseremantenuta la sala passante con possibilità direalizzare, nei piani in cui si presenta, due opiù unità immobiliari, utilizzandoseparatamente le cellule laterali eaggregando l’intera sala passante ad unadelle unità immobiliari, oppure adibendola aspazio di distribuzione comune.E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3.Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali dell’unità edilizia (setti murariportanti, strutture orizzontali in legno,struttura di copertura). Per i solai èconsentito il rifacimento parziale o totalenonché la traslazione in altezza, fermorestando il mantenimento dei profili dellacopertura e dei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4.Elementi di servizio: possibilità di

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suddividere la superficie delle cellule laterali,quelle non frontali, con tramezzature per larealizzazione di elementi di servizio.

5.Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o quella eventualmenteinserita nel modulo specializzato ointerposto, ove esistente.

6.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo il modellodi partitura riconoscibile; possibilità dimodifiche del numero, delle forme, delledimensioni e delle posizioni delle aperturesoltanto al fine di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.7.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazione

suddividere la superficie delle cellule laterali,quelle non frontali, con tramezzature per larealizzazione di elementi di servizio.La localizzazione dei servizi igienici dovràrispettare le indicazioni del RegolamentoEdilizio. Nel caso in cui la ridottadimensione comporti la necessità dirazionalizzare gli spazi, è consentitolocalizzare i servizi igienici nei sottoscalaanche in deroga alle dimensioni minime dialtezza e superficie.5.Scala: è prescritto il mantenimento dellascala a rampa unica o quella eventualmenteinserita nel modulo specializzato ointerposto, ove esistente. ,qualorariconosciuta originale.Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione sono consentiti l’inversionedel verso di salita o lo spostamento di scalenon originarie e l’inserimento di nuove scalecon le caratteristiche stabilite dalRegolamento Edilizio, a condizione chel’intervento non comporti la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili). Per le unità edilizie di modestedimensioni può essere autorizzata larealizzazione di scale con dimensioni inferioria quelle previste dal Regolamento Edilizio. 6.Prospetto frontale e prospetto di fondo: èprescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati secondo il modellodi partitura riconoscibile; possibilità dimodifiche del numero, delle forme, delledimensioni e delle posizioni delle aperturesoltanto al fine di ricondurle a tale modello dipartitura. Nel caso l’unità edilizia sia parte diun sistema aggregato qualunque variazionedel prospetto dell’unità singola saràsubordinata alla presentazione di unelaborato di prospetto e di un’adeguatadocumentazione fotografica cherappresentino la singola unità inserita nelcontesto architettonico del sistema di cui èparte, al fine di poter valutare le relazioniche qualunque variazione introdotta nelsistema intesse con le unità edilizie ad essaaggregate. Sono comunque consentitemodifiche-quali lo spostamento di porte e/ofinestre- qualora non nettamentecaratterizzanti l’edificio rispetto al contesto incui si trova.7.Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazione

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complessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.8.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.9.Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10.Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula individuata dallasala passante (o su una delle due cellulelaterali se la sala passante non risultaindividuata), sul prospetto frontale. E’consentito realizzare un secondo abbaino, sulretro con il medesimo allineamento delprecedente.

11.Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni uffici direzionali,attrezzature ricettive, attrezzature culturali,attrezzature associative, attrezzaturericreative.Al piano terra. artigianato, esercizicommerciali al minuto, pubblici esercizi.

complessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.8.Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.9.Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10.Abbaino: è consentito realizzare unabbaino elevato al di sopra dei profilialtimetrici delle coperture, allineato conl’asse centrale della cellula individuata dallasala passante (o su una delle due cellulelaterali se la sala passante non risultaindividuata), sul prospetto frontale. E’consentito realizzare un secondo abbaino, sulretro con il medesimo allineamento delprecedente. Ove l’orientamento delle falde ola presenza di elementi architettonici odecorativi impediscano la realizzazione degliabbaini nelle posizioni sopraindicate èconsentito realizzarli sui prospetti laterali,fra loro allineati se tecnicamente possibile. 11.Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni, abitazioni collettive,uffici direzionali, attrezzature ricettive,attrezzature culturali, attrezzatureassociative, attrezzature ricreative.Al piano terra: artigianato, esercizicommerciali al minuto, pubblici esercizi.

Scheda 10 Tipo Or - Unità edilizia di baseresidenziale ottocentesca diristrutturazione.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, riconosciuta coerente conl’organismo edilizio, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari serviteautonomamente dalla scala. La nuovaorganizzazione distributiva non deve rendereirrealizzabile o più difficilmente realizzabile la

Scheda 10 Tipo Or - Unità edilizia di baseresidenziale ottocentesca diristrutturazione.

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, riconosciuta coerente conl’organismo edilizio, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex eduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. La nuova

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ricostruzione degli elementi originari e deveessere coerente con l’organismo edilizio.

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturaliriconosciuti coerenti con l’organismo edilizio.

4. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala, qualora riconosciuta originale.

5. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati6. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.8. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.

organizzazione distributiva non deve rendereirrealizzabile o più difficilmente realizzabile laricostruzione degli elementi originari e deveessere coerente con l’organismo edilizio.E’ consentito realizzare nuove scale internealle unità immobiliari, solo ove la scalaesistente dell’unità edilizia non sia sufficientea garantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento delle caratteristichetipologiche e dei materiali degli elementistrutturali riconosciuti coerenti conl’organismo edilizio. Per i solai è consentitoil rifacimento parziale o totale nonché latraslazione in altezza, fermo restando ilmantenimento dei profili della copertura edei prospetti esterni.Al fine del miglioramento delle condizioniabitative degli ultimi piani, è sempreconsentito rimuovere le travaturecostituenti il solaio della soffitta,aumentando la volumetria dei localiall'ultimo piano.4. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala, qualora riconosciuta originale. Allo scopo di ottimizzare lo spaziodell’abitazione sono consentiti l’inversionedel verso di salita o lo spostamento di scalenon originarie e l’inserimento di nuove scalecon le caratteristiche stabilite dalRegolamento Edilizio, a condizione chel’intervento non comporti la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili). Per le unità edilizie di modestedimensioni può essere autorizzata larealizzazione di scale con dimensioni inferioria quelle previste dal Regolamento Edilizio. 5. Prospetto frontale e prospetto di fondo:è prescritto il mantenimento del prospettofrontale, nonché di quello di fondo, ovenettamente caratterizzati6. Prospetti laterali: è prescritto ilmantenimento dei prospetti laterali; èconsentito apportare modifiche al numero,alle forme, alle dimensioni ed alle posizionidelle aperture, in coerenza con l’articolazionecomplessiva dell’unità edilizia e con lepartiture degli altri prospetti e dei prospettidelle unità edilizie limitrofe.8. Camino: è prescritto il mantenimento delcamino, ove presente, nella posizionepreesistente.

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9.Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: La possibilità di realizzareabbaini è subordinata alle dimensioni allastruttura e alla forma delle coperture,nonché alla partitura dei prospettisottostanti, dovendo in ogni caso esserecoerenti con tali aspetti nonché con lapartitura degli eventuali abbaini preesistenti.

11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni, abitazioni collettive,attrezzature ricettive, uffici direzionali,attrezzature culturali, attrezzatureassociative, attrezzature ricreative.

9.Aggregazione di più unità edilizie: non èconsentita l’aggregazione di più unità edilizie.10. Abbaino: La possibilità di realizzareabbaini è subordinata alle dimensioni allastruttura e alla forma delle coperture,nonché alla partitura dei prospettisottostanti, dovendo in ogni caso esserecoerenti con tali aspetti nonché con lapartitura degli eventuali abbaini preesistenti.Ove l’orientamento delle falde o la presenzadi elementi architettonici o decorativiimpediscano la realizzazione degli abbaininelle posizioni sopraindicate è consentitorealizzarli sui prospetti laterali, fra loroallineati se tecnicamente possibile. 11. Pensiline: è consentita la realizzazione dipensiline in ferro o legno e vetro aprotezione della sola porta di ingresso,secondo le modalità della tradizione locale.

Parte III- Destinazioni d’usoA tutti i piani: abitazioni, abitazioni collettive,attrezzature ricettive, uffici direzionali,attrezzature culturali, attrezzatureassociative, attrezzature ricreative. Al piano terra: artigianato, esercizicommerciali al minuto, pubblici esercizi.

Scheda 13 Tipo Knt e Tipo Kna - Unita’edilizie di base a capannone novecentesco

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizione relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato: è prescritto ilmantenimento del volume edificato.2. Organizzazione distributiva interna:possibilità di qualsiasi modificadell’organizzazione distributiva interna edegli elementi interni, purché in coerenzacon l’assetto architettonico esterno. I nuovisolai interni siano realizzati in autonomiadalle murature dei fabbricati, staccate dallepareti e comunque in modo tale daconsentire la leggibilità della spazialità degliedifici. Tali strutture non dovranno interferirecon le aperture esistenti.

3. Prospetto frontale: è prescritto ilmantenimento del prospetto frontale, nonchédi quello di fondo, ove nettamentecaratterizzato, secondo il modello di partiturariconoscibile; è consentito apportaremodifiche al numero, alle forme, alle

Scheda 13 Tipo Knt e Tipo Kna - Unita’edilizie di base a capannone novecentesco

Parte I – Descrizione omissis

Parte II - Prescrizione relative alletrasformazioni fisiche1. Volume edificato: è prescritto ilmantenimento del volume edificato.2. Organizzazione distributiva interna:possibilità di qualsiasi modificadell’organizzazione distributiva interna edegli elementi interni, purché in coerenzacon l’assetto architettonico esterno. I nuovisolai interni siano realizzati in autonomiadalle murature dei fabbricati, staccate dallepareti e comunque in modo tale daconsentire la leggibilità della spazialità degliedifici. Possibilità di inserimento di nuovisolai al fine di aumentare il numero dei piani.Tali strutture non dovranno interferire con leaperture esistenti .3. Prospetto frontale: è prescritto ilmantenimento del prospetto frontale, nonchédi quello di fondo, ove nettamentecaratterizzato, secondo il modello di partiturariconoscibile; è consentito apportaremodifiche al numero, alle forme, alle

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dimensioni ed alle posizioni delle aperture incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti.4. Prospetto laterale: possibilità di modifichevariazioni, variazioni, integrazioni deiprospetti laterali, ove esistenti, in coerenzacon l’articolazione complessiva dell’unitàedilizia e con le partiture degli altri prospetti.5. Tamponamento del fronte: è consentitotamponare il fronte in caso di mancanzadello stesso purché questo venga distintonettamente nei materiali utilizzati per la suacostruzione.6. Copertura: è prescritto il mantenimentodella struttura e dei materiali di copertura.7. Abbaino: È consentito realizzare unabbaino ad una o due falde, ogni 60 mq disuperficie di falda; la predetta possibilità ècomunque subordinata alle dimensioni, allastruttura ed alla forma della copertura,dovendo, in ogni caso, essere coerente contali aspetti noncchè con la partitura deglieventuali abbaini esistenti.8. Solai: possibilità di inserimento di nuovisolai al fine di aumentarne il numero deipiani.9. Fronte acqueo: per i capannoni a fronteacqueo (Kna) è prescritto il mantenimento oil ripristino del fronte acqueo stesso. Siprescrive la conservazione degli alaggi.10. Demolizione e ricostruzione: qualoral’edificio, pur assentito, risulti costruito conmateriali prefabbricati o con tamponamentisu impianto strutturale può essere demolitoe ricostruito. In ogni caso non è consentitol’aumento della quota di imposta dellagronda, il tetto deve essere a doppia falda incoppi, i materiali di tamponamentocompatibili con il contesto in cui si colloca ele superfetazioni (o altro), sempre seconsiderati volumi assentiti, devono esserericondotte nel nuovo volume edificato.

Parte III- Destinazioni d’usoAbitazioni, artigianato, esercizi commercialial minuto, pubblici esercizi, uffici direzionali,attrezzature culturali, attrezzatureassociative, attrezzature per l’istruzione,attrezzature ricreative, esercizi commercialiall’ingrosso, industria, depositi e magazzini,attrezzature ricettive.

dimensioni ed alle posizioni delle aperture incoerenza con l’articolazione complessivadell’unità edilizia e con le partiture degli altriprospetti.4. Prospetto laterale: possibilità di modifichevariazioni, variazioni, integrazioni deiprospetti laterali, ove esistenti, in coerenzacon l’articolazione complessiva dell’unitàedilizia e con le partiture degli altri prospetti.5. Tamponamento del fronte: è consentitotamponare il fronte in caso di mancanzadello stesso purché questo venga distintonettamente nei materiali utilizzati per la suacostruzione.6. Copertura: è prescritto il mantenimentodella struttura e dei materiali di copertura.7. Abbaino: È consentito realizzare unabbaino ad una o due falde, ogni 60 mq disuperficie di falda; la predetta possibilità ècomunque subordinata alle dimensioni, allastruttura ed alla forma della copertura,dovendo, in ogni caso, essere coerente contali aspetti nonchè con la partitura deglieventuali abbaini esistenti.8. Solai: possibilità di inserimento di nuovisolai al fine di aumentarne il numero deipiani.9. Fronte acqueo: per i capannoni a fronteacqueo (Kna) è prescritto il mantenimento oil ripristino del fronte acqueo stesso. Siprescrive la conservazione degli alaggi.10. Demolizione e ricostruzione: qualoral’edificio, pur assentito, risulti costruito conmateriali prefabbricati o con tamponamentisu impianto strutturale può essere demolitoe ricostruito. In ogni caso non è consentitol’aumento della quota di imposta dellagronda, il tetto deve essere a doppia falda incoppi, i materiali di tamponamentocompatibili con il contesto in cui si colloca ele superfetazioni (o altro), sempre seconsiderati volumi assentiti, devono esserericondotte nel nuovo volume edificato.

Parte III- Destinazioni d’usoAbitazioni, artigianato, esercizi commercialial minuto, pubblici esercizi, uffici direzionali,attrezzature culturali, attrezzatureassociative, attrezzature per l’istruzione,attrezzature ricreative, esercizi commercialiall’ingrosso, industria, depositi e magazzini,attrezzature ricettive.

E ) Unità edilizie novecentesche

Scheda 19 Tipo N - Unita’ edilizienovecentesche di complessivo pregioarchitettonico.

E ) Unità edilizie novecentesche

Scheda 19 Tipo N - Unita’ edilizienovecentesche di complessivo pregioarchitettonico.

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Parte I - Descrizione

omissis

Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, riconosciuta coerente conl’organismo edilizio, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari serviteautonomamente dalla scala .

3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturaliriconosciuti coerenti con l’organismo edilizio.4. Scala: è prescritto il mantenimento dellascala, qualora riconosciuta originale.

5. Prospetti: è prescritto il mantenimento deiprospetti coerenti con le caratteristichedell’unità edilizia.

Parte III - Destinazioni d’uso Tutte le utilizzazioni coerenti con l’assettofisico risultante dalle trasformazioniconsentite.

Parte I - Descrizione

omissis

Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisiche1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna: èprescritto il mantenimentodell’organizzazione distributiva interna diogni piano, riconosciuta coerente conl’organismo edilizio, con facoltà di modificarel’organizzazione distributiva dell’unità ediliziafrazionando in unità immobiliari (simplex oduplex) servite autonomamente dalla scalaesistente, ove il modulo della scala abbiaautonomia sufficiente. E’ consentitorealizzare nuove scale interne alle unitàimmobiliari, solo ove la scala esistentedell’unità edilizia non sia sufficiente agarantire l’accesso alle diverse unitàimmobiliari. La realizzazione di nuove scaleinterne non deve comportare la distruzione oalterazione di elementi di pregio (stucchi,affreschi, soffitti lignei decorati, cornici esimili).3. Elementi strutturali: è prescritto ilmantenimento degli elementi strutturaliriconosciuti coerenti con l’organismo edilizio.4. Scala: è prescritto preferibile ilmantenimento della scala, qualorariconosciuta originale. Per le unità edilizie dimodeste dimensioni può essere autorizzatala realizzazione di scale con dimensioniinferiori a quelle previste dal RegolamentoEdilizio.5. Prospetti: è prescritto il mantenimento deiprospetti coerenti con le caratteristichedell’unità edilizia.6. Abbaini: possibilità di realizzare abbaini,ad una o due falde, coerentemente con ledimensioni, la struttura, la forma dellecoperture e con la partitura dei prospetti edegli eventuali abbaini preesistenti.

Parte III - Destinazioni d’uso Tutte le utilizzazioni coerenti con l’assettofisico risultante dalle trasformazioniconsentite.

Scheda 20 Tipo Ne - Unità edilizianovecentesca di pregio architettonico

Scheda 20 Tipo Ne - Unità edilizianovecentesca di pregio architettonico

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limitato all’assetto esterno

Parte I - Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisiche

1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna:possibilità di qualsiasi modifica dellaorganizzazione distributiva interna, purchéne consegua una migliore coerenza conl’assetto architettonico esterno.3. Elementi strutturali: possibilità diqualsiasi modifica degli elementi strutturali,purché ne consegua una migliore coerenzacon l’assetto architettonico esterno.4. Prospetti: è prescritto il mantenimento deiprospetti coerenti con le caratteristichedell’unità edilizia.

Parte III - Destinazioni d’usoTutte le utilizzazioni coerenti con l’assettofisico risultante dalle trasformazioniconsentite.

limitato all’assetto esterno

Parte I – Descrizioneomissis

Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisiche

1. Volume edificato e numero dei piani: èprescritto il mantenimento del volumeedificato e del relativo numero dei piani.2. Organizzazione distributiva interna:possibilità di qualsiasi modifica dellaorganizzazione distributiva interna, purchéne consegua una migliore coerenza conl’assetto architettonico esterno.3. Elementi strutturali: possibilità diqualsiasi modifica degli elementi strutturali,purché ne consegua una migliore coerenzacon l’assetto architettonico esterno.4. Prospetti: è prescritto il mantenimento deiprospetti coerenti con le caratteristichedell’unità edilizia.5. Abbaini: possibilità di realizzare abbaini,ad una o due falde, coerentemente con ledimensioni, la struttura, la forma dellecoperture e con la partitura dei prospetti edegli eventuali abbaini preesistenti.

Parte III - Destinazioni d’usoTutte le utilizzazioni coerenti con l’assettofisico risultante dalle trasformazioniconsentite.

Scheda 22 Tipo Nd - Unità edilizia nonintegrata nel contesto

Parte I - DescrizionePer unità edilizia non integrata nel contestos’intende l’unità edilizia, di originenovecentesca o anche anteriore, concarattere di superfetazione.Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisicheL’unico intervento ammesso, oltre lamanutenzione straordinaria, è la demolizionesenza ricostruzione.

Scheda 22 Tipo Nd - Unità edilizia nonintegrata nel contesto

Parte I - DescrizionePer unità edilizia non integrata nel contestos’intende l’unità edilizia, di originenovecentesca o anche anteriore, concarattere di superfetazione e/o addizione.Parte II - Prescrizioni per le trasformazionifisicheL’unico intervento ammesso, oltre lamanutenzione straordinaria, è la demolizionesenza ricostruzione. Nei casi in cui le unità edilizie risultinolegittimate alla data di adozione dellaVariante al PI n.55 e, su conforme pareredella Soprintendenza competente, risultinocompatibili con l’ambiente, sono ammessiinterventi di ristrutturazione volti allariqualificazione edilizia delle stesse inrapporto al contesto, escludendo comunque

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la modifica del sedime, l’aumento di volumee di superficie utile del manufatto.

Parte III - Destinazioni d’usocompatibiliSe l’unità edilizia è aggregata ad altra unitàprincipale, sono consentite tutte leutilizzazioni previste per quest’ultima.Se l’unità edilizia è isolata, non è consentitoil cambio di destinazione d’uso.

Scheda 27 Spazio non caratterizzato

Parte I – DescrizionePer spazi non caratterizzati si intendono leunità di spazio scoperto non riconducibili adaltra categoria delle unità di spazio scopertoconcluse. Possono essere autonomi opertinenti ad unità edilizie.

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisichea)-Per gli spazi pertinenti ad unità edilizie:1. Le trasformazioni fisiche consentite sonodipendenti da quelle consentibili o prescrittenelle unità… edilizie di cui le unità di spazioscoperto interessate costituisconopertinenza.

2. E' comunque consentita, qualorainteramente circondate dalle unità edilizie dicui costituiscono pertinenza, la collocazionedi colonne per ascensori o montacarichi alservizio delle predette unità…edilizie Puòinoltre essere consentita, l'installazione dialtri collegamenti verticali (quali scale)amovibili, e differenziati dall'ambiente in cuisi inseriscono per forma e materiali, qualiarredi fissi.,

Scheda 27 Spazio non caratterizzato

Parte I – DescrizionePer spazi non caratterizzati si intendono leunità di spazio scoperto non riconducibili adaltra categoria delle unità di spazio scopertoconcluse. Possono essere autonomi opertinenti ad unità edilizie.

Parte II - Prescrizioni relative alletrasformazioni fisichea)-Per gli spazi pertinenti ad unità edilizie:1. Le trasformazioni fisiche consentite sonodipendenti da quelle consentibili o prescrittenelle unità… edilizie di cui le unità di spazioscoperto interessate costituisconopertinenza.Per unità edilizie esistenti alla data diadozione della Variante al PI n.55, possonoessere autorizzati ampliamenti delle unitàedilizie ad uso abitativo afferenti allo spaziostesso, in misura non superiore al 20% dellaSL esistente, nel rispetto delle distanze traedifici, dalle strade e dai confini di proprietà.Potrà essere autorizzata la costruzione aconfine a condizione che sia acquisitol’assenso del proprietario confinante. Taliinterventi dovranno essere assoggettati apreventiva valutazione paesaggistica daparte degli organi competenti.2. E' comunque consentita, qualorainteramente circondate dalle unità edilizie dicui costituiscono pertinenza, la collocazionedi colonne per ascensori o montacarichi alservizio delle predette unità edilizie Puòinoltre essere consentita, l'installazione dialtri collegamenti verticali (quali scale)amovibili, e differenziati dall'ambiente in cuisi inseriscono per forma e materiali, qualiarredi fissi.

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3. La pavimentazione esistente, qualorarealizzata con materiali tradizionali lavoratisecondo le tecnologie usate nella tradizionelocale, va conservata. Essa va altresìripristinata ed, ove necessario, sostituita e/ocompletata, con gli stessi materiali, ovverocon altri diversi documentatamente presentiantecedentemente ad eventualitrasformazioni intervenute in epocaottocentesca o novecentesca.4. E' prescritta la conservazione deglieventuali elementi di delimitazioneperimetrali realizzati con materialitradizionali lavorati secondo la tradizionelocale. La loro sostituzione integrale oparziale per quanto non recuperabili, ovverola loro ricostruzione, deve essere effettuatacon i medesimi materiali, e comunque conmateriali tradizionali.5. Gli elementi di delimitazione perimetraliesistenti realizzati con materiali e/otecnologie non tradizionali vanno eliminati,ed eventualmente sostituiti con muri dialtezza non superiore a m 1,50, in pietra odin mattoni, faccia a vista od intonacati.6. Per la realizzazione di elementi di divisioneinterna, qualora espressamente prevista, ovenon sia possibile adeguatamentedocumentare le caratteristiche degli elementipreesistenti che si intendono ricostruire,valgono le disposizioni di cui al precedentecomma.7. E' prescritta la conservazione integrale, edil restauro scientifico, dei manufatti e deireperti di valore storico-artistico o storico-testimoniale esistenti quali fontane, pozzi,lapidi, sculture, rilievi, edicole, dipinti esimili. E' consentito o prescritto solamente ilripristino o la ricostruzione filologica di partidei predetti manufatti e repertieventualmente crollate o demolite.8. La realizzazione, di sistemi e/o impiantiper consentire o facilitare la mobilità diinfanti, disabili e simili, deve avveniremediante l'installazione di elementi amovibili,differenziati dall'ambiente in cui siinseriscono per forma e materiali, qualiarredi fissi.9. Non è ammessa la copertura, totale oparziale, delle unità di spazio scoperto di cui

3. La pavimentazione esistente, qualorarealizzata con materiali tradizionali lavoratisecondo le tecnologie usate nella tradizionelocale, va conservata. Essa va altresìripristinata ed, ove necessario, sostituita e/ocompletata, con gli stessi materiali, ovverocon altri diversi documentatamente presentiantecedentemente ad eventualitrasformazioni intervenute in epocaottocentesca o novecentesca.4. E' prescritta la conservazione deglieventuali elementi di delimitazioneperimetrali realizzati con materialitradizionali lavorati secondo la tradizionelocale. La loro sostituzione integrale oparziale per quanto non recuperabili, ovverola loro ricostruzione, deve essere effettuatacon i medesimi materiali, e comunque conmateriali tradizionali.5. Gli elementi di delimitazione perimetraliesistenti realizzati con materiali e/otecnologie non tradizionali vanno eliminati,ed eventualmente sostituiti con muri dialtezza non superiore a m 1,50, in pietra odin mattoni, faccia a vista od intonacati.6. Per la realizzazione di elementi di divisioneinterna, qualora espressamente prevista, ovenon sia possibile adeguatamentedocumentare le caratteristiche degli elementipreesistenti che si intendono ricostruire,valgono le disposizioni di cui al precedentecomma.7. E' prescritta la conservazione integrale, edil restauro scientifico, dei manufatti e deireperti di valore storico-artistico o storico-testimoniale esistenti quali fontane, pozzi,lapidi, sculture, rilievi, edicole, dipinti esimili. E' consentito o prescritto solamente ilripristino o la ricostruzione filologica di partidei predetti manufatti e repertieventualmente crollate o demolite.8. La realizzazione, di sistemi e/o impiantiper consentire o facilitare la mobilità diinfanti, disabili e simili, deve avveniremediante l'installazione di elementi amovibili,differenziati dall'ambiente in cui siinseriscono per forma e materiali, qualiarredi fissi.9. Non è ammessa la copertura, totale oparziale, delle unità di spazio scoperto di cui

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al presente articolo, salva, eventualmente,quella con tende avvolgibili o teli riponibili,ovvero con pergolati vegetali, su supporti inlegno od in metallo.b) per gli spazi autonomiomissis

al presente articolo, salva, eventualmente,quella con tende avvolgibili o teli riponibili,ovvero con pergolati vegetali, su supporti inlegno od in metallo.b) per gli spazi autonomiomissis

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