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1 ALLEGATI: PROVE DI SIMULAZIONE SIMULAZIONE 1 PROVA: ITALIANO SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, da La coscienza di Zeno Il padre di Zeno, come ha diagnosticato il dottor Coprosich, è affetto da una forma mortale di demenza cerebrale, assistito nella sua agonia da un infermiere e da Zeno, il vecchio sopravvive per alcuni giorni, poi muore. Il brano che segue è fra i più intensi del romanzo: Zeno vede scomparire un una figura protettiva e nel contempo un nemico segreto che lo ha sempre considerato un incapace. Quando mi levai, Maria 1 andò a coricarsi ed io restai accanto a mio padre insieme all’infermiere. Ero abbattuto e stanco; mio padre più irrequieto che mai. Fu allora che avvenne la scena terribile che non dimenticherò mai e che gettò lontano lontano la sua ombra, che offuscò ogni mio coraggio, ogni mia gioia. Per dimenticare il dolore, fu d’uopo 2 che ogni mio sentimento fosse affievolito dagli anni. L’infermiere mi disse: – Come sarebbe bene se riuscissimo di tenerlo a letto. Il dottore vi dà tanta importanza! Fino a quel momento io ero rimasto adagiato sul sofà. Mi levai e andai al letto ove, in quel momento, ansante più che mai, l’ammalato s’era coricato. Ero deciso: avrei costretto mio padre di restare almeno per mezz’ora nel riposo voluto dal medico. Non era questo il mio dovere? Subito mio padre tentò di ribaltarsi verso la sponda del letto per sottrarsi alla mia pressione e levarsi. Con mano vigorosa poggiata sulla sua spalla, gliel’impedii mentre a voce alta e imperiosa gli comandavo di non muoversi. Per un istante, terrorizzato, egli obbedì. Poi esclamò: – Muoio! E si rizzò. A mia volta, subito spaventato dal suo grido, rallentai la pressione della mia mano. Perciò egli poté sedere sulla sponda del letto proprio di faccia a me. Io penso che allora la sua ira fu aumentata al trovarsi – sebbene per un momento solo – impedito nei movimenti e gli parve certo ch’io gli togliessi anche l’aria di cui aveva tanto bisogno, come gli toglievo la luce stando in piedi contro di lui seduto. Con uno sforzo supremo arrivò a mettersi in piedi, alzò la mano alto alto, come se avesse saputo ch’egli non poteva comunicarle altra forza che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. Poi scivolò sul letto e di là sul pavimento. Morto! Non lo sapevo morto, ma mi si contrasse il cuore dal dolore della punizione, ch’egli, moribondo, aveva voluto darmi. Con l’aiuto di Carlo lo sollevai e lo riposi in letto. Piangendo, proprio come un bambino punito, gli gridai nell’orecchio: – Non è colpa mia! Fu quel maledetto dottore che voleva obbligarti di star sdraiato! Era una bugia. Poi, ancora come un bambino, aggiunsi la promessa di non farlo più: – Ti lascerò movere come vorrai. L’infermiere disse. – È morto. Dovettero allontanarmi a viva forza da quella stanza. Egli era morto ed io non potevo più provargli la mia innocenza! Nella solitudine tentai di riavermi. Ragionavo: era escluso che mio padre, ch’era sempre fuori di sensi 3 , avesse potuto risolvere di punirmi e di dirigere la sua mano con tanta esattezza da colpire la mia guancia. 1 Maria: la domestica 2 fu d’uopo: fu necessario

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ALLEGATI: PROVE DI SIMULAZIONE

SIMULAZIONE 1 PROVA: ITALIANO

SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. E’ consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, da La coscienza di Zeno Il padre di Zeno, come ha diagnosticato il dottor Coprosich, è affetto da una forma mortale di demenza cerebrale,

assistito nella sua agonia da un infermiere e da Zeno, il vecchio sopravvive per alcuni giorni, poi muore. Il brano che segue è fra i più intensi del romanzo: Zeno vede scomparire un una figura protettiva e nel contempo un nemico segreto che lo ha sempre considerato un incapace.

Quando mi levai, Maria1 andò a coricarsi ed io restai accanto a mio padre insieme all’infermiere. Ero abbattuto e

stanco; mio padre più irrequieto che mai. Fu allora che avvenne la scena terribile che non dimenticherò mai e che gettò lontano lontano la sua ombra, che

offuscò ogni mio coraggio, ogni mia gioia. Per dimenticare il dolore, fu d’uopo2che ogni mio sentimento fosse affievolito dagli anni.

L’infermiere mi disse: – Come sarebbe bene se riuscissimo di tenerlo a letto. Il dottore vi dà tanta importanza! Fino a quel momento io ero rimasto adagiato sul sofà. Mi levai e andai al letto ove, in quel momento, ansante più

che mai, l’ammalato s’era coricato. Ero deciso: avrei costretto mio padre di restare almeno per mezz’ora nel riposo voluto dal medico. Non era questo il mio dovere?

Subito mio padre tentò di ribaltarsi verso la sponda del letto per sottrarsi alla mia pressione e levarsi. Con mano vigorosa poggiata sulla sua spalla, gliel’impedii mentre a voce alta e imperiosa gli comandavo di non muoversi. Per un istante, terrorizzato, egli obbedì. Poi esclamò:

– Muoio! E si rizzò. A mia volta, subito spaventato dal suo grido, rallentai la pressione della mia mano. Perciò egli poté

sedere sulla sponda del letto proprio di faccia a me. Io penso che allora la sua ira fu aumentata al trovarsi – sebbene per un momento solo – impedito nei movimenti e gli parve certo ch’io gli togliessi anche l’aria di cui aveva tanto bisogno, come gli toglievo la luce stando in piedi contro di lui seduto. Con uno sforzo supremo arrivò a mettersi in piedi, alzò la mano alto alto, come se avesse saputo ch’egli non poteva comunicarle altra forza che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. Poi scivolò sul letto e di là sul pavimento. Morto!

Non lo sapevo morto, ma mi si contrasse il cuore dal dolore della punizione, ch’egli, moribondo, aveva voluto darmi. Con l’aiuto di Carlo lo sollevai e lo riposi in letto. Piangendo, proprio come un bambino punito, gli gridai nell’orecchio:

– Non è colpa mia! Fu quel maledetto dottore che voleva obbligarti di star sdraiato! Era una bugia. Poi, ancora come un bambino, aggiunsi la promessa di non farlo più: – Ti lascerò movere come vorrai. L’infermiere disse. – È morto. Dovettero allontanarmi a viva forza da quella stanza. Egli era morto ed io non potevo più provargli la mia innocenza! Nella solitudine tentai di riavermi. Ragionavo: era escluso che mio padre, ch’era sempre fuori di sensi3, avesse

potuto risolvere di punirmi e di dirigere la sua mano con tanta esattezza da colpire la mia guancia.

1 Maria: la domestica

2 fu d’uopo: fu necessario

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Come sarebbe stato possibile di avere la certezza che il mio ragionamento era giusto? Pensai persino di dirigermi4 a Coprosich. Egli, quale medico, avrebbe potuto dirmi qualche cosa sulle capacità di risolvere e agire di un moribondo. Potevo anche essere stato vittima di un atto provocato da un tentativo di facilitarsi la respirazione!

Ma col dottor Coprosich non parlai. Era impossibile di andare a rivelare a lui come mio padre si fosse congedato da

me. A lui, che m’aveva già accusato di aver mancato di affetto per mio padre!5 Fu un ulteriore grave colpo per me quando sentii che Carlo, l’infermiere, in cucina, di sera, raccontava a Maria: – Il

padre alzò alto alto la mano e con l’ultimo suo atto picchiò il figliuolo. – Egli lo sapeva e perciò Coprosich l’avrebbe risaputo.

Quando mi recai nella stanza mortuaria, trovai che avevano vestito il cadavere. L’infermiere doveva anche avergli ravviata la bella, bianca chioma. La morte aveva già irrigidito quel corpo che giaceva superbo eminaccioso. Le sue mani grandi, potenti, ben formate, erano livide, ma giacevano con tanta naturalezza che parevano pronte ad afferrare e punire.Non volli, non seppi più rivederlo.

Poi, al funerale, riuscii a ricordare mio padre debole e buono come l’avevo sempre conosciuto dopo la mia infanzia e mi convinsi che quello schiaffo che m’era stato inflitto da lui moribondo, non era stato da lui voluto. Divenni buono, buono e il ricordo di mio padre s’accompagnò a me, divenendo sempre più dolce. Fu come un sogno delizioso: eravamo oramai perfettamente d’accordo, io divenuto il più debole e lui il più forte.

Ritornai e per molto tempo rimasi nella religione della mia infanzia. Immaginavo che mio padre mi sentisse e potessi dirgli che la colpa non era stata mia, ma del dottore. La bugia non aveva importanza perché egli oramai intendeva tutto ed io pure. E per parecchio tempo i colloqui con mio padre continuarono dolci e celati come un amore illecito, perché io dinanzi a tutti continuai a ridere di ogni pratica religiosa, mentre è vero – e qui voglio confessarlo – che io a qualcuno giornalmente e ferventemente raccomandai l’anima di mio padre. È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno.

Comprensione complessiva

Riassumi il contenuto del brano

Analisi del testo Quali gesti di Zeno rivelano l’aggressività inconscia del figlio nei confronti del padre? Zeno è sconvolto dal gesto del padre che viene da lui interpretato in due modi differenti. Indica nel testo in quale

parte interpreta lo schiaffo e quali sono i due modi in cui lo intende. Attraverso quali stati d’animo passa il protagonista nel corso del tempo, dal momento in cui è morto al presente,

quando ripensa all’episodio che ha segnato il suo inconscio? Nel corso del brano l’immagine paterna subisce una trasformazione. Zeno sostiene di ricordare che il padre era

“debole e buono”. Ritieni che sia un’affermazione credibile? Cogli una contraddizione con l’immagine precedente del genitore nel letto di morte? Quale legame possiamo stabilire tra i sensi di colpa di Zeno e la trasfigurazione della figura paterna?

Nel passo si mescolano l’io narrante, che si riferisce a se stesso al presente, e l’io personaggio che utilizza la tecnica narrativa del “tempo misto” o tempo della memoria. Analizzando il testo cerca di spiegare in cosa consiste tale tecnica.

Approfondimenti

Anche da questo brano del romanzo è possibile capire la specificità della lingua di Svevo, in cosa consiste tale specificità?

Qual è la struttura del romanzo? Qual è l’origine della nevrosi di Zeno? Che rapporto ha l’autore con la psicoanalisi?

TIPOLOGIA B -REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

3 fuori di sensi: non cosciente per la malattia

4 dirigermi: rivolgermi

5 A lui … mio padre: il dottore tempo addietro aveva raccomandato a Zeno di riportare il padre da lui per un

controllo, ma Zeno aveva sottovalutato il consiglio; dinanzi al padre morente c’era poi stata una lite tra il dottore –che

intendeva somministrare al malato dei farmaci per fargli riprendere coscienza- e Zeno, che chiedeva di lasciar morire il

padre in santa pace, senza procurargli ulteriore sofferenza con inutili cure (se il padre avesse riacquistato conoscenza

avrebbe sofferto di più per la consapevolezza della morte imminente)

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CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, interpretando e confrontando i dati

forniti.Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle

tue conoscenze ed esperienze di studio.Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in

paragrafi.Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale

pensi l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque

colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Arte e sport Documento 1)

Il portiere caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non veder l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce con parole e con mano, a rilevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla - unita ebrezza - par trabocchi nel campo. Intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questo belli, a quanti l’odio consuma e l’amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere - l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasta sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch’io son parte.

Umberto Saba , Goal, Il Canzoniere ( 1933-34) Documento 2)

Chi è più vulnerabile – il ciclista nel traffico in città, o lui dall’orlo del catino guizzante sulla corda (prima che la raggiunga) della pista? Se un sasso scheggia il legno delle ruote o scagliata fra i lucenti raggi una sbarra rompe l’armonia – capovolgersi è un attimo, la mia stessa vita precipita con lui la fronte a quel durissimo cemento, si spaccano i suoi denti in me, mio sangue è il sangue tra i suoi capelli, il lamento degli ossi fratturati che già fui.

Giovanni Giudici, La caduta del ciclista, da La vita inversi, 1965

Documento 3) Il tennis vero lo rivedo quando entrano in campo Becker e Pioline, due che, senza essere proprio degli artisti, la pallina però la sanno anche accarezzare, sfiorare, stoppare, sedurre, intrattenere, scherzare: non solo spararla. Lì, allora, il tennis torna ad essere metafora esatta e divulgativa degli umani destini. Capace di offrire epistemologiche illuminazioni. Come, ad esempio, quando sulla testa di Becker piove una palla morta e innocua come una spugna insaponata, e lui mette insieme i suoi ottanta chili dipotenza, le migliaia di ore spese a ripetere quello stesso gesto, la giovinezza buttata via a fare titic e titac contro un muro, i miliardi guadagnati a farlo davanti alla gente, le centinaia di partite perse e vinte, i mille istanti come quello già vissuti, sempre uguali, e tutto carica su quella racchetta che fa roteare dietro la schiena e poi alza sulla testa fino a impattare perfettamente quella pallina gialla, nel gesto più facile di tutto il tennis, uno smash da bambini, che lui fa a regola d'arte, colpendo la palla e spedendola, contro ogni logica,

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contro qualsiasi senso storico, contro le più elementari leggi del buon senso, in rete. E' lì che capisci. E' in quella pallina che affoga nella rete come un mandarino nel calzino della befana, che capisci. E ti appare chiarissimo, tutto in un istante, che non c'è salvezza, non c'è difesa contro l'errore, e sempre sarà così, che continuerai a dire la, frase sbagliata nel momento sbagliato, e a non fare l'unica cosa che sai dovresti fare, e a cadere nelle trappole che hai imparato a memoria, e ad aver paura sempre della stessa cosa, in eterno, e a non capire quello che mille volte ti sei spiegato, e a far del male anche se già lo sai che lo farai. Non c'è niente da fare. Se sbaglia Becker quella palla idiota, perché mai uno non dovrebbe sbagliare gli smash della vita? Puoi spendere anni a vivere, ore a leggere libri, milioni a farti allenare dallo psicanalista: ma alla fine la palla è in rete che finisce. L'errore annulla qualsiasi passato nell'istante in cui arriva a bruciarti qualsiasi futuro. L'errore azzera il tempo,, qualsiasi tempo. Vedi cosa riesce a insegnarti, il tennis, senza dar nell'occhio: che quando sbagli , nel preciso istante in cui lo fai sei eterno.

Alessandro Baricco, Tennis,che metafora, daBarnum. Cronache dal grande show 1995 Documenti 5 e 6

Umberto Boccioni, Dinamismo di un ciclista, 1913

Carlo Carrà, Partita di calcio, 1934

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Le frontiere del cibo Documento 1) Chissà che il nostro passato remoto e recente – vale a dire quel tempo prossimo eppure lontanissimo in cui vissero i nostri nonni – non possa guidarci verso il futuro del cibo.Noi che, grazie a Dio, non abbiamo mai saputo cosa sia la fame, incantati dal cibo, non riusciamo più a tenere insieme piacere e sussistenza. Per mia nonna Angela, e per generazioni di donne e uomini prima di lei, l’esperienza del cibo si è consumata nell’oscillazione tra questi due poli. Ma per noi, oggi, i poli si sono scissi. Dalle nostre parti non si parla d’altro, oramai, che di cibo – o di “food”, se preferite, come dicono le persone veramente “cool” – eppure a volte sembriamo piuttosto smarriti a riguardo. [J] Una porzione di carne da 100 grammi economica quanto una pagnotta o una bibita in lattina. [...] 45 chili di pastone di frumento per produrre un singolo chilo di carne. E l’Africa aveva fame, l’India aveva fame, la Cina aveva fame. [J]. Un miliardo di obesi e tre di denutriti. Era un mondo che non poteva durare. Finalmente sembriamo averlo capito. Tenere insieme piacere e sussistenza. Ecco la sfida per il nuovo millennio. (Antonio Scurati, Dossier Le frontiere del cibo,

La Stampa, 26 marzo 2015) Documento 2) All'Expo 2015 verrà presentato il Documento di Milano, un accordo globale sull'alimentazione e la nutrizione, un impegno comune a superare i paradossi del cibo e costruire insieme un futuro sostenibile, promosso dalla Fondazione Barilla for food and nutrition (Bcfn). Il presidente di Bcfn Guido Barilla nutre «il grande sogno è di lasciar cadere il primo seme per far nascere quell'accordo globale su cibo e nutrizione. Ispirandoci all'esempio del Protocollo di Kyoto, lanciato nel 1997 da gente illuminata per salvaguardare l'ambiente, abbiamo un'occasione per entrare nella storia prendendo degli impegni chiari con il mondo in un nuovo Protocollo, quello di Milano sul cibo». Insomma un progetto molto ambizioso che

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implica il coinvolgimento internazionale. (Emanuele Scarci, Protocollo di Milano per la nutrizione diventa manifesto dell'Expo,Il Sole 24 Ore, 21novembre 2014)

Documento 3) Protocollo di Milano 2015 Il quadro socioeconomico e ambientale é attualmente afflitto da tre enormi paradossi globali. Primo paradosso – SPRECO DI ALIMENTI: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile sono sprecati ogni anno, ovvero un terzo della produzione globale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria a nutrire gli 805 milioni di persone denutrite nel mondo. Secondo paradosso – AGRICOLTURA SOSTENIBILE: nonostante l’enorme diffusione della fame e della malnutrizione, una grande percentuale dei raccolti è utilizzata per la produzione di mangimi e di biocarburanti. Secondo le previsioni, la domanda globale di biocarburanti arriverà a 172 miliardi di litri nel 2020 rispetto agli 81 miliardi di litri del 2008, il che corrisponde ad altri 40 milioni di ettari di terreni convertiti a coltivazioni per biocarburanti. Un terzo della produzione agricola globale è impiegato per nutrire il bestiame. Sui circa 7 miliardi di abitanti della terra, 1 miliardo non ha accesso all’acqua potabile, provocando la morte di 4.000 bambini ogni giorno. In contrasto, per produrre un solo chilogrammo di carne di manzo servono 15.000 litri d’acqua. La speculazione finanziaria eccessiva e dannosa sulle materie prime aggrava ulteriormente il problema, favorendo la volatilità del mercato e l'aumento dei prezzi alimentari. Terzo paradosso – COESISTENZA TRA FAME E OBESITÀ: Oggi, per ogni persona affetta da denutrizione, ve ne sono due obese o sovrappeso (sovranutrizione): 805 milioni di persone nel mondo sono affette da denutrizione, mentre oltre 2,1 miliardi1 sono obese o sovrappeso. [...] a) Impegni

1. Primo Impegno: Spreco di alimenti Le Parti si impegnano a ridurre del 50 per cento entro il 2020 l’attuale spreco di oltre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile attraverso l’attuazione dei seguenti interventi: a) Concordare su una definizione condivisa di perdita e spreco di cibo; b) Dare priorità a politiche volte a ridurre lo spreco di alimenti che affrontino le cause del fenomeno e definiscano una gerarchia per l’uso degli alimenti [...] 2. Secondo Impegno: Agricoltura sostenibile Le Parti si impegnano a promuovere forme sostenibili di agricoltura e produzione alimentare alla luce dei cambiamenti climatici e nel rispetto delle risorse naturali, con particolare attenzione alle problematiche ambientali, agricole e socioeconomiche. Documento 4) La FAO definisce perdite alimentari come:una diminuzione della massa di cibo commestibile lungo la parte della filiera che porta al consumo umano”. Lo spreco alimentare è definito come “perdite alimentari che si verificano al termine della catena alimentare appropriata per il consumo umano”. Tutto il cibo originariamente destinato al consumo umano, ma che abbandona la catena alimentare umana, è considerato perdita o spreco alimentare, anche se è diretta ad un uso non alimentare (mangimi o bioenergia). (Van Otterdijk, Robert e Alexandre Meybeck. Global Food Losses and Food Waste. Roma: FAO, 2011) Documento 5)

Diete sostenibili :diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono accettabili culturalmente, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane.” (FAO: International Scientific Symposium

Biodiversity and Sustainable Diets United Online:http://www.fao.org/fileadmin/user_upload/suistainability/pdf/Global_Food_Losses_and_Food_Wast)

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Documento 6)

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Il terrore e la repressione politica nei sistemi totalitari del Novecento. DOCUMENTI

DOCUMENTI

Scheda:

• Il fascismo italiano fece centinaia di prigionieri politici e di confinati in domicilio coatto, migliaia di esiliati e fuoriusciti politici.

• Il nazismo tedesco dal 1933 al 1939 ha eliminato circa 20.000 oppositori nei campi di concentramento e nelle prigioni; tra il 1939 e il 1941 ha sterminato nelle camere a gas 70.000 tedeschi vittime di un programma di eutanasia. Durante la guerra si calcola che siano stati uccisi circa 15 milioni di civili nei paesi occupati, circa 6 milioni di ebrei; 3.300.000 prigionieri di guerra sovietici, più di un milione di deportati e decine di migliaia di zingari sono morti nei campi di concentramento; più di 8 milioni sono stati inviati ai lavori forzati.

• Nella Russia comunista la prima epurazione la pagarono gli iscritti al partito; tra il 1936?38 furono eliminati 30.000 funzionari su 178.000; nell'Armata rossa in due anni furono giustiziati 271 tra generali, alti ufficiali e

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commissari dell'esercito. Nei regimi comunisti del mondo (URSS, Europa dell'Est, Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba, ecc.) si calcola che sono stati eliminati circa 100 milioni di persone contrarie al regime.

• Né bisogna dimenticare le "foibe" istriane e, più di recente, i crimini nei territori della ex Jugoslavia, in Algeria, in Iraq, ecc. Amnesty International ha segnalato 111 Paesi dove sono state applicate torture su persone per reati d'opinione.

"Con il terrore si assiste a una doppia mutazione: l'avversario, prima nemico e poi criminale, viene trasformato in 'escluso'. Questa esclusione sfocia quasi automaticamente nell'idea di sterminio. Infatti la dialettica amico/nemico è ormai insufficiente a risolvere il problema fondamentale del totalitarismo: si tratta di costruire un'umanità riunificata e purificata, non antagonista [...]. Da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso un'ideologia dell'eliminazione e, infine, dello sterminio di tutti gli elementi impuri". S. COURTOIS, "Perché?", in Il libro nero del comunismo, Milano, Mondadori, 2000

"Per genocidio si intende uno qualunque dei seguenti atti, commessi con l'intenzione di distruggere completamente o in parte un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso in quanto tale: a) assassinio di membri del gruppo; b) grave attentato all'incolumità fisica o mentale di membri del gruppo; c) imposizione intenzionale al gruppo di condizioni di vita destinate a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; d) misure volte a ostacolare le nascite all'interno del gruppo; e) trasferimenti coatti dei figli di un gruppo a un altro". Convenzione delle Nazioni Unite del 9/12/1948

"Dolore per la nostra patria [il Cile] soggiogata e convertita in un immenso carcere; per il nostro popolo martoriato dalla fame e dalla miseria; per i nostri compagni ed amici caduti nel combattimento, o assassinati, torturati o incarcerati dal fascismo. Speranza che questo incubo di orrore avrà una fine non lontana, e la certezza che i colpevoli riceveranno il castigo esemplare". C. ALTAMIRANO, "Saluto di capodanno: I gennaio 1975", in Tutte le forme di lotta, Milano, 1975, (L'autore era segretario generale del Partito socialista cileno)

"I regimi totalitari del XX secolo hanno rivelato l'esistenza di un pericolo prima insospettato: quello di una manomissione completa della memoria". T. TODOROV, Memoria del male, tentazione del bene. Inchiesta su un secolo tragico, Milano, Garzanti, 2001.

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Esperienza e conoscenza scientifica: un rapporto complesso e problematico

Documento 1) Spesso si suppone che la scienza prenda l'avvio dai fatti e che rifugga da teorie controfattuali. Niente di più lontano dalla verità. Una delle assunzioni basilari di una concezione scientifica del mondo è che la varietà degli eventi che ci circonda è tenuta insieme da una più profonda unità. A quanto si sa, Talete fu il primo pensatore occidentale a fare tale assunzione. Questa assunzione si accorda con l'esperienza? Per un verso sì, per un altro verso no: le pietre sono molto diverse dall'aria e la diversità non potrebbe essere maggiore. Ma il ghiaccio si trasforma in acqua che si tramuta in umidità. E l'umidità diventa aria? E' possibile. Utilizzando come esempio processi e fatti come questi, possiamo postulare una unità sottostante, ma non sperimentiamo né osserviamo tale unità. Ciò che sperimentiamo è la differenza. Perciò, se prendiamo l'esperienza come unica nostra guida, dobbiamo concludere che c'è diversità, non unità. Ora vediamo cosa sosteneva Parmenide. Si può considerare Parmenide come un Talete portato alle estreme conseguenze. Possiamo immaginare Parmenide che dice a Talete: " Dici che c'è unità che sta sotto alla diversità? Allora non capisco perché ti fermi all'acqua. L'essere è molto più fondamentale dell'acqua: acqua, aria, terra sono. E' questo che hanno in comune. Ma se la sostanza fondamentale è l'Essere, allora devi negare il cambiamento. Perché? Perché l'essere è, il Non-Essere non è. Il cambiamento avvererebbe dall'Essere al Non- Essere, ma il Non-Essere non è: quindi. non c'è cambiamento. Dici che non lo percepiamo? Sia pure, l'argomentazione dimostra che sbagliamo; la nostra

comune percezione e le tradizioni basate su di essa sono tutte chimere. Non sorridete davanti a questa argomentazione: i suoi esiti sono stati accettati da quasi tutti gli scienziati. Si suppone che le leggi fondamentali non possano contenere alcun parametro spazio-temporale. Alcuni fisici ci stanno riflettendo sopra, ma le loro idee sono ben lungi dall'essere largamente accettate. I fisici classici sono andati anche oltre. Hanno posto una distinzione tra mondo oggettivo delle leggi scientifiche, nel quale il cambiamento non esiste, e il mondo soggettivo delle nostre esperienze. Hanno attribuito realtà al primo e considerato un'illusione il secondo, confortati in questo dalle loro teorie. La meccanica classica dal punto materiale suppone una quantità di cambiamenti minima; accade soltanto che certe configurazioni si muovano irreversibilmente da un istante all'altro, il che significa che nell'universo della meccanica classica un istante non differisce in alcun modo da un altro. [..] Adesso ribaltiamo l'argomento e supponiamo che ciò che accada nella nostra vita valga come dato da utilizzare nel nostro tentativo di esplorare il mondo. Le citazioni di cui sopra ci dicono che questo dato, e peraltro ogni dato prescientifico è in conflitto con alcune idee scientifiche molto antiche e fondamentali. Dobbiamo concludere che la scienza non ha preso le mosse dall'esperienza, essa è iniziata argomentando

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contro l'esperienza ed è sopravvissuta considerando l'esperienza una chimera. (Paul Feyerabend, Ambiguità e armonia, Bari 1996)

Documento 2) E' necessario compiere uno sforzo deliberato per spogliarsi del presupposto abituale che tutto quanto abbiamo appreso dall'esperienza debba essere vero per il mondo esterno (fisico). In realtà dal momento che tutto quanto mai potremo apprendere dall'esperienza consiste in generalizzazioni riguardo a certi tipi di eventi, e poichè non c'è numero di casi particolari che possa mai dar prova di una simile generalizzazione, la conoscenza fondata interamente sull'esperienza potrebbe essere del tutto falsa. Se il significato che un certo gruppo di stimoli ha acquisito per noi si basa interamente sul fatto che in passato quegli stimoli si sono regolarmente presentati in combinazione con certi altri stimoli, non è sicuro che ciò costituisca una base adeguata per una classificazione tale da consentire previsioni conformi alla realtà. (F. von

Hayek, L'Ordine Sensoriale, Londra 1952- Milano 1990)

Documento 3)Che cosa sono le regole del metodo scientifico, e perchè ne abbiamo bisogno? Può esistere una teoria di tali regola, una metodologia? Il modo in cui si risponde a queste questioni dipende in larga misura dal nostro atteggiamento nei confronti della scienza. Chi, come i positivisti, vede nella scienza empirica un sistema di asserzioni che soddisfano certi criteri logici, come la significanza e la verificabilità, darà un certo tipo di risposta. Una risposta molto differente sarà data da coloro che, come me, tendono a considerare come caratteristica differenziale delle asserzioni empiriche il fatto che esse sono suscettibili di revisione: il fatto, cioè , che possono essere criticate e soppiantate da altre migliori; da coloro che ritengono sia loro compito analizzare la capacità caratteristica della scienza, di progredire e la maniera caratteristica in cui, nei casi cruciali, si fa una scelta tra sistemi di teorie in conflitto fra loro. Sono prontissimo ad ammettere la necessità di un'analisi puramente logica delle teorie, di un'analisi cioè che non tenga conto del modo in cui le teorie cambiano e si sviluppano. Ma questo genere di analisi non mette in chiaro questi aspetti delle scienze empiriche che io, per parte mia, tengo in così alto conto. Un sistema come la meccanica classica può essere "scientifico" a qualsivoglia livello; ma coloro che lo sostengono in modo dogmatico- e credono, magari, che sia loro dovere difendere dalle critiche un sistema così ben riuscito finchèla sua falsità non sia stata provata in maniera conclusiva- adottano esattamente l'opposto dei quell'atteggiamento critico che secondo me è l'unico veramente adatto a uno scienziato. Di fatto non si potrà mai produrre alcuna prova conclusiva della falsità di una teoria; infatti è sempre possibile dire che non ci si può fidare dei risultati sperimentali, o che le discrepanze che si afferma esistano tra risultati sperimentali e le teorie sono solatanto apparenti e svaniranno col progredire della nostra comprensione. (Nella polemica contro Einstein entrambi questi argomenti furono spesso usatia sostegno della meccanica newtoniana, e argomenti simili abbondano nel campo delle scienze sociali).Se si insite sulla prova rigorosa ( o sulla rigorosa confutazione) nelle scienze empiriche, non si trarrannomai benefici dall'esperienza e non si imparerà mai quanto si sia in torto. (K. R. Popper, Logica della scoperta scientifica, Londra 1966- Torino 1970)

Documento 4) L'alternativa tra magia e razionalità è uno dei grandi temi su cui è nata la civiltà moderna. Questa alternativa ha il suo prologo in alcuni motivi del pensiero greco e della predicazione evangelica, ma si costituisce come centro drammatico della civiltà moderna con il passaggio dalla magia demonologica alla magia naturale del Rinascimento, con la polemica protestante contro il ritualismo cattolico con la fondazione delle scienze della natura e dei loro metodi, con l'illuminismo e la sua fede nella ragione umana riformatrice, con le sue varie correnti di pensiero che si legano alla scoperta della dialettica e della ragione storica. In questo quadro anche l'epoca sanguinosa dei processi contro le streghe, per quanto possa apparire un ritorno alla concezione demonologica della magia medievale, si richiama mediatamente a questa fondamentale polemica antimagica che attraversa tutto il corso della civiltà occidentale nel suo complesso. Le nazioni moderne di cui si compone l'occidente sono "moderne" nella misura in cui hanno partecipato con impegno a questo vario processo nel quale siamo ancora coinvolti, almeno nella misura in cui accanto alle tecniche scientifiche e alla coscienza della origine e della destinazione umane dei valori culturali facciamo ancora valere in modo immediato la sfera delle tecniche mitico-rituali, la potenza "magica" della parola e del gesto. (Ernesto De Martino, Sud e Magia, Milano 1959) TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO La prima guerra mondiale ha radicalmente modificato, in Italia, quella che si può definire la coscienza nazionale.

Analizza i fattori che determinanoquesto passaggio storico. TIPOLOGIA D

“Forse esagero,ma penso che senza lettura sia difficile comprendere quanto ci arricchisce il rapporto con chi è diverso da noi; che senza lettura non si abbia lo stimolo a pensare su come potrebbe essere migliorato il mondo in cui viviamo ; che senza lettura è improbabile che si riesca a pensare al futuro come qualcosa il cui andamento dipende da noi [...]” (Piero Dorfles, I cento libri) Il candidato, riflettendo sulle affermazioni presentate, analizzi le ragioni dell’importanza o meno della lettura anche in riferimento ai giovani, soffermandosi, se lo ritiene opportuno, su esempi di letture che

considera particolarmente significative.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO

Tipologia A: Analisi testuale allievo:

INDICATORI DESCRITTORI e livelli di presentazione

Padronanza e uso della lingua

(da 1 a 4)

Correttezza ortografica, sintattica e lessicale Punti

1. Esposizione articolata, precisa e fluida 4

2. Esposizione abbastanza articolata, precisa e corretta

3,5

3. Esposizione abbastanza sicura, anche se non sempre corretta e fluida. Errori ortografici non gravi. Lessico semplice, ma sufficientemente appropriato

3

4. Errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi imprecisa ed incerta.

2

5. Numerosi errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi scorretta.

1

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

( 1 a 5 punti)

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

1. Completa conoscenza delle strutture retoriche del testo e consapevolezza della loro funzione comunicativa

2,5

2. Padroneggia con sicurezza le conoscenze sugli aspetti formali del testo.

2

3. Descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo

1,5

4. Dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali del testo

0,5

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Contenuto del testo

1. Conoscenze molteplici ed esaustive 2,5

2. Buon bagaglio di conoscenze adeguate all’argomento

2

3. Conoscenze sufficienti, ma generiche e superficiali

1,5

4. Argomento non correlato, conoscenza pressoché nulle.

0,5

Capacità logico-critiche ed espressive

(da 2 a 6 punti)

Comprensione del testo

1. Comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive.

3

2. Sufficiente comprensione del brano. 2

3. Comprende superficialmente il significato del testo.

1,5

4. Non comprende il significato del testo. 1

Capacità di riflessione e contestualizzazione

1. Dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali.

3

2. Offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace.

2,5

3. Sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione.

2

4. Scarsi spunti critici. 1

Valutazione finale /15 Valutazione in decimi:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO

Tipologia B: Saggio breve allievo:

INDICATORI DESCRITTORI e livelli di presentazione

Padronanza e uso della lingua

(da 1 a 4)

Correttezza ortografica, sintattica e lessicale Punti

1. Esposizione articolata, precisa e fluida 4

2. Esposizione abbastanza articolata, precisa e corretta

3,5

3. Esposizione abbastanza sicura, anche se non sempre corretta e fluida. Errori ortografici non gravi. Lessico semplice, ma sufficientemente appropriato

3

4. Errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi imprecisa ed incerta.

2

5. Numerosi errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi scorretta.

1

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

( 1 a 5 punti)

Struttura e coerenza dell’argomentazione

1. Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve.

2,5

2. Si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve.

2

3. Padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio breve.

1,5

4. Non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve.

1

Contenuto del testo

5. Conoscenze molteplici ed esaustive 2,5

6. Buon bagaglio di conoscenze adeguate all’argomento

2

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7. Conoscenze generiche e superficiali 1

8. Argomento non correlato, conoscenze pressoché nulle.

0,5

Capacità

logico-critiche ed espressive

(da 2 a 6 punti)

Presentazione e comprensione dei dati

1. Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata.

3

2. Dispone i dati in modo sufficientemente organico. 2

3. Enumera i dati senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione e sintesi

1. Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati.

3

2. Offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace.

2,5

3. Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico

2

4. Scarsi spunti critici. 1

Valutazione finale /15 Valutazione in decimi:

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO

Tipologia B: Articolo di giornale allievo:

INDICATORI DESCRITTORI e livelli di presentazione

Padronanza e uso della lingua

(da 1 a 4)

Correttezza ortografica, sintattica e lessicale Punti

1. Esposizione articolata, precisa e fluida. 4

2. Esposizione abbastanza articolata, precisa e corretta. 3,5

3. Esposizione abbastanza sicura, anche se non sempre corretta e fluida. Errori ortografici non gravi. Lessico semplice, ma sufficientemente appropriato.

3

4. Errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi imprecisa ed incerta.

2

5. Numerosi errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi scorretta.

1

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

( 1 a 5 punti)

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo

1. Sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici ( cioè: uso dei dati, titoli, destinazione editoriale).

2,5

2. Padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici. 2

3. Si attiene correntemente agli usi giornalistici. 1,5

4. Non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico.

0,5

Contenuto del testo

1. Conoscenze molteplici ed esaustive 2,5

2. Buon bagaglio di conoscenze adeguate all’argomento 2

3. Conoscenze sufficienti, ma generiche e superficiali 1,5

4. Argomento non correlato, conoscenza pressoché nulle. 0,5

Capacità logico-critiche ed

Presentazione e comprensione dei dati

1. Presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi 3

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espressive

(da 2 a 6 punti)

sensata.

2. Dispone i dati in modo sufficientemente organico. 2

3. Enumera i dati senza fornire l’analisi 1

Capacità di riflessione e sintesi

1. Dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati.

3

2. Offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace. 2,5

3. Sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 2

4. Scarsi spunti critici. 1

Valutazione finale /15 Valutazione in decimi:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO

Tipologia C: Tema storico allievo:

INDICATORI DESCRITTORI e livelli di presentazione

Padronanza e uso della lingua

(da 1 a 4)

Correttezza ortografica, sintattica e lessicale Punti

1. Esposizione articolata, precisa e fluida 4

2. Esposizione abbastanza articolata, precisa e corretta

3,5

3. Esposizione abbastanza sicura, anche se non sempre corretta e fluida. Errori ortografici non gravi. Lessico semplice, ma sufficientemente appropriato

3

4. Errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi imprecisa ed incerta.

2

5. Numerosi errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi scorretta.

1

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Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

( 1 a 5 punti)

Conoscenza degli eventi storici

1. Sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie. Le conoscenze risultano molteplici ed esaustive e la comprensione dettagliata e approfondita.

5

2. Dimostra un buon bagaglio di conoscenze adeguate all’argomento. Le conoscenze risultano soddisfacenti

4

3. Sviluppa tutti i punti; le conoscenze sono sufficienti, ma non approfondite.

3

4. Lo svolgimento risulta generico e superficiale e le conoscenze sono sommarie.

2

5. Alcune parti del testo sono fuori traccia o non sono state sviluppate. Le conoscenze sono pressoché nulle.

1

Capacità logico-critiche ed espressive

(da 2 a 6 punti)

Organizzazione della struttura del testo

1. Il testo è organicamente strutturato ( coeso e coerente).

3

2. Il testo è sufficientemente organizzato ( abbastanza coeso e coerente)

2

3. Il testo è disorganico ( argomenti casualmente disposti)

1

Capacità di riflessione, analisi e sintesi

1. Presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali.

3

2. Sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti.

2,5

3. Analizza e sintetizza la situazione storica in modo sufficiente; ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo

2

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4. Non dimostra una sufficiente capacità di analisi e sintesi.

1

Valutazione finale /15 Valutazione in decimi:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO

Tema di attualità allievo:

INDICATORI DESCRITTORI e livelli di presentazione

Padronanza e uso della lingua

(da 1 a 4)

Correttezza ortografica, sintattica e lessicale Punti

1. Esposizione articolata, precisa e fluida 4

2. Esposizione abbastanza articolata, precisa e corretta

3,5

3. Esposizione abbastanza sicura, anche se non sempre corretta e fluida. Errori ortografici non gravi. Lessico semplice, ma sufficientemente appropriato

3

4. Errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi imprecisa ed incerta.

2

5. Numerosi errori ortografici gravi, punteggiatura approssimativa, lessico inadeguato, sintassi scorretta.

1

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

( 1 a 5 punti)

Sviluppo dei quesiti della traccia

1. Sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie. Le conoscenze risultano molteplici ed esaustive e la comprensione dettagliata e approfondita.

5

2. Sviluppa tutti i punti, dimostra un buon bagaglio di conoscenze adeguate all’argomento.

4

3. Sviluppa tutti i punti; le conoscenze sono sufficienti.

3

4. Lo svolgimento risulta generico e superficiale e le 2

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conoscenze sono sommarie

5. Alcune parti del testo sono fuori traccia o non sono state sviluppate. Le conoscenze sono pressoché nulle.

1

Capacità logico-critiche ed espressive

(da 2 a 6 punti)

Organizzazione della struttura del testo

1. Il testo è organicamente strutturato (coeso e coerente).

3

2. Il testo è sufficientemente organizzato (abbastanza coeso e coerente)

2

3. Il testo è disorganico (argomenti casualmente disposti)

1

Capacità di riflessione, analisi e sintesi

1. Presenta i dati fornendo fondate sintesi e giudizi personali.

3

2. Dimostra buona capacità di riflessione critica e un buon livello di approfondimento.

2,5

3. Presenta una sufficiente capacità di riflessione critica

2

5. Non dimostra una sufficiente capacità di riflessione critica.

1

Valutazione finale /15 Valutazione in decimi:

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SIMULAZIONE 2 PROVA: MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

Prima simulazione

Simulazione di: MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Una pompa a stantuffo a semplice effetto ha le seguenti caratteristiche:

• Velocità di rotazione: 120 giri/min; • Diametro del cilindro: 200 mm • Corsa del pistone: 320 mm • Prevalenza monometrica: 280 J/kg • Fluido movimentato: fanghi con massa volumica 1600 kg/m3

Il candidato:

1. disegni con opportuna scala il diagramma del momento richiesto in funzione dell’angolo di manovella.

2. esegua uno schizzo quotato della manovella di estremità del meccanismo assumendo con proprio criterio tutte le dimensioni occorrenti.

3. indichi, in riferimento alle varie posizioni della manovella, le maggiori sollecitazioni presenti nelle sezioni trasversali della stessa ed effettui verifiche di resistenza di quelle che ritiene più pericolose dopo aver specificato il materiale da usare.

4. (facoltativo) con l’aiuto del diagramma del momento richiesto, in via approssimativa, valuti il momento di inerzia di un volano che garantisca un grado di irregolarità nel periodo non superiore al 4%.

In alternativa al punto 3.

3. calcoli, in riferimento alle posizioni critiche della manovella (quadratura e

allineamento), le sollecitazioni presenti nelle sezioni trasversali più pericolose.

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SIMULAZIONE 2 PROVA: MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE

Seconda simulazione

Simulazione di: MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

Si debba trasmettere una potenza di 7.5 kW da un motore elettrico avente velocità

angolare di 1450 giri/min ad una macchina operatrice funzionante a 225 giri/min. La

riduzione di velocità deve essere attuata mediante una prima trasmissione con cinghie

trapezoidali ad un albero di rinvio con rapporto di trasmissioni 2 e, successivamente,

con una coppia di ruote dentate cilindriche a denti dritti da realizzarsi con acciaio C 60

bonificato.

Il candidato, tenendo presente che la macchina operatrice è sottoposta a tipi di sforzo

assimilabili a quelli di una pompa a pistoni e che è destinata ad un uso continuo

nell’arco delle 8 ore lavorative giornaliere, dimensioni gli elementi della trasmissione,

relazionando su scelte attuate, calcoli effettuati, risultati ottenuti e rappresentando il

tutto in uno schizzo quotato. Inoltre il candidato, dopo opportuna e motivata scelta dei

materiali e sulla scorta dell’architettura prescelta, dimensioni le principali sezioni

dell’albero di rinvio.

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SIMULAZIONE 3 PROVA:

Prima simulazione

SIMULAZIONE TERZA PROVA materia: MATEMATICA

1° QUESITO

Calcolare il seguente integrale definito: dxx

exx

⋅+ −2

1

11

2° QUESITO

Una ditta ha tre fornitori di componenti per personal computer. Il 45% dei

componenti viene acquistato dal fornitore A, il 35% dal fornitore B e il restante

20% dal fornitore C. In base alle passate esperienze, si stima che il 4% dei

componenti acquistati dal fornitore A, il 5% dei componenti acquistati dal

fornitore B e il 2% di quelli acquistati dal fornitore C siano difettosi. Scelto a

caso un componente che è risultato difettoso, qual è la probabilità che

provenga dal fornitore C?

3° QUESITO

Enunciare il teorema della media. Come si interpreta tale teorema dal punto di

vista geometrico nel caso in cui f(x) sia una funzione positiva?

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MATERIA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

1) Rappresenta lo Schema a Blocchi di un Regolatore, e descrivi che

cos’è una regolatore P.I.D., e la relativa equazione caratteristica.

2) Descrivi il principio di funzionamento del Motore Asincrono, e le sue

caratteristiche costruttive principali.

3) Rappresenta il CICLO dell’ ENERGIA, e spiega perché sono

Fondamentali il TRASFORMATORE a la CORRENTE ALTERNATA.

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22

MATERIA: TECNOLOGIA MECCANICA

1) Spiegate i cicli di tensione affaticanti, e come posso essere utilizzati nel

diagramma Goodman-Smith per ricavare i valori limite (tensione limite

affaticante)

2) Spiegare il principio per cui si forma la ruggine

3) Spiegare il metodo CND Magnetoscopia con particelle magnetiche

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MATERIA INGLESE

1. Materia: Inglese

Describe President Wilson's role as an intermediary in World War I, his

motivations and the results

of his policy. (Write about 8 lines)

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JJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJ

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2. Materia: Inglese

Are humanoid and android robots the inevitable future of our production

system?(Write about 8

lines)

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JJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJ

JJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJ

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24

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JJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJJ

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3. Materia: Inglese

How does a car gearbox function? (Write about 8 lines)

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