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Edilizia Dopo la crisi, segni di ripresa: nel primo semestre dell’anno sono aumentati di oltre il 60% gli investimenti nel settore immobiliare PAG. 4 LUNEDÌ 27 SETTEMBRE 2010 Inserto distribuito con The NYT International Weekly L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e Sfide PAG. 8 Visita il sito russiaoggi.it LEGION MEDIA PHOTOXPRESS La città fondata nel 1010 questo mese sta festeggiando il suo mil- lenario con numerosi eventi. La Cattedrale della Trasfigurazione è stata riverniciata di bianco e oro, mentre il Monastero ospita al suo interno una varietà sorprenden- te di mostre. Persino i biglietti dell’autobus si sono tinti d’argen- to per celebrare l’anniversario. Gli specialisti stranieri in Russia guadagnano più che altrove: se- condo una ricerca condotta da- gli analisti della banca Hsbc, il 36 per cento di loro gode di una re- munerazione che supera il quarto di milione di euro l’anno. Gli incendi provocati dal caldo re- cord che quest’estate ha colpito la Russia hanno distrutto oltre un quarto dei territori agricoli facen- do precipitare le previsioni di rac- colto e infliggendo un duro colpo all’economia. I mille anni di Yaroslavl Un paradiso per gli stranieri Dopo gli incendi economia in fumo SERVIZIO A PAGINA 7 SERVIZIO A PAGINA 2 SERVIZIO A PAGINA 5 Ambiente Il presidente russo ha risparmiato gli alberi destinati a scomparire per far spazio a un’autostrada GALINA MASTEROVA RUSSIA OGGI Incalzato dalle manifestazioni più imponenti degli ultimi anni, Medvedev ha sospeso i lavori della nuova via di collegamento tra la capitale e San Pietroburgo. Poco prima di atterrare all’ae- roporto di Sheremetyevo si scor- ge, appena a sud di Mosca, una grande area verde, un’oasi in de- ciso contrasto con il degrado ur- bano della capitale. La foresta però è attraversata da uno sfre- gio: una strada di tre chilome- tri dove i rigogliosi alberi sono Al centro, una manifestazione a Mosca. A sinistra, il tratto disboscato della foresta di Khimki e, a destra, un’abitazione di cui era previsto l’abbattimento ANNA NEMTSOVA RUSSIA OGGI Il Cremlino ha promesso milioni di dollari. Ma la popolazione teme di perdere la propria sovranità. Mattoni e armi, così la Russia ricostruisce l’Abkhazia Regioni A due anni dal conflitto con la Georgia, Mosca afferma la sua presenza nell’enclave indipendentista tirato vari imperi, dai romani ai sovietici. E ancor oggi con- tesa. Quando, dopo la guerra russo-georgiana dell’agosto 2008, la Russia riconobbe l’in- dipendenza dell’Abkhazia, la po- polazione si sentì sollevata, ben- ché Usa e Ue continuino a con- siderarla un territorio georgia- no. Tuttavia sono bastati solo due anni perché la Russia af- fermasse la propria presenza militare e imprenditoriale in Abkhazia. Migliaia di soldati e di agenti russi si stanno trasfe- Il Monastero di Novy Afon so- vrasta le lance ad alta velocità delle pattuglie militari russe che sorvegliano la costa sul Mar Nero dell’Abkhazia, un’enclave montuosa dalle spiagge selvag- ge, dalla natura subtropicale e paradisiaca che nei secoli ha at- SEGUE A PAGINA 3 SEGUE A PAGINA 3 Un moderno Orient Express SUL NOSTRO SITO RUSSIAOGGI.IT È un vero e proprio Orient Ex- press dei giorni nostri il nuovo treno di lusso Mosca-Nizza inau- gurato giovedì 23 dalla Rzd. Sola andata tra i 306 e i 1050 euro. rendo nella base di Gadauta ul- timata di recente nella regione di Gali dove la Russia ha di- spiegato il suo moderno siste- ma difensivo aereo, costituito da missili S-300. «Eravamo abi- tuati a essere considerati una sorta di“buco nero” , mentre ora arrivano da noi i più importan- ti investitori russi e potenti per- sonaggi», commenta Astamur Ketsba, capo dell’amministra- zione regionale di Gagra. SU QUESTO NUMERO Rovine lungo la strada tra Gali e Sukhumi prattutto pini e abeti, contiene anche alcune delle ultime quer- ce d’Europa. E dopo un’estate in cui nel Paese sono divampa- ti ovunque incendi di foreste e torba e Mosca è rimasta stret- ta nella morsa dello smog per oltre un mese, per molti la fo- resta è più che mai irrinuncia- bile. Anche Yuri Shevchuk, il vete- rano cantante rock, si è esibito durante la manifestazione di protesta del 22 agosto, quando migliaia di persone di sono ra- dunate nel centro di Mosca. Vittoria della società civile salva la foresta di Khimki Mentre oltre 1300 campioni stanno partecipando alle Olimpiadi degli scacchi, la Fede- razione rinnova la presidenza stati tagliati. Se il progetto che prevedeva il disboscamento della foresta di Khimki è stato bloccato e se lungo il suo trat- to disboscato stanno crescendo delle giovani piante, lo si deve al deciso intervento del presi- dente Dmitri Medvedev, agli in- cendi che hanno colpito il Paese e a una campagna ambientali- sta che ha attratto l’unanime so- stegno dei russi, nonché all’in- tervento di Bono Vox, il leader degli U2, ambasciatore interna- zionale del rock. In seguito alle manifestazioni a sostegno degli alberi di Khimki - le più imponenti degli ultimi anni - Medvedev ha bloccato con una sorprendente retromar- cia i lavori per la nuova auto- strada che avrebbe dovuto unire Mosca a San Pietroburgo attra- versando la foresta. Quasi nes- suno si sarebbe aspettato un in- tervento di Medvedev e la vi- cenda ha rinnovato la speranza che il governo possa intavolare un dialogo costruttivo con i rap- presentanti della società civile, compresi gli attivisti dell’oppo- sizione e gli ambientalisti. «È chiaro che la decisione è dovu- ta alle proteste a favore della foresta di Khimki», afferma Mi- khail Kreyndlin, capo di Gre- enpeace Russia. Concorda Yev- geniya Chirikova, a capo del mo- vimento per salvare la foresta di Khimki: «Credo che Medve- dev abbia reagito alle manife- stazioni della gente». La strada, a cui si lavorava da anni, avrebbe dovuto unire di- rettamente San Pietroburgo a Mosca a eccezione del tratto fi- nale che avrebbe dovuto costeg- giare l’aeroporto prima di at- traversare la foresta di Khimki, considerata il cuore della “cin- tura verde”che circonda Mosca, nonché il polmone di una delle città più inquinate d’Europa. La foresta, dove crescono so- URY KOZYREV ITAR-TASS RZD.RU VASILY SHAPOSHNIKOV_KOMMERSANT PHOTOXPRESS VASILY SHAPOSHNIKOV_KOMMERSANT

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L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e Mentre oltre 1300 campioni stanno partecipando alle Olimpiadi degli scacchi, la Fede- razione rinnova la presidenza Dopo la crisi, segni di ripresa: nel primo semestre dell’anno sono aumentati di oltre il 60% gli investimenti nel settore immobiliare Inserto distribuito con The NYT International Weekly Rovine lungo la strada tra Gali e Sukhumi ANNA NEMTSOVA

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EdiliziaDopo la crisi, segni di ripresa: nel primo semestre dell’anno sono aumentati di oltre il 60% gli investimenti nel settore immobiliare

PAG. 4

LUNEDÌ 27 SETTEMBRE 2010 Inserto distribuito con The NYT International Weekly

L’inserto è preparato e pubblicato da Rossiyskaya Gazeta (Russia) e non coinvolge le strutture giornalistiche ed editoriali di e

Sfide

PAG. 8

Visita il sito russiaoggi.itLEGION MEDIAPHOTOXPRESS

La città fondata nel 1010 questo mese sta festeggiando il suo mil-lenario con numerosi eventi. La Cattedrale della Trasfigurazione è stata riverniciata di bianco e oro, mentre il Monastero ospita al suo interno una varietà sorprenden-te di mostre. Persino i biglietti dell’autobus si sono tinti d’argen-to per celebrare l’anniversario.

Gli specialisti stranieri in Russia guadagnano più che altrove: se-condo una ricerca condotta da-gli analisti della banca Hsbc, il 36 per cento di loro gode di una re-munerazione che supera il quarto di milione di euro l’anno.

Gli incendi provocati dal caldo re-cord che quest’estate ha colpito la Russia hanno distrutto oltre un quarto dei territori agricoli facen-do precipitare le previsioni di rac-colto e infliggendo un duro colpo all’economia.

I mille anni di Yaroslavl

Un paradisoper gli stranieri

Dopo gli incendi economia in fumo

SERVIZIO A PAGINA 7

SERVIZIO A PAGINA 2

SERVIZIO A PAGINA 5

Ambiente Il presidente russo ha risparmiato gli alberi destinati a scomparire per far spazio a un’autostrada

GALINA MASTEROVARUSSIA OGGI

Incalzato dalle manifestazioni

più imponenti degli ultimi anni,

Medvedev ha sospeso i lavori

della nuova via di collegamento

tra la capitale e San

Pietroburgo.

Poco prima di atterrare all’ae-roporto di Sheremetyevo si scor-ge, appena a sud di Mosca, una grande area verde, un’oasi in de-ciso contrasto con il degrado ur-bano della capitale. La foresta però è attraversata da uno sfre-gio: una strada di tre chilome-tri dove i rigogliosi alberi sono

Al centro, una manifestazione a Mosca. A sinistra, il tratto disboscato della foresta di Khimki e, a destra, un’abitazione di cui era previsto l’abbattimento

ANNA NEMTSOVARUSSIA OGGI

Il Cremlino ha promesso milioni

di dollari. Ma la popolazione

teme di perdere la propria

sovranità.

Mattoni e armi, così la Russia ricostruisce l’AbkhaziaRegioni A due anni dal conflitto con la Georgia, Mosca afferma la sua presenza nell’enclave indipendentista

tirato vari imperi, dai romani ai sovietici. E ancor oggi con-tesa. Quando, dopo la guerra russo-georgiana dell’agosto 2008, la Russia riconobbe l’in-dipendenza dell’Abkhazia, la po-polazione si sentì sollevata, ben-ché Usa e Ue continuino a con-siderarla un territorio georgia-no. Tuttavia sono bastati solo due anni perché la Russia af-fermasse la propria presenza militare e imprenditoriale in Abkhazia. Migliaia di soldati e di agenti russi si stanno trasfe-

Il Monastero di Novy Afon so-vrasta le lance ad alta velocità delle pattuglie militari russe che sorvegliano la costa sul Mar Nero dell’Abkhazia, un’enclave montuosa dalle spiagge selvag-ge, dalla natura subtropicale e paradisiaca che nei secoli ha at- SEGUE A PAGINA 3

SEGUE A PAGINA 3

Un moderno

Orient Express

SUL NOSTRO SITORUSSIAOGGI.IT

È un vero e proprio Orient Ex-press dei giorni nostri il nuovo treno di lusso Mosca-Nizza inau-gurato giovedì 23 dalla Rzd. Sola andata tra i 306 e i 1050 euro.

rendo nella base di Gadauta ul-timata di recente nella regione di Gali dove la Russia ha di-spiegato il suo moderno siste-ma difensivo aereo, costituito da missili S-300. «Eravamo abi-tuati a essere considerati una sorta di “buco nero”, mentre ora arrivano da noi i più importan-ti investitori russi e potenti per-sonaggi», commenta Astamur Ketsba, capo dell’amministra-zione regionale di Gagra.

SU QUESTONUMERO

Rovine lungo la strada tra Gali e Sukhumi

prattutto pini e abeti, contiene anche alcune delle ultime quer-ce d’Europa. E dopo un’estate in cui nel Paese sono divampa-ti ovunque incendi di foreste e torba e Mosca è rimasta stret-ta nella morsa dello smog per oltre un mese, per molti la fo-resta è più che mai irrinuncia-bile. Anche Yuri Shevchuk, il vete-rano cantante rock, si è esibito durante la manifestazione di protesta del 22 agosto, quando migliaia di persone di sono ra-dunate nel centro di Mosca.

Vittoria della società civilesalva la foresta di Khimki

Mentre oltre 1300 campioni stanno partecipando alle Olimpiadi degli scacchi, la Fede-razione rinnova la presidenza

stati tagliati. Se il progetto che prevedeva il disboscamento della foresta di Khimki è stato bloccato e se lungo il suo trat-to disboscato stanno crescendo delle giovani piante, lo si deve al deciso intervento del presi-dente Dmitri Medvedev, agli in-cendi che hanno colpito il Paese e a una campagna ambientali-sta che ha attratto l’unanime so-stegno dei russi, nonché all’in-tervento di Bono Vox, il leader degli U2, ambasciatore interna-zionale del rock. In seguito alle manifestazioni a sostegno degli alberi di Khimki - le più imponenti degli ultimi

anni - Medvedev ha bloccato con una sorprendente retromar-cia i lavori per la nuova auto-strada che avrebbe dovuto unire Mosca a San Pietroburgo attra-versando la foresta. Quasi nes-suno si sarebbe aspettato un in-tervento di Medvedev e la vi-cenda ha rinnovato la speranza che il governo possa intavolare un dialogo costruttivo con i rap-presentanti della società civile, compresi gli attivisti dell’oppo-sizione e gli ambientalisti. «È chiaro che la decisione è dovu-ta alle proteste a favore della foresta di Khimki», afferma Mi-khail Kreyndlin, capo di Gre-

enpeace Russia. Concorda Yev-geniya Chirikova, a capo del mo-vimento per salvare la foresta di Khimki: «Credo che Medve-dev abbia reagito alle manife-stazioni della gente».La strada, a cui si lavorava da anni, avrebbe dovuto unire di-rettamente San Pietroburgo a Mosca a eccezione del tratto fi -nale che avrebbe dovuto costeg-giare l’aeroporto prima di at-traversare la foresta di Khimki, considerata il cuore della “cin-tura verde” che circonda Mosca, nonché il polmone di una delle città più inquinate d’Europa.La foresta, dove crescono so-

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02 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO REALIZZATO DA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYPolitica&Società

LUKE ALLNUTTRFE/RL

La rete non sta solo inferendo

colpi mortali al giornalismo

tradizionale ormai agonizzante.

Riesce anche ad attirare

l’attenzione dei media su gravi

carenze amministrative.

Se l’ospedale è fatiscente raccontalo su Internet

Tecnologia La stampa ha rilanciato le denunce di una blogger

solito si occupa di reality, gos-sip e sport. È un esempio di come i blog possano incidere sulla realtà dei fatti grazie all’effetto a catena per cui le notizie dalla blogosfe-ra passano alla stampa tradizio-nale. Alcuni attivisti, per fare un altro esempio, si sono invece ser-viti della blogosfera per aiuta-re le vittime degli incendi in Russia. Secondo Olga Serebryanaya, giornalista della redazione russa di Radio Free Europe/Radio Li-berty, il proliferare dei blog e

Una blogger israeliana dalle ori-gini russe ha avuto la ventura di ammalarsi mentre visitava i suoi parenti in Russia. Il suo rac-conto e le suo foto della sua con-valescenza in un ospedale di Vo-ronezh pubblicate sul blog dorinem.livejournal.com hanno scatenato una marea di com-menti e sono stati ripresi da di-verse agenzie di stampa che al-trimenti si sarebbero ben guardate dal trattare l’argomen-to. Come il diffusissimo tabloid Komsomolskaya pravda che di

dei siti dedicati agli incendi ha contribuito a rafforzare il senso di solidarietà civile che negli ul-timi due decenni, dal crollo dell’Unione Sovietica, era an-dato logorandosi. Sempre più raramente l’opposizione politi-ca russa si occupa dei temi che stanno davvero a cuore ai cit-tadini, come la protesta contro le auto blu o la campagna con-tro la corruzione della polizia. La blogosfera invece è uno stru-mento cruciale per creare quel senso di “unità civile” di cui parla la Serebryanaya.

RACHEL MORARJEE RUSSIA OGGI

Volete affrancarvi da

un’occupazione ingrata

a Roma o Milano? Le aziende

russe cercano specialisti che

conoscano bene il Paese e la

sua lingua.

Il mercato russo del lavoro,un paradiso per gli stranieri

Immigrazione Chi sceglie di lavorare all’estero, nella Federazione guadagna più che altrove. Ma trovarvi un impiego non è semplice

rivano a Mosca potevano pun-tare a posti di lavoro eccellenti. Dal momento che l’economia russa cresceva più rapidamen-te di quelle occidentali, poteva-no anche ritrovarsi a dirigere

un’azienda nel momento in cui nel loro Paese a malapena avreb-bero fatto fotocopie. Oggi non più: in Russia le aziende, locali e straniere, sempre più spesso assumono manager e direttori

Lavorare in Russia paga. Secon-do un recente sondaggio con-dotto dalla banca Hsbc, gli espa-triati che lavorano in Russia guadagnano in assoluto di più e il 36 per cento di loro ha un reddito pari a oltre un quarto di milione di euro. Peccato che cercare di unirsi alle loro fi le sia di gran lunga più difficile di quel che si possa supporre. Quindici anni fa i giovani che si trasfe-

russi e reclutano cittadini di altri Paesi soltanto per mansioni molto specialistiche. Una nuova legge entrata in vigore in esta-te offre visti di tre anni facili-tati ai professionisti “altamente qualifi cati” (e lautamente paga-ti, almeno 2 milioni di rubli l’an-no).Le occasioni di trovare un posto

Un gruppo di stranieri si ritrova in un pub russo dopo una giornata di lavoro

LA TESTIMONIANZA / 1

“Prima ci reputavano dei messia”

Ho scelto di studiare russo perché volevo imparare una lingua che desse uno sbocco di lavoro alter-nativo. Il mio vantaggio è stato l’aver subito acquisito l’esperien-za commerciale qui, sul campo, prima come impiegato, poi come capo area. Ora ho un ufficio di sette persone. Forniamo impian-ti, servizi di montaggio e logisti-

Roberto

Ballati IMPRENDITORE

ca, sostegno tecnico ai salumifici ed ai macelli di tutto il Paese. La lavorazione della carne in Russia è un settore strategico. Ogni pa-esino ha il suo myasokombinat, complesso per la lavorazione del-la carne. Macchinari in loco non se ne producono e la tecnologia made in Italy è molto apprezzata. L’approccio dei russi nei confron-ti degli stranieri però è cambia-to. Prima ci vedevano come dei messia. Ora chi acquista valuta l’aspetto commerciale.

LA TESTIMONIANZA / 2

“I costi di gestione però sono alti”

La popolazione russa potrebbe diminuire di circa 20 milioni di persone entro il 2025, la forza la-voro del Paese avrà bisogno per-ciò di circa 15-35 milioni di stra-nieri. La nuova legge, in un primo tempo, favorirà l’ingresso della forza lavoro intellettuale. Ma in un secondo tempo la legislazione dovrà consentire l’ingresso ad al-

Pier MoroPRESENTATORE

TELEVISIVO

tre fasce di lavoratori con redditi inferiori a quelli della prima tor-nata. Nel mio caso (sono un pre-sentatore di Expert TV) mi vedo costretto a spendere 1500 euro al mese in voli aerei e 1700 in affit-to. I costi di gestione, quindi, per poter lavorare e vivere in Russia sono molto alti. La nuova legge potrebbe essere una valida solu-zione sia per il Paese che per gli stranieri. L’unica domanda che mi rimane è: perché si parla solo di tre anni?

Da dove provengono gli stranieri?

42%

12%

6% 6% 6%1%

RegnoUnito Olanda Stati Uniti Canada Francia Italia

Una nuova legge offre visti facilitati ai professionisti altamente qualificati e lautamente pagati

Alcuni attivisti si sono invece serviti del web per aiutare le vittime degli incendi divampati in estate

La blogosfera è diventata uno strumento cruciale per rafforzare il senso di solidarietà civile

Berlusconi a Medvedev“Ci uniscono stima e gas”Lotta al traffico internazionale di stupefacenti, democrazia e intese Nato-Russia sono stati i temi al centro del discorso te-nuto dal presidente del Consi-glio italiano Silvio Berlusconi in occasione del Forum politico mondiale sulle democrazie che si è svolto a metà mese a Yaro-slavl, la cittadina sul Volga a 300 chilometri da Mosca. Durante l’incontro bilaterale

con il presidente Dmitri Med-vedev, il premier italiano ha ri-cordato i crescenti scambi eco-nomici e commerciali tra i due Paesi. «Ci uniscono stima e ami-cizia», ha detto Berlusconi, ag-giungendo: «ma anche il gas».

A pagina 6 l’opinione sul forum

di Nikolai Zlobin, direttore

dei programmi russi e asiatici

dell’Istituto di sicurezza mondiale

a livello manageriale sono però pressoché scomparse e gli stra-nieri accedono a queste posi-zioni solo se conoscono il Paese e la lingua. Le cose sono cam-biate: i cacciatori di teste cer-cano nuovi talenti tra i russi che lavorano all’estero o in aziende straniere attive in Rus-sia. I primi sono i più richiesti,

ma le aziende devono pagare premi considerevoli per convin-cerli a rimpatriare. Molti sono riluttanti a ritornare e ciò fa sì che si creino opportunità di la-voro per gli emigrati stranieri in settori cruciali quali il dirit-to internazionale, la direzione di banche e di aziende di sof-tware. Al tempo stesso, le as-

sunzioni di stranieri sono vita-li per le aziende russe che cercano di guadagnare rispet-tabilità sui mercati internazio-nali perché riescono a rassicu-rare gli investitori stranieri. Man mano che i mercati fi nan-ziari si riprenderanno, la richie-sta di avvocati che hanno fatto pratica all’estero tornerà a cre-scere e chi troverà lavoro a Mosca riuscirà ad affermarsi più rapidamente che nel pro-prio Paese d’origine. «Molti av-vocati che conosco mi hanno detto che mentre nel loro Paese sarebbero rimasti alcuni dei tanti, qui si sentono delle per-sonalità» dice Nikita Prokofi ev della società di executive se-arch Odgers Berndtson.Un’al-tra fi gura richiesta è quella del project management nel setto-re del software. La Russia ab-bonda di programmatori sof-tware preparati, ma i project e business manager con oltre 10 anni di esperienza sono davve-ro pochi. Una volta che le aziende russe inizieranno a espandersi sem-pre più oltreoceano, ci sarà sem-pre più richiesta di manager stranieri. Fino ad allora, in ogni caso, la Russia non offrirà oc-casioni di lavoro facili ai pro-fessionisti intenzionati ad af-francarsi da un lavoro ingrato a Roma o Milano a meno che non conoscano bene la Russia e la sua lingua e non abbiano competenze difficili da reperire in chi è nato sul posto

Storica intesacon la Norvegiasull’ArticoRussia e Norvegia hanno tro-vato un accordo per lo sfrutta-mento delle risorse energetiche di un conteso territorio artico dopo una disputa di oltre qua-rant’anni.L’accordo riguarda una super-fi cie di 175 mila chilometri qua-drati nel mare di Barents e ri-serve potenziali di 10 miliardi di barili di petrolio. L’intesa si-glata questo mese stabilisce la linea di confi ne tra i territori appartenenti alle due nazioni, aprendo la strada allo sfrutta-mento delle enormi quantità di gas e petrolio presenti nell’area. In gioco c’è anche lo sfruttamen-to economico di un’area su cui insistono anche Usa, Canada e Danimarca.«Questo è un esempio pratico di come tutte le dispute concer-nenti l’Artico debbano essere ri-solte tramite negoziati sulla base del diritto internazionale vigen-te», ha commentato il Cremli-no.

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RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO REALIZZATO DA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLY

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Politica&Società

Salvo il polmone verde di Mosca

presidente abkhazo Sergei Ba-gapsh ha confermato che da quest’estate i cittadini russi po-tranno privatizzare le proprie-tà in Abkhazia. Il presidente russo Dmitri Medvedev e il pre-mier russo Vladimir Putin hanno promesso di inviare miliardi di dollari per sostenere l’indipen-denza dell’Abkhazia apportan-do linfa vitale all’economia e ri-costruendone infrastrutture e apparato militare. Non tutti in Abkhazia sono sod-disfatti di questo investimento e soprattutto della crescente in-fl uenza russa. Tamara Lakrba, capo urbanista delle città di Gagra e Pitsunda, nonché fi era custode del loro basso skyline e fascino provinciale, teme che l’Abkhazia venga devastata: «Quando hanno abbattuto il primo cedro secolare o costru-

Fino a poco tempo fa l’Abkha-zia era ritenuta una zona di “conflitto congelato”(frozen confl ict), una regione scissioni-sta non più parte a tutti gli ef-fetti della Georgia. Dalla breve ma sanguinosa guerra con le forze georgiane del 1993, la re-gione scissionista è rimasta sem-pre più isolata ed è andata in piena decadenza: neve e piog-gia sono caduti sui tetti dei me-ravigliosi palazzi del XIX seco-lo del principe di Oldenburg, mentre sulle bianche statue marmoree sul lungomare di Gagra è cresciuto il muschio. Le autorità locali stanno ado-perandosi in tutta fretta affin-ché gli acquirenti russi rilevino e restaurino le proprietà dan-neggiate, antiche e moderne. Il La fortezza persiana di Attaba risalente al quarto e quinto secolo

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

''La foresta di Khimki è già diventata un simbolo, una metafora. Ormai è entrata

nella nostra stessa anima: o ritornerà a germogliare o sarà completamente distrutta”

Yuri Shevchuk IL COMMENTO

IL SONDAGGIO

La percentuale di abitanti della regione di Khimki contrari al di-sboscamento della foresta per far spazio a un’autostrada

73%

CANTANTE ROCK

A preoccupare il governo era che a manifestare fosse soprat-tutto la gente normale e non solo i soliti attivisti dell’opposizio-ne. Prima di cantare, Shevchuk ha detto che la foresta di Khi-mki era un simbolo e che se fosse stata distrutta non sarebbe ri-masto più nulla «per i nostri ni-poti, nulla per i nostri fi gli, nulla, a parte campi sterili». Tre gior-ni dopo il cantante è stato ina-spettatamente invitato sul palco del primo concerto degli U2 a Mosca, per cantare “Knockin’ on Heaven’s Door” insieme a Bono. Questi il giorno prima aveva in-contrato Medvedev e l’invito ri-volto a Shevchuk è stato visto come un gesto di sostegno da parte del leader degli U2 alla campagna ambientalista.

le battaglie degli ambientalisti contro la costruzione di opere edilizie abbiano inizialmente avuto successo, come nel caso della chiusura nel 2008 di una fabbrica di carta e cellulosa che inquinava il lago Baikal, poi ri-aperta quest’anno. Anche la de-molizione di case abusive nella zona di Rechnik, interrotta quest’anno in seguito alle pro-teste, è stata successivamente autorizzata dai tribunali locali. «Il timore è che l’autostrada sia stata bloccata per allentare la tensione e che i lavori ripren-

deranno», dice Kreyndlin.I sostenitori dell’autostrada sono pronti a battersi con ogni mezzo. Hanno indetto una petizione a favore del progetto e in soli tre giorni hanno raccolto 20mila sottoscrizioni ordinando, secon-do la Chirikova, a dipendenti di negozi e istituti amministra-tivi di firmare e raccogliere fi rme.Il problema è che, come osser-va Mikhail Blinkin, esperto di trasporti, «non si può attraver-sare Khimki perché si creereb-bero dei danni ecologici», ma i percorsi alternativi richiedereb-bero l’esborso di ingenti inden-nizzi per il trasferimento dei re-sidenti delle zone coinvolte e un imponente sforzo di pianifi ca-zione. «Non esiste - conclude Blinkin - una soluzione che possa soddisfare tutti».

ito edifi ci più alti dei tre piani consentiti a Gagra, tutti gli abkhazi avrebbero dovuto scen-dere in strada a protestare». In Abkhazia alcuni cittadini sono irritati alla sola idea di poter diventare uno Stato vas-sallo della Russia. Come il mi-nistro della Difesa, il generale di divisione Mirab Kishmaria che ha ricordato che, insieme ad altri ufficiali abkhazi, ha ver-sato il suo sangue per conqui-stare l’indipendenza. «A prescin-dere dalle pressioni che eserciteranno, i russi non ve-dranno mai l’Abkhazia scioglie-re il suo esercito indipendente»., ha detto. «Quanti vogliono de-militarizzare l’Abkhazia non erano qui durante la guerra, e non sanno che il popolo abkha-zo è formato da una fratellan-za di combattenti».

Mattoni e armi, così la Russia ricostruisce l’Abkhazia

Gli ambientalisti però temono che, una volta scemate le proteste, il disboscamento riprenda

Nel giro di ventiquattr’ore Med-vedev ha interrotto i lavori per “ulteriori dibattiti con la citta-dinanza e gli esperti”. A Mosca c’è stato chi, scherzando, ha af-fermato che la campagna sem-brava essere riuscita di fatto a “knock on heaven’s door” (bus-sare alla porta del paradiso). In ogni caso, fanno notare gli esperti, gli interessi economici che ruotano attorno alla costru-zione dell’autostrada sono tali da far dubitare di una defi niti-va vittoria degli ambientalisti. «Una delle possibilità è che tra un mese o due, quando le pro-teste saranno scemate, ci saran-no dei dibattiti e alla fi ne il pro-getto originale verrà ripreso», commenta Nikolai Petrov, ana-lista politico presso il Carnegie Center di Mosca.In passato è già accaduto che

La milizia speciale blocca l’ingresso degli attivisti nella foresta

Un ambientalista attraversa il tratto disboscato della foresta di Khimki

I precedenti

CANADA

Da anni nella regione settentrionale dell’Al-berta, lungo il fiume

Athabasca, vengono distrutte le foreste boreali per estrarre petro-lio dalle sabbie bituminose

L’indecisione avvelena gli investitori

Sospendendo la costruzione della prima parte della nuova autostra-da, il presidente Medvedev si è dimostrato sensibile alle questio-ni ambientali, ma ha anche mes-so a repentaglio un investimento di importanza cruciale: il proget-to di partenariato pubblico pri-vato (Ppp) con la società Nwcc (North-West Concession Com-pany), alla testa della quale c’è il colosso francese delle costruzioni Vinci. «L’episodio potrebbe sco-

raggiare gli investitori che stanno meditando di entrare in attività in Russia tramite altri Ppp», am-mette Vladimir Melnikov, diretto-re dell’agenzia Graylings. Il fermo improvviso dei lavori dimostra che i progetti di Ppp sono sog-getti a indecisione e l’indecisione è veleno per gli investitori. Vin-ci intanto attende, ma, ha detto il Presidente Xavier Huillard, «cre-de che le autorità troveranno una soluzione in tempi rapidi».

INDONESIA

Complice la “mafia del legno”, continua il traf-fico illegale del merbau,

prezioso legno duro indonesiano, utilizzato principalmente per la produzione di parquet

CINA

Ogni ventiquattro ore la Cina sacrifica 40 et-tari di foreste per rica-

vare 130 milioni di bacchette usa e getta al giorno per un totale di 45 miliardi l’anno

FINLANDIA

La compagnia forestale governativa sta taglian-do alcune foreste di

conifere importanti per il pascolo invernale delle renne, vitale per la popolazione indigena dei Sami

[email protected]/lettere

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FEDOR SAVINTSEV_KOMMERSANT

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04 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO REALIZZATO DA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYEconomia

ROLAND NASHCAPO DELLA RICERCADI RENAISSANCE CAPITAL

La debolezza del settore

bancario e l’inadeguatezza del

mercato finanziario rendono la

Russia particolarmente esposta

ai cambiamenti d’umore dei

mercati globali.

SVETLANA SOROKINARUSSIA OGGI

Anche le aziende italiane

mostrano un crescente

interesse: l’export di materiali

edili è la terza voce delle

esportazioni verso la Russia e i

costruttori fanno grossi affari.

Un Paesevulnerabileche dà segnidi recupero

Mercati Il programma di riforme del presidente Medvedev ha l’obiettivo di arrestare il cosiddetto ciclo boom-bust, crescita-tracollo

È opinione diffusa che il Paese sia in grado di esercitare il pieno controllo sulle proprie sorti eco-nomiche. Non è così. Negli ulti-mi dieci anni, l’economia russa è stata trainata da due fattori che sfuggono al suo controllo: il costo delle materie prime e quel-lo del capitale. Nella fattispecie, il cartello petrolifero dell’Opec, il governo cinese e la Federal Re-serve statunitense esercitano sulla Russia un’infl uenza pari a quella del Cremlino o degli oli-garchi. Quasi ogni Paese è in-fl uenzato dal prezzo del petro-lio e dal costo internazionale del capitale. Ma la Russia rappre-senta un caso a parte perché si trova a subire entrambi. La Russia esporta una quanti-

tà di petrolio, gas e carbone che complessivamente supera del 50 percento le esportazioni dell’Ara-bia Saudita, il secondo espor-tatore al mondo, e di tre volte quelle dell’Australia, il terzo. Ma, malgrado il loro contributo all’economia, gli idrocarburi danno lavoro a meno del 2 per-cento della popolazione.La Russia è poi particolarmen-te suscettibile al costo globale del capitale. Quando nel 2006 il Paese aprì il proprio conto ca-pitale, lo fece basandosi sul non irragionevole assunto che i mer-cati internazionali avrebbero ri-distribuito il capitale nel Paese meglio di quanto non avrebbe-ro potuto fare un asfi ttico mer-cato fi nanziario interno o un si-stema bancario inefficiente. Ma purtroppo per la Russia, la crisi del 2008 ha dimostrato che anche i mercati internazionali hanno le loro pecche. La debo-lezza del settore bancario, l’ina-deguatezza del mercato fi nan-ziario e un conto capitale aperto rendono la Russia par-ticolarmente vulnerabile ai cam-

ropa e Giappone si trovano a dover far fronte lasciano a que-sti Paesi poca scelta se non man-tenere i tassi d’interesse pari a zero e ancora a lungo. Contem-poraneamente l’Opec e il gover-no cinese sembrano decisi a mantenere alto il prezzo del pe-trolio.Per quest’anno, un clima pessi-mistico potrebbe aiutare a con-tenere i prezzi sul breve perio-do, ma si prevede che sul medio termine i prezzi delle materie prime aumenteranno come ac-cadde nel 2007, quando il prez-zo del petrolio arrivò a sfi orare i 117 euro al barile. Di conseguenza, non c’è motivo di credere che la Russia non possa tornare a una crescita eco-nomica del 5-7 percento o che

il mercato azionario o immobi-liare non possano raggiungere di nuovo un livello di perfor-mance tra i migliori al mondo. Tuttavia, non appena il clima internazionale muterà, la con-seguente fase di arresto (“bust”) rischia di essere tanto più mar-cata quanto più il “boom” che l’aveva preceduta si era prean-nunciato roseo. Il governo russo è da tempo con-sapevole della propria vulnera-bilità. Il crollo del prezzo del petrolio, sceso da 27 a 7 euro al barile tra il 1980 e il 1986, è stato una delle principali cause del crollo dell’Unione Sovieti-ca. La crisi del 1998 ha coinci-so con una fase in cui il prezzo “reale” del petrolio era il più basso della storia. E la crisi del 2008 è quasi interamente attri-buibile ai mercati fi nanziari glo-bali.Di conseguenza le riforme hanno il duplice obiettivo di di-versifi care l’economia e allon-tanarla dall’ambito delle ma-terie prime e di creare un settore fi nanziario capace di fa-vorire il passaggio dei risparmi russi alle imprese russe. Una ri-sposta potrebbe essere quella di esercitare una maggiore pres-sione fi scale sul settore petro-lifero e una riduzione fiscale sugli altri settori del mercato. Un’altra è quella di introdurre nelle fi nanziarie Sberbank e Vtb una nuova dirigenza, più aper-ta alle riforme. Il programma di modernizzazione del presi-dente Dmitri Medvedev è una terza soluzione. Malgrado i commenti critici, la Russia di Medveded ha un programma di riforma e pure ragionevolmen-te ambizioso.

L’economia è trainata da fattori che sfuggono al controllo: il costo delle materie prime e del capitale

La buona notizia è che il clima internazionale lascia nuovamente prevedere un buon tasso di crescita

biamenti d’umore dei mercati fi nanziari globali.A causa della sua singolare su-scettibilità a due variabili estra-nee al proprio controllo e par-ticolarmente soggette alla volatilità, la Russia è un’econo-mia “boom-bust” (crescita-tra-collo) per eccellenza. In tempi di crescita, sono pochi i Paesi che vedono la propria economia decollare quanto la Russia. Quando il clima internazionale muta, l’economia e i mercati russi crollano.

Una notizia buona e una cattivaLa buona notizia è che per la Russia le previsioni sul breve periodo sono quasi ideali. Le sfi de strutturali a cui Usa, Eu-

Boom del mattone russo, dopo la crisi la ripresaEdilizia Nel primo semestre dell’anno gli investimenti immobiliari sono ammontati a 700 milioni di euro, il 65% in più rispetto al 2009

Un balzo del 65% solo nel primo semestre. Russi e stranieri, ita-liani compresi, investono sem-pre di più nel mattone russo: 700 milioni di euro nei primi sei mesi di quest’anno, secondo la società Jones Lang LaSalle. E, secondo gli esperti, gli inve-stimenti continueranno a cre-scere anche nel semestre in corso portando il volume totale nel 2010 a 3 miliardi di euro. Segno di ripresa del settore dopo la crisi.Anche le aziende italiane mo-strano un crescente interesse dopo la crisi degli investimenti iniziata alla fi ne del 2008. Inte-resse che si fonda tra l’altro su una tradizione consolidata: in buona parte sono stati proprio gli italiani a plasmare il volto odierno delle due principali città russe. I monumenti architetto-nici più signifi cativi di Mosca e San Pietroburgo sono infatti le-gati ai nomi di architetti italia-ni come Aristotele Fioravanti, Francesco Bartolomeo Rastrel-li, Domenico Giovanni Trezzini, e Carlo Rossi. I produttori e i fornitori italia-ni di macchinari, attrezzature e materiali per l’edilizia hanno trovato da tempo la loro nicchia

di mercato in Russia. Aziende come Fiori, Antec, Officine Mon-dial, Concrete Systems, Vebra e altre commercializzano da tempo i loro prodotti in Russia tanto che l’import di materiali edili è la terza voce in ordine di importanza nelle importazioni russe dall’Italia, dopo l’arreda-mento e i beni di lusso. Sono rari gli stabilimenti di produ-zione italiana in territorio russo, come le fabbriche di produzio-ne di cemento e di piastrelle in ceramica nella provincia di Mosca. Gli affari vanno bene anche per i costruttori. L’italiana Codest, ad esempio, attiva sul mercato russo dal 1984, ogni anno rice-ve premi dal governo di Mosca

come miglior appaltatore. È stata la Codest a curare la ri-strutturazione del prestigioso albergo Balchug, situato di fron-te al Cremlino, e dell’Accade-mia delle Arti Glazunov nonché a realizzare varie strutture dell’aeroporto di Domodedovo. In altre regioni russe opera con successo la società Columbus, fondata nel 1990, che ha al suo attivo la costruzione di quattro ipermercati a Volgograd, di un centro commerciale a San Pie-troburgo e di un altro in fase di costruzione ad Astrakhan. Ci sono poi aziende che optano per finanziamenti frazionati. «Ogni settimana vengono a tro-varci piccoli e medi imprendi-tori. Nel caso in cui i partner italiani abbiano difficoltà a ot-tenere i fi nanziamenti, garan-tiamo loro il sostegno delle ban-che russe», spiega il direttore in Russia del Domina Hotels Group, Vladimir Maslov. Negli anni Novanta е Duemila, Mosca è diventata la Mecca dei designer italiani in cerca di la-voro e di possibilità creative. Basti solo citare che Leonardo Tonioni ha restaurato le faccia-te e gli interni dell’hotel Savoy di Mosca, che Giovanni Barto-li ha realizzato una catena di cinema a Mosca e in diverse re-gioni e che Antonio Citterio ha progettato il Barvikha Hotel & Spa. Oggi come 200 anni fa, in conclusione, le attività di mag-giore successo per gli italiani sul mercato russo restano l’ar-chitettura e il design.

IL COMMENTO

Pierfederico Lossa: “C’è ancora tanto lavoro da fare”

«Prima della crisi i profitti del settore immobiliare erano strabi-lianti. Nel 2008 la crescita è sta-ta del 30%, mentre nel 2007 era stata del 15. Ma conosco degli analisti che già nel 2006 preve-devano la crescita del mercato. Il fatto che sia cresciuto del 30 e del 15% e che poi, durante la cri-si, abbia subito un crollo del 40% va visto nell’ottica di una “corre-zione del mercato”», spiega.Girando per Mosca, aggiunge, spesso ci s’imbatte in palazzi che avrebbero bisogno di restauri e

NAZIONALITÀ: ITALIANA

DOMICILIO: MOSCA

OCCUPAZIONE: INVESTIMENTI

in aree edificabili. «C’è ancora tanto lavoro da fare qui nella ca-pitale, per non parlare poi della provincia». Certo i problemi non mancano. Lossa ne cita uno per tutti: la corruzione. «Non può im-pedire la crescita, ma - ammet-te - se per qualunque operazio-ne occorre investire il doppio del tempo, questo può compromette-re il tuo progetto e diventare un serio ostacolo».

Pierfederico Lossa vive a Mosca dal 2001 ed è managing director del-la società di gestione degli investi-menti Origin Ltd. Si occupa in par-ticolare d’investimenti diretti nel settore immobiliare russo, o per dirla più concretamente, cerca in-vestitori all’estero, compra terreni nelle regioni di Mosca e Samara e costruisce cottage che poi vende.

DATI DEL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO

LA 23A EDIZIONE DEL

DOMEXPO DI MOSCA

7-10 OTTOBRE, SALA ESPOSIZIONE GOSTINY DVOR, MOSCA

Si terrà a Mosca dal 7 al 10 otto-bre la 23a edizione del DomEx-po, la fiera immobiliare a cui par-tecipano circa 399 imprenditori russi. Sarà una vetrina anche per il mercato immobiliare italiano, che esercita una forte attrazione sugli acquirenti russi. Sono atte-si oltre 10mila visitatori, rigorosa-mente venditori e acquirenti pro-fessionisti.www.mvdv.ru/exhibition/100.ex.htm

L’APPUNTAMENTO

La testimonianza integralesu www.russiaoggi.it

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russia oggi www.russiaoggi.itSupplemento realizzato da roSSiySkaya Gazeta (ruSSia) per la diStribuzione con nyt international Weekly

05

economiain breve

L’azienda italiana Pininfarina si è offerta di sviluppare insie-me alla AvtoVaz la nuova Lada 4x4 (ex Niva). Stando a Ga-briel Mistu, rappresentante dell’azienda italiana nella Fe-derazione Russa, il progetto po-trebbe partire già nel 2011. La Pininfarina sta preparando delle proposte e conta d’inviar-le entro i prossimi due mesi. Il prezzo della nuova Niva dipen-derà dal budget del progetto, ma sarà in ogni caso più alto dei 300mila rubli attuali.La Lada 4x4 è tra le dieci au-tomobili nuove più vendute in Russia. Secondo i dati dell’As-sociazione per gli affari euro-pei (Aeb), da gennaio a luglio ne sono state vendute 23.700 modelli, vale a dire il 77% in più rispetto allo stesso perio-do dell’anno scorso. La Lada 4x4 si è piazzata al settimo posto per le vendite. I russi com-prano molto volentieri anche la Chevrolet Niva, il nono model-lo in ordine di popolarità: da gennaio a luglio ne sono state vendute 19.100 unità (il 39% in più rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno).

novità italianeper la lada 4x4

La Russia potrebbe costruire il gasdotto sino-russo Altai prima di completare il proget-to South Stream, che dovreb-be fornire gas all’Europa me-ridionale e la cui realizzazione prevede la collaborazione dell’Eni. Lo sostengono recen-ti indiscrezioni di stampa.Benché Altai sia da tempo allo studio, dal 2002 Russia e Cina si trovano in un’impasse per il mancato accordo sui prezzi delle forniture del gas. Negli ultimi anni, però, Mosca sembra aver accelerato lo svi-luppo di infrastrutture che la collegano alla Cina e, secondo un rapporto, il gasdotto Altai lungo 2800 chilometri potreb-be essere completato già tra il 2015 e il 2018, mentre il lan-cio di South Stream non è pre-visto prima del 2015-2024.La decisione riflette il ruolo sempre più importante i pro-duttori di materie prime rico-noscono all’economia cinese.

“La Russia dopo la crisi: pro-spettive di modernizzazione” sarà il tema del sesto Forum economico annuale Europa-Russia che si terrà dall’11 al 13 ottobre a Tumen, in Siberia. Promosso dal Mgimo (l’Uni-versità statale per le Relazioni internazionali) e dall’Istituto per gli studi sull’Europa dell’Est di Varsavia, il Forum si svolge per la prima volta nella sua storia in Russia, nella sua “capitale petrolifera”. Tra i partecipanti uomini d’affari di alto livello e rappresentanti po-litici russi e di altri Paesi.

Gas, la cinascalza l’europa

al via il Forumeuropa-russia

Il governo deve far fronte a ingenti spese per indennizzare i danni provocati dal caldo record d’agosto

tim GoSlinGrussIa oggI

l’ondata di caldo che ha colpito la russia ha inflitto un duro colpo anche all’economia. le ripercussioni si stanno facendo sentire anche sul resto del mondo.

un quarto dei raccolti in fumodopo gli incendi economia in cenere

agricoltura Dilaga la paura che l’impennata dei prezzi dei generi alimentari possa far aumentare l’inflazione

La Russia l’anno scorso era il terzo Paese esportatore di grano al mondo ma, con un quarto dei terreni agricoli devastati dagli incendi d’agosto, le previsioni di raccolto sono precipitate a circa 60milioni di tonnellate dalle 97 del 2009. Oltretutto, dal momento che gli incendi hanno ritardato la se-mina delle coltivazioni inverna-li – che rendono in genere una volta e mezzo in più di quelle estive – la produzione cadrà ancor di più. Tuttavia è difficile stimare a quanto ammonterà l’impatto definitivo della sicci-tà sull’economia del Paese fin-ché non sarà terminato il rac-colto.Sul breve termine la Russia dovrà far fronte a una spesa non indifferente per risarcire tutti i danni. Il governo ha promesso di ricostruire a proprie spese le abitazioni e le infrastrutture an-date in fumo. Secondo Sergei Shoigu del Ministero delle emer-genze, gli indennizzi si aggire-ranno intorno ai 12 miliardi di rubli (400 milioni di euro). Intanto gli agricoltori, già col-piti dal crollo della domanda causato dalla crisi finanziaria iniziato nel 2008, adesso si ri-trovano ancor più indebitati. Secondo gli analisti, occorrerà ristrutturare circa 127 miliardi

dizione e trasporti subiranno le pesanti ripercussioni dell’onda-ta estiva di calore. Dopo il bando delle esportazioni di grano an-nunciato dal premier Vladimir Putin, è improbabile che il vo-lume complessivo spedito all’estero (perlopiù in Medio Oriente) superi le 4,5 milioni di tonnellate, niente in confronto alle 21,5 del 2009. Nel complesso l’ondata di caldo ha inferto un duro colpo alla già fragile ripresa economica in corso. A luglio la produzione in-dustriale era salita del 5,9 per cento rispetto allo scorso anno

e gli investimenti erano in po-sitivo, essendo pari allo 0,8 per cento, ma in seguito entrambi gli indici sono precipitati del 10 per cento rispetto al mese pre-cedente. Ma il timore, spiega Olga Sterina della banca russa di investimenti Uralsib, è che «gli investimenti calino ancor più rispetto a quanto previ-sto». Mentre gli analisti auspicano che lo shock economico sia tem-poraneo, dilaga la paura che i prezzi dei generi alimentari in impennata possano far aumen-tare l’inflazione e pregiudicare le chance di una crescita acce-lerata. L’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari ha però por-tato al rialzo delle previsioni re-lative all’inflazione persino di 3 punti percentuali rispetto al 7 per cento stimato dal gover-no. Il rialzo dei tassi d’inflazione sa-rebbe un duro colpo proprio quando, dopo vent’anni, i tassi di interesse di giugno erano tor-nati a essere reali – ossia più alti dell’inflazione – normaliz-zando l’andamento economico per la prima volta dai tempi del crollo dell’Unione Sovietica. Se i tassi rimanessero reali, la Banca centrale russa guadagne-rebbe incentivi necessari per te-nere sotto controllo l’econo-mia. Ma già a luglio i tassi sono tor-nati a essere negativi rispetto all’inflazione e, man mano che con l’autunno si stanno mo-strando compiutamente le ri-percussioni dell’ondata di ca-lore, la speranza che tornino a essere reali sta svanendo.

ben ariSrussIa oggI

i veicoli saranno assemblati in russia a partire dalla fine dell’anno in cooperazione con la conglomerata statale rostekhnologii nelle fabbriche di kamaz.

Blindati italiani attraverseranno il confine russodifesa La russia vuole dotare il proprio esercito di oltre 1000 Lince, gli M65 Lmv prodotti dalla Iveco

L’esercito russo, ma in futuro anche il ministero degli Inter-ni e i servizi segreti, si dote-ranno di M65 Lmv (light mul-tirole vehicle), il veicolo blin-dato 4x4 noto in Italia come Lince, della Iveco Divisione Vei-coli Difesa, l’azienda italiana che fa capo alla Fiat.Secondo il quotidiano russo Kommersant, il ministero della Difesa russo ha in programma una joint venture tra la con-glomerata statale Rostekhno-logii e l’Iveco per assemblare in Russia i veicoli militari de-stinati all’esercito di Mosca già a partire dalla fine dell’anno. Una fonte della Rostekhnolo-gii ha confermato le negozia-zioni in corso, precisando tut-tavia che la distribuzione delle azioni è ancora «in una fase di coordinamento». Anche la Fiat ha confermato i contatti con la società russa, precisando però che «non c’è

ancora nulla di ufficiale, che tutto è in via di perfezionamen-to» e che ancora «non c’è nes-suna conclusione contrattua-le».Secondo il quotidiano, il mini-stero della Difesa avrebbe a di-sposizione per i prossimi anni 30 miliardi di rubli (circa 762 milioni di euro) destinati all’M65 e Rostekhnologii ha promesso che il prezzo medio di un veicolo non supererà i 300mila euro. Il ministero della Difesa russo intende acquistare oltre 1000

tore russo di autocarri, parte-cipato da Rostekhnologii che ne detiene il 38 percento e da Daimler. «Il progetto è autorizzato al più alto livello. È previsto che in futuro anche il ministero degli Interni e i servizi di sicurezza russi (Fsb) acquistino blindati della Iveco assemblati in Rus-sia», ha spiegato la fonte al Kommersant. Il progetto costituisce un duro colpo per la società Russkie Mashiny guidata dal magnate Oleg Deripaska che puntava a fornire all’esercito i veicoli Tigr prodotti dal Gaz Group. Il Tigr era dato come favorito, essen-do un prodotto russo e già in produzione.

da sinistra, alfredo d’errico e marco monacelli di iveco

762 milioni gli euro destina-ti dal ministero

della Difesa russo all’acquisto di M65 nei prossimi cinque anni

1000 BLINDATI

M65 Lmv che il ministero russo intende acquistare

i numeri

Fonti russe e italiane confermano le negoziazioni in corso, ma precisano che “non c’è ancora nulla di ufficiale”. In futuro anche gli Interni e i servizi potrebbero dotarsi di mezzi italiani

miliardi di rubli per i sussidi destinati ai tassi di interesse degli agricoltori nel 2010-11. Anche il nascente segmento dell’allevamento sarà duramen-te colpito dall’aumento dei prez-zi dei capi di bestiame. Molto probabilmente il prezzo di carne, uova e latticini aumenterà con-siderevolmente.I produttori e i commercianti di prodotti alimentari dovranno bilanciare gli alti prezzi dei for-nitori con un governo che cerca disperatamente di mettere un freno all’inflazione. Anche le aziende russe di spe-

di rubli in crediti agricoli – il 15 per cento dei crediti com-plessivi dell’intero comparto bancario – e l’onere ricadrà sulle due banche di proprietà stata-le, la Sberbank e la Rosselkho-sbank. Lo Stato ha già annun-ciato di voler offrire 10,5

con un quarto dei terreni agri-coli devastati dai roghi estivi, le previsioni di raccolto sono precipitate

blindati italiani. L’assemblag-gio potrebbe essere effettuato nelle fabbriche di Kamaz, il mag-gior produt-

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06 RUSSIA OGGI WWW.RUSSIAOGGI.ITSUPPLEMENTO REALIZZATO DA ROSSIYSKAYA GAZETA (RUSSIA)

PER LA DISTRIBUZIONE CON NYT INTERNATIONAL WEEKLYOpinioni

Il Forum politico mondiale che si è tenuto questo mese a Yaroslavl ha messo in evi-denza in quale misura ed

entro quali limiti l’élite mon-diale dei governanti sia capace di prendere coscienza dei pro-cessi in atto nell’arena mondia-le, di mantenerli nell’ambito della governabilità e di indiriz-zarli in una direzione positiva. Vanno sottolineate alcune cir-costanze. Innanzitutto, gran parte delle conferenze e delle “tavole rotonde” hanno visto la partecipazione di persone ac-comunate dagli stessi interessi e vedute che di norma discuto-no dei dettagli, ma sono d’ac-cordo sui punti principali, cri-ticano gli avversari assenti, e se ne tornano a casa soddisfatti. L’efficacia e i risultati di questo genere di incontri solitamente sono prossimi allo zero. Il Forum politico mondiale di Yaroslavl si è dimostrato del tutto diver-so. Bisogna renderne merito agli organizzatori: sono riusciti ad attirare partecipanti con vedu-te e posizioni diverse. In tal modo a Yaroslavl si è dato vita a un vero dibattito. In secondo luogo, al Forum hanno partecipato i veri rap-presentanti dell’élite intellettua-le mondiale, i maggiori esperti e osservatori politici, capi di Stato in carica e in congedo, pensatori del massimo livello e di grande autorevolezza. Tutto ciò ha garantito l’altissimo li-vello intellettuale degli inter-venti e delle discussioni e ha permesso di allontanarsi dalle banalità e dal populismo, dal

L’autrice è caporedattrice di “Nuova Europa” dell’agenzia di stampa Apcom

L’autore è il direttore dei pro-grammi russi e asiatici dell’Isti-tuto di sicurezza mondiale

DAL FORUM DI YAROSLAVLUNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA

Nikolaj

ZlobinANALISTA POLITICO

Orietta

MoscatelliGIORNALISTA

vizio di rimasticare verità scon-tate e idee superate. È stato l’or-dine del giorno del Forum a sti-molare le discussioni, a dare la possibilità di considerare da una nuova angolazione le questioni fondamentali della vita politi-ca contemporanea. Terzo, mi sembra che quanti hanno criticato il forum, in par-ticolare dicendo che sono state trascurate le tematiche econo-miche, non abbiano pienamen-te ragione. Da un lato, affron-tare i problemi legati alla modernizzazione di un Paese

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VENTO DI NOVITÀAL VALDAI CLUB

Metti un gruppo di ac-cademici, analisti, giornalisti – 53 stra-nieri, 44 russi - su

una nave per tre giorni e pro-poni di fare il punto sul piano di modernizzazione lanciato un anno fa dal presidente Dmitri Medvedev. Il risultato può essere sorprendente, e cer-tamente lo è stato al Valdai Club, riunito quest’anno a ini-zio settembre sui laghi Lado-ga e Onega, poi a San Pietro-burgo, Mosca e Sochi.La sorpresa è stata ascoltare partecipanti russi molto più critici degli esperti stranieri, più scettici, forse più impa-zienti. “Molte parole, poco di fatto”, è il riassunto di molti “patrii” interventi. Il centro delle ri-mostranze russe è la sfera eco-nomica, sempre in orbita at-torno ai pianeti gas e petrolio e a rischio di archiviare i pro-positi di diversifi cazione, ora che il greggio è tornato stabil-mente sopra quota 70 dollari. Invece per americani, europei, anche secondo i cinesi, in Rus-sia ci sono segnali di cambia-mento. Magari non clamorosi, «ma qualcosa si sta muoven-do, seppur lentamente», ha ri-battuto, quasi a nome di tutta la compagine estera, uno sto-rico di indubbio peso come Ri-chard Pipes. Lo stesso fatto che

TELEMOSCA

Alcuni osservatori non si stancano di ripetere che questo Paese sta andando incontro a

una “crisi demografi ca” che svi-gorirà in modo signifi cativo il prestigio internazionale della Russia. È indubbio che il Paese ha una grande abbondanza di risorse naturali: ha un territo-rio sconfi nato, acqua in abbon-danza, foreste a perdita d’oc-chio, un’attività agricola in piena espansione, petrolio e gas, una popolazione istruita e bombe atomiche.Sotto le direttive del presiden-te Dmitri Medvedev, lo Stato ha

Artem Zagorodnov è il capore-dattore dei supplementi anglo-foni dei progetti internazionali della Rossiyskaya Gazeta

NON IMPORTA QUANTI SIAMOMA QUANTO BENE VIVIAMO

Artem

ZagorodnovGIORNALISTA

portato avanti alcuni provvedi-menti miranti a invertire le ten-denze demografi che. Un più se-vero codice della strada è stato messo a punto per ridurre l’al-ta mortalità sulle strade russe e nello stesso modo si stanno affrontando il problema legato all’abuso di alcool e gli investi-menti nella sanità. L’anno scor-so la popolazione russa in ef-fetti è aumentata, trend che alcuni studiosi paradossalmen-te continuano a trascurare. L’aspettativa di vita per gli uo-mini è salita di circa due anni dal 2005, secondo l’agenzia sta-tale russa delle statistiche. Dal 2007 lo Stato distribuisce alle madri bonus pari a circa 12mi-la dollari per ogni nuovo nato dopo il primo fi glio.

Oltre a pagare i cittadini perché mettano al mondo più fi gli, sa-rebbe opportuno, in ogni caso, che il governo concentrasse le proprie energie per migliorare la produttività della forza lavoro russa. Gli economisti collocano la Russia in fondo alla scala della produttività, rispetto all’Unione europea. Il governo dovrebbe darsi queste tre priorità: - Allacciare rapporti con la dia-spora all’estero. I russi che vi-vono in altri Paesi hanno com-petenze cruciali. Il fatto è che potrebbero essere catturati in strada e trascinati nei ranghi dell’esercito. Lo Stato dovreb-be pertanto emendare l’attuale legislazione riguardante la co-scrizione e la residenza e atti-rare persone competenti che

senza parlare di economia è del tutto impossibile. Dall’altro lato, però, nel mondo esistono già di-versi potenti forum economici – da quello di Davos a quello di Krasnojarsk – in cui le élites economiche e affaristiche mon-diali discutono dei problemi dello sviluppo dell’economia globale. Credo che abbia un si-gnifi cato particolare il fatto che la Russia sia stata promotrice di un Forum politico mondiale di cui attualmente non esiste un analogo in nessun paese. In quarto luogo, grazie alla rap-presentatività del forum, all’au-torevolezza e all’elevata quali-fi cazione dei suoi partecipanti, si è venuta a creare un’atmo-sfera propositiva e di confron-to. Nessuna opinione è stata considerata defi nitiva. Al con-trario, il Forum di Yaroslavl è diventato una sorta di simbolo della democrazia, della libertà

sul versante russo del convegno siano fi occate le critiche rivolte alla squadra al comando è un segnale di cambiamento, viene da dire. Ma al Valdai Club dis-sentire è prassi, anche quando si incontrano esponenti del go-verno o del Cremlino, che siano ministri, consiglieri, o lo stesso premier Vladimir Putin. La formula funziona e, arrivata alla settima edizione, marcia verso un formato più articolato, non incentrato solo sulla con-vention settembrina. Così, a mar-gine del meeting 2010, si è di-scusso molto anche di futuro del Valdai Club, che già organizza mini-riunioni in altri momenti dell’anno: Russia e Europa, Medio Oriente, Usa. Le idee per diversifi care il Valdai e trasfor-marlo in un gruppo d’opinione più attivo anche in termini di proposte, ci sono. Si pensa ad esempio a una fondazione che produca documenti analitici e raccomandazioni per la classe dirigente. Il primo assaggio in tal senso, quest’anno, è stata l’elaborazione del “Valdai Index”, un documento di valu-tazione della politica e dell’eco-nomia frutto di un sondaggio interno al gruppo, poi presen-tato al premier Putin. Altro verrà. E tra i partecipanti di più lunga data sia già un gran via-vai di mail e telefonate, nel nome del “nuovo formato”.

di parola e di pensiero. La ricerca di standard univer-sali di democrazia non deve con-durre al tentativo di far rien-trare la democrazia stessa nel letto di Procuste di questa o quella teoria politica. In Russia, per esempio, a mio parere la mo-dernizzazione è assolutamente impossibile senza una profon-da trasformazione dello Stato e senza un cambiamento del suo ruolo economico e politico. La modernizzazione non può ridur-si semplicemente al tentativo di fare un balzo in avanti in campo tecnologico, ma richiede dei cambiamenti nello stile e nel metodo di governo dello stato. In ogni caso, la discussione aper-ta a Yaroslavl deve essere con-tinuata e sviluppata.

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La Russia ha sperimentato un gran numero di cambiamenti sociali, eco-nomici e politici negli ultimi 16 anni. Lo dimostra anche il confronto tra i sondaggi sulle preoccupazioni famil-iari condotti nel 1994 e quest’anno. La non disponibilità di denaro è di-

Vita in famiglia

QUALI PROBLEMI INFLUENZANO NEGATIVAMENTE LA VOSTRA VITA FAMILIARE?

IL SONDAGGIO

venuto un problema meno assillante, mentre la mancanza di tempo libero è quasi raddoppiata come ostacolo a una felice vita familiare. La preoc-cupazione per la sanità è aumentata, mentre la paura di perdere il lavoro è diminuita.

hanno la doppia cittadinanza. - Migliorare il sistema delle ado-zioni così che gli oltre 730.000 orfani russi possano diventare adulti e membri produttivi della loro società. La maggior parte di loro invece cade vittima di droga, violenza, suicidi. - Occuparsi dell’istruzione e dell’integrazione dei disabili. L’economia “dell’innovazione” caldeggiata da Medvedev non si basa solo sulle industrie e sulle concentrazioni industria-li. Molti posti di lavoro nei set-tori della ricerca e dello svilup-po, e in molte start-up nell’hi-tech, potrebbero essere affidati tramite telelavoro.La spinta alla modernizzazio-ne è la migliore occasione pos-sibile per passare defi nitivamen-te a parlare di qualità, e non più di quantità, in relazione alla questione demografi ca russa.

La Russia ha promosso un vertice politico mondiale di cui non esiste un analogo al mondo

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07

Cultura

Le tendenze 2011presentate alla Settimana

della Moda di Mosca

ITAR-TASS

A destra,

la Chiesa del

Profeta Elia

raffigurata

sulla banco-

nota da 1000

rubli.

A sinistra,

vedute della

città durante

la cerimonia

di celebrazio-

ne del mille-

nario

Anniversario La città fondata nel 1010 sta festeggiando il suo millenario con molteplici eventi e mostre

I mille anni di Yaroslavlla gemmadell’Anello d’oro

PHOEBE TAPLIN RUSSIA OGGI

Per celebrare la ricorrenza la

cattedrale della Trasfigurazione

è stata riverniciata di bianco e

oro. Non tutti però sono stati

entusiasti dei preparativi.

Il 10 settembre la Russia intera ha celebrato il primo millennio di Yaroslavl, la città più grande del cosiddetto Anello d’oro, la culla della civiltà e storia russa. La leggenda narra che a fon-darla nel 1010 fu il principe Ya-roslav il Saggio che, intuita l’im-portanza della stazione commerciale chiamata “L’ango-

STEFANIA ZINIRUSSIA OGGI

L’evento che si è tenuto

all’inizio del mese è stato

un’occasione per riunire quelli

che Pushkin chiamava “cavalli

da tiro della cultura”.

Un evento unico, il primo Con-gresso internazionale di tradut-tori letterari, si è svolto a Mosca all’inizio di settembre: oltre 150 “cavalli da tiro della cultura”, come soleva chiamarli Pushkin, professionisti della traduzione dal russo e in lingua russa pro-venienti da oltre 25 Paesi - tra cui Italia, Stati Uniti, Brasile e Giappone - hanno avuto modo di incontrarsi e di scambiarsi esperienze. Organizzato dalla Biblioteca

lo dell’orso” alla confl uenza tra Volga e Kotorosl, ne sottomise le genti uccidendo con la pro-pria ascia un orso sacro. In vista dell’anniversario la cat-tedrale della Trasfigurazione, che risale al XVI secolo, è stata riverniciata di bianco e oro cre-ando un suggestivo contrasto con le tenui tonalità di cremi-si e ocra degli affreschi interni. Mentre tra le mura fortifi cate del monastero sono state alle-stite una sorprendente varietà di mostre: oltre a icone dipinte su oro e variopinte mattonelle di ceramica, i visitatori posso-no ammirare un orso in carne

e ossa di nome Masha, tuniche in maglia di ferro e immagini incise su pietra che rappresen-tano un poema epico del XII se-colo. Non sono che due delle tante iniziative in programma per il millenario accanto all’inaugurazione di nuovi cen-tri culturali, zoo, campi da golf e alberghi,«Molti dei nostri clienti sono stati coinvolti nei progetti», dice Paulina Chernobaeva, direttri-ce del Ring Premier Hotel. Per Chernobaeva che, originaria dell’isola di Sackalin, aveva sempre sognato di «vivere sulla terraferma», Yaroslavl è la città

ideale: «grande, ma non troppo affollata, con tante bellissime chiese». Dalla sua inaugurazio-ne nel 2004, l’albergo ha sem-pre fatto buoni affari. Questo mese, in occasione del Foro po-litico globale (a cui ha parteci-pato anche il premier italiano Silvio Berlusconi), tutte le stan-ze erano prenotate.Non tutti però sono stati entu-siasti dei preparativi. «Alcune persone sono state pagate sem-plicemente per stare in piedi e tenere in mano delle bandiere, mentre noi abitanti non pote-vamo nemmeno affacciarci alla fi nestra perché rischiavamo di essere scambiati per cecchini», ha raccontato un cittadino. Anche le centinaia di studenti della locale Università che sono stati “invitati” a partecipare a un repulisti generale della città non sono stati molto contenti. «Non ci piace doverci occupare di queste cose», ha detto Ekate-rina Popovich, una di loro. «Vo-gliamo studiare».Sulla sponda dell’ampio fi ume Volga, il Museo di Storia ha in-

tanto inaugurato una mostra sui mille anni di storia di Yarosla-vl, mentre il Museo di Belle arti, nel vicino Palazzo del governa-tore, sta festeggiando “l’età d’oro” di Yaroslavl con un’espo-sizione d’icone. La città vanta inoltre il museo privato di John Mostoslavsky con la sua vasta raccolta di oggetti antichi (oro-logi, grammofoni, carillon, ferri da stiro e oltre mille campane). Ma lungo la sponda del Volga, accanto ai musei, sorgono anche alcune delle più belle chiese della città come la Chiesa del Profeta Elia, commissionata nel XVII secolo da due ricchi fra-telli pellicciai. Di fronte, si trova il centro amministrativo deco-rato da striscioni commemora-tivi come quasi tutti gli edifi ci della città. In tutta la città si respira un’energia nuova. Anche i bi-glietti dell’autobus da 10 rubli si sono tinti di argento per ce-lebrare il millenario di una città «antica e per sempre giovane», come la descrive il sindaco Vik-tor Volunchunas.

Professionisti nell’ombra, l’arte segreta del tradurreLetteratura Otre 150 esponenti di 25 Paesi sono convenuti a Mosca per il primo Congresso internazionale dei traduttori dal russo

Annelisa

Alleva

“Un istinto, un desiderio”

L’abilità nel tradurre da una lin-gua all’altra è un grande mistero. Direi che è quasi un istinto: quan-do si legge qualcosa che si ama a prima vista in un’altra lingua, si prova a tradurlo nella propria. La traduzione è frutto di un desi-derio. Ho sempre scritto e, cono-scendo il russo, è stato sponta-

neo per me tradurre. È difficile. Il carattere cirillico di-venta il nostro, adattiamo la grammatica russa alla nostra, gli idiomi, i gesti, la mentalità dei due popoli. È un grande viaggio di cui il traduttore è il tour opera-tor e deve controllare che ognu-no sia seduto al suo posto, che nessuno si perda, affoghi… Un la-voro massacrante e poco ricono-sciuto che nel mio caso è stato un grande allenamento alla scrit-tura. Scrivo poesie e ho tradotto tanta poesia russa: da Puskin a Marina Cvetaeva, Brodskij e con-temporanei.

Nadia

Cicognini

“Un incontro impossibile”

Tradurre è avventurarsi in un al-tro universo linguistico. È annul-larsi davanti all’autore per entra-re in consonanza col testo fino a sentirsene quasi posseduti. È, nel caso della poesia, la ricerca di un impossibile incontro, anche se, come scriveva Brjusov, “è im-possibile rinunciare a tale sogno”.

Un sogno che può spingerti ad affrontare insidiose imprese co-me, nel mio caso, la traduzione di una raccolta di liriche di Paster-nak. Quello del traduttore è in-nanzi tutto umile e faticoso lavo-ro artigianale, quasi sempre mal retribuito, da assolvere giorno per giorno, perseverando, senza essere pigri. Bisogna controllare tutto, consultare dizionari, reper-tori e anche Internet per evitare incomprensioni e sviste sempre in agguato. Ma talvolta, dopo tanto rimuginare, arriva quella parola che illumina il testo e che ricom-pensa di tutta la fatica.

Consigli utili

COME ARRIVARE

Per raggiungere Yaroslavl da Mosca bastano quattro

ore a bordo di un treno espres-so. La tratta costa circa 15 euro per la sola andata. Durante i mesi estivi è possibile raggiungere Ya-roslavl anche in nave. Il sistema di trasporti pubblici è eccellente

DOVE ALLOGGIARE

Il Ring Premier è un moder-no hotel a quattro stelle. Le

camere standard costano circa 100 euro a notte. Chi cerca qual-cosa di più caratteristico (ma a prezzi simili) può provare il Volga Pearl sull’acqua

DOVE MANGIARE

Il Vanilla Sky offre ottimi secondi a prezzi ragionevo-

li. Se si desidera qualcosa di più economico, l’intimo Tai Tai Café propone un pranzo di tre portate a 2,50 euro

statale della letteratura stranie-ra, l’evento è stato un’occasio-ne per ricordare ai lettori che ogni testo straniero ha sì un au-tore, ma anche un traduttore. Raramente ci si sofferma infat-ti a pensare a quanto tempo un traduttore impiega per tradur-re una frase o una parola, cer-cando di conservare le sfuma-ture di significato del testo originale; allo sforzo di pene-trare nell’anima e nella mente dell’autore. Non è la prospettiva di lauti guadagni a far lavorare un tra-duttore letterario professioni-sta, spesso costretto a secondi lavori, ma il solo desiderio di trasmettere fedelmente ai let-tori un testo che senza di lui ri-marrebbe inaccessibile ai più.

ITAR-TASS

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ALICE VERDIRUSSIA OGGI

I 158 Stati membri della

Federazione internazionale

devono rinnovare la

presidenza, mentre in Siberia si

disputa la 39a edizione delle

Olimpiadi degli scacchi.

La guerra degli scacchi tra l’oligarca e il campione

La sfida Lo scacchista sovietico Karpov contende all’ex governatore della Calmucchia la guida della Federazione internazionale

per creare l’eccentrica Città degli Scacchi, con case a forma di pedoni, ma che non è stato in grado di risollevare dalla po-vertà la sua gente. E, anche se-condo fonti della Federazione scacchistica italiana, non cri-stallino nella gestione della Fide. Dall’altra parte, lo scacchista di fama mondiale Anatolij Karpov, 59 anni, due terzi dei quali vis-suti a proprio agio nell’Unione Sovietica mentre i colleghi ne scappavano. Lo spirito dissiden-te che non era emerso sotto l’Urss è riuscito a ispirarglielo il governo post-sovietico che Karpov si è deciso a contrasta-re lanciando a marzo la sfi da al suo protégé Ilymuzhinov.Karpov ha incassato l’appoggio di Germania, Argentina, Spa-gna, Francia e altri paesi. E quel-lo dei colleghi, forse convinti che affidare le redini della Fide a un giocatore possa far bene alla federazione. Ma il tema della governance non basta per vin-cere. E, il fatto che a Khanty-Mansiysk ci sarà da votare anche i presidenti delle federa-zioni dei continenti, ha reso la

Mentre più di mille giocatori si arrovelleranno le meningi fi no al 4 ottobre sulle scacchiere olimpiche di Khanty-Mansiysk, nella stessa località siberiana un altro tipo di scacchiera ri-velerà le sorti di uno scontro altrettanto fi tto di trame e co-minciato ben prima delle Olim-piadi. Un duello che dietro ha interessi, non solo scacchistici, del mondo intero. Precisamen-te di 158 nazioni: il totale dei membri della Federazione in-ternazionale degli scacchi (Fide) che, prima della conclusione dei Giochi, dovranno rinnovarne la presidenza. Da una parte c’è il presidente uscente Kirsan Ilyumzhinov, 48 anni, per 17 leader della Repub-blica caucasica di Calmucchia. Un oligarca che ha sperperato

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi degli scacchi a Khanty Manslysk, in Siberia

Oltre 1300 giocatori per un podio

Alle prime, a Londra nel 1927, parteciparono in 19. Un gruppo di nazioni così modesto che chia-marle Olimpiadi poteva appari-re quasi un’esagerazione. Ma già allora rappresentavano il torneo scacchistico a squadre più inter-nazionale che ci fosse. Una carat-teristica andata consolidandosi col tempo e che oggi viene san-cita dalla presenza di ben 158 Pa-esi. Tante sono le delegazioni na-zionali presenti in questi giorni a Khanty Mansiysk, nel cuore della Russia siberiana, alla 39a edizio-

ne della Chess Olympiad che, ini-ziata il 19 settembre, si conclu-derà il 4 ottobre. A lottare per il podio olimpico 1380 giocatori, di cui 247 con il titolo di Gran Ma-estro, divisi in 159 team maschili e 119 femminili in rappresentanza anche di Bhutan, Iraq e Zimbab-we dove niente può sembrare più alieno degli scacchi. Tra le nazio-nali favorite, la Russia. Anche se alle ultime due edizioni il primo posto è andato sempre all’Arme-nia. E Mosca non si è aggiudicata neanche l’argento o il bronzo.

I CAMPIONI

“Il mio idolo?Un russo”

I russi sono sempre stati un pun-to di riferimento per gli scacchi-sti, non si può prescindere da loro. Russo fu il mio primo allena-tore, ex aiutante di Anatolj Kar-pov. Grazie a lui mi resi conto di quanto fosse straordinario il loro talento. E russo era il mio idolo da giovane: Mikhayl Tal, campio-ne del mondo nel 1960. Impossi-bile per un giovane non restare affascinati dal suo stile di gioco inventivo.

Michele

GodenaGRANDE MAESTRO

“La geografia sta cambiando”

La geografia del mondo degli scacchi cambia. Per esempio i russi, nonostante la loro grande tradizione, non sono più i primi delle classifiche ai tornei interna-zionali. Alle ultime due Olimpiadi sono stati scalzati dagli armeni. In Italia, invece, il livello di gioco da qualche anno sta crescendo: parte del merito va anche all’in-troduzione di corsi di scacchi in molte scuole della penisola.

Marina BrunelloMAESTRO INTERNA-ZIONALE FEMMINILE

Per la prima volta nella storia

dei Giochi, la mascotte verrà

disegnata da un cittadino e

scelta dal voto popolare.

Il vincitore verrà proclamato

il 7 febbraio.

Olimpiadi Sochi 2014AAA Mascotte cercasi

Concorso Tre mesi di tempo per presentare la propria proposta

Si è aperto questo mese il con-corso nazionale russo per la re-alizzazione della mascotte uffi-ciale del le Olimpiadi e ParaOlimpiadi invernali di

Sochi 2014. Per la prima volta nella storia del movimento olim-pico, ogni cittadino del Paese che ospita i Giochi potrà pre-sentare entro tre mesi la sua idea iscrivendosi sul portale tali-sman.sochi2014.ru dedicato al concorso o per posta.I fi nalisti del concorso verran-no selezionati tra il 6 e il 15 di-cembre da una giuria di esper-ti, tra cui registi d’animazione,

artisti, esponenti della cultura, professionisti del marketing e sportivi. Il vincitore verrà inve-ce designato dai cittadini, che potranno esprimere la propria preferenza inviando un sms o telefonando, e proclamato il 7 febbraio, esattamente a tre anni dall’inaugurazione di Sochi 2014. Il vincitore avrà in pre-mio due biglietti per l’apertura dei Giochi.

campagna elettorale un grovi-glio di trame, accordi di scam-bio e colpi di scena. L’ultimo: le dimissioni di Ilymuzhinov da leader della Calmucchia. La scusa ufficiale, ottimo spot, è la volontà di dedicarsi a tempo pieno alla Fide. Il sospetto dif-fuso, invece, è che il Cremlino non fosse intenzionato a ricon-fermarlo alla guida della Re-pubblica e, quindi, Ilymuzhinov avrebbe lasciato prima di esse-re deposto, ottenendo in cam-bio l’appoggio della federazio-ne russa al voto nella Fide. Congetture a parte, sul suo sito millanta il sostegno di 93 na-zioni. Salvo franchi tiratori, lo scacco matto sarà suo.

" Abbiamo preso una decisione senza precedenti: tutta la

nazione sarà chiamata a creare la nostra mascotte. È la prima volta nella storia del movimento olimpico"DMITRI CHERNYSHENKO

PRESIDENTE DEL COMITATO OLIMPICO

SOCHI 2014

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GALINA POPOVA

Atene 2004