Alimentazione e obesità: il cuore e il controllo ... · movimento, musica e attivazione dei...

“Chiacchiere consapevoli di cultura, scienza,

alimentazione e benessere”

Convegno 25 settembre 2009

Sala Conferenze – Centro Servizi di Banca Popolare di Milano

via Massaua 6, Milano

Alimentazione e obesità:

il cuore e il controllo metabolico del peso Ideato da Rossella de Focatiis e realizzato da Erredieffe

Ore 14.30:

Ore 14.50:

Ore 15.00:

Registrazione

Saluto di benvenuto di Rossella de Focatiis - Owner di Erredieffe e ideatrice della manifestazione Sapere. Il Sapore del

Sapere

Moderatore: Sergio Angeletti - Biologo, giornalista, medico scientifico. Presidente Vicario ASMI – Associazione

Stampa Medica Italiana del FNSI

Ore 15.15: Meccanismi di segnale nel controllo dell’obesità: una caloria è sempre una caloria?

Luca Speciani – Dottore in Scienze Agrarie e laureando in Medicina, si occupa da anni di alimentazione e

salute naturale. In collaborazione con il fratello Attilio ha sviluppato DietaGIFT, un regime alimentare

innovativo. E’ noto scrittore di libri divulgativi sullo sport e sull’alimentazione. Tecnico della federazione di

atletica leggera

Ore 15.45: Forma corporea espressione dell’interiorità: il sovrappeso problema dell’anima

Sergio Maria Francardo – Medico Antroposofo, membro del Comitato Tecnico Scientifico di Medicina

Complementare della Regione Lombardia. Docente di Fisiologia e Antropologia medica nel Corso di

Formazione alla Pedagogia Steineriana per Insegnanti

Ore 16.15: Ospite: Renata Righetti – Terapista della Riabilitazione psichiatrica e psicosociale (Università Statale di Milano),

Danzaterapeuta (APID), Counselor Esistenziale e Logoanalista (SILAE). Presidente Associazione Trasmuda e

Dintorni

Ore 16.30: Intervallo

Ore 16.45: La vibrazione sonora cellulare: dalla dimensione submolecolare al differenziamento staminale:

implicazioni per la medicina rigenerativa

Carlo Ventura – Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina dell'Università di

Bologna. Direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali - Istituto

Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB), presso il Dipartimento Cardiovascolare dell'Università di

Bologna

Ore 17.15: “ESSERE O BENESSERE” : rimettersi in forma e’ uno spettacolo … a teatro!

Stefano Storti – Diplomato ISEF, attualmente Amministratore delegato di OBM Group srl, società specializzata

nella gestione e consulenza di centri fitness e wellness oltre che alla consulenza e seminari sul benessere

Ore 17.45: Ospite: Elisa Ferrario – presentazione Idea Gioco

Ore 18.00: Breve dibattito

PROGRAMMA

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Progetto e Organizzazione di Erredieffe Comunicazione e Eventi ► www.saporedelsapere.it [email protected] ► tel 02 66114397 – 02 66115408 ► fax 02 64749456 ► via A. Maffi 13/a Milano

TRASMUDA OLTRE IL BENESSERE

IL “BRACCIO” OPERATIVO DELLA NUOVA MEDICINA

TRASMUDA è un nuovo approccio per la danzaterapia e la meditazione, integrato dai mudra, dalle sequenze energetiche e dall’arte. È una metodologia per: • Il benessere psicofisico e l’evoluzione esistenziale e spirituale per tutte le età; • La riabilitazione psichiatrica e neurologica; • La formazione e l’aggiornamento degli operatori per la salute; • La formazione psicoattitudinale, relazionale e motivazionale nelle aziende. È stata creata dalla dott.ssa Renata Righetti e nasce dalla sintesi di numerose esperienze in campo educativo, terapeutico, riabilitativo e spirituale. I riferimenti teorici di Trasmuda sono: la psicologia generale – la medicina solistica – la PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) – il sistema di lettura dei Chakra – i processi energetici – la danza (danzaterapia) – i mudra – la musica – le arti. Questa ampiezza di prospettive e linguaggi corrisponde nella pratica di Trasmuda alla consapevolezza da parte del terapeuta dei livelli organico, emotivo, psichico, energetico e spirituale che vengono coinvolti nel processo di trasformazione in ogni proposta. Questo differenzia Trasmuda dall’attuale danzaterapia e dalle altre pratiche psico-corporee che vengono così ampliate. Per raggiungere l’Essere divino che è in ciascuno di noi e attivare le forze di autoguarigione, Trasmuda porta l’allievo con musiche e danze specifiche anche verso stati di coscienza differenziati. Come lo sciamano anche l’operatore di Trasmuda sa come “orientare” l’attenzione interiore dell’allievo verso il suo inconscio, scegliendo di esplorare i traumi sepolti nell’ombra o di entrare nell’inconscio spirituale per trarre forza e saggezza dal Sé. Trasmuda abbraccia il movimento corporeo dinamico che sviluppa forza e vitalità e permette di scaricare le tensioni e contemporaneamente coltiva il movimento lento, interiore, fino al gesto sacro e alla meditazione. Trasmuda per la sua unione di scienza e spirito e per la sua adattabilità pratica a vari contesti e utenze, si propone oggi come il braccio operativo della nuova medicina.


CONFERENZE TEORICO ESPERIENZIALI DI PRESENTAZIONE DEL METODO TRASMUDA E DEL CORSO TRIENNALE DI FORMAZIONE PER

COUNSELOR ESISTENZIALE PER LA RELAZIONE A MEDIAZIONE CORPOREA – METODO TRASMUDA

• Venerdì 25 settembre 2009, 15.00- 18.30, Sala Conferenze- Centro Servizi di Banca Popolare di

Milano, Via Massaua 6, presentazione all’interno del convegno di Sapere. Il Sapore del Sapere “Alimentazione e obesità: il cuore e il controllo metabolico del peso”

• Domenica 27 settembre 2009, ore 15.30-18.30, c/o il Paguro ONLUS – Centro riabilitativo polifunzionale, Largo Vittime del Terremoto 1, Lodi. Per informazioni telefonate alla segreteria del Paguro: 0371 30162 o alla segreteria dell’ Associazione Trasmuda e Dintorni: 333.7932133.

• Sabato 3 ottobre 2009, ore 15.30-17.30, c/o Libreria Esoterica, via Unione 1, Milano (piazza Missori)

• Domenica 4 ottobre 2009, ore 11 – 12.30, c/o Centro Trasmuda

• Giovedì 8 ottobre 2009, ore 20.30-23.30, c/o Centro Arte medica Antroposofica, via Angera 3, Milano (zona via Cagliero). Per informazioni telefonare alla segreteria di Arte Medica: 026711621 o alla Segreteria dell’Associazione Trasmuda e Dintorni.

• Mercoledì 14 ottobre 2009, 0re 20.30-23.30, c/o Sala Consiliare del Comune di Milano, Consiglio di Zona 2, viale Zara 100, col patrocinio del Comune di Milano - Consiglio di Zona 2.

• Sabato 17 ottobre 2009, ore 15.30-18.30, c/o Auditorium – Consiglio di Zona 9, viale Ca’ Granda 9, Milano con il Patrocinio del Comune di Milano – Consiglio di Zona 9.

• Giovedì 26 novembre 2009, ore 15.00-18.30, location da definire, presentazione all’interno del convegno di Sapere. Il Sapore del Sapere “Alimentazione e PNEI: relazioni tra psiche, cervello e corpo”

LEZIONI DI PROVA E SEMINARI GRATUITI APERTI A TUTTI, PREVIA PRENOTAZIONE • Lunedì 28 settembre 2009, ore 13-14, c/o Centro Trasmuda, Lezione di prova di ginnastica dolce,

movimento, musica e attivazione dei Chakra.- 2° Lezione di prova: Lunedì 19 ottobre, ore 13-14.

• Sabato 24 ottobre 2009, ore 15.30-17.30, c/o il Centro Trasmuda, lezione gratuita aperta a tutti di presentazione del Corso seminariale di Trasmuda a cadenza mensile (il primo sabato di ogni mese), condotto da Andrea Gazzi diplomando del Corso Triennale di Formazione di cui sopra e operatore sociale.

• Domenica 25 Ottobre 2009, ore 15-19, c/o Centro Trasmuda, Seminario esperienziale di Trasmuda, condotto dalla dott.ssa Renata Righetti. Il seminario sarà gratuito previa prenotazione per e-mail o telefono. Tema del seminario: “Scelte che provengono dall’anima e scelte razionali”

• Mercoledì 28 ottobre 2009, ore 10.30-12, c/o Centro Trasmuda, 1° Lezione di prova “La danza delle Ali d’Argento”: il Metodo Trasmuda per la terza età.

Per le lezioni e i seminari che si svolgono presso il Centro Trasmuda, sede dell’Associazione Trasmuda e

Dintorni è necessaria la tessera associativa al costo di € 10 La tessera ha valore annuale, quindi una tessera vale

per tutte le prove.


Dott.ssa Renata Righetti

Milanese con radici “artistiche” dal sud al nord dello stivale, due figli

ormai maggiorenni.

Prima danza classica, poi una lunga pratica di ginnastica acrobatica e

intanto gli studi artistici fino al diploma dell’Accademia di restauro e

pittura di Firenze. Contemporaneamente 15 anni di insegnamento di

attività sportive e educative a bambini, adulti, anziani.

Si rivolge poi per vocazione al versante terapeutico conseguendo

all’Università Statale di Milano la laurea in Riabilitazione Psichiatrica

e Psicosociale. Dopo i diplomi, con Rolando Toro di insegnante e didatta di Biodanza,

approfondisce la Danzaterapia e si iscrive all’Albo professionale dei

Danzamovimentoterapeuti APID. Parallelamente svolge la sua analisi

personale e si forma come Logoanalista esistenziale presso la SILAE.

Segue. vari percorsi formativi di arteterapia e di musicoterapia e coltiva

la meditazione e le pratiche spirituali.

Dalla molteplicità delle esperienze e dei linguaggi approfonditi nasce

TRASMUDA, desiderata e creata come strumento di reale efficacia

terapeutica e riabilitativa.

Lavora a Milano e hinterland privatamente e attraverso collaborazioni

con associazioni o Istituti clinici per la riabilitazione psichiatrica,

neuromotoria e la formazione operatori.

Per saperne di più:

La Dott.ssa Renata Righetti è Presidente dell’Associazione TRASMUDA E DINTORNI, creatrice del Metodo TRASMUDA e Terapista della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale. Counselor esistenziale e Logoanalista (SILAE - Società Italiana di Logoterapia e Analisi Esistenziale), Danza MovimentoTerapeuta (APID Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia), Insegnante e Didatta di Biodanza (AEIB Associazione Europea Insegnanti di Biodanza). Formata in arte-terapia e attività espressive ed Esperta in floriterapia e cristalloterapia alchemica.

Pubblicazioni: “TRASMUDA Danza, mudra e benessere” Edizioni XENIA

Per praticarla: da Ottobre a Giugno Corsi di Trasmuda per adulti e per la terza età, presso il Centro Trasmuda a Milano in via F. Filippi 5 (MM3 Zara, Tram 5, 7, 31). A Gennaio 2010 inizia il II Ciclo del “CORSO DI FORMAZIONE TRIENNALE PER COUNSELOR ESISTENZIALE PER LA RELAZIONE A MEDIAZIONE CORPOREA – METODO TRASMUDA” istituito in partneriato con l’Istituto di Scienze Umane e Esistenziali ISUE e la Fondazione Scientifica OFB onlus.

CENTRO TRASMUDA Associazione Culturale Trasmuda e Dintorni Via Filippo Filippi 5, 20125 Milano (MM3 Zara, Tram 5,7, 31) Sito web www.renatarighetti.com Segreteria:333.7932133 (Enrico) Presidenza 329.6457358 (Renata) Personale Renata Righetti 338.2195036



Progetto e Organizzazione di Erredieffe Comunicazione e Eventi ► www.saporedelsapere.it

[email protected] ► tel 02 66114397 – 02 66115408 ► fax 02 64749456 ► via A. Maffi 13/a Milano

GIOCANDO … S’IMPARA!

Un perfetto dualismo sviluppato dalla Società IDEA GIOCO S.r.l. Giochi di società come nuovo supporto alla

comunicazione aziendale in alternativa ai soliti prodotti di merchandising: agende,calendari, brochure ….

Grazie al gioco - personalizzato ad hoc - l’azienda fa conoscere i suoi servizi raccontandone la storia

attraverso un percorso e delle carte domanda/risposta, promuove un nuovo logo o “accende i riflettori” su un

nuovo prodotto da lanciare sul mercato! Uno strumento, il gioco di società, ottimo anche per fare formazione

a tutti i livelli, permettendo il “lavoro in squadra” (team work) e il confronto tra i partecipanti.

IDEA GIOCO realizza giochi di società per aziende che vendono prodotti o che offrono servizi come banche e

assicurazioni, che possono raccontare nuovi meccanismi come le scuole e gli enti pubblici, o per società

sportive che vogliono raccontare le proprie glorie. Non più quindi solo “Parchi della Vittoria” e “Vicoli

Stretti” ma giochi nuovi e divertenti per cimentarsi in nuove sfide!

IDEA GIOCO S.r.l. Via Ciniselli 8, Settimo Milanese – 20019 Tel. 02/89281817 Fax 02 89281820 Sito web www.ideagioco.com






“Alimentazione e obesità:

il cuore e il controllo metabolico del peso”

Dott. Luca Speciani

Dottore in Scienze Agrarie e attualmente in corsa per una seconda laurea in Medicina e Chirurgia, si occupa da anni di medicina,

alimentazione e agricoltura naturale. Dalla sua attenzione alla profonda unità tra mente e corpo sono nati alcuni libri sul movimento

("Lo zen e l'arte della corsa", "Mente e maratona" [con lo psicologo Pietro Trabucchi] e "L'ultramaratona") e sui legami tra cibo e

benessere psicofisico (con il fratello Attilio: "DietaGIFT", "La dieta antifame", "Prevenire e curare la depressione con il cibo",

"Guarire con la natura", "Guida pratica alla DietaGIFT", “Lo zen e l’arte di far muovere i nostri figli”). Nel 2008 con Attilio,

P.Trabucchi ed altri ha pubblicato: "Lo zen e l'arte di far muovere i nostri figli".Con il Dr. Fabrizio Duranti ed altri autori ha scritto

“Il circolo virtuoso del benessere” e “Le 100 regole del benessere”. Il progetto DietaGIFT (un regime alimentare innovativo basato

sul valore dei segnali metabolici di ingrassamento e dimagrimento, piuttosto che sul calcolo delle calorie) lo impegna sia nel suo

studio milanese dove svolge attività di consulenza nutrizionale, sia nell’attività di ricerca scientifica in varie sedi su alimentazione e

nutrizione. Su questi argomenti tiene convegni ed incontri, stage e corsi in Italia e all'estero per medici, farmacisti, naturopati,

dietisti e sportivi in genere. Prepara programmi di nutrizione e rieducazione al movimento, sia in studio che tramite internet,

attraverso i siti www.dietagift.it, www.lucaspeciani.it e www.eurosalus.com E' tecnico della federazione di atletica leggera,

coordinatore editoriale e responsabile scientifico della più diffusa rivista italiana rivolta alla corsa ("Correre") e collabora stabilmente

con il sito medico-scientifico Eurosalus.

Meccanismi di segnale nel controllo dell'obesità: una caloria è sempre una caloria?

Dal'94 la dietologia è stata pesantemente rivoluzionata dalla scoperta della leptina, un'adipochina (molecola

segnale) prodotta dalle cellule grasse del nostro organismo. Il grasso, da quel giorno, smetteva di essere

considerato un magazzino di deposito, per diventare un vero e proprio organo endocrino, in 00000-grado di

orientare le scelte del sistema nervoso centrale verso il consumo o verso l'accumulo.

Negli anni successivi sono state scoperte e definite numerose altre adipochine come l'adiponectina, la resistina ecc.

Ma si è anche meglio definito il quadro relativo ai segnali metabolici provenienti da altri organi come il pancreas,

lo stomaco, l'intestino. E' dall'insieme di questi segnali che l'organismo - attraverso un'importante integrazione da

parte dell'ipotalamo - sceglie se orientarsi verso il consumo o verso l'accumulo di scorte adipose, ed è quindi dalla

comprensione di queste dinamiche che deve partire un nuovo paradigma dietologico, in grado di riequilibrare sia

chi sia sottopeso che chi sia in sovrappeso.

Lavori scientifici recentissimi hanno dimostrato senza ombra di dubbio l'effetto, per esempio, della leptina, nel

modificare l'azione della tiroide attraverso proiezioni monosinaptiche ipotalamiche a neuroni TRH-secernenti. Ed

analoghe considerazioni possono essere fatte nei confronti del CRH, e degli ormoni ipofisari FSH, LH,

GH.Sorprende dunque che ancora nel 2009 si debba sentir parlare di diete "ipocaloriche" per dimagrire, quando, al

di là del documentato fallimento della totalità di queste diete (che fanno perdere inizialmente peso, che viene

tuttavia subito recuperato), vi sono decine di lavori scientifici che ne documentano la pericolosità.

E' indispensabile rivedere tutte le scelte alimentari fin qui date per scontate, attraverso occhi nuovi, che

trasformino le semplici regole da seguire in regole "di segnale" in grado di parlare "il linguaggio dell'ipotalamo",

interferendo così con i meccanismi centrali di regolazione dell'accumulo adiposo.

dott. Luca Speciani

c/o SMA (Centri Medici Associati) Via Vegezio 12 - Milano

Tel 02 48008454 Fax 02 48195685

E-mail: [email protected] ; [email protected]

Siti internet: www.lucaspeciani.it; www.eurosalus.com; www.dietagift.it








Dott. Sergio Maria Francardo

Medico Chirurgo. Esercita attività libero professionale come medico antroposofo a Milano dal 1980. Membro del Gruppo Medico

Antroposofico Italiano da oltre venticinque anni. Svolge attività di conferenziere nell’ambito della Medicina e della Società

Antroposofica, docente nei corsi per farmacisti e medici di Medicina Antroposofica. Conduce seminari e corsi di alimentazione

nell’ambito delle attività legate all’Agricoltura Biodinamica. Ha diretto la sezione di alimentazione della rivista “Terra Biodinamica”.

Da alcuni anni dirige e pubblica il Notiziario del Gruppo Medico Antroposofico Italiano. Membro del Comitato Tecnico-scientifico

per le Medicina Complementare della Regione Lombardia, come esperto di medicina antroposofica. Ha pubblicato: “I semi del futuro.

Riflessioni di un medico sui cibi transgenici”. Edilibri Milano 2002. “Medicina Antroposofica Familiare” Edilibri Milano 2004.

Docente di fisiologia e antropologia medica da circa dieci anni nel Corso triennale di Formazione alla Pedagogia Steineriana per

Insegnanti.

Forma corporea espressione dell’interiorità: il sovrappeso problema dell’anima La domanda che il medico antroposofo, indipendentemente dal problema di cui si occupa, pone a sé e al

paziente potrebbe essere: “Come posso imparare a venire a capo di tutte le situazioni che mi capitano nella

vita, ad essere interiormente ed esteriormente flessibile? Come posso diventare tollerante verso le

frustrazioni, verso lo stress, sviluppando un carattere stabile?

Il medico antroposofo, come ogni medico, cerca di lavorare con il paziente per creare un senso di coerenza

una percezione per la rete che unisce fra loro tutte le creature. Solo quando l’uomo riesce a cogliere i grandi e

piccoli nessi universali della propria vita, può trovare il senso della propria esistenza. Compito non

secondario del medico quello è di stare accanto al paziente come uomo, che cerca di aiutare il paziente e

ovviamente se stesso a stare nella vita in modo che essa abbia un senso.

Non si esprime in questo una concezione del mondo, non si vuole inculcare una determinata visione delle

cose come avviene nelle ideologie. Si tratta piuttosto di un processo di crescita interiore, tramite il quale

l’essere umano gradualmente si avvicina con sempre maggiore intensità ai processi della realtà del mondo in

cui vive, tramite l’apprendimento e il lavoro continui. Il richiamo dalla medicina

antroposofica viene fatto al singolo medico, è a lavorare egli stesso al proprio sentimento di coerenza,

cercando di svilupparlo nei confronti di se stessi e del mondo.

La salute dell’uomo moderno dipende fondamentalmente da come egli concepisce se stesso e da quali

percorsi di sviluppo sceglie per sé.

Il contrasto tra i due maggiori problemi nutrizionali cui il mondo contemporaneo è confrontato è desolante:

600 milioni di persone rischiano infatti la morte per fame mentre altri 310 milioni soffrono di problemi

dovuti all'obesità e circa 400-500 sono in sovrappeso1.

Un eccessivo apporto calorico con ridotto dispendio energetico equivale a un surplus di energia, surplus che

viene immagazzinato nel corpo sotto forma di grasso. Questo è il meccanismo all’origine dell'obesità, che

tutta una serie di fattori economici, sociali e psicologici hanno accelerato negli ultimi decenni, sino a far

diventare l’obesità un prioritario problema sanitario.

Nel corso dell'ultimo trentennio il numero degli obesi è aumentato drammaticamente.

1 Diamo i dati più certi e meno allarmanti ma molti studiosi parlano di cifre e statistiche ancora più gravi.



Nel 2000 l'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l'obesità la più grave minaccia alla salute

per i paesi occidentali.

Sarebbe interessante considerare il problema del sovrappeso e dell’obesità parallelamente all'industria e al

mercato che si è sviluppata attorno ad esso. Ogni attività economica unilaterale, separata da una visione

ideale, origina dalla esigenza di crescere ed ampliare le proprie manifestazioni ed ha una sola divinità da

adorare monoteisticamente: il profitto.

Il vero interesse di ogni produttore di "magrezza industriale" è che il suo cliente non dimagrisca mai,

altrimenti perderebbe il cliente, deve solo apparire magro nelle pubblicità per potere essere un testimone

efficace della validità del suo prodotto. Prodotto che deve continuare a prendere per tutta la vita come la

pillola contraccettiva, gli psicofarmaci e la coca-cola che, per loro fortuna, è stata studiata bene e illude di

togliere la sete ma in realtà la fa aumentare, per potere creare bottiglie sempre più grandi e frigoriferi sempre

più ingombri.

Vogliamo partire dalla considerazione elementare che la forma del nostro corpo esprime ed è espressione di

tutta la realtà complessa di tutto l'essere umano, una realtà che sinteticamente possiamo descrivere come un

confluire di tre mondi e tre epoche:

-realtà ereditaria genetica passato

-realtà ambientale educativa presente

-realtà biografica individuale futuro

Sono questi tre mondi che si iscrivono nella complessa equazione umana e che influiscono in modo

considerevole sulla sua forma interagendo l'un l'altro in modo peculiare.

Naturalmente si possono mettere in relazione queste tre realtà umane con i tre ambiti di espressione

psicofisica dell'uomo, la cosiddetta tripartizione che è al centro della medicina antroposofica.

Possiamo metterli in relazione: avremo il sistema del ricambio e arti connesso alla sfera psichica del volere che si

colloca soprattutto nella zona dell’addome e gambe con in più le braccia, il sistema ritmico connesso alla sfera

psichica del sentire (mondo delle emozioni) nella zona del torace (cuore-polmoni), avremo il sistema dei nervi e

dei sensi connesso alla sfera psichica del pensare collocata soprattutto nella zona del collo e della testa.

Possono allora nascere delle relazioni interessanti, osservando come il grasso si deposita nell'organismo

evidenziando i rapporti tra questi ambiti corporei. Ad esempio ci sono soggetti molto adiposi nel basso

ventre e nelle cosce che sono magri nel torace o addirittura donne con un seno ridottissimo ed un grande

posteriore, ci sono uomini con un grosso torace e gambe molto snelle se faranno il cantante lirico sapranno

far commuovere i propri ammiratori.

Interessante notare come la loro capacità di trasmettere emozioni sorga da un volere (gambe snelle) che si è

trasferito nella sfera del respiro (grande torace).

Avere un grande torace non potrà essere considerato uno squilibrio ma un elemento dell’ equilibrio di

quell’uomo.

Una medicina centrata sulla persona non può trascurare la vita e i compiti che il singolo si pone.

A torto, si é considerato in medicina, la cura del sovrappeso come un problema di basso profilo, di medicina

estetica nel senso di superficiale.

In realtà io credo che vada profondamente ascoltata quella voce interiore che dice questa forma corporea non

corrisponde al mio essere, in essa io non mi riconosco, io non agisco, né indosso o aderisco a questa forma

che mi ritrovo.

E' come un abito di una misura diversa: non mi appartiene.

Si tratta di una vera sofferenza dell'anima che non riesce a dispiegare le sue qualità in un modello corporeo

per il quale non ha le istruzioni.

dott. Sergio Maria Francardo

Tel.: 02 29522896

E-mail: [email protected]

Sito internet: www.medicinaantroposofica.it








Dott. Carlo Ventura

E’ nato a Trani (Bari) il 29-05-1958. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna, ha conseguito sia il titolo di

Specialista in Cardiologia che di Dottore di Ricerca in Biochimica presso la medesima Università. Ha trascorso ripetuti periodi di

ricerca negli Stati Uniti presso il Laboratory of Cardiovascular Science del “National Institutes of Health (N.I.H.)” di Baltimora.

Attualmente è Professore Ordinario di Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna.

Dirige il “Laboratorio di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali,” dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e

Biosistemi (INBB), presso l’Ospedale S. Orsola-Malpighi di Bologna. Dirige la Divisione di Bologna dell’INBB, comprendente le

Sezioni di Firenze, Pisa e Siena dell’INBB. E' Direttore Scientifico del “Bioscience Institute”, Cell Factory istituita a Falciano nella

Repubblica di San Marino e accreditata per la conservazione e la coltivazione in "Good Manufacturing Practice (GMP)” di cellule

staminali umane adulte. E’ autore di un centinaio di pubblicazioni in estenso sulle più importanti riviste internazionali di biologia

cellulare e molecolare.

“LA VIBRAZIONE SONORA CELLULARE”.

Dalla dimensione submolecolare al differenziamento staminale: implicazioni per la medicina

rigenerativa

La possibilità che le cellule, oltre a percepire stimoli chimici, siano in grado di sentire le vibrazioni e

“mutino” il loro destino in funzione della vibrazione applicata è stata dimostrata in nostri studi che hanno

evidenziato come fosse possibile orientare cellule staminali verso il differenziamento miocardico

esponendole a campi magnetici pulsati di frequenza estremamente bassa (1,2).

A livello submolecolare, tutte le cellule del nostro organismo sono in ultima analisi formate da quanti di

energia in continuo movimento. Su questa semplice base teorica, non sarebbe del tutto fuori luogo pensare

che le stesse cellule siano percorse da continue vibrazioni. Sempre su base speculativa, si potrebbe anche

immaginare che, poichè le vibrazioni producono suoni, sarebbe addirittura possibile “udire” il suono di una

cellula vivente. Queste proposizioni, apparentemente astratte, avrebbero in sé potenzialità rivoluzionarie nel

modo di concepire e studiare gli organismi viventi, se solo ricevessero una conferma sperimentale, anche

solo parziale, iniziale. Uno degli aspetti più affascinanti delle ultime ricerche biofisiche è quello di poter

“guardare” o “ascoltare” il mondo biologico, le stesse cellule, con “occhi” e “orecchie” diversi da quelli

finora utilizzati con un approccio “microscopico”. Oggi il mondo delle “nanotecnologie” sta fornendo

strumenti e strategie innovative che consentono lo sviluppo di nuove percezioni del mondo biologico e del

suo continuo divenire. L’attuale disponibilità di “microscopi a forza atomica” (AFM, Atomic Force

Microscopy) ha reso possibile “toccare” e “sentire” strutture subcellulari in cellule vitali con una risoluzione

atomica, ricomporre cioè immagini e funzioni partendo da atomi (3-5). In breve, l’AFM compie esplorazioni

su scala nanometrica utilizzando una sorta di “braccio mobile” della lunghezza di 100-200 micron

(cantilever) dotato di una punta, una vera e propria sonda, in grado di interagire a livello atomico con gli

elementi oggetto di studio (in questo caso cellule o strutture subcellulari). Un cristallo piezo-elettrico viene

utilizzato per muovere il cantilever nelle diverse direzioni mantenendo un contatto costante con la superficie

del campione biologico. Un raggio laser viene riflesso sul cantilever verso un fotodetector che rileva tutti gli

spostamenti del cantilever indotti dai diversi contatti che intervengono su scala atomica fra la sonda

dell’AFM e le strutture cellulari. Viene quindi riprodotta una immagine tridimensionale di quanto viene

“sentito”, non visto dalla sonda dell’AFM. Queste nuove potenzialità di “percezione” hanno portato a

scoprire che, come ipotizzato, le membrane cellulari sono percorse da continue vibrazioni.



Inizialmente gli studi sono stati condotti su cellule di lievito. Ponendo la sonda dell’AFM sulla superficie di

una singola cellula, è stato dimostrato che la parete cellulare si sollevava e abbassava ritmicamente di tre

nanometri (circa 15 atomi di carbonio impilati gli uni sugli altri!) e vibrava ad una media di 1000 volte al

secondo! La distanza percorsa da ciascun movimento cellulare determina l’ampiezza dell’evento, mentre la

velocità con cui l’evento stesso si ripete corrisponde alla frequenza del fenomeno. Lo studio è stato

pubblicato sulla prestigiosa rivista Science (6). I valori di frequenza misurati erano fra quelli rilevabili

dall’orecchio umano, quindi era possibile ipotizzare che le vibrazioni rilevate generassero suoni udibili!

Tuttavia, l’ampiezza del movimento, che parlando di suoni equivale al “volume”, era troppo bassa per

essere udita dall’uomo. E’ oggi possibile amplificare il volume della vibrazione fino a livelli udibili,

mantenendo una fedeltà assoluta della frequenza vibrazionale. E’ nata così una nuova metodica per lo studio

di suoni emessi da singole cellule: la “sonocitologia”. In collaborazione col Prof. James K. Gimzewski, del

Dipartimento di Chimica e Biochimica, della “University of California at Los Angeles” (UCLA), abbiamo

ipotizzato che i suoni rilevati in superfice esprimessero la capacità dell’intera cellula di “risuonare” in

funzione dei cambiamenti dell’espressione genica. Anche grazie all’uso dell’AFM, oggi sappiamo che i

continui cambiamenti dell’espressione genica sono in buona parte generati da modificazioni complesse e

molto rapide dell’architettura del genoma all’interno dello spazio tridimensionale del nucleo. Abbiamo

quindi ipotizzato che il nucleo delle cellule sia una sorta di “nanomacchina” che lavora, ossia modifica

l’espressione genica e quindi lo stesso destino cellulare, generando vibrazioni che si propagano dall’interno

della cellula verso la superficie. In effetti, tutta la cellula è percorsa da un intricato groviglio di microtubuli e

microfilamenti che costituiscono il citoscheletro. Quest’ultimo potrebbe risuonare delle vibrazioni nucleari

portandole fino alla superficie. Attualmente stiamo verificando la possibilità che frequenze sonore specifiche

siano associate a determinati differenziamenti cellulari. In tal senso, stiamo utilizzando la sonocitologia in

cellule staminali umane adulte, isolate da midollo osseo o da fonti alternative come la placenta a termine e il

tessuto adiposo. Le cellule staminali sono elementi cosiddetti “multipotenti”, capaci di differenziarsi

virtualmente in tutti i tipi cellulari di un individuo adulto. Per questo motivo rappresentano un banco di

prova ideale per le nostre ipotesi. Con i Colleghi californiani stiamo quindi verificando se le cellule staminali

emettano suoni specifici nel corso dei diversi differenziamenti di cui sono capaci. Se questa ipotesi, che al

momento è ancora a livello di ricerca di base, venisse confermata, allora si aprirebbe la possibilità di

orientare con stimoli sonori le cellule staminali verso forme specifiche di differenziamento, senza dover

necessariamente ricorrere all’uso di agenti chimici, come si cerca di fare oggi. Lo sviluppo di molecole capaci

di differenziare le cellule staminali rappresenta un processo molto lungo e costoso: prima di divenire

farmaco una molecola impiega anche dieci anni, con costi che superano mediamente il milardo di dollari!

Uno stimolo sonoro sarebbe praticamente privo di costi! Al di là di queste ricadute applicative, resterebbe

l’importanza scientifica della scoperta che potrebbe addirittura portare a riscrivere le nostre conoscenze sulle

sequenze di eventi che governano la crescita ed il differenziamento cellulare: non più solo un comunicazione

chimica, spesso lenta per i tempi necessari a generare le varie sequenze di segnali molecolari, ma anche una

comunicazione fisica, in parte sonora, molto più veloce e, in taluni casi, precedente lo stesso segnale chimico.

Prof. Carlo Ventura

Tel (Lab): 051 6363605; Office: 051 340339

Fax: 051 344859

E-mal: [email protected]; [email protected]



Bibliografia

1. Ventura C, Maioli M, Asara Y, Santoni D, Mesirca P, Remondini D, Bersani F. Turning on stem cell

cardiogenesis with extremely low frequency magnetic fields. FASEB J express article 10.1096/fj.04-

2695fje. Published online October 26, 2004.

2. Ventura C, Maioli M, Asara Y, Santoni D, Mesirca P, Remondini D, Bersani F. Turning on stem cell

cardiogenesis with extremely low frequency magnetic fields. FASEB J. 19:155-157, 2005.

3. Binnig G, Quate CF, Gerber C. Atomic force microscope. Phys Rev Lett 56:930-933, 1986.

4. Ruppersberg JP, Horber JK, Gerber C, Binnig G. Imaging of cell membraneous and cytoskeletal

structures with a scanning tunneling microscope. FEBS Lett 257:460-464, 1989.

5. Horber JK, Haberle W, Ohnesorge F, Binnig G, Liebich HG, Czerny CP, Mahnel H, Mayr A.

Investigation of living cells in the nanometer regime with the scanning force microscope. Scanning

Microsc 6:919-929, 1992.

6. Pelling AE, Sehati S, Gralla EB, Valentine JS, Gimzewski JK. Local nanomechanical motion of the cell

wall of Saccharomyces cerevisiae. Science 305:1147-1150, 2004.







Prof. Stefano Storti

Nasce a Milano 40 anni fa.

Si diploma all’ ISEF e inizia la propria carriera nel settore fitness e benessere ricoprendo vari ruoli: da istruttore prima a personal

trainer e consulente poi. Dal 2000 al 2008 lavora come Product Manager per multinazionali del fitness come Fitness First e Virgin

Active.

Un importane esperienza di crescita personale la vive presso l’istituto dei ciechi di Milano nel biennio 94/95. Entra come obiettore di

coscienza e diventa, grazie alla sua formazione, istruttore nelle attività motorie per non vedenti; questo segnerà di molto la sua vita

aumentando in lui una miglior predisposizione alle relazioni con gli altri.

Da qui in poi il desiderio di aumentare le conoscenze nell’ambito della comunicazione. Inizia un percorso di formazione parallelo

corsi di pnl, crescita personale e recitazione) che lo porta ad essere anche mediatore e intrattenitore di convention e meeting aziendali

(oltre che relatore in seminari sulla comunicazione e tecniche di relazione) e nel 2008 ideatore e conduttore dello spettacolo teatrale “

essere o benessere?).

Attualmente è Amministratore Unico della sua società O.B.M. Group srl che gestisce il suo primo centro Pathos Wellness club di

Novi Ligure.

Le sue passioni: figli, sport e teatro.

“ESSERE O BENESSERE” : rimettersi in forma è uno spettacolo… a teatro!

La situazione oggi: in aumento i sedentari e i bambini obesi Nel nostro Paese la popolazione sedentaria è purtroppo in crescita. Da un ‘analisi fatta dal Censis è emerso che se anche la pratica sportiva e l’attività fisica in generale, coinvolgono più della metà della popolazione ( circa 34 milioni di persone), il restante 41% risulta essere sedentario ed è in aumento rispetto all’ultimo rapporto operato nel 1995. Si registra infatti un incremento della quota degli uomini inattivi ( passati dal 30,9% del 1995 appunto, al 36,2% del 2006 ) mentre restano sostanzialmente stazionari i livelli di sedentarietà registrati tra le donne ( 44,2% nel ’95, 45,5% nel 2006). E questo, purtroppo, è il meno; un dato che ha dell’apocalittico: un milione e centomila bambini tra i 6 e gli 11 anni sono in sovrappeso o obesi. Per rilevare questo, nel corso del 2008 sono stati “pesati e misurati” poco più di 45500 alunni di questa età in 18 regioni e in base ai risultati di un questionario è emerso che: - il 12,3% dei bambini è obeso - il 23,6% è in soprappeso - 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere - abbiamo i bambini più grassi d’Europa Ma non è tutto; circa la metà dei bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni superano il tempo massimo giornaliero ( che dovrebbe essere non più di 2 ore secondo gli specialisti) da passare davanti a tv, computer o videogiochi. Anche per le loro abitudini alimentari non siamo messi bene: l’11% non fa colazione; il 28% fa colazione in maniera non adeguata; l’82% fa una merenda di metà mattina troppo calorica e se non bastasse il 23% dei genitori dichiarano che i propri figli non consumano frutta e verdura durante il giorno. A questo si deve aggiungere che solo un bambino su 10 fa attività fisica adeguata rispetto la sua età. Come spesso accade i genitori ci metto del loro e per quanto riguarda papà e mamma di un bambino obeso o soprappeso subentra una mancanza di consapevolezza e accettazione nel riconoscerne i problemi: infatti 4 su 10 non ritengono che il proprio figlio abbia problemi con il peso. In una società ritenuta del benessere, questa situazione diventa un paradosso e ad oggi il problema dell’obesità non può più essere ritenuto solo di tipo estetico ma anche e soprattutto sanitario!


Come si è arrivati a tutto ciò? Dimagrire non è solo una questione di calorie da aggiungere o mettere; è una situazione che incide fortemente sulla psicologia della persona. È un processo che va a toccare l’individuo nella sua totalità e complessità. Questo è sicuramente uno tra i più importanti motivi per cui il 95% delle diete falliscono! E vi spiego il perché. Ditemi quale immagine abbinate al termine dieta dimagrante? Le persone vogliono dimagrire e quindi si mettono a dieta. Il problema inizia proprio qui. Il termine dieta evoca spesso un’idea di cura, privazione, punizione, depressione, repressione che poco a che vedere con benessere e salute. Una persona si mette a dieta e, nella migliore delle ipotesi perde peso, raggiunto il suo scopo (per es. prova costume o la data del matrimonio), dicendosi “finalmente è finita”, ritorna a mangiare come prima, al vecchio caro sbilanciato regime alimentare, ritornando dunque velocemente al peso perso ( e il più delle volte anche maggiore). Dimagrire non significa DEPERIRE, ma diminuire la percentuale di grasso corporeo preservando, nei limiti del possibile, la massa magra (tessuto muscolare, con una importante funzione di sostegno) e l’acqua, elemento vitale contenuto nel nostro organismo. È presumibile affermare quindi che solo un 5% abbinerà a questo cambiamento una connotazione positiva ( di piacere); ed è proprio così, per la maggior parte delle persone dieta = dolore. È difficile quindi dimagrire e mantenere il giusto peso seguendo una qualsiasi dieta, se non si cambia contemporaneamente l’atteggiamento mentale verso il cibo e prima di tutto verso se stessi. Questo vale anche per l’attività fisica; come per la parola dieta, anche per la parola movimento le sensazioni abbinate non sono certo tra le più positive ( e mi riferisco a quel 41% di sedentari): movimento = fatica, sudore, noia e via di questo passo. Oscar Wilde diceva: farei di tutto per la mia salute tranne la dieta e il moto. E quindi se fai parte di quelle persone che la pensano come Oscar Wilde sarà dura… Siamo tutti maestri a trovare le migliori scuse quando non vogliamo fare qualcosa. Per ciò che ci interessa però il tempo lo troviamo. E se non bastasse ci si mette anche la società che con i suoi modelli sani, in forma e pressoché irraggiungibili pone i limiti del benessere a livelli molto alti, utilizzando una comunicazione fuorviante e provocatoria. Come reagire a questa situazione allora? Iniziamo intanto a sostituire la parola dieta con ‘alimentazione equilibrata’ ( tra l’altro la parola dieta è di origine greca, DIAITA, che significa “modo di vivere” e i greci in questo erano gia molto avanti) con l’intento di far dimenticare drastiche diete lager punitive, e di indurre invece ad affidarsi ad uno standard alimentare che faccia tornare gradualmente nel pieno della forma nel rispetto dei principi nutrizionali. Iniziamo ad associare alla parola movimento il divertimento e praticamente una qualsiasi attività che ci piaceva fare quando eravamo più piccoli. Mi rendo conto che questo non può bastare ma come per un atleta che deve portare a termine una maratona e per farlo inizierà con il primo passo, anche tu per operare la tua trasformazione dovrai iniziare un poco per volta. Ricorda che: il segreto del successo sta nella voglia di trasformarsi e per fare questo bisogna trovare la motivazione giusta; il desiderio di essere persone nuove, nella mente e nel corpo. Vi do una brutta ed una bella notizia: La brutta La vita sedentaria non fa che aggravare una serie infinita di patologie. La sedentarietà è la prima causa di invalidità per le persone anziane. Siamo nati per muoverci che lo vogliamo o no, quindi non sto dicendo che l’attività fisica fa bene ma che la sua mancanza fa veramente male. La bella. Che basta veramente poco per iniziare a muoverti.


E’ un pò come se nel nostro organismo esistesse un interruttore che gestisce il nostro metabolismo e che l’attività fisica ti permettesse di passare dalla posizione da spento ed acceso. E’ come se aumentassimo con l’attività fisica la cilindrata della nostra auto. Ciò significa che a parità di calorie introdotte bruci di più. I altri termini, potremo mangiare di piu’ senza ingrassare. Cosa centra il teatro in tutto questo? Si sa, comunicare rappresenta uno dei processi più difficili ma affascinanti che l’essere umano è in grado di mettere in atto. Non sempre però il nostro messaggio arriva in maniera efficace a chi ci sta di fronte. Questo è in parte quello che accade quando la televisione, i media, gli esperti vogliono stimolare le persone a migliorare il proprio stile di vita attraverso una più sana alimentazione e un po’ di movimento. Entra in gioco cioè il detto “ è facile a dirsi ma difficile a farsi”. Tutti noi sappiamo quanto è dannoso fumare, ma è molto difficile far cambiare idea al fumatore! Tutti noi sappiamo che il moto è positivo al nostro organismo, ma è molto difficile far fare attività fisica a chi preferisce ( giustamente) il divano di casa sua. La comunicazione, quindi, in tal senso deve generare forti emozioni! Se vogliamo che i messaggi a favore del benessere siano efficaci la persona deve essere la protagonista assoluta di questo spettacolo che è la sua vita! Ecco quindi il benessere a teatro … uno spettacolo dove il pubblico viene coinvolto attivamente. Attraverso questo spettacolo vogliamo presentare il benessere con una modalità più semplice e divertente;un benessere raggiungibile e sostenibile da tutti. I 10 comandamenti per un benessere raggiungibile e sostenibile:

1. questo corpo ti è stato dato, che ti piaccia o no! Trattalo bene e te ne sarà grato per tutta la vita. 2. dedica al tuo corpo e alla tua mente un po’ di tempo durante la giornata; qualunque cosa che ti faccia stare bene. 3. il benessere deve essere un tuo diritto, ma anche un tuo dovere. 4. fai del movimento; in casa, all’aperto, in palestra, dove vuoi … ma muoviti. 5. pensa positivo; l’impegno che ci metti è lo stesso di quando pensi negativo ma i risultati sono migliori. 6. la parola dieta significa “tenore di vita”; fai che la tua dieta sia la più sana e al tempo stesso la più piacevole per te. 7. non è mai troppo tardi per decidere di rimettersi in forma … una volta che hai deciso fallo. 8. ascolta sempre i segnali che ti invia il tuo corpo; è l’unico che sa quello di cui hai veramente bisogno. 9. diffida dai metodi semplici e sbrigativi; per rimettersi in forma un po’ di impegno e qualche rinuncia sono necessari. 10. se non sai che cosa fare e come farlo, non improvvisare … chiedi aiuto ad un esperto.

prof. Stefano Storti

Tel.: 335 7184938

E-mail: [email protected]

Siti internet: www.essereobenessere.it; www.orabasta.com

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