alidare il rally'- RHRL re nel Principato · Alla pari Alen (e non è com-plimento da poco) si è...

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ULTIMO MINUTO ' Clamorosa tripletta AUDI nel Rally di Montecarlo RHRL re nel Principato te VANCIA poteva alidare il rally'- ra una vo/ra Walter Ròhrl e Christian Geistdorfer hanno sbancato Montecarlo. Siamo appena ad inizio stagione e già molti giurano che Ròhrl tornerà in Lancia nell'85. La scritta Martini sul casco di Geistdorfer testimonia un indubbio legame col passato f-ourth success for Ròhrl and Geistdorfer al Montecarlo. Notice 4ème succès pour Róhrl et Geistdorfer a Montecarlo Noter sur thè Martin, mscnption on Geistdorfer's helmet. /e CasQue de Geistdorfer l'inscription Martini. DALL1 INVIATO MONTECARLO II 52. rally di Montecarlo sembrava già scontato dopo la sua prima prova speciale, addirittura deciso sin nei minimi particolari dopo la seconda, la cele- bre Chartreuse. La neve imbianca- va non solo le cime, ma un po' tut- te le valli di mezza Francia e Stig Blomqvist, lo svedese dell'Andi, e- ra già là davanti a tutti come da copione. Giornalisti scesi nel Prin- cipato con le loro valigie cariche di perplessità riguardo il possibile a- dattamento del tedesco Ròhrl alla trazione integrale erano già pronti a rifarle tanto tutto filava come nel- le loro previsioni. Quelli poi che a Ròhrl non avevano ancora perdona- to la sua dichiarazione dell'82 («an- che una scimmia può guidare l'Andi Quattro e starmi davanti con l'Opel») fregavano le mani lasciandosi andare a commenti più o meno acidi sulla falsariga del «beh, vediamo adesso chi è la scimmia... magari avrà capito che o si è davvero i più forti o è me- glio stare zitti». Ma, come suggerisce Jannacci in u- na sua celebre canzone, l'animale rimane tale. Il rally clinicamente giudicato morto si è riacceso imme- diatamente grazie all'orgoglio, pri- ma, e alle immense capacità, poi, del più grande rallyman di tutti i tempi. Walter Ròhrl, quasi due me- tri di estratto di alta guida, si è messo a vìncere prove su prove e i due minuti di ritardo accumulati nelle due speciali iniziali sono velo- cemente stati recuperati con una prestazione che si sintetizza in un- dici schratch su 16 prove del Per- corso Comune. Il suo andare forsennato, rabbioso, umiliante, ha drammaticamente ra- diografato il rally intero con diagnosi impietose. Se infatti ha Carlo Cavicchi ROMBO 23

Transcript of alidare il rally'- RHRL re nel Principato · Alla pari Alen (e non è com-plimento da poco) si è...

ULTIMO MINUTO

'Clamorosa tripletta AUDI nel Rally di Montecarlo

RHRLre nel Principato

te VANCIA potevaalidare il rally'-

ra una vo/ra Walter Ròhrl e Christian Geistdorfer hanno sbancato Montecarlo. Siamo appena ad iniziostagione e già molti giurano che Ròhrl tornerà in Lancia nell'85. La scritta Martini sul casco di Geistdorfertestimonia un indubbio legame col passato

f-ourth success for Ròhrl and Geistdorfer al Montecarlo. Notice 4ème succès pour Róhrl et Geistdorfer a Montecarlo Noter surthè Martin, mscnption on Geistdorfer's helmet. /e CasQue de Geistdorfer l'inscription Martini.

DALL1

INVIATO

MONTECARLO II 52. rally diMontecarlo sembrava già scontatodopo la sua prima prova speciale,addirittura deciso sin nei minimiparticolari dopo la seconda, la cele-bre Chartreuse. La neve imbianca-va non solo le cime, ma un po' tut-te le valli di mezza Francia e StigBlomqvist, lo svedese dell'Andi, e-ra già là davanti a tutti come dacopione. Giornalisti scesi nel Prin-cipato con le loro valigie cariche diperplessità riguardo il possibile a-dattamento del tedesco Ròhrl allatrazione integrale erano già prontia rifarle tanto tutto filava come nel-le loro previsioni. Quelli poi che aRòhrl non avevano ancora perdona-to la sua dichiarazione dell'82 («an-che una scimmia può guidarel 'Andi Quattro e starmi davanticon l'Opel») sì fregavano le manilasciandosi andare a commenti piùo meno acidi sulla falsariga del«beh, vediamo adesso chi è lascimmia... magari avrà capito cheo si è davvero i più forti o è me-glio stare zitti».Ma, come suggerisce Jannacci in u-na sua celebre canzone, l'animalerimane tale. Il rally clinicamentegiudicato morto si è riacceso imme-diatamente grazie all'orgoglio, pri-ma, e alle immense capacità, poi,del più grande rallyman di tutti itempi. Walter Ròhrl, quasi due me-tri di estratto di alta guida, si èmesso a vìncere prove su prove e idue minuti di ritardo accumulatinelle due speciali iniziali sono velo-cemente stati recuperati con unaprestazione che si sintetizza in un-dici schratch su 16 prove del Per-corso Comune.Il suo andare forsennato, rabbioso,umiliante, ha drammaticamente ra-diografato il rally intero condiagnosi impietose. Se infatti ha

Carlo Cavicchi

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ROHRL quattro

«salvato» il suo compagno di squa-dra Blomqvist, che fino all'ultimoha accettato una sfida impossibilecon quella stessa rassegnazione chegli fece accettare lo scorso anno diTare da vassallo a Mikkola, l'altrocompagno di team, appunto il cam-pione del mondo Mikkola, il papadella Quattro, il finlandese -settevolte vincitore del Mille Laghi, ilprimo non svedese capace di vince-re il rally di Svezia, è crollato subi-to finendo con il terminare la garadi rimessa con un distacco sideralèdai due primi e soprauutlo da\Yu\timo arrivato che, perlomeno sullaneve, doveva essere in grosse diffi-coltà.Ed ha, purtroppo per noi, girato ilcoltello nella piaga di una realtàche vuole le Lancia Rally impotentisulla neve contro le rivali tedesche(come prevedibile), ma anche pococompetitive in assoluto, denuncian-do una apparente idiosincrasia perla fredda bianca coltre di cui si era-no avuti pallidi segnali già in Ar-gentina nell'agosto dell'83, prestocancellati dall'esaltante stagioneche si stava vivendo a Torino. Ilvero o, più verosimilmente, i verimotivi che hanno reso preoccupan-te quella che poteva essere unasemplice sconfitta inevitabile sonoadesso al vaglio dei tecnici dellasquadra Martini. Incolpare esclusi-vamente la Pirelli è troppo ridutti-vo e giustamente nessuno può ac-contentarsi di una diagnosi cosìsemplicistica. Certo, quasi semprenelle «Waterloo» del Gruppo torine-se a Montecarlo lo zampino di co-perture insufficienti o non concor-renziali c'è sempre stato così comec'è stato (anche in forma determi-nante) nelle tante vittorie, ma nonsolo i pneumatici hanno mancatol'occasione perché quella competiti-vita reale messa in mostra anchesulla terra al già lontano rally diSanremo (una delle colpe più gros-se delle sconfitte è quella di farsembrare sempre lontane le prece-denti vittorie...) non può essersi vo-latilizzata.

La sorpresaRENAULT

Più del distacco patito dalle Audi(«battersi contro le Quattro sullaneve — notava con la ben nota ar-guzia, Bernacchini — è come sfi-dare nei cento metri stile libero ladea Kalì dalle quattro braccia!»)allora ha sorpreso il ritardo dalleRenault R5 Turbo di Thérier e (finche è stato in gara) Saby. Landon,responsabile rally della Regie, haspiegato il successo insperato conla presenza della neve che, obbli-gando tutti a marciare con gommedalla ridotta sezione, ha colmato ilritardo abituale delle R5 rispetto al-le Lancia dovuto, a suo dire, esclu-sivamente (oggi almeno, con l'ado-zione dei motori da quasi 300 CV)al ridotto battistrada possibile con-cesso dai nuovi regolamenti allevetture fino a 2000 cc di cilindrata(ritardo che la nuova auto dal mo-

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Bettega e Perissinot (sopra) sono stati dei giganti. Eccoli pattinare sul ghiaccio con deiracing senza chiodi, una scelta rischiosa spesso attuata dalle Lancia per cercare ilcolpaccio. Sotto Alen si dispera con Fiorio, Mikkola rischia di finire il suo rally già alfaterza speciale (ma tornerà in strada) e Thérier funambolo con la R5 Turbo

Bettega and Perissinot (above) were terrific. Mere they're ska-ting on ice with un-studded racing tyres, a risky choice oftentaken by Lancia hoping in thè stroke of luck. Befow Alen indespair with Fiorio, Mikkola almost ended his rally on thèthirdss fbut put himse/f back on thè road) and Thérier wasacrobatic in his R5 Turbo

Bettega et Perissinot tdessus) ont été des géants. Les voilèpatinar sur la glace_ avec des racigns sans clous, un choixrisqué souvent réalisé par les Lancias pour chercher un beaucoup. Dessous Alen se désespère avec Fiorio, Mikkola risquéde termìner son rallye déjà a la 3ème spedale (mais reviendraen route) et Thérier funambule avec la R5 Turbo

nia della sorte...sono un invenzionedella Pirellì) che mancavano alleLancia in certe prove, così come èvero che le condizioni del fondostradale hanno fatto veramente im-pazzire i «nostri» non risultandoche in pochissimi casi o tutto inne-vato o tutto secco e neppure (chepoteva pur andare bene grazie almarchingegno nuovo per cambiarele gomme di cui leggete a pag. 31)metà innevate e metà sgombre.Già, perché le Lancia hanno vacilla-to soltanto in condizioni di fondocontinuamente variabile, dominan-do come prevedibile nelle rarissime

occasioni di fondo asfaltato e tuttosommato reggendo bene dove la ne-ve era compatta; comunque se tuttipotevano immaginare una passeg-giata Audi in caso dì neve nessunopoteva immaginarsi una ritrovatacompetitivita di quelle Renault chepur vinsero da queste parti nell'81.

Due farinel buio

Se la battuta d'arresto della Lanciac'è da sperare di dimenticarla infretta non ci si deve dimenticareperò della gran corsa dei due equi-paggi italiani sulle 037. Attilio Bet-tega, col solito Perissinot, ha offer-to l'ennesima riprova di essere

completamente recuperato. Ognivolta che ha potuto si è inserito trai. primi e le due uniche prove nonvinte dall'Audi portano il suo mar-chio. Alla pari Alen (e non è com-plimento da poco) si è battuto congrande generosità e non pocorischio personale. La sua posizionenell'olimpo internazionale aspettasolo una vittoria che poteva venireproprio in questo rally se le condi-zioni del tempo fossero state similia quelle delle due ultime edizionipassate. Massimo Biasion, attesoassieme a Siviere ad un esame dif-ficilissimo, ha stupito una volta dipiù. Un sesto posto assoluto in que-ste condizioni è qualcosa di inim-maginabile per un debuttante ed u-na bella carica morale. I duefreschi campioni europei hanno a-vuto dalla loro anche la fortuna

uffici/mente Biasion e Siviero (aKstraì avrebbero potuto offrire u-na prova più convincente delle lorouialità. Sotto ecco come si è ridot-tt l'Alfa di Loubet finito fuori sfra-ta rovinosamente

dell'annullamento di una speciale esuccessivo controllo orario propriolà dove, per una uscita di strada,potevano considerarsi fuori corsa.Ma sono le cose che capitano aicampioni verso cui le stelle hannosempre un occhio di riguardo. Eanche questo è importante, moltoimportante.

Un pokerimpressionante

Ma torniamo ai vincitori del rally,Ròhrl e l'Audi. Con questo succes-so Ròhrl ha gettato le premesse perdiventare il recordman assoluto delrally, un Eatto assolutamente inim-maginabile nel '77, quando Sandro

Munari, vincendo per la terza voltaconsecutiva con la Stratos (la quar-ta della sua grandiosa carriera) pa-reva aver bloccato qualsiasi ambi-zione altrui. A quel tempo Ròhrlera ancora a bocca asciutta e c'èrimasto fino all'80, quando, con u-na 131 Abarth, centrò il primo ber-saglio. Da allora ogni partecipazio-ne successiva, e sempre al debuttosu vetture diverse, lo ha visto vin-cere e chissà adesso con qualescorno della Mercedes che, ritiran-dosi nell' 81, dopo averlo clamoro-samente ingaggiato, non ha corsoquesta gara...Con questo successo Walter ha de-finitivamente zittito tutto e messoordine anche nella sua squadra de-molendo, a suo modo, ogni tentati-vo interno di insubordinazione oanche semplice insofferenza. Ed ha

anche dato le direttive giuste per-ché un po' dell'organizzazione Lan-cia deve essersi puntualmente tra-vasata a Ingolstadt. Le auto infattihanno marciato benissimo, le assi-stenze sono state ordinalissime, lalogistica perfetta ed è venuto ancheun risultato globale eclatante ecompleto. Ed è proprio questoquello che certamente preoccupa dìpiù il clan torinese. Se di là tutto simette a filare diritto, vincere anco-ra diventerà davvero difficile ed èconsolante sapere che a tempi brevila 038 a trazione totale muoverà iprimi passi.

• SERVIA. Dopo il Montecarlo Serviaritroverà la Manta 400 di Conrero ancheper il Costa Brava ed il Costa Bianca, ledue gare di maggior prestigio del Cam-pionato spagnolo.

Inesatti i numeriMONTECARLO - L'assegnazionedei numeri di gara non è andataesente da pecche. A parte il caso dìNannini, poi recuperato, e di Spe-ranza, sempre tra i migliori privati,sono stati dati numeri bassi (5 e 6)a Andruet e Thérier che sono PIAB facendoli partire davanti a Bloni-qvist che è, come Bettega, Biasion,Darniche e Mehta che lo seguivano,PIA A. E Blomqvist, non poche vol-te, li ha dovuti superare tutti e duein prova!

• CANEVA. Recuperato in extremisVittorio Caneva per sostituire Vudafieri(tenuto lontano da impegni di lavoro) afare coppia con Pirollo come ricognitoredi Biasion.

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LA CRONACA

La nevedecide subitoMONTECARLO - Ancora si decominciare, il «folcloristico» per-

' corso di avvicinamento con il rallynon c'entra proprio, a fare un po'

svrì serio e già rimbalzano nel Prin-cipato bollettini meteorologici da...ritirata di Russia. Neve e ghiacciosu mezza Francia: se non è l'apoca-lisse poco ci manca. Neve, ovvia-mente, anche sulla speciale d'aper-lura, dai tre ai quattro centimetri,per tutti i 18 chilometri d'aperitivo-da-corsa.Per Rohrl il debutto in gara conl'A.udi non è felicissimo-, cominciacon la pressione del turbo a 0,8 an-ziché 1,7 ed è «solo» 3. a 36" daBlomqvist e 18" da Mikkola. Alen,più veloce dei lancisti, è 6. a 54"dalla vetta, preceduto anche daThérier e Saby. Non è un inizio e-saltante quello delle Lancia Rallyanche se i danni, poco più di 3" alchilometro nei confronti delle Audi,sono inferiori a quelli temuti daTiorio ( «in certe condizioni di in-nevamento come queste potremo"beccare" anche 5" al km»).E la prova che segue conferma tut-to. Per Blomqvist, ancora vincente,il Montecarlo appena iniziato paretrasformarsi in una lunga passeg-giata: Mikkola, sempre secondo, è

dietro di 1' e 30" mentre Rohrl,sempre terzo, è a quasi 2' da lui.Per il lungo tedesco è già tempo diprocessi... Ad accusarlo sono intanti, decisamente troppi, fra ap-passionati ed addetti ai lavori.La riscossa delle Lancia potrebbearrivare alla 4. speciale. Cesare Fio-rio in persona è passato e ripassatosulla prova ed è certissimo che leMontecarlo (racing da pioggia) sia-no le gomme giuste. Montecarloper tutti Ì piloti Lancia, quindi, epuntuale un'improvvisa nevicata,quando la gara riprende con una

ventina di minuti di ritardo per per-mettere ai vari tronconi formatisicon gli incidenti di St. Jean di ri-congiungersi, manda a carte qua-rantotto il piano di guerra.Subito dopo, a confermare indiret-tamente che le gomme hanno la lo-ro parte di colpe, Andruet, Bettega,Alen e Biasion sono lasciati liberidi scegliere quello che vogliono... Edifatli Andruet e Biasion sbagliano,lasciando per strada diversi minuti.Morale della favola: a Grospierre,dove il Montecarlo lascia finalmen-te tirare il fiato ai suoi protagonisti.

Blomqvist ha solo 13" su Rohrl ed1' e 27" su Mikkola ma gli altri ,quelli a due ruote motrici, sono giàlontani. Thérier è a 4' e 18", Sabya 5' e 52" ed Alen a 6' e 34". Nontroppo lontano da loro ci sarebbeanche Grundel se non avesse perso3' ad un C.O.Ancora 3 prove ed in testa c'è ilcambio della guardia fra Blomqviste Rohrl adesso primo con 6" sullosvedese per quello che si confermail solo vero grande interesse dellagara: il duello fra loro due entram-bi sufficientemente motivati {ed an-

Hanno vinto i tedeschi ma bravi anche i nostriMONTECARLO - Se è vero che la pillolaamara della sconfitta della Lancia è stata in-ghiottita con meno sofferenza dai tifosi italia-ni perché in fondo ha vinto Rohrl che molti«sentono» ancora come «dei nostri» è anchevero che gli italiani in corsa se la sono cavatain maniera fantastica. Di Bettega e Biasionavete già letto nelle pagine precedenti, manon ci sono stati solo loro perché sei equipag-gi di casa nostra sono arrivati in fondo. Oltreai due citati infatti hanno terminato Speran-za-Fiori, Piovani-Barucco, Lancia-Bertaglia ePasqua-Silvestri. In particolare eccellente è

stata la corsa (come ogni anno peraltro) diSperanza e quella del debuttante Piovani.Speranza (sotto a sinistra) si è iscritto all'ul-timo momento, ha corso praticamente all'av-ventura e, come al solito, con le note fotoco-piate da Bettega. La sua esperienza sulla nevelo ha fatto eccellere in molte prove e nel Gr.Nanche se poi un assurdo ritardo ad un con-trollo orario lo ha troppo penalizzato. Piovani(sotto a destra), invece, partito subito conguai del suo copilota in cattive condizioni fisi-che, e anche lui in ritardo ad un controllo(sembra per un errore di percorso) ha poi

recuperato bene nonostante la poca dimesti-chezza con la neve e dove scalpitavano i tanticavalli della Porsche Tamauto (peraltro per-fetta fino in fondo con grande gioia di Peppi-no Zonca che ha potuto così dimostrare amolta gente che con relativamente pochi soldiè possibile con una sua vettura terminare be-ne un Montecarlo). I due hanno terminatoseparati da una manciata di secondi (31...),ma si sono divertiti lasciando intuire di avere

un potenziale per fare, volendo o potendo,molto di più.

Blomqvist (a sinistra) e-ra il grande favoritocon la neve e certa-mente avrebbe vintose,sulla sua strada, non cifosse stato Ròhrl. A de-stra Nannini, ben pre-sto ritirato per rotturadel cambio

Blomqvist ileft) On snowwas thè big favorite andcertainly would bave won iffio/?/-/ hadn't been in h/sway. Righi, Nannini, retiredsarìy when his gearbox faì-

Blomqvist (a gauche) étaìt'e grand favori avec la nei-ge et certainement il auraitgagné si, sur sa route, il n'yavait pas Ròhrl. A droite,Nannini, retire tòt pour ru-pture de la botte

n po' dì più...) per dare vera-fi il massimo. Difatti Blom-

ipassa in testa subito dopoitarci un pezzo mentre, per la

neve, saltano tre prove di(anche la numero 11 che pure

stragrande maggioranza avevatermine). Buono per Bia-

che proprio sulla 11. provaMe l'unico errore di tutta la

: mette due ruote fuori strada ele una vita prima di riuscire are il controllo-stop. Su di lui,

su tut t i quelli bravi, veglia lone ed insieme alla prova salta

il successivo controllo dovela Lancia Totip del Jolly avreb-potuto scattare il fuori tempo.

.Gap, per il secondo ed ultimo•eak del lappone, la situazione èquesta 1. Blomqvist, 2. Ròhrl a«", 3. Mikkola a 4' 26", 4. Thé-rier a 10' 58", 5. Saby a 13' 29", 6.Darniche a 16' 47", 7. Bettega a16'42", 8. Alen a 18' 16", 9. Bia-sion a 20' e 7", 10. Andruet a 20'33",Dopi) quasi tre ore e mezzo di pro-^•utlu sembra ormai chiaro. Le

fi, neppure sfiorate da proble-sono imprendibili per ogni al-

:hina, le Renault non sono•e ed allora solo l'Audi Quat-di Darniche resta nel mirino

delle Lancia Rally. Meno male, perl'interesse generale, che la

Svezia-Germania va avanti al-

Avvicinamentoamaro per SONDILAAIX LES BAINS - Anacronistico ed i-nutile, il percorso di avvicinamentoriesce pur sempre a fare qualche «vitti-ma». Farne le spese, questa volta, è toc-cato ad un quintetto di equipaggi per iquali il Montecarlo '84 è finito in praticaprima di cominciare. Fra loro Bondil-Guyot partiti dal Principato e fermi pri-ma di Grasse, qualche decina di chilo-metri più in là, con l'albero di trasmis-sione della loro BMW 323 rotto. Già incrisi, in questo settore, Baroni, che dopoaver timbrato ad un controllo con 6' diritardo ha peggiorato la situazione pre-sentandosi a quello successivo con 47' dianticipo! Grossa paura, infine, per TerryKaby, tamponato dalle parti dì Parigi

R quattro prove dalla fine dellaBnata l'ultimo sorpasso. 3" ba-Ho a Ròhrl per sopravanzare nel-•ovvisoria Blomqvist mentre A-

len è salito al 6. posto davanti aBettegii e Darmene. Biasion ed An-H da parte loro, completano iH tcn» del momento. Sembra,

per un a t t i m o , che Alen possa spe-rare di larcela ad acchiappare SabyH un miraggio: ad una speciale

da Mmr.ccurlo fa esattamente quel-^B>? aveva fatto Biasion a Les^Hons, si inneva perdendo 16'Ha cacciano indietro, al 12. po-

sto. Sul porto monegasco davantial 121 superstiti c'è sempre il lun-go tedesco con 5h, 42' e 17", 2.Blomqust a 29", 3. Mikkola a 6'56", 4, Thérìer a 18' 00", 5. Saby a2fl'S7", 6. Bettega a 24' 38"," 7.

:he a 27' 36", 8. Biasion a

Quello d'importante che è successo

ps 1 Blomqvist è subito leader. Beauchef {Escort) abbandona e Piovani(Porsche) timbra al CO successivo con 8' di ritardo.

ps 2 Gran botto di Loubet (11.} che distrugge l'Alfetta; gara finita anche perla macchina gemella di Balas (14.) per problemi di iniezione e per laManta di Francia finita fuori strada. Una toccatine per Thérier.

ps 3 Prova annullata per soccorrere i coniugi Aymè (Porsche).

ps 4 Primo «scratch» ufficiale di Ròhrl con una Audi.

ps 5 Pessima scelta di gomme per Biasion ed Andruet che «pagano» sui 4'nei confronti di Bettega ed Alen (ed oltre 6' nei confronti di Ròhrl).Fuori strada Saporiti (Ascona 400). Grundel timbra con 3' di ritardo alCO.

ps 6 Ròhrl lascia una manciata di secondi per rimettere tutte e quattro leruote in strada. Ritiro per Nannini con la Ritmo che rompe il cambio,per Jouanny (Kadett) con un «uniball» rotto, per Hazard (Ritmo), Olivee Lousteau (Samba entrambi) per incidenti.

ps 7 Alen lascia dai 4 ai 5 minuti sul «plateau» del Burzet dopo essersiinnevato.

ps 10 Guai per Chatriot {R5 turbo) che sbaglia stada in prova speciale, tornaindietro, si accoda a Snobeck, esce di strada e da 12. si ritrova 21.assoluto.

ps 11-12-13 Annullate per troppa neve.

ps 14 Chauche ha problemi al cambio (verranno risolti solo 4 prove dopo) edil suo navigatore «paga» anche 18' al CO successivo.

ps 19 Alen mette due ruote nella neve alta e perde sui 16'. Carlsson (16.)rompe il motore della Mazda e abbandona.

ps 20 Prima della prova il navigatore di Speranza sbaglia e timbra con 12' diritardo!

ps 21 Bettega interrompe dopo 16 successi (a serie di vittorie Audi in provespeciali.

ps 22 Panciatici (Alfa GTV) abbandona per la rottura di un «uniball».

ps 23 Chauche (28.) abbandona con il cambio rotto. Alen arriva allo stop conla gomma posteriore destra forata. Snobeck (10.) finisce la prova inritardo per un'uscita e si ritira.

ps 24 Vola fuori Saby (5.) imitato subito da Chatriot (18.).

ps 25 Dopo la prova, al riordino di Montecarlo, ritirano la tabella ad Andruet(8.) escluso per aver aperto il cofano della Lancia nel parco-partenzela sera prima.

ps 26 Servia (9.) danneggia irrimediabilmente la Manta di Conrero in un'usci-ta di strada.

• MERCEDES. E slittato di un anno liani della Mercedes. Molto probabile, al-(soprattutto per aspettare l'omologazione lora, che Caneva finisca con il restaredella 190 quattro valvole) il programma con la Citroen per portare in gara la quat-rallistico imbastito dai concessìonari ita- tro ruote motrici.

3r50", 9. Andruet a 33' 15", 10.Snobeck a 37' 46".

BETTEGAvince due proveNeve, ancora neve, (quasi) sempreneve anche per il gran finale sulleAlpi Marittime, per le ultime diecifatiche, per i 100 messi meglio inclassifica. E se non c'è incertezzada vendere, a giustificare un esodoabbastanza massiccio di appassio-nati, ci pensa la presenza in gara ditutti i big partiti cinque giorni pri-ma da mezza Europa per il rallyd'apertura della stagione. Costrettia subire per tutto il percorso comu-ne, gli italiani, quelli in macchina,ma anche quelli ai bordi della stra-da, si scatenano al Col de la Mado-ne: Bettega interrompe la sequenzadi vittorie-Audi iniziata con la 1.speciale e vince bene davanti a Bia-sion. Alen è 3. per completare unquarto d'ora di gioia. Ma appena sifinisce su strade innevate parecchiola musica torna quella scontata delpercorso comune e Blomqvist, arri-vato in prima serata a 45" daRòhrl, torna dietro di un minuto.Inutile, comunque, la «notte delTurini» non lo è. Caso mai è nocivaper Saby, Chatriot e Snobeck cheescono di strada e dì gara troppopresto, per Andruet che viene e-spulso dai commissari sportivi perun fallo di quelli che, nel calcio,neppure valgono il cartellino gialloe'per Servia che solo per un attimosi gode la gioia dì stare fra i primidieci prima di andare a sbattere. Esoprattutto è lieta per Biasion cheappena passata la metà-tappa, allaripetizione del Col de la Madonedove Bettega rivince, passa in clas-sifica Darniche installandosi al 6.posto. Per il resto normale ammini-strazione, anche il va e vieni deldistacco fra i due di testa e il ritor-no nei dieci di Grundel, affiancatoal 9. posto in extremis dal solitoperfetto Salonen, «graziato», a boc-ce ferme, di 2' di penalità affibbia-tigli nella giornata di riposo per es-ser tornato in ritardo dal parco-as-sistenza.

Guido Rancati

ROMBO 27

Gr. A

DARNICHEtorna \\A

MONTECARLO - Chi, dopo l'ulti-mo Sanremo, lo aveva dato per irri-mediabilmente avviato sul viale deltramonto può ricredersi: BernardDarniche a Montecarlo ha fatto as-sai più che imporsi alla grande inGr. A finendo con un vantaggio, 12'e 14", di totale tranquillità nei con-fronti di un certamente non menoefficace Grundel. E proprio lo sve-dese della Volkswagen (ancora nel-la versione ad otto valvole da 180cavalli) è stato il primo leader digruppo precedendo, di appena unamanciata di secondi, il connaziona-le Carlsson con la Mazda e Loubetimpegnato, come un anno fa, conl'Alfetta. Il comando lo ha tenutoper 4 speciali prima di lasciare, conla complicità di 3' persi ad un CO,definitivamente a Darniche che daallora, sparito Loubet che ha di-strutto l'Alfetta, non ha fatto cheaumentare il proprio vantaggio tro-vando solo nel battagliare per l'altaclassifica gli stimoli giusti per se-guitare a tenere giù il piede (quasiguarito anche se dovrà subire pre-stissimo un'ultima operazione).Sparito anche Carlsson, è toccato aWarmbold il tentativo di contenere!a rimonta di Grundel: non ce l'hafatta, ma un 3. posto di gruppo nonsarà certo la Mazda a gettarlo via...Dietro, a tratti decisamente strepi-toso, Cudini con l'Alfasud e Mehtache deve aver trovato diversa la ne-ve francese da quella del Kiliman-jaro. Comunque, sempre buon pas-sista anche con i 120 cavallini dellaSubaru 4x4.

Adesso tuttia scuola BETTEGAPIANCAVALLO - II grussu risultato diBellega e Perissmot al Montecarlo rilan-cia ancor più la loro Scuola di guida sulghiaccio che è in programma dal 12 al17 febbraio prossimi. Per gli allievi, conuna cifra davvero contenuta (appena650.000 lire) sarà possibile dormire inun ottimo albergo, mangiare a pensionecompleta, prendere lezioni di sci sia dadiscesa che da fondo, fare ginnasticaogni mattina, superare un'opportuna vì-sita medica e naturalmente prendere le-zioni teoriche e pratiche di guida. Perquesto saranno a disposizione vetture diogni genere (una Lancia con motore acompressore volumetrico, una Fiat 124Spider, una Panda 4x4, una Ritmo 105 euna Fiat X-l/9 Gr.4) e a fine corso cisarà una gara tra gli allievi sulla apposi-ta pista ghiacciata nella zona della seg-giovia in pieno Piancavallo. Questo cor-so, interessante ed a «prezzo politico», èstato reso possibile dall'interessamentodell'AC Pordenone del Comune di Avia-no e naturalmente dall'Azienda di Sog-giorno deli'appassìonatìssimo Prodieri.

• ZANINI. Ormai sfumata la possibilitàdi avere una Lancia Rally, magari dalJolly Club, Antonio Zanini sarà con ogniprobabilità al via del Costa Brava conuna Nissan 240 affidatagli direttamentedalla Motor Iberica.

La guerra di gruppoGr. N

Con I'Audi80 Quattro

O arniche,oltre avincereil Gr. A

ha chiaritodi aver

ritrovatola formamigliore

Ancorasuccesso diun'Audi 80Quattro,questa voltain Gr. Ngrazie allabellaprovadi Bos

Hanno detto al «MONTE»_4 MECCANICI. Darniche ha sempre un humour incr

impegn 'andava,

. pre un humour incredibile, anche nei momenti piùimpegnati. Ad un certo punto, nell'ultima notte, a chi gli chiedeva comen i i|jt;y i imi. «u un uenu pur i LO, r ienuiuuid MUILB, a uni yn un i «uèva comeandava, rispondeva: «Faccio quello che posso, ma la mia auto va a 5 cilindrie i meccanici non hanno il tempo per sistemare il motore...». (L'Audi, varicordato, ha un motore 5 cilindri!).

• SORPRESA. Piombata in sala stampa la seconda notte di gara prima di partire perla Svezia, Michèle Mouton si è detta disinteressata alla gara, ma comunqueestremamente sorpresa per il modo di andare di Ròhrl. «Mai -:— ha aggiunto— avrei pensato che Walter potesse battere Stig sulla neve!».

. NUVOLA. A metà gara, quando ormai tutti erano rassegnati alla neve che continua-va a cadere proprio sulle speciali (e solo su quelle! in cui doveva passare ilrally, Kivimaki ha detto: «lo ormai non guardo più il radar, mi basta seguirela nuvola della neve che ci precede!».

. PUNTURE. Non perde occasione Darniche per punzecchiare (sempre ricambiato,comunque) Andruet. Così nessuna sorpresa nel sentirlo dichiarare: «II miotraguardo è quello di finire la gara davanti ad Andruet. Lui ha un Gr. B, iosolo un Gr. A...» o ancora: «Hanno squalificato Andruet perché ha aperto ilcofano in parco chiuso? Beh, il guaio non doveva essere grave se lui èriuscito a rimediare...».

. DESIDERI. Lo ha detto Jacques Foulon della Pirelli France prima della partenza delpercorso finale del Montecarlo: «Mi piacerebbe proprio che questa sera leAudi partissero con le Pirelli e le Lancia Rally con le Michelin...».

> SCELTE. Lo ha detto Bruno Saby dopo aver sbagliato a scegliere le gomme alBurzet: «Solitamente faccio di testa mia e sbaglio. Questa volta, invece, hovoluto dare retta a quelli della Michelin...!».

Lotta senzaSPERANZA

MONTECARLO - Tanto va la gattaai lardo... È quello che, a forza diandare all'attacco, è capitato aChauche. Incredibilmente 9. tempoassoluto nella prima speciale, ilfrancese dopo 5 prove aveva giàmesso insieme un vantaggio supe-riore ai 5' su Speranza, al momentosuo inseguitore più immediato, edopo altre 5 oltre 12' su Bos conun'Audì 80 Quattro. Poi, alla ps n.14, seri guai al cambio ed una vera«bambola» del navigatore lo hannomesso in ginocchio facendolo retrcedere in terza posizione a 6' dallostesso Bos ed a 3' da Jaussaud conuna R5 Alpine uguale alla sua. An-cora il cambio, infine, lo ha appie-dato nella notte finale. In compen-so, alla lunga, è risalito Chasseuil,non tanto da impensierire Bos, maquanto bastava per dare all'Alidi li-na doppietta in più.Per gli altri, invece, niente da farese non episodicamente. Così perSperanza, bravo a Montecarlo conla Ritmo come lo era statò con l'Al-fasud, ma messo (anche lui) in crisida una svista del copilota Fiori ecosì per i vari Hazard (fuori stradacon la Ritmo quando era 3. di grup-po), Nannini (fermo con il cambiobloccato quando cominciavaprendere gusto ad andare sulla ne-ve) e Lancia (obbligato a rallentareil ritmo per non compromettere unarrivo monegasco).

• SPERANZA. Non fosse bastato unnumero di partenza tanto infelice, il 226,a complicare la vita al Montecarlo a Ste-fano Speranza, è arrivata in extremìs an-che la notizia che Volta non avrebbe po-tuto fornirgli come previsto l'assistenzain gara. Cosi l'unico aiuto glielo ha forni-to Orlando Padovani improvvisatosi an-che meccanico!

• DESSI. Sia pure fuori tempo massi-mo Mare Dessi ce l'ha fatta a vincere unascommessa fatta con se stesso: portarealla fine del percorso comune la sua Peu-geot 504 (con 180.000 chilometri sulgroppone!). Avrebbe potuto anche entrarenei 100 ammessi al gran finale mone-gasco se un'uscita di strada non gli fossecostata più di 30' di ritardo ad un CO.

• CONSIGLI. Visto che Noberascostava prendendoci gusto a guidare sullaneve la Beta con la quale insieme a luistavano facendo da ricognitori per Alen,Valtaharju lo ha subito redarguito spie-gandogli che «Invece di fermarci e vederpassare Markku su questa prova è megliose arriviamo alla partenza per consegnar-gli le note corrette!».

Con queste gommela vittoria MICHELINMONTECARLO - Grandi domi-natori del Monte '84 sono stati,ovviamente, anche quelli dellaMichelin. La Casa francese erapresente al rally con una veraflotta di camion, 50 persone diservizio e 8000 gomme. Il ser-vizio comprendeva anche unatroupe di ricognitori che davaconsigli per la scelta dei varitipi di gomme. Queste erano didue tipi, racing e neve cosìspecializzate:

RACING NEVEfondo secco S4, neve 100% C1S5 e S10 eC3fondo umido T1 e neve 70% A1T2 e A3fondo bagnato P1 neve 30% A2verglas VI

NB. La gamma si riferisce a co-perture TRX, quelle usate dalleCase ufficiali

28 ROMBO

52. RALLY DI MONTECARLO4 DATA-. 22-27 gennaio 1 984* ORGANIZZAZIONE: A.C. Montecarlo 23. Ed Albert 1. - Monacot PERCORSO: un avvicinamento da 8 città europee (di circa 1200 km)poi due tappe per 2386 km con 30 prove speciali (4 annullate) per 661,680 km4 CONDIZIONI CLIMATICHE: bufere d neve o pioggia quasi costante-

, mentej « I LEADER SUCCESSIVI: Blomqvist da ps 1 a ps 7, Ròhrl ps 8,! Blomqvist da ps 9 a ps 16, Ròhrl da ps 1 7 a ps 30

+ MEDIA DEL VINCITORE: Ròhrl media 74,560 kmh! « L'ALBO D'ORO: 1983 Ròhrl-Geistdorfer (Lancia Rally) 1982 Ròhrl-

Geistdorfer (Opel Ascona 400), 1981 Ragnotti-Andriè (R5 Turbo), 1980Ròhrl-Geistdorfer (Fiat 131 Abarth), 1979 Darniche-Mahè (Lancia Stratos)ecc,IL PROSSIMO APPUNTAMENTO: Rally di Svezia - 10-12 febbraio

, 1983 - Nel 1983 Mikkola-Hertz (Audi Quattro).

1 VINCITORI DELLE SPECIALI 1 •••••H

1 2 3 4 5 6

Brl 15 5 4 - 1 -

| Blomqvist 9 10 3 2 - 1

Bettega 2 - 2 5 2 4 %%Vtf jBHp^ ^

Mikkola - 5 2 3 1 2

Alen - 4 5 2 2 5 3U|||IH ,.

Biasion - 1 1 - 3 3 . **Hj£ r-* :

Therier - 1 - 10 1 3 J»>, ^*vl

Salonen — — 1 1 — 1 ji :-^- TjBB

[ Darmene — — 1 ^ 3 2 RlW^Hk ~^ l

Saby - - 2 8 2 LiSHbk^Jfcfch

CLASSIFICA FINALE (209 partiti, 75 arrivati, 121 classificati)

1. Ròhrl-Geistdorfer AL di Quattro B D 8.52'29"2. Blomqvist-Cederberg Audi Quattro B S a V13"3. Mikkola-Hertz Audi Quattro B SF/S a 12'40"4. Thérier-Vial Renault R5 T B F a 24'24'5. Bettega-Perissinot Lancia Rally B I a 29' 12"6. Biasion-Siviero Lancia Rally B 1 a 37'2U"7. Darniche-Mahè Audi 80 Quattro A F a 40'10"8. Alen-Kivimaki Lancia Rally B SF a 43'36"9. Grundel-Diekmann VW Golf GTi A S/A a 52'24"'

10. Salonen-Harjanne N ssan 240 RS B SF a 52'24"

ALTRI CLASSIFICATI: ...19. Bos-Leuvrey (Audi 80 Quattro) 1. Gr. N, ... 22.Sillankorva-Nieminen (Mazda 323) 1. Coppa Dame, ...33. Speranza-Fiori (Ritmo130), ...36. Piovani-Barucco (Porsche SO, ...56. Lancia-Bertaglia (Ritmo 130),..74. Pasqua-Silvestri (Ritmo 125).

Andruet — — ~ 1 2 1 Bel debutto a Montecarlo per la Sillankorva, la destra} prima tra le

• ChatriOt — — — — 1 1 A fine debut for Sillankorva at Montecar

Per che cosa andrà ricordato\ Per la quarta vittoria di Ròhrl che adesso raggiunge Munari1 e Trevoux in quanto a record di successi in questi rally1 ^ Per la prima vittoria dell'Audi in questa gara

f Per la neve ovunque come da vent'anni non si ricordava4 Per il debutto di Biasion nel giro mondiale fuori dal Sanremo

1 t Per la prima apparizione in questa gara dell'asso indo-africa-[ no Shekar Mehta

4 Per la prima volta di un mondiale senza Gr. 2 e Gr. 41 ^ Per l'arrivo ex-aequo tra Grundel e Salonen con il 9. posto asse-1 segnato a Grundel grazie al miglior temponella prova discriminante

t PROVE. Mentre il rally di Montecarlo « ANDRUET. Niente Costa Brava perJ si consumava, a poca distanza dal Prin- Jean Claude Andruet che proprio alla par-1 cipato la Peugeot continuava i suoi test lenza del Montecarlo ha saputo da Char-

con la 205 Turbo 16. Su una strada a- donnei che lo sponsor Pioneer si è tiratostallata (che ricorda molto la Corsica) indietro all'ultimo momento aprendo undalle parti di Aix-en-Provence, Nicolas ha notevole buco nel budget della squadramesso sotto torchio la 4x4 francese con cui programmi '84 sono in alto mare,risultati a suo dire soddisfacenti.

' « CAS. L'ultima trovata dei poliziotti * °-!"- ITALIA- Sempre (P"J) m alto(ranrpsi npr vpssarp nuhhlirn o aHdptti ai mare '' Pr°gramma 84 della Opel Italia-

- o a|PM S PèU ? Yusfd" a' "a- D™'™»«' Da™ Cerrato(< che anco:lacrimocieni Ne sono stati vittime anche ra non a flrmato nessun contratto, potràmolti fotografi sulla speciale del Burzet tentare l'avventura europea con una Man-

' allontanati con guesto sistema dopo ore ta-Conrem visto che da Roma insistonodi aooostamento per una Palpazione esclusivamente i-

taliana «spinta» insistentemente dai con-« COSTA BLANCA. Nome nuovo per cessionari che non credono molto nel ri-

| il Rally Race che, a partire da quest'an- torno pubblicitario del Campionato conti-! no, si chiamerà Costa Bianca. 39 le prove nentale. Senza contare che in Germania

speciali previste, tutte su asfalto e suddi- non sembrano ancora aver digerito lovise in due tappe. La gara partirà da Ali- «sgarbo» del 1982 quando «Tony» si im-

Icanle sabato 17 marzo nel pomeriggio pose davanti a McRae ed alla Ascona-per concludersi lunedì 19 intorno alle 9. Rothmans...

Io, first among thè ladiesorva, première entre les datnes

Classifica 1

Marche 1 1 £

Audi 18

Renault 12

Lancia 10

Volkswagen 9 ,

Missan 2

Classifica 1 iMondiale a .5 £Piloti Ì l i

Ròhrl 20

Blomqvist 1 5

Mikkola 12

Thérier 10

Bettega 8

Biasion 6

Darniche 4

Alen 3

Grundel 2

Salonen 1

1 PRINCIPALI RITIRI

chi quando perché

Loubet ps 2 incidente

Balas ps 2 iniezione

Francia ps 2 incidente

Saporiti ps 5 incidente

Nannini ps 6 cambio

Carlsson ps 19 motore

Pianciaticci ps 22 sospensione

Snobeck ps 23 incidente

Saby ps 24 incidente

Chatriot ps 24 incidente

Servia ps 26 incidente

. , ! i 1 * 1S 3 < 7. < ° f, ù i f

18

12

10

9

2

! I ì ! f I Ì f M20

15

12

10

8

6

4

3

2

1

«MONTE» è stato anche...

incredibile

Nevicata a...ciel sereno

MONTECARLO - Dopo il disastro delle primedue speciali tutte di neve e la rabbia per l'an-nullamento della terza dove Alen (col cambiogomme...) aveva battuto tutti. Cesare Fiorio vo-leva il riscatto a tutti i costi sulla classica Mou-linon-Antraigues. I ricognitori avevano segnala-to il fondo completamente sgombro da neve,ma lui, assieme ad Arnaldo Bernacchini, avevavoluto sincerarsene di persona per tentare dav-vero il colpaccio.In e f fe t t i proprio in cima al colle, nel punto più

' 'alto, c'era appena un po' di brina, ma il fondoruvido dell'asfalto rendeva questa presenza benpoco preoccupante. In ciclo le stelle brillavano

'

assurdo

a Fiorio già veniva l'acquolina in bocca...due italiani sono rimasti in prova sino all'ulti-mo momento, poi, tranquilli, si sono portatiall'assistenza consigliando ai piloti di metteregomme sliks. II collegamento via radio con unapostazione in mezzo alla prova confermava ilfondo asciutto e le stelle in ciclo.I piloti Martini hanno calzato con tranquillitàle loro slik, poi è arrivato Biasion che, perpru-denta, ha messo le Montecarlo da pioggia. Lascelta di Biasion veniva presa in esame daglialtri e, una dopo l'altra, anche le tre 037 uffi-ciali si allineavano al via con le Montecarlo.Al momento di partire per la speciale, però, ipiloti venivano fatti attendere perché c'era pub-blico sul percorso. Una sosta di una ventina diminuti mentre, via radio, dalla postazione in-termedia, arrivava una comunicazione preoccu-pata. Diceva che il ciclo continuava ad esserestellato, ma tutta la strada stava coprendosi dineve portata dal vento. Si pensava solo ad unbreve tratto, invece lo stesso si andava verifi-cando per tutti i venti chilometri della speciale.Le Lancia partivano piene di sconforto (con leslik nemmeno sarebbero uscite dalla prova)mentre Fiorio non credeva ai suoi occhi. Purcon il cielo sereno la strada continuava ad im-biancarsi.

Il rally era ancora all'inizio, ma adesso eradavvero già finito...

Gara tutta da dimenticare per AndruetA race to forget for Andruet

Course toute a oublìer pour Andruet

La beffadi ANDRUET

MONTECARLO - Ore 21 e 40: sul porto diMonaco, proprio dietro la piscina, il parco par-tenze comincia ad essere in fermento. Fra icento in attesa di cominciare l'ultima faticaBiasion e Andruet sono in stato di agitazionecon le rispettive Lancia-Rally che non voglionosaperne di mettersi in moto. Se per Micky lacosa si risolve felicemente dopo qualche atti-mo, per Jean-Claude l'operazione è più laborio-sa: visto che con... le buone non c'è niente dafare, Andruet chiede al commissario se Crestopuò dare un'occhiata nel cofano. Gli rispondedi sì ed il navigatore armeggia qualche momen-to con i f i l i finché la 037 comincia a ruggire.Tutto a posto, almeno in apparenza.Ore 5 e 38: Cresto consegna regolarmente latabella di marcia all'ingresso del parco-neutra-lizzazione davanti al Casinò ed insieme ad An-druet approfitta della sosta per far colazione al

Un'assistenza Lancia sotto fa neveA Lancia servicing under thè snow

Une assistence Lancia sous la neige

. . , Ì .Ore 6 e 30: Cresto va a ritirare la nuova tabellae viene a sapere che ì commissari sportivi han-no deciso di metterli fuori gara per aver apertoil cofano della macchina in parco chiuso.«Cavallo pazzo» commenta così: «Con o senzasqualifica il mìo Montecarlo resta una gara incui non ho certo brillato ma quello che miindispone è che mi abbiano assicurato chetutto ciò che stavamo facendo era regolare e,soprattutto, che abbiano poi atteso 5 provespeciali per annunciarmi le loro decisioni.Ma ci pensate? Se fossi morto nel frattempomi avrebbero affibbiato una squalifica postu-ma!».Povero Andruet: a quarant'anni, con tante .sta-gioni di gare sulle spalle, ancora non sa cheper ogni collegio di commissari sportivi che sirispetti quelle dalle 22 alla mezzanotte sono leore destinate a gustare i piatti della più raffina-ta cucina francese...Ore 7 e 30: scade l'ora regolamentare senza chela Lancia presenti il preavviso di appello controla decisione di squalificare Andruet. Un appelloche, secondo l'avv. Causo, avrebbe avuto buoneprobabilità di essere accettato provocando diconseguenza l'invalidamento di tutto il rally.Ed è proprio quello che nessuno in Lancia vole-va provocare.

amaro

Ucciso dauna transenna

GROSPIERRE - È un Guy Chasseuil chiara- Imente stravolto quello che arriva a/ parco chili- Iso nel 1 ' Ardeche dopo cinque speciali . L' inci- Idente che lo ha visto involontario pToiagoTitóia •e che è costato la vita al ventenne Fredric Dee- I

^

e ce c o s a o a va a ventennelon, riducendo anche in fin di vitne Murielle Bonniot, ha lasciato il segno nelvecchio campione che non vuoi parlare connessuno, non se la sente proprio. La gravita delfatto lo ha svuotato: chiede solo che gli permet-tano di abbandonare la gara, ma i suoi amicisono del parere contrario. Insistono a ripetergliche non ha nessun motivo per sentirsene re-sponsabile (il che è assolutamente vero) e chedeve continuare ad ogni costo.L'incidente si è verificato verso la fine dellaprova di St. Jean en Royans, in un tornante indiscesa. Chasseuil accortosi di arrivare un po'troppo «lungo» ha fatto l'unica cosa possibile:ha messo l'Audi di traverso per ridurre la velo-cità e riuscire a girare. L'operazione è riuscitae difatti il muso della 80 Quattro sì è inseritonel tornante ma la coda ha urtato contro unatransenna piazzata per contenere il pubblico. IUna toccata come tante ma il parigino ha volu-to fermarsi per assicurarsi che nessuno avesseriportato danni ripartendo solo dopo aver vistoun gendarme rialzarsi preoccupato solo discrollarsi un po' di neve di dosso. Invece labarriera, saltando in aria, ha colpito violente-mente alla gola un ragazzo uccidendolo sul col-po.E questo quando già da qualche minuto a St.Jean en Royans, dove una quarantina di chilo-metri prima iniziava la prova, erano state so-spese le partenze per soccorrere Brigitte Ayme,ferita nella Porsche guidata dal marito dopouna brutta uscita di strada...

Chasseuil: un gran rally guastato dal drammaChasseuil: a great rally spoiled by tragedy

Chasseuil: un grand rallye abìmé par le drame

30 ROMBO

segue a pag. 75

fotocolors PHOTO 4

In LANCIA una «pistola speciale»permette cambio-gomme record

1 MONTECARLO - Nuovo record dei meccanici' Lancia nella sostituzione delle gomme in prova

speciale. L'esperimento, già tentato con succes-I so un anno fa, è stalo ripetuto nella prova di

St. Jeans en Royans che presentava due bendistinte condizioni di fondo stradale: asfalto so-lo umido per i primi 14 km e neve per i restanti26 km. Alen, Andruet e Bettega sono partiti inracing prendendo subito un buon vantaggio neiconfronti della concorrenza (Alen è arrivato al«pit-stop» con 40" di vantaggio su RÒhrl e Bet-lega con 20" su Blomqvist) e l'operazione gom-me (tutte e quattro, questa volta, su tutte e trele macchine) diretta da Ninni Russo ed effet-tuata da Rino Buschlazzo, Paolo Dal Sasso edun paio di «gommisti» con l'ausilio tecnologicodi una specialissima pistola in grado di svitare

contemporaneamente tutti i bulloni di ciascunaruota e di un cricco rapido come quelli usati inpista è stata sorprendentemente veloce: 46" perBettega, 53" per Alen ed 1' 04" per Andruet!Più diff ici le dire esattamente quali siano stati ivantaggi reali della cosa. A dare retta ai tempiannunciati dai monitor in sala stampa Alen a-vrebbe concluso la prova con 59" di ritardorispetto a Ròhrl, comunque decisamente infe-riore a quello medio delle altre prove del per-corso comune, ma in realtà c'è stato un clamo-roso errore di cronometraggio a danno di Alenin quanto è stato proprio Alen il più veloceuscendo dalla prova stessa davanti a Ròhrl,partito 1 ' prima. Discussioni ad ogni modopiuttosto accademìche: la speciale è stata infat-ti annullata!

// cambio gomme poteva essere veramentel'arma in più della Lancia. A St. Jean enRoyans. dove è stato tentato è andato benissi-mo. Ecco (in alto) Ròhrl che arriva già braccatoda Alen che l'ha raggiunto in appena 12 km.Alen poi cambierà le gomme in una quaranti-na di secondi e riacciufferà, sorpassandolo,Ròhrl! Sopra Dal Sasso con in mano una dellespeciali pistole calamitate a cinque chiavi as-sieme comandate da un maxi-compressore sulfurgone specialmente attrezzato. I piloti a bor-do non hanno mai spento il motore, come inF.1...Jyre change cou/d really bave been Lancia's extra wea-pon. At St. Jean en Royans, where they attempted it,ali went well. Here's Ròhrl (top) arriving hunted byAlen who reached him in just 12 kms. Then Alen hadhls tyres changed in about 40" and caughl Ròhrl againovertaking him! Above Dal Sasso holding one of thèspecial magnetic pistols wìth ft've keys together drivenby a maxi-charqer on thè van purposely eguìpped.

ROMBO 31

Povero rallycon queste «dirette»!La RAI, come sapete, «gestisce» Telemontecarlo, «sottratta» all'asta «priva- .ta» per evitare che un Berlusconi o chi altro potesse aver modo di Tatti (6 misfatti) al Videoutilizzare l'uso del satellite internazionale, che come è noto riserverà lesue ((forniture» dì segnali solo a una televisione nazionale per ogni Paese.Perciò a Telemontecarlo, in «affitto», RAI, i mezzi non mancano. E latelevisione di Stato adopera quest'antenna anche per riciclare i suoivecchi programmi e soprattutto per poter ospitare pubblicità a ritmoindiscriminato, come fanno le private, che non possono godere del cano-ne.In compenso i servizi sono andati peggiorando da quando la gestionedella rete fa capo a Europa I nella emittente in francese. Trasmissioni erubriche, che una volta cercavano almeno di utilizzare al meglio tutte leidee buone {delle altre emittenti minori italiane), sono ora mandate inonda in chiara defaillance di qualità, se si fa il paragone con i servizidiffusi in francese.Una prova clamorosa si è avuta in occasione della conclamata DIRETTAper iì rally di Montecarlo, organizzata nella sempre famosa «notte delTurinì» giovedì scorso dopo le 24. Una sola telecamera, piazzata in vettaal colle, faticava ad inquadrare le macchine in controllata acrobazia sullaneve, con i vuoti di passaggi riempiti da immandabili spot pubblicitari, ingenere messi in onda nei momenti più delicati, specie da quelle emittentiitaliane ricollegate, come la TRB di Bologna, che hanno fatto letteralmen-te scempio della telecronaca con interruzioni indiscriminate.Poi ci hanno pensato i «conduttori» nello studio (al calduccio) di Monte-carlo a rendere ancora più noioso il già difficile impegno di mandare inonda passaggi di rallies, che non sono certo fatti per mantenere vivol'interesse del telesoettatore, con i troppi momenti di stallo.

Meglio...le radio!

ITALIA!

Le considerazioni che Ronco eMorosini riuscivano a strappare ase stessi e agli ospiti in studio,Cinotto e la Borghi, erano piùpreoccupate di appagare glisponsor del settore, che a crearesuspense e spiegare situazionisotto ripresa diretta. E dopo un'o-ra di diretta non sono riuscitinemmeno a dare i risultati delleLancia, che contemporaneamen-te Se radio stavano già diffonden-do.

Non si tratta solo di un'occasioneperduta, ma di un cattivo servizioreso ai rallies, perché il telespet-tatore non fanatico concluderà:se questo è il rallysmo, si capisceperché la F.1 appaga più dì tuttie perché anche la Mille Miglia dibuona memoria riusciva a esserequalcosa di ben diverso, anchese si trattava di aspettare ore pervedere una macchina sfrecciareper pochi secondi. Ma lì eranotanti a correre, con suspense an-che nelle singole classi e non co-me al Montecarlo visto dal Turini,quando passati i primi dieci c'erapoco altro da entusiasmarsi... co-me avveniva negli anni ruggenti,mìllemiglieschi, anche affidati al-la sola radio. (Ma i radiocronistidi allora alla Mario Ferretti nonerano solo le saccenti «voci bian-che» di oggi, scodellate da RAI &consociate).

I M ITALIA DA

PARLO ITALIANOE OCMl \JOLTAMi CHIEDONOSEMI SENTTOITALIANO.~

CAROIO \II \JOIK) ITALIA

CIWQUANJT'AMKJl,MI SEWTO ITALIANOe. ANCORA SA\O

.SE HO MMSTUDIATO

L' ITALI AMO.. ,

Grazie,sponsor

Certe volte viene rabbia nel vederecome certi sponsor, che sciupanocentinaia di milioni nelle corse auto-mobilistìche, non sanno mettere afrutto il proprio investimento. Anzi,quasi se ne vergognano e non lo sot-tolineano con lì più opportuno riferi-mento. Perciò quando {raramente}accade che un servizio marketing &PR di una società sponsorìzzatricesappia ben valorizzare e sottolineareil suo impegno sportivo e reclamisti-co, almeno una citazione (fosse pureenfatica) se la merita. È i! caso dellaSABA Italia che, una volta deciso dientrare nei rallies, non si «vergogna»della scelta e ogni occasione è op-portuna per riproporre l'iniziativa chel'azienda sostiene. Così, non solo conposter, diffusioni di foto e comunica-to stampa, viene appoggiato il pro-gramma rallystico, ma fotocolor co-me questi sopra inseriti nell'immagi-ne video dei propri televisori a colori,figurano tutti con vetture da ralliesdel team SABA nel video.

• PROCESSI. Dicono che in feb-braio, in occasione del meeting scia-torio del Sestrière con i piloti (e gior-nalisti) del circo F.1, ci sarà uno spe-ciale «Processo del Lunedì» sullabenzina in overdose del turbo mon-diale BMW. Sarà questo il tema del-l'udienza biscardiana sulla Rete 3 o ilsolito «bla-bla-bla» sulla pericolositàdelle corse?