Alessandro Mazzola 1. E Guinizelli MAGGIO 2O11

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Alessandro Mazzola 1. E Guinizelli MAGGIO 2O11 Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Daniel Pennac NOVIT À

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Alessandro Mazzola 1. E Guinizelli

MAGGIO 2O11

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.

Daniel Pennac

NOVIT À

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NARRATIVASusan Abulhawa, Ogni mattina a Jenin, Feltrinelli 2011 (N.ABUL, i.64474)

Un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il "Cacciatore di aquiloni" ha fatto per l'Afghanistan. Racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

Simonetta Agnello Hornby, Un filo d'olio, Sellerio 2011 (N.AGNE Diari e memorie, i.64460)

"Da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna Maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella Chiara; nonostante da quarant'anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a Mose - la nostra campagna - e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia Teresa. [...] L'idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d'epoca e alcune pagine "narrative" per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma". Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall'uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà Novecento. Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell'eterno presente della vita.

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Katie Alender, Le cattive ragazze non muoiono mai, Newton Compton editori 2011 (N.ALEN Giallo, i.64429)Tahmima Anam, Il suono del respiro e della preghiera, Garzanti 2011 (N.AMAN, i.64475)

Bangladesh, 1984. Maya preme il viso contro il finestrino del vecchio treno sbuffante. Il binario della stazione di Dacca è invaso dalle urla dei ragazzini che vendono bibite fresche. Sono passati molti anni dalla fine della guerra d'indipendenza dal Pakistan. Anni in cui Maya ha lottato per la sua terra, salvando centinaia di vite in un piccolo ospedale di campagna. Adesso il paese è dominato da una dittatura e la parola d'ordine è dimenticare: tutti fingono che niente sia successo e che il sangue di migliaia di vittime innocenti non ha impregnato la polvere delle strade. Eppure Maya non riesce a togliersi dalla mente l'odore della rabbia e dei libri incendiati. Ma ora che sua cognata è morta è venuto il momento di tornare nella casa della sua infanzia. È il suo posto anche se tutto è diverso. Sohail, suo fratello, è un estraneo per lei. Ha bruciato tutti i suoi libri tranne il Corano, è diventato un fanatico e ha iniziato a predicare, seguito da folle di credenti che lo venerano come un musulmano esemplare. Ma dietro le sbarre della prigione spirituale che suo fratello ha costruito nella loro casa, Maya vede risplendere due tristi occhi grigi. Sono quelli del piccolo Zaid, figlio di Sohail, che cresce abbandonato a sé stesso, privo di cure, amore e di qualsiasi tipo di educazione, proibiti dal fanatismo religioso del padre. Per salvarlo, Maya deve trovare la forza di ribellarsi e tornare a lottare per una libertà che adesso sembra solo un ricordo troppo lontano.

Aharon Appelfeld, L'amore, d'improvviso, Guanda 2011 (N.APPE, i.64417)

Negli anni 70, in Israele, l'anziano Ernest Blumenfeld sta lavorando a un nuovo libro e la scrittura è l'occasione per rivedere il suo passato, la sua giovinezza profondamente radicata nella storia politica del XX secolo. Affiliato alla Lega dei giovani comunisti nella sua città natale di Czemowitz, Blumenfeld partecipa a numerose azioni contro gli ebrei ("La fedeltà al Partito e l'ostilità che nutriva per i membri della sua tribù si erano intrecciate"), entra in seguito nell'Armata Rossa e viene inviato al fronte. Dopo il congedo, fugge in Italia, da dove raggiunge Israele. Accanto a Blumenfeld ormai anziano c'è Irina, una giovane donna che lo assiste, un po' governante, un po' segreteria. A lei l'uomo rivolge l'ultimo anelito di passione platonica. Uno scrittore all'autunno dell'esistenza, una ragazza devota: l'idillio non è nuovo. Da dove viene allora lo shock che procura questo romanzo? Al di là dell'apparente banalità, Aharon Appelfeld dà a questa trama una grandezza biblica, poiché l'incontro di Ernest e di Irena è un avvenimento che li supera, diviene la rivelazione che permette a ciascuno di accedere al senso più recondito della propria esistenza, divenuto infine decifrabile. Una vita politica scritta nella storia, quella di un secolo segnato dal totalitarismo e dalla distruzione dell'identità ebraica.

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David Baldacci, False accuse, Mondadori 2011 (N.BALD Giallo, i.64891)Eraldo Baldini, L'Uomo Nero e la bicicletta blu, Einaudi 2011 (N.BALD, i.64937)

Il fratellino furbo riesce sempre a fargli fare brutta figura. Il papà vende bestiame e sogna Marilyn, ma affari non ne fa. Il nonno, reduce di guerra, ha sempre il fucile in mano. La mamma sforna crostate buonissime e riesce a far vivere con dignità la famiglia sempre più povera. Lui vive in un mare di storie e inventa mille lavori per comprarsi un giorno l'oggetto dei suoi sogni. Poi arriva Allegra, bella e diversa, e Gigi sente finalmente che anche lui può conquistare la Luna... La bellezza e l'amore, il male e il dolore irrompono insieme nella sua vita. E quel meraviglioso 1963 diventa l'anno in cui tutto cambia. Per sempre. Un romanzo che svela il passaggio misterioso e crudele dalla luce dorata dell'infanzia, come una porta che si chiude. E insieme ne mantiene lo splendore.

Anjali Banerjee, La libreria dei nuovi inizi, Rizzoli 2011 (N.BANE, i.64877)

C'è una vecchia libreria, a Shelter Island, dove ad aggirarsi in cerca di compagnia e buone letture non sono solo gli affezionati clienti. Qui, tra stanze in penombra, riccioli di polvere e parquet scricchiolanti, i libri hanno davvero un'anima e, quasi godessero di vita propria, sanno farsi scegliere dal lettore giusto al momento giusto... Che non si tratti di una libreria come le altre Jasmine lo capisce subito: in fuga da Los Angeles e da un ex marito che le ha spezzato il cuore, non si aspetta certo che ad accoglierla, accanto all'eccentrica Zia Ruma, siano gli spiriti della Grande Letteratura. E quando la zia parte, affidando proprio a lei la guida del negozio, saranno Shakespeare ed Edgar Allan Poe a svelarle a poco a poco i segreti del mestiere. E se Beatrix Potter la aiuterà a sedare orde di bambini scatenati e Julia Child le consentirà di accontentare anche le signore più esigenti in cucina, come potrà Jasmine resistere alle suadenti parole di Neruda, deciso, a quanto pare, a spingerla tra le braccia di un affascinante sconosciuto? "La libreria dei nuovi inizi" è una commedia romantica, e insieme un omaggio lieve e incantato al potere della letteratura. Perché in un buon libro c'è tutto: le emozioni, gli incontri e le risposte che possono anche cambiarci la vita.

Barbara Baraldi, La bambola dagli occhi di cristallo, Castelvecchi 2011 (N.BARA Giallo, i.64862)James Barclay, Il sortilegio del corvo, Editrice Nord 2011 (N.BARC Fantasy, i.64978)

Ferdinando Camon, La mia stirpe, Garzanti 2011 (N.CAMO, i.64969) Domenica, una telefonata nella notte. Quaranta chilometri verso l'ospedale più vicino: "Ci sono tutti. Il grande vecchio disteso a letto, i miei fratelli dritti in piedi". Tra presente e memoria, tra storia e attualità, tra dialetto e Skype, è l'avvicendarsi delle generazioni: il padre, i figli, le nipotine, disperse tra Los Angeles, Manchester e Verona. È il passaggio da una società

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contadina e povera, un paese che ha sofferto due guerre mondiali, a una società apparentemente sazia ma ingiusta. E inquieta. Da una cultura cristiana e cattolica, intrisa dei valori religiosi, a una società dove il tuo vicino d'ospedale è un islamico, e infermieri e badanti: arrivano dall'Est Europa - o magari dall'Africa o dall'Estremo Oriente. Raccontando la quotidianità e i sentimenti familiari con lo sguardo e le parole del grande scrittore, Ferdinando Camon ci aiuta a capire il nostro paesaggio umano e psichico, e ci obbliga a chiederci dove stiamo andando.

Alessandro Bertante, Nina dei lupi, Marsilio 2011 (N.BERT, i.64882)Il cielo muta di colore. Ogni mattina macchie viola e rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio c'è il ruscello e oltre ancora ci sono i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi madre e padre durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni a Piedimulo. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Affiancata da personaggi leggendari, Nina sarà costretta a crescere in fretta, affrontando un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana. torna Alessandro Bertante con una storia di terra e ghiaccio, magia e spirito, che regola i conti con la modernità rinnovandone l'immaginario apocalittico.

Laurent Binet, HhhH: il cervello di Himmler si chiama Heydrich, Einaudi 2011 (N.BINE Storico, i.64836)

La storia che viene qui raccontata è una storia nota. Apparentemente nota: l'attentato a Heydrich del 27 maggio 1942. In realtà, la sensazione è quella di leggerla per la prima volta, in tutta la sua trascinante forza narrativa e nella sua drammatica verità documentaria. Il primo protagonista della storia è Reynard Heydrich, il braccio destro di Himmler, l'ideatore, nel gennaio del 1942 della Soluzione finale, lo sterminio sistematico degli ebrei. Heydrich è gerarca più spietato del Terzo Reich, il macellaio di Praga, la bestia bionda. L'uomo dall'infanzia problematica, segnata da due traumi: da una parte la voce stridula e l'aspetto effeminato che gli valsero l'appellativo di capra, e dall'altra il mistero di una presenza ebraica all'interno della sua famiglia. Ben presto il giovane Heydrich comincia a trasformarsi nell'incarnazione del ariano, ammirato da Hitler per la ferocia e per l'efficacia delle sue azioni. In rapida ascesa politica Heydrich arriva al vertice del Protettorato di Boemia e Moravia, dove si dedica allo sterminio degli ebrei e di tutti gli oppositori al regime. Ma da Londra, città in cui il governo ceco è stato esiliato, parte contro di lui l'offensiva della Resistenza che culminerà nell'Operazione Antropoide. I protagonisti indiscussi diventano allora due: i paracadutisti Jozef Gabcik e Jan Kubis, uno slovacco e l'altro ceco, ai quali viene affidato l'incarico dell'esecuzione.

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Sarah Blake, L'ultima lettera, Mondadori 2011 (N.BLAK Storico, i.64879)

È il 1940 e la Seconda guerra mondiale sta dilagando nell'Europa intera. Mentre le bombe cadono su Londra, una voce attraversa l'oceano: è quella di Frankie Bard, giovane e audace reporter americana, che rischiando in prima persona decide di raccontare il conflitto dalla sua postazione radiofonica, portandolo così nelle case dei suoi connazionali. Ad ascoltarla a Franklin, una cittadina sulla costa del Massachusetts, ci sono tra gli altri Iris e Emma. Iris è una donna sola un po' eccentrica e sognatrice a capo dell'ufficio postale, che si sente in qualche modo responsabile e custode discreta dei destini altrui, convinta che nella corrispondenza si intreccino i fili delle vite delle persone. Emma, giovane sposa del medico condotto, invece non desidera altro che un futuro luminoso fatto di bambini e affetti familiari. Quando però suo marito, sconvolto per la morte di una paziente di cui si ritiene responsabile, decide di partire come volontario per lavorare in un ospedale di Londra, lei non può fare altro che attendere impotente giorno dopo giorno una sua lettera e il suo ritorno a casa. Sullo sfondo di un'Europa lacerata dalle persecuzioni naziste e martoriata dai bombardamenti, e di un'America ancora al sicuro dal dramma epocale che si sta compiendo dall'altra parte dell'oceano, in un mondo in cui le notizie viaggiano per posta, con il rischio di non giungere mai, è proprio una lettera a segnare le vite delle tre donne, legandone indissolubilmente i destini.

Enrico Brizzi, Gli psicoatleti, Dalai 2011 (N.BRIZ, i.64898)Intenzionati a celebrare degnamente i centocinquant'anni dell'Unità nazionale, quattro amici si portano in Alto Adige per intraprendere un grande viaggio a piedi alla volta della Sicilia. Il gruppo procede lungo strade e sentieri della provincia italiana, capaci di portare in dono volti, storie e accenti sempre diversi, e intanto fioriscono i segnali che indicano come inevitabile un appuntamento fatale al quale i nostri sarebbero lieti di sottrarsi. Sponsor dell'iniziativa è la rediviva Società Nazionale di Psicoatletica, la più antica organizzazione del Paese consacrata ai viaggi a piedi; la storia dei conflitti che hanno lacerato nei decenni la società, e l'Italia stessa, finirà per porre domande dimenticate, esercitando un'influenza diretta sugli eventi dell'odierna impresa. Nel libro che conclude la trilogia dedicata ai viaggi a piedi, Enrico Brizzi ci regala un ritratto dell'Italia di oggi e di sempre, e una grande avventura. Spalla a spalla con il narratore, il posato logista Cesare Maggi, il funambolico Max Montefiori e il Longobardo Elvio, il lettore va incontro alle domande senza tempo con le quali ogni uomo, prima o poi, è costretto a fare i conti: tappa dopo tappa, i camminatori si ritrovano a sondare i misteri che regolano l'amore e l'amicizia, il legame con il proprio passato e con la propria terra.

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Luca Canali, Augusto, braccio violento della storia, Bompiani 2011 (N.CANA Biografie, i.64903)

Il primo imperatore romano, forse il più grande: Ottaviano Augusto. La difficile ma inarrestabile scalata al potere, gli intrighi, i retroscena psicologici, i personaggi: Agrippa, l'amico fidato, uomo forte e imperturbabile, votato al servizio gregario e all'ordine senza forse e senza ma. E poi Livia Drusilla, di cui Ottaviano si innamora, e ne fa la sua sposa e ispiratrice. E ancora, le trame segrete dei conservatori capeggiati da Cicerone, Catone, e Bruto, la guerra sanguinosa contro gli uccisori di Cesare, da cui emergerà la figura dell'uomo di potere unico, il princeps per antonomasia. Uomo malaticcio ma sospinto da irrefrenabili pulsioni, adottato da Cesare che lo vedeva come il solo condottiero in grado di risolvere il dissidio che opponeva il Senato al princeps. Repressione di congiure, diplomazia con il ceto nobiliare, stretto legame quasi affettivo con le legioni, un saldo secolo di pace, detta appunto pax augusta, che ha quasi per fondamento ideologico la cultura e la poesia, di cui Mecenate è ispiratore, sono i fondamenti del nuovo impero. Molti tormenti anche nella sua vita: più grave di tutti il comportamento libertino di sua figlia Giulia e sua nipote Giulia Minore. Luca Canali ricostruisce un capitolo epico della storia romana, fra tolleranza e dispotismo, poesia e sangue, amore e morte. La vicenda di un uomo il cui braccio violento, anche attraverso la crudeltà delle proscrizioni, ha impugnato ogni arma disponibile per saldare per sempre il destino di Roma.

Emmanuel Carrère, Vite che non sono la mia, Einaudi 2011 (N.CARR, i.64853)

Nell'esperienza di ogni lettore c'è sempre l'incontro - spesso casuale, a volte unico - con un libro dall'apparenza innocua, inoffensiva, ma che poi si rivelerà essere una di quelle letture che cambiano la vita, o, quantomeno, ne sconvolgono le più sedimentate convinzioni. Ecco: "Vite che non sono la mia" è uno di quei libri. La storia è, come spesso lo sono le storie vere, semplice e terribile. Durante le feste di Natale del 2004, Emmanuel Carrère è in vacanza con la famiglia in Sri Lanka. Sono i giorni in cui lo tsunami devasta le coste del Pacifico: tra le migliaia di morti c'è anche Juliette, la figlia di quattro anni di una coppia di francesi a cui Carrère - accidentale testimone dello strazio di una famiglia - si lega. Qualche mese dopo, al ritorno in Francia, un altro lutto: la sorella della compagna dello scrittore - che casualmente si chiama anche lei Juliette - ha avuto una ricaduta del cancro che già da ragazza l'aveva colpita rendendola zoppa. Ha trentatre anni, un marito che adora, tre figlie, un lavoro come giudice schierato dalla parte dei più deboli, e sta morendo. Dall'incontro con Etienne, amico e collega di Juliette, anche lui passato attraverso l'esperienza della malattia, Carrère capisce che non può nascondersi per sempre: deve in qualche modo farsi carico di queste esistenze in un corpo a corpo con quell'informe

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che è la vita. Raccontare ciò che ci fa più paura. Ritrovare nelle vite degli altri, in ciò che ci lega, la propria. E quello che fa un testimone.

Rita Charbonnier, Le due vite di Elsa, Piemm 2011 (N.CHAR, i.64892)Elsa non si è mai sentita parte della sua famiglia. Forse perché è una ragazza difficile, fragile; almeno questo è ciò che le hanno sempre detto. Troppo timida e debole di nervi rispetto a loro, gli eredi risoluti e arroganti di una delle famiglie più in vista della Roma fascista. Fino ai vent'anni Elsa ha seguito docilmente il volere del padre e della zia, facendo sempre ciò che ci si aspettava da lei, anche quando si trattava di esporsi alla derisione e allo scherno, salendo sul palco di un teatro per interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in un'orribile pièce voluta dal regime. Tuttavia, proprio grazie al teatro e, soprattutto, al personaggio di Anita, Elsa scopre una se stessa che non pensava esistesse. L'incontro con quella donna impavida, forte, bella, la cambia nel profondo. Anita è tutto ciò che lei non è mai stata, ma Elsa sente che tra loro c'è un legame. Ogni notte, la timida Elsa abbandona le proprie insicurezze per diventare Anita, l'eroina dei due mondi. Grazie a quei sogni si trasforma e comincia a fare cose che non aveva mai fatto prima: fugge di casa, cammina scalza per le strade di Roma e grida tutto il dolore che ha racchiuso in sé per troppo tempo. Per la sua famiglia, però, questo non è accettabile. La ragazza deve essere allontanata, perché le sue non sono più stramberie, è pazza, e potrebbe rovinarli. Nell'ospedale svizzero in cui viene rinchiusa, Elsa scopre le sbarre, il torpore malsano dei medicinali e l'assenza di libertà...

Amy Chua, Il ruggito della mamma tigre, Sperling&Kupfer 2011 (N.CHUA Diari e memorie, i.64863)

Tutti i genitori vogliono il meglio per i propri figli. Il problema è come ottenerlo. Se un tempo il metodo era uno, ovvero l'uso della disciplina, oggi, in un'epoca di pedagogia figliocentrica e permissiva, anche il genitore meglio intenzionato finisce per cedere al compromesso. Non è così per Amy Chua: cresciuta secondo i rigidi principi educativi cinesi ("la disciplina più disciplina del mondo"), ha un'idea molto chiara su come allevare le sue bambine, Sophia e Lulu. La "mamma tigre" crede che il modo migliore per proteggere i figli non sia rassicurarli continuamente, assecondarne le predisposizioni, evitare loro le difficoltà per non intaccarne l'autostima, bensì promuovere i valori dell'abnegazione, della necessità di puntare sempre all'obiettivo più alto, per arrivare a una sicurezza personale di cui poi nessuno riuscirà più a privarli. Ecco perché sono banditi TV, computer e uscite con gli amici. Le priorità sono, sempre e comunque, i compiti e lo studio assiduo della musica. I risultati non tardano ad arrivare ma al prezzo di sacrifici che ai nostri occhi di genitori occidentali e permissivi destano non poca sorpresa e scandalo. Tuttavia, quando Sophia e Lulu entreranno nella difficile età dell'adolescenza, persino la "mamma tigre" dovrà rivedere le sue convinzioni... Caso editoriale negli Stati Uniti, dove ha scatenato un dibattito pubblico che dall'America si è esteso a tutto il mondo, questo libro racconta una grande storia di disciplina, talento, severità e amore.

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Beranrd Cornwell, Il re d'inverno, Longanesi 2011 (N.CORN Fantasy, i.64910)Mauro Covacich, A nome tuo, Einaudi 2011 (N.COVA, i.64931)

Si comincia con un viaggio per mare. C'è una nave militare che risale la costa dall'Albania a Trieste, sulla nave uno scrittore che lungo quell'Adriatico smagliante ripercorre la storia imperfetta e dilaniata di tutte le vite di frontiera. Nascosta in cabina trova una capricciosa compagna di viaggio, eccitante come una fantasia. Lui si è imbarcato quasi per caso, recalcitrante "ambasciatore di cultura" nei paesi della costa orientale. Lei scappa e ricompare, lo attira e lo intrappola. Vuole una storia, vuole la sua. Il tema dell'identità, triestino quant'altri mai, è il vero nucleo di questo libro. Declinato in una storia avvincente - anzi due - si manifesta in tutta la sua complessità. Da dove veniamo, che lingua parliamo, cosa mostriamo di noi, come ci raccontiamo a noi stessi e agli altri. Se alla fine quello che ci cattura è un vertiginoso gioco di specchi, è perché lo scrittore è un prestigiatore. Nasconde le mani mentre seguiamo il volo della colomba. Oppure mostra le mani per dire: guarda, questa è la mia magia. Non c'è scrittore in Italia oggi che più di Mauro Covacich abbia scelto questa seconda strada. Seguire le tracce del suo percorso letterario significa davvero fare un viaggio dentro la finzione, per osservare la scrittura nel suo farsi e in filigrana la vita che scorre fuori e dentro i margini del foglio.

Don DeLillo, La stella di Ratner, Einaudi 2011 (N.DELI, i.64838)Billy Twillig è un premio Nobel, il più geniale matematico della sua epoca, il massimo esperto in un campo di studi cosi specializzato ed estremo da coincidere, praticamente, con la sua sola persona. E ha quattordici anni. È stato prelevato da forze non meglio precisate e condotto in una località segreta dell'Asia centrale per partecipare all'Esperimento sul campo numero uno: un enorme centro di ricerca in cui studiosi di tutto il mondo cercano di raggiungere "la conoscenza. Studiare il pianeta. Osservare il sistema solare. Ascoltare l'universo. Conoscere noi stessi". Billy è stato convocato perché rappresenta l'unica speranza per decifrare il mistero supremo: tempo fa, proveniente dalla lontana stella di Ratner, è giunto un segnale radio che ha tutta l'apparenza di un messaggio da un'intelligenza aliena. Ma nemmeno la più alta concentrazione di scienziati del pianeta è riuscito a decodificarlo. Finora. "La stella dì Ratner" è, fin dal suo apparire nel 1976, tra tutti i romanzi di Don DeLillo l'oggetto del culto più tenace, enigmatico e sotterraneo. Qualche anno più tardi, tentando di spiegarne il segreto, lo stesso DeLillo dirà: "Ho provato a scrivere un romanzo che non solo avesse la matematica tra i suoi argomenti, ma che, in un certo senso, fosse esso stesso matematica. Doveva incarnare un modello, un ordine, un'armonia: che in fondo è uno dei tradizionali obiettivi della matematica pura".

Wulf Dorn, Il superstite, Corbaccio 2011 (N.DONR Giallo, i.64895)Dorph & Pasternak, L'orlo dell'abisso, Dalai 2011 (N.DORP Giallo, i.64866)

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Claudio fava, Teresa, Feltrinelli 2011 (N.FAVA, i.64434)Teresa è in fuga. Dalla sua terra - la Sicilia. Da un padre ostinato che non c'è più. Da una madre lamentosa e implacabile. Eppure Teresa è una ragazza che sa sorridere e ridere della vita. Trova riparo a Roma. L'amica Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali. Teresa accetta, titubante. Scopre un'umanità vigorosa, uomini e donne feriti a morte ma capaci di sorprendenti impennate di vitalità, quella vitalità che anche lei sembrava aver smarrito e che ora, lentamente, tenacemente, sta riacquistando. Le cose cominciano a girare per il verso giusto - trova addirittura un ragazzo che sembra troppo perfetto per essere vero - ma un passato archiviato in fretta torna ad affacciarsi e non le dà tregua. Teresa mastica pensieri di rabbia. All'inizio sono soltanto pensieri, ma quando conosce il suo nuovo assistito Libero Ferrari, un ruvido e scorbutico ex brigatista, condannato per omicidio - allora quei pensieri vogliono l'azione. È giunto il momento di saldare i conti.

David Ebershoff, La 19° moglie, Giunti 2011 (N.EBER Giallo, i.64926)Ernesto Ferrero, Disegnare il vento: l'ultimo viaggio del capitano Salgari, Einaudi 2011 (N.FERR Biografie, i.64935)

"Il padre degli eroi", Emilio Salgari, è lo scrittore che ha infiammato generazioni di italiani creando centinaia di personaggi avventurosi sospinti dalla forza travolgente d'una eterna giovinezza. Ma il vero eroe è lui, il giornalista veronese appassionato di ciclismo e di scherma, pessimo scolaro e lettore onnivoro, che insegue tormentosi sogni di rivincita scrivendo romanzi d'appendice. Nominato cavaliere dalla Regina Margherita perché sa "istruire dilettando", vive con la moglie, quattro figli e una pittoresca corte di animali in un caseggiato popolare ai piedi della collina torinese, sfiancato dai ritmi di un lavoro forsennato. Chi è davvero l'uomo che tiene ad essere chiamato capitano, sostenendo d'aver navigato tutti i mari del mondo? Da dove prende il favoloso repertorio di piante e animali con cui ricrea l'essenza stessa dell'esotismo? Perché i suoi personaggi sono agitati da una ossessiva sete di vendetta? A cent'anni dalla sua morte il romanzo di Ernesto Ferrero va oltre la biografia accostando documenti autentici e d'invenzione, e orchestrando le voci di un coro di testimoni: la moglie Ida, l'ex attrice da lui chiamata Aida, minacciata dalla follia; i figli, i vicini di casa, i pochi amici, i compagni di una bohème più sognata che praticata, esploratori, medici, giornalisti, pittori; ma soprattutto un'intrepida ragazza, Angiolina, che vorrebbe farsi insegnare da lui i segreti della scrittura e lo accompagna nell'ultimo viaggio con una tenera pietà tutta femminile.

Angelica Garnett, Ingannata con dolcezza, La Tartaruga 2011 (N.GARN Diari e memorie, i.64381)

Figlia di Vanessa Bell - sorella di Virginia Woolf - Angelica Garnett trascorre la sua infanzia a Gordon Square, il cuore di Bloomsbury, e a Charleston, nella casa di campagna, ora monumento nazionale, che la madre e il padre Duncan Grant avevano riempito di quadri e oggetti d'arte

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da loro creati. Era un paradiso effimero pieno di delizie e di enigmi, intessuto dalle mani delicate della complessa ed elusiva Vanessa. Angelica, quasi imprigionata da un incantesimo, sposa giovanissima David Garnett, un tempo amante di suo padre. "Ingannata con dolcezza" è una sorta di autobiografia scritta per esorcizzare i fantasmi del passato: Angelica cresce in un ambiente stimolante ed elitario, da cui però si sente esclusa. È anche la storia del rapporto tra una madre possessiva e una figlia in cerca della propria identità e della propria indipendenza. Nessuno avrebbe potuto dipingere un ritratto più emozionante e contraddittorio di Vanessa Bell e dell'era di Bloomsbury, di quel magico momento che aveva visto l'intreccio di tante personalità intente a inventare insieme, giorno per giorno, un modo di vivere e di creare che rispondesse ai loro desideri e alla loro genialità.

Romain Gary, La notte sarà calma, Neri Pozza 2011 (N.GARY Diari e memorie, i.64887)

"In russo gari significa "brucia!"... Un comando al quale non mi sono mai sottratto, nella mia opera come nella vita. Voglio dunque fare qui la parte del fuoco perché, come si suol dire, in queste pagine il mio "io" vada in fiamme, bruci". Con questo intento si apre il racconto della vita di Romain Gary, ebreo lituano naturalizzato francese a vent'anni, eroe di guerra, diplomatico, scrittore e, infine, suicida con un colpo di pistola alla testa, sparato non prima di aver indossato una vestaglia rossa, acquistata qualche ora prima in place Vendôme per non far notare troppo il sangue. Apparso per la prima volta nel 1974 sotto forma di intervista fittizia, della quale Gary scrisse sia le domande sia le risposte, utilizzando come prestanome per le prime l'amico d'infanzia e giornalista svizzero François Bondy, La notte sarà calma è, in effetti, un libro attorno all'impossibilità stessa dell'identità. "Io è un altro", l'affermazione di Rimbaud, sembra davvero il fil rouge dell'esistenza di Romain Gary, il motto che lo guida nella scelta degli pseudonimi - Fosco Sinibaldi, Shatan Bogat e soprattutto Emile Ajar, lo pseudonimo col quale scrisse La vita davanti a sé e beffò i giudici del Premio Concourt vincendolo per la seconda volta - e nelle molteplici vite vissute o, meglio, nelle diverse maschere indossate: aviatore, diplomatico, uomo di mondo, cineasta, seduttore, scrittore.

Elizaberh George, Questo corpo mortale, Longanesi 2011 (N.GEOR Giallo, i.64912)Lorenzo Greco, Il confessore di Cavour, Manni 2010 (N.GREG Diari e memorie, i.64466)

Il romanzo s'intreccia con la relazione autografa scritta in propria difesa (e allegata integralmente in appendice) di padre Giacomo da Poirino, il religioso che, opponendosi alle gerarchie, diede i sacramenti in punto di morte al conte Camillo Benso di Cavour, scomunicato a causa delle sue azioni politiche in favore dell'Unità d'Italia. Fra' Giacomo, convocato alla corte di Pio IX e sottoposto al procedimento del Sant'Uffizio, in una memoria puntuale e approfondita ricostruisce la propria vicenda - il viaggio a Roma, l'inchiesta dell'Inquisizione e la conseguente punizione -

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inserendola nell'ambiente della corte papale e delle gerarchie romane. E permette di scrutare da vicino la personalità di Cavour, quella storica e quella umana più privata e segreta; e la figura di Pio IX, in un ritratto che colpisce per l'intima spiritualità e i contraddittori orientamenti politici.

Hans Keilson, La morte dell'avversario, Mondadori 2011 (N.KEIL Storico, i.64857)

Il Romanzo, scritto da Keilson mentre viveva in clandestinità in Olanda e pubblicato per la prima volta nel 1947, "La morte dell'avversario" è l'autoritratto di un giovane che sente di non potersi sottrarre al fascino di un anonimo avversario che sta conquistando il potere nella Germania degli anni Trenta. È un sentimento che avverte nascere dentro di sé dal momento in cui, bambino, ascolta di nascosto le preoccupate conversazioni dei genitori su un controverso leader politico chiamato B. che ha iniziato la sua scalata al potere. Giunto alla convinzione che avere un nemico è indispensabile alla propria sopravvivenza, quando finalmente ascolta i discorsi di B. il protagonista, ormai adulto, rimane abbagliato da quelle parole e comincia a capire chi è davvero il suo avversario. Capisce soprattutto che B. ha bisogno di lui tanto quanto lui ha bisogno di B. Ci sono odio e disprezzo, nel suo animo, ma anche un forte senso di superiorità e una sinistra fascinazione. Da questa profonda, spaventosamente lucida riflessione, mossa da un bisogno insaziabile di verità, nasce un racconto sconvolgente non tanto per l'evocazione dei crimini commessi da Hitler, quanto per la capacità di comprendere, da parte del perseguitato, le ragioni che animano il suo persecutore e le proprie reazioni, cercando una logica anche dove essa sembra non esistere.

Hari Kunzru, Le mie rivoluzioni, Einaudi 2011 (N.KUNZ, i.64835)Londra 1968. Chris Carver finisce arrestato durante violenti scontri in città. Trent'anni dopo, ha dimenticato perché voleva fare la rivoluzione. Il giorno prima di compiere cinquant'anni, la sua tranquilla esistenza borghese (ha cambiato identità anagrafica, e nasconde la verità sul suo passato anche alla moglie e alla figlia adolescente) sta per crollare minacciata da un vecchio compagno di lotte politiche che forse l'ha riconosciuto per strada. Questi potrebbe denunciarlo come autore di attentati e altri crimini compiuti tra gli anni Sessanta e Settanta per protestare contro la guerra in Vietnam. Dal passato risorge come un fantasma anche Anna, la bella rivoluzionaria che ha amato appassionatamente durante quegli anni di amore libero. Incisivo e provocatorio, Le mie rivoluzioni è un romanzo sulla doppia identità, sugli ideali, le idee, le aspirazioni e le utopie di una generazione e su ciò che sono destinate a diventare con il passare del tempo.

Peppe Lanzetta, InferNapoli, Garzanti 2011 (N.LANZ, i.64878)Vincent Profumo è uno dei boss più feroci e potenti della camorra. È ricco, temuto e rispettato. Appassionato di musica lirica e devoto a padre Pio, è circondato da quattro donne: la moglie e le figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella, così battezzate in omaggio a Maria Callas. Tutto bene,

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sanguinariamente bene, finché Vincent non si ritrova alle prese con il Cinese e la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più... "InferNapoli" racconta l'epopea di un "malamente" cinico e passionale, un cattivo che sembra uscito da una pulp fiction in salsa napoletana. Peppe Lanzetta irrompe nell'intimità del boss, nelle sue paure, nei suoi ragionamenti, nelle sue reazioni istintive, nel suo corpo appesantito. Di lui non ci nasconde nulla: né la ferocia e le debolezze, né la simpatia e la distorta umanità. Attraverso i sentimenti e le emozioni di Vincent, con la musica delle sue parole, con il ritmo di un film d'azione, "InferNapoli" ci fa sprofondare nel fango e nell'inferno del cuore nero d'Italia, con tutta la sua disperata vitalità.

Hervé Le Corre, Il perfezionista, Piemme 2011 (N.LECO Giallo, i.64473)Marc Levy, Ascolta la mia ombra, Rizzoli 2011 (N.LEVY, i.64453)

E se esistesse qualcuno capace di catturare la nostra anima, svelandone ogni segreto, ogni ferita? Quando capisce di possedere questo formidabile dono, lui è ancora un bambino, timido e isolato dagli altri. Sono le ombre la sua sola compagnia: la parte nascosta e più fragile di ciascuno di noi, ma anche la più trasparente, la più pura. Le ombre lo seguono, lo circondano, sempre pronte a sussurrargli all'orecchio frammenti di ricordi e di verità perdute. E, attraverso di loro, lui impara a riconoscere la sua vocazione: aiutare le persone in carne e ossa, curandole dai loro malanni e insieme restituendo loro desideri e risposte che credevano smarriti per sempre. Fino a quando, ormai medico affermato, dopo anni trascorsi a cercare di guarire le vite altrui, non decide di prendere in mano la propria. Mettendosi sulle tracce dell'unica donna che per lui abbia contato davvero.

Andrea Levy, Una lunga canzone, Dalai 2011 (N.LEVY, i.64852)"Tu non mi conosci ancora. Mio figlio Thomas, che sta pubblicando questo libro, mi dice che, all'inizio di un romanzo, è consuetudine dare al lettore un piccolo assaggio della storia che è contenuta nelle pagine che leggerà. In qualità di tua narratrice, ti comunico che questo racconto è ambientato in Giamaica durante gli ultimi turbolenti anni della schiavitù e i primi di libertà che seguirono. Jury è una schiava cresciuta in una piantagione di canna da zucchero, chiamata Amity, e questo romanzo è la storia della sua vita. Era lì quando scoppiò la Guerra Battista del 1831 ed era ancora lì quando la schiavitù fu abolita. Mio figlio dice che devo spiegare che il libro racconta anche la storia della mamma di July, Kitty, e dei neri che lavoravano nella piantagione, di Caroline Mortimer, la donna bianca che ne era la proprietaria, e di molti altri, davvero troppi perché io li elenchi tutti qui. Ma quello che accadde loro è scrupolosamente descritto in queste pagine e tu potrai leggerne tutti i particolari. Forse, mi suggerisce mio figlio, potrei scrivere che è un viaggio appassionante in quell'epoca storica in compagnia delle persone che l'hanno vissuta. Vuole che lo faccia perché i lettori possano decidere se questo è un libro che li può interessare. Cha, dico a mio figlio, quante storie! Che lo leggano da soli.» Andrea Levy evoca

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l'avidità e la dissolutezza dei padroni bianchi dello zucchero mentre si concedono ogni tipo di libertà e violenza con gli schiavi, prima di gettare via la Giamaica.

Maurizio Matrone, Piazza dell'Unità, Marcos y Marcos 2011 (N.MATR Giallo, i.64885)A. D. Miller, L'amante russa, Frassinelli 2011 (N.MILL Giallo, i.64472) Patrizia Mintz, Il custode degli arcani , Piemme 2011 (N.MINT Giallo, i.64471)Giorgio Montefoschi, Eva, Rizzoli 2011 (N.MONT Sentimenti, i.64458)Enrique Moriel [i.e. Francisco Gonzalez Ledesma], La città senza tempo, Bompiani 2010 (N.GONZ Giallo, i.64977)Chara Moscardelli, Volevo essere una gatta morta, Einaudi 2011 (N.MOSC, i.64844)

C'è chi nasce podalica e chi nasce gatta morta. Chiara è nata podalica. Forse aveva già intuito che la sua vita non sarebbe stata una passeggiata... Che sarebbe sempre rimasta in piedi al gioco della sedia, o con la scopa in mano al gioco della scopa. E se la sarebbe dovuta vedere con chi invece è nata gatta morta. La gatta morta è una micidiale categoria femminile. Non fa battute divertenti, sta in disparte, non esprime opinioni. Ha paura dei thriller, le pesa la borsa, soffre di mestruazioni dolorose, non fa uscire il suo ragazzo con gli amici, non si concede mai al primo appuntamento e fin da piccola ha un solo scopo: il matrimonio. Chiara l'ha studiata per una vita. E ha capito che contro di lei non ci sono armi. Una catena di disavventure buffe e grottesche segnano il ritmo del libro: un attacco di colite notturna sul bus diretto in Chiapas che nasconde zapatisti, una corsa sulle montagne russe con le chiusure di sicurezza difettose, o il ragazzo dei sogni puntualmente rubato da un'amica gatta morta...

Walter Mosley, Il diavolo in blu, Einaudi 2011 (N.MOSL Giallo, i.64850)Irène Némirovsky, Il vino della solitudine, Adelphi 2011 (N.NEMI, i.64418)

"Il vino della solitudine" è il più autobiografico e il più personale dei romanzi di Irene Némirovsky: la quale, pochi giorni prima di essere arrestata, stilando l'elenco delle sue opere sul retro del quaderno di "Suite francese", accanto a questo titolo scriveva: "Di Irene Némirovsky per Irene Némirovsky". Non sarà difficile, in effetti, riconoscere nella piccola Hélène, che siede a tavola dritta e composta per evitare gli aspri rimproveri della madre, la stessa Irene; e nella bella donna che a cena sfoglia le riviste di moda appena arrivate da Parigi in quella noiosa cittadina dell'impero russo - e trascura una figlia poco amata per il giovane cugino, oggetto invece di una furente passione - quella Fanny Némirovsky che ha fatto dell'infanzia di Irene un deserto senza amore. Hélène detesta la madre con tutte le sue forze, al punto da sostituirne il nome, nelle preghiere serali, con quello dell'amata istitutrice, "con una vaga speranza omicida". Verrà un giorno, però, in cui la madre comincerà a invecchiare, e Hélène avrà diciott'anni: accadrà a Parigi, dove la famiglia si è stabilita dopo la guerra e la

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rivoluzione di ottobre e la fuga attraverso le vaste pianure gelate della Russia e della Finlandia, durante la quale l'adolescente ha avuto per la prima volta "la consapevolezza del suo potere di donna". Allora sembrerà giunto al fine per lei il momento della vendetta. Ma Hélène non è sua madre - e forse sceglierà una strada diversa: quella di una solitudine "aspra e inebriante".

Giorgio Nisini, La città Adamo, Fazi 2011 (N.NISI, i.64465)Marcello Vinciguerra è un imprenditore agricolo di successo. La sua azienda, ereditata dal padre, è tra le più importanti d'Italia. Ha una bella moglie, Ludovica, donna sofisticata e complessa, proprietaria di un negozio di arredamento e amante del lusso e del design, abita in una bella casa, conduce una vita - almeno in apparenza - piena di sicurezze. Una sera, però, un servizio televisivo dedicato a un potente boss della camorra fa riaffiorare alla sua memoria un ricordo dell'infanzia. E con il ricordo il dubbio. Chi era davvero suo padre? Quale ombra si nasconde nel passato della sua famiglia? L'inquieto affollarsi di queste domande spinge Marcello a una ricerca ossessiva della verità, che in un susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena lo porterà a scontrarsi con un mondo inafferrabile e ambiguo, in cui tutti possono essere onesti o collusi, corrotti o corruttori. Una storia esemplare sui limiti della conoscenza, sulla difficoltà di separare il bene dal male.

Orhan Pamuk, Il signor Cevdet e i suoi figli, Einaudi 2010 (N.PAMU, i.64934)

Nel discorso tenuto nel 2006 davanti all'Accademia svedese in occasione del Nobel per la Letteratura, Orhan Pamuk ricorda un episodio avvenuto molti anni prima: "Pieno di trepidazione avevo consegnato a mio padre il dattiloscritto del mio primo romanzo perché lo leggesse e mi desse un parere". Era il 1974 e Pamuk aveva solo ventidue anni quando decise che sarebbe diventato uno scrittore e si chiuse in una stanza per portare a termine il suo primo romanzo: "Il signor Cevdet e i suoi figli", un'ambiziosa saga che attraverso la storia intima di una famiglia di Istanbul ripercorre un secolo di storia turca. Tutti i personaggi dei libri di Pamuk sono alla ricerca disperata di un'identità. A cominciare ovviamente dal fondatore della dinastia Cevdet, umile bottegaio della Istanbul di inizio secolo che tenta di imporsi come commerciante musulmano in una città che limitava il commercio alle minoranze etniche e religiose; per passare ai suoi figli e ai loro amici, esempi di una generazione spaesata, ostinatamente in cerca di uno scopo per vivere in un paese sospeso tra residui della tradizione e un'occidentalizzazione allo stesso tempo agognata e imposta dall'alto; fino ad Ahmet, l'ultimo nipote, che negli anni Settanta partecipa, riluttante, ai movimenti studenteschi. Quando il padre di Pamuk lesse il manoscritto del figlio ne fu ammirato: "Pronunciò parole che mi apparvero esagerate per esprimere la fiducia che riponeva in me e nel mio romanzo: mi disse che un giorno avrei vinto il Nobel".

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James Patterson, Maxime Paetro, Private, Longanesi 2011 (N.PATT Giallo, i.64913)Arturo Perez-Reverte, la pelle del tamburo, Tropea 2011 (N.PERE Giallo, i.64393)Alessandro Perissinotto, Semina il vento, Piemme 2011 (N. PERI, i.64905)

Braccio 6, nel reparto di massima sicurezza di un carcere del Nord Italia. Sulle labbra, la dichiarazione di innocenza; tra le mani, il giornale che ritrae in prima pagina il corpo senza vita di sua moglie. Su consiglio del proprio avvocato, Giacomo decide di raccontare la propria vicenda, l'inevitabile serie di eventi che lo ha condotto in quella cella. E così torna all'epoca in cui, per riuscire a sopravvivere a Parigi, alternava il lavoro di curatore di mostre per bambini, a quello di cameriere. Era in quel periodo che aveva conosciuto Shirin. Non l'aveva trovata subito bella, almeno non nel senso consueto del termine; era stato attratto piuttosto dalla storia che i suoi occhi sembravano celare, da quel profondo distacco verso chi le stava accanto, come se per lei la vita vera fosse altrove. Ci sono amori che iniziano all'improvviso, con notti memorabili, il loro invece era nato con la lentezza inesorabile delle cose fatte per durare. L'innamoramento, il matrimonio e poi la decisione che avrebbe cambiato le loro vite per sempre: lasciare Parigi per trasferirsi a Molini, sulle montagne piemontesi, nel paese dove lui era nato. Ma nessun luogo è al riparo dal vento dell'odio, dal fanatismo delle religioni, dall'arroganza del potere, dall'intolleranza strisciante. Così il paradiso aveva cominciato a scivolare verso l'inferno, prima piano, poi sempre più rapidamente, fino ad arrestarsi lì, in quella cella, con il tormento del ricordo d'un amore reso perfetto dalla morte.

Ricardo Piglia, Soldi bruciati, Feltrinelli 2011 (N.PIGL, i.64464)Buenos Aires, 1965. In una sanguinosa rapina una banda di delinquenti si impadronisce di una gran quantità di soldi. Freddano spietatamente il tesoriere di una banca, l'autista del furgone portavalori e una delle guardie di scorta. Sono i testimoni oculari a raccontare a stampa e polizia la loro versione dei fatti. Intanto i rapinatori - e, tra questi, particolarmente legati l'uno all'altro sono il Nene Brignone e il Gaucho Dorda, detti non a caso"! gemelli" - scappano alla volta dell'Uruguay. Vengono rintracciati in un appartamento di Montevideo dove si sono rifugiati e qui si difendono sparando tutti i loro colpi sulla squadra di polizia, e in un estremo gesto di sfida danno anche fuoco alle mazzette di denaro. Ricardo Piglia parte da un fatto di cronaca per raccontare una vicenda dalle molte sfaccettature e verità: ciascuno infatti, compreso il commissario Silva incaricato delle indagini, ha cose diverse da dichiarare, spesso in contraddizione tra loro.

Emma Pomilio, Il sangue dei fratelli, Mondadori 2011 (N.POMI Storico, i.64906)

Fausto e Marco si somigliano come due gocce d'acqua e vivono nella stessa casa, ma non sono fratelli. Fausto è uno schiavo, nato da una schiava e, si sussurra, dal padrone, Marco invece è figlio di quest'ultimo e

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della moglie legittima, ed è l'erede dei nobili Drusi. La loro condizione, tuttavia, non rispecchia il colore della loro anima: tanto Fausto è coraggioso e fedele, quanto Marco è vile e dedito ai vizi. Il destino dei due giovani sembra già segnato, ma la guerra fra Mario e Silla irrompe scompaginando le carte. Il padrone viene ucciso durante gli scontri e, dopo una serie di avventure per terra e per mare, anche Marco muore. Fausto per sopravvivere prende il suo posto, ma fingere non è facile: il timore di essere scoperto non lo abbandona, inoltre dal passato di Marco compaiono all'improvviso gravi accuse da cui difendersi e Fausto, innocente, si trova ad affrontare un processo per stupro e omicidio.

Douglas Preston, Lincoln Child, Sotto copertura, Rizzoli 2011 (N.PRES Giallo, i.64893)James Redfield, La dodicesima illuminazione: l'ora del risveglio, Corbaccio 2011 (N.REDF, i.64899)

Essere spirituali richiede qualcosa di più rispetto alla fede cieca in una divinità astratta: implica la scoperta di una dimensione di vita completamente diversa, in grado di agire unicamente su una base spirituale. Il mondo di oggi è in preda a una profonda crisi globale, economica, politica e religiosa, che rischia di condurre l'umanità sull'orlo di una catastrofe nucleare. E giunto quindi il momento di approfondire il percorso compiuto e, riprendendo gli insegnamenti delle undici illuminazioni, di portare la nostra consapevolezza a un livello superiore. Nella "Dodicesima Illuminazione" incontriamo di nuovo gli eroi delle precedenti avventure: hanno fortunosamente trovato dei brani di un antico manoscritto che sembra offrire una speranza di salvezza nella lotta contro gli Apocalittici, una pericolosa setta in grado di accelerare la venuta dell'Armageddon e di scatenare un conflitto planetario che metterebbe la parola fine alla storia dell'umanità. Mettendosi sulle tracce di un'antica profezia, cercando di interpretare i frammenti di un misterioso documento, i personaggi del romanzo intraprendono una corsa contro il tempo per sventare un complotto internazionale che affonda le sue radici nel male.

Gordon Reece, Topi, Giunti 2011 (N.REEC Giallo, i.94430)Hernàn Rivera Letelier, La bambina che raccontava i film, Mondadori 2011 (N.RIVE, i.64970)

Questa è la storia di Maria Margarita, una bambina, figlia di un invalido. La sua e quella dei suoi quattro fratelli è una vita povera e durissima, nella quale l'unica distrazione è il cinema, che fa giungere nel miserabile villaggio di minatori nel deserto di Atacama film con le stelle dell'epoca: da Marilyn Monroe a José Alfredo Jiménez, re della musica e del cinema messicano. Ma in casa non ci sono soldi e soltanto uno dei figli potrà assistere agli spettacoli. Il fortunato verrà scelto in base a una caratteristica specifica: chi riuscirà a narrare meglio il film conquisterà il diritto a vedere tutte le proiezioni, raccontandole poi alla famiglia. Inaspettatamente è la bambina a dimostrare una bravura straordinaria nel narrare i film, immedesimandosi nei personaggi, riuscendo a coinvolgere gli ascoltatori, mimando, cantando

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ma soprattutto non trascurando neanche il dettaglio più insignificante. Il talento della piccola raccontatrice di film fa velocemente il giro dei villaggi e delle miniere vicine e la sua fama corre in fretta. È talmente brava che il padre decide di trasformare la povera casa attrezzandola alla meglio come una sorta di sala cinematografica, alla quale si accede non pagando il biglietto ma lasciando un'offerta a piacere. Ben presto Maria Margarita viene chiamata anche a casa d'altri, e raccontare un film diventa alla fine per lei un modo di regalare attimi di felicità. Ma tutto questo è destinato a finire quando nel villaggio fa la sua comparsa la televisione.

Richard Russo, La donna nel quadro, Frassinelli 2011 (N.RUSS, i.64911)

Lucy e Sarah Lynch si sono finalmente guadagnati il diritto a una vera vacanza, una di quelle che si aspettano per tutta la vita. "Lucy", il marito (in realtà si chiama Lou C. Lynch, ma quell'iniziale di mezzo gli ha regalato un nomignolo femminile), ha deciso di passare i fiorenti affari al figlio e di lasciare Thomaston, per la prima volta da quando è nato, per volare a Venezia, la città dei sogni. E dei ricordi: perché a Venezia vive il suo amico d'infanzia Bobby Marconi, ora Robert Noonan e pittore di fama internazionale, partito tanto tempo fa, armato solo del suo acerbo talento. Quarant'anni fa. Quando loro tre, Lucy, Bobby e Sarah, erano ragazzi inseparabili, nonostante le loro famiglie sgangherate e la voglia di lasciare la sonnacchiosa, conservatrice provincia. Quando il confine tra amore e amicizia era così labile da trasformare il loro rapporto in un triangolo esplosivo. Tanto che alla fine Bobby, il passionale, amatissimo Bobby, se n'era andato. E tutto era tornato tranquillo. Solo adesso, sul punto di incontrarlo di nuovo, Lucy scopre la vera ragione della sua fuga, ricostruendo in un amarcord di sentimenti mai detti la storia di uno scandaloso ménage.

Helen Simonson, Una passione tranquilla, Piemme 2011 (N.SIMO Sentimenti, i.64457)Lisa Jane Smith, Il diario del vampiro: Sete di sangue, Newton Compton 2011 (N.SMITH HORROR, i.64422)Paolo Sortino, Elisabeth, Einaudi 2011 (N.SORT, i.64837)

Amstetten, capoluogo di provincia della Bassa Austria. Nell'agosto del 1984 Josef Fritzl rapisce la figlia diciottenne e la rinchiude in un bunker antiatomico da lui progettato e costruito nelle fondamenta della propria abitazione. Terrà prigioniera Elisabeth per quasi ventiquattro anni, e dai ripetuti rapporti incestuosi a cui la costringerà nasceranno sette figli. L'autore invade la cronaca reinventando alcuni episodi, e altrove sceglie invece di riportarli così come sono avvenuti, grazie a una voce narrante che non esprime giudizi né attribuisce colpe. Quello che rimane è una storia di amore e follia, terrore e desiderio: ma il valore delle semplici parole che appartengono al mondo "di sopra" - incapaci da sole di decifrare ciò che davvero può essere accaduto in quel bunker - è destinato a svanire.

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Susanna Tamaro, Per sempre, Giunti 2011 (N.TAMA Sentimenti, i.64915)

Nora se ne è andata da quindici anni e Matteo, ogni giorno da allora, chiede a se stesso quale sia la strada da percorrere. Un viaggio intriso di amore e dolore, di ricordi che riaffiorano dal passato, di luoghi in cui la natura amplifica con la sua bellezza e la sua forza i pensieri e le domande del protagonista. Vivendo ormai da anni immerso nella natura che circonda la sua casa in mezzo ai boschi, Matteo si confronta con la propria coscienza sul filo dei ricordi di un passato che riaffiora e si alterna al presente delineando i protagonisti, passati e presenti, della sua vita. "Perché, quando succede qualcosa di irreparabile, non si fa che pensare a quello che si poteva evitare?" Cercando la risposta a infinite domande, Matteo racconta la sua storia forte e dolorosa, poetica e profonda: una storia d'amore così intensa da obbligare il lettore a confrontarsi con il racconto di una vita che, alla fine, non riguarderà più soltanto il protagonista ma tutti coloro che la leggeranno. "Per sempre" è la storia di un amore.

Lodovico Terzi, Due anni senza gloria, Einaudi 2011 (N.TERZ, i.64845)"È la misura di queste pagine, la misura dello stile, a incantare e a rendere questo testo un piccolo gioiello all'interno della vastissima memorialistica degli anni di guerra, forse giunto fuori tempo ma forse proprio per questo dotato dell'insolita grazia di accostare alle incertezze e asperità di quegli anni anche chi non li ha vissuti... La limpidezza della scrittura nella ricostruzione della complessità degli eventi, dell'incertezza dei percorsi pubblici e privati suoi e di tutti è il dono più inatteso e benvenuto di questo testo". Goffredo Fofi

Elizabeth von Arnim, La fattoria dei gelsomini, Bollati Boringhieri 2011 (N.VONA, i.64900)

Per sconfiggere la noia, il vecchio Mr Topham e l'amico Andrew si immergono in una lunga partita a scacchi che durerà ben oltre il momento in cui l'ultimo ospite va a dormire. Ma allora come fa Terry, la mattina dopo, a sapere chi ha vinto? Il sospetto, anzi la certezza, dell'adulterio del marito Andrew si insinua nella mente di Rosie, e quando quest'ultima racconta ogni cosa alla madre, la scaltra e avida Belle non trova soluzione migliore che pianificare una ritorsione ai danni di lady Daisy per garantirsi una rendita a vita. Per sfuggire al ricatto, e alla delusione di fronte al comportamento di Terry, all'irreprensibile lady Daisy non resterà che intraprendere una repentina quanto rocambolesca fuga in Provenza nella speranza di riuscire a nascondersi da chi le ha procurato ferite tanto cocenti. Nelle pagine di questo romanzo la von Arnim raggiunge la sua maturità e, nel descrivere personaggi, ipocrisie e retaggi vittoriani, sfodera il suo artiglio affilato con la precisione dei grandi narratori.

Mark Watson, 11, Einaudi 2011 (N.WATS, i.64841)La neve copre una Londra di destini buffi e incrociati, una variegata umanità di insonni che Xavier conosce bene, grazie allo show che conduce

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ogni notte. Raccontano le proprie storie, chiedono consigli amorosi o chiamano anche soltanto per sentirsi meno soli. Xavier condivide con loro frammenti di vita e dispensa pillole di saggezza. In realtà ne è lontanissimo, persuaso com'è che sia meglio tenersi defilato. Tutto ciò che vuole dalla vita è sentirsi in colpa, e non fare niente, per non causare niente. E proprio seguendo questo suo credo un giorno, invece di aiutare un ragazzino in difficoltà, prosegue oltre. Senza immaginare che il suo gesto scatenerà una serie di imprevedibili conseguenze, investendo in pieno la sua fragile corazza. E travolgendo altre undici vite oltre la sua...

CONFINEIl nuovo spazio dedicato ai giovani: libri e film capaci di raccontare le sfide di chi sta crescendo; storie rivolte in avanti, per varcare il confine con l'età adulta

Suzanne Collins, La ragazza di fuoco, Mondadori 2011 (CONFINE COLL Fantasy, i.64979)Loredana Frescura, Marco Tomatis, Ho attraversato il mare a piedi, l'amore vero di Anita Garibaldi, Mondadori 2011 (CONFINE FRES Storico Sentimenti, i.64889)

"Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece sono arrivata io." Con queste parole inizia l'incredibile racconto di Anita, la sua avventura, il viaggio della sua vita che la porterà dal Brasile in Italia, da semplice ragazza a eroina dei due mondi. A soli quattordici anni Anita è costretta a sposare un uomo che non ama. Ma lei già sogna l'oceano che un giorno attraverserà, sogna un destino diverso, sogna l'amore, quello vero. Anita non è fatta per obbedire ai prepotenti, non è fatta per subire i soprusi, non può rinunciare ai suoi ideali. A diciotto anni incontra José Garibaldi, il "pirata italiano". Se ne innamora perdutamente. "La mia felicità ha un nome: José. Non avevo mai pensato che potesse accadere. A me." Questo libro racconta l'amore di Anita e Giuseppe Garibaldi. E di una delle più forti passioni che li unì: l'Italia

Margherita Oggero, L'ora di pietra, Mondadori 2011 (CONFINE OGGE, i.64856)

I suoi primi tredici anni Imma li ha vissuti dove è nata, in un paese del profondo Sud, dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono costrette a chinare il capo di fronte al volere - o al rifiuto - dei loro uomini. Già segnata da un grande dolore durante l'infanzia e testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente: ma quando, in seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord, nascondendola a casa di una zia che lei quasi non conosce, Imma si trova all'improvviso a fare i conti con se stessa. Ferma dietro la finestra che è il suo solo contatto col mondo, aspetta la magica "ora di pietra", in cui per la strada non passa nessuno, le foglie degli alberi sono immobili e nessuna

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scia solca il cielo. Ma la vita reale non si ferma mai, e solo violando la prigione che le è stata imposta Imma potrà conoscere il giovane venditore di libri usati che le offrirà la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano - protagonista di Io non ho paura - o di Oliver Twist, Imma supererà la nostalgia delle sue campagne assolate e assassine e troverà ancora una volta il coraggio per uno slancio di libertà.

Licia Troisi, La Ragazza Drago: I gemelli di Kuma, Mondadori 2011 (CONFINE TROI Fantasy, i.64468)

GENITORIFederico Tonioni, Quando internet diventa una droga<<. Ciò che i genitori devono sapere, Einaudi 2011 (GENITORI 303,48 TONI Adolescenti))

VIAGGIAnthony Haywood, Caroline Sieg, Vienna, EDT 2011 (VIAGGI 914,36 VIENNA Guide, i.64973)Teresa Cremona (a cura di), B&B, Locande e molto altro, Touring Clulb 2011 (VIAGGI 914,5 BED, i.64971)Brendan Sainsbury, Camminare in Italia, EDT 2011 (VIAGGI 914,5 ITALIA Guide, i.64922)Andrea Rizzato, Dolomiti da scoprire : 50 sentieri segreti dalla sinistra del Piave alle Dolomiti orientali, Touring 2011 (VIAGGI 914,53 DOLOMITI Guide, i.64919)Touring Club Italiano, Veneto, Touring Club Italiano 2011 (VIAGGI 914,53 VENETO Guide, i.64984)Touring Club Italiano, Napoli, Touring Club Italiano 2011 (VIAGGI 914,572 NAPOLI Guide, i.64384)

CINEMAAngela Wilde, Johnny Depp: La storia di un pirata romantico, Gremese 2011 (CINEMA 791,43 DEPP Attori, i.64985)

SAGGISTICA

Giornalismo (070)Giampaolo Pansa, Carta straccia, Rizzoli 2011 (D.070,02 PANS, I.64907)

Psicologia (150)Eugenio Scalfari, Scuote l'anima mia Eros, Einaudi 2011 (D.152,4 SCAL, i.64933)Willy Pasini, La seduzione è un'arma divina : l'arte di piacere e di piacersi, Mondadori 2011 (D.158,2 PASI, i.64890)

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Etica (170)Stéphane Hessel, Impegnatevi!, Salami 2011 (D.172 HESS, I.64876)

Religione (200)Luciano De Crescenzo, Tutti i santi, me compreso, Mondadori 2011 (D.282,09 DECR, i.64888)Giacomo Galeazzi, Ferruccio Pinotti, Wojtyla segreto, Chiarelettere, 2011 (D.282,09 GALE, i.64921)Alberto Melloni, Le cinque perle di Giovanni Paolo II: i gesti di Wojtyla che hanno cambiato la storia, Mondadori 2011 (D.282,092 MELL, i.64920)

Scienze sociali (300)Ritanna Armeni (a cura di), Parola di donna, Ponte alle grazie 2011 (D.305,42 PARO, i.64400)

Probelmi sociali (360)Cormac Ó Gráda, Storia delle carestie, Il mulino 2011 (D.363,809 OGRA, i.64467)Federico Varese, Mafie in movimento: come il crimine organizzato conquista nuovi territori, Einaudi 2011 (D.364,106 VARE, i.64842)

Educazione (370)Chiara Carminati, Perlaparola: bambini e ragazzi nelle stanze della poesia, Equilibri 2011 (D.372,623 CARM, i.64968)

Commercio (380)Antonio Parenti, Il Wto: tra l'ingresso della Cina e la crisi economica, Einaudi 2011 (380,91 PARE)

Lingua Italiana (450)Gian Luigi Beccaria, Mia lingua italiana: per i 150 anni dell'unità nazionale, Einaudi 2011 (450,9 BECC, i.64932)

Astronomia (520)Stephen Hawking e Leonard Mlodinow, Il grande disegno, Mondadori 2011 (D.523,1 HAWK, i.64981)

Medicina (610)William Reymond, Cibi killer, i veleni che non sai di mangiare, Nuovi Mondi 2011 (D.615,954 REYM)

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Agricoltura (630)Serena Dandini, Dai diamanti non nasce niente: storie di vita e di giardini, Rizzoli 2011 (D.635,9 DAND, i.64914)

Arte (700)Walter Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi 2011 (D,700,1 BENJ, i.64839)

Architettura (720)Vittorio Gregotti, Architettura e postmetropoli, Einaudi 2011 (D.720,103 GREG, i.64936)

Fotografia (770)franco Vaccari, Fotografia e inconscio tecnologico, Einaudi 2011 (D.770 VACC, i.64833)

Letteratura (800)Aidan Chambers, Siamo quello che leggiamo: crescere tra lettura e letteratura, Equilibri 201(D.809,892 CAHM, i.64401)

Letteratura italiana (850)Nicola Gardini, Per una biblioteca indispensabile: cinquantadue classici della letteratura italiana, Einaudi 2011 (D.850,9 GARD, i.64848)Dario Fo, Il Boccaccio riveduto e scorretto, Guanda 2011 (D.853,1 FO, i.64858)Umberto Eco, Costruire il nemico, e altri scritti occasionali, Bompiani 2011 (D.854,914 ECO, i.64897)Michele Smargiassi, Ora che ci penso : la storia dimenticata delle cose quotidiane, Baldini Castoldi Dalai 2011 (D.854,914 SMAR, i.64902)

Letteratura spagnola (860)Gerald Martin, Vita dik Gabriel Garcìa Màrquez, Mondadori 2011 (D.863,64 MART, i.64834)

Storia d'Italia (945)Giulio Bollati, L'italiano. Il carattere nazionale come storia e come invenzione, Einaudi 2011 (D.945 BOLL, i.64851)Sergio Luzzatto, La mummia della Repubblica. Storia di Mazzini imbalsamato, Einaudi 2011 (D.945,084 LUZZ, i.64849)

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Per informazioni: Biblioteca comunale di Castelfranco Emilia

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PIUMATECAPunto di lettura di PiumazzoVia dei Mille, tel 059/935156

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