Alert organisms e sorveglianza delle infezioni correlate … · 2015-03-21 · alert organisms,...

1
METODI Nel nostro PO il sistema di sorveglianza degli alert organisms che possono diffondere resistenze agli antimicrobici, prevede la segnalazione quotidiana, mediante sistema informatizzato, dei seguenti patogeni: S. aureus meticillino-resistente (MRSA), S. aureus vancomicina-intermedio (VISA), Enterococchi vancomicina resistenti (VRE), P. aeruginosa MDR, A. baumannii MDR, Enterobatteri produttori di betalattamasi a spettro esteso (ESBL), Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE). La segnalazione degli ao, isolati prevalentemente dal tratto urinario, dalle ferite, dalle basse vie respiratorie e dal sangue, viene immediatamente inviata al Gruppo Operativo del Comitato Infezioni Ospedaliere (GO CIO) ed ai referenti CIO dell’UO di provenienza, per attivare le procedure di isolamento e contenimento dell’infezione. Il personale infermieristico del GO CIO acquisisce i dati clinici dalla cartella e valuta la tipologia di infezione. Questo dato viene poi elaborato in report annuali che consentono di valutare l’epidemiologia degli alert organisms nei singoli reparti. L’elaborazione dei dati nelle singole UUOO ha mostrato differenze significative. Nelle Medicine (Fig. 6) dal 2012 al 2013 sono aumentati sia il numero dei microrganismi e degli alert organisms isolati sia la percentuale di questi ultimi. Per quanto riguarda invece le IO causate da ao, sebbene siano rimaste numericamente sovrapponibili, sono diminuite dal 29% del 2012 al 19% del 2013. In Nefrologia (Fig. 7) si è osservato un modesto aumento dei microrganismi isolati, mentre gli alert organisms, sebbene raddoppiati, sono comunque pochi sia numericamente che in percentuale. Inoltre si può osservare che le infezioni ospedaliere causate da ao sono rimaste costanti nei due anni. Alert organisms e sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza (IOS) 2014 Dodaro S. (1) , Perugini D. (1) , Mauro M.V. (1) , Rose F. (2) , Stomeo E. (1) , Barberio C. (2) , Giraldi C. (1) (1) UOC Microbiologia e Virologia – PO “Annunziata” - (2) UOC Direzione Medica - PO “Annunziata” Figura 1. Numero di alert organism che circolano nel nostro PO RISULTATI L’elaborazione degli ao effettuata dal 2011 al 2013 nel nostro PO mostra che i microrganismi più frequentemente riscontrati sono MRSA, Enterobatteriaceae ESBL, Acinetobacter e Pseudomonas MDR, con una piccola percentuale di Klebsiella pneumoniae CPE (Fig. 1). OBIETTIVI Nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, è attivo un sistema di sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria per quantificare e monitorare il fenomeno, riconoscere i principali fattori di rischio ed identificare gli specifici interventi. Il nostro obiettivo è l’elaborazione e la valutazione delle infezioni causate da “alert organisms” (ao) dal 2012 al 2013. Figura 2. Infezioni ospedaliere (IO) ed infezioni non insorte nell’UOC di degenza (IC) rapportate al numero di ricoveri Figura 4. Distribuzione percentuale dei diversi siti di infezioni causate da ao Figura 5. Confronto tra numero di ricoveri e numero di campioni microbiologici inviati Figura 3. Percentuali di infezioni ospedaliere (IO) ed infezioni non insorte nell’UOC di degenza (IC) Figura 6. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO nelle Medicine Figura 10. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO nelle Chirurgie Figura 9. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Neurochirurgia Figura 8. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Rianimazione Figura 7. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Nefrologia CONCLUSIONI L’elaborazione dei dati epidemiologici locali, accompagnata al dato della valutazione razionale degli ao circolanti nelle unità operative del nostro PO, ha consentito e consentirà in futuro di attivare misure di contenimento delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria con interventi tempestivi e differenziati in base al microrganismo isolato ed alla sua pericolosità e diffusibilità e, nello stesso tempo, permette di monitorare la correttezza delle procedure operative messe in atto nei singoli reparti. Le UUOOCC con percentuali maggiori di infezioni causate da ao sono ovviamente quelle più a rischio come la Rianimazione, la Terapia Intensiva Neonatale e la Neurochirurgia (Fig. 3). Dalla valutazione dei differenti siti di infezione ospedaliera sostenute da alert organisms nel 2013 (Fig. 4) appare evidente la bassa incidenza delle infezioni del sito chirurgico. Tale dato, in contraddizione rispetto ai risultati attesi, è probabilmente spiegato dal fatto che le chirurgie, a differenza degli altri reparti inviano un numero di campioni estremamente basso rispetto al numero di ricoveri (Fig. 5). Nelle Chirurgie (Fig.10) si è osservato un aumento del numero dei microrganismi e degli alert organisms isolati. Nonostante sia quasi raddoppiata la percentuale di ao isolati nel 2013, si osserva comunque un numero sovrapponibile di IO nei due anni. Tali infezioni risultano per tanto diminuite dal 59% del 2012 al 29% del 2013. In Rianimazione (Fig. 8) si è osservata una leggera riduzione del numero di microrganismi isolati accompagnata da un lieve aumento del numero di ao isolati. Tuttavia, nonostante l’aumento percentuale degli alert organisms isolati si è verificata una diminuzione della percentuale di IO causate da questi ultimi dal 90% del 2012 al 73% del 2013. In Neurochirurgia (Fig. 9) nonostante l’aumento dei microrganismi isolati nel 2013, è rimasto sovrapponibile il numero di alert organisms. Per contro la riduzione percentuale di ao non è stata accompagnata dalla riduzione delle IO i cui valori rimangono sovrapponibili sia numericamente che in percentuale. Una prima valutazione che abbiamo voluto fare è riferita alle infezioni causate da alert organisms rapportate al numero di ricoveri nei diversi reparti. I risultati (Fig. 2) mostrano percentuali di incidenza di tali infezioni variabili dal 15% della Rianimazione allo 0% della Cardiologia, con una incidenza media del 2,9%. Nello specifico queste infezioni sono rappresentate per il 60% da infezioni non insorte nel nostro PO.

Transcript of Alert organisms e sorveglianza delle infezioni correlate … · 2015-03-21 · alert organisms,...

Page 1: Alert organisms e sorveglianza delle infezioni correlate … · 2015-03-21 · alert organisms, sebbene raddoppiati, sono comunque pochi sia numericamente che in percentuale. Inoltre

METODI Nel nostro PO il sistema di sorveglianza degli alert organisms che possono diffondere resistenze agli antimicrobici, prevede la segnalazione quotidiana, mediante sistema informatizzato, dei seguenti patogeni: S. aureus meticillino-resistente (MRSA), S. aureus vancomicina-intermedio (VISA), Enterococchi vancomicina resistenti (VRE), P. aeruginosa MDR, A. baumannii MDR, Enterobatteri produttori di betalattamasi a spettro esteso (ESBL), Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE). La segnalazione degli ao, isolati prevalentemente dal tratto urinario, dalle ferite, dalle basse vie respiratorie e dal sangue, viene immediatamente inviata al Gruppo Operativo del Comitato Infezioni Ospedaliere (GO CIO) ed ai referenti CIO dell’UO di provenienza, per attivare le procedure di isolamento e contenimento dell’infezione. Il personale infermieristico del GO CIO acquisisce i dati clinici dalla cartella e valuta la tipologia di infezione. Questo dato viene poi elaborato in report annuali che consentono di valutare l’epidemiologia degli alert organisms nei singoli reparti.

L’elaborazione dei dati nelle singole UUOO ha mostrato differenze significative. Nelle Medicine (Fig. 6) dal 2012 al 2013 sono aumentati sia il numero dei microrganismi e degli alert organisms isolati sia la percentuale di questi ultimi. Per quanto riguarda invece le IO causate da ao, sebbene siano rimaste numericamente sovrapponibili, sono diminuite dal 29% del 2012 al 19% del 2013. In Nefrologia (Fig. 7) si è osservato un modesto aumento dei microrganismi isolati, mentre gli alert organisms, sebbene raddoppiati, sono comunque pochi sia numericamente che in percentuale. Inoltre si può osservare che le infezioni ospedaliere causate da ao sono rimaste costanti nei due anni.

Alert organisms e sorveglianza delle infezioni

correlate all’assistenza (IOS) 2014

Dodaro S.(1)

, Perugini D.(1)

, Mauro M.V.(1)

, Rose F.(2)

, Stomeo E.(1)

, Barberio C.(2)

, Giraldi C.(1)

(1) UOC Microbiologia e Virologia – PO “Annunziata” - (2) UOC Direzione Medica - PO “Annunziata”

Figura 1. Numero di alert organism che circolano nel nostro PO

RISULTATI L’elaborazione degli ao effettuata dal 2011 al 2013 nel nostro PO mostra che i microrganismi più frequentemente riscontrati sono MRSA, Enterobatteriaceae ESBL, Acinetobacter e Pseudomonas MDR, con una piccola percentuale di Klebsiella pneumoniae CPE (Fig. 1).

OBIETTIVI Nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, è attivo un sistema di sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria per quantificare e monitorare il fenomeno, riconoscere i principali fattori di rischio ed identificare gli specifici interventi. Il nostro obiettivo è l’elaborazione e la valutazione delle infezioni causate da “alert organisms” (ao) dal 2012 al 2013.

Figura 2. Infezioni ospedaliere (IO) ed infezioni non insorte nell’UOC di degenza (IC) rapportate al numero di ricoveri

Figura 4. Distribuzione percentuale dei diversi siti di infezioni causate da ao

Figura 5. Confronto tra numero di ricoveri e numero di campioni microbiologici inviati

Figura 3. Percentuali di infezioni ospedaliere (IO) ed infezioni non insorte nell’UOC di degenza (IC)

Figura 6. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO nelle Medicine

Figura 10. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO nelle Chirurgie

Figura 9. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Neurochirurgia

Figura 8. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Rianimazione

Figura 7. Incidenza degli ao sul totale dei ceppi isolati e delle relative IO in Nefrologia

CONCLUSIONI L’elaborazione dei dati epidemiologici locali, accompagnata al dato della valutazione razionale degli ao circolanti nelle unità operative del nostro PO, ha consentito e consentirà in futuro di attivare misure di contenimento delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria con interventi tempestivi e differenziati in base al microrganismo isolato ed alla sua pericolosità e diffusibilità e, nello stesso tempo, permette di monitorare la correttezza delle procedure operative messe in atto nei singoli reparti.

Le UUOOCC con percentuali maggiori di infezioni causate da ao sono ovviamente quelle più a rischio come la Rianimazione, la Terapia Intensiva Neonatale e la Neurochirurgia (Fig. 3).

Dalla valutazione dei differenti siti di infezione ospedaliera sostenute da alert organisms nel 2013 (Fig. 4) appare evidente la bassa incidenza delle infezioni del sito chirurgico. Tale dato, in contraddizione rispetto ai risultati attesi, è probabilmente spiegato dal fatto che le chirurgie, a differenza degli altri reparti inviano un numero di campioni estremamente basso rispetto al numero di ricoveri (Fig. 5).

Nelle Chirurgie (Fig.10) si è osservato un aumento del numero dei microrganismi e degli alert organisms isolati. Nonostante sia quasi raddoppiata la percentuale di ao isolati nel 2013, si osserva comunque un numero sovrapponibile di IO nei due anni. Tali infezioni risultano per tanto diminuite dal 59% del 2012 al 29% del 2013.

In Rianimazione (Fig. 8) si è osservata una leggera riduzione del numero di microrganismi isolati accompagnata da un lieve aumento del numero di ao isolati. Tuttavia, nonostante l’aumento percentuale degli alert organisms isolati si è verificata una diminuzione della percentuale di IO causate da questi ultimi dal 90% del 2012 al 73% del 2013. In Neurochirurgia (Fig. 9) nonostante l’aumento dei microrganismi isolati nel 2013, è rimasto sovrapponibile il numero di alert organisms. Per contro la riduzione percentuale di ao non è stata accompagnata dalla riduzione delle IO i cui valori rimangono sovrapponibili sia numericamente che in percentuale.

Una prima valutazione che abbiamo voluto fare è riferita alle infezioni causate da alert organisms rapportate al numero di ricoveri nei diversi reparti. I risultati (Fig. 2) mostrano percentuali di incidenza di tali infezioni variabili dal 15% della Rianimazione allo 0% della Cardiologia, con una incidenza media del 2,9%. Nello specifico queste infezioni sono rappresentate per il 60% da infezioni non insorte nel nostro PO.