Aldo Ugliano:«Voglio una zona verde, pulita, partecipata» · quotidiana. Riconosciamolo e...

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&% % !"#!"#’"#!$"’’ ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD Car2Go: a Milano arriva il nuovo Car-sharing 3 Orti ai cittadini: ecco i nuovi bandi 4 Soldi ai CdZ per la manutenzione di scuole e altri edifici pubblici 4 Carabinieri intervengono su due locali in quartiere per fermare lo spaccio di cocaina 8 Nuove opportunità di lavoro: la progettazione delle App 9 Rugby e altri sport: la palestra è sotto casa! 10 Lotta al fumo nelle scuole 13 Nasce il Parco della Vettabbia 14 L’esempio di Malala e il suo intervento all’Onu 16 Le nostre rubriche 15, 18, 19 ALL’INTERNO 0 )"*,-* ! &*,"!/ +,( !%%" %%" " !%%" %%" (&"’$ !%%" %%" #$-+( $% %-’"!/ $ %"*"%%" %%"&*(+$ (..’( "% 0 Giornale dell’Associazione Milanosud Numero a 20 pagine Le gite di Milanosud Per il 16-17 novembre è in pro- gramma un delizioso week end nel cuore della Romagna, tra Riolo, Bri- sighella e Marradi, con il “Treno di Dante”. Informazioni a pagina 12 Q uale sarà il futuro della nostra zona? Con questa domanda in testa abbiamo incontrato Aldo Ugliano, presidente del Consiglio di Zo- na 5, decisi per una volta a non farci sommergere da numeri ed elenchi, ma alla ricerca di una “visione di città”. La domanda secca ha spiazzato un po’ il presidente, che però alla fine dell’inter- vista ci ha “confessato”: «Vogliamo co- struire una zona che sappia ascoltare le richieste dei cittadini, con più verde pubblico e spazi agricoli tutelati, con servizi e luoghi d’incontro, soprattutto per giovani e anziani». Ecco, è da questa “visione” dell’azione amministrativa, che parte la nostra in- tervista. La Zona 5 è la zona della città con più aree verdi della città, il che non sempre corri- sponde ad aree agricole fruibili e parchi pubblici. «La gran parte delle aree agricole in zo- na sono all’interno del Parco Sud, che è una grande risorsa da tutelare e pro- muovere. Noi stiamo facendo il possibi- le perché ciò accada. Per esempio nelle prossime settimane partiranno i lavori per la realizzazione del parco della Vet- tabbia, un’area di 100 ettari tra Nosedo e Chiaravalle, in cui saranno messi a di- mora oltre 30 mila alberi. E poi ci sono il Parco Ticinello e la Cascina Campaz- zo. Qui il Comune sta giocando una partita molto com- plessa con i curato- ri fallimentari del tribunale. L’intera vicenda, come ha avuto modo di af- fermare più volte l’assessora Lucia De Cesaris, è legata alla soluzione della questione delle aree dove dovrebbe sorgere il Cerba, il Centro Europeo di Ricerca Biomedica Avanzata. Una epo- pea che dovrebbe arrivare a un punto di svolta entro fine anno, quando curatori e banche, i maggiori azionisti della fon- dazione Cerba, dopo i fallimenti Ligre- sti, dovranno decidere se fare l’investi- mento. Stefano Ferri Continua a pag. 7 Q uando ho sentito per la prima volta pronunciare la parola “irretroattività”, non ero sicuro di aver capito. Non è un neo- logismo, ma il suo uso nel linguaggio cor- rente – anche in politica – era stato sino ad oggi praticamente nullo. Irretroattività: un suono sinistro e arcano, anche vagamente minaccioso, come accade non di rado al lessico politico quando vuole mascherare ignobili intenti dietro locuzioni dal sapore iniziatico. Irretroattività: un agguato lessicale che vuole sorprendere l’uditore ignaro, tra- smettergli la forza della sua oscura, bellico- sa cadenza. Per controllare, mansuefare, orientare l’opi- nione pubblica, il linguaggio politico si muove su due piani paralleli: il piano A è quello dell’estrema semplicità, della po- vertà lessicale, della forza sloganistica ripe- titiva; il piano B è quello della ricercatezza specialistica, del tecnicismo esasperato, ai limiti dell’incomprensibilità. Piero Pantucci Continua a pag. 11 Vorrei non essere afflitto dalla... «P raticamente un falò al giorno, e non più solo di notte. Addirittura sono aumentati e noi siamo costretti a convivere con miasmi e odori acri che bruciano la go- la. La gente è esasperata: non è possibile che non si possa far niente». Questo quanto ci ha confidato un cittadino del quartiere Le Terrazze, che ha voluto restare anonimo, anche perché la con- vinzione che dietro i falò ci sia un a vera e propria organizzazione a delinquere pronta a tutto, si fa sempre più strada tra i cittadini. Questa è purtroppo la situazione che si vive nei palazzi limitrofi alla via Selvanesco, lato viale Missaglia. Stefano Ferri Continua a pag. 8 I n luglio la vicenda Ligresti è arri- vata a un punto di svolta. Con gli arresti per l’affaire Fonsai del “pa- tron” Salvatore (ai domiciliari), delle figlie Jonella e Giulia, e con l’ordine di custodia cautelare per il figlio Paolo (che però, diventato cittadino svizze- ro a fine giugno, trovandosi nella sua abitazione sul lago di Lugano ha evi- tato l’arresto), si chiude un’era di abusi. Per tutti (alti dirigenti dell’a- zienda compresi), il reato contestato è quello di falso in bilancio e manipo- lazione del mercato con l’aggravante del danno procurato ai risparmiatori. Ma qual è stato il “peso” di Salvatore Ligresti a Milano? Con l’aiuto di Basilio Rizzo, presiden- te del Consiglio comunale di Milano e consigliere dal lontano 1983 (da allo- ra sempre rieletto), abbiamo voluto ripercorrere la storia di questo tenta- colare imprenditore edile che, per ol- tre vent’anni, ha avuto un ruolo tanto invasivo in Milano e nella zona sud della città. Giovanna Tettamanzi Continua a pag. 5 Aldo Ugliano:«Voglio una zona verde, pulita, partecipata» Intervista al presidente del CdZ5, a due anni dal suo insediamento D opo la pausa estiva, rinfreschiamo la memoria a tutti gli aspiranti scrittori sul nostro Concorso Letterario. La terza edizione ha come tema “Quella volta che... goc- ce di positività nella vita quotidiana” . I nostri lettori hanno que- st’anno una rosa di possibilità nel raccontare storie su quan- to “la vita è bella” anche quando le cose sembrano andare ma- le. In questi momenti di crisi, infatti, abbiamo pensato di sti- molare pensieri positivi invitando tutti a osservare nella realtà quotidiana situazioni di vita - grandi o piccole - in gra- do di favorire un sorriso, di rallegrare una giornata, un’esi- stenza o anche solo qualche minuto. Nadia Mondi Continua a pag. 2 Intervista a Basilio Rizzo «Vi racconto il caso Ligresti» Cittadini esasperati per i fumi nocivi Selvanesco, continuano i falò inquinanti Colonna di fumo da via Selvanesco, fotografata da Le Terrazze. Per inviare i racconti c’è tempo fino al 17 ottobre! Uno scorcio del parco Ticinello. Premi per i vincitori: libri e una gita

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ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD

Car2Go: a Milano arriva il nuovo Car-sharing

3Orti ai cittadini: ecco i nuovi bandi

4

Soldi ai CdZ per lamanutenzione di scuole e altri edifici pubblici

4

Carabinieri intervengono su due locali in quartiere perfermare lo spaccio di cocaina

8

Nuove opportunità di lavoro: la progettazione delle App

9

Rugby e altri sport: la palestra è sotto casa!

10

Lotta al fumo nelle scuole13

Nasce il Parco della Vettabbia14

L’esempio di Malalae il suo intervento all’Onu

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Le nostre rubriche15, 18, 19

ALL’INTERNO

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���������Giornale dell’Associazione Milanosud

Numero a 20 pagine

Le gite di MilanosudPer il 16-17 novembre è in pro-gramma un delizioso week end nelcuore della Romagna, tra Riolo, Bri-sighella e Marradi, con il “Treno diDante”.

Informazioni a pagina 12

Quale sarà il futuro della nostrazona? Con questa domanda intesta abbiamo incontrato Aldo

Ugliano, presidente del Consiglio di Zo-na 5, decisi per una volta a non farcisommergere da numeri ed elenchi, maalla ricerca di una “visione di città”. Ladomanda secca ha spiazzato un po’ ilpresidente, che però alla fine dell’inter-vista ci ha “confessato”: «Vogliamo co-struire una zona che sappia ascoltare lerichieste dei cittadini, con più verdepubblico e spazi agricoli tutelati, conservizi e luoghi d’incontro, soprattuttoper giovani e anziani». Ecco, è da questa “visione” dell’azioneamministrativa, che parte la nostra in-tervista.

La Zona 5 è la zona della città con più areeverdi della città, il che non sempre corri-sponde ad aree agricole fruibili e parchipubblici.«La gran parte delle aree agricole in zo-na sono all’interno del Parco Sud, che è

una grande risorsa da tutelare e pro-muovere. Noi stiamo facendo il possibi-le perché ciò accada. Per esempio nelleprossime settimane partiranno i lavoriper la realizzazione del parco della Vet-tabbia, un’area di 100 ettari tra Nosedoe Chiaravalle, in cui saranno messi a di-mora oltre 30 mila alberi. E poi ci sonoil Parco Ticinello e la Cascina Campaz-zo. Qui il Comunesta giocando unapartita molto com-plessa con i curato-ri fallimentari deltribunale. L’interavicenda, come haavuto modo di af-fermare più voltel’assessora LuciaDe Cesaris, è legataalla soluzione dellaquestione dellearee dove dovrebbesorgere il Cerba, ilCentro Europeo di

Ricerca Biomedica Avanzata. Una epo-pea che dovrebbe arrivare a un punto disvolta entro fine anno, quando curatorie banche, i maggiori azionisti della fon-dazione Cerba, dopo i fallimenti Ligre-sti, dovranno decidere se fare l’investi-mento.

Stefano FerriContinua a pag. 7

Quando ho sentito per la prima voltapronunciare la parola “irretroattività”,

non ero sicuro di aver capito. Non è un neo-logismo, ma il suo uso nel linguaggio cor-rente – anche in politica – era stato sino adoggi praticamente nullo.Irretroattività: un suono sinistro e arcano,anche vagamente minaccioso, come accadenon di rado al lessico politico quando vuolemascherare ignobili intenti dietro locuzionidal sapore iniziatico.Irretroattività: un agguato lessicale chevuole sorprendere l’uditore ignaro, tra-smettergli la forza della sua oscura, bellico-sa cadenza.Per controllare, mansuefare, orientare l’opi-nione pubblica, il linguaggio politico simuove su due piani paralleli: il piano A èquello dell’estrema semplicità, della po-vertà lessicale, della forza sloganistica ripe-titiva; il piano B è quello della ricercatezzaspecialistica, del tecnicismo esasperato, ailimiti dell’incomprensibilità.

Piero PantucciContinua a pag. 11

Vorrei non essereafflitto dalla...

«Praticamente un falò al giorno, e non più solo di notte.Addirittura sono aumentati e noi siamo costretti aconvivere con miasmi e odori acri che bruciano la go-

la. La gente è esasperata: non è possibile che non si possa farniente». Questo quanto ci ha confidato un cittadino del quartiereLe Terrazze, che ha voluto restare anonimo, anche perché la con-vinzione che dietro i falò ci sia un a vera e propria organizzazionea delinquere pronta a tutto, si fa sempre più strada tra i cittadini.Questa è purtroppo la situazione che si vive nei palazzi limitrofialla via Selvanesco, lato viale Missaglia.

Stefano FerriContinua a pag. 8

In luglio la vicenda Ligresti è arri-vata a un punto di svolta. Con gliarresti per l’affaire Fonsai del “pa-

tron” Salvatore (ai domiciliari), dellefiglie Jonella e Giulia, e con l’ordine dicustodia cautelare per il figlio Paolo(che però, diventato cittadino svizze-ro a fine giugno, trovandosi nella suaabitazione sul lago di Lugano ha evi-tato l’arresto), si chiude un’era diabusi. Per tutti (alti dirigenti dell’a-zienda compresi), il reato contestatoè quello di falso in bilancio e manipo-lazione del mercato con l’aggravantedel danno procurato ai risparmiatori. Ma qual è stato il “peso” di SalvatoreLigresti a Milano? Con l’aiuto di Basilio Rizzo, presiden-te del Consiglio comunale di Milano econsigliere dal lontano 1983 (da allo-ra sempre rieletto), abbiamo volutoripercorrere la storia di questo tenta-colare imprenditore edile che, per ol-tre vent’anni, ha avuto un ruolo tantoinvasivo in Milano e nella zona suddella città.

Giovanna TettamanziContinua a pag. 5

Aldo Ugliano:«Voglio una zonaverde, pulita, partecipata»

Intervista al presidente del CdZ5, a due anni dal suo insediamento

Dopo la pausa estiva, rinfreschiamo la memoria a tuttigli aspiranti scrittori sul nostro Concorso Letterario.La terza edizione ha come tema “Quella volta che... goc-

ce di positività nella vita quotidiana”. I nostri lettori hanno que-st’anno una rosa di possibilità nel raccontare storie su quan-to “la vita è bella” anche quando le cose sembrano andare ma-le. In questi momenti di crisi, infatti, abbiamo pensato di sti-molare pensieri positivi invitando tutti a osservare nellarealtà quotidiana situazioni di vita - grandi o piccole - in gra-do di favorire un sorriso, di rallegrare una giornata, un’esi-stenza o anche solo qualche minuto.

Nadia MondiContinua a pag. 2

Intervista a Basilio Rizzo

«Vi racconto il caso Ligresti»

Cittadini esasperati per i fumi nocivi

Selvanesco, continuanoi falò inquinanti

Colonna di fumo da via Selvanesco, fotografata da Le Terrazze.

Per inviare i racconti c’è tempo fino al 17 ottobre!

Uno scorcio del parco Ticinello.

Premi per i vincitori: libri e una gita

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2 ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013������������������

Giornale dell’Associazione socio culturale ���������Reg. 744, 11/1997 Trib. Milan. ROC: 19637via Santa Teresa 2A, 20142 Milanotelefono: 02/84892068 - www.milano-sud.it - [email protected]

Direttore Responsabile Stefano FerriVicedirettore Giovanna Tettamanzi Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti,A. Muzzana, C. Muzzana, P. Piscone.Impaginazione e Art directing F. De Melis, E. Paci, A. Rubagotti.ßHanno collaboratoC. Biancardi, L. Danieli, P. Grilli, G. Lip-poli, R. Morini, N. Mondi, P. Pantucci, E.Saglia, R. Tammaro, F. Ternelli, A. Ve-ratti, C. Zampagni. IllustrazioniL. Muzzi, F. Portinari.FotografieE. Paci.

Raccolta PubblicitàA. Alemannocell. 345 333 5413 e-mail: [email protected]

Stampa GRUPPO SEREGNI - SERE-GNI CERNUSCO S.r.l.Tiratura 18.000 copie e oltre 3.500 in-vii personalizzati tramite e-mail

Segue dalla primaMomenti che trop-po spesso ci scivo-lano via inesorabil-mente, oscuratidalla routine e daiproblemi che ci af-fliggono giornal-mente, ma che sia-mo convinti dob-biamo imparare a vivere intensamente, perché sonoproprio questi momenti che danno il senso profondodella vita, che in ultima istanza, non può che essere laricerca della felicità.Hanno già aderito con generosità al nostro concorsola casa editrice La Vita Felice, la Libreria Largo Mah-ler e la società di traduzioni Tick Translations. Oltreche la nostra associazione, che mette in palio due

premi.La novità di que-st’anno, la ripetia-mo, è la pubblica-zione dei primidieci classificati inuna raccolta cheverrà distribuitatra i vincitori e an-che messa in ven-dita.Dobbiamo però purtroppo segnalare un cambiamen-to nella scelta dei premi. La recente notizia dellachiusura imminente della libreria di Largo Mahler cicostringe a commutare il premio dei buoni acquistoin un pacchetto selezionato di libri gentilmente offer-ti dalla libreria stessa.Inoltre vogliamo dare una notizia importante. Sap-

piamo che il rien-tro dalle ferie ri-chiede un “perio-do di rodaggio”per riprendere laroutine. Ed è perquesto che abbia-mo deciso di la-sciare maggioremargine di tempoper la consegnadegli elaborati. La nuova scadenza per la consegna dei racconti èmartedì 17 ottobre e di conseguenza la premiazioneslitterà alla fine di novembre.E a proposito della premiazione, i cui dettagli verran-no specificati nel prossimo numero, segnaliamo chenel corso dell’evento sarà possibile visionare e acqui-

stare il libro diprossima pubblica-zione “Appunti diLegalità” dedicatoall’iniziativa di Mi-lanosud sulla lega-lità, realizzata con iragazzi dell’istitutoAllende e della Me-dia Francesco d’As-sisi, che si è conclusa la primavera scorsa.Non ci resta che invitare nuovamente tutti a stimola-re ancora una volta la fantasia o a prestare maggioreattenzione all’ambiente che ci circonda, e a ricono-scere ciò che di bello e positivo c’è nella nostra vitaquotidiana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il pri-mo passo verso un’esistenza più gratificante e serena.

Nadia Mondi

Terzo Concorso Letterario Milanosud, con il patrocinio del Consiglio di Zona 5 - Il 17 ottobre 2013 è il termine ultimo per la consegna degli elaborati

Il tema: “Quella volta che... Gocce di positività nella vita quotidiana”

1. Il tema del concorso è: “Quella volta che … Gocce di positivitànella vita quotidiana”. Ogni autore potrà partecipare con un soloracconto inedito in lingua italiana e non premiato in altri concor-si, di lunghezza compresa tra 5.000 e 10.000 battute (spazi inclu-si).2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primoe di secondo grado dei membri della giuria.3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 17 ottobre2013, in un plico contenente:a). Quattro copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate.b). Una copia su cd, dvd o altro supporto, con lo scritto in formatotesto (preferibilmente in Word).c). Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cogno-me, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, titolo dell’opera).d). Una busta contenente la quota di partecipazione (10 euro).4. Le opere partecipanti, data la chiusura estiva dell’associazioneMilanosud nei mesi di luglio e agosto, dovranno essere consegnateo inviate a: a). Libreria Largo Mahler, via Conchetta 2 - 20136 MilanoOrari: fino al 26 luglio, martedì-sabato dalle 9,30 alle 19,30 e lu-nedì dalle 14,30 alle 19,30; dal 26 luglio al 9 agosto, lunedì-sabatodalle 14,30 alle 19,30; chiusura, 10-21 agosto.b). Biblioteca Comunale Chiesa Rossa, via S. Domenico Savio 3 –20142 Milano. Orari: la biblioteca è sempre aperta, ma con orarioridotto. Per ulteriori informazioni: 02/88465991.5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un paga-mento di 10 euro per i diritti di segreteria, al momento della con-segna degli elaborati o all’interno della busta inviata.6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saran-no esclusi dal concorso, senza obbligo di comunicazione da partedell’organizzazione.7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei partecipanti, ma nonfornirà valutazioni su tutte le opere in concorso. Non saranno pre-se in considerazione richieste di giudizi o pareri.8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti. Gli autori sono te-nuti a non divulgare il proprio racconto in altra maniera prima

Il Regolamento della scadenza del concorso.9. L’Associazione Milanosud pubblicherà un libro contenente i pri-mi 10 racconti classificati, che verrà posto in vendita dalla libreriaLargo Mahler e dall’Associazione.10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmenteall’invio dei racconti, al riconoscimento dei diritti d’autore a qual-siasi titolo.11. Il giudizio della giuria è insindacabile. Gli organizzatori e lagiuria del concorso non si assumono la responsabilità per eventua-li plagi.12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano iltrattamento dei propri dati personali che saranno trattati per l’ini-ziativa in programma nel rispetto della legge.13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del pre-sente regolamento.

PremiPrimo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 50 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler. Traduzione del racconto in spagnolo e sua pubblicazione sulblog letterario spagnolo “La Mirada del Gato” offerte dalla societàdi traduzioni Tick Translations®Secondo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “LaVita Felice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria LargoMahler.Terzo premio. Doppia raccolta di libri offerti dall’Editrice “La VitaFelice”, per un valore di circa 30 euro, e dalla libreria Largo Mah-ler.Quarto premio. Partecipazione a una delle gite di un giorno con ac-compagnatrice, organizzata dall’associazione Milanosud.Quinto premio. Partecipazione a una visita ad un museo in città odintorni, con l’ausilio di una guida esperta, organizzata dall’asso-ciazione Milanosud.La cerimonia della premiazione avverrà alla fine di novembre (da-ta da destinarsi) presso la Biblioteca Chiesa Rossa.Per ulteriori [email protected]. 02/84892068.

La Vita FeliceNate nel 1992, le edizioni La Vita Felice hanno dato vita ad un proget-to editoriale che ha da subito individuato la sua mission sviluppatasiall’insegna dell’economico e del tascabile, ma caratterizzato da unaparticolare cura per la qualità grafica e il livello culturale dei libri, l’ac-curatezza delle traduzioni, la qualità delle prefazioni e delle curatele.A distanza di venti anni, la casa editrice ha pubblicato titoli significati-vi e vari, appartenenti a generi e ad ambiti diversi e articolati in nu-merose collane, che hanno dati spazio a generi come la poesia, la let-teratura straniera e la meneghina, i classici greci e latini, la psicologia.www.lavitafelice.it

Libreria Largo MahlerUna piccola libreria di quartiere, posta di fronte all' Auditorium, sul la-to che si affaccia sulla piazzetta dalla quale prende il nome, situatatra Corso San Gottardo e il Naviglio Pavese. È specializzata in saggistica e narrativa musicale e propone anche unvasto catalogo di CD di musica classica, jazz e il meglio delle novitàdi musica leggera.Offre inoltre una fornita scelta di libri di tutti i generi, la possibilitàdi ordinare qualsiasi testo, anche scolastico e universitario, e l'aiutonella ricerca di titoli rari.www.largomahler.it

Tick TranslationsTick Translations è una società di traduzioni internazionale con sedi inmolti paesi del mondo. È una organizzazione snella e dinamica, costi-tuita da personale giovane e motivato. Offre servizi linguistici qualifi-cati e certificati secondo le normative europee ISO in tutte le combina-zioni linguistiche e in tutte le aree di specializzazione, avvalendosi ditraduttori e interpreti professionisti, di madre lingua, con molti anni diesperienza. Il lavoro di squadra tra i project manager e i traduttori e ilrapporto personale diretto con il cliente rappresentano un punto diforza della società.www.ticktranslations.com

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C’è qualcosa di contradditorio nel re-cente aumento dei costi degli abbo-namenti, voluto da Comune di Mila-

no e Atm. Nel settembre del 2011, la GiuntaPisapia aumentò il costo dei biglietti da 1 a 1euro e 50, tenendo fermi i costi degli abbo-namenti, affermando che si trattava di unaumento dovuto che però, non comprendo-no gli abbonamenti, si favoriva una fidelizza-zione del servizio pubblico. Ora, a due annidi distanza, la strategia cambia completa-mente (ammesso che nel 2014 non aumentianche il biglietto, come alcuni pronostica-no…). Perché questo cambio di rotta? Il primoobiettivo della Giunta non è più creareuna mobilità dolce? Bike sharing, car sha-ring, area C, piste ciclabili: tutte iniziativeimportanti e lodevoli, ma se aumentano iprezzi degli abbonamenti Atm, l’alternati-va più valida all’auto, l’obiettivo rischia dinon essere raggiunto.

La crescente mancanza di risorse da unaparte e l’aumento dei costi determinatidalla maggiore qualità e diffusione delservizio, non possono essere una causaineluttabile. I soldi si dovevano prenderealtrove, a costo di tagli comunque doloro-si: mobilità, inquinamento e quindi salutevengono prima delle buche sulle strade odi rincorse demagogiche al totem della si-curezza. Dopo questa doverosa premessa,ecco gli aumenti, che comunque tengonoin piedi tante agevolazioni e riduzioni finoalla gratuità, per le fasce cosiddette “de-boli” (vedi sito www.comune.milano.it).Per studenti e lavoratori fino a 26 annil’abbonamento annuale passa a 200 euro(+30 euro) e il mensile 22 euro (+5 eu-ro). Mentre per quanto riguarda gli abbo-namenti ordinari il settimanale 2x6 co-sterà 10 euro (+1,60), il mensile per tutti35 euro (+5), l’annuale 330 euro (+30).

Stefano Ferri

Dal 12 agosto Milano si può consi-derare la città italiana con il ser-vizio di car sharing più esteso

d’Italia. Accanto al servizio GuidaMI, gestito daAtm, più indirizzato a chi vuole preno-tare in anticipo un mezzo, sceglierlo trapiù modelli e utilizzarlo con più di duepersone, si affianca Car2Go, un nuovomodello di car sharing, già attivo consuccesso in 25 grandi città del mondo,rivolto più ai piccoli spostamenti, in al-ternativa ai mezzi pubblici o ai taxi. Le 450 autovetture Smart bianco-azzurregià visibili in tutta la città, si possonoprendere senza bisogno di prenotazione,perché ogni utente, dotato di member-card personale, potrà noleggiare una vet-tura vedendone l’ubicazione, sia attraver-so un’apposita app, da scaricare sul pro-prio smartphone o tablet, sia attraverso ilsito internet Car2Go. Le modalità d’uso sono semplici: raggiun-ta la vettura si posiziona la propria mem-ber-card davanti al lettore che si trova

dietro il parabrezza e che permetterà l’a-pertura delle porte in automatico; unavolta all’interno dell’auto si digita il pro-prio Pin su un touch-screen e si parte.Concluso il noleggio si risponde alle do-mande formulate sul touch-screen e unavolta che la luce diventa verde si può la-sciare l’auto. Una volta usate, le Smart possono esserelasciate in qualsiasi spazio di sosta delterritorio del Comune di Milano (120kmq), senza doverle necessariamente ri-portare nel punto di partenza, come inve-ce accade con GuidaMi. Inoltre le auto-mobili possono entrare liberamente inarea C e possono essere parcheggiate gra-tuitamente nelle strisce gialle e blu, gra-zie a un contributo versato da Car2Go alComune di Milano.L’iscrizione al servizio è molto semplice eavviene on-line: basta inserire i propri da-ti personali per poi passare dal negozioCar2Go in piazzale XXIV Maggio 12, o inuno dei punti di registrazione, per ritirarela propria member-card. I prezzi di

Car2Go (carburante e assicurazione in-clusi) possono essere calcolati in varimodi: attraverso il conteggio dei minutieffettivamente usati (costo 0,29 euro, alminuto); delle ore (14,90 euro), o agiornata, per un costo forfettario di 59euro al giorno. La quota di iscrizione al servizio è di 19euro, valevole per sempre. In questa fasedi lancio, fino al 30 settembre, l’iscrizioneè gratis.A meno di un mese dal lancio del serviziogli utenti sono già 4.500. A Vienna, dove ilservizio copre 80 km quadrati, in un annosono stati raggiunti 30.000 abbonati e25.000 prelievi ogni settimana. A Berlino, dove invece lo spazio servito èdi 250 km quadrati, oggi sono 50.000 iclienti e oltre 30.000 i prelievi ogni setti-mana. Se anche Milano raggiungerà numeri ana-loghi, il vantaggio in termini di mobilitàper la città saranno notevoli.Per ogni maggiori dettagli:www.car2go.com/it/milano

Chiara Zampagni

Gli abitanti della zona interessati a rag-giungere l’Istituto Europeo di Oncologia

(Ieo), possono utilizzare una navetta gratui-ta (sostenuta dalla Fondazione Ieo) che col-lega (andata e ritorno) l’Istituto con la LineaVerde della metropolitana. Il servizio è attivodal lunedì al venerdì; durata indicativa delpercorso 15/20 minuti.Servizio da MM Abbiategrasso a IEO: a parti-re dalle ore 6,40 sino alle 21,30.Servizio da IEO a MM Abbiategrasso: a

partire dalle ore 7,15 sino alle 22,15.La fermata della navetta è in piazza Abbiate-grasso 2 (davanti alla scuola dismessa, incorrispondenza della fermata della 79); lesoste intermedie: al Quark Hotel e al capoli-nea del tram 24. Per conoscere gli orari di tutte le corse, sug-geriamo di passare il giorno prima e trascri-verseli su un foglio: le corse sono infatti va-riamente intervallate (15, 20, 30 minuti e avolte anche un’ora tra una e l’altra).

Navetta gratuita per raggiungere l’IEO

Un provvedimento sbagliato

Atm: da settembreabbonamenti più cari

Car2Go, il nuovo Car-sharingarriva a Milano con 450 SmartNon sarà più necessario riportare l’auto dove la si è presa, ma la si troverà sul territorio con lo smartphone

L’EX BARAVALLE

Nuovo“Parco della Resistenza”Sabato 14 settembre, alle ore 11, l’at-tuale Parco Baravalle (dall’omonimavia) diventerà “Parco della Resistenza”.Alla cerimonia di intitolazione, in me-moria dei Martiri di viale Tibaldi, è sta-to invitato il Sindaco.

C.M.

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4 ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013���������

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SERRAMENTI

Il 3 settembre sono stati riaperti itermini del bando pubblico per laconcessione in uso di 66 particelle

ortive in via Gratosoglio/via Teresa No-ce. Si tratta di un investimento di più di100mila euro che consente di riqualifi-care a favore dei cittadini un’area sin

qui non utilizzata. La coltivazione di unorto è vista come attività ricreativa, maanche come integrazione al reddito. Il Consiglio di Zona 5 ha stabilito i crite-ri per l’assegnazione, centrati per lo piùsul reddito e sull’età anagrafica: il 70%delle particelle a disposizione sarà as-segnato a persone dai 60 anni in su e il30% a persone dai 18 ai 59. Hanno quin-di diritto a partecipare al bando: i resi-denti in zona 5, maggiorenni, non pos-sessori di altro orto nel Comune di Mi-lano, non appartenenti allo stesso nu-cleo familiare di altri partecipanti albando.La domanda (in bollo da 16 euro) dovràessere presentata entro il 25 settembreal Protocollo del Settore Zona 5 - VialeTibaldi 41 -primo piano (orario di aper-tura dalle ore 9 alle ore 12 - tutti i giornidal lunedì al venerdì) – dal 05/09/2013al 25/09/2013 entro e non oltre le ore 12.

La domanda dovrà essere completatada copia della carta d’identità ed even-tuale copia del verbale di accertamentod’invalidità. La concessione ha caratte-re provvisorio con durata triennale, rin-novabile su richiesta dell’interessato asei mesi dalla scadenza. Gli assegnataridovranno versare un canone annuo di78 euro (2 euro al mq) e un depositocauzionale di pari importo. Ulterioriinformazioni relative al Bando potran-no essere richieste al Settore Zona 5 -Tel. 02.884.58534 - 02/884.58517.Sempre in tema di agricolotura in città,dal Consiglio di Zona fanno inoltre sa-pere che a breve partirà Bando Coltiva-Mi, che riguarderà l’area di via Boffalo-ra, per l’assegnazione di aree per orti arealtà del terzo settore, soggetti pubbli-ci e privati che operano nel sociale, eassociazioni di cittadini che presente-ranno progetti di orti urbani.

Il 70% dei lotti destinato agli over 60

Bando pubblico per 66 nuovi ortiLe richieste per la concessione di appezzamenti in via Gratosoglio e via Teresa Noce possono essere presentate fino al 25 settembre

Afine giugno, il Comuneha deliberato: passa al-le nove Zone la manu-

tenzione ordinaria degli edifi-ci scolastici e socio assisten-ziali. Con la delibera approva-ta dalla Giunta sono stati defi-niti 9 appalti, uno per ogniCdZ, per un totale di 7,2 milio-ni di euro (alla Zona 5 attri-buiti 610 mila euro), che assicurano lacopertura finanziaria per tutti gli inter-venti di manutenzione a chiamata,quelli richiesti direttamente dagli isti-tuti o dalle strutture che necessitano diun’azione immediata. «Un importante atto concreto per il de-centramento cittadino, che prosegue econsolida la strada intrapresa dal Co-mune di Milano: i Consigli di Zona di-sporranno di un proprio budget e po-tranno così rispondere, assieme alle di-rezioni didattiche, ai bisogni delle scuo-le e dei centri socio assistenziali del ter-

ritorio - ha dichiarato l’assessore ai La-vori pubblici Carmela Rozza - Il decen-tramento è uno degli impegni più rile-vanti di questa Amministrazione e que-sto è un passo importante, perché si as-segnano risorse significative». Lo stan-ziamento, inserito nel Piano triennaledelle Opere pubbliche 2013-14-15, ecollocato nell’elenco del 2013, è di 7 mi-lioni e 200mila euro. Negli appalti, inol-tre, è stato previsto che una stessa dittanon possa essere aggiudicataria per piùdi un lotto, neppure in qualità di subap-paltatore.

Lo scorso 2 settembre, come pro-messo da ICP (Istituti Clinici diPerfezionamento), il Poliambu-

latorio di via Baroni è stato riaperto,mantenendo la precedente situazio-ne aggiornata con le seguenti presta-zioni: Dermatologia - 10 ore sett. - lunedì emartedì dalle ore 8 alle ore 13 - Medi-co individuato dal Comitato Zonaledr. Pietro Farro – Conferito incaricocon decorrenza 1 otto-bre 2013;Ostetricia e Ginecolo-gia - 10 ore sett. diOstetricia e Ginecolo-gia (per esecuzione vi-site, ecografie ostetri-co/ginecologiche emorfologiche) – mer-coledì e venerdì dalleore 8 alle ore 13 – Me-dico individuato dalComitato Zonale dr.ssa

Patrizia Casati – Sono in attesa di ac-cettazione da parte del medico inte-ressato; Urologia - 8 ore settimanali: al riguar-do si è in attesa nelle prossime setti-mane della sostituzione da parte diun medico ospedaliero dell’OspedaleBassini di Cinisello Balsamo.Otorinolaringoiatria - viene incre-mentata di 3 ore settimanali l’attivitàdella dottoressa Cerniglia.

Diverse realtà che operano insieme datempo per restituire il quartiere ai propriabitanti, hanno portato alla nascita del-l’Officina Vigentino. Ne fanno parte le seguenti associazioni:Ambulatorio d’Arte Vanghè; Arci 75 Beat;Associazione Genitori Elsa Morante; Casaper la pace; Comitato Genitori Toscanini;Comitato Genitori Wolf Ferrari; ComitatoVigentinoXMilano; Gratosoul; Omf (Ora-torio Madonna di Fatima); Opera Cardi-nal Ferrari; Gruppo Scout Agesci Milano5; Gruppo Scout Cngei Milano 3; Teatrodel Vigentino.L’obiettivo comune è quello di superare lediffidenze e le chiusure verso gli altri,creando occasioni di aggregazione che ab-battano le difficoltà di comunicazione trafasce di età, tra i sessi, tra etnie e culturediverse, così da valorizzare le individua-lità di ciascuno attraverso un processo diarricchimento e crescita collettiviPer incentivare le opportunità occasionidi scambio e condivisione l’Officina Vi-

gentino desidera restituire valore aglispazi pubblici già presenti sul territorio,come i parchi cittadini, all’interno deiquali creare momenti di aggregazionecondivisa, nel rispetto di quello che è unbene comune.Come prima iniziativa, sabato 21 settem-bre presso il Cam di via Verro ed il parcoattiguo, l’Officina Vigentino ha organizza-to una giornata conviviale e di festa, aper-ta ai cittadini della zona, che prevede:merenda condivisa; laboratori per bambi-ni e ragazzi; attività ludiche e di svago; at-tività sportive; ballo; attività teatrali.La giornata potrà costituire un importan-te momento di incontro e di conoscenzareciproca tra i cittadini e le associazionidella zona, che parteciperanno all’orga-nizzazione delle diverse attività previstedurante l’iniziativa.Il progetto dell’Officina Vigentino è statopresentato in commissione al Consiglio diZona 5 dove è stato approvato a maggio-ranza .

Non sono bastati 365 giorni per rea-lizzare i circa 200 m del tratto delcollegamento tra la via Gaber e la viaDe Andrè, in zona Chiesa Rossa, ac-canto alla piscina S. Abbondio. Il cartello, che annunciava l’iniziodei lavori nel settembre scorso e lafine per i primi giorni di questo me-se, impietosamente fotografa una si-tuazione di ordinaria inefficienza,che come al solito ricade sui cittadi-ni, già privati del parcheggio origi-nariamente previsto e pagato. Oggi, chi percorre il moncone dellavia Gaber aperto al traffico, a causadella auto parcheggiate, procede asenso alternato; mentre a piedi i ra-gazzi provenienti da via De Andrè,per andare al nido, alla materna, al-l’elementare e alla media della zonadovranno ancora fare un lungo giro ocamminare attraverso l’area del can-tiere. Purtroppo, mentre andiamo instampa, non si vedono operai al lavo-ro. Via Gaber diverrà la nostra Saler-no-Reggio Calabria?

AL VIGENTINO

Le associazioni fanno rete e nasce l’Officina

COME LA SALERNO-REGGIO CALABRIA

Lavori in via Gaber

Nuovi servizi medici di Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia

Riaperto l’ambulatorio Asl di via Baroni

Per la manutenzione di scuole ed edifici socio-assistenziali

Oltre 7 milioni dal Comune alle 9 zone

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ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 5���������

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Segue dalla primaIntrecci politico-affaristici di un poten-te, sui quali Milanosud ha documentatoparecchio, in particolare intorno al Par-co Agricolo Sud e al Ticinello. Nessunomeglio del Presidente Rizzo – che conAldo Ugliano (ex consigliere comunalee oggi presidente del CdZ5) ha combat-tuto la corruzione e lo strapotere del-l’immobiliarista (e dal quale si sono en-trambi presi più di una causa) – puòraccontarci cos’ha rappresentato Ligre-sti per la politica nazionale, cittadina,di zona.

Presidente, come ha fatto Ligresti a entra-re in possesso di così tante aree in città?«C’è la sua verità in un’intervista, ri-pubblicata di recente da Il Mondo, incui racconta la sua storia. Lui ha rac-colto una serie di terreni in aree chesembravano inutilizzabili dal punto divista edificatorio e poi ha usato la poli-tica, i rapporti, le entrature per devia-re le scelte amministrative verso l’uti-lizzo di quelle aree. Riguardo il Parco Sud tutto nacque at-torno agli anni ’80: in quel periodo l’Isti-tuto Nazionale di Urbanistica avevachiaramente detto che si doveva rispet-tare l’angolo di terreno racchiuso tra levie Ripamonti e Lodovico il Moro, per-ché quelle erano le ultime aree agricolemunicipali che rappresentavano un be-ne preziosissimo, da conservare. L’ope-razione del Piano casa, in cui rientra laquestione delle “aree d’oro” del ParcoTicinello, era stata costruita sul bisognosociale: in quegli anni, alcune statisti-che, molto gonfiate, dicevano che c’erauna richiesta di case straordinaria. A fi-ne anni ’70, inizio ’80 escono delle ricer-che in cui si parla di 50mila vani neces-sari e poi, a furia di scriverlo, i “vani” so-no diventati “appartamenti”!».

Il che è un po’ diverso…«La differenza è clamorosa. Ma gonfiarequesta esigenza aiutava a raggiungere

l’obiettivo. Improvvisamente, quelloche sembrava un fronte invalicabile –Lodovico il Moro, Missaglia – cioè quelcono che difendeva e proiettava la cittàverso il Parco Sud, fu invece sbaragliatoe si decise di costruire anche in quellearee. Anzi, i piani di espansione furonoparadossalmente quasi tutti concentra-ti lì. Ligresti, da bravo speculatore, ave-va comprato tutti questi terreni, e osta-colava gli interventi sui terreni che nonaveva. I progetti nelle sue mani, invece,passavano, perché aveva corsie prefe-renziali. Lui aveva il potere di interlo-quire con la pubblica amministrazione,e in caso di controversie entravano incampo i legali».

Aveva uno staff di avvocati imponente, piùdi quello di ingegneri e architetti, visto chequerelava con grande facilità.«Aveva più legali che ingegneri; poi in-gegnere era lui, gli avvocati erano quel-li che gli stavano dietro. In quegli annitutti sapevano che molti dipendenti co-munali, ai diversi vertici, passavano levacanze in proprietà del gruppo Ligre-sti, si raccontava di gite in elicottero peril più importante funzionario dell’am-ministrazione, il palco alla Scala nonmancava mai… Era evidente che fossecosì: a lui era consentito ottenere risul-tati importanti. Poi la grande capacitàdi essere legato a tutti i partiti: io queglianni li ricordo come gli anni della con-sociativismo. C’era una spartizione chein quote diverse comprendeva tutti: or-mai è acclarato che il sistema fosse que-sto: se si decideva di fare dei gruppi ditecnici, ciascun partito – di maggioran-za o di opposizione – iscriveva il pro-prio. E tutto si reggeva così».

Questo fenomeno quanto ha zavorrato lanostra città?«Ma io credo che la colpa principale siastata quella di non aver salvaguardato ilParco Sud che adesso facciamo fatica arecuperare. Un danno non calcolabile

in termini economici. Mapoi, come spesso accade,l’immobiliare in queglianni serviva (e non solocon Ligresti) a tenere irapporti con le banche. Lacostruzione delle residen-ze, ma anche delle strut-ture del terziario, adesempio, non è che veni-vano occupate subito. In-somma, si trasformavanoprestiti e soldi in immobi-

li. E avere l’immobile autorizzava a pre-sentarsi in banca a chiedere finanzia-menti. Un intreccio perverso che haportato Milano ad avere interi palazzimai occupati (come alcune delle “torri”di Ligresti). L’abilità stava nel riuscire a“riunire il ciclo”: lui costruiva, poi le sueassicurazioni tenevano immobili a ga-ranzia degli assicurati. È crollato acausa di operazioni finanziarie corre-late a questo sistema: lui stesso facevacomprare alle sue aziende i suoi immo-bili. Riempiva i consigli di amministra-zione dei suoi figli – ma questo è venu-to dopo, nella fase della finanza. Ed erapartito, come dicevo, dall’avere rap-porti con tutti i partiti, chiunque vin-cesse… Si legava a tutti ed era “gene-roso” con tutti».

Nella storia di Ligresti c’è stato anche ilcarcere.«Sì, nell’ambito delle vicende di Tan-gentopoli. E poi ci sono spiegazioni maidate sulle prime ricchezze (c’è n’è unaltro di grande in questo Paese che haavuto lo stesso potere…): come nel ca-so della vicenda Ursini, della Liquigas:Ligresti entra in azione a seguito di que-sto crack, può comprare delle azioni,con risorse inaspettate».

Non per niente era chiamato Mister 5%.«Ligresti per conto di Cuccia, aiutava leoperazioni finanziarie di Mediobancamettendoci propri capitali ed entrandocon quote di partecipazione in tutte lesocietà: Pirelli, Rcs (azionista però sem-pre tenuto ai margini del patto di sinda-cato), assicurazioni… Il suo sogno era-no le autostrade e poi la Grassetto, unasocietà di Padova: voleva prenderselapoiché lui aveva studiato all’Universitàdi quella città... Poi ha tentato di com-prare Impregilo, è entrato in Citylife. Lasua potenza si è estesa».

Si dice che Ligresti è arrivato in Me-diobanca perché Cuccia voleva avereun filo diretto più forte con Craxi.«Certo, ricordiamo che lui è statosalvato da Cuccia: la prima crisi diLigresti risale agli anni ’90, per trop-pi investimenti che appunto non sivendevano. Ci fu la quotazione inborsa di Premafin, la finanziaria, or-chestrata da Cuccia, e narrano lecronache economiche che Cucciascrisse a tutte le banche del consor-zio di collocamento che bisognavapiazzare queste azioni; furono collo-cate a un prezzo nettamente supe-

riore al loro valore, ma i piccoli rispar-miatori vennero costretti a investire.Così gli investitori portarono denarofresco».

In questa situazione “particolare” leiquante cause ha subito?«Un paio o tre, non ricordo onestamen-te, perché ne ho avute anche con altri.Una situazione molto pesante. Quandouno ti chiede 500 milioni (per lui forseera poco), ma per me, neanche se lavo-ravano le prossime 10 generazioni dellamia famiglia potevo farvi fronte. C’eraanche un tentativo di intimidazione psi-cologica. Così è stato per Aldo Ugliano,soprattutto. Per fortuna siamo stati as-solti!».

Anche per “Milanosud” non è mai stato fa-cile scrivere di Ligresti: il nostro giornaleha subito infatti una causa...«Contro i giornali ci sono due modi diagire: minacciando di bloccare la pub-blicità o minacciando di chiamarli ingiudizio».

Come si sta attrezzando ora l’amministra-zione per evitare altri “casi Ligresti”? Nelsenso di cancellare questo rapporto stret-to coi funzionari, coi politici… questo mo-do di fare pervasivo.«Be’, le cose sono un po’ cambiate. Ora èchiaro che è un punto d’onore non ave-re più queste pratiche. Però anche conla Giunta Moratti, va ammesso, era cre-sciuta l’attenzione. Per esempio, men-tre con le precedenti amministrazioninoi ci dovevamo pagare le spese degliavvocati per difenderci, il sindaco Mo-ratti non ebbe mai a dire di no alla pos-sibilità dei consiglieri, una volta assolti,di riconoscere loro una responsabilitàdi ruolo e non personale. Era stato costi-tuito un fondo ad hoc, che poi non è ser-vito: i soldi sono anche stati restituitiperché Ligresti ha perso le cause e ha

dovuto pagare. È anche vero però cheCarlo Masseroli, assessore all’Urbanisti-ca della Giunta Moratti, fino all’ultimoha considerato Ligresti una grande ri-sorsa per la città, cosa che io non possoperdonargli – anche se riconosco cheMasseroli è persona molto intelligente eche ha agito con passione sul territorio. Riguardo l’attuale amministrazione sta-remo molti attenti: questa è stata unapagina che non potrà che far scuola nel-la nostra città, sia da un punto ammini-strativo che civile, perché vedere chealla fine certi metodi non pagano, puòessere uno stimolo a imboccare la stra-da giusta. Io ho sempre tenuto a direche non sono contento che lui sia agliarresti. Però credo sia bello e giustoche, alla fin fine, si dimostri che nontutto passa impunemente. Di ciò diamoquindi merito alla nostra magistraturamilanese, lenta ma inesorabile».

Si è costruita anche una cultura diversa…«Sì, e anche giornali come il vostro nesono il segno. La cosa di cui sono piùorgoglioso è che in quegli anni, genteche non si era mai occupata di urbani-stica ha iniziato a interessarsene. El’attenzione che c’è oggi è anche ilfrutto di quelle battaglie. La salvezzadi una città e la sua reputazione stan-no nella capacità di indignarsi, di nonrassegnarsi mai. La “resistibile” ascesadi Ligresti non è stata fermata prima acausa dei poteri forti di questa città,sia che lo accettassero o che lo subis-sero. Ma Ligresti a un certo punto ècrollato, anche per merito degli abi-tanti della Zona Sud. Ed è un bel se-gnale di fiducia, di speranza che dob-biamo valorizzare».

Giovanna Tettamanzi

Intervista a Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano e consigliere comunale dal 1983 al 2011

«Vi racconto il caso Ligresti»

La mostra “Alfred Hitchcock nei film della Univer-sal Pictures” in corso nelle sale di Palazzo Reale aMilano, fino al 22 settembre 2013 è per i cinefili

(e non solo) un evento da non perdere. L’esposizionepropone settanta fotografie, documenti speciali, prove-nienti dagli archivi della major americana, per raccon-tare particolari curiosi sulla realizzazione delle scenepiù celebri, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugliattori e sulla vita privata del grande maestro. Celebra la

prolifica carriera e la genialità di uno dei più influentiregisti di tutti i tempi mediante 14 rappresentative pel-licole prodotte dalla major tra il 1940 e il 1976. In visio-ne spezzoni tratti dalle pellicole più celebri del registainglese, nato a Londra nel 1899, come “La finestra sulcortile” del 1954, “La donna che visse due volte” del1958, “Psyco” del 1960, “Gli uccelli” del 1963, che festeg-gia proprio quest’anno il 50° anniversario dell’uscita ci-nematografica. Con la mostra i visitatori potranno assi-

stere a una serie di approfondimenti video del critico ci-nematografico Gianni Canova, in cui sono analizzati lapsicologia dei personaggi, le scene più memorabili e lapersonalità di Hitchcock. Sede: Palazzo Reale – Piazza Duomo, 12 – Milano – Tel.02/45496874. Orari: lunedì – 14.30 – 19.30; martedì, mer-coledì, venerdì e domenica: 9.30 – 19.30; giovedì e sabato:9.30 – 22.30.

Giuseppe Lippoli

Iniziativa del Comune di Milano fino al 22 settembre

Alfred Hitchcock, maestro del brivido, a Palazzo Reale

La famiglia Ligresti. Da sinistra: Giulia, Paolo, Jonella e Salvatore.

Nell’intervista al presidente Rizzo ricor-diamo la causa che Ligresti fece al no-

stro giornale e al direttore di allora PieroPantucci, in cui chiese 1 milione di euro didanni. Fu intentata nel 2007 e si conclusenel 2009, con la rinuncia della contropartedi fronte alle prove portate dal nostro av-vocato e socio Alessio Straniero, che dimo-stravano la veridicità dei fatti pubblicati ela correttezza dell’esercizio di critica.

S. F.

Salvatore Ligresticontro Milanosud

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6 ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 ���������

Milanosud cerca [email protected]

Si sono conclusi a fine luglio i lavoridel Gruppo CAP sulle fognature diPieve Emanuele, per dismettere

gli scarichi nei corpi idrici superficiali,collettare i reflui e avviarli alla depura-zione nell’impianto centralizzato di Lo-cate Triulzi. Un milione e mezzo di euro, finanziatidall’Ato, per un progetto di risistemazio-ne complessiva della rete fognaria comu-nale che presentava diversi problemi:molti scarichi erano diretti nelle rogge,mentre alcuni punti di sfioro e di solleva-mento presentavano la necessità di ma-nutenzioni importanti, con tratti di fo-gnatura in condizione di degrado e pro-blemi di rigurgito segnalati dall’ammini-strazione comunale.

Le criticità da ri-solvere sono stateaffrontate attra-verso studi e inda-gini che hannoportato a soluzioniprogettuali diver-se, confluite in unintervento inte-grato che migliora

sensibilmente la situazione ambientaledel territorio comunale, anche alla lucedell’infrazione comunitaria 2009/2034,che impone all’Italia di mettere a normafognature e depuratori entro il 2015. Gli interventi principali operati sulla re-te fognaria comunale sono stati in viaRoma, dove lo scarico esistente affluivaalla roggia Marchina ed era causa, insie-me ad altri scarichi diretti di privati, diuna situazione igienico – sanitaria diestrema criticità; in via Viquarterio, dovegli scarichi in roggia Pizzabrasa vengonooggi recapitati nella fognatura di via delPopolo; a Fizzonasco (vie Parenti e Me-notti), dove erano presenti tre diversiscarichi nella roggia Pizzabrasa, elimina-ti grazie alla realizzazione di una came-

retta di sfioro per separare le acque dipioggia, che continuano ad essere scari-cate in roggia, dalle acque nere, che ven-gono ora deviate al depuratore; in via Go-betti dove è stato eliminato uno scaricoin roggia; in via De Filippo, con la manu-tenzione di alcuni tratti di fognaturamolto ammalorati: la condotta esistente,di diametro 400 mm, è stata sostituitacon una nuova tubazione condiametro 1000 mm. Inoltrel’impianto dismesso di depura-zione di Valle Volpi è stato con-vertito a vasche di accumulo elaminazione: le vasche esisten-ti sono state ristrutturate sen-za modificarne le dimensioni, eadeguate per entrare in funzio-ne in caso di precipitazioni. La riconversione ha consentitodi sfruttare un’area dove c’era-no già manufatti non utilizzati,destinandoli a nuove funzioni e miglio-rando la qualità del fiume Lambro Meri-dionale, che riceve le acque di pioggiadrenate da un bacino di 34 ettari. L’inte-ro progetto, complesso e articolato, havisto un investimento di 1.515.000 euro,

e oggi la situazione ambientale di PieveEmanuele è decisamente migliorata conuna rete fognaria efficiente e adeguataal carico e alla recente normativa; oltrealle esigenze relative all’infrazione co-munitaria e quindi alla necessità di evi-tare di incorrere nelle pesanti sanzionipreviste in caso di mancato rispetto deitempi, questo intervento migliora la qua-

lità delle rogge e dei corsi d’acqua super-ficiali, un patrimonio ambientale fonda-mentale, che il Gruppo CAP si impegna aproteggere e tutelare realizzando un ser-vizio ai cittadini sempre più efficiente eadeguato alle esigenze del territorio.

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Eliminati gli scarichi in roggia e completata la rete fognaria

Un milione e mezzo di investimenti per i lavori del Gruppo CAP a Pieve Emanuele

Rozzano: oltre 13 milioni di euro per l’ade-guamento del depuratore. I lavori hanno ri-chiesto più di tre anni per l’adeguamento auna potenzialità di 115mila abitanti equiva-lenti e l’ammodernamento, con l’entrata infunzione di nuove sezioni che utilizzano larecente tecnologia MBR, un sistema di depu-razione biologica delle acque.Assago: al via i lavori per la realizzazione diun nuovo pozzo per potenziare la distribu-zione d’acqua. Sarà profondo 150-155 metrie verrà equipaggiato con due colonne: la piùprofonda preleverà gli acquiferi tra i 110 e i145 metri, l’altra tra i 70 e i 90 metri. Stan-ziati 400mila euro per un impianto a bassoimpatto ambientale in Località Cascina Baz-zana.Buccinasco: conclusi i lavori per il risanamen-to ambientale della Roggia Corio e della RoggiaCorietta. I cattivi odori determinati dallo stato disalute delle rogge si avvertivano di più in Assa-go, dove scorre a cielo aperto. Nel corso deglianni la Roggia Corio è stata utilizzata per smal-tire scarichi civili provenienti da condomini sortiin prossimità del corso d’acqua, oggi collegatialla fognatura delle vie Lomellina, Don Minzonie della Resistenza, così le acque nere sono con-vogliate al depuratore di Assago. Intanto sonostate completate le reti di via Calabria e in viaEmilia, e sono stati allacciati alla fognatura alcu-ni edifici pubblici, come lo spogliatoio del cam-po Scirea, la scuola materna Petrarca e lo spo-gliatoio del campo sportivo Manzoni.

Altri interventi

L’Associazione Nestore si occupa daanni di studiare e approfondire letante opportunità offerte a chi, dal-la condizione di lavoratore passa aquella, più o meno desiderata, dipensionato. In sostanza suggerisceconcreti percorsi ai neopensionatiche si chiedono in che modo impie-gare il tempo libero conquistato,magari arricchendo conoscenze etemi che riguardano anche la so-cietà (molti scoprono solo in quelmomento di avere un potenziale in-

teresse per l’impegno sociale), manon hanno ancora deciso come faree a chi rivolgersi. L’Associazione Ne-store indica una possibile via. Aquesto proposito, dal 2 ottobre al 6dicembre sono previsti sei appunta-menti di una giornata ciascuno (2,9, 16, 23, 30 ottobre; 6 dicembre),con l’aiuto di consulenti e formato-ri delle Università di Milano Bicoc-ca, Cattolica del Sacro Cuore e del-l’Università di Padova, coadiuvatida giornalisti.

Per info e iscrizioni: AssociazioneNestore presso Società Umanitaria,Via F. Daverio 7, 20122 Milano (in-gresso da Via San Barnaba 48) –Tel. 02 57968324 – Fax. 02 5511846– e-mail: www.associazionenesto-re.eu. Ufficio aperto al pubblico lu-nedì e giovedì. L’iscrizione per l’intero ciclo è per iSoci di 60 euro (è richiesta la quotadi iscrizione annuale all’Associazio-ne, di 50 euro).

Renato Iacono

La Misericordia Milano Onlusanche quest’anno organizzaa partire dal 1° ottobre un

corso di Primo soccorso, che offrel’opportunità di diventare soccorri-tori certificati dalla Regione Lom-bardia e quindi ambulanzieri. Ilcorso di 120 ore è aperto a tutti,gratuito e prevede un esame finale,superato il quale si ottiene la quali-fica di soccorritore e operatoreDae, cioè in grado di utilizzare ildefibrillatore automatico, lo stru-

mento salvavita in caso di problemicardiaci. Tutte le lezioni sono tenu-te da istruttori del 118 e da medici,così come le esercitazioni. Il corsoprevede lezioni di anatomia, fisio-logia, rianimazione cardiopolmo-nare, immobilizzazione atraumati-ca del paziente. Sono inoltre previ-ste uscite sulle ambulanze chesvolgono il servizio 118 di emergen-za urgenza. Le lezioni di circa dueore si terranno presso la sede di Mi-sericordia in via Costantino Baroni

48, con una cadenza settimanale.Per iscriversi si può telefonare alcentralino di Misericordia MilanoOnlus (02 89 300 500) lasciando ipropri dati oppure si può inviareuna mail a [email protected] specificando ilproprio nome, cognome e recapitotelefonico. Il termine ultimo periscriversi al corso è il 25 settembre2013. Per ulteriori informazioni sipuò visitare il sito istituzionalewww.misericordiamilano.org

Diventa anche tu soccorritoreDal primo di ottobre corso gratuito della onlus Misericordia

Dedicato ai pensionatiOltre il lavoro: come usare al meglio il “tempo liberato”

Page 7: Aldo Ugliano:«Voglio una zona verde, pulita, partecipata» · quotidiana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il pri-mo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

7���������ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013

segue dalla primaA questo punto cosa succederà?Noi da sempre chiediamo che la Casci-na Campazzo e le cosiddette aree d’orodel Parco Ticinello passino al Comuneprima possibile. Si tratta di circa 500mila mq di aree agicole e verdi che si ag-giungerebbero ai 450 mila mq che sonogià di proprietà pubblica. Su questa vi-cenda, come CdZ, abbiamo chiesto e ot-tenuto che in autunno si avviino i lavoriper la realizzazione del primo lotto delparco del Ticinello, con un investimen-to di 1 milione e 800 mila euro. Semprein autunno partiranno un progetto di ri-popolazione faunistica, finanziato perquasi 800 mila euro da Fondazione Ca-riplo, e i lavori per la messa in sicurezzadella Cascina Campazzo, con parte del-le risorse per il parcheggio interrato dipiazza Abbiategrasso.Poi stiamo spingendo per dare almenouna data al progetto del parco MissagliaChiesa Rossa, da troppo tempo esisten-te solo sulla carta».

Esistono però ampie aree di degrado, pro-prio accanto alle aree agricole, come in viaSelvanesco.«In questi casi, i cittadini con i Consiglidi Zona possono solo sollecitare e farecostante pressione nei confronti delleistituzioni deputate a intervenire: Co-mune, Provincia, forze dell’ordine e, inultima istanza, la Procura. Soprattuttoqueste ultime devono intervenire conpiù efficacia e il Parco Sud deve con-sentire la realizzazione di lavori cherendano più difficile scaricare rifiuti ofare falò inquinanti. Inoltre qui, più chein altri casi, esiste un intreccio di com-petenze accavallate, vincoli e lentezzeburocratiche che rende ogni interventofaticosissimo».

Qual è il peso dell’inefficienza della mac-china burocratica?«Per quanto riguarda la macchina co-munale, che conosco da vicino, scontia-mo un’organizzazione verticistica e far-raginosa che, unita a un’inefficienzastrutturale, rende ogni decisione un

processo a dir poco snervante. Anche ildecentramento procede a rilento, e an-cora non si sa quale ruolo e funzioniavrà il nuovo ente dell’area metropolita-na e quindi i Consigli di Zona: ciò rendetutto ancora più confuso. Cionostantein CdZ stiamo lavorando intensamente.Nel 2012, primo anno solare di questaamministrazione, abbiamo prodotto278 delibere, 100 in più rispetto al 2010,ultimo anno del precedente CdZ.Ritengo che istituzioni debbano essererese più agili ed efficienti, in particolarele istanze dei cittadini devono essereascoltate da dirigenti e funzionari, cheinvece tendono a sottovalutarle, persi-no quando queste sono sostenute daiCdZ. Per esempio è da marzo che chie-diamo l’inversione di senso di marcia divia dei Fontanili, senza avere risposta.Ho dovuto scrivere una lettera durissi-ma all’assessore Maran per chiedere unintervento e solo dopo questa mia solle-citazione il funzionario, che stava bloc-cando tutto, si è degnato di rispondermicon un laconico “stiamo provvedendo”».

Cittadini e associazioni, quale ruolo hannonell’azione di governo del CdZ ?«Il nostro CdZ è diventato il megafonodei cittadini, lo strumento attraverso ilquale fare pressione sulle istituzioni,dall’Aler al Comune, dalla Regione aglienti come i consorzi dell’acqua e il Par-co Sud, per spingerli ad agire sulle prio-rità della zona. È un lavoro costante emolto faticoso, che conduciamo con icittadini, associazioni e comitati, sin daiprimi giorni del nostro mandato, che stadando però i primi frutti. Sono moltissi-me le iniziative messe in campo e le si-nergie attivate in questi due anni. Ri-sultati ancora più importanti, se si tieneconto della scarsità di risorse che afflig-ge ormai tutte le istituzioni.Per raggiungere gli obiettivi però biso-gna lasciare da parte steccati ideologicied egoismi e concentrarsi sul bene co-mune e sugli aspetti concreti. Solo cosìsi raggiungono risultati».

Torniamo all’ambiente: l’amianto negliedifici è un’altra delle questioni da risolve-re. A che punto siamo?«La presenza dell’amianto e dei tetti ineternit è una questione che seguo sinda quando ero consigliere comunale,quando con l’allora assessore all’Am-biente nella giunta Albertini, DomenicoZampaglione, spinsi per la realizzazionedi un rilievo dell’intera città. Da allorainiziò un processo di verifica dello statodell’amianto e di programmazione conle Asl dei tempi di bonifica. Questeinformazioni, insieme ai dati che oraabbiamo in Zona, consentono di moni-torare di continuo lo stato dei tetti ineternit, e sapere quando sono prossimele scadenze per la bonifica. Così possia-mo sollecitare le proprietà ad agire, co-me faremo in ottobre per le case di viaBarrili 31, Bordighera 31, Campazzino40 e 46, Crema 11, San Gottardo 30, Sel-vanesco 57, Spezia 45, Alzaia NaviglioPavese 78 ang Imperia, viale Ortles 10 e58.In questa azione è importante il coin-volgimento degli abitanti che vivono neipressi degli edifici con tetti in eternit,

per denunciarli in CdZ, nel caso fosserosfuggiti al censimento, e per sollecitarele proprietà a intervenire nei tempi sta-biliti. Così come è successo per la exBolliger, di via Palmieri, che ora ha av-viato la bonifica del tetto, e in cui lapressione sociale dei cittadini ha, insie-me a quella delle istituzioni, convinto laproprietà a intervenire».

In zona ci sono molti quartieri popolari icui edifici sono in uno stato di sostanzialeabbandono: saranno mai sistemati?«Anche in questo caso, un mix di man-canza di risorse, competenze e ineffi-cienza rende tutto molto difficile: il no-stro compito non può che essere quellodella continua e puntale sollecitazione.Per esempio, a seguito di una nostra se-gnalazione all’ex assessore alla CasaLucia Castellano, con una spesa di 2 mi-lioni e 360 mila euro saranno sistemati51 alloggi ristrutturati, in via Savoia, invia Chiesa Rossa e in via Gandino. Inquesto modo aumenterà l’offerta di ca-se e diminuiranno il degrado e la possi-bilità di occupazioni abusive».

E le case Aler di Gratosoglio?«La vicenda è pazzesca. Poco più di unanno fa l’ex assessore Domenico Zam-betti aveva assicurato lo stanziamentodi 8 milioni e l’intervento sui tetti e sul-le facciate di 24 edifici che letteralmen-te “fanno acqua”. Poi l’assessore è statoindagato per voto di scambio con la ’n-drangheta e tutto si è fermato, e dei cin-que stabili che erano messi peggio solouno è stato parzialmente sistemato.A metà luglio quindi abbiamo riconvo-cato l’Aler, i sindacati degli inquilini, ilComune e la Regione. Durante l’incon-tro Paola Bulbarelli, nuovo assessore al-la Casa della Regione, si è impegnata adare una scossa all’Aler. Perché l’istitu-to dispone ancora di finanziamenti mi-nisteriali per i contratti di quartiere,che attendono di essere spesi. Vedremose per la primavera prossima, come pro-messo, saranno sistemati i rimanentiquattro palazzi. Durante l’incontro si èparlato anche della sistemazione dellavia Baroni, i cui soldi sono stati già stan-ziati. Aler ha promesso l’inizio dell’in-tervento una volta conclusi quelli sullecase. Ho fatto inoltre presente che, ol-tre ai cinque palazzi su cui si deve in-tervenire al più presto, anche il resto diGratosoglio sud richiede opere di ma-nutenzione».

Altra nota dolente: il quartiere Spaventa...«Anche in questo caso abbiamo segna-lato all’assessore Bulbarelli che siamodi fronte a una situazione insostenibile:da nove anni metà del quartiere è pon-teggiato, case vuote da sistemare, pre-senza di abusivi, con problemi di sicu-rezza non banali. Abbiamo chiesto diagire subito perché i cittadini sono esa-sperati. L’assessore si è impegnata a stu-diare la situazione e intervenire al piùpresto. Vedremo».

Anche via Antonini è una parte della zonache ha bisogno di attenzione.«Qui ci sono ancora grossi problemi ri-guardo la questione del pagamento del-le spese degli alloggi di proprietà del

Comune, all’interno dei condomini conproprietà mista. Quindi il Comitato diquartiere ha chiesto al Sindaco di met-tere in vendita gli alloggi in affitto, per-ché forse chi vi abita è disponibile al-l’acquisto.Sempre a proposito della zona Antonini,a fine luglio abbiamo incontrato l’asses-sore all’Arredo urbano Chiara Bisconti,e le abbiamo fatto presente di aver vota-to una mozione in cui chiediamo che, làdove è stato ucciso il taxista Luca Mas-sari, venga posto un cippo e piantato unalbero: il 30 di settembre sarà premiatoil vincitore di un concorso pubblico inonore di Massari, e ci piacerebbe cheper quella data fosse tutto sistemato».

Servizi ai cittadini: qui avete più possibilitàdi intervento. Cos’è stato fatto in questidue anni e cosa farete?«Recentemente alcuni importanti pro-getti di carattere sociale sono giunti aconclusione, dopo un intenso lavoro daparte del CdZ. La Casa delle Associazio-ni di via Saponaro 20, circa 400 mq a di-sposizione delleassociazioni dellazona, sta per esse-re inaugurata.Nelle prossimesettimane avremoun incontro per il-lustrare regola-menti e statuto epoi sarà aperto ilbando per l’asse-gnazione deglispazi. Anche per lo spazio di via Ripa-monti 202, la struttura dell’Asl passataal Comune su nostra sollecitazione, ve-drà nelle prossime settimane la pubbli-cazione di un bando. In questo caso,con l’Associazione Quartieri Tranquilli,di cui fa parte la giornalista del Corrieredella Sera Lina Sotis, abbiamo trovatoun mecenate, che vuol restare anoni-mo, che ha messo a disposizione 60 mi-la euro, su un nostro progetto per startup dedicate ai giovani.Assegnato invece, prima della pausaestiva, alla cooperativa sociale La Dea,lo spazio di circa 300 mq posto a pianoterra nelle torri di via de Andrè, an-ch’esso abbandonato da anni. Qui parti-ranno a breve attività di carattere socia-le e culturale, in particolare rivolte aigiovani e giovanissimi. Poi abbiamo ilPosto delle Fragole di via Spaventa, conlaboratori per attività culturali, per ilbenessere fisico e uno spazio di incon-tro con gli assistenti sociali. È statoinaugurato a luglio, dopo non poche dif-ficoltà “burocratiche”, per ora è apertodue giorni la settimana, ma faremo ditutto per aumentare le ore. Infine c’è lagrande villa di Chiaravalle e i 200 ettariterreni circostanti, sequestrati a untrafficante di droga, che saranno messia bando per svolgere attività sociali».

E per i giovani, cos’altro?«Abbiamo aperto gli spazi del Cam – oraridisegnati dalle nuove gestioni – e inuovi centri di aggregazione. Partirà abreve al Gratosoglio un’iniziativa dieducativa di strada, “Adolescenti e sicu-rezza”, e sempre a Gratosoglio faremo ilpossibile per sostenere il lavoro di pa-

dre Eugenio Brambilla, che da anni la-vora con la sua scuola popolare per aiu-tare i ragazzi che abbandonano la scuo-la a proseguire negli studi. Inoltre si è appena conclusa con suc-cesso la Bella Estate, che ha visto lapartecipazione costante di moltissimigiovani in una serie di iniziative nei par-chi della zona e non solo, che è stata re-sa possibile per la partecipazione del-l’Università Bocconi che ha finanziatol’intero progetto con quasi 20 mila euro.Daremo poi il massimo sostegno a tuttele associazioni. Nonostante la cronicamancanza di risorse sono fiducioso,perché possiamo contare su società,cooperative e soggetti privati, che han-no dimostrato di saper proporre inizia-tive di eccellenza, operando insieme».

Dai giovani al futuro il passo è breve: qualicambiamenti all’orizzonte per la zona?«Il Pgt appena approvato favorisce il re-cupero delle ex aree industriali e ab-bandonate, a condizione che gli inter-venti soddisfino le esigenze dei quartie-

ri in cui si trovano, in prima istanza perquanto riguarda i servizi e il verde a di-sposizione dei cittadini. Si inquadranoin quest’ottica i progetti del campusBocconi sull’area della ex Centrale delLatte e quelli del grande museo di artemoderna che Fondazione Prada sta rea-lizzando in largo Isarco, dietro via Ripa-monti. Interventi che daranno lustro,qualità e servizi alla nostra zona, perl’importanza delle architetture, dise-gnate da professionisti di fama mondia-le, come dei soggetti proponenti. I qualisi stanno dimostrando attenti e sensibi-li alle esigenze della zona. Per le altrearee industriali da riconvertire stiamoaspettando manifestazioni di interesse,come per Ripamonti 88, che siamopronti a valutare assieme al Comune. Primi consensi invece per la riconver-sione degli edifici abbandonati di pro-prietà di Ligresti o di sue società lungola via Virgilio Ferrari. Vedremo se il pro-getto andrà in porto.E poi ci sono il Cerba, che se andrà inporto cambierà il volto dell’area intornoa Ripamonti, e i lavori sulla Darsena,appena avviati, che riqualificherannouna zona importante della città. Infinec’è Expo. L’auspicio a questo proposito èche le cascine e i campi agricoli dellanostra zona siano pronti ad accoglierequesta importantissima manifestazioneche, aldilà del business, ha come obiet-tivo la nutrizione e l’ecompatibilità. Equale migliore biglietto da visita per lacittà che la trasformazione della zonaagricola più grande di Milano in una ve-trina di agricoltura cittadina e in unluogo di accoglienza?».

Stefano Ferri

Intervista al presidente del Consiglio di Zona 5, a due anni dal suo insediamento

Aldo Ugliano: «Voglio una zona verde, pulita, partecipata»

La Zona 5 si estende per 29,87 km2 econta oltre 134 mila abitanti (censi-

mento 2006).Le principali aree sono: PortaVigentina, Porta Lodovica, San Gottardo,Morivione, Vigentino, Vaiano Valle, Chiara-valle, Quartiere Madonna di Fatima, Macco-nago, Stadera, Chiesa Rossa, Quartiere LeTerrazze, Quartiere Missaglia, Gratosoglio,Selvanesco, Quintosole, Ronchetto delle Ra-ne, Quartiere Torretta, Conca Fallata, Quar-tiere Basmetto, Quartiere Cantalupa.

Tutti i “numeri”della Zona 5

Il rendering della nuova Università Bocconi.

Situata tra via Lorenzini e via Adamel-lo, la nuova area verde pubblica in

Zona 5 copre un’area complessiva di2.500 metri quadrati. A caratterizzare ilgiardino, una cinquantina di piante fio-rite di medio fusto (tigli, prunus, acerirubrum, siliquastri) e percorsi ornati dirose selvatiche particolarmente sugge-stivi nella bella stagione. Presente an-che un’area giochi attrezzata e sicura

per i bambini, con tre dondoli a molle efissi, due altalene e uno scivolo, oltre auna ventina di panchine. Nella prossimaprimavera l’Amministrazione conta diampliare l’area con altri 1.400 metriquadrati di verde. Il giardino di via Lo-renzini - Adamello si inserisce nel piùampio percorso di riqualificazione dellearee sud di Milano.

C. M.

Un nuovo giardino pubblico in zona Ripamonti

Nel luglio scorso, in piazza Agrippa, il set-tore Parchi e Giardini ha disposto l’ab-

battimento di quattro grosse piante. Le cause? Tre piante erano state attaccate dafunghi agenti di carie nel cilindro centrale eda marciume radicale. La quarta pianta, in-vece, aveva un fusto inclinato di 25° e lagrande chioma fortemente asimmetrica e

spiombata fuori asse. I quattro alberi rischia-vano seriamente lo schianto al suolo per ce-dimento basale e, vista la vulnerabilità delsito – strada a elevato traffico e transito ditram – l’abbattimento si è reso necessarioper eliminare una grossa minaccia alla sicu-rezza dei cittadini.

Claudio Muzzana

Piazza Agrippa: abbattute4 piante per motivi di sicurezza

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Segue dalla primaA ogni rogo, visibile per le alte colonne difumo nero che si alzano, sono molti i cit-tadini delle Terrazze che chiamano Vigi-li del Fuoco e Polizia Locale; ma piùspesso succede che il fumo non si veda earrivi “solo” il fortissimo odore acre,soffocante. A quel punto diventa difficilechiamare per segnalare, perché non esi-ste una testimonianza palese. Alcunevolte, raccontano i cittadini, è una puzzacosì forte e nauseabonda, che chi tiene lefinestre aperte viene svegliato all’alba.A nulla sono valsi gli interventi del giu-gno scorso della Polizia Locale e il seque-stro di quattro aree, né le interrogazionidel gruppo M5S in Regione, né lo sdegno(a parole) di alcuni rappresentanti poli-tici a seguito di un articolo sul Corriere,che di fatto riprendeva le nostra inchie-sta di luglio. Le lentezze burocratiche el’intreccio incredibile di competenze sul-le aree (Comune, Provincia, Regione,

Parco Sud, soggetti gestori dei corsi d’ac-qua solo per citare i principali) bloccatutto, rendendo ogni intervento inade-guato e intempestivo. In spregio al dirit-to alla salute dei cittadini, perché, vale lapena ricordarlo, i falò accesi per smaltirerifiuti pericolosi o per ricavare rame e al-tro da rivendere, liberano nell’aria e la-sciano nel terreno pericolosissimi inqui-nanti. Eppure alcuni possibili interventi sonosotto gli occhi di tutti. In particolare dallato di via Dei Missaglia non si capisce co-me sulle aree occupate da accampamentiabusivi di rom non si intervenga, vistoche, considerati le discariche e i resti deifuochi di cui sono circondati questi inse-diamenti, le loro attività sono facilmenteintuibili. Così come è chiaro che per arri-vare alla aree in questione – alcune dellequali di proprietà di cittadini incolpevoli edi fatto espropriati del loro bene – è possi-bile solo dal campo rom e da una strada il

cui accesso è chiuso da sbarre e da plintiin cemento (vedi l’area descritta nellamappa accanto).Di fronte a questa emergenza ambientale,le istituzioni devono rispondere con unimpegno straordinario e non aspettare ol-tre. Le forze dell’ordine devono organiz-zarsi, intervenire e cogliere in flagrante idelinquenti; il Comune deve procederecon le denunce di tutti gli scarichi e nelfar sorvegliare l’accesso alla via Selvane-sco (come promesso dall’assessore alla Si-curezza Granelli in un’intervista al nostrogiornale del luglio scorso); Provincia eParco Sud devono, anche in deroga ad al-cuni vincoli, consentire interventi per lamessa in sicurezza delle aree più esposte;la Regione attraverso le Asl deve verifica-re i livelli di inquinamento e denunciare ifatti. E la Procura, soprattutto, deve inter-venire per sequestrare le aree incrimina-te e far arrestare coloro che inquinano.

Stefano Ferri

ICarabinieri sono intervenuti nei primigiorni di settembre nei pressi di piazzaAbbiategrasso, in due locali pubblici a

poche centinaia di metri l’uno dall’altro, persventare un traffico di cocaina.Il primo intervento è avvenuto martedì 3settembre, alla pizzeria Packy di via Chie-sa Rossa 73. Qui i due proprietari del bartabaccheria e il pizzaiolo (tutti pregiudi-cati) alla richiesta del cliente «Mi dai unabusta?» consegnavano la cocaina, che te-nevano, tra gli altri posti, anche tra gli in-

gredienti per fare la pizza, vicino al forno.Al momento del blitz dei militari e dell’ar-resto sono stati sequestrati 60 gr di polve-re bianca. Il locale è ora posto sotto statodi sequestro dalla Procura. Cambia la lo-cation e gli attori, ma la storia era molto si-mile anche in via S. Teresa, al Bar Sole, apochi passi dalla sede dell’AssociazioneMilanosud. I carabinieri hanno scopertol’attività di spaccio messo in piedi dal bari-sta (il proprietario sembra essere all’oscu-ro del traffico illecito, per questo il locale

non è stato chiuso), seguendo un clientesospetto. Il metodo organizzato per occul-tare lo spaccio era molto fantasioso. I con-sumatori acquistavano un tagliando men-sile a consumo “speciale” di 200 euro, cheutilizzano per farsi riconoscere e farsi dareun caffè d’asporto, con nascosto nella sta-gnola che ricopriva la tazza una dose di co-caina. Il barista è stato arrestato e durantela perquisizione i militari hanno trovatonove grammi di cocaina divisi in 15 involu-cri e 325 euro in contanti.

Domenica 15 settembresi svolgerà lafesta di quartiere sul terreno ove sor-gerà la nuova chiesa, in via Fratelli Fra-schini, quasi all’angolo con via Selvane-sco. Questo il programma. Domenica15, dopo la SS. Messa all’aperto delle11,30, seguiti da una serie di momentiin cui si alterneranno con spettacoli eincocntri varie associazioni culturali,sportive e sociali. Ci saranno inoltre ibiliardini e il ping pong per i più picco-li, sarà possibile mangiare, e poi lachiusura sempre attesa con lotteria ekaraoke. Ulteriori aggiornamenti suwww.parrocchiatreronchetti.it. Sabato 14 settembre, nel pomeriggio, èprevista un’altra importante iniziativa:partirà la classica cicloturistica pergrandi e piccini, con partenza dal cam-po della chiesa, giro dei ronchetti, at-traverso un percorso protetto tra vie dicampagna e cascine circa 5km alla ri-scoperta del territorio.Riguardo la costruzione della chiesadalla Curia confermano che tutte le au-torizzazioni sono arrivate e che si è or-mai in attesa di contributi dallo Stato.Se tutto procederà come previsto i la-vori potrebbero iniziare entro l’anno.

La movida, un termine spagnolo nato al-l’epoca di Franco e ripreso in chiave mo-derna, è stato adottato anche nelle nostrecittà. Senza addentrarci nell’aspetto sto-rico e politico legato alle origini di questotermine, si può dire che lo abbiamo inse-rito nel nostro linguaggio per indicare zo-ne o quartieri ricchi di locali notturni do-ve i giovani vanno a ballare, a bere, a di-vertirsi, insomma un’occasione di incon-tri e socializzazione. Ma negli ultimi anniè diventato purtroppo sinonimo di inqui-namento acustico e disturbo nelle orenotturne. Bene, con questa seconda accezione deltermine, possiamo dire che la movida èarrivata anche al Basmetto. Per tutto ilmese di agosto, una banda di adolescenti,circa una decina, ha passato le notti inuna via del quartiere Basmetto, la viaMaccacaro, incoraggiati dal fatto che conla costruzione della nuova casa la via ètranquilla e con poco passaggio dal mo-mento che è ancora disabitata.Negli orari più tardi, a partire da mezza-notte e fino alle due o alle tre, arrivavanocon tre moto e una macchina, e passava-no il tempo a fare corse frenetiche in mo-to e brusche frenate, a far girare i motori

come se fossero in pista e ad alzare il vo-lume dell’autoradio come se fossero in di-scoteca. Per non parlare del tono di voce edelle grida che si lanciavano reciproca-mente.La segnalazione ci è arrivata da diversiabitanti delle case adiacenti i quali, dopoavere verbalmente ripreso i ragazzi in piùdi una occasione e senza alcun risultato,si sono organizzati per far avere notizia al-le forze dell’ordine in modo abbastanzadettagliato. I ragazzi partecipi di questischiamazzi sono stati identificati, le tar-ghe dell’auto e delle moto trascritte, ma ladenuncia ci risulta non sia ancora statafatta.Anche perché con la fine dell’estate sem-bra (e ce lo auguriamo) che questa situa-zione si sia un po’ calmata. Tuttavia, la pa-zienza è al limite. Se dovessero riprende-re questa irrispettosa abitudine, c’è il ri-schio che si vedano recapitare a casa unabella denuncia o che vengano diretta-mente fermati sul posto da una pattugliadei carabinieri, con tutti i guai che questocomporta. Speriamo che non si arrivi atanto e che si possa riconquistare la cal-ma; ci terremo aggiornati sui nuovi svi-luppi della vicenda.

Dopo la pulizia delle serrande imbrattatedai writer dell’aprile scorso e un primo in-tervento di pulizia della roggia a inizio lu-glio, il Comitato Le Terrazze il 14 settem-bre, dalle ore 9 alle ore 11, chiama a rac-colta gli abitanti del quartiere per ripuli-re le rogge Scudellina e Triulzia, nei pres-si di via Selvanesco (50 m a est dell’incro-cio con via Dei Missaglia). La roggia Scudellina fino al 2011 presenta-va una situazione ambientale disastrata. Illavoro delle Gev, la pressione del Comitatoe l’intervento del Comune ha consentitoprima l’individuazione dei condomini chescaricavamo abusivamente liquami e poil’interruzione di questo scempio ecologico.Da allora la roggia è diventata un’“oasiecologica” o almeno lo potrebbe essere, sel’inciviltà di molti non la deturpassero, uti-lizzandola come una discarica. Il Comitato Le Terrazze sarà inoltre pre-sente il 15 settembre dalle ore 9 alle 18,nei pressi del passaggio pedonale all’al-tezza del civico 7 di via F.lli Fraschini perinformare i residenti sullo stato delle ini-ziative previste per migliorare il quartieree sui primi risultati raggiunti. Info anchesu http://sites.google.com/site/leterrazze-milano.

Cittadini esasperati per i fumi nocivi e l’indifferenza delle istituzioni

Selvanesco, continuano i falò inquinanti

AL BASMETTO

“Movida” molesta

A LE TERRAZZE IL 14 E 15 SETTEMBRE

Festa per la ChiesaPulizia delle rogge Cocaina al quartiere Chiesa RossaI Carabinieri fermano lo spaccio in una pizzeria in via Chiesa Rossae in un bar di via S. Teresa

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Cos’è Bucsity? Uno spazio on linedove i giovani lettori possonosuggerire i loro libri preferiti,

commentarsi a vicenda, scambiarsiconsigli. Tutto è iniziato da un progettodi alcune scuole di Rozzano e della Bi-blioteca dei Ragazzi del Comune, rivol-to agli alunni delle scuole medie. Tra gli ideatori del progetto, GiuseppeBartorilla, responsabile della Bibliote-ca, che commenta: «Vorremmo chequesto blog diventasse un contenitoredi iniziative, incontri e, magari, ancheconcorsi, premi letterari a giuria popo-lare: insomma, un progetto in evoluzio-ne...». Più femmine che maschi, attualmenteuna ventina, tutti tra gli 11 e i 13 anni, iblogger di Bucsity colgono gli stimoli diinsegnanti e bibliotecari e con disinvol-

tura divorano libri anche sull’integra-zione, sul razzismo, sulla mafia e sullaguerra (quello che spopola al momentoè però il genere fantasy!).Ma ecco sintetizzato, nel post-presenta-zione della giovane biblioblogger Fran-cesca, il senso di Bucsity: “Ciao ragazzi, che ne dite di parlare un

po’ di lettura ?! Nella no-stra scuola ci sono alcu-ni bibliobloggers (altrinon sono che gli alunnidella 2ª D e 2ª E coordi-nati dalla professoressaElena Bernabei) che perrendere l’argomento piùstimolante vi invitano avisitare il loro blog BUC-SITY, costruito per gli

appassionati di lettura, in cui si posso-no trovare consiglisui libri, recensioni ,commenti, foto … Ilblog è un sito internetche permette la co-municazione tra chiscrive e chi legge, do-ve in genere si puòesprimere la propriaopinione, si possonoscrivere pensieri,emozioni, è quindiuna specie di diariopersonale. Il nomeBucsity è il risultatodell’italianizzazionedi bookcity, città di libri: sarebbe belloche le nostre città fossero ricoperte di li-bri, come quando si vede un tramonto

e sembra di essere in unquadro, o meglio… inun libro! Si sono poi ag-giunti anche alcuni ra-gazzi della scuola mediadi Quinto Stampi chehanno scelto per loro unaltro nome, i Mangiali-bri, e così si è for-mata la redazio-ne virtuale sudue scuole. Ilblog è nato l’an-no scorso, sta cre-scendo piano

piano, ma ha bisogno di tantilettori-scrittori per poter diven-tare grande. Allora forza, veni-teci subito a trovare su“www.bucsity.wordpress.com Francesca”.Ma l’invito dei ragazzi a connet-tersi è rivolto anche agli adulti,

magari scrittori o critici o giornalisti –e, se visiterete il blog, vedrete che alcu-ni lo hanno già fatto, come Paola Zan-noner. E non è tutto: leggete qui: «Occavolo mai bibliobloggers di bucsity non si limitanoa postare articoli su Bucsity… partecipa-no a serissimi convegni organizzati daadulti dove si parla però di ragazzi (Di-gital Readers 2011 e 2012) intervistandocoetanei tedeschi… Vanno in radio (Ra-dio Popolare, Crapapelata la storica tra-

smissione condotta da Daniela Bastiano-ni da settembre 2012 una volta al me-se)…Intervistano autrici e illustratrici(Monica Marelli - La fisica del Miao, Ca-terina Giorgetti, Miriam Dubini) … E so-no stati perfino intervistati dalla redazio-ne di “Topolino”. E credete che si ferme-ranno qui???».Che dire, ragazzi? Complimenti a voi, elunga vita al vostro blog!

Giovanna Tettamanzi

Un blog per parlare di libri

Bucsity a Rozzano:piccoli lettori in azione!

Sempre alla ricerca di “nuove pro-fessionalità” emergenti, in gradodi far percepire una luce in fondo

al tunnel (alias … cosa farò domani?perché studiare se non ci sono posti dilavoro?), ci inoltriamo questa volta, in-dirizzandoci in particolare ai giovaniamanti delle tecnologie, nel mondo af-fascinante dei tablet e smartphone, edei percorsi professionali che possonofar diventare creatori di App.Il mercato“Sempre più interconnessi e sempre piùmobili” - anzi mobile per dirla all’inglese – èuna frase sintetica ma efficace per descri-vere i mutamenti in atto, nel mercato dellafonia/dati ma prima di tutto nei comporta-menti della gente, in primis degli under 40.Il numero di smartphone (cioè cellulari ingrado di navigare su web, leggere la posta elavorare in tutto e per tutto come piccoli pc)e di tablet è in costante aumento (si parla didiversi milioni all’anno solo in Italia). I grandi attori, come noto sono Apple(iPhone e iPad) e Android (il sistema ope-rativo di Google montato sui vari SamsungGalaxy e similari) e i “grandi magazzini”online per scaricare App sono AppStoreper Apple e Google Play per Android.Si contano oggi quasi un milione di Appsia per iPhone/iPad sia per Android, confatturati da capogiro. È noto anche cheApple verifica le App prima di autorizzar-ne la pubblicazione su AppStore, mentreGoogle lascia libero accesso: questo fa sìche la qualità delle App iPad/iPhone siadecisamente superiore a quelle per An-droid (in media un utente iPad/iPhonescarica il doppio delle App di un utenteAndroid e ne utilizza con regolarità piùdel triplo).In questo mondo in crescita caotica e tu-multuosa, sembra strano, mancano oggi‘cervelli in grado di sviluppare App di qua-lità. Sono stimati in non più di 2-3mila glisviluppatori veri in Italia…Quindi perché non prendere in considera-zione questa possibilità di costruirsi unpercorso professionale?Quali opportunità, quali sbocchiprofessionaliOggi molte aziende informatiche, webagency, software house, ma anche editorie aziende che operano nel mondo dellacomunicazione, cercano persone e azien-

de in grado di sviluppare App. Ma per chiintraprende questo percorso non è dettoche il posto da dipendente sia l’esito piùscontato, né il migliore. Un buon sviluppa-tore e un buon grafico sono un binomio ingrado oggi di proporsi subito sul mercato.La prospettiva di aprire un’azienda (unastart-up diciamo oggi) è quindi assoluta-mente a portata di mano.Come prepararsiCi sono oggi alcuni centri di formazioneche offrono corsi per sviluppare App. Ingenere si tratta di corsi intensivi di brevedurata, destinati però in genere a chi è giàsviluppatore e vuole semplicemente di-versificare e ampliare il proprio profilo dicompetenze. Tra questi segnalo Èspero(www.espero.it), società di cui sono gene-ral manager, che offre corsi modulari, siaper sviluppatori Apple che Android.Anche in questo caso attenzione comun-que a scegliere il centro di formazione:criteri importanti per la scelta sono la sto-ria del centro (molti formatori sono abba-stanza improvvisati) e la sua autorevolez-za (ad esempio un centro di formazioneautorizzato da Apple – Apple AuthorizedTraining Center – offre sicuramente ga-ranzie di qualità e professionalità superio-ri a chi non ha certificazioni da presenta-re). Ma in ogni caso se passiamo alla ri-cerca di un percorso per chi non è già unosviluppatore software la scelta è molto piùlimitata.Come finanziarsiCerto la formazione, soprattutto se di qua-lità, ha un costo non trascurabile, cheperò va visto nella prospettiva corretta: uninvestimento, una scommessa su se stessi.Sono possibili però delle strade per facili-tare l’accesso alla formazione.Il Tasso Zero, disponibile per tutti i priva-ti, consente di pagare i corsi in comode ra-te senza aggravio di interessi. Per chi in-vece ne avrà i requisiti la Regione Lom-bardia provvederà da settembre la DoteUnica, un voucher per pagare servizi di in-serimento nel mondo del lavoro e la for-mazione (si veda il sito della Regionewww.regione.lombardia.it alla sezione‘Scuola e formazione’).

Luigi DanieliGeneral manager Èspero srl

[email protected]

Controcorrente: nuovi profili professionali cercasi

L’APPetito vien … sviluppando!

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Gentile redazione,è con soddisfazione che vi scrivo per rende-re noto ai lettori di Milanosud che la solida-rietà esiste! Sul numero di luglio scrissi perinformare del tragico evento di cronaca,che mi aveva toccato da vicino. La badantedi mia madre, Sandita Monteanu, di 37 an-ni, nel giugno scorso era stata uccisa per lestrade di Foligno dal marito. Un ennesimocaso di femminicidio, che aveva gettatonella disperazione la famiglia di origine e itanti amici di Sandita. Da qui la mia lettera

al giornale, che denunciava il fatto e invita-va, chi poteva, a sostenere concretamentela famiglia. Nel giro di un paio di mesi il Co-mune di Foligno, nella persona dell’asses-sore Rita Zampolini, alcune associazioni lo-cali e Milanosud hanno raccolto una di-screta cifra, che è stata destinata alla fami-glia di Sandita. Gesti questi, che in mo-menti di crisi come gli attuali, hanno an-cora più significato e valore.Grazie.

Antonio Alemanno

La solidarietà esiste

A Digital Readers 2011 e 2012.

Incontro con autrici e illustratrici.

A “Crapapelata” di Radio Popolare.

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STUDIO DIFISIOTERAPIA

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Il mercato dei produttori agricoli dellaLombardia, “La campagna nutre lacittà” ha avuto tale successo nelle pre-

cedenti edizioni che la Confederazione Ita-liana Agricoltori (Cia) ha proposto ai pro-duttori di replicarlo, sempre con cadenzamensile, da settembre a dicembre. Primoappuntamento, domenica 22 settembre. Lesuccessive date previste per il 2013 sono ledomeniche: 20 ottobre – 17 novembre – 15dicembre. Con il patrocinio del CdZ5, laConfederazione degli agricoltori organiz-zerà la vetrina delle produzioni agricolelombarde, con la presenza dei produttori,per consolidare un rapporto diretto e di fi-ducia tra consumatori e mondo agricolo,animando per tutta la giornata il porticato

del Complesso Monumentale Chiesa Rossa,in via San Domenico Savio 3.Si potranno acquistare prodotti freschi etrasformati – sia biologici sia da produzionitradizionali, come formaggi (vaccini, capri-ni e bufala), salumi, farine e prodotti da for-no, frutta e verdura, miele e prodotti dell’al-veare, vini, olio, conserve varie, piante emolte altre delizie!Il programma del primo appuntamento,previsto per domenica 22 settembre: Mercato Contadino - dalle ore 9 alle 18 – de-gustazioni e vendita di prodotti agricoli dacolture tradizionali e bio di qualità, nel ri-spetto del territorio e della stagionalità del-le produzioni.Laboratorio: “La pigiatura dell’uva”

Pigiare l’uva con i piedi dentro i tini è un an-tico gesto della tradizione contadina. Il la-boratorio per i bambini sarà a cura dell’A-zienda Agricola Biologica Gruppo Vignaiolidi San Colombano al Lambro (MI). Orari:dalle 10.30 alle 12e dalle 15 alle 16.30. La vasca per la pigiatura permette di far en-trare circa 3 o 4 bambini per volta, quindi sidovrà aspettare con pazienza il proprio tur-no. È preferibile prenotare entro venerdì 20settembre.Per informazioni: 02.6705544 – [email protected]; [email protected] www.cialombardia.org; www.turismoverde-lombardia.itConfederazione Italiana Agricoltori (CiaLombardia)

Per evidenziare il dramma della violen-za contro le donne e informare sull’ar-gomento, il Comune di Milano, assie-

me all’editore Osa Books & Media, ha orga-nizzato una manifestazione che si svolgeràin tutte le biblioteche civiche, dove sarannoesposte le vignette di Corvo Rosso, al secoloFurio Sandrini. Il noto satirist ha disegnato 99 tavole eper colpire al cuore i suoi bersagli, anzi-ché il pennarello, questa volta ha usato lospadino.Nelle biblioteche è possibile avere inomaggio un minimagazine che raccoglieuna selezione delle corrosive illustrazionidell’autore, il quale ha già stupito il pub-blico con la mostra di promozione dellalettura “Se leggere non è il tuo forte fanneil tuo debole”. Nel corso della nuova esposizione, che siprotrarrà fino al 15 ottobre, saranno pro-posti libri e materiali, inerenti al temadella violenza sulle donne, che resteran-no a disposizione di tutti anche dopo laconclusione dell’iniziativa. Inoltrediverse associazioni che a Milanosi occupano di questo angosciantefenomeno illustreranno ai cittadi-ni le proprie attività. Per quanto riguarda la nostra zo-na, il 20 settembre, ore 18, alla Bi-blioteca Fra Cristoforo (via Fra Cri-stoforo, 6 – tel. 0288465806 ) saràpresentato il libro di Souad Sbai“Il sogno infranto. La nuova pri-mavera araba”, Armando CurcioEditore. Partendo dalle rivolte iniziate apiazza Tahrir, nella capitale egi-ziana, la giornalista e politica ita-liana, di origine marocchina,esprime le sue opinioni sul multi-culturalismo di alcune nazioni oc-cidentali e sul radicalismo islami-

co; successivamente racconta le storie didonne arabe che anche lontano dai loropaesi hanno subito soprusi e barbarie avolte mortali.Il 4 ottobre, ore 21, alla Biblioteca ChiesaRossa (via San Domenico Savio, 3 – tel.0288465991), si terrà la presentazione dellibro di Stefania Bartoccetti “Mi chiamoB.”, Editore Egon. In sei racconti l’autrice narra alcune tipi-che situazioni confidate a Telefono Don-na, di cui è fondatrice. Sono storie coin-volgenti che permettono di capire vera-mente le paure, le angosce, ma anche lesperanze di donne maltrattate e offeseche chiedono aiuto per cercare di usciredall’inferno in cui si trovano. Spesso Te-lefono Donna, con attenzione e professio-nalità, riapre loro le porte della vita.Si consiglia di consultare il programmacompleto e aggiornato della manifestazio-ne sul sito: www.comune.milamo/biblio-teche

Fabrizio Ternelli

Domenica 15 settembre, in via Boifava, siorganizza la “Festa dello Sport”. Si svol-gerà con modalità analoghe a quelle delloscorso anno, ma il cambio di data (nel2012 si svolse in piena estate, il 14 giu-

gno), dovrebbe favorire una maggiorepartecipazione di pubblico. Saranno alle-stiti gazebo da parte delle società sportiveche avranno aderito all’iniziativa e alcunedi queste organizzeranno performance

delle discipline in cui sono impegnate.D’intesa con la Parrocchia Samz si stacercando di organizzare dei mini torneipresso le strutture dell’oratorio.

C.M.

Il minirugby è un gioco per tutti: grandi o piccini, robustio mingherlini, timidi o sfacciati. Piloni, mediani, trequar-tisti: a ognuno il suo compito, in base a doti fisiche e ca-

ratteriali. Nel rugby non si esclude nessuno, e l’unica cosache conta è lo “spirito di squadra”, la solidarietà. E’ uno sport dove le partite non le vince uno solo, per for-te che sia, ma un gruppo compatto, unito anche fuori delcampo. La valenza sociale e formativa del minirugby è elevata,perché insegna a battersi per un progetto comune, a re-lazionarsi. La palla in meta la schiaccia uno solo, ma ilmerito è di tutta la squadra.

Il contatto senza infortuniIl rugby è uno sport di contatto, ma non si ricevono o dan-no mai botte gratuite. Niente falli intenzionali. Il “contat-to” è sempre finalizzato, con regole di fair play rispettateda tutti. Difficile farsi male, soprattutto nel minirugby,anche nei placcaggi. Iniziare da bambini consente di im-parare, giocando, i movimenti corretti da mettere in pra-tica in partita. Iniziare da bambini insegna, giocando, aimpossessarsi della tecnica per poi spingersi avanti “pas-sando la palla all’indietro”. Iniziare da bambini insegna,giocando, che per qualcuno che ti butta a terra ci saràsempre una squadra a sostenerti. Ecco, il sostegno sta al-la base del rugby. Perché una squadra è formata dacompagni che ti aiutano quando l’avversario ti placca,recuperando la palla per te o difendendoti in mischia.

A settembre, prova anche tuChi conosce il rugby lo sa: giocando si diventa amici, euna squadra di amici batte sempre una squadra di sem-plici giocatori. Se vuoi provare anche tu, gratuitamente,nel mese di settembre fatti accompagnare qui, dalle 16

alle 18:lunedì 9, piazza Aspromontemartedì 10, via Isocrate mercoledì 11, piazza Udine, Giar-dino Bellisario giovedì 12, via Feltre, GiardinoInternovenerdì 13, via Tommaso Pinilunedì 16, piazza Guardimartedì 17, Parco Ex-Trottermercoledì 18, piazza Baconegiovedì 19, via Bronzino, Giardino Ramellivenerdì 20, via Benedetto Marcello

Gli educatori Asr saranno a di-sposizione di tutti i bambini e iragazzi di Milano sul sitowww.asrugbymilano.it. Per info:Matteo Mizzon (339 1249933)

Clara Biancardi

Gioca a rugby, per farti tanti amici

Valori come opportunità utili a stare in-sieme, divertendosi e “riconoscendo”

l’altro. Specie quando “l’altro” è portatoredi difficoltà fisica, psicologica, sociale. Inquesto senso sono stati organizzati Campestivi polisportivi ed “etici”, con agevola-zioni per le famiglie disagiate, e Camp al-l’estero, ogni estate, abbinando il rugby al-lo studio. Sempre in questa direzione va vi-sto il lavoro presso l’Istituto PenaleMinorile Beccaria, iniziato 6 anni fa.Un’esperienza dagli esiti entusiasmanti sulfronte del controllo dell’aggressività e ri-spetto incondizionato delle regole. In cam-po e nella vita. Dopo 6 anni di impegno alBeccaria, dal marzo scorso ASR ha comin-ciato una nuova avventura: con gli adultidel carcere di Bollate, grazie alla collabora-zione della Cooperativa Trasgressione.net.

Camp “etici”e sport in carcere

Settembre è il mese in cui riparte MiMuovo, il progetto sportivo del Comu-ne di Milano aperto a tutti.

L’assessore allo sport Chiara Bisconti,molto sensibile al benessere dei mila-nesi fin dall’inizio del suo mandato, di-chiara che non ci sono più scuse per lapigrizia. Perché fare sport negli spazipubblici della città è gratis, è sotto casa,consente a grandi e piccini di stare as-sieme. L’attività fisica è determinanteper proteggere la salute. Va bene anche

mezz’ora, purché tutti i giorni, magariassieme ad amici e familiari favorendoil senso d’appartenenza. Il meteo promette un settembre tiepi-do, trasformando parchi, piazze, areeverdi e cortili in palestre a cielo apertoper tutta la famiglia. Piazza Leonardoda Vinci e parco Chiesa Rossa offronoun programma ricco ed eterogeneo: mi-nicalcio, minivolley, minirugby, artimarziali, ginnastica artistica, basket,pattinaggio, ginnastica dolce, danza e

Guerra alla violenzasulle donneNelle biblioteche, mostre di vignette e altre iniziative. Per coinvolgere e sensibilizzare

Parco o palestra? Tutt’e due, grazie al Comune di Milano

Parco Chiesa Rossa, 22 settembre

Torna il mercato-laboratorio“La campagna nutre la città”

altro ancora. Trova l’attività che ti è più congenialeal Parco Chiesa Rossa: lun 9, tai chi dalle 19 alle 20.30;mar 10, ginnastica per la terza età dal-le 18 alle 19;mer 11, danza dalle 17.30 alle 20;gio 12, tai e kick boxe dalle 18 alle 19;sab 14, nordic walking alle 16;dom 15, minirugby dalle 15 alle 17.

Gli appuntamenti si ripetono per tuttoil mese di settembre. Ulteriori informa-zioni disponibili sul sito www.progetto-mimuovo.wordpress.com, oppure scri-vendo a [email protected].

C.B.

Festa dello sport in via Boifava

Le iniziative di Asr Milano per bambini e ragazzi

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ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 11���������11

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segue dalla primaIl piano A è quello della persuasione demo-pedagogica, fondata sulla ele-mentarità del messaggio, l’assenza di sfumature, l’intensità dei toni.Analizzando la lingua del Terzo Reich, Viktor Klemperer scriveva che erapericolosa come un veleno: una lingua di “estrema povertà”, perché sifonda su un sistema tirannico pervasivo; perché impone un unico mo-dello di pensiero; perché, “nella sua limitatezza autoimposta, potevaesprimere solo un lato della natura umana”. Concludeva Klemperer che“lo stile obbligatorio per tutti eraquello dell’imbonitore”.Queste tecniche comunicative leritroviamo – in un contesto stori-co evidentemente diverso – nellacontemporaneità politica, colmartellante ricorso a slogan come“persecuzione giudiziaria”, “giu-stizia a orologeria”, “toghe rosse”,“intervento a gamba tesa”, eccete-ra: locuzioni facili, elementari,immediatamente assimilabili,persuasive nella loro quotidianaossessività. È la tecnica dell’imbo-nitore, come scriveva Klemperer, icui studi sono stati di recente ri-chiamati in un interessante sag-gio di Gianrico Carofiglio, “La ma-nomissione delle parole”.Ma quando la politica sa di nonpoter contare a dismisura sulla fi-deistica devozione di chi ascolta olegge, eccola scivolare sull’astuziaesoterica del piano B, quella dellairretroattività, o dell’inquietanteaggettivo “afflittivo”.Per convincerci che Berlusconiha diritto alla irretroattività, ilconsueto, luminoso pool di dotticervelli (ma anche di apprendististregoni) ci spiega che a lui si vor-rebbe comminare una pena afflit-tiva. Nientemeno! Le parole igno-te o raramente usate fanno infalli-bilmente effetto.Io ero pateticamente convinto che tutte le pene fossero afflittive. Ho ra-gionato a lungo sul significato di afflizione e resto convinto che difficil-mente a un condannato si potrebbero concedere pene rallegranti. Forsequalche forma di pena edificante poteva esserci nella mente (più chenel corpo) di qualche mistico medievale. Ma qui siamo su un terrenotutt’affatto diverso. E afflittivo – buttato là fra una “irretroattività”, uno“specifico precetto”, una “materia sanzionatoria” – colpisce nel segno. Alpopolo dei fedeli non si chiede di seguire gli azzeccagarbugli sul terrenoinfido del tecnicismo esoterico: l’importante è che si sappia che il tecni-cismo è alimentato da mirabile dottrina.Caspita! Povero Berlusconi: si trattasse di qualche pena letificante, po-tremmo capire la retroattività. Ma qui si tratta di pene che affliggono:non scherziamo, il condannato potrebbe soffrirne: niente retroattività.Se si dicesse banalmente, ricorrendo al piano A della comunicazione po-litica: Berlusconi è esente da ogni genere di condanna, non deve pagareil fio (così si diceva una volta con la bella gergalità popolare) delle suecolpe, si correrebbe il rischio tragico di mettere a nudo quelli che ini-zialmente chiamavamo “intenti ignobili”. Il che costituisce una minacciamortale alla compressione dell’intelligenza, al suo fideistico ottundi-mento: cioè alla condizione che conviene ai sacerdoti dell’incomprensi-

bile. I quali non ci spiegano quali siano le pene non afflittive. Dobbiamoimmaginarle, e le immaginiamo necessariamente garrule e balocchevo-li (che so? una serata di bunga-bunga).Intendiamoci, il sostantivo irretroattività e l’aggettivo afflittivo preesi-stono ai casi presenti. Sono definiti e codificati dal lessico giuridico. Mail lessico politico li aveva sin qui ignorati. Per la buona ragione che nonse ne sentiva il bisogno. A chi mai poteva venire in mente di invocare perun condannato – un qualunque condannato – l’irrogazione di pene che

non fossero spiacevolmen-te afflittive? E chi potevapensare che una legge va-rata per combattere lacorruzione e riabilitare lapolitica agli occhi del de-luso elettorato non fossepacificamente applicabileai procedimenti in corso,non meno che a quelli fu-turi? Non ci si era pensato,e non per mancanza difantasia. Tutte le pene, dache mondo e mondo, han-no una valenza afflittiva:trovatemi un condannatoche non sia afflitto. Quan-do fu votata la legge Seve-rino, che impedisce aicondannati in via definiti-va l’esercizio della pubbli-ca funzione (ovvero di ciòche i balilla del diritto diArcore chiamano “agibi-lità politica”), nessuno sipose il problema della af-flittività, men che menodella irretroattività. E anessuno parve che la nuo-va normativa fosse incosti-tuzionale. Nel Pdl si esul-tava, attribuendo a Berlu-sconi il merito di una leg-ge rivoluzionaria. «C'è unalegge di recente approvata

che prevede l'incandidabilità di coloro che hanno condanne passate ingiudicato: per me vale quella. Sono inoltre certa che Berlusconi adotteràun codice di moralità» dichiarò tra gli altri Nunzia De Girolamo, pidielli-na, attuale ministro del governo Letta. Tant’è che sulla base della leggeSeverino alcune decine di amministratori si sono visti impediti la candi-dabilità o l’elettorato passivo. Tutti afflitti, ma tutti spietatamente re-troattivati.Di irretroattività non avevamo mai sentito parlare: semmai del suo con-trario, e parecchie volte. La retroattività è il criterio secondo cui una leg-ge ha efficacia anche per i procedimenti giudiziari precedenti la sua ap-provazione. Nell’ultimo ventennio il parlamento italiano ha legiferatocon ammirevole solerzia, per varare prescrizioni, attenuazioni, sconti,depenalizzazioni, con un unico modulo di applicazione: la retroattività.Nell’interesse dichiarato dell’intero popolo italiano; nell’interesse verifi-cato (suppongo fortuitamente) di Silvio Berlusconi e del suo corteggio.E tutta questa copiosa produzione legislativa aveva effetto rigorosamen-te retroattivo, giungendo in tempo utile a interrompere, con la modificadi leggi in vigore, a soffocare o depotenziare irreversibilmente procedi-menti giudiziari in corso o addirittura vicini all’epilogo. La retroattivitàfungeva in questi numerosi casi (concepiti nell’interesse generale, ma di

Vorrei non essere afflitto dalla... afflittiva irretroattività

Michele Fiore, classe 1920, partigiano “Mosca”, ci ha lasciatoil 21 agosto scorso.Michele, residente in zona 5, era il presidente onorario del-l’Anpi di Verbania.La sua azione contro il nazifascismo si svolse tra le montagnedell’Ossola e del Verbano: apparteneva alla Brigata CesareBattisti e aveva assunto il nome di “Mosca”, non tanto per ri-cordare la città russa, ma solo perché quando gli fu chiesto discegliere il nome di battaglia vide nel locale in cui si trovavaun libro di Giovanni Mosca “Ricordi di scuola”: da qui il so-prannome.Michele ha accompagnato diversi fuggiaschi e ricercati dainazifascisti oltre confine, in Svizzera, salvando loro la vita.Ha conosciuto le carceri di Varese, Milano e Torino.L’Anpi di Verbania perde un valido testimone. Un caro amico,che ha condiviso con lui battaglie e ideali, nel ricordarlo hadetto: «Michele era un uomo mite e tranquillo che anche neimomenti difficili sapeva affrontare la vita con ironia, scher-zava sempre, e questa sua leggerezza gli permetteva di en-trare in contatto con tutti».Era proprio così, chi lo ha conosciuto negli ultimi anni ha po-tuto apprezzare la sua forza interiore, la libertà di pensiero ela dolcezza del suo sorriso.Alla moglie Sandra, alla figlia Michela e al genero Giovanniun forte abbraccio.

Anpi Zona 5 - Sezione L. Fiore/Stadera

Ricordo di Michele Fiore

cui fortuitamente beneficiavano Berlusconi e i suoi cari) daantidoto alla afflittività.La politica, insomma, quando occorre, sa passare dal pianolessicale A (quello dell’imbonitore) al piano B (quello degliinfiniti tecnicismi giuridici). «Il linguaggio dei giuristi - ruboquesta ultima riflessione ancora a Carofiglio - è una linguasacerdotale piuttosto che tecnica, in cui l’oscurità non ne-cessaria è cifra stilistica, negazione del linguaggio e della suafunzione comunicativa e, soprattutto, sottile, iniziatica, auto-ritaria forma di esercizio del potere… Gli pseudotecnicismisono parole o locuzioni dall’apparenza specialistica, ma inrealtà prive di un’autentica necessità concettuale […] Nonè solo forma compiaciuta dell’esercizio del potere: in quantoiniziatico, esso crea una separazione autoritaria fra il popolo– che ne è destinatario ideale – e la corporazione che lo pro-duce e lo pratica».Si tratta di capire fino a quando accetteremo di esserne af-flitti.

Piero Pantucci

Marzo 2012, Università Bocconi. Michele Fiore, con da sinistra: la figlia Michela, la moglie Sandra e la partigiana Antonietta Perozzi.

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12ANNO XVI NUMERO 09 SETTEMBRE 2012

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a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO

La pagina dell’Associazione

Centro Asteria Ass. Polisp. DilettantisticaP.zza F. Carrara 17.1 sconto 5%Ambulatorio Medico Dentistico Via Lassalle, 5(Citofono 542) sconto 10% Neera SushiVia Medeghino, 4 sconto 10%Studio estetica BrioschiVia Brioschi 52, sconto 10%parcheggio gratuito.ERREBI Service OtticaVia Antonini, 26 sconto 5%Clinica del Sale Via Val di sole 10, sconti su pacchetti stanza del saleDental - LUCVia Bertacchi, 2 sconto 10%

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Le convenzioni saranno applicate all’atto delpagamento ai soci con la tessera di Milano-sud in corso di validità.

Le convenzioni di Milanosud

Sono in vendita presso la sede dell’Associazione(via S. Teresa 2/A - apertura martedì e giovedìdalle 16,30 alle 18,30) e presso la libreria LargoMahler (via Conchetta 2) le due pubblicazioniedite da Milanosud: “Milano è un Viaggio” (4 eu-ro), raccolta dei primi cinque racconti vincitoridel 2° Concorso Letterario Milanosud; e la trilo-gia “Raccontare Milano. Storie della nostracittà” (12 euro), di Clara Monesi Saibene, con lebellissime illustrazioni di Sergio Toppi.

I libri di Milanosud

�������������������� �L’Associazione culturale Milano-

sud ricorda ai soci, e a chi volesseassociarsi per la prima volta, che

è attivo il servizio di consulenza psico-logica: chi lo desidera può pertantousufruire di un colloquio orientativogratuito. Quando e perché può essereutile chiedere un colloquio psicologi-co? A volte può trattarsi di un problemapersonale o familiare che non si riescepiù a gestire con le proprie risorse, al-tre volte ci si accorge di sperimentareun disagio profondo, che si manifestacon sintomi talora incomprensibili, siapsichici che fisici mai vissuti prima; al-tre ancora ci si trova in una particolare

fase di vita che pone nuove richieste acui non si comprende come far fronte.Parlarne con un esperto può consentiredi fare chiarezza sulla propria situazio-ne e scoprire quali sono i passi necessa-ri per ripartire con maggiore serenità.Chi vuole usufruire di una consulenzapsicologica gratuita può telefonare al349 4019819, o scrivere a mariatere-sa .mereghett i@fastwebnet . i t : ladott.ssa Mariateresa Mereghetti, psico-loga psicoterapeuta, socia e redattricedel giornale, sarà lieta di concordareun colloquio orientativo che avverràpresso il suo studio privato di via PaoloUccello 6 (MM1 Lotto).

Servizio di consulenzapsicologica per i soci

Ecco qui di seguito l’elenco dei numeriestratti non ancora ritirati della lotteria

della legalità, tenutasi nel giugno scorsoal Parco Chiesa Rossa., con in premio i pro-dotti provenienti dai terreni confiscati alleorganizzazioni mafiose:1115, 434, 362, 1192, 344, 816, 1170,1165, 36, 19, 14, 397. I vincitori potranno ritirare i premi pressola sede dell’associazione in via S. Teresa2/a, il martedì e il giovedì, dalle 16 alle 18.Per ulteriori informazioni:tel. 02/84892068 - [email protected].

Legalità:i premi non

ancora ritirati

Dal 16 al 17 novembre tenetevi pron-ti per il consueto week-end autun-nale.

Trascorreremo un suggestivo fine settima-na nel cuore della Romagna, che prevedeun’escursione con il “Treno di Dante”, at-traverso l’Appennino sulla linea centena-ria “La Faentina”, da Faenza a Marradi, euna visita al borgo medievale di Brisighel-la e alla sua rupe.

ProgrammaSabato: 16 novembrePartenza dalla sede di Milanosud per Riolo,con nostro bus privato e visita guidata dellaRocca Sforzesca di Riolo.Visita narrata al “Castro di Riolo” in compa-gnia di Caterina Sforza, la signora più di-scussa e ammirata del Rinascimento. Quindi trasferimento a Faenza “città delleceramiche”; check-in e pranzo libero.Dopo pranzo incontro con la guida e visitadel centro storico, del Mic (Museo Interna-zionale delle Ceramiche) e di un laborato-rio di ceramica. Rientro in hotel e cena al ri-storante. Pernottamento in hotel.Domenica: 17 novembrePrima colazione in hotel, trasferimento al-la stazione FS e partenza alle ore 8,20 per

Marradi “il paese di Dino Campana e delmarrone eccellente”.Arrivo a Marradi alle ore 9; la visita guida-ta del borgo include: “colazione marrade-se” con degustazione di marroni e visita al“Centro di documentazione del Castagno”;visita al “Museo Dino Campana” il grandepoeta “folle e visionario” dei “Canti Orfici”con immagini e lettura di alcuni dei suoiaffascinanti testi. Durante la passeggiata nelle stradine delborgo possibilità di acquisto di prodotti ti-pici, come i marroni, la “schiacciata” o il“pane di Marradi” presso l'antico e unicoforno a legna del paese.Ritorno alla stazione FS alle ore 12,56 etrasferimento al borgo medievale di Brisi-ghella, dove pranzeremo con sfiziose spe-cialità a base di tartufo.Nel pomeriggio passeggiata e visita guida-ta al centro storico e alla "Via degli Asini"(pittoresca strada sopraelevata e copertadi origine medioevale); nel corso dellapasseggiata si potranno ammirare la Roc-ca, la Torre dell'Orologio e il Santuario delMonticino, posti sui tre colli che incorni-ciano il pittoresco borgo; prima del rientrodegustazione di olio extra vergine e vini. Ritrovo dei partecipanti alla stazione FS

di Brisighella e partenza alle ore 17,20 peril rientro, con arrivo a Faenza ore 17,30.Rientro con nostro bus con arrivo a Mila-no per le 21 circa. Il weekend verrà effettuato con un mini-mo di 25 iscritti.

Quota di partecipazione260 euro per persona in camera doppia. (280 euro per persona in singola) per iSoci di Milanosud.290 euro per persona in camera doppia. (310 euro per persona in singola) per inon Soci.La quota include: accompagnatore Mila-nosud; pullman a disposizione per l’interoviaggio; guida locale; ingressi previsti neltour; 1 pernottamento, prima colazione inhotel 4 stelle; cena in ristorante e pranzoalla “Sagra del Tartufo” incluso bevande;degustazione prodotti tipici a Marradi eBrisighella; escursione con “treno di Dan-te” a Marradi e Brisighella, biglietto di 2°classe per spostamenti in treno; assicura-zione di viaggio.Per la prenotrazione delle gite è necessariorecarsi alla nostra sede di Milanosud in viaSanta Teresa 2/A il martedì ed il giovedìdalle ore 16 alle 18 (chiuso luglio e agosto).Le iscrizioni sono già aperte. Il deposito,pari al 50% della quota. dovrà essere ver-sato entro giovedì 26 settembre 2013 e ilsaldo entro il 17 di ottobre 2013.Vi aspettiamo! Un caro saluto a voi tutti.

Rossella & Emilia

16 e 17 novembre 2013 con il “Treno di Dante”

Confermato il fine settimana nel cuore della Romagna

Marradi, terra natale di Dino Campana.

La rupe di Brisighella, con il borgo medievale.

Riolo, Rocca Sforzesca.

Posti ancora disponibili. Per le prenotazioni venite il martedì o il giovedì alla sede di Milanosud

L’8 luglio è nata Sveva Nicole. Lo annuncia con grande felicitàla sorella Giada, con mamma Debora (tutt’e due nella fotocon la nuova nata), papà Flavio e nonna Elvira. Tutta Mila-nosud augura alla piccola Sveva Nicole e a tutta la famiglia,ogni bene presente e futuro.

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euro 22.00 Martedì e Giovedì ore 16.00-18.00

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Milanosud cerca agenti

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Il termine “Tagesmutter” proviene dalmondo tedesco e significa letteralmente“Mamma di giorno”. La nuova figura pro-fessionale andrà incontro alle esigenze diconciliazione dei tempi delle famiglie mo-derne. In Trentino Alto Adige sono già at-tive da sedici anni e ora stanno arrivandoanche nel sud Milano: sono le “Tagesmut-ter”, le così dette mamme di giorno. Usu-fruendo di casa propria, la Tages potràprendersi cura e occuparsi della crescitadi più bambini contemporaneamente ri-ducendo notevolmente i costi per le fami-glie. Quanti bambini può accogliere una Tage-smutter?La Tagesmutter può accogliere fino a cin-que bambini, compresi i propri figli se pre-senti durante l’orario di servizio. Tale nu-mero è proporzionato alla dimensionedella casa della Tagesmutter (circa 9 mqper persona presente durante il servizio).

Il servizio Tagesmutter può essere garan-tito ai bambini dai 3 mesi fino ai 14 annicome servizio di cura stabilito in base alleesigenze dei genitori.Nella nostra zona le Tagesmutter opere-ranno supportate dalla Cooperativa So-ciale Tempi Moderni a r.l. Onlus, che si av-vale del Centro Servizi Opere Educativedi Trento (Csoe) per assicurare l’avvio delservizio di Tagesmutter secondo il model-lo originale. In particolare il Csoe assicu-rerà la formazione dell’Ente gestore e del-le aspiranti Tages, e la Cooperativa so-sterrà e supporterà nel lavoro le donneche vogliono effettuare tale servizio. LaCooperativa Sociale svolgerà un’azioneimportante sul territorio nei confronti siadelle famiglie utenti che dei Comuni diRozzano, Basiglio, Opera e Locate di Triul-zi, assicurando il rispetto di standard qua-litativi dal punto di vista non solo pedago-gico - educativo, ma anche organizzativo -

gestionale: supporto di una èquipe diesperti, vigilanza sul rispetto delle normeigienico-sanitarie, della sicurezza in casa,garanzia di regole contrattuali chiare etrasparenti. Oltre ad avere un orario di la-voro flessibile, anche il rapporto di lavoroche lega genitori e Tagesmutter è sicuro.Infatti, gli accordi vengono formalizzati inun contratto di servizio che garantisce en-trambe le parti, definendo i reciproci im-pegni e le responsabilità. Quali vantaggi offre il servizio?Per le TagesmutterFlessibilità, sul piano organizzativo, neitempi di lavoro.Inserimento o reinserimento nel mondodel lavoro.Formazione iniziale e in itinere.�Supporto sul piano pedagogico, psicologi-co e organizzativo.Possibilità di una reale conciliazione vita-lavoro.

Per le famigliePossibilità di una reale conciliazione vita-lavoro.Un servizio flessibile e personalizzabile inrelazione alle proprie esigenze.Un servizio capillare sul territorio.Rapporto fiduciario con la Tagesmutter.Qualità garantita da precisi requisiti pe-dagogici, organizzativi.Per le istituzioniUna risposta adeguata e innovativa a biso-gni emergenti e differenziati.Possibilità di garantire un servizio capilla-re sul territorio.Costi di avviamento e realizzazione conte-nuti.Realizzazione di un Sistema integrato diservizi all’infanzia, con la conseguente ri-duzione delle liste di attesa.

Per far conoscere questa nuova professio-nalità, il 13 settembre 2013, alle ore 17.30

presso la Cascina Grande di Rozzano e il17 settembre alle ore 21.00 presso la SalaAzzurra del Comune di Basiglio si effet-tuerà la presentazione pubblica del Servi-zio di Tagesmutter lanciato nei comuni dipiano del distretto 7 (Opera, Basiglio,Rozzano e Locate Triulzi) mentre il 5 ot-tobre 2013 dalle ore 9.00 alle ore 19.00 siterrà la selezione delle aspiranti Tage-smutter che avranno inoltrato richiestaper partecipare al corso di formazione.

Per partecipare alla selezione e al corso diformazione è possibile iscriversi sul sito www.fondazionedalponte.it/index.php/Informazioni/cositagesws.html oppure te-lefonando e scrivendo a Cooperativa So-ciale Tempi Moderni a r.l. Onlus -mail: [email protected] -cell. 393.9727009. Il 12 ottobre,invece, alle ore 9.00, prenderà il via il cor-so di formazione.

In che modo convincere i giovani a nonfumare? E, soprattutto, perché comin-ciano? Alcune delle cause dell’iniziazio-

ne al fumo sono date dall’abitudine dei geni-tori o dei familiari in genere, dall’imitazionedei coetanei, soprattutto di quelli che deten-gono un ruolo di leader all’interno del grup-po, ma anche dall’identificazione con glieducatori. La prevenzione dell’abitudine alfumo deve dunque comprendere interventimirati nei confronti dei bambini, dei ragazzie degli adolescenti e dei loro educatori, rea-lizzati attraverso metodologie specifiche nel-le scuole e in altri centri di aggregazione. Mapoiché il fumo fa parte di uno stile di vita lar-gamente diffuso e socialmente tollerato, sirende necessario un approccio globale al fe-nomeno che intervenga a più livelli, sia dalpunto di vista sanitario sia normativo. La scuola, luogo ideale per promuoverecomportamenti positiviÈ necessario istituire e far rispettare il di-vieto di fumo, proteggere i non fumatoridal fumo passivo e offrire ai fumatori del-le opportunità per contrastare la dipen-denza. Il recentissimo disegno di Leggepresentato dal Ministro Lorenzin istitui-sce il divieto di fumo anche nei cortili de-gli edifici scolastici, sia per gli alunni, siaper il personale scolastico docente e nondocente. Le evidenze suggeriscono inoltredi organizzare un gruppo di lavoro per lagestione del problema all’interno di ogni

istituto scolastico, di informare sui dannida fumo attivo e passivo, di pianificare gliinterventi educativi in tutti i cicli scolasti-ci come attività interdisciplinare, di sensi-bilizzare il personale docente e non do-cente alle problematiche connesse al ruo-lo educativo anche riguardo agli stili di vi-ta, di coinvolgere le famiglie e la comunitàlocale e di proporre iniziative per la disas-suefazione al fumo.Due piani di intervento: life skill ed edu-cazione tra pari. Per promuovere la salutea scuola Asl Milano e, nello specifico, ilServizio Medicina Preventiva nelle Comu-nità con il Dipartimento Dipendenze e ilServizio Famiglia (02 85781) propongonointerventi integrati di promozione delle li-fe skill (competenze che portano a com-portamenti positivi e di adattamento perrendere l’individuo capace di far fronte ef-ficacemente alle richieste e alle sfide del-la vita di tutti i giorni), e interventi inte-grati di educazione tra pari (cioè tra i gio-vani stessi, e ora spieghiamo come).I primi sono rivolti agli insegnanti e, at-traverso di essi, ai bambini di età 0-14 an-ni, ai loro genitori e alle famiglie. L’obietti-vo principale è incrementare le capacitàdegli insegnanti di costruire percorsi dipromozione di stili di vita sani da integra-re con l’attività curriculare. I secondi han-no come destinatari finali gli studenti dietà compresa tra i 14 e i 18 anni, ma si ri-volgono in prima battuta a studenti appo-sitamente selezionati, che possano costi-tuire il gruppo degli educatori pari (ungruppo di adolescenti adeguatamente for-mato, che funga da moltiplicatore di mes-saggi di salute e realizzi iniziative e incon-tri con i coetanei) e gli insegnanti. Ricer-che nazionali e internazionali indicanol’educazione tra pari efficace in termini diacquisizione, di apprendimenti e di con-sapevolezza.

Per tutti questi motivi la Scuola si propo-ne come luogo ideale per la promozionedella lotta al fumo.A cura del Servizio Medicina Preventi-

va nelle Comunità - ASL Milano

Venerdì 13 settembre, alle ore 17,30,presso l’auditorium della scuola mediaArcadia, in via dell’Arcadia 24, ci saràl’open day dell’associazione musicaleNote d’Arcadia, che da anni proponecorsi di strumento per ragazzi. Duranteil pomeriggio dove verranno presentatele nuove proposte per la stagione corsi-stica e dove sarà possibile incontrare gli

insegnanti per un corretto orientamen-to verso lo strumento adatto a grandi epiccoli. Nell’occasione sarà presentatoanche il cartellone della nuova stagioneconcertistica che vedrà come prima da-ta venerdì 13 dicembre ore 21, presso laChiesa di San Barnaba in via Feraboli.Per ulteriori informazioni www.note-darcadia.it

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Dalla parte dei bambini (e delle famiglie): il servizio TagesmutterLa cooperativa sociale Tempi Moderni presenterà il servizio il 13 e 17 settembre (Rozzano) e il 5 ottobre

Nel quadro di “MITO settembre musi-ca”, c’è posto anche per uno spetta-colo dedicato ai piccoli musicisti: i

bambini potranno andare a MITO con il lorostrumento, la loro voce o semplicemente daspettatori e partecipare alla costruzione diuna fiaba musicale.Ecco il programma:Domenica 15 settembre, al Conservatorio diMilanoUna giornata di laboratori e spettacolo -Ideazione di Francesca Colombo - Testi diRoberto Piumini. Musiche di Andrea Ba-sevi - Aule del Conservatorio, ore 13.30 Laboratori musicali: violino, violino II,violoncello, clarinetto, flauto, chitarra,percussioni, pianoforte; Laboratorio corale; Laboratori creativi:costruzione di strumenti con materiali diriciclo. Chi può partecipareAi laboratori potranno partecipare bam-bini con almeno 2 anni di studio dellostrumento presso una scuola riconosciu-ta. Dai 6 ai 12 anni (non potranno parte-cipare i genitori). Come prepararsi ai laboratori Su www.mitosettembremusica.it, nellapagina dedicata all’evento è possibile sca-ricare le parti musicali per esercitarsi.Cosa portare da casaI bambini che partecipano ai laboratorimusicali dovranno portare il loro stru-mento, per il laboratorio di pianoforte sa-ranno messe a disposizione delle tastiere.

I bambini che partecipano ai laboratoricreativi dovranno portare da casa: Sistro - 8 tappi di plastica (delle bottiglied’acqua) e una bottiglia di plastica vuota;Bongofoni - 2 barattoli di miele o mar-mellata (puliti) di diverse dimensioni(con i tappi di metallo); Woodblock - unascatola di legno, di qualsiasi dimensione. Ad ogni laboratorio corrisponde un colo-re! Tutti i bambini che partecipano dovrannoindossare: Laboratori musicali: violino - magliettarossa e jeans; violino II - maglietta aran-cione e jeans; violoncello – magliettagialla e jeans; clarinetto - maglietta verdee jeans; flauto - maglietta azzurra e jeans;chitarra - maglietta viola e jeans; percus-sioni - maglietta nera e jeans; pianoforte -maglietta bianca e jeans; Laboratorio co-rale - maglietta grigia e jeans; Laboratoricreativi - maglietta bianca e jeans. Spettacolo: tutti i partecipanti si esibi-ranno in uno spettacolo presentando gliesiti dei laboratori. Sala Verdi, ore 17: Si fa sol in compagnia -Gioco, suono e canto. Per chi non ha partecipato: Anche i bam-bini che non hanno preso parte ai labora-tori, potranno cantare con noi: studiate le parti corali che trovate sul si-to e unitevi a noi. A partire dai 4 anni. Per informazioni tel. 0288464725/748;[email protected] ;www.mitosettembremusica.it

I giovani e il fumo: come fermarli in tempo?

Le strategie messe in campo da Asl Milano

Il fumo di tabacco, secondo l’Organizza-zione Mondiale della Sanità (Oms), è la

prima causa di morte prevenibile nei paesiOccidentali e rappresenta un fattore di ri-schio accertato per varie malattie, tra cui itumori, le malattie cardiovascolari e quellerespiratorie. Anche il fumo passivo è dan-noso ed è classificato come agente cance-rogeno nell’uomo. L’abitudine al fumo è particolarmentedannosa nei giovani: chi comincia a fuma-re a 15 anni ha «una probabilità di moriredi cancro tre volte maggiore rispetto a chiinizia 10 anni più tardi». Il 15,9% dei ma-schi e il 21,8% delle femmine iniziano a fu-mare tra i 15 e i 24 anni e circa l’87% deifumatori inizia entro i 20 anni.

Molti inizianoprima dei 20 anni

Uno dei metodi più efficaci con cui i go-verni possono evitare che i giovani

vengano iniziati al fumo e ne divenganoconsumatori abituali, secondo l’Oms è: «laproibizione, diretta ed indiretta, della pro-mozione dei prodotti del tabacco e dellasponsorizzazione di qualsiasi evento daparte dell’industria del tabacco».

I consigli dell’Oms

Bimbi, facciamo musica insieme!Appuntamento domenica 15 settembre al Conservatorio

Arcadia: open day per piccoli e grandi musicisti

Page 14: Aldo Ugliano:«Voglio una zona verde, pulita, partecipata» · quotidiana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il pri-mo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

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La mattina di venerdì 9 agosto gli abitanti di Chiaravallehanno avuto una brutta sorpresa: parte della carreggia-ta di via Sant’Arialdo, proprio di fronte alla fermata de-

gli autobus 77 e 140 in direzione Centro-Rogoredo, aveva su-bito un grave cedimento (una parte delle arcate fognarie sot-tostanti avevano ceduto). La strada è stata subito interrotta, e dopo i primi momenti didisagio, si sono trovate soluzioni temporanee: sono stati isti-tuiti dei bus-navetta per consentire il passaggio da e per Ci-mitero/Poasco. La 77 effettuava provvisoriamente il capoli-nea alla rotonda tra via San Dionigi e via Sant’Arialdo, per poiritornare in città; anche la 140 interrompeva la corsa al Cimi-tero di Chiaravalle. Per gli automobilisti la scelta era tra la viaVaiano Valle (resa a senso unico, spesso non rispettato) per ladirezione Ripamonti-Vigentino, o il passaggio da San Dona-to/Tangenziale, di quasi 9 chilometri, per piazza Mistral opiazza Bologna.Gambe e pedalate, sotto un sole cocente, per tutti quelli chese lo potevano permettere. Per fare la spesa o acquistare ungiornale di norma a Chiaravalle, nel mese di agosto, bisognaandare in città, anche il Dispensario Farmaceutico e l’UfficioPostale effettuato un breve periodo di chiusura, che imponeil passaggio a Milano per le relative commissioni. Inutile sot-tolineare che a Chiaravalle la maggioranza della popolazioneè costituita da anziani, quindi oltre al piano “Anticaldo” cheinteressa tutta la città, andrebbe pensato un piano specificoper il Borgo e i suoi abitanti. Disagi anche per i pochi fornito-ri, per le associazioni che portano i pasti agli anziani, per leambulanze provenienti dal centro. Ma grazie all’attivo impe-gno di Metropolitana Milanese, Polizia Locale e Atm, si sonopotuti limitare i fastidi ai residenti della zona. Inoltre, un in-tervento tempestivo e tecnologicamente avanzato di MM, chegestisce il Servizio Idrico Integrato di Milano, ha consentito

di riempire con un prefabbricato di nuova generazione il vuo-to che si era creato sotto il manto stradale, abbreviando i tem-pi di lavorazione, nonostante l’operazione necessaria sia sta-ta fatta in regime di altissima falda, sostituendo ben 60 metridi tratta fognaria.L’assessora ai Lavori Pubblici, Carmela Rozza, ha dichiarato:“Il Comune di Milano ha eseguito e monitorato l’opera di ri-pristino della strada, eseguita grazie al lavoro di Metropolita-na Milanese e alla nostra tecnologia. Siamo contenti di que-sta accelerazione che consentirà ai residenti di usufruire divia Sant’Arialdo in tempi rapidi”. Quindi, apertura anticipatadi via Sant’Arialdo il 31 agosto; mentre stiamo scrivendo, lacopertura con l’asfalto è già stata effettuata e si stanno ter-minando gli ultimi lavori necessari per la riapertura del trat-to al traffico.Questa vicenda ha evidenziato ancora una volta quanto siadelicato il territorio di Chiaravalle, quanto questa posizionetra città e campagna sia bella e problematica. La chiusuradella vecchia via San Dionigi, che passava alle spalle del Bor-go, forse resa necessaria dalla ferrovia, dalle case e dalla tan-genziale costruite in tempi più recenti, ne hanno snaturato ilterritorio e precluso importanti possibilità di passaggio alter-native e lontane dal Borgo stesso e dall’Abbazia.La realizzazione del nuovo Parco della Vettabbia (vedi artico-lo qui), farà ripensare a una soluzione diversa per il trafficoche arriva dal centro e passa troppo veloce oltre l’Abbazia e ilCimitero?

T.G.

Prendono finalmente il via i lavo-ri per realizzare il Parco dellaVettabbia, tra Nosedo e Chiara-

valle, un progetto da oltre 4 milioni dieuro, per una superficie di 100 ettari,con 30.800 nuove piante, da ultimareper l’estate 2015, giusto in tempo perExpo.Palazzo Marino è riuscito a superarela lunga serie di ostacoli burocraticidi cui abbiamo spesso riferito su que-ste pagine, e che avevano ritardato larealizzazione del progetto, avviato dal-la Giunta Moratti. Il Parco della Vet-tabbia era il tassello mancante di uncollegamento tra tutti i parchi che cir-condano Milano, per avere così la cin-tura verde più bella d’Europa, comehanno sottolineato gli assessori Chia-ra Bisconti (Verde) e PierfrancescoMaran (Ambiente).Il Parco Vettabbia nasce come interven-to di compensazione ambientale del de-puratore di Nosedo. È un’area agricolain territorio cittadino, quindi un esem-pio unico nel suo genere e, vista la zona,è anche legato al tema dell’acqua. Ve-dremo quindi ripristinata la Marcita diChiaravalle, di fronte all’Abbazia. Gli altri interventi previsti: la creazionedi un sistema di fitodepurazione (ecosi-stema filtro) che occuperà ben 55.513metri quadrati e permetterà la depura-zione naturale delle acque reflue, ripro-ducendo il principio di autodepurazio-ne tipico degli ambienti acquatici e del-le zone umide, e alimenterà la marcitadi Chiaravalle.In questo modo la rete idrica minoresarà completamente rivitalizzata utiliz-

zando le acque provenienti dal Depura-tore di Nosedo, che verranno immessenei canali e nelle rogge ancora presentinel parco, ma dove l’acqua non scorrevapiù da tempo. Il ripristino del Fontaniledi Macconago, e la risagomatura dellasezione dell’alveo del Cavo omonimo,inoltre consentirà la riattivazione dellaruota dell’Antico Mulino di Chiaravalle,attesa da lungo tempo dai monaci, dagliabitanti del borgo e da chi, in questi an-ni, ha visitato il mulino.Il progetto di riqualificazione dell’area(realizzato dal settore Arredo Urbano eVerde del Comune di Milano e di cuiMetropolitana Milanese curerà la dire-zione dei lavori), prevede anche la rea-lizzazione di aree a bosco connesse traloro, di filari di verde lungo i canali, diun frutteto con specie botaniche in viadi estinzione nell’area adiacente la Ca-scina San Bernardo e di un piccolo sta-gno, ubicato a valle del laghetto già esi-stente. Quattro chilometri di piste ci-clabili (in parte già esistenti), per com-pletare il percorso in costruzione daPorta Romana a Chiaravalle e per con-giungersi con la futura pista ciclo-pedo-nale Lodi-Chiaravalle.In via Sant’Arialdo è prevista anche la

costruzione di un parcheggio con 93posti auto. Strade interpoderali e diservizio in terra battuta, sentieri er-bosi, ponti, passerelle e parapetti, se-dili e recinzioni completeranno l’ope-ra.«Dopo un iter lunghissimo – ha di-chiarato Stefano Cetti, direttore ge-nerale di Metropolitana Milanese spa– finalmente partono i lavori per que-

st’opera. È per noi la prima volta di unaDirezione Lavori così articolata in cam-po ambientale, sarà un ulteriore stimo-lo per dimostrarci all’altezza dell’impre-sa». A esprimere tutta la soddisfazionedell’amministrazione cittadina, anchela vice sindaco e assessora all’Urbanisti-ca, Lucia De Cesaris: «Questa Ammini-strazione è riuscita finalmente a supe-rare tutti gli ostacoli e le difficoltà lega-te a questo intervento. La nascita delParco Vettabbia significa valorizzarel’intero Parco Agricolo Sud Milano e leattività sociali e agricole presenti sulterritorio. Il nuovo parco, anche in vistadi Expo 2015, rappresenta un tassellofondamentale per rendere più accessi-bile e fruibile questo importante patri-monio agricolo e ambientale».

Tiziana Galvanini

Il Comitato del Borgo ha presentato eottenuto la richiesta di patrocinio, inConsiglio di Zona 5, per la realizzazionedell’evento “Chiaravalle – il Borgo in fe-sta 2013” Che si svolgerà sulla falsarigadegli anni passati, sebbene in forma ri-dotta, nella giornata di domenica 6 ot-tobre. L’iniziativa vuole come sempre

valorizzare il territorio attraverso la co-noscenza storico-culturale del piccoloBorgo, promuovendo l’artigianato e iprodotti tipici locali, visite guidate almulino, all’interno dell’Abbazia e al de-puratore di Nosedo.

C.M.

Il Comune ha pubblicato il bando perl’assegnazione in gestione del com-plesso immobiliare di via S. Arialdo69, composto da due tipiche grandicase lombarde, un vasto giardino confrutteto e un terreno agricolo.

Possono partecipare al bando comu-nità, enti e associazioni in grado dipresentare progetti di coesione socia-le, destinati in particolare alle fami-glie in difficoltà e alla città più in ge-nerale.

L’abbondanza di vegetazione acquaticaaccumulatasi nell’alveo di Roggia Vet-tabbia Alta stava danneggiando seria-mente la possibilità di portare acqua al-le coltivazioni limitrofe. A seguito delle forti pressioni degli agri-coltori, anche attraverso le loro rappre-sentanze, che lamentano crescentidanni alle coltivazioni dovuti appuntoalla carenza di acqua in Vettabbia Alta,

è stato organizzato uno sfalcio lime nel-la mattinata di sabato 3 agosto. I trattiinteressati del percorso della Roggia so-no stati i seguenti: da via dei Fontaniliverso via Ripamonti, da via Barletta fi-no a via Broni e verso via dell’Assunta,in modo da scongiurare ostacoli al nor-male deflusso della corrente.

Claudio Muzzana

Chiaravalle: via S. Arialdo riapreL’intervento su circa 60 metri di strada franata a inizio agosto realizzati a tempo record da Metropolitana Milanese

Nasce il Parco della Vettabbia100 ettari di aree verdi, tra Nosedo e Chiaravalle, che vedranno pisteciclabili, aree a bosco, frutteti e il ripristino di fontanili e marcite

BANDO PUBBLICO PER LA VILLA DI VIA S. ARIALDO

Dalla mafia per le associazioni

IL 6 OTTOBRE

Il Borgo in festa

TOLTA LA VEGETAZIONE ACQUATICA

Ripulita la Roggia Vettabbia alta

È possibile costruire un’informazione“per” le periferie partendo “dalle” pe-riferie? Per provare a rispondere aquesta domanda martedì 17 settem-bre, alle ore 21 verrà presentata laproposta “La Periferia comunica”; in-tervengono: Matteo Chiari (AgenziaOmnimilano), i Direttori di Giornalidi Zona, Salvatore Crapanzano (Coor-dinamento Comitati Milanesi), Wal-ter Cherubini (Consulta Periferie Mi-lano). L’incontro, che è pubblico, è organiz-zato dal Centro Culturale della Coo-perativa (Via Hermada 14, Niguarda-Periferia Nord) nell’ambito del ciclo

di incontri mensili “Periferia chiama!Milano risponde?”. Sempre nell’ambito di “Periferia In-ConTra” dello scorso 27/5, si è discus-so di “Giornalisti e Periferie” è stataannunciata una proposta riguardantele modalità di diffusione cittadinadelle notizie territoriali-periferiche,che sarà attivata grazie allacollaborazione tra Agenzia Omnimila-no, Consulta Periferie Milano, Coordi-namento Comitati Milanesi e, al mo-mento, i Giornali di Zona “ABC”, “Dainostri Quartieri”, “Il Rile”, “La ZonaMilano”, “Milanosette” e “Milanosud”.

S. F.

Incontro pubblico del 17 settembre

Le periferie comunicano?

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La stagione culturale milanese ri-parte con “Autunno Americano”una serie di mostre - accompa-

gnate da un ricco programma di spetta-coli, musica, cinema, danza e letteratu-ra – dedicate all’arte e la cultura ameri-cane, dagli anni Trenta agli anni Ottan-ta, con opere provenienti da tutto ilmondo.Un omaggio alla cultura degli Stati Uni-ti, costruito pensando a tutti i linguaggicon cui si è principalmente espressadurante il secolo scorso la creatività diquesto grande paese, con cui l’Italia halegami da sempre strettissimi.Il cartellone dell’”Autunno Americano”si snoda intorno a tre grandi eventiespositivi: a Palazzo Reale, a partire dal24 settembre, “Pollock e gli irascibili” rac-conta l’arte a New York dal 1931 al 1966,trentacinque fondamentali anni per lostravolgimento dei canoni dell’arte tra-dizionale; mentre dal 24 ottobre, semprea Palazzo Reale, va in scena il genio diWarhol, che ancora oggi contribuisce inmaniera prepotente alla identificazione

iconica degli Usa nel mondo; infine, dal17 ottobre, al Museo di Storia Naturale,una mostra scientifica dedicata al cervel-lo, che arriva direttamente dal NationalMuseum of Natural History di NewYork, rappresenta appienol’affascinante approccioscientifico-divulgativo tipicodegli americani.Tra le iniziative pensate peromaggiare il mondo musica-le di quegli anni, il 22° Festi-val Milano Musica sarà cen-trato sulle musiche di Mor-ton Feldman, mentre il Tea-tro i dedicherà alla memoriadi Warhol le ‘Songs for Drella’di Lou Reed e John Cale.In diversi teatri milanesi an-dranno in scena opere cherappresentano pietre miliaridella storia dello spettacolo americano,come “Cats”, “Torre d’avorio” e “Morte diun commesso viaggiatore”, oppure cherappresentano momenti fondamentalidella sua vita, sia essa artistica, socialeo politica: come il duello “Frost/Nixon”o “Rosso”.Ci sarà anche spazio per il cinema condue appuntamenti, la 23esima edizionedi Inside NVIDEO, quest’anno dedicato

al cinquantesimo anniversario dell’Ex-position of Music-Electronic Televisiondell’artista americano di origine corea-na Nam June Paik; e il Milano DesignFilm Festival che presenta una rasse-gna di film sull’architettura e il design,realizzato in collaborazione con l’Ame-rican Foundation Design On Screen.Il programma dell’”Autunno America-no” prevede infine anche uno specialepolo tematico all’interno del palinsestodi Bookcity, la cui seconda edizione sisvolgerà a Milano a metà novembre. So-no previsti incontri con alcuni dei mag-giori autori statunitensi, oltre a eventi efocus dedicati a star della storia della

musica, come Miles Davis, o a poetessecome Anne Sexton e Sylvia Plath.“Per l’Autunno Americano abbiamo vo-luto creare un logo ad hoc– ha dettol’assessore alla Cultura Filippo Del Cor-no – proprio per aiutare il pubblico a se-guire il fil rouge di questo evento spe-ciale, segnalando su tutti i materiali dicomunicazione gli appuntamenti de-dicati”.

In occasione dei dieci anni di apertu-ra di Casa Museo Boschi Di Stefano,un ciclo di incontri raccontano

un’epoca di grandi fermenti artistici,musicali e culturali. E ripercorrono an-che la storia, particolare e unica, diquesto piccolo quanto prezioso museo.La Casa-Museo è collocata in una palaz-zina anni ’30, progettata dell’architettoPiero Portaluppi. I locali che ospitanola collezione d’arte italiana del ‘900, fu-rono l’abitazione dei coniugi Marieda DiStefano e Antonio Boschi. Appassionatid’arte, fin dagli anni ’30 cominciarono araccogliere quadri per arredare la lorocasa. Quella passione condivisa diventòpoi anche impegno nei confronti di tan-ti giovani artisti in cerca di affermazio-ne. Soprattutto nei duri anni del secon-do dopoguerra, quando era quasi proi-bito parlare d’arte e di letteratura, la ca-sa dei Boschi diventò punto di riferi-mento per molti artisti. Essere ammessi tra quelle mura signifi-cava, per molti pittori sconosciuti, so-stegno economico e incoraggiamentoartistico. I Boschi hanno intrecciatopassione e mecenatismo: mai hannopensato di acquistare l’opera preziosada depositare in banca come patrimo-nio. La collezione è così cresciuta senza ri-spettare un ordine cronologico, senzarincorrere l’opera dell’artista già famo-so; hanno fatto scelte dettate solo dalloro intuito. La raccolta, anche se inmodo disordinato, ripercorre tutti i mo-vimenti artistici dai primi del Novecen-to sino alla fine degli anni ’60. Oltre 2mi-la i pezzi tra quadri, sculture, cerami-che: una straordinaria testimonianza diun secolo d’arte italiana e milanese inparticolare.

L’ingegner Boschi (sopravvissuto allamoglie vent’anni), prima di morire hadonato al Comune di Milano l’abitazio-ne e l’intera collezione. Con una clauso-la: che divenisse casa-museo aperta alpubblico. Qui si misura la passione di un collezio-nista: desiderare che l’arte venga cono-sciuta e goduta anche da molte altrepersone. I locali sono stati ripristinati con esi-genze museali, ma non è andata persal’immagine di un interno borghese deiprimi ‘900, così come il Portaluppi ave-va disegnato. Non è stato possibile man-tenere l’originaria distribuzione deiquadri data dai Boschi (allora tutti imuri, porte comprese, ne erano ricoper-ti dal pavimento al soffitto), perchéquell’affollamento avrebbe disorientatoi visitatori. In quelle sale sono state ri-collocate oltre duecento opere, rispet-tando un ordine cronologico più facil-mente comprensibile al grande pubbli-co.L’ingresso è dedicato alla memoria deicollezionisti: i coniugi sono ritratti da

Remo Brindisi, due ritratti della mogliedipinti da Cesare Monti e Mario Ledda;le ceramiche di Marieda, lei stessa arti-sta ceramista. La visita prosegue con lasensazione che i padroni di casa ci ac-compagnino nelle successive stanze perfarci conoscere gli artisti. Un intero lo-cale è dedicato a Sironi, compresi i mo-bili per sala da pranzo da lui disegnataper la Triennale del 1934. C’è poi ilgruppo di Corrente, De Pisis, Morandi.“La scuola dei gladiatori” di De Chirico,“L’annunciazione” di Savinio, e Campi-gli, Paresce, Marussig, Mafai. Una sala èdedicata a Fontana, seguito dai Boschifin dagli esordi (pare che i primi taglisulle tele siano stati fatti in quella ca-sa). Sono presenti inoltre i postcubistipicassiani con Dova, Bobo Piccoli, Spaz-zapan. E ancora Brindisi, Enrico Baj,Lilloni e molti altri, rappresentanti ri-spettivamente un periodo artistico pre-ciso. A visita conclusa resta l’impressio-ne di avere attraversato un secolo d’ar-te e di storia.Altre opere della collezione Boschi DiStefano si trovano al Museo del ‘900 al-

l’Arengario, e in vari altri musei milane-si. Qui le date degli incontri su arte, musi-ca, cronaca che restituiscono le atmo-sfere dei tempi dei Boschi: Sabato 14 settembre, ore 16: “Quandoeravamo quasi morti, cronaca del de-cennio 1933/1943”, letture a cura di Va-leria Palumbo, accompagnamento mu-sicale di Monica Cattarossi. Sabato 21settembre, ore 15: Il decennioin musica, a cura di Notturno, con lapartecipazione del duo pianistico Su-giko Chinen –Luca Colombo. Musichedi F. Schubert, A. Casella, G.Gershwin ealtri. Mercoledì 25 settembre, ore 10.30: Unacasa e una collezione novecentesca nelpatrimonio del Comune di Milano. “Cor-rente e l’opposizione al Novecento”, in-contro a cura di Renata Ghiazza. Altri tre incontri su arte, musica, crona-ca che raccontano il decennio1943/1953 si svolgono sabato 12 ottobre,ore 16, cronaca; sabato 19 ottobre, ore15, musica; mercoledì 23, ore 10.30 artedel ‘900.E infine il decennio 1953/1963: sabato 9novembre, ore 16, cronaca; Sabato 16novembre, ore 15, musica; mercoledì20, ore 10.30 arte del ‘900. Partecipazione gratuita sino a esauri-mento posti (limitati). Per prenotare:84088.8802 dal lunedì al venerdì, dalleore 9 alle ore 17, qualche giorno primadegli incontri.

Lea MiniuttiCasa- Museo Boschi Di Stefano

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Casa Boschi Di Stefano, un gioiello nascostoUna collezione privata del ‘900 donata al Comune di Milano e aperta al pubblico

“Autunno americano”, con Pollock e Warhol, Cats e la musica di Miles Davis

Mostre, musica e spettacoli dedicati agli Stati Uniti d’America

È con grande dispiacere che abbiamoappreso nei giorni scorsi della chiusuradella libreria Largo Mahler. Amico, in-serzionista e sempre disponibile a so-stenere iniziative culturali e sociali inzona, Luca Santini, il libraio della Mah-ler, dopo 12 anni di attività ha dovutoalzare per la seconda volta bandierabianca e, stavolta purtroppo, sembraproprio non serviranno le numerosissi-me attestazioni di stima e amicizia chegli stanno già arrivando da tutte le par-ti. Come Luca stesso afferma nella lette-ra inviata ai sostenitori e amici della li-breria: «Un anno e mezzo dopo il mioprimo tentativo di chiudere sono arri-vato ora all’irrevocabile decisione difarlo davvero. Devo obbligatoriamentearrendermi all’evidenza: al momento laLargo Mahler è soltanto fonte di perdi-te. Avevo sperato, spinto dall’onda delletantissime attestazioni di affetto e disolidarietà concreta ricevute l’annoscorso, che così non fosse, ma nullasembra girare per il verso giusto. Nono-stante l’infittirsi di eventi e iniziativeche organizzo e a cui aderisco, non so-no riuscito a far cambiare quel segno“meno”, che tanto mi assilla, dai miei li-bri contabili».Indubbiamente una grande perdita perla zona e per la città. Da parte dell’associazione Milanosudun grande in bocca al lupo a Luca e l’in-vito a tutti i lettori a “saccheggiare” laMahler, che nelle prossime settimanevenderà tutto il suo patrimonio al 50%.

Chiude la libreria Largo MahlerDa settembre svendita di tutti i libri al 50%

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16 ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 ���������

Incontrando Malala per strada la siosserva per il tipico costume paco-indiano che indossa, per la postura

fiera, per l’affabilità del suo giovane sor-riso; questa ragazzina di appena 16 an-ni, dall’apparenza quasi insignificante,è la più giovane candidata al Nobel perla Pace. Il 12 luglio 2013, giorno del suosedicesimo compleanno, si è presentata

al cospetto dei “grandi” della terra, al-l’Onu, e, con voce ferma, senza incrina-ture, ha rivendicato per se stessa e peroltre 50 milioni di ragazze un sogno:quello di potersi sedere sui banchi di unascuola per studiare, senza che pregiudizi,minacce o peggio uccisioni possano loroimpedirlo.Il 9 ottobre 2012 MalalaYousafzai è stataferita al capo da un commando di tale-bani all’uscita dalla scuola; ricoverataprima in Pakistan poi a Birmingham, èstata fortunosamente salvata. I talebanirivendicando l’attacco proclamavano:«diffondeva idee laiche fra i giovani efaceva propaganda contro noi». Malgrado il sanguinoso attentato, Mala-la non si arrende e quando altre 14 stu-dentesse pakistane vengono uccise,lancia su Change.org, una petizione perchiedere ai leader del mondo fondi per

nuovi insegnanti, aule e libri e l’imme-diato stop allo sfruttamento di bambininei luoghi di lavoro. Il suo appello raccoglie oltre 4 milioni diadesioni. Affatto timida, affatto impac-ciata, è con questo vasto seguito cheMalala ha consegnato al segretario ge-nerale dell’Onu Ban Ki-moon il risultatodella petizione e, impavida, pronunciail suo discorso. Il nostro giornale lo riporta per intero,ma ne vogliamo sottolineare qualchebrano: «I talebani non sono riusciti afarmi tacere» e, ancora, «...sono qui,una ragazza tra tante, e non parlo perme, ma per tutti i bambini e le bambi-ne»... «ci rendiamo conto dell’importan-za della luce quando ci troviamo al buioe dell’importanza della voce quando c’èsilenzio»… «Penne e libri sono armi piùpotenti dei fucili»... «Facciamo sì che le

nostre parole possano cambiare il mon-do». Questa è Malala! Mentre noi adultiassistiamo quotidianamente all’orroredei massacri, dallo Yemen alla Siria,dall’Egitto al Libano, tanto che ci stia-mo abituando a questa carneficina e

magari cambiamo canale infastiditi dauna visione troppo a lungo ripetuta, Ma-lala, a noi quasi sconosciuta, indicasommessamente la strada: «non arren-detevi!».

Pinuccia Cossu

In nome di Dio, il Compassionevole,il Misericordioso. Onorevole Segre-tario Generale dell’ONU Ban Ki-

moon,Rispettato Presidente dell’AssembleaGenerale Vuk Jeremic,Inviato delle Nazioni Unite per l’educa-zione globale Onorevole Signor GordonBrown,Rispettabili Anziani e miei cari fratellie sorelle;oggi, è un onore per me essere di nuo-vo a parlare dopo un lungo periodo ditempo. Essere qui con queste personeoneste è un grande momento nella miavita.Non so da dove cominciare il mio di-scorso. Non so cosa la gente si aspettiche io dica.Ma prima di tutto, grazie a Dio per ilquale siamo tutti uguali e grazie a tutticoloro che hanno pregato per il mio ve-loce recupero e per una nuova vita.Non riesco a credere quanto amore lepersone mi hanno dimostrato. Ho rice-vuto migliaia di biglietti di auguri e re-gali da tutto il mondo. Grazie a tutti.Grazie per i bambini, le cui parole in-nocenti mi hanno incoraggiato. Grazieai miei anziani le cui preghiere mi han-no rafforzato.Vorrei ringraziare i miei infermieri, imedici e tutto il personale degli ospe-dali in Pakistan e Regno Unito. Ringra-zio il governo degli Emirati Arabi Unitiche mi ha aiutato a stare meglio e ri-prendere le forze. Condivido e parteci-po pienamente alla prima iniziativa diGlobal Education del signor Ban Ki-Moon Segretario Generale e al lavorodell’inviato speciale delle Nazioni Uni-te signor Gordon Brown. Ringrazio en-trambi per la leadership che continua-no a dare. Essi continuano ad ispiraretutti noi e a spingerci all’azione.Cari fratelli e sorelle, vi ricordo una co-sa. Il “Malala day” non è il mio giorno.Oggi è il giorno di ogni donna, ogni ra-gazzo e ogni ragazza che ha alzato lavoce per i propri diritti. Ci sono centi-naia di attivisti per i diritti umani e so-ciali che non solo parlano per i dirittiumani, ma che stanno lottando perraggiungere i loro obiettivi di istruzio-ne, pace e uguaglianza. Migliaia di per-sone sono state uccise dai terroristi emilioni sono stati feriti. Sono solo unodi loro.Così eccomi qui... una ragazza tra i

tanti.Parlo - non per me, ma per tutti i ra-gazzi e le ragazze.Alzo la mia voce - non perché io possagridare, ma in modo che coloro chenon hanno una voce possano essereascoltatiColoro che hanno lottato per i loro di-ritti.Il loro diritto di vivere in pace.Il loro diritto di essere trattati con di-gnità.Il loro diritto alla paritàdi opportunità.Il loro diritto di essereeducati.Cari amici, il 9 ottobre2012 i Talebani mi han-no sparato al lato sini-stro della fronte. Hannosparato anche ai mieiamici. Pensavano che iproiettili ci avrebberofatto tacere. Ma hannofallito. E poi, dal silen-zio, sono venute mi-gliaia di voci. I terroristipensavano che avrebbe-ro cambiato i nostri obiettivi e avrebbe-ro fermato le nostre ambizioni, manulla è cambiato nella mia vita, trannequesto: la debolezza, la paura e la di-sperazione sono morti. Sono nati forza,potenza e coraggio. Io sono la stessaMalala. Le mie ambizioni sono le stes-se. Le mie speranze sono le stesse. Imiei sogni sono la stessa cosa.Cari fratelli e sorelle, io non sono con-tro nessuno. Né sono qui a parlare intermini di vendetta personale contro iTalebani o qualsiasi altro gruppo diterroristi. Sono qui a parlare per il di-ritto all’istruzione di tutti i bambini.Voglio l’istruzione per i figli e le figlie ditutti gli estremisti, soprattutto dei Ta-lebani.Non odio nemmeno il Talib che mi hasparato. Anche se avessi una pistola inmano e lui si trovasse di fronte a me. Ionon gli sparerei. Questa è la compas-sione che ho imparato da Maometto, ilprofeta della misericordia, Gesù Cristoe Buddha. Questa è la voglia di cam-biamento che ho ereditato da MartinLuther King, Nelson Mandela eMuhammad Ali Jinnah. Questa è la fi-losofia della non-violenza che ho impa-rato da Gandhi Jee, Bacha Khan e Ma-dre Teresa. E questo è il perdono che

ho imparato da mia madre e mio padre.Questo è ciò che la mia anima mi dice,essere in pace e amore con tutti.Cari fratelli e sorelle, ci rendiamo con-to dell’importanza della luce quandovediamo le tenebre. Ci rendiamo contodell’importanza della nostra vocequando siamo obbligati a tacere. Allostesso modo, quando eravamo in Swat,nel nord del Pakistan, abbiamo capitol’importanza di penne e libri quandoabbiamo visto i cannoni.

Il saggio disse: “La penna è più potentedella spada”, era vero. Gli estremistihanno paura di libri e penne. Il poteredell’educazione li spaventa. Hannopaura delle donne. Il potere della vocedelle donne li spaventa. Ed è per que-sto che hanno ucciso 14 studenti dimedicina innocenti nel recente atten-tato a Quetta. Ed è per questo che han-no ucciso molte insegnanti donne e glioperatori che vaccinavano contro lapolio nel Khyber Pukhtoon Khwa e FA-TA. Questo è il motivo per cui stannofacendo saltare le scuole ogni giorno.Perché avevano ed hanno paura delcambiamento, paura dell’ uguaglianzache porteremo nella nostra società.Mi ricordo un ragazzo della nostrascuola cui è stato chiesto da un giorna-lista: “Perché i Talebani sono control’educazione?” Ha risposto in modomolto semplice. Indicando il suo libroha detto, “Un Talib non sa quello che èscritto all’interno di questo libro.” Pensano che Dio sia un piccolo, picco-lo essere conservatore che manda leragazze all’inferno solo perché vanno ascuola. I terroristi stanno utilizzando ilnome dell’Islam e della società Pash-tun per i propri scopi personali. Il Paki-stan è un paese democratico, amante

della pace. I Pashtun vogliono educa-zione per i loro figli e figlie. E l’Islam èuna religione di pace, di umanità e fra-tellanza. L’Islam dice che non solo è di-ritto di ogni bambino ottenere l’istru-zione, piuttosto è suo dovere e respon-sabilità.

Onorevole Segretario Generale, la pa-ce è necessaria per l’istruzione. In mol-te parti del mondo, in particolare inPakistan e in Afghanistan, il terrori-

smo, le guerre econflitti impedisco-no ai bambini di an-dare alle loro scuo-le. Siamo veramen-te stanchi di questeguerre. Donne ebambini soffrono inmolte parti delmondo in molti mo-di. In India, i bambi-ni innocenti e pove-ri sono vittime dellavoro minorile.Molte scuole sonostate distrutte in Ni-

geria. La gente in Afghanistan è statacolpita dall’estremismo per decenni.Le ragazze giovani che devono fare illavoro minorile domestico e sono co-strette a sposarsi in età precoce. La po-vertà, l’ignoranza, l’ingiustizia, il razzi-smo e la privazione dei diritti fonda-mentali sono i principali problemi af-frontati da uomini e donne.Cari compagni, oggi mi sto concentran-do sui diritti delle donne e l’istruzionedelle ragazze, perché stanno soffrendodi più. C’è stato un tempo in cui le don-ne attiviste sociali hanno chiesto agliuomini di difendere i loro diritti. Ma,questa volta, lo faremo da noi stesse. Ionon sto dicendo agli uomini di astener-si dal parlare dei diritti delle donne,piuttosto mi sto concentrando sulledonne perché possano essere indipen-denti per combattere per se stesse.Cari fratelli e sorelle, ora è il momentodi parlare.Così oggi, invitiamo i leader mondiali acambiare le loro politiche strategiche afavore della pace e della prosperità.Chiediamo ai leader mondiali che tuttii trattati di pace tutelino le donne e idiritti dei bambini. Un accordo che vacontro la loro dignità e i loro diritti èinaccettabile.

Facciamo appello a tutti i governi pergarantire l’istruzione obbligatoria egratuita per tutti i bambini di tutto ilmondo.Facciamo appello a tutti i governi dicombattere il terrorismo e la violenza,per proteggere i bambini da brutalità edanni.Invitiamo le nazioni sviluppate a sup-portare l’espansione delle opportunitàeducative per le ragazze nel mondo invia di sviluppo.Facciamo appello a tutte le comunitàad essere tolleranti - a respingere pre-giudizio basato sulla genere, credo, cul-to, religione o sesso. Si deve assicurarela libertà e l’uguaglianza alle donne inmodo che possano prosperare. Noi nonpossiamo avere successo quando lametà di noi è tenuta indietro.Invitiamo le nostre sorelle di tutto ilmondo ad essere coraggiose - per ab-bracciare la forza in se stesse e realiz-zare il loro pieno potenziale.Cari fratelli e sorelle, vogliamo scuole eeducazione per il futuro luminoso diogni bambino. Noi continueremo il no-stro viaggio verso la nostra destinazio-ne di pace e di educazione per tutti.Nessuno ci può fermare. Parleremoper i nostri diritti e porteremo il cam-biamento attraverso la nostra voce.Dobbiamo credere nel potere e nellaforza delle nostre parole. Le nostre pa-role possono cambiare il mondo.Perché siamo tutti insieme, uniti per lacausa della formazione. E se vogliamoraggiungere il nostro obiettivo dobbia-mo cercare di potenziare noi stessi conl’arma della conoscenza e proteggercifra noi con l’unità e la solidarietà.Cari fratelli e sorelle, non dobbiamo di-menticare che milioni di persone sof-frono la povertà, l’ingiustizia e l’igno-ranza. Non dobbiamo dimenticare chemilioni di bambini non vanno a scuola.Non dobbiamo dimenticare che i nostrifratelli e sorelle sono in attesa di un lu-minoso futuro di pace.Cerchiamo quindi di condurre una lot-ta globale contro l’analfabetismo, lapovertà e il terrorismo e l’ignoranza.Riprendiamo in mano i nostri libri epenne. Sono le nostre armi più potenti.Un bambino, un insegnante, unapenna e un libro possono cambiare ilmondo.L’istruzione è l’unica soluzione. Education First.

Malala, la ragazza ferita dai talebani parla all’OnuColpita alla testa nell’ottobre del 2012, dopo aver rischiato la vita viene chiamata al Palazzo di Vetro nel luglio scorso per parlare di istruzione, pace e diritti

Per lei «Penne e libri sono più potenti dei fucili». Ha consegnato un appello di 4 milioni di persone per chiedere fondi per l’istruzione e fermare lo sfruttamento dei minori nel mondo. è candidata al Premio Nobel per la Pace

“Education First”, l’appello ai potenti della terra

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ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 17���������

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molto gravi come la fibrosi cistica,caratterizzata dalla produzione dimuco molto denso e difficile da eli-minare. Altre situazioni respirato-rie gravi, come la bronchiolite checomporta spesso ricoveri e l’inne-scarsi di episodi ricorrenti di bron-cospasmi per parecchi mesi succes-sivi al primo episodio. Studi condot-ti su asmatici hanno dimostrato co-me il trattamento con il sale inalatonelle grotte sia risultato positivo nelfavorire la riduzione dell’iperreatti-vità bronchiale. Trovano indicazio-ne anche le bronchiti cronicheostruttive e non, oltre alle già citatecomuni affezioni a carico delle altevie respiratorie quali, laringiti, fa-ringiti, rinosinusiti etc. Studi scien-tifici ne hanno dimostrato l’effica-cia positiva dell’Aerosal nella der-

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I peli superficiali del corpo, in particolare del viso,rappresentano un problema molto sentito soprat-tutto dalle donne.Il desiderio di sbarazzarsi dell’indesiderata e antie-stetica peluria porta donne e uomini a ricorrerespesso a metodi dolorosi e non risolutivi se non so-lo momentaneamente.I metodi adottati per eliminare i peli superflui so-no essenzialmente due: la depilazione e l’epilazio-ne: la prima tecnica consiste nel semplice allonta-namento del fusto pilifero (rasoio, creme depilato-rie ecc ), la seconda invece asporta anche la radi-ce del pelo, compreso il bulbo (ceretta e soprattut-to foto epilazione).Lo Studio di Estetica Brioschi è in grado di offrirela soluzione definitiva e indolore. Si tratta della fo-to epilazione o più conosciuta come luce pulsata.È un trattamento innovativo, non invasivo e nontraumatico. E’ efficace, rapido e già dopo la primaseduta si ottengono buoni risultati.Con questa nuova tecnica è possibile trattare ogniparte del corpo, senza dolore ed evitando le fasti-diose ed antiestetiche irritazioni della pelle.Come funziona?Il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce del-le indicazioni ben precise sulle modalità di funzio-namento e di utilizzo di queste apparecchiature,che devono essere ad uso esclusivo di operatori conuna adeguata competenza sia riguardo alla tecnica,sia riguardo alla sicurezza.La luce pulsata è una sorgente luminosa policro-matica (le radiazioni hanno diverse lunghezzed’onda). Le diverse lunghezze d’onda agiscono suuna specifica molecola target: la melanina. L’ener-gia assorbita dalla molecola target viene trasforma-ta in calore “bruciando” così il follicolo del pelo.Questo processo si chiama “fototermolisi selettiva”.Non ci sono controindicazioni al trattamento tran-ne ovviamente per la presenza di patologie della

pelle, quali psoriasi, discromie cutanee di compe-tenza medica.È fondamentale individuare il fototipo cutaneodella cliente per poter scegliere i filtri specifici dainserire nel manipolo.Si procede poi all’invio di impulsi di luce ad inter-valli regolari. Si possono trattare in pochi minutiaree estese (braccia, gambe, schiena) o aree circo-scritte ( mento, inguine, baffetti).Al termine della seduta i peli trattati (ossia quelli

in fase di crescita) verranno rimossi e la peluria re-stante sarà trattata dopo un mese, quando sarà an-ch’essa in fase anagen (crescita).Questo processo richiede quindi un certo numerodi sedute (all’incirca 10), intervallate a distanza dicirca 1 mese l’una dall’altra.Lo Studio di Estetica Brioschi si avvale di persona-le altamente competente e di un macchinario in-novativo e totalmente sicuro, offrendo così un ser-vizio professionale che permette una epilazioneprogressivamente definitiva.Chiedete una consulenza gratuita!Vi aspettiamo sabato 5 ottobre 2013 perL’Open Day!!! Parcheggio gratuito.Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02 84893471“Studio di Estetica Brioschi”Via Brioschi, 52 20141 [email protected]

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gni gravosi. A passo veloce ma leggero, èun ottimo aiuto per liberare la mente, viaccorgerete che arriverete a casa più po-sitivi. Infatti il movimento sviluppa en-dorfine, le famose “molecole del buonu-more” che contrastano lo stress. Il tempoper passeggiare? Pensate davvero chenon si possa trovare? Pensateci bene.Ricordatevi che è necessario continuareanche in questo periodo con una dieta ric-ca di frutta e verdura, che con le vitaminee i sali minerali che contengono, aiutanol’organismo ad affrontare lo stress del ria-dattamento. Aggiungiamo qualche erbaofficinale di nostro gradimento secondo ilproblema: il Tiglio è ottimo per tenere abada l’ansia da rientro, la sera preparateuna buona tisana prima di dormire. LaRodiola è una pianta cosiddetta “adatto-gena” che serve appunto a riadattare an-che l’organismo all’aumento di impegni edi stress: quindi combatte la stanchezza. E poi ricordiamoci di rallentare, respira-re, chiudere gli occhi, sorridere, rinnova-

re le buone abitudini, cambiandole se ne-cessario, cosa fondamentale per migliora-re la propria vita. Cambiare abitudini è lachiave per ritrovare curiosità e piacerenell’affrontare le nostre giornate. Ricordatevi inoltre che questo settembresi presenta ricco di iniziative e di confe-renze, partecipiamo curiosi e aperti aquello che ci viene proposto, guardiamociintorno. Il nostro è un quartiere molto vi-vace, ricco di proposte interessanti, se-guirne alcune è un piacere oltre che unanecessità.E poi tenete a mente questa bella parola:insieme! Cioè con gli altri: la socializza-zione allarga e migliora la nostra perce-zione della vita e di quello che ci accade,rende tutto un po’ più relativo e meno as-soluto, anche i nostri problemi. In fondosiamo davvero tutti fratelli, anche in ciòche ci accade!

Paola Grilli, [email protected]

www.paolagrilli.it

le rubriche18 ANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 ���������

Galileo Galilei è uno dei più chiariesempi di vittime dell’intolleranzae del fanatismo religioso. La sua vi-

cenda mostra chiaramente come nel XVIIsecolo la scienza fosse ancora influenzatada retaggi derivanti dal teocentrismo me-dievale.Galileo nasce a Pisa nel 1564, si definisceun filosofo della natura e fu uno dei piùgrandi fisici e matematici italiani, inizia-tore della fisica moderna basata sull’os-servazione e sulla sperimentazione.A dieci anni Galileo si trasferisce a Firen-ze con tutta la sua famiglia e dopo averstudiato lettere e filosofia s’iscrive alla fa-coltà di medicina, ma non la porterà a ter-mine. Prima di concludere gli studi, tor-nato a casa per un periodo di vacanze, fuiniziato alla matematica da Ostilio Ricci.Questo avvenimento fu decisivo, Galileomostra una grande passione per la mate-matica e il padre gli permette di lasciarela facoltà di medicina.A soli 25 anni Galileo è in grado di inse-

gnare matematica all’università di Pisaper poi ottenere nel 1592 una cattedra al-l’università di Padova. Vivrà a Padova per18 anni dove insegnerà sia all’università,sia privatamente a numerosi allievi. Du-rante il soggiorno padovano Galileo vienea conoscenza dell’esistenza di uno stru-mento che permetteva di vedere da vicinogli oggetti lontani. Nel 1610 costruisce iltelescopio e si dedica all’osservazione del-le stelle e le sue osservazioni stravolgonotrenta secoli di osservazioni. Galileo sco-pre che sulla luna sono presenti monti evalli e l’esistenza delle macchie solari; in-fliggendo un primo grande colpo alla fisi-ca aristotelica. La scoperta più importan-te fu quella dei quattro satelliti di Giove,da lui chiamati Medicei. La constatazionedell’esistenza di pianeti ruotanti attorno aGiove contrastava con la concezione tole-maica secondo la quale la Terra era alcentro dell’universo e di ogni rotazione.Le scoperte di Galileo hanno grande riso-nanza: si trasferisce a Firenze dove gli vie-

ne offerta una cattedra. Le sue scoperteiniziano a disturbare gli altri studiosi, perlo più ecclesiastici con una formazionearistotelica-tolemaica e che quindi rite-nevano che la Terra fosse ferma, al centrodell’universo e costituisse il centro attor-no a cui ogni astro ruotava.Nel 1616 gli scontri si concretizzano inuna condanna del Santo Uffizio. La Chiesaaveva da poco superato la minaccia rap-presentata dalla riforma protestante enon poteva permettersi di affrontare ulte-riori problemi. Il Santo Uffizio giudica lateoria galileiana “stolta, assurda ed ereti-ca” e vieta a Galileo di continuare a soste-nerla.L’elezione di papa Urbano VIII (1623),che si era mostrato più tollerante e apertoverso le teorie del Galileo, lo incoraggianoa continuare gli studi e a scrivere alcuneopere. Nel 1632 pubblica il “Dialogo deimassimi sistemi” nel quale pone a con-fronto il sistema tolemaico e quello coper-nicano. In realtà nell’opera viene afferma-

ta la superiorità del sistema copernicanoe il sistema tolemaico viene ridicolizzato,essendo sostenuto da uno studioso scioc-co e ingenuo trattato con sufficienza daglialtri studiosi.Da qui scaturisce una persecuzione neiconfronti di Galileo che viene costretto,oramai vecchio, a presentarsi a Roma esubire un pesantissimo processo doveabiura la sua teoria, probabilmente im-paurito dalle minacce di torture. Vienecondannato alla prigione che sconta nellavilla di Arcetri dove nel 1642 trova la mor-te.Oramai vecchio e quasi cieco continua lesue osservazioni. Galileo aveva portatoprove scientifiche a supporto delle sueteorie, ma il Santo Uffizio non le accetta eresta ancorato a teorie supportate da pas-si della e dalla filosofia aristotelica-tomi-stica.L’abiura del Galileo non fermò la scienza,altri studiosi portarono avanti le sue tesimostrandone la validità. Tuttavia sola-

mente dopo 359 anni, 4 mesi e 9 giorni,Galileo Galilei torna a essere nuovamenteun “figlio legittimo” della Chiesa cattolica.Papa Giovanni Paolo II il 31 ottobre 1992chiede ufficialmente perdono al Galileoper i torti subiti e lo riabilita.La riabilitazione di Galileo non è peròcontestuale alla decanonizzazione delcardinale Bellarmino, un dottore dellachiesa venerato per la sua saggezza e l’e-roicità delle sue virtù, ma che ebbe unruolo centrale nei processi inquisitoriiche riguardarono prima Giordano Brunoe poi Galileo Galilei. Rispetto ad alcunisuoi fanatici colleghi, Bellarmino avevacerto tratti molto più umani. Ma è curiosoche sia stato fatto “santo” nel 1930, quan-do da secoli anche i sassi sapevano che ilsistema tolemaico, in nome del quale Bel-larmino avevo operato contro Galilei, erastato difeso dalla Chiesa contro le eviden-ze della scienza, solo perché non si potevadare torto alla Bibbia.

Alessandra Veratti

Galileo Galilei, martire della scienza moderna

Fine delle vacanze, rientro dalle ferie,programma per il nuovo anno, impe-gni e scadenze in attesa...

Viene subito voglia di ripartire o meglio discappare. La lista delle cose da fare è ine-vitabile per ognuno di noi, ma il modo diaffrontare il rientro è la chiave per conti-nuare a sorridere. Cosa ci ha caricato inqueste settimane di vacanza? La libertà dimovimento, l’assenza di obblighi imposti eil relax. Allora, per quanto riguarda la li-bertà di movimento siamo proprio sicuriche non si possa trovare un giusto equili-brio tra obblighi e desideri? Non è che avolte o quasi sempre siamo noi stessi i piùseveri dittatori della nostra vita? Siamoproprio certi che la casa deve essere per-fetta, luccicante e tutto deve essere cari-cato solo sulle nostre spalle? Possiamoprovare a mantenere una parte di libertà

mentale daquesti schemiche il più dellevolte ci impo-niamo da soli.Soprattuttoper quanto ri-guarda i ritmie l’ordine diimpor tanzadelle cose dafare. Proviamoa mettere, trale cose impor-tanti, anchenoi stessi, con inostri desiderie necessità.Per esempio, una passeggiata di mezz’oraal giorno, al mattino o al pomeriggio, tor-

nando dal lavoro, è un grande sfogo primadi rientrare a casa e affrontare altri impe-

La via naturaleIniziate la nuova stagione con l’atteggiamento giusto

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Èun dolce che si può preparare facilmente a casa, ed è unbuon modo per far mangiare le carote ai bambini. Va sotto-lineato il felice abbinamento tra questo ortaggio, notoria-

mente dolce, e il cioccolato che è un prodotto dolce amaro, abbi-namento che genera un sapore piacevole, assai apprezzabile e in-trigante.Ingredientiper 6 persone: 250 g. di carote grattugiate, 250 g di fari-na, 250 g di zucchero, 6 uova, 300 g di cioccolato di copertura, 1,25dl di latte, 1 bustina di vanillina, 1 bustina di zafferano, 2 cucchiai-ni di lievito in polvere, burro e pangrattato per lo stampo.Preparazione: imburrate lo stampo e cospargetelo di pangrattato.Portate il burro a temperatura ambiente, quindi lavoratelo con lozucchero e la vanillina, ottenendo una crema omogenea. Incorpo-ratevi a poco a poco le uova, lavorando il tutto finché lo zucchero sisarà sciolto perfettamente.Setacciate la farina con il lievito, versatene un poco sulla crema diburro, incorporatevi 4 cucchiai di latte in cui avete sciolto lo zaffe-rano, le carote grattugiate, unite altra farina, un po’ di latte, e pro-seguite in questo modo finché otterrete un impasto omogeneo. Ver-satelo nello stampo preparato, livellate la superficie e fate cuocereper 50 minuti circa. In forno preriscaldato a 175°C.Fate intiepidire, sfornate e lasciate raffreddare completamente.Sciogliete il cioccolato di copertura a bagnomaria, lasciatelo intie-pidire e versatelo sul dolce. Distribuite il cioccolato con una spato-la e fatelo indurire prima di servire la torta.

Anna Muzzana

Torta di carote����������� �� America del Sud

�� ��������������� ���������������� �����A cura di Piero Pantucci

Page 19: Aldo Ugliano:«Voglio una zona verde, pulita, partecipata» · quotidiana. Riconosciamolo e apprezziamolo: è il pri-mo passo verso un’esistenza più gratificante e serena. Nadia

le rubricheANNO XVII NUMERO 09 SETTEMBRE 2013 19���������

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Il futuro della scuola in Italia è legato alprocesso di unificazione europea. Devo-no pertanto gradualmente armonizzarsi

i sistemi scolastici dei vari paesi comunitari,nel rispetto della diversità dei popoli e nellavalorizzazione delle molteplici componenti,culturali e spirituali, che, nel loro insieme,costituiscono il comune patrimonio euro-peo. La scuola deve consentire ai giovani diacquisire una precisa conoscenza dellarealtà di oggi: non più un’istituzione immobi-le nel tempo, ma che sia in grado di modifi-carsi continuamente in funzione delle con-dizioni sociali e degli orientamenti in dire-zione dei quali la Comunità Europea decidadi impegnare il proprio avvenire. Uno dei compiti fondamentali della nuo-va scuola in Europa dovrà essere la for-mazione, nei giovani, di una solida co-scienza di cittadino europeo, nel costan-te rafforzamento degli ideali di democra-zia, di pace, di tolleranza e di coopera-zione. La scuola europea del futuro deveessere aperta a più culture, tale da favo-rire il confronto e il dialogo. Anche l’integrazione degli immigrati do-vrà essere garantita, nel quadro di un di-ritto allo studio per tutti: le nuove strut-ture scolastiche, in tutti i paesi europei,dovranno offrire a tutti uguali possibilitàdi accesso a ogni ordine e grado d’istru-zione, sulla base di un sistema di orien-tamento scolastico capace di aiutare l’al-lievo a indirizzarsi verso le carriere che

gli consentiranno di far valere le sue ca-pacità.La scuola non deve fornire un sapere no-zionistico ma, poiché il sapere si rinnovacontinuamente e si allarga con rapidità,ferma restando la necessità di una for-mazione di base, si prospetta che tutte lediscipline insegnate, dopo l’impostazio-ne delle grandi linee generali, debbanorichiamare l’attenzione su alcuni proble-mi specifici, lo studio dei quali stimoleràle facoltà riflessive e creative. La funzione della scuola, insomma, deveessere quella di insegnare a imparare,fornendo gli strumenti critici indispen-sabili alla comprensione della realtà checi circonda. La scuola deve saper dare risposte, sen-za diventare scuola di privilegio; saperportare i giovani per mano, ma per inse-gnare loro a stare in piedi da soli; salva-re nel contempo una cultura bimillena-ria della quale sarebbe ingiusto privarele giovani generazioni: saprà la scuoladel futuro vincere queste difficilissimescommesse?Marc Fumaroli, uno dei più raffinati eprestigiosi uomini di lettere francesi, hascritto che la scuola deve contribuire acreare “coscienza linguistica, coscienzastorica e coscienza morale”. Dobbiamoconsiderarlo un programma per la scuo-la del futuro?

Anna Muzzana

La scuola del futuro������������������ ����di Anna Muzzana

“Nel corso degli ultimi anni miè sembrata quasi un’epide-mia la convinzione di essere

brutti fra i ragazzi” scrive Gustavo Pie-tropolli Charmet, psicoterapeuta, pre-sidente dell’Istituto Minotauro e delCentro aiuto al bambino maltrattato diMilano. E continua l’autore di questoagile libro, denso di spunti di riflessio-ne: “La bruttezza sta prendendo il so-pravvento sulla ricerca gioiosa dellabellezza, che caratterizzava l’adole-scenza fino a qualche anno fa. Ora lacrisi della bellezza è evidente: è diven-tata cara, difficile a trovarsi, quasi im-possibile da conservare a lungo, minac-ciata da insidie che provengono da piùparti, dal cibo, dall’ambiente, dalla me-tropoli, dallo stress, dal tempo che pas-sa, dalla depressione che si diffon-de…”.Molte dunque le cause che determina-no stati d’ansia, che colpiscono soprat-tutto gli adolescenti. Ragazzini e ragaz-zine che rifiutano il proprio corpo, per-ché l’immagine di sé che si sviluppa e simodifica velocemente non è mai in li-nea con i canoni di bellezza che la so-cietà impone. “È certo – scrive Charmet– che oggi i giovani sentono il peso del-

le aspettative sociali: bellezza, bravura,successo”. E quando non riescono asoddisfarle, le loro reazioni sono moltee anche dolorose. Il corpo allora diven-ta luogo e strumento di ribellione e dipunizione. Assumono comportamentiche vanno dal tentativo di ucciderlo al-l’inciderlo col coltellino, allo scottarlo,esporlo a traumi o incidenti autoprovo-cati, dai disturbi alimentari all’abbi-gliamento provocante. E ora si stadiffondendo una nuova epidemia, so-prattutto fra i maschi, sopraffatti dalsenso di inadeguatezza molti si ritiranodalla vita attiva e sociale. Spariscono.In Giappone, dove il fenomeno ha rag-giunto proporzioni allarmanti, li chia-mano hikikomori “reclusi”. Nel nostrocaso gli psichiatri preferiscono parlaredi “ritirati sociali gravi”. Abbandonanola scuola, le loro relazioni con i coeta-nei le mantengono attraverso la rete,tutto il loro mondo diventa solo virtua-le. Si rifugiano in spazi fuori dal con-trollo “del mondo educativo e della ca-pacità degli adulti di capire e condivi-dere”. In preda a una nuova devastantedipendenza. Come intervenire prima che i disagi sitrasformino in patologia? Il professor

Charmet, che conosce gli adolescentimeglio dei genitori e degli insegnanti,afferma che essi, a dispetto di ciò chegli adulti vorrebbero, non chiedono ap-plausi per la loro bellezza, elogi per laloro bravura e per il successo. Chiedonoinvece attenzione e ascolto. E dialogo.

Lea MiniuttiGustavo Pietropolli Charmet La paura di essere brutti Gli adolescenti e il corpo Raffaello Cortina Editore; 148 pagine,12 euro

La paura di essere brutti dilaga tra gli adolescenti

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Teatro Mercoledì 11 ore 17 presso teatro Rin-ghiera: Festival MiTo, esibizione delQuartetto d’archi Dafò, quattro diploma-te presso l’Accademia di Cracovia: Justy-na Duda, Danuta Augustyn, Aneta Duma-nowska, Anna Amatis. Ingresso libero fi-no a esaurimento posti. Nei giorni 13, 14, 15, il teatro Ringhie-ra ospita Festival Mixité 2013 organizzatodalla Compagnia Dionisi. Tre giorni di pa-role e musica e Liberté, Egalité, Mixité.Info e prenotazioni: [email protected] , 347.1272518. Sabato 28 ore 20.30 al Teatro RinghieraSerena Sinigaglia e Compagnia Atir pre-sentano “Favole Italiane” stagione 2013-2014. Con la partecipazione delle Compa-gnie teatrali in cartellone.Sabato 28 inaugurazione di “TeatroSant’Andrea 1913- 2013” presso la sededel teatro antologica con fotografie, co-stumi e fondali di scenografie dedicata aicento anni di attività del teatro. Fino al 6ottobre nei fine settimana. Sabato 28 presso il teatro del Vigentino:ore 15/ 18 lezione d’improvvisazione tea-trale gratuita, è gradita prenotazione. Ore18/ 20 informazioni su Corsi e spettacoli2013-’14 e rinfresco. Ore 21 spettacolo

“match d’Improvvisazione Teatrale”, in-gresso 8 euro.

Conferenze/ Incontri / Libri (Ingressolibero salvo diversa indicazione)Domenica 15 ore 16, presso N’Art incon-tro dibattito su pittura e poesia. Vieni, eparla con Lia Ciatto delle tue opere. Giovedì 19 ore 18.30 presso BibliotecaChiesa Rossa presentazione del libro“Non è il mio nome”. Insieme all’autoreUgo Grottoli, sarà presente FrancescoMaria Mariotti. Venerdì 20 ore 20.45 presso Spazio delSole e della Luna presentazione del libro“Voci del ‘900. Protagonisti e testimoni dellungo “secolo breve”” di Arturo Colombo.Modera G. Deiana, intervengono C. Gallo-net, A. Castelli, L. Aguzzi e l’autore. Domenica 22 ore 16, presso N’Art incon-tro su “Il valore della poesia nel mondocontemporaneo” con la partecipazione diLia Ciatto. Martedì 24 ore 21.30 presso BibliotecaChiesa Rossa presentazione del libro “Lapiccola bibbia del matrimonio perfetto”di Fabiola Marchet. Venerdì 27 ore 20.45 presso Spazio delSole e della Luna presentazione del libro“Voci della guerra civile. Italiani nel 1943-

1945” di Luigi Ganapini. Modera G.Deia-na, con l’autore intervengono C. Gallonet,A. Cattania, D. Saresella.

Incontri musicali Mercoledì 11 presso Biblioteca ChiesaRossa “A quarant’anni dal golpe dell’11settembre 1973 in Cile”; ore 19 “Yo no can-to por cantar” incontro con Marianela Ve-ga testimone d’eccezione del colpo di Sta-to. Ore 21: “2084” liberamente tratto da1984 di George Orwell, con MiltonFernàndez (Winston) e Aldo Stella (O’-Brien). Musiche di Andrea Bassani. In-gresso libero. Sabato 14 ore 10 presso Biblioteca diRozzano/ Cascina Grande guida all’ascol-to del melodramma: il linguaggio di Ros-signi fra opera buffa e opera seria. Analisie ascolto da Semiramide e La scala di se-ta.Sabato 28 ore 10 presso Biblioteca diRozzano/ Cascina Grande guida all’ascol-to del melodramma: L’opera d’arte totale.Il teatro di Wagner e le sue influenze.Analisi e ascolto dei capolavori wagneria-ni.

Mostre d’Arte Sabato 14 ore 18 presso Biblioteca

Chiesa Rossa inaugurazione della mostra“No al silenzio! Basta violenza sulle don-ne” , mostra di vignette satiriche sull’ar-gomento della violenza alle donne in ta-vole autografe del satirista Furio Sandri-ni, alias Corvo Rosso. Accompagnamentodi voci e chitarre con Barbara Gabotto eGiacomo Guidetti. Esposizione fino al 20ottobre. Ingresso libero.

Mostre Mercato La prima e terza domenica di ognimese dalle ore 9 alle 18 Ravizzino Arte eMestieri presso Parco Ravizza. Mostramercato per collezionisti, hobbisti, atti-vità creative amatoriali, a cura MilanoMusica. Info: 02.58310655; 393.2124576.

Iniziative del Centro Culturale ConcaFallata- circolo Arci, presso i locali divia BarriliSabato 21 tutto il giorno: presentazionedei progetti Arte e Cultura e ObiettivoBen-Essere. Giovedì 26 ore 18.30 Paola Grilli presen-ta del corso di Fitoterapia e sana alimen-tazione. Domenica 29 tutto il giorno Mercatinodelle cose belle a cura del laboratorio del-le donne simpatiche.

Riferimenti logistici Teatro Ringhiera, via Boifava 17, (piaz-za Fabio Chiesa) [email protected], 02.87390039, biglietteria02.84892195, www.atirteatro.it Teatro Sant’Andrea via Crema 22; info:338.3749965. Teatro del Vigentino via Matera 7,www.teatrodelvigentino.it , 02.55230298. Biblioteca Chiesa Rossa, via D. Savio 3,info. 02.88465991, tram 3, 15, MM2 capo-linea piazza Abbiategrasso. Biblioteca di Rozzano, Centro Cultura-le Cascina Grande, via Togliatti, info:02.8925931 [email protected] N’Art, galleria d’arte Vicolo dei La-vandai 4, tel: 338.9108207, 02.36521944. Parco Ravizza, viale Bach, paraggi Uni-versità Bocconi Spazio del Sole e della Luna, via UlisseDini 7; tram 3, 15, MM2 capolinea piazzaAbbiategrasso. Info: 02.8266379, [email protected] Spazio Barrili, via Barrili 21, [email protected] , 339.6104535.

A cura di Lea Miniutti e di Riccardo Tammaro di Fondazione

Milano Policroma

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Agenda settembre 2013

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