ALCUNE PREMESSE…ALCUNE PREMESSE…

• Il discorso biblico sulla libertà non è non è scontatoscontato…

• «L’uomo è quello che sono le sue relazionirelazioni» (M. Buber)

• Due riferimenti essenziali (EsodoEsodo e CristoCristo) e un episodio paradigmatico…

NEL PRIMO TESTAMENTONEL PRIMO TESTAMENTO

L’EsodoEsodo è esperienza

fontale e fondamentale

La libertà non è La libertà non è qualcosa che c’è,qualcosa che c’è,ma richiede faticama richiede fatica

Tre schemi per esprimerlaTre schemi per esprimerla

• dalla schiavitù alla libertàdalla schiavitù alla libertà

• dalla dispersione alla dalla dispersione alla solidarietàsolidarietà

• dagli idoli a Diodagli idoli a Dio

Dieci parole e la libertàDieci parole e la libertàDopo 50 giorni dalla liberazione

l’esperienza del Sinai…

«Le tavole erano opera di Dio, la Scrittura era scrittura di Dio,

scolpitascolpita (charut) sulle tavole» (Es 32,16)

«Le tavole erano opera di Dio, la Scrittura era scrittura di Dio,libertàlibertà (cheerut) nelle tavole» (Es 32,16)

Dall’Esodo alla Creazione…Dall’Esodo alla Creazione…

Il mondo non è frutto del caso, ma espressione di un atto libero di Dio

«Dio disse…«Dio disse…

e le cose furono»e le cose furono»

NEL SECONDO TESTAMENTONEL SECONDO TESTAMENTO

La libertà e la volontà del Padrevolontà del Padre

Liberi da se stessi, Liberi da se stessi, dalle false dalle false

sicurezze…sicurezze…come Gesùcome Gesù

«Voi siete stati chiamati a «Voi siete stati chiamati a libertà» (Gal 5,13)libertà» (Gal 5,13)

La libertà del cristiano

si fonda sulla morte e risurrezione di Gesù,

che è un evento evento totale di liberazionetotale di liberazione

«La verità vi farà liberi» (Gv 8,32)«La verità vi farà liberi» (Gv 8,32)

אםתאםת

(‘emeth)

אאalephaleph

םםmemmem

תתtautau

passatopassatopresentepresente

futurofuturo

mothmothmorte

Un episodio paradigmatico: Gn 32,23-33Un episodio paradigmatico: Gn 32,23-33Durante quelDurante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiala notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi ve, i suoi undici bambini e paundici bambini e passò il guado dello Iabbok. Li prese, fece loro passarssò il guado dello Iabbok. Li prese, fece loro passare il e il torrente e portò di là atorrente e portò di là anche tutti i suoi averi. Giacobbe rimase solo e un uomnche tutti i suoi averi. Giacobbe rimase solo e un uomo o lottò con lui fino allo spulottò con lui fino allo spuntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva a ntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva a vincervincerlo, lo colpì all’articolazilo, lo colpì all’articolazione del femore e l’articolazione del femore di one del femore e l’articolazione del femore di GiacobGiacobbe si slogò, mentre contibe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. Quello disse: «Lasciami nuava a lottare con lui. Quello disse: «Lasciami andaandare, perché è spuntata l’aure, perché è spuntata l’aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non rora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi mi avrai benedetto!». avrai benedetto!». Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «GiacobGli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». be». Riprese: «Non ti chiaRiprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattumerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto to con Dio e con gli uomicon Dio e con gli uomini e hai vinto!». Giacobbe allora gli chiese: «Svelamni e hai vinto!». Giacobbe allora gli chiese: «Svelami il i il tuo nome». Gli rispose: tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. All«Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse. Allora ora Giacobbe chiamò quel Giacobbe chiamò quel luogo Penuèl: «Davvero – disse – ho visto Dio faccluogo Penuèl: «Davvero – disse – ho visto Dio faccia a ia a faccia, eppure la mifaccia, eppure la mia vita è rimasta salva». Spuntava il sole, quando Giaca vita è rimasta salva». Spuntava il sole, quando Giacobbe obbe passò Penuèl e zoppassò Penuèl e zoppicava all’anca. Per questo gli Israeliti, fino ad oggipicava all’anca. Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non , non mangiano il nervo sciatmangiano il nervo sciatico, che è sopra l’articolazione del femore, perché ico, che è sopra l’articolazione del femore, perché qquell’uomo aveva colpito uell’uomo aveva colpito l’articolazione del femore di Giacobbe nel nervo l’articolazione del femore di Giacobbe nel nervo ssciatico.ciatico.

«Durante quella «Durante quella nottenotte egli si alzò, prese le due mogli, le due egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello schiave, i suoi undici bambini e passò il guado dello IabbokIabbok. Li . Li

prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi averi. Giacobbe averi. Giacobbe rimase solorimase solo…»…»

«Giacobbe rimase solo e «Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con luiun uomo lottò con lui fino fino allo spuntare dell’aurora. allo spuntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva Vedendo che non riusciva

a vincerlo, a vincerlo, lo colpì lo colpì all’articolazione del all’articolazione del

femorefemore e l’articolazione e l’articolazione del femore di Giacobbe si del femore di Giacobbe si

slogò, mentre continuava a slogò, mentre continuava a lottare con lui…»lottare con lui…»

«Quello disse: «Lasciami «Quello disse: «Lasciami andare, perché è spuntata andare, perché è spuntata

l’aurora». Giacobbe l’aurora». Giacobbe rispose: «rispose: «Non ti lascerò, se Non ti lascerò, se non mi avrai benedettonon mi avrai benedetto!». !». Gli domandò: «Come ti Gli domandò: «Come ti

chiami?». Rispose: chiami?». Rispose: «Giacobbe». Riprese: «Non «Giacobbe». Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ti chiamerai più Giacobbe,

ma ma IsraeleIsraele, perché hai , perché hai combattuto con Dio e con combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». gli uomini e hai vinto!».

Giacobbe allora gli chiese: Giacobbe allora gli chiese: ««Svelami il tuo nomeSvelami il tuo nome». Gli ». Gli rispose: «rispose: «Perché mi chiedi Perché mi chiedi

il nome?il nome?». E qui lo ». E qui lo benedisse. Allora Giacobbe benedisse. Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuèlchiamò quel luogo Penuèl

«L’uomo, in specie nel nostro tempo, ha appreso ad affermare e definire sé in alternativa a Dio […]. Ma la lotta di Giacobbe con l’Angelo non si limita a

registrare profeticamente una tensione; osservando che in quell’incontro non ci furono né vincitori né vinti, il testo antico riscatta anche la tendenza dell’uomo

di liberarsi di Dio e gli addita una meta altra da quella del semplice rifiuto»

(U. Perone)

E IL CONCILIO?E IL CONCILIO?

«L’uomo può volgersi al bene soltanto nella libertà […]. La vera libertà è nell’uomo un segno privilegiato

dell’immagine divina. Dio volle lasciare l’uomo in mano al suo consiglio, così che cerchi

spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, aderendo a lui, alla piena e beata

perfezione»

(GS 17GS 17)