Albert Einstein

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Albert Einstein

Albert Einstein in una fotografia del 1947. Nobel per la fisica 1921

Firma di Einstein.Albert Einstein (Ulma, 14 marzo 1879 – Princeton, 18 aprile 1955) è stato un fisico e filosofo della scienza tedesconaturalizzato statunitense.La sua grandezza consiste nell'aver mutato per sempre il modello di interpretazione del mondo fisico.Nel 1905, ricordato come "annus mirabilis", pubblicò tre articoli a contenuto fortemente innovativo, riguardanti trearee differenti della fisica:• dimostrò la validità della teoria dei quanti di Planck nell'ambito della spiegazione dell'effetto fotoelettrico dei

metalli;• fornì una valutazione quantitativa del moto browniano e l'ipotesi di aleatorietà dello stesso;• espose la teoria della relatività ristretta, che precede di circa un decennio quella della relatività generale.Nel 1921 ricevette il Premio Nobel per la fisica "per i contributi alla fisica teorica, in particolare per la scopertadella legge dell'effetto fotoelettrico",[1] e la sua fama dilagò in tutto il mondo soprattutto per la teoria della relatività,in grado, per l'assoluta originalità, di colpire l'immaginario collettivo. Fu un successo insolito per uno scienziato edurante gli ultimi anni di vita la fama non fece che aumentare, al punto che in molte culture popolari il suo nomedivenne ben presto sinonimo di intelligenza e di grande genio.Oltre a essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, fu molto attivo in diversi altri ambiti, dalla filosofiaalla politica, e per il suo complesso apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi epensatori del XX secolo.La sua immagine rimane a tutt'oggi una delle più conosciute del pianeta, avendone fatto e facendone largo uso ancheil mondo della pubblicità: si è giunti infatti, inevitabilmente, alla registrazione del marchio "Albert Einstein".

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Biografia

« Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso. »

(da una lettera a Carl Seeling, 11 marzo 1952)

Gioventù e studi liceali

Memoriale a Ulma nel punto in cui sitrovava la casa natale di Einstein

Albert Einstein nacque a Ulma nel Württemberg, in Germania, 100 km a estdi Stoccarda. I suoi genitori erano Hermann Einstein, proprietario di unapiccola azienda che produceva macchinari elettrici, e Pauline Koch. Sisposarono a Stuttgart-Bad Cannstatt. La famiglia era ebraica. Albert frequentòuna scuola elementare cattolica e, su insistenza della madre, gli furonoimpartite lezioni di violino. All'età di cinque anni suo padre gli mostrò unabussola tascabile e Einstein realizzò che qualcosa nello spazio "vuoto" agivasull'ago spostandolo in direzione del nord; descriverà in seguitoquest'esperienza come una delle più rivelatrici della sua vita. Benché abbiasviluppato modelli e dispositivi meccanici per divertimento, il suo ingressonel mondo della scienza ufficiale avvenne abbastanza tardi, forse a causadella dislessia. Più tardi egli stesso attribuì lo sviluppo delle teorie dellarelatività a questa sua lentezza, dicendo che pensando allo spazio e al tempopiù tardi della maggior parte dei bambini, fu in grado di applicarvi unosviluppo intellettuale maggiore.

Einstein a 14 anni.

Einstein studente

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Disavventure scolastiche, secondo E. Segrè"Albert [...] per quanto desse ai familiari segni di ingegno precoce, non si distinse a scuola. Giunto alle scuole medie,trovò disgustoso il sistema di insegnamento tedesco e entrò in conflitto coi professori che da parte loro lomaltrattavano. [...] Rovesci di fortuna fecero emigrare la famiglia a Milano e Einstein, lasciato a Monaco a finire isuoi studi, si dette per malato e raggiunse i suoi in Italia. [...] Poi cercò di essere ammesso al Politecnico di Zurigo,ma non avendo la regolare licenza media fu rifiutato e non riuscì nemmeno a superare gli esami di ammissione, perquanto eccellesse in matematica e fisica. Andò allora per un anno a fare studi di riparazione al Gymnasium di Aarau[...] Finalmente, entrato al Politecnico di Zurigo, ..."Emilio Segrè, Personaggi e scoperte nella fisica contemporanea, Edizioni scientifiche e tecniche (EST) Mondadori,1997. ISSN 0303-2752

La circostanza che il suo profitto in matematica fosse scarso è contestata (v. a lato Emilio Segrè). Nell'agosto 1886infatti Albert riferì alla madre l'ottimo profitto scolastico: "Ieri Albert ha ricevuto la pagella, che era brillante; ènuovamente il primo della classe"[2]. Einstein cominciò a studiare matematica insieme a un amico di famiglia, MaxTalmud,[] che gli procurò testi scientifici come gli Elementi di Euclide ma anche filosofici come la Critica dellaragion pura di Kant.[] All'età di dieci anni iniziò a frequentare il Luitpold Gymnasium ma si rivelò ben prestosofferente al rigido ambiente scolastico, seppur riportando comunque buoni voti sia in matematica che in latino[3].Suo zio Jakob, inoltre, lo metteva spesso alla prova con problemi matematici che risolveva brillantemente "provandoun profondo senso di felicità"[4].A causa dei continui problemi economici la famiglia Einstein dovette trasferirsi spesso, sin da quando il piccoloAlbert non aveva nemmeno due mesi di vita; prima a Monaco, poi nel 1894 a Pavia, dove scrisse il suo primoarticolo scientifico, e, due anni dopo a Berna, in Svizzera. Quando la sua famiglia si trasferì a Milano, Einstein,quindicenne, restò in Germania per proseguire gli studi ma presto li abbandonò invece di diplomarsi e seguì la suafamiglia.Il suo fallimento all'esame d'ingresso presso il Politecnico di Zurigo (autunno 1895), tentato nonostante non avessel'età minima richiesta e non superato per insufficienza nelle materie letterarie, fu una dura battuta d'arresto; fumandato dalla sua famiglia a Aarau, in Svizzera, per concludere gli studi superiori, dove ricevette il diploma nel1896. Qui, all'età di diciassette anni rinunciò definitivamente alla cittadinanza tedesca. Nell'ottobre dello stesso annosuperò l'esame di ammissione al Politecnico di Zurigo, vi si iscrisse e vi concluse i suoi studi nel luglio del 1900.Einstein superò gli esami finali del diploma con la votazione di 4,9/6, risultando quarto su cinque dei candidati inmatematica e fisica; fra essi vi era anche Mileva Marić, la quale conseguì il voto di 4/6 e venne bocciata. Egli fualtresì l'unico dei diplomati in quell'occasione a non ottenere un posto come assistente al Politecnico di Zurigo.[5]

Nel 1898, Einstein incontrò e si innamorò di Mileva Marić, sua compagna di studi serba (che aveva conosciutoNikola Tesla, al tempo studente di matematica).[6] Mileva era l'unica donna ammessa a frequentare il PolitecnicoFederale svizzero e fu presentata da Tesla a Einstein.Wikipedia:Cita le fonti Nel 1900 gli fu garantito un diploma dainsegnante dall'Eidgenössische Technische Hochschule e fu accettato come cittadino svizzero nel 1901.[7] In questoperiodo Einstein discuteva dei suoi interessi scientifici con un ristretto gruppo di amici, inclusa Mileva. Lui e Milevaebbero una figlia, Lieserl, nata nel gennaio 1902 e che morì, presumibilmente di scarlattina, l'anno seguente.[8]

Quel parto illegittimo compromise gli studi della giovane e promettente Mileva, che pure volontariamente decise disacrificarsi per la famiglia e la carriera accademica di Albert. Nel 1903, Albert e Mileva si sposarono in Municipio ein seguito Mileva diede alla luce altri due figli: Hans Albert (1904) e Eduard (1910).Dopo il diploma Einstein trovò un lavoro all'ufficio brevetti di Berna. Insieme al suo amico e collega di lavoro,Michele Besso, fondò un gruppo di discussione chiamato "Accademia Olimpia" dove Einstein discuteva con i suoiamici di scienza e filosofia.

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Ritratto di Albert Einstein apparso sullarivista LIFE nel 1921

L'Annus Mirabilis 1905

Per approfondire, vedi Annus Mirabilis Papers.

Il 1905 è un anno di svolta nella vita di Einstein e nella storia della fisica. Nel giro di sette mesi, Einstein pubblicasei lavori:1. un articolo sull'effetto fotoelettrico, ultimato il 17 marzo, concernente l'estrazione di elettroni da un metallo

colpito da quanti di luce (poi denominati fotoni nel 1926), ossia da radiazione elettromagnetica. Questo studio,che gli sarebbe valso il Premio Nobel per la fisica nel 1921, diede una grande spinta alla meccanica quantistica,che come teoria stava prendendo forma proprio in quegli anni (il concetto di quanto era stato ipotizzato nel 1900da Max Planck);

2. la tesi di dottorato sul tema "Nuova determinazione delle dimensioni molecolari", pubblicata il 30 aprile. Sarebbediventato lo scritto di Einstein più citato nella letteratura scientifica degli anni settanta;

3. un articolo, datato 11 maggio, sul moto browniano, che costituiva uno sviluppo della sua tesi di dottorato;4. una prima memoria, in data 30 giugno, dal titolo Zur Elektrodynamik bewegter Körper (Sull'elettrodinamica dei

corpi in movimento) che aveva come oggetto l'interazione fra corpi carichi in movimento e il campoelettromagnetico vista da diversi osservatori in stati di moto differenti. La teoria esposta nell'articolo, notasuccessivamente con il nome di Relatività ristretta (o speciale), risolveva i contrasti tra teoria meccanica e teoriaelettromagnetica della luce che avevano caratterizzato la fisica dell'Ottocento, con una revisione dei concetti dispazio e di tempo assoluti;

5. un'altra memoria sulla relatività ristretta, datata 27 settembre, che conteneva la nota formula E=mc2;6. un altro articolo sul moto browniano, pubblicato il 19 dicembre.

L'insegnamentoIl 15 gennaio 1906 Einstein ottenne il dottorato e dal 1908 insegnò a Berna. Nel 1909 Einstein pubblicò Über die Entwicklung unserer Anschauungen über das Wesen und die Konstitution der Strahlung sulla quantizzazione della luce. In questo e in un precedente scritto del 1909 Einstein dimostrò che l'energia dei quanti di Max Planck deve avere una quantità di moto ben definita. Questo scritto introdusse il concetto di fotone (anche se il termine fotone venne introdotto da Gilbert Lewis nel 1926) e ispirò la nozione di dualismo onda-particella nella meccanica quantistica. Nel 1911 si trasferì a Praga e nel 1914 fu nominato direttore dell'Istituto di Fisica dell'Università di Berlino, dove rimase fino al 1933. Mileva invece restò con i figli a Zurigo e nel 1919 i due divorziarono; nello stesso

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anno Einstein sposò in seconde nozze la cugina Elsa Einstein, cui restò legato fino alla morte di lei, avvenuta nel1936. In quegli anni effettuò alcune ricerche sulla meccanica statistica e sulla teoria della radiazione.

Teoria della relatività generale

Per approfondire, vedi Relatività generale.

L'eclissi del 1919 che fornì una prova a supporto dellateoria della relatività generale.

Nel 1915 Einstein propose una teoria relativistica dellagravitazione, indicata come relatività generale, che descriveva leproprietà dello spaziotempo a quattro dimensioni: secondo taleteoria la gravità altro non è che la manifestazione della curvaturadello spaziotempo. Einstein dedusse le equazioni del moto daquelle della relatività speciale valide localmente in sistemiinerziali; dedusse inoltre il modo in cui la materia curva lospaziotempo imponendo l'equivalenza di ogni possibile sistema diriferimento (da cui il nome di relatività generale). In particolare, ilpotenziale gravitazionale newtoniano viene reinterpretato comel'approssimazione, per campo debole, della componente temporaledel tensore metrico: da questo discende il fatto che il tempo scorrepiù lentamente in un campo gravitazionale più intenso.

Alla pubblicazione, la teoria della relatività generale venne accoltacon scetticismo da parte degli scienziati, perché essa derivava daragionamenti matematici e analisi razionali, non da esperimenti oosservazioni.[] Nel 1919 le predizioni fatte dalla teoria furonoconfermate dalle misurazioni dell'astrofisico Arthur Eddingtoneffettuate durante un'eclissi solare, che verificarono che la luce emanata da una stella era deviata dalla gravità delSole quando passava vicino a esso.[] Le osservazioni ebbero luogo il 29 maggio 1919 a Sobral, in Brasile, e nell'isoladi Príncipe, nello Stato di São Tomé e Príncipe.[]

« Max Planck non capiva nulla di fisica, perché durante l'eclissi del 1919 è rimasto in piedi tutta la notte per vedere se fossestata confermata la curvatura della luce dovuta al campo gravitazionale. Se avesse capito la teoria, avrebbe fatto come me, esarebbe andato a letto. »

(Archivio Einstein 14-459[])

Da allora esperimenti più precisi hanno confermato le predizioni della teoria della relatività generale, che oggigiornovengono usate nel normale funzionamento dei sistemi GPS.Nel 1917 mostrò il legame esistente tra la legge di Bohr e la formula di Planck dell'irraggiamento del corpo nero.Nello stesso anno introdusse la nozione di emissione stimolata, che sarebbe poi stata applicata alla concezione dellaser.

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Il Nobel, la maturità, gli ultimi anni

Albert Einstein nel 1921

Nel 1921 ottenne il Premio Nobel per la Fisica per il suo lavoro del1905 sulla spiegazione dell'effetto fotoelettrico. In quegli annicominciò a dedicarsi alla ricerca di teorie di campo unificate,argomento che lo appassionò fino alla fine, assieme ai tentativi dispiegazioni alternative dei fenomeni quantistici; la sua concezione delmondo fisico mal si conciliava infatti con le interpretazioniprobabilistiche della meccanica quantistica. Il più famoso tentativo inquesto senso fu il paradosso EPR (Einstein-Podolsky-Rosen) elaboratocon Boris Podolsky e Nathan Rosen.

Nel 1927 venne invitato dal governo italiano a partecipare alCongresso internazionale dei Fisici, che si svolgeva quell'anno a Comoin occasione del centenario dalla morte di Alessandro Volta. Einsteinfu il solo a declinare l'invito per la sua opposizione al regime diMussolini[9].

Nell'ottobre 1933 si trasferì negli Stati Uniti a causa delle persecuzioniantisemite che già imperversavano. Quando Adolf Hitler salì al potere nel gennaio 1933 Einstein si trovavaall'università di Princeton come professore ospite; nello stesso anno venne promulgata in Germania la "Legge dellaRestaurazione del servizio civile", a causa della quale tutti i professori universitari ebrei furono licenziati. Durantegli anni trenta fu poi condotta dai premi Nobel Philipp von Lenard e Johannes Stark una campagna che etichettò ilavori di Einstein come "fisica ebraica", in contrasto con la "fisica tedesca" o "ariana". Nel 1944, a Rignanosull'Arno, la moglie e le figlie di suo cugino Robert furono uccise, verosimilmente come rappresaglia contro dilui[10], da un reparto delle SS; la strage (a cui si aggiunse l'anno dopo anche la perdita del cugino, che si suicidò)colpì molto Einstein[11], che aveva rinunciato alla cittadinanza tedesca e svizzera diventando cittadino statunitensenel 1940, e che non rientrò più in Europa, rimanendo negli USA fino alla morte.

All'Institute for Advanced Study a Princeton proseguì le sue ricerche, studiando anche alcuni problemi cosmologici ele probabilità delle transizioni atomiche. Negli ultimi anni di vita tentò di unificare le due forze fondamentali alloraconosciute, cioè la gravità e l'elettromagnetismo, pur se si può notare che lo studio delle forze nucleare debole e forteera già iniziato; in particolare Enrico Fermi aveva già sviluppato negli anni trenta una teoria di base della forzadebole. Nel 1950 descrisse la sua teoria di unificazione, poi rivelatasi parzialmente errata, in un articolo sulla rivistaScientific American.

La casa di Einstein a Princeton

Il 17 aprile 1955 fu colpito da una improvvisa emorragia causata dalla rotturadi un aneurisma dell'aorta addominale, arteria che era già stataprecauzionalmente rinforzata con un'operazione chirurgica eseguita dal dottorRudolph Nissen nel 1948. Fu ricoverato all'ospedale di Princeton, dove morìnelle prime ore del mattino del giorno dopo (ore 1.15 del 18 aprile 1955).

Aveva espresso verbalmente il desiderio di mettere il proprio corpo adisposizione della scienza e Thomas Stoltz Harvey, il patologo che effettuòl'autopsia, di propria iniziativa rimosse il cervello e lo conservò a casa propriain un barattolo sottovuoto per circa 30 anni. Il resto del corpo fu cremato e leceneri furono disperse in un luogo segreto. Quando i parenti di Einstein furono messi al corrente, acconsentirono ache il cervello fosse sezionato in 240 parti da consegnare ad altrettanti ricercatori; la parte più grossa è custoditanell'ospedale di Princeton.

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Brevetto per Refrigeratore diEinstein-Szilard

Einstein operò una rivoluzione scientifica di tale portata da poter essereparagonata solo a quella di Isaac Newton. Tramite lo studio sull'effettofotoelettrico e altri lavori dette impulso anche allo sviluppo della meccanicaquantistica, ma non fu mai convinto della piena validità della teoria, nonpotendone accettare l'aspetto probabilistico (famosa è la sua frase, inpolemica con Niels Bohr, "Dio non gioca a dadi"[12]).

Non si applicò soltanto agli studi di fisica teorica, ma vi è una parte della suapersonalità collegata a un senso più pratico della scienza. Nel 1929 infattilavorò assieme a Leo Szilard a un prototipo di macchina frigorifera adassorbimento diffusione, realizzando un brevetto innovativo di unrefrigeratore funzionante solo con una miscela di acqua, ammoniaca e butano,senza parti in movimento e con consumi elettrici bassissimi. Il brevetto,registrato negli Stati Uniti nel 1930[13], non fu mai commercializzato perchéfu soppiantato commercialmente dal brevetto Servel-Electrolux per gli attualifrigoriferi con ciclo ad assorbimento, oggi noti principalmente permotorcaravan e roulotte. Recentemente però sono stati fatti studi volti a uneventuale utilizzo pratico dell'idea alla base del brevetto Einstein-Szilard.[14]

Pensiero

Einstein filosofoSebbene i contributi principali di Einstein vennero nel campo della fisica, è indubbio che egli nutrisse un sincerointeresse per la filosofia: nella sua vita studiò scritti di carattere filosofico fin dagli anni del liceo (da quando per laprima volta lesse un libro di Kant). Tuttavia egli non si considerò mai un filosofo nel senso stretto del termine: il suo,più che un sistema filosofico, venne definito da Reichenbach un «atteggiamento filosofico»[15].Come pensatore e filosofo, era mosso da una profonda ammirazione per i sistemi di Spinoza e Schopenhauer. Delprimo era particolarmente affascinato dalla concezione olistica, cioè dall'idea del cosmo come di un tutto ordinatosecondo le leggi di un'entità panica impersonale, mentre del secondo condivideva la visione disincantatadell'umanità; inoltre, in tutta la produzione saggistica si può notare come lo stile einsteiniano, lineare e al contempovibrante e ricco di passi altamente suggestivi, sia avvicinabile a quello di alcuni testi del filosofo tedesco (comedimostrano i caustici aforismi). Nell'ambito della filosofia della scienza, egli affermò l'importanza nei suoi studidell'opera di David Hume e dall'epistemologia di Ernst Mach (da cui si distaccò nella maturità).

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Einstein e Bohr

Einstein sostenne in più occasioni l'importanza dell'epistemologia nellascienza contemporanea (tanto che negli ultimi anni di vita affermò «Lascienza senza epistemologia, se pure si può concepire, è primitiva einforme»[16]) e egli stesso accompagnò il suo lavoro scientifico con unachiara posizione epistemologica, fino ad arrivare a parlare nella suaAutobiografia scientifica di un «credo epistemologico». In esso egli distinguela totalità delle esperienze sensibili (ovvero i dati offerti dalla natura)dall'insieme dei concetti e delle proposizioni di cui fa uso la scienza (ovverola costruzione teorica); il compito del pensiero logico riguarda solo la partedella costruzione teorica, che però a sua volta assume significato solo dallaconnessione, puramente intuitiva e non di carattere logico, con le esperienzesensibili. In altre parole, per Einstein il sistema dei concetti e dellepreposizioni di cui fa uso la scienza è una semplice creazione umana che peròassume valore e contenuto solo nel momento in cui permette il più possibiledi collegare e connettere tra loro i dati sperimentali con la maggiore"economia" (o semplicità) di termini e proposizioni stesse.[17]

Alcuni autori hanno evidenziato la rilevanza del pensiero epistemologico di Einstein, come elemento che avrebbefavorito lo scienziato nel formulare un'immagine robusta e coerente della realtà fisica.[18]

Visione politicaEinstein era intransigente come scienziato, così come persona; nel 1913 rifiutò di firmare un manifesto a favore dellaguerra che gli veniva proposto da un buon numero di scienziati tedeschi.L'autorevolezza di Einstein si fece sentire inoltre non solo nel campo della fisica, ma anche in ambito sociale,politico e culturale, in particolare sul tema della non violenza di Gandhi:

« Credo che le idee di Gandhi siano state, tra quelle di tutti gli uomini politici del nostro tempo, le più illuminate. Noidovremmo sforzarci di agire secondo il suo insegnamento, rifiutando la violenza e lo scontro per promuovere la nostracausa, e non partecipando a ciò che la nostra coscienza ritiene ingiusto. »

Albert Einstein nel 1921

Einstein si considerò sempre un pacifista[19] e un umanista[20], e negli ultimianni della sua vita, anche socialista e da molti venne considerato comunista.Descrivendo il Mahatma Gandhi, Albert Einstein disse «Le future generazionidifficilmente potranno credere che qualcuno come lui sia stato sulla terra incarne e ossa». «Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo, ci haindicato la strada da percorrere. Egli ci ha mostrato di quali sacrifici l'uomosia capace una volta che abbia scoperto il cammino giusto». «Dovremmosforzarci di fare le cose allo stesso modo: non utilizzando la violenza percombattere per la nostra causa, ma non-partecipando a qualcosa checrediamo sia sbagliato».

Le opinioni di Einstein su altri argomenti, come il socialismo, il maccartismoe il razzismo, furono male interpretateWikipedia:Cita le fonti e la sua figurarisultò molto controversa negli Stati Uniti di quegli anni (vedi il paragrafoEinstein e il socialismo). Einstein fu inoltre co-fondatore del liberale PartitoDemocratico Tedesco.

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L'FBI raccolse un fascicolo di 1427 pagine sulla sua attività e raccomandò che gli fosse impedito di emigrare negliStati Uniti secondo lo Alien Exclusion Act, aggiungendo che, insieme ad altri addebiti, Einstein credeva,consigliava, difendeva o insegnava una dottrina che, in senso legale, era stata ritenuta dai tribunali, in altri casi,«capace di permettere all'anarchia di progredire indisturbata» e che portava a «un governo solo di nome». Aggiunseanche che Einstein «era stato membro, sostenitore o affiliato a 34 movimenti comunisti tra il 1937 e il 1954» e che«inoltre lavorò come presidente onorario in tre organizzazioni comuniste»[21].

Albert Einstein nel 1931

Einstein si oppose ai governi dittatoriali e per questo motivo (e per lesue origini ebraiche) abbandonò la Germania subito dopo la presa delpotere da parte del partito nazista. Il 30 gennaio 1933 lo scienziato erain viaggio di ritorno in Germania dopo un soggiorno negli Stati Uniti;appresa la notizia dell'ascesa di Adolf Hitler mentre si trovava inBelgio, dopo qualche esitazione decise di interrompere il viaggio eritornare oltre Atlantico su invito del Princeton Institute for AdvancedStudies[22].

In principio fu favorevole alla costruzione della bomba atomica al finedi prevenirne la costruzione da parte di Hitler e per questo scrisseanche una lettera[23] (del 2 agosto del 1939 probabilmente scritta daLeo Szilard) al presidente Roosevelt incoraggiandolo a iniziare unprogramma di ricerca per creare delle armi atomiche. Roosevelt risposecreando un comitato per studiare la possibilità di usare l'uranio comearma nucleare. Successivamente il Progetto Manhattan assorbì talecomitato.

Tuttavia, dopo la guerra, Einstein fece pressioni per il disarmo nucleare e per l'istituzione di un governo mondiale.Affermò: «Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale ma la Quarta verrà combattuta conclave e pietre».

Non fu un sostenitore del sionismo anche se sostenne l'insediamento ebraico nell'antica sede del giudaismo e fuattivo nell'istituzione dell'Università Ebraica di Gerusalemme, in cui pubblicò (1930) un volume intitolato AboutZionism: Discorsi e Conferenze del Professor Albert Einstein, e a cui donò i suoi scritti. D'altra parte si oppose alnazionalismo ed espresse scetticismo rispetto alla soluzione di uno stato-nazione ebraico, preferendo la soluzione"binazionale" ("binational solution"), ovvero la creazione di un unico Stato, ma con il riconoscimento di cittadinanzae pari diritti per tutti gli abitanti, a prescindere da etnia o religione. Insieme ad altri intellettuali ebrei (tra cui HannahArendt) il 4 dicembre 1948 scrisse una lettera al New York Times[24] in cui veniva fortemente criticata la visita negliStati Uniti di Menachem Begin, definendo i metodi e l'ideologia del suo partito "Tnuat Haherut" (formato dopo loscioglimento ufficiale dell'Irgun) come ispirati a quelli dei partiti nazisti. Nel 1950, con altre illustri personalità, siimpegnò inutilmente per la salvezza di Milada Horáková, condannata a morte dal regime comunista cecoslovacco. Intarda età (1952) gli fu offerto il posto di secondo capo di stato del nuovo stato di Israele ma declinò l'invito con lagiustificazione di non avere le capacità necessarie.Einstein, insieme ad Albert Schweitzer e a Bertrand Russell, combatté contro i test e le sperimentazioni militari dellabomba atomica. Nel 1939, su sollecitazione di Leo Szilard, scrisse al presidente Roosevelt per sostenere l'opportunitàche gli USA costruissero la bomba atomica, preoccupato della possibilità che il regime nazista potesse dotarsi perprimo di quella terribile arma; successivamente invece non fu ascoltato quando nel 1945 si oppose al lancio dellastessa bomba sul Giappone.Insieme a Russell firmò il Manifesto Russell-Einstein che dette vita alla Pugwash Conferences on Science and WorldAffairs.

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Einstein e il socialismo

Scrisse nel 1929: «Rendo omaggio a Lenin come a colui che ha dedicato tutte le sue forze alla realizzazione dellagiustizia sociale, sacrificando a questo fine la propria individualità. Non credo però che il suo metodo sia giusto»[25]

Nell'articolo del 1949 "Perché il socialismo?", Albert Einstein descrisse il disordine economico della societàcapitalistica moderna come fonte di un male da superare. Egli era contrario ai regimi totalitari dell'Unione Sovieticae di altri paesi, ma era favorevole a un socialismo democratico che combinasse un'economia pianificata con unprofondo rispetto per i diritti umani. Difatti per Einstein il vero scopo del socialismo era precisamente di superare eandare al di là della "fase predatoria dello sviluppo umano" per anticipare un modello di società nuovo checonciliasse il benessere del singolo individuo con quello della comunità intera.

La visione religiosaLa complessa religiosità di Einstein subì alcune variazioni nel corso degli anni. Benché di famiglia ebraica, Einsteinnon credeva negli aspetti strettamente religiosi dell'ebraismo ma considerava se stesso ebreo da un punto di vistaculturale. Einstein fu socio onorario della Rationalist Press Association sin dal 1934.Einstein non si dichiarava ateo, e nemmeno deista (e non può essere nemmeno definito agnostico, in quanto credevain una qualche concezione, sebbene per nulla comune, di Dio).Rifiutava nel complesso l'idea di un Dio personale (ritenendola una forma di antropomorfismo) tipica dellaconcezione ebraico-cristiana, come testimonia una lettera personale nel 1954,[26] dove scriveva:

« Io non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo fatto, anzi, ho sempre espresso le mie convinzionichiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondoche la scienza ha fin qui potuto rivelare. »

E ancora, sulla morte:[26]

« Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. Eneppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito,animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell'eternità dellavita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte,sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura. »

In una sua lettera manoscritta datata 3 gennaio 1954 (quindici mesi prima della morte) indirizzata al filosofo EricGutkind, che gli aveva inviato una copia di un suo libro sulla Bibbia, Einstein ribadisce ancora una volta le sueconcezioni:

« … Per me, la parola Dio non è niente di più che un'espressione e un prodotto dell'umana debolezza, e la Bibbia è unacollezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, nonimporta quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è un'incarnazionedelle superstizioni più infantili … »

Questa importante missiva[26], acquistata all'asta nel 1955 da un privato e rimasta per molto tempo sconosciuta, èstata venduta a Londra il 15 maggio 2008 per 214.000 Euro dalla casa d'aste 'Bloomsbury'[27][28][29].Era affascinato dal panteismo di Spinoza («Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciòche esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli esseri umani.»), ma rifiutava l'etichetta dipanteista. A differenza di Spinoza, Einstein conservava infatti anche una concezione trascendente di Dio, oltre a unaconcezione puramente immanente del divino in quanto presenza misteriosa nella natura stessa.

« Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve

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aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nellasistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano piùintelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, chepossiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa chemuove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno,perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate (Brian, Einstein alife, 1996, p. 127). »

Nel complesso Einstein credeva in un Dio "oltre-personale" («außerpersönlich» è il termine da lui stesso impiegato,in netta contrapposizione con la tradizionale concezione ebraico-cristiana), presente nella natura (pur senzaidentificarsi con essa) in modo misterioso. Fu accusato anche per questo di ateismo dal vescovo di Boston O'Connelle ne soffrì molto.D'altra parte Einstein non aveva nemmeno una grande opinione dell'ateismo militante[30]:

« Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lungalotta. Essi sono creature che - nel loro rancore contro le religioni tradizionali come "oppio delle masse" - non possonosentire la musica delle sfere. »

E ancora[31]:

« Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo (nella misura in cui ci sia lecito parlarne) come a unmiracolo o a un eterno mistero. A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile daparte del pensiero. Ci si potrebbe (forse addirittura si dovrebbe) attendere che il mondo si manifesti come soggetto alleleggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all'ordinealfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d'ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria dellagravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall'uomo, ilsuccesso di una tale impresa presuppone un alto grado d'ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificatoprevedere a priori. È qui che compare il sentimento del "miracoloso", che cresce sempre più con lo sviluppo della nostraconoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza diavere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, èche dobbiamo accontentarci di riconoscere il "miracolo", senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capiscoche devo ben esplicitare quest'ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall'età, io siadivenuto vittima dei preti. »

Nel complesso la sua posizione su Dio è stata largamente strumentalizzata dagli opposti partiti della disputateismo/ateismo: ma è certo che Einstein rifuggisse da qualunque facile definizione. Etichettare il suo libero pensierorisulta pertanto poco sensato. Senz'altro espresse rispetto per i valori religiosi adottati dalle tradizioni ebraiche ecristiane, pur non condividendone la concezione del divino. Sebbene ebreo, Einstein ammirava molto la figurastorica di Gesù[32]:

« Fino a che punto è influenzato dalla cristianità? - Da bambino ho ricevuto un'istruzione sia sul Talmud che sulla Bibbia.Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del Nazareno». «Ha mai letto il libro di Emil Ludwig su Gesù? -Il libro di Ludwig è superficiale. Gesù è una figura troppo imponente per la penna di un fraseggiatore, per quanto capace.Nessun uomo può disporre della cristianità con un bon mot ». «Accetta il Gesù storico? - Senza dubbio! Nessuno puòleggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa a ogni parola. Nessun mito può maiessere riempito di una tale vita. »

Riguardo alla relazione tra scienza e religione egli nel 1950 in "Out of My Later Years", scrive: "La scienza senza lareligione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca

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E ancora: «La scienza contrariamente a un'opinione diffusa non elimina Dio. La fisica deve proporsi non solo disapere com'è la natura, ma anche di sapere perché la natura è così e non in un'altra maniera, con l'intento di arrivare acapire se Dio avesse davanti a sé altre scelte quando creò il mondo». (Holdon, "The Advancement of Science…",Cambridge Un. Press, N. Y. 1986, p. 91). Ancora: «Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noisiamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Ilbambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti.Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra lasituazione dell'essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione appassionante della presenzadi un superiore potere razionale, che si rivela nell'incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio» (Einstein, "HisLife and Universe", Simon & Schuster, 2008, p. 27).Circa la Chiesa Cattolica durante la seconda guerra mondiale, ad Einstein è stata attribuita questa posizione[33]

« Essendo amante della libertà, quando avvenne la rivoluzione in Germania, guardai con fiducia alle università… Ma leuniversità vennero zittite. Allora guardai ai grandi editori dei quotidiani... Ma anche loro vennero ridotti al silenzio,soffocati nell'arco di poche settimane. Solo la Chiesa rimase ferma in piedi a sbarrare la strada alle campagne di Hitler persopprimere la verità. Prima io non ho mai provato nessun interesse particolare per la Chiesa, ma ora provo nei suoiconfronti grande affetto e ammirazione, perché la Chiesa da sola ha avuto il coraggio e l'ostinazione per sostenere la veritàintellettuale e la libertà morale… »

. Questa affermazione non fu mai smentita da Einstein pubblicamente anzi il famoso diplomatico ebreo PincasLapide riporta un'altra espressione di Einstein simile a quella appena vista[34]:

« Solo la Chiesa cattolica protestò contro l'attacco furioso di Hitler contro la libertà. Fino ad allora io non ero statointeressato nella Chiesa ma oggi io sento grande ammirazione per la Chiesa, che, sola, ebbe il coraggio di combattere per laverità spirituale e la libertà morale. »

Einstein sapeva dell'articolo del Time Magazine in cui era citata la sua affermazione, c'è una sua lettera in cui luistesso dice che l'affermazione riportata dal Time Magazine è praticamente sua anche se lui era stato un po' piùmoderato[35] Ora questo testo del Time è stato pubblicato come affermazione di Einstein e mai pubblicamentesmentito da lui perciò dobbiamo affermare che lui stesso è l'autore di essa: l'ha detta o l'ha accettata come detta da luistesso. Il messaggio pubblico, donato a tutti da Einstein è evidentemente quello messo su Time Magazine. Le lettereprivate e non pubbliche possono essere giustificate in vario modo; in privato si può negare, nascondere, ancheimbrogliare...in pubblico ciò è molto più difficile o addirittura impossibile. Einstein poteva voler nascondere certesue affermazioni di un tempo, poteva dire una bugia in privato e infatti la lettera a Mongelas.[36] appare una palesebugia o un palese errore commesso da Einstein se la si confronta con quella scritta al ministro presbiteriano indicatapiù sopra e soprattutto se la si relaziona con la mancanza di pubblica smentita della affermazione presentata su Time;se veramente l'articolista aveva palesamente esagerato le affermazioni di Einstein questi doveva smentirlo...nonfacendolo ha mostrato di accettare pienamente quella sua affermazione! Nelle lettere private si possono dire tantecose, anche bugie, errori etc. ma davanti al pubblico tutto questo diventa molto più difficile perché le affermazionipubbliche sono sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che conoscono chi le ha dette, che conoscono davvero quelloche ha fatto, conoscono la sua vita, che lo hanno sentito parlare ... la realtà pubblica è sotto gli occhi di tutti e non sipuò negare ciò che si è fatto perché si rischia di essere confutati pubblicamente.Einstein sapeva questo benissimoperciò, dobbiamo concludere, mai ha smentito pubblicamente quelle parole. Notate che Pincas Lapide riporta altreparole di Einstein simili a quelle del Time Magazine come abbiamo detto più sopra, probabilmente anche lui avevasentito Einstein parlare così e probabilmente, se Einstein avesse smentito pubblicamente la cosa sarebbe stato lostesso Pincas Lapide a confutarlo. Questi testi, queste affermazioni di riconosciemnto dell'opera della ChiesaCattolica durante la II guerra mondiale fanno onore anzitutto a Einstein , in realtà, perché moltissimi altri ebreielogiarono la elogiarono, infatti nella II guerra mondiale la Chiesa cattolica, con Pio XII, ha salvato almeno 800.000ebrei secondo le affermazioni dello stesso Pincas Lapide[37]

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Riconoscimenti• Nel 1926 gli fu assegnata la Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society.A Einstein sono stati dedicati:• un elemento chimico, l'einsteinio.• un premio, la Medaglia Albert Einstein, che dal 1979 viene conferita al fisico che si sia particolarmente distinto

nel suo ambito di ricerca.• un asteroide: 2001 Einstein.• un cratere lunare.

Curiosità• Durante la sua permanenza a Princeton negli anni cinquanta Einstein strinse amicizia con il matematico Kurt

Gödel. Pur avendo un temperamento estremamente diverso da lui, Einstein amava poter parlare nella proprialingua madre.Wikipedia:Cita le fonti

• Tra i vari aneddoti su Einstein ricorre spesso quello secondo cui quando espatriò negli Stati Uniti, sulla richiestadi dichiarare la sua razza d'appartenenza, avrebbe risposto "umana"[38]. Nessun dato reale sembra supportarlo,nell'unico documento sul suo passaggio per Ellis Island risulta invece registrato come ebreo[39].

• Negli anni di Princeton, Einstein adottò stabilmente un look del tutto eccentrico per uno scienziato e cattedraticodella sua fama, caratterizzato da abiti e palandrane piuttosto stazzonate e da capelli bianchi lunghi eincolti.Wikipedia:Cita le fonti

• È errata la credenza popolare secondo la quale Einstein, da giovane, fosse carente nelle materie matematiche.Dimostrava anzi, già da piccolo, un grande interesse ed una spiccata capacità verso la matematica e la fisica. Èinvece vero che non andava bene nelle materie letterarie, cosa che inizialmente gli costò la non ammissione alPolitecnico di Zurigo.Wikipedia:Cita le fonti

• Alcune ricerche suggeriscono l'ipotesi che l'intuizione per lo sviluppo della sua teoria più celebre gli fu data dauno scienziato italiano dilettante, Olinto De Pretto, agronomo che si applicava in fisica. Esisterebbero anchedocumenti scritti da De Pretto che anticiperebbero gli studi di Einstein, e che avrebbero ispirato quest'ultimo. Ciòparrebbe plausibile anche in virtù del fatto che Einstein comprendeva l'italiano, avendo vissuto in Italia daragazzo.[40][41]

Note[2] Pauline Einstein, lettera a Jette Koch, 1 agosto 1886. Riportata su Sottile è il signore... La scienza e la vita di Albert Einstein di Abraham Pais,

p53[3] Ph. Hausel München Merkur, 14 marzo 1979. Riportata su Sottile è il signore... La scienza e la vita di Albert Einstein di Abraham Pais, p54[4] M. Einstein Biografia p14 - Biografia su Albert Einstein scritta dalla sorella, terminata nel 1924; riportata su Sottile è il signore... La scienza e

la vita di Albert Einstein di Abraham Pais, p54[5] Dudley Herschbach, "Einstein as a Student", Department of Chemistry and Chemical Biology, Harvard University, Cambridge, MA, USA,

page 6, web: http:/ / www. chem. harvard. edu/ herschbach/ Einstein_Student. pdf[6] Tesla Memorial Society of New York (http:/ / www. teslasociety. com/ mappeal. htm) Teslasociety.com[8] Gerald Holton, Einstein, history, and other passions: the rebellion against science at the end of the twentieth century (http:/ / books. google. it/

books?id=uFsn0czcji8C& pg=PA186& dq=lieserl+ einstein& hl=it& ei=e_ghTM2gMOefsQbvvKXlBQ& sa=X& oi=book_result&ct=result& resnum=8& ved=0CEwQ6AEwBw#v=onepage& q=lieserl einstein& f=false), Harvard University Press, 2000 ISBN0-674-00433-7

[9][9] Aldo Gamba e Perangelo Schiera (a cura di), Fascismo e scienza. Le celebrazioni voltiane e il Congresso internazionale dei Fisici del 1927, IlMulino, Bologna 2005

[12] "Dio non gioca a dadi" è il modo con cui viene in genere riportato il pensiero di Einstein, che in realtà disse: «Sembra difficile dare unasbirciata alle carte di Dio. Ma che Egli giochi a dadi e usi metodi "telepatici" [...] è qualcosa a cui non posso credere nemmeno per un attimo»(cit. in Bill Bryson, Breve storia di (quasi) tutto, TEA (2008), ISBN 978-88-502-1549-2 )

[13] U.S. Patent N. 1.781.541 (http:/ / www. google. com/ patents?id=t0BRAAAAEBAJ)[14] Einstein's Refrigerator (http:/ / gtalumni. org/ Publications/ magazine/ sum98/ einsrefr. html)

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[15] H. Reichenbach, Significato filosofico della teria della relatività in A. Einstein, Autobiografia scientifica, op. cit., p. 177[16] A. Pais, La scienza e la vita di Albert Einstein, op. cit., pag. 24[17] A. Einstein, Autobiografia scientifica, op. cit., p. 14[18] Si veda ad esempio: F. Laudisa, Albert Einstein. Un atlante filosofico, Bompiani, Bergamo, 2010, ISBN 978-88-452-6426-9[19] Einstein | American Museum of Natural History (http:/ / www. amnh. org/ exhibitions/ einstein/ peace/ index. php)[20] Einstein | American Museum of Natural History (http:/ / www. amnh. org/ exhibitions/ einstein/ global/ index. php)[21] http:/ / foia. fbi. gov/ foiaindex/ einstein. htm[22] S.Friedländer, Gli anni dello sterminio. La Germania nazista e gli ebrei (1939-1945). pp. 788-789.[24] Letters to The Times New York Times December 4, 1948 (http:/ / www. physics. harvard. edu/ ~wilson/ NYTimes1948. htmlc)[25] A. Pais, La scienza e la vita di Albert Einstein, op. cit., p. 24[26] Ecco la lettera che nega Dio, E Einstein scrisse: Dio? Superstizione - Repubblica.it » Ricerca (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/

archivio/ repubblica/ 2008/ 05/ 14/ ecco-la-lettera-che-nega-dio-einstein. html)[30] Amazon.com: Einstein: His Life and Universe (9780743264730): Walter Isaacson: Books (http:/ / www. amazon. com/

Einstein-Life-Universe-Walter-Isaacson/ dp/ 0743264738)[31][31] A. Einstein, Lettres à Maurice Solovine, GauthierVillars,Parigi 1956 p.102[32][32] A.Einstein, "The Saturday Evening Post", 26.10.1929[33][33] [Intervista a "Time Magazine", 23/12/1940, p. 40][34] [“Only the Catholic Church protested against the Hitlerian onslaught on liberty. Up till then I had not been interested in the Church, but

today I feel a great admiration for the Church, which alone has had the courage to struggle for spiritual truth and moral liberty.” – AlbertEinstein (Pinchas E. Lapide, Three Popes and the Jews, p.251, New York: Hawthorn Books, Inc., 1967) ]

[35] http:/ / www. pbs. org/ wgbh/ roadshow/ archive/ 200706A19. html (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=Sk_-0UiiauU)[36] Did Einstein Praise the Church? A statement attributed to Einstein isn’t what it claims to be (http:/ / www. skeptic. com/ eskeptic/ 06-01-05/

)[37] (http:/ / users. binary. net/ polycarp/ piusxii. html)[38] Omaggio ad Albert Einstein. (http:/ / www. drzap. it/ F_Einstein. htm) e Corriere della Sera (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 1992/

novembre/ 05/ quel_modulo_Einstein_mia_razza_co_0_9211055938. shtml)[39] Catalepton » L'angolo che sporge » “Razza?” “Umana” (http:/ / catalepton. altervista. org/ 2009/ 04/ razza-umana)[40] Articolo su Corriere.it (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Scienze_e_Tecnologie/ 2007/ 04_Aprile/ 12/ einstein_olinto_emc2. shtml)[41] Articolo su The Guardian (http:/ / www. guardian. co. uk/ world/ 1999/ nov/ 11/ rorycarroll)

Bibliografia• Abraham Pais, Einstein è vissuto qui, Bollati Boringhieri, Torino, 1994, ISBN 88-339-0954-9.• Abraham Pais, La scienza e la vita di Albert Einstein, Bollati Boringhieri, Torino, 1986,ISBN 978-88-339-1927-0• A. Einstein, Autobiografia scientifica, Bollati Boringhieri, Torni, 1979, ISBN 978-88-339-0362-0• A. Einstein, Significato della relatività, Boringhieri, Torino, 1959 - The meaning of Relativity, Princeton University Press,

Princeton, 1955

• W. Pauli, Teoria della relatività, Boringhieri, Torino, 1958 - Theory of Relativity, Pergamon Press, Londra, 1958

• D. Brian, Einstein a life, Wiley, New York 1996.• A. Einstein, Come io vedo il mondo (The world as I see it, 1956; ed. italiana Newton Compton, Roma 1975; il

testo è conosciuto in italiano anche con il titolo Il mondo come io lo vedo).• A. Einstein, Pensieri, idee, opinioni (1934-1950), Newton Compton, Roma 1996• A. Einstein, Pensieri di un uomo curioso, A.Mondadori, 1997• Jeremy Bernstein, Einstein, il Mulino, ISBN 978-88-15-09676-0• Michael Guillen, Le 5 equazioni che hanno cambiato il mondo, TEA, ISBN 88-502-0439-6• Bertrand Russell, L'ABC della relatività, 1925.• Pietro Greco, Einstein, Milano, Alpha Test, 2004, ISBN 88-483-0494-X• Fregonese L. (2005) Gioventù felice in terra pavese. Le lettere di Albert Einstein al Museo per la Storia

dell’Università di Pavia, Cisalpino, Milano

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Filmografia• Albert Einstein, fiction del 1975 regia di Massimo Scaglione produzione Rai, con Giancarlo Zanetti nelle vesti di

Einstein, Raoul Grassilli, Gianni Mantesi.• Vita di Einstein, fiction del 1990 regia di Lazar Iglesias coproduzione internazionale fra Rai1, Tele France1 e

l’inglese, Tele Chip.• Genio per amore (I.Q.), film del 1994 diretto da Fred Schepisi con Tim Robbins, Meg Ryan e Walter Matthau

nella parte di Albert Einstein.• Einstein, fiction del 2008 di Liliana Cavani con l'attore italiano Vincenzo Amato nelle vesti del grande scienziato.• Il mio amico Einstein (Einstein and Eddington), film TV del 2008 trasmesso dalla BBC, con David Tennant nel

ruolo di Arthur Eddington e Andy Serkis in quello di Albert Einstein.

Voci correlate•• E=mc²•• Einstein Museum•• Croce di Einstein

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni di o su Albert Einstein

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Albert Einstein (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Albert_Einstein?uselang=it)

Collegamenti esterni• (EN) Biografia (http:/ / www-history. mcs. st-and. ac. uk/ Biographies/ Einstein. html) in MacTutor• (EN) Albert Einstein (http:/ / www. genealogy. ams. org/ id. php?id=53269) su Mathematics Genealogy Project• Un documentario in streaming sulla vita di Einstein (http:/ / www. lambdastreaming. com/ film/ 111-documentari/

1330-un-interessantissimo-documentario-su-albert-einstein-in-streaming. html)• Annus Mirabilis (http:/ / lorentz. phl. jhu. edu/ AnnusMirabilis/ )• (DE, EN) Museo Einstein Berna (http:/ / www. einstein-bern. ch/ index. php)• (DE) A. Einstein, " Zum Relativitaets-Problem (http:/ / amshistorica. unibo. it/ diglib. php?inv=7&

int_ptnum=15& term_ptnum=343& format=jpg)", Scientia : rivista internazionale di sintesi scientifica, 15, 1914,pp. 337–348.

• Ciao Einstein, mi piace la tua calligrafia (http:/ / www. swissinfo. ch/ ita/ speciali/ grandi_storie/ index/Ciao_Einstein,_mi_piace_la_tua_calligrafia. html?cid=4182356) Speciale swissinfo.ch - Svizzera, crocevia digrandi storie

• (EN) 3000 scritti (http:/ / www. alberteinstein. info) messi online il 13 marzo 2003• (EN) Biografia di Albert Einstein (http:/ / www. nobel. se/ physics/ laureates/ 1921/ einstein-bio. html) sul sito

ufficiale del Premio Nobel• Perché il socialismo? (http:/ / www. lavoropolitico. it/ einstein. htm) (il manoscritto tradotto in italiano)• (EN) Why socialism? (http:/ / www. monthlyreview. org/ 598einst. htm) - Albert Einstein, Monthly review,

1949-05 ( il manoscritto originale (http:/ / www. amnh. org/ exhibitions/ einstein/ global/ popups/ socialism.php)).

• (EN) FBI Freedom of Information Act Documents on Einstein (http:/ / foia. fbi. gov/ foiaindex/ einstein. htm)• Albert Einstein - Il lato umano (http:/ / ulisse. sissa. it/ biblioteca/ saggio/ 2006/ Ubib060913s001/ at_download/

file/ Ubib060913s001. pdf)• Raccolta di aforismi di Albert Einstein (http:/ / www. poesieracconti. it/ aforismi-autore/ albert-einstein)

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Fonti e autori delle voci 17

Fonti e autori delle vociAlbert Einstein  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=59359488  Autori:: .anaconda, .jhc., .mau., .sEdivad, .snoopy., 2diPikke, 9peppe, A7N8X, Aanto, Agentdenton, Airon90,Alberto da Calvairate, AleR, Alec, Aleksander Sestak, Alessio Rolleri, Alexamici, Alfaumi, Alkalin, Alundra, Amarvudol, Amux, Andre46, Andre86, Andrea45, Andtrap, Antonio la trippa,Antonius Block, Aplasia, Archenzo, Armydelay, Ary29, Asama000, Asdf1234, Ask21, Askeron, Assianir, AttoRenato, Aubrey, Austro, BRussell, Barbaking, Baroc, Barrett, Bart ryker, Baruneju,Basilero, Basilicofresco, Bastian!, Benedetta Albertini, Berto, Beta16, Biasiolo Luca, Biopresto, Bizio, Blackcat, Blakwolf, Bloppo, Bonjoisav92, Bramfab, Brownout, Bruce The Deus, Brískelly,Bufo Bufo, Buggia, Calabash, Capaledda, Carlo.Ierna, Carlomorino, Casmiki, Caulfield, Cerrigno, Cesalpino, Chashmal, ChemicalBit, Christihan, Civvì, Claudio29, Cloj, Cog, Col, Contezero,ControCrimine, Cotton, CristianCantoro, Cruccone, Cybergrrlz, Daniele Pugliesi, Dapal, Darkarix, DaveBlack, Davide, Davide21, DavideZancan, Daviduzzu, Demart81, Diddlino, Django,Dnaiele, Dome, Dr Zimbu, Dry Martini, Duaflex94, Eelko, Elwood, Emilianodimarco71, EmmaMcfly, Er Cicero, Erik1991, Ermanon, Ermy2, Erococo, ErtiGbr, Etrusko25, Eumolpa, Eumolpo, Fl a n k e r, FSosio, Fabyrav, Fafabifiofo, Fantapaperino, Fantasma, Felyx, Fidio, Filnik, FiloSottile, Fire snk, Fire90, Francescost, Franci juve, Francisco83pv, Franco3450, Franz Liszt, Fraver01,Freude.schoner.gotterfunken, Frieda, Frigotoni, Fulminazzo, Fuzzi, GJo, Gab.pr, Gabriele85, Gabrio, Gac, Gacio, Gazal Cotre, Gepgenius, Gggg81, Giac83, Giacomo Seics, Gian,GiancaHoochie, Gianluigi, Ginosal, Giorgio Leone, Giuse93, Giuseppe129, Gliu, Guidomac, Guybrush Threepwood, Gvf, Hal8999, Hanyell29, Hashar, Helios, Hellis, Henrykus, Herdakat, Hill,Hronir, Ignlig, IlPisano, Incola, Innocenti Erleor, Io92, Italik, JackB09, Jacopo, Joana, John95, Johnlong, Junior, K.Weise, KS, Kal-El, Kaspo, Kiado, Kiavator, Kimi95, Klaudio, Krdan,KrovatarGERO, L736E, Lambda-Tau, Larry Yuma, Larth Rasnal, Lauratailz, Leoman3000, LeonardoRob0t, Leopold, Lependu, Leveking, Lexaaa, Lingtft, LosassoRocco, Lp, Luca Ventura,LucaStefano, Lucam74, Lucas, Lucio Di Madaura, Ludovica1, Luisa, LukeWiller, Lungoleno, Lyell01, Læti, M&M987, M7, MaEr, MagoMemnarch, MapiVanPelt, Marco Crescenzi, Marcod,Marcok, Maria.martelli, Marius, Mariushka, MartCen, Maudig, Mauro742, Maxpendy, Melkor II, Memolante, Michele Gardini, Michele-sama, Microsoikos, MisterMicro, Moloch981, Mr buick,Mr.Emule, Mtrope, Multiverse, Nemo bis, NewLibertine, NicFer, Nicelotus, Nick1915, Nico86roma, Nicoli, Nimorn, Nineko, Nubifer, Numbo3, Nungalpiriggal, Olando, Omsharan, Otrebla86,Ouden, Paginazero, Paolo Lipparini, Pap3rinik, Pasqui2, Paulatz, Pedro75, Pequod76, Perraziu, Petrik Schleck, Phantomas, Piero Montesacro, Pifoyde, Polagnes, PoliArxiv, Popip, Pra1998,Pèter, Qbert88, QiQQo, Quaaludes, Quandary, Quatar, Radio89, Rael, Ramac, RaminusFalcon, RanZag, Raptor87, Razzabarese, Resigua, Restu20, Retaggio, Ricce, Rimigliano, Ripepette,Rob-ot, RobertoITA, Rojelio, Rollopack, Rosarinagazo, SEbadOH, Sailko, SamZane, Sandrobt, Sannita, Seesaw, Senpai, Sgridò, Shaka, Shivanarayana, Shony, Shíl, Siddanz, SignorX,Simona65, Simone, Simone Buralli, Simone Truglia, Simone angelini2, Simonefrassanito, Simosito, Sirabder87, Skald, Sky, Skywolf, Snake90, Snow Blizzard, Snowdog, SpeDIt, Spinot,Spinoziano, Square87, StefanoRR, StefanoxD, Stesummi, Stonehead, Stonewall, Suisui, Sumail, Superchilum, Superzen, Taueres, Template namespace initialisation script, Temugin73, ThePolish, The inked, Theows04, Theridel, Tia solzago, Ticket 2010081310004741, TierrayLibertad, Tirinto, Tizi101, Tiziana caterina, Tkt2008123110019475, Toglpun, Tombinomutante, Tomi,Tonchino, Tooby, Topastro-astro, Torsolo, Treisijs, Tripoften, Trixt, Truman Burbank, Twice25, Ugur Basak, Una giornata uggiosa '94, Under, Utonto, Vale maio, Valepert, Valerio79, Varre93,Vermondo, Vipera, Vituzzu, Wiliam Polidori, WinstonSmith, Wolland, XbobX, Yiyi, Ylebru, Yoggysot, Yuz, Zerokelvin, ^musaz, 879 Modifiche anonime

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