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Al servizio del sacro AERtetto per la Basilica di Santa Maria della Vittoria

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Comunicato stampa

www.aertetto.it

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AERtetto

Con la collaborazione di:

R.U.P. : Ing. Giorgio Rocco De Marinis

Progettista - Direttore Lavori progetto architettonico: Arch. Vincenzo Longo ; Arch. Angelica Longo

Progettista - Direttore Lavori opere strutturali: Ing. Francesco Leo

Referente per la committenza: Sig. Luigi Errico

Impresa esecutrice: L’Edil Ciccone Srl - Locorotondo (BA)

Periodo dei lavori: 2017

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Una Basilica simbolo di amore verso la Madonna, un patrimonio artistico che racconta la storia del nostro paese,

un bene da tutelare, un edificio da conservare per la memoria della comunità e per tutto il territorio: il sistema

AERcoppo® è stato utilizzato per il recupero della copertura della Basilica di Santa Maria della Vittoria a San Vito

dei Normanni.

Al servizio del sacro

AERtetto per la Basilica di Santa Maria della Vittoria

Deve il suo nome alla vittoria nella battaglia di Lepanto e proprio nel 1571 venne interessata dal primo amplia-mento, ma nel corso degli anni saranno molti gli interventi che aggiungeranno valore alla storia di questo luogo sacro. La Basilica di Santa Maria della Vittoria a San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi racconta con la sua presenza, come avviene spesso in questi casi, la storia e le vicende del popolo. Una storia fatta di momenti difficili ma che ci ha lasciato una serie di capolavori disseminati lungo tutto il territorio pugliese che costituis-cono oggi un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore. Questa basilica ne è un esempio eccellente con il suo carico di significati, con lo stratificarsi di epoche e con le opere straordinarie che custodisce al suo interno. Proprio per questo rappresenta oggi un bene da tutelare, un involucro fragile da preservare, un organ-ismo edilizio che ha bisogno di investimenti, attenzioni e cure. Dalla sua realizzazione nel XVI secolo sono stati molti gli interventi che si sono succeduti. Come nel 1670 con l’edificazione della nuova Sacrestia. Importanti lavori sulle murature e coperture sono stati condotti nel 1777, mentre anche all’interno venivano realizzati con marmi policromi l’altare maggiore e la balaustra.

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L’intervento che però ha radicalmente trasformato il volto della Basilica è quello condotto sulla facciata principale o meglio l’applicazione della nuova fac-ciata settecentesca sul prospetto preesistente. Una nuova matrice compositiva che prende ispirazione da motivi architettonici dei grandi architetti napoletani: portale d’ingresso a “conchiglia” gioco delle buca-ture di forma rettangolare, lesene che danno ritmo alla proiezione dell’edificio verso l’alto supportato dal gioco delle rientranze dell’intera tessitura muraria.Altri interventi si susseguiranno nell’ottocento e anche agli inizi del novecento, alcuni dei quali molto contestati per una modifica radicale dell’apparato decorativo. Dopo l’ampliamento funzionale del 1950, negli anni ’80 e ’90 è stato restaurato il campanile così come sono stati “ripuliti” i quattro prospetti dell’edificio, mentre la copertura è stata interessata da parziali interventi di manutenzione.Negli ultimi anni, purtroppo, i numerosi fenomeni di distacco dell’intonaco dalla cupola, dalla volta e dal transetto e le lesioni sulle murature, hanno testimo-niato una sofferenza statica che ha richiesto inter-venti più consistenti.

Stato di fatto e intervento sulla copertura

I lavori cominciati nel Settembre del 2016, per iniziativa e impulso dell’Arciprete Don Fabio Ciollaro, che ha avviato le procedure e reperito i fondi, avevano l’obiettivo di consolidare la struttura di copertura e risanare l’intero pacchetto di cupola, navata centrale e transetto. Dopo aver rimosso la copertura è stato possibile con-statare la presenza di antiche lesioni che costituivano dei veri e propri distacchi e che raggiungevano in alcuni punti anche i 30 cm di larghezza. Per quanto riguarda in particolare la copertura, il manto superficiale era in gran parte danneggiato, molti dei coppi erano rotti e l’intero pacchetto di copertura versava in cattivo stato per il decadimento delle prestazioni dei materiali. Il Progettista e Direttore dei lavori, l’Arch. Vincenzo Longo, ci racconta le prime fasi dell’iter progettuale: “Dopo molti anni e superata la cronica difficoltà dell’assenza di fondi, siamo riusciti a intervenire sulla Basilica di

San Vito dei Normanni. Abbiamo condotto indagini approfondite sullo stato delle pareti murarie e della copertura

prima di sviluppare un progetto di riqualificazione e risanamento complessivo che potesse migliorare le prestazioni

dell’involucro e mettere in sicurezza la struttura”.

L’obiettivo principale del progetto è sottolineato dall’Ing. Francesco Leo, autore del progetto strutturale: “L’intervento ha riguardato il risanamento delle coperture della Basilica ed in particolar modo della navata cen-

trale, della cupola e del transetto sinistro, ritenute più urgenti visto lo stato di degrado delle stesse e soprattutto

visti gli episodi verificatesi negli ultimi anni e riguardanti importanti distacchi e cadute di intonaco dall’estradosso

delle stesse”.Prima di tutto si è interventi sulla parte strutturale delle coperture stesse: “Analizzando il quadro fessura-

tivo delle coperture erano risultate ben evidenti lesioni nell’ambito della navata principale e del transetto. Vista

l’esigenza di intervenire per il risanamento delle coperture mediante anche il rifacimento dell’intero pacchetto, la

soluzione di intervenire sulle strutture di copertura attraverso il consolidamento e rinforzo estradossale, utiliz-

zando fasce e reti di materiale composito, è risultata la più idonea. Si è preferito poi utilizzare sistemi FRCM (Fiber

Reinforced Cementitious Matrix) ed in particolar modo matrici a base di calce idraulica naturale aventi maggiore

compatibilità con le strutture in muratura esistenti”

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Una volta consolidata la struttura si è poi passati al ripristino del manto di copertura prestando molta attenzione all’alleggerimento dei materiali di riempimento: “Dopo aver completato l’intervento strutturale abbiamo ripristina-

to la geometria originaria delle falde di copertura con la realizzazione di uno strato di alleggerimento a base di argilla

espansa. Successivamente abbiamo steso una guaina minerale monocomponente con funzione impermeabilizzante,

ma in grado di assicurare allo stesso tempo la massima traspirabilità”.

Si è poi passati al ripristino del manto di copertura: “Il sis-

tema AERcoppo® ci è stato proposto dall’impresa esecutrice

come miglioria al progetto iniziale e dopo aver analizzato ap-

profonditamente i vantaggi di questa soluzione, abbiamo de-

ciso di percorrere questa strada – ricorda l’Arch. Longo - Il sistema ci permetteva infatti di evitare l’impiego di malte per

fissare i coppi e di poter disporre di una struttura flessibile

per la posa degli elementi. Inoltre la ventilazione che era in

grado di garantire AERcoppo® ci permetteva una migliore tu-

tela degli intonaci sottostanti e, più in generale, una migliore

prestazione della copertura”.

Dello stesso avviso anche Luigi Errico, referente della com-mittenza che ha seguito da vicino i lavori e ha contribuito con testimonianze storiche anche nella fase d’analisi: “La

soluzione proposta dall’impresa ci è sembrata fin da subito

interessante. Riteniamo che sia anche nostro compito valoriz-

zare laddove possibile l’innovazione tecnologica in edilizia e il

sistema AERcoppo® non comportava spese superiori rispetto

a quanto preventivato. Apparivano inoltre fin da subito evidenti

i notevoli vantaggi per la copertura e sciolte le prime perp-

lessità in merito alla durata delle prestazioni del materiale

plastico, abbiamo poi proseguito con convinzione nella nos-

tra scelta e i risultati ci stanno dando ragione. Nella fase di

validazione della scelta è stato molto importante coinvolgere

anche la comunità locale, alla quale abbiamo spiegato nel det-

taglio il sistema”.

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AERcoppo®, una soluzione intelligente

Ma come si è arrivati al sistema di AERtetto? Chi ha proposto questa soluzione e perché è stata utilizzata? I dubbi sono subito sciolti da Donato Ciccone, titolare dell’impresa L’Edil Ciccone s.r.l. di Locorotondo (BA) che ha eseguito i lavori: “Sono stato io a proporre il sistema. Una volta le tanto bistrattate fiere sono servite a qualcosa.

A Made Expo quest’anno (2017) si è avuto modo di soffermarsi nello stand di AERtetto e subito si ha valutato il sis-

tema AERcoppo®, come soluzione ideale per il nostro lavoro a San Vito dei Normanni: una soluzione pulita, leggera

e flessibile”.

L’Arch. Longo conferma i vantaggi dell’impiego di AERcoppo® che erano stati preventivati in fase di progetto: “Dopo la stesura dell’impermeabilizzante abbiamo iniziato a posizionare gli elementi del sistema. La soluzione ci è

sembrata fin da subito vincente per la sua flessibilità, leggerezza, ma soprattutto per la capacità di garantire ven-

tilazione alla copertura. Il manto è così più sano e anche gli strati sottostanti possono godere di migliori condizioni

anche durante il periodo molto caldo”.

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Ciccone Donato, tecnico dell’impresa nonché fermo sostenitore di questo sistema innovativo, entra più nel dettaglio della posa in opera della copertura: “Il sistema è molto semplice da posare. Leggero e flessibile ci ha

permesso di assecondare il disegno della copertura. Le uniche difficoltà si sono presentate per la geometria della

cupola ottagonale e per la differenza di diametro sull’imposta e in sommità, ma abbiamo risolto anche queste tro-

vando soluzioni percorribili proprio grazie alla flessibilità di AERcoppo®. Siamo molto soddisfatti. La posa è stata

veloce e sicura e pensiamo che la soluzione possa dare benefici anche in futuro”.

Anche per la committenza l’investimento è a lunga sca-denza, come conferma Errico: “Abbiamo ragionato come com-

mittenza anche in ottica futura

e il sistema di Aertetto® ci ga-

rantisce una maggiore facilità

di intervento successivo in caso

di rottura dei coppi. L’assenza

di malta permetterà infatti di

rimuovere facilmente i coppi

danneggiati e di sostituirli pun-

tualmente in poco tempo. Inol-

tre una soluzione asciutta, come

quella utilizzata, dovrebbe ral-

lentare notevolmente il fenom-

eno di crescita di erbacce sulla

copertura, permettendoci di ris-

parmiare anche sulla manuten-

zione ordinaria”.

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Anche dal punto di vista estetico i risultati sono stati soddisfacenti come conferma l’Arch. Angelica Longo collaboratrice alla progettazione: “Abbiamo soddisfatto le richieste della Soprintendenza sul mantenimento

dell’aspetto della copertura, recuperando laddove possibile i coppi originali non danneggiati e posizionandoli nella

parte superiore del manto, mentre lo strato sottostante è costituito da coppi nuovi. In questo modo l’estetica della

copertura è preservata e la Basilica di Santa Maria della Vittoria è tornata agli antichi fasti di un tempo”.

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La chiusura spetta di diritto all’Ing. Giorgio Rocco De Marinis, Responsabile dell’Ufficio Tecnico della Diocesi, che ha contribuito al successo dell’intervento: “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad ora. Abbiamo

seguito passo passo l’iter progettuale e l’intervento sulla copertura in accordo con la Soprintendenza, approfond-

endo tutte le scelte e la proposta dei progettisti di impiegare il sistema AERcoppo®. Le perplessità iniziali erano

legate alla tenuta del sistema sotto l’azione degli agenti atmosferici e in particolare del vento, ma abbiamo avuto

ampie rassicurazioni in tal senso e fino ad ora, non abbiamo avuto nessun problema. D’altro canto i vantaggi erano

fin da subito evidenti. Leggerezza, facilità di posa e aerazione della copertura hanno fatto la differenza”.

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Pianta della copertura Basilica Santa Maria della Vittoria,

San Vito dei Normanni (BR)

Elementi presenti del sistema di ventilazione AERcoppo®:

Dati tecnici di progetto:

- superficie: 595 m2

- pendenza: 36%

DCT_elemento di displuvio

PC_Piedino AERcoppo®

AC_griglia di partenza parapasseri

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AERtetto (www.aertetto.it)AERtetto è una realtà dinamica propositiva con una grande esperienza pregressa, perchè derivazione di un gruppo operante nel settore delle costruzioni dal 1962. Dopo l’acquisizione, nel 2011, del brevetto e del marchio registrato AERcoppo®, sistema di ventilazione per manti di copertura in coppi, l’azienda, forte dell’esperienza e della sensibilità sulle questioni legate al cantiere ed all’edilizia più in generale, ha accelerato la propria capa-cità di investimento e ricerca mettendo a punto nuove soluzioni, tra le quali il sistema AERtegola®, da utilizzare laddove sia richiesto un tetto ventilato con manto in tegole portoghesi.

e per le tegole portoghesiAERtetto s.r.l.

via Galvani, 11 31022 Preganziol (TV)T. +39 0422 33 11 59 F. +39 0422 63 05 [email protected]

AERcoppo® ed AERtegola® sono marchi

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e per le tegole portoghesiAERtetto s.r.l.

via Galvani, 11 31022 Preganziol (TV)T. +39 0422 33 11 59 F. +39 0422 63 05 [email protected]

AERcoppo® ed AERtegola® sono marchi

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