AL COLLE DI NAVA NUOVA SEDE PER LA SEZIONE DI … · Buggio, Castelvittorio, Conio, Diano Marina,...

10
Anno XXXVII - nr. 116 - Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB IMPERIA - MAGGIO 2009 AL COLLE DI NAVA IN MARCIA Le staffette partiranno dalle province di Imperia Cuneo e Savona Inizierà sabato 4 luglio con una marcia il 60° Raduno Nazionale al Colle di Nava che partirà intorno a mezzogiorno da Pieve di Teco e che porterà una fiaccola fino al Sacrario dove riposano le spoglie del Generale Battisti ultimo Comandante della Divisione Alpina Cuneense. L’idea è piaciuta ad alcune Sezioni piemontesi e a quella di Savona pronte a formare le loro squadre che partiranno rispettivamente da Ormea (CN) e da località Madonna del Lago (SV). Ricorda, anche se in forma molto più ridotta, la bellissima “Cuneense in marcia” che nel luglio del 2003 fece confluire le staffette al Colle dopo diversi giorni di cammino. Seppur non paragonabile a quell’evento per organizzazione, difficoltà e spirito di sacrificio, questa marcia non manca di profondi significati, perchè vuole rimarcare che la fiamma viva del ricordo non si spegnerà ancora per molti anni, perché è un gesto di ribellione contro l’indifferenza e la sciatteria della società dei grandi fratelli, delle isole dei pretendenti famosi e delle talpe. L’idea non poteva che arrivare da un giovane, nel caso il Consigliere Alessandro Drovandi. Non poteva che essere così. Il movimento è da sempre una prerogativa della gioventù. Giunti al Sacrario le fiaccole accenderanno una lampada ad olio che arderà per tutto il tempo del Raduno. Come tutti sanno il Raduno quest’anno sarà “solenne” il che vuole dire che sarà presente il Labaro Nazionale scortato dal Presidente Corrado Perona e che parteciperà buona parte del Consiglio Direttivo Nazionale sia al sabato che la domenica. E’ previsto l’arrivo di Sezioni che non fanno parte del I° Raggruppamento come Reggio Emilia e Udine per citarne alcune. Da Udine arriverà anche il Coro dell’ANA Gruppo di Codroipo per partecipare al Cantamontagna giunto alla sua 11^ edizione. Anche questa è una grossa novità perché fino allo scorso anno si sono alternati sul palco del Forte Centrale soltanto formazioni canore liguri e piemontesi. Finalmente gli alpini della Sezione di Imperia hanno ottenuto una nuova sede. Erano anni che si sentiva l’esigenza di avere una sede definitiva; il Presidente Gianfranco Marini ne aveva fatto un punto d’orgoglio, un traguardo della sua presidenza e, forse anche per questo, dopo svariati ripensamenti, aveva deciso di incamminarsi nel suo terzo mandato. Ebbene, il traguardo è stato raggiunto! Sulla carta intestata della Sezione non apparirà più un indirizzo anomalo e indefinito come “casella postale 164”, bensì un prorompente “Piazza Calvi 1, Imperia”. Gli alpini più attenti potranno ricordare che la sede della sezione era già in Piazza Calvi, in condominio col Gruppo di Oneglia, e con la sede del Club Alpino Italiano. Col passare degli anni, il CAI ha avuto sopravvento sull’ANA, e quasi la totalità dei locali è divenuta di loro competenza. Gli alpini si sono dovuti accontentare di uno stanzone che non arriva neanche a venti metri quadrati. Con l’unione dei due Gruppi imperiesi nel 2006, durante la Serata dell’Unificazione, il Presidente Marini, salito sul palco del Teatro Cavour, auspicava come passo successivo la realizzazione di una nuova sede per il neo gruppo, che sarebbe potuta diventare la sede provinciale della Sezione di Imperia dell’Associazione Nazionale Alpini. Il sindaco Luigi Sappa, accettava di buon grado la proposta del buon Marini e si rese disponibile alla realizzazione della richiesta avanzata. Da allora ne è passata acqua sotto i ponti. Il sindaco Sappa ha tenuto fede alla sua promessa e si sono visionate diversi soluzioni, che per un motivo o per l’altro sfumavano una dopo l’altra. Oltre a Marini anche il Capogruppo di Imperia, Graziano Gabbi, ci ha messo del suo, ed era più il tempo che trascorreva in Comune, che a casa con la Signora Capogruppo. Dopo più di due anni e mezzo, con l’interessamento di sindaco, consiglieri e amministratori da una parte, presidente, capogruppo e una ristretta cerchia di fedelissimi dall’ altra, si è raggiunto l’accordo: la Sezione di Imperia avrà la sua baita nel centro di Imperia, in Piazza Ulisse Calvi e potrà ricevere degnamente i Presidenti delle varie sezioni che saranno presenti ad Imperia per il Raduno del I° Raggruppamento nel 2011! NUOVA SEDE PER LA SEZIONE DI IMPERIA Gli Alpini Imperiesi hanno ottenuto la loro “baita”

Transcript of AL COLLE DI NAVA NUOVA SEDE PER LA SEZIONE DI … · Buggio, Castelvittorio, Conio, Diano Marina,...

Anno XXXVII - nr. 116 - Poste Italiane S.p.A. -Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB IMPERIA - MAGGIO 2009

AL COLLE DI NAVAIN MARCIA

Le staffette partiranno dalle province di

Imperia Cuneo e Savona

Inizierà sabato 4 luglio con una marcia il 60° Raduno Nazionale al Colle di Nava che partirà intorno a mezzogiorno da Pieve di Teco e che porterà una fiaccola fino al Sacrario dove riposano le spoglie del Generale Battisti ultimo Comandante della Divisione Alpina Cuneense.L’idea è piaciuta ad alcune Sezioni piemontesi e a quella di Savona pronte a formare le loro squadre che partiranno rispettivamente da Ormea (CN) e da località Madonna del Lago (SV).Ricorda, anche se in forma molto più ridotta, la bellissima “Cuneense in marcia” che nel luglio del 2003 fece confluire le staffette al Colle dopo diversi giorni di cammino. Seppur non paragonabile a quell’evento per organizzazione, difficoltà e spirito di sacrificio, questa marcia non manca di profondi significati, perchè vuole rimarcare che la fiamma viva del ricordo non si spegnerà ancora per molti anni, perché è un gesto di ribellione contro l’indifferenza e la sciatteria della società dei grandi fratelli, delle isole dei pretendenti famosi e delle talpe.L’idea non poteva che arrivare da un giovane, nel caso il Consigliere Alessandro Drovandi. Non poteva che essere così. Il movimento è da sempre una prerogativa della gioventù. Giunti al Sacrario le fiaccole accenderanno una lampada ad olio che arderà per tutto il tempo del Raduno.Come tutti sanno il Raduno quest’anno sarà “solenne” il che vuole dire che sarà presente il Labaro Nazionale scortato dal Presidente Corrado Perona e che parteciperà buona parte del Consiglio Direttivo Nazionale sia al sabato che la domenica.E’ previsto l’arrivo di Sezioni che non fanno parte del I° Raggruppamento come Reggio Emilia e Udine per citarne alcune.Da Udine arriverà anche il Coro dell’ANA Gruppo di Codroipo per partecipare al Cantamontagna giunto alla sua 11^ edizione. Anche questa è una grossa novità perché fino allo scorso anno si sono alternati sul palco del Forte Centrale soltanto formazioni canore liguri e piemontesi.

Finalmente gli alpini della Sezione di Imperia hanno ottenuto una nuova sede. Erano anni che si sentiva l’esigenza di avere una sede definitiva; il Presidente Gianfranco Marini ne aveva fatto un punto d’orgoglio, un traguardo della sua presidenza e, forse anche per questo, dopo svariati ripensamenti, aveva deciso di incamminarsi nel suo terzo mandato.Ebbene, il traguardo è stato raggiunto! Sulla carta intestata della Sezione non apparirà più un indirizzo anomalo e indefinito come “casella postale 164”, bensì un prorompente “Piazza Calvi 1, Imperia”.Gli alpini più attenti potranno ricordare che la sede della sezione era già in Piazza Calvi, in condominio col Gruppo di Oneglia, e con la sede del Club Alpino Italiano. Col passare degli anni, il CAI ha avuto sopravvento sull’ANA, e quasi la totalità dei locali è divenuta di loro competenza. Gli alpini si sono dovuti accontentare di uno stanzone che non arriva neanche a venti metri quadrati. Con l’unione dei due Gruppi imperiesi nel 2006, durante la Serata dell’Unificazione, il Presidente Marini, salito sul palco del Teatro Cavour, auspicava come passo successivo la realizzazione di una nuova sede per il neo gruppo, che sarebbe potuta

diventare la sede provinciale della Sezione di Imperia dell’Associazione Nazionale Alpini. Il sindaco Luigi Sappa, accettava di buon grado la proposta del buon Marini e si rese disponibile alla realizzazione della richiesta avanzata.Da allora ne è passata acqua sotto i ponti. Il sindaco Sappa ha tenuto fede alla sua promessa e si sono visionate diversi soluzioni, che per un motivo o per l’altro sfumavano una dopo l’altra. Oltre a Marini anche il Capogruppo di Imperia, Graziano Gabbi, ci ha messo del suo, ed era più il tempo che trascorreva in Comune, che a casa con la Signora Capogruppo. Dopo più di due anni e mezzo, con l’interessamento di sindaco, consiglieri e amministratori da una parte, presidente, capogruppo e una ristretta cerchia di fedelissimi dall’ altra, si è raggiunto l’accordo: la Sezione di Imperia avrà la sua baita nel centro di Imperia, in Piazza Ulisse Calvi e potrà ricevere degnamente i Presidenti delle varie sezioni che saranno presenti ad Imperia per il Raduno del I° Raggruppamento nel 2011!

NUOVA SEDE PER LA SEZIONE DI IMPERIAGli Alpini Imperiesi hanno ottenuto la loro “baita”

- 2 -

Qualcuno ha visto in questo la mano del destino che ha voluto riunire dopo tanti anni gli eredi delle due Divisioni, la Cuneense e la Julia, che in quel lontano 20 gennaio 1943 subirono insieme un colpo mortale nella terribile battaglia di Nowo Postojalowka e, poi, l’annientamento e la cattura a Walujki otto giorni dopo. Si parla già di un gemellaggio tra le due Sezioni.Gli altri coprotagonisti saranno il Coro Monte Saccarello, organizzatore della rassegna, gli

Latina 2009: quando si è saputo che l’annuale Adunata Nazionale si sarebbe svolta in Lazio, a Latina, ben più di un alpino ha storto il naso. Una scelta inopportuna dopo le ultime tre edizioni ricche di storia alpina: Asiago, Cuneo e Bassano? La domanda più frequente è stata quella di capire per quale motivo bisognava andare fin laggiù. Il motivo è molto banale: da Aosta a Lampedusa è tutta una sola Italia: gli alpini provengono da tutte le regioni e qualsiasi sede adeguata è idonea ad ospitare un’Adunata Nazionale.Passato il primo momento di sbandamento, il popolo con la penna ha cominciato ad attrezzarsi ed organizzare la più o meno lunga trasferta. Già da tempo i posti disponibili negli alberghi erano esauriti e molti si sarebbero arrangiati. Il panorama è molto diverso da quello abituale: una vasta piana, strappata per giunta alle paludi dell’Agro Pontino; un lavoro svolto negli anni ’30 da migliaia di coloni per bonificare una zona completamente paludosa ed inospitale. Il risultato l’abbiamo visto tutti: una pianura degna della Padana, riccamente coltivata e una città sorta dal nulla, Littoria, ora Latina, dove gli architetti più affermati del tempo hanno avuto occasione di sviluppare i progetti più arditi e futuristi, senza dover tener conto di strutture e opere vincolanti. Il risultato è stato una città completamente diversa da qualsiasi altra italiana; sviluppata in estensione e non in altezza, con ampi spazi completamente aperti. E gli alpini? Ovviamente hanno risposto

alla grande, sconfessando chi pronosticava un’adunata sotto tono. Abbiamo assistito ai soliti rituali alpini, con canti e orchestrine fuori ordinanza che coinvolgevamo la cittadinanza divertita.E la Sezione di Imperia? Il nostro Coro Monte Saccarello ha dato buono dimostrazione della sua professionalità nel corso dei vari concerti

in cui si è esibito. La Fanfara Colle di Nava è stata molto apprezzata dagli spettatori lungo il percorso della sfilata; simpaticissima la mascotte, che più di una volta è stata richiamata all’ordine, perché si attardava a ricevere la sua buona dose di applausi, così come il Gruppo di Diano Marina che portava uno striscione in onore al popolo abruzzese, colpito dal terremoto, ma presente, anche se in numero ovviamente ridotto, all’adunata.

ADUNATA NAZIONALEA Latina bella presenza della Sezione

amici del Coro Congedati della Taurinense che già ci fece visita nel gennaio del 2006 al Teatro Cavour e a Pieve di Teco nel 2007.Altra nota importante, la lotteria. Sono stati stampati 9.999 biglietti che possono essere acquistati al prezzo di 1 Euro ciascuno. Parte del ricavato sarà destinato alle popolazioni abruzzesi vittime del recente terremoto.

Alla domenica sarà come sempre sfilata cui seguirà la Messa al campo. Il momento più atteso sarà senz’altro quello

dell’Orazione Ufficiale del Presidente Nazionale Corrado Perona. Quindi l’Onore ai Caduti e la deposizione della corona al monumento e dell’omaggio floreale sulla tomba del Generale Emilio Battisti.Arrivederci, dunque, al Colle per questa intensa “due giorni e... non dimenticate il cappello. Enzo Daprelà

All’ammassamento ci si cominciava a contare, e alla fine il numero degli alpini imperiesi giunti a Latina è stato superiore alle aspettative: il Presidente Marini era soddisfattissimo e quasi commosso mentre rendeva gli onori alla Sezione che gli sfilava accanto, appena prima dello scioglimento.Un ringraziamento particolare all’alpino

Terragno, che per essere a Latina è partito da Imperia in treno alle otto di sabato sera, è arrivato in tempo per sfilare e subito dopo e ripartito per giungere a casa dopo le undici di sera: ferrea volontà alpina!Arrivederci a Bergamo nel 2010!

GAGLIARDETTI PRESENTI ALL’ADUNATA NAZIONALE

DI LATINA

Bordighera, Borghetto d’Arroscia, Buggio, Castelvittorio, Conio,

Diano Marina, Dolcedo, Imperia, Ospedaletti, Perinaldo, Pontedassio,

Riva Ligure, San Bartolomeo-Valle Steria, Sanremo, Vallecrosia, Verezzo

e Ventimiglia.

Sono le 23,30 di giovedì 8 maggio.Sul cancello della scuola di Latina Scalo è fissato un mazzo di fiori bianchi. Entriamo nel cortile dove è stato montato il nostro campo da Lino Valdisserra, Bruno Brea,Gian Luigi Ramenzoni e famiglie. Il parco è molto esteso e pieno di conigli

selvatici per l’entusiasmo dei nostri bambini.Dentro l’edificio ci aspetta una grande palestra con le brande dell’ANA. E’ bella, c’è praticamente tutto, compresa la doccia calda.Qui, per il momento, dormiremo in tre: Carlo Alassio, Presidente, Stefano Novaro, ecologista e perfetto massaio e io. Enzo Dalmasso ha scelto una soluzione più spartana e dormirà nella Ferrino da tre posti che doveva condividere con me, riscaldato da due grigie coperte tipo militare considerato che, nella concitazione della partenza, ha lasciato a casa il sacco a pelo.Io ho scelto, come ho detto, il confort.Sono momenti di allegria: qualche signora esce dalle tende. Inizia il racconto del viaggio.Pervade in tutti, però, un po’ d’incredulità e di malinconia per la fatalità che ci ha portato, dopo settecento chilometri proprio nel luogo dove qualche giorno prima, un ragazzo è rimasto ucciso nel campetto parrocchiale travolto da una porta da calcio.Non canteremo, infatti, nella Chiesa di San Giuseppe per ovvie ragioni ma a sette chilometri di distanza, a Borgo Carso.Prima di coricarci il pensiero se ne va a quei fiori bianchi. Il Venerdì mattina c’imbarchiamo su una navetta dove diversi indigeni ci parlano con varie sfumature del Tri Veneto anche se noi protestiamo la nostra origine ligure. Evidentemente quel cappello richiama alla memoria antichi parenti, visto che furono moltissimi i veneti che scesero nelle paludi pontine per la bonifica voluta dal duce e lì

misero radici.Latina incomincia ad animarsi. Visitiamo la città toccando i luoghi più significativi come la Piazza del Quadrato, luogo simbolo, dove fu iniziata la bonifica, e il quartier generale dell’ANA in Piazza del Popolo dove salutiamo qualche amico come Michele Tresoldi e

Fabrizio Tonna.Ce ne ritorniamo poi al campo per accogliere il resto del coro e per il pranzo che ci viene gentilmente offerto dalle insostituibili A l e s s and r a , A da e Graziella (grazie ragazze a nome di tutto il coro).E infine arrivano col pulmino quelli che erano partiti al mattino alle sei. Da prendere a schiaffi

con quelle facce tutte un sorriso di chi ha passato due ore con le gambe sotto il tavolo. Qualcuno non ne ha ancora abbastanza e si avventa sulla merenda sinoira che anticipa il concerto.La parrocchia di Borgo Carso è un edificio moderno con un gran riverbero e un parroco, c r e d o l a t i n o a m e r i c a n o , molto simpatico. L’improvvisa-zione non porta mai a grandi r i s u l t a t i e d effettivamente il pubblico non è numerosissimo. C i d i r i g e i l maestro Renato Ruaro. In qualche modo c o n i l C o r o della SMALP di Cremona che si esibisce subito dopo di noi, riusciamo a portare a termine un buon concerto. Eccezionale la claque guidata dal Presidente Sezionale Marini.Sabato pomeriggio alla ricerca di Gian Paolo Nichele che è partito in treno solo la mattina. Nel girovagare incontriamo un po’ dei nostri soci, dal capo della Protezione Civile, Gianni Badano, a Alessandro Drovandi. Siamo diversi intorno ad un tavolo a mangiare le “purcadde”, come vuole la più genuina delle tradizioni: porchetta, salsiccia , peperoni, cipolle e birra. Alla faccia dei tricliceridi e degli acidi urici. Passa Graziano Gabbi e mi indica il ruolo

del “Ramella show”. Ovviamente per farlo tacere devo cedere al ricatto e mi ritrovo due “babanetti” di pezza nello zaino. Per gli Abruzzi, dice.Gian Paolo lo incontriamo in Piazza del Popolo. Dopo una sosta all’ANA point e una sosta al Nardini center rientriamo al campo per prepararci al concerto. La Chiesa di Santa Maria Goretti si trova nel centro di Latina. L’interno è finalmente gremito. Il bravo presentatore è un tipo in grisaglia, assai distinto, mascella volitiva e abbronzata.Da come espone i brani del Coro ANA Re di Castello (Trento) si capisce che mastica poco di alpinità.I trentini sono bravi e pazienti. E tacciono.Noi, a questo punto, preferiamo ripiegare sull’autarchia. E così facciamo tutto da soli scusandoci col bravo presentatore.Tra il pubblico notiamo molte facce note come quelle di Roberto Piotto e ancora Alessandro Drovandi oltre allo zoccolo duro del clan delle signore – Rosella, Alessandra, Ada, Graziella, Ada – per citarne alcune. Fa piacere, dà tranquillità.Andiamo bene. Ce ne rendiamo conto dal volume degli applausi.Terminiamo a cori riuniti con i bis.Mi suona il cellulare quello da spegnere

sempre prima del concerto. E’ Badano. Penso subito ad un allarme terremoto o ad un incendio. Non sento odore di bruciato e la terra non trema.Gian Paolo presenta di “Signore delle Cime”.Io sprofondo dietro l’altare maggiore.Gianni Badano ha perso la navetta.Alle due, nella festosa notte di Latina, tutto va apposto davanti a una porchetta riconciliatrice.Ancora poche ore e sarà sfilata.Enzo Daprelà

- 3 -

LATINA IN COROStoria di un cellulare che squilla in concerto

- 4 -

Presieduta dal Presidente Onorario della Sezione Col. Arrigo Emanuelli, si è svolta domenica 1 marzo l’annuale Assemblea ordinaria dei delegati di gruppo.Dopo il saluto del Consigliere Nazionale Luigi Bertino, ha preso la parola il Presidente Sezionale Gianfranco Marini per l’esposizione della relazione morale.Marini ha iniziato ringraziando i vertici associativi e i capi gruppo per l’appoggio e la fattiva collaborazione e, in modo particolare, tutti quegli alpini che, pur non ricoprendo cariche, non hanno fatto mancare nel 2008 il loro apporto alle iniziative sezionali.Ha espresso gratitudine a quelli che usa chiamare i fiori all’occhiello della Sezione vale a dire il Coro Monte Saccarello, la Fanfare Colle di Nava e il Nucleo di Protezione Civile.Ha espresso soddisfazione per la buona partecipazione alla 81 Adunata Nazionale di Bassano del Grappa (250 i partecipanti ndr) e ha ringraziato l’alpino Antonello Amoretti ideatore della frase apposta sullo striscione “Monte Grappa = Sacrificio – Ponte di Bassano = Amicizia – Ieri per l’Italia – Oggi per il mondo, frase perfettamente attinente al tema proposto, e il capogruppo di Ventimiglia per l’elegante composizione floreale della scritta “Sezione di Imperia”che ha aperto la sfilata degli alpini liguri.Ancora apprezzamento per la prestazione del Monte Saccarello nei concerti del venerdì al Teatro “J. Da Ponte” e del sabato al Convento dei Cappuccini. Ha ricordato il determinante apporto della Fanfara al Raduno del I° Raggruppamento di Briançon di settembre, grazie a cui la Sezione che si è presentata con circa un centinaio di partecipanti (17 i gagliardetti presenti), ha potuto sfilare a testa alta. Ha ricordato le dieci esibizioni della Colle di Nava durante lo scorso anno. Marini ha, quindi, spostato lo sguardo sul 59° Raduno al Colle di Nava ringraziando il Comitato guidato da Alberto Ghiglione per il sempre buon risultato e per tutte le altre componenti associative per l’ottimo lavoro da un punto di vista dell’ordine, sia al sabato durante la cerimonia di

inaugurazione della strada intitolata alla Divisione Alpina “Cuneense” che domenica durante la sfilata e la messa al campo.Bene sempre la Fanfara e il Coro che hanno animato le cerimonie religiose e complimenti a quest’ultimo, ben graditi dal neo Presidente Carlo Alassio presente in sala, per il bellissimo Cantamontagna.Il Coro Sezionale ha eseguito nel 2008 oltre servizi di cui molti per beneficenza.Ha elencato, andando avanti, le ore di servizio del nucleo di Protezione Civile guidato da Gianni Badano, coordinatore, e da Andrea Sanzò, suo vice.La squadra che è composta da trentadue elementi ha partecipato all’esercitazione del I° Raggruppamento a Saluzzo per 136 ore di intervento. Notevole l’impegno profuso per lo sgombero del Forte Annunziata di Ventimiglia che ha comportato 480 ore di lavoro. Altri servizi degni di nota sono stati: la maratona di Sanremo per 110 ore; nomina a Vescovo di Mons. Vittorio Lupi in Valle Armea e suo ingresso in Cattedrale a Savona per 200 ore; altre 100 ore sono state impiegate in occasione della visita del Santo Padre a Savona; 80 ore ancora per vari interventi a Bordighera e 40 ore a Millesimo per l’emergenza neve.Per quanto riguarda il notiziario “Alpi Marittime”, ha ricordato la scomparsa del Direttore Responsabile Bruno Viano, incarico ricoperto dalla fondazione del periodico fino alla data della morte. La responsabilità del notiziario è stata affidata al Vice Presidente Enzo Daprelà affiancato, come sempre, da Alberto Ghiglione, che è stato nominato condirettore. Si è assolta solo una formalità burocratica in quanto i due sono di fatto da anni alla guida della redazione.Soddisfacente anche quest’anno l’impegno profuso nella raccolta del Banco Alimentare: sono stati raccolti 35.000 Kg di merce per un monte ore pari a 604.Monte che per quanto riguarda il Libro Verde ha raggiunto quota 3909 di ore lavorative e 8.170 euro donati.Infine il Presidente si è dichiarato

moderatamente soddisfatto per il mantenimento del numero degli iscritti che ha avuto un piccolo incremento passando dai 1255 nel 2007 ai 1271 nello scorso anno con quattro gruppi che superano le cento unità: Ventimiglia 153, Bordighera 151, Verezzo 119 e Imperia 116.Dopo l’applaudita relazione, approvata ad unanimità, è seguita l’esposizione del rendiconto economico e finanziario del Tesoriere Luciano Allaria e la relazione dei Revisori dei conti nella persona di Dario Canavese che ha certificato l’operato dello stesso Tesoriere. Da lì l’approvazione unanime dell’assemblea.Sono, di seguito, stati eletti i delegati

sezionali che parteciperanno alla prossima Assemblea Nazionale.Hanno preso ancora la parola Gianni Badano, coordinatore del nucleo di protezione civile che ha esposto le problematiche seguite all’acquisto dei nuovi automezzi dall’Amministrazione Provinciale e il Segretario Franco Ramella per chiarire il nuovo sistema di posta elettronica cui è seguito un breve dibattito.I lavori si sono chiusi con l’usuale rinfresco.

Pietralata

ECHI DALL’ASSEMBLEA SEZIONALERiuniti a Taggia i delegati dei Gruppi ponentini

- 5 -

Nato nel 1921 a Perinaldo (Imperia), fui arruolato di leva nel 1941 ed assegnato al 1° Reggimento Alpini, Battaglione “Pieve di Teco”, Compagnia A.A., seguendone le sorti al Fronte Orientale, dal primo all’ultimo giorno, che segnò la conclusione del tragico annientamento della “Divisione Cuneense” e la cattura a Waluiky, del suo Comandante, il Generale Emilio Battisti a fine gennaio 1943.Ricordo, per sommi capi, gli ultimissimi avvenimento dell’Unità, premettendo che a gennaio del 1943 mi trovavo distaccato presso il Comando Divisione, ad Annowka per servizi vari, quindi osservatore diretto degli avvenimenti.Verso il 12 dello stesso mese, i Russi che avevano sfondato a nord e a sud con ingenti forze anche corazzate, completarono l’accerchiamento alla “Cuneense”, inespugnata sul Don. Si posizionarono strategicamente aspettando di distruggerci nella fase della ritirata che, ovviamente, consideravano conseguente.Al Comando Divisione, per ragioni poche chiare, l’ordine di ripiegamento arrivò intempestivo dagli Organi Superiori, cosicché solo all’alba del 18 gennaio le truppe concentrate a Minaj, dopo aver abbandonato depositi e mezzi, poterono iniziare a muoversi nella gelida steppa.Alle prime ore del mattino del giorno 20 (o 21 non ricordo bene) la colonna arriva a Nowo Postojalowka investita da una furiosa battaglia.Fuori l’abitato, lo schieramento russo con fanteria e mezzi corazzati era saldamente attestato: costituiva passo strategico da

espugnare assolutamente per proseguire.Tutta la giornata, uno dopo l’altro, i battaglioni della Divisione, con disperati attacchi tentarono di rompere, ma tornarono con grandi perdite e feriti che, accantonati in stalle, vennero poi abbandonati.Il “Pieve” lasciato indietro di copertura, fu annientato altrove.

Un ricognitore russo ci sorvolava e coordinava la propria fanteria. Alla sera vedemmo colonne d’armati russi avanzare verso di noi. Il Generale Battisti richiamò a rapporto i pochi ufficiali rimasti per un drammatico esame, constatando il totale annientamento dei reparti operativi.

PER NON DIMENTICAREI ricordi di Ettore Pizzio, alpino del Battaglione Pieve di Teco

Nella totale confusione e disperazione qualcuno propose un ultimo tentativo, mandando all’assalto gli artiglieri all’arma bianca. Insorse il loro Colonnello, gridando: “Generale, mi rifiuto! Sarebbe un inutile macello!”. Rassegnato, sconvolto, il Generale rispose: “Sia fatta la volontà di Dio!”.Venne la notte; i superstiti, anche se disorganizzati, tentarono un’estrema pressione contro lo schieramento nemico, contando anche su una violentissima tormenta che impediva ai carri armati di intervenire e colse un po’ di sorpresa i russi.Io per non perdermi mi attaccai alla coda del cavallo del Generale. Un certo numero dei nostri riuscì a passare e proseguire con alterni combattimenti fino a Waluikj, dove il Generale venne catturato ed i restanti annientati: quasi tutti.Io mi trovai disperso nella gelida steppa assieme a sparuti gruppi eterogenei di fuggiaschi e, con incipiente congelamento, vagai a piedi per parecchi giorni.Da solo giunsi a Bielgorod dove finì la mia odissea.Della “Cuneense”, dei suoi morti, dei feriti abbandonati, del medico e del cappellano che si rifiutarono di abbandonarli, rimane solo il ricordo.E che ricordo !!!!!Ettore PizzioL’alpino Ettore Pizzio è a disposizione per chiunque volesse rivolgergli delle domande. Pizzio vive a Cuneo, in Via Santarosa n. 48

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: E 130SUPPLEMENTO SINGOLA: E 25ACCONTO ISCRIZIONE: E 80 (entro il 14 agosto)

La quota comprende oltre al pullman e alla sistemazione in albergo:- Pranzo del sabato e prima colazione della domenica in hotel- Pranzo della domenica con ricco menù in ristorante locale

tipico- Pomeriggio con orchestra in albergo.

Per informazioni contattare: Agenzia PONENTE VIAGGI tel. 0183 274048Il Capogruppo GRAZIANO GABBI cell. 329 1347468

12° RADUNO DEL PRIMO

RAGGUPPAMENTO

MONDOVI’ 19 E 20 SETTEMBRE

Il Gruppo ANA di Imperia organizza un viaggio in pullman gran turismo con pernottamento in albergo a tre stelle il occasione del 12° Raduno del I° Raggruppamento che si svolgerà a Mondovì nei giorni 19 e 20 settembre 2009

-8 -

Qualche sera fa riassettavo la mia cantina, rimettendo a posto gli addobbi natalizi. Quanti ricordi nello sfogliare le carte dell’università in uno scatolone, nel sistemare oggetti di vario genere, nel riordinare le scarpe, gli scarponi, da sci e da marcia alpestre e gli anfibi della Naja. Già, quanti ricordi. A mano a mano che i vari oggetti mi passavano davanti, l’intera gioventù liceale e universitaria mi tornava alla memoria. Gli sci, da neve fresca, da slalom gigante, da (ultima delle mode) “carving” estremo, questi ultimi comprati a Cervinia qualche anno fa. “Beh!”, pensai, “certo che ne ho di cose da raccontare sulla montagna, anche se solo fra due anni raggiungo gli “anta””.Già, la montagna, mio grande amore fin da bambino. Sì, perché mio padre ha sempre fatto di tutto perché mi appassionassi subito ai monti, iscrivendomi al C.A.I. ancora adolescente, facendomi affrontare le fatiche invernali, con il freddo, con il pulirsi gli scarponi dalla neve per inforcare gli sci, con le ore e ore di lezioni di sci, fino ad ottenere le agognate “tre stelle d’oro”, con l’imparare a rispettare le montagne e i ghiacciai; e le fatiche estive, con le sveglie all’alba dense di profumo d’erba appena tagliata e di rugiada, con il preparare lo zaino come si deve la sera prima, con il sudare come un “becco” per arrivare lassù, lassù dove c’è quel rifugio, che è da tre ore che cammini che è sempre lassù. “E’ perché lo spostano!”, disse qualche tempo fa un famoso attore veneto a proposito di scarpinate in montagna. Ma è vero!‘“Dai, dietro alla prossima costa c’è il rifugio!”, ma le coste erano sempre di più, non finivano mai. Ma poi, eccolo, finalmente! In tutto il suo splendore, il rifugio: minestrone fumante, polenta, speck, il genepì prima di ripartire, la cartolina del rifugio con il

timbro e, quando andava male, al ritorno, cinque dita d’acqua nello zaino e negli scarponi quando arrivavi alla base sotto un temporale apocalittico. E poi, finite le vacanze, si tornava a Genova, accompagnati dalle immancabili cassette di canti di montagna che giravano ininterrottamente nell’autoradio. Si può dire che a quindici anni li sapevo già canticchiare quasi tutti.Sopra al pianoforte a muro, in casa di mio padre, ha svettato da sempre, e svetta, un cappello da sottotenente del 4° Alpini, con la sua nappina dorata. È il suo cappello, quello che ho sempre sognato di portare anch’io, un giorno. Prova ne è che ho sempre fatto di tutto per ottenere quello che volevo, fin dalla visita di leva nella caserma in quel di Carignano, a Genova, in occasione poi di tutti i rinvii per finire l’università, fino ad andare a colloquio con un capitano degli Alpini (sempre presso lo stesso distretto), il quale, quando gli chiesi gentilmente di verificare se ero stato assegnato alle Truppe Alpine, si dimostrò ironicamente divertito e stupito della mia richiesta. E così la Naja l’ho fatta da marmittone, in Fanteria, con il basco nero, ma sempre ligio al dovere ed ai comandi, fino ad ottenere, il giorno del congedo, un attestato di benemerenza che, oggi, fa bella mostra di sé in casa mia, unitamente alle mie mostrine e al crest del reggimento.Ma torno a riassettare la cantina e, alla fine, mi capita fra le mani il mio elmetto da roccia. Mio Dio!! Quante ne ho affrontate? Avevo l’abitudine di fare un segno con un pennarello nero dentro all’elmetto, accanto al nome della via ferrata o della camminata che avevo fatto: Passo Santner, Masarè-Roda de Vael, Torre di Tobling, Monte Piana, Finanzieri, Piz da Lec, Piccolo Cir, Maximilianweg, Trincee, Meïsules, Schuster-Sasso Piatto, Tridentina e, infine,

Piccolo Lagazuoi (solo per citare quelle che mi sono rimaste più impresse). Non riesco a contare e a ricordare tutte le camminate altoatesine, valdostane o piemontesi. Mi ricordo molto bene il Rifugio Mezzalama: un giorno freddissimo, ma stupendo! E ancora, quando convinsi la mia allora futura moglie a seguirmi sulla vetta del Mongioje (mi guarda male ancora oggi, quando ne parlo, anche se sa benissimo che è uno dei nostri più bei ricordi).E allora ripenso ancora all’iscrizione al C.A.I., alla visita, ai rinvii con la richiesta “Truppe Alpine – Valle d’Aosta”, al colloquio con quel capitano Alpino, al fatto che gli anfibi mi hanno accompagnato poi ancora per diversi anni, dopo la Naja, come milite volontario sulle ambulanze e mi si annebbia la vista, con una punta di rabbia in gola.Comunque, da un anno a questa parte, canto nel coro della Sezione A.N.A. di Imperia, “Coro Monte Saccarello”, cosa che mi ha permesso di portare finalmente, con orgoglio, il cappello da Alpino che, imbastito grazie ad una vecchia foto e ad una cartolina a colori dell’epoca, ricorda alla lontana quello del nonno di mio padre, Ufficiale del 7° Alpini, morto in Austria, in prigionia, durante la Grande Guerra. Non ho fatto l’Alpino con le stellette, ma ho fatto l’alpino da civile, e continuerò a farlo; e i valori che mi stanno più a cuore sono sempre quelli, quelli propri degli Alpini, che ho imparato da mio padre, che insegnerò ai miei due figli e che “condirò” sempre con l’essenza e il rinnovo delle tradizioni famigliari, in barba a tutti quei veci che mi ricordano, ogni tanto, con leggero rimprovero, che “non ho fatto l’Alpino”. Questo, penso, lo dicono loro; è quanto basta.

Bruno Bissaldi

BREVE STORIA DI UN ALPINO “MANCATO”(MA SOLO PER LE STELLETTE)

PADRE ONORIO A BUGGIOSabato 7 febbraio mi sono recato a Buggio con l’amico Nicolino per presenziare alla consegna dei bollini del 2009.Che posto, In estate spero sia molto più bello, ma quel giorno mi sembrava di essere nella Valle dell’Inferno, valle che si trova nel Trentino.Meno male che la santa Messa nella parrocchiale ha modificato il tutto! Anche perché, come sempre, gli Alpini sanno esaltare i momenti di preghiera in un inno di lode al Signore che ha creato

i cieli, le montagne ...e il cuore degli Alpini!Ho celebrato la santa Messa e al termine si è elevato verso la Madonna il canto: Signora della neve. . .!Dulcis in fundo, come necessario e previsto, il rancio! Ottimo, abbondante e allegro, condito da diverse canzoni alpine.Grazie, Alpini di Buggio, avete portato un pò di sole in quel luogo. ..!

Padre Onorio, amico degli Alpini.

- 9 -

BORGHETTO D’ARROSCIAIl gruppo della Valle Arroscia organizza in frazione Gavenola la Festa di Gruppo riprendendo una felice tradizione interrotta lo scorso anno a causa della concomitanza con altri eventi in seno alla Sezione.

BUGGIOSabato 7 febbraio, in occasione del Rinnovo dei Bollini, il Gruppo ha fatto celebrare una Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, in suffragio dei Caduti di tutte le guerre; la messa è stata celebrata da Padre Onorio e da Don Secondo, amico degli alpini. Era presente il Presidente Onorario Arrigo Emanuelli accompagnato dalla Sua Signora, il Vicepresidente Massimino Filippi, il Vessillo ed i Gagliardetti dei Gruppi di Castelvittorio, Buggio, Vallecrosia, Verezzo e Ventimiglia. La Preghiera dell’Alpino è stata recitata dal socio Riccardo Ferrari. Al termine i ringraziamenti del Capogruppo a tutti i presenti ed in particolar modo a Nicolin, l’autista di Padre Onorio. Infine ci si è radunati sul sagrato della Chiesa a consumare un lauto pasto e a festeggiare il 60° compleanno dell’Alpino Gian Piero Fracchia.

CASTELVITTORIOIl tempo inclemente e la pioggia insistente che non hanno dato tregua al nostro territorio per tutta la giornata del 26 aprile, non hanno impedito che si svolgesse il II° raduno di Gruppo.Buona la presenza dei gagliardetti dei gruppi a consolazione del capogruppo Adriano Gallo. Il programma si è svolto nella sua interezza. Dopo l’ammassamento in Piazza XX Settembre il corteo si è spostato in Piazza IV Novembre per la cerimonia in onore dei Caduti e la deposizione al monumento. Al saluto del Presidente Gianfranco Marini è seguita la celebrazione della messa officiata al Parroco Don Andrea.Venerdì 13 febbraio, il Gruppo ha fatto celebrare una Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano, in memoria dei Caduti di tutte le guerre, celebrata da don Andrea. Era presente il Presidente Sezionale Gianfranco Marini, il Vicepresidente Massimino Filippi, il Vessillo ed i Gagliardetti dei Gruppi di Castelvittorio, Buggio, Verezzo e Ventimiglia. La Preghiera dell’Alpino è stata recitata dal Capogruppo, Adriano Gallo. Al termino un piacevole rinfresco, curato dagli alpini di Castelvittorio. COLDIRODIConcerto pro AbruzzoFortemente voluto dal Presidente Gianfranco Marini si è tenuto domenica 26 aprile nella Chiesa Parrocchiale di Coldirodi un concerto di beneficenza il cui scopo era una raccolta di

fondi a favore delle popolazioni terremotate degli Abruzzi.E’ s tata una serata tut ta alpina s ia nell’organizzazione sia nei protagonisti. Infatti sono stati chiamati ad esibirsi il Coro Sezionale Monte Saccarello e la Fanfara Sezionale Colle di Nava.Le due compagini, agendo in modo perfettamente sinergico, hanno dato vita ad un concerto brillante, mai noioso, assai applaudito, grazie alla scelta azzeccata dei brani proposti dai due maestri Renato Ruaro e Maria Amato.Prima del concerto si sono alternati al microfono alcuni rappresentati dell’Amministrazione comunale di Sanremo, il Comandante del Corpo Forestale dello Stato reduce da un intervento in Abruzzo e Gianni Badano coordinatore del nucleo di Protezione Civile ANA della Sezione di Imperia, anch’egli ritornato da poco dalle zone terremotate che hanno puntualizzato quali devono essere i generi da raccogliere e fornito un quadro preliminare del disastro. Gianfranco Marini ha portato il saluto della Sezione e ha illustrato lo scopo della serata.Buona la partecipazione di pubblico che non si è lasciata intimidire dalla pioggia battente e generosa la raccolta di fondi che è arrivata a 1.350 euro.L’inizio fa ben sperare.

DOLCEDOCambio della guardia al vertice dl Gruppo della Val Prino: Manuel Virgilio è stato eletto caogruppo e sostituisce Enzo Pellegrini a cui vanno i ringraziamenti della Sezione per il proficuo lavoro sostenuto in questi anni. Manuel è entrato subito nel ruolo, apreendo la sfilata degli alpini imperiesi all’adunata Nazionale di Latina. A lui vanno gli auguri di un buon lavoro da parte del Presidente Marini e del Consiglio Sezionale.

IMPERIACommemorato il 25 aprileOrganizzata dalle Associazioni partigiane di concerto con il Comune si è celebrato l’anniversario della Liberazione.Alla Messa in suffragio officiata dal parroco alpino Don Gian Pero nella chiesa dedicata a Cristo Re, hanno partecipato un buon numero di Associazioni combattentistiche oltre alle più rappresentative autorità civili e militari. Come sempre la rappresentanza degli alpini è apparsa la più numerosa presente con il Vessillo Sezionale e il gagliardetto del gruppo di Imperia scortati scortato dal Vice Presidente Enzo Daprelà e dal capogruppo Graziano Gabbi. Le nuove uniformi, occorre dirlo, forniscono un bel colpo d’occhio e una piacevole sensazione di ordine che certamente non passa inosservata.Dopo la messa la cerimonia si è spostata nella vicina Piazza della Vittoria che è stata raggiunta in corteo, dove è stata depositata una corona d’alloro al monumento ai Caduti.

Quindi è stata occupata la sala consigliare dove il Procuratore della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli ha tenuto l’orazione ufficiale nel corso della quale ha messo in risalto gli errori del fascismo che hanno portato alle leggi razziali e alla II^ Guerra Mondiale fino all’epilogo della guerra civile.

Consegnato dai Lions il tricolore ai ragazzi delle quinte elementariLunedì 27 aprile alle 10 di mattina il Lions Club Imperia Host e il Lions Club Imperia La Torre hanno dato vita ad una simpatica e assai significativa iniziativa a cui ha partecipato una rappresentanza della nostra Sezione con Vessillo Sezionale e gagliardetto di Imperia.Nel bell issimo Palasport di recente inaugurazione sono state consegnati quattrocento tricolori agli alunni delle quinte elementari del capoluogo.Davanti agli spalti gremiti dai bambini e dai loro insegnanti hanno preso la parola il sindaco della città di Imperia, Luigi Sappa, il Sindaco dei ragazzi, Paola Vento, e i Presidenti dei due Lions Giuseppe Anselmo e Stefano Novaro.Al termine un tricolore è stato donato anche ai nostri rappresentanti insieme con un CD con tutti gl’inni delle varie armi, “trentatré” compreso.

LA STORIA DEGLI ALPINI ENTRA IN CLASSEUna mattina in III media a raccontare la Grande Guerra

Faceva parte di quei desideri che non esprimi se non agli amici perché pensi non possano realizzarsi. Era uno di quei progetti che ho cullato per molti anni ma che stavo per abbandonare. E la convinzione di mollarlo era sempre più forte. Visto l’andazzo. Del resto chi va a immaginare che la storia possa ancora interessare a qualcuno. Visto l’andazzo. E poi proprio quella storia. Già al tempo che fu, quando la materia era una cosa seria tutto si fermava al 4 novembre: la Vittoria e il bollettino di Diaz studiato a memoria.Di quello che veniva dopo solo un accenno e le pagine rimanevano immacolate. Neppure una sottolineatura per ricordare una data.E’ capitato invece, quasi all’improvviso, una sera al Coro prima delle prove. Eccole le due insegnanti che c’illustrano la recita del loro Istituto, il Mater Misericordiae di Imperia PM, e che se gli alpini dessero una mano sarebbe bello per far capire, per l’atmosfera. Perché la recita parla della storia del mondo e dell’Italia e si vorrebbe, insomma, parlare delle due guerre mondiali, quelle nostre dove c’erano gli alpini e i canti darebbero una bella mano.

VITA DEI GRUPPI

Abbiamo iniziato quasi subito a vederci con Carlo Alassio, professore di storia e Presidente del Coro, con Davide Rosso insegnante di quella Scuola e corista, a casa di Edoardo Flumiani, tenente di artiglieria alpina, che è il marito della prof. Paola Dusi.E la cosa è nata, ha preso forma e si è sviluppata nel giro di due mesi: documenti, canti, lettere dal fronte, il discorso di Cadorna, agghiacciante, ma c’è stato dentro, il diario di Angaval. Tutto nel computer di Davide.Tutto bello, mancava solo il contatto.Non è facile entrare nelle scuole, oggi. Tanto meno per trattare certe verità. Tutto oggi deve rimanere in superficie, soft, si dice. Se no ci sono i traumi.Però abbiamo risposto all’invito e siamo andati un mercoledì mattina alle 10 con Carlo che non era più stato in una classe dalla pensione.C’era curiosità tra i ragazzi, quelli di terza, per la novità penso. E abbiamo iniziato spiegando la I^ la Grande Guerra dandoci il cambio ed interagendo come se lo avessimo sempre fatto.Abbiamo parlato della vita di trincea, dei cambi promessi e non dati, del modo di fare la guerra con mezzi moderni e strategie antiche, di Cadorna di Cappello, delle battaglie dell’Isonzo e dell’Ortigara, della Colonna Mozza e di quelle parole che per noi alpini valgono così tanto: per non dimenticare.E nessuno si è accorto che erano passate due ore.Senza traumi.

Enzo Daprelà

SANREMOSabato 14 Marzo 2009, alle ore 17,00, presso la sede di P.zza Nota, 1, si è svolta in Sanremo l’ assemblea del Gruppo con il seguente Ordine del Giorno:1. Adunata Nazionale Latina 20092. festa del Gruppo3. nuova sede del Gruppo e della Fanfara

Sezionale.4. votazione cariche associative5. rinnovo tesseramento

1. Per l’Adunata Nazionale di Latina si auspica una larga partecipazione di Alpini del Gruppo di Sanremo, sia utilizzando il pullman organizzato dal Vice Presidente Sezionale Vicario, Massimino Filippi sia usufruendo del pullman che trasporterà la Fanfara “Colle di Nava” e partirà sabato all’alba per fare ritorno domenica in tarda serata o notte.

1. 2. In concomitanza con il 137° anniversario di

fondazione delle Truppe Alpine, il Gruppo

di Sanremo festeggia i suoi 85 anni di vita assieme alla Fanfara Sezionale “Colle di Nava” nei suoi 7 anni.

Le cerimonie si svolgeranno il 4 Ottobre 2009 con il seguente programma di massima:

Domenica, 4 Ottobre: ore 10,00 - c/o le “Scuderie del Sole”, Santa Messa al campo accompagnata dal Coro Sezionale “Monte Saccarello” – Inaugurazione ufficiale della nuova sede del gruppo di Sanremo – Concerto della Fanfara Sezionale “Colle di Nava”.

Giovedì 8 - una trasferta in Torino presso il Comando Brigata Alpina Taurinense con le scolaresche e i soci del Gruppo in occasione dell’inaugurazione del Salone della Montagna.

Data da definire - Una conferenza a cura del Comando Militare Esercito Liguria nel quale il Gen. di Br. Pier Corrado Meano esporrà la realtà attuale dell’Esercito e l’opera delle Truppe Alpine sul territorio italiano e internazionale.

2. 3. L’Ufficio Patrimonio del Comune di

Sanremo ha convocato le Associazioni d’Arma presso l’uff icio del sub-commissario prefettizio L. Lucianò martedì 17 marzo per dare comunicazione di imminente loro trasferimento che avverrà in data da definire presso i locali detti scuderie del sole in località San Martino.

4. Di seguito le conferme e le nuove nomine con relativa carica associativa definite a mezzo regolare votazione:

· C a p o G r u p p o - A l p . R o b e r t o CRISCUOLO

· ViCe Capo Gruppo - C.le Magg. Trasm. Natale VALDISSERRA

· SeGretario - Alp. Giuliano PAGLIERI· addetto alle relazioni eSterne - Alp.

Marco CASTAGNAC onSiGlieri (in ordine alfabetico): C.le Magg.

Augusto BORGHI, Alp. Renato CARLO MARCO, S.ten Gilberto MARCUCCETTI , Cap. Art. Renzo MESCOLA, Alp. Gen. Benito PALLANCA, C.le Magg. Ernesto PERAZZA, C.le Magg. Francesco ZUNINO.

5. Il tesseramento 2009 è ancora in fase di completamento e i consiglieri prendono l’impegno di adoperarsi per ultimarlo al più presto.

Esaurita la discussione di ogni punto all’ordine del giorno, la seduta è tolta alle ore 19,00.

F.to il segretario: Alp. Marco CastagnaMercoledì 15 aprile il segretario Giuliano Paglieri e Marco Castagna a nome del Gruppo di Sanremo hanno portato due grossi “auguri di cioccolato” ai ragazzi dell’Istituto Padre Semeria di Coldirodi, dove si sono poi trattenuti in un informale e conviviale pasto con la simpaticissima suor Elvira, e le

sue consorelle. Al termine dell’incontro ci siamo congedati con la promessa di far presto ritorno per rivivere splendidi momenti di sana e cameratesca allegria assieme in quell’oasi di pace e serenità che dona ristoro al corpo e allo spirito.MC

SEBORGA Gli alpini del Principato alle spalle di Bordighera organizzano il 9 agosto la Festa di Gruppo ed invitano tutti i soci della Sezione ad accorrere numerosi per trascorrer una allegra e serena giornata all’insegna dell’alpinità più genuina.

VEREZZOL‘Associazione del “Banco Alimentare” ha offerto un rinfresco ai volontari partecipanti della Colletta del 29 novembre 2008, presso il “deposito” del mercato dei fiori di Valle Armea a Sanremo, la sera del 7 febbraio 2009. Un momento di incontro tra gli organizzatori e quanti hanno operato per proporre e studiare nuove strategie per la “giornata” di questo anno.Gli alpini della nostra Sezione erano rappresentati dal Gruppo di Verezzo.

Domenica 18 gennaio 2009 la nostra Sezione era presente in quel di Genova-Bolzaneto per l’inaugurazione del ponte che il 5° Municipio di quel luogo, dietro segnalazione del Gruppo A.N.A., ha voluto dedicare alla “IV Divisione Alpina Cuneense” con la scopertura di una targa commemorativa. Erano presenti autorità civili, militari e religiose, nonché vessilli di diverse sezioni accompagnati dai gagliardetti di innumerevoli gruppi. La nostra Sezione era rappresentata oltre che dal vessillo dai gagliardetti dei gruppi di Ventimiglia, Castel Vittorio, Buggio, Vallecrosia e Verezzo.

“Cosa avranno di strano questi due?” Si conoscono ormai da anni, ma..., dopo tanto hanno saputo di essere nati lo stesso giorno, lo stesso mese, lo stesso anno: purtroppo non si ricordano l’ora!!!!!!!Una raccolta di fondi è stata fatta sabato 31 gennaio presso il Centro SPES Auser di Roverino a Ventimiglia, durante un pranzo benefico di questa associazione che si occupa di ragazzi disabili, per celebrare la “settimana della memoria” e la “giornata della pace”. I fondi sono stati devoluti all’UNICEF per l’acquisto di kit per la vaccinazione di bambini dell’Africa.

- 10 -

- 11 -

Era presente a questa giornata di festa una delegazione di alpini della nostra Sezione. Al termine il nostro Vice-Presidente Massimino Filippi (nella foto) ha offerto in omaggio alla Direttrice del Centro, il calendario 2009 della Sezione e quello dell’A.N.A. Nazionale.

11 febbraio 2009.In occasione del 66° Anniversario di Nowo Postojalowka e Nikolajewka il Gruppo di Verezzo ha voluto ricordare tutti gli alpini caduti nei conflitti, o andati avanti anche in tempo di pace. Una S. Messa in loro suffragio è stata celebrata da Don Giacomo Barra nella Chiesa Parrocchiale di Verezzo S. Donato domenica 1 febbraio 2009.Il Coro Monte Saccarello ha partecipato con il suo repertorio di canti alpini durante la S. Messa e dopo la deposizione di un mazzo di fiori al Monumento ai Caduti.Presenti alla cerimonia il vessillo Sezionale con il Presidente Gianfranco Marini, i gagliardetti dei Gruppi di Buggio, Castelvittorio, Vallecrosia, Perinaldo, Coldirodi, Riva Ligure, Imperia e numerosi alpini d’altri Gruppi e di Verezzo.

Giovedì 5 marzo 2009 il Presidente Vicario Massimino Filippi, presso la sede A.N.A. di Genova, ha portato i saluti della Sezione agli Aspiranti Alpini VFP. 1 del 2° blocco.Come già avvenuto la volta precedente il rappresentante dell’A.N.A. Adriano Rocci ha spiegato ai presenti la storia ed i fini della nostra associazione.Hanno poi preso la parola il Col. Pietti, il Maresciallo Micari, il Ten. Col. Di Liberto del Servizio Sanità, che hanno illustrato le varie procedure di selezione per l’arruolamento, le visite mediche, ecc., a cui saranno sottoposti gli Aspiranti VFP 1 durante i prossimi due giorni di permanenza presso il Centro di Selezione Militare a Bologna.Erano presenti a questo briefing per competenza della nostra sezione due aspiranti di Imperia, tre di Ventimiglia e due di Sanremo.(Silvio G.)

27 marzo 2009.Festa del Gruppo A.N.A. di Finale Ligure e la consegna del premio di coltura e vita alpina “Generale Amedeo De Cia” il giorno 4 aprile 2009 presso l‘Oratorio dei Disciplinanti a Finalborgo. Questo premio dall’ Ing. Alberto

De Cia per onorare la memoria del padre, che, pur essendo nato a Gerace Marina (Calabria), discendeva da una famiglia originaria di Calice. Questo riconoscimento viene assegnato da un’apposita Commissione, ogni anno, a persone in congedo od in armi che sia in Italia o all’estero, si siano distinte nel ricordare e tramandare i valori Alpini.La nostra Sezione era rappresentata dal Presidente Gianfranco Marini, dal Presidente Vicario Massimino Filippi, con il vessillo ed i gagliardetti dei Gruppi di Buggio, Ventimiglia, Vallecrosia e Verezzo.

UNA data da non dimenticare: 19 luglio 2009 31° Raduno del Gruppo di Verezzo.

Presso il Santuario della Madonna Regina Pacis a Verezzo il 19 aprile 2009 si è svolta l’annuale festa che raduna ogni anno gli abitanti e non di questa frazione di San Remo. Come sempre il nostro Gruppo ha partecipato numeroso.Silvio G.

VENTIMIGLIAGli alpini e la festa degli alberiGli alpini ventimigliesi, con l’aiuto dei colleghi della zona intemelia, hanno dedicato tre giornate di lavoro per la bonifica e la ripulitura dell’area sottostante il Forte dell’Annunziata in preparazione alla “Festa degli Alberi” del 2009.Su proposta del Comitato Pro Centro Storico, in collaborazione con la sezione giardini del Comune e delle penne nere la cerimonia si è svolta per il secondo anno consecutivo in questa panoramica zona che dai piedi del Forte degrada verso il mare dove nasce il sentiero che porta alla spiaggia delle Calandre.Così, nelle buche già approntate dagli alpini, lunedì 23 marzo gli alunni di una scolaresca della Scuola Media “Cavour” di Ventimiglia Alta, accompagnati dai professori Biamonti e Iorio, alla presenza del Sindaco Gaetano Scullino e della Presidente dell’UNITRE Giannina Borelli hanno potuto mettere a dimora le piante di pino marittimo fornite dal Corpo Forestale dello Stato.I ragazzi hanno potuto personalizzare gli alberi con targhette indicanti il proprio nome suggellando, in tal modo, il loro gemellaggio con il mondo della natura ripromettendosi di controllare, nel futuro il loro sviluppo.

Gli alpini, già gratificati dall’allegro e benaugurante coinvolgimento degli studenti in questa “operazione verde”, hanno avuto il piacere di ricevere una lettera di encomio e riconoscenza dal Sindaco a nome dell’Amministrazione cittadina.Sono queste iniziative che gli alpini più gradiscono nei loro programmi di volontariato e in cui si fanno volentieri coinvolgere.

Dario Canavese

RICHIESTE NOTIZIERiceviamo e pubblichiamo di buon grado una richiesta di notizie giuntaci in redazione, con la speranza che qualcuno possa essere di aiuto all’amico che ci scrive:Cari amici alpini, sto cercando di conoscere il modo in cui mio padre perse la vita sul fronte greco/albanese nel 1940/41. Il suo nome era Rapini Gabriele, sergente del Battaglione Pieve di Teco. Vi ringrazio in anticipo.Gianfranco Rapini, ora residente in Inghilterrag. rappini @btinternet.com

COMUNICAZIONIA tutti i Gruppi,Vi informo che sul sito del Gruppo di Riva Ligure “www.webalice.it/alexdrov”, sulla pagina iniziale, è stato approntato un nuovo servizio in collaborazione con “Alpi Marittime”. Consiste nel “CALENDARIO EVENTI 2009”. Questo strumento consentirà a tutti gli alpini di essere sempre aggiornati sugli appuntamenti alpini della Sezione di Imperia. Il calendario sarà costantemente aggiornato. Per un miglior servizio, invitiamo gli alpini a segnalarci con tempestività la data delle iniziative dei propri Gruppi. Potete contattare i siti:“[email protected]”, “[email protected]”, “[email protected]”.“[email protected]”Nel caso ci fosse necessità di scambiare due parole, potete chiamare il 3357123400 (Alessandro Drovandi) o il 3404922169 (Enzo Daprelà).A n c o r a g r a z i e p e r l a p r e z i o s a collaborazione.

Alessandro Drovandi

FESTE DI GRUPPORIVA LIGURE ........................ 21 GIUGNOVEREZZO ............................... 19 LUGLIOSEBORGA ................................ 9 AGOSTOBORGHETTO D’ARR. .......13 SETTEMBRE

ALPI MARITTIMEN. 116

Notiziario dellaAssociazione Nazionale Alpini

Redaz. via Carlo Botta, 4918100 IMPERIAFax 0183275992

email: [email protected]@uno.it

Direttore ResponsabileEnzo Daprelà

CondirettoreAlberto Ghiglione

RedattoreLeonardo Dulbecco

CollaboratoriBruno Bissaldi

Alessandro DrovandiSilvio Grandazzi

Chiuso in tipografia il 25/05/2009Aut.Trib. Imperia 15-11-71

Tipolito OREGGIAvia Garessio, 2 - Imperia

- 12 -

CONIOIl Gruppo festeggia la nascita di una p i c c o l a S t e l l a Alpina: Chiara, nipote dell’alpino Armato Silvano; felicitazione ai gen i to r i ed a i nonni.

VENTIMIGLIAL’artigliere alpino Italo Biondi annuncia la nascita dello scarponcino Daniele. Alla mamma Silvana e al papà Mauro Bozzarelli i migliori auguri da tutto il Gruppo.

DOLCEACQUAE’ nata Viola Parodi, nipote dell’Alpino Dallorto Giancarlo.

VEREZZOIl nostro socio Pierino Oddo è diventato nonno. Auguri al piccolo Daniele Crespi, ai genitori, ai nonni, da parte del Gruppo.

DIANO MARINAIl 2 maggio l’Alpino Raffaele De Peri è convolato a nozze con la simpatica Gabriella; tanti auguri dal Gruppo.

DOLCEACQUANozze d’oro per Giordano Bruno, più volte Consigliere Sezionale, che ben cinquant’anni fa si unì in matrimonio con la Signora Adua Barberis. Congratulazioni agli sposini per questa bellissima tappa della loro vita e un nobel alla pazienza alla gentile signora Adua da parte di tuti gli alpini della Sezione.

IMPERIAL’alpino Massimo Aloisio è convolato a nozze con la signora Tiziana Montagna. Congratulazioni e l’augurio di una lunga vita insieme da tutti i soci del Gruppo, confidando in un alacre scarponificio.

BUGGIOI soci del gruppo porgono sincere e sentite condoglianze all’amico degli alpini Mons. Giacomo Barbino Vescovo Emerito di Ventimiglia e si uniscono al suo dolore per la perdita della sorella Palmira.

CONIOE’ andato avanti Emiliano Gerbi, Alpino del Battaglione Aosta, ha partecipato alla Guerra in Albania ed è stato prigioniero in Germania sino a settembre del ‘45; suocero dell’Amico

degli Alpini Franco Giordano.

E’ andato avanti Don Giovanni Brunengoper moltissimi anni Capogruppodegli Alpini dell’Alta Valle del Maro. Il Capogruppo a nome dei soci porge sincere condoglianze.

DIANO MARINAE’ mancata la Signora Silvana, moglie del socio alpino Luigi Da monte. Il Gruppo porge sentite condoglianze.

VEREZZOE’ mancato Pierino LANTERI, fratello del nostro socio Antonio. Alla famiglia il Gruppo rinnova le condoglianze.

E’ mancato all’affetto dei suoi cari Vittorio Milani, Grande Invalido di Guerra, cognato del nostro socio Carlo Poretti. Il Gruppo rinnova le condoglianze alla famiglia.

CERIANAE’ mancata la signora Paolina Embriaco mamma dell’amica degli alpini Bruna Rebaudo: Il capogruppo porge a nome dei soci sentite condoglianze.

Ha raggiunto il paradiso di Cantore l’alpino Benespera Foppoli. Gli alpini del gruppo di Ceriana si uniscono al dolore dei familiari porgono sincere condoglianze.

IMPERIAIl 29 dicembre 2008 è deceduto a Chiavari, dove si era trasferito, l’alpino Angelo Crovo , classe 1922, che per molti anni era stato iscritto al Gruppo di Oneglia. Ai familiari vanno le sincere condoglianze d e g l i a l p i n i imperiesi.

Il capogruppo e gli alpini imperiesi si uniscono al grande dolore che ha colpito l’alpino Guido Fabiano per la perdita della moglie Renata Liguori e porgono le più sincere condoglianze.

Il giorno 13 marzo è mancato dopo lunga malattia il papà dell’alpino Roberto Piotto. All’amico Roberto vanno le più sincere condoglianze del Gruppo di Imperia, del Presidente e del Consiglio Sezionale e del Coro Monte Saccarello di cui è socio fondatore.

Il Coro Monte Saccarello si unisce al dolore dei familiari per la tragica e prematura scomparsa del caro amico Federico Ronzitti avvenuta in Libia in seguito ad un incidente stradale. Il Coro ha partecipato alla Santa Messa in suffragio che è stata voluta dagli amici e colleghi di Federico e celebrata nel Santuario di N.S. Assunta ai Piani di Imperia da Don Antonello.

VENTIMIGLIAGli alpini intemeli si uniscono al dolore del loro capogruppo Dario Canavese per la perdita della sorella Paola. Il Presidente G.

OFFERTE PRO NOTIZIARIORingraziamo N.N. per avere contribuito al mantenimento e al miglioramento del nostro notiziario con un’offerta di E 20.

L’artigliere da montagna AngeloSquarciafichi del Gruppo di Ventimiglia, ha offerto E 50 pro notiziario. La Redazione ringrazia per la generosa offerta.

L’alpino Secondo Moretto ha offerto E 30 pro notiziario per ricordare il fratello Luigi indimenticato e attivo socio del Gruppo di Imperia. Un grazie e un caro saluto a Dino che pur risiedendo da tempo a Camerana rimane schierata tra le fila della nostra Sezione.

Il Socio Dao Giorgio di Verezzo ha donato un contributo di 10 Euro a favore del Notiziario Alpi Marittime.

Il Vice Presidente Massimino Filippi ha donato un contributo di 10 Euro a favore del Notiziario Alpi Marittime.

Il Gruppo di Verezzo, grazie alla vendita dei Calendari 2009 editi da “Alpi Marittime” ha ricavato e consegnato la somma di 70,00 euro.

Il Gruppo Alpini di Apricale, in occasione del rinnovo dei bollini per l’anno in corso, offre in memoria degli Alpini andati avanti, la somma

Marini a nome del Consiglio Sezionale porge le più sincere condoglianze. Anche la nostra redazione è vicina all’amico Dario da sempre collaboratore del nostro giornale.