'aiutare i bambini' NOTIZIE n. 48 - Grazie di cuore

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Gianpiero e Rosalba sposi: un sì detto con il cuore Cosa abbiamo fatto grazie alle adozioni a distanza e per gli asili nido 5 volontari ci raccontano 5 modi di dare una mano VOLONTARIATO RISULTATI 2011 BOMBONIERE SOLIDALI pagina 6 pagine 7-10 pagine 4-5 DC NT 00 48 Continua a pagina 3 » foto di Stefania Donno Sono medici e infermieri. Italiani. Volontari. Volano all’estero in missione, per salvare la vita dei bambini che nascono con una grave malformazione al cuore e che nel loro Paese nessuno può curare, perché gli interventi sono troppo complessi o perché mancano le attrezzature. Sono uomini e donne che grazie alla loro professionalità e in modo del tutto gratuito in tanti anni hanno salvato centinaia di bambini: a loro desideriamo dire il nostro grazie. A loro e a tutti i sostenitori della campagna “Cuore di bimbi” che ci permettono di finanziare queste iniziative. Nel 2012 sono in programma 8 nuove missioni: in Uzbekistan, Kazakistan, Cameroun, Eritrea… Fondazione “aiutare i bambini” Onlus n. 48 - dicembre 2011 - www.aiutareibambini.it GRAZIE di cuore

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"aiutare i bambini" mantiene un costante canale di comunicazione con i propri donatori, inviando periodicamente un notiziario che prende nome dalla stessa Fondazione. Ogni tre mesi "aiutare i bambini" informa sull'avanzamento dei progetti in corso, sulle nuove iniziative e su eventi di particolare interesse legati al mondo dei bambini e della solidarietà

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Gianpiero eRosalba sposi:

un sì detto con il cuore

Cosa abbiamofatto grazie

alle adozioni adistanza e per

gli asili nido

5 volontarici raccontano 5 modi di dare

una mano

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Sono medici e infermieri. Italiani. Volontari. Volano all’estero in missione, per salvare lavita dei bambini che nascono con una grave malformazione al cuore e che nel loro Paesenessuno può curare, perché gli interventi sono troppo complessi o perché mancano leattrezzature. Sono uomini e donne che grazie alla loro professionalità e in modo del tuttogratuito in tanti anni hanno salvato centinaia di bambini: a loro desideriamo dire il nostrograzie. A loro e a tutti i sostenitori della campagna “Cuore di bimbi” che ci permettono difinanziare queste iniziative. Nel 2012 sono in programma 8 nuove missioni: in Uzbekistan,Kazakistan, Cameroun, Eritrea…

Fondazione “aiutare i bambini” Onlusn. 48 - dicembre 2011 - www.aiutareibambini.it

GRAZIE di cuore

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Volontariato: una risorsa preziosaVolontari si nasce o si diventa? Il volontariato è il desiderio di faregratuitamente qualcosa per gli altri. Senza questa intenzione difondo non può esserci volontariato. Il volontario dona liberamenteil proprio tempo, le proprie capacità e professionalità, e non chiedealcun ritorno o riconoscimento. Ma è anche vero che senza forma-zione e senza un accompagnamento costante da parte dell’organiz-zazione ONLUS di cui fa parte, facilmente l’entusiasmo iniziale sispegne. Col tempo, se ben coltivata, l’intenzione di fare del bene siconsolida e diventa motivazione profonda e consapevole: il volon-tario a questo punto trova nel proprio agire gratuito una “medicinadell’anima”. Proprio nella gratuità si scopre la bellezza che fa bene,non solo agli altri ma anche a sé stessi.

Ogni volontario della Fondazione col suo operato è un tassello di ungrande mosaico. Ciascuno fa la sua parte, e insieme otteniamo risul-tati importanti: la nostra missione è quella di “aiutare i bambini” eil risultato sono le migliaia di bambini a cui anche grazie ai nostrivolontari riusciamo a dare cibo, acqua, una casa, la possibilità diandare a scuola e cure mediche. Libertà, giustizia, verità, rispettodegli altri e solidarietà sono i valori che guidano il nostro operato eche - insieme alla missione - chiediamo ai nostri volontari di condi-videre e di vivere nella loro vita di tutti i giorni.

Parlando di volontariato, un pensiero particolare lo voglio rivolgereai giovani, che oggi sono sollecitati in mille modi. Al tempo stessovivono un contesto instabile, precario, non ci sono più modelli divita condivisi e questo può anche disorientare. Ma bellezza, bontà everità esercitano sempre una forte attrattiva, e quando i giovani tro-vano qualcosa che ha queste caratteristiche, il loro impegno anchein qualità di volontari diventa intenso e duraturo. Ne sono esempiotante testimonianze di giovani che hanno fatto un’esperienza divolontariato all’estero con la Fondazione, e che al ritorno continua-no il loro impegno con noi.

Su questo numero del Notiziario troverete le storie di tanti nostrivolontari, a cui abbiamo chiesto di raccontare la loro esperienza. Etroverete anche un esempio speciale di volontariato: quello deimedici e degli infermieri che partecipano alle missioni di “Cuore dibimbi”. Tanti modi diversi di dare una mano, tutti preziosi comeprezioso è l’aiuto di tutti voi sostenitori delle nostre attività.Non dimenticate mai che insieme, ogni giorno, davvero, componia-mo un grande mosaico di solidarietà per i bambini che hanno piùbisogno di aiuto. Grazie e Buon Natale.

Goffredo ModenaFondatore e Presidente

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EDITORIALE

aiutare i bambiniNotiziario della Fondazione “aiutare i bambini” Onlus (Organizzazione non Lucrativa diUtilità Sociale), registrata in data 4/07/2001 al N. 40 del Registro delle persone giuridichedella Prefettura di Milano. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 711 del 10/11/2000Spedizione A.P. art 2 comma 20/c Legge 662/96 - Milano

Editore: Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano, telefono 02 70.60.35.30, E-mail: [email protected]: www.aiutareibambini.itDirettore Editoriale: Goffredo Modena [email protected] della Comunicazione: Chiara Parisi [email protected] Redazione: Alex Gusella [email protected]: Stefania Donno, Alessia Gilardo, Lucia Pizzini, Serena ZoliProgetto grafico: Michele MorgantiImpaginazione: Francesco PoroliStampa: IGEP srl, Cremona - Logistica: Fages sas - [email protected]

Questo Notiziario è stampato su carta riciclata al 100%

Un lascitoè un inno alla vita

DONA IL TUO 5XMILLE AD “AIUTARE I BAMBINI” Nella tua dichiarazione dei redditi individua il riquadrodedicato al 5xmille, metti la tua firma nella casella che identifica le Onlus e riporta il codice fiscale della Fondazione “aiutare i bambini”: 13022270154

Fare testamento può essereun gesto di profondosignificato concreto emorale, con cui dichiarare ilproprio amore per i bambini

per sempre. Nel rispetto delle regole di succesione, si puòdestinare parte dei propri averi ad una Onlus come“aiutare i bambini”. La nostra Responsabile Lasciti ChiaraD’Alto è sempre a sua completa disposizione perinformazioni. Per contattarla: tel. 02 36.57.63.59, e-mail [email protected].

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Progetti nel mondo

Quando parti in missione per“Cuore di bimbi”, i bagagli più pre-ziosi non passano al check in. Lecompetenze dei medici e degli infer-mieri, la loro professionalità, la lorodedizione non si vedono, ma viag-giano con te.

Qualcosa cominci a capire quando,magari durante uno scalo tecnico traun volo e l’altro, arriva ancora unatelefonata dall’Italia. Qualcuno dell’o-spedale chiede al cardiologo informa-zioni su una diagnosi… lui non haalcuna cartella medica con sé, ma siricorda ogni cosa benissimo.

Poi tutto ti diventa chiaro la matti-na del primo giorno, quando dopoaver dormito magari poche ore per-ché in albergo si è arrivati a nottefonda, il pulmino si ferma davantiall’ospedale e scendi, insieme aimedici e agli infermieri dell’equipe.Ad aspettare, lì, sul marciapiede, cisono i medici del posto. Ti salutanocon grandi sorrisi, ti accolgono abraccia aperte. C’è anche un signore,vestito normalmente, vuole stringerela mano a tutti. È felice perché sonofinalmente arrivati i medici italiani.È felice perché sente che adessoalmeno una speranza di essere sal-vato, il suo bambino, ce l’ha.

Una volta in ospedale, si va subito inreparto e si iniziano le visite ai bam-bini ricoverati. Tutti sono nati conuna malformazione al cuore, ma iproblemi riscontrati dalle diagnosi egli interventi da eseguire sono molto

diversi tra loro: DIV (difetto inter-ventricolare), tetralogia di Fallot,coartazione, switch. Bisogna indivi-duare i casi più complessi e piùurgenti, dopo decine e decine divisite i medici stilano un program-ma di massima delle operazioni.

Ogni operazione dura almeno 3 ore,se l’intervento è particolarmente dif-ficile possono essere anche 6-7 ore.Dopo l’operazione il bambino vieneportato in terapia intensiva: è una

fase molto delicata. Quando unamissione di una settimana arriva altermine, i bambini salvati grazie adun’operazione sono una decina,anche un centinaio quelli visitati:molti di loro hanno adesso una dia-gnosi corretta e se gli interventi nonsono troppo complessi, possonoessere operati successivamente daimedici locali.

Quando parti in missione per“Cuore di bimbi”, c’è qualcos’altroche non si vede ma viaggia con te. Èla generosità di tanti italiani che cre-dono che ogni bambino, anche senasce malato, in un Paese lontano,ha diritto di vivere. Grazie.

Aiutaci anche tu!

Con 15 euro doni farmaci perla fase post-operatoria Con 50 euro doni materialemedico per un’operazioneCon 100 euro doni 1.000 km di volo per unmedico

In missione per Cuore di bimbi

L’equipe degli Ospedali Riuniti di Bergamo - col camice azzurro, da sinistra: dr.Di Dedda, anestesista; dr. Pak, cardiochirurgo; dr. Ciuffreda, cardiologo; dr. Gal-letti, cardiochirurgo - incontra il Direttore dello Syzganov Scientific Centre diAlmaty, durante una recente missione in Kazakistan. A sinistra, Stefano Oltolinidi “aiutare i bambini”.

Le 8 missioni di “Cuore di bimbi” in programma nel 2012Equipe Paese di

destinazionen° di missionipreviste

n° di bambinida operare

Ospedali Riuniti di Bergamo Kazakistan 2 20

Ospedali Riuniti di Bergamo+ Ospedale Niguarda di Milano

Uzbekistan 2 20

Ospedale del Cuore G. Pasquinucci di Massa

Eritrea 2 40

Policlinico di San Donato Milanese (MI)

Cameroun 2 40

TOTALE 8 120

10 bimbisalvati ogni

missione“

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Ad agosto ha compiuto 20 anni la Legge quadro n.266 sul volontariato, definito dallo Stato italiano come attività“prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontariato fa parte, senza finidi lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”. In più il 2011 è stato dichiarato dall’UnioneEuropea l’Anno Europeo del Volontariato, per rendere omaggio all’opera dei volontari, facilitarne il lavoro e inco-raggiare altri ad impegnarsi al loro fianco. Evviva la solidarietà, dunque, e chi la pratica!

Guardando in casa nostra, abbiamo voluto “dare la parola” a 5 volontari di “aiutare i bambini”, ciascuno rappre-sentativo di una delle 5 aree in cui si può dare una mano alla Fondazione e ai bambini che aiutiamo.

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Volontariato

Parlano i volontari: aiutare

72 volontari per almeno ½ giornata a settimana nel 2011

Volontari in sede TUTTOFARE Milena Gargatagli, 73 anni

“Vengo qui in sede ad “aiutare i bambini” dal2005. Me ne aveva parlato un’amica che faceva la volontaria con me anche alla casa-accoglienza della parrocchia. Che cosa faccio? Tante cose! Adesso diciamo che difisso faccio la “barista”. Non che qui ci siaun bar, ma nei giorni di sabato e di domenicain cui si tengono corsi per ivolontari io provvedo perl’appunto ai panini, allebibite, ai caffè. Quandovengo durante la settimana, inserisco idati dei donatori sulcomputer e telefono ainostri sostenitori per promuovere un evento… ma a questo compito, se posso, sfuggo perché mi piacepoco! Poi dò una mano ai banchetti in occasione degli eventi di piazza. Quel che mipreme dire è che non vengo in Fondazione peroccupare il tempo, e ancor meno per realizzarmi. Ho un marito che mi adora, unabella famiglia. No, vengo perché mi piace aiutare.Un mattino e un pomeriggio alla settimana”.

79 volontari in visita a 73 progetti nel 2011

Volontari all’estero PER CAPIRE Marco Puzzolo, 24 anni

“Studio Economia Politica dello Sviluppo alla London School of Economics perché poi vorrei lavorarenella cooperazione internazionale.Ovvio che mi interessasse “aiutare ibambini” per le esperienze che permette di fare all’estero visitando isuoi progetti. Quando ho scoperto questo aspetto su internet e data labuona impressione che ne ho avuto, mi sono presentato in sedel’anno scorso. Ho fatto l’apposita preparazione frequentando ilcorso “IO VolontarIO” e sono partito per il Kenya, destinazionela Mosop Mission School a Bomet, dove sono ospitati 270 bambini di cui 100 sostenuti dalla Fondazione attraverso leadozioni a distanza. La scuola è stata creata da mister Bet,pastore africano anglicano. Bene, quest’anno ho fatto altre tresettimane in Africa, ancora lì. Mi sono innamorato di quella realtà.Gente magnifica! I bambini, poi, ti spalancano il cuore. Lì mi sentoa casa, al mio posto. E ci tornerò l’anno prossimo, perché si sposa

il figlio maggiore di mister Bet. Un’altra volontaria ed io siamo stati invitati al

matrimonio. Davvero, andare sul posto nonè come te lo immagini prima. È un’ottimapossibilità, questa offerta da “aiutare i

bambini”, di fare volontariato all’estero”.

“Lì mi sento a casa,

al mio posto”

“Vengo perché mi piace aiutare”

16 volontari in 18 province italiane

Referenti VolontariPER ORGANIZZARE Elena D’Aquanno, 42 anni

“Sono un acquisto recente di “aiutare i bambini”. Ho letto su unsito delle Marche - io abito a Pesaro - di questa Fondazione checercava dei Referenti per i volontari e mi sono proposta. Mi hacolpito che si trattasse di infanzia. Io sono molto sensibile a questo

tema, ne è prova forse il fatto che ho 3 figli, due di 19 e 6 anni e unabimba di 11 mesi. E poi io penso che se uno è fortunato - e io lo sono molto

- deve dedicarsi al prossimo. Come prima cosa ho riunito tutti i volontari della mia Regione eabbiamo fatto il banchetto per “Babbo Natale per un giorno” a Pesaro, grazie anche all’aiuto del Comune. Per l’anno prossimo avanzeremo dei progetti: per aprire degli asili nido e per sostenere borse lavoro a favoredegli adolescenti. Infanzia e adolescenza meritano tutta l’attenzione possibile”.

“Se uno è fortunato,

deve dedicarsi al prossimo”

Per candidarti a Referente

Volontario nellatua provincia: www.ioreferente.it

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Volontariato

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con intelligenza e passione

Volontari nel mondoPer far conoscere le testimonianze dei volontari di “aiutare i bambini” che hanno visitato un progetto all’estero, la Fondazione ha dato vita alla collana “Volontari nel mondo”. Ogni volume contiene un diario del volontario sullasua esperienza, una breve intervista e una scheda sui progetti da lui visitati. Questi i primi 4 titoli: - “HO VISTO UOMINI TUTTI GRIGI” diario di Davide Ferrante, volontario in India- “QUEI SORRISI CHE NON MI ASPETTAVO” diario di Alessia Gilardo, volontaria in Nepal- “UN GIORNO TUTTO ANDRA’ MEGLIO” diario di Mario Giuliani, volontario in Madagascar- “QUANDO TORNO CAMMINO PIU’ LEGGERO” diario di Simone Mosti, volontario in Uzbekistan e UcrainaLe pubblicazioni della collana “Volontari nel mondo” sono distribuite gratuitamente. Per informazioni: tel. 02 70.60.35.30, [email protected].

25 volontari nell’anno scolastico 2010/2011

Volontari a scuolaPER FORMARE Alessandra Izzo, 23 anni

“Io sono laureata in sociologia e lavoro come assistentesociale. Ho fatto un’esperienza come volontaria all’estero e non c’è cosa più utile che andare dove concretamente arriva l’aiuto per rendersi conto di chegaranzie offra questa organizzazione, “aiutare i bambini”. Voto: ottimo. Così rientrata in Italia ho deciso di impegnarmi come volontaria nel “ProgettoScuole”, dopo aver frequentato l’apposito Laboratoriodi EducAzione allo Sviluppo. Recentemente sono stataalla scuola elementare di Segrate, dove abbiamo parlatodella Fondazione “formato bambino”, cioè in modocomprensibile per i piccoli. E ho parlato pure dei bambini che ho visto all’estero: avevo portato con medei loro disegni da mostrare. Perché lo faccio? Perchémi impegno qui? Per propensione personale verso

questo ambito. Interagire con i bambiniè molto interessante, riconosco

l’importanza di aprire le loromenti, i loro cuori alle tematiche della solidarietàquando oggi l’infanzia siforma spesso a contatto conoggetti come la playstation e il

cellulare. Si può seminare bene,almeno la speranza è questa”.

1.000 volontari in piazza con “Babbo Natale per un giorno” 2011

Volontari ai banchetti PER SENSIBILIZZARE Alessandro Cucina, 51 anni

“Sentivo l’esigenza di fare qualcosaper gli altri. Un collega mi parlòdi Goffredo Modena, il fondatoredi “aiutare i bambini”, dicendomi che era una persona in gamba e onesta.Allora mi presentai, era vicinoil Natale - parlo di 4 anni fa - esubito fui imbarcato nei banchettiper “Babbo Natale per un giorno”.Ecco, se vogliamo, i banchetti sono la mia specializzazione di volontariato. Lo scorso anno, nel2010, è stato terribile: un diluvio. E importunare lagente sotto la pioggia non è facile. Ho studiato l’approccio. La ricerca del contatto col possibile donatore si gioca in 3 secondi. Devi essere abile, propositivo. Ai banchetti “lavoro” in genere con dueamiche - beh, una, perché l’altra ha cambiato città - edirei che andiamo piuttosto bene. Lei, poi, è capace difar venire lì, in fila, tutta la classe di suo figlio. Nonbisogna scoraggiarsi se la gente tira dritto oppure ascolta ma non offre niente. Per aver successo si deveavere una costanza quantitativa, dico io, chiedere atante, tante persone. Perché lo facciamo? Ma perchévogliamo sentirci utili… e un po’ lo facciamo per noi: cen’è così poco, di altruismo, nella nostra giornata”.

“Per avere successo bisognachiedere a tante, tante persone”

“Apriamo le menti e i cuori

dei bambini al tema della solidarietà”

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Bomboniere solidali

Un “sì” detto proprio col cuore. Nonsolo nel senso dell’amore che li lega,ma anche dei tanti piccoli cuorimalati che in varie parti del mondopovero aspettano di essere operati.Gianpiero e Rosalba hanno volutoqueste tenere, bisognose presenzesui tavoli del festoso resort vicino aCagliari dove hanno celebrato il 30aprile scorso il pranzo nuziale. E inun giorno così speciale hanno chia-mato uno a uno i parenti e gli amici,pur nell’allegria, a comparteciparedella missione da loro “sposata”:sostenere la Fondazione “aiutarebambini” nel progetto “Cuore dibimbi”.

Così, ognuno degli invitati ha rice-vuto una bomboniera solidaledella Fondazione. “In pratica -spiega Gianpiero - una scatolinacon i confetti con allegata unapergamena che spiega il progetto“Cuore di bimbi” per i piccoli car-diopatici. In più si poteva mettereuna frase. Rosalba ed io abbiamoscritto qualcosa del genere: inquesto giorno di felicità è impor-tante per noi condividere la nostragioia con i bambini bisognosi diinterventi al cuore. Ora non ricor-do bene, ma si capisce, no?”.

Ma le pergamene non bastavano. “Civoleva una presenza fisica più forte- dichiara Gianpiero - così abbiamovoluto dei centrotavola fatti con idepliant del progetto”. Tra i fiori e illuccichio dei calici, su ogni tavolotroneggiava dunque la foto di Elvisa mezzobusto. Elvis è ormai il sim-bolo di questo progetto della Fonda-zione, essendo stato il primo bimbocardiopatico grave operato.

E così Elvis è stato l’invitato specia-le al vostro matrimonio? “Sì - rideRosalba - l’idea delle bomboniere edei centrotavola è stata di Gianpie-ro, che fa il volontario per “aiutare ibambini” da cinque anni, ma lascelta di “Cuore di bimbi” è mia. Iosono infermiera al Multimedica diSesto San Giovanni vicino a Milanoe lavoro proprio in cardiologia. Sì,solo adulti, ma lo vedo di quantohanno bisogno ogni giorno questimalati gravi, una parola buona,un’attenzione in più. Figurarsi ibambini…”.

I bambini ammalati o solo vittime digrande povertà, Gianpiero Tanzi, 41anni, li ha visti a casa loro, dovevivono, partendo come volontarioall’estero di “aiutare i bambini” perben quattro volte. “Sono stato inAfrica e in Sudamerica, quindi hopotuto constatare anche da quellaprospettiva dove vanno a finire isoldi che si donano ad “aiutare ibambini”. La Fondazione è affidabi-le al 101 per cento. Ecco perché l’ab-biamo voluta alle nostre nozze”.

Adesso che sono sposati ancheRosalba seguirà il marito nelle pros-sime “esplorazioni” solidali?Ride Rosalba e non si sbilancia:“Non lo so. Di sicuro se lui vorràpartire lo lascerò andare, come hogià fatto. Ritorna talmente entusia-sta. Lì al pranzo raccontava di que-st’esperienza e si è commosso comeun bambino davanti a tre persone.Lui è proprio buono. Premuroso contutti”. E gli invitati hanno apprezza-to la vostra scelta di bomboniere ecentro tavola solidali? “Sì, davvero!- rispondono i neo-sposi - Pensiamoche parecchi ci imiteranno almomento delle loro nozze e deibattesimi”. Elvis, dunque, bambinoafricano dal dolce sorriso, ha avutosuccesso.

Un “sì” detto col cuore

Elvis è statol’invitato speciale

al nostromatrimonio

“”

Se desideri anche tu rendere solidale un matrimonio, un battesimo, una comunioneo un compleanno consulta il catalogo “Matrimoni e ricorrenze”: troverai tanteidee e proposte, dalle classiche partecipazioni alle bomboniere, dalla lista nozze allalista compleanno. Ci aiuterai a costruire una scuola o un pozzo, a curare un bambinomalato, ad accoglierne uno rimasto solo.Richiedi il catalogo “Matrimoni e ricorrenze” telefonandoal numero 02 70.60.35.30, oppure scaricalo on-line all’indirizzo internetwww.aiutareibambini.it/download/Catalogo-Bomboniere-aiutareibambini.it.pdf

Festeggiare aiutando i bambini

Gianpiero e Rosalba hanno scelto lebomboniere solidali di “aiutare ibambini”.

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Sono oltre 250 milioni i bambini nelmondo che non possono andare ascuola, giocare e ricevere un’alimen-tazione adeguata, perché costretti alavorare o a sopravvivere in condi-zioni di sfruttamento e di pericolo.Per dare un aiuto concreto a questibambini, non è necessario esserglivicino. E’ sufficiente riuscire ad arri-vare là dove c’è bisogno. Insieme ad“aiutare i bambini” puoi decidere difare la differenza, attivando un’ado-zione a distanza.

Siamo presenti in Africa, AmericaLatina, Asia e Est-Europa con 54progetti concreti per offrire un futu-ro diverso a oltre 5.000 bambini.Quali adozioni a distanza esistono:di un bambino/a (con 20 euro almese), di un gruppo di bambini (con10 euro al mese).

Lo scorso settembre Arianna Plebani, responsabile dei progetti in America Latina, ha visitato i progetti di ado-zione a distanza in Argentina e l’asilo “Casa Dos Sonhos” a Santa Rita, in Brasile.

Risultati 2011

Adozione a distanza

Visita ai progetti di adozione a distanza in Argentina e Brasile

Risultati 2011- 4.185 bambini adottati a distanzain 28 Paesi

Arianna in Brasileinsieme ad unbambino aiutatograzie alla Casa DosSonhos

Arianna in Argentina insieme

ad alcuni dei bambini adottati adistanza alle prese

con il laboratorio dicucina

«Il progetto di Casa Dos Sonhos èrealmente un sogno. Le due suoreJudith ed Estela hanno realizzato uncentro di accoglienza in mezzo ad unafavela creando un ambiente ottimonon solo per l’apprendimento: i valo-ri umani che trasmettono ai bambini ealla comunità sono fondamentali,credo senza esagerare, per la soprav-vivenza stessa di tante famiglie e deiloro bambini».

«La Fondazione sostiene il progetto diadozione a distanza in Argentina da 5anni. Il progetto ha un forte impattosociale: non solo l’obiettivo educativoè stato ampiamente raggiunto (il 94%dei bambini supera l’esame e passaall’anno scolastico successivo), ma sisono anche apportati significativimiglioramenti alle condizioni di vitadelle famiglie più povere. Il progetto èmolto valido ed è necessario conti-nuare a sostenerlo attraverso l’adozio-ne a distanza».

Attiva un’adozione a distanza: chiama lo 02 70.60.35.30.

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Ogni anno nascono circa 1 milionedi bambini affetti da una gravecardiopatia. L’incidenza di questepatologie è simile nei vari Paesi,ma in alcuni i bambini vengonooperati e possono vivere, in altrino. Attraverso “Cuore di bimbi”dal 2005 salviamo i bambini car-diopatici che nascono nei Paesipiù poveri, dove mancano i medi-ci o le strutture adeguate per ope-

rarli. In alcuni casi i bambini ven-gono portati in Italia, in altri sonoi medici italiani che come volonta-ri vanno in missione all’estero. Inaltri casi ancora sono i medicilocali a fare le operazioni, e laFondazione sostiene i costi per lefamiglie che non possono permet-terselo. Grazie a “Cuore di bimbi”in questi anni abbiamo salvatocentinaia di vite.

Ad aprile di quest’anno grazie a“Cuore di bimbi” abbiamo realizzatouna missione ad Almaty, in Kazaki-stan, nello stesso ospedale dove era-vamo stati 2 anni fa. Il secondo gior-no arriva in ospedale Camillaaccompagnata dalla mamma Tatia-na, una bella signora dai lunghicapelli neri. Camilla, che oggi ha 6anni, aveva una malformazione alcuore (pervietà del dotto arterioso)che le impediva di crescere come glialtri bambini e la faceva affaticarecon molto facilità. Una malformazio-ne che col tempo provoca insuffi-

cienza cardiaca e può diventare fata-le. Nel 2009 fu il Dott. Ciuffreda,cardiologo degli Ospedali Riuniti diBergamo, ad operarla: un interven-to che le salvò la vita. A due anni didistanza, Camilla è tornata per uncontrollo. Con visibile soddisfazioneè lo stesso Dott. Ciuffreda a visitarla:la bambina sta bene, per lei sarà suf-ficiente fare un’altra visita di con-trollo tra 4 o 5 anni. “Camilla - cidice la mamma salutandoci - è statauna bambina fortunata”.

Cuore di bimbi

Kazakistan: dopo 2 anni ritroviamo Camilla

Risultati 2011- 49 bambini operati al cuore più centinaia di bambini visitati grazie a 5missioni in 5 Paesi (Kazakistan, Uzbekistan, India, Eritrea, Cameroun)

- 170 operazioni sostenute in 3 Paesi(Cambogia, Nepal, Sudan)

- 10 bambini operati al cuore in Italia

SopraCamilla oggi, felice insieme allamamma

A sinistraCamilla ad aprile2011, visitata dal Dott. Ciuffreda,che la operò nel 2009

Camilla è stata una bambina

fortunata“

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Risultati 2011

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1,6 miliardi di persone nel mondonon hanno accesso all’acqua potabi-le. Ogni anno 5 milioni di personemuoiono per malattie legate all’acqua:di questi 1,8 milioni sono bambini.Questi dati delle Nazioni Unite foto-grafano una situazione gravissima,tanto che le stesse Nazioni Unitehanno inserito all’interno dei “Mil-lennium Development Goals” l’o-biettivo di dimezzare, entro il

2015, il numero di persone prive diaccesso all’acqua potabile. Anchela Fondazione “aiutare i bambini”ha individuato tra i suoi ambitiprioritari di intervento quello digarantire acqua potabile ai bambi-ni e alle loro comunità tramite lacostruzione di pozzi, acquedotti,impianti idrici. “Manca l’acqua” èla campagna che sostiene questeiniziative.

La regione del Karamoja si trovanella parte nordorientale dell’Ugan-da, occupa circa il 10% dell’interoterritorio nazionale e conta unapopolazione di circa 900.000 abitan-ti. Il bene primario in Karamoja,non solo per i bambini ma per tuttala popolazione, è l’acqua. La quan-tità d’acqua disponibile nella regio-ne infatti è scarsa, a causa della com-binazione tra l’irregolarità e latorrenzialità delle piogge e all’eleva-to grado di evaporazione. “aiutare ibambini” ha avviato in collaborazio-ne con l’associazione locale ISP -“Insieme Si Può - Uganda” un com-plesso progetto per dotare 9 scuoledel Karamoja di pozzi alimentati adenergia solare.

A partire dal 2009 abbiamo già rea-lizzato 4 pozzi solari, l’ultimo deiquali - per la scuola di Nadunget - èstato terminato a luglio 2011: è ilpozzo più grande dell’intera regioneper portata d’acqua. I pozzi assicura-no a migliaia di studenti l’approvvi-gionamento quotidiano di acqua,prevenendo la diffusione e riducen-do l’incidenza di malattie infettivedovute all’acqua non potabile. Nel2012 interverremo in due scuoledove è urgente cambiare la pompa efare la pulizia di un pozzo realizzatoin precedenza.

Manca l’acqua

Pozzi solari per le scuole del Karamoja, Uganda

Risultati 2011- 11 pozzi + 1 invaso + 1 acquedottorealizzati in 6 Paesi (Burkina Faso,Cameroun, Kenya, Sierra Leone, Uganda,India)

- a favore di più di 35.000 bambini edelle loro comunità

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1. La perforazione del pozzoLa trivella è arrivata a 103 metri di profondità

2. La posa dei cavi e dei tubiLo scavo ha coperto la distanza di 1 km, dalpozzo alla scuola, con il coinvolgimento di100 lavoratori dei villaggi vicini

Tre fasi della realizzazione delpozzo solare per la scuola diNadunget

3. L’installazione dellapompa e dei pannellisolariLa pompa solare è statainstallata sul pozzoperforato, gli 8 pannellisolari sul tetto del dormitorio dei ragazzi

Risultati 2011

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In Italia il problema delle strutturededicate alla prima infanzia conti-nua ad essere critico; l’obiettivo fis-sato dall’Unione Europea di unaricettività del 33% entro il 2010, nonè stato raggiunto. Gli asili nido sonopochi, distribuiti in modo disomo-geneo sul territorio nazionale, e lerette di accesso sono troppo elevate. Dal 2006 la Fondazione è impegnatanel sostegno all’avviamento di asilinido e spazi gioco in Italia attraversola campagna “Un asilo nido perogni bambino”: finanzia i costi di

avviamento, favorisce lo sviluppodel volontariato, valuta la qualità delservizio offerto. Grazie a due Bandi promossi conFondazione CON IL SUD e UniCre-dit Foundation, stiamo sostenendo17 asili nido o spazi gioco per l’an-nualità 2011-2012. I progetti, tuttidedicati ai bambini della fascia d’età6 mesi - 3 anni, sono localizzati pre-valentemente in periferie urbane oin zone geografiche caratterizzate dauna carenza di servizi alla primainfanzia.

Il Centro di acco-glienza “Sogno dibimbi” a Milanoè uno dei serviziper la primainfanzia soste-nuto da “aiutarei bambini”all’interno dellacampagna “Unasilo nido per

ogni bambino”. Il centro si trova in zona viale Pado-va, un quartiere multietnico, e accoglie attualmente42 bambini. La lista d’attesa però è molto lunga per-ché “Sogno di bimbi” rappresenta un punto di rife-rimento sul territorio per famiglie in difficoltà eco-nomica o per tante mamme sole che hanno esigenzadi trovare un posto sicuro in cui lasciare i proprifigli per andare a lavorare serene. Come Rosanna, lamamma di Alessia. Rosanna fa la cameriera in unalbergo a Milano e porta la sua bambina a “Sogno dibimbi” da un paio d’anni. “Grazie a questo centrovado alavoraretranquillaperché soche la miabambina è in mani sicure; è l’unico posto che l’haaccettata, che mi ha proposto una retta che mi possopermettere. Qui c’è anche il pediatra che ognisettimana visita Alessia, così sono certa che cre-sce sana”.

Un asilo nido per ogni bambino

Abbiamo un “Sogno di bimbi”

Risultati 2011- 17 asili nido o spazi gioco sostenutinell’annualità 2011-2012

- 628 bambini e le loro famiglie

- 10 Regioni coinvolte: gli asili nido espazi gioco si trovano in Sicilia (5servizi), Campania (3 servizi), Puglia (2 servizi) e Abruzzo, Basilicata, FriuliVenezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte (1 servizio in ciascuna di queste regioni)

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Max Pisu a “Sogno di bimbi”Lo scorso ottobre Max Pisu, amico e testimonial di “aiuta-re i bambini”, ha visitato “Sogno di bimbi” per conosceremeglio i progetti sostenuti attraverso la campagna “Unasilo nido per ogni bambino”. Insieme a Marinella Grazia-ni, Responsabile del Centro, ha conosciuto le educatrici, ivolontari ma soprattutto i piccoli ospiti, che lo hanno subi-to accolto a braccia aperte e coinvolto nei loro giochi. Gra-zie Max, alla prossima!

Foto

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Vado a lavoraretranquilla, perché so che la mia

bimba è in mani sicure“

Risultati 2011

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AziendAmica

Un impegno costante da due leader disettore: Sky Italia e Poste Italiane

Calcio e divertimento per le imprese di “aiutare i bambini”Il 26 ottobre è partito il torneo di calcio a sette per squadre aziendali “Le imprese di aiutare i bambini”, al campo Aldi-ni-Bariviera di Milano, con le prime partite dei gironi qualificatori. Calcio e divertimento hanno accompagnato le primebattute di questa bella iniziativa, che si concluderà a marzo 2012.

Sono 9 le aziende a contendersi il titolo: 3M, Europ Assistance, Project Automation, Cameron, Clifford Chance, MorganStanley, Société Générale, Repower e BNP Paribas. Grazie alla loro partecipazione abbiamo già raccolto i fondi necessariad avviare 4 borse lavoro della durata di sei mesi nell’ambito della campagna “Giovani al lavoro”.

È possibile seguire il torneo su Facebook, con risultati, foto e commenti alla pagina “Le imprese di aiutare i bambini”. Perinformazioni: Gianfranco Daneluzzo, [email protected], tel. 02 70.60.35.30.

Una delle principali necessità che sihanno quando si lavora per i bambi-ni è la continuità del sostegno. Gra-zie all’adozione a distanza, questacontinuità viene garantita, permet-tendo di pianificare gli interventi apiù lungo termine. Sky Italia e PosteItaliane hanno deciso pertanto diimpegnarsi concretamente nelgarantire continuità ai progetti soste-nuti e coinvolgere e sensibilizzare altempo stesso i propri dipendenti,attraverso l’adozione a distanza.

Sky Italia, la prima pay tv italiana,sostiene per il terzo anno consecuti-vo 46 bambini di Bomet, in Kenya.Questo impegno permette di dareaccoglienza, istruzione e una realetutela dei diritti fondamentali del-l’infanzia ai bambini di una dellecomunità più colpite da AIDS epovertà del Paese. Un supporto cheSky vuole dare per offrire l’occasio-ne di migliorare le condizioni di vitaa bambini e ragazzi che vivono insituazioni di disagio e per offrireloro un futuro migliore. Per dareancora maggiore concretezza all’im-pegno dell’azienda, nelle sedi diMilano, Roma e Cagliari è stata alle-tita una mostra fotografica dei bam-bini sostenuti e dei loro disegni.

Poste Italiane porta invece avanti ilsostegno a distanza di 20 bambini aCharawe, nell’isola di Zanzibar.Grazie a questo impegno, i bambini

La mostra fotografica allestita pressole sedi Sky Italia, per raccontare ilsostegno ai bambini di Bomet, inKenya.

Una dei 20 bambini di Charawe (Zanzibar) adottati a distanza da Poste Italiane.

ricevono istruzione di qualità ededucazione, in un contesto dovealtrimenti sarebbero loro precluse.Una vera e propria campagna di alfa-betizzazione portata avanti grazieallo sforzo di Poste Italiane, chegarantendo continuità di sostegno eimpegno costante, diventa attore diun cambiamento concreto.

La scelta di queste due grandi impre-se è sinonimo di Responsabilità Socia-le e di una strategia nell’aiuto, e portacon sé la gratitudine di 66 bambini,delle loro famiglie e delle Comunitàcoinvolte dal sostegno.

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Fatti e paroleIo volontarIO

4 agosto 2011Arrivate all’AÇAO Sao Antonio, unabimba, Isabel, ci è saltata al collo!Una gioia immensa. Tutta la gestionedel centro viene fatta da Irma Marildae da Rocco, sono persone che sonoperennemente in movimento, non sifermano mai! Sono sempre pronti adaiutare e a sostenere i bimbi. Dopoavere conosciuto alcuni bimbi, Roccoci ha portate a vedere la piantagionedi frutta. Sono state piantate diversetipologie di alberi con l’obiettivo dipoter un domani ricavare proventidalla vendita dei frutti. Il terrenocomprende anche una parte dove cisono maiali, galline: questa parte sispera di poterla ristrutturare a breve.Nel pomeriggio abbiamo accompa-gnato Rocco prima a portare e poi aprendere i bimbi a scuola. Questo

sarà un compito che spetterà a noi neiprossimi giorni.Un momento davvero toccante èstato dopo cena, quando tornandodalla camera della suora, ci aspetta-vano 30 bimbi a braccia aperte...insomma abbiamo dei ricordi un po’annebbiati perché siamo state preseall’improvviso: bimbi che ci saltava-no addosso, si aggrappavano alcollo, ci saltavano in spalla…Abbiamo giocato con le bimbe gran-di, si è creata una sorta di complicitàfemminile: Juliana, Sabrina, leragazze più grandi, hanno moltavoglia di interagire e imparare cosenuove.Alle 21.30 eravamo collassate sulletto... una giornata bella intensa.

5 agostoIl nostro primo compito è statoandare a prendere i bambini ascuola. L’autista Federica è stataaffiancata dal co-pilota Pamela edalla supervisione di Rocco... ce lasiamo cavata piuttosto bene. Nelpomeriggio abbiamo provato l’eb-brezza da sole: i bambini eranomolto meno tranquilli, abbiamodovuto anche minacciarli di torna-re a casa a piedi in un portoghesepiuttosto maccheronico, ma ladivina provvidenza ci ha aiutateanche in questa occasione e ce l’ab-biamo fatta.

12 agosto 9° giorno: svegliaaaaaaaaaaaa!!!Ormai siamo finite nel grande fratel-lo brasiliano: i bambini ci spianopure dalla finestra e ci chiamanoogni 2 secondi a partire dalle 6:30 dimattina… altro che uccellini!La nostra colazione ci attendevacome ogni mattina e poi di corsa incamera a gonfiare 50 palloncinid’acqua. Oggi si fa un nuovo gioco!Raccogliamo i bambini e ci dividia-mo in due squadre. Bisogna cercarele bandiere: come facciamo? Jacson

Le volontarie Pamela e Federicahanno trascorso le loro vacanzeestive facendo volontariato con ibambini del Centro ASSANT, inBrasile. ASSANT è un’associazionedi stampo caritatevole la cui mis-sione è quella di offrire un futuromigliore a persone a rischio di esclu-sione sociale nella cittadina diAraçuaí, regione del Rio do Jequitin-honha. I bambini accolti hanno daipochi mesi a 16 anni di età, tuttiprovenienti da situazioni di violenzae abusi familiari, segnalati dal tri-bunale dei minori. Le giornate dellevolontarie con i bambini sonotrascorse tra giochi e risate. Eccoparte dei loro racconti.

Quest’estate Federica ha scelto una vacanza speciale: fare volontariato in Brasile con “aiutare i bambini”.

Abbiamo imparato tantissimoda 45 piccoli grandi uomini

dal diario di Pamela Piepoli e Federica Allemand, volontarie in Brasile

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Fatti e paroleIo volontarIO

Se vuoi visitare uno dei nostri progetti all’estero in qualità di volontario, iscriviti al corso gratuito di formazione “IO volontarIO” presso la sede di Milano. Per conoscere le date visita il sito www.aiutareibambini.it nella sezione “Volontariato”

oppure scrivi a [email protected] o telefona al numero 02 70.60.35.30.

ci aiuta a trovare i bastoni mentrenoi andiamo dalla signora dellalavanderia a chiederle due stracci.Ci dà due stracci e il gioco è fatto: lebandiere sono pronte. Ne posizio-niamo una per ogni base. È ilmomento delle munizioni: i bambiniappena vedono i palloncini sonoentusiasti. 3, 2, 1 e via!!! Inizia laguerra! In 2 minuti finiti tutti i 50palloncini. Andiamo allora a pren-derne altri 50 per il secondo match.Pronti, viaaaa! Ricomincia la guer-ra… non si sa come, ma solo noi dueeravamo totalmente bagnate!Pranzo e poi siamo andate in giroper il paese alla ricerca dei vari rega-li per i festeggiamenti di domani deicompleanni di luglio e agosto e ipremi per la caccia al tesoro.

15 agosto 12º giorno: auguri di ferragosto!Pronti partenza via... sveglia abba-stanza presto come al solito ma conuno sprint “aggressivo”, è arrivato ilgiorno della caccia al tesoro! La mat-tinata è passata super veloce, tra unasfogliata al vocabolario e l’altra,abbiamo preparato gli indizi. Intantoche Fede e Pam si stavano ingegnan-do sul dove mettere gli indizi, e“impanicate” perché mancavanosolo poche ore all’inizio del gioco, lanostra amica Amanda ci chiama perfare le polpette... Polpette? Noooo, lasuora Marilda ha frainteso le nostreintenzioni, noi volevamo cucinare lepolpette per il gruppo di grandi ossiale 2 suore, il frate e noi... invece cisiamo ritrovate con il compitodi preparare polpette per 45 bimbi!Tic-toc, il tempo passa. Oddio,Amanda ci fa presente che i bambinipiù piccoli mangiano alle 11.30. Esono le 11!!! Anche qui siamo uscitevincenti, la ricetta della mamma diPam ha riscosso un successone: tracarne tritata, aglio e uova abbiamo

sporcato mille pentoloni, abbiamoavuto una audience molto grandeattorno a noi, ma è stato super diver-tente e i bimbi hanno gradito tanto.Non appena finito di cucinare, velo-ci a mettere gli indizi nei posti sele-zionati, cercando di non farci vedere.Dopo circa un’oretta, abbiamo laprima squadra: “le ragazzine” arriva-no con tutti gli indizi e il tesoro!!! Sì,le donne hanno avuto la meglio, ave-vate dubbi? Noi sicuramente no!Abbiamo premiato la squadra vin-cente con braccialetti brasiliani.Nel tardo pomeriggio Rocco ci haaccompagnato al Rio, ci siamoaddentrati nella jungla, piantagionidi Mandjoca, Banani, alberi di Mangoe mille tipi diversi di insalata...

17 agosto Ultimo giorno all’Açao. Sappiamoche vi deluderemo, ma non ce la sen-tiamo di scrivere nulla: è statoun giorno ricco di emozioni forti, che

non saremmo in grado di descrivere efiniremmo solo per banalizzarle.E’ stata un’esperienza indimentica-bile che porteremo sempre dentro dinoi. Ognuno dei bambini, in unmodo o nell’altro, ci ha dato qualco-sa. Per una volta, i piccoli hannoinsegnato tanto ai grandi ed effetti-vamente abbiamo imparato tantissi-mo da tutti e 45 questi piccoli gran-di uomini!Auguriamo a tutti loro che la vita possariservare loro solo il meglio, perché èquello che si meritano; la sofferenzal’hanno già vissuta, anche troppo con-siderando la loro tenera età.Li salutiamo con la grande speranzanel cuore che magari un giorno lenostre strade si incroceranno dinuovo.Grazie a tutti voi cari amici lettoriper averci seguito e per il supporto,il calore e l´affetto che ci avete tra-smesso anche a tanti tanti km didistanza.

Pamela insieme ad una bambina accolta al Centro ASSANT, sostenuto da “aiutare i bambini”.

Auguriamo a tuttiloro che la vita possa riservare

loro solo il meglio, perché è quello che si meritano

“”

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Fatti e Parole

25 novembre. Napoli: Tavola Rotonda sui servizi per l’infanziaAlberto Barenghi, Responsabile Progetti Italia di “aiutare i bambi-ni”, è intervenuto alla Tavola Rotonda sulle modalità di attivazio-ne di pratiche virtuose nella progettazione e nell’attuazione dipolitiche di Child Care, patrocinata dal Comune di Napoli. L’inizia-tiva, promossa da Università degli Studi di Napoli Federico II, Uni-versità degli Studi del Sannio e Cooperativa sociale E.T.I.C.A., havoluto sottolineare l’importanza dei Nidi d’infanzia: la base per uninvestimento che offre alla società benefici economici e sociali.Investire sull’educazione dei bambini, anche durante le gravi crisieconomiche, è fondamentale, poiché sarà compito dei più piccolisostenere il futuro del nostro Paese. Proprio in questa prospettivasi muove anche “aiutare i bambini”, con la sua campagna “Un asilonido per ogni bambino”.

16 novembre. Abbiategrasso (MI): spettacolo benefico di Max PisuAria di Zelig e Rotary Abbiategrasso hanno presentato “Max Pisuand friends”, spettacolo comico a favore della campagna “Un asilonido per ogni bambino”. Grazie a Max Pisu, caro amico di “aiutarei bambini”, che ha anche recentemente visitato il centro di acco-glienza “Sogno di bimbi” a Milano.

5-6 novembre. Milano: “I giorni del volontariato”A conclusione del 2011, Anno Europeo del Volontariato e per lapromozione della cittadinanza attiva, AIM - Associazione Interes-si Metropolitani e Ciessevi - Centro Servizi per il VolontariatoMilano con “La Città del Bene - Corriere della Sera” hanno invita-to le associazioni milanesi ad incontrare il pubblico insingoli stand informativi e attraverso dibattiti, incontri, filmati,musiche. Il Palazzo delle Stelline di Milano si è animato di solida-rietà grazie alla presenza di tante associazioni, tra le quali nonpoteva mancare “aiutare i bambini”.

5 novembre. Milano: compleanno solidaleGianpiero Tanzi, storico volontario di“aiutare i bambini”, ha deciso di dedicareil suo compleanno ai bambini in attesa diun’operazione al cuore. Grazie a tutticoloro che hanno festeggiato con Gian-piero al locale Lotvs di Milano, con-tribuendo a sostenere la campagna“Cuore di Bimbi”!

1 novembre. Amorosso: il vino chefa bene al cuore In collaborazione con il vino Amo-rosso, “aiutare i bambini” ha dato ilvia all’iniziativa “Amorosso senzasolfiti e con il Cuore!” a sostegnodella campagna “Cuore di bimbi”per salvare i piccoli cardiopatici. Il50% del ricavato dalla vendita delvino Amorosso, primo vino in Italiaa zero solfiti, sarà devoluto allaFondazione. Le bottiglie di vinoAmorosso saranno in vendita alcosto di 18 euro cadauna dal 1novembre 2011 al 31 marzo 2012. Per ordinare:[email protected] o sul sito www.nataleleggero.it. Persaperne di più: www.amorosso.it.

29 ottobre. Bologna: aperitivosolidaleElisabetta Desideri ha organizzatoi festeggiamenti dei suoi 44 annirealizzando un aperitivo soli-dale in favore del progetto“Adozione a distanza dei bambinirifugiati da Haiti”, progetto cheha visitato per 2 anni consecutiviandando in Repubblica Domini-cana come volontaria della Fon-dazione. Grazie Elisabetta!

26 ottobre. Merate (LC): diventare volontari nella cooperazioneArianna Plebani, desk America Latina di “aiutare i bambini” dapoco tornata da una missione in Argentina e Brasile, ha condottocon Martina Busi, Resp.le Eventi della Fondazione, la serata daltitolo: “Diventare volontari nella cooperazione internazionale èpossibile!” presso la Libreria Cicala di Merate (LC). Grazie di cuorea tutti gli aspiranti volontari che hanno partecipato!

20 ottobre. Milano: “Asili nido. Buone prassi e ritorno sociale”Per il secondo anno consecutivo la Fondazione ha organizzatopresso la sede di Milano un seminario sugli asili nido, proposto aglioperatori di settore come momento di confronto e scambio dibuone prassi. Anche grazie alle testimonianze dei rappresentantidi alcuni asili nido e spazi gioco sostenuti da “aiutare i bambini” aCatania, Ospitaletto (BS) e Maddaloni (CE), sono emersi numerosispunti circa l’importanza della relazione dei servizi con il territo-rio d’appartenenza, la loro funzione di prevenzione e promozionedel benessere, gli strumenti che garantiscono efficacia ed effi-cienza. Il seminario è stato moderato dal Dott. Cristiano Gori,Docente di Politiche sociali dell’Università Cattolica di Milano ededitorialista de il Sole24Ore. Tra i relatori anche Giuseppe Ambro-sio, Responsabile Desk Italia di UniCredit Foundation, chequest’anno attraverso il Bando “Sette asili nido per sette regioni”ha selezionato insieme ad “aiutare i bambini” nuovi servizi dasostenere su tutto il territorio nazionale.

20 ottobre. Cisterna di Latina (LT): pizza solidale per “Cuore di bimbi”Il ristorante L’Angolo di Napoli ha ospitato una serata all’insegnadella solidarietà! I fondi raccolti con la pizzata solidale, pari a 250

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euro, sono stati devoluti a favore della campagna “Cuore di bimbi”.Grazie a Marco Bertaggia, organizzatore dell’evento, e a tutti coloro che hanno dedicato la cena ai bambini in difficoltà!

16 ottobre. Monza: presentazione del libro “Raggio di lago”Presso la Libreria La Feltrinelli Monza, “The Xplorers ToastmastersClub” di Milano ha presentato il libro “Raggio di lago”, una rac-colta di poesie scritte da Niccolò Parmigiani, copywriter e creati-vo. Il libro è stato curato da Filippo Meani per Début du siècle. Lavendita dei libri sostiene la campagna “Diventare grandi” perinterventi di contrasto all’abbandono scolastico in tutta Italia.Grazie a tutti i lettori che hanno acquistato il libro!

12 ottobre. Milano: Career Day CattolicaIl Career Day Cattolica, occasione unica per studenti universitari diincontrare i manager aziendali e presentare personalmente la pro-pria candidatura, quest’anno ha dato spazio anche alle organizza-zioni non profit: “aiutare i bambini” era presente con uno standper presentare le sue offerte formative per stagisti universitari.Grazie a tutti gli studenti che sono venuti a trovarci!

9 ottobre. Padova: mostra fotografica “Occhi di luce”“aiutare i bambini” ha presentato la mostra fotografica “Occhi diluce” presso l’Ermitage Bel Air Hotel, partner della Fondazione perquesta manifestazione. Inoltre alcuni membri dello staff dellaFondazione e il Professor Marianeschi, cardiochirurgo e preziosovolontario che ha realizzato importanti missioni all’estero nell’am-bito di “Cuore di Bimbi”, hanno raccontato i progetti della Fon-dazione al pubblico presente. Grazie a tutti coloro che hanno par-tecipato!

19 settembre. Milano: festa di Via Raffaello Sanzio La Fondazione, in collaborazione con La Salumeria del Vino, hapartecipato alla Festa di Via Raffaello Sanzio, a Milano. Un’interagiornata di divertimento per bambini ed adulti, con i palloncinicolorati da modellare e il trucca-bimbo per i più piccoli che hannoattirato tante famiglie al banchetto di “aiutare i bambini”. I fondiraccolti sono stati devoluti a favore del progetto “Sostegno a CasaNazareth e Casa Betania” rivolto ai bambini del quartiere di Bridg-ton ad Oudtshoorn, in Sud Africa. Grazie a tutti coloro che hannopartecipato all’iniziativa!

Fatti e Parole

Come puoi donare: Come puoi aiutarci:1. Conto corrente postale 17252206, intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus

2. Carta di credito: telefona al n. 02 70.60.35.30 oppure online sul sitowww.aiutareibambini.it

3. Bonifico bancario:Banca Intesa Sanpaolo, IBAN: IT75 Y030 6909 4421 0000 0004 845intestato a: Fondazione “aiutare i bambini” Onlus

4. 5xmille dell’Irpef: sulla tua dichiarazione dei redditi riporta il codice fiscale13022270154di “aiutare i bambini” e firma nella casella che identifica le Onlus

• CON UNA DONAZIONE A SOSTEGNO DIUN PROGETTO

• CON L’ADOZIONE A DISTANZA• DIVENTANDO VOLONTARIO• CON UN LASCITO TESTAMENTARIO O UNA

DONAZIONE IN MEMORIA• CON LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI

Fondazione “aiutare i bambini”, Via Ronchi 17, Milano. Telefono 02 70.60.35.30, E-mail: [email protected], www.aiutareibambini.it

La PostaIo sostengo un bambino a distanzain Nepal… è un’esperienza che tisegna, talmente tanto che secondome non esistono parole per descri-verla!! È davvero emozionante pen-sare che con il nostro semplicesostegno possiamo contribuire allacrescita e alla salute di un bambinoinnocente.Martina Bellusci, Cosenza

Grazie Martina, per la testimonian-za che hai voluto lasciare sullanostra “bacheca” del social networkFacebook, comunicando a tutti iltuo entusiasmo per l’adozione adistanza sottoscritta con “aiutare ibambini”. Hai ragione, il tuo soste-gno è semplice ma può cambiare le

sorti che parevano segnate di unbambino dall’altra parte del mondo.E questo emoziona e riempie ilcuore di gioia. Quel bambino è for-tunato perché può contare sul tuoaiuto.

Goffredo Modena, Presidente

Gentile Alessia, desidero farle sapereche i miei bambini sono stati davveroentusiasti del lavoro realizzato dai lorocompagni di Lima, in Perù. Sorpresi divedere che si divertivano con gli stessigiochi; leggere parole in una linguanon conosciuta, ma a volte simile allanostra o scorgere dei termini comunianche se in inglese. Hanno apprezzatol’estro artistico dei nuovi amici, il loro

impegno nel disegnare e colorare.Insomma è stata per loro e per noiinsegnanti un’esperienza positiva espero, sempre che i tagli pubblici cipermettano di avere dei momenti dilaboratorio, di continuare anche l’an-no prossimo. Un grazie di cuore.Flavia Fattori, 1° Circolo di Limbiate(MI)

Grazie prof.ssa Fattori, anche noi ciauguriamo che possiate continuaread offrire ai bambini della vostraclasse questa preziosa occasione dicrescere insieme a compagni cosìlontani, ma in fondo così simili.

Alessia Gilardo, Resp.le Progetto Scuole

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