Airplanes 8/2011 AeCI

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Roma Circo Massimo 2/3/4 - 09 - 2011 Speciale 100 anni AeCI 100 ANNI DI PASSIONE PER IL VOLO

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Airplanes 8/2011 edizione speciale per i 100 anni dell'Aeroclub d'Italia

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Roma Circo Massimo

2/3/4 - 09 - 2011

Speciale 100 anni AeCI

100 ANNI DDII PPAASSSSIIOONNEE PPEERR IL VOLO

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AERO CLUB D’ITALIA: 100 ANNI DI PASSIONE PER IL VOLO 1

Sono molto felice ed onorato dipoter celebrare, in qualita` diCommissario Straordinario, i cen-

to anni dell�AeroClub d�Italia, l�enteche ha, fin dalla sua fondazione nel 1911,raccolto e rappresentato tutti coloro chesi avvicinano al mondo del Volo per pas-sione e spirito sportivo. Sento ancor piu`questi sentimenti di soddisfazione e or-goglio per avere guidato per i trascorsi 5 anni lAeCI in qua-lita` di presidente eletto e quindi rappresentante di tutti co-loro che in Italia amano il Volo in tutte le sue forme.Cento anni sono un traguardo ragguardevole anche per unaistituzione, soprattutto se si riflette sui cambiamenti epo-cali che negli ultimi cento anni si sono verificati nell�avia-zione, nel mondo, in Italia. L�AeCI ha traversato i drammi di due guerre mondiali, glistravolgimenti politici di vent�anni di dittatura, la nascitadella Repubblica Italiana, lo svilupparsi delle istituzionidemocratiche, mentre la tecnica aeronautica evolveva avelocita` inimmaginabili e portava alla realizzazione dimezzi per il volo, dai velivoli, agli attrezzi per esercitare glialtri sport aeronautici, di cui era quasi impossibile prevede-re capacita` e limiti. Mezzi che oggi offrono agli appassiona-ti la possibilita` di godere del Volo in ogni forma e in manie-ra sicura ed affidabile. La stessa societa` ha subito in questi cento anni mutamentiradicali anche grazie alle caratteristiche del mezzo aereoche ha reso accessibili, veloci e sicuri viaggi e spostamentiuna volta irrealizzabili. A tutte queste trasformazioni lAeroclub d�Italia non hasolo assistito, ma ha partecipato in maniera attiva prepa-rando al volo sportivo decine di migliaia di persone, sup-portando e sostenendo coloro che si avvicinavano al volocosicche´ le differenti possibilita` finanziarie o la posizionesul territorio non fossero un freno per chi nutriva una pas-sione e aveva delle capacita` tecniche innate. Solo questesintetiche riflessioni storiche sarebbero sufficienti a dareun�idea del valore dell�Aeroclub d�Italia, della sua valenzaculturale, sportiva, sociale. Ma i cenni storici citati sono solo una minima parte delgrande progetto che lAeCi ha portato avanti per sviluppa-re nel nostro paese la cultura aeronautica e la conoscenzadel mondo del Volo e dellaviazione. Ci sono i numeri che, nella loro rigida freddezza, fornisconoindicazioni inequivocabili sul lavoro svolto: dall80 �pur-troppo in precedenza non abbiamo dati certi� lAeCI ha dis-

tribuito ai vari Aeroclub nazionali 305tra velivoli ed elicotteri, oltre a sup-portare lattivita` di volo con stanzia-menti dedicati ai giovani piu` promet-tenti e al mantenimento delle infra-strutture. Nello stesso periodo sono stati soste-nuti tutti gli atleti italiani che tantisuccessi hanno ottenuto nelle varie

discipline aeronautiche nel mondo. Oggi lAeCI e` pronto a continuare la sua opera con uno slan-cio rinnovato dagli impegni che gia` affrontiamo ogni gior-no: quasi 11000 �undicimila!� velivoli da diporto sportivoidentificati e censiti e oltre 46300 piloti in possesso di unattestato di volo danno solo un vaga idea delle attese che cisono per unAeCI che operi con prontezza, precisione, rego-larita`. Attese che non vogliamo in nessun modo disatten-dere! Solo una vaga idea dicevo, perche´ oltre alla cifre citate, ce`limpegno di centinaia di atleti che onorano i colori dellanostra Bandiera portando in Italia titoli europei e mondia-li, ci sono le aspettative di tanti giovani che vorrebbero faredel volo, oltre alla loro passione, anche il loro lavoro, cisono centinaia di aziende di eccellenza che producono veli-voli e sistemi di bordo di grande qualita` e che possono gio-varsi dello sviluppo delle cultura aeronautica in Italia. Ce`, da ultimo, un turismo sportivo legato al volo che aspet-ta solo di essere adeguatamente propulso e avviato. Si tratta di sfide importanti non solo per chi ama il volo, maper tutto il nostro Paese alle quali lAeCI sente, anche gra-zie al supporto di tanti appassionati, di poter rispondere inmaniera concreta, lavorando con la volonta` e lumilta` di chivola e parlando la stessa lingua di coloro che fanno del Volola loro passione. A tutti auguriamo di poter vedere questo progetto realiz-zato perche´ siamo certi che chi ama il volo, potra` solo trar-ne vantaggi. Non posso chiudere questo mio indirizzo senza aver ricor-dato con commozione i tanti che alla passione per il volohanno sacrificato la vita e tutti quelli che con lAeCI colla-borano ogni giorno in tutta Italia e ai quali va la nostra piu`sentita gratitudine. Auguro a tutti di poter godere di lunghivoli emozionanti e sicuri e di atterraggi tranquilli!

Giuseppe LeoniCommissario Straordinario

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MOSTRA STATICA DI VELIVOLI • MOSTRA FOTOGRAFICA, PITTORICA E ARTISTI

INGRESSO

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CA SULLA CULTURA AERONAUTICA • SIMULATORI DI VOLO CIVILI E MILITARI

LIBERO

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Come tutte le evoluzioni dei trasporti mecca-nizzati anche il mezzo aereo ha avuto origi-ne da un fatto sportivo. Non si puo` negare in-fatti che Clement Ader e i fratelli Wright fos-

sero sportivi di razza. Contro tutte le leggi natura-li avevano ingaggiato una sfida, e dabuoni sportivi lhan-no vinta. E altret-tanto non si puo` dis-conoscere che il ra-pido progresso aero-nautico lo si deve inbuona parte allo�sport� inteso comeespressione di progres-so, come unansia di ri-cerca di sempre miglio-ri risultati.LItalia ha dato sin dalleorigini un contributo allosviluppo della nuova atti-vita` e quando la F.A.I. �Fe-derazione Aeronautica In-ternazionale� ha assuntonel 1905 la funzione di con-trollo e di coordinamentodelle conquiste che si anda-vano man mano accavallandocon ritmo crescente, molteassociazioni sportive italianeentrarono a farne parte, dandovita qualche anno piu` tardi, nelnovembre 1911, alla nascita del-lAero Club dItalia, Reale dal-lanno seguente. La sua vicenda

oggi centenaria e` la storia secolare delle attivita` aero-sportive italiane, in tutte le loro spe-cializzazioni.

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100 ANNI DELL’AERO CLL UB

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Proprio per ricordare questi eventi lAeroClub dItalia ha deciso di riunire, in un vo-lume celebrativo � IL RESPIRO DEL CIE-LO � di prossima pubblicazione, la sto-ria di questi centanni, grazie ai contri-buti elaborati da esperti del settore -Carlo Ferandini �protagonista di nu-merose competizioni italiane e stra-niere�, Gregory Alegi �giornalista e do-cente di storia presso lAccademiaAeronautica e lUniversita` LUISS�, Sil-vio Lora Lamia �ex direttore del pe-riodico Volare�, Mario Majrani�esploratore e presidente della Fe-derazione Aerostatica Italiana� �con il coordinamento di GiorgioApostolo. La prestigiosa opera �400 paginedi grande formato, con circa 600illustrazioni a colori e in bian-co/nero�, traccia una cronistoriadel volo a motore, dalle com-petizioni del passato �giri aereidItalia, circuiti aerei del Lit-torio, settimane aeree inter-nazionali� ai campionati delmondo rally degli anni No-vanta, completata con uninquadramento delle piu` re-centi attivita` di volo spor-

tivo e da diporto e con una ras-segna storica delle varie specialita` dal volo a

vela, allaeromodellismo, al volo aerostatico e al para-cadutismo; il tutto arricchito con numerose biografiedei principali protagonisti degli sport dellaria italiani.

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CL UB D’ITALIA

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“CChi scrive ha avuto una lunga militanzae solidi legami con lAe.C.I. che risalgonoagli anni 50, quando giovane inge-gnere, titolare di Partenavia partecipo`

con successo ai concorsi che allora si bandivano per nuo-vi aerei scuola ed alianti, ottenendone riconoscimenti uf-ficiali ed il diploma Tissandier. Segui`, poi, il rilascio del-la licenza di pilota sportivo ed il cimento con successoin varie competizioni per laffermazione dei propri ve-livoli, tra cui il Giro Aereo Internazionale di Sicilia e laSettimana Aerea Internazionale.Ma levento di maggior rilievo fu negli anni 70 con las-segnazione alla Partenavia di una commessa di oltre cen-to aerei scuola, il P66 C, tuttora ancora in onorato ser-vizio.LAeCI ha avuto un ruolo di grande importanza, non solo

per lattivita` di divulgazione del volo e della formazio-ne dei piloti, ma anche per lindustria italiana, in quan-to con le proprie commesse di rinnovo flotta ha gene-rato nel corso degli anni un volume di lavoro propulsi-vo per lindustria di Aviazione Generale, ed a tutto cio`che ruota attorno allattivita` delle scuole di volo. Insomma, una vero e proprio ruolo di strategica pro-mozione, che ha generato nel corso di questi anni sviluppotecnologico e numerosi posti di lavoro.E percio` con grande commozione ed orgoglio che ho vi-sto nella firma dellultimo contratto la continuita` di untradizionale rapporto, con lo sviluppo dellattivita` di volodei clubs federati esercitata ancora su aeroplani di con-cezione e produzione italiani�.

Prof. Luigi Pascale

Cento anni ddii ppaa ssione perAirplanes è lieto di poter pubblicare un breve ricordo dell’AeCi redatto dal Prof. Luigi Pascale, uno dei pionieri dell’Aviazione Generale in Italia e uno dei più prolifici progettisti aeronautici del nostro Paese

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di pa ssssiioonnee ppeerr il volo

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dei cento anni dellAeCI, ha voluto far pervenire all�Enteuna targa in bronzo, per commemorare la ricorrenza e sottolineare il ruolo propulsivo e di suppoto che l�AeCI ha avu-to nello sviluppo dell�Aviazione da Turismo e Sportiva, e delle altre specialita` aeronautiche nel nostro Paese.

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Il mondo della gente che vola ha radici lontanissi-me, da quando cioe` nel 1904 la Societa` Aeronauti-ca Italiana �S.A.I.� penso` di propagandare linteressegenerale verso una rivoluzione tecnologica che si

rivelo` negli anni a venire cardine essenziale del progressoumano. Lentusiasmo che ben presto dilago` in tutta lanazione unito alla lungimiranza dei pionieri dellepocanecessito` ben presto di una vera e propria regolamen-tazione. Nasce cosi` la F.A.I. Federazione Aeronautica In-ternazionale finalizzata alla creazione in ogni paese diuna associazione che potesse regolamentare appunto taleattivita` di volo.Con il neonato Aeroclub dItalia datato 22 novembre 1911muove i suoi primi passi anche il mondo dellAviazioneGenerale inizialmente incentrato, soprattutto per ope-ra di persone inebriate da questo mezzo di trasporto, allasua divulgazione. Erano persone animate da una fortedeterminazione certe e convinte come erano, e come iltempo ha dimostrato, della rivoluzione tecnologica cuiere destinato il mondomoderno. E fusubito Sport,lAeroclub dI-talia unifico`l�esercizio delpotere spor-tivo aeronau-tico nazionale,e la volonta` e lasmania che dila-go` tra gli animi diquei pionieri fu tale e tantache ben presto in diverse parti dItalia si realizzarono ra-duni e competizioni sportive dove i piloti potevano mi-surare le loro capacita` e le possibilita` dei mezzi che pi-lotavano, sportivamente tesi al superamento di sestessi. Gli anni seguenti sono densi di prodezze acroba-tiche, di record mondiali di velocita`, di altezza, di distanza,nasce e si consolida la coppa Coppa Schneider una garaper idrovolanti di pura velocita` su circuito triangolare ini-zialmente di 280 e poi di 350 Km. Contemporaneamen-te a questo scenario il palermitano Vincenzo Florio for-midabile precursore dello sport aviatorio in occasionedei festeggiamenti per il cinquantenario dell�unita` d�Italia,promosse il primo meeting aereo della Sicilia, svoltosi aMondello nel maggio del 1910 che si trasformera` nel piu`famoso Giro Aereo Internazionale di Sicilia giunto allasua 62� edizione. Seppur elitaria negli anni della prima formazione, l�a-viazione agonistica si affermata rapidamente fino a di-venire espressione di una sportivita` pura, consolidata-

si ulteriormente con la fondazione in tutta Italia degliAeroclub locali che parallelamente alla divulgazione del-le attivita` connesse con le finalita` statutarie dellAero-club dItalia non trascura e, anzi in alcuni casi privile-gia, laspetto agonistico. Ancora qui la fa da padrone ilGiro di Sicilia, esso nasce blasonato fin dalla prima edi-zione e si afferma come la piu` importante gara europeadi aviazione. Tutti vogliono vincere il Giro di Sicilia e conloro anche lindustria aeronautica; ben tre aeroplani fu-rono progettati e realizzati con specifiche atte alla com-petizione siciliana. Due di essi, il Rondone e il Falco, sonoopera di uno dei migliori progettisti di aerei di aviazionegenerale, lingegnere Stelio Frati, purtroppo recente-mente scomparso. Anche l�autorevole Edouard Joly hadisegnato un velivolo specifico per il Giro, il �Jodel Si-cile�, altro vincitore della gara siciliana gia` alla prima par-tecipazione. Non da meno sono i fratelli Pascale che conla loro Partenavia oggi Tecnam costituiscono una vali-da realta` dellindustria aeronautica italiana, di cui si av-

valgono molti degli Aeroclub per la formazione deipropri allievi piloti.

Oggi il set-tore pur-

troppo vivela crisi che ha

destabilizzatotutti i campi

dell economianazionale tutta-

via lAeroclub dI-talia pur con tanti

sacrifici porta avanti, per il tramite degli Aeroclub fe-derati, il proprio programma di divulgazione di tutte leforme di volo, le scuole di pilotaggio sono una realta` ra-dicata in tutte le citta` italiane e costituiscono lauten-tica espressione sia di chi, per dirla come Richard Bach�……mi scelgo il piu` bellangolo di cielo mi fondo nel-laria finche` sono soltanto unanima su un raggio di sole�,sia di chi, si approccia a questo meraviglioso mondo ma-gari sulla scia di aneddoti del volo, fa esperienza in unavita associativa quasi da college respira unaria nuovae lontana dalle traversie quotidiane e finisce col met-tere le ali e fare di questa passione una professione.Oggi nellAeroclub della propria citta` il giovane puo` tro-vare tutto cio` che occorre per concretizzare la piu` fol-gorante delle aspirazioni delluomo �sollevarsi da terrae volare leggero come laria� per lanciare alto e vigorosoil benaugurale �Ghereghez� degli aviatori.

Ernesto Biondo Commissione Sportiva Centrale

Le specialità aeronautiche

Volo a motore…e fu subito Sport

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L’Aeromodellismo e` una disciplina aeronauti-ca, oltre ad essere anche uno sport ricono-sciuto dal CONI. Dai modelli indoor a quel-li a razzo persegue lautorealizzazione di mac-

chine volanti ed il controllo delle loro prestazioni in unampio spettro di specializzazione: dalla pratica amatorialea quella delleccellenza sportiva e tecnologica. La mo-dellizzazione e` stata da sempre la premessa per una an-ticipata comprensione delle problematiche del volo. Cometale le applicazioni della tecnica aeromodellistica sonouno strumento per la diffusione e lapprofondimento del-la cultura aeronautica. Le innovazioni tecnologiche in-trodotte ai piu` alti livelli dellaeromodellismo spazianodalluso dei materiali piu` avanzati, allelettronica mi-niaturizzata, alla propulsione ad energia solare, al con-trollo del volo asservita alla microsensoristica. LaAeCI/FAI �Federazione Aeronautica Internazionale� hacodificato 20 categorie in cui migliaia di atleti aero-modellisti da tutto il mondo competono ogni anno indiversi eventi agonistici e dove lItalia si colloca a livellidi assoluta eccellenza. Questa disciplina si divide in di-verse categorie cosi riassunte: ➢ Modelli da Volo Libero ➢ Modelli da Volo Vincolato Circolare ➢ Modelli Radiocomandati

➢ RazziGli aeromodelli sono rea-lizzati lutilizzo di mate-riali nobili e di nuovagenerazione, vengonopilotati tramite sistemielettronici miniaturizza-ti, microsensoristica ealtro. Fatta eccezioneper gli alianti si utilizza-no diversi tipi di propul-sione:➢ Elastico➢ Motori a scoppio ➢ Motori elettrici ➢ Energia Solare➢ Turbine➢ RazziI modelli possono essere Scuola, Alianti, Acrobatici, Jet,Riproduzioni, Elicotteri, etc, lunico limite e` la capaci-ta` di sviluppare e di realizzare

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Riproduzione autocostruita FIAT G91categoria riproduzione jet

Modello acrobatico riprodu-zione Extra 300 L

Riproduzione elicottero NH500 Modello acrobatico volo vincolato circolare

Le specialità aeronautiche

AAeerroommooddeell ll iissmmoo

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AERO CLUB D’ITALIA: 100 ANNI DI PASSIONE PER IL VOLO

Èun volo sicuro, alla portata di tutti coloro chevogliono davvero sperimentare lessenza del volodi una volta. E` un volo libero, si sa dove si par-te ma non si sa dove si arriva. Bisogna avere

fiducia nella na-tura e nel ventoche ci culla e ciaccompagna du-rante la nostraavventura. Il pi-lota, in ogniistante puo` de-cidere di inter-rompere il volo edi atterrare dovesia possibile far-lo.E un volo lento,tranquillo, a con-tatto con la na-tura e soprat-tutto, a volte, sivola quasi a sfio-rare gli alberi,permettendo acoloro che sono a bordo del cesto, di vedere il mondo dauna prospettiva completamente nuova ed inusuale,

lalto di una foresta. I voli si svolgono solitamente la mat-tina allalba e il pomeriggio tardi, quando il sole ha ri-dotto il suo calore e gli effetti termici del riscaldamen-to del suolo si riducono al minimo. Il numero delle per-

sone che posso-no volare, di-pende dalle di-mensioni dellin-volucro dellamongolfiera. Esi-stono mongol-fiere da 2-3 per-sone cosi` comemongolfiere da15-30 passegge-ri. Il peggior nemi-co della mongol-fiera e` il vento.Una leggerabrezza e` fonda-mentale per per-mettere allamongolfiera dieffettuare il suo

volo ma venti maggiori possono impedire se non arre-care pericolo al volo stesso.

LL ee ss pp ee cc ii aa ll ii tt àà aa ee rroo nn aa uu tt ii cc hh ee

VVoolloo AAeerroossttaatt iiccoo

Il volo in mongolfiera, da sempre, affascina

grandi e piccini

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Il volo ultraleggero e`spesso definito comeULM, dal francese Ul-tra-Le´ger Motorise´,

in Italia, questa categoriadi velivoli e` compresa nel-la classificazione del VDS�Volo da Diporto o Spor-tivo�, e` un aeromobile,destinato esclusivamenteal volo da diporto.Breve storia: Dopo unabreve stagione, ai primi anni �70, dove si sono visti in volodegli �ibridi�, con ala da deltaplano e piani di coda su car-relli triciclo � i Leonardini - inizia la sperimentazione,sul finire di quegli anni, con l�applicazione di piccoli mo-tori sui deltaplani da volo libero. Questo al fine di po-ter decollare, a piedi, senza dover raggiungere un pen-dio montano. Da li`, il passo verso motorizzazioni piu` po-tenti fu breve. Motori piu` potenti e piu` pesanti richie-dono l�uso di un carrello, non possono piu` essere soste-nuti dal pilota, ed ecco i primi trike. Siamo gia` all�iniziodegli anni �80.

A questi seguono dei mi-niaerei con comandi ae-rodinamici, ma solo suidue assi � beccheggio erollio � costruiti semprecon il principio dei tubi etela, come i deltaplani. Qualche costruttore iniziaa rivestire le strutture conmateriali compositi, ed adattrezzarli con comanditradizionale sui tre assi:

nascevano gli ULM o apparecchi ultraleggeri motoriz-zati. L�evoluzione fu rapida, il mercato mondiale era sem-pre piu` interessato a questi. In Italia una legge illumi-nata, nel 1985, ne regolamenta l�uso, facendo uscire dallimbo i praticanti, assegnando all�AeCI la gestione del set-toreUna evoluzione tecnica rapida e costante ci porta ai gior-ni nostri, con apparecchi che poco hanno da invidiare ai�fratelli maggiori� dell�Aviazione Generale, e che con-sentono a migliaia di appassionati di realizzare l�anticosogno delluomo.

Le specialità aeronautiche

Volo Ultraleggero

VDS

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Adescrivere il volo libero, deltaplano e para-pendio, ovviamente, rigorosamente senza mo-tore, e` un semplice esercizio di ricerca sui varisiti che internet, ai giorni nostri, offre per ave-

re la conoscenza di ogni cosa in ogni luogo.Lascio quindi a chi vuole approfondimenti la fredda ri-cerca con un motore qualsiasi, digitando hang gliding oparagliding si puo` avere di tutto e di piu`! Altro discorso e` come descrivere le impressioni che si pro-vano con questo tipo di volo.A riguardo si potrebbero scriver fiumi di parole che si dis-solverebbero nellaria senza lasciare traccia e non ren-derebbero minimamente giustizia alla bellezza del vololibero.Innanzi tutto cosa non e` il volo libero, non e` avventu-ra, sprezzo del pericolo o avere un coraggio da super eroe,no niente di tutto cio`: e` serieta`, studio, precisione, au-tocontrollo e metodicita`. Incredibile! Eppure i nostri mass media citano solo la nostra attivi-ta` sportiva in occasione di eventi negativi dipingendo unodegli sport piu` puri come praticato da emeriti pazzi vo-lanti fuori di testa.Quando sono avvicinato per avere informazioni sul vololibero, una volta mi perdevo in lunghe e dettagliate de-scrizioni in cui esponevo le sensazioni ed il piacere che

infonde il volo siaai neofiti che aivecchi piloti, sen-sazioni uniche ,sempre diversecon una altissimacomponente dipiacere allo statopuro, coniugatacon una fortissimacomponente di re-sponsabilita` e diautodetermina-zione, ora non piu`, dopo una brevedescrizione tecnica un semplice invito: vieni a volare inbiposto e tutto ti sara` spiegato nel migliore dei modi intotale sicurezza.Unico problema, dopo un volo ne vorrai fare un altro senon addirittura decidi di entrare come allievo nel nostromondo.Le sensazioni sono quelle che prova un gabbiano o unodei tanti rapaci che solitamente giocano nellaria con noi,e non me ne vogliano gli etologi, sensazioni di puro pia-cere, si perche´ gli uccelli che ovviamente amano il volo,volano per cacciare, per difendere il loro territorio masoprattutto perche´ si divertono, e cosi anche noi umilipiloti di parapendio e deltaplano.Pero` esiste nel volo libero un rebus inspiegabile, e` que-sta lultima specialita` aeronautica che luomo ha cono-sciuto, quando stando alla mitologia poteva essere la pri-ma e sempre inspiegabilmente la migliore descrizione del-le sensazioni e del volo libero viene data da un signore,certamente non pilota, tal Alighieri Dante, che pur sen-za aver mai volato, nel canto XVII dellInferno descriveil suo volo con lamico Virgilio a cavalcioni di Gerione,animale alato, utilizzando parole e infondendo sensazioniche sol un pilota potrebbe fare!Che dire, come minimo al Sig. Alighieri si dovrebbe con-ferire dufficio lattestato di pilota con abilitazione al bi-posto.

Pietro Bacchi

Le specialità aeronautiche

Volo Libero

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Il Volo a Vela e` uno sport alla portata di tutti ed e`particolarmente adatto ai giovani per il suo valoreeducativo e aggregativo. Il percorso formativodura in genere sei mesi, chi poi lo desidera puo` de-

dicarsi anche allagonismo. La spesa iniziale abbastan-za e` contenuta, paragonabile a una stagione sciistica.Laliante non dispone di un motore e per volare usa leforze della natura: vento e correnti calde ascensiona-li. Laria sembra impalpabile, ma pesa 1.300 grammi almetro cubo. Lapiu` piccola ter-mica ha unamassa di oltremille tonnellatee sale piu` velo-cemente di unpotente ascen-sore sollevandotranquillamentetutti gli alianti egli uccelli che vientrano.Il Volo a Velaagonistico e` ge-stito dalla Com-missione di Spe-cialita` dellAero-club dItalia, sot-to il controllodella Commis-sione Internazionale di Volo a Vela �IGC�. Sebbene il nu-mero di piloti non sia molto alto, la Nazionale Azzur-ra di Volo a Vela e` tra le piu` forti del mondo e in asso-

luto la migliore per il volo in montagna. Negli anni 2000,la Commissione Internazionale di Volo a Vela ha crea-to un nuovo tipo di gara con lo scopo di rendere que-sto sport piu` comprensibile per il grande pubblico, sem-plificando al massimo le regole e adottando un sistemadi assegnazione del punteggio simile a quello della F1.Il numero massimo di partecipanti e` limitato a 20 e sonousati alianti dello stesso tipo. Una volta in aria, tutti ipiloti partono assieme e vince il primo che taglia il tra-

guardo di arrivo,dopo aver com-pletato il percor-so assegnato. In Italia ci sonodiversi aeroportidove e` possibileconseguire la li-cenza di Volo aVela e praticarequesto bellissimosport, anche a li-vello agonistico.Alcuni club van-tano una lungatradizione, comeper esempio lAe-roclub AdeleOrsi, in provin-cia di Varese, chequestanno ha ce-

lebrato il cinquantesimo della sua fondazione, o lae-roporto di Rieti, considerato tra i cinque migliori siti vo-lovelistici del mondo.

Le specialità aeronautiche

Volo a vela

La magia del volo silenzioso

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L’acrobazia aerea a motore rappresenta oggi,nelle sue varie forme, la massima espressio-ne del volo. Essa trae le sue origini dal volomilitare e dalle esigenze di combattimento,

difatti i primi a compiere manovre cosiddette acroba-tiche furono i piloti impegnati nei combattimenti aereidell�inizio secolo. Praticamente, l�esecuzione di mano-vre inusuali permetteva all�attaccante di portarsi in po-sizione favorevole, cioe` in coda, rispetto all�avversarioper poterlo poi abbattere. Col passare degli anni e con gli enormi progressi delletecnologie gli aerei sono molto cambiati e con loro an-che il modo di utilizzarli. L�evoluzione avvenuta in unperiodo di tempo re-lativamente limitatoe` stato a dir pocoimpressionante; ba-sti pensare che neglianni venti gli aereida combattimentoerano costruiti in le-gno e ricoperti ditela, quindi estre-mamente fragili,montavano motorirudimentali e rag-giungevano veloci-ta` massime difficil-mente vicine ai200km/h.Gia` durante la se-conda guerra mon-diale i mezzi eranoprettamente metal-lici, avevano instal-lati propulsori all�avanguardia e le velocita` raggiunte era-no superiori ai 600km/h. Queste nuove caratteristichepermisero ai piloti di affinare le tecniche di pilotaggioe le manovre acrobatiche divennero oggetto di svilup-po e addestramento da parte di tutti i piloti. Cessate leostilita` ci fu una grande quantita` di piloti che traman-darono le loro esperienze e la loro preparazione in cam-po civile. Nacquero cosi` scuole di volo civili dove l�a-crobazia era argomento di studio, di culto e di passio-ne e dove essa venne sviluppata in diversi modi.Prima di tutto ci furono i primi air show, cioe` eventi doveil volo in tutte le sue forme ed, in particolar modo conl�acrobazia, con la sua carica di spettacolarita`, la facevada padrona e richiamava grosse quantita` di pubblico.Nel frattempo l�acrobazia aerea divenne anche uno sporta tutti gli effetti grazie al supporto e alla supervisione

della FAI �Federation Aeronautique Internazionale� cioe`l�ente non governativo e senza scopo di lucro, fondatoil 12 ottobre 1905, che ottempera ancora oggi al com-pito di promuovere le attivita` aeronautiche in tutto ilmondo.Dal 1960 in poi con cadenza biennale si svolge il Cam-pionato Mondiale di Acrobazia Aerea che ogni anno vie-ne organizzato in un paese diverso dove i partecipantivolano i loro programmi acrobatici di fronte a una giu-ria internazionale che, attribuendo appunto dei punteggidi valutazione, decreta il vincitore del titolo di Campionedel Mondo. Questo avviene anche in ogni singolo pae-se del mondo dove il locale Aeroclub centrale promuo-

ve lo sport e le com-petizioni aeronauti-che dando cosi` lapossibilita` di elegge-re il Campione Na-zionale di acrobaziaaerea. A sua volta lecompetizioni sonosuddivise in quattrocategorie, la Sport-men, l�Intermedia,l�Avanzata e l�Illimi-tata in base alla dif-ficolta` dei programmiche i piloti vengonochiamati a volare inbase anche alle pre-stazioni degli aereiche utilizzano. I pro-grammi che i pilotivolano sono dise-gnati in base ad un

catalogo di figure, che prende il nome dal suo ideato-re, Jose Luis Aresti �1919-2003� grande pilota acrobaticodel passato che nel 1961 ideo` tale catalogo utilizzandoun metodo crittograficoTali programmi sono paragonabili agli spartiti dei mu-sicisti: praticamente il pilota acrobatico pone il disegnodel programma davanti a se, sul cruscotto del velivoloe poi esegue la sequenza, esattamente come un musi-cista quando suona con davanti a se una partitura.Oggi, praticamente tutte le nazioni hanno una SquadraNazionale di Acrobazia ed esistono fabbriche che co-struiscono aerei concepiti solo ed esclusivamente per lecompetizioni acrobatiche i quali hanno raggiunto livellidi sicurezza e performances che hanno dell�incredibile.

Rodolfo Natale

Le specialità aeronautiche

Acrobazia a motore…inno al volo

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AERO CLUB D’ITALIA: 100 ANNI DI PASSIONE PER IL VOLO 15

Con il termine paracadutismo si intende l�at-tivita`, sportiva o militare, di saltare nel vuo-to da quote ragguardevoli, solitamente da unaereo o un elicottero, utilizzando poi un

paracadute come strumento per rallentare la caduta econsentire un atterraggio sicuro. Impiegato inizial-mente in ambiti esclusivamente militari per il lancio del-le truppe in zone non adatte all�atterraggio di velivoli,il paracadutismo si e` poi diffuso ampiamente come pra-tica sportiva in seguito all�introduzione del paracadutea profilo alare che, oltre a migliorare drasticamente legaranzie di sicurezza, ne ha esaltato le doti di mano-vrabilita`. Nella pratica sportiva del paracadutismo �in in-glese skydiving� si e` soliti saltare da una quota di 4300metri circa per poi aprire il paracadute normalmente aduna quota consigliata di 900-800 metri, o 1500 metri peri lanci di addestramento ed i lanci in tandem, dopo unacaduta libera di circa un minuto. La quota minima di aper-tura del paracadute e` fissata in 750 metri. In ambito ago-nistico si distinguono diverse specialita`:1. Stile. E` la prima vera disciplina sportiva del paraca-

dutismo moderno ed e` prettamente individuale.Consiste in un lancio da una quota di 2200 metri cona disposizione circa una trentina di secondi di cadu-ta libera.

2. Precisione in atterraggio. I lanci avvengono da circa1000 metri. L�obiettivo e` centrare in atterraggio conil tallone un bersaglio.

3. Combinata, ovvero la combinata delle due precedentidiscipline.

4. Paraski, nata dalla necessita` di sviluppare il soccor-so alpino. Consiste nella combinata di una gara di scidi slalom gigante, ed una gara di precisione in atter-

raggio in montagna. 5. Formazioni in Caduta Libera. Squadre composte da

due o piu` paracadutisti compongono durante la ca-duta libera piu` figure prefissate.

6. Canopy Relative Work. Squadre di due o piu` paraca-dutisti s�impegnano dopo brevissima caduta �1 secondoo poco piu`� nel costituire formazioni a paracaduteaperto, con prese di mani e piedi sulla velatura e sul-le bretelle.

7. Free Style. In questa disciplina i paracadutisti, durantela caduta libera, si esibiscono in figure a corpo libe-ro che ricordano esercizi di danza o ginnastica arti-stica.

8. Skysurf. Disciplina resa celebre da Patrick de Gayar-don, lo skysurf consiste nell�affrontare la caduta li-bera con una versione ridotta della tavola da snow-board agganciata stabilmente ai piedi. 9. Speedskydiving. E` la pratica estrema del paracadutismo divelocita`, dove l�atleta, con un lancio da quota ordi-naria �4500 metri� o superiore, si pone in posizioneverticale a testa in giu` per raggiungere la massima ve-locita` possibile �superiore ai 350 km/h�.

10.Freefly. Nasce nel 1996, e diventa l�evoluzione del volotridimensionale. le squadre sono composte da due ele-menti piu` il tecnico video, e volano insieme creandocoreografie.

11. Vertical Relative Work. E una disciplina piuttosto gio-vane che consiste nel costruire formazioni in cadu-ta libera.

12. Swoop. Pratica di recente nascita, consiste nel toccarecon un piede il filo dell�acqua di una apposita pisci-na profonda un metro, per la maggior distanza pos-sibile.

Le specialità aeronautiche

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Cose` il CAP ? Questa e` la prima domanda che bal-za nella mente della quasi totalita` degli interlo-cutori che abbiano loccasione dimbattersi in uncampo daviazione e sentano parlare di aeroplani

auto-costruiti. Aeroplani auto-costruiti? Ma si puo` costruirein proprio un aeroplano? Il CAP, acronimo di Club AviazionePopolare, associazione fondata dai Costruttori di aeroplaniad uso proprio e per proprio diletto e senza fini eroici. As-sociazione che ormai gode di una anzianita` di oltre 35 anniformata da circa 300 soci e dotata di circa 150 velivoli di co-struzione propria. Sembriamo molti? Macche´, nei paesi in-dustrializzati i numeri sono di ben altro peso! Si parla di mi-gliaia di aeroplani e non di una o due centinaia anche in pae-si con popolazione paragonabile alla nostra. Ed allora? Ci ri-siamo e` leffetto della concezione eroica del volo, che per-mea perfino le nostre autorita`, ed una scarsa propensionedi noi Italiani ad associarci, a vivere le associazioni, a fare grup-po. Ovvia le Autorita`! Siamo alle solite, invece di favorirele attivita` dei cittadini le ostacolano vivendole come seccaturecome atti contro il loro auto-riferimento perche´ lautorita`esiste per sua virtu` di essere stato e non in quanto soddi-sfacimento ordinato di una necessita` del cittadino.Ed eccoci al punto! Lautorita` sino ad oggi, dal 1973 circa, haseguito lattivita` dellassociazione fra alti e bassi inizialmentepermettendo la costruzione con lemanazione di una Circolare,la NAV 15; che prevede che essa possa essere eseguita sot-to la stretta sorveglianza costruttiva di un suo funzionarioche alla fine proporra` lemissione di un documento di navi-gabilita` che attesta la ragionevole bonta` della costruzionestessa. Senza questo documento il velivolo non puo` essereautorizzato a volare nei cieli italiani e neppure in quelli este-ri. Nel recente passato tut-tavia, cioe` da circa sette anni,limpegno della Autorita`, lE-NAC, in questo settore e` an-dato scemando aumentandoprogressivamente la ten-denza a scoraggiare la intra-presa di questa attivita` da par-te degli appassionati tantoche lAssociazione, trasfor-matasi nel frattempo in Fe-derazione CAP, ha apertouna trattativa con essa perpercorrere una nuova strada,quella gia` da altri stati intra-

presa; essere riconosciuta idonea a svolgere lattivita` di sor-veglianza per suo conto. La trattativa dopo non poche tra-versie, si e` di recente conclusa positivamente ed oggi con or-goglio la Federazione CAP si prepara a presentare la primadomanda di costruzione che si sviluppera` sotto la sua sor-veglianza e si concludera`, al termine della costruzione, conla proposta del rilascio del documento di navigabilita` ne-cessario perche´ il velivolo possa essere autorizzato a vola-re. La Federazione e` a sua volta federata allAero Club dI-talia, essendo riconosciuta come associazione sportiva, e cometale organizza attivita` di incontro anche internazionale fracostruttori di aeromobili per effettuare una gara di regola-rita`, la �Efficiecy Race� ed una di premiazione per gli aero-mobili meglio costruiti, i �Premi Rotondi e Caproni�, nellarcodellanno; Per il 2009 partecipera` alle gara Mondiale Tori-no 2009 nel settore della Costruzione amatoriale.La Federazione CAP, presente in Internet al sito www.fe-dearazionecap.it, e` formata da sei associazioni sparse sul ter-ritorio nazionale a cui possono iscriversi tutti gli appassio-nati di aviazione in generale ed in particolare chi intendadare inizio alla costruzione di un velivolo. Ogni associazionese contattata e` in grado di fornire tutte le informazioni uti-li e dare i giusti consigli per svolgere le formalita` discrizionenonche´ lassistenza necessaria una volta divenuti soci. Co-struire il proprio aeroplano e` unattivita` ricreativa di altasoddisfazione, di autodisciplina di accrescimento cultura-le. Richiede e` vero impegno e perseveranza ma librarsi incielo sul velivolo costruito con le proprie mani, sentirlo ri-spondere ai propri comandi docile e sicuro e` una sensazio-ne unica che ripaga di mille volte ogni fatica riversata. Lae-roplano non e` piu` un corpo estraneo, e` il tuo corpo che ha

messo le ali, senti che ti ap-partiene sei tu stesso, sei Tu.Allora cose` il CAP ? E las-sociazione che ha permessodi costruire il proprio mez-zo volante, e` lassociazioneche ti puo` aiutare a co-struirlo,e` lassociazione cheti puo` assistere nella suacostruzione, e` lassociazioneche puo` farti ottenere il do-cumento per poterlo volare.Allora e` Tutto? La rispostapotrai averla quando inizie-rai le tue prove di volo!

CAP ITALIA CLUB AVIAZIONE POPOLARE

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L’associazione Sportiva �BaroniRotti� opera per diffondere, an-che attraverso il volo, una diversacultura della disabilita, non piu` pie-

tistica e basata sull�esclusione ma di completaintegrazione sociale. Occasioni per mostrare coni fatti che il volo e` davvero un�attivita` per tutti, fa beneal corpo e alla mente e aiuta ad abbattere le barriere, so-prattutto quelle mentali, e` partecipando a molte manifestazioniaeree che si svolgono ogni anno in Italia. La nostra attivita`in questi anni si e` concentrata su dimostrazioni di volo pres-so aviosuperfici nelle quali abbiamo organizzato incontri conassociazioni di disabili, facendo in modo da far vedere e pro-vare direttamente la bellezza di praticare unattivita` sporti-va considerata il simbolo di liberta`.La nostra sede e` presso il Centro Volo Serristori, in provinciadi Arezzo e i nostri piloti provengono da tutta Italia, dalla Si-cilia alla Lombardia. Abbiamo iniziato quasi come pirati do-vendo superare molti ostacoli, tra cui lo scetticismo di tan-ti, e dovendo dimostrare che non ci sono limiti alle potenzialita`di una persona disabile. Nel resto d�Europa associazioni similiesistono da piu` di 30 anni e la differenza con lItalia e` palpa-bile. In origine il promotore di questa iniziativa in Italia e` sta-to Luciano Giannini, Vulcanologo e Istruttore di Volo, con unagrande passione per il volo.La sua idea e` nata da un episodio da lui vissuto alcuni annifa, quando portando in un volo turistico un ragazzo disabi-le, alla fine piangendo gli disse che quella bellissima sensazionel�avrebbe potuta rivivere solo come passeggero e mai comepilota. Cio` tocco` profondamente la sensibilita` di Luciano chepropose a dei suoi amici piloti e non, di provare a modifica-re un aereo secondo le necessita` principali di chi non camminao ha un parziale uso delle braccia, ottenendo cosi` una modi-fica non permanente per cui lo stesso aereo puo` essere uti-lizzato da piloti normodotati e disabili.In seguito furono interpellati i soci dell�ASSOCIAZIONEPARAPLEGICI ARETINI mettendo a conoscenza di quello chesi era intenzionati fare e se a loro interessava.Alcuni soci furono entusiasti e impazienti di provare e con unabuona dose di incoscienza da semplice curiosita` per alcuni di-vento` una vera e propria passione per il volo. Tre di noi, conuna crescente passione, sono andati avanti e il 16 Settembre1994 e` stato eseguito il primo volo da solista da un allievo pi-lota disabile in Italia, con infinita gioia e soddisfazione. Comeprefissato abbiamo cercato di rendere possibile pilotare unaereo a diverse persone disabili con esigenze completamen-

te diverse apportando modifiche e adatta-menti diversi secondo le difficolta` e consentiredi pilotare qualsiasi aereo in piena sicurezza.

Con molta soddisfazione il 2 Dicembre 1995vennero sostenuti gli esami da Franco,Riccardo,

Rossano e Filippo e brillantemente superati qua-lificandosi piloti a tutti gli effetti. Un ente morale con

sede Castiglion Fiorentino, ente �SERRISTORI�, mise a dis-posizione un appezzamento di terreno dove vi fu allestita la-viosuperfice diventata la sede della prima Scuola di Volo perDisabili in ITALIA. Il �CENTRO DI VOLO SERRISTORI�, diventatain questi anni una delle piu` importanti realta` nel settore delVolo da Diporto e Sportivo e non, dimostrando che la buo-na volonta` consente di raggiungere traguardi reputati uto-pici da molti. I �baroni rotti� sono un�associazione di piloti dis-abili che hanno deciso che in cielo ci sono un po� meno bar-riere da rompere. Abbiamo imparato a pilotare aerei, costi-tuito associazioni e oggi siamo arrivati ad avere una Fede-razione che coordina le molteplici realta` di volo per disabilidel nostro Paese. Il lavoro di questi anni a visto la nascita dialtre realta` dove viene svolta attivita` di volo anche per Dis-abili come ad esempio a Caposile vicino a Venezia per il Ve-neto, Ozzano vicino a Bologna per lEmilia Romagna, Bogliettovicino ad Asti per il Piemonte, ad Aosta per la Valle dAosta,Centro Volo Serristori vicino ad Arezzo per la Toscana, Aironedi Gela vicino a Caltanisetta per la Sicilia, Liberhando a Sigil-lo per lUmbria, e una prossima realta` e` in procinto di nascerenel Lazio, consentendo la recente di costituzione della Fe-derazione Italiana Piloti Disabili F.I.P.D. che coordina a livelloNazionale tutte le attivita` di volo per disabili.Il mostrare che non ci sono limiti nemmeno per uno sport ri-tenuto impossibile, puo` aiutare a considerare alternative va-lide e sicure a quelle attivita` che non sono piu` praticabili. Nel-la maggioranza dei casi, infatti, i disabili tendono ad auto-esclu-dersi da attivita` sportive o ricreative in quanto presumonoerroneamente che queste non siano confacenti al loro tipodi disabilita. Il nostro fine e` quello di trasferire lesperienza de-cennale acquisita dallAssociazione Baroni Rotti in merito al-lopportunita` di acquisire titoli aeronautici frutto dimpegnocorrelato allalto valore formativo, primo fra tutti il recupe-ro ed il consolidamento di unadeguata autostima che ac-compagni il disabile nel cammino di reinserimento nel tessutosociale attivo e soprattutto dallo sviluppo di uno spiccato sen-so di responsabilita` nei confronti della propria ed altrui sicurezza.In questa ottica si puo` parlare ragionevolmente, e senza re-torica, di una ulteriore vittoria della civilta` sullindifferenza.

Associazione SportivaPiloti Disabili

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Nel 2005 e` nata una nuova organizzazione che, perla prima volta in Italia, si pone come obiettivoprincipale quello di valorizzare i velivoli depo-ca e tutti gli aspetti ad essi connessi. Dopo la sua

nascita, Aerodina Club e` riuscita a federarsi allAutomotoclubStorico Italiano �lASI, la federazione delle as-sociazioni di appassionati di auto,moto, barche storiche e moto-rismo in genere� diventan-do lassociazione di rife-rimento per i velivolidepoca. Il primo ri-sultato e` statoquello di essere�ufficialmente ti-tolata� ad istrui-re le pratiche peri certificati diidentita` �omolo-gazione� e gli at-testati di datazionee storicita`. Attualmente lassocia-zione e` composta da cir-ca 50 associati tra i quali fi-gurano quasi tutti i principali pi-loti e collezionisti di velivoli storici in Ita-lia. La flotta dei soci e` composta complessivamente da circa 80velivoli appartenenti alle 6 categorie ufficialmente riconosciutedalla Federation Internationale Vehicules Anciens �Ancestres,Veterans, Vintage, Post Vintage, Classic e Modern� ed aven-ti minimo 25 anni di eta`. Lassociazione si sta progressivamente espandendo in tuttalItalia ed ha gia` organizzato 3 raduni aeronautici. AerodinaClub si e` poi federata allAero Club dItalia, che le ha attribuitolo status di �Club Benemerito�, e ha dato poi inizio ad una se-rie dincontri con le autorita` aeronautiche nazionali duran-te i quali si e` iniziato ad esaminare le varie problematiche tec-niche che caratterizzano in modo particolare i velivoli stori-

ci. Il nostro club rappresenta uno straordinario museo volante,itinerante, con risvolti culturali, storici e didattici.

SCOPI DI AERODINA CLUB 1. Preservare e tutelare il patrimonio storico aeronautico, rap-

presentato come bene culturale e tecnologi-co, promovendo la considerazione

dellaeromobile storico come�bene culturale� meritevole

di tutela e di adeguatafruizione da parte del-

la collettivita`. 2. Favorire la pre-servazione, re-stauro, conserva-zione e manteni-mento in stato divolo degli aero-mobili considera-

ti storici in base alregolamento ASI;

tale riconoscimentoavviene per iscrizione

nei Registri ASI e con il ri-lascio delle Attestazioni di

Datazione e Storicita` e di Certifi-cati d Identita` �Omologazione�.

3. Promuovere il mantenimento della massimaautenticita` degli aeromobili storici ASI, incoraggiare la pre-servazione delle capacita` tecniche e professionali che eranoin uso allepoca di costruzione originale di tali aeromobili sto-rici, favorire il restauro, la conservazione e laeronavigabili-ta` di tali aeromobili. 4. Promuovere listituzione di un museo aeronautico �vivo�. 5. Ottenere agevolazioni assicurative e fiscali �p. es nota az-zurra, tasse su carbolubrificanti; tasse, diritti handlings e ser-vizi aeroportuali, tariffe ENAC per CN e CI; canoni demaniali,tassa di stazionamento� e semplificazioni nelliter burocraticodi certificazione e immatricolazione presso gli Enti a cio` pre-posti �ENAC ecc.�.

AERODINA CLUBAssociazione diproprietari, amanti epiloti di velivoli storici

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AERO CLUB D’ITALIA: 100 ANNI DI PASSIONE PER IL VOLO

Periodico di Aeronautica e Spazio iscritto al n. 47/2007 del registro della stampa presso il tribunale di Roma • Editore: Associazione IDEAE -Direttore Responsabile: Alessio Piano - Vicedirettore: David Cenciotti • Via Gianfilippo Usellini, 434 - 00125 Roma - tel. +39 06.52440791

fax +39 06.892.804.66 • www.airplanesmagazine.it - e-mail: [email protected] - Cod.Fisc. e Part. Iva: 09339321003Anno 5° - numero speciale - settembre 2011• Finito di stampare nel mese di agosto 2011 presso gli stabilimenti dell�azienda tipografica LITOGRAFTODI srl

Zona Industriale Pian di Porto, 148 - 06059 TODI �PG� - Tel. 075.898041 - Fax. 075.8987110 www.litograftodi.it

L�Aero Club d�Italia ringrazia per la fattiva collaborazione all�organizzazione della manifestazione:

Banco di Desio Lazio S.p.A.Ente Nazionale Aviazione Civile

Ente Nazionale Assistenza al Volo S.p.A.Aeroporti di Roma S.p.A.

E.N.E.L.Total Aviazione Italia S.r.l.

Air Italy S.p.A.Thales Italia S.p.A.

Olidata S.p.A.Poste Assicura S.p.A.S.E.A. Milano S.p.A.

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