AGROMETEO MESE - ARPA Veneto
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AGROMETEO MESE PRIMAVERA 2014
2012 www. arpa.veneto.it
Frequenza: mensile Copertura: regionale - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio
Servizio Meteorologico Periodicità: annuale
Servizio Meteorologico, Via Marconi 55, 35037 TEOLO (PD), Tel. 049 9998111; Fax 049 9925622; e-mail: [email protected]
Agrometeo mese: 049 9998145; e-mail: [email protected]; internet www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/agrometeo
In collaborazione con il Servizio Fitosanitario Regionale.
ANDAMENTO AGROCLIMATICO
PRIMAVERA 2014
Nella primavera 2014 (periodo marzo-maggio) si sono misurate temperature minime al di sopra delle
medie stagionali soprattutto nelle zone di pianura tra le più elevate dopo il 2007. Le temperature
massime e le precipitazioni, invece, sono state in prevalenza prossime ai valori normali.
Nei primi due mesi primaverili le precipitazioni sono state poco frequenti ed anche a carattere di
rovescio o di temporale; gli impulsi perturbati atlantici transitati sulla regione e che normalmente
caratterizzano la situazione meteorologica della stagione primaverile sono stati scarsi e in molti casi
di moderata intensità. Tuttavia, per i frequenti passaggi nuvolosi, causati in prevalenza dall’influenza
marginale di aree depressionarie che hanno interessato più direttamente altre zone dell’Europa, il
tempo è stato in gran parte molto variabile. Le condizioni di variabilità si sono alternate a brevi periodi
anticiclonici, che hanno portato tempo più soleggiato e stabile e temperature più miti.
Dalla terza decade di aprile, le discese di aria più fresca e umida proveniente dal nord atlantico sono
state più frequenti e hanno determinato ripetute condizioni di instabilità. In questa fase, si sono
verificate precipitazioni anche di tipo temporalesco localmente intense e a carattere grandinigeno; le
temperature registrate sono state in molte circostanze al di sotto della norma.
A causa della frequente presenza della nuvolosità, l’escursione termica tra notte e giorno è stata per
la gran parte della stagione piuttosto limitata. Inoltre, sempre a causa della copertura nuvolosa, ma
soprattutto per l’assenza di irruzioni di aria fredda artica, nei mesi di marzo e di aprile non si sono
verificati casi di gelata tardiva. Anzi, in questi mesi si sono misurate in alcune decadi temperature
ben al di sopra delle medie stagionali soprattutto nei valori minimi. Le decadi che hanno fatto
registrare le anomalie termiche positive più significative sono state la prima e la seconda di marzo e
la prima di aprile.
Per quanto riguarda il vento, dal 14 al 16 maggio hanno soffiato delle forti correnti fredde provenienti
dal nord Europa, che sono state piuttosto intense, mentre nei fondovalle, nella pedemontana e a tratti
anche in pianura ci sono stati degli episodi di fhoen anche a tratti forte. Il 14 maggio a Sorgà (Vr) le
raffiche hanno raggiunto la velocità di 135 km/h e di 90 km/h. Nell’ultima decade della primavera la
regione è stata interessata da una circolazione ciclonica che ha dato avvio ad una nuova fase
instabile e fresca, con rovesci, locali temporali anche intensi e un abbassamento del limite delle
nevicate che sulle Dolomiti sono scese fino ai 1900 m slm.
AGROMETEO MESE PRIMAVERA 2014
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TEMPERATURE(1): la primavera 2014 per le temperature minime è stata tra le più miti del ventennio
soprattutto in pianura, collocandosi al secondo posto dopo l’anno 2007. Le temperature massime,
invece, sono state prossime ai valori medi stagionali. Gli scarti delle temperature minime dalle medie
storiche sono stati compresi in pianura tra 1° e 2°C, mentre sulle zone montane sono stati più
contenuti e molto vicini alle medie stagionali.
SCARTI TEMPERATURE MINIME (°C)
0.0
0.5
1.0
1.5
SCARTI TEMPERATURE MASSIME (°C)
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
AGROMETEO MESE PRIMAVERA 2014
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TEMPERATURE DI PRIMAVERA DAL 1994 AL 2014
A CONFRONTO CON LA MEDIA STORICA DI RIFERIMENTO
TEMPERATURE MINIME
3.9 4.2 4.4 4.5 4.6 4.8 4.85.0 5.3 5.3 5.4 5.4 5.7 5.7 5.8 5.8 6.1 6.1 6.2 6.3
6.8
0123456789
1011121314151617181920
1995
1997
1996
1998
2004
2005
2006
2010
2013
2003
2008
1994
2002
2012
1999
2011
2001
2000
2009
2014
2007
TEMPERATURE MASSIME
13.7 14.014.214.4 14.5 14.714.7 15.2
15.415.715.9
16.2 16.316.516.516.7 16.816.916.9 17.3
17.8
01234567891011121314151617181920
2013
2004
1995
1996
2006
2008
2010
2005
1998
1994
1999
2002
2001
1997
2009
2012
2014
2003
2000
2011
2007
Z SCORE TEMPERATURE(2): lo z score di primavera ha evidenziato in prevalenza una situazione
moderatamente calda per le minime ad esclusione delle Dolomiti settentrionali dove la situazione
termica è stata nella norma. Per quanto riguarda le massime lo z score ha indicato generalmente una
situazione di normalità ad eccezione del veneziano e in parte nel trevigiano e nel padovano, dove il
caldo è stato moderato.
TEMPERATURE MINIME
TEMPERATURE MASSIME
Z < -2
-2 ≤ Z < -1.5
-1.5 ≤ Z < -1
-1 ≤ Z ≤ 1
1 < Z ≤ 1.5
1.5 < Z ≤ 2
Z > 2
Estremamente freddo
Molto freddo
Moderatamente freddo
Normale
Moderatamente caldo
Molto caldo
Estremamente caldo
15.6°C media periodo 1994-2013
5.3°C media periodo 1994-2013
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PRECIPITAZIONI (P)(1): le precipitazioni del periodo primaverile sono state nella norma in molte
zone della regione. In media sono caduti in Veneto circa 270 mm, mentre la media del periodo 1994-
2013 è di 275 mm. Da marzo a maggio sono caduti complessivamente da 130 a 600 mm. L’area più
interessata dalle precipitazioni è stata la fascia prealpina dove i quantitativi totali sono oscillati tra 250
e 600 mm, valori che sono risultati prossimi alle medie stagionali. Alcune parti della pedemontana
trevigiana, della pianura nord orientale e del bellunese sono state un po’ meno piovose dalla norma;
in queste zone le precipitazioni sono risultate in prevalenza inferiori fino al 20% rispetto dei valori
normali, ma localmente anche fino al 60%. Le precipitazioni più consistenti si sono state registrate a
Recoaro Terme nelle prealpi vicentine, dove si sono raggiunti nei tre mesi primaverili 601 mm (media
storica di riferimento di 591.7). Gli apporti mensili più bassi si sono misurati nel rodigino e nell’alto
veneziano; in particolare si sono rilevati 135.2 mm a Porto Tolle nel rodigino (media storica di
riferimento di 163.8 mm) e 136.4 mm a Fossalta di Portogruaro (Ve) a fronte di media storica di
riferimento di 264.5 mm.
PRECIPITAZIONI TOTALI (mm)
100
200
300
400
500
SCARTI PRECIPITAZIONI (mm)
-200
-160
-120
-80
-40
0
40
80
SCARTI PRECIPITAZIONI (%)
-60
-40
-20
0
20
40
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PRECIPITAZIONI TOTALI (mm) DI PRIMAVERA DAL 1994 AL 2014 A CONFRONTO CON LA MEDIA STORICA DI RIFERIMENTO
125148
219 225 225245 246 254 256
270 271 281 290320
321 337 348350366
405
581
0
100
200
300
400
500
600
1997
2003
1994
1996
2011
2006
2005
2000
2007
2014
1998
2012
2010
1995
1999
2008
2001
2004
2009
2002
2013
INDICE SPI (STANDARIZED PRECIPITATION INDEX) PRIMAVERA(3): lo SPI del periodo
primaverile ha indicato in prevalenza una situazione normale.
2 < SPI
1,5 < SPI ≤2
1 < SPI ≤1,5
- -1 ≤ SPI ≤ 1
-1,5 ≤ SPI < -1
-2 ≤ SPI < -1,5
SPI < -2
Estremamente umido
Molto umido
Moderatamente umido
Normale
Moderatamente siccitoso
Molto siccitoso
Estremamente siccitoso
275 mm media del periodo 1994-2013
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EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (ET0)(4): per il periodo che va da marzo a maggio si è
stimata complessivamente una quantità di acqua evapotraspirata prossima alla norma.
L’evapotraspirazione totale è oscillata tra i 120 e i 300 mm, con le maggiori perdite di acqua
registrate soprattutto nella pianura interna, mentre l’evapotraspirazione è stata più contenuta
soprattutto in montagna per le temperature più basse rispetto a quelle misurate in pianura.
EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (mm)
120
160
200
240
280
SCARTI EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO (mm)
-12
-6
0
6
12
BILANCIO IDROCLIMATICO (P-ET0)(5): il bilancio idroclimatico è risultato positivo in modo
significativo sulla zona prealpina occidentale, dove le precipitazioni totali sono state più abbondanti
rispetto alle altre zone della regione. Il surplus di bilancio dai dati storici è stato positivo in molte zone
di pianura, in particolare nel basso padovano a causa di eventi particolarmente intensi di
precipitazione avvenuti nella terza decade di aprile. Sulle prealpi orientali, sulla pedemontana
trevigiana, sulla pianura nord orientale e sulle Dolomiti la differenza fra i valori di bilancio e quelli di
riferimento storico sono risultati negativi con un deficit che localmente ha raggiunto i 240 mm.
BILANCIO IDROCLIMATICO (mm)
-150
-50
0
50
150
250
400
SCARTI BILANCIO (mm)
-240
-180
-120
-60
0
60
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NOTE: (1)
Il calcolo delle anomalie delle temperature e delle piogge è riferito al periodo di riferimento 1994-2013.
(2) ZSCORE TEMPERATURE è calcolato impiegando la seguente formula:
Z =
xσ
µ−Χ
dove Z si ricava dalla differenza tra la media mensile delle temperature Χ del mese considerato e la media mensile delle temperature µ del periodo
di riferimento, diviso per la deviazione standard x
σ calcolata con la seguente formula:
=x
σ
( )21
1−
−∑ =
n
XXn
i i
dove n è il numero di anni del periodo di riferimento, iX è il valore di temperatura media dell’anno iesimo e X è la media mensile delle temperature
del periodo di riferimento. Questo indice essendo standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.
(3)SPI L'indice SPI (Standarized Precipitation Index (Mc Kee et al. 1993), consente di definire lo stato di siccità in una località. Questo indice
quantifica il deficit o il surplus di precipitazione per diverse scale dei tempi; ognuna di queste scale riflette l'impatto della siccità sulla disponibilità di
differenti risorse d'acqua. L'umidità del suolo risponde alle anomalie di precipitazione su scale temporali brevi (1-3 mesi), mentre l'acqua nel sottosuolo,
fiumi e invasi tendono a rispondere su scale più lunghe (6-12-24 mesi). L'indice, nei casi in cui le precipitazioni si distribuiscano secondo una
distribuzione normale, è calcolato come il rapporto tra la deviazione della precipitazione rispetto al valore medio, su una data scala temporale, e la sua
deviazione standard. Essendo standardizzato consente il confronto tra stazioni climatologicamente diverse.
(4)EVAPOTRASPIRAZIONE DI RIFERIMENTO
Il calcolo dell’evapotraspirazione di riferimento è basato sull’equazione di Hargreaves (radiazione solare stimata). Hargreaves e Samani (1982, 1985),
considerando che spesso non sono disponibili i dati di Radiazione solare globale, suggerirono di stimare la Radiazione globale a partire dalla Radiazione
solare extraterrestre (vale dire quella che giunge su una ipotetica superficie posta al di fuori dell’atmosfera) e dall’escursione termica del mese
considerato (differenza tra la temperatura massima media e quella minima media del mese).
(5)BILANCIO IDROCLIMATICO
Il Bilancio idroclimatico si calcola mediante la differenza tra la quantità di precipitazione e l’evapotraspirazione potenziale determinate nello stesso
periodo di tempo. Viene espresso in mm.