AGROALIMENTARE

SINTESI

I paesi del Golfo Persico sono tra i paesi in maggior crescita al mondo e sono, a eccezione del Bahrain, politicamente e socialmente stabili. I livelli di povertà minimi, addirittura inesistenti negli Emirati Arabi Uniti e le politiche dei governanti che da sempre investono in benessere e servizi alle popolazioni residenti, hanno creato le basi per una pace sociale che anche oggi, nonostante i fermenti globali, si consolida sempre più. Le vendite al dettaglio sono la seconda voce di PIL dopo il petrolio nei paesi arabi del Golfo Persico. I fattori di sviluppo sono: - sempre più residenti stranieri - popolazione giovane con buone

disponibilità economiche. - aumento del turismo.

OSSERVAZIONE DEL MERCATO Negli anni il panorama delle vendite al dettaglio si è modificato, passando da piccoli e tradizionali mercati locali a grandi centri commerciali, supermercati e catene di negozi. Nel 2011 il fatturato del settore si è attestato a 161 miliardi di USD, in crescita con stime al 2015 di 270 miliardi di USD. La popolazione del Golfo Persico è di 46 milioni di abitanti, di cui 28 milioni in Arabia Saudita e 8 milioni negli Emirati Arabi Uniti (il secondo paese per dimensioni dell’area, il primo per valore economico): la popolazione degli Emirati Arabi Uniti è composta per l’89% da cittadini stranieri residenti nel paese e solo l’11% sono cittadini locali.

IL SETTORE AGROALIMENTARE

Nello specifico il settore che maggiormente traina tutta l’industria delle vendite al dettaglio è l’agroalimentare, che nel 2011 ha consolidato il proprio fatturato a 85 miliardi di USD (il 52,5% del valore di tutto il settore retail) e che manterrà questa leadership nei prossimi anni.

UN’OPPORTUNITA’ L’improvviso sviluppo di questi paesi, ha portato le popolazioni locali a variare le proprie abitudini alimentari grazie alla disponibilità di cibo, tra supermercati, ristoranti e fast-food, praticamente 24 ore al giorno. La conseguenza è che le popolazioni locali sono in percentuale il secondo paese al mondo dopo gli Stati Uniti d’America per problemi di obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Fino a qualche anno fa praticamente assenti, oggi i prodotti alimentari pensati per le problematiche appena indicate stanno avendo una diffusione senza pari nel resto del mondo, creando, conseguentemente, ottime opportunità commerciali.

L’ITALIA

PRODOTTI MADE IN ITALY

I prodotti alimentari Made in Italy hanno differenti potenzialità, in considerazione del fatto che la cucina italiana viene, per la maggior parte, rielaborata per renderla maggiormente fruibile a una popolazione che per l’80% è araba (non solo locali, ma anche Siriani, Libanesi e Giordani), mediorientale oppure asiatica. Da qui il fiorire, per esempio, di ristoranti il cui unico richiamo reale all’Italia è nel nome.

PRODOTTI TIPICI E NON I prodotti alimentari Made in Italy fruibili da tutti, essendo utilizzabili non solo per menù tipici italiani, ma per qualsiasi cucina, hanno la possibilità di inserirsi a pieno titolo in quei 85 miliardi di USD, prodotti dal settore agroalimentare: questi prodotti possono tranquillamente accedere alla GDO e a qualsiasi ristorante, anche quelli non italiani. I prodotti tradizionali tipici della cucina nazionale vanno, invece, a collocarsi in una nicchia fatta di veri ristoranti italiani, che portano avanti la tradizione culinaria italiana e consumatori privati, che acquistano tramite catene di supermercati selezionati: i consumatori privati sono italiani residenti in loco e altri residenti, per lo più europei, in grado di apprezzare il vero cibo italiano.

RISTORAZIONE VELOCE

L’importante sviluppo del settore, cre un crescendo di strutture dedicate alla ristorazione: non fanno eccezione i fast food. Se in Italia e in Europa, infatti, il fast food è spesso associato a cibo di poca qualità, negli Emirati Arabi Uniti e nel Golfo Persico in generale, il fast food torna ad assumere il suo significato reale: cibo, anche di buona e ottima qualità, servito al banco in maniera veloce.

RISTORAZIONE STANDARD I veri ristoranti italiani, oggi, stanno riscontrando un ottimo successo nell’area e la conferma a ciò è data dal fatto che cominciano ad apparire i primi locali italiani anche in zone e strutture meno turistiche e più residenziali. Se fino a qualche anno fa il ristorante italiano viveva quasi esclusivamente di turismo, oggi sta diventando un servizio alla popolazione stabilmente residente. Il ristorante italiano segue, in linea di principio, quanto detto per i prodotti: solo la fascia di popolazione più abbiente, infatti, può mangiare in un locale italiano.

L’OPPORTUNITA’

Nella ristorazione veloce manca, a oggi, una vera presenza italiana (a eccezione di Pastarito che ha aperto un punto vendita al Dubai Mall), mentre non mancano catene di fast food simil-italiane quali Vanelli’s, un’azienda mediorientale leader nella ristorazione veloce italiana.

DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

Un settore in evoluzione, nel quale operano diversi operatori locali e stranieri, dalle grosse potenzialità, essendo ancora in buona parte inesplorato. La diffusione dei distributori automatici è, infatti, ancora bassa nei centri commerciali e nelle aree pubbliche in generale, ed è praticamente assente negli edifici privati, ad uso residenziale o professionale: interi grattacieli adibiti ad abitazioni o uffici, infatti, sono un’opportunità da non sottovalutare.

DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

Attualmente i distributori automatici, per la maggior parte, sono dedicati alla distribuzione di bevande, ma i trends statistici dei principali istituti di ricerca che operano nell’area prevedono nei prossimi anni un importante sviluppo del settore grazie alla diffusione del concetto di distributore automatico collegato all’acquisto di qualsiasi tipo di bene.

PROSPETTIVE FUTURE Gli Emirati Arabi Uniti sono stati promossi a mercato emergente nel mese di Giugno 2013. Sono la principale economia del Golfo Persico e una delle principali economie del Medio Oriente: questa promozione porta, quindi, importanti benefici a tutta la regione. Come tutti i paesi emergenti, oltrettutto, il settore delle vendite al dettaglio sarà sempre più il traino dell’economia, in quanto la popolazione residente è in crescita di circa il 10% all’anno e ha sempre maggiori disponibilità economiche grazie a stipendi che aumentano.

PROSPETTIVE FUTURE Un PIL nazionale in crescita di oltre il 4% all’anno e reati di ogni genere prossimi allo zero sono i principali fattori che permettono di stimare gli Emirati Arabi Uniti in crescita ininterrotta per almeno i prossimi 10 anni. Investire negli Emirati Arabi Uniti oggi significa entrare in un mercato che nei prossimi 10 anni aumenterà esponenzialmente le opportunità di business: le quote di mercato che l’impresa italiana acquisisce nei primi anni di operatività, quindi, negli anni successivi sono destinate ad aumentare non solo per l’erosione di quote di mercato concorrenti ma anche e soprattutto perchè sarà aumentato il mercato stesso.

EXPO2020

6 anni che potrebbero cambiare tutto, aprendo nuovi orizzonti, nuovi mercati, nuove relazioni, nuove opportunità. Gli Emirati Arabi sono i luoghi dove si costruisce il futuro e dove l’assegnazione di Expo 2020 ha messo il volano ad una economia già florida, proiettata verso un grandioso sviluppo. L’Expo di Milano, seguito da quello di Dubai, sembra un invito costruito apposta e rivolto a quel tesoro di piccole e medie imprese Italiane alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali.

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