Agricoltura

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Smoderatamente sì all’agricoltura.

Smoderatamente sì. UDC

Smoderatamente sì all’economia.

Per un’agricoltura sostenibile che valorizza

il territorio

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Primario per eccellenza

La produzione zootecnica della Lombardia rappresenta il 10%

dell’intero prodotto nazionale e determina il peso dell’intero sistema a 36 miliardi di euro, pari all’11% del Pil

regionale.

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Il prodotto agroalimentare lombardo deve essere protetto e promosso attraverso interventi che

permettano al prodotto agricolo e d’allevamento, nato e venduto in Lombardia a km zero, di poter

avere le migliori condizioni di concorrenza e prezzi favorevoli al pubblico.

• Sostenere la Vendita Diretta Organizzata (VDO) tramite la creazione

una rete di punti vendita (di soli prodotti agricoli lombardi)

interconnessi tra loro.

Incrementare la vendita e il consumo di prodotti

agricoli di qualità:


• Diritto di scaffale - Superficie di vendita dedicata alla vendita di prodotti locali (entro 70 km.

dimensione regionale)

• Valorizzare e promuovere le produzioni tipiche, di qualità, a Km. zero e l’agricoltura di montagna.

• Riconoscimenti e Premi rivolti all’innovazione per

le imprese agricole.




• PGT che rispettino il suolo agricolo primario - Piano regionale dei suoli (una serie di normative mirate a migliorare la conoscenza del suolo, valorizzarne le

potenzialità e conservarne la qualità).

• Sostenere la corretta gestione delle risorse boschive attraverso un riconoscimento

economico ed ambientale della filiera bosco-legno, incentivando l’utilizzo

delle biomasse da legno come fonte energetica alternativa.




• Agevolare la differenziazione d’occupazione - pluriattività - degli agricoltori di (con detassazioni

e semplificazioni burocratiche) quale strumento idoneo a garantire continuità del lavoro e

integrazione del reddito.




• Incrementare la produzione biologica introducendo la certificazione di gruppo. Occorre

non limitarsi a convertire la singola azienda ma interessare i territori. Questo modello di

certificazione ha un valore essenziale anche per la tutela del nostro

paesaggio e per la difesa della biodiversità.




Il territorio lombardo è per l’83% superficie verde (aree agricole, territori boscati e seminaturali, aree umide); le aree protette coprono circa il

25% dell’intero territorio regionale. Non tutti sanno che le foreste occupano circa un

quarto della Lombardia.

• Scongiurare il rischio dell’abbandono del territorio forestale e montano regionale,

assicurandone la gestione attiva e sostenibile, capace di coniugare e contemperare le

esigenze di sviluppo economico con quelle di conservazione e

valorizzazione delle risorse.

Valorizzare e difendere i boschi lombardi


• Creare associazionismo tra proprietari forestali, sia pubblici che privati;

• Predisposizione e revisionare i piani di assestamento;

• Tutelare e conservare le superfici forestali esistenti, nonché creare nuove aree boscate

e sistemi verdi multifunzionali, nel restante territorio regionale;



• Individuare una gestione forestale improntata ai principi della selvicoltura naturalistica, lo

strumento idoneo per tutelare e migliorare la biodiversità degli ecosistemi forestali;

• Favorire lo sviluppo e l’utilizzo turistico del territorio boschivo regionale;



L’agricoltura e la silvicoltura di montagna combinano l’attività imprenditoriale di produzione

e la funzione di salvaguardia del territorio e di conservazione del paesaggio.

Questo carattere intrinseco di multifunzionalità è un fattore insostituibile nella difesa dell’ambiente,

delle tradizioni culturali e degli assetti sociali.

Potenziare l’agricoltura e la silvicoltura di montagna:


L’agricoltura e la selvicoltura di montagna devono essere

considerate a tutti gli effetti attività economiche con una autonoma

dignità di impresa.




Il contratto territoriale dovrà diventare lo strumento con il quale la Regione

riconosce il ruolo multifunzionale dell’agricoltura di montagna e per

remunerarne le cosiddette esternalità positive, cioè la gestione del paesaggio,

la conservazione della biodiversità e degli habitat naturali, l’offerta di servizi

agrituristici ricreativi, lotta contro l’erosione del territorio, difesa delle

sorgenti, ecc.




• la “gestione dell’ambiente” deve diventare una condizione indispensabile per l’economia e la società sia locale montana, che di fondovalle

• L’agricoltura montana sia un’attività che non può prescindere da requisiti di professionalità,

imprenditorialità e redditività delle aziende




• Venga sottolineato come le montagne di Lombardia non siano ascrivibili ad una sola

tipologia ed esprimano diversi sistemi agricoli con tutte le varianti tra le varie “tipologie” con

evidenti differenze di struttura, produzioni, esigenze, opportunità e che quindi necessitano

di risposte mirate e specifiche.



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