Agosto2011

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in questo numero: Autostrada tirrenica Il progetto dell’autostrada tirrenica Livorno-Civitavecchia, le proposte di Legambiente. di Marta Bonucci Car-sharing, l’esperienza di guidaMI Il progetto guidaMI a Milano, spon- sorizzato da Legambiente. di Francesca Leonardi Rapporto Rinnovabili 2010-2011 Il dossier curato dall’APER, l’Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili. di Michele Di Schino La battaglia delle reti Il dossier di Greenpeace sul futuro delle reti intelligenti. di Michele Di Schino World Water Week 2011 La settimana dell’acqua 2011 si tiene quest’anno a Stoccolma. di Francesca Leonardi Biocarburanti Una panoramica sui biocarburanti, la guida ministeriale sul risparmio di carburante, come trovare il distribu- tore più conveniente. a cura di Marta Bonucci La società editrice della nostra rivista, la SOECO Srl, ha recentemente pro- mosso, in collaborazione con ASM TERNI SpA, il progetto "Fotovoltaico Facile", un servizio permanente rivol- to a tutti coloro che vogliano installa- re un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, beneficiando dell'energia prodotta dall'impianto per venticinque anni, a copertura del proprio fabbisogno energetico. Il business dell'impiantistica domici- liare, in materia di energie rinnovabi- li, è infatti un punto fermo dello svi- luppo di tante piccole e medie impre- se che oggi operano nel fotovoltaico, con importanti ricadute occupazionali sul territorio. Superando infatti le dif- ficoltà logistiche e tecniche dei grandi impianti, la tempistica di un simile servizio risulta contenuta nei due/tre mesi ed il rapporto diretto tra azienda e utente riporta il tutto in una dimen- sione di contatto e di fiducia. Accedere al servizio è semplice: basta rivolgersi direttamente ad ASM TERNI SpA o SOECO Srl e così poter usufrui- re dell'intero pacchetto che compren- de: analisi preliminare delle caratteri- stiche dell'impianto, procedure tecni- co-amministrative, installazione e col- laudo, pratiche al GSE. I costi del pac- chetto, concorrenziali con tutte le proposte presenti sul mercato, potranno essere sia essere pagati tra- mite un finanziamento proporzionato al contributo incentivante versato all’utente dal GSE, che direttamente. La SOECO Srl affiderà ad un consulen- te dedicato l'intera procedura, al fine di avere sempre un referente in grado di fornire informazioni in tempo reale sull'avanzamento della pratica e sulla tempistica di realizzazione dell'im- pianto. La formula del servizio è quella "chia- vi in mano", con una serie di "pac- chetti" cui, a seconda delle proprie necessità energetiche, l'utente potrà accedere. I "pacchetti", comprensivi delle pratiche, dei materiali e dell'in- stallazione dell'impianto, arrivano fino ai 20 kW, con la possibilità di impianti di maggiore entità. Il progetto rappresenta anche un gua- dagno economico per chi ne benefi- cerà, rappresentato dall’energia elet- trica prodotta a totale uso e consumo dell’utente, a costo zero. In definitiva, chi accede al servizio "Fotovoltaico Facile" non verserà un solo euro, ma beneficerà, oltre all'e- nergia prodotta dall'impianto, di un piccolo ricavo economico. Fotovoltaico facile: energia pulita a casa tua da ASM e SOECO www.soluzioniecosostenibili.it [email protected] agosto 2011 reg. n. 2/2011 del 19/01/2011 c/o Tribunale di Terni - direttore responsabile: Michele Di Schino di Francesca Leonardi Legambiente patrocina la rivista soluzioni ecosostenibili .it

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soluzioniecosostenibili.it numero agosto 2011

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in questo numero:

Autostrada tirrenicaIl progetto dell’autostrada tirrenica

Livorno-Civitavecchia, le proposte diLegambiente.

di Marta Bonucci

Car-sharing, l’esperienza di guidaMI

Il progetto guidaMI a Milano, spon-sorizzato da Legambiente.di Francesca Leonardi

Rapporto Rinnovabili 2010-2011Il dossier curato dall’APER,

l’Associazione Produttori di Energiada Fonti Rinnovabili.

di Michele Di Schino

La battaglia delle retiIl dossier di Greenpeace sul futurodelle reti intelligenti.di Michele Di Schino

World Water Week 2011La settimana dell’acqua 2011 sitiene quest’anno a Stoccolma.

di Francesca Leonardi

BiocarburantiUna panoramica sui biocarburanti,la guida ministeriale sul risparmio dicarburante, come trovare il distribu-tore più conveniente.a cura di Marta Bonucci

La società editrice della nostra rivista,la SOECO Srl, ha recentemente pro-mosso, in collaborazione con ASMTERNI SpA, il progetto "FotovoltaicoFacile", un servizio permanente rivol-to a tutti coloro che vogliano installa-re un impianto fotovoltaico sul tettodella propria abitazione, beneficiandodell'energia prodotta dall'impiantoper venticinque anni, a copertura delproprio fabbisogno energetico.Il business dell'impiantistica domici-liare, in materia di energie rinnovabi-li, è infatti un punto fermo dello svi-luppo di tante piccole e medie impre-se che oggi operano nel fotovoltaico,con importanti ricadute occupazionalisul territorio. Superando infatti le dif-ficoltà logistiche e tecniche dei grandiimpianti, la tempistica di un simileservizio risulta contenuta nei due/tremesi ed il rapporto diretto tra aziendae utente riporta il tutto in una dimen-sione di contatto e di fiducia.Accedere al servizio è semplice: bastarivolgersi direttamente ad ASM TERNISpA o SOECO Srl e così poter usufrui-re dell'intero pacchetto che compren-de: analisi preliminare delle caratteri-stiche dell'impianto, procedure tecni-co-amministrative, installazione e col-laudo, pratiche al GSE. I costi del pac-

chetto, concorrenziali con tutte leproposte presenti sul mercato,potranno essere sia essere pagati tra-mite un finanziamento proporzionatoal contributo incentivante versatoall’utente dal GSE, che direttamente.La SOECO Srl affiderà ad un consulen-te dedicato l'intera procedura, al finedi avere sempre un referente in gradodi fornire informazioni in tempo realesull'avanzamento della pratica e sullatempistica di realizzazione dell'im-pianto. La formula del servizio è quella "chia-vi in mano", con una serie di "pac-chetti" cui, a seconda delle proprienecessità energetiche, l'utente potràaccedere. I "pacchetti", comprensividelle pratiche, dei materiali e dell'in-stallazione dell'impianto, arrivanofino ai 20 kW, con la possibilità diimpianti di maggiore entità.Il progetto rappresenta anche un gua-dagno economico per chi ne benefi-cerà, rappresentato dall’energia elet-trica prodotta a totale uso e consumodell’utente, a costo zero. In definitiva, chi accede al servizio"Fotovoltaico Facile" non verserà unsolo euro, ma beneficerà, oltre all'e-nergia prodotta dall'impianto, di unpiccolo ricavo economico.

Fotovoltaico facile: energia pulita a casa tua da ASM e SOECO

www.soluzioniecosostenibili.itredazione@soluzioniecosostenibili.itagosto 2011

reg. n. 2/2011 del 19/01/2011 c/o Tribunale di Terni - direttore responsabile: Michele Di Schino

di Francesca Leonardi Legambientepatrocina larivista soluzioniecosostenibili.it

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Autostrada tirrenica, ovvero un lungocorridoio di asfalto che collegheràLivorno e Civitavecchia. Un progettocui Legambiente, insieme ad altreassociazioni green, si è opposta daanni, sollevando preoccupazioni edubbi circa l'impatto ambientale epaesaggistico del progetto.Ad allarmare maggiormente l'associa-zione sarebbe il tratto compreso fra icomuni di Orbetello e Grosseto: circa45 chilometri di autostrada che neiprogetti iniziali, avrebbe dovuto viag-giare in variante rispetto all'Aurelia,finendo così per interessare boschi earee attualmente ad uso agricolo.Il progetto del 2008 è stato per mesidefinito immodificabile dalla Sat,Società Autostrada Tirrenica; fortuna-tamente le cose sono andate in mododiverso, e le lamentele di lavoratori eambientalisti non sono cadute nelvuoto. Ma la questione, come sottoli-nea Angelo Gentili della segreterianazionale di Legambiente, non puòdirsi ancora del tutto risolta:“Salutiamo come bella notizia l'abban-dono del progetto approvato nel 2008che sarebbe stato devastante per ipaesaggi e le aziende agricole del terri-torio”, ma occorre calcolare bene l'im-patto ambientale del nuovo progetto,che sposta la soluzione autostradalesull'Aurelia. “Con le proposte di modi-fica già presentate dai comuni il trattotra Civitavecchia e Ansedonia di circa55 chilometri può essere realizzato conun limitatissimo impatto ambientale,mentre rimane più complicata la situa-zione nel territorio di Orbetello”, pro-segue Gentili.Ma le questioni da dibattere non siesauriscono qui. Legambiente, infatti,è entrata nel merito della realizzazionepratica del progetto, e ha chiesto a Sat,ministero delle Infrastrutture eRegione Toscana di rivedere il proget-to al livello dei materiali impiegati. Inparticolare, è stata avanzata la propo-sta di sostituire ai materiali di cavaquelli provenienti dal riciclo di rifiuti

inerti dall'edilizia e da lavorazioneindustriale. Ciò consentirebbe di evita-re la nascita di decine di cave, non solonei comuni attraversati dal tratto auto-stradale, ma in una zona ben piùampia, limitando così al massimo l'im-patto sul bellissimo paesaggio toscano.Come ha fatto notare EdoardoZanchini, responsabile trasporti del-l'associazione, “è il momento di trova-re una soluzione fattibile e con il mino-re impatto possibile nei confronti deltessuto sociale e ambientale dellaMaremma, facendo inoltre attenzionea distinguere tra le preoccupazionivere di tanti cittadini e gli interessi dichi nella confusione della polemica diquesti giorni in realtà vorrebbe spinge-re operazioni immobiliari da realizzareintorno all'Aurelia”.

Dunque, Lazio e Toscana avranno una“nuova Aurelia”, che Legambiente siaugura venga impiegata per gli sposta-menti locali e nazionali, in modo daevitare il sorgere di una viabilità paral-lela, che risulterebbe non solo costosama anche di forte impatto ambientale.L'augurio è che il progetto autostrada-le, almeno per una volta, non vada adiscapito dell'ambiente.

Autostrada tirrenica: progetti e proposte di Marta Bonucci

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L’autovettura solo quando serve: l’ideadel car sharing si fonda su questo, lapossibilità di permettere a più utenti diutilizzare autonomamente in periodidiversi la stessa autovettura.Vengono così annullati i costi fissi dimanutenzione, le tasse, l’assicurazionee il rifornimento, i costi di bollo,Ecopass, revisione, eventuali riparazio-ni, manutenzioni ordinarie e straordi-narie, ecc. Il risparmio rispetto alla vet-tura di proprietà è notevole, soprattut-to per chi utilizza l’auto per meno di10.000 KM all’anno. Chi percorre fino a8mila chilometri l'anno con un uso sal-tuario può risparmiare almeno il 30%vale a dire tra i 1000 e i 4000 euroall’anno a seconda del modello di auto.Si paga solamente il reale utilizzo delmezzo: tempo di utilizzo e chilometripercorsi.Ma si risparmia anche tempo nellaricerca dei parcheggi, si ottimizzanotempi ed abitudini, si contribuisce amigliorare la qualità dell’ambiente e siriduce lo stress. Si possono guidaretutti i tipi di auto, dalla city car per glispostamenti in città alla monovolumeper il tempo libero e la vacanza.Tutto questo è il car sharing, e tuttoquesto è GuidaMI, il servizio di car sha-ring di Milano, con autovetture adisposizione 24 ore su 24, in parcheggisu strada e autorimesse distribuite sulterritorio. Sono inclusi carburante,assistenza stradale 24ore, assicurazio-ne, copertura furto e incendio, taglian-di, garage, manutenzione e pulizia. Sipuò parcheggiare gratuitamente sullestrisce blu e gialle e accedere a corsiepreferenziali, zone a traffico limitato earea Ecopass, poiché le auto sonotutte di ultima generazione (Euro 4,Euro 5 e ibride).I vantaggi ambientali sono evidenti:ogni auto in car sharing sostituisce inmedia 6 auto private, quindi menoauto in sosta, più spazio libero nellecittà e, soprattutto, la riduzione del 35- 40% dei consumi rispetto all’auto diproprietà, grazie a un utilizzo dell’auto

più razionale e a un maggiore utilizzodel trasporto pubblico oppure dei per-corsi effettuati a piedi o in bicicletta.Sono tutte riduzioni che comportanoquella più importante: meno auto,meno emissioni, più qualità della vita esoldi risparmiati.Ma come funziona GuidaMI? Possiamosubito dire che la snellezza delle proce-dure di prenotazione ed iscrizione èalla base del servizio. L’iscrizione èonline, o previo appuntamento, quindisi ricevono i codici di attivazione e unasmartcard e si può prenotare, via inter-net o tramite il call-center, il giorno el’ora di utilizzo, insieme al parcheggiodove trovare l’auto e al modello richie-sto.Nel parcheggio stabilito si trova il vei-colo prenotato. Si accede al veicolotramite la smartcard che sblocca leportiere: le chiavi sono nel cassettoportaoggetti. Viene conteggiata unatariffa oraria e chilometrica che com-prende assicurazione kasko, furto eincendio, assistenza stradale 24 ore su24 (valida in tutta Europa) e carburan-te.Il veicolo si riconsegna nel parcheggioda cui è stato prelevato seguendo lastessa procedura. Il 15 di ogni meseviene ricevuta la fattura relativa all’uti-lizzo del mese precedente; le unichespese da sostenere durante l’utilizzosaranno i pedaggi autostradali, i par-cheggi a pagamento e le eventuali

multe. Tutto il resto è compreso nellaquota chilometrica e oraria.Chi si abbona con Legambiente godedel 50% di sconto.Ad oggi, GuidaMI è un progetto riusci-to, con 100 auto a disposizione e 67parcheggi. Il 93% degli utilizzatori sidichiara soddisfatto del servizio e il47% degli utilizzatori del servizio di carsharing vende la propria seconda auto,mentre il 12% rinuncia all’acquistodella prima.Ridurre le auto, ridurre le emissioni. Lavivibilità delle città parte soprattuttoda qui.

Car sharing, l’esperienza di GuidaMI di Francesca Leonardi

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Un’analisi a tutto tondo del mondodelle energie rinnovabili in Italia, l’e-spansione e le difficoltà, i punti di criti-cità ed i numeri, il quadro normativo ele prospettive che esso apre alle indu-strie del settore. Tutto questo è il il“Rapporto rinnovabili 2010 – 2011.Situazione e prospettive delle fonti rin-novabili in Italia”, pubblicato dall’Aper,l’Associazione Produttori Energia dafonti Rinnovabili.Un rapporto articolato in sei capitoli,secondo due campi generali: la legisla-zione in materia di energie rinnovabilie l’analisi dello stato di ogni tipologiadi energia rinnovabile presente sulnostro territorio, delle sue prospettivee del suo stato attuale.Si inizia quindi con un capitolo sulladirettiva 2009/28/CE e il suo recepi-mento e si prosegue con l’analisi dellelinee Guida nazionali per l'autorizza-zione degli impianti alimentati da fontirinnovabili, per concludere la primaparte del rapporto con gli strumenti disostegno alle fonti rinnovabili.Di seguito, poi, ecco l’indagine sullebioenergie, l’eolico, il fotovoltaico, l’i-droelettrico ed il solare termodinami-co, per delineare un quadro complessi-

vo nell’ottica dell’obiettivo europeodel pacchetto Clima Energia, conosciu-to come 20-20-20, cioè il raggiungi-mento della riduzione delle emissionidi gas serra del 20% e una quota del20% di energie rinnovabili del consu-mo energetico totale dell’UE entro il2020.Il quadro generale che emerge partedall’analisi del 2010 condotta dall’Apercalcola quanto, rispetto al fabbisognolordo di energia elettrica (circa 326TWh), è stato soddisfatto attraversol’energia da fonte rinnovabile: 75 TWhcirca, dei quali oltre 40 TWh prove-nienti dal cosiddetto idroelettrico sto-rico. Gli obiettivi per il 2020, chesecondo il pacchetto Clima, che riaper-tiva il consumo elettrico lordo totale di375 TWh tra fonti fossili (187), fontirinnovabili (98 TWh) efonte nucleare (90TWh), dovrà inveceessere rivisto alla lucedel Referendum, con lapercentuale riservataall’energia nucleare (il24% del fabbisognototale) dovrà ricaderesu altre fonti, che

secondo l’Aper non potranno che esse-re quelle rinnovabili.Ecco pertanto il grande interesse riser-vato dall’Aper all’analisi del IV contoenergia, che se da una parte valorizzacon tariffe speciali e convenienti gliimpianti più innovativi come quelli a“concentrazione” e con “integrazioneinnovativa”, dall’altra rischia di pregiu-dicare l’ulteriore sviluppo necessarioalle rinnovabili nel nostro Paese con lacomplessità delle pratiche di registra-zione e richiesta dell’incentivo, esoprattutto la retroattività e i taglidelle tariffe incentivanti.

Rapporto Rinnovabili 2010-22011 di Michele Di Schino

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Nella lettera di presentazione delRapporto a firma del Presidentedell’Aper, Agostino Re Rebaudengo, silegge infatti come l’augurio sia quel-lo“che non vengano più addotte ulte-riori scuse rispetto alla necessità didefinire, una volta per tutte, chiarepolitiche energetiche per il prossimodecennio, in maniera da incrementaresensibilmente e progressivamente lapercentuale di ricorso all’energia dafonte rinnovabile nel mix di generazio-ne nazionale”, fino all’auspicio “che 52TWh vengano prodotti dalle rinnovabi-li, che così contribuirebbero al mixelettrico annuo per 150 TWh (pari al40%)”.Il Rapporto lo si può leggere anchecosì: la richiesta, da parte di uno deisettori di maggiore sviluppo del nostroPaese, di una politica energetica solidae forte, chiara nelle modalità con cuiraggiungere gli obiettivi previsti al2020 definiti dall’Unione europea. Èsoprattutto la testimonianza che ilmondo delle energie rinnovabili èpronto ad una sfida non da poco: pas-sare da 35 TWh di energia da fonti rin-novabili a 110 TWh in soli 10 anni.

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Si parte da un rivoluzione silenziosa:quella delle rinnovabili, iniziata edinarrestabile che ha delineato il rap-porto “The Silent Energy [R]evolution”di Greenpeace. Nel rapporto vienedimostrato come, a partire dagli anni’90, sia partita una rivoluzione energe-tica silenziosa, ma sempre più crescen-te.I numeri dicono infatti che la produzio-ne di energia solare ed eolica, nell'ulti-mo decennio, è cresciuta più rapida-mente di qualsiasi altra fonte energeti-ca. Oltre un quarto (26%) della nuovapotenza installata nello scorso decen-nio è a carico delle rinnovabili, mentreal nucleare è riservato solo un 2%.È la scelta fatta da molti Paesi europei,e confermata sempre più con gli anni:la rinuncia alle fonti più pericolosecome il nucleare e il carbone e punta-re con assoluta decisione e senzaripensamenti sulle rinnovabili. Non èpiù una scelta soltanto ideologica, peril clima e l’ambiente, ma tecnologica evolta ad una nuova visione energetica.Mentre il nucleare ha avuto bisogno di10 anni per installare circa 35.000 MW(2000-2010), l'eolico ha installato unapotenza analoga nel solo 2010.Significa aver deciso anche a livello isti-tuzionale che il futuro è nelle rinnova-bili, e che non vale più la pena, già daora, di continuare ad investire sunucleare e carbone. È quanto ha con-fermato la decisione della Germania dirinunciare al nucleare, definitivamen-te, rimpiazzandolo con le energie rin-novabili.Greenpeace non si ferma a questa ana-lisi, ma prova a fornire una visione delfuturo con il rapporto “Revolution: thebattle of the grids”: nel 2030, in unmondo ormai dominato dalle rinnova-bili arrivate al 68% della produzionemondiale di energia e dove l’investi-mento sui combustibili fossili è ormaiimproponibile sia economicamenteche dal punto di vista ambientale, labattaglia si sposta sulle reti, con unoscenario low grid che punta tutto su

nuovi impianti di rin-novabili e su quellohi grid che investenel miglioramentodella rete esistente.Il rapporto disegnadue futuri, possibiliscenari. Nell'ipotesilow grid si continua apuntare soprattuttosui nuovi impianti,mentre gli investi-menti sul migliora-mento della retesono pari a 74 miliar-di di euro nel periodo2030-2050, in lineacon la programma-zione attuale dei variPaesi.Nello scenario hi gridinvece il numero deinuovi impianti di rin-novabili diminuisce egli investimenti sullarete intelligente, eallargata fino al NordAfrica, aumentanoarrivando a un massi-mo di 581 miliardi di euro. Significapensare di trasportare in Europa l'e-nergia accumulata nei deserti e creareuna supergrid, una super-rete intelli-gente mai vista prima, sia per estensio-ne che per qualità.Alcuni esempi di come andrebbe adoperare questa supergrid fanno pensa-re veramente di vivere nel futuro:accumulo di energia in eccesso cari-cando le batterie di milioni di autoelettriche, una nuova generazione diaccumulatori, la capacità della reteintelligente di operare milioni di microinterventi di adattamento e di ottimiz-zazione, come spegnere per pochiminuti i condizionatori o rinviare il fun-zionamento di migliaia di lavatrici perabbassare il consumo nel momento diun picco anomalo.In un mondo dove la scelta energeticaè stata fatta, verrebbe richiesto un

ulteriore passo in avanti dove il siste-ma è già fondato su gas, geotermia,biomasse, ma anche eolico e fotovol-taico, più flessibili nella produzionerispetto alle fonti tradizionali. La sceltasarà su come gestirle, e su qualemodello di rete investire. La “battle ofthe grids”, per chi pensa al futuro, è giàiniziata.

La rivoluzione silenziosa e la battaglia delle retidi Michele Di Schino

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Circa centoincontri e ses-sioni di lavoro,2.500 esperti,gestori, deci-sion makers ebusiness inno-vators, questaè la settimanamondiale del-l’acqua, inizia-ta il 22 agostoa Stoccolma eche fino al 29discuterà dellasituazione del-

l'acqua nel mondo, della gestionesostenibile delle riserve idriche,delle necessità dei cittadini, dell'a-gricoltura, dell'industria e dell'ener-gia e del loro rapporto sostenibilecon l’ecosistema.

La World water week èorganizzata dallo StockholmInternational WaterInstitute (Siwi), e pone l’ac-cento anche sulle difficoltàdella gestione della reteidrica e dell’igiene urbana,sia nell’ottica delle oltre 50megalopoli mondiali che in

quella delle popolazioni più povere:“Più di 800 milioni di persone vivo-no in baraccopoli, dove malattielegate all'acqua, come la diarrea, lamalaria e il colera hanno effettidevastanti sul livello di vita dellefamiglie e sulle economie di queiPaesi – afferma Anders Berntell,direttore esecutivo di Siwi –Corriamo il rischio di perdere la bat-taglia per l'acqua ed i servizi igieniciin molte città di tutto il mondo ed èuna lotta che non possiamo permet-terci di perdere. Le città offrono grandi economie discala ed eccellenti opportunità peruno sviluppo infrastrutturale effi-ciente, per un migliore utilizzo del-l'acqua e dei rifiuti e per un uso più

efficiente dell'acqua e dell'energia”.La strada per una più corretta distri-buzione della risorse acqua è infattiancora lunga: un miliardo e 200milapersone (un quinto della popolazio-ne mondiale), hanno difficoltà nel-l’accesso all’acqua potabile, sia percause geografiche che per la crea-zione di dighe, problemi di igienedeterminati dall’inquinamento dellefalde e dagli scarichi industrialiincontrollati, cui vanno aggiunte ledrammatiche realtà dei conflitti perle risorse idriche.Nel mondo ci sono invece ormai 50megalopoli sopra la soglia dei 5milioni di abitanti ed entro il 2050nelle città sarà concentrato finoall’80 per cento della popolazionemondiale, in aree che hanno oavranno carenza di acqua o sottopo-ste a rischio inondazioni.Le difficoltà nella gestione dellarisorsa idrica nelle megalopoli saràaggravato dall’aumento della popo-lazione: “La produzione di cibo perpiù persone nelle grandi città intac-cherà le risorse idriche. Abbiamobisogno di un’agricoltura in grado dialimentare 9 miliardi di personemantenendo le risorse idriche e glialtri servizi eco sistemici dei quali lagente ha bisogno. Le connessioni tracibo e sicurezza idrica non sono maistate così importanti” – ha afferma-to in apertura dei lavori Stephen R.Carpenter, dell’University ofWisconsin-Madison, vincitore delloStockholm water prize 2011.

World Water Week 2011 di Francesca Leonardi

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L'aumento dei prezzi del carburante èormai una notizia all'ordine del giorno,una situazione cui si cerca da anni ditrovare il rimedio idoneo. In attesadella soluzione definitiva al problema,gli automobilisti possono ricorrere adalcuni semplici espedienti per rispar-miare sulla benzina.Un primo passo consiste nel confronta-re i prezzi dei distributori presenti inuna data zona: un metodo, forse tedio-so, ma che consente di risparmiarefino a 1,5 centesimi al litro, ovveroalcune decine di euro nell'arco di unanno. Si può rendere più veloce e age-vole la ricerca ricorrendo al web: ilmotore di ricercawww.prezzibenzina.it presenta prezzicontinuamente aggiornati dagli stessiutenti, che hanno la possibilità disegnalare i distributori più economiciche si trovano in una certa area.Ma esistono anche altri modi, altret-tanto efficaci, per risparmiare sul costodel carburante, a partire dalle cosid-dette “pompe bianche” e dai distribu-tori indipendenti: erogatori di benzinadi piccole, medie e grandi dimensioni,che non sono legati ai grandi gruppipetroliferi nazionali e internazional edoffrono generalmente prezzi più con-venienti rispetto alle normali stazionidi benzina.Le “pompe bianche”, piccoli erogatoriindipendenti che non espongono mar-chi, rappresentano il “cigno nero” delladistribuzione nazionale: solo il 6% circadei distributori, infatti, rientra in que-sto mercato alternativo – per cono-scerne la diffusione a livello nazionaleè possibile scaricare la lista aggiornataal sito www.consulente-energia.com.Più diffusi i grandi distributori indipen-denti, dall'italiana Erg alla Enerpetroli,e ancora Beyfin, Maxcom, IES, Snam-Metano, la spagnola Repsol e OMV.Ricorrere a questo mercato indipen-dente equivale a risparmiare circa 5-6centesimi al litro rispetto ai prezzimedi.

Infine, si può ottenere un notevolerisparmio – dai 7 ai 10 centesimi al litro– facendo benzina presso i cosiddetti“distributori discount”, stazioni “lowcost”, ovviamente self-service, aperte24 ore su 24 che si trovano all'internodi ipermercati e grandi centri commer-ciali, che riescono ad offrire prezzi van-taggiosi grazie ad un accordo con igrandi gruppi petroliferi. I primi a lan-ciarle sono stati Carrefour e Auchan,mentre fra per l'Italia il primo gruppo adotarsi di distributori discount è statoConad-Leclerc.

Biocarburanti, ovvero combustibiliottenuti da prodotti agricoli pensatiper risolvere l'annosa questione del-l'inquinamento nel settore dei traspor-ti. Dal biodiesel, derivato principal-mente da olio di colza e girasole, albioetanolo, risultato della lavorazionedi mais e altri cereali, per citare alcunidei più noti ed impiegati su scala mon-diale. Forme di energia alternativa abenzina e diesel, il cui uso l'UnioneEuropea ha deciso di incentivare impo-nendo agli Stati membri di sostituireentro il 2020 almeno il 10% dei carbu-ranti fossili in commercio con carbu-ranti alternativi. Un obiettivo ambizioso e di non facilerealizzazione. Prendiamo il caso italia-no: malgrado il calo di consumi di ben-zina, raggiungere la quota del 10%richiederebbe fra i 3,5 e i 4 milioni ditonnellate di biocarburanti.

Una quantità enorme, che se decides-simo di produrre nel nostro paese,richiederebbe l'utilizzo di ben cinquemilioni di ettari, vale a dire l'interasuperficie attualmente utilizzata per lacoltivazione di cereali a uso alimenta-re. Una soluzione, non meno dannosa,sarebbe l'importazione di biocarburan-ti. In realtà, il tema non manca di solle-vare una serie di dubbi, primo fra tuttila questione del cambio d'uso indirettodel suolo: se i governi decidessero disostituire le coltivazioni alimentari coni biocarburanti, queste forme di ener-gia, anziché salvarci dalle emissioni diCo2, finirebbero per avere un effettoboomerang. Insomma, se non si adot-ta una politica attenta e sostenibile inmateria di biocarburanti e utilizzo delsuolo, si rischia di generare un inquina-mento ancora superiore a quello cau-sato dai carburanti fossili e di aumen-tare il livello dei gas serra.

Guida per risparmiare sul prezzo del carburantedi Marta Bonucci

Biocarburanti: pregi e difettidi Marta Bonucci

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Senza tener conto dell'inevitabile ricorsoagli Ogm e all'impatto sulla biodiversità.Come ha segnalato Greenpeace in unrecente rapporto, la produzione di bio-carburanti farebbe accelerare il fenome-no della deforestazione: la riconversionedella produzione agricola in biocarburan-te, infatti, imporrebbe la ricerca di nuovoterreno coltivabile, a scapito appuntodelle foreste.L'Unione Europea sembra essersi spintatroppo oltre e la soglia del 10% andrebberidimensionata, senza perciò stravolgerela politica energetica green. Si dovrebbepartire da un maggiore sviluppo dell'autoelettrica e dalla messa a punto di biocar-buranti di seconda generazione, primi fratutti i lignocellulosici, che impiegano labiomassa dei residui agricoli ed hannoperciò un impatto più contenuto sullafiliera agricola e alimentare.

Pubblicata l'edizione 2011 della Guida sul risparmio di carbu-ranti e sulle emissioni di anidride carbonica delle autovetture,

a cura dei Ministeri dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente edei Trasporti. Obiettivo della guida è fornire ai consumatoriinformazioni utili per l'acquisto consapevole di autovetture

nuove, e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.La riduzione delle emissioni di CO2, obiettivo fondamentale

dei protocolli di Kyoto, si scontra con un fattore critico, il tra-sporto, settore in continua espansione e responsabile di una

parte significativa del consumo totale di energia. La guidatenta di risolvere il problema, aiutando i consumatori a sce-gliere i modelli di autovetture a più basse emissioni e consi-

gliando agli automobilisti stili di guida ecocompatibili.Ecco alcune delle regole fondamentali per una guida intelli-

gente, che consentono di limitare le emissio-ni di CO2 del 10-15% e migliorare la sicurez-za in strada: accelerare gradualmente, man-tenere una velocità moderata e il più possi-

bile uniforme, evitare brusche frenate e inu-tili cambi di marcia, spegnere il motore

quando possibile, limitare l'uso del climatiz-zatore. Scopo della Guida è anche quello di

formare buoni automobilisti, in grado di evi-tare comportamenti non solo scorretti ma

anche inquinanti, come brusche partenze eaccelerazioni improvvise. Importante ancheil controllo del veicolo, di cui vanno monito-

rati olio, pneumatici e condizioni di carico.La guida riporta inoltre una lista dettagliata

dei modelli di autovetture maggiormenteecocompatibili, suddivise per alimentazionea benzina, a gasolio, a bifuel (con utilizzo di

GPL o metano) e a propulsione elettrica.

Guida sul risparmio di carburanti esulle emissioni delle autovetture

sede: Corso Tacito, 93 - 05100 Terni - www.soluzioniecosostenibili.it - [email protected] responsabile: Michele Di Schino direttore di redazione: Francesca Leonardi

redazione: Riccardo Petrini, Marta Bonucci, Agnese Cimini, Simone Teti - foto: Mauro Amati, Valeria Di Schino

di Marta Bonucci

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