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AGGIORNAMENTO DELLE DINAMICHE AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE E DEL QUADRO DELL’OFFERTA NEI TERRITORI DEL COMMERCIO DEL TRENTINO A SUPPORTO DI STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE RESILIENTI Rapporto intermedio di attività Contratto di ricerca tra il Dist del Politecnico di Torino e la Provincia Autonoma di Trento Responsabile scientifico: Prof.ssa Grazia Brunetta Torino, 15 marzo 2017 Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio Politecnico e Università di Torino

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AGGIORNAMENTO DELLE DINAMICHE AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE E DEL QUADRO DELL’OFFERTA NEI TERRITORI DEL COMMERCIO DEL TRENTINO

A SUPPORTO DI STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE RESILIENTI

Rapporto intermedio di attività

Contratto di ricerca tra il Dist del Politecnico di Torino

e la Provincia Autonoma di Trento

Responsabile scientifico: Prof.ssa Grazia Brunetta

Torino, 15 marzo 2017

Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio

Politecnico e Università di Torino

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LA RICERCA È STATA COORDINATA DA GRAZIA BRUNETTA

GRUPPO DI RICERCA

GRAZIA BRUNETTA (RESPONSABILE SCIENTIFICO), MARTA BOTTERO, OMBRETTA CALDARICE, ROBERTO MONACO, EMMA

SALIZZONI, RICHARD ZUBLENA

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Indice

Premessa 7

I. Analisi dei territori del commercio nelle Comunità di Valle della Provincia Autonoma

di Trento

1. Un’analisi diacronica: le principali tappe del processo di riforma 11

1.1 Comunità Territoriale della Val di Fiemme

1.2 Comunità di Primiero

1.3 Comunità Valsugana e Tesino

1.4 Comunità Alta Valsugana e Bersntol

1.5 Comunità della Valle di Cembra

1.6 Comunità della Val di Non

1.7 Comunità della Valle di Sole

1.8 Comunità delle Giudicarie

1.9 Comunità Alto Garda e Ledro

1.10 Comunità della Vallagarina

1.11 Comunità General de Fascia

1.12 Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri

1.13 Comunità Rotaliana-Kőnigsberg

1.14 Comunità della Paganella

1.15 Comunità della Val d’Adige

1.16 Comunità della Valle Dei Laghi

2. La dotazione commerciale dei territori 68

II. Analisi del sistema ambientale e paesaggistico nei territori lungo l’Asta dell’Adige

3. Metodologia di valutazione 75

4. Il sistema di indicatori di valore e pressione 77

5. Sviluppo della valutazione 79

5.1 Gli indicatori di valore del paesaggio

5.2 Gli indicatori di pressione del paesaggio

5.3 Calcolo degli indici sintetici di valore e pressione

5.4 Rapporto valori/pressioni

6. Discussione dei risultati 112

Conclusioni 116

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Cartografia

Tav.1 Assetto insediativo e dotazione commerciale dei territori (GSV, CC) al 2017

Tav.2 I valori del paesaggio (invarianti areali e puntuali, fronti di pregio)

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Premessa

Questo Rapporto intermedio di attività restituisce i risultati della prima fase di lavoro del contratto di ricerca in

corso tra il DIST del Politecnico di Torino e la Provincia Autonoma di Trento (PAT), “Aggiornamento delle

dinamiche ambientali e paesaggistiche e del quadro dell’offerta nei territori del commercio del Trentino a

supporto di strategie di programmazione provinciale resilienti”. L’attività di ricerca si inserisce nel processo di

riforma avviato dalla PAT in materia di programmazione del commercio con la Delibera della Giunta Provinciale

n. 1339 del 9 luglio 2013 – Approvazione dei criteri di programmazione urbanistica del settore commerciale

previsti dall’articolo 13 della legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17 – e nel conseguente iter, attuato nel 2014,

di adozione e approvazione dei Piani Stralcio del Commercio delle Comunità di Valle (CV).

La ricerca ha l’obiettivo di supportare la fase di decisione della GP inerente all’eventuale nuova offerta

commerciale di scala provinciale (LP 30 luglio 2010, n. 17, art. 11.3). In questa prospettiva di lavoro, il

programma di attività della prima fase si concentra sia sull’aggiornamento delle dinamiche dell’offerta

commerciale nel territorio provinciale, sia sul monitoraggio delle dinamiche ambientali e paesaggistiche lungo

i territori dell’Asta dell’Adige, tenendo conto del quadro di indicatori definiti dalla matrice di Valutazione

integrata territoriale (Delibera GP 1339/2013, Allegato, art. 4.3.2).

In particolare, questo Rapporto risponde ai punti 1.1 e 1.2 del programma di lavoro, come indicati nell’Allegato

tecnico al contratto, di seguito riportati:

- elaborazione, a partire dai dati a disposizione negli archivi della PAT, di un’analisi della consistenza

commerciale esistente e prevista dai Piani Stralcio (e/o da autorizzazioni pregresse) nelle CV, con

particolare approfondimento delle localizzazioni di GSV. L’analisi è supportata dall’elaborazione di una

cartografia tematica che evidenzia caratteri insediativi, consistenza e tipo di offerta delle GSV, esistenti

e previste, nei territori della Provincia;

- analisi di caratteri e dinamiche del sistema ambientale e paesaggistico dei territori del sistema dell’Asta

dell’Adige, a partire dall’aggiornamento, rielaborazione ed integrazione degli indicatori della matrice di

Vit del tema “Ecosistema e Paesaggio”. In particolare, vengono analizzati i principali valori ambientali

e paesaggistici del territorio, letti anche in una prospettiva economica, e sono messe in rilievo le

criticità connesse a fattori quali inquinamento e processi di consumo di suolo. L’analisi, accompagnata

da un’adeguata cartografia tematica, è volta a fornire un quadro conoscitivo aggiornato delle

dinamiche ambientali e paesaggistiche in atto nel sistema dei territori situati lungo l’Adige, al fine di

supportare la fase decisionale di programmazione commerciale di competenza provinciale.

Costituiscono parte integrante della ricerca le due Tavole elaborate attraverso l’aggiornamento al 2017 del

database commerciale e ambientale-paesaggistico, progettato e implementato dal 2012, e utilizzato come base

per le elaborazioni cartografiche GIS.

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I. Analisi dei territori del commercio nelle Comunità di Valle

della Provincia Autonoma di Trento

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1. Un’analisi diacronica: le principali tappe del processo di riforma

Obiettivo dell’analisi è l’aggiornamento della dotazione commerciale di grandi superfici di vendita

nel territorio provinciale, a sette anni dall’avvio del processo di riforma della programmazione del commercio,

promosso con la LP 17/2010 e, a seguire, con la Delibera GP 1339/2013 “Approvazione dei criteri di

programmazione urbanistica del settore commerciale”; la Delibera ha dato avvio alla fase di pianificazione

commerciale da parte delle Comunità di Valle (CV), conclusasi nel 2015 con l’approvazione dei Piani Stralcio

del Commercio (PSC)1.

L’analisi è stata strutturata secondo uno schema diacronico-evolutivo che rileva la dinamica della dotazione

commerciale rispetto alle tappe del processo di riforma sopra tratteggiate, arrivando infine a delineare lo stato

attuale di dotazione commerciale dei territori (febbraio 2017).

La ricerca, finalizzata a supportare il completamento del quadro di programmazione provinciale, con eventuali

localizzazioni commerciali di rango provinciale, si concentra esclusivamente sulla lettura dell’offerta

complessiva di grandi superfici di vendita, intese come Grandi Strutture di Vendita (GSV) e Centri

Commerciali (CC)2. In questa prospettiva, si è inteso rappresentare il quadro della dotazione commerciale

dei territori, comprendendo nel dato, oltre alla superficie di vendita attiva, anche la quota complessiva di

superficie di vendita potenziale, ossia derivante da quanto autorizzato3 e da quanto oggetto di nuova

localizzazione nei PSC non ancora realizzato. Per ciascuna CV è stata elaborata una scheda sintetica di analisi

(vedi § successivi) comprendente il dato di dotazione commerciale e la sua evoluzione alle tre soglie temporali

(2013 - 2014 - 2015) che hanno scandito il processo di riforma intrapreso dalla Provincia.

Ciascuna scheda raccoglie e aggiorna i seguenti aspetti quantitativi e qualitativi dell’offerta commerciale nei

territori delle CV.

1. La dotazione commerciale di grandi superfici di vendita (GSV e/o CC) al 2013, ossia nell’anno di

emanazione della Delibera GP 1339/2013 e dunque di avvio istituzionale del processo di riforma provinciale.

La Delibera rappresenta il punto di arrivo dell’attività di consulenza scientifica, svolta tra il 2011-2012, per il

Dipartimento Turismo, Commercio Promozione e Internazionalizzazione, dal gruppo di ricerca del DIST

Politecnico di Torino, che ha portato, con l’applicazione della metodologia di Valutazione integrata territoriale

(Vit), all’analisi delle dinamiche di insediamento commerciale nella Provincia di Trento ed alla progettazione di

1 Ad oggi, tutti i PSC delle CV sono stati approvati con Delibera di Giunta Provinciale (è solo il caso di segnalare che la CV

Alta Valsugana e Bernstol è l’unica CV che ha elaborato il Piano Stralcio contestualmente al Piano Territoriale di Comunità

integrando gli obiettivi commerciali nelle strategie di sviluppo e valorizzazione territoriale). Anche i Comuni di Rovereto e

Trento hanno proceduto, come previsto dalla LP 17/2010 (art. 4.2), al recepimento dei criteri di programmazione

urbanistica del settore commerciale, attraverso l’approvazione di Variante al PRG.

2 Le definizioni di Grandi Strutture di Vendita (GSV) e Centro Commerciale (CC) sono contenute nella LP 17/2010 (art. 3):

sono da intendersi GSV gli esercizi al dettaglio aventi superficie superiore a 800 mq, nei Comuni con popolazione residente

entro 10.000 abitanti, e superiore a 1.500 mq in tutti gli altri Comuni; sono da intendersi CC le GSV nelle quali “almeno

due esercizi al dettaglio sono inseriti in una struttura, anche fisicamente discontinua, a destinazione specifica e usufruiscono

di infrastrutture comuni o spazi di servizio coperti o scoperti gestiti unitariamente”. La ricerca definisce come CC anche le

strutture equiparate, con superficie di vendita eventualmente inferiore alle sopra citate soglie dimensionali, oggetto di

autorizzazioni commerciali precedenti la LP 17/2010 e soggette alle disposizioni transitorie della legge (LP17/2010, art.

73). 3 Si fa in questo caso riferimento alle grandi superfici di vendita oggetto di autorizzazione commerciale non ancora realizzate

soggette alle “disposizioni transitorie in materia di strutture commerciali con particolari caratteristiche” della LP 17/2010

(art. 73).

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scenari per i territori del commercio4. Proprio per quanto riguarda l’insediamento delle GSV, la Delibera ha

tradotto in norme di indirizzo - art. 4.3 e successivi commi - i principi e i criteri della metodologia di Vit, al fine

di orientare le CV con l’elaborazione dei PSC verso l’individuazione di strategie di insediamento per il governo

dei territori del commercio.

Esito di questa attività di ricerca è stata anche la costruzione di un Sistema informativo territoriale (Sit) relativo

allo stato dell’offerta commerciale provinciale, in costante aggiornamento5, che costituisce la fonte principale

dei dati riportati nelle schede. Rispetto a tali dati, si segnala che il quadro relativo al 2013 riporta sia GSV e

CC attivi, sia i GSV e CC autorizzati, non ancora realizzati, al fine di evidenziare nel suo complesso –

considerando sia la quota esistente, sia quella potenziale – la dotazione di superficie di vendita che

contraddistingue ogni CV precedentemente al PSC.

2. Lo scenario territoriale del commercio per ogni CV, esito della metodologia di Vit al 2014. A

seguito dell’emanazione della Delibera 1339/2013, il gruppo di lavoro del DIST del Politecnico di Torino ha

accompagnato con un’attività di consulenza scientifica le scelte di pianificazione commerciale che ciascuna CV

ha intrapreso nei PSC. La metodologia di Vit è stata condotta per ciascuna CV a scala comunale, approfondendo

così gli scenari territoriali del commercio, definiti a scala provinciale nel 2012, con la proposta di strategie,

obiettivi e azioni di pianificazione locale6. Per quanto riguarda la localizzazione di GSV (superficie di vendita

inferiore ai 10.000 mq), tema di competenza delle CV, la Vit ha definito linee di indirizzo appropriate per le

singole realtà territoriali.

Nelle schede seguenti sono sinteticamente riportati, per ogni territorio, lo scenario territoriale del

commercio e le relative strategie, obiettivi, azioni, evidenziando, con specifico riferimento al sistema

commerciale, gli obiettivi e le azioni correlate alle GSV.

3. Le nuove localizzazioni da Piano Stralcio del Commercio, così come definite tra il 2014 e il 2015

dalle CV che hanno assunto piena responsabilità decisionale in merito all’attuazione delle strategie di

insediamento di nuove strutture di offerta commerciale.

Ciascuna scheda (di seguito) riporta sinteticamente le scelte attuate dalle CV nei PSC, con specifico riferimento

alla localizzazione o meno di GSV. Nel caso di nuove localizzazioni, le superfici riportate nelle schede fanno

riferimento alla massima superficie di vendita insediabile, in applicazione dei parametri edilizi definiti da ogni

PSC7.

La scheda inoltre rileva anche l’eventuale permanere, entro le CV, di GSV e/o CC autorizzati, non ancora

realizzati rilevati nel 2013.

4 Per approfondimenti su metodologia ed esiti della Vit, si rimanda al Rapporto finale di ricerca: “Applicazione della

metodologia di Valutazione integrata territoriale per la costruzione di scenari territoriali del commercio in Provincia di

Trento”, luglio 2012.

5 Il Sit è stato inizialmente progettato e organizzato dal DIST del Politecnico di Torino, in collaborazione con il Servizio

Industria, Artigianato, Commercio e Cooperazione, nell’ambito dell’attività di consulenza scientifica svolta nel 2011-12, e

poi aggiornato e affinato nel 2014, grazie anche all’attività di mappatura delle strutture commerciali condotta da ciascuna

CV e coordinata dal DIST del Politecnico di Torino.

6 Si vedano i Rapporti finali di ricerca “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei

Comuni delle Comunità di Valle del Trentino”, elaborati nel 2014 per ogni CV.

7 Alcuni PSC hanno recepito i parametri definiti dalla LP 17/2010, art. 6.2 (“il rapporto tra la superficie di vendita totale e

la superficie del lotto non può essere superiore al 40 per cento”), altri ne hanno definiti di più stringenti (ad esempio la

CV3-Valsugana e Tesino, che, per la nuova localizzazione di Borgo Valsugana – vedi par. 1.3 – ha stabilito che il rapporto

tra la superficie di vendita totale e la superficie del lotto non può essere superiore al 25 per cento, PSC, NTA, art. 6).

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A conclusione di questo excursus analitico, le schede riportano un quadro di sintesi al febbraio 2017 inerente

la dotazione commerciale di grandi superfici di vendita, realizzate e previste, dove per “superfici

realizzate” si fa riferimento alle strutture di vendita oggi attive, comprese le nuove localizzazioni previste dai

PSC già realizzate dal 2015 a oggi o le autorizzazioni realizzate, e per “superfici previste” si intendono sia le

strutture di nuova localizzazione da PSC, non ancora realizzate, sia quelle autorizzate e non realizzate soggette

alle disposizioni transitorie della LP 17/2010 (art. 73).

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1.1 Comunità Territoriale Val di Fiemme

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV1-Val di Fiemme sono localizzate al 2013 cinque GSV, con una superficie di vendita totale

di 4.997 mq, e un CC, con superficie di vendita di 2.812 mq. Complessivamente, in Val di Fiemme sono pertanto

situati 9.044 mq di superficie di vendita destinati a GSV e CC attivi. Tutte le strutture commerciali citate sono

connotate da un’offerta commerciale di tipo misto.

Entro la Comunità di Valle non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 1 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Carano GSV Misto 950

Cavalese GSV Misto 813

Predazzo GSV Misto 1.118

CC Misto 2.812

Tesero GSV Misto 818

Ziano GSV Misto 1.298

7.809

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario individuato dalla Vit per la Comunità della Val di Fiemme è: PAESAGGIO - valorizzare l’identità

paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di valorizzazione e sviluppo

(Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni della Comunità

di Valle del Trentino. Comunità Val di Fiemme”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario, la Vit identifica un complesso di strategie, obiettivi e azioni articolato rispetto

a tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio e prodotti

locali. Il sistema turistico è caratterizzato invece dalla strategia: Diversificare l’offerta: turismo invernale,

culturale ed escursionistico. Per quanto riguarda il sistema paesaggistico, viene definita la strategia:

Conservare e valorizzare il paesaggio nelle aree ad elevata naturalità.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi, con particolare riferimento all’obiettivo 1 - Mantenere il presidio

territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale - la Vit non identifica aree per la potenziale

localizzazione di nuove GSV. Tra le azioni previste, facenti esplicito riferimento alle GSV, si segnala la

seguente, relativa all’obiettivo 2 - Qualificare l’offerta commerciale:

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• Promuovere complementarietà tra le medie e grandi strutture di vendita (misto) e il centro storico, sia

attraverso azioni materiali (condivisione parcheggi e spazi pubblici), sia tramite forme apposite di

promozione commerciale (come la previsione, entro le MSV e GSV, di corner d’offerta di prodotti locali

con punto vendita localizzato nel centro urbano).

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: luglio 2015), pur non facendo esplicito riferimento allo scenario

territoriale definito dalla Vit, in coerenza con essa non localizza nuove GSV o CC, prevedendo altresì

un’azione di riqualificazione della rete distributiva esistente, anche attraverso l’ampliamento di alcune strutture,

specialmente all’interno dei centri urbani e dei centri storici in particolare.

Entro la Comunità di Valle non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV1-Val di Fiemme è localizzata ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita attiva, in

termini di GSV e CC, pari a 8.694 mq complessivi (nel 2017 la GSV di Carano è stata convertita in CC e la

superficie di vendita aumentata a 1.835 mq).

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate o di nuova localizzazione

non realizzate.

Figura 1 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 1 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.2 Comunità di Primiero

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV2-Primiero sono localizzate al 2013 due GSV, con una superficie di vendita totale di 1.738

mq. Entrambe le strutture commerciali sono connotate da un’offerta commerciale di tipo misto.

Entro la Comunità di Valle non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 2 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Imer GSV Misto 802

Transacqua GSV Misto 936

1.738

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario individuato dalla Vit per la Comunità di Primiero è: PAESAGGIO - valorizzare l’identità

paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di valorizzazione e sviluppo

(Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità

di Valle del Trentino. Comunità di Primiero”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit identifica un complesso di strategie, obiettivi e azioni

articolato rispetto a tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento

al sistema commerciale, viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e qualificare l’offerta:

commercio e produzioni locali. Il sistema turistico è caratterizzato invece dalla strategia: Diversificare

l’offerta: dal turismo sciistico al turismo sostenibile (produzioni agroalimentari e natura). Per quanto riguarda,

infine, il sistema paesaggistico, viene definita la strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio nelle aree ad

elevata naturalità e nelle aree agricole.

Con particolare riferimento alla strategia relativa al sistema commerciale, questa si articola nei seguenti

obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi, con particolare riferimento all’obiettivo 1 - Mantenere il presidio

territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale - la Vit non identifica aree per la potenziale

localizzazione di nuove GSV. Tra le azioni previste, facenti esplicito riferimento alle GSV, si segnala la

seguente, relativa all’obiettivo 2 - Qualificare l’offerta commerciale:

• Promuovere complementarietà tra le medie e grandi strutture di vendita (misto) e il centro storico, sia

attraverso azioni materiali (condivisione parcheggi e spazi pubblici), sia tramite forme apposite di

promozione commerciale (come la previsione di corner d’offerta di prodotti locali con punto vendita

localizzato nel centro urbano).

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NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: luglio 2015), in linea con gli orientamenti della Vit, si pone

come obiettivo la progettazione di politiche commerciali fondate sulla valorizzazione delle risorse locali.

Con riferimento specifico alle grandi superfici di vendita, il Piano individua e delimita un’area, nel Comune

di Transacqua, destinata a una nuova GSV (2.970 mq di massima superficie di vendita insediabile). Nell’area,

localizzata in prossimità della rotatoria che segna l’ingresso a sud-ovest dell’abitato, è già presente una

struttura, attiva tra il 2012 e il 2014, oggi chiusa8.

Tabella 3 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

NUOVE LOCALIZZAZIONI

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Transacqua GSV - 2.970

Fonte: Piano Stralcio del Commercio, 2015.

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV 2-Primiero è localizzata ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita attiva, in termini

di GSV, pari a 802 mq complessivi (nel 2015 ha chiuso la GSV di Transacqua, 936 mq, vedi nota 8). È inoltre

prevista dal Piano Stralcio del Commercio una GSV di nuova localizzazione (Transacqua) con massima

superficie di vendita insediabile pari a 2.970 mq, non ancora realizzata.

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate non realizzate.

8 L’area è oggetto della sentenza del Consiglio di Stato 5136/2015 depositata in data 12.11.2015 che, a seguito di problemi

di carattere urbanistico, ha annullato concessioni edilizie, agibilità e conseguentemente l’autorizzazione commerciale

preesistente intestata alla Famiglia Cooperativa di Primiero (936 mq).

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Figura 2 - Dotazione commerciale (2017)

Grafico 2 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.3 Comunità Valsugana e Tesino

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV3-Valsugana e Tesino sono attive al 2013 cinque GSV, con una superficie di vendita totale

di 5.796 mq, e un CC di 7.264 mq (2013). Complessivamente, nella Comunità Valsugana e Tesino sono situati

13.060 mq di superficie di vendita destinati a GSV e CC del settore merceologico misto e non alimentare.

Entro la Comunità di Valle sono inoltre presenti due GSV, autorizzate e non ancora realizzate, nel Comune di

Novaledo (1.490 mq) e di Borgo Valsugana (1.212 mq).

Tabella 4 –Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Borgo Valsugana

CC Misto 7.264

GSV Misto 1.023

GSV Non alimentare 823

GSV Misto 1.104

Strigno GSV Non alimentare 1.497

Telve GSV Non alimentare 1.349

13.060

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Novaledo GSV Non alimentare 1.490

Borgo Valsugana GSV Misto 1.212

2.702

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario individuato dalla Vit per la Comunità di Valle Valsugana e Tesino è: MARKETING

TERRITORIALE – progettare l’integrazione Commercio/Turismo/Territorio (Vedi: “Applicazione dei criteri della

metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità di

Valle Valsugana e Tesino”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit identifica un complesso di strategie, obiettivi e azioni

articolato rispetto a due sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la seguente strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio,

agricoltura e artigianato. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Costruire la rete delle risorse

locali: progettare il sistema.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Completare e qualificare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Promuovere azioni di complementarità tra le diverse strutture dell’offerta localizzate nei

territori, in particolare tra le nuove GSV da realizzare e l’offerta esistente nei centri storici

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

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• Ob. 4 – Progettare una forma di gestione organizzata tra gli operatori economici al fine di dare

attuazione ad azioni di valorizzazione commerciale

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit, con particolare riferimento all’obiettivo 1 - Completare e

qualificare la dotazione commerciale - non individua aree per la potenziale localizzazione di nuove GSV, ma

suggerisce la realizzazione delle GSV autorizzate e non ancora realizzate nei Comuni di Novaledo (una

GSV di 1.490 mq) e Borgo Valsugana (una GSV di 1.212 mq). Tali strutture dovranno preferibilmente essere

caratterizzate da un’offerta specializzata e diversificata rispetto a quella già esistente nei centri storici,

prevedendo inoltre azioni sinergiche, di tipo “immateriale” (promozione di eventi coordinati e di pacchetti

unitari promozionali – es. carte fedeltà) e “materiale” (condivisione spazi parcheggio), con gli esercizi di vendita

situati nei centri storici.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: settembre 2015) delinea un quadro strategico coerente con le

indicazioni emerse dalla Vit, ponendosi come principali obiettivi il contenimento dei processi di desertificazione

nelle aree più svantaggiate e la qualificazione dell’offerta nei centri storici, con azioni di specializzazione e

valorizzazione.

Con specifico riferimento alle GSV, la Comunità sceglie di localizzare una nuova GSV (4.125 mq di

massima SdV insediabile) nel Comune di Borgo Valsugana, località Bagni, area su cui insisteva

precedentemente una autorizzazione per una GSV di 1.212 mq, settore misto, ora sostituita dalla nuova

localizzazione. Il Piano definisce i criteri che dovranno guidare, a scala urbanistica e architettonica, la

progettazione della nuova struttura, con riferimento ai seguenti temi: sistema socio-economico, trasporti e

mobilità, acqua, habitat e paesaggio, energia, materiali, rifiuti e rumore.

L’autorizzazione relativa alla GSV di 1.490 mq nel Comune di Novaledo (settore non alimentare) è

decaduta nel febbraio 2015, per cui nella CV non sono più presenti grandi superfici di vendita

autorizzate non realizzate.

Tabella 5 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Borgo Valsugana GSV - 4.125

Fonte: Piano Stralcio del Commercio, 2015.

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV 3-Valsugana e Tesino è localizzata ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita

attiva, in termini di GSV e CC, pari a 13.060 mq complessivi. È inoltre prevista dal Piano Stralcio del Commercio

una GSV di nuova localizzazione (Borgo Valsugana) con massima superficie di vendita insediabile pari a

4.125 mq, non ancora realizzata. Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita

autorizzate non realizzate.

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Figura 3 - Dotazione commerciale (2017)

Grafico 3 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.4 Comunità Alta Valsugana e Bernstol

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV4-Alta Valsugana e Bernstol risultano localizzate al 2013 sette GSV, con una superficie di

vendita totale di 8.635 mq, e due CC, con una superficie totale di 14.601 mq. Complessivamente, in Alta

Valsugana e Bernstol sono situati 23.236 mq di superficie di vendita destinati a GSV e CC. Queste strutture

commerciali sono in maggioranza connotate da un’offerta commerciale di tipo misto (solo tre di queste

presentano un’offerta non alimentare).

Tabella 6 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Bosentino GSV Non alimentare 1.194

Caldonazzo GSV Misto 1.010

GSV Misto 986

Civezzano CC Misto 4.826

Levico Terme

GSV Misto 1.959

GSV Non alimentare 885

GSV Misto 801

Pergine Valsugana CC Misto 9.775

GSV Non alimentare 1.800

23.236

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio identificato dalla Vit per la Comunità dell’Alta Valsugana e Bernstol è:

MARKETING TERRITORIALE – progettare l’integrazione Commercio/Turismo/Territorio (Vedi:

“Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di

Valle del Trentino. Comunità Alta Valsugana e Bernstol”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi e azioni articolato

rispetto ai due sistemi complementari (commercio e turismo) e cinque ambiti territoriali:

1) il Pinetano (Baselga di Piné, Bedollo, Civezzano e Fornace);

2) la Vigolana (Bosentino, Centa San Nicolò, Vattaro e Vigolo Vattaro);

3) i Laghi (Calceranica al Lago, Caldonazzo, Levico Terme e Tenna);

4) la Valle dei Mocheni (Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina, S. Orsola Terme, Vignola Falesina);

5) Pergine Valsugana con l’omonimo Comune.

Per quanto riguarda l’ambito del Pinetano, con riferimento al sistema commerciale, viene individuata la

strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio, agricoltura e artigianato, mentre il sistema

turistico è caratterizzato dalla strategia: Riqualificare l’offerta: dal polo di Baselga alla rete territoriale.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

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Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree per la potenziale localizzazione di

nuove GSV.

Per quanto riguarda l’ambito della Vigolana, con riferimento al sistema commerciale, viene individuata la

strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio, agricoltura e zootecnia. Il sistema turistico

è caratterizzato invece dalla strategia: Creare l’offerta: un sistema attrattivo tra Trento e i laghi.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree per la potenziale localizzazione di

nuove GSV.

Nell’ambito dei Laghi, con riferimento al sistema commerciale, viene individuata la strategia:

Perfezionare l’offerta: commercio, agricoltura e artigianato. Il sistema turistico è caratterizzato invece

dalla strategia: Diversificare l’Offerta: non solo laghi.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare per quanto concerne l’obiettivo 1 - Incrementare

la dotazione commerciale - la Vit individua un’area potenzialmente adatta ad ospitare una nuova GSV nel

Comune di Levico Terme, area Beber-Vettorazzi. Rispetto a tale potenziale struttura, la Vit segnala la

necessità di un’integrazione funzionale con altri settori produttivi (agricoltura e turismo) e servizi urbani (tempo

libero) e fornisce indicazioni per la progettazione del modello di offerta9 e dei caratteri urbanistici

dell’insediamento10 da perseguire.

Per quanto riguarda l’ambito della Valle dei Mocheni, con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: Creare l’offerta: commercio, zootecnia e produzioni agro-forestali. Il

sistema turistico è caratterizzato invece dalla strategia: Creare l’offerta: terme, miniere e produzioni minori.

La strategia relativa al sistema commerciale prevede il seguente obiettivo:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

Ai fini del perseguimento del suddetto obiettivo la Vit non individua aree per la potenziale localizzazione di

nuove GSV.

9 “Progettare un modello di offerta che promuova le produzioni agricole locali; promuovere le eccellenze eno-gastronomiche

delle filiere zootecniche e agricole della Comunità di Valle, accanto ai prodotti tipici del territorio provinciale; prevedere,

accanto agli spazi di vendita delle produzioni locali, anche aree per forme temporanee di commercializzazione e di

promozione dei prodotti del territorio; promuovere un nuovo rapporto consumatore-prodotto, progettando accanto agli

spazi di vendita dei beni, aree di degustazione e per lo svolgimento di eventi” (Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014, p.

129).

10 “I parcheggi, oltre ad essere dimensionati rispetto alla nuova superficie di vendita, dovranno preferire la localizzazione

in aree interrate; dovranno essere realizzati i collegamenti pedonali e le connessioni con la rete ciclabile esistente; il

progetto del nuovo edificio dovrà integrarsi ai caratteri tipologici del contesto per quanto riguarda le peculiarità costruttive

e morfologici dell’insediamento urbanistico, preesistente (altezze, allineamenti, distanze minime); dovranno essere

preferite tecnologie costruttive sostenibili ed eco-compatibili (energie rinnovabili, materiali da costruzione riciclabili)”

(ibidem).

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Per quanto riguarda l’ambito di Pergine Valsugana, con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: Perfezionare l’offerta: commercio, agricoltura e artigianato. Il sistema

turistico è caratterizzato invece dalla strategia: Innovare l’offerta: aree agricole di pregio e piste ciclabili.

La strategia relativa al sistema commerciale, si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e nello specifico dell’obiettivo 1 - Incrementare la dotazione

commerciale - la Vit individua un’area di potenziale localizzazione di una nuova GSV nel Comune di Pergine

Valsugana, area Paludi nord. Rispetto a tale potenziale struttura, vengono indicati i criteri urbanistici per

guidare la progettazione dell’insediamento11.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio12 (approvazione: giugno 2015) fa propri i presupposti teorici e i risultati della

Vit, confermando lo scenario territoriale individuato dalla metodologia di valutazione. Il commercio viene

interpretato e proposto nel PTC come potenziale attivatore di politiche di riorganizzazione e ristrutturazione e

valorizzazione, non solo economica, ma anche urbanistico-territoriale, dei territori locali.

Con specifico riferimento alle GSV, il Piano sceglie di non localizzare nuove GSV.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV4-Alta Valsugana e Bernstol è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di

di GSV e CC pari a 23.236 mq complessivi. Non sono presenti sul territorio GSV/CC autorizzati non

realizzati o GSV di nuova localizzazione13.

11 “I parcheggi dovranno essere dimensionati rispetto alla nuova superficie di vendita; Dovrà essere ripensata e

razionalizzata la viabilità dell’area sia in termini di facilità di accesso all’area (da via Dossetti) che di sosta (su via Padova);

Realizzare collegamenti pedonali e le connessioni con la rete ciclabile esistente; Il progetto del nuovo edificio dovrà

integrarsi ai caratteri tipologici del contesto per quanto riguarda le peculiarità costruttive e morfologici dell’insediamento

urbanistico preesistente (altezze, allineamenti, distanze minime); Dovranno essere preferite tecnologie costruttive

sostenibili ed eco-compatibili (energie rinnovabili, materiali da costruzione riciclabili)” (Rapporto finale di ricerca, DIST,

2014, p. 130).

12 La CV Alta Valsugana e Bernstol è l’unica CV della PAT che ha elaborato il Piano Stralcio contestualmente al Piano

Territoriale di Comunità (adottato quest’ultimo a giugno 2015), integrando gli obiettivi commerciali nelle strategie di

sviluppo e valorizzazione territoriale.

13 Si segnala, nel Comune di Levico Terme (area Altinate), la presenza di una procedura di VIA per una grande superficie

di vendita soggetta alle disposizioni transitorie della LP 17/2010 (art. 73) e, sempre nello stesso Comune (area Beber-

Vettorazzi), la presenza di un Piano Attuativo con potenziale previsione di grandi superfici di vendita, soggetto anch’esso

alle disposizioni transitorie della LP 17/2010 (art. 73).

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Figura 4 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 4 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.5 Comunità della Valle di Cembra

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV5-Valle di Cembra sono localizzate al 2013 due GSV, con una superficie di vendita totale

di 1.967 mq. Entrambe le strutture appartengono al settore merceologico non alimentare. Non sono presenti,

sul territorio, strutture (GSV o CC) autorizzate non realizzate.

Tabella 7 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Lona-Lases GSV Non alimentare 887

GSV Non alimentare 1.080

1.967

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario individuato dalla Vit per la Comunità della Valle di Cembra è: MARKETING TERRITORIALE –

progettare l’integrazione commercio/turismo/territorio (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di

Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Valle di Cembra”

Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit identifica un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato

rispetto ai due sistemi complementari: (i) commercio, (ii) turismo. Con riferimento al sistema commerciale,

viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e qualificare l’offerta: commercio e viticultura.

Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Costruire l’immagine della Valle di Cembra: viticultura,

natura e cultura.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare, dell’obiettivo 1 - Mantenere il presidio

territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale - la Vit non definisce aree di potenziale localizzazione

di nuove GSV.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: luglio 2015), con specifico riferimento al tema delle GSV, è

coerente con gli indirizzi strategici emersi dalla Vit, scegliendo di non localizzare nuove aree per

l’insediamento di GSV.

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DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV5-Valle di Cembra è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di GSV pari

a 1.967 mq complessivi.

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate non realizzate o di nuova

localizzazione.

Figura 5 - Dotazione commerciale (2017)

Grafico 5 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.6 Comunità della Val di Non

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV6-Val di Non sono localizzate al 2013 cinque GSV, con una superficie di vendita totale di

4.930 mq, e quattro CC, con una superficie di vendita totale di 6.081 mq, per una SdV complessiva di 11.011

mq (GSV+CC). Queste strutture presentano prevalentemente un’offerta commerciale di tipo misto, soltanto

due appartengono al settore merceologico non alimentare.

Si rilevano inoltre due autorizzazioni rilasciate e non ancora realizzate per una GSV di 1.110 mq, a Taio, e un

CC (struttura equiparata) di 780 mq, a Sarnonico.

Tabella 8 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Cles

GSV Misto 885

GSV Misto 816

GSV Misto 832

CC Misto 1.823

CC Misto 2.176

Fondo CC Misto 1.145

Sarnonico GSV Non alimentare 1.570

Tassullo GSV Non alimentare 827

CC Misto 937

11.011

STRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Sarnonico CC Misto 780

Taio GSV Misto 1.110

1.890

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato dalla Vit per la Comunità della Valle di Non è: PAESAGGIO

- valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale

nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Val di Non, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato rispetto a

tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e qualificare l’offerta: commercio,

agricoltura e artigianato. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Potenziare l’offerta su tutto il

territorio: produzioni agroalimentari, natura e cultura. Per il sistema paesaggistico, viene definita la seguente

strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio, dalle aree ad elevata naturalità alle aree agricole.

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Con particolare riferimento alla strategia relativa al sistema commerciale, questa si articola nei seguenti

obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare dell’obiettivo 1 - Mantenere il presidio territoriale

e/o incrementare la consistenza commerciale - la Vit indica l’opportunità di realizzare le GSV autorizzate

nei Comuni di Sarnonico (una struttura equiparata di 780 mq) e Taio (una GSV di 1.110 mq) e non prevede

la localizzazione di potenziali nuove GSV. Tra le azioni relative alle GSV, si segnalano le seguenti, riferite

all’obiettivo 2 - Qualificare l’offerta commerciale:

• Promuovere, rispetto alle GSV autorizzate e non ancora realizzate, un’offerta diversificata rispetto a

quella già esistente nei centri storici. Potranno inoltre essere sviluppate azioni sinergiche tra esercizi

di vendita situati nei centri storici e GSV, sia di tipo “immateriale” (promozione di eventi coordinati e

di pacchetti unitari promozionali – es. carte fedeltà), e di tipo “materiale” (condivisione spazi

parcheggio).

• Diffondere la vendita dei prodotti tipici (agroalimentari) nelle GSV (misto) già presenti sul territorio e

in quelle autorizzate non realizzare, anche tramite forme specifiche di promozione locale commerciale

(corner in punti vendita).

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: agosto 2015) recepisce gli indirizzi della Vit, integrandoli

all’interno di un proprio scenario strategico che mira alla valorizzazione del sistema commerciale esistente.

Con particolare riferimento alle GSV, il Piano sceglie, in coerenza con la Vit, di realizzare quanto già

autorizzato. In particolare, il Piano registra la presenza della struttura autorizzata (CC, struttura equiparata)

localizzata a Sarnonico, rilevando l’emissione, da parte del Comune, di una nuova concessione edilizia basata

sulla proroga della precedente autorizzazione con aumento della superficie di vendita, da 780 mq a 1.497 mq

(la struttura, GSV, è stata realizzata a fine 2015, con superficie di vendita pari 965 mq). Il Piano, inoltre,

constatata la decadenza nell’ottobre 2014 dell’autorizzazione nel Comune di Taio (dal 1° gennaio 2015

Comune di Predaia), rileva la necessità di procedere a nuova localizzazione sul medesimo sito (2.378 mq

di massima superficie di vendita insediabile), dove insiste già un edificio non ultimato.

Tabella 9 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Predaia GSV - 2.378

STRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Sarnonico GSV Misto 1.497

Fonte: Piano Stralcio del Commercio (2015).

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

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DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV6-Val di Non è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di GSV e CC pari

a 11.976 mq complessivi. La struttura autorizzata nel Comune di Sarnonico è stata realizzata a fine 2015 (965

mq). Nel consegue che ad oggi nella CV non sono più presenti strutture autorizzate non realizzate.

Il Piano Stralcio del Commercio ha individuato una GSV di nuova localizzazione, non ancora realizzata, nel

Comune di Predaia (2.378 mq).

Figura 6 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 6 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.7 Comunità della Valle di Sole

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV7-Valle di Sole sono localizzate al 2013 quattro GSV, con una superficie di vendita totale

di 3.559 mq. Due di queste GSV afferiscono al settore merceologico misto e due al settore non alimentare.

Non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 10 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Croviana GSV Non alimentare 1.020

Dimaro GSV Non alimentare 844

GSV Misto 850

Malè GSV Misto 845

3.559

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio identificato dalla Vit per la Comunità della Valle di Sole è: PAESAGGIO

- valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale

nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Valle di Sole”, Rapporto finale di ricerca, DIST,

2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua il quadro delle strategie, obiettivi, azioni articolate

rispetto a tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al

sistema commerciale, viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e qualificare l’offerta:

valorizzare le risorse locali. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Mantenere e diversificare

l’offerta: turismo sciistico, sportivo, benessere. Per quanto riguarda il sistema paesaggistico, viene definita la

seguente strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio: mettere in rete le risorse presenti.

La strategia del sistema commerciale definisce i seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi, con particolare riferimento all’obiettivo 1 - Mantenere il presidio

territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale - la Vit prefigura, nel Comune di Malè, un’area di

potenziale localizzazione per una nuova GSV. Rispetto a tale eventuale struttura, la Vit fornisce

indicazioni progettuali inerenti ai caratteri urbanistici (miglioramento dell’accessibilità ciclabile), ambientali

(monitoraggio delle emissioni) e di offerta commerciale (GSV come “vetrina” del territorio tramite vendita

prodotti locali, complementarietà tra GSV ed esercizi di vendita situati nel centro storico di Malè tramite

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previsione di azioni commerciali coordinate, come eventi o pacchetti promozionali), da perseguire e declinare

con lo sviluppo del progetto di insediamento.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Nel 2015, lo scenario territoriale proposto dalla Vit viene preso come quadro di riferimento per le scelte del

Piano Stralcio del Commercio (approvazione: agosto 2015), che sottolinea la necessità di integrare le politiche

in materia di commercio con quelle relative al turismo e al paesaggio. Per quanto riguarda specificatamente le

GSV, il Piano, in linea con le linee di indirizzo della Vit, sceglie di localizzare una nuova GSV nel Comune

di Malè (1.800 mq di massima superficie di vendita, realizzati nel 2015), recependo le indicazioni progettuali

in tema urbanistico, ambientale e commerciale.

Tabella 11 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Malè GSV - 1.800

Fonte: Piano Stralcio del Commercio (2015).

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV7-Valle di Sole è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di GSV e CC,

pari a 5.359 mq complessivi, comprensivi della struttura di nuova localizzazione di Malè (1.800 mq), realizzata

a fine 2015. Ad oggi nella CV non sono presenti quote di superficie di vendita previste, né in termini

di strutture autorizzate, né in termini di strutture di nuova localizzazione.

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Figura 7 - Dotazione commerciale (2017)

Grafico 7 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.8 Comunità delle Giudicarie

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV8-Giudicarie sono localizzate al 2013 nove GSV, con una superficie di vendita totale di

11.865 mq, e 3 CC, con una superficie di vendita totale di 3.841 mq. Complessivamente nelle Giudicarie sono

perciò situati 15.706 mq di superficie di vendita attiva (GSV+CC). Queste strutture commerciali presentano

un’offerta commerciale principalmente di tipo misto, mentre tre di queste afferiscono al settore non alimentare.

Non sono presenti, nel territorio della CV, GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 12 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Cimego

GSV Misto 1.060

GSV Non alimentare 1.221

GSV Non alimentare 1.226

GSV Misto 1.775

Comano Terme CC Misto 860

Pinzolo GSV Misto 1.148

GSV Misto 1.460

Storo GSV Non alimentare 1.700

GSV Misto 1.280

Tione di Trento GSV Misto 995

CC Misto 1.242

Zuclo CC Misto 1.739

15.706

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato dalla Vit per la Comunità delle Giudicarie è: PAESAGGIO -

valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale

nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Giudicarie” Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolandoli

in due sistemi complementari - commerciale e turistico - e in quattro ambiti territoriali:

1. la Valle del Chiese (Bersone, Bondone, Brione, Castel Condino, Cimego, Condino, Daone, Lardaro,

Pieve di Bono, Praso, Prezzo, Roncone, Storo);

2. la Busa di Tione (Bolbeno, Bondo, Breguzzo, Montagne, Preore, Ragoli, Tione di Trento, Zuclo);

3. la Val Rendena (Bocenago, Caderzone Terme, Carisolo, Darè, Giustino, Massimeno, Pelugo, Pinzolo,

Spiazzo, Strembo, Vigo Rendena, Villa Rendena);

4. le Giudicarie Esteriori (Bleggio Superiore, Comano Terme, Dorsino, Fiavè, San Lorenzo in Banale,

Stenico).

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Per quanto riguarda l’ambito della Valle del Chiese, con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: Integrare e qualificare l’offerta: innalzare la competitività del sistema. Il

sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Progettare l’offerta: mettere in rete risorse inespresse. In

relazione al sistema paesaggistico, viene indicata la seguente strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio:

costruire una rete ecologica e fruitiva territoriale.

La strategia relativa al sistema commerciale, si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare, dell’obiettivo 1 - Incrementare la dotazione

commerciale - la Vit prevede la possibilità di localizzare una nuova GSV nel Comune di Condino (Località

Berghi). Rispetto a tale potenziale struttura, la Vit segnala la necessità di un’integrazione funzionale con altri

settori produttivi (agricoltura, zootecnia e turismo) e servizi urbani (tempo libero) e fornisce linee di indirizzo

e criteri per la progettazione del modello di offerta14 e dei caratteri urbanistici dell’insediamento15.

Per quanto riguarda l’ambito della Busa di Tione, con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: mantenere e valorizzare l’offerta: commercio e centri urbani. Il sistema

turistico è caratterizzato dalla strategia: Progettare l’Offerta: la Busa di Tione come Snodo Turistico Territoriale.

In relazione al sistema paesaggistico, viene indicata la seguente strategia: Conservare e Valorizzare il

Paesaggio: Costruire una Rete Ecologica e Fruitiva Territoriale.

La strategia relativa al sistema commerciale, si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di nuove

GSV.

Per l’ambito della Val Rendena, con riferimento al sistema commerciale, viene individuata la strategia:

Integrare e qualificare l’offerta: valorizzare le risorse locali. Il sistema turistico è caratterizzato dalla

strategia: Diversificare l’offerta: oltre il turismo sciistico. In relazione al sistema paesaggistico viene indicata la

seguente strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio: dal parco al territorio, e ritorno.

14 “Progettare un modello di offerta che promuova le produzioni agricole e zootecniche locali della Comunità di Valle delle

Giudicarie – con particolare riferimento alle eccellenze DOC e DOP – e si proponga come porta e “vetrina” delle Giudicarie;

accanto all’offerta alimentare, può essere prevista un’offerta non alimentare altamente specializzata; Prevedere, accanto

agli spazi di vendita delle produzioni locali, anche aree per forme temporanee di commercializzazione e di promozione dei

prodotti del territorio; Promuovere un nuovo rapporto consumatore-prodotto, progettando accanto agli spazi di vendita

dei beni, aree di degustazione e per lo svolgimento di event.” (Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione

integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Rapporto finale di ricerca, Comunità delle Giudicarie,

2014, p. 140)

15 “Predisporre adeguati sistemi di segnalazione della struttura di vendita per i flussi carrai che percorrono la SS237 in

entrambi i sensi (e in particolare per i flussi provenienti dal Bresciano, da direzionare, per l’accesso all’area, verso lo

svincolo posto lungo la Statale a ca. 900 m nord rispetto all’area), anche tramite iniziative di marketing (landmark);

Realizzare collegamenti pedonali con il centro storico e connessioni con la rete ciclabile esistente (bicigrill); Dimensionare

i parcheggi pertinenziali nel rispetto della normativa vigente (art. 6.3), anche considerando la possibilità prevista dalla

normativa (art. 6.5) di deroga ai parametri quantitativi previsti dall’art. 6.3, trattandosi di utilizzo di edificio esistente;

Preferire, per l’allestimento dei punti vendita, tecnologie costruttive sostenibili ed eco-compatibili (energie rinnovabili,

materiali da costruzione riciclabili)” (ibidem).

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La strategia relativa al sistema commerciale, si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di nuove

GSV.

Nell’ambito delle Giudicarie Esteriori, con riferimento al sistema commerciale, viene individuata la

strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio e agricoltura. Il sistema turistico è

caratterizzato dalla strategia: Progettare l’offerta: terme e, agricoltura, beni. In relazione al sistema

paesaggistico viene indicata la seguente strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio: paesaggio naturale

e paesaggio rurale. La strategia relativa al sistema commerciale, si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di nuove

GSV.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: giugno 2015) fa proprie le visioni strategiche della Vit,

sottolineando come le prospettive di sviluppo della Comunità vadano ricercate all’interno di un quadro che

riconosce il paesaggio come elemento prioritario per la tutela e valorizzazione del territorio. Con riferimento

alle GSV, la Comunità sceglie di non procedere a localizzazione, mirando piuttosto al mantenimento delle

GSV e dei CC esistenti e al miglioramento e rafforzamento degli Esercizi di Vicinato (EV) e delle Medie Strutture

di Vendita (MSV).

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV8-Giudicarie è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di GSV e CC pari

a 15.706 mq complessivi. Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate o

di nuova localizzazione non realizzate.

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Figura 8 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 8 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.9 Comunità Alto Garda e Ledro

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV9-Alto Garda e Ledro sono localizzati al 2013 una GSV e quattro CC attivi con una

superficie di vendita complessiva (GSV+CC) di 14.866 mq. Tutte le strutture presentano un’offerta

commerciale di tipo misto.

Si registrano inoltre due autorizzazioni (GSV) non ancora realizzate nel Comune di Nago Torbole (una GSV da

900 mq e un CC – struttura equiparata – da 400 mq), per un totale di 1.300 mq di superficie di vendita.

Tabella 13 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Arco

GSV Misto 1.550

CC Misto 4.231

CC Misto 6.432

Dro CC Misto 1.531

CC Misto 1.122

14.866

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Nago Torbole GSV Misto 900

CC Misto 400

1.300

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro (approvazione: agosto 2015), non

essendosi potuto avvalere, nel 2014, dello studio di Vit (a causa della mancata realizzazione in tempo utile, da

parte della CV, della mappatura degli esercizi commerciali, lo studio è stato completato solo relativamente alla

parte di analisi e non a quella di valutazione integrata per la definizione di strategie di sviluppo e

valorizzazione), ha comunque provveduto a definire uno scenario strategico dei territori del commercio,

prendendo a spunto l’approccio e la struttura della metodologia di Vit (Vedi “Applicazione dei criteri della

metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità

Alto Garda e Ledro”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

In tale prospettiva di azione, lo scenario territoriale del commercio individuato dal Piano è: PAESAGGIO -

valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo.

Per perseguire tale scenario territoriale, il Piano individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato

rispetto a tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al

sistema commerciale, viene individuata la strategia: Completare, mantenere, qualificare e

valorizzare l'offerta commerciale. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Integrare l'offerta:

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creare il sistema valorizzando le risorse paesaggistiche. Per quanto riguarda il sistema paesaggistico, viene

indicata la seguente strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio delle aree ad elevata naturalità e le aree

agricole.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Completare e integrare il sistema commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale degli ambiti pedonali e dei centri storici.

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e in particolare dell’obiettivo 1 - Completare e integrare il sistema

commerciale - il Piano non localizza nuove GSV, prediligendo la realizzazione delle strutture di vendita già

autorizzate, non ancora realizzate esistenti a Nago Torbole e soggette alle disposizioni transitorie della

LP 17/2010 (art. 73).

Tabella 14 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Nago Torbole GSV Misto 900

CC Misto 400

1.300

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2015.

.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV9-Alto Garda e Ledro è attiva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita di GSV e

CC pari a 14.866 mq complessivi. Sono presenti due strutture di vendita autorizzate, non ancora realizzate

(Nago Torbole), per un totale di 1.300 mq di superficie di vendita, soggette alle disposizioni transitorie della

LP 17/2010 (art. 73). Non sono presenti GSV di nuova localizzazione.

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Figura 9 - Dotazione commerciale (2017)

Grafico 9 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.10 Comunità della Vallagarina

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV10-Vallagarina sono localizzate al 2013 dieci GSV, per una superficie di vendita totale di

18.553 mq, e quattro CC, per una superficie di vendita totale di 22.378 mq. La maggioranza di queste strutture

presenta un’offerta commerciale di tipo misto (solo quattro di queste sono di tipo non alimentare).

Si rileva inoltre una GSV autorizzata e non realizzata (9.697 mq) nel Comune di Mori.

Tabella 15 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Ala GSV Misto 1.108

GSV Misto 1.003

Avio GSV Non alimentare 2.540

GSV Misto 943

Mori GSC Non alimentare 1.200

GSV Misto 2.189

Rovereto

GSV Non alimentare 2.688

GSV Misto 1.850

GSV Non alimentare 2.018

GSV Misto 3.014

CC Misto 3.394

CC Misto 13.944

CC Misto 3.293

Volano CC Misto 1.747

40.931

STRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Mori GSV Misto 9.697

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato dalla Vit per la Comunità della Vallagarina è: PAESAGGIO

- valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale

nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Vallagarina”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato

nei tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e qualificare l’offerta: commercio

e territorio. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Potenziare l’offerta: creare il sistema

valorizzando le risorse paesaggistiche. Il sistema paesaggistico è interessato dalla strategia: Conservare e

valorizzare il paesaggio, dalle aree ad elevata naturalità alle aree agricole.

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La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Completare, valorizzare, integrare il sistema commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare dell’obiettivo 1 - Completare, valorizzare,

integrare il sistema commerciale - la Vit indica l’opportunità di realizzare la GSV autorizzata non ancora

realizzata nel Comune di Mori e di localizzare due nuove GSV nei Comuni di Avio e Rovereto. Per quanto

riguarda la potenziale GSV di Avio, la Vit fornisce indicazioni e criteri per la progettazione del modello di offerta

(commercializzazione delle produzioni locali, porta e “vetrina” del Trentino) e dell’insediamento urbanistico

(miglioramento dell’accessibilità ciclo-pedonale).

Per quanto riguarda la potenziale GSV di Rovereto16, la Vit individua condizioni e criteri per la trasformabilità

dell’area, di carattere urbanistico-architettonico (completamento della pista ciclabile, manutenzione delle aree

a verde pubblico prospicienti la struttura, qualità architettonica della struttura), ambientale (monitoraggio

sistematico delle emissioni, risparmio energetico e utilizzo fonti energetiche rinnovabili) e commerciale

(definizione di un’offerta mista entro cui si prefiguri un comparto alimentare improntato alla promozione e

vendita dei prodotti agricoli locali).

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: giugno 2015) procede alla localizzazione di due nuove GSV

nei Comuni di Avio e Ala (frazione Serravalle). Per entrambe le aree, già urbanizzate e dotate, secondo il

Piano, di buona accessibilità, è previsto il mantenimento degli assetti plani-volumetrici degli edifici esistenti.

La Variante al PRG del Comune di Rovereto, in adeguamento delle norme provinciali di urbanistica

commerciale (approvazione: aprile 2015), procede inoltre alla localizzazione nel territorio comunale di una

nuova GSV, rispetto alla quale la Variante recepisce le indicazioni di carattere architettonico, urbanistico e di

offerta commerciale definite dall’applicazione della Vit (vedi nota 16). La GSV è stata realizzata nel 2015.

Permane la quota di superficie di vendita relativa alla struttura autorizzata non realizzata (GSV) da 9.697

mq nel Comune di Mori, soggetta alle disposizioni transitorie della LP 17/2010, art. 73.

Tabella 16 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Ala GSV - 2.500

Avio GSV - 3.900

Rovereto GSV - 3.133

9.533

16 Per approfondimenti, si veda il Rapporto di ricerca elaborato con specifico riferimento al Comune di Rovereto:

“Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nel Comune di Rovereto”, Rapporto finale di

ricerca, DIST, 2014.

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STRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Mori GSV Misto 9.697

Fonte: Piano Stralcio del Commercio (2015), Variante PRG Rovereto (2015), Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-

PAT (2015).

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV10-Vallagarina si registra ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita attiva totale,

in termini di GSV e CC, pari a 44.064 mq, comprensivi della struttura di nuova localizzazione di Rovereto (3.133

mq), realizzata a fine 2015.

Sono presenti sul territorio due GSV di nuova localizzazione (Ala e Avio), non ancora realizzate, e permane

l’autorizzazione relativa ad una struttura, non realizzata, inerente una GSV di 9.697 mq nel Comune

di Mori, soggetta alle disposizioni transitorie della LP 17/2010, art. 7317.

17 Si segnala inoltre la presenza, entro il Comune di Villa Lagarina, di un Piano Attuativo con potenziale previsione di

grandi superfici di vendita, soggetto alle disposizioni transitorie della LP 17/2010 (art. 73).

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Figura 10 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 10 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.11 Comun General de Fascia

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV11-General de Fascia sono localizzate al 2013 due GSV (settore merceologico misto), per

una superficie di vendita totale di 4.344 mq.

Non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 17 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Moena GSV Misto 950

Pozza di Fassa GSV Misto 3.394

4.344

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio identificato dalla Vit per la Comunità di General de Fascia è:

PAESAGGIO - valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali

integrate di valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata

territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità General de Fascia”, Rapporto finale di

ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua il quadro delle strategie, obiettivi, azioni articolato

in tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Integrare e qualificare l’offerta. Il sistema turistico è

caratterizzato dalla strategia: Mantenere e promuovere l’offerta turistica. Per il sistema paesaggistico viene

definita la strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare e promuovere l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare dell’obiettivo 1 - Incrementare la consistenza

commerciale - la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di nuove GSV. Tra le azioni riferite alla

valorizzazione delle GSV esistenti si segnala la seguente, relativa all’obiettivo 2 - Qualificare e promuovere

l’offerta commerciale:

• Ricercare complementarietà tra le MSV e le GSV (misto) e il centro storico, sia attraverso azioni

materiali (condivisione parcheggi e spazi pubblici) sia tramite forme apposite di promozione

commerciale (come la previsione di corner d’offerta di prodotti locali con punti di vendita nel centro

urbano).

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NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: settembre 2015), in coerenza con scenario e strategie della

Vit, non individua nel territorio della CV aree idonee alla localizzazione di nuove GSV.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV11-General de Fascia si rileva ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita attiva

(GSV) pari a 4.344 mq complessivi.

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate non realizzate o di nuova

localizzazione.

Figura 11 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 11 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.12 Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV12-Altipiani Cimbri non sono localizzati al 2013 GSV o CC attivi. Non sono presenti inoltre

GSV o CC autorizzati non realizzati.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato con la Vit per la Comunità degli Altipiani Cimbri è:

PAESAGGIO - valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali

integrate di valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata

territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità degli Altipiani Cimbri”, Rapporto finale

di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato

in tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Mantenere, integrare e promuovere l’offerta. Il sistema

turistico è caratterizzato dalla strategia: Realizzare un sistema territoriale d’offerta turistica integrato e

diversificato. Per il sistema paesaggistico viene definita la strategia: Conservare e valorizzare il paesaggio.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere l’offerta commerciale come presidio territoriale e incrementare la consistenza

• Ob. 2 – Valorizzare e promuovere l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di nuove

GSV.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: giugno 2015), in coerenza con scenario e strategie delineate

dalla Vit, non individua nel territorio della CV aree idonee alla localizzazione di nuove GSV al dettaglio.

Entro la Comunità di Valle non sono presenti GSV o CC autorizzati non realizzati.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV12-Altipiani Cimbri non sono attive ad oggi (febbraio 2017) grandi superfici di vendita.

Non sono altresì presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate o di nuova

localizzazione non realizzate.

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1.13 Comunità Rotaliana-Königsberg

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV13-Rotaliana-Königsberg sono localizzati al 2013 dodici GSV, con una superficie di vendita

totale di 23.066 mq, e un CC, con superficie di vendita di 5.062 mq. Si rilevano inoltre tre GSV autorizzate non

realizzate (due nel Comune di Lavis, una nel Comune di Mezzolombardo), per una superficie di vendita

complessiva di 3.553 mq.

Rispetto alle GSV attive, sette di queste appartengono al settore non alimentare, cinque a quello misto; il

settore merceologico dell’unico CC presente nella CV è di tipo misto.

Con riferimento alle GSV autorizzate, due di queste presentano un’offerta di tipo non alimentare (Lavis) e una

di tipo misto (Mezzolombardo).

Tabella 18 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Lavis

GSV Non alimentare 1.080

GSV Non alimentare 915

GSV Non alimentare 3.346

GSV Non alimentare 805

Mezzolombardo

GSV Misto 1.977

GSV Misto 2.853

GSV Misto 1.325

GSV Misto 2.853

GSV Misto 1.325

CC Misto 5.062

San Michele all’Adige

GSV Non alimentare 959

GSV Non alimentare 4.648

GSV Non alimentare 980

28.128

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Lavis GSV Non alimentare 850

GSV Non alimentare 1.203

Mezzolombardo GSV Misto 1.500

3.553

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato con l’applicazione della Vit per la Comunità di Rotaliana-

Königsberg è: MARKETING TERRITORIALE – progettare l’integrazione Commercio/Turismo/Territorio

(Vedi. “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità

di Valle del Trentino. Comunità Rotaliana-Königsberg”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

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Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un insieme di strategie, obiettivi, azioni articolato

in due sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico. Con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: Completare il sistema, qualificare l’offerta: commercio e agricoltura,

mentre il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Progettare l’offerta: turismo enogastronomico e

culturale.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 - Incrementare l’offerta

• Ob. 2 - Completare la dotazione commerciale

• Ob. 3 - Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

• Ob. 4 - Promuovere l’attuazione di forme di gestione organizzate in partnership tra gli operatori del

settore.

Per perseguire tali obiettivi e, in particolare, l’obiettivo 1 - Incrementare l’offerta - la Vit non individua aree

di potenziale insediamento di nuove GSV, ma indica anzitutto la necessità di realizzare le grandi

superfici di vendita già autorizzate e non realizzate (Lavis e Mezzolombardo, vedi sopra), prevedendo

azioni sinergiche tra queste e i centri storici.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: agosto 2015), pur allineandosi alla visione strategica

prospettata con la Vit, relativa ad una integrazione tra i temi del commercio e della ricettività turistica in chiave

agricolo-rurale, sceglie di procedere all’individuazione di un’area atta ad accogliere una nuova GSV nel

Comune di Lavis (località Le Masere) pari a 6.197 mq di massima superficie di vendita insediabile.

La nuova localizzazione sostituisce la struttura equiparata prevista sul sito (approvazione della V.I.A. per 7.050

mq di superficie di vendita e presenza di due autorizzazioni di 850 e 1.203 mq)18.

Permane l’autorizzazione di 1.500 mq (GSV) a Mezzolombardo, soggetta alle disposizioni transitorie della

LP 17/2010 (art. 73).

18 Al proposito, le norme del Piano Stralcio del Commercio (NTA art. 8.10) specificano che, in assenza di piano attuativo

convenzionato, la struttura di nuova localizzazione prevista a Le Masere non è realizzabile, mentre, grazie alle disposizioni

transitorie della LP 17/2010 (art. 73), permane la possibilità di realizzare la struttura equiparata. Tale area “al momento

della data di entrata in vigore della legge medesima ha maturato un diritto rappresentato dalla valutazione di impatto

ambientale (approvata con la deliberazione 1365/2010), secondo i criteri della precedente disciplina urbanistica e le

precedenti autorizzazioni commerciali (…)” (PSC, NTA, art. 8.10).

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Tabella 19 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Lavis GSV - 6.197

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Mezzolombardo GSV Misto 1.500

Fonte: Piano Stralcio del Commercio, 2015, Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2015.

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV13-Rotaliana-Königsberg si registra ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita

attiva (GSV e CC) pari a 29.628 mq complessivi.

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate non realizzate (la GSV di

1.500 mq autorizzata a Mezzolombadro è stata recentemente realizzata e aperta quasi integralmente).

È invece prevista una GSV di nuova localizzazione nel Comune di Lavis (6.197), non ancora realizzata.

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Figura 12 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 12 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.14 Comunità della Paganella

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV14-Paganella non sono localizzati al 2013 GSV o CC. Non sono presenti inoltre

autorizzazioni non realizzate relative a GSV o CC.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio definito con la Vit per la Comunità della Paganella è: PAESAGGIO -

valorizzare l’identità paesaggistica del sistema territoriale progettando politiche commerciali integrate di

valorizzazione e sviluppo (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale

nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità della Paganella”, Rapporto finale di ricerca, DIST,

2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un pacchetto di strategie, obiettivi, azioni articolato

in tre sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico, (iii) paesaggistico. Con riferimento al sistema

commerciale, viene individuata la strategia: Integrare e qualificare l’offerta: commercio, agricoltura

e artigianato. Il sistema turistico è caratterizzato dalla strategia: Mettere in rete le risorse locali: dai poli di

Andalo e Molveno al sistema territoriale. Per il sistema paesaggistico viene definita la strategia: Conservare e

valorizzare il paesaggio: da Parco al territorio, e ritorno.

La strategia del sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Completare e valorizzare la dotazione commerciale

• Ob. 2 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

• Ob. 3 – Progettare una forma di gestione organizzata tra gli operatori economici per promuovere

iniziative di valorizzazione e sviluppo dei territori del commercio

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi, in particolare, l’obiettivo 1 - Completare e valorizzare la

dotazione commerciale - la Vit non individua aree di potenziale localizzazione di GSV.

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio (approvazione: luglio 2015), in linea con quanto definito con la Vit, non prevede

nuove GSV, ma si concentra sulla rete esistente, promuovendo azioni per il miglioramento dell’efficienza e

dell’attrattività complessiva.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV14-Paganella non si rilevano ad oggi (febbraio 2017) grandi superfici di vendita attive.

Non sono altresì presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate o di nuova

localizzazione, non realizzate.

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1.15 Comunità della Val d’Adige

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV15-Val dell’Adige sono localizzati, al 2013, sedici GSV e quattro CC, con una superficie di

vendita totale di 65.323 mq. Il settore merceologico di queste strutture commerciali è in prevalenza di tipo

misto (solo sette di queste presentano un’offerta di tipo non alimentare).

È presente inoltre entro la CV (Trento) una GSV autorizzata non realizzata pari a 2.500 mq di superficie di

vendita.

Tabella 20 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Trento

GSV Misto 3.010

GSV Misto 2.382

GSV Misto 2.500

GSV Misto 2.300

GSV Misto 1.731

GSV Misto 2.969

GSV Misto 2.081

GSV Misto 1.660

GSV Misto 1.560

GSV Non alimentare 2.500

GSV Non alimentare 4.472

GSV Non alimentare 2.393

GSV Non alimentare 2.542

GSV Non alimentare 1.886

GSV Non alimentare 2.525

CC Misto 1.536

CC Misto 5.347

CC Misto 8.309

CC Misto 12.120

Aldeno GSV Non alimentare 1.500

65.323

SRUTTURE AUTORIZZATE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Trento GSV Misto 2.500

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio individuato dalla Vit per la Comunità della Valle dell’Adige è:

COMMERCIO – progettare il sistema territoriale del commercio (Vedi: “Applicazione dei criteri della

metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino. Comunità Val

d’Adige, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

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Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit individua un complesso di strategie, obiettivi, azioni. Con

riferimento al sistema commerciale, viene individuata la seguente strategia: Mantenere, integrare e

qualificare l’offerta: commercio, turismo e progettualità locali. Tale strategia si articola nei seguenti

obiettivi:

• Ob. 1 – Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Per perseguire tali obiettivi e, in particolare, l’obiettivo 1 - Mantenere il presidio territoriale e/o incrementare

la consistenza commerciale - la Vit, oltre a indicare l’opportunità di realizzare la GSV autorizzata presente

nel Comune di Trento (2.500 mq), riconosce, sempre all’interno del Comune di Trento, otto aree

eventualmente adatte ad ospitare GSV (Vedi: “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione

integrata territoriale nel Comune di Trento. Rapporto finale di ricerca”, 2014). Queste aree sono state

selezionate sulla base di criteri urbanistici19 e afferiscono a tre ambiti urbani con caratteri insediativi

omogenei20. Si tratta di ambiti non solo di qualificazione commerciale, ma anche di riqualificazione urbanistica,

occasioni territoriali per promuovere azioni di rigenerazione e valorizzazione urbanistica nel Comune di Trento

Le azioni di valorizzazione commerciale delle GSV, con riferimento all’obiettivo 2 - Qualificare l’offerta

commerciale, sono le seguenti:

• Promuovere, rispetto ai nuovi, potenziali esercizi di vendita – ESV, MSV e GSV – un’offerta altamente

specializzata relazionata ai prodotti agricoli locali (vitivinicoli – es. Merlot ad Aldeno – frutticoli e

produzioni minori, quali mele e ciliegie).

• Promuovere la diversificazione e la complementarietà tra le MSV e le GSV e il centro storico, sia

attraverso azioni materiali (condivisione parcheggi e spazi pubblici) sia tramite forme apposite di

promozione commerciale (come la previsione di corner d’offerta di prodotti locali con punto vendita

principale nel centro urbano).

NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

In coerenza con l’approccio delineato dalla Vit, la Variante di adeguamento del PRG di Trento ai criteri di

programmazione urbanistica (approvazione: novembre 2016), con funzioni di PTC, individua alcune aree

potenzialmente idonee alla localizzazione di GSV e/o CC21 afferenti a tre ambiti di qualificazione

commerciale e di riqualificazione urbanistica (aree occupate da immobili dismessi o attività produttiva

impattanti). Si tratta di:

1. Trento Nord (via del Brennero e scalo Filzi);

19 (i) Localizzazione dell’area in prossimità delle configurazioni spaziali del commercio riconosciute con l’applicazione della

Vit; (ii) coerenza normativa rispetto al PRG; (iii) localizzazione dell’area in un contesto urbano e ambientale di qualità, in

termini di infrastrutture e servizi pubblici; (iv) condizioni di trasformabilità dell’area nel breve periodo.

20 Ambito Strada mercato: aree Via del Brennero A - Tridente-Atesina (ex Opel), Via del Brennero F (C4pfs), Filzi 2.2a, Via

del Brennero (art. 53 comma 4.1), Via del Brennero (Motel Agip); ambito Polarità integrata al centro storico: area

Italcementi A; ambito Nuova polarità commerciale: Ex Lenzi (B – C), Trentofrutta.

21 Il Piano introduce una differenziazione fra insediamento di GSV e CC, escludendo la possibilità di insediare GSV in alcune

specifiche zone dove si prediligono i CC (vedi tab. 21).

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2. Trento Centro con polarità integrata al centro storico (area ex Michelin);

3. Trento Sud (area Trento Frutta).

Il PRG individua inoltre, in via preventiva, le aree localizzate tra via Maccani e la ferrovia (area ex SAIT) e

l'area posta a sud ovest della rotatoria di Via Maccani (area/immobile Mondini) sulle quali è prefigurata la

possibilità di nuove GSV subordinatamente all'approvazione di un accordo urbanistico con relativa variante al

PRG.

Non esistono sul territorio autorizzazioni pregresse, in quanto la GSV autorizzata e non realizzata

presente nel Comune di Trento al 2013 (2.500 mq, vedi tab. precedente) è stata realizzata nel 2014.

Tabella 21 – Grandi superfici di vendita previste (2015)

STRUTTURE DI NUOVA LOCALIZZAZIONE

Comune Tipologia Settore merceologico* SdV [mq]**

Trento (Zona A – via del Brennero) CC/GSV - 5.109

Trento (Zona B – via del Brennero) CC/GSV - 4.961

Trento (Zona C – via del Brennero) CC/GSV - 6.412

Trento (Ambito A – ex Opel – Tridente Atesina, via del

Brennero) CC/GSV

- 6.412

Trento (Ambito F – Tridente Atesina, via del Brennero) CC - 2.628

Trento (Scalo Filzi) CC/GSV - 3.360

Trento (Ambito B – Area ex Michelin) CC - 3.124

Trento (Ambito C – Area ex Michelin) CC - 2.158

Trento (Progetto Speciale “Trento Frutta”) CC/GSV - 1.565

35.729

Fonte: Variante PRG Trento, 2016.

* Il settore merceologico non è definibile per le nuove localizzazioni.

** La SdV fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nel territorio della CV15-Val dell’Adige si registra ad oggi (febbraio 2017) una superficie di vendita attiva di

(GSV e CC) pari a 67.823 mq complessivi. Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita

autorizzate non realizzate.

Sono previste a Trento nove aree di potenziale insediamento di grandi superfici di vendita, non

ancora realizzate, per un totale di 35.729 mq.

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Figura 13 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 13 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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1.16 Comunità della Valle dei Laghi

DOTAZIONE COMMERCIALE DI GRANDI SUPERFICI DI VENDITA (2013)

Nel territorio della CV16-Valle dei Laghi sono localizzate al 2013 tre GSV (due del settore non alimentare, una

del settore misto), per una superficie di vendita totale di 2.997 mq.

Non sono presenti sul territorio GSV o CC autorizzati non realizzati.

Tabella 22 – Dotazione commerciale (2013)

STRUTTURE ATTIVE

Comune Tipologia Settore merceologico SdV [mq]

Calavino GSV Non alimentare 880

GSV Misto 1.008

Vezzano GSV Non alimentare 1.109

2.997

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013.

VALUTAZIONE INTEGRATA TERRITORIALE. SCENARIO TERRITORIALE DEL COMMERCIO (2014)

Lo scenario territoriale del commercio prospettato con la Vit per la Comunità della Valle dei Laghi è:

MARKETING TERRITORIALE – progettare l’integrazione commercio/turismo/territorio (Vedi: “Applicazione

dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del

Trentino. Comunità della Valle dei Laghi”, Rapporto finale di ricerca, DIST, 2014).

Per perseguire tale scenario territoriale, la Vit definisce un complesso di strategie, obiettivi, azioni articolato

in due sistemi complementari: (i) commerciale, (ii) turistico. Con riferimento al sistema commerciale, viene

individuata la strategia: Costruire il sistema d’offerta: commercio e agricoltura. Il sistema turistico è

caratterizzato dalla strategia: costruire il sistema d’offerta: mettere in rete le risorse presenti.

La strategia relativa al sistema commerciale si articola nei seguenti obiettivi:

• Ob. 1 – Incrementare la consistenza commerciale

• Ob. 2 – Qualificare l’offerta commerciale

• Ob. 3 – Valorizzare l’offerta commerciale dei centri storici

Ai fini del perseguimento dei suddetti obiettivi e, in particolare, dell’obiettivo 1 - Incrementare la consistenza

commerciale - la Vit non prevede la localizzazione di nuove GSV. Tra le azioni finalizzate al perseguimento

degli obiettivi di valorizzazione del sistema commerciale con esplicito riferimento alla qualificazione delle GSV

esistenti, l’obiettivo 2 - Qualificare l’offerta commerciale - prevede:

• Ricercare complementarietà tra le MSV e le GSV (misto) e il centro storico, sia attraverso azioni

materiali (condivisione parcheggi e spazi pubblici) sia tramite forme apposite di promozione

commerciale (come la previsione di corner d’offerta di prodotti locali).

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NUOVE LOCALIZZAZIONI DA PIANO STRALCIO (2015) E AUTORIZZAZIONI

Il Piano Stralcio del Commercio della CV16 (approvazione: agosto 2015) in prima adozione localizzava tre

nuove GSV, una nel Comune di Vezzano e due nel Comune di Calavino. A seguito della nomina, da parte della

Giunta Provinciale, di un Commissario preposto alla supervisione del processo di redazione del Piano (giugno

2015), il Piano, oggetto di seconda adozione (luglio 2015), ha annullato le suddette localizzazioni e non

individua alcuna area adatta alla localizzazione di GSV.

Non sono presenti sul territorio GSV o CC autorizzati non realizzati.

DOTAZIONE COMMERCIALE. GRANDI SUPERFICI DI VENDITA REALIZZATE E PREVISTE (2017)

Nell territorio della CV14-Paganella si registra ad oggi (febbraio 2017) 2.997 mq di grandi superfici di vendita

attive.

Non sono presenti sul territorio grandi superfici di vendita autorizzate o di nuova localizzazione

non realizzate.

Figura 14 - Dotazione commerciale (2017)

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Grafico 14 - Dotazione commerciale (2017)

Fonte: Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

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2. La dotazione commerciale dei territori

Il presente capitolo presenta una lettura complessiva dei dati puntuali parziali riportati nelle schede delle

singole CV (vedi da § 1.1 a 1.16). L’obiettivo è evidenziare in sintesi le variazioni intercorse, da un punto di

vista quantitativo (quote di Superfici di Vendita), nei territori del commercio della PAT a seguito del processo

di pianificazione sviluppato dalle CV tra il 2014 e il 2015 attraverso i Piani Stralcio del Commercio (PSC) e di

verificare, da ultimo, l’attuale dotazione commerciale provinciale (al febbraio 2017), già in parte esito di tale

processo di decentramento della pianificazione del commercio.

Come è emerso chiaramente dall’analisi delle singole realtà territoriali, il processo di pianificazione dei territori

commerciali intrapreso dalle CV tra il 2014 e 2015 si è dovuto confrontare non solo, in modo più ovvio, con il

patrimonio di grandi superfici di vendita già attive (solo due CV non possiedono GSV al 2013: la CV 12-Altipiani

Cimbri e la CV 14-Paganella), ma anche con quello autorizzato, non ancora realizzato. Risulta pertanto di

interesse, al fine di valutare nel modo più completo le scelte effettuate dalle CV, verificare l’esito del processo

di pianificazione dei territori del commercio anche in relazione al patrimonio di aree commerciali autorizzate,

non realizzate.

Come evidenziato in tabella 23 – inerente al confronto tra la quota di grandi superfici di vendita previste nella

PAT pre-PSC (autorizzazioni al 2013) e post-PSC (autorizzazioni e nuove localizzazioni al 2015) – sono sei le

CV che al 2013, oltre alla superficie di vendita attiva, presentano una quota di superficie di vendita autorizzata

non realizzata, per un totale di 22.359 mq.

In alcune di queste, la quota di superficie di vendita autorizzata non realizzata al 2013 è

sensibilmente variata nel 2015 (casi evidenziati in azzurro in tabella 23).

In particolare, in tre CV la quota si è ridotta a zero:

• nella CV 3-Comunità Valsugana e Tesino perché in parte decaduta (1.490 mq di ex autorizzato a

Novaledo) e in parte sostituito da una nuova localizzazione da PSC (1.212 mq di ex autorizzato

a Borgo Valsugana);

• nella CV 6-Comunità della Val di Non perché in parte sostituita da una nuova localizzazione

da PSC (1.110 mq di ex autorizzato a Predaia), in parte realizzata (1497 mq di ex autorizzato a

Sarnonico);

• nella CV 15-Comunità della Val d’Adige poiché realizzata (2.500 mq di ex autorizzato a Trento).

In un quarto caso la quota di superficie di vendita autorizzata al 2013 si è invece considerevolmente

ridimensionata:

• nella CV 13-Comunità Rotaliana-Kőnigsberg perché in parte sostituita da una nuova

localizzazione da PSC (2.053 mq di ex autorizzato a Lavis).

Nei restanti due casi (CV 9-Comunità Alto Garda e Ledro e CV 10-Comunità della Vallagarina)

permangono sul territorio autorizzazioni commerciali, non formalmente decadute, soggette alle “disposizioni

transitorie in materia di strutture commerciali con particolari caratteristiche” della LP 17/2010, art. 73 (1.300

mq di superficie di vendita complessiva a Nago Torbole e 9.697 mq a Mori).

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Nel complesso, la dotazione di aree autorizzate non realizzate si è dunque ridotta del 44% nella

fase di transizione pre e post Piani Stralcio del Commercio, anche grazie ad uno sforzo di

razionalizzazione attuato dal processo di pianificazione commerciale in alcune CV.

Guardando invece nel merito delle nuove localizzazioni così come definite dai Piani Stralcio del Commercio,

la quota complessivamente prevista entro tutta la Provincia è di 62.732 mq - massima superficie di vendita

potenzialmente insediabile - con un potenziale incremento rispetto alla superficie di vendita attiva al

2013 (234.675 mq di GSV e CC) corrispondente a più del 26%.

Nuove localizzazioni sono previste, oltre che nelle già citate CV 13-Comunità Rotaliana-Kőnigsberg (Lavis) e

CV 6-Comunità della Val di Non (Predaia), nella CV 2-Comunità di Primiero (Transacqua), nella CV 3-Comunità

Valsugana e Tesino (Borgo Valsugana), nella CV 7-Comunità della Valle di Sole (Malè, realizzata nel 2015),

nella CV 10-Comunità della Vallagarina (Ala, Avio, Rovereto, quest’ultima realizzata nel 2015) e nella CV 15-

Comunità della Val d’Adige (Trento).

Emergono, per l’elevata quota di superficie di vendita potenzialmente insediabile, i territori

dell’Asta dell’Adige: CV 10-Vallagarina, con tre nuove localizzazioni per complessivi 9.533 mq, pur a fronte

di una SdV autorizzata di 9.697 mq (Mori, vedi sopra); CV 15-Val d’Adige, con oltre 35.000 mq di superficie di

vendita insediabile (tutte le nove aree individuate dal Piano sono situate a Trento); e CV 13-Rotaliana-

Kőnigsberg, con un’unica nuova localizzazione da 6.197 mq (Lavis). Si tratta, non a caso, del territorio con il

più elevato indice di attrattività22 e con la già più elevata dotazione commerciale (vedi Tav. 1), non solo in

termini di grandi superfici di vendita23.

Per quanto riguarda le CV che non hanno proceduto a localizzare nuove GSV nei PSC, di seguito l’elenco:

▪ CV 1-Comunità Territoriale della Val di Fiemme,

▪ CV 4-Comunità Alta Valsugana e Bersntol,

▪ CV 5-Comunità della Valle di Cembra,

▪ CV 8-Comunità delle Giudicarie,

▪ CV 9-Comunità Alto Garda e Ledro,

▪ CV 11-Comun General de Fascia,

▪ CV 12-Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri,

▪ CV 14-Comunità della Paganella,

▪ CV16-Comunità della Valle dei Laghi.

A conclusione del quadro sinottico ricostruito, in tabella 24 si riporta l’aggiornamento al febbraio 2017 della

dotazione commerciale dei territori della PAT, che considera tutte le variazioni intercorse tra il 2014 e il

2017, per quanto riguarda la superficie di vendita, in termini di realizzazione di nuove localizzazioni o di

autorizzazioni, o di ampliamento di strutture attive.

22 Si veda il Rapporto finale di ricerca “Applicazione della metodologia di Valutazione integrata territoriale per la costruzione

di scenari territoriali del commercio in Provincia di Trento”, DIST, Politecnico di Torino (2012).

23 Si vedano i Rapporti finali di ricerca “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei

Comuni delle Comunità di Valle del Trentino”, stilati dal DIST del Politecnico di Torino nel 2014 per le CV CV 10-Vallagarina,

CV 13-Rotaliana-Kőnigsberg, CV 15-Val d’Adige.

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Tabella 23 – Grandi superfici previste al 2013 (pre Piani Stralcio) e al 2015 (post Piani Stralcio)

2013 2015

Comunità di

Valle SDV

AUTORIZZATE SDV

AUTORIZZATE

SDV NUOVA

LOCALIZZAZIONE*

CV01. Val di

Fiemme 0 0 0

CV02. Primiero 0 0 2.970

CV03. Valsugana

e Tesino 2.702 0 4.125

CV04. Alta

Valsugana e

Bersntol

0 0 0

CV05. Valle di

Cembra 0 0 0

CV06. Val di Non 2.607 0 2.378

CV07. Valle di

Sole 0 0 1.800

CV08. Giudicarie 0 0 0

CV09. Alto

Garda e Ledro 1.300 1.300 0

CV10.

Vallagarina 9.697 9.697 9.533

CV11. Comun

General de

Fascia

0 0 0

CV12. Altipiani

Cimbri 0 0 0

CV13. Rotaliana-

Kőnigsberg 3.553 1.500 6.197

CV14. Paganella 0 0 0

CV15. Val

d’Adige 2.500 0 35.729

CV16. Valle dei Laghi

0 0 0

PAT 22.359 12.497 62.732

Fonte: Piani Stralcio del Commercio, Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2013-2015.

* La tabella riporta la quota totale di superficie di vendita relativa alle nuove localizzazioni (massima superficie di vendita

insediabile, in applicazione dei parametri edilizi definiti da ogni PSC24), così come definite dai Piani al momento della loro

approvazione; la quota comprende pertanto anche la superficie di vendita delle GSV di nuova localizzazione realizzate a

seguito dell’approvazione del Piani nel corso dell’anno 2015.

24 Alcuni PSC hanno recepito i parametri definiti dalla LP 17/2010, art. 6.2 (“il rapporto tra la superficie di vendita totale e

la superficie del lotto non può essere superiore al 40 per cento”), altri ne hanno definiti di più stringenti (ad esempio la

CV3-Valsugana e Tesino, che, per la nuova localizzazione di Borgo Valsugana – vedi par. 1.3 – ha stabilito che il rapporto

tra la superficie di vendita totale e la superficie del lotto non può essere superiore al 25 per cento, PSC, NTA, art. 6).

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71

Tabella 24 – La dotazione commerciale dei territori al 2017

DOTAZIONE COMMERCIALE 2017

Comunità di Valle SdV ATTIVA

SdV PREVISTA

SdV autorizzata SdV di

nuova localizzazione*

CV1. Val di Fiemme 8.694** 0 0

CV2. Primiero 802** 0 2.970

CV3. Valsugana e Tesino 13.060 0 4.125

CV4. Alta Valsugana e

Bersntol 23.236 0 0

CV5. Valle di Cembra 1.967 0 0

CV6. Val di Non 11.976** 0 2.378

CV7. Valle di Sole 5.359** 0 0

CV8. Giudicarie 15.706 0 0

CV9. Alto Garda e Ledro 14.866 1.300 0

CV10. Vallagarina 44.064** 9.697 6.400

CV11. Comun General de

Fascia 4.344 0 0

CV12. Altipiani Cimbri 0 0 0

CV13. Rotaliana-

Kőnigsberg 29.628** 0 6.197

CV14. Paganella 0 0 0

CV15. Val d’Adige 67.823** 0 35.729

CV16. Valle dei Laghi 2.997 0 0

PAT 244.522 10.997 57.799

Fonte: Piani Stralcio del Commercio, Sistema informativo territoriale (Sit), DIST-PAT, 2017.

* La SdV delle nuove localizzazioni fa riferimento alla massima superficie di vendita insediabile.

** Nei casi evidenziati la SdV al 2017 è variata rispetto alla SdV al 2013. In particolare:

1. nella CV7-Comunità della Valle di Sole e nella CV10-Comunità della Vallagarina le nuove localizzazioni

di Malè (1.800 mq) e Rovereto (3.133 mq) sono state realizzate nel 2015;

2. nelle CV15-Val d’Adige, CV06-Val di Non e CV13-Rotaliana, le struttura autorizzate di Trento, Sarnonico

e Mezzolombardo sono state realizzate rispettivamente nel 2014, 2015 e 2017. Ne consegue che ad oggi, 2017,

nelle tre CV non sono più presenti strutture autorizzate non realizzate;

3. nella CV1-Val di Fiemme, nel 2017 è stata ampliata una GSV attiva (Carano) a 1.835 mq, con conversione

in CC;

4. nella CV2-Primiero, nel 2015 è stata chiuda una GSV di 936 mq.

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II. Analisi del sistema ambientale e paesaggistico nei territori

lungo l’Asta dell’Adige

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3. Metodologia di valutazione

L’analisi valutativa sviluppata nella seconda parte di questo rapporto mira a fornire un quadro conoscitivo

aggiornato delle dinamiche ambientali e paesaggistiche nei territori dell’Asta dell’Adige (CV13-Rotaliana

Könisberg, CV15-Val d’Adige, CV10-Vallagarina). Si tratta dei territori che, per caratteri dell’offerta commerciale

(vedi parte prima di questo rapporto) e assetto insediativo e infrastrutturale25, potrebbero essere i più adatti

ad ospitare, eventualmente, una GSV con superficie di vendita superiore ai 10.000 mq, la cui programmazione

è di competenza provinciale.

La LP 17/2010 stabilisce che tale atto programmatorio (deliberazione Giunta Provinciale) si debba fondare

anche su analisi che considerino “i parametri relativi al contenimento dell'impatto territoriale e ambientale di

strutture di elevata dimensione, la promozione della qualità del territorio, del tessuto urbano e dei centri storici

nonché le esigenze di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti e di tutela della salute; le analisi tengono conto,

in particolare, degli obiettivi strategici del piano urbanistico provinciale, anche con riguardo al rispetto della

carta del paesaggio e del sistema infrastrutturale e dell'obiettivo di un equilibrato rapporto tra territorio libero

e territorio costruito” (LP17/2010, art. 11.2).

A partire da tale traccia normativa, è stata impostata una metodologia di valutazione che tiene conto delle

nuove istanze e contingenze, in continuità con l’attività di ricerca e consulenza già svolta dal DIST tra il 2011

e il 2014, per conto del Servizio Industria, Artigianato, Commercio e Cooperazione, sul tema della Valutazione

integrata territoriale (Vit) per la definizione degli scenari del commercio e che ha accompagnato il processo

di riforma di programmazione commerciale con la Delibera 1339/2013. Si è pertanto attinto all’esperienza

valutativa già sviluppata, che comprendeva un’analisi accurata degli aspetti paesaggistici dei territori

provinciali. La matrice di indicatori di Vit è stata infatti strutturata rispetto a cinque temi, considerati in modo

strettamente interconnesso: Struttura distributiva dell’offerta commerciale, Turismo, Assetto insediativo,

Ecosistema e paesaggio, Progettualità locale26. La considerazione entro la Vit del tema “Ecosistema e

Paesaggio” è stata non solo un atto “dovuto” rispetto alla sempre maggior centralità che il tema paesaggio va

assumendo nelle politiche di governo del territorio, a scala europea come nazionale - a partire dall’emanazione

e conseguente ratifica (in Italia nel 2006) della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP, 2000) - ma anche

una presa d’atto della crucialità del tema nel contesto specificatamente trentino, condizione per progettare i

nuovi processi di piano. Il paesaggio è stato pertanto letto e valutato attraverso nove differenti indicatori27,

nella sua dimensione “complessa” (integrazione di fattori ecologici, storico-identitari e scenici) e dinamica

(processi di trasformazione del paesaggio). Vale la pena anche ricordare che, nella logica complessiva della

Vit, sin dal 2012 si è inteso ancorare l’azione valutativa per la definizione di scenari del commercio alle

25 Ricordiamo che si tratta dei territori con più elevato indice di attrattività (così come definito nell’ambito della ricerca

svolta nel 2012 dal DIST del Politecnico di Torino. Per approfondimenti, si rimanda al Rapporto finale di ricerca 2012,

“Applicazione della metodologia di Valutazione integrata territoriale per la costruzione di scenari territoriali del commercio

in Provincia di Trento”, cap. 5), ossia connotati, tra l’altro, da una elevata dotazione infrastrutturale.

26 Per approfondimenti su metodologia ed esiti della Vit, si rimanda al Rapporto finale di ricerca 2012, “Applicazione della

metodologia di Valutazione integrata territoriale per la costruzione di scenari territoriali del commercio in Provincia di

Trento” e ai Rapporti finali di ricerca “Applicazione dei criteri della metodologia di Valutazione integrata territoriale nei

Comuni delle Comunità di Valle del Trentino”, stilati nel 2014 per ogni CV.

27 1. Consistenza invarianti areali, 2. Consistenza aree agricole di pregio, 3. Consistenza invarianti puntuali, 4. Consistenza

fronti di pregio, 5. Consistenza aree ad elevato pericolo idrogeologico, 6. Consistenza aree ad elevato rischio idrogeologico,

7. Inquinamento da traffico stradale, 8. Indice di propensione all’estensione delle aree urbanizzate, 9. Indice di consumo

di aree naturali, seminaturali e agricole.

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76

prospettive di riqualificazione, valorizzazione e sviluppo delineate dalle politiche territoriali della PAT. Questa

razionalità ha guidato il lavoro di selezione degli indicatori di Vit, compresi quelli connessi al tema “Ecosistema

e Paesaggio”, definiti anche a partire dalla considerazione dei principi e delle linee strategiche del PUP.

Nel contesto, dunque, di continuità con la metodologia di Vit, la presente ricerca introduce un’ottica

valutativa innovata che mira, in particolare, a leggere i valori del paesaggio non solo da un punto di vista

ecologico, scenico e storico-culturale, ma anche economico, approfondendo così la componente valutativa del

paesaggio nella prospettiva di completare le scelte di programmazione commerciale della Provincia.

La dimensione economico-estimativa del paesaggio assume interesse non solo da un punto di vista

teorico-disciplinare, introducendo approcci e tecniche innovative per la valutazione paesaggistica, ma

soprattutto da un punto di vista politico-amministrativo. La valutazione economica del paesaggio è infatti di

particolare utilità per i decisori, in quanto può fornire informazioni utili per supportare strategie di efficienza

allocativa delle risorse e si dimostra di grande efficacia comunicativa nell’interloquire con i portatori di

interesse.

La letteratura più recente è concorde nell’attribuire al paesaggio la caratterizzazione di “bene economico” dal

quale la collettività può ricevere benefici. Inoltre, le attività economiche legate all’uso e alla trasformazione del

paesaggio determinano su di esso effetti e ricadute di varia natura; secondo la letteratura economica questo

equivale a dire che il paesaggio costituisce un’esternalità, positiva o negativa.

Alla luce di tali presupposti, il presente studio propone un sistema di indicatori finalizzato alla valutazione del

sistema ambientale e paesaggistico dei territori lungo l’Asta dell’Adige, con particolare attenzione alla

dimensione economica del paesaggio in esame.

In particolare, la complessità del territorio oggetto di valutazione è stata disaggregata secondo un sistema di

indicatori del paesaggio che prende in considerazione aspetti di natura ambientale, ecologica, scenica, storico-

culturale ed economica. In questo modo, i diversi aspetti del paesaggio vengono interpretati in maniera

coordinata al fine di giungere a indici sintetici in grado di produrre informazioni sistematiche utili per supportare

strategie di tutela e trasformazione dei territori.

Più nel dettaglio, il sistema di indicatori proposto è organizzato in due diversi sotto-sistemi: indicatori di

valore e indicatori di pressione. Gli indicatori di valore sono finalizzati a misurare il livello di qualità del

paesaggio e del territorio nei Comuni considerati, mentre gli indicatori di pressione mirano a definire gli impatti

negativi che insistono sulle componenti paesaggistiche e territoriali nel contesto in esame. Per ognuno dei due

sottosistemi considerati, il modello di valutazione proposto nella ricerca permette di definire un indice

sintetico dato dall’aggregazione dei diversi indicatori attraverso il calcolo del valore medio, in modo da pesare

in modo uniforme tutti gli indicatori all’interno di tale indice sintetico.

Ogni comune sarà quindi caratterizzato da due indici sintetici, uno di valore e uno di pressione, in grado di

definire da una parte il livello di qualità e dall’altra il livello di compromissione del paesaggio.

Il procedimento seguito nella valutazione prevede i seguenti passaggi:

- definizione di un sistema di indicatori per la valutazione, organizzato in due sotto-sistemi distinti;

- standardizzazione degli indicatori su una scala comune in modo che ciascun indicatore assuma valori

nell’intervallo [0,1];

- applicazione della procedura matematica per la combinazione dei dati parziali;

- calcolo degli indici sintetici.

I passaggi specifici della valutazione verranno illustrati nei paragrafi successivi.

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77

4. Il sistema di indicatori di valore e pressione

Come già evidenziato, il sistema di indicatori considerato nella presente applicazione è organizzato secondo

due sotto-sistemi distinti: gli indicatori di valore sono finalizzati a misurare il livello di qualità del paesaggio e

del territorio nei comuni considerati, mentre gli indicatori di pressione mirano a definire gli impatti negativi che

insistono sulle componenti paesaggistiche e territoriali nel contesto in esame.

Per definire i singoli indicatori si è fatto riferimento, come sopra specificato, alla matrice di Vit, selezionando

gli indicatori più pertinenti per la definizione di valori e criticità del paesaggio28. Dove ripresi, gli indicatori di

Vit sono stati anzitutto rielaborati nella loro struttura, considerando l’attuale realtà territoriale di applicazione,

non più i singoli territori delle CV29, ma il sistema territoriale dell’Asta dell’Adige (il calcolo degli indicatori viene

operato pertanto riferendo il valore assunto dall’indicatore in ogni Comune al valore assunto dall’indicatore nel

complesso dei Comuni dell’Asta dell’Adige30). Sono inoltre stati aggiornati i dati di base per la costruzione degli

indicatori, al fine di fotografare una realtà territoriale il più possibile attuale. A tali indicatori, desunti dalla Vit

e adeguatamente rielaborati e aggiornati, sono stati quindi aggiunti ulteriori indicatori adatti a restituire il

valore economico del paesaggio. In particolare, si tratta degli indicatori V.08 Aziende BIO/DOP/IGP e V.10

Valore immobiliare terreni agricoli, che restituiscono il valore economico dei paesaggi agricoli, e dell’indicatore

V.09 Valore immobiliare residenza, che, definito rispetto alle zone centrali delle aree insediate, fornisce

un’indicazione del valore economico, e dunque della qualità, del paesaggio urbano. Oltre a questi, anche gli

indicatori V.05 Arrivi, V.06 Presenze e V.07 Ricettività, già presenti nella Vit, e che nel loro complesso

fotografano il fenomeno turistico, direttamente correlato alla qualità paesaggistica dei contesti territoriali, sono

indubbi indicatori del valore economico del paesaggio.

Per quanto riguarda i restanti indicatori, rispetto al sotto-sistema dei valori, è anche stato considerato il ruolo

giocato dalle aree di pregio naturalistico, storico-culturale e scenico (indicatori V.01 Invarianti areali, V.02 Aree

agricole di pregio, V.03 Invarianti puntuali, V.04 Fronti di pregio), facendo specifico riferimento agli elementi

“invarianti” così come definiti dal Piano Urbanistico Provinciale (all. A, parr. 5.2 e 9.2; all. D; NTA, art. 8) e ai

“fronti di particolare pregio”, così come definiti sempre dal PUP e in particolare dalla Carta del paesaggio (“le

analisi tengono conto, in particolare, degli obiettivi strategici del piano urbanistico provinciale, anche con

riguardo al rispetto della carta del paesaggio (…)”, LP17/2010, art. 11.2).

Rispetto al sotto-sistema delle pressioni, invece, particolare attenzione è stata posta alle dinamiche

urbanizzative, valutate attraverso gli indicatori P.01 Consistenza Aree Urbanizzate, P.05 Indice di Propensione

all’Estensione delle Aree Urbanizzate e P.06 Indice di Consumo di Aree Naturali, Seminaturali e Agricole

(“l'obiettivo di un equilibrato rapporto tra territorio libero e territorio costruito”, LP17/2010, art. 11.2), alle

emissioni inquinanti, con l’indicatore P.04 Inquinamento da Traffico Stradale (“le esigenze di tutela

dell'ambiente dagli inquinamenti e di tutela della salute”, ibidem) e alle dinamiche correlate al pericolo e rischio

28 In particolare, si è fatto riferimento, selezionandoli, agli indicatori della matrice di Vit relativi ai temi “D. Ecosistema e

paesaggio”. “B. Turismo” e “C. Assetto insediativo”.

29 Oggetto dei Rapporti finali di ricerca stilati dal DIST del Politecnico di Torino nel 2014 “Applicazione dei criteri della

metodologia di Valutazione integrata territoriale nei Comuni delle Comunità di Valle del Trentino”.

30 Ossia i ventinove Comuni componenti le CV13-Rotaliana Könisberg, CV15-Val d’Adige e CV10-Vallagarina. Uniche

eccezioni a tale modalità di calcolo sono gli indicatori V.09 Valore immobiliare residenza, P.05 Indice di Propensione

all’Estensione delle Aree Urbanizzate e P.06 Indice di Consumo di Aree Naturali, Seminaturali e Agricole. Per specifiche, si

vedano le schede relative al calcolo di ogni singolo indicatore riportate nei § 5.2 e 5.3

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idrogeologico, di particolare importanza in territori come quelli della Provincia di Trento (indicatori P.02

Consistenza Aree ad Elevato Pericolo Idrogeologico e P.03 Consistenza Aree ad Elevato Rischio Idrogeologico).

Struttura, metodo di calcolo e fonti dei dati dei singoli indicatori sono spiegati in maggiore dettaglio nelle

schede che ne riportano i risultati (vedi § successivo).

Tabella 1_Gli indicatori di valore e pressione paesaggistica

V. Valori

INDICATORE STRUTTURA ANNO

V.01 Consistenza invarianti areali

(Rete ecologica) Invarianti areali C [ha] / Invarianti areali AA [ha] 2016

V.02 Consistenza aree agricole di pregio Aree agricole di pregio C [ha] / Aree agricole di pregio AA [ha] 2016

V.03 Consistenza invarianti puntuali

(Elementi geologici e geomorfologici, paesaggi rappresentativi) Invarianti puntuali C [num] / Invarianti puntuali AA [num] 2016

V.04 Consistenza fronti di Pregio Fronti di pregio C [num] / Fronti di pregio AA [num] 2016

V.05 Arrivi Arrivi C [num] / Arrivi AA [num] 2015

V.06 Presenze Presenze C [num] / Presenze AA [num] 2015

V.07 Ricettività Letti esercizi ricettivi C [num] / Letti esercizi ricettivi AA [num] 2015

V.08 Aziende BIO/DOP/IGP Aziende BIO/DOP/IGP C [num] / Aziende BIO/DOP/IGP AA [num] 2010

V.09 Valore immobiliare residenza Valore di mercato unitario residenza C [€/mq] / Valore di mercato

unitario massimo residenza AA [€/mq] 2016

V.10 Valore immobiliare terreni agricoli Valore di mercato terreni agricoli C [€] / Valore di mercato terreni

agricoli AA [€] 2016

P. Pressioni

INDICATORE STRUTTURA ANNO

P.01 Consistenza aree urbanizzate Aree urbanizzate C [ha] / Aree urbanizzate AA [ha] 2013

P.02 Consistenza aree ad elevato pericolo idrogeologico Aree elevato pericolo idrogeologico C [ha] / Aree elevato pericolo

idrogeologico AA [ha] 2013

P.03 Consistenza aree ad elevato rischio idrogeologico Aree elevato rischio idrogeologico (R3-R4) C [ha] / Sup aree elevato

rischio idrogeologico (R3-R4) AA [ha] 2013

P.04 Inquinamento da traffico stradale Emissione macroinquinanti da traffico stradale C [ton/anno] / Emissione

macroinquinanti da traffico stradale AA [ton/anno] 2013

P.05 Indice di propensione all’estensione delle aree urbanizzate Aree urbanizzate da aree naturali, seminaturali e agricole C [ha] / Aree

urbanizzate C [ha] 2005-2013

P.06 Indice di consumo di aree naturali, seminaturali e agricole Aree urbanizzate da aree naturali, seminaturali e agricole C [ha] / Aree

naturali, seminaturali e agricole C [ha] 2005-2013

C = Comune

AA = Tot. Comuni Asta dell’Adige

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5. Sviluppo della valutazione

Il primo passaggio della valutazione fa riferimento alla rilevazione dei dati a livello comunale e al calcolo degli

indicatori proposti.

Si riportano di seguito i risultati della valutazione degli indicatori di valore e di pressione nei territori considerati,

corredati di una sintetica spiegazione di struttura, metodo di calcolo e fonti dei dati. Dove utile, oltre ai risultati

di ogni indicatore, vengono riportati i dati di base utilizzati per la costruzione dell’indicatore stesso.

5.1 Gli indicatori di valore del paesaggio

V.01_Consistenza Invarianti Areali (Rete Ecologica)

Struttura CV Comune Invarianti Areali [ha] Indicatore V.01

Invarianti Areali C [ha] / Invarianti Areali AA [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 6.027,1 0,185

Avio 2.370,7 0,073

Besenello 1.265,5 0,039

Brentonico 2.615,4 0,080

Calliano 109,6 0,003

Isera 420,8 0,013

Mori 1.289,0 0,040

Nogaredo 162,6 0,005

Nomi 377,9 0,012

Pomarolo 313,8 0,010

Ronzo Chienis 341,6 0,010

Rovereto 2.350,9 0,072

Terragnolo 681,3 0,021

Trambileno 3.183,6 0,098

Vallarsa 2.190,3 0,067

Villa Lagarina 678,1 0,021

Volano 340,2 0,010

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 260,9 0,008

Lavis 731,6 0,022

Mezzocorona 725,7 0,022

Mezzolombardo 561,4 0,017

Nave San Rocco 476,5 0,015

Roverè della Luna 212,8 0,007

San Michele all'Adige 314,9 0,010

Zambana 157,0 0,005

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 443,9 0,014

Cimone 59,3 0,002

Garniga 5,0 0,000

Trento 3.924,4 0,120

Asta dell’Adige 32.591,8

NOTE

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L’indicatore V.01 fa riferimento agli elementi “invarianti” definiti dal Piano Urbanistico Provinciale, PUP (all. A, parr. 5.2 e 9.2; all. D; NTA, art. 8),

e in particolare alle invarianti “areali” (definizione elaborata ai fini di questo studio). Tali invarianti costituiscono le componenti della rete ecologica

della PAT, consentendo di identificare i principali valori ecologici del paesaggio.

Sono state considerate come invarianti “areali”:

• i beni del patrimonio dolomitico;

• la rete idrografica (considerata come costituita, anche a fini di calcolo, dalle aree di protezione dei principali fiumi - PUP, NTA, art. 23 - dai

laghi e dalle relative aree di protezione - PUP, NTA, art. 22 - oltre che dai ghiacciai);

• le foreste ed aree a elevata naturalità (ossia foreste demaniali, Aree Natura 2000 - SIC e ZPS - Parchi Provinciali e Nazionali, Riserve Naturali

Provinciali, ossia ex biotopi provinciali e ex riserve naturali orientate, accorpati secondo quanto previsto dalla LP 11/2007);

• le aree agricole di pregio.

L’indicatore è stato calcolato rapportando l’estensione delle invarianti areali nel singolo Comune all’estensione delle invarianti areali nei Comuni

dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il PUP (aggiornamento 2016).

Tabella 2_Consistenza Invarianti Areali (Rete Ecologica) [V.01]

CV Comune Beni Dol.

[ha]

Rete Idr. [ha]

Foreste ed aree ad alta naturalità [ha] AAP [ha]

Tot. Invarianti Areali*

[ha] Foreste Parchi Parchi Naz. SIC ZPS Riserve Nat.

CV 10

Vallagarina

Ala 0,0 62,9 0,0 0,0 0,0 3.784,0 1.000,1 444,3 735,8 6.027,1

Avio 0,0 67,8 0,0 0,0 0,0 1.567,5 86,1 22,0 627,3 2.370,7

Besenello 0,0 12,4 0,0 0,0 0,0 528,5 0,0 533,5 191,1 1.265,5

Brentonico 0,0 21,4 0,0 0,0 0,0 1.825,7 104,3 52,1 611,9 2.615,4

Calliano 0,0 6,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 103,1 109,6

Isera 0,0 13,5 0,0 0,0 0,0 7,7 7,7 14,1 377,8 420,8

Mori 0,0 116,2 0,0 0,0 0,0 298,9 0,0 112,6 761,3 1.289,0

Nogaredo 0,0 4,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 158,3 162,6

Nomi 0,0 15,4 0,0 0,0 0,0 174,1 3,4 7,2 177,8 377,9

Pomarolo 0,0 3,5 0,0 0,0 0,0 141,8 0,0 35,6 132,9 313,8

Ronzo Chienis 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 341,6 341,6

Rovereto 0,0 41,0 0,0 0,0 0,0 1.794,1 0,0 35,6 480,2 2.350,9

Terragnolo 0,0 1,5 0,0 0,0 0,0 339,9 339,9 0,0 0,0 681,3

Trambileno 0,0 7,7 0,0 0,0 0,0 1.667,2 1.495,9 0,0 12,8 3.183,6

Vallarsa 0,0 89,1 0,0 0,0 0,0 1.023,3 1.023,3 0,0 54,6 2.190,3

Villa Lagarina 0,0 65,9 0,0 0,0 0,0 116,5 0,0 116,6 379,1 678,1

Volano 0,0 8,1 0,0 0,0 0,0 2,0 1,9 7,2 321,0 340,2

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0,0 12,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 248,6 260,9

Lavis 0,0 35,6 0,0 0,0 0,0 67,8 0,0 74,6 553,6 731,6

Mezzocorona 0,0 34,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 691,7 725,7

Mezzolombardo 0,0 53,1 0,0 0,0 0,0 43,7 0,0 43,5 421,1 561,4

Nave San Rocco 0,0 78,5 0,0 0,0 0,0 1,9 0,0 1,9 394,2 476,5

Roverè della Luna 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 212,6 212,8

San Michele Adige 0,0 15,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 299,7 314,9

Zambana 0,0 20,8 0,0 0,0 0,0 8,1 0,0 9,5 118,6 157,0

CV 15

Val

d’Adige

Aldeno 0,0 54,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 389,6 443,9

Cimone 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 59,3 59,3

Garniga 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,8 5,0

Trento 0,0 228,6 0,0 0,0 0,0 985,1 0,0 300,6 2.410,1 3.924,4

Asta dell’Adige 0,0 1.070,0 0,0 0,0 0,0 14.377,8 4.062,6 1.810,9 11.270,5 32.591,8

* La superficie totale riportata in tabella è al lordo delle sovrapposizioni spaziali esistenti tra le diverse invarianti.

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81

V.02_Consistenza Aree Agricole di Pregio

Struttura CV Comune Aree Agricole di Pregio [ha] Indicatore V.02

Aree agricole di pregio C [ha] / Aree agricole di pregio AA [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 735,8 0,065

Avio 627,3 0,056

Besenello 191,1 0,017

Brentonico 611,9 0,054

Calliano 103,1 0,009

Isera 377,8 0,034

Mori 761,3 0,068

Nogaredo 158,3 0,014

Nomi 177,8 0,016

Pomarolo 132,9 0,012

Ronzo Chienis 341,6 0,030

Rovereto 480,2 0,043

Terragnolo 0,0 0,000

Trambileno 12,8 0,001

Vallarsa 54,6 0,005

Villa Lagarina 379,1 0,034

Volano 321,0 0,028

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 248,6 0,022

Lavis 553,6 0,049

Mezzocorona 691,7 0,061

Mezzolombardo 421,1 0,037

Nave San Rocco 394,2 0,035

Roverè della Luna 212,6 0,019

San Michele all'Adige 299,7 0,027

Zambana 118,6 0,011

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 389,6 0,035

Cimone 59,3 0,005

Garniga 4,8 0,000

Trento 2.410,1 0,214

Asta dell’Adige 11.270,5

NOTE

L’indicatore V.02 fa riferimento alle “aree agricole di pregio” così come definite dal PUP (all. A, par. 9.5.6). Tali aree fanno parte degli elementi

“invarianti” individuati nel PUP (all. A, parr. 5.2, 9.2; all. D; NTA, art. 8), e in particolare delle “invarianti areali”, già considerate, nel loro insieme,

nel precedente indicatore (V.01). L’indicatore V.02, dunque, costituisce una specificazione dell’indicatore V.01, tesa ad esplicitare un elemento

delle invarianti areali che, vista l’importanza assunta nel contesto trentino, si ritiene utile considerare e valutare anche separatamente.

L’indicatore è stato calcolato rapportando l’estensione delle aree agricole di pregio nel singolo Comune all’estensione delle aree agricole di pregio

nei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il PUP (aggiornamento 2016).

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V.03_ Consistenza Invarianti Puntuali (Elementi Geologici e Geomorfologici, Paesaggi Rappresentativi)

Struttura CV Comune Invarianti Puntuali [num] Indicatore V.03

Invarianti puntuali C [num] / Invarianti puntuali AA [num]

CV 10

Vallagarina

Ala 31 0,073

Avio 21 0,049

Besenello 12 0,028

Brentonico 10 0,023

Calliano 3 0,007

Isera 16 0,038

Mori 29 0,068

Nogaredo 7 0,016

Nomi 12 0,028

Pomarolo 5 0,012

Ronzo Chienis 6 0,014

Rovereto 56 0,131

Terragnolo 3 0,007

Trambileno 11 0,026

Vallarsa 9 0,021

Villa Lagarina 17 0,040

Volano 3 0,007

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 3 0,007

Lavis 6 0,014

Mezzocorona 15 0,035

Mezzolombardo 11 0,026

Nave San Rocco 0 0,000

Roverè della Luna 4 0,009

San Michele all'Adige 4 0,009

Zambana 9 0,021

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 2 0,005

Cimone 0 0,000

Garniga 4 0,009

Trento 117 0,275

Asta dell’Adige 426

NOTE

L’indicatore V.03 fa riferimento agli elementi “invarianti” definiti dal PUP (all. A, parr. 5.2 e 9.2; all. D; NTA, art. 8), e in particolare alle invarianti

“puntuali” (definizione elaborata ai fini di questo studio). Tali “invarianti” costituiscono gli elementi paesaggistici puntuali di maggiore rilievo nella

PAT, consentendo di individuare i principali valori storico-identitari del paesaggio. Sono state considerate come invarianti “puntuali”:

• gli elementi geologici e geomorfologici;

• i paesaggi rappresentativi (beni ambientali, beni archeologici rappresentativi, beni architettonici e artistici rappresentativi).

L’indicatore è stato calcolato rapportando il numero di invarianti puntuali nel singolo Comune al numero di invarianti puntuali nei Comuni dell’Asta

dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il PUP (aggiornamento 2016).

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Tabella 3_Consistenza Invarianti Puntuali (Elementi Geologici e Geomorfologici, Paesaggi Rappresentativi) [V.03]

CV Comune

Elementi

Geol. e Geom. [num]

Paesaggi Rappresentativi [num]

Tot. Invarianti

Puntuali [num] Beni ambientali Beni archeologici Beni architettonici e artistici

CV 10

Vallagarina

Ala 7 3 12 9 31

Avio 8 2 8 3 21

Besenello 3 1 5 3 12

Brentonico 3 0 4 3 10

Calliano 1 0 1 1 3

Isera 0 0 12 4 16

Mori 0 3 20 6 29

Nogaredo 0 0 4 3 7

Nomi 0 1 9 2 12

Pomarolo 0 1 2 2 5

Ronzo Chienis 2 0 3 1 6

Rovereto 4 6 16 30 56

Terragnolo 2 0 0 1 3

Trambileno 7 1 1 2 11

Vallarsa 2 3 1 3 9

Villa Lagarina 1 5 7 4 17

Volano 0 0 2 1 3

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0 0 1 2 3

Lavis 0 1 4 1 6

Mezzocorona 2 3 9 1 15

Mezzolombardo 1 1 8 1 11

Nave San Rocco 0 0 0 0 0

Roverè della Luna 0 1 3 0 4

San Michele all'Adige 0 0 2 2 4

Zambana 4 0 4 1 9

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0 0 2 0 2

Cimone 0 0 0 0 0

Garniga 0 2 1 1 4

Trento 5 7 74 31 117

Asta dell’Adige 52 41 215 118 426

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V.04_Consistenza Fronti di Pregio

Struttura CV Comune Fronti di pregio [km] Indicatore V.04

Fronti di pregio C [km] / Fronti di pregio AA [km]

CV 10

Vallagarina

Ala 0,0 0,000

Avio 1,4 0,056

Besenello 1,1 0,044

Brentonico 2,0 0,080

Calliano 1,2 0,048

Isera 2,2 0,088

Mori 4,3 0,171

Nogaredo 2,2 0,088

Nomi 0,0 0,000

Pomarolo 0,5 0,020

Ronzo Chienis 0,0 0,000

Rovereto 0,9 0,036

Terragnolo 0,0 0,000

Trambileno 0,0 0,000

Vallarsa 0,0 0,000

Villa Lagarina 0,0 0,000

Volano 0,0 0,000

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 1,0 0,040

Lavis 0,8 0,032

Mezzocorona 0,0 0,000

Mezzolombardo 0,0 0,000

Nave San Rocco 1,7 0,068

Roverè della Luna 0,0 0,000

San Michele all'Adige 1,7 0,068

Zambana 0,0 0,000

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0,0 0,000

Cimone 1,0 0,040

Garniga 0,0 0,000

Trento 3,1 0,124

Asta dell’Adige 25,1

NOTE

L’indicatore V.04 fa riferimento ai “fronti di particolare pregio” così come definiti dal PUP (Carta del paesaggio, NTA, art. 9), consentendo di

individuare i principali valori scenici del paesaggio della PAT. Ai fini del calcolo dell’indicatore è stata considerata l’estensione chilometrica dei

fronti di pregio nel singolo Comune, rapportandola all’estensione totale dei fronti di pregio nei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il PUP (aggiornamento 2016).

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85

V.05_Arrivi

Struttura CV Comune Arrivi [num] Indicatore V.05

Arrivi C [num] / Arrivi AA [num]

CV 10

Vallagarina

Ala 10.142 0,021

Avio 1.750 0,004

Besenello 500 0,001

Brentonico 25.784 0,053

Calliano 6.500 0,013

Isera 3.510 0,007

Mori 4.750 0,010

Nogaredo 3.000 0,006

Nomi 0 0,000

Pomarolo 500 0,001

Ronzo Chienis 2.919 0,006

Rovereto 77.606 0,158

Terragnolo 500 0,001

Trambileno 1.500 0,003

Vallarsa 1.539 0,003

Villa Lagarina 3.866 0,008

Volano 350 0,001

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 4.750 0,010

Lavis 15.500 0,032

Mezzocorona 7.864 0,016

Mezzolombardo 4.500 0,009

Nave San Rocco 50 0,000

Roverè della Luna 500 0,001

San Michele all'Adige 7.250 0,015

Zambana 100 0,000

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 150 0,000

Cimone 0 0,000

Garniga 1.475 0,003

Trento 303.887 0,619

Asta dell’Adige 490.742,0

NOTE

L’indicatore V.05 è ottenuto rapportando gli arrivi annuali nel singolo Comune agli arrivi annuali nei Comuni dell’Asta dell’Adige (si intende per

“arrivi” il numero di clienti arrivati nell’esercizio ricettivo nel periodo considerato – anno 2015).

Fonte dei dati riportati è il Servizio Statistica della Provincia di Trento (aggiornamento 2015). Il dato comprende gli arrivi negli esercizi alberghieri,

esercizi complementari e alloggi privati, con esclusione delle seconde case.

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V.06_Presenze

Struttura CV Comune Presenze [num] Indicatore V.06

Presenza C [num] / Presenze AA [num]

CV 10

Vallagarina

Ala 30.288 0,022

Avio 5.250 0,004

Besenello 500 0,000

Brentonico 145.221 0,103

Calliano 8.000 0,006

Isera 6.901 0,005

Mori 20.750 0,015

Nogaredo 5.000 0,004

Nomi 0 0,000

Pomarolo 4.000 0,003

Ronzo Chienis 21.691 0,015

Rovereto 160.728 0,114

Terragnolo 500 0,000

Trambileno 1.500 0,001

Vallarsa 4.595 0,003

Villa Lagarina 6.770 0,005

Volano 440 0,000

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 10.250 0,007

Lavis 31.500 0,022

Mezzocorona 17.206 0,012

Mezzolombardo 6.000 0,004

Nave San Rocco 150 0,000

Roverè della Luna 1.000 0,001

San Michele all'Adige 9.250 0,007

Zambana 150 0,000

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 150 0,000

Cimone 0 0,000

Garniga 8.734 0,006

Trento 901.578 0,640

Asta dell’Adige 1.408.102,0

NOTE

L’indicatore V.06 è ottenuto rapportando le presenze turistiche annuali nel singolo Comuni alle presenze turistiche annuali nei Comuni dell’Asta

dell’Adige (si intende per “presenze” il numero di notti trascorse consecutivamente dal cliente nella stessa struttura ricettiva nel periodo

considerato – anno 2015).

Fonte dei dati riportati è il Servizio Statistica della Provincia di Trento (aggiornamento 2015). Il dato comprende le presenze negli esercizi

alberghieri, esercizi complementari e alloggi privarti, escludendo le seconde case.

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V.07_Ricettività

Struttura CV Comune Letti [num] Indicatore V.07

Letti esercizi ricettivi C [num] / Letti esercizi ricettivi AA [num]

CV 10

Vallagarina

Ala 1.371 0,069

Avio 264 0,013

Besenello 8 0,000

Brentonico 4.596 0,230

Calliano 99 0,005

Isera 73 0,004

Mori 343 0,017

Nogaredo 46 0,002

Nomi 0 0,000

Pomarolo 12 0,001

Ronzo Chienis 356 0,018

Rovereto 1.481 0,074

Terragnolo 134 0,007

Trambileno 85 0,004

Vallarsa 998 0,050

Villa Lagarina 204 0,010

Volano 22 0,001

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 154 0,008

Lavis 422 0,021

Mezzocorona 310 0,016

Mezzolombardo 105 0,005

Nave San Rocco 13 0,001

Roverè della Luna 37 0,002

San Michele all'Adige 77 0,004

Zambana 4 0,000

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 5 0,000

Cimone 0 0,000

Garniga 232 0,012

Trento 8.540 0,427

Asta dell’Adige 19.991

NOTE

L’indicatore V.07 è ottenuto rapportando il numero di letti negli esercizi ricettivi (esercizi alberghieri, complementari ed alloggi privati, escluse le

seconde case) nel singolo Comune al numero di letti negli esercizi ricettivi nei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il Servizio Statistica della Provincia di Trento (aggiornamento 2015).

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V.08_Aziende BIO/DOP/IGP

Struttura CV Comune Aziende BIO/DOP/IGP [num] Indicatore V.08

Aziende BIO/DOP/IGP C [num] / Aziende BIO/DOP/IGP AA [num]

CV 10

Vallagarina

Ala 439 0,088

Avio 381 0,076

Besenello 132 0,026

Brentonico 99 0,020

Calliano 50 0,010

Isera 164 0,033

Mori 411 0,082

Nogaredo 144 0,029

Nomi 99 0,020

Pomarolo 101 0,020

Ronzo Chienis 23 0,005

Rovereto 332 0,066

Terragnolo 2 0,000

Trambileno 12 0,002

Vallarsa 15 0,003

Villa Lagarina 131 0,026

Volano 214 0,043

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 81 0,016

Lavis 263 0,053

Mezzocorona 343 0,069

Mezzolombardo 250 0,050

Nave San Rocco 44 0,009

Roverè della Luna 200 0,040

San Michele all'Adige 130 0,026

Zambana 49 0,010

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 205 0,041

Cimone 34 0,007

Garniga 16 0,003

Trento 639 0,128

Asta dell’Adige 5.003

NOTE

L’indicatore V.08 è ottenuto rapportando il numero delle aziende BIO/DOP/IGP nel singolo Comune al numero delle aziende BIO/DOP/IGP nei

Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è il 6° Censimento generale dell'agricoltura ISTAT (2010).

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89

Tabella 4_Numero Aziende BIO/DOP/IGP [V.08]

CV Comune Aziende BIO

[num] Aziende DOP/IGP

[num] Tot. Aziende BIO/DOP/IGP

[num]

CV 10

Vallagarina

Ala 3 436 439

Avio 4 377 381

Besenello 0 132 132

Brentonico 11 88 99

Calliano 1 49 50

Isera 9 155 164

Mori 32 379 411

Nogaredo 3 141 144

Nomi 1 98 99

Pomarolo 1 100 101

Ronzo Chienis 22 1 23

Rovereto 9 323 332

Terragnolo 0 2 2

Trambileno 3 9 12

Vallarsa 4 11 15

Villa Lagarina 0 131 131

Volano 0 214 214

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 1 80 81

Lavis 8 255 263

Mezzocorona 2 341 343

Mezzolombardo 3 247 250

Nave San Rocco 1 43 44

Roverè della Luna 0 200 200

San Michele all'Adige 2 128 130

Zambana 0 49 49

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0 205 205

Cimone 2 32 34

Garniga 0 16 16

Trento 32 607 639

Asta dell’Adige 154 4.849 5.003

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V.09_Valore Immobiliare Residenza

Struttura CV Comune Valore di mercato medio [€/mq] Indicatore V.09

Valore di mercato unitario residenza C [€/mq] /

Valore di mercato unitario massimo residenza AA [€/mq]

CV 10

Vallagarina

Ala 1.700 0,548

Avio 1.650 0,532

Besenello 1.750 0,565

Brentonico 1.550 0,500

Calliano 1.700 0,548

Isera 1.650 0,532

Mori 1.700 0,548

Nogaredo 1.750 0,565

Nomi 1.650 0,532

Pomarolo 1.650 0,532

Ronzo Chienis 1.450 0,468

Rovereto 1.900 0,613

Terragnolo 1.350 0,435

Trambileno 1.350 0,435

Vallarsa 1.150 0,371

Villa Lagarina 1.850 0,597

Volano 1.650 0,532

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 1.350 0,435

Lavis 1.900 0,613

Mezzocorona 2.000 0,645

Mezzolombardo 1.450 0,468

Nave San Rocco 1.650 0,532

Roverè della Luna 1.700 0,548

San Michele all'Adige 1.750 0,565

Zambana 1.600 0,516

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 1.700 0,548

Cimone 1.350 0,435

Garniga 1.350 0,435

Trento 3.100 1,000

NOTE

L’indicatore V.09 è ottenuto rapportando il valore di mercato unitario della residenza (valore medio per le abitazioni civili in zona centrale con

stato conservativo normale) nel singolo Comune rispetto al valore di mercato unitario massimo (valore medio per le abitazioni civili in zona

centrale con stato conservativo normale) nei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati riportati è la banca dati dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (aggiornamento primo semestre 2016).

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91

Tabella 5_Valore di mercato unitario medio residenza [V.09]

CV Comune

Valore unitario minimo

[€/mq]

Valore unitario massimo

[€/mq]

Valore di mercato medio residenza

[€/mq]

CV 10

Vallagarina

Ala 1.600 1.800 1.700

Avio 1.600 1.700 1.650

Besenello 1.700 1.800 1.750

Brentonico 1.500 1.600 1.550

Calliano 1.600 1.800 1.700

Isera 1.600 1.700 1.650

Mori 1.600 1.800 1.700

Nogaredo 1.700 1.800 1.750

Nomi 1.600 1.700 1.650

Pomarolo 1.600 1.700 1.650

Ronzo Chienis 1.400 1.500 1.450

Rovereto 1.800 2.000 1.900

Terragnolo 1.200 1.500 1.350

Trambileno 1.200 1.500 1.350

Vallarsa 1.000 1.300 1.150

Villa Lagarina 1.800 1.900 1.850

Volano 1.600 1.700 1.650

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 1.300 1.400 1.350

Lavis 1.800 2.000 1.900

Mezzocorona 1.800 2.200 2.000

Mezzolombardo 1.300 1.600 1.450

Nave San Rocco 1.500 1.800 1.650

Roverè della Luna 1.600 1.800 1.700

San Michele all'Adige 1.600 1.900 1.750

Zambana 1.500 1.700 1.600

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 1.600 1.800 1.700

Cimone 1.300 1.400 1.350

Garniga 1.300 1.400 1.350

Trento 2.700 3.500 3.100

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92

V.10_Valore Immobiliare Terreni Agricoli

Struttura CV Comune Valore di mercato terreni agricoli [€] Indicatore V.10

Valore di mercato terreni agricoli C [€] / Valore di mercato terreni agricoli AA [€]

CV 10

Vallagarina

Ala 35.803.658 0,076

Avio 26.223.938 0,056

Besenello 8.622.793 0,018

Brentonico 5.601.739 0,012

Calliano 4.625.788 0,010

Isera 12.471.478 0,027

Mori 22.776.948 0,049

Nogaredo 7.745.765 0,016

Nomi 8.720.890 0,019

Pomarolo 6.885.967 0,015

Ronzo Chienis 1.575.593 0,003

Rovereto 21.949.875 0,047

Terragnolo 33.000 0,000

Trambileno 320.413 0,001

Vallarsa 748.650 0,002

Villa Lagarina 7.848.875 0,017

Volano 14.353.850 0,031

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 19.028.188 0,041

Lavis 36.527.525 0,078

Mezzocorona 46.389.625 0,099

Mezzolombardo 29.318.875 0,062

Nave San Rocco 15.261.313 0,033

Roverè della Luna 16.128.213 0,034

San Michele all'Adige 21.349.125 0,045

Zambana 4.203.263 0,009

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 15.714.463 0,033

Cimone 71.221 0,000

Garniga 286.175 0,001

Trento 78.976.263 0,168

Asta dell’Adige 469.563.466

NOTE

L’indicatore V.10 è ottenuto rapportando il valore di mercato medio dei territori agricoli (seminativo, piccoli frutti, vigneto, frutteto) nel singolo

Comune al valore di mercato medio dei territori agricoli (seminativo, piccoli frutti, vigneto, frutteto) nei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati relativi al valore unitario medio per ettaro di ogni cultura è il Listino Exeo srl (A. Iovine, M. Curatolo, P. Faccenda, a cura di, 2015.

Listino dei valori immobiliari e dei territori agricoli. Padova: Exeo Edizioni), aggiornamento 2014.

Fonte dei dati relativi alle singole colture per ogni Comune è l’Agenzia per l’Erogazione in Agricoltura (AGEA), con particolare riferimento ai

seguenti codici d’uso e coltura, così accorpati: 040 – Seminativi; 060/473, 474, 475, 477, 480, 481 – Piccoli frutti; 200, 210, 220 – Vigneto; 280,

320, 360 – Frutteto.

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93

Tabella 6_Valore di mercato terreni agricoli [V.10]

CV Comune

Seminativi Piccoli Frutti Vigneto Frutteto Valore di mercato

terreni agricoli [€]

Sup. [ha]*

Val. unitario

[€/ha]

Val. mercato

[€]

Sup. [ha]*

Val. unitario

[€/ha]

Val. mercato

[€]

Sup. [ha]*

Val. unitario

[€/ha]

Val. mercato

[€]

Sup. [ha]*

Val. unitario

[€/ha]

Val. mercato

[€]

CV 10

Vallagarina

Ala 15,6 59.000 918.093 0,3 116.000 31.343 698,7 199.500 139.384.725 12,1 237.500 2.880.471 35.803.658

Avio 6,7 59.000 395.288 0,1 116.000 13.920 518,1 199.500 103.370.745 4,7 237.500 1.115.799 26.223.938

Besenello 3,0 57.500 171.735 0,4 116.000 40.774 173,8 187.500 32.596.256 7,6 222.000 1.682.405 8.622.793

Brentonico 23,1 46.500 1.073.108 1,0 113.500 111.060 99,6 199.500 19.864.574 5,7 237.500 1.358.215 5.601.739

Calliano 1,0 57.500 56.137 0 116.000 0 88,9 187.500 16.672.013 8,0 222.000 1.775.001 4.625.788

Isera 33,2 55.500 1.845.186 0,2 115.000 25.599 233,5 200.000 46.708.760 6,1 212.500 1.306.365 12.471.478

Mori 134,8 56.500 7.615.963 0,5 115.000 54.004 425,0 186.500 79.267.759 23,6 177.000 4.170.067 22.776.948

Nogaredo 4,3 55.500 240.792 0 115.000 0 141,8 200.000 28.352.940 11,2 212.500 2.389.329 7.745.765

Nomi 0,8 57.500 46.650 0,5 116.000 54.659 132,1 187.500 24.765.788 45,1 222.000 10.016.462 8.720.890

Pomarolo 3,4 55.500 187.773 0 115.000 0 122,1 200.000 24.415.160 13,8 212.500 2.940.936 6.885.967

Ronzo Chienis 114,3 55.000 6.288.293 0,03 113.500 3.405 0,0 96.500 0 0,1 87.000 10.675 1.575.593

Rovereto 13,5 55.500 749.250 0,1 115.000 11.500 401,3 200.000 80.260.000 31,9 212.500 6.778.750 21.949.875

Terragnolo 0,6 55.000 33.000 0 113.500 0 0,5 198.000 99.000 0,0 137.000 0 33.000

Trambileno 4,1 55.000 225.500 0,1 113.500 11.350 5,0 198.000 990.000 0,4 137.000 54.800 320.413

Vallarsa 1,7 55.000 93.500 0,2 113.500 22.700 12,6 198.000 2.494.800 2,8 137.000 383.600 748.650

Villa Lagarina 4,5 55.500 249.750 0,3 115.000 34.500 132,5 200.000 26.500.000 21,7 212.500 4.611.250 7.848.875

Volano 1,3 57.500 74.750 0 116.000 0 281,9 187.500 52.856.250 20,2 222.000 4.484.400 14.353.850

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 3,9 59.500 232.050 0,1 132.000 13.200 228,6 300.000 68.580.000 26,5 275.000 7.287.500 19.028.188

Lavis 7,6 59.500 452.200 0,3 132.000 39.600 426,0 268.500 114.381.000 130,7 239.000 31.237.300 36.527.525

Mezzocorona 1,2 59.500 71.400 0,3 132.000 39.600 605,6 300.000 181.680.000 13,7 275.000 3.767.500 46.389.625

Mezzolombardo 4,0 59.500 238.000 0 132.000 0 349,7 300.000 104.910.000 44,1 275.000 12.127.500 29.318.875

Nave San Rocco 4,0 59.500 238.000 0,1 132.000* 13.200 59,1 158.500 9.367.350 287,3 179.000 51.426.700 15.261.313

Roverè della Luna 0,3 59.500 17.850 0 132.000 0 213,7 300.000 64.110.000 1,4 275.000 385.000 16.128.213

San Michele all'Adige 2,0 59.500 119.000 0 132.000 0 253,0 300.000 75.900.000 34,1 275.000 9.377.500 21.349.125

Zambana 3,1 57.000 176.700 0,4 113.500 45.400 46,3 151.500 7.014.450 53,5 179.000 9.576.500 4.203.263

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 2,8 59.500 166.600 0,1 113.500 11.350 149,6 158.500 23.711.600 217,7 179.000 38.968.300 15.714.463

Cimone 0,0 51.500 0 2,51 113.500** 284.885 0,0 121.500 0 0,0 122.500 0 71.221

Garniga 2,8 51.500 144.200 0,1 113.500 11.350 3,1 121.500 376.650 5,0 122.500 612.500 286.175

Trento 127,0 57.000 7.239.000 9,6 115.000 1.104.000 1.070,3 174.000 186.232.200 695,3 174.500 121.329.850 78.976.263

Asta dell’Adige 469.563.466

* I dati riportati in tabella relativi alla superficie delle colture (ha) sono arrotondati - per eccesso o per difetto - al primo decimale dopo la virgola. Il valore di

mercato dei terreni (€) è riferito al dato di superficie non arrotondato.

** Il valore unitario medio non è presente in listino, è stato dunque ipotizzato un valore in linea con i valori dei Comuni della CV.

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Tabella 7_Gli indicatori di valore nei Comuni dell’Asta dell’Adige

CV Comune

V.01 Invarianti

areali

V.02 Aree

agricole pregio

V.03 Invarianti puntuali

V.04 Fronti pregio

V.05 Arrivi

V.06 Presenze

V.07 Ricettività

V.08 Aziende

BIO/DOP/IGP

V.09 V.I.

residenza

V.10 V.I.

terreni agricoli

CV 10

Vallagarina

Ala 0,185 0,065 0,073 0,000 0,021 0,022 0,069 0,088 0,548 0,076

Avio 0,073 0,056 0,049 0,056 0,004 0,004 0,013 0,076 0,532 0,056

Besenello 0,039 0,017 0,028 0,044 0,001 0,000 0,000 0,026 0,565 0,018

Brentonico 0,080 0,054 0,023 0,080 0,053 0,103 0,230 0,020 0,500 0,012

Calliano 0,003 0,009 0,007 0,048 0,013 0,006 0,005 0,010 0,548 0,010

Isera 0,013 0,034 0,038 0,088 0,007 0,005 0,004 0,033 0,532 0,027

Mori 0,040 0,068 0,068 0,171 0,010 0,015 0,017 0,082 0,548 0,049

Nogaredo 0,005 0,014 0,016 0,088 0,006 0,004 0,002 0,029 0,565 0,016

Nomi 0,012 0,016 0,028 0,000 0,000 0,000 0,000 0,020 0,532 0,019

Pomarolo 0,010 0,012 0,012 0,020 0,001 0,003 0,001 0,020 0,532 0,015

Ronzo Chienis 0,010 0,030 0,014 0,000 0,006 0,015 0,018 0,005 0,468 0,003

Rovereto 0,072 0,043 0,131 0,036 0,158 0,114 0,074 0,066 0,613 0,047

Terragnolo 0,021 0,000 0,007 0,000 0,001 0,000 0,007 0,000 0,435 0,000

Trambileno 0,098 0,001 0,026 0,000 0,003 0,001 0,004 0,002 0,435 0,001

Vallarsa 0,067 0,005 0,021 0,000 0,003 0,003 0,050 0,003 0,371 0,002

Villa Lagarina 0,021 0,034 0,040 0,000 0,008 0,005 0,010 0,026 0,597 0,017

Volano 0,010 0,028 0,007 0,000 0,001 0,000 0,001 0,043 0,532 0,031

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0,008 0,022 0,007 0,040 0,010 0,007 0,008 0,016 0,435 0,041

Lavis 0,022 0,049 0,014 0,032 0,032 0,022 0,021 0,053 0,613 0,078

Mezzocorona 0,022 0,061 0,035 0,000 0,016 0,012 0,016 0,069 0,645 0,099

Mezzolombardo 0,017 0,037 0,026 0,000 0,009 0,004 0,005 0,050 0,468 0,062

Nave San Rocco 0,015 0,035 0,000 0,068 0,000 0,000 0,001 0,009 0,532 0,033

Roverè Luna 0,007 0,019 0,009 0,000 0,001 0,001 0,002 0,040 0,548 0,034

S. Michele Adige 0,010 0,027 0,009 0,068 0,015 0,007 0,004 0,026 0,565 0,045

Zambana 0,005 0,011 0,021 0,000 0,000 0,000 0,000 0,010 0,516 0,009

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0,014 0,035 0,005 0,000 0,000 0,000 0,000 0,041 0,548 0,033

Cimone 0,002 0,005 0,000 0,040 0,000 0,000 0,000 0,007 0,435 0,000

Garniga 0,000 0,000 0,009 0,000 0,003 0,006 0,012 0,003 0,435 0,001

Trento 0,120 0,214 0,275 0,124 0,619 0,640 0,427 0,128 1,000 0,168

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5.2 Gli indicatori di pressione del paesaggio

P.01_Consistenza Aree Urbanizzate

Struttura CV Comune Aree Urbanizzate – CUSP 2013 [ha] Indicatore P.01

Aree urbanizzate C [ha] / Aree urbanizzate

AA [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 461,0 0,057

Avio 234,2 0,029

Besenello 122,4 0,015

Brentonico 292,0 0,036

Calliano 70,5 0,009

Isera 111,3 0,014

Mori 398,4 0,049

Nogaredo 70,3 0,009

Nomi 63,7 0,008

Pomarolo 73,1 0,009

Ronzo Chienis 69,7 0,009

Rovereto 1.268,8 0,157

Terragnolo 63,9 0,008

Trambileno 90,3 0,011

Vallarsa 155,5 0,019

Villa Lagarina 164,6 0,020

Volano 96,4 0,012

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 50,4 0,006

Lavis 344,8 0,043

Mezzocorona 251,7 0,031

Mezzolombardo 225,4 0,028

Nave San Rocco 35,5 0,004

Roverè della Luna 111,2 0,014

San Michele all'Adige 105,5 0,013

Zambana 53,9 0,007

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 87,1 0,011

Cimone 45,1 0,006

Garniga 29,7 0,004

Trento 2.922,5 0,362

Asta dell’Adige 8.068,9

NOTE

L’indicatore P.01 è ottenuto rapportando la superficie delle aree urbanizzate di ogni Comune rispetto al totale della superficie delle aree

urbanizzate nei Comuni dell’Asta dell’Adige. L’indicatore fa riferimento alle aree urbanizzate esistenti e previste da PRG così come definite entro

la “Carta dell’Uso del Suolo Pianificato” (CUSP) della Provincia di Trento (aggiornamento 2013)31, con particolare riferimento alle seguenti

categorie di uso del suolo: B01, B03, B05, B07, B09, B11, B13, B15, B17, B18, B19, B21, B22, B23, B42, C01, C02, C03, C05, C06, C07, C08,

C11.

31 Pur essendo disponibile un aggiornamento della CUSP al 2015, si è preferito fare riferimento ai dati 2013 per garantire

la coerenza con i dati e le modalità di calcolo degli indicatori P.05 e P.06 (vedi seguito).

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P.02_Consistenza Aree ad Elevato Pericolo Idrogeologico

Struttura CV Comune Aree Elevato Pericolo Idrog. [ha] Indicatore P.02

Aree elevato pericolo idrogeologico C [ha] / Aree elevato pericolo idrogeologico AA [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 3.239,3 0,125

Avio 2.229,6 0,086

Besenello 906,7 0,035

Brentonico 968,2 0,037

Calliano 406,8 0,016

Isera 197,0 0,008

Mori 856,4 0,033

Nogaredo 25,6 0,001

Nomi 312,0 0,012

Pomarolo 133,2 0,005

Ronzo Chienis 388,4 0,015

Rovereto 264,3 0,010

Terragnolo 1.247,8 0,048

Trambileno 1.143,3 0,044

Vallarsa 3.358,4 0,130

Villa Lagarina 821,1 0,032

Volano 331,6 0,013

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 286,7 0,011

Lavis 103,2 0,004

Mezzocorona 1.230,6 0,048

Mezzolombardo 540,3 0,021

Nave San Rocco 4,2 0,000

Roverè della Luna 636,1 0,025

San Michele all'Adige 11,2 0,000

Zambana 681,5 0,026

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 425,1 0,016

Cimone 284,1 0,011

Garniga 531,4 0,021

Trento 4.321,1 0,167

Asta dell’Adige 25.885,2

NOTE

L’indicatore P.02 è ottenuto rapportando le aree individuate dal Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP) della PAT

(aggiornamento 2014) come soggette ad elevato pericolo idrogeologico derivante da fenomeni di esondazione, frana o valanga nel singolo

Comune, alle medesime aree nei Comuni dell’Asta dell’Adige (per specifiche relative alle diverse tipologie di pericolo, classi e valori di pericolosità,

si veda la Relazione Illustrativa del PGAUP).

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Tabella 8_Consistenza Aree ad Elevato Pericolo Idrogeologico [P.02]

CV Comune Esondazioni

[ha] Valanghe

[ha] Frane [ha]

Aree Elevato Pericolo Idrogeologico

[ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 33,2 308,0 2898,1 3.239,3

Avio 97,1 115,5 2017,0 2.229,6

Besenello 22,7 5,5 878,5 906,7

Brentonico 0,0 64,0 904,2 968,2

Calliano 24,5 0,0 382,3 406,8

Isera 3,5 0,0 193,5 197,0

Mori 46,1 0,0 810,3 856,4

Nogaredo 5,4 0,0 20,2 25,6

Nomi 125,2 0,0 186,8 312,0

Pomarolo 7,9 0,5 124,8 133,2

Ronzo Chienis 0,0 6,8 381,6 388,4

Rovereto 51,1 1,0 212,2 264,3

Terragnolo 0,0 121,0 1126,8 1.247,8

Trambileno 0,0 201,4 941,9 1.143,3

Vallarsa 0,0 997,1 2361,3 3.358,4

Villa Lagarina 1,6 48,8 770,7 821,1

Volano 214,6 0,0 117,0 331,6

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 44,9 0,0 241,8 286,7

Lavis 65,5 0,0 37,7 103,2

Mezzocorona 9,1 0,0 1221,5 1.230,6

Mezzolombardo 45,9 0,0 494,4 540,3

Nave San Rocco 4,2 0,0 0,0 4,2

Roverè della Luna 0,0 0,0 636,1 636,1

San Michele all'Adige 7,7 0,0 3,5 11,2

Zambana 139,9 3,6 538,0 681,5

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 287,8 6,3 131,0 425,1

Cimone 0,0 87,5 196,6 284,1

Garniga 0,0 96,5 434,9 531,4

Trento 602,5 234,6 3484,0 4.321,1

Asta dell’Adige 1.840,4 2.298,1 21.746,7 25.885,2

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P.03_Consistenza Aree ad Elevato Rischio Idrogeologico

Struttura CV Comune Aree Elevato Rischio Idrog. [ha] Indicatore P.03

Aree elevato rischio idrogeologico (R3-R4) C [ha] / Aree elevato rischio idrogeologico (R3-R4) AA [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 7,1 0,010

Avio 23,4 0,034

Besenello 39,6 0,058

Brentonico 5,9 0,009

Calliano 11,6 0,017

Isera 6,6 0,010

Mori 56,4 0,083

Nogaredo 1,7 0,002

Nomi 8,6 0,013

Pomarolo 2,9 0,004

Ronzo Chienis 0,5 0,001

Rovereto 7,8 0,011

Terragnolo 11,7 0,017

Trambileno 33,3 0,049

Vallarsa 14,9 0,022

Villa Lagarina 5,0 0,007

Volano 14,8 0,022

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 7,2 0,011

Lavis 5,4 0,008

Mezzocorona 54,3 0,080

Mezzolombardo 41,2 0,060

Nave San Rocco 0,0 0,000

Roverè della Luna 44,2 0,065

San Michele all'Adige 0,4 0,001

Zambana 9,6 0,014

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 15,1 0,022

Cimone 0,7 0,001

Garniga 0,1 0,000

Trento 251,9 0,369

Asta dell’Adige 681,9

NOTE

L’indicatore P.03 è ottenuto rapportando le aree individuate dal Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP) della PAT

(aggiornamento 2014) come soggette a rischio idrogeologico derivante da fenomeni di esondazione, frana o valanga nel singolo Comune, alle

medesime aree nei Comuni dell’Asta dell’Adige (per specifiche relative alla modalità di calcolo del rischio entro il PGAUP, si veda la Relazione

Illustrativa del Piano). In particolare, l’indicatore considera le aree a rischio idrogeologico elevato (R3) e molto elevato (R4), direttamente

regolamentate dalle norme (NTA) del PGAUP (la disciplina delle aree R1, aree di rischio moderato, e R2, aree di rischio medio, è invece demandata

ai Piani Regolatori Generali).

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Tabella 9_Consistenza Aree ad Elevato Rischio Idrogeologico [P.03]

CV Comune

Aree Soggette ad Elevato Rischio Idrogeologico (R3)

[ha]

Aree Soggette ad Elevato Rischio Idrogeologico (R4)

[ha]

Aree Elevato Rischio Idrogeologico (R3-R4)

[ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 3,1 4,0 7,1

Avio 17,3 6,1 23,4

Besenello 37,0 2,6 39,6

Brentonico 3,3 2,6 5,9

Calliano 9,5 2,1 11,6

Isera 5,3 1,3 6,6

Mori 44,7 11,7 56,4

Nogaredo 0,3 1,4 1,7

Nomi 5,2 3,4 8,6

Pomarolo 1,3 1,6 2,9

Ronzo Chienis 0,2 0,3 0,5

Rovereto 0,0 7,8 7,8

Terragnolo 8,3 3,4 11,7

Trambileno 30,9 2,4 33,3

Vallarsa 10,4 4,5 14,9

Villa Lagarina 2,3 2,7 5,0

Volano 5,3 9,5 14,8

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 5,4 1,8 7,2

Lavis 2,5 2,9 5,4

Mezzocorona 50,2 4,1 54,3

Mezzolombardo 33,4 7,8 41,2

Nave San Rocco 0,0 0,0 0,0

Roverè della Luna 42,7 1,5 44,2

San Michele all'Adige 0,3 0,1 0,4

Zambana 9,6 0,0 9,6

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 12,0 3,1 15,1

Cimone 0,6 0,1 0,7

Garniga 0,1 0,0 0,1

Trento 185,9 66,0 251,9

Asta dell’Adige 527,1 154,8 681,9

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100

P.04_Inquinamento da Traffico Stradale

Struttura CV Comune Emissioni Macroinquinanti [t/anno] Indicatore P.04

Emissioni macroinquinanti da traffico

stradale C [t/anno] / Emissioni macroinquinanti da traffico stradale AA

[t/anno]

CV 10

Vallagarina

Ala 444,5 0,066

Avio 304,6 0,045

Besenello 68,5 0,010

Brentonico 52,3 0,008

Calliano 51,0 0,008

Isera 158,8 0,024

Mori 228,5 0,034

Nogaredo 66,0 0,010

Nomi 177,6 0,026

Pomarolo 89,3 0,013

Ronzo Chienis 14,4 0,002

Rovereto 658,7 0,098

Terragnolo 20,8 0,003

Trambileno 35,0 0,005

Vallarsa 41,0 0,006

Villa Lagarina 68,3 0,010

Volano 76,2 0,011

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 22,6 0,003

Lavis 312,8 0,047

Mezzocorona 225,0 0,034

Mezzolombardo 231,9 0,035

Nave San Rocco 180,3 0,027

Roverè della Luna 25,9 0,004

San Michele all'Adige 116,2 0,017

Zambana 43,7 0,007

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 117,4 0,018

Cimone 7,1 0,001

Garniga 4,0 0,001

Trento 2.861,9 0,427

Asta dell’Adige 6.704,1

NOTE

L’indicatore P.04 misura la quantità media annua (tonnellate/anno) di macroinquinanti (NOx, PM10, COV, CO) emessa dal traffico stradale nella

PAT ed è ottenuto rapportando tale quantità nel singolo Comune alla medesima quantità dei Comuni dell’Asta dell’Adige.

Fonte dei dati è l’inventario delle emissioni in atmosfera a scala provinciale (curato dalla Provincia di Trento, Agenzia Provinciale per la Protezione

dell’Ambiente, APPA), relativo all’anno 2013. La redazione dell’inventario si basa sul database INEMAR (INventario EMissioni Aria), che permette

di stimare le emissioni dei diversi inquinanti, a livello comunale, per diversi tipi di attività (ad esempio: riscaldamento, agricoltura, industria e,

appunto, traffico) e per tipo di combustibile, secondo la classificazione internazionale adottata nell'ambito degli inventari EMEP-Corinair. Gli

inquinanti di maggior interesse per quanto riguarda la sorgente emissiva “trasporto su strada”, qui considerata, sono gli ossidi di azoto (NOx),

particolato (PM10), composti organici volativi (COV) e monossido di carbonio (CO).

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P.05_Indice di Propensione all’Estensione delle Aree Urbanizzate

Struttura CV Comune Aree Urbanizzate da Aree Naturali,

Seminaturali e Agricole [ha] Indicatore P.05

Aree urbanizzate da aree naturali, seminaturali e agricole C [ha] / Aree

urbanizzate C [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 132,2 0,299

Avio 75,5 0,327

Besenello 54,9 0,462

Brentonico 119,2 0,435

Calliano 27,2 0,406

Isera 33,3 0,319

Mori 164,9 0,446

Nogaredo 27,0 0,420

Nomi 22,7 0,362

Pomarolo 21,3 0,351

Ronzo Chienis 27,8 0,435

Rovereto 318,7 0,300

Terragnolo 28,3 0,450

Trambileno 39,9 0,473

Vallarsa 56,2 0,397

Villa Lagarina 55,3 0,387

Volano 25,4 0,278

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 21,2 0,454

Lavis 76,6 0,233

Mezzocorona 57,0 0,237

Mezzolombardo 63,3 0,285

Nave San Rocco 7,2 0,203

Roverè della Luna 46,9 0,433

San Michele all'Adige 38,6 0,369

Zambana 15,6 0,379

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 19,5 0,235

Cimone 9,3 0,358

Garniga 7,2 0,258

Trento 797,8 0,299

NOTE

L’indicatore P.05 misura la quota di superficie che in ogni Comune, secondo le previsioni dei PRG, è destinata a trasformarsi da naturale, semi-

naturale e agricola in urbanizzata, rapportandola all’estensione delle aree urbanizzate nel Comune. In questo modo viene evidenziata la

propensione di ogni Comune all’estensione delle aree urbanizzate.

La superficie che da naturale, semi-naturale e agricola è destinata a trasformarsi in area urbanizzata è stata individuata attraverso il confronto e

la sovrapposizione dei relativi shape, grazie al ricorso a strumenti GIS, tra le indicazioni di uso del suolo contenute entro la Carta dell’Uso del

Suolo Reale, CUSR (PAT, 2005 - dati 2003) e le indicazioni contenute nella Carta dell’uso del Suolo Pianificato, CUSP (PAT, 201332). Tale confronto

si è reso necessario al fine di individuare le aree di trasformazione, in quanto la Carta dell’Uso del Suolo Pianificato non distingue in modo esplicito

le aree urbanizzate tra aree “esistenti” e “programmate”.

32 Pur essendo disponibile un aggiornamento della CUSP al 2015, si è preferito fare riferimento ai dati 2013 per non

incrementare la forbice temporale tra dati disponibili rispetto all’uso del suolo reale (2003 - non esistono dati più aggiornati,

relativi all’uso del suolo reale, omogenei per tutti i ventinove Comuni dell’Asta dell’Adige) e dati relativi all’uso del suo lo

pianificato (2013), fatto che avrebbe indebolito l’efficacia dell’indicatore.

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102

P.06_Indice di Consumo di Aree Naturali, Seminaturali e Agricole

Struttura CV Comune Aree Urbanizzate da Aree

Naturali, Seminaturali e Agricole [ha]

Indicatore P.06

Aree urbanizzate da aree naturali, seminaturali e

agricole C [ha] / Aree naturali, seminaturali e

agricole C [ha]

CV 10

Vallagarina

Ala 132,2 0,011

Avio 75,5 0,011

Besenello 54,9 0,022

Brentonico 119,2 0,022

Calliano 27,2 0,028

Isera 33,3 0,025

Mori 164,9 0,044

Nogaredo 27,0 0,085

Nomi 22,7 0,038

Pomarolo 21,3 0,024

Ronzo Chienis 27,8 0,022

Rovereto 318,7 0,074

Terragnolo 28,3 0,007

Trambileno 39,9 0,008

Vallarsa 56,2 0,007

Villa Lagarina 55,3 0,024

Volano 25,4 0,026

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 21,2 0,020

Lavis 76,6 0,084

Mezzocorona 57,0 0,025

Mezzolombardo 63,3 0,053

Nave San Rocco 7,2 0,016

Roverè della Luna 46,9 0,048

San Michele all'Adige 38,6 0,085

Zambana 15,6 0,014

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 19,5 0,024

Cimone 9,3 0,010

Garniga 7,2 0,006

Trento 797,8 0,059

NOTE

L’indicatore P.06 misura la quota di superficie che in ogni Comune, secondo le previsioni dei PRG, è destinata a trasformarsi da naturale, semi-

naturale e agricola in urbanizzata, rapportandola al totale delle aree naturali, semi-naturali e agricole nel Comune. Tale rapporto esprime la

misura del consumo di suolo (naturale, seminaturale e agricolo) previsto dal PRG in ogni Comune.

Anche in questo caso (come nel caso dell’indicatore precedente, P.05), la superficie che da naturale, semi-naturale e agricola è destinata a

trasformarsi in area urbanizzata è stata definita attraverso il confronto e la sovrapposizione dei relativi shape, tramite ricorso a strumenti GIS,

tra le indicazioni di uso del suolo contenute entro la Carta dell’Uso del Suolo Reale, CUSR (PAT, 2005) e le indicazioni contenute nella Carta

dell’Uso del Suolo Pianificato, CUSP (PAT, 2013). Tale confronto si è reso necessario, al fine di individuare le aree di trasformazione, in quanto

la Carta dell’Uso del Suolo Pianificato, 2013, non distingue in modo esplicito tra aree urbanizzate tra “esistenti” e “programmate”.

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103

Tabella 10_ Gli indicatori di pressione nei Comuni dell’Asta dell’Adige

CV Comune

P.01 Aree

urbanizzate

P.02 Pericolo

idrogeologico

P.03 Rischio

idrogeologico

P.04 Inquinamento

P.05 Propensione

estensione urbanizzato

V.06 Consumo di

suolo

CV 10

Vallagarina

Ala 0,057 0,125 0,010 0,066 0,299 0,011

Avio 0,029 0,086 0,034 0,045 0,327 0,011

Besenello 0,015 0,035 0,058 0,010 0,462 0,022

Brentonico 0,036 0,037 0,009 0,008 0,435 0,022

Calliano 0,009 0,016 0,017 0,008 0,406 0,028

Isera 0,014 0,008 0,010 0,024 0,319 0,025

Mori 0,049 0,033 0,083 0,034 0,446 0,044

Nogaredo 0,009 0,001 0,002 0,010 0,420 0,085

Nomi 0,008 0,012 0,013 0,026 0,362 0,038

Pomarolo 0,009 0,005 0,004 0,013 0,351 0,024

Ronzo Chienis 0,009 0,015 0,001 0,002 0,435 0,022

Rovereto 0,157 0,010 0,011 0,098 0,300 0,074

Terragnolo 0,008 0,048 0,017 0,003 0,450 0,007

Trambileno 0,011 0,044 0,049 0,005 0,473 0,008

Vallarsa 0,019 0,130 0,022 0,006 0,397 0,007

Villa Lagarina 0,020 0,032 0,007 0,010 0,387 0,024

Volano 0,012 0,013 0,022 0,011 0,278 0,026

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0,006 0,011 0,011 0,003 0,454 0,020

Lavis 0,043 0,004 0,008 0,047 0,233 0,084

Mezzocorona 0,031 0,048 0,080 0,034 0,237 0,025

Mezzolombardo 0,028 0,021 0,060 0,035 0,285 0,053

Nave San Rocco 0,004 0,000 0,000 0,027 0,203 0,016

Roverè della Luna 0,014 0,025 0,065 0,004 0,433 0,048

San Michele all'Adige 0,013 0,000 0,001 0,017 0,369 0,085

Zambana 0,007 0,026 0,014 0,007 0,379 0,014

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0,011 0,016 0,022 0,018 0,235 0,024

Cimone 0,006 0,011 0,001 0,001 0,358 0,010

Garniga 0,004 0,021 0,000 0,001 0,258 0,006

Trento 0,362 0,167 0,369 0,427 0,299 0,059

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104

5.3 Calcolo degli indici sintetici di valore e pressione

Il secondo passaggio della valutazione fa riferimento alla procedura di standardizzazione, finalizzata a

trasformare i dati originari dei singoli indicatori su una scala comune per poter confrontare i diversi valori e

poter poi procedere all’aggregazione.

Per lo sviluppo della standardizzazione sono disponibili diverse formule specifiche. Nel caso in esame, la

standardizzazione dei valori dei vari indicatori rilevati è stata effettuata secondo la formula (1):

maxx

xi i

i (1)

dove ii è il valore normalizzato dell’indicatore, xi è il valore originario dell’indicatore e xmax è il valore massimo

assunto dall’indicatore nel set di dati considerato. In particolare, nel presente processo di normalizzazione per

xmax si è assunto il valore di dato indicatore per l’intero sistema dell’Asta dell’Adige.

Si precisa che tale passaggio è stato necessario per tutti gli indicatori dei sotto-sistemi considerati, ad eccezione

dell’indicatore V.09. L’indicatore V.09 rappresenta il valore immobiliare della residenza per il sotto-sistema di

indicatori di valore. Tale indicatore infatti appariva già calcolato come rapporto tra il valore di mercato unitario

degli immobili residenziali nel Comune in esame e il valore di mercato unitario massimo degli immobili

residenziali all’interno dei Comuni considerati e pertanto non è stato necessario operare un’ulteriore

normalizzazione.

Il passaggio finale della valutazione riguarda l’aggregazione dei dati per la costruzione degli indici sintetici. In

particolare, per entrambi i sotto-sistemi considerati, per ogni Comune del territorio è stato calcolato un indice

sintetico di valore e di pressione che risulta dalla media degli indicatori normalizzati di valore e pressione,

rispettivamente.

Di seguito si riportano due tabelle (tab. 13 e tab. 14) contenenti i risultati relativi agli indicatori di valore e

pressione normalizzati e i relativi indici sintetici.

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Tabella 11_Gli indicatori di valore nei Comuni dell’Asta dell’Adige normalizzati e l’indice sintetico dei valori

CV Comune

V.01 Invarianti

areali

V.02 Aree

agricole pregio

V.03 Invarianti puntuali

V.04 Fronti pregio

V.05 Arrivi

V.06 Presenze

V.07 Ricettività

V.08 Aziende

BIO/DOP/IGP

V.09 V.I.

residenza

V.10 V.I.

terreni agricoli

Indice sintetico VALORI

CV 10

Vallagarina

Ala 1,000 0,305 0,265 0,000 0,033 0,034 0,161 0,687 0,548 0,453 0,349

Avio 0,393 0,260 0,179 0,326 0,006 0,006 0,031 0,596 0,532 0,332 0,266

Besenello 0,210 0,079 0,103 0,256 0,002 0,001 0,001 0,207 0,565 0,109 0,153

Brentonico 0,434 0,254 0,085 0,465 0,085 0,161 0,538 0,155 0,500 0,071 0,275

Calliano 0,018 0,043 0,026 0,279 0,021 0,009 0,012 0,078 0,548 0,059 0,109

Isera 0,070 0,157 0,137 0,512 0,012 0,008 0,009 0,257 0,532 0,158 0,185

Mori 0,214 0,316 0,248 1,000 0,016 0,023 0,040 0,643 0,548 0,288 0,334

Nogaredo 0,027 0,066 0,060 0,512 0,010 0,006 0,005 0,225 0,565 0,098 0,157

Nomi 0,063 0,074 0,103 0,000 0,000 0,000 0,000 0,155 0,532 0,110 0,104

Pomarolo 0,052 0,055 0,043 0,116 0,002 0,004 0,001 0,158 0,532 0,087 0,105

Ronzo Chienis 0,057 0,142 0,051 0,000 0,010 0,024 0,042 0,036 0,468 0,020 0,085

Rovereto 0,390 0,199 0,479 0,209 0,255 0,178 0,173 0,520 0,613 0,278 0,329

Terragnolo 0,113 0,000 0,026 0,000 0,002 0,001 0,016 0,003 0,435 0,000 0,060

Trambileno 0,528 0,005 0,094 0,000 0,005 0,002 0,010 0,019 0,435 0,004 0,110

Vallarsa 0,363 0,023 0,077 0,000 0,005 0,005 0,117 0,023 0,371 0,009 0,099

Villa Lagarina 0,113 0,157 0,145 0,000 0,013 0,008 0,024 0,205 0,597 0,099 0,136

Volano 0,056 0,133 0,026 0,000 0,001 0,000 0,003 0,335 0,532 0,182 0,127

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0,043 0,103 0,026 0,233 0,016 0,011 0,018 0,127 0,435 0,241 0,125

Lavis 0,121 0,230 0,051 0,186 0,051 0,035 0,049 0,412 0,613 0,463 0,221

Mezzocorona 0,120 0,287 0,128 0,000 0,026 0,019 0,036 0,537 0,645 0,587 0,239

Mezzolombardo 0,093 0,175 0,094 0,000 0,015 0,007 0,012 0,391 0,468 0,371 0,163

Nave San Rocco 0,079 0,164 0,000 0,395 0,000 0,000 0,002 0,069 0,532 0,193 0,143

Roverè Luna 0,035 0,088 0,034 0,000 0,002 0,001 0,004 0,313 0,548 0,204 0,123

S. Michele Adige 0,052 0,124 0,034 0,395 0,024 0,010 0,009 0,203 0,565 0,270 0,169

Zambana 0,026 0,049 0,077 0,000 0,000 0,000 0,000 0,077 0,516 0,053 0,080

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0,074 0,162 0,017 0,000 0,000 0,000 0,001 0,321 0,548 0,199 0,132

Cimone 0,010 0,025 0,000 0,233 0,000 0,000 0,000 0,053 0,435 0,001 0,076

Garniga 0,001 0,002 0,034 0,000 0,005 0,010 0,027 0,025 0,435 0,004 0,054

Trento 0,651 1,000 1,000 0,721 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 0,937

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106

Tabella 12_ Gli indicatori di pressione nei Comuni dell’Asta dell’Adige normalizzati e l’indice sintetico delle pressioni

CV Comune

P.01 Aree

urbanizzate

P.02 Pericolo

idrogeologico

P.03 Rischio

idrogeologico

P.04 Inquinamento

P.05 Propensione estensione urbanizzato

V.06 Consumo di suolo

Indice sintetico

PRESSIONI

CV 10

Vallagarina

Ala 0,158 0,750 0,028 0,155 0,299 0,011 0,309

Avio 0,080 0,516 0,093 0,106 0,327 0,011 0,270

Besenello 0,042 0,210 0,157 0,024 0,462 0,022 0,278

Brentonico 0,100 0,224 0,023 0,018 0,435 0,022 0,257

Calliano 0,024 0,094 0,046 0,018 0,406 0,028 0,228

Isera 0,038 0,046 0,026 0,055 0,319 0,025 0,189

Mori 0,136 0,198 0,224 0,080 0,446 0,044 0,349

Nogaredo 0,024 0,006 0,007 0,023 0,420 0,085 0,325

Nomi 0,022 0,072 0,034 0,062 0,362 0,038 0,233

Pomarolo 0,025 0,031 0,012 0,031 0,351 0,024 0,188

Ronzo Chienis 0,024 0,090 0,002 0,005 0,435 0,022 0,216

Rovereto 0,434 0,061 0,031 0,230 0,300 0,074 0,377

Terragnolo 0,022 0,289 0,046 0,007 0,450 0,007 0,234

Trambileno 0,031 0,265 0,132 0,012 0,473 0,008 0,256

Vallarsa 0,053 0,777 0,059 0,014 0,397 0,007 0,305

Villa Lagarina 0,056 0,190 0,020 0,024 0,387 0,024 0,232

Volano 0,033 0,077 0,059 0,027 0,278 0,026 0,180

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo 0,017 0,066 0,029 0,008 0,454 0,020 0,220

Lavis 0,118 0,024 0,021 0,109 0,233 0,084 0,292

Mezzocorona 0,086 0,285 0,216 0,079 0,237 0,025 0,242

Mezzolombardo 0,077 0,125 0,164 0,081 0,285 0,053 0,278

Nave San Rocco 0,012 0,001 0,000 0,063 0,203 0,016 0,116

Roverè della Luna 0,038 0,147 0,175 0,009 0,433 0,048 0,309

San Michele Adige 0,036 0,003 0,002 0,041 0,369 0,085 0,310

Zambana 0,018 0,158 0,038 0,015 0,379 0,014 0,198

CV 15

Val d’Adige

Aldeno 0,030 0,098 0,060 0,041 0,235 0,024 0,168

Cimone 0,015 0,066 0,003 0,002 0,358 0,010 0,160

Garniga 0,010 0,123 0,000 0,001 0,258 0,006 0,125

Trento 1,000 1,000 1,000 1,000 0,299 0,059 0,888

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107

A sostegno dell’interpretazione dei dati, vengono di seguito riportate tre immagini di sintesi relative agli indici

di valore e pressione:

- la prima (Grafico 1), diagrammatica, consente di mettere a confronto, per ogni Comune, i risultati

quantitativi relativi agli indici di valore e pressione;

- la seconda e la terza (Figure 1 e 2) permettono di leggere sul territorio, a scala comunale, la

distribuzione spaziale di valori e pressioni del paesaggio. I risultati relativi agli indici valore e pressione

per ogni realtà comunale sono stati rispettivamente aggregati rispetto a sette classi di intensità (molto

basso, basso, abbastanza basso, medio, abbastanza alto, alto, molto alto) visualizzabili nelle due carte.

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Grafico 1_Gli indici di valore e pressione del paesaggio nei Comuni dell’Asta dell’Adige

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Figura 1_Carta dell’indice di valore del paesaggio nei Comuni dell’Asta dell’Adige

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Figura 2_ Carta dell’indice di pressione del paesaggio nei Comuni dell’Asta dell’Adige

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111

5.4 Rapporto valori/pressioni

A completamento della valutazione effettuata è stato infine calcolato un ulteriore indice di sintesi al fine di

aggregare i risultati complessivi ottenuti dai singoli Comuni in termini di valori e pressioni.

Per ognuno dei Comuni considerati è stato calcolato un rapporto valori/pressioni secondo la formula riportata

nell’equazione (2):

Rapporto valori/pressioni = (indice di valore – indice di pressione)/indice di valore (2)

Tale rapporto consente di evidenziare in modo sintetico e chiaro lo stato del paesaggio nelle singole realtà

comunali, indicando quelle dove predominano le pressioni (numeri negativi) e quelle dove predominano i valori

(numeri positivi).

Tabella 13_Rapporto valori/pressioni nei Comuni dell’Asta dell’Adige

CV Comune RAPPORTO VALORI/PRESSIONI

CV 10

Vallagarina

Ala 0,113

Avio -0,014

Besenello -0,813

Brentonico 0,066

Calliano -1,086

Isera -0,023

Mori -0,047

Nogaredo -1,064

Nomi -1,248

Pomarolo -0,785

Ronzo Chienis -1,545

Rovereto -0,146

Terragnolo -2,922

Trambileno -1,318

Vallarsa -2,069

Villa Lagarina -0,702

Volano -0,422

CV 13

Rotaliana-

Konigsberg

Faedo -0,757

Lavis -0,319

Mezzocorona -0,015

Mezzolombardo -0,710

Nave San Rocco 0,188

Roverè della Luna -1,512

San Michele all'Adige -0,835

Zambana -1,484

CV 15

Val d’Adige

Aldeno -0,267

Cimone -1,109

Garniga -1,295

Trento 0,053

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112

6. Discussione dei risultati

Il quadro generale che emerge dai risultati relativi agli indici di valore e pressione del paesaggio, e in particolare

dal rapporto valori/pressioni, nei Comuni situati lungo l’Asta dell’Adige è quello di un territorio in cui i

fattori di pressione paesaggistica predominano rispetto a quelli di valore. Sono infatti pochi i Comuni in cui, in

termini relativi, i valori si presentano maggiori delle pressioni (è il caso Nave San Rocco, Trento, Ala e

Brentonico), così come è ridotto il numero di Comuni in cui i valori, pur inferiori alle pressioni, raggiungono

livelli relativamente alti, simili a quelli di pressione, configurando così situazioni di “equilibrio” (è il caso di Avio,

Mezzocorona, Isera, Mori, Rovereto, Aldeno, Lavis). Il rapporto valori/pressioni (vedi § 5.4) fotografa bene

questa situazione, restituendo un territorio che, pur a fronte di estesi e in alcun casi particolarmente significativi

valori paesaggistici (vedi Tav. 2), sopporta pressioni elevate che hanno compromesso, o rischiano di

compromettere, la qualità del paesaggio.

Esaminando più nel dettaglio i risultati relativi all’indice di pressione e soffermandosi in particolare sul

contributo che i singoli fattori di pressione (gli indicatori P.01-P.06) apportano all’indice complessivo (vedi di

seguito Grafico 2), emerge anzitutto il ruolo giocato dalle dinamiche urbanizzative e in particolare dalle

dinamiche di propensione all’estensione dell’urbanizzato (P.05) e di consumo di suolo (P.06). In particolare,

tutti i Comuni presentano mediamente una elevata propensione all’estensione dell’urbanizzato (P.05), indice

di dinamiche urbanizzative vivaci non solo nei poli urbani principali, ma anche nei centri di ridotte dimensioni

(è il caso ad esempio di Terragnolo, Faedo, Trambileno e Besenello). Tali dinamiche influiscono più

significativamente sul consumo di suolo nei Comuni dove il patrimonio aree naturali, seminaturali e agricole è

già stato estesamente eroso dai processi urbanizzativi e tendenzialmente, dunque, nei Comuni che ospitano

centri urbani principali: i dati mettono infatti in evidenza processi di consumo di suolo (P.06) di particolare

impatto nei Comuni di Lavis, Rovereto, Trento, Mezzolombardo e Mori33. Si tratta peraltro dei Comuni (in

particolare Trento, Rovereto, Mori, Lavis) dove la quota complessiva di aree urbanizzate (P.01) si presenta più

alta.

Sono sempre i Comuni comprendenti i centri urbani più significativi (Trento in primis, ma anche, nell’ordine,

Rovereto, Lavis, Avio, Mezzolombardo, Mori, Mezzocorona) a presentare, inoltre, i valori più alti in termini di

inquinamento (P.04), facendo registrare emissioni elevate da traffico stradale.

Per quanto riguarda, infine, le pressioni paesaggistiche connesse al pericolo e rischio idrogeologico (P.01 e

P.03), il pericolo in particolare gioca per alcuni Comuni un ruolo significativo nel definire l’indice di pressione

complessivo. Tra questi, Trento, Vallarsa, Ala, Avio, Terragnolo e Mezzocorona. Si tratta di un pericolo

prevalentemente connesso a fenomeni di frana, oltre che a fenomeni di valanga per quanto riguarda il Comune

di Vallarsa. Non per tutti questi Comuni, tuttavia, si rileva un rischio elevato (solo Trento è caratterizzato da

pericolo e rischio al pari elevati, anche in relazione alla sua densità abitativa34), che si presenta anzi più alto

in altri Comuni, come Mori, Mezzocorona o Mezzolombardo.

33 Valori elevati si riscontrano anche nei Comuni come Nogaredo, San Michele all’Adige e Roverè della Luna, non solo in

relazione a valori comunque alti di propensione all’estensione dell’urbanizzato (P.05), ma anche in relazione all’estensione

particolarmente ridotta del territorio comunale (e quindi alla quota di aree naturali, seminaturali e agricole esistente,

rispetto alla quale l’indicatore P.06 “pesa” e valuta le dinamiche di nuova urbanizzazione, vedi par. 5.3). 34 Ricordiamo che il rischio rapporta il pericolo al valore degli elementi presenti nell’area (persone, beni materiali e

patrimonio ambientale) e alla vulnerabilità degli stessi elementi (funzione della loro esposizione all’evento calamitoso). Per

approfondimenti si veda il PGUAP, Relazione illustrativa, 2006.

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Grafico 2_L’indice di pressione del paesaggio disaggregato, nei Comuni dell’Asta dell’Adige

Con specifico riferimento all’indice di valore, l’immagine seguente (Grafico 3) mette in evidenza il ruolo

giocato nella definizione dell’indice di sintesi dai territori agricoli, fonte di valori non solo ecologici e scenici

(V.02 Aree agricole di pregio), ma anche economici (V.10 Valore immobiliare dei terreni agricoli, V.08 Aziende

BIO/DOP/IGP). Tra i Comuni con maggiore presenza di aree agricole di pregio, si segnalano Trento, Mori,

Mezzocorona, Ala, Avio, Brentonico, Lavis e Rovereto. Non a caso si tratta mediamente dei medesimi Comuni

che presentano il più elevato valore immobiliare dei terreni agricoli (nell’ordine, Trento, Mezzocorona, Lavis,

Ala, Mezzolombardo, Avio, Mori Rovereto), ad indicare la cruciale risorsa economica costituita da un elemento,

quali le aree agricole e quelle di pregio in particolare, che non è solo di tutela – si ricorda che tali aree sono

identificate dal PUP e soggette a norme di tutela specifiche, NTA, art. 11.4 – ma anche di importante

valorizzazione territoriale35. A conferma di ciò, l’elevato numero di aziende BIO/DOP/IGP situate sempre in

questi territori (significativamente presenti, nell’ordine, a Trento, Ala, Mori, Avio, Mezzocorona, Rovereto, Lavis

e Mezzolombardo).

Un “peso” significativo, entro l’indice di sintesi, è giocato inoltre dal valore immobiliare della residenza, riferito

alla zona centrale dei centri urbani, relativamente omogeneo in tutti i Comuni (con valori lievemente maggiori

nei poli urbani principali, quali Rovereto o Lavis), ad attestare la qualità mediamente alta del tessuto urbano

che contraddistingue i centri insediati situati lungo l’Asta dell’Adige. Fa eccezione ovviamente il capoluogo di

Provincia: Trento presenta un valore decisamente più alto rispetto agli altri Comuni (mediamente doppio)

35 “Le aree agricole di pregio sono caratterizzate, di norma, dalla presenza di produzioni tipiche nonché da un particolare

rilievo paesaggistico, la cui tutela territoriale assume un ruolo strategico sia sotto il profilo economico-produttivo che

paesaggistico ambientale, tenuto conto della normativa comunitaria relativa alla protezione delle indicazioni geografiche e

delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari” (PUP, NTA, art. 38.2).

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114

connesso chiaramente non solo al pregio architettonico del tessuto urbano, ma anche alla concentrazione nel

Comune di servizi di rango urbano e extraurbano.

Molto ridotta, invece, l’influenza del turismo – analizzato in questo caso nelle tre componenti di arrivi ,V.05,

presenze, V.06, e ricettività, V.07 – sull’indice di valore complessivo, ad attestare la scarsa vocazione turistica

di questi territori. Fa eccezione anche in questo caso Trento, che presenta valori relativi ad arrivi e presenze

elevati rispetto a quelli che contraddistinguono i restanti Comuni, connessi a flussi turistici di carattere

prevalentemente culturale. Anche Rovereto si conferma meta turistica, seppur meno attrattiva del capoluogo

e contraddistinta da una permanenza media più ridotta rispetto a Trento. La dotazione ricettiva, infine, è

estremamente bassa in tutti i territori dell’Asta dell’Adige, sempre con l’eccezione di Trento e, in questo caso,

anche di Brentonico.

A fronte di uno scarso peso del fattore turistico, si registra invece in diversi Comuni la presenza significativa,

in termini di valori paesaggistici, di aree di pregio naturalistico, storico-culturale e scenico (vedi Tav.

2). Si tratta rispettivamente delle invarianti areali (V.01) e puntuali (V.02), e dei fronti di pregio (V.03). Le

prime, intese come le principali componenti della rete ecologica provinciale, sono particolarmente diffuse nei

Comuni di Ala, Trento, Trambileno, Brentonico, Avio, Rovereto e Vallarsa, territori contraddistinti non solo dalla

presenza, in area valliva, di estese aree agricole di pregio, ma anche dalla presenza consistente di aree SIC e

ZPS (in special modo ad Ala, Trambileno e Vallarsa) e di Riserve Naturali Provinciali. Le invarianti puntuali,

ossia essenzialmente, in questo territorio, i beni di carattere culturale, presentano una consistenza nettamente

più elevata, rispetto al contesto dei territori della Valle dell’Adige, nei Comuni di Trento e Rovereto, grazie

all’elevato valore storico-artistico dei centri storici qui situati. I paesaggi agricoli, infine, costituiscono il

principale patrimonio scenico dei territori situati lungo l’Asta dell’Adige, a ulteriore conferma del ruolo strategico

giocato dall’attività agricola in questo contesto (vedi sopra). I fronti di particolare pregio individuati dal PUP

sono infatti principalmente localizzati nei fondovalle e lungo i primi versanti dei territori agricoli presenti nei

Comuni di Brentonico, Mori, Isera e Nogaredo, oltre che nel Comune di Trento e, più a nord, lungo i paesaggi

agricoli della Rotaliana, in particolare nei Comuni di Nave San Rocco e San Michele all’Adige.

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Grafico 3_L’indice di valore del paesaggio disaggregato, nei Comuni dell’Asta dell’Adige

A valle di questa discussione dei risultati relativi agli indici di valore e pressione, vale la pena infine segnalare

l’eccezionalità costituita, entro il complesso dei territori dell’Asta dell’Adige, dalla realtà del Comune di

Trento. Non solo questo, come abbiamo visto, presenta quasi sempre i valori e pressioni più elevati (vedi

Grafico 1 e Figure 1 e 2, cap. 5), ma, come mostrano i grafici di valore e pressione disaggregati (Grafici 2 e

3), è contraddistinto da una distribuzione relativamente omogenea dei diversi fattori di pressione e valore (gli

indicatori P.01-P.06 e V.01-V10) rispetto agli indici di sintesi. Si tratta di un caso unico entro l’Asta dell’Adige,

sintomo della complessità che caratterizza la realtà comunale di Trento, reale polo di rango territoriale,

interessato quasi equamente da tutte le dinamiche, positive e negative, analizzate e valutate attraverso gli

indicatori di questo studio.

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Conclusioni

I risultati del presente Rapporto di ricerca presentano il quadro aggiornato delle dinamiche dell’offerta

commerciale e delle risorse ambientali e paesaggistiche nei “territori del commercio”, a sette anni dall’avvio

del processo di riforma della programmazione provinciale, intrapreso nel 2011 dalla GP raccogliendo una sfida

non scontata per le istituzioni locali di governo del territorio: orientare il nuovo corso delle politiche di sviluppo

economico-territoriale in ottemperanza ai decreti legislativi di riforma del settore, senza tuttavia rinunciare al

governo dei processi di insediamento e alla conservazione di quei valori paesaggistici e ambientali, di portata

eccezionale, che caratterizzano i territori del Trentino. L’amministrazione provinciale ha perciò ritenuto

necessario fare riferimento a nuovi paradigmi cognitivi e strumenti di governance per innovare le competenze

tecniche a supporto dell’azione pubblica di programmazione del commercio.

È entro questa visione concreta per l’azione di governo del territorio che, su richiesta del Dipartimento

commercio, turismo e internazionalizzazione, è stata progettata e applicata dal DIST del Politecnico di Torino,

tra il 2011-2012, la metodologia di Valutazione integrata territoriale (Vit), già sperimentata in altri ambiti

istituzionali di programmazione regionale, con l’obiettivo di supportare il processo istituzionale di riforma

provinciale, armonizzando le esigenze di sviluppo commerciale dei territori con quelle di conservazione dei

valori paesaggistici. Presupposto di sfondo della ricerca è l’idea che la programmazione e la pianificazione dello

sviluppo territoriale debbano discendere da una visione agganciata a condivisi criteri qualitativi di

riqualificazione urbana e del paesaggio, in sintonia con le specificità dei territori. L’applicazione della Vit ha

portato alla progettazione di scenari territoriali, nei quali alcune delle funzioni economiche trainanti lo sviluppo

dei territori del Trentino – in particolare commercio e turismo – potranno costituire, in alcune condizioni, in

sinergia con la conservazione di valori ambientali e paesaggistici, un fattore per la valorizzazione e lo sviluppo

dei territori, in sintonia con gli indirizzi strategici di sostenibilità, identità, integrazione, competitività introdotti

dal Piano Urbanistico Provinciale (2008) e, più di recente, ribaditi dal Programma di Sviluppo Provinciale (2014)

e dalla nuova Legge di Governo del Territorio (2015).

Questa prospettiva d’azione è stata messa in atto con l’introduzione della Delibera GP 1339 del 1 luglio 2013,

che ha inteso declinare i principi, i criteri e gli scenari della Vit, emersi dalla ricerca svolta dal DIST, in norme

di indirizzo per orientare la pianificazione territoriale e la progettazione urbanistica commerciale nei territori

delle CV e nei Comuni di Trento e Rovereto. Le condizioni e i criteri individuati per la progettazione di scenari

sono stati tradotti in un articolato pacchetto di norme inerenti l’autovalutazione dei piani territoriali delle

Comunità e la metodologia per la valutazione integrata territoriale.

Con l’adozione dei parametri di Vit, la Delibera GP ha introdotto una nuova logica di azione volta a rafforzare

e promuovere la qualità dei processi di sviluppo economico-territoriale con la progettazione di scenari di

sviluppo territoriale del commercio che ciascuna CV ha approfondito e declinato con l’approvazione dei Piani

Stralcio del Commercio (PSC) entro dicembre 2015.

Allo stato attuale tutte le CV hanno approvato i PSC, dando completa attuazione nella pianificazione locale ai

principi di valorizzazione e sviluppo di scenari integrati commercio/ turismo/paesaggio. In questo processo di

pianificazione giocano un ruolo di primo piano le aree urbane, attori fondamentali per l’effettiva messa in atto

delle strategie definite a scala intercomunale nei PSC. La strategia di valorizzazione territoriale delineata con i

sistemi di scenario si fonda su un modello di sviluppo che punta sui principi dell’economia circolare, volto a

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ridurre il consumo di risorse naturali, promuovendo l’aumento dell’efficienza energetica, l’abbattimento

dell’inquinamento locale, la vivibilità dei territori. Le specificità paesaggistiche dei territori divengono

componente interna del nuovo paradigma di sviluppo, con l’obiettivo di promuovere la qualità spaziale e lo

sviluppo economico da progettare, non tanto arrestando i processi trasformativi, quanto orientandoli verso

parametri di sostenibilità e resilienza.

In continuità con la logica del processo di riforma e i risultati fin qui raggiunti, l’attività di ricerca svolta dal

DIST nel 2017 e presentata in questo Rapporto di ricerca costituisce il quadro conoscitivo aggiornato delle

dinamiche in atto nei territori provinciali, al fine di supportare l’ultimo passaggio decisionale che la GP dovrà

compiere in merito alla eventuale localizzazione di GSV di rango provinciale.

In estrema sintesi, di seguito si riportano le componenti essenziali delle dinamiche in atto nei territori provinciali

emerse dall’analisi diacronica dell’offerta commerciale nel periodo 2013- 2017 e dalla valutazione dei fattori di

pressione e di valore paesaggistico-ambientali nei territori lungo l’Adige.

▪ Dal confronto tra la quota di grandi superfici di vendita previste nella PAT pre-Piani Stralcio del

Commercio (autorizzazioni al 2013) e post-Piani Stralcio del Commercio (autorizzazioni e nuove

localizzazioni al 2015) sono sei le CV che al 2013, oltre alla superficie di vendita attiva, presentano

una quota di superficie di vendita autorizzata non realizzata, per un totale di 22.359 mq.

▪ Nel complesso, la dotazione di aree autorizzate non realizzate si è ridotta del 44% nella

fase di transizione pre e post Piani Stralcio del Commercio, anche grazie ad uno sforzo di

razionalizzazione attuato dal processo di pianificazione commerciale in alcune CV. Permangono tuttavia

sul territorio autorizzazioni commerciali, non formalmente decadute, soggette alle “disposizioni

transitorie in materia di strutture commerciali con particolari caratteristiche” della LP 17/2010, art. 73

(1.300 mq di superficie di vendita complessiva a Nago Torbole e 9.697 mq a Mori).

▪ Per quanto riguarda le nuove localizzazioni così come definite dai PSC nel 2015, la quota

complessivamente prevista entro tutta la Provincia è di 62.732 mq - massima superficie di vendita

potenzialmente insediabile - con un potenziale incremento, rispetto alla superficie di vendita

attiva, in termini di GSV e CC, al 2013 (234.675 mq), di oltre il 26%.

▪ Emergono, per l’elevata quota di superficie di vendita potenzialmente insediabile (nuove

localizzazioni), i territori dell’Asta dell’Adige.

▪ Nel complesso, al febbraio 2017 i territori del commercio con superficie attiva di GSV e CC

ammontano a 244.522 mq; inoltre, si registra la quota pari a 10.997 mq di SdV autorizzata ed una

SdV complessiva di GSV di nuova localizzazione pari a 57.799 mq (vedi Tav. 1).

▪ I risultati relativi agli indici di valore e pressione del paesaggio e in particolare il rapporto

valori/pressioni nei Comuni situati lungo l’Asta dell’Adige restituiscono la fotografia di un territorio

in cui i fattori di pressione paesaggistica predominano rispetto a quelli di valore e che, pur

a fronte di estesi e in alcun casi particolarmente significativi valori paesaggistici, sopporta pressioni

elevate che hanno compromesso, o rischiano di compromettere, la qualità del paesaggio.

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▪ Dall’analisi dei singoli fattori di pressione (gli indicatori P.01-P.06) e, in particolare, dall’analisi del

contributo che ciascun fattore apporta all’indice sintetico di pressione, emerge anzitutto il ruolo

giocato dalle dinamiche urbanizzative e, in particolare, dalle dinamiche di propensione

all’estensione dell’urbanizzato (P.05) e di consumo di suolo (P.06). Tutti i Comuni presentano

mediamente una elevata propensione all’estensione dell’urbanizzato (P.05), indice di dinamiche

urbanizzative vivaci non solo nei poli urbani principali, ma anche nei centri di ridotte dimensioni. Tali

dinamiche influiscono più significativamente sul consumo di suolo nei Comuni dove il patrimonio aree

naturali, seminaturali e agricole è già stato estesamente eroso dai processi urbanizzativi e

tendenzialmente, dunque, nei Comuni che ospitano centri urbani principali: i dati mettono infatti in

evidenza processi di consumo di suolo (P.06) di particolare impatto nei Comuni di Lavis, Rovereto,

Trento, Mezzolombardo e Mori. Si tratta peraltro dei Comuni (in particolare Trento, Rovereto, Mori,

Lavis) dove la quota complessiva di aree urbanizzate (P.01) si presenta più alta.

▪ Sono sempre i Comuni comprendenti i centri urbani più significativi (Trento in primis, ma anche,

nell’ordine, Rovereto, Lavis, Avio, Mezzolombardo, Mori, Mezzocorona) a presentare, inoltre, i valori

più alti in termini di inquinamento (P.04), facendo registrare emissioni elevate da traffico stradale.

▪ Per quanto riguarda, infine, le pressioni paesaggistiche connesse al pericolo e rischio idrogeologico

(P.01 e P.03), le condizioni di “pericolo” in particolare giocano in alcuni Comuni un ruolo significativo

nel definire l’indice di pressione complessivo. Si tratta di un pericolo prevalentemente connesso a

fenomeni di frana. Non per tutti questi Comuni, tuttavia, si rileva un rischio elevato (solo Trento è

caratterizzato da pericolo e rischio al pari elevati, anche in relazione alla sua densità abitativa), che si

presenta anzi più alto in altri Comuni, come Mori, Mezzocorona o Mezzolombardo.

▪ Con specifico riferimento all’indice di valore, la valutazione mette in evidenza il ruolo giocato nella

definizione dell’indice di sintesi dai territori agricoli, fonte di valori non solo ecologici e scenici (V.02

Aree agricole di pregio), ma anche economici (V.10 Valore immobiliare dei terreni agricoli, V.08

Aziende BIO/DOP/IGP). Tra i Comuni con maggiore presenza di aree agricole di pregio, si segnalano

Trento, Mori, Mezzocorona, Ala, Avio, Brentonico, Lavis e Rovereto. Non a caso si tratta mediamente

dei medesimi Comuni che presentano il più elevato valore immobiliare dei terreni agricoli

(nell’ordine, Trento, Mezzocorona, Lavis, Ala, Mezzolombardo, Avio, Mori Rovereto), ad indicare la

cruciale risorsa economica costituita da un elemento, quali le aree agricole e quelle di pregio in

particolare, che non è da intendersi solo come elemento di tutela (si ricorda che tali aree sono

identificate dal PUP e soggette a norme di tutela specifiche, NTA, art. 11.4), ma anche di importante

valorizzazione territoriale. A conferma di ciò, l’elevato numero di aziende BIO/DOP/IGP situate

sempre in questi territori (significativamente presenti, nell’ordine, a Trento, Ala, Mori, Avio,

Mezzocorona, Rovereto, Lavis e Mezzolombardo).

▪ Un “peso” significativo, entro l’indice di sintesi, è giocato inoltre dal valore immobiliare della

residenza, riferito alla zona centrale dei centri urbani, relativamente omogeneo in tutti i Comuni (con

valori lievemente maggiori nei poli urbani principali, quali Rovereto o Lavis), ad attestare la qualità

mediamente alta del tessuto urbano che contraddistingue i centri insediati situati lungo l’Asta

dell’Adige. Fa eccezione ovviamente il capoluogo di Provincia: Trento presenta un valore decisamente

più alto rispetto agli altri Comuni (mediamente doppio), connesso chiaramente non solo al pregio

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architettonico del tessuto urbano, ma anche alla concentrazione nel Comune di servizi di rango urbano

e extraurbano.

▪ Molto ridotta, invece, l’influenza del turismo – analizzato in questo caso nelle tre componenti di arrivi,

V.05, presenze, V.06, e ricettività, V.07 – sull’indice di valore complessivo, ad attestare la scarsa

vocazione turistica di questi territori, ad eccezione dei Comuni di Trento e Rovereto.

▪ A fronte di uno scarso peso del fattore turistico, si registra invece in diversi Comuni la presenza

significativa, in termini di valori paesaggistici, di aree di pregio naturalistico, storico-culturale e

scenico (vedi Tav. 2). Si tratta rispettivamente delle invarianti areali (V.01) e puntuali (V.02) e dei

fronti di pregio (V.03)