Agente Italiano - Pronto Chi Spia

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Agente Italiano

Pronto, chi spia?Il libro nero delle intercettazioni Per dare una descrizione ai vari nomi Clicca qui

Aliberti editore 2006 Aliberti editore Tutti i diritti riservati Sede legale e operativa: Vicolo del Clemente, 1 42100 Reggio Emilia Tel/Fax 0522 434523 Ufficio Stampa 329 4293200 www.alibertieditore.it [email protected]

Premessa

Qualcuno la ricorder. Era lItalia festante e giuliva dei nani e delle ballerine. Piramidi dautore, la nave va, lelogio del decisionismo, congressi, stilisti, attori, cantanti, pubblicit, glamour metropolitano, la voglia di esibire il potere e la contiguit con i potenti. Tuttavia in quegli anni Ottanta della Milano da bere e della spregiudicatezza negli affari, i giochi erano piuttosto chiari: si sapeva chi comandava. E cera anche chi apprezzava il dolce stil novo, intravedendo la modernizzazione della politica. Come scrisse su MicroMega Giuliano Ferrara, quando sento parlare, a proposito di Craxi, di una logica di puro potere, o di uno scontro di potere, provo una noia e un fastidio che nulla vale a curare LItalia non pi democristiana. La leadership governativa del partito di maggioranza governativa e rester in discussione: da dogma si fatta problema politico. Nellindustria di Stato, nelle banche, nel sistema dellinformazione, nelleconomia privata successo qualcosa. Il riassetto dei poteri, amministrati per decenni in regime di condominio laico-cattolico, ma sempre con una dominante democristiana da nientaltro limitata che da un diritto di veto comunista, il tema vero che la presidenza socialista ha squadernato davanti ai nostri occhi. Diagnosi eccellente, per quanto di parte. Solo che comincia ad affermarsi in quegli anni lidea che rispetto alle ipocrisie meglio larroganza di chi detiene il potere. La forza esibita, il condizionamento esplicito, la tangente rivendicata come trofeo della lotta politica, i soldi e le donne come strumenti di intrattenimento corporativo. Ma in quel decennio poteva essere vero che in una situazione bloccata i partiti fossero autorizzati a ritagliarsi spazi di controllo, di interdizione, di mediazione pagata dalleconomia reale, con i rappresentanti del popolo indifferenti al fatto che Tangentopoli avesse creato un oligopolio perverso, distorsivo del mercato e dellefficiente funzionamento della concorrenza. E con i cittadini via via mitridatizzati e persuasi che la politica cos, un gioco celibe, in cui i furbi vincono e i meno furbi subiscono. Solo che poi sono arrivati i furbetti. Non appena sono finiti i partiti, sono rimasti i loro detriti. Scomparsi i leader, sono proliferati i portaborse, i procacciatori, i profittatori. Guardata dal buco della serratura delle intercettazioni, si vista unItalia popolata di figuri ognuno dei quali ha maturato la certezza di potersi giocare una qualche partita personale traendone vantaggi. Colossali, questi vantaggi, se lambivano leconomia e le banche; modesti ma interessanti, se toccavano la sfera personale, in particolare quando si trattava di tangenti sessuali. Non c da fare del moralismo: per i moralisti, e per i cittadini vecchia maniera, semplicemente crollata letica pubblica. Per chi osserva invece senza troppe speranze la fenomenologia italiana, invece divertente, perfino democratico, verificare grazie alle intercettazioni come si comporta la presunta classe dirigente. Anzi, per la maggioranza degli italiani lerotomania mignottara di Vittorio Emanuele di Savoia sar soltanto la conferma che il pretendente o ex pretendente al trono un tipo non

credibile, non attendibile: le intercettazioni rivelano un volto che prima veniva semplicemente immaginato, senza riscontri fattuali. Dopo c semplicemente la conferma, magari con la piccola delusione di registrare che certe figure al vertice degli affari praticano transazioni minori, squalliducce, pi adeguate a boss di periferia che agli eredi di una dinastia storica (ancorch fellona al momento decisivo, quando correva lanno 1943). La sentenza pi o meno definitiva emessa dalle intercettazioni non una condanna penale. Chi se ne frega, dei verdetti in tribunale. Il punto vero che da questo libro nero viene fuori unItalia omologata, livellata verso il basso o linfimo, dove tutti sembrano interessati in primo luogo a parlare di pratiche sessuali gestite in via mercantile. In questo senso, Puttanopoli anche pi rivelatrice di Calciopoli. Perch il sistema Moggi, o comunque vogliamo chiamarlo, sar pure lillecito strutturato identificato dal procuratore Francesco Saverio Borrelli, ma alla fine si compone di una serie di condizionamenti, spinte e controspinte, poteri e contropoteri, favori concessi e ricambiati, in cui il capo della banda, Moggi per lappunto, soltanto uno degli attori: le cupole in realt sono molteplici, e intrecciano il business con il gioco del calcio in modo tutto sommato leggibile. Sotto questa luce, Lucky Luciano condizionava i campiona-ti ben pi delle singole partite, fatto salvo che qualcun altro li condizionava a sua volta, ed probabile che alla fine tutto si compensasse: che poi la serie A si dividesse in due tronconi, il livello superiore e il livello inferiore, dove il potere vero vinceva sempre, e gli altri restavano permanentemente in seconda fascia, un tipico effetto dei rapporti di forza. Invece nelluniverso di Puttanopoli, largamente, anche se non solo, incentrato sul sistema della Rai, si assiste a un decentramento dei poteri, in cui qualsiasi maneggino o maneggione di partito pu ricavarsi un utile immediato, permettendosi anche di sindacare sulla qualit estetica della tangentina proposta come gadget dal ruffiano di turno. Il regime tangentizio-sessuale appare un mercato minore, dove chiunque pu esercitare ricatti, imporre dazi e tangenti, contando sulla comprensione e sulla complicit degli interlocutori. Se il sistema Moggi assomiglia in realt a un oligopolio, il mondo di Salvatore Sottile, Cristiano Malgioglio, con il loro contorno di Gregoraci e Saluzzi, non neppure un mercato: il luogo del baratto, un apparato pregiuridico e quindi premoderno in cui i piccoli ras sono in un numero potenzialmente infinito, e ciascuno pu imporre la propria gabella, sicuro dellimpunit, con il contorno di qualche risatina. Che poi questo stile comportamentale, chiamiamolo cos, esca dal circuito dello scambio sessuale, e diventi anche la cifra del business bancario, non significa semplicemente una contaminazione: piuttosto la dimostrazione che sono caduti tutti i confini fra salotti buoni e salotti cattivi o mediocri, e che lo stile si omologato. Ci che in precedenza era segnato da limiti di classe e di ceto, di competenza e di professionalit, e quindi dalla presenza di codici costrittivi, si trasforma in un continuum dove tutti si comportano, o perlomeno parlano, nello stesso modo, secondo lo stesso registro. Nellera Cuccia, ai tempi della finanza laica contrapposta alla finanza cattolica, il silenzio era una virt esclusiva, anche quando copriva scontri, fallimenti, collusioni e complicit nelle transazioni; subito dopo, la democratizzazione degli affari implica lemergere di protagonisti nuovi, sradicati

da una qualsiasi cultura, e anche da qualsiasi appartenenza. Dovrebbe a quel punto essere il mercato a fissare le regole, e comunque a premiare i meritevoli e a liquidare i falsari: ma prima che il mercato generi un nuovo equilibrio, e dunque le convenzioni a cui attenersi, si apre uno spazio invitante per gli homines novi, per la gente nova e i subiti guadagni. Con il sospetto, in fondo, che la trama losca rivelata dalle intercettazioni, ma soprattutto la lingua italiana maltrattata dai protagonisti involontari della commediaccia telefonica, mostrino unItalia pi vera del vero. Pi che nei programmi televisivi, il reality show pi impressionante avviene nel vivo della realt. Le trascrizioni dei carabinieri non fanno che dare una forma, pur esteticamente e sintatticamente precaria, a verit consistenti, corpose, imbarazzanti. anche di qualche interesse notare che ogni volta che le rivelazioni telefoniche mostrano un frammento dellItalia desolante dei soldi, del calcio e del sesso, scatta il riflesso condizionato di chi chiede, in nome del garantismo, di limitare, regolare, ridurre, silenziare le intercettazioni. Resta il fatto che se non fosse stato per le intercettazioni stesse, lo stregone di Alvito sarebbe ancora alla guida della Banca dItalia, Luciano Moggi continuerebbe a gestire campioni, mezzi campioni e campionati, Vittorio Emanuele di Savoia passerebbe per un credibile uomo daffari, e numerose aspiranti veline subirebbero il ricatto delle coccole richieste in un ufficio del servizio pubblico da un semipotente nominato dalla nuova politica. Tanto vale allora pubblicare tutto. Non per fare giustizia, parola grossa, ma per fare, almeno ogni tanto, pulizia. Sapendo che il sistema delle amicizie colluse, delle mafie, dei favori e dei ricatti, non cambier per questo. Ma che cosa sarebbe lItalia nuova, il paese sregolato, se non ci fossero la minaccia e leffetto pubblico delle intercettazioni?

I

Abbiamo dato risposte a tutte le teste di cazzo

Prima dellestate del 2006. Una stagione gloriosa. La Grande Stagione delle Intercettazioni, dellorecchio dietro la porta della camera da letto, o della stanza dei bottoni, cominciata con i furbetti del quartierino, con il clan attorno al presidente di Bankitalia Antonio Fazio, tra Gnutti, Fiorani e poi Consorte, le banche e Unipol, le grandi scalate e soprattutto Ricucci, uno de noartri, un battutaro come serviva, che in fondo ha dato vivacit, colore, posizionamento e immagine a chilometri di registrazioni certo molto poco edificanti, ma soprattutto anche un bel po noiose. Sua la definizione magistrale furbetti del quartierino (ma che stamo a fa?) Sua questa osservazione esistenziale nel mezzo di una discussione sui soldi, sui progetti, sui giornali, su tutto: facile fare i froci cor culo degli artri. Lapidario. Non lunico che ci ha fatto ridere. Ce n una collezione, di risate. Abbiamo cominciato con le banche e siamo finiti addirittura con Betulla e i Servizi Segreti, con quelli che le intercettazioni le facevano di mestiere (adesso c il Grande Fratello, c Telecom) e che ora invece si limitano a pilotare intervistucole convinti di controllare i magistrati. stato un viaggio nel mondo dei potenti, unillusione e una delusione. Perch sono sembrati persino peggiori di quello che immaginavamo. Nessuno deve fare troppo il moralista. Perch persino noi che scriviamo, un certo imbarazzo lo proviamo. Siamo sicuri che se ci intercettassero pure a noi comuni mortali (e lo fanno di certo, eccome se lo fanno), le nostre conversazioni davvero sarebbero scevre da quella mistura cool di sesso, di potere, di millanteria e vanagloria, di amici degli amici anche nel nostro piccolo, di Italia, di familismo e di caserma, che tanto ci ha divertito e tanto ci ha scandalizzato? E poi, alcuni di questi personaggi sono dentro alla nostra vita, ci appartengono molto di pi di quello che crediamo, pure quando ne prendiamo snobisticamente le distanze, come nel caso di Moggi. E Stefano Ricucci da Zagarolo non solo nel nostro immaginario popolare, qualcosa di pi. Il patacca con i miliardi, che ci assomiglia anche in quello che non siamo. Angelo Rovati quello che trovava i soldi per la campagna elettorale di Romano Prodi, fidanzato e ora marito di Chiara Boni grazie a un matrimonio cafonalissimo quasi come quello di Stefano e Anna, ex giocatore di basket, insomma quello piuttosto noto per il piano Telecom una volta che lo incontr gli disse: Ehi, tu sei il lanzichenecco della finanza. E Ricucci: Ao, a me lanzinechecco nun me lo dici, perch io tutte le sere me trombo Anna. Per scherzo o per davvero, Ricucci questo, uno di noi, lamico del bar che ha fatto le vacanze con la stangona, il conte Max che ha fatto finta persino di saper giocare a bridge per stare con la contessina. Non che ci fa solo ridere. Ci riconosciamo tutti. Lui stato luomo di un reality

show permanente, quello che appena si muoveva riusciva sempre a tirarsi dietro qualche cronista, come se avesse una calamita, come una telecamera del Grande Fratello che ti va a spulciare sotto al letto, nel bagno, persino quando ti scappa. quello che ce lha fatta, ma che in ogni suo gesto, in tutto ci che fa e che dice, riconosci chiaramente che alla fine quello che torner di nuovo a Zagarolo, di nuovo alla festa de Fregggene, di nuovo al bar della piazza a raccontarti di quella volta che Anna gli aveva presentato le amiche sue, e vedessi che tette. E poi adesso pure pi figo, ha perso dodici chili, come se fosse stato a Saturnia o Merano oppure in qualche altra beauty-farm di lusso. uno forse come noi, uno che bene o male non ci fa paura, uno che possiamo persino disprezzare, perch in fondo siamo come lui. Anche a noi piace la figa. Solo che lui pi patacca. Ecco perch la Grande Stagione delle Intercettazioni cominciata quasi grazie a lui. Cosa c infatti di pi italiano di lui? lItalia dei Vanzina che dalla celluloide passa alla realt. Natale a Miami con viaggio di ritorno a Zagarolo. Boldi&De Sica in Procura. Con quella sua faccia da Renato Zero, che sembra li abbiano fatti identici dalla nascita, con quella sua pancetta da spaghetti allamatriciana col sugo che ti sgocciola sul mento, con quella sua parlata da fuori porta, di uno che anche quando vince lo fa per finta, mica sul serio, tanto poi torna qui da noi che ce famo due risate: come si pu odiarlo, come si pu davvero non capirlo uno cos. Al pm di Milano che lo stava interrogando si presentato lisciandosi quella sua pettinatura da balera sulla via Cassia, torcendosi un po il collo, agitando le mani. Il magistrato ha cominciato con aria seriosa: Io ho letto negli atti E lui lha interrotto: Ao, legga qualcosaltro, dotto, si distragga. Meglio dellimitazione che gli fa il comico Max Giusti: Di fronte a Dio siamo tutti uguali, ma di fronte al bancomat no. In fondo, aveva pure ragione. Il problema vero non odiare Ricucci, voler la sua condanna, sentirlo nemico o che altro. Il problema vero chiedersi come mai uno come lui arrivato fin l sopra? Perch siamo tanto furbi e siamo tanto simpatici, ma, sinceramente, come si fa? Ecco una telefonata di quelle, 23 luglio 2005, alle ore 10 e nove minuti. Ricucci chiama Guglielmo Fransoni, consigliere damministrazione della Magiste International, e concorda con lui le linee da adottare in seguito a una delibera della Consob, commentando in maniera significativa, come scrivono i verbalizzanti, il suo mancato ingresso nel patto parasociale. Di seguito: FRANSONI GUGLIELMO Eccomi, Stefano. RICUCCI STEFANO Guglielmo, ho sentito adesso Sinibaldi FRANSONI Uhm. RICUCCI che sta in Abruzzo e dovrebbe rientrare adesso e chiamarti al telefonino, in modo tale che cos tu e lui e lavvocato Gianni e il professor Irti vi vedete per scrivere, per redigere una come si chiama un provvedimento, una richiesta al Tar di sospensiva. FRANSONI Perfetto. RICUCCI Eh, per poterlo inviare luned mattina, depositare luned mattina e darci subito sta sospensiva al Tar della Consob, contro il provvedimento Consob perch fa ridere che quattro milioni di titoli possono inficiare il trentacinque per cento de na

banca Scusa, io ho comprato quattro milioni di titoli con cinquantaquattro milioni di euro di cash e cento milioni di linee di credito. Ma possono inficia na roba del genere? Perch questa la sostanza, no, Guglielmo? FRANSONI Assolutamente. Ma poi che cosa centri tu con gli Edge Found? RICUCCI Edge Found? Non so, ma io non so manco chi sono questi. () RICUCCI Perch io penso che qua stamo ner ridicolo Cio io non lo so: quattro milioni di titoli io non li posso comprare Cio io non lo so Io vado in una cazzo de banca, glie do cinquantaquattro milioni de euro, gliene chiedo cento: non posso compr quattro milioni di titoli! Fa ride, no? Cio, allora finito il mondo, no? Eh? Milioni come se piovessero. Gli do cinquantaquattro, gliene chiedo cento, non posso comprare quattro. I calcoli sono chiari. Anche se a noi fa effetto la sproporzione. Il tempio e i suoi sacerdoti. Sempre di seguito: FRANSONI GUGLIELMO S, s, ma RICUCCI STEFANO Fa ride Nun lo so quello che se deve fa. FRANSONI Insomma, questa qua veramente una porcata, scusami. RICUCCI Pure la porcata degli avvocati. Lho detto a Irti, laltra hanno fatto il concerto loro, metteteci anche il nostro cinque tanto prima o poi faranno di tutto per rompe er cazzo FRANSONI Hai ragione, hai ragione. RICUCCI Io quando a voi dico: Cazzo, oh, tanto non che Ricucci FRANSONI Hai perfettamente, hai. RICUCCI Adesso, i voti non cerano. Cio, i voti stavano l e basta. FRANSONI Ci metto non una, ma due firme su quello che hai detto RICUCCI Eh. FRANSONI Dieci, perch hai perfettamente ragione. (Dai, esageriamo. Cento firme, mille firme). RICUCCI Lavevo detto io FRANSONI Non lo so, non ti so dire, ma ti credo al cento per cento ed proprio una (parola incomprensibile) nascondersi dietro (parola incomprensibile) RICUCCI La cosa de a lista, famo a lista propria, famo tutte ste cazzate, che tanto nun serve a n cazzo tutta sta robba, a niente, nun serve a niente, a che serve Le liste Propio quelle Stamo a fa i furbetti der quartierino. FRANSONI Ah, guarda, scusami se lo dico, ma dici proprio parole sante RICUCCI Eh. FRANSONI Che sono cose da RICUCCI Mo (parola incomprensibile). FRANSONI avvocati di provincia, non da avvocati seri. RICUCCI Ecco, no, no, questo il professor Irti lha fatto. FRANSONI Uh! RICUCCI Eh, poi vedemo tutta sta robba eh Continuamo a da retta a tutte ste

cazzate Ma quando uno deve segu na strada maestra, no? Pann a Napoli tocca piglia lAutostrada der Sole, Roma-Napoli, non che tocca anna sulla Casilina. No? Eh? Io non lo so, guarda, io vado al manicomio Ma che uno ha rubato? Ma se io avessi rubato, sai, uno se deve nasconde Ma che cazzo! Io non ho fatto niente. Io, boh. Non lo so. una roba incredibile, uno non pu credere in un progetto Io credo nel progetto della Banca Popolare Italiana, punto, fine. No, dice er concerto E sar concerto Ma che cazzo me frega a me de sto concerto O no? Ma che ? Na cosa de penale? FRANSONI Ma poi una volta che stato deciso RICUCCI Mica me sto a mette con dei ladri, eh? Me sto a mette insieme a una delle pi grandi banche italiane e con altri imprenditori che sono rispettabili, fino a prova contraria, no? I Lonati, Gnutti No? Io non lo so. Giusto? FRANSONI Assolutamente daccordo Uno si dichiarava e basta. Invece ci sta RICUCCI Basta. Te devi dichiara perch ceravamo rimasti solo noi co sto cazzo di cinque per cento in mezzo, no? Quello che colpisce la grandezza dei numeri e dei progetti e la banalit del linguaggio. La pacchianeria. La volgarit. La capacit nascosta dietro alla furbizia. Ma allora hanno ragione i nostri detrattori quando ci dipingono soprattutto come un popolo di furbi che sanno sempre arrangiarsi in qualche modo? Facciamo un passo indietro. Oppure avanti. Da Ricucci a Consorte. Pi o meno nello stesso periodo, il presidente dellUnipol sommerso da SMS di incoraggiamento e complimenti, in mezzo a quelli della sua fidanzata. Ce n anche uno, molto scherzoso e un po volgare. 16/07/2005, 8.58.15, SMS ANSA (Bologna) ormai ufficiale, Giovanni Consorte, presidente della Compagnia assicuratrice Unipol FA LE PUZZE. Fonti molto vicine allad della compagnia bolognese confermano la notizia che ogni mattina in via Stalingrado si levano dei miasmi ammorbanti riconducibili proprio alle flatulenze del manager abruzzese. La cittadinanza e i residenti si sono gi rivolti al sindaco affinch faccia trasferire immediatamente luntore. Il sindaco Cofferati, gi forte del successo riscosso con il trasferimento delle gocce, ha garantito lo spostamento della moffetta abruzzese in tempi rapidi. Sede probabi le Via Ven(e)to a Roma.

17/07/2005, 9.21.37, SMS Sappi che il tuo amore con te SEMPRE. Un bacio. Mittente Liana. Giovanni Consorte va avanti. Sta lanciando lOpa di tutte le Ope come la chiamano i suoi amici, quella per la Bnl, la Banca Nazionale del Lavoro, per far diventare lUnipol una banca, per cambiare il volto al mondo delle Cooperative. Le intercettazioni lo spiano mentre passa fra i meandri pericolosi della politica e dei giornali, fra unintervista e i furbetti del quartierino, fra i progetti e le illusioni.

PIAZZA ANGELO Mi ha telefonato ora Piero Marrazzo dicendo che ha avuto una chiamata da Rutelli il quale gli ha detto: Hai visto la mia intervista di oggi del 22 Corriere? Veramente vergognosa CONSORTE GIOVANNI Vergognosa L Boselli deve intervenire, adesso. Ho parlato anche con gli altri, eh? PIAZZA S, s, adesso lo fa CONSORTE Sul piano politico, mica andr nel merito di Bnl eh? PIAZZA No, io guarda lho gi avvertito, adesso poi ti do il numero, chiamalo Eh, per glielho gi detto anche stamattina, quindi quando hai tempo, adesso CONSORTE S, s. PIAZZA No, questo stronzo di Rutelli ha chiesto a Marrazzo se faceva un intervento Piero si sentito con me, e ovviamente ha detto: No, voglio dire, non ne parlare neanche Fa: Cazzo, tu sei il presidente della regione Lazio non cha la sede CONSORTE La banca c laccordo che rimarr sempre su Roma, verr rilanciato, voglio vedere PIAZZA No, ma guarda, io ho detto a Piero di non dire niente per il momento, anche perch ha un ruolo istituzionale e perch se lo faccio parlare, lo faccio parlare a favore nostro Ma pu essere anche una cosa inopportuna PIAZZA Eh, gli ho detto: Tu taci. Per volevo sentire da te se sei daccordo. CONSORTE No, basta che stia zitto che meglio non esporlo, lui neutrale sul problema chiaro che se gli fanno delle idee dir quello che pensa. PIAZZA No, ma questo lha chiamato per dirgli: Prendi posizione, questa una banca di Roma. una banca sul territorio, poi chiss cosa succede CONSORTE Non succede niente. Piero sa benissimo che noi rilanceremo la banca, che non si muover mai da Roma, perch fa parte degli accordi con la Banca dItalia, digli. PIAZZA Ah, guarda A parte che Piero, ovviamente, mi ha chiamato immediatamente, sa che siamo insomma, in rapporti di amicizia, eccetera ma CONSORTE S, per, la cosa che gli devi dire a Piero, e lui sa che quando dico una cosa quella, la banca rimarr sempre a Roma. PIAZZA S, s, ma non CONSORTE Per accordo, e verr rilanciata. PIAZZA Lo si pu immaginare Anzi, hai sentito cosa ha detto ieri il presidente della Consob? una banca che promette, ha bisogno di un po di nuova linfa CONSORTE Infa Tu lhai sentito? PIAZZA S, gli ho telefonato CONSORTE Eh, che ti ha detto? PIAZZA Mi ha ringraziato, ha detto: Guarda veh Dice: Vedi che lincontro stato molto sereno, io non vorrei che poi pensaste che vi stavamo addosso Dico: No, Lamberto, non che lo pensassimo, voi ci stavate addosso, ci avete rotto i coglioni Ci avete rotto il cazzo, per noi siamo talmente signori e da, siamo appostissimo, vi abbiamo sempre dato tutto. CONSORTE No, vabbe, ma tu sei amico Glielo puoi dire, dai. E lui?

PIAZZA No, dice: Ma guarda, io ve lho fatto anche capi. Infatti ieri lha ridetto Poi un po la cosa che ci facevamo noi nei giorni scorsi Per channo addosso Per hai visto che il clima era assolutamente collaborativo. CONSORTE S, no ma poi PIAZZA Daccordo Tu mi chiami quando ti pare sullaspetto politico Dico proprio questa vergognosa, guarda, veramente vergognosa. CONSORTE S, sono tutti incazzati come le bestie infatti PIAZZA Ma, guarda, una cosa Io quando lo vedo gli dico: Tu sei un grande testa di cazzo ormai CONSORTE S, s, perch veramente Dammi il numero di Boselli va PIAZZA Aspetta, te lo do tre, tre, cinque Lopinione pubblica sembra pi importante dei fatti. Non nemmeno tanto strano, a pensarci bene. In un certo modo, anche se lo negano espressamente, Ricucci, Consorte e i vari furbetti del quartierino sono tutti uomini dimmagine. Adesso ancora il momento del successo. Dopo, quando ci sar la svolta e forse tutto sar finito, arriver quello della distruzione, e sar proprio il mondo dellimmagine ad assumersi lincarico in prima persona. Ecco di seguito, un po di riassunti da verbali. Dove ovviamente Gianni sta per Giovanni Consorte, il presidente dellUnipol.

10/07/2005, 11.50.49 Un uomo chiama Gianni. Gianni si lamenta di quello che scritto sui giornali e dellarticolo di Onado. Luomo gli dice che da querela quanto scritto. Gianni dice che sta studiando le querele su tutti e che domani partono. Gianni dice che querela Onado e Abete e tutti per diffamazione e distorsione del mercato. Gianni si lamenta anche delle dichiarazioni di Bertinotti. Gianni dice che stanno chiudendo tutti i passaggi tecnici. Parlano dellarticolo sul Sole 24 Ore e si lamentano di quanto scritto. Gianni dice che anche Piero ha fatto un grave errore perch non si pu mettere una cosa del genere in politica, perch loro stanno facendo unoperazione industriale. Luomo dice che Piero lha fatto a fin di bene ma poi sono nati questi problemi. 10/07/2005, 12.18.27 Gianni chiama Filippo. Gianni gli dice che ha visto il suo amico di Milano. Parlano di una legge. Poi Gianni gli dice che vuole denunciare Onado per larticolo sul Sole 24 Ore per falso ideologico e diffamazione. Gianni dice che lui non sa nulla. Filippo dice che un modo di manipolare il mercato da parte di un giornalista. Gianni dice che lui non pu parlare perch sta facendo unoperazione di mercato, ma non pu solo subire in questo modo. Gianni dice che se luned firmano avr eliminato anche gli immobiliaristi, in quanto ha trovato banche e imprenditori privati che comprano dagli immobiliaristi e partecipano allOpa. Filippo dice che ci sono gli estremi per denunciarlo. Gianni aggiunge poi che venerd stato in Consob e ha incontrato Cardia con i quattro direttori di settore a cui ha spiegato tutto. Lui dice che gli ha detto tutto dalla A alla Z e nessuno lo sa. Gianni si lamenta pertanto di quanto scritto sui giornali. Gianni pensa che sia stato manipolato tutto da Montezemolo, Abete, Della Valle ecc. Filippo dice che gi in passato si era accorto

che il Sole 24 Ore operava in questo modo. Filippo e Gianni continuano a lamentarsi di questo articolo. Gianni dice che ormai per ogni passo che deve fare chiama prima la Consob. Filippo gli dice che questo suo modo di operare ha dato dei frutti anche sul versante Antonveneta e Gianni gli dice di s e che da fonti tranquille di Roma lui ha saputo che sono fuori da tutto. 10/07/2005, 13.06.04 Gianni chiede a Filippo di leggere Milano Finanza, che molto peggio, e dice che la denuncia deve scattare senza aspettare. 10/07/2005, 17.10.46 Gianni chiama Ugo (Sposetti). Ugo dice che non ha condiviso quella cosa di Piero che avrebbe attirato delle cose. Gianni dice che se la storia va avanti da due mesi non solo per le dichiarazioni di Piero. Gianni dice che ieri Rutelli ha chiamato Marrazzo per dirgli di prendere posizione contro di lui. Gianni dice poi che domani denuncer Panerai e Marco Onado. Ugo dice che bisogna andare avanti. Gianni dice che queste cose non gli fanno fare marcia indietro. Gianni dice di essere andato alla Consob per fare i passaggi in modo trasparente. Quello che non accettabile, dice Gianni, sono gli attacchi rivolti verso le persone. Ugo dice di lasciarli scrivere e che lobiettivo delle ultime settimane Fazio, perch lui (Gianni) sta facendo una cosa che impedisce al mondo della finanza di portare avanti i suoi discorsi. Ugo dice che Fazio ha dovuto prendere le distanze da Fiorani, dai vari Geronzi ecc. e invece ora si trova con delle persone per bene, tra sparenti e che sanno il fatto loro e sono loro di Unipol. Ugo dice che, se non ci fossero stati loro, Fazio sarebbe stato perso. Gianni dice che quello che stanno facendo non lo fanno certo per difendere Fazio. Ugo dice che la politica non gli deve dare fastidio, e lui incazzato per lintervista di Fassino. Anche Gianni convinto che abbia sbagliato, anche se pensava di far bene. () Gianni gli dice di essere incazzato per quanto ha scritto Panerai. Ugo dice che questi sono solo dei corrotti, quindi un domani per scrivere quello che vuole li deve solo pagare. Gianni continua a lamentarsi. Gianni dice di essere sereno per quello che sta facendo e che ora con otto gruppi di lavoro sta finendo il progetto. Gianni dice di essere sereno ma incazzato. Si salutano. Sereno, ma incazzato. In ogni caso il destino sta giocando un brutto tiro. Mentre li avvicina alla vittoria, sta gi cominciando a distruggerli. Sui giornali stanno uscendo le prime intercettazioni, il presidente di Bankitalia sempre pi nel mirino dellopinione pubblica, Ricucci rilascia interviste a destra e a manca, poco prima che il suo avvocato gli dica che non deve pi assolutamente parlare con nessuno. Sta gi passando dalla favola con Anna Falchi alle prese per i fondelli di tutti su lodontotecnico di Zagarolo. Strano. Ma ci sono molte somiglianze, pur nei diversi stili e nelle diverse amicizie, con la parabola di Luciano Moggi, detto Big Luciano e Lucianone, il boss del calcio e il direttore generale della Juventus, che stato messo al muro dal plotone di esecuzione proprio nel momento in cui si riteneva intoccabile,

il suo potere era al massimo, e la sua Juve, a seconda dei grandi intenditori, era una delle pi forti mai costruite nella sua storia, se non addirittura la pi forte. Le somiglianze, nelle varie vicende, non sono soltanto un caso. Anche per Vittorio Emanuele, a diverso titolo, andata cos e gli spioni lo colgono nelle intercettazioni mentre dice tutto tronfio che non mai stato osannato cos tanto, che, da quando finito lesilio, la gente lo rispetta di pi e lo guarda con occhio diverso. Aggiunge persino, una volta: lora di approfittarne. Ecco, magari era meglio di no. Giovanni Consorte sta seguendo a modo suo lo stesso percorso. Adesso il momento in cui sta per vincere. Illusione e successo. la miscela peggiore che ci sia, la pi dolorosa, la pi crudele. Leggendo queste note sembra implacabile, impietosa. che noi sappiamo gi com finita per davvero. 13/07/2005, 15.02.57 Gianni chiama Frasca a cui dice che per il Giappone hanno disco verde. Gianni gli dice che si giocato anche il fatto che il governatore vede bene il loro ingresso. Frasca dice di essere in riunione e Gianni gli dice che alle 19.00 saranno da lui. 13/07/2005, 15.59.25 Gianni chiama la fidanzata. Gianni dice che pensa di aver chiuso tutto. Gianni le dice che il cinghialone, quando gli ha spiegato cosa stava facendo, era molto contento. Gianni poi le dice che gli esposti li ha mandati avanti ma penser meglio con lei al mare in agosto. Gianni dice di essersi commosso quando le quattro cooperative lo hanno elogiato. Parlano della figlia di lei. Gianni dice che tra un mese sar sul carro del vincitore. 13/07/2005, 18.35.33 Carlo chiama Gianni. Carlo dice che i legali di Deutsche Bank hanno dato parere positivo ma continuano a preoccuparsi del rischio di concerto. Gianni dice di no, e che loro devono solo dichiarare chi comprano e chi vendono e poi domani mattina ci sar il comunicato. La Deutsche teme anche che la Consob possa chiamarla per dire che sono obbligati anche loro a fare lOpa, e Gianni dice di no perch loro sono solo degli alleati. 13/07/2005, 18.58.53, SMS Forza, tieni duro Su tutto e con tutti (vedrai che anche g ti segue). Ti stai muovendo bene. Le notizie dagenzia sono fatte solo per mettere pressione. 13/07/2005, 20.06.18 Gianni chiama Gnutti. Gianni dice che tutto fatto. Gnutti dice che con Deutsche e Gianni gli dice che fatto anche con loro. 13/07/2005, 20.44.32, SMS Sono contento che tutto ok con i giapponesi ti abbraccio Danilo. 13/07/2005, 22.11.47, SMS Non conosco le novit di oggi, ma la perseveranza la virt dei forti non mollare! (per sii + elastico col Contropatto) In culo alla balena (Bbva) Paolo Salizzo.

Cos continuano, giorni e programmi. Sempre di pi, messaggi, telefonate, complimenti, dichiarazioni di vittoria. Anche fra loro, fra i furbetti del quartierino. 19/07/2005, 13.21.59, SMS Congratulazioni vivissime e tantissimi auguri. Silvio. 19/07/2005, 15.07.54, SMS Bravo! Ho sempre saputo di avere un amico grande! Complimenti. 19/07/2005, 15.13.29 La segretaria passa Fiorani a Gianni. Scherzano. Gianni dice che ha sentito tante persone e non poteva non sentire proprio Fiorani. Fiorani dice che non gli ha telefonato perch diventava difficile utilizzare questo mezzo. Poi si interrompe la comunicazione. 19/07/2005, 15.16.10 La segretaria gli passa Fiorani. Continuano la conversazione di prima. Fiorani dice che muoversi in questo momento con questi mezzi un po difficile. Fiorani dice a Gianni che ha fatto dei miracoli. Fiorani dice che ha sempre detto a Franco, che parlava con Cimbri, di manifestargli (a Gianni) la loro disponibilit ad aiutarlo, se ce ne fosse stato il bisogno. Gianni parla bene della sua operazione e dellaffetto manifestatogli dalle cooperative. Gianni dice che li ha chiamati lad di Euro immobiliare che gli ha detto che sono dei matti ad aver chiuso unoperazione cos complessa. Gianni dice che oggi lha chiamato il presidente della Bnl, ma lui gli ha detto che era impegnato e cercava di parlargli nel pomeriggio. Fiorani si stupisce di tale telefonata. Gianni dice che nei prossimi anni si prenderanno molte rivincite. Gianni dice che Generali oggi ha deciso che venderanno allofferta migliore. Gianni parla poi di quel famoso 0,5 che a loro serve. Fiorani dice: Quando vuoi, e Gianni gli risponde dicendo che non deve essere toccato. Fiorani dice: Ci mancherebbe altro. Gianni poi cambia argomento. Gianni suppone che Fiorani vada avanti nella sua operazione. Gianni dice che siccome il governatore ieri ha chiamato Zonin dimostrandosi preoccupato sul discorso immagine Bnl, chiede a Fiorani di pensare a due o tre possibili presidenti di prestigio che possano avvicinare. Gianni dice che un altro messaggio che gli hanno fatto arrivare Montani, e chiede a Fiorani se lui ritiene che Montani sia adeguato. Gianni dice che il nome di Montani venuto fuori da Leoni che avr avuto qualche imbeccata, magari dal governatore. Fiorani si meraviglia. Fiorani dice che meglio di Consorte non c nessuno. Gianni dice che lui non pu abbandonare il mondo cooperativo e per questo ha bisogno di uno con cui collaborare. Fiorani gli fa allora il nome di Ernesto Paolillo e Gianni dice che va bene. Fiorani dice che a Paolillo ci stava pensando anche per il discorso Antonveneta. Gianni dice che la settimana prossima mangeranno insieme in modo che Fiorani gli riferisca tutti i suoi pensieri.

22/07/2005, 22.42.09, SMS Ciao funghetto sono fuori con amiche (non cominciare a farti viaggi hard). Baci baci. Mittente Lorenza. 23/07/2005, 7.42.22, SMS Giuro lultimo messaggio, ma sentito del ritiro del bbva, hai stupito chi non ti conosceva! Ancora bravissimo. 23/07/2005, 9.16.06 Ugo (utenza intestata a Ugo Sposetti) chiama Gianni. Ugo gli dice di riposarsi. Gianni dice che sta andando tutto bene. Ugo dice di esserne convinto e di avere fatto una lunga telefonata con Stefanini (incomprensibile) con Fontanesi (incomprensibile) e altri. Si risentiranno per fissare un appuntamento per brindare insieme. Ancora giornali e veleni. Ma locchio con cui li guardano adesso diverso. Meno incazzati, e pi vincenti. 23/07/2005, 9.57.28 La fidanzata chiama Gianni. Parlano di una foto sui giornali. La fidanzata legge una parte di un articolo da cui si evince che Armani lha difeso e continua nella lettura. Gianni dice che iniziano dei pareri favorevoli. Gianni dice che nessuno in Europa aveva pensato a quello che ha fatto. Gianni dice che sono stati decisivi con il loro supporto Mario Zucchelli che il presidente della Coop Estense, lei e Stefanini. Gianni dice che adesso gli ha chiesto unintervista Il Resto del Carlino in cui parler dellimportanza di Nomura. 23/07/2005, 10.18.31 La fidanzata chiama Gianni. La fidanzata gli legge un articolo su la Repubblica. Gianni dice che cambiata laria. 24/07/2005, 9.55.44 Gianni chiama la fidanzata. Gianni dice che la gente inizia a riconoscerlo e si lamenta. Gianni parla dei giornali che stanno cambiando atteggiamento. La fidanzata gli dice che tutto questo sta succedendo perch lui ha vinto. 24/07/2005, 12.25.46 Gianni chiama Nadia. Gianni chiede se lha cercato qualcuno e Nadia dice che ha chiamato il capo della batteria del Viminale di Cossiga. Gianni dice che quindi Cossiga. Gianni dice che domani mattina lo chiamer. 27/07/2005, 17.22.34, SMS Anche tu lo chiami Tonino? Ti ha mai offerto la terga? Eh! Cosa si perso! Saluti maliziosi e pensieri libidinosi. Paola

08 luglio 2005, ora 15.27.45, telefonata tra Stefano Ricucci e Gianni Consorte. RICUCCI STEFANO Gianni, stai preparando i circolari? CONSORTE GIOVANNI Sono qui come una bestia che firmo, firmo e firmo. RICUCCI Ti abbiamo servito la banca su un piatto dargento CONSORTE Non tallargare, che pure Fassino mi ha detto che voi Ricucci siete troppo esosi RICUCCI Con lIsvap sei a posto? CONSORTE S, stiamo andando a Roma Tutto a posto, tutto a posto CONSORTE Noi prevediamo un euribor pi un punto meno il dividendo, naturalmente man mano che lavoriamo le alleanze di sostanza industriale possibili. 10 luglio 2005, ora 13.49.41, telefonata tra Giovanni Consorte e Luigi Grasso della Nomura Bank. CONSORTE GIOVANNI Se lei deve sentire i suoi colleghi, le do qualche altra informazione, no? Dunque, noi siamo messi cos. Noi luned (incomprensibile) che non ci siano problemi, e di chiudere laccordo con il contro-patto. GRASSO LUIGI S. CONSORTE Nel senso che abbiamo trovato una serie di imprenditori, di istituzioni amiche, che dovrebbero acquistare il loro 27%. GRASSO Va bene. CONSORTE Naturalmente, lacquisto di questo 27% con una call che di danno a nostro favore, perch poi quando lanciamo la contro-Opa ti pu arrivare il 49% ma ti pu arrivare anche zero, no? In modo che noi abbiamo comunque la certezza lo stesso di prendere il 51, che gi abbiamo in mano a questo punto. Chiudendo con il contro-patto, noi abbiamo gi il 51 Quindi i rischi sono abbastanza limitati. Quale il problema GRASSO Io questo io questo non lho sentito. CONSORTE No, lei non lha sentito proprio. GRASSO Io non lho sentito questo che lei ha detto. CONSORTE No, no, ma noi lho gi detto alla Consob, eh. GRASSO S bene, allora lho sentito un po di pi. CONSORTE No, no, ma io sono una persona che lavora in modo lineare No, no, ma io sono andato in Consob venerd sera e gli ho detto: Guardi che se chiudiamo laccordo con il contro-patto, i soci che comprano dal contro-patto, tra le loro quote e quelle che deteniamo noi arriviamo al 51 e lanciamo la contro-Opa. Io glielho detto papale papale, cos come lo sto dicendo. GRASSO Benissimo, bene, ottimo. CONSORTE Qual il problema che a noi ci premerebbe? Questo il punto chiave, che su tutto il resto, penso che alla Nomura gli far solo piacere stare nelloperazione, come la chiamate voi che parlate bene linglese, di landing, di capitale, eccetera, perch abbiamo visto commissioni assolutamente positive di mercato, quindi unoperazione oggettivamente senza rischi. GRASSO Certo.

CONSORTE Noi per vorremmo dare un segnale al mercato, che abbiamo un paio di grandi banche internazionali con le quali vogliamo lavorare nei prossimi dieci anni. GRASSO Certo, certo. CONSORTE E una Credit Suisse e laltra mi farebbe piacere se fosse Nomura, perch anche un segnale a queste banche italiane chiuse a riccio, che qualunque problema nasce sono convinte di poter comandare il mondo, e non cos perch non hanno poi neanche le professionalit giuste per farlo, fra laltro. E quindi chiaro che a me interesserebbe che Nomura potesse prendere una partecipazione del quattro, quattro e cinquanta, quattro e insomma, fino al quattro e novantanove. GRASSO Diciamo sotto al cinque. CONSORTE Sotto al cinque, ecco. Se Nomura ci viene incontro in questo, noi abbiamo chiuso tutto perch avremmo chiuso anche, lo vedr poi luned, se lei riesce a venire oppure anche in videoconferenza, abbiamo chiuso tutto Perch noi abbiamo alleanze per oltre il 35% quindi noi andiamo facciamo contro-Opa GRASSO E loperazione fatta. Fino alla telefonata pi famosa, sangue del tuo sangue, riportata da tutti i giornali, quando lOpa ormai era persa, e anche i suoi protagonisti, e anche Fiorani e anche Gnutti e Ricucci, Consorte, tutti. Sembra un indizio di colpa, e non lo , con quei toni quasi da massoneria, da alleanza di sangue. Sembra uno sberleffo, e questo s che lo , riletto dopo, a giochi fatti, a carte chiuse. il 19/07/2005, ora 15.15.51, telefonata tra Gianpiero Fiorani e Giovanni Consorte. FIORANI GIANPIERO Gianni, io mi sento sangue del tuo sangue Tu sai che io sono sempre pronto e disponibile e lavoro anche un po sottacqua come tu hai capito bene anche perch muoversi in questo momento con questi mezzi in questo periodo un po complicato CONSORTE GIOVANNI Abbiamo fatto credo, spero, un buon lavoro. FIORANI Miracoli! Tu hai fatto miracoli CONSORTE venuta bene, abbiamo dato risposte a tutte le teste di cazzo, abbiamo trovato degli alleati delle banche italiane, delle banche mondiali di primaria (incomprensibile). Abbiamo fatto lOpa a 2 e 70 che nessuno ha da ridire Abbiamo chiuso unoperazione in contemporanea per 2,2 miliardi e noi non centravamo nulla perch erano gli altri che la facevano Cos, loperazione fatta, venuta bene, abbiamo dato risposte a tutte le teste di cazzo, sembra davvero tutto a posto e tutto chiuso. Come questo successo si trasformi nella sconfitta pi bruciante, lo sappiamo adesso. Allora era impossibile da immaginare. Ma tenete presente questi dialoghi, quando leggerete Moggi e Calciopoli pi avanti. Le somiglianze non sono poche, nonostante le indubbie diversit dei protagonisti e del linguaggio, qui comunque pi misurato e meno popolare, visti anche gli argomenti che si trattano. Ma quello che stupisce di tutta questa gente, rappresentata a pi riprese come il nuovo Potere o come il Potere emergente, del calcio, delleconomia, delle banche, in ogni caso quello che dice, come parla, come canta, e come si vanta, il senso generale della millanteria e

dellillusione. Il potere vero, che quello del Grande Fratello, non parla mai. Ordina. Piuttosto governa e tira le fila. Oppure ascolta. Non canta, non appare, non si illude. Sembrano, tutti questi, burattini, che sono stati convinti di avere del comando, di poter prendere decisioni in prima persona; mentre invece glielo lasciavano solo credere. Mettete un attimo da parte il tifo e il giudizio morale, e capirete che il Grande Fratello attorno al Potere vero ci ha solo girato intorno. Perch il potere non virale. Non d contagio. Lo si esercita. O lo si subisce.

II

Quanno lo sento lo manno affanculo

Adesso tutto sta per cambiare. Arriva una nuova legge sulle intercettazioni telefoniche, e non si potr pi scriverle sui giornali. Finalmente? Be, in un certo senso s. In ogni caso, continueranno a farle, le intercettazioni. In principio, dovevano essere autorizzate solo per alcuni reati molto gravi, come il terrorismo o la mafia. Poi, si sa come andata. Ci hanno registrato tutto. A Sanremo, per una inchiesta su musica e mazzette, estate 2003, e giornali a catapulta sullo scandalo dellAccademia della canzone, fra raccomandazioni e bustarelle allitaliana quasi una piccola anteprima di Puttanopoli, estate 2006 avevano beccato anche un assessore e il sindaco che bisticciavano per un posto a teatro. Lite in macchina, sindaco Giovenale Bottini, e assessore Antonio Bissolotti, tutte due Forza Italia. Motivo: i biglietti del concerto di Capodanno a Vienna. Bottini: Sai, uno dei biglietti ho dovuto darlo a tutti i costi al colonnello Santoro. Bissolotti: Lui in platea, io nel loggione, come lultima delle merde. Mi hai mandato nel buco del culo del concerto! Porca troia anche a te, vaffanculo te e il comandante! Bottini (signorile): Naa, che cazzo dici. Bissolotti (amaro): Ero sul loggione, in galleria, in fondo. Con il binocolo ho dovuto guardare il concerto, tu lhai visto in platea. Bottini: Non ho visto un cazzo perch ci avevo tutte Bissolotti: Ma lascia perdere, lhai visto in platea, io ero nel loggione. Bottini: Io non conosco il tedesco! Io ho visto 280 euro e ho detto: 280 euro! (superbo). Bissolotti: Ma mi hai messo nel loggione, col binocolo eh, non mi dire un cazzo va. Ora, a parte il fatto che chi se ne frega, Bissolotti e Bottini hanno anticipato involontariamente il canovaccio che ha accompagnato le nostre estati e non solo, almeno fino al 2006, quel linguaggio molto sgrammaticato e molto diretto, quel turpiloquio alla romana, cos tanto televisivo e cos tanto cinema alla Boldi e De Sica, che poi forse pi in generale il nostro modo di parlare, il nostro italiano Anni Duemila. Nel calcio, tutto questo si vede bene. Secondo gli inquirenti e i magistrati che hanno condotto linchiesta soprannominata dai giornali Moggiopoli, dalle intercettazioni vengono fuori personaggi da Bar Sport che tessono tele molto spesso alquanto cialtronesche (e chiss se pure un po velleitarie) attorno al mondo del calcio governato da Franco Carraro, presidente della Figc, Federazione italiana gioco calcio, e Adriano Galliani, presidente del Milan e pure della Lega calcio, Lnp, Lega nazionale professionisti.

Ecco alcuni stralci del documento dei magistrati inquirenti che esemplificano abbastanza chiaramente le tesi dellaccusa.

II.1

Il controllo del Palazzo

Scrivono gli inquirenti: La straordinaria attivazione compiuta dallorganizzazione in questione soprattutto nelle serrate dinamiche relative alla riconferma da un lato del Presidente della Lnp Galliani dallaltro del Presidente della Figc Carraro. Limportanza di tale manovra, peraltro sviluppata con energia e con limpiego di ogni tipo di strumento per esercitare la dovuta azione di pressione sulla libera e democratica formazione della volont, viene individuata nello stesso controllo dei due vertici in grado di incidere sulla stessa vita politico-istituzionale del calcio: in un concetto di sintesi, si tratta di lavorare affinch i vertici degli organismi citati restino saldamente nelle mani del duopolio attualmente dominante sul sistema calcio. In tale contesto, quindi, va annoverato lapporto prestato in questo contesto da Mazzini per la conservazione del potere detenuto nel sistema dal gruppo, mostrando lefficacia degli atti posti in essere per il consolidamento e lallargamento della base del loro consenso che si inserisce nella lotta per la conferma delle massime cariche della Lega calcio e della Figc, con il ricorso anche a colpi bassi come il dossier a danno di Diego Della Valle, al fine di raggiungere a ogni costo il risultato pi utile allinteresse associativo. Le complessive attivit dindagine hanno consentito di delineare il quadro entro il quale la compagine Moggi si muove nellambito delle istituzioni calcistico-sportive e gli strumenti utilizzati per esercitare diverse forme di condizionamento soggettivo e oggettivo. Le risultanze acquisite, in particolare, evidenziano la portata dellopera svolta dai sodali Mazzini e Ghirelli a tutela degli interessi della compagine a cui appartengono. () Il dato pi grave di tale vicenda costituito dal fatto che essa trae origine proprio dalliniziativa di Innocenzo Mazzini (vicepresidente Figc), ci a dimostrazione della solida e fedele rete creata da Luciano Moggi e per le funzioni rivestite dai soggetti interessati, e per la invasivit degli strumenti di cui essa si pu avvalere per realizzare i propri fini, in virt delle specifiche cariche istituzionali che tali soggetti esercitano.

Tanto per essere subito chiari sui mezzi utilizzati da Moggi per tutelare il suo potere riportiamo la cosiddetta vicenda Paparesta, arbitro reo di una direzione di gara irriverente nei confronti della squadra bianconera, non considerata nella maniera dovuta in occasione dellincontro Juventus-Reggina, conclusosi con un esito sfavorevole alla Juve. Conversazione tra Tullio Lanese (presidente dellAIA) e Pietro Ingargiola (osservatore ufficiale dellincontro). LANESE TULLIO Pietro INGARGIOLA PIETRO Ti ho chiamato, perch non mi rispondi? LANESE No, cumpa avevo lasciato perch mi stavo interessando alla partita perch un bordello c, vero? INGARGIOLA Cump, quello che ho visto! Io in vita mia non lho mai vista una cosa del genere, cio entrano Moggi e Giraudo Moggi lo minaccia col dito, col dito agli occhi. LANESE A te??? INGARGIOLA No a me, a Copelli LANESE A Copelli, quello che non gli ha dato il rigore INGARGIOLA Gli ha detto che scandaloso come scandaloso il rigore. LANESE S, s, s. INGARGIOLA Poi gli hanno detto di non rompere i coglioni. LANESE Aspetta, aspetta, quando mi vedo questaltra cosa e ti richiamo, aspetta e ti richiamo io La reazione di Moggi al risultato sportivo negativo non conosce limiti e infatti, dopo aver minacciato direttamente (insieme a Giraudo) la terna arbitrale, in un contesto di assoluta impunit sequestra gli ufficiali di gara rinchiudendoli a chiave negli spogliatoi, che vengono riaperti successivamente grazie allaiuto di alcune persone presenti. Moggi ne parla con Silvana Garufi la sera stessa. MOGGI LUCIANO No, no guarda, una cosa Due gol annullati un rigore (incomprensibile) Scandaloso! GARUFI SILVANA S s s, lho visto, uno scandalo, comunque MOGGI Ho chiuso larbitro nella spogliatoio e mi so portato le chiavi in aeroporto. GARUFI Vabbe! Figurati! MOGGI No no, vero vero! GARUFI Ahm Be MOGGI Lho chiuso a chiave e ho portato via le chiavi! Ora lapriranno! Butteranno gi la porta! GARUFI Ma che vergogna! MOGGI una cosa (incomprensibile) GARUFI S, un peccato, anche perch erano tre punti che potevamo vincere e portarci a casa direttamente! MOGGI Vabbe!

Sempre la stessa sera, cambia solo linterlocutore. Questa volta Tony Damascelli, de Il Giornale: MOGGI LUCIANO e quel pezzo di merda di Di Mauro (lassistente) raga Ma poi larbitro Che ha annullato il goal di Ibrahimovic che DAMASCELLI TONY Il primo che era regolare! Ancora il secondo, cos cos, ma il primo era regolarissimo. MOGGI Ma il secondo lo sai che ha detto, Di Mauro? Prima ha detto che era fallo di mano e poi fuorigioco! Pensa te! Non ha alzato la bandierina per niente! Vergognoso, guarda! DAMASCELLI Guarda, io quando ho visto che rimasto dovera, ho detto: questo non d il goal! Perch rimasto dovera, hai capito? Per non s assunto la responsabilit! MOGGI No, lui non sapeva quello che faceva! DAMASCELLI No, sapeva quello che doveva fare! MOGGI So entrato nello spogliatoio li ho fatti neri tutti quanti! Poi li ho chiusi a chiave e volevo porta via le chiavi, me le hanno levate! Senn le portavo via! DAMASCELLI Vabbe! Ma tanto, posso dirti una cosa? Domani vince la Roma a Milano! MOGGI S, no, ma a parte quello: il modo in cui ci hanno fatto perde! DAMASCELLI Se fossi in te direi: avete visto che la Juventus non ha in mano n gli arbitri n i guardalinee! MOGGI (sorride) No, no, ne la dimostrazione! DAMASCELLI questo che devi di! MOGGI Ma non c bisogno di dirlo, tanto le persone di buon senso DAMASCELLI Vabbuo. MOGGI Ma il bello che ci chiamano ladri a noi! DAMASCELLI S, ma chiaro! Tu, guarda Luciano, stamattina, sul mio giornale, c un pezzo di quel pezzo di merda di Ordine, in cui diceva: il potere politico della Juventus, hai capito? Che glielo ha dettato quel vostro amico Glielo ha dettato il pezzo! MOGGI S, ho capito, ho capito DAMASCELLI il potere politico! MOGGI Vabbe, tiriamo a campa! Limportante la salute. DAMASCELLI Ciao, bello, ciao! MOGGI Ciao! Ciao! Mentre Lucianone si d un gran daffare a raccontare a tutti di aver chiuso gli arbitri nello spogliatoio, Lanese richiama Ingargiola, e proseguono la conversazione interrotta. LANESE TULLIO Sera incazzato, perch dice: minchia guarda come si fa a non dare quel rigore Ora succeder faranno un casino INGARGIOLA PIETRO Cumpa, quello che fice questa cosa qua, Moggi, comunque nun LANESE Ma che ha fatto???

INGARGIOLA venuto nello spogliatoio, con il dito puntato a gridare, lui e Giraudo, e a dirgli al guardalinee: Tu sei scandaloso come scandaloso il rigore che non hai dato. A Paparesta gli ha detto: Con te non abbiamo fortuna, almeno tu sei quello di sempre Cio, a minacciarli l dentro Io gli ho detto a lui: Ma tu di queste cose Dice: Acqua in bocca, mi fa: Acqua in bocca per tutti Ripeto, a me nun me ne frega niente, io non ho visto e non ho sentito, sono cose vostre LANESE Problemi vostri sono, logico, io non cero io non cero INGARGIOLA Ma quello che gli ha detto Giraudo e Moggi, mio compare. LANESE Per il rigore hanno ragione a ora dico, ma non lo devono fare, tu lo scrivi e finisce ma chisti nun scrivenu un cazzo pecch si scantano (hanno paura) INGARGIOLA No, ma io lo scrivo ora, compa, ci scrivo li verbalizzo LANESE Ma no, di Moggi e Giraudo no, compare INGARGIOLA No, no, no, ma che, scherzi? No, no, no, non ho visto e non ho fatto niente, io quando questi sono andati a minacciare, io sono andato dentro il bagno LANESE Bravo, bravo, bravo. INGARGIOLA No, nella maniera pi assoluta lo sai che hanno fatto pure, per il fatto che gli ho detto io queste cose prima avevamo detto: sai ce ne andiamo a cena qua Appena gli ho detto queste cose purtroppo sembrava il Primo maggio, possibile mai trecento persone S, dice: ma tu lo sai Reggio Calabria com Ma dice: qua in Calabria siamo LANESE A me non mi interessa INGARGIOLA Dice che quello ci ha mandato a fare in culo come mentre parlava con te, si girato, si girato e se n andato in panchina mandandolo a fare in culo, ma lo vuoi richiamare, perch tu sei Paparesta, non sei un agnellino, con la tua personalit, se tu ci vai l sotto a chillo ce lo devi fare cacare, perch tu ti chiami Paparesta. Ora dissi, ma vedi tutto quello che avvenuto Dice: Sai, io non sono daccordo. Va bene, se non sei daccordo, non sei daccordo LANESE (parla con unaltra persona in sottofondo) Pietruzza INGARGIOLA Apposta ti dicevo: avevamo detto, sai, arrivato qua invece appena gli ho detto tutte queste cose, mi hanno salutato e se ne sono andati LANESE S, s, mimmagino, mimmagino. Il giorno successivo allincontro Reggina-Juventus, ovvero domenica 7 novembre, si susseguono diversi contatti tra i vari protagonisti della vicenda, e in particolare il febbrile Moggi a massacrare la terna arbitrale dellincontro con vari giornalisti. Mentre al telefono con Silvana Garufi, riceve su unaltra linea una chiamata dello stesso Paparesta: MOGGI LUCIANO Pronto? (incomprensibile) Ma che, hai pure il coraggio di chiamarmi? (incomprensibile) A Gianlu, stavolta guarda lultima volta, guarda, mi dispiace non (incomprensibile) Che cosa devi fare? Guarda, io ho visto in te, mica sul rigore, sai? Sul rigore quel bastardo di Copelli, ma tu, ieri, (incomprensibile) mi sei rimasto pi antipatico quando hai fermato, quando hai fatto il fallo su Ibrahimovic, che poi ha segnato il goal! Cos hai evitato tutti i problemi possibili! Quello pi grave del rigore! Perch s visto la volont tua! Comunque, guarda, io non ho voglia

di parlarti, basta! (Luciano interrompe bruscamente la conversazione col suo interlocutore chiudendogli il telefono in faccia. Poi si rivolge nuovamente a Silvana) Pronto? GARUFI SILVANA Ehm (sorride). Luciano e Silvana continuano a parlare dei problemi personali e di salute di Silvana. Poi Luciano riceve unaltra telefonata su altra utenza a sua disposizione e si sente quanto segue: MOGGI LUCIANO Aspetta un attimo, pronto? Dimmi? (incomprensibile) gli ho chiuso il telefono in faccia! Per me Paparesta uno stronzo! E gli ho detto pure: chai il coraggio di parlarmi? E gli ho spiegato che mi rimasto pi antipatico quando non ha fischiato il fallo di Ibrahimovic che non sul rigore. Tu adesso parla almeno con Paolo, almeno con Paolo, e poi tieni i rapporti te! Ora io questo qui lo tengo a distanza. Intanto lo faccio ferma tre o quattro settimane! Continua imperterrito a commentare larbitraggio Reggina-Juventus, e comincia a fare riferimento alla trasmissione di Biscardi. Probabilmente parla con un giornalista di Raisport. MOGGI LUCIANO Comunque, domani sera glie faccio leva la patente con lobbligo di ridarle i danni entro quindici giorni, altrimenti viene arruolato nella Legione Straniera! VOCE MASCHILE (sorride) Addirittura! Proprio ritiro della patente, non dei punti, insomma! MOGGI No, no, ritiro della patente con lobbligo di ridare i danni entro quindici giorni, altrimenti affiliato alla Legione Straniera! Qui parla con un altro giornalista: MOGGI LUCIANO Quello il pi grave du tutti! So andato negli spogliatoi, ho fatto un casino che la met bastava! Una volta ha detto fallo di mano, una volta ha detto fuorigioco, non sapevano neppure loro quello che dicevano! VOCE MASCHILE Eh, ma difatti vedi che rimasto l MOGGI E Copelli sul rigore te lo raccomando! () MOGGI Ah, non lo so! Non lo so di! Non te lo so di ma sicuramente adesso loro ne pagheranno le conseguenze. Su questo lo so! Ne so sicuro! Adesso si ferma, tranquillamente, Paparesta, per un po di settimane Di Mauro, gi ai tempi dellAtalanta, quando lui gli fece fa i due goal in fuorigioco di venti metri, gli feci prende sei mesi, ora ne prender altrettanti. E Copelli idem! Ma ci mancherebbe altro! Io faccio i sacrifici per far la squadra e me la faccio rovina da loro? Ah no, non va bene! Non va bene proprio per niente, guarda! Io, allora, io posso passare per imbecille quando mi fa comodo Poi, verosimilmente, un altro giornalista: MOGGI LUCIANO Ufficialmente facciamo la figura dei signori, poi gli faccio un culo che se lo ricordano fino a che campano tutti e tre VOCE MASCHILE Ehm, no, perch sai, a forza di parla cos, sai

MOGGI No, voglio dire, voglio dire ufficialmente cos, poi dopo sul culo (incomprensibile) Osserva quando li rivedrai uno arbitrare e gli altri far gli assistenti! Per, queste cose qui, dimenticati che te le ho dette, eh? Alle ore 13,13 Giraudo chiama Moggi, che lo informa delle iniziative punitive nei confronti della terna arbitrale: MOGGI LUCIANO Allora, ho parlato con tutti e due, adesso li facciamo ferma tutti quanti. E poi ha avuto il coraggio di chiamarmi pure, il soggetto, gli ho detto che ero al telefono! GIRAUDO ANTONIO Ma pensa te, pensa te! MOGGI No, no, gli ho detto al telefono: con te non ci voglio parlare, gli ho detto! () MOGGI Devono essere fermati, tutti e due gli assistenti eh, perch, uno una volta ha detto che cera mano, una volta ha detto che era fuorigioco; laltro perch in pratica non ha collaborato sul rigore con larbitro, fatti estremamente gravi perch hanno GIRAUDO Per me devono massacrarli eh! Devono massacrarli sia a Coverciano che poi due mesi devono star fuori MOGGI Ma che scherzi? Ora poi, domani, a Paparesta gli faccio leva la patente con lobbligo di ridarmi i danni entro quindici giorni altrimenti affiliato alla Legione Straniera! Vedrai che glielo faccio! Domani sera gli faccio un culo al Processo. Poi oggi non c bisogno, ma le moviole le movimento tutte! A parte il fatto che non ce n neppure bisogno, lo fanno da soli, ma li alimento io stavolta! GIRAUDO Io sentivo prima Guida al Campionato, lhanno massacrato, eh? MOGGI S, s, lo so, ho parlato con Prandi ieri sera. GIRAUDO Ieri sera poi tutti ieri sera MOGGI Ieri sera io andai in collegamento con Maurizio Pistocchi, no? GIRAUDO Eh! MOGGI Cio a Guida al Campionato, quella che fanno al sabato sera, poi parlai con Prandi e gli dissi: Domani fallo. E comunque anche ieri sera Pistocchi disse : Il rigore impossibile non vederlo, e il fallo su Ibrahimovic una cagata che dovresti fischiare (incomprensibile) punizioni al giorno, al minuto In area di rigore se dai quelle punizioni l! E sembra proprio un fallo di confusione. Questo quello che stato detto! Lui lha visto eccome! Ora io domani, cerco di fa trova il rigore che ha dato al Milan Al Processo del Luned lanno scorso, quando dette mi sembra tre minuti di recupero, roba varia GIRAUDO E fagli dare anche il goal che ha fatto dare ad Adriano a Bergamo MOGGI A Bergamo, esatto No, no eh, quello non lo danno! GIRAUDO (sorride) Non lo danno, eh? MOGGI (sorride) Non lo danno eh! GIRAUDO Sul Milan, bisogna far dire al Milan a Melli e a tutti, che il Milan, con la Reggina e la Sampdoria ha quattro punti in pi e a noi ne han tolti tre ieri sera! MOGGI S, no, ma ora lo sai che esatto! Sai che faccio ora io? Faccio una cosa, lo faccio di da Melli e da un po di gente che ora raggruppo io Il fatto di chiede ad Aldo, facci vede i goal che ha fatto Adriano con lAtalanta, il fallo che ha fatto Adriano prima di tira, perch se lo dici a Biscardi perdi del tempo. Adesso me lo organizzo io per domani il Processo! Stai tranquillo! Ora mi voglio organizza io

anche queste cose qui, e poi speriamo che vada bene un altro anno. Speriamo che la Roma faccia una bella prestazione. GIRAUDO Ma lo sai che cha una faccia da culo! Tha telefonato? pazzesco! MOGGI Eh, ma mica solo a me ha telefonato! Ha cercato in giro, no? Poi gli hanno detto: ma telefonagli! Lui mha telefonato. Era meglio se non mi telefonava, stava pi tranquillo! GIRAUDO Ma guarda, cha una bella faccia da culo! MOGGI Vabbe! Adesso pu piangere lacrime di fuoco, guarda, per me una persona chiusa questa qui! GIRAUDO morto questo qui! MOGGI Ci so rimasto troppo male, guarda! Perch il tradimento Cio, il tradimento neppure, noi non gli abbiamo mai chiesto niente di particolare, ma lui non cha mai dato neppure il nostro! Ci ha fatto perde la Coppa Italia GIRAUDO Ti voglio dire le ultime tre volte: ci ha fatto perdere la Coppa Italia; col Palermo ha dato una punizione che non cera, lha fatta ribattere due volte; e ieri sera cos! Questo Paparesta! Bisognerebbe metterle queste cose qui! Paparesta contro la Juve! MOGGI Dunque, ora lasciamela organizza, ora intanto, gli faccio fa un casino un po circostanziato, a Melli ho gi parlato con Longhi, ora poi mi studio anche con la Domenica Sportiva, perch l pi difficile perch c sto Mazzocchi che testa di cazzo, per ora vedo un pochino dove posso andare sul Processo GIRAUDO Ah ah. MOGGI Lo devono uccidere! Perch quello che si merita un vigliacco di questa maniera! GIRAUDO E poi bisogna che il duo non lo impieghi per un bel po, eh? Lo tagli fuori per un bel po! MOGGI No, gi fatto! No, no, quello gi fatto! Quello no! Stai tranquillo! Lui adesso star fermo tre o quattro settimane e GIRAUDO e poi ricomincia dalla B! MOGGI E gli assistenti di pi! S, s, gi fatto. GIRAUDO Gli assistenti due mesi, tre mesi MOGGI S, s No, no, infatti, Di Mauro ne ha gi beccati sei con lAtalanta, hai visto a Di Mauro quando gli ho detto che ieri sera non ci ha capito un cazzo? Non ha fiatato Era come impietrito, sembrava una statua? E quellaltro lo stesso, perch quando channo le colpe Ma Di Mauro non cha tanto colpa, Di Mauro perch non cha capito un cazzo! Copelli, invece, cha il conto perch cha capito! GIRAUDO Madonna! Copelli lha visto il mani, lha visto! MOGGI Copelli cha il conto perch cha capito! Tutto l, il punto! E noi, hai detto bene te, il Milan o la Reggina han guadagnato punti e noi li abbiamo (incomprensibile). GIRAUDO Vabbe! Ci sentiamo dopo MOGGI Ci sentiamo dopo le partite, va? Al che Moggi chiama Biscardi e predispone tutto per lo svolgimento della trasmissione:

MOGGI LUCIANO Senti un po Domani a Paparesta bisogna togliergli la patente completamente e gli esami entro quindici giorni, altrimenti deve essere affiliato alla Legione Staniera, eh? BISCARDI ALDO Ma tu sei sempre col Milan? Biscardi gli chiede se fosse comunque un sostenitore di Galliani per la presidenza di Lega. Biscardi gli dice che al Milan gli faranno vincere lo scudetto. MOGGI LUCIANO Domani, al Processo dovete dire: ritiro della patente completa per quello che ha fatto BISCARDI ALDO S, lo so, lo so! Io sono sempre stato MOGGI ma non il ritiro di punti! Della patente, eh! BISCARDI Eh, me lo dici a me? Io al posto tuo, per, non avrei detto quelle cose l, avrei detto de pi, che i giocatori lhanno visto tutti quanti, e poi deve fini la favola che la Juventus sempre favorita! Questo il punto! Io cos dico domani! MOGGI Comunque ascolta, ascoltami bene! BISCARDI Eh MOGGI Adesso tu devi fa un raffronto tra la partita che stata regalata alla Reggina Milan-Reggina, che stata regalata al Milan, no? BISCARDI Eh, quello pi difficile. Io faccio vede tutti e tre gli episodi, faccio vede che cerano due goal (incomprensibile) pure il primo. Quello di ieri cera un rigore grosso come un grattacielo! MOGGI Quello di Ibrahimovic vai! Dai! Oh, domani BISCARDI Ho chiamato pure Calabr adesso. Sposini viene, quindi MOGGI domani lo dobbiamo stroncare! A parte che BISCARDI Per ricordate sempre, tu non me dai mai ragione a me! Ti inculano pure stavolta. Fanno vince il Milan. Voi difendete il Milan e quello ve frega! Il Milan vince lo scudetto. Facciamo qualunque scommessa! MOGGI No, no, adesso intanto io voglio che fermino Paparesta per quattro o cinque turni, glielho belle detto! E poi dopo gli assistenti, tutti quanti! Perch so stati tutti una chiavica in questa partita. E siccome le chiaviche vanno punite, adesso le facciamo punire. BISCARDI Oh, ora tu parli con Dai i particolari a Calabr, che ho chiamato, e a Sposini. MOGGI No, ci parlo io con Lamberto, non ti preoccupa! BISCARDI Tu parli con loro e poi con la moviola me la vedo io. Non parla con nessuno, che va a fini che. MOGGI Ao, io parlo con Baldas. BISCARDI Baldas non conta un cazzo, glielo dico io a Baldas che deve fa! Altro hobby di Moggi sono le designazioni arbitrali, delle quali viene regolarmente informato dalla segreteria sportiva, e che conosce sempre gi a menadito: MOGGI LUCIANO Pronto? SEGRETARIA Direttore buongiorno, sono Alessia della segreteria sportiva! MOGGI Buongiorno Alessia! SEGRETARIA Buongiorno! Sono usciti gli arbitri! MOGGI Mi dica un po di Rodomonti! SEGRETARIA Ah! S! Eh, lo sa gi? (ride) Allora, glieli dico tutti?

MOGGI S, me li dica tutti! Altra telefonata: MOGGI LUCIANO Pronto? SEGRETARIA Eccomi! MOGGI Uh! SEGRETARIA Ho gli arbitri di serie A e serie B! MOGGI Non mi dica che noi Eh? SEGRETARIA (ride) Dondarini! MOGGI Dondarini, uhm SEGRETARIA Lha gi saputo? (ride) E anche gli altri? MOGGI Racalbuto sta a Reggio Calabria, Pieri sta a Parma SEGRETARIA Ha gi preso tutto! Allora, io le comunico gli assistenti pi tardi? MOGGI Se lei mi comunica Mitro e Mi comunichi Baglioni, per esempio, e Alvino! SEGRETARIA Ma gli assistenti non sono usciti ancora! MOGGI Eh, ma io gi glieli dico! SEGRETARIA Ah gi gi li sa? (ride) Allora come facciamo, la chiamo dopo6

II.2

Lopera a tutela dello status quo

Scrivono gli inquirenti: Viene ripercorsa lazione svolta da Innocenzo Mazzini per conservare lo status quo che il gruppo di Luciano Moggi del quale egli parte determinante ricopre nellambito del sistema istituzionale calcio, costituendo il mantenimento della posizione di potere lutilit principale che essi traggono dallunione posta in essere. MOGGI LUCIANO Prontooo. MAZZINI INNOCENZO Prontooo. MOGGI Ho parlato col presidente tuo. MAZZINI Dimmi amore mio. MOGGI E che te devo d, ao. la situazione Domani gioca Gilardino co Totti l davanti.

I due interlocutori parlano della formazione della Nazionale. Successivamente la conversazione si sposta sullimminente elezione del presidente della Lega Nazionale Professionisti MAZZINI INNOCENZO S, ma dico Ci hai parlato con Galliani? MOGGI LUCIANO No, con Galliani ci parlo adesso Ho provato ma era occupato. Allora, siccome io so venuto al campo, lo chiamo adesso. Glielo hai gi detto te, ora glielo dico io. MAZZINI Senti Luciano, ti volevo fare una domanda Ma due mesi fa, parlando fra di noi, cosa avevamo previsto? Ti ricordi, una sera MOGGI Che, cera un giro famoso? MAZZINI Parlavamo di un giro famoso, ti ricordi? MOGGI Eh certo. MAZZINI E te tu dicesti ma forse Tosatti ha ragione Ti ricordi? MOGGI Ma no, ma no Ma gi era stato individuato MAZZINI Stamane mi ha telefonato quel testa di cazzo di Ghirelli e mi ha detto: Ma forse Luigi, per far pe conto suo Dico: Ghirelli! Ma te che vivi nel mondo delle nuvole? O tu fai gi Hai capito cosa ti voglio dire? MOGGI S, no fa la doppia parte. MAZZINI Bravooo, bravooo, perch mha detto sai MOGGI Eh, ma lo sgamo io questa volta! MAZZINI Bisogna lavora tutti in un certo modo MOGGI No, no ma lo sgamo io, non te preoccupa. MAZZINI Guarda che questo fa il doppio gioco. MOGGI Ma lui ne fa anche tre, ne fa. MAZZINI E questo cretino, de quello con cui hai parlato ora, io credo che abbia fatto una mezza promessa, se fosse vero, dove gli avrebbe detto tu sta tranquillo perch appena so vinto MOGGI No, ma impossibile, impossibile. MAZZINI Va bene. MOGGI impossibile. Lui la porta a dicembre per aspetta lassemblea. Questo te lo do io per scontato. Mi ci gioco le palle, penso che le vuole poco bene. MAZZINI Se dici cos MOGGI No no, mi ci gioco le palle, vai tranquillo. MAZZINI Cosa diceva il nostro Franco, poi? Come la vede la situazione? MOGGI Mah, ci devo parlare domani. Viene in albergo. Per inutile parlargli di queste cose. MAZZINI Perfetto, perfetto. MOGGI Gli ho detto che ci vediamo domani. Tu vieni un po prima. Maveva detto le cinque e mezzo, poi mha detto alle quattro. MAZZINI Bravo, bravo. MOGGI Mo chiamo Ghirelli e gli dico di venire. Io non so quando verr, ma gli dico di venire in mattinata, di modo che stia l verso le due. MAZZINI Perch dopo la questione che riguardava, se tu ti ricordi, quella scottante situazione, poi lui non ha rifatto niente per noi, ?

MOGGI Cio? MAZZINI Hai visto che si dimostr estremamente un traditore, quando gli feci la parte del cazzo che gliene dissi di tutti i colori, che lui era il capo dei romani Gli dissi di tutto in faccia, te tu poi mi conosci E allora lui fece quella cosa a cui noi tenevamo tanto, tu lo sai? MOGGI E poi s fermata. MAZZINI Bravo. MOGGI S s, ho capito, ma per quella l lha fatta bene, ti devo dire MAZZINI S, lha fatta bene, ma sai quando a uno lo si minaccia anche cos, (incomprensibile), insomma poi si rovina la faccia. MOGGI Eh (incomprensibile) quella lha fatta. Adesso vediamo in seguito quale pu essere. Io ho parlato con quel soggetto che sai che mha giocato due tre volte, che felice e contento quindi non MAZZINI Ora bisogna fare quel Di Giulio. MOGGI Eh s, adesso domani vediamo. Ora intanto lo chiamo e glielo dico subito. Il 20 ottobre alle ore 20.00 Luciano Moggi riceve una telefonata da parte di Innocenzo Mazzini il quale si sofferma sulle manovre inerenti lelezione del presidente di Lega. A Mazzini preme evidenziare lo schieramento dalla loro parte del presidente della Lazio MOGGI LUCIANO (incomprensibile) MAZZINI INNOCENZO Prontooo? MOGGI Ehi! MAZZINI Siamo ancora incazzati, o no? MOGGI No no, macch incazzato No, ma io no, mica Che sai, a un certo punto, per determinate cose, so un tipo un po particolare Per esempio so di quelle persone che difficilmente cambio quando mi fanno mi cercano di far cambia, divento un po irascibile. MAZZINI Comunque mha detto Lotito che tu avevi ragione te, bisognava votare ieri. MOGGI Ma scusa, perch, chai dei dubbi te su questo? MAZZINI No, ma sai, io mi fido sempre di voi. Se uno di voi mi dice: stato meglio, fa cos, io ci credo, che te devo di. Comunque ci so stato tutta la sera, tutto bene, e poi tho detto ho visto Lotito, ma lui schieratissimo. MOGGI Che ha fatto? MAZZINI schieratissimo contro MOGGI schieratissimo, solo che scemo. MAZZINI No, matto totale totale. MOGGI Eh? MAZZINI Matto totale. MOGGI pi suonato di una campana. MAZZINI Per vi fa comodo per stare MOGGI Sar anche stonato no, ma quando ce lhai dalla parte tua penso che sia un po importante.

MAZZINI S, che poi ti fa comodo perch almeno MOGGI Fa dei casini che tu non hai MAZZINI S, mamma mia, mamma mia! Mhan detto che gestisce anche i biglietti! (ride) MOGGI Ma lui fa tutto, lui se gli dici de fa il centravanti fa pure quello MAZZINI (incomprensibile) voleva mettere il mediano il terzino MOGGI Questo retrocede, fidati de me. MAZZINI (ride) Grande Comunque oh, Lucia, io ieri sera ho visto una partita mica semplice MOGGI No no, il Siena Lavversario era un avversario importante, MAZZINI Uno che cha (incomprensibile) e Ballack C da scherza poco. Senti, altre cose? MOGGI No, niente di particolare, va tutto bene. MAZZINI Senti, per caso tu lhai mica risentito, tra le varie cose, quel testa di cazzo di Botteghi? MOGGI No no, quanno lo sento lo manno affanculo e via. MAZZINI Ma una volta che gli chiedo un piacere io, ma insomma, proprio una testa di cazzo. MOGGI Ehhh questo qui proprio un testa di cazzo di quelli mica male, eh? Eh, in pratica vole esse amico nostro, non che deve esse amico soltanto quando gli fa comodo a lui, eh. MAZZINI Eh, bravo, senn cazzo io MOGGI No no, ora lo richiamo io dai. MAZZINI Senti Luciani, allora ci sentiamo domani? Scrivono gli inquirenti: Il 12 novembre alle ore 19.32 Innocenzo Mazzini chiama Luciano Moggi per informarlo delle manovre in atto per il consolidamento dello schieramento a sostegno del presidente di Lega uscente, Adriano Galliani, e quindi la conservazione e il consolidamento del proprio gruppo nel sistema istituzionale. assolutamente di rilievo come i due interlocutori fanno il punto della situazione sulle manovre di pressione effettuate e ancora in corso al fine di controllare i voti necessari per la riconferma di Galliani alla Lnp. Tale risultato assolutamente indispensabile per il mantenimento dello status quo ed manovra assai delicata che va svolta in prima persona sia da Moggi che da Mazzini, proprio per non avere dubbi sugli effettivi risultati della pressione operata direttamente sui presidenti delle societ. Per raggiungere il risultato finale della riconferma di Galliani, lorganizzazione moggiana utilizza ogni strumento di pressione inglobando anche i risultati raggiunti da quella esercitata dallo stesso Galliani, a dire del Moggi con lappoggio dellonorevole Berlusconi e della quale perfettamente aggiornato in tempo reale. Come si vede bene da queste pagine, Luciano Moggi e Innocenzo Mazzini sembrano marescialli che governano, neanche tanto sotto banco, al posto dei generali. Il linguaggio , alla fine anche se forse un po pi volgare e diretto lo stesso di Consorte e Ricucci e dei furbetti del quartierino. Uno scemo, allaltro ci parlo io, quanno lo sento lo manno affanculo, quello fa il doppio gioco, ma lo sgamo io, Galliani che tha detto, eccetera eccetera. Come per quei furbetti, anche qui sembra

quasi che il vero potere non si veda mai. Per, Moggi e Mazzini si danno tanto da fare per altri, che non sono certo dirigenti legati alla Juve, o che possono essere sottomessi alla Juve. I due continuano a telefonarsi per confermare il potere e la poltrona di Galliani, come si evince bene da queste chiacchierate. Ed possibile, davvero credibile che Galliani, luomo di Berlusconi nel calcio, sia messo l per prendere ordini dal management juventino? MAZZINI INNOCENZO So che tu hai parlato anche con Vaccoli? MOGGI LUCIANO S, no, no, per parlo anche con Benigni io, per se ci puoi parla anche te (incomprensibile). MAZZINI S s, ma io lho gi fatto! MOGGI Uh! E poi, dopo, luned facciamo il punto della situazione. MAZZINI Senti e ma Vantaggiato non fa mica pe Abete, eh? (ride) MOGGI Ma Vantaggiato va per se stesso E per Abete di conseguenza! MAZZINI (Ride) Ohi ohi MOGGI Lasciamelo fa a me! Oggi gli ho telefonato e non lho trovato! Non ho avuto tempo, ma lo becco domani, non ti preoccupare! Scrivono gli inquirenti: Il 26 novembre u.s., alle ore 15.23 Innocenzo Mazzini chiama Luciano Moggi e nel corso della telefonata lo informa di aver visto a Pontedera tale Sabelli e Colaninno che avevano chiesto dellevoluzione in merito alle rielezioni di Galliani e Carraro e alle possibilit vantate da Abete Giancarlo, altrettanto candidato in contrapposizione al primo, e sostenuto da Diego Della Valle. Le due riconferme rappresentano lobiettivo principale del clan moggiano, in questo perfettamente in linea con le scelte di potere milaniste, proprio perch entrambe le riconferme rappresentano lunico strumento atto a mantenere invariato il loro potere sul sistema. Pertanto, gli interlocutori si soffermano sulla garanzia che Carraro pu fornire con la sua rielezione. Successivamente, sempre a tal proposito, Moggi fa presente che grazie a lui Carraro ha centrato due obiettivi, evidenziando ancora una volta la sua abnorme capacit di poter incidere in modo determinante sui fatti e le persone, e in particolare sui vertici istituzionali, che gli consente di influenzare il corso degli avvenimenti che regolano il divenire dellintero sistema. I due, pertanto, analizzano la situazione alla luce del colloquio riferito da Mazzini ipotizzando i vari piani escogitati dal gruppo di Della Valle, che si potessero nascondere, in particolare i predetti addivengono alla conclusione che quando tutto si risolver secondo i loro piani con le conferme ai vertici della Lega e della Federazione, Giancarlo Abete dovr essere completamente escluso dai vertici decisionali del calcio. Mazzini parla delle votazioni nellambito della Lega e dice: MAZZINI INNOCENZO Senti, ho trovato Sabelli oggi. MOGGI LUCIANO Eh. MAZZINI Qui a Pontedera, era con Colaninno. Allora mha detto: Allora come va? Galliani ce la fa? Lui era molto ehm interessato. E poi mi fa: Certo che per

Franco sar molto dura perch ho parlato con Luigi Abete e Luigi Abete mha detto che questa volta Giancarlo ce la fa! MOGGI S, no Ma io gli ho detto a Carraro MAZZINI Lui un povero cretino, non ha capito nulla. MOGGI Io gli ho detto a Carraro: Se pensi, Franco, che questo qui si va a impelagare, allora veramente abbiamo sbagliato soggetto noi, eh! No no, ma chi, io non penso! lui mha detto Ma che tha detto? Lui navigatore navigatore sottacqua! MAZZINI (Ride) Ma se tu glielo hai detto dieci volte e questo non capisce? Ma che cazzo ci stai a perder tempo? MOGGI Ora ha centrato due obiettivi. Uno quello di Ghirelli, e lo ha chiesto a me. E laltro, sempre alla grande, quello di coso Ma ci vole per fargliele capi le cose, eh? Perch anche Ghirelli, vabbe che battiamo nel tasto, non so se ti ricordi MAZZINI Ehm S, lo so Luciano, ma non mi sembra giusto che se debba batte sempre er chiodo, perch questi imbecilli non capiscan mai ! MOGGI E allora! Che te devo di? C poco da di e da fa, eh? Cos si (incomprensibile) MAZZINI Certo che, se si poteva arriva al 2003, si faceva una cosa diversa, eh? MOGGI Eh, lo so! Comunque, ora andiamo avanti, ora io ho messo sul chi va l il discorso di Abete, ma mi sembra che non ce nera neppure bisogno! Pu darsi pure che sia una mossa un po Non lo so, guarda! Se sicuramente ci credeva a quello che ha detto, cretino! Se veramente ci credeva. Per, se cretino Non mi sembra. MAZZINI No no! MOGGI Ehm e quindi, il fatto MAZZINI Lucianino, quanto te hai finito di fare tutti i versi in Lega, guarda che il giorno dopo bisogna vedersi, perch mancan pochi giorni, dopo, specialmente ad arriva allAssemblea, eh? MOGGI Quando? MAZZINI In Lega, luned va come deve andare, va bene? Poi, dopo, per arrivare al 20 di dicembre, quando c la nomina federale, sono pochi i giorni! Se non ci troviamo subito per far la strategia, noi siamo fottuti eh? MOGGI S s, no no, subito subito, se il 29 abbiamo fatto, il 30 ci vediamo! MAZZINI Ecco! Appunto! Perch senn dopo si ci fa in tempo, eh? Non facciamo come quellaltre volte, eh? MOGGI No no. Oh, il 29, il 30 ci vediamo subito! MAZZINI Va bene! MOGGI Non ci son proprio problemi di sorta, ci mancherebbe! MAZZINI Perch lui, dal che mha detto, conta di avere gi i voti, eh? Se te non fai qualcosa prima Te tu sei fottuto quando arrivi l, eh! MOGGI Chi che conta di averci i voti? MAZZINI Ma me lo ha detto a me! Oh! MOGGI Coso Abete? MAZZINI Abete, s! MOGGI S, no no, ma che lui pensi che

MAZZINI Ma tu pensa te, Luciano, che il fratello venga a dire a Giancarlo ce la fa, insomma, Luigi Abete non mica un cincirinella che fa il pettegolezzo da tre soldi, eh? Vuol dire che con Della Valle e con altri, forse ha fatto un piano, eh? MOGGI Con Della Valle? MAZZINI Eh, certo! MOGGI No, ma su questo non ci son dubbi! MAZZINI Perch il pezzo questa volta, se tu non stai attento, se lo prende nella Lega A e B, eh? Perch, siccome di MOGGI Noo, per se lo son preso talmente altamente in culo, questo qui gi il primo passo, per tirarglielo in culo anche in unaltra maniera, guarda! MAZZINI Speriamo, speriamo MOGGI No, tiriamo, li tiriamo. MAZZINI Io ti dico quello per che poi MOGGI Dopodich, per, c una cosa, una volta arrivati allobiettivo: poi c da valuta la posizione di Abete! Perch non succede mica quello che successo Se Carraro viene rieletto, Abete deve spari dalla circolazione! MAZZINI Ohh! Che non si ricominci unaltra volta, eh? MOGGI A Innocenzo MAZZINI Perch senn ve lo fate da voi! Perch io non ci sto pi! MOGGI Te, te non mi conosci bene! MAZZINI No, io ti conosco bene! Tu prendi le cose MOGGI Allora, una volta sparito Una volta fatto il discorso di Carraro, Abete sparisce dalla circolazione! una condizione sine qua non! Vai tranquillo! MAZZINI Va bene! MOGGI Senti, comunque, noi sentiamoci in questi giorni, importante! MAZZINI Ma io ho paura di romperti i coglioni tu ora chai la gara, tu chai! MOGGI Ma sei matto o lo fai? Le tue sono le telefonate sempre pi gradite, vai tranquillo! MAZZINI Va bene! Un abbraccio amore mio! Ciao! Ciao! MOGGI Ciao! Il rapporto con Della Valle, che il patron della Fiorentina, spiegato bene dai magistrati attraverso le intercettazioni che seguono. Scrivono i giudici: Il Mazzini illustra immediatamente a Moggi quanto trovato sul conto di Diego Della Valle ricevendo da lui, che mostra un tono di voce entusiasta, la disponibilit a prendere tali documenti. Ecco la telefonata:MAZZINI INNOCENZO Pronto? MOGGI LUCIANO Eh! MAZZINI Allora, due mie strette conoscenze qui di Firenze MOGGI Uhm. MAZZINI hanno una documentazione molto riservata, ma molto interessante che loro sono disponibili a vendere.

MOGGI Uhm.

MAZZINI Sullintrallazzo che il signor Della Valle ha fatto con il sindaco su certe operazioni di vendita di immobili qui a Firenze in maniera truffaldina MOGGI Porca miseria, questa viene a pippa! Di corpo! MAZZINI Allora loro sono disponibili a dare la documentazione, con soldi naturalmente MOGGI Uhmm. MAZZINI A un plenipotenziale di Galliani. MOGGI Mmm Facciamo una cosa MAZZINI O chiunque esso sia. Ora, sar vero o non sar vero? Per, merita di andare a vedere secondo me. MOGGI Allora, io oggi sono con Galliani a Milano MAZZINI Bene MOGGI Gliene parlo e ti chiamiamo. MAZZINI Bene. Su telefoni fissi, eh MOGGI Io ti chiamo, mi dici dove ti dobbiamo chiamare. MAZZINI A questo numero. MOGGI (incomprensibile). Poi ti richiamo e me lo ridici. Okay? MAZZINI Certo. MOGGI Vabbuon! Da questa telefonata appare chiara la rete di potere che accerchia il patron della Fiorentina. Appare chiaro pure qualche dubbio su Galliani. Anche se il maresciallo il suo bel potere ce laveva, eccome! Poco pi avanti, invece, secondo i magistrati si definiscono meglio i legami con Franco Carraro. Scrivono, a pagina 21, parlando di unaltra conversazione fra Mazzini e Moggi, che questa lascia intendere che il presidente Carraro appare essere legato in modo interessato a Moggi grazie anche allintervento di Cesare Geronzi, presidente del Gruppo bancario Capitalia, la figlia del quale, Chiara, socio di maggioranza della Gea World Spa, attraverso la General Athletic Spa. Viene menzionato nella conversazione tale Francesco Ghirelli e in particolare Moggi illustra a Mazzini, quale esempio di uno dei favori ricevuti proprio dal Ghirelli, la vicenda di due giovani calciatori di origine russa sfociata in un ricorso alla Caf che ha avuto esito favorevole per la Juventus, lasciando trasparire unipotesi inquietante, ovvero che il massimo organo di giustizia sportiva non agisca in autonomia, ma subisca influenze esterne, e che lo stesso Moggi possa influenzarne le decisioni attraverso soggetti chiave che controlla. La telefonata comincia cos, con Mazzini che chiede a Moggi: Com andata ieri con quel cretino? E quello che risponde: Bene, questo totalmente in mano nostra. MAZZINI INNOCENZO S, pi per paura che per altro MOGGI LUCIANO S, vabbe, e a te che te frega? Io lo so. Auriemma lantagonista MAZZINI Bravo bravo bravo! MOGGI A me per, tanto, o luno o laltra cosa va bene lo stesso. Non ci voglio mica anda a letto insieme, eh? MAZZINI Uuuh.

MOGGI Poi ieri ho parlato con Carraro MAZZINI Eh. MOGGI Cho parlato unoretta, ho detto, dico: Franco, ora Ora passiamo in pratica tutto quello che c da pass, dopodich vediamo quello che devessere fatto, perch certamente non pu essere fatto pi come prima, eh? Non ha titolo Poi dopo con me cera anche Geronzi ieri. MAZZINI Eh bene, meglio. MOGGI Gli ha fatto anche lui una passatina MAZZINI E lui? MOGGI Eeeh, lui deve accetta Perch noi stiamo dando il culo, eh? Ao, io non so come andranno le trattative, perch poi, sicuramente, qui ora, per esempio, oggi mi telefona un personaggio che praticamente prima ce la tirava nel culo, ora non che ce lho ci fa favori, non che ci fa favori, perch cerca di dimostrarsi della ditta! MAZZINI Certo MOGGI Di Ghirelli MAZZINI (sorride) S, mi ha mandato tutti i cosi MOGGI Io ho fatto il ricorso per i due russi, Zeytulayev e coso MAZZINI S, bravo e Boudianski. MOGGI La Reggina, no? MAZZINI S. MOGGI Gli ho detto: France, allora, questo va alla Caf no? C una legge 91 che regola praticamente lo Stato italiano La legge 91 fino a che esiste non dice quello che dice la Fifa. MAZZINI Certo. MOGGI E i giocatori non sono liberi. Per cui tu datti da fare con il Martellino, vedi un pochino Ieri uscita la sentenza, ha ragione la Juventus! Allora quindi gli faccio il culo Gli faccio passa le feste a Torino a puli i cessi. MAZZINI Uh, bene. MOGGI Per, per dirti, ora ti fa tutto. MAZZINI S, e ora? MOGGI Prima non ti faceva niente, e ora basta che tu gli chieda. MAZZINI S, poi appena passata la tempesta ritorna a fare i cazzi suoi, per MOGGI No, ma, ao! Allora, errare umano, perseverare da coglioni, non diciamo diabolico, diciamo da coglioni, cos la centriamo meglio, la cosa. E pi avanti: MAZZINI Abete si incontrato con Della Valle. MOGGI S, ma E fanno un flop tutte due. MAZZINI Madonna guarda, mi farei, mi farei otto seghe. E dopo Moggi, sempre a Mazzini, gli dice: Guarda, sta a senti, mo ti dico una cosa, io cambier spesso telefonino. E laltro (non proprio sveglio): Chi? Moggi: Io. Per evit che mi localizzino. Non la prima volta che si scambiano osservazioni e raccomandazioni di questo tipo. Vuol dire che loro sapevano di essere intercettati e hanno cercato di fare di tutto per non esserlo. La cosa importante che non ci sono riusciti, anche se loro erano convinti del contrario. E questo fatto

emblematico. Nella stessa maniera, a noi sembra che Moggi fosse convinto di avere un potere che non aveva, o che forse aveva solo per gentile concessione. Cos, si spiega pure tutto il resto. Nelle pagine compilate dallaccusa ci sono molti esempi e molti nomi per evidenziare e dimostrare la rete di potere tessuta da Lucianone. C la solita sfilza di sottufficiali e di agenti semplici, c qualche generale, c un capitano, ci sarebbero magistrati. Ma c anche tanta millanteria, tanta illusione. Come dimostra lincontro in autogrill con un capitano della Finanza che doveva informarlo su questa inchiesta che andava avanti. Lui ci parla e poi chiama Giraudo. Tutto a posto, gli dice, non hanno niente. E difatti. Ci scappa da ridere. Migliaia di pagine, fiumi di intercettazioni, lui, la Gea, suo figlio, la Juventus. Non hanno tralasciato niente, altroch. Ecco la verit. Non vanagloria, la sua. cecit. Assoluta ignoranza dei fatti reali. Non sapeva, o non poteva sapere, e non se ne rendeva conto. Non certo una dichiarazione di assoluzione. Perch fuor di dubbio che in ogni caso, dalle carte dellaccusa, emerge nitidamente tutta la sua rete di sottopotere. Il controllo del palazzo. Le manovre per accerchiare i nemici come Della Valle. I rapporti con appartenenti alla Guardia di Finanza. Ancora i magistrati: Il generale di Brigata della Guardia di Finanza Attardi Francesco, attualmente comandante del nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie e in procinto di assumere a breve lincarico di comandante dellAccademia della Guardia di Finanza, soprattutto componente dellufficio indagini della federcalcio. La conversazione telefonica che segue, gi precedentemente segnalata, la conferma che lAttardi ha fornito e fornisce tuttora informazioni sullandamento di alcuni procedimenti penali al Moggi e che comunque segue personalmente le indagini che si riferiscono al Moggi, come accertamenti patrimoniali che lo riguardano. MOGGI LUCIANO Non dire cazzate, eh! Tu sei uno dei migliori amici miei. ATTARDI FRANCESCO Io mi onoro di questo e ci tengo. MOGGI (incomprensibile). ATTARDI Quando ti vedo a Roma un attimo? MOGGI Luned. ATTARDI Ah, perfetto. MOGGI Luned c lassemblea. ATTARDI Appena finisci, ci vediamo un attimo. MOGGI S? Vabbono. ATTARDI Tutto tranquillo, per ti volevo parlare un attimo di alcune cose. MOGGI Ma mi sembra che viene tutto tranquillo, per ora ATTARDI S s! Ma c stata unevoluzione la settimana scorsa. Hai capito? Una una piccola cosa, una sciocchezza, per MOGGI Ma in bene o in male? ATTARDI Mah, a met (ride) MOGGI Ah s? ATTARDI A met, s. MOGGI Ma sempre riguardante

ATTARDI Quel discorso, s MOGGI Delle plusvalenze? Cos, di seguito, ecco altri esempi sparsi. C Donato Paradiso, uno degli agenti della Digos che si occupa della Juventus, e che per questo (solo?) viene considerato dallaccusa come un sodale del direttore generale. Telefonata tra Moggi e Paradiso riguardo a un incontro organizzato con il Questore. MOGGI LUCIANO Ma, guarda, gli dico chiaro chiaro al Questore: vuole la guerra? Io la guerra gliela faccio, eh? PARADISO DONATO Eh, s ma MOGGI Lui a me mica mi conosce tanto bene, eh? Come so fatto PARADISO S, dico: scandaloso quello che successo. Poi ci sono i rapporti con la Questura di Roma, tenuti anche questi sotto la lente dingrandimento degli inquire