AGENDA PARLAMENTARE · 2016-02-01 · Ufficio legislativo 2 PROVVEDIMENTI APPROVATI DEFINITIVAMENTE...

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Ufficio legislativo AGENDA PARLAMENTARE 1 - 5 febbraio 2016 LEGGI Provvedimenti approvati definitivamente - Decreto legge n. 191 cessione a terzi azienda ILVA pag. 2 DECRETI LEGGE Situazione dei decreti legge all'esame del Parlamento pag. 3 SENATO Scadenze emendamenti e ordini del giorno Provvedimenti approvati dal Senato e all’esame della Camera Provvedimenti all'esame dell'Assemblea Provvedimenti conclusi dalle Commissioni Calendario delle Commissioni pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 10 CAMERA Provvedimenti approvati dalla Camera e all'esame del Senato Provvedimenti all'esame dell'Assemblea Calendario delle Commissioni pag. 13 pag. 15 pag. 18 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Comunicato 28 gennaio - Stato attuazione programma Governo (al 26 gennaio) - Nomina Sottosegretari e Viceministri - Disegni di legge : contrasto povertà; tutela lavoro autonomo non imprenditoriale; cinema, audiovisivi e spettacoli dal vivo pag.19

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Ufficio legislativo

AGENDA PARLAMENTARE

1 - 5 febbraio 2016

LEGGI

Provvedimenti approvati definitivamente

- Decreto legge n. 191 cessione a terzi azienda ILVA

pag. 2

DECRETI LEGGE

Situazione dei decreti legge all'esame del Parlamento pag. 3

SENATO

Scadenze emendamenti e ordini del giorno

Provvedimenti approvati dal Senato e all’esame della Camera

Provvedimenti all'esame dell'Assemblea

Provvedimenti conclusi dalle Commissioni

Calendario delle Commissioni

pag. 4

pag. 5

pag. 6

pag. 7

pag. 10

CAMERA

Provvedimenti approvati dalla Camera e all'esame del Senato

Provvedimenti all'esame dell'Assemblea

Calendario delle Commissioni

pag. 13

pag. 15

pag. 18

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Comunicato 28 gennaio

- Stato attuazione programma Governo (al 26 gennaio)

- Nomina Sottosegretari e Viceministri

- Disegni di legge : contrasto povertà; tutela lavoro autonomo non imprenditoriale; cinema, audiovisivi e spettacoli dal vivo

pag.19

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PROVVEDIMENTI APPROVATI DEFINITIVAMENTE (settimana 25 - 29 gennaio 2016)

Provvedimento Contenuto

DECRETO LEGGE N. 191 CESSIONE A TERZI AZIENDA ILVA

Testo approvato

- - Nella seduta del 27 gennaio il Senato ha approvato definitivamente il decreto

legge 4 dicembre 2015, n. 191, recante disposizioni urgenti per la cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA.

-

Dichiarazione di voto finale PD TOMASELLI. Signor Presidente, rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, nel dibattito che ha accompagnato nei giorni scorsi il decreto che ci accingiamo a convertire definitivamente in legge, con il voto che stiamo per effettuare, è tornato un argomento, anche nel dibattito di queste ore, specioso e per nulla convincente: mi riferisco alla contabilità dei decreti che negli ultimi quattro anni hanno avuto per oggetto il futuro del Gruppo ILVA e, in particolare, dello stabilimento di Taranto. In realtà, proprio la ripetuta iniziativa legislativa che ha attraversato più Governi e questo, così come il precedente, Parlamento potrà anche dare il senso di qualche errore, di qualche approssimazione e di qualche iniziale equivoco, ma io credo che confermi soprattutto l'enormità di una questione, che chiama in causa una delle tragedie ambientali più gravi della storia industriale del Paese e, nel contempo, il destino di ben 20.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, e del principale impianto siderurgico d'Europa, dove si produce un terzo del fabbisogno nazionale di acciaio. Perché di questo stiamo parlando, non certo di una vicenda ordinaria. Ancora nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio è tornato a ribadire come per il Governo italiano l'impegno a vincere la sfida dell'ILVA sia assolutamente prioritario. Non è una rituale e rassicurante risposta alle frequenti sollecitazioni che continuano a scaricarsi sull'Esecutivo circa il futuro dell'impianto siderurgico di Taranto e dell'intero Gruppo ILVA, ma piuttosto - io credo - la ferma consapevolezza di aver predisposto quanto era possibile e di continuare a lavorare per risolvere quella che può essere definita, senza ombra di dubbio, la più grave crisi industriale ed ambientale che sia oggi aperta nell'intera Europa. Per tali ragioni, la complessità di questa vicenda stride con le semplificazioni, spesso strumentali, che periodicamente ci capita di leggere o di ascoltare. A cominciare dalla più banale ed insieme la più crudele, che è tornata anche nel dibattito di ieri e di questa mattina in Aula: quella che invoca la chiusura dell'impianto, accompagnata dall'idea davvero onirica - come diceva ieri sera la collega Fabbri - o meglio dal pregiudizio che finora si sia voluto privilegiare l'interesse della produzione rispetto a quello della tutela della salute e dell'ambiente. Niente di più falso e lontano dalla verità. Pensiamo un attimo a quale sarebbe oggi lo scenario se Governo e Parlamento non fossero intervenuti, seppure ripetutamente: molte migliaia dì lavoratori alle prese con gli ammortizzatori sociali e privi di qualsiasi futuro di rioccupazione e la prospettiva di risanamento ambientale del sito industriale di Taranto resa sostanzialmente impraticabile dal venir meno di ogni legame con la continuità aziendale e produttiva. Si tratta di uno scenario di enorme gravità, reso evidente a tutto il Paese dalla mobilitazione e dalle proteste che in queste ore stanno coinvolgendo i lavoratori dell'ILVA di Cornigliano, a cui va la nostra piena e convinta solidarietà e a cui ribadiamo l'impegno del Partito Democratico a sostenere convintamente le loro ragioni, come già fatto in questo decreto-legge, e certi che il Governo, già a partire dal prossimo incontro del 4 febbraio, farà ulteriormente la sua parte. Si è scelta, invece, la strada che abbiamo sempre definito la più ambiziosa e insieme la più difficile: quella di provare ad affrontare insieme l'emergenza ambientale e sociale di un'intera città e, nel contempo, salvare e valorizzare un pezzo decisivo del nostro sistema manifatturiero, a cui l'Italia non può e non deve rinunciare. L'Italia è infatti il secondo Paese produttore di acciaio in Europa, dopo la Germania, ed ha prodotto circa 24 milioni di tonnellate di acciaio; nonostante ciò, continuiamo ad essere un Paese che importa tale materiale. Senza dimenticare che il nostro sistema manifatturiero utilizza l'acciaio in settori in cui l'industria italiana è leader nel mondo, dall'automotive alla meccanica. Ora, nessuno può anche solo per un attimo immaginare che possa esistere ancora un modello di fabbrica figlio di un'altra epoca: un modello che ha consentito ai Riva, fin quando hanno potuto gestire indisturbati l'ILVA, specialmente a Taranto, e al netto dell'accertamento giudiziario delle loro responsabilità, di massimizzare i loro profitti a danno della salute e dell'ambiente, trascurando i necessari investimenti tecnologici ed impiantistici per produrre in sicurezza. Per tali ragioni, sia il Governo che la stessa gestione commissariale, in forza dei provvedimenti legislativi approvati dal Parlamento, hanno ricercato in questi ultimi due anni di garantire la continuità produttiva ed occupazionale con l'avvio degli investimenti tecnologici previsti dal piano ambientale, con una architettura finanziaria complessa che in parte si è potuta concretizzare ed in parte no. Penso, nello specifico, alle varie misure previste nella legge n. 20 dello scorso anno e alle risorse per un 1,2 miliardi di euro, bloccate ancora nel procedimento giudiziario davanti alla magistratura elvetica e che erano vincolate proprio alla attuazione del piano ambientale. Il decreto-legge che stiamo per approvare si inserisce coerentemente in tale viatico, come hanno dettagliatamente illustrato i colleghi relatori richiamando specificamente i contenuti del provvedimento. Non li richiamerò, ma voglio solo ricordare gli elementi principali:

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innanzitutto, accelerare la procedura di cessione degli impianti e definire modalità trasparenti e tempi certi per un così delicato e significativo passaggio, da ancorare alla piena salvaguardia occupazionale e ad un piano industriale fondato sulle migliori tecnologie disponibili per la sostenibilità ambientale e, nel contempo, sull'ambizione di rendere ancora più competitivo quello che è ancora oggi uno dei maggiori gruppi siderurgici d'Europa. È significativa in queste ore la disponibilità manifestata dalla Cassa depositi e prestiti a partecipare ad eventuali nuove cordate nell'azione di rilancio della competitività del Gruppo ILVA. In secondo luogo, si rendono disponibili risorse significative alla gestione commissariale: da un lato, 300 milioni per garantire la continuità produttiva e sostenere la gestione ordinaria e che verranno restituiti, rivalutati con gli interessi a procedura di cessione definita; dall'altro, 800 milioni totalmente vincolati - e lo ricordo a chi ancora oggi dice che non ci sono risorse per gli investimenti di ambientalizzazione - alla realizzazione degli interventi ulteriori, accanto a quelli già realizzati negli anni passati, volti all'attuazione integrale del piano ambientale. Risorse, queste ultime, su cui lo Stato potrà rivalersi in nome del principio «chi inquina paga» e a definizione formale del procedimento giudiziario in Svizzera. Altro che aiuti di Stato, colleghi. Sono risorse anticipate dallo Stato, con destinazioni ben distinte e con percorsi di rientro nelle casse pubbliche assolutamente lineari e per nulla aleatorie, come erroneamente sostenuto da alcuni colleghi dell'opposizione. E nel mentre posso comprendere che alcune delle principali aziende europee concorrenti dell'ILVA denuncino il nostro Paese per violazione delle norme sugli aiuti di Stato, ragione dell'indagine conoscitiva (atto dovuto, e non di inesistenti procedure d'infrazione) avviata nei giorni scorsi dalla Commissione europea, trovo francamente inaccettabile che siano poi forze politiche nel nostro Paese (anche qui, nelle Aule del nostro Parlamento) o sedicenti associazioni ambientaliste nella stessa Taranto a fare il tifo perché la stessa Commissione riconosca quali aiuti di stato gli interventi finora realizzati e le risorse destinate in questo decreto. Ma ci rendiamo conto, colleghi - lo voglio dire con nettezza - del mostro politico e ideologico che c'è in questo atteggiamento autolesionistico, in una sorta di mix di propaganda e disfattismo? Signor Presidente, colleghi, ho seguito l'intero dibattito svoltosi in questa Aula in queste ore. Ho grande rispetto per le opinioni avverse alle nostre sulla bontà di questo provvedimento, che si sono cimentate nel merito delle misure inserite nel decreto, mentre ho trovato alcuni toni ed argomenti francamente incommentabili per la demagogia e il velleitario benaltrismo, privi di una qualsiasi proposta alternativa credibile a quanto fatto finora e a quanto previsto in queste misure. Evidentemente non si vuole cogliere la profondità della sfida che abbiamo dinnanzi a noi. Siamo ad un passaggio cruciale, infatti, non solo nella vita dello stabilimento ILVA di Taranto e dell'intero Gruppo, ma per l'intera storia industriale del nostro Paese. Governo e Parlamento devono vigilare perché questa sfida sia vinta, non solo per salvare quello stabilimento, i posti di lavoro, una città, ma un pezzo decisivo del sistema industriale italiano e della nostra capacità di continuare ad essere un grande Paese manifatturiero. Al tempo stesso, una moderna politica industriale non può che fondarsi sulla sostenibilità dei processi produttivi e sulla piena coerenza con gli obiettivi di rispetto dell'ambiente e della salute rilanciati poche settimane fa a Parigi dalla COP21. ILVA può essere battistrada di una nuova siderurgia tecnologicamente e ambientalmente all'avanguardia nel mercato globale. A me pare che questo complesso di misure diano decisamente l'idea - questa sì - di una caparbia volontà politica ed istituzionale, che rivendichiamo in capo a questo Governo e al Partito Democratico, di tenere insieme questi obiettivi; in particolare, continuità produttiva e risanamento ambientale. Non riconoscerlo, prima ancora che non onesto, è un errore madornale. Noi questo errore non intendiamo compierlo, ed anzi continueremo a lavorare incessantemente per il futuro dell'industria italiana e per il bene dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Per queste ragioni, i senatori del Partito Democratico voteranno con convinzione a favore della conversione in legge di questo decreto.

Si rinvia alle schede dei decreti legge già inviate.

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SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – SENATO (al 1° febbraio 2016)

COMMISSIONE DECRETO

NUMERO E TITOLO ATTO SCADENZA RELATORE ITER

Tot. N° 0 C (provenienti dalla Camera)

SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – CAMERA (al 1° febbraio 2016)

COMMISSIONE DECRETO

NUMERO E TITOLO ATTO SCADENZA RELATORE ITER

I - Affari cost. e

V - Bilancio

210 3513 - Milleproroghe 28/2/2016 Gasparini (PD)

Laforgia (PD)

Esame emendamenti

Tot. N° 1

S (provenienti dal Senato)

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SCADENZE EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO (al 1° febbraio 2016)

COMMISSIONE

TITOLO

SCADENZA

1 - AFFARI COST.

Doc. XXII n. 27 (M5S) Istituzione Commissione inchiesta costi società partecipate

Martedì 2 febbraio ore 12

6 - FINANZE

A.S. 57 (PD) Contrasto finanziamento imprese produttrici di mine antipersona

Venerdì 12 febbraio ore 12

in Assemblea

COMMISSIONE

TITOLO

SCADENZA

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PROVVEDIMENTI APPROVATI DAL SENATO E ALL'ESAME DELLA CAMERA (settimana 26 - 28 gennaio 2016)

Provvedimento Contenuto

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PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DEL SENATO (settimana 2 - 4 febbraio 2016)

Nel corso della settimana, l'Assemblea del Senato esaminerà i seguenti provvedimenti:

UNIONI CIVILI

A.S. 2081 (testo base)

Stato iter: votazioni pregiudiziali

e sospensive

Martedì 2 febbraio ore 16,30

Il disegno di legge n. 2081, prima firmataria la sen. Cirinnà, è stato assunto quale testo base dalla Conferenza dei Capigruppo, e non essendosi concluso l'esame in Commissione Giustizia, sarà discusso nel testo del proponente senza relazione, ai sensi dell'articolo 44, comma 3, del Regolamento.

SEDUTE: Martedì 2 (ore 16,30 - 20) Mercoledì 3 (ore 9,30 - 13 e 16,30 - 20) Giovedì 4 (ore 9,30 - 14 e ore 16) (ore 16) interrogazioni a risposta immediata ai sensi dell'articolo 151-bis Reg. al Ministro dell'economia e finanze

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PROVVEDIMENTI CONCLUSI DALLE COMMISSIONI DEL SENATO (aggiornamento gennaio 2016)

Provvedimento Contenuto

REATO OMICIDIO STRADALE E LESIONI PERSONALI STRADALI (quinta lettura)

A.S. 859 - D

La Commissione Giustizia ha approvato, senza modifiche, il disegno di legge che introduce nel codice penale i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.

Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni.

Viene prevista la reclusione da 8 a 12 anni per l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica grave o di alterazione psico-fisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope e in stato di ebbrezza alcolica media se si tratta di conducenti professionali. E' punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicidio stradale colposo commesso da conducenti di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica media, superamento di specifici limiti di velocità, attraversamento intersezioni semaforiche disposte al rosso, circolazione contromano, inversione senso di marcia, sorpasso azzardato.

Previste riduzioni di pena e specifiche aggravanti in casi particolari.

Inoltre, come per l'omicidio stradale, si disciplina e sanziona più severamente la fattispecie di lesioni personali stradali gravi o gravissime.

Previste riduzioni di pena e specifiche aggravanti in casi particolari.

Prevista la revoca della patente per i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali.

Si introducono specifiche disposizioni sulla sospensione e sul ritiro della patente quando il conducente sia titolare di una patente di guida rilasciata da uno Stato estero.

La Camera ha approvato la seguente norma: "il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assistenza a coloro che hanno subito danni alla persona, mettendosi immediatamente a disposizione degli organi di polizia giudiziaria, quando dall'incidente derivi il delitto di lesioni personali colpose non e' soggetto all'arresto stabilito per il caso di flagranza di reato".

MANDATI CONI E FEDERAZIONI SPORTIVE A.S. 361 - A

Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Istruzione, intende modificare il decreto legislativo n. 242 del 1999 sui limiti al rinnovo dei mandati degli organi del CONI e delle altre federazioni sportive nazionali.

"Gli organi del CONI restano in carica quattro anni. I componenti che assumono le funzioni nel corso del quadriennio restano in carica fino alla scadenza degli organi. Il presidente e gli altri componenti della giunta nazionale, ad eccezione di quelli di cui all'articolo 6, comma 1, lettera b) (membri italiani del CIO), non possono svolgere più di due mandati. È consentito un terzo mandato consecutivo soltanto nel caso in cui uno dei due mandati precedenti abbia avuto durata inferiore a due anni e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie. È in ogni caso preclusa la permanenza in carica oltre il termine di otto anni. Le previsioni di cui al presente comma si applicano anche agli organi direttivi delle strutture territoriali del CONI ".

Prevista una disciplina transitoria per chi è in carica, alla data di entrata in vigore della presente legge, i quali possono svolgere, se eletti, ulteriori due mandati.

LEGGE QUADRO

MISSIONI INTERNAZIONALI

(approvato dalla Camera)

Il disegno di legge approvato con modifiche dalle Commissioni riunite Esteri e Difesa rispetto al testo approvato dalla Camera, reca una serie di disposizioni, al di fuori del caso della dichiarazione dello stato di guerra, riguardanti la partecipazione delle Forze armate e delle Forze di Polizia e l'invio di personale e di assetti, civili e militari, fuori del territorio nazionale, a missioni internazionali. Spetterà al Consiglio dei Ministri la delibera in ordine alla partecipazione italiana ad una missione che dovrà

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A.S. 1917 - A

Stato iter: conclusa discussione generale in Aula

essere comunicata al Presidente della Repubblica e, se del caso, convocando il Consiglio supremo di difesa. La deliberazione del Governo verrà successivamente trasmessa alle Camere che potranno autorizzare o respingere, con apposito atto d'indirizzo, dopo la necessaria discussione. Viene così rafforzato il ruolo del Parlamento nelle procedure di autorizzazione delle missioni. A seguito della presentazione, entro il 31 dicembre di ogni anno, da parte del Governo di una relazione analitica annuale sulle missioni in corso, viene prevista una sessione parlamentare sull'andamento delle missioni autorizzate da svolgere entro il 31 marzo di ciascun anno. Previste disposizioni per la salvaguardia del personale militare impiegato nelle missioni. E'fatta salva la facoltà del Governo di deliberare l'applicazione del codice penale militare di guerra e sono dettate inoltre disposizioni sulla non punibilità del militare che fa uso della forza nell'ambito delineato dalle regole di ingaggio e dagli ordini legittimamente impartiti.

Approvato, tra gli altri, un emendamento aggiuntivo che reca disposizioni in materia di intelligence. Il Presidente del Consiglio dei ministri emana, sentito il parere del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, disposizioni per l'adozione di misure di intelligence di contrasto, anche in situazioni di crisi o di emergenza

all'estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all'estero, con la cooperazione altresì di assetti della difesa.

Il testo dell'articolo aggiuntivo in materia di intelligence è stato inserito nel decreto legge n. 174 sulla proroga missioni internazionali e cooperazione sviluppo - approvato definitivamente.

ISTITUZIONE GIORNATA VITTIME MAFIA

A.S. 1894

Il disegno di legge, approvato senza modifiche dalla Commissione Affari costituzionali, prevede il riconoscimento del 21 marzo quale Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In occasione del Giornata, al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche, possono essere organizzate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché iniziative finalizzate alla costruzione, nell'opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e i successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie.

ISTITUZIONE GIORNATA VITTIME IMMIGRAZIONE

(approvato dalla Camera)

A.S. 1878 e 1203 - A

Il disegno di legge, approvato senza modifiche dalla Commissione Affari costituzionali, ha come fine quello di conservare e rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria. Viene stabilito che il giorno 3 ottobre è riconosciuta la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. La data del 3 ottobre è stata scelta in ricordo del naufragio del 3 ottobre 2013 a Lampedusa in cui morirono 366 migranti. Vengono organizzate, a tal proposito, cerimonie, iniziative e incontri anche nelle scuole di ogni ordine e grado.

MAGISTRATURA ONORARIA

A.S. 1738 - A

Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Giustizia, ha l'obiettivo di attuare una riforma organica della magistratura onoraria.

PROMOZIONE PER LUNGO SERVIZIO UFFICIALI E SOTTUFFICIALI IN CONGEDO ASSOLUTO

A.S. 1581

Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Difesa, reca disposizioni per la concessione di una promozione per merito di lungo servizio agli ufficiali ed ai sottufficiali delle Forze armate e della Guardia di finanza collocati in congedo assoluto.

Previste delle limitazioni per l'accesso al privilegio.

La Commissione propone di richiedere al Presidente del Senato la riassegnazione in sede deliberante.

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COMMISSIONE INCHIESTA

APPALTI PUBBLICI

A.S. 1881 e 1897 - A

Il disegno di legge, approvato con modifiche dalla Commissione Lavori pubblici, propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, di tipo bicamerale, con l'obiettivo di analizzare il settore degli appalti pubblici e i fenomeni di corruzione e collusione ad essi correlati. Vengono affidati alla Commissione specifici compiti di acquisizione informazioni e notizie, di accertamenti e verifiche. La Commissione riferisce alle Camere annualmente con singole relazioni o con relazioni generali e ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e comunque al termine dei suoi lavori. Inoltre procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria e tutte le volte che lo ritenga opportuno, potrà riunirsi in seduta segreta.

UFFICIALI FORZE ARMATE

(approvato dalla Camera)

A.S. 1809

Il disegno di legge approvato in Commissione Difesa senza modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera, reca modifiche al codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66/2010), introducendo due nuovi articoli 982-bis e 982-ter, in

materia di limiti di assunzione di incarichi presso imprese operanti nel settore della difesa da parte di ufficiali delle Forze armate che cessano dal servizio e di dirigenti civili del Ministero della difesa.

Il disegno di legge è stato nuovamente assegnato in sede deliberante.

INTRODUZIONE

DELITTO DI TORTURA

A.S. 10 e connessi - C

Il disegno di legge nuovamente modificato dalla Commissione Giustizia, introduce gli

articoli 613-bis (Tortura) e 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a commettere

tortura) nel titolo XII (delitti contro la persona), sez. III (delitti contro la libertà morale)

del codice penale. La tortura è configurata come reato e altresì vengono previste

specifiche circostanze aggravanti.

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CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DEL SENATO (settimana 2 - 4 febbraio 2016)

COMMISSIONE PROVVEDIMENTI

1 - AFFARI COSTITUZIONALI

▫ in referente: ddl cittadinanza - ius soli (approvato dalla Camera); ddl comune Sappada;

ddl lingua dei segni; ddl vittime dovere; ddl istituzione Comm.ne inchiesta parlamentare costi enti partecipati o controllati; ddl scioglimento ASL infiltrazioni mafiose.

1 - AFFARI COST. E 2 - GIUSTIZIA

▫ esame atto comunitario:

- Lotta contro il terrorismo.

1 - AFF. COST. E 11 - LAVORO

▫ in referente: ddl regolamentazione sciopero trasporti pubblici.

1 - AFF. COST. E 13 - AMBIENTE

▫ in referente: ddl riordino sistema nazionale protezione civile (approvato dalla Camera).

2 – GIUSTIZIA ▫ in referente: ddl prescrizione del reato (approvato dalla Camera); ddl contrasto omofobia

(approvato dalla Camera); ddl tribunale famiglia; ddl amnistia e indulto; ddl concorso esterno in ass.ne mafiosa; ddl affidamento condiviso; ddl divorzio diretto; ddl introduzione reato depistaggio (approvato dalla Camera); ddl regime beni pubblici; ddl camere arbitrali avvocatura; ddl giustizia telematica; ddl Fondo unico giustizia; ddl stralcio ratifica Convenzione Aja protezione minori; ddl visita istituti penitenziari; ddl diffamazione (terza lettura); ddl provvedimento urgenza a tutela minori;

▫ parere schema d.lgs. protezione contro falsificazione euro e altre monete;

▫ proposta nomina componente del Garante naz. diritti persone detenute.

2 - GIUSTIZIA E 3 - ESTERI

▫ in referente: ddl ratifica assistenza giudiziaria materia pena e delega riforma Libro XI c.p.p.e modifiche estradizione per l'estero (approvato dalla Camera).

3 - ESTERI ▫ in consultiva: esame affare le priorità dell'UE per il 2016; ddl contrasto finanziamento mine antipersona;

▫ in referente: ratifiche internazionali:

- Italia-Macedonia cooperazione polizia; Italia-Mozambico cooperazione settore difesa; Italia-Colombia cooperazione polizia; Italia-Consiglio federale svizzero cooperazione polizia; Italia- Barbados soppie imposizioni; Italia-Stati Uniti messicani mutua assistenza amministrativa materia doganale; Italia-Angola sicurezza e ordine pubblico; Italia-Capo Verde cooperazione di polizia; Italia-Armenia settore difesa; UE-Africa centrale Accordo partenariato economico; Italia-Angola settore difesa; Italia-Brasile, Croazia, Israele e Ungheria coproduzione cinematografica; UE Iraq e Filippine accordi partenariato; Italia-Slovenia e Ungheria su Multinational Land Force; Italia-Croazia cooperazione transfrontaliera di polizia; Italia-Bioversity Internationale, Agenzia spaziale europea e ONU; Italia-Slovenia linea confine Stato; Italia-Gabon cooperazione militare e difesa; Italia-Colombia accordo trattato difesa; Convenzioni Ginevra su salute e sicurezza lavoratori; Italia-Ecuador cooperazione difesa; Italia-Giordania cooperazione difesa; Italia-Perù cooperazione difesa; Italia-Cuba cooperazione polizia; Italia-Vietnam cooperazione lotta alla criminalità; Italia-Svizzera doppie imposizioni (approvato dalla Camera); Italia-Cipro collaborazione culturale e Accordo riconoscimento titoli studio (approvato dalla Camera); Italia-Gabon doppie imposizioni;

3 - ESTERI E 14 - POLITICHE UE CAMERA-SENATO

▫ uffici Presidenza: audizione informale Presidente Gruppo di alto livello dell'UE sulle risorse proprie.

4 – DIFESA ▫ in consultiva: esame affare le priorità dell'UE per il 2016;

▫ audizioni: gen. divisioni (missioni UNIFIL e Libano) sull'affare assegnato iniziative intraprese dal Governo italiano sui profili militari missioni inter.li di pace.

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4 - DIFESA CAMERA-SENATO

▫ audizione ammiraglio divisione (missione EUNAVFOR MED).

5 – BILANCIO ▫ in consultiva: ddl unioni civili; ddl concorrenza: ddl Terzo settore; ddl agrumeti

caratteristici; ddl scienze geologiche; ddl cittadinanza - ius soli; ddl politiche spaziali;

▫ parere schema dm bilancio consolidato amm.ni pubbliche;

▫ indagine conoscitiva riforma strumenti bilancio: esame documento conclusivo.

6 – FINANZE ▫ in referente: ddl istituzione Comm.ne inchiesta sistema bancario e creditizio; ddl misure fiscali a sostegno delle famiglie (comitato ristretto);

▫ indagine conoscitiva organismi fiscalità e rapporto contribuent e fisco: votazione documento conclusivo;

▫ in consultiva: esame affare le priorità dell'UE per il 2016;

▫ svolgimento interrogazione.

7 – ISTRUZIONE ▫ ufficio Presidenza: audizioni sulla riforma sistema cinematografico audivisivo: Ass.ni

circoli cinematografici italiani; Cineteca Bologna e Archiviio audivisivo Movimento operaio e democratico;

▫ svolgimento interrogazioni;

▫ indagine conoscitiva luoghi dell'abbandono: esame documento conclusivo;

▫ in referente: ddl ricercatori a tempo determinato; ddl sostegno formazione e ricerca scienze geologiche (approvato dalla Camera); ddl valorizzazione Festival Verdi di Parma e Busseto; ddl valorizzazione qualità architettonica; ddl educazione cittadinanza economica; ddl attività cinematografiche; ddl statizzazione ex istituti musicali pareggiati;

▫ in deliberante: ddl 90° anniversariomorte Matteotti;

▫ in consultiva: esame affare le priorità dell'UE per il 2016.

7 - ISTRUZIONE CAMERA-SENATO

▫ seguito audizione Ministro beni culturali sulla riorganizzazione Dicastero, Fus e Fondazioni lirico-sinfoniche.

8 – LAVORI PUBBLICI

▫ ufficio Presidenza: audizione informale amministratore delegato Strada dei Parchi Spa

sugli aumenti pedaggi autostrade A24 e A25.

▫ in referente: ddl delega riforma Codice strada (approvato dalla Camera);

▫ in consultiva: esame affare le priorità dell'UE per il 2016.

▫ esame atto comunitario:

- Agenzia UE per sicurezza aerea..

9 - AGRICOLTURA ▫ indagine conoscitiva frodi settore agroalimentare: audizione Comandante Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari;

▫ in referente: ddl dieta mediterranea: audizione informale Presidente Ordine naz. biologi; ddl salvaguardia agrumeti caratteristici (approvato dalla Camera); ddl coltivazione filiera agroindustriale canapa (approvato dalla Camera);

▫ parere schema d.lgs. commercializzazione olio di oliva;

▫ esame affari: problematiche agricultura zone prealpine; nuove tecnologie in agricoltura: audizione informale rappresentanti CNR;

▫ in consultiva: esame affari: le priorità dell'UE per il 2016; attuazione iniziative Commissione europea sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale UE.

▫ Svolgimento interrogazioni.

10 – INDUSTRIA ▫ in referente: ddl riforma concorrenza;

▫ esame atti comunitari:

- aspetti contratto fornitura contenuto digitale;

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- aspetti contratto vendita online e altri tipi vendita a distanza di beni..

11 – LAVORO ▫ esame affare: le priorità dell'UE per il 2016;

▫ svolgimento interrogazione.

12 – SANITA’ ▫ in referente: ddl persone affette da talidomide (approvato dalla Camera): audizione informale esperto in teratologia; ddl settore funerario: adizione informale Anusca, Misericordia Firenze, Anifa, Efi, Utilitalia, e Laiif Confesercenti; ddl in materia sanitaria.

▫ esame affare: le priorità dell'UE per il 2016;

▫ svolgimento interrogazioni.

13 – AMBIENTE ▫ in referente: ddl aree protette;

▫ ufficio Presidenza; audizione informale rappresentanti ANIE sul ddl isole minori;

▫ esame affare: le priorità dell'UE per il 2016;

▫ Comunicazioni Ministro ambiente sulla Conferenza COP 21 di Parigi.

14 – POLITICHE UE ▫ esame affare: le priorità dell'UE per il 2016: audizione informale esponenti Conferenza Presidenti Assemblee regionali e provinciali;

▫ in consultiva: ddl riutilizzo farmaci.

GIUNTA IMMUNITA' ▫ richiesta deliberazione insindacabilità opinioni espresse sen. Albertini per procedimento penale pendente Procura Repubblica presso Tribunale Brescia.

COPASIR ▫ audizione Ministro economia e finanze;

▫ esame proposta relazione annuale;

▫ esame schema regolamento.

MORTE ALDO

MORO

▫ comunicazioni Presidente;

▫ audizione.

INFORTUNI LAVORO

▫ esame schema relazione intermedia attività Commissione.

DISASTRO MOBY

PRINCE

▫ audizione giornalista de Il Mattino.

ANTIMAFIA ▫ audizioni;

▫ audizione Presidente ANAS.

QUESTIONI REGIONALI

▫ indagine conoscitiva forme raccordo Stato e autonomie territoriali (sistema conferenze): audizione sottosegretario affari regionali Bressa;

▫ pareri alle Commissioni.

ENTI GESTORI ▫ esame risultati attività enti gestori: bilanci consuntivi, preventivi e tecnico attuariale Fondo agenti spedizionieri e corrieri e ONAOSI

CICLO RIFIUTI ▫ audizione Direttore gen. tutela territorio Ministero ambiente;

▫ esame proposta relazione situazione bonifiche poli chimici: Il quadrilatero del Nord.

INFANZIA ▫ indagine conoscitiva minori fuori famiglia: audizione rappresentanti: Coordinamento italiano servizi contro maltrattamento e buso infanzia (Cismai) e Ass.ne Rete Sociale.

SCHENGEN ▫ indagine conoscitiva fenomeno migratorio area Schengen: audizione Ambasciatore Fed.ne Russa in Italia.

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PROVVEDIMENTI APPROVATI DALLA CAMERA E ALL'ESAME DEL SENATO (settimana 25 - 29 gennaio 2016)

Nel corso della scorsa settimana la Camera ha approvato i seguenti provvedimenti che passano ora all'esame del Senato:

Provvedimento Contenuto

RESPONSABILITA' PROFESSIONALE PERSONALE SANITARIO Testo approvato A.S. 2224

Nella seduta del 28 gennaio la Camera ha approvato con modificazioni il testo

unificato delle proposte di legge che affronta e disciplina i temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità dell'esercente della professione sanitaria e della struttura sanitaria pubblica o privata, le modalità e caratteristiche dei procedimenti giudiziari aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, l'obbligo di assicurazione e l'istituzione del Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati da responsabilità sanitaria.

Dichiarazione di voto finale PD

DONATA LENZI. Oggi, dopo dieci anni di discussione parlamentare, arriva in Aula una proposta di legge di iniziativa parlamentare che ha per oggetto, in primo luogo, la sicurezza delle cure e, in secondo luogo, la responsabilità professionale dei sanitari, e queste due cose stanno insieme, perché solo un professionista che si può muovere con un ambito di certezza di legge e di serenità, è in grado di garantire, per quello che attiene alla sua responsabilità, la sicurezza delle cure. Noi non affrontiamo questo tema come un'esclusiva dell'Italia, è un tema trasversale di tutti i sistemi sanitari complessi, che riguarda gli Stati Uniti, quanto l'Europa. L'organizzazione della medicina in questi anni è cambiata, è sempre di più una medicina d’équipe, dove le responsabilità sono diffuse sull'intera organizzazione del lavoro, e sono cambiati i pazienti che sono sempre più informati e hanno sempre maggiori aspettative nei confronti della medicina, che, peraltro, è in grado di rispondere sempre di più e ogni giorno di più a queste aspettative, ma certo non è ancora in grado di garantire sempre e comunque la guarigione. L'orientamento che qui noi abbiamo assunto è quello formulato dalla Commissione tecnica di lavoro, giuristi e scienziati, fortemente voluta dal Ministro Lorenzin e presieduta dal professor Alpa. Non ci sono state, quindi, mediazioni politiche al ribasso, ma c’è stato un confronto scientifico e giuridico, del quale abbiamo doverosamente tenuto conto. Noi andiamo nella direzione – che, peraltro, è stata scelta e imboccata da altri sistemi sanitari, quali, per esempio, quello svedese o quello danese – di concentrare la responsabilità maggiore sulla struttura ospedaliera, pubblica o privata che sia, e a questa abbiamo aggiunto alcuni correttivi che riconoscono la specificità della situazione italiana. Accentuando la responsabilità dell'azienda sanitaria, a fronte di qualsiasi evento avvenga nelle proprie strutture, ci muoviamo pienamente dentro il codice civile, agli articoli 1218, 1228, 2236; io veramente faccio fatica a capire come ci sia qualcuno che ritiene che la responsabilità dell'azienda possa essere considerata extracontrattuale. Ebbene, questa responsabilità – io vorrei ricordare in primo luogo a noi, ma anche a chi ci ascolta e a chi ha sollevato tante perplessità, come bene è stato rappresentato, per esempio, dalle richieste di cittadinanza attiva – che la responsabilità in questo caso è contrattuale, l'onere della prova è in carico all'azienda sanitaria, ossia di dimostrare d'aver fatto tutto quello che era possibile fare, e la prescrizione è decennale: non c’è, quindi, nessuna riduzione del diritto del paziente a ottenere il risarcimento del danno quando esso sia approvato; in sede processuale convocherà, chiamerà, agirà contro l'azienda ospedaliera, l'azienda sanitaria, la struttura, la clinica privata, e non soltanto contro il professionista, nei confronti del quale, invece, si torna alla responsabilità prevista dall'articolo 2043 del codice civile, come era stato fino al 1999, fino a una modifica di interpretazione e di decisione che si fa risalire alla giurisprudenza della Cassazione. Per quanto attiene al piano penale, come è già stato ricordato, solo il 2 per cento delle cause si chiude con una condanna: in linea con quello che questo Governo ha fatto finora in campo di giustizia penale, abbiamo cercato di ridurre il ricorso improprio a questo strumento, messo in campo magari soltanto per esercitare una pressione, e abbiamo voluto riconoscere qui la responsabilità del professionista, solo per dolo e per colpa grave nei casi di imperizia, quando ci si sia attenuti alle migliori pratiche socio-sanitarie, clinico-assistenziali e alle linee guida. Le linee guida erano già previste dal decreto Balduzzi, ma era un'evocazione a un mondo che già ne contiene: 14 mila linee guida sono state emanata in questi anni, non si poteva legare in questo modo una responsabilità penale a un riferimento tanto evanescente. Per questo l'abbiamo collegato a due passaggi fondamentali: un elenco – la cui responsabilità è in capo al Ministero della salute – delle società scientifiche che potranno emanare queste linee guida, e l'inserimento delle linee guida in un sistema nazionale che fa capo a l'Istituto superiore di sanità, raccogliendo in questo modo anche sollecitazioni e proposte che erano venute da altre forze politiche, un sistema nazionale che le pone alla discussione scientifica, le rende pubbliche, le rende dinamiche e in grado di adattarsi ai cambiamenti e alle nuove scoperte che potranno avvenire; e in

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cambio, in questo modo, vogliamo garantire al professionista maggiore serenità e maggiore sicurezza nel suo lavoro. Ecco: questo ci mette in linea con quello che è stato il lavoro del decreto Balduzzi, ma lo chiarisce e lo rafforza. Perché questa differenza tra il medico e la responsabilità degli altri professionisti, quali l'ingegnere, l'avvocato, il notaio ad altro ? Ma proprio perché, mentre la casa è costruita dall'uomo, la macchina è costruita dall'uomo, le leggi sono fatte dall'uomo, del nostro corpo umano noi non sappiamo ancora tutto, e ognuno di noi ha la sua specificità, il suo patrimonio genetico, la sua capacità di reagire anche dal punto di vista psicologico. Questo limite va riconosciuto anche dal punto di vista delle professionalità e giustifica l'emanazione di una normativa di settore peculiare per gli operatori sanitari. Questo nostro orientamento, che mette al centro la responsabilità dell'azienda, ha alcune conseguenze: la prima è il rafforzamento del sistema interno di audit e la figura del risk management; l'abbiamo già messo nella legge di stabilità, io considero positivo averlo inserito nella legge di stabilità, perché si è ritenuto di doverlo fare anche fin da ora, da adesso ! Quello è già legge, non attende la fine del percorso parlamentare. Ciò vuol dire che all'interno della struttura bisogna sempre più imparare, assumendo anche da quello che è avvenuto in altri settori, a prevenire l'errore, piuttosto che a intervenire dopo per ripararlo, e si fa migliorando la funzione di audit interna; vuol dire che l'azienda deve assumere fino in fondo la responsabilità di assicurarsi o adoperare l'altro strumento dell'autoassicurazione. Io sono meravigliata che ancora, al giorno d'oggi, per alcuni ambiti o per alcuni settori, non ci si ponga il tema di un'assicurazione. Con questo impianto di legge, è ovvio che l'assicurazione è necessità, non solo obbligatoria. Ma noi abbiamo messo anche in campo la possibilità dell'azione diretta nei confronti delle compagnie di assicurazione e, quindi, veramente rimando al mittente chi ci accusa di averle favorite, perché permettendo l'azione diretta – che, come sapete, è ben difficile fare nei confronti dell'assicurazione – noi non facciamo un regalo al campo dell'assicurazione. Ancora una volta vogliamo stare dalla parte del paziente danneggiato; lo dico, ancora una volta, cercando di parlare con chi ha giustamente rappresentato le loro preoccupazioni. Non ci sono sconti nei confronti dei professionisti, perché abbiamo cercato un equilibrio tra le richieste del mondo delle professioni e la tutela del diritto dei pazienti. L'equilibrio sta nel fatto che all'interno di quell'azienda sanitaria – se è pubblica applicherà necessariamente la riforma Madia, quindi molto più dura nei confronti dei dipendenti che sbagliano – è prevista l'azione di rivalsa, anche essa legata alla presenza del dolo o della colpa grave, in modo tale che non ci siano sgravi e sconti ingiustificati, ma si agisca quando è necessario. Questo, però, colleghi, implica un obbligo anche per noi. Infatti, un sistema sanitario di questo tipo deve garantire la manutenzione delle apparecchiature, l'approvvigionamento dei farmaci, orari di lavoro civili, come ci chiede l'Europa. L'Europa ci chiede di garantire al sistema sanitario nazionale le risorse necessarie per poter assicurare sicurezza delle cure, che in questa legge diventano parte fondante dei livelli essenziali di assistenza. È un patto tra medico e paziente, ma anche un patto tra il Parlamento e il sistema sanitario.

RATIFICA CONTRASTO TERRORISMO Testo approvato A.S. 2223

Nella seduta del 28 gennaio la Camera ha approvato con modificazioni il disegno

di legge che autorizza la ratifica di di cinque atti internazionali, finalizzati alla prevenzione e repressione del terrorismo, dettando norme di adeguamento

interno:

1) Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta

a Varsavia il 16 maggio 2005;

2) Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo

nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005;

3) Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione

del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003;

4) Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e

la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a

Varsavia il 16 maggio 2005;

5) Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la

prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.

Dichiarazione di voto finale PD

BRUNO CENSORE. Signor Presidente, prima di fare il mio intervento, che è un intervento che ha un profilo più tecnico che politico, volevo dire al collega del MoVimento5 Stelle che mi ha preceduto che in quanto alla NATO in Libia e in Siria, non c'entra proprio nulla ! Vado a ad esporre il mio ragionamento. Il disegno di legge all'esame dell'Assemblea autorizza la ratifica di cinque atti internazionali finalizzati alla prevenzione e repressione del terrorismo, dettando norme di adeguamento interno. Dall'11 settembre 2001 il mondo è cambiato, come tanti hanno anche detto; quest'anno poi ci ha ricordato che il terrore purtroppo ha una nuova strategia di guerra e che anche i nostri popoli sono in pericolo. Quindi è necessario

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fare gioco di squadra, per difendere le nostre vite, per difendere il nostro stile di vita: diventa dai fatti di Parigi in poi l'unica strada che possiamo percorrere. Questi atti internazionali sono degli strumenti giuridici che possono aiutare a monitorare e prevenire meglio le forme di terrorismo; e per farlo dobbiamo dotarci tutti insieme sul piano internazionale di regole comuni, fatte di norme interne. Con questo provvedimento inseriamo infatti nel codice penale nuove fattispecie relative a condotte di fiancheggiamento o sostegno del terrorismo internazionale, punendo con la reclusione da 7 a 15 anni chiunque raccoglie, eroga o mette a disposizioni beni o danaro in qualunque modo realizzati, destinati in tutto o in parte al compimento di atti con finalità terroristica. Ciascuna delle parti dovrà introdurre nel diritto interno delle sanzioni penali per tre figure di reato, se commesse illecitamente o intenzionalmente: a tal fine ogni Stato dovrà subordinare la rilevanza di tali fattispecie all'effettivo giudizio di pericolosità delle stesse, per evitare il perseguimento di parole od atti non finalizzati ad alcuna condotta. Oggi però queste ratifiche hanno quanto mai un senso ed un valore, perché l'imprevedibilità di queste azioni terroristiche e la difficoltà nell'individuazione di eventuali cellule presenti nelle nostre città rendono molto difficile per i nostri sistemi di sicurezza proteggere l'incolumità e i diritti dei nostri cittadini. In particolare, per quanto riguarda la Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta avversa a Varsavia il 16 maggio 2005 e in vigore, a livello internazionale, dal 10 giugno 2007, in 34 Paesi, l'Italia ha firmato la convenzione l'8 giugno 2005. La Convenzione è stata adottata al fine di accrescere l'efficacia degli strumenti internazionali esistenti in materia di lotta contro il terrorismo attraverso due modi: la definizione del reato di atto di terrorismo, quali la pubblica istigazione, il reclutamento e l'addestramento, e la cooperazione in materia di prevenzione, sia a livello interno (politiche nazionali di prevenzione) sia internazionale (modifica gli accordi esistenti in materia di estradizione e mutua assistenza giudiziaria e predisposizione di ulteriori strumenti supplementari). La Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo è stata firmata a Varsavia il 16 maggio 2005 ed è in vigore sul piano internazionale dal 1

o maggio 2008. Essa ampia la

Convenzione sulla stessa materia firmata a Strasburgo nel 1990 e la Convenzione internazionale per la soppressione degli atti di terrorismo nucleare, adottata a New York il 13 aprile 2005, e in vigore nel nostro Paese dal 2007. La Convenzione, che è stata firmata da 115 Paesi, risulta essere stata ratificata da cento parti. È questo uno strumento importante, per garantire alla comunità internazionale la possibilità di intervenire e quindi perseguire reati connessi ad atti di terrorismo nucleare attraverso regole comuni. Poi, il Protocollo di emendamento alla Convenzione europea nella repressione del terrorismo del 15 maggio 2003, che però non è ancora in vigore a livello internazionale, ampia l'elenco dei reati, sino a ricomprendere tutti i reati descritti nelle Convenzioni e i Protocolli pertinenti delle Nazioni Unite contro il terrorismo; introduce una procedura semplificata di emendamento alla Convenzione medesima, che consentirà di allargare ulteriormente la platea di tali reati; apre la Convenzione alla pensione degli Stati osservatori (Canada, Giappone, Israele, Messico, Santa Sede, Stati Uniti) presso il Consiglio d'Europa, dando facoltà al Comitato dei Ministri di decidere caso per caso, di invitare ad aderirvi anche altri Stati; include una clausola che autorizza il rifiuto di estradare verso un Paese dove esiste il rischio di applicazione della pena di morte oppure il rischio di subire torture o reclusioni a vita senza possibilità di libertà provvisoria; istituisce un meccanismo di controllo per l'applicazione della nuova procedura relativa alle riserve per altri compiti connessi con il controllo della piccola dell'applicazione della Convenzione. Tale meccanismo è destinato a completare le competenze classiche e, più in generale, del Comitato europeo su problemi della criminalità in merito alle convenzioni europee sulla criminalità. In ultimo, il Protocollo addizionale del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015, integra le disposizioni della Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo – aperta alla firma a Varsavia il 16 maggio – per quanto riguarda la qualifica come reato degli atti di cui agli articoli 2 e 6 del presente Protocollo, rafforzando l'impegno delle parti nella prevenzione del terrorismo e dei suoi effetti pregiudizievoli sul pieno godimento dei diritti umani. In particolare, del diritto alla vita, sia come misura da adottare a livello nazionale che attraverso la cooperazione internazionale, tenendo in debito conto i vigenti trattati o accordi multilaterali o bilaterali applicati alle parti. In conclusione, annuncio il sostegno e il voto favorevole del Partito Democratico a questo disegno di legge, teso a contrastare e prevenire il fenomeno terroristico, tutelare la sicurezza dei cittadini, le loro libertà, arrestare quella che è una guerra non convenzionale che vede come bersagli cittadini inermi, come è stato a Parigi, in Turchia e in altre parti del mondo.

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PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DELLA CAMERA (settimana 1 - 5 febbraio 2016)

Nel corso della settimana, l'Assemblea della Camera esaminerà i seguenti provvedimenti:

Provvedimento Contenuto

EQUILIBRIO RAPPRESENTANZA DONNE E UOMINI CONSIGLI REGIONALI (approvato dal Senato) A.C. 3297 Lunedì 1 febbraio ore 14

Stato iter: inizio discussione

Il disegno di legge, approvato dalla Commissione Affari costituzionali senza modifiche rispetto al testo approvato dal Senato, reca disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra uomini e donne nei consigli regionali (art. 4 della legge n. 165/2004). Nello specifico viene predisposto che:

1) qualora la legge elettorale preveda l’espressione di preferenze, in ciascuna lista i candidati siano presenti in modo tale che quelli dello stesso sesso non eccedano il 60 per cento del totale e sia consentita l’espressione di almeno due preferenze, con una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima; 2) qualora siano previste liste senza espressione di preferenze, la legge elettorale disponga l’alternanza tra candidati di sesso diverso, in modo tale che i candidati di un sesso non eccedano il 60 per cento del totale; 3) qualora siano previsti collegi uninominali, la legge elettorale disponga l’equilibrio tra candidature presentate col medesimo simbolo in modo tale che i candidati di un sesso non eccedano il 60 per cento del totale.

ASSISTENZA PERSONE AFFETTE DISABILITA' GRAVE A.C. 698 e connessi - A Lunedì 1 febbraio ore .14

Stato iter: inizio discussione

La proposta di legge, cd "dopo di noi", risultante da un testo unificato approvato

dalla Commissione Affari sociali si riferisce al periodo di vita dei disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari.

In attuazione dei principi stabiliti dagli articoli 2, 30, 32 e 38 della Cost,, dagli articoli 24 e 26 della Carta dei diritti fondamentali UE e dagli articoli 3 e 19, con particolare riferimento al comma 1, lettera a), della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata dall'Italia ai sensi della legge 3 marzo 2009, n. 18, è volta a favorire il benessere, l'inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità. Disciplina misure di assistenza, cura e protezione in favore delle persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di sostenere le responsabilità della loro assistenza. E' volta, altresì, ad agevolare le erogazioni da parte di soggetti privati e la costituzione di trust in favore di persone con disabilità.

MOZIONI Lunedì 1 febbraio ore 14

Stato iter: inizio discussione

n. 1-00730 concernente iniziative volte all'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici.

MOZIONI da Martedì 2 febbraio

Stato iter: conclusa discussione

generale

nn. 1-1090, 1-1100, 1-1102, 1-1103, 1-1107, 1-1108, 1-1109, 1-1110 e 1-1121 concernenti iniziative in relazione alla candidatura di Roma Capitale come sede delle Olimpiadi 2024, con particolare riferimento a forme di consultazione dei cittadini;

MODIFICHE STATUTO FRIULI V.G. (approvato in prima deliberazione dal Senato)

A.C. 3224 Stato iter: conclusa discussione

generale

Il disegno di legge costituzionale, approvato in prima deliberazione dal Senato, modifica lo Statuto speciale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, adottato con legge costituzionale n. 1 del 1963, in relazione ai seguenti aspetti: - soppressione delle province e conseguenti modifiche dell'assetto istituzionale

(articoli 2-4 e 7-12);

- abbassamento da 25 a 18 anni del limite di età per poter essere eletti

consigliere regionale (articolo 5);

- diminuzione, da 15 mila a 5 mila, del numero di firme necessarie per l'iniziativa

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da Martedì 2 febbraio

legislativa popolare (articolo 6);

- modifica l'articolo 2 dello Statuto concernente la definizione e l'articolazione del

territorio regionale (articolo 1).

SEDUTE Lunedì 1 (ore 14 e pom. con eventuale prosecuzione notturna) Martedì 2 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna) (ore 9,30) interpellanze e interrogazioni Mercoledì 3 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna) (ore 15) interrogazioni a risposta immediata (question time) Giovedì 4 (a.m. e p.m. con eventuale prosecuzione notturna) Venerdì 5 (ore 9,30) interpellanze urgenti La Presidente si riserva di iscrivere all'ordine del giorno delle sedute della settimana l'esame di progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni

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CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA (settimana 1 - 5 febbraio 2016)

COMMISSIONE PROVVEDIMENTI

I – AFFARI COSTITUZIONALI

▫ parere all'Assemblea.

I - AFF. COST. E V - BILANCIO

▫ in referente: decreto legge proroga termini.

II - GIUSTIZIA ▫ in referente: pdl delega efficienza processo civile;

▫ indagine conoscitiva sui pdl difesa legittima.

II - GIUSTIZIA E XII - AFF. SOCIALI

▫ in referente: pdl cyberbullismo (approvato dal Senato).

III - ESTERI ▫ in referente: ratifiche int.li.

IV - DIFESA ▫ esame risoluzioni.

V - BILANCIO ▫ pareri alle Commissioni.

VI - FINANZE ▫ esame risoluzioni e schemi d.lgs;

▫ indagine conoscitiva rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela.

VI - FINANZE E XI - LAVORO

▫ audizioni sulle problematiche occupazionali relative alle banche sottoposte a procedura di risoluzione.

VII - ISTRUZIONE ▫ in referente: pdl istituzione Fondo pluralismo e innovazione dell'informazione e deleghe Governo sostegno pubblico all'editoria; pdl professioni educatore e pedagogista.

VIII - AMBIENTE ▫ in referente: pdl gestione pubblica delle acque.

IX - TRASPORTI ▫ in referente: pdl sviluppo trasporto ferroviario merci; pdl fornitura servizi rete internet tutela

concorrenza e libertà di accesso degli utenti; pdl responsabilità piloti dei porti.

X - ATTIVITA' PRODUTTIVE

▫ deliberazione indagine conoscitiva sulla manifattura digitale;

▫ in referente: pdl promozione commercio equo e solidale.

XI - LAVORO ▫ in referente: pdl trattamenti pensionistici di importo elevato; pdl cumulabilità trattamenti

pensionistici di reversibilità;

▫ indagine conoscitiva disparità in materia pensionistica tra uomini e donne.

XII - AFFARI SOCIALI

▫ in referente: pdl limitazione sprechi e uso consapevole risorse ambientali; pdl promozione

parto fisiologico; ddl testamento biologico.

XIII - AGRICOLTURA

▫ in referente: pdl competitività settore agricolo (approvato dal Senato); pdl competitività

produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico.

XVI - POLITICHE UE

▫ esame atti UE.

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CONSIGLIO DEI MINISTRI

28 gennaio 2016

STATO ATTUAZIONE PROGRAMMA GOVERNO NOMINA SOTTOSEGRETARI E MINISTRI DDL CONTRASTO POVERTA'

STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO

In apertura del Consiglio dei ministri, il Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma comunicando l’adozione di 10 provvedimenti attuativi e l’abrogazione, ad opera della Legge di Stabilità per il 2016, di 1 provvedimento riferibile allo stock dei precedenti Esecutivi.

NOMINA SOTTOSEGRETARI E VICEMINISTRI

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha annunciato al Consiglio il suo intendimento di nominare:

Tommaso NANNICINI a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;

Vincenzo AMENDOLA a Sottosegretario al Ministero degli affari esteri e della cooperazione

internazionale;

Federica CHIAVAROLI a Sottosegretario al Ministero della giustizia;

Gennaro MIGLIORE a Sottosegretario al Ministero della giustizia;

Antonio GENTILE a Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico;

Antimo CESARO a Sottosegretario al Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo;

Dorina BIANCHI a Sottosegretario al Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo;

Simona VICARI da Sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico a Sottosegretario al

Ministero dei trasporti e delle infrastrutture. Il Presidente del Consiglio dei ministri ha inoltre annunciato che assumeranno la carica di Viceministro:

Teresa BELLANOVA da Sottosegretario al Ministero del lavoro a Viceministro al Ministero dello

sviluppo economico.

Mario GIRO da Sottosegretario a Viceministro del Ministero degli affari esteri e della cooperazione;

Enrico ZANETTI da Sottosegretario a Viceministro del Ministero dell’economia e delle finanze.

CONTRASTO ALLA POVERTÀ Disegno di legge

Delega recante norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha approvato un disegno di legge delega recante norme relative al contrasto alla povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali. Nello specifico, questo provvedimento conferma l’attenzione del Governo a realizzare misure di contrasto alla povertà ed interventi di inclusione attiva, attenzione testimoniata, peraltro, dalla previsione nella legge di stabilità 2016 dell’istituzione del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e dalla previsione di un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale avente cadenza triennale. Il disegno di legge delega:

1. introduce una misura nazionale di contrasto alla povertà, individuata come livello essenziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, basata sul principio dell’inclusione attiva, che prevede la predisposizione per i beneficiari di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa sostenuto dalla offerta di servizi alla persona. Questa misura è volta a superare la logica di mera assistenza passiva, introducendo il principio della attivazione finalizzata alla inclusione sociale e lavorativa. L’intervento, contenuto nei limiti delle risorse disponibili nel Fondo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale di cui all’articolo 1, comma 386, della legge di Stabilità 2016, verrà gradualmente esteso sulla base delle risorse che al Fondo affluiranno in virtù degli interventi di razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali di cui al successivo punto 2;

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DDL TUTELA LAVORO AUTONOMO NON IMPRENDITORIALE

2. razionalizza le prestazioni di natura assistenziale e quelle di natura previdenziale sottoposte alla prova dei mezzi - escluse quelle legate alla disabilità del soggetto beneficiario -, introducendo il principio di “universalismo selettivo” nell’accesso secondo criteri di valutazione della condizione economica in base all’ISEE.

3. riordina la normativa in materia di interventi e servizi sociali, al fine di superare la frammentarietà delle misure e degli interventi secondo principi di equità ed efficacia nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni. In tale quadro sono previsti:

l’istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un organismo nazionale di coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali;

l’attribuzione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali delle competenze in materia di verifica e controllo del rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni;

la promozione di accordi territoriali tra servizi sociali e altri enti o organismi competenti per l’inserimento lavorativo, la salute, l’istruzione e la formazione;

nonché il rafforzamento del Sistema informativo dei servizi sociali e, in particolare, del Casellario dell’assistenza.

TUTELA DEL LAVORO AUTONOMO NON IMPRENDITORIALE Disegno di legge

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha approvato un disegno di legge recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Nello specifico il disegno di legge prevede misure di sostegno in favore del lavoro autonomo e misure per favorire l’articolazione flessibile della prestazione di lavoro subordinato in relazione al tempo e al luogo di svolgimento. Disposizioni in materia di lavoro autonomo La prima parte del provvedimento detta disposizioni in materia di lavoro autonomo con l’obiettivo di costruire per tali lavoratori, prestatori d’opera materiali e intellettuali non imprenditori, un sistema di diritti e di welfare moderno capace di sostenere il loro presente e di tutelare il loro futuro. Le principali misure riguardano:

1. la previsione di agevolazioni fiscali, consistenti nella deducibilità: o nella misura del 100%, delle spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle

competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità finalizzate all’inserimento o reinserimento del lavoratore autonomo nel mercato del lavoro;

o nella misura del 100% delle spese per la partecipazione a convegni, congressi e corsi di aggiornamento professionale, e in misura integrale delle spese per gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà, allo scopo di favorire la stipula di tali polizze, e favorendo, allo stesso tempo, lo sviluppo del mercato assicurativo e la diffusione di tali forme assicurative, con un conseguente abbattimento dei costi per il lavoratore autonomo.

2. la parificazione dei lavoratori autonomi ai piccoli imprenditori ai fini dell’accesso ai PON e ai POR a valere sui fondi strutturali europei;

3. il riconoscimento del diritto di percepire l’indennità di maternità spettante per i due mesi antecedenti la data del parto ed i tre mesi successivi, indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività lavorativa, l’estensione della durata e dell’arco temporale entro il quale tali lavoratori possano usufruire dei congedi parentali, prevedendo che l’indennità per congedo parentale possa essere corrisposta per un periodo massimo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino;

4. la previsione della sospensione, senza diritto al corrispettivo, del rapporto di lavoro dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente in caso di gravidanza, malattia e infortunio, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, e la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi per l’intera durata della malattia e dell’infortunio fino ad un massimo di 2 anni, in caso di malattia e infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni.

5. la previsione di una specifica misura di tutela contro la malattia in base alla quale, i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, sono equiparati alla degenza ospedaliera. Disposizioni in materia di lavoro agile

La seconda parte del provvedimento reca diposizioni in materia di lavoro agile, che consiste, non in una nuova tipologia contrattuale, ma in una modalità flessibile di svolgimento del rapporto di lavoro subordinato quanto ai luoghi e ai tempi di lavoro finalizzata a regolare forme innovative di organizzazione del lavoro, agevolando così la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

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DDL CINEMA, AUDIOVISIVI E SPETTACOLI DAL VIVO SUPERAMENTO DISSENSO SU PROGETTI NOMINE

Il lavoro agile consiste in una prestazione di lavoro subordinato che può essere eseguita in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. È previsto che:

il lavoratore che presta l’attività di lavoro subordinato in modalità agile ha diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda;

gli incentivi di carattere fiscale e contributivo eventualmente riconosciuti in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato, siano applicati anche quando l’attività lavorativa sia prestata in modalità di lavoro agile;

il datore di lavoro garantisce al lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.

CINEMA, AUDIOVISIVI E SPETTACOLI DAL VIVO Disegno di legge

Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, il disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica “Disciplina del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo”. Il provvedimento prevede forti innovazioni negli strumenti di sostegno pubblico all’industria del cinema e dell’audiovisivo e aumenta le risorse messe annualmente a disposizione dallo Stato. In particolare, viene creato il “Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo”, per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivo attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Con questo meccanismo le risorse disponibili aumentano di 150 milioni di euro e nasce un meccanismo virtuoso di autofinanziamento. Inoltre viene introdotto un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana che incentiva il reinvestimento in nuove produzioni. Si prevede anche un aiuto concreto per le promesse del nostro cinema, si potenziano i sei tax credit per la produzione e la distribuzione cinematografica e audiovisiva, si estende il fondo di garanzie per le piccole e medie imprese anche al settore audiovisivo, si vara un piano straordinario fino a 100 milioni di euro in tre anni per riattivare le sale cinematografiche chiuse e aprirne di nuove e viene agevolato il riconoscimento di interesse culturale per cinema, teatri e librerie storiche, viene istituito il Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo. Infine, il Governo è delegato a adottare i provvedimenti necessari a introdurre procedure più efficaci e trasparenti per la programmazione del cinema in TV e a realizzare il “Codice dello spettacolo” con la riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche e il riassetto di tutti gli ambiti dello spettacolo.

SUPERAMENTO DEL DISSENSO SU PROGETTI

Il Consiglio dei ministri ha deliberato, ai sensi dell’articolo 14 quater, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n.241, la prosecuzione dei seguenti progetti a patto che siano rispettate le condizioni e le prescrizioni degli enti che nel corso dei procedimenti avevano espresso valutazioni condizionate:

Progetto di ampliamento di un’attività produttiva di lavorazione e commercializzazione di lattoneria metallica da realizzarsi nel Comune di Acquaviva di Isernia;

Progetto concernente interventi di mitigazione del rischio legato alla dinamica fluviale in località Ferrofaone (SA);

Realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica sito nel Comune di Orta Nova (FG). Il Consiglio dei ministri inoltre, condividendo i pareri contrari espressi nella conferenza dei servizi ha deliberato che non sussistono le condizioni per la realizzazione di una centrale di cogenerazione elettrica alimentata a biomassa nel Comune di Putignano (BA)

NOMINE

Il Consiglio dei ministri:

su proposta del Presidente del Consiglio e a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, ha approvato la nomina a componenti della CONSOB di Giuseppe Maria BERRUTI e Carmine DI NOIA;

su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina di Mario PADULA a Presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP),

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LEGGI REGIONALI

al fine di acquisire il parere delle Commissioni parlamentari.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri ha esaminato tredici leggi delle Regioni e della Provincia Autonoma di Trento per le quali si è deliberata la non impugnativa.