A+FORUM_2016_05_RONCORONI SPINEDI
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La Smart Factory arma decisiva per competere?
Chi vince e chi perde nell’offerta di lavoro
EMILIO RONCORONI & MARCO SPINEDI
Associati A+network
Smart Factory - Agenda
• Contesto internazionale: alcune
riflessioni
• Italia: situazione di partenza e
possibili effetti
Smart Factory - Agenda
• Contesto internazionale: alcune
riflessioni
• Italia: situazione di partenza e
possibili effetti
Contesto internazionale – Temi introduttivi
•• Industria 4.0 primo caso di salto tecnologico: Industria 4.0 primo caso di salto tecnologico: prima
discusso, poi attuato (in precedenza prima si sono
introdotte le tecnologie, poi si è discusso sul loro impatto)
•• Nuove tecnologie e impatto sul PILNuove tecnologie e impatto sul PIL: rendimenti crescenti /
decrescenti, disoccupazione tecnologica, cresce la
polarizzazione tra high skill e low skill
Contesto internazionale – Temi introduttivi
•• Crescita del capitale immateriale: Crescita del capitale immateriale: formazione scolastica e professionale capacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e culturali
•• NecessitNecessitàà di dati intellegibili: di dati intellegibili: andamento del mercato del lavoro per funzioni e per compiti
•• Diffusione trasversale delle tecnologie: Diffusione trasversale delle tecnologie: per classe dimensionale o focalizzazione presso le medio-grandi imprese
Polarizzazione Polarizzazione
tra tra high high skillskill e e low low skillskill
Contesto internazionale – Mercato del lavoro
1. Germania il paese da osservare (USA dove stanno?)
2.2. Germania piGermania piùù verso industria 4.0 verso industria 4.0 mentre USA verso
digitalizzazione attività servizi (ricerca McKinsey)
3. In Germania (DIW) il 18% delle imprese industriali conosce 18% delle imprese industriali conosce il
significato di Industria 4.0, ma solo il 4% ha attuato o sta per ma solo il 4% ha attuato o sta per
attuare attuare programmi 4.0. Ancora nella fase di esplorazione,
difficile valutarne gli effetti
4. Tendenziale calo del costo del lavoro tra i costi diretti di calo del costo del lavoro tra i costi diretti di
produzione produzione (-8/12%)
5. Le produzioni sono sempre di più ad alta intensitad alta intensitàà di capitale di capitale
6. Relativamente facile stimare gli effetti sull’occupazione
«industriale», problematico estendere le stime su altri problematico estendere le stime su altri
settorisettori
Contesto internazionale – Mercato del lavoro in USA
Mercato del lavoro rischio
automazione:
• Basso: < 30%
• Medio: 30 – 70%
• Alto: > 70%
47% degli occupati a rischio
automazione (calcolato su
632 profili occupazionali)
(Frey, Osborne) 2013
Contesto internazionale
Indice di digitalizzazione settoriale
Metrica del grado di digitalizzazione di una posizione professionale (fonte MGI)
Digital capital deeping
Digitisation of work
Digital spend per worker
Digitised business processes
Digital interactions
Digital transactions
Digital asset stock
Digital spendig
LabourLabourUsageUsageAssetsAssets
Contesto internazionale
Indice di digitalizzazione settoriale
United
States
United
KingdomGermany France Netherland Italy Sweden
ICT
Professional services
Media
Finance and insurance
Wholesale trade
Advanced manufacturing
Real estate
Government
Retail trade
Basic goods
manufacturing
Health care
Construction
Relatively low
digitisation
Relatively high
digitisation
Fonte: MGI, 2015.
Contesto internazionale – Mercato del lavoro
Vincitori
• Data scientist
• Coordinatori di
robot
• IT e sviluppo
software
Sconfitti
• Qualità e controllo
• Manutenzione
• Conduttori di
impianti
Germania secondo BCG:
molto orientata ai processi produttivi
Contesto internazionale – Mercato del lavoro
Ottimisti / Integrati
• Soft skill
• Riduzione fatiche
• Ampliamento skill
• Multi-tasking
Pessimisti / Apocalittici
• Crescita disoccupazione
tecnologica
• Difficoltà nel finanziare servizi
di welfare
• Abbassamento dei salari medi
Ragionevole accordo che sul lungo periodo (25-30 anni) l’occupazione sarà molto diversa da quella attuale.Su periodi più brevi (5–7 anni) più ampi divari di valutazione. Importante attivare monitoraggi per seguire i cambiamenti occupazionali ed organizzativi.
Smart Factory - Agenda
• Contesto internazionale: alcune
riflessioni
• Italia: situazione di partenza e
possibili effetti
Italia - Contributo dei diversi fattori alla crescita della
produttività del lavoro 1995 - 2015
1995-
2015
2003-
2013
2003-
2009
2009-
20132014 2015
Agricoltura; silvicoltura e pesca 0,1 0,1 0,1 0,2 -0,2 -0,1
Attività estrattiva, manifatturiera, ed
altre attività industriali0,20,2 0,30,3 0,00,0 0,70,7 0,30,3 0,40,4
Costruzioni -0,1 -0,1 -0,3 0,1 -0,1 -0,1
Commercio all’ingrosso e al
dettaglio, trasporto e
magazzinaggio, servizi di alloggio e
ristorazione
0,1 0,1 -0,1 0,3 0,6 0,2
Servizi di informazione e
comunicazione0,2 0,1 0,2 0,0 0,1 -0,2
Attività finanziaria e assicurativa 0,1 0,2 0,2 0,2 -0,1 0,1
Attività immobiliari - - - - - -
Attività professionali, scientifiche e
tecniche; amministrative e servizi di
supporto
--0,30,3 --0,40,4 --0,50,5 --0,20,2 --0,30,3 --0,30,3
Amministrazione pubblica, difesa,
istruzione, salute e servizi sociali (a)0,0 0,0 0,0 -0,1 0,1 -0,1
Attività artistiche, di intrattenimento
e divertimento; riparazione di beni
per la casa e altri servizi
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2
Totale (a) 0,3 0,2 -0,3 1,1 0,4 -0,3
Fonte: Istat Rapporto produttività
Industria, contributo positivo
anche durante la crisi
Industria, Industria, contributo positivo
anche durante la crisi
Servizi ,costante basso
contributo
Servizi ,Servizi ,costante basso costante basso
contributocontributo
Possibile rischio occupazione
da nuove tecnologie in alcuni
settori dei servizi professionali
Possibile rischio occupazione Possibile rischio occupazione
da nuove tecnologie in alcuni da nuove tecnologie in alcuni
settori dei servizi professionalisettori dei servizi professionali
Italia – Mercato del lavoro e demografia
Pop/occupati Pop/Pop 20-64 Pop 20-64/0cc
1= 2*3 2 3
Italia 2,67 1,62 1,65
Germania 2,07 1,62 1,28
Francia 2,49 1,73 1,43
Fonte: Eurostat
Occupati 2016 (giugno): 22,7 22,7 milmil persone di cui:
••15,9 15,9 milmil nei servizi (70%)
••4,5 4,5 milmil nell’industria (19,8%)
••1,4 1,4 milmil nelle costruzioni
••0,8 0,8 milmil nell’agricoltura
Abitanti per occupato: 2,67, se aumenta il rapporto di quanto deve crescere la
produttività per occupato? Industria 4.0 può aiutare la crescita della produttività?
Italia – Mercato del lavoro e demografia
Nel 2015 in Italia popolazione con età tra
55-65 anni: 8.473.000
15-25 anni: 6.562.000
Nel corso del prossimo decennio si apre un gap
occupazionale per il solo effetto demografico
di circa 1,4 milioni di occupati (140.000
all’anno), assumendo un tasso di attività del
70%
Italia – Mercato del lavoro
chi vince e chi perde
Maschi – 738 mila
Femmine + 110 mila
Italiani - 1.295 mila
Stranieri + 669 mila
15-34 anni -1.954 mila (effetto NEET?)
35-49 anni -511 mila
Oltre 50 anni + 1.839 mila
Qualificati e tecnici -642 mila
Esecutivi commerciale e servizi +641 mila (vince chi vende?)
Operai e artigiani -1.032 mila
Personale non qualificato +428 mila
Agricoltura -11mila
Industria -421 mila
Costruzioni -484 mila (apocalisse!!!)
Servizi +291 mila
Alberghi e turismo +174 mila
Sanità e servizi sociali +163 mila
Servizi alla famiglia +370 mila
Commercio -258 mila
PA -140 mila
2008 - 2015
Italia e Smart FactoryDove l’Italia è ben posizionata Indice di vantaggio assoluto, uguale al rapporto tra la quota di risorse ottenute dall’Italia
rispetto all’Europa nella tecnologia j, sulla popolazione italiana rispetto alla popolazione
europea. (fonte A. Cifolilli Lavoce.info 14 ott 2016)
Italia e Smart Factory
Stampa 3D •Prezzi da 5.000€ a 1 milione €)
•Settori: aerospaziale, medicale (protesi), automobilistico
RobotItalia:
•108.000 installati (2015 vendite 6.700) di cui 65% manipolazione(fonte Ucimu)
Mondo:
•1,481 mil. di unità di cui 20% Giappone, Nord America 16%, Cina 13%,Corea del Sud e Germania 12%,……. Italia 5% (fonte IFR)
•Settori: 43% automobilistico, 21% elettronica
•Costo orario robot = costo orario dipendente con rischio sostituzione lavoro con macchina
Italia e Smart Factory
Italia ben posizionata su tecnologie di prodotto e processo meno su quelle
rivolte all’esterno.
Le imprese italiane sanno “produrre” ma sono in ritardo sul saper “vendere”
(fonte F. Schivardi Lavoce .info 30 settembre 2016)
Italia e Smart Factory
• Produttività, nodo imprescindibile per la ripresa
in tutti i comparti
• 4.0 soprattutto nell’industria, forte permeabilità
anche verso i servizi alle imprese
• Formazione del capitale umano fattore trainante
della sua diffusione
• Nel terziario non d’impresa (pubblica am., ecc.)
ancora molto cammino da fare
• Effetto occupazionale e/o effetto salariale: un
mix di difficile lettura