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La Smart Factory arma decisiva per competere? Chi vince e chi perde nell’offerta di lavoro EMILIO RONCORONI & MARCO SPINEDI Associati A+network

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La Smart Factory arma decisiva per competere?

Chi vince e chi perde nell’offerta di lavoro

EMILIO RONCORONI & MARCO SPINEDI

Associati A+network

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Smart Factory - Agenda

• Contesto internazionale: alcune

riflessioni

• Italia: situazione di partenza e

possibili effetti

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Smart Factory - Agenda

• Contesto internazionale: alcune

riflessioni

• Italia: situazione di partenza e

possibili effetti

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Contesto internazionale – Temi introduttivi

•• Industria 4.0 primo caso di salto tecnologico: Industria 4.0 primo caso di salto tecnologico: prima

discusso, poi attuato (in precedenza prima si sono

introdotte le tecnologie, poi si è discusso sul loro impatto)

•• Nuove tecnologie e impatto sul PILNuove tecnologie e impatto sul PIL: rendimenti crescenti /

decrescenti, disoccupazione tecnologica, cresce la

polarizzazione tra high skill e low skill

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Contesto internazionale – Temi introduttivi

•• Crescita del capitale immateriale: Crescita del capitale immateriale: formazione scolastica e professionale capacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e culturali

•• NecessitNecessitàà di dati intellegibili: di dati intellegibili: andamento del mercato del lavoro per funzioni e per compiti

•• Diffusione trasversale delle tecnologie: Diffusione trasversale delle tecnologie: per classe dimensionale o focalizzazione presso le medio-grandi imprese

Polarizzazione Polarizzazione

tra tra high high skillskill e e low low skillskill

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Contesto internazionale – Mercato del lavoro

1. Germania il paese da osservare (USA dove stanno?)

2.2. Germania piGermania piùù verso industria 4.0 verso industria 4.0 mentre USA verso

digitalizzazione attività servizi (ricerca McKinsey)

3. In Germania (DIW) il 18% delle imprese industriali conosce 18% delle imprese industriali conosce il

significato di Industria 4.0, ma solo il 4% ha attuato o sta per ma solo il 4% ha attuato o sta per

attuare attuare programmi 4.0. Ancora nella fase di esplorazione,

difficile valutarne gli effetti

4. Tendenziale calo del costo del lavoro tra i costi diretti di calo del costo del lavoro tra i costi diretti di

produzione produzione (-8/12%)

5. Le produzioni sono sempre di più ad alta intensitad alta intensitàà di capitale di capitale

6. Relativamente facile stimare gli effetti sull’occupazione

«industriale», problematico estendere le stime su altri problematico estendere le stime su altri

settorisettori

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Contesto internazionale – Mercato del lavoro in USA

Mercato del lavoro rischio

automazione:

• Basso: < 30%

• Medio: 30 – 70%

• Alto: > 70%

47% degli occupati a rischio

automazione (calcolato su

632 profili occupazionali)

(Frey, Osborne) 2013

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Contesto internazionale

Indice di digitalizzazione settoriale

Metrica del grado di digitalizzazione di una posizione professionale (fonte MGI)

Digital capital deeping

Digitisation of work

Digital spend per worker

Digitised business processes

Digital interactions

Digital transactions

Digital asset stock

Digital spendig

LabourLabourUsageUsageAssetsAssets

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Contesto internazionale

Indice di digitalizzazione settoriale

United

States

United

KingdomGermany France Netherland Italy Sweden

ICT

Professional services

Media

Finance and insurance

Wholesale trade

Advanced manufacturing

Real estate

Government

Retail trade

Basic goods

manufacturing

Health care

Construction

Relatively low

digitisation

Relatively high

digitisation

Fonte: MGI, 2015.

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Contesto internazionale – Mercato del lavoro

Vincitori

• Data scientist

• Coordinatori di

robot

• IT e sviluppo

software

Sconfitti

• Qualità e controllo

• Manutenzione

• Conduttori di

impianti

Germania secondo BCG:

molto orientata ai processi produttivi

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Contesto internazionale – Mercato del lavoro

Ottimisti / Integrati

• Soft skill

• Riduzione fatiche

• Ampliamento skill

• Multi-tasking

Pessimisti / Apocalittici

• Crescita disoccupazione

tecnologica

• Difficoltà nel finanziare servizi

di welfare

• Abbassamento dei salari medi

Ragionevole accordo che sul lungo periodo (25-30 anni) l’occupazione sarà molto diversa da quella attuale.Su periodi più brevi (5–7 anni) più ampi divari di valutazione. Importante attivare monitoraggi per seguire i cambiamenti occupazionali ed organizzativi.

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Smart Factory - Agenda

• Contesto internazionale: alcune

riflessioni

• Italia: situazione di partenza e

possibili effetti

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Italia - Contributo dei diversi fattori alla crescita della

produttività del lavoro 1995 - 2015

1995-

2015

2003-

2013

2003-

2009

2009-

20132014 2015

Agricoltura; silvicoltura e pesca 0,1 0,1 0,1 0,2 -0,2 -0,1

Attività estrattiva, manifatturiera, ed

altre attività industriali0,20,2 0,30,3 0,00,0 0,70,7 0,30,3 0,40,4

Costruzioni -0,1 -0,1 -0,3 0,1 -0,1 -0,1

Commercio all’ingrosso e al

dettaglio, trasporto e

magazzinaggio, servizi di alloggio e

ristorazione

0,1 0,1 -0,1 0,3 0,6 0,2

Servizi di informazione e

comunicazione0,2 0,1 0,2 0,0 0,1 -0,2

Attività finanziaria e assicurativa 0,1 0,2 0,2 0,2 -0,1 0,1

Attività immobiliari - - - - - -

Attività professionali, scientifiche e

tecniche; amministrative e servizi di

supporto

--0,30,3 --0,40,4 --0,50,5 --0,20,2 --0,30,3 --0,30,3

Amministrazione pubblica, difesa,

istruzione, salute e servizi sociali (a)0,0 0,0 0,0 -0,1 0,1 -0,1

Attività artistiche, di intrattenimento

e divertimento; riparazione di beni

per la casa e altri servizi

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,2

Totale (a) 0,3 0,2 -0,3 1,1 0,4 -0,3

Fonte: Istat Rapporto produttività

Industria, contributo positivo

anche durante la crisi

Industria, Industria, contributo positivo

anche durante la crisi

Servizi ,costante basso

contributo

Servizi ,Servizi ,costante basso costante basso

contributocontributo

Possibile rischio occupazione

da nuove tecnologie in alcuni

settori dei servizi professionali

Possibile rischio occupazione Possibile rischio occupazione

da nuove tecnologie in alcuni da nuove tecnologie in alcuni

settori dei servizi professionalisettori dei servizi professionali

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Italia – Mercato del lavoro e demografia

Pop/occupati Pop/Pop 20-64 Pop 20-64/0cc

1= 2*3 2 3

Italia 2,67 1,62 1,65

Germania 2,07 1,62 1,28

Francia 2,49 1,73 1,43

Fonte: Eurostat

Occupati 2016 (giugno): 22,7 22,7 milmil persone di cui:

••15,9 15,9 milmil nei servizi (70%)

••4,5 4,5 milmil nell’industria (19,8%)

••1,4 1,4 milmil nelle costruzioni

••0,8 0,8 milmil nell’agricoltura

Abitanti per occupato: 2,67, se aumenta il rapporto di quanto deve crescere la

produttività per occupato? Industria 4.0 può aiutare la crescita della produttività?

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Italia – Mercato del lavoro e demografia

Nel 2015 in Italia popolazione con età tra

55-65 anni: 8.473.000

15-25 anni: 6.562.000

Nel corso del prossimo decennio si apre un gap

occupazionale per il solo effetto demografico

di circa 1,4 milioni di occupati (140.000

all’anno), assumendo un tasso di attività del

70%

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Italia – Mercato del lavoro

chi vince e chi perde

Maschi – 738 mila

Femmine + 110 mila

Italiani - 1.295 mila

Stranieri + 669 mila

15-34 anni -1.954 mila (effetto NEET?)

35-49 anni -511 mila

Oltre 50 anni + 1.839 mila

Qualificati e tecnici -642 mila

Esecutivi commerciale e servizi +641 mila (vince chi vende?)

Operai e artigiani -1.032 mila

Personale non qualificato +428 mila

Agricoltura -11mila

Industria -421 mila

Costruzioni -484 mila (apocalisse!!!)

Servizi +291 mila

Alberghi e turismo +174 mila

Sanità e servizi sociali +163 mila

Servizi alla famiglia +370 mila

Commercio -258 mila

PA -140 mila

2008 - 2015

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Italia e Smart FactoryDove l’Italia è ben posizionata Indice di vantaggio assoluto, uguale al rapporto tra la quota di risorse ottenute dall’Italia

rispetto all’Europa nella tecnologia j, sulla popolazione italiana rispetto alla popolazione

europea. (fonte A. Cifolilli Lavoce.info 14 ott 2016)

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Italia e Smart Factory

Stampa 3D •Prezzi da 5.000€ a 1 milione €)

•Settori: aerospaziale, medicale (protesi), automobilistico

RobotItalia:

•108.000 installati (2015 vendite 6.700) di cui 65% manipolazione(fonte Ucimu)

Mondo:

•1,481 mil. di unità di cui 20% Giappone, Nord America 16%, Cina 13%,Corea del Sud e Germania 12%,……. Italia 5% (fonte IFR)

•Settori: 43% automobilistico, 21% elettronica

•Costo orario robot = costo orario dipendente con rischio sostituzione lavoro con macchina

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Italia e Smart Factory

Italia ben posizionata su tecnologie di prodotto e processo meno su quelle

rivolte all’esterno.

Le imprese italiane sanno “produrre” ma sono in ritardo sul saper “vendere”

(fonte F. Schivardi Lavoce .info 30 settembre 2016)

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Italia e Smart Factory

• Produttività, nodo imprescindibile per la ripresa

in tutti i comparti

• 4.0 soprattutto nell’industria, forte permeabilità

anche verso i servizi alle imprese

• Formazione del capitale umano fattore trainante

della sua diffusione

• Nel terziario non d’impresa (pubblica am., ecc.)

ancora molto cammino da fare

• Effetto occupazionale e/o effetto salariale: un

mix di difficile lettura