Adorno e la Filosofia della musica · PDF fileDialettica dell'illuminismo Il linguaggio...
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La FILOSOFIA DELLA MUSICA MODERNA (1949) "parla al filosofo in termini musicali e al
musicista in termini filosofici" (Luigi Rognoni). Adorno la ritiene una "digressione" alla
Dialettica dell'illuminismoIl linguaggio musicale è SPECCHIO DELLA CRISI
della nostra civiltà.
L'ARTE ha perso ogni autonomia e non è più
espressione di una VERITÀ che si rivela nello
svolgersi del processo storico.
La graduale razionalizzazione di ogni
aspetto della vita - processo che Adorno
denomina AUFKLÄRUNG - ha consegnato la cultura
all'industria.
All'artista che rompe gli schemi
preconfezionati della società di massa
(SCHÖNBERG) non resta altro che l'isolamento.
L'artista che accetta gli schemi preconfezionati
(STRAWINSKY) si fa interprete
dell'ALIENAZIONE e su di lui ricade il sospetto di
doppiezza.
La musica radicale non è fatta "per piacere". Esclude il consumo
edonistico e la comunicazione in senso
tradizionale.
L'idioma dell'artista è parecchio diverso da
quello che la comunità si attenderebbe.
Chi usufruisce di quest'arte dovrebbe riconoscere: 1) che
non è omologata ; 2) che è una denuncia della società dei
consumi.Ma se un artista accettasse di
essere compreso è in trappola: solo un artista radicale e
incompreso è AUTENTICO.
L'artista accolto dalla società svolge un ruolo marginale.
Resta una CONTRADDIZIONE insanabile tra Arte svincolata e
Società vincolata: un artista gradito è solo un conformista;
se la società accoglie un artista radicale, invece, l'arte è destinata a scomparire.
In una SOCIETÀ PACIFICATA, quella in cui l'artista radicale è
inteso da tutti i membri, l'arte non sarebbe possibile.
La musica moderna della Seconda Scuola di Vienna (SCHÖNBERG, BERG e WEBERN) è
carica di ANGOSCIA e non si riduce a mero
gioco.
L'arte autentica secondo Adorno deve sempre avere un effetto di CHOC sul pubblico
poichè è essa stessa angosciosa nel suo intimo.
Gli "ingredienti"dell'autenticità dell'arte: recupero dell'espressione; obbligo di
non incorrere in ripetizioni; creazione di nuovi caratteri; tecnica asservita a scopi compositivi; recupero della soggettività e della individualità; recupero della tensione a scapito
dell'equilibrio; esperienza dell'angoscia e dell'orrore; opposizione reale alla
società; evitare il prodotto industriale.
Strawinsky denuncia come impotente l'arte
dela Seconda Scuola di Vienna perché non avrebbe la forza di
irretire l'ascoltatore.
Perciò Strawinsky sottopone un materiale musicale logoro,
formatosi durante i secoli XVIII E XIX, a un processo di RIDUZIONE FENOMENOLOGICA: lo spoglia di ogni significato e raggiunge una
materia originaria in grado di stimolare solo movimenti corporei.
La sua armonia, sottraendosi ai processi di gravitazione tradizionale, resterebbe
sempre sospesa.L'ossessione ripetitiva e la perfezione
tipica dell'acrobata costituiscono la firma di Strawinsky, vuoto acrobata che intende la musica come un gioco distaccato privo di espressione.
Tipici del suo stile sono: il montaggio con frammenti; lo spostamento di accenti nella
ripetizione; gli accordi di molti suoni in funzione coloristica; la politonalità che ha come modello "il risonare contemporaneo di musiche spazialmente separate sulla piazza della fiera"; i pedali armonici; l'assoluto disinteresse per il contrappunto (centrale
nella scuola viennese); il predominio del GUSTO, mentre, da Beethoven in poi, la musica tedesca
sarebbe caratterizzata dall'assenza di gusto.
Quanto alla questione del gusto, si tratta in realtà, di due estetiche
opposte. L'estetica kantiana separa gusto (che giudica) e genio
(che crea) e, in caso di opposizione, ritiene che il genio
debba essere sacrificato. L'estetica goethiana/fichtiana
dichiara, invece, che ciò che più conta nell'arte non sia la fruizione
ma la creazione del genio.Adorno giudica surretiziamente
l'una sulla base dell'altra.
Qualche anno più tardi (in DISSONANZE, 1959), Adorno si accorge che l'AVANGUARDIA è
invecchiata perché tutti i musicisti utilizzano lo stesso limguaggio (la dodecafonia). L'incomprensibilità
come garanzia di validità di un'opera non basta più. Si è creata una
uniformità culturale e una produzione in serie: il feticismo della tecnica dei
postweberniani.
P. Alessandro Polito, 2017
L'inaccettabilità del messaggio NON puó più essere il criterio dell'arte
sperimentale.Secondo Umberto Eco (in POSTILLE
A IL NOME DELLA ROSA, 1983), Avanguardia e Postmoderno, oltre che categorie storiche, potrebbero
essere usate come CATEGORIE META-STORICHE. Strawinsky si allontana dal principio della
variazione e sostituisce il progresso con la ripetizione. L'iperattività risultante sarebbe vicina allo schema delle condizioni catatoniche. La sua
musica, cancellando la continuità temporale, appare modellata sui cerimoniali ossessivi degli schizofrenici. Solo la sua estetica del DISTACCO,
gli consente di dominare la materia sonora.
La metafora di ADORNO: l'arte autentica è un MANOSCRITTO
CHIUSO IN BOTTIGLIA e lanciato nel mare aperto. In
futuro, verrà decifrata.
SCHÖNBERG e la DODECAFONIA (la tecnica di composizione con SERIE di
12 note) rappresentano il PROGRESSO della musica.
STRAWINSKY, che recupera la TONALITÀ, è il volto della
RESTAURAZIONE.
ASCOLTI CONSIGLIATISCHÖNBERG: Pierrot lunaire, Moses und Aron, Ode a Napoleone Bonaparte, Un sopravvissuto di Varsavia
BERG: Wozzeck, LuluWEBERN: Variazioni op. 27, Sinfonia op. 21
STRAWINSKY: La sagra della primavera, Petruska, Pulcinella, Persephone, Agon, The rake's progress, Sonata
per pianoforte, Piano rag music
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