Acquedotto Schievenin tra i comuni di Pederobba (TV) e Alano di Piave (BL): 2000 m in un unico tiro,...
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Progetto per il completo recupero funzionale di una adduttrice principale
Acquedotto Schievenin tra i Comuni di
Pederobba (TV) e Alano di Piave (BL):
“2.000 METRI IN UN UNICO TIRO”
Ing. Paolo Pizzaia
Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio - Alto Trevigiano Servizi srl
Alto Trevigiano Servizi s.r.l. gestisce il Servizio Idrico Integrato di 53 Comuni di cui:
- 50 in Provincia di Treviso- 2 in provincia di Belluno- 1 in provincia di Vicenza
Territorio gestito: 1.375 km2
Popolazione servita: 500.000 ab.
Utenze acquedotto: 201.000 Utenze fognatura: 125.500 Utenze depurazione: 100.000
Rete acquedottistica: 4.845 kmRete fognaria*: 1.452 km * di cui 1.015 km di fognatura nera, 365 km di fognatura mista e 63 km di fognatura Tipo B.
Impianti gestiti acquedotto: 507 (pozzi, serbatoi, sorgenti…)
Impianti gestiti fognatura e depurazione:226 (sollevamenti, impianti di depurazione…)
IL TERRITORIO GESTITO DA ALTO TREVIGIANO SERVIZIREGIONE VENETO
ALTO TREVIGIANO SERVIZI
COMUNE DI TREVISO
COMUNE DI MONTEBELLUNA
CONSORZIO SCHIEVENIN - 1932Comprensorio Consorzio
Comuni serviti (1932) 18
Superficie 58’127 ettari
Popolazione (1932) 124’116 ab
LavoriInizio lavori 3 febbraio 1930
Fine lavori 27 luglio 1932
Media uomini giorno 700-1200
Inaugurato 23 ottobre 1932
Opere realizzateEstensioni condotte:
Primarie DN≥100mm 102 km
Secondarie DN<100mm 275 km
Fontane pubbliche servite 790
Portata derivata 90.75 l/s
Dotazione procapite 80 l/die
SorgenteTegorzo
Salet
S.Sebastiano
FACCIATA
PIANTA
OPERA DI PRESA SORGENTE TEGORZO
Il primo tratto del percorso che parte dalla Sorgente Tegorzo, in Comune diQuero Vas (BL), fino al ripartitore S.Sebastiano, in Comune di Pederobba (TV), siestende per una lunghezza di circa 9760 m.
Sorg.Tegorzo407 mslm S.Sebastiano
362 mslm
Salet 167 mslm9760 m
La condotta in ghisa grigia (DN350), data lacomplessa orografia del territorio, fu posata,con tecniche in uso a quei tempi, in zoneimpervie oggi difficilmente accessibili.
Negli ultimi anni hanno iniziato ad emergere problemi che hanno messo in seriacrisi il servizio idrico ed evidenziato fragilità e pericolosità della condotta stessa;
Nella fattispecie si tratta di una condotta in ghisa grigia la quale ha subito undegrado strutturale per cui in vari punti la stessa risulta “grafitizzata”, cioè privadella componente ferrosa, e quindi molto fragile;
Le rotture infatti si manifestano con fessurazioni longitudinali della stessa cheinteressano completamente l’intera verga di tubazione (circa 5 metri) come avolte anche più verghe;
La condotta al tempo non era stata posata su una base di sabbia (od almeno se altempo vi era stata posta ora non risulta presente) quindi si riscontra che lacondotta è posata direttamente su base rocciosa come pure è ricoperta da detritirocciosi di pezzatura medio grande direttamente a contatto con la stessa(verosimilmente è stato realizzato il rinterro con lo stesso materiale di scavo);
Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rottureverificatesi hanno evidenziato anche l’elevata pericolosità degliinterventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; comein alcune zone in cui è stata posata la condotta, ad esempio lungoil sedime della strada regionale SR348 “di Feltrina” o lungo ilpendio del versante del Monfenera (tratto di risalita coninclinazione anche di 45°), in caso di rottura si verifica unafuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20 bar
È da rilevare altresì la problematica della stabilità degliinterventi eseguiti lungo i tratti di pendenza per riparazioni,rimozioni e sostituzioni di parte di condotta, non conoscendotipologia e stato di conservazione di eventuali blocchi diancoraggio; permettere l’impiego di mezzi speciali;
Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto èemerso inoltre che esistono anche tratti nonraggiungibili con mezzi operativi ordinari, in quanto sitiin gallerie sigillate e/o sotto le linee di alta tensionelungo i versanti della montagna; per tale motivo, nonpotendo nemmeno intervenire con l’uso di mezzi aereiper trasporto dei materiali, risulterebbe necessariorealizzare preliminarmente apposite strade di accessoper permettere l’impiego di mezzi speciali;
È quindi emersa la necessità di ridare piena funzionalità a questo tratto strategico per lafornitura d’acqua al territorio collinare pedemontano.
Il tratto oggetto dell’intervento parte dal Ripartitore S. Sebastiano (362 msmm) percorre lacosta del monte Monfenera fino a raggiungere la strada Provinciale n°348 che vieneattraversata in senso diagonale, la condotta prosegue per poi immettersi in un percorsorettilineo che costeggia il canale di bonifica Brentella fino alla stazione di rilancio Salet (162msmm) per una lunghezza totale di circa 1.960 metri.
L’accessibilità alla condotta è limitata al Ripartitore di San Sebastiano e ad altre tre camerettecontenenti accessori, valvole e sfiati che si trovano sul percorso
Gli Uffici Tecnici di ATS, dopo accurate ricerche di mercato, hanno individuato nella tecnologiano-dig, cioè senza scavi, denominata Hose Lining quella idonea ad ottenere un risultato direcupero funzionale dell’acquedotto.
Questa tecnologia si basa sulla produzione in stabilimento del tubo di ripristino che vieneconfezionato della lunghezza necessaria, anche migliaia di metri e arrotolato su bobine poitrasportate in cantiere per l’inserimento ne tubo ospite a semplice traino per poi esseregonfiato e collegato ad appositi elementi terminali del PN idoneo che a loro volta possonoessere ricollegati all’esistente con normali flange UNI del PN idoneo, in questo caso PN 25
Il progetto, sviluppato internamente ad ATS, si è basato sulla ricerca ed individuazione delmiglior prodotto esistente sul mercato che unisse la tenuta costante alla pressione diesercizio di 20 bar, con la maggiore velocità di installazione e rimessa in esercizio dellacondotta.
Il prodotto scelto è il tubolare brevettato (brevetto n° DE 199 41 669 C 2 del 25-10-2001)Primus Line della Rädlinger GmbH che consentirà di eseguire un unico inserimento per tuttala lunghezza necessaria, circa 1.960 metri in unica soluzione.
Questo prodotto della famiglia Hose Lining, viene introdotto nella tubazione da ripristinare informa ripiegata ad «U» e trascinato, con un argano di capacità adeguata fino al punto finaleattraversando anche curve fino a 45° di ampiezza
Il punto di inserimento sarà realizzato nel Ripartitore S.Sebastiano posizionando la bobina con il tubolare della lunghezza progettata, in posizione tale da consentire un tiro
unico mediante l’argano con 2.000 metri di cavo, posizionato presso l’impianto Salet
Staz. Rilancio Salet
Ripartitore S.Sebastiano
S.Sebastiano362 mslm
Salet 167 mslm
RIPARTITORE S.SEBASTIANO
PUNTO INSERIMENTO
Prima dell’esecuzione dell’infilaggio verranno rimossi gli accessori, sfiatie valvole, che si trovano sul percorso.
Successivamente si dovrà eseguire una videoispezione del tratto perverificare che non vi siano ostacoli imprevisti all’interno del condottoper questo, dovendo utilizzare telecamere che hanno un massimo di500 metri di percorribilità via cavo, verranno eseguiti due scavi didimensioni limitate, circa 1 metro di lunghezza per uno di larghezza,in due punti posti strategicamente a distanza tale da consentir allatelecamera di percorrere il tubo in tutto il suo sviluppo.
VALVOLA REGOLAZIONE AUTOMATICA
SCARICO
Percorso Telecamera
Una volta eseguita l’ispezione, con particolari tecniche di uso del vuoto e della spinta diaria, viene fatto passare un primo cavetto di traino del cavo principale dell’argano cheverrà portato dal punto finale a quello iniziale dove verrà collegato al tubolare di ripristino.
Una volta eseguiti gli ultimi controlli di routine, il tubolare viene trainato all’interno delvecchio tubo con una velocità di 100 metri all’ora
Le problematiche affrontate per la riparazione delle ultime rottureverificatesi hanno evidenziato, oltre l’aumento della fragilità dellacondotta (5 rotture nel mese di ottobre), l’elevata pericolosità degliinterventi, anche per quanto concerne la pubblica sicurezza; in alcunezone in cui è stata posata la condotta, ad esempio lungo il sedime dellastrada regionale SR348 “di Feltrina” o lungo il pendio del versante delMonfenera (tratto di risalita con inclinazione anche di 45°), in caso dirottura si verifica una fuoriuscita di circa 200 l/s ad una pressione di 20bar; in questi casi i tempi di intervento (comunque non meno di un’orada una segnalazione della problematica) possono comportare notevolidanni e rischi per la pubblica sicurezza;
Le riparazioni recentemente effettuate con i metodi tradizionali inquesto tratto di condotta hanno comportato un oneri finanziari, aseconda dei tratti, tra 2.000€/m (lungo la SR348) e 5.000 €/m (lungo ilpendio);
È da rilevare altresì la problematica della stabilità degli interventieseguiti, come dell’intera condotta, lungo i tratti di forte pendenza incui, rimozioni e sostituzioni di parte di condotta, fanno sorgere, nonconoscendo la tipologia e lo stato di conservazione di eventuali blocchidi ancoraggio realizzati al tempo, molte incertezze sul grado disicurezza;
Dall’analisi del tracciato della condotta in oggetto è emerso inoltre cheesistono anche tratti oggi non raggiungibili con mezzi operativiordinari, come ad esempio tratti in gallerie sigillate e/o sottoelettrodotti lungo i versanti della montagna; per tale motivo, nonpotendo intervenire con l’uso di mezzi aerei per trasporto deimateriali, risulterebbe necessario realizzare preliminarmente appositestrade di accesso per permettere l’impiego di mezzi speciali;
Data l’impossibilità di disporre di tracciati alternativi per realizzare unanuova linea adduttrice che possa sostituire la storica, visti i tempi tecnicied i costi necessari (progettazione, finanziamenti, autorizzazioni,espropri ecc.…), si è valutata l’opportunità di eseguire un risanamentodella linea mediante tecnica di relining, ovvero mediante inserimentonel tubo ospite (Slip Lining) di un tubolare flessibile armato di bassospessore e alta resistenza, gli interventi con tale tecnologiapermetteranno di realizzare il risanamento della condotta in pochesettimane, col minimo impatto e con notevole risparmio di tempo esenza la necessità di particolari misure di sicurezza, di rilascio diautorizzazioni e di ricorrere ad espropri;
GRAZIE
Ing. Paolo Pizzaia
Responsabile Risorse Idriche, Energia e Territorio
ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L.
Via Schiavonesca Priula, 86 - 31044 Montebelluna (TV)
tel: 0423.292919 - cell. 348.1306839
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