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ACQ., VEN., RILEVAZIONI FATT. DI ACQ./VEN., NOTE CR. RICEVUTE ED EMESSE, REGOLAMENTO DEBITI E CREDITI, IVA, IVA INDETRAIBILE, LIQUIDAZIONE IVA - Rilevazione fatt. di acq. merci con addebito spese di trasporto e accredito abbuono per ritardo consegna: merci c/acquisti 90 spese di trasporto 15 abbuoni attivi 5 iva a credito 21 debiti v/fornitori 121 - Alcune merci difettose vengono restituite, emissione fattura resi con addebito spese di trasporto: spese di trasporto 5 resi su acquisti 15 debiti v/fornitori 24,2 iva a debito 4,2 - Rilevazione ricezione nota di credito per ulteriori abbuoni ricevuti a titolo di premio: abbuoni attivi 3,95 debiti v/fornitori 5 iva a debito 1,05 - Rilevazione pagamento fornitore mediante banca, cassa ed effetti passivi: debiti v/fornitori 91,8 banca c/c 40 cassa contante 1,8 effetti passivi 50 - Rilevazione fattura di vendita di un servizio di consulenza: ricavi per servizi 100 crediti v/clienti 121 iva a debito 21 - La fatt. di vendita viene riscossa in tre parti: contanti, bonifico e cambiali attive: banca c/c 60 cassa contante 21 effetti attivi 40 crediti v/clienti 121 - Si anticipano per un cliente alcune spese postali per una pratica: clienti c/spese anticipate 7 banca c/c 7 - Si emette fattura di vendita merci con storno spese anticipate: merci c/vendite 43 crediti v/clienti 60,5 iva a debito 10,5 clienti c/spese anticipate 7 - Si incassa la fattura di vendita merci mezzo bonifico bancario per metà e con cambiali l’altra metà:

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ACQ., VEN., RILEVAZIONI FATT. DI ACQ./VEN., NOTE CR. RICEVUTE ED EMESSE, REGOLAMENTO DEBITI E CREDITI, IVA, IVA INDETRAIBILE, LIQUIDAZIONE IVA- Rilevazione fatt. di acq. merci con addebito spese di trasporto e accredito abbuono per ritardo consegna:

merci c/acquisti 90spese di trasporto 15

abbuoni attivi 5

iva a credito 21 debiti v/fornitori 121

- Alcune merci difettose vengono restituite, emissione fattura resi con addebito spese di trasporto:

spese di trasporto 5resi su acquisti 15

debiti v/fornitori 24,2 iva a debito 4,2

- Rilevazione ricezione nota di credito per ulteriori abbuoni ricevuti a titolo di premio:abbuoni attivi 3,95

debiti v/fornitori 5 iva a debito 1,05

- Rilevazione pagamento fornitore mediante banca, cassa ed effetti passivi:

debiti v/fornitori 91,8 banca c/c 40cassa contante 1,8 effetti passivi 50

- Rilevazione fattura di vendita di un servizio di consulenza:ricavi per servizi 100

crediti v/clienti 121 iva a debito 21

- La fatt. di vendita viene riscossa in tre parti: contanti, bonifico e cambiali attive:

banca c/c 60cassa contante 21effetti attivi 40

crediti v/clienti 121

- Si anticipano per un cliente alcune spese postali per una pratica:

clienti c/spese anticipate 7 banca c/c 7

- Si emette fattura di vendita merci con storno spese anticipate:merci c/vendite 43

crediti v/clienti 60,5 iva a debito 10,5clienti c/spese anticipate 7

- Si incassa la fattura di vendita merci mezzo bonifico bancario per metà e con cambiali l’altra metà:

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banca c/c 30,25effetti attivi 30,25

crediti v/clienti 60,5

- Il cliente restituisce merce difettosa per 2 e richiede abbuoni per 1 che vengono accordati, emissione nota credito e sua liquidazione in contanti:

abbuoni passivi 1resi su vendite 2

iva a credito 0,63 crediti v/clienti 3,63

crediti v/clienti 3,63 cassa contante 3,63

- Si rileva fattura spese telefoniche la cui iva è detraibile solo per il 50%spese telefoniche 10

iva a credito 2 debiti v/fornitori 12

iva indetraibile 1

iva a credito 1

- Liquidazione iva, attraverso il calcolo del pro-rata la somma di iva indetr. è pari a 13:iva indetraibile 13

erario c/iva 9,63 iva a credito 22,63

iva a debito 36,75 erario c/iva 36,75

erario c/iva 27,12 banca c/c 27,12

- Effetti attivi per 40 scadono, per metà vengono incassati in banca, per metà rinnovati con computo di interessi pari a 5:

banca c/c 40 effetti passivi 40

interessi attivi 5

effetti passivi 45 effetti passivi 40

- Effetti passivi emessi per 50 sono in scadenza, una metà viene pagata mentre l’altra metà viene rinnovata con computo di interessi passivi per 5:

effetti passivi 25 banca c/c 25

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interessi passivi 5

effetti passivi 25 effetti passivi 30

- Si acquistano materie prime per 100 oltre iva, viene corrisposto un anticipo di 18 oltre iva e successivamente il saldo.

fornitori c/anticipi 18iva a credito 2

debiti v/fornitori 20

merci c/acquisti 100

iva a credito 18 debiti v/fornitori 100fornitori c/anticipi 18

- Si riceve da un cliente un anticipo di 10 oltre iva su un totale di 100 oltre iva, successivamente di emette fattura a saldo che viene pagata con effetti att. per 100 e Riba 8.

banca c/c 12 cliente c/anticipo 10iva a debito 2

ricavi su vendite 100

crediti v/clienti 108clienti c/anticipi 10

iva a debito 18

effetti attivi 108 crediti v/clienti 108

- Effetti attivi per 100 di portano allo sconto in banca con interessi passivi per 5.interessi passivi 5

banca c/c 95 effetti attivi 100

- Alla scadenza gli effetti portati allo sconto risultano protestati ed insoluti.

Effetti insoluti e/o protestati 100 banca c/c 100

- Il cliente fallisce e pagherà parzialmente per 20 le cambiali passive.Perdite su crediti 80

Banca c/c 20 Effetti insoluti e/o protestati 100

- Per il saldo di 8 si procede con la Ri.Ba. bancaria, la banca prende 1 di commissione.Commissioni bancarie 1

Banca c/c 7 Crediti v/clienti 8

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OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO A BREVE TERMINE

- Apertura di credito in c/c - Affidamento.La società Alfa ha un fido e rileva interessi passivi di competenza per 300 oltre oneri bancari per 50.

Interessi passivi 300Oneri bancari 50

Banca c/c 350

- Anticipazioni bancarie.L’istituto di credito concede alla società Alfa un’anticipazione di 300 comprensiva di interessi passivi pari a 60 con scadenza 30/3.

Interessi passivi 60

Banca c/c 240 Debiti v/istituti bancari c/anticipazioni 300

Alla scadenza del 30/3

Debiti v/istituti bancari c/anticipazioni 300 Banca c/c 300

- Sconto di cambiali attive:Formula Pro Solvendo: se alla scadenza il credito non viene onorato la banca si rifà sull’impresa. La soc. Alfa porta allo sconto in banca cambiali per 100, la banca computa 20 di interessi passivi. In primis si procede con la riclassificazione degli effetti.

Effetti attivi allo sconto 100 Effetti attivi 100

Interessi passivi 20

Banca c/c 80 Effetti attivi allo sconto 100

Nel caso in cui il credito non venisse onorato:Effetti insoluti o protestati 100

Banca c/c 100

Formula Pro Soluto: se alla scadenza il credito non viene onorato la banca non si rifà sull’impresa accollandosi la perdita.

Interessi passivi 20

Banca c/c 80 Effetti attivi 100

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OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO A MEDIO/LUNGO TERMINE

Mutui Passivi - forma di finanziamento a titolo oneroso e durata pluriennale, fasi: contrazione mutuo / corresponsione interessi / rimborso somma

La società Alfa contrae un mutuo di 100000 accollandosi subito oneri bancari per spese di istruttoria pari a 70 e corrispondendo interessi passivi 1500 il 30/6 annuali anticipati.

Oneri bancari 70

Banca c/c 99930 Mutui passivi 100000

Interessi passivi 1500

Banca c/c 1500

Il 31/12 rilevo il risconto.Risconto attivo 750 Interessi passivi 750

Il 1/1 dell’esercizio successivo storno il risconto a costo di competenza.Interessi passivi 750 Risconto attivo 750

La società Alfa contrae un mutuo di 100 accollandosi subito oneri bancari per spese di istruttoria pari a 5 e corrispondendo interessi passivi 10 il 30/6 posticipati il succ. es.

Oneri bancari 5

Banca c/c 95 Mutui passivi 100

Il 31/12 rilevo il rateo passivo.Interessi passivi 5

Rateo passivo 5

Il 30/6 dell’esercizio successivo storno il rateo al pagamento di 10.Interessi passivi 5

Rateo passivo 5 Banca c/c 10

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COSTI PER SERVIZI PROFESSIONALI SOGGETTI A RIT. ACC.

Fattura per servizi:- servizi! ! 5000- cap. 2%! ! 100Sub - Totale! ! 5100- iva 20%! ! 1020Totale Fattura! 6120- Rit. Acc.! ! 1000Netto a Pagare! 5120

- Rilevazione fattura di acquisto servizi:Costi per servizi 5100

Iva a credito 1020 Debiti v/fornitori 6120

- Pagamento della fattura con bonifico bancario, storno rit. acc.

Debiti v/fornitori 6120 Banca c/c 5120Erario c/ritenute d’acconto 1000

- Il 15 del mese successivo provvedo al pagamento della Rit. Acc. tramite F24

Erario c/ritenute d’acconto 1000 Banca c/c 1000

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SALARI E STIPENDI, COSTO DEL PERSONALE, RILEVAZIONIIl costo del lavoro per l’impresa è composto da :retribuzione diretta e indiretta/contributi sociali INPS ed assicurativi INAIL/TFRL. Eventuali ass. fam. vengono solitamente anticipati dall’impresa x conto dell’Inps.1 - Rilevazione salari e stipendi.

Salari e Stipendi 30000

Dipendenti c/retribuzioni 30000

2 - Rilevo il debito v/dipendenti per Ass. Fam. e contestualmente il credito v/Inps.

Inps c/competenze 500 Dipendenti c/retribuzioni 500

3 - Applicazione ritenute previdenziali.

Dipendenti c/retribuzioni 2740 Inps c/competenze 2740

4 - Applicazione ritenute sindacali.

Dipendenti c/retribuzioni 500 Sindacato c/ritenute 500

5 - Applicazione ritenute fiscali.

Dipendenti c/retribuzioni 4500 Erario c/ritenute effettuate 4500

6 - Rilevazione oneri sociali INPS.

Oneri sociali 5480

Inps c/competenze 5480

7 - Rilevazione oneri assicurativi INAIL.

Oneri assicurativi 3200

Inail c/competenze 3200

8 - Pagamento salari e stipendi netti, versamenti saldi Inps, Inail, Sindacati, vers. Rit. Fiscale

Dipendenti c/retribuzioni 22760 Banca c/c 22760

Inps c/competenze 7720Inail c/competenze 3200

Banca c/c 10920

Erario c/ritenute effettuate 4500 Banca c/c 4500

Sindacato c/ritenute 500 Banca c/c 500

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SCRITTURE DI INTEGRAZIONE E RATIFICA: FATT. DA EMETTERE/RICEVERE, FONDI SVALUTAZIONE CREDITI, TFRL.Il principio di redazione richiede la correlazione dei costi ai ricavi di competenza.

1 - Al 31/12 si rilevano fatture da emettere per 500, dunque si misurano ricavi ci competenza.

Ricavi per vendite 500

Crediti v/clienti per fatture da emettere 500

2 - Al 31/12 si rilevano fatture da ricevere per 300, dunque si misurano costi di competenza.

Costi per servizi 300

Debiti v/fornitori per fatture da ricevere 300

(3 - nel successivo anno le suddette fatture vengono emesse e ricevute)

Crediti v/clienti 511 Iva a debito 11Crediti v/clienti per fatture da emettere 500

Iva a credito 6Debiti v/fornitori per fatture da ricevere 300

Debiti v/fornitori 306

4 - Al 31/12 una parte di crediti v/fornitori già iscritti a bilancio vengono valutati inesigibili per 100, pertanto i 100 vengono girati nel passivo S.P. con il conto fondo svalutazione crediti e messi a costo come svalutazione.

Svalutazione crediti 100

Fondo svalutazione crediti 100

(5 - nel successivo anno il cliente dichiara ufficialmente di non saldare per 150 anziché per 100)

Perdite su crediti 50

Fondo svalutazione crediti 100 Crediti v/clienti 150

6 - Rilevazione TFR: l’azienda, a fine anno, accantona una quota nel passivo di somme maturate dal personale, questa si misura sommando il monte retribuzioni annuali diviso 13,5 con un aggiornamento Istat.

Indennità TFR 1200

Debiti per TFR 1200

7 - In un successivo anno, al momento del fine rapporto lavorativo, la quota fino al fine anno scorso maturata ed iscritta tra le passività dello SP insieme alla quota maturata nell’anno di al giorno di conclusione del rapporto dovrà essere liquidata. (ipotesi: al 1/1 totale ammonta a 15000, ad oggi maturato nell’anno 150)

Indennità TFR 150

Debiti per TFR 15000 Dipendenti c/liquidazioni 15150

Dipendenti c/liquidazioni 15150 Banca c/c 15150

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SCRITTURE DI INTEGRAZIONE E RETTIFICA: RATEO

Rateo Attivo: aggiunge un ricavo di competenza dell’anno in corso ma non ancora manifestatosi finanziariamente.1 - L’impresa ha in essere un contratto di locazione dove percepisce affitto annuo di 1200 in unica soluzione posticipata il 30/6 di ogni anno.

il 31/12 l’impresa rileva il rateo attivo di 600.

Affitti attivi 600

Rateo attivo 600

alla data del 30/6 dell’anno successivo il fitto si manifesta finanziariamente andando a chiudere il rateo e rilevando il ricavo per affitti attivi per 600.

Affitti attivi 600

Crediti diversi 1200 Rateo attivo 600

Banca c/c 1200 Crediti diversi 1200

Rateo Passivo: aggiunge un costo di competenza dell’anno in corso ma non ancora manifestatosi finanziariamente.2 - L’impresa ha in essere una copertura assicurativa per la quale paga un premio di 1000 annuo da corrispondere posticipatamente il 30/6 di ogni anno.

il 31/12 l’impresa rileva il rateo passivo di 500.

Assicurazioni passive 500

Rateo passivo 500

L’anno successivo, al 30/6 viene corrisposto l’intero premio di 1000 di cui 500 a chiusura del rateo e gli altri 500 a costi di competenza.

Assicurazioni passive 500

Rateo passivo 500 Debiti diversi 1000

Debiti diversi 1000 Banca c/c 1000

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SCRITTURE DI INTEGRAZIONE E RETTIFICA: RISCONTO

Risconto Attivo: conto economico attuo a togliere una parte di costo manifestatosi finanziariamente nell’anno ma non di competenza.1 - L’impresa ha in essere una polizza assicurativa per la quale corrisponde un premio anticipato annuale di 1200 il 30/9 di ogni anno.

al momento della rilevazione il 30/9

Assicurazione 1200

Banca c/c 1200

il 31/12 l’impresa rileva il riconto attivo di 900 per rimandare costi per 900 al successivo anno in cui saranno effettivamente di competenza, il risconto troverà posto nell’attivo dello SP.

Risconto attivo 900 Assicurazioni 900

subito in apertura del nuovo esercizio, alla data del 1/1 rigiro a competenza il costo chiudendo il risconto.

Assicurazioni 900 Risconto attivo 900

Risconto Passivo: conto economico attuo a togliere una parte di ricavo manifestatosi finanziariamente nell’anno ma non di competenza.1 - L’impresa ha affittato un suo immobile per il quale percepisce affitto annuale di 1200 che viene incassato il 30/6 di ogni anno.

al momento della rilevazione il 30/6

Affitti attivi 1200

Banca c/c 1200

il 31/12 l’impresa rileva il riconto passivo di 600 per rimandare ricavi per 600 al successivo anno in cui saranno effettivamente di competenza, il risconto troverà posto nel passivo dello SP.

Affitto attivo 600 Risconto passivo 600

subito in apertura del nuovo esercizio, alla data del 1/1 rigiro a competenza il ricavo chiudendo il risconto.

Risconto passivo 600 Affitto attivo 600

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LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI (esclusi oneri pluriennali).Le immobilizzazioni consistono in investimenti ad utilizzazione pluriennale, pertanto in virtù del principio di correlazione costi ai ricavi, producendo ricavi per tutta la vita utile dell’immobilizzazione, il loro costo va ammortizzato in più anni.I conti alle immobilizzazioni sono conti di reddito con funzionamento base, compongono l’asset aziendale dunque si iscrivono nell’attivo dello Stato Patrimoniale.Le immobilizzazioni incidono al risultato economico attraverso l’ammortamento e le svalutazioni/rivalutazioni

La normativa civilistica sulle immobilizzazioni (art. c.c. n. 2426):- le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione e si computano

anche i costi accessori;- il costo delle immobilizzazioni mat. e imm. deve essere ammortizzato in ogni esercizio in

relazione alla residua possibilità di utilizzo;- l’immobilizzazione che al 31/12 risulti di valore durevolmente inferiore a quello

determinato contabilmente deve essere iscritta a tal minor valore (svalutazione), quest’ultimo valore svalutato non può essere mantenuto nei successivi bilanci se verranno meno i motivi della rettifica.

Le immobilizzazioni vengono iscritte nell’attivo a condizione che il loro costo sia recuperabile mediante ricavi nell’esercizio in corso e mediante ricavi futuri.

1- L’azienda acquista un impianto ed iscrive il cespite nell’attivo dello Stato Patrimoniale, al valore dell’immobilizzazione assieme agli oneri accessori con contropartita il debito v/forn. ed ovviamente l’Iva a credito.

Impianto 10000

Iva a credito 2100 Debiti v/fornitori 12100

2 - Alla data del 31/12 effettueremo la scrittura di ammortamento in modo tale da iscrivere il costo di competenza ed in contropartita alimentare il fondo che verrà iscritto nel passivo dello Stato Patrimoniale. Si desume che la vita utile dell’impianto sia di anni 5.

Ammortamento Impianto 2000 Fondo amm.to impianto 2000

3 - Trattandosi di conti bifase gireremo il fondo prima della chiusura del bilancio e lo riapriremo non appena ci troveremo nel successivo esercizio.

Fondo amm.to impianto 2000 Impianto 2000

Impianto 2000 Fondo amm.to impianto 2000

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RIVALUTAZIONE E SVALUTAZIONE IMMOBILIZZAZIONIPer la normativa italiana le rivalutazioni sono consentite da leggi speciali mentre le svalutazioni sono legate alla verifica certa di perdita durevole di valore. Per la normativa internazionale le immobilizzazioni non devono avere valore maggiore del più alto tra value in use e fair value, in tal caso, verificato tramite impairment test, si procede con rivalutazione o svalutazione. Con il metodo del fair value si determina il valore di mercato, si rilevano costi o ricavi ogni anno a seconda della sua variazione e non si procede dunque all’ammortamento.IMPAIRMENT TEST. La Svalutazione dell’immobilizzo può essere determinata da obsolescenza, da perdite su linee di prodotto, dall’inadeguatezza degli impianti o dalla rinuncia a progetti di ricerca, in ogni modo dal momento in cui il relativo costo non può essere recuperato dai suoi ricavi.Principio contabile n. 24 Il Valore di realizzo indiretto risulta essere il limite non superabile dal valore di iscrizione del cespite nello Stato Patrimoniale, esso è il maggiore tra il valore in uso, determinabile attraverso l’analisi del cash flow atteso dall’impiego del cespite ed il valore realizzabile tramite alienazione.IASB n. 26 Nel caso in cui il Valore di realizzo, pari al maggior valore tra quello realizzabile attraverso l’alienazione ed il valore in uso determinabile attraverso l’analisi del cash flow atteso dall’impiego del cespite, fosse superato si dovrà procedere ad una svalutazione seguendo sia quanto previsto dal principio contabile n.24 che riprende lo standard IASB n. 36 “Impairment of assets” sia quanto prescritto dal codice civile all’art. 2426, n.3 che prevede che le immobilizzazioni vengano svalutate in caso di perdita durevole. L'impairment test ha per l’appunto l'obiettivo di verificare il confronto tra il valore netto contabile ed il valore di realizzo indiretto in modo che le attività vengano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile.

1 - Il valore netto contabile di un brevetto al 31/12 è pari a 1000 ed il suo valore d’uso determinato sulla base di un cash flow è pari a 1455 (Impairment Test negativo, nessuna svalutazione) mentre il valore netto contabile di un impianto è pari a 1500, il suo valore d’uso e di alienazione coincidono e sono pari a 1300, occorre procedere con una svalutazione, Impairment Test positivo.Si rileveranno costi con il conto di reddito svalutazione impianto ed un fondo da iscrivere nel passivo dello SP a rettifica dell’immobilizzazione svalutata.

Svalutazione impianto 200 Fondo Svalutazione Impianto 200

2 - Rivalutazione a seguito di svalutazione. Se un precedente Impairment Test ci aveva costretto alla svalutazione dell’impianto e successivamente venissero meno i motivi di suddetta svalutazione, previo nuovo Impairment Test, si procederà ad una ripresa di valore nei limiti del costo originario al netto degli ammortamenti che vi sarebbero stati se non vi fosse stata operata la precedente svalutazione stornando il fondo di svalutazione presente nel passivo SP ed inscrivendo un ricavo con il conto rivalutazione.

Fondo Svalutazione Impianto 60 Rivalutazione impianto 60

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FAIR VALUE - IAS n. 16Lo IAS n. 16 - principi contabili internazionali - individua due possibili criteri di valutazione per i beni già iscritti in bilancio:- Costo. Il modello del costo prevede che gli elementi di immobili, impianti e macchinari

siano iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali riduzioni di valore effettuate tramite l’impairment test

- Fair Value. Corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili. Il modello del fair value prevede che gli elementi di immobili, impianti e macchinari siano iscritti in bilancio al fair value al netto degli ammortamenti accumulati e delle svalutazioni effettuate (in base al suo piano di ammortamento)

MODALITÀ DI ACQUISIZIONE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALIAcquisto in senso stretto. 1 - L’azienda acquista un terreno tramite per 100000 tramite atto notarile il cui costo è pari a 2500 di cui 100 è la tassa di registro. Il Terreno si iscrive subito come immobilizzazione nell’attivo dello SP e si rilevano i costi accessori.

Terreni 100000

Debiti v/fornitori 100000

Spese notarili 2400Imposte di registro 100

Iva a credito 300 Debiti v/fornitori 2800

2 - Successivamente di provvede alla capitalizzazione dei costi accessori in modo tale che vadano ad incrementare la voce immobilizzata stornando il costo precedent. rilevato.

Terreni 2500 Spese notarili 2400Imposte di registro 100

Ipotesi in cui venga corrisposto acconto di 60 oltre iva per l’acquisto costo impianto 100.

Acconti a fornitori 60Iva a credito 12,6

Banca c/c 72,6

Rilevazione fattura di acquisto Impianto 100

Iva a credito 8,4 Debiti v/fornitori 108,4

Liquidazione saldo fattura con storno acconto.

Debiti v/fornitori 108,4 Banca c/c 48,4Acconti a fornitori 60

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Acquisizione immobile mediante costruzione interna.- Capitalizzazione diretta dei costi, al momento del sostenimento degli stessi.- Capitalizzazione indiretta, rettificando i saldi dei conti accesi ai costi dei fattori produttivi

utilizzati “indirettamente” tramite uso di specifico conto che andrà tra i ricavi per rettificare i costi ed in contropartita nell’attivo SP sul conto imm. o imm. in costruzione.

Il 15/11/2002 l’azienda alfa s.p.a. progetta la costruzione in economia di un impianto da utilizzare nei propri processi produttivi, la cui vita utile sarà pari a cinque anni. Nel corso del 2002 vengono acquistate materie prime destinate a tale costruzione per un importo di € 70.000 ma la costruzione al 31/12/2002 non è ancora iniziata. La costruzione inizia nel 2003 e in tale anno l’azienda sostiene costi per salari e stipendi pari a € 80.000, spese varie per 26.000 e il 1/7/2003 acquista un macchinario al costo di € 800.000, vita utile 10 anni, destinato a tale costruzione solamente per il 60%. Il lavoro viene ultimato il 30/6/2004 sostenendo ulteriori costi per l’acquisto di materie prime pari a € 166.000, salari e stipendi per € 90.000 e spese varie per € 20.000.- nel corso dell’anno 2002

materie prime c/acquisto 70000

iva a credito 14700 debiti v/fornitori 84700

- 31/12/2002Rimanenze di materie prime 70000 Materie prime c/rimanenze 70000

- 01/01/2003Materie prime c/acquisto 70000 Rimanenze di materie prime 70000

- nel corso dell’anno 2003Salari e stipendi 80000

Dipendenti c/retribuzioni 80000

Spese varie 26000

Iva a credito Debiti v/fornitori 26000

Macchinario 800000

Iva a Credito 168000 Debiti v/fornitori 768000

- 31/12/2003Ammortamento macchinario 40000 Fondo ammortamento macchinario 40000

Impianto in costruzione 200000 Incrementi per impianto in costruzione 200000

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- 01/01/2004 Materie prime c/acquisti 166000

Iva a credito 34860 Debiti v/fornitori 200860

Salari e stipendi 90000

Dipendenti c/retribuzioni 90000

Spese varie 20000

Iva a credito Debiti v/fornitori 20000

- 30/06/2004Ammortamento al 30/6 impianto 40000 Fondo ammortamento al 30/6 impianto 40000

Impianti in costruzione 316000 Incremento impianto in costruzione 316000

Impianti 516000 Impianti in costruzione 516000

Al 31/12/04 inizia il processo di ammortamento del nuovo impianto.

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: ONERI PLURIENNALI.Sono costituite da costi relativi a risorse intangibili che non esauriscono la loro utilità in un solo periodo ma manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di più eserciziSecondo la normativa civilistica, art. 2426 c.c.:- la loro capitalizzazione è facoltativa;- sulla medesima si deve esprimere positivamente il Collegio sindacale;- una volta capitalizzati il loro periodo di ammortamento non deve superare i cinque anni;- una volta capitalizzati, la distribuzione degli utili è ammessa a condizione che vi siano

riserve disponibili di ammontare tale da coprire il loro costo residuo.

Modalità acquisizione immobilizzazione immateriale brevetti e marchi, poi amm.toBrevetti e Marchi 100

Iva a credito 8 Debiti v/fornitori 108

Acquisizione interna tramite ricerca e sviluppo.Spese R&S 100

Iva a Credito 21 Debiti v/fornitori 121

Spese R&S da ammortizzare 100 Spese R&S da capitalizzare 100

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DISMISSIONE DI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI- vendita del cespite;- permuta del cespite;- eliminazione del cespite.Al momento della dismissione del cespite per vendita o permuta occorrerà girare il fondo ammortamento al cespite rilevando una eventuale differenza che rappresenterà una componente straordinaria di reddito:- Plusvalenza;- Minusvalenza.

Esempio dismissione impianto costo storico 100, q.ta amm.to 20%, vita utile residua 3 anni, prezzo vendita 90 oltre iva.Nello stato patrimoniale avremo nell’attivo Impianto per 100 e nel passivo Fondo amm.to impianto per 40, pertanto al momento della vendita rileveremo plusvalenza per 30.

Fondo Ammortamento Impianto 40 Impianto 40

Impianto 60Plusvalenza 30

Crediti v/clienti 108,90 Iva a debito 18,9

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LEASING - METODO PATRIMONIALE -Cod.Civ.- Prevalenza forma giuridica su sostanza economica.

Criterio dettato dalla normativa civilistica nazionale secondo il quale il bene in leasing deve rimanete iscritto nell’attivo dello Stato Patrimoniale della società di leasing almeno fino a quando non venga effettuato il riscatto. Il locatario dovrà provvedere solo alla registrazione dei canoni periodici nel suo Conto Economico.

- La soc. Alfa stipula contratto di leasing per un impianto del val. di 500000, gli amministratori utilizzano il metodo patrimoniale rilevando la maxi rata di 10000 e le rate di 500 appuntando nei conti d’ordine la presenza di impianto non di proprietà, il ricatto è pari a 7000

All’atto di stipula iscriviamo il conto d’ordine:Beni in leasing! ! a! Società di leasing! ! ! 500000Al pagamento del maxi canone:

Canone di leasing 10000

Iva a credito 2000 Debiti v/società di leasing 12000

Società di leasing!! a! Beni in leasing! ! ! 12000Al pagamento del canone:

Canone di leasing 500

Iva a credito 60 Debiti v/società di leasing 560

Società di leasing!! a! Beni in leasing! ! ! 12000Al pagamento del riscatto:

Impianto 7000

Iva a credito 1600 Debiti v/società di leasing 8600

Società di leasing!! a! Beni in leasing! ! ! 7000Al 31/12 seguente la rilevazione del riscatto con contestuale iscrizione dell’impianto nell’attivo dello Stato Patrimoniale si procede con l’ammortamento:

Ammortamento impianto 700 Fondo ammortamento impianto 700

Solo al momento del riscatto, ove avviene il passaggio giuridico della proprietà, il bene viene iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale con conseguente avvio del procedimento di ammortamento. Prima di tale riscatto il bene non viene considerato un attività, un asset, pertanto non si iscrive nello stato patrimoniale ma solamente tra i conti d’ordine. Ovviamente i canoni vengono rilevati come costi nel conto economico.

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LEASING - METODO FINANZIARIO -IAS 17- Prevalenza sostanza economica su forma giuridica.

Criterio dettato dalla normativa internazionale secondo il quale il bene in leasing deve essere iscritto nell’attivo dello Stato Patrimoniale della società locataria a fronte di un debito di finanziamento verso la società di leasing. Il pagamento dei canoni verrà contabilizzato quota parte come rimborso del debito e quota parte come interessi passivi da far confluire nel Conto Economico. Il bene viene messo subito regolarmente in ammortamento.

- La soc. Alfa ottiene un impianto tramite contratto di leasing stipulato in data 1/1/05, trattasi di leasing finanziario con le seguenti caratteristiche: val. normale impianto 200000 vita utile 5 anni, maxi canone 20000 in data 1/1/05, 13 rate di 16000 quadrimestrali anticipate a partire dalla prima il 1/2/05, val riscatto 3000 il 1/2/09.

1/1/05 - stipula del contratto di leasingImpianti 200000

Debiti finanziari 200000

1/1/05 - rilevazione maxi canone

Debiti finanziari 20000Iva a credito 4200

Banca c/c 24200

1/2/05 - rilevazione prima rata 16000 di cui 4137 q.ta int. e 11827 q.ta cap.Interessi passivi 4137

Debiti finanziari 11827Iva a credito 3360

Banca c/c 19360

1/6/05 - rilevazione seconda rata 16000 di cui 3899 q.ta interessi e 12101 q.ta cap.Interessi passivi 3899

Debiti finanziari 12101Iva a credito 3360

Banca c/c 19360

1/10/05 - rilevazione terza rata 16000 di cui 3618 q.ta interessi e 12382 q.ta cap.Interessi passivi 3618

Debiti finanziari 12382Iva a credito 3360

Banca c/c 19360

31/12/05 - risconto attivo 3618/4x1=904,5 e prima q.ta amm.to di 40000Risconti attivi 904,5 Interessi passivi 904,5

Ammortamento impianto 40000 Fondo ammortamento impianto 40000

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1/1/06 - Storno riscontoInteressi passivi 904,5 Risconti attivi 904,5

1/2/09 - rilevazione ultima rata 16000 di cui 68 q.ta interessi e 2932 q.ta cap. a chiudereInteressi passivi 68

Debiti finanziari 2932Iva a credito 3360

Banca c/c 19360

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PRESTITO OBBLIGAZIONARIO

L’impresa emette titoli denominati obbligazioni, sottoscritti da soggetti esterni all’impresa che assumono le vesti di finanziatori, tali obbligazionisti hanno diritto al rimborso del capitale ed alla corresponsione degli interessi:- ordinarie: rappresentano un credito vantato nei confronti della soc. emittente;- convertibili: offrono la possibilità, alla scadenza, di scegliere se ottenere il rimborso

oppure convertirle in azioni.

Fasi contabili:1 - Emissione del prestito - momento in cui gli obbligazionisti sottoscrivono il prestito impegnandosi a versare il capitale alla data stabilita al prezzo di emissione che sarà alla pari quando uguale al valore nominale, sopra alla pari quando sarà maggiore del valore nominale e sotto alla pari pari quando sarà minore del valore nominale.

2 - Collocamento sul mercato - momento di versamento effettivo, può non coincidere con la data d’inizio di decorrenza degli interessi, difatti il collocamento può essere anteriore ed il sottoscrittore trattiene una quota a titolo di conguaglio interessi oppure al contrario il collocamento può essere posteriore e pertanto in questo caso sarà l’impresa emittente a richiedere una quota in più a conguaglio interessi.

3 - Pagamento interessi.

4 - Rimborso del capitale.

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EMISSIONE. il debito “prestito obbligazionario” misurerà il credito “obbligazionisti c/sottoscrizione”

Emissione alla pari: prezzo emissione = valore nominale = 1000

Obbligazionisti c/sottoscrizioni 1000 Prestito obbligazionario 1000

Emissione sotto la pari: prezzo emissione = 900 e valore nominale = 1000 il disaggio d’emissione va considerato quale onere pluriennale pertanto va iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale ed ammortizzato.

Disaggio d’emissione 100

Obbligazionisti c/sottoscrizioni 900 Prestito obbligazionario 1000

ammortamento disaggio di emissione per 20, non viene costituito un fondo ammortamento ma il disaggio viene rettificato direttamente in avere con contropartita costituita dal costo di competenza interessi passivi.

Interessi passivi 20 Disaggio d’emissione 20

Emissione sopra la pari: prezzo emissione = 1100 e valore nominale = 1000 Aggio d’emissione 100

Obbligazionisti c/sottoscrizione 1100 Prestito obbligazionario 1000

come il disaggio anche l’aggio è di natura pluriennale dunque va nel passivo stato patrimoniale e successivamente distribuito in più anni.

Aggio d’emissione 20 Interessi attivi 20

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COLLOCAMENTO

Collocamento coincidente al giorno di emissione.

Banca c/c 1000 Obbligazionisti c/sottoscrizioni 1000

corresponsione di interessi passivi su obbligazione, la società emittente si comporta da sostituta d’imposta pertanto tratterrà la ritenuta fiscale sugli interessi da corrispondere al sottoscrittore.rilevazione interessi passivi e loro liquidazione con trattenuta fiscale.

Interessi passivi su obbligazioni 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Banca c/c 95Ritenuta fiscale 5

Collocamento antecedente al giorno di emissione. Interessi passivi 50

Banca c/c 955 Obbligazionisti c/sottoscrizioni 1000Ritenuta fiscale 5

rilevazione interessi passivi e loro liquidazione con trattenuta fiscale.Interessi passivi su obbligazioni 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Banca c/c 95Ritenuta fiscale 5

Collocamento posteriore al giorno di emissione.Interessi attivi 50

Banca c/c 1050 Obbligazionisti c/sottoscrizioni 1000

rilevazione interessi passivi e loro liquidazione con trattenuta fiscale.Interessi passivi su obbligazioni 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Obbligazionisti c/interessi 100

Banca c/c 95Ritenuta fiscale 5

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CAPITALE PROPRIOFabbisogno iniziale di finanziamento: capitale proprio (remunerazione residuale)/di terzi.Il capitale iniziale di funzionamento avviene attraverso l’apporto di conferimenti.

Sottoscrizione del capitale sociale.Si costituisce la società Alfa S.p.a. conferimento soci 500000 in denaro e 500000 in natura.

Capitale sociale 100000

Soci c/sottoscrizione capitale sociale 100000

Liberazione dei conferimenti.Per le Società per Azioni le disposizioni del Codice Civile impongono un immediato versamento del 25% dei conferimenti in denaro in un conto indisponibile presso un istituto di credito (nel caso di costituzione con atto unilaterale si versa il loro intero ammontare)tali somme possono essere ritirate dagli amministratori solo dopo che la società è stata iscritta nel registro delle imprese per essere versate nel c/c intestato alla società.Il 25% dei conferimenti in denaro vengono versati presso il c/c vincolato.

Banca c/c decimi vincolati 25000 Soci c/sottoscrizione capitale sociale 25000

Il 25% dei conferimenti in denaro diviene disponibile nel momento in cui gli amministratori dimostrano all’istituto di credito l’avvenuta costituzione della società.Gli amministratori comunicano alla banca di aver costituito la società.

Banca c/c 25000 Banca c/c decimi vincolati 25000

Liberazione immediata dei conferimenti in natura (richiesta perizia).I conferimenti in natura dovranno essere completamente ed immediatamente liberati.Vengono liberati i conferimenti in natura: impianto per 350000 e crediti per 150000

Impianto 350000

Crediti diversi 150000 Soci c/sottoscrizione capitale sociale 500000

Richiamo di altri decimi.Successivamente i soci possono decidere di richiamare gli altri decimi per esigenze varie.

Banca c/c 75000 Soci c/sottoscrizione capitale sociale 75000

Il conferimento in natura costituito da un intera azienda.Si rilevano in dare tutte le attività della società conferita compresa la voce avviamento che sarà soggetta ad ammortamento, quale differenza tra valore dell’apporto e valore netto contabile della conferita ed in avere tutte le passività e lo storno del credito v/soci.Conferimento soc. val. 200, netto contabile 150: impianto 100 crediti 50

Impianto 100Avviamento 50

Crediti v/clienti 50 Soci c/sottoscrizione capitale sociale 200

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VARIAZIONI ENDOGENE DEL CAPITALE.

Le operazioni aziendali modificano la composizione quali-quantitativa del capitale proprio. il patrimonio netto si compone idealmente di due parti: parte di mezzi propri apportati dai soci e parte che deriva dalla gestione.

Determinazione dell’utile d’esercizio.L’utile deve essere accantonato obbligatoriamente a riserva legale nella misura minima del 5% fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale.L’Alfa rileva un utile a fine anno pari a 1000 accantona le riserve e distribuisce il residuo.

Utile d’esercizio 1000 Riserva legale 50Riserva statutaria 100

Soci c/dividendi 850

Liquidazione dividendi.

Soci c/dividendi 850 Banca c/c 800Ritenute fiscali 50

Determinazione della perdita d’esercizio.Quando la società rileva una perdita quest’ultima deve essere coperta utilizzando le riserve, qualora non disponibili si dovrà procedere con la copertura attraverso capitale sociale o attraverso la copertura reali mediante reintegro da soci.Alfa copre la perdita di 500 attraverso riserva legale e statutaria.

Riserva legale 350Riserva statutaria 150

Perdita d’esercizio 500

Le riserve non sono in grado di coprire le perdite si procede alla copertura con cap. soc.Riserva legale 350Riserva statutaria 150Capitale sociale 300

Perdita d’esercizio 800

Si procede alla copertura della perdita attraverso reintegro reale da soci.Riserva legale 350Riserva statutaria 150Capitale sociale 300

Perdita d’esercizio 1000

Crediti v/soci c/reintegro 200

Banca c/c 200 Crediti v/soci c/reintegro 200

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VARIAZIONI ESOGENE DEL CAPITALE.

I soci possono deliberare aumenti di capitale sociale attraverso l’offerta di nuove quote di partecipazione (aumento reale) o mediante l’utilizzo di riserve già esistenti (nominale e virtuale)

Aumenti di capitale.I soci della Alfa S.r.l. deliberano di aumentare il capitale sociale di 1000 tramite emissione di nuove azioni. Quando si procede ad un aumento di capitale i nuovi azionisti non dovrebbero partecipare alla distribuzione degli utili maturati nei periodi antecedenti all'operazione.

Capitale sociale 1000Riserve sovrapprezzo azioni 50

Soci c/sottoscrizione 1050

Banca c/c 1050 Soci c/sottoscrizione 1050

I soci della Alfa S.r.l. deliberano di aumentare il capitale sociale di 1000 utilizzando alcune riserve esistenti.

Riserva statutaria 1000 Capitale sociale 1000

Diminuzioni di capitale.Alcuni soci escono dalla società e si procede con la liquidazione dello stesso.

Capitale sociale 15000

Soci c/liquidazioni e rimborsi 15000

Soci c/liquidazioni e rimborsi 15000 Banca c/c 15000

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RIMANENZE DI MAGAZZINO

Le rimanenze rappresentano costi da rinviare al futuro e da iscrivere nell’attivo circolante dello stato patrimoniale.Variazione Rimanenze = Rimanenze Finali - Rimanenze Iniziali- se RF > RI la differenza rappresenta costo da rinviare al futuro dunque rileveremo un

componente positivo di reddito.- se RF < RI la differenza rappresenta un costo passato da attribuire per competenza

all’esercizio in oggetto dunque rileveremo un componente negativo di reddito.Il conto variazione rimanenze funziona in dare con le iniziali ed in avere con le finali, la differenza viene girata a conto economico.

Durante l’anno vengono acquistate merci per 1000Merci c/acquisti 1000

Iva a credito 210 Debiti v/fornitori 1210

A fine anno si contano merci in rimanenza per 250 dunque RF - RI = 250 - 0 = 250Si rileva la variazione di rimanenze come ricavo a rettifica ed in contropartita l’iscrizione nell’attivo circolante dello stato patrimoniale come rimanenze finali. Al 31/12.

Merci c/rimanenze 250 Variazione rimanenze di merci 250

Variazione rimanenze di merci 250 Conto Economico 250

Si riportano a costo le merci che erano state rilevate come rimanenze.Variazione rimanenze di merci 250 Merci c/rimanenze 250

Nel corso del successivo esercizio si arriva a fine anno con prodotti in magazzino pari a 100 dunque RF - RI = 100 - 250 = -150 Si rileva la variazione di rimanenza quale costo da imputare a conto economico.

Merci c/rimanenze 100 Variazione rimanenze di merci 100

Conto Economico 150 Variazione rimanenze di merci 150

Se RF > RI la differenza (RF - RI) rappresenta la variazione di rimanenza che va collocata con il segno “+” tra i ricavi della produzione nel Conto Economico se trattasi di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, finiti o in corso su ordinazione oppure in segno “-” tra i costi della produzione se trattasi di materie prime o merci.

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VALUTAZIONE DELLE RIMANENZEIn linea con la prassi internazionale il nostro legislatore prevede che le rimanenze vengano valutate al costo storico di acquisto ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato se minore. Le rimanenze vanno dunque valutate al minore tra il costo storico ed il valore di mercato. Riguardo invece i beni fungibili sono previsti i seguenti tre metodi di valutazione:

- Metodo del costo medio ponderatoComporta il calcolo della media dei prezzi di acq. dei beni ponderata per le q.ta acquistata.

Quantità Costo Totale

Rimanenze iniziali 1000 100 100000

1° acquisto 500 104 52000

2° acquisto 1500 120 180000

Prelevamento -1000

3° acquisto 1000 110 110000

Prelevamento -1000

Rimanenze finali 2000

MP: (100+52+180+110)/4 = 100,5 Le RF verranno valutate a 2000 x 100,05 = 221.000Merci c/rimanenze 221000 Variazione rimanenze di merci 221000

Variazione rimanenze di merci 221000 Conto Economico 221000

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- Metodo del FIFO (first in first out)Tale metodo ipotizza una movimentazione delle rimanenze razionale e concreta in quanto si utilizzano o si scaricano quelle da più tempo disponibili e restano quindi in magazzino le quantità relative agli acquisti o produzioni più recenti.

Quantità Costo Totale

Rimanenze iniziali 1000 100 100000

1° acquisto 500 104 52000

2° acquisto 1500 120 180000

Prelevamento -1000

3° acquisto 1000 110 110000

Prelevamento -1000

Rimanenze finali 2000

Dunque con il metodo del FIFO il primo prelevamento di 1000 annullerà le rimanenze iniziali per intero, il secondo prelevamento di 1000 annullerà il primo acquisto da 500 più una parte per 500 del secondo acquisto. Si ottiene:

Quantità Costo Totale

Rimanenze iniziali 0

1° acquisto 0

2° acquisto 1000 120 120000

Prelevamento

3° acquisto 1000 110 110000

Prelevamento

Rimanenze finali 2000 230000

Con tale metodo si arriva alla conclusione di presumere che le 2000 finali siano composte da 1000 x 120 più 1000 x 110 valutazione RF pari a 230000

Merci c/rimanenze 230000 Variazione rimanenze di merci 230000

Variazione rimanenze di merci 230000 Conto Economico 230000

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- Metodo del LIFO (last in first out)Tale metodo ipotizza che i beni in uscita dal magazzino siano quelli acquistati più recentemente e che nel magazzino rimangano dunque i beni e le merci entrate nei primi periodi.

Quantità Costo Totale

Rimanenze iniziali 1000 100 100000

1° acquisto 500 104 52000

2° acquisto 1500 120 180000

Prelevamento -1000

3° acquisto 1000 110 110000

Prelevamento -1000

Rimanenze finali 2000

Dunque con il metodo del LIFO il primo prelievo di 1000 si ipotizza vada a diminuire il secondo acquisto da 1500 a 500 mentre il secondo prelevamento va ad annullare completamente il terzo acquisto. Si ottiene:

Quantità Costo Totale

Rimanenze iniziali 1000 100 100000

1° acquisto 500 104 52000

2° acquisto 500 120 60000

Prelevamento

3° acquisto 0

Prelevamento

Rimanenze finali 2000 212000

Con tale metodo si arriva alla conclusione di presumere che le 2000 finali siano composte da 1000 x 100 più 500 x 104 più 500 x120 valutazione RF pari a 212000

Merci c/rimanenze 212000 Variazione rimanenze di merci 212000

Variazione rimanenze di merci 212000 Conto Economico 212000

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LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

La valutazione dei lavori in corso su ordinazione, secondo le normative nazionali, può avvenire sulla base dei corrispettivi maturati con ragionevole certezza. Caratteristiche fondamentali per identificare il lavoro in corso su ordinazione sono il contratto che definisce carattere formale, la sua durata pluriennale ed infine l’oggetto che deve riguardare la realizzazione di beni o servizi risultanti da unico progetto, eseguite su ordinazione dal committente secondo le specifiche tecniche da questo richieste.

Metodi di valutazione dei LISCO:- Metodo della commessa completata, mediante il quale si portano in rimanenza finale

tutti i costi sostenuti nell’anno, metodo prudente.- Metodo della percentuale di completamento, mediante il quale le rimanenze finali

vengono quantificate a ricavo ovvero moltiplicando la percentuale di completamento con il ricavo pattuito, trattasi del metodo che rispecchia più il criterio della competenza e meno della prudenza visto che si anticipano gli utili (ma è anche vero che vi è un contratto)

- Metodo della commessa completata.

Prezzo pattuito per la costruzione di un immobile 1000/totale costi stimati per l’espletamento 800/margine di commessa 200/esercizi interessati 3: x, x+1, x+2 cessione bene x+3

Alfa stipula contratto di appalto nel primo esercizio. Rilevazione dei conti d’ordine.Clienti c/impegni ! ! a! ! Immobile c/impegni ! ! ! 1000Sempre nel primo esercizio Alfa sostiene costi per 60 di materie prime, salari per 80, spese varie per 20 ed ammortamenti per 40.Al 31/12/x si rilevano rimanenze finali lavori in corso su ordinazione per 200 che saranno girate come componente positiva di reddito.

LISCO c/rimanenze 200 Variazione rimanenze di LISCO 200

Variazione rimanenze di LISCO 200 Conto Economico 200

Sempre al 31/12/x si storna il conto d’ordine per 200.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 200Non sussistono margini reddituali, situazioni CE ed SP al 31/12/x+1:

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Al 1/1/x+1 vengono rigirate le rimanenze iniziali.Variazione rimanenze di LISCO 200 LISCO c/rimanenze 200

Durante l’esercizio x+1 vengono sostenuti costi inerenti alla commissione pari a materie prime 120, salari 200, spese varie 40, ammortamenti 80 totale 440. Al 31/12/x+1 vengono rilevate rimanenze finali per 440 e la differenza con le iniziali a conto economico.

Rimanenze di LISCO 640 Variazione rimanenze di LISCO 640

Variazione rimanenze di LISCO 440 Conto Economico 440

Contestualmente si procede con lo storno del conto d’ordine.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 440Non sussistono margini reddituali, situazioni CE ed SP al 31/12/x+1:

Al 1/1/x+2 vengono rigirate le rimanenze iniziali.Variazione rimanenze di LISCO 640 LISCO c/rimanenze 640

Sostenimento durante il corso dell’anno x+2 di ulteriori costi per l’ultimazione della commessa (160) (materie prime 40, salari 90, spese varie 10, ammortamenti 20)Viene emessa fattura per la cessione dell’immobile pari a 1000 oltre iva.

Ricavi per vendita immobile 1000

Crediti v/clienti 1210 Iva a debito 210

Al 31/12/x+2 non vengono rilevate rimanenze in variazione, tutto rimane a costo e tra i ricavi viene iscritta la vendita, il margine rilevato in questo anno sarà pari a 200.Si procede alla chiusura del conto d’ordine.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 360Situazione conto economico e stato patrimoniale al 31/12/x+1:

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- Metodo della percentuale di completamento.

Prezzo pattuito per la costruzione di un immobile 1000/totale costi stimati per l’espletamento 800/margine di commessa 200/esercizi interessati 3: x, x+1, x+2 cessione bene x+3

Alfa stipula contratto di appalto nel primo esercizio. Rilevazione dei conti d’ordine.Clienti c/impegni ! ! a! ! Immobile c/impegni ! ! ! 1000Sempre nel primo esercizio Alfa sostiene costi per 60 di materie prime, salari per 80, spese varie per 20 ed ammortamenti per 40, tot. 200.Al 31/12/x tramite il metodo del coast to coast si rapportano i costi sostenuti con quelli totali stimati in modo da estrarne la percentuale di stato avanzamento lavori SAL n. 1. Tale percentuale applicata al totale del ricavo presunto previsto dal contratto ci darà il valore da iscrivere come variazione di rimanenza.200/800 = (1/4) x 1000 = 250

LISCO c/rimanenza 250 Variazione rimanenze di LISCO 250

Contestualmente si procede con lo storno del conto d’ordine.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 250A differenza del metodo della commessa completata con questo metodo rileviamo una quota di variazione rimanenza più alta dei costi sostenuti, tale differenza genererà un margine di profitto di competenza pari a 50. Situazioni CE ed SP al 31/12/x:

Al 1/1/x+1 vengono rigirate le rimanenze iniziali.Variazione rimanenze di LISCO 250 LISCO c/rimanenze 250

Durante l’esercizio x+1 vengono sostenuti costi inerenti alla commissione pari a materie prime 120, salari 200, spese varie 40, ammortamenti 80 totale 440. Al 31/12/x tramite il metodo del coast to coast si rapportano i costi sostenuti con quelli totali stimati in modo da estrarne la percentuale di stato avanzamento lavori SAL n. 2. Tale percentuale applicata al totale del ricavo presunto previsto dal contratto ci darà il valore da iscrivere come variazione di rimanenza. (200+440)/800 = 0,8 x 1000 = 800

Rimanenze di LISCO 800 Variazione rimanenze di LISCO 800

Variazione rimanenze di LISCO 550 Conto Economico 550

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Contestualmente si procede con lo storno del conto d’ordine.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 550A differenza del metodo della commessa completata con questo metodo rileviamo una quota di variazione rimanenza più alta dei costi sostenuti, tale differenza genererà un margine di profitto di competenza pari a 110. Situazioni CE ed SP al 31/12/x+1:

Al 1/1/x+2 vengono rigirate le rimanenze iniziali.Variazione rimanenze di LISCO 800 LISCO c/rimanenze 800

Sostenimento durante il corso dell’anno x+2 di ulteriori costi per l’ultimazione della commessa (160) (materie prime 40, salari 90, spese varie 10, ammortamenti 20)Viene emessa fattura per la cessione dell’immobile pari a 1000 oltre iva.

Ricavi di vendita 1000

Crediti v/clienti 1210 Iva a debito 210

Essendo finita la commessa e ceduto il bene giriamo a costo nel conto economico la variazione rimanenze lavori in corso su ordinazione i quali si andranno a sommare con i costi dell’anno pari a 160 per un totale di 960. A ricavo nel conto economico verrà iscritta la vendita per 1000, margine utile dell’anno pari a 40 (sommato ai precedenti utili otteniamo 200 ovvero il totale del margine ottenuto con il precedente metodo dell commessa completata ma gravante esclusivamente nell’ultimo esercizio mentre con il presente metodo della percentuale di completamento distribuito nei vari esercizi)Contestualmente si procede con lo storno del conto d’ordine.Immobile c/impegni ! ! a! ! Cliente c/impegni ! ! ! 200Situazioni CE ed SP al 31/12/x+2:

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ANTICIPI E ACCONTI DAI COMMITTENTI

- Commessa CompletataLe somme anticipate dal committente possono essere corrisposte prima della commissione o al massimo al momento di inizio della stessa. In questi casi gli anticipi sono da considerarsi quali anticipi veri e propri da iscrivere nel passivo dello SP. Tutti gli acconti ricevuti durante l’esecuzione della commessa vanno considerati come crediti verso il cliente e stornati al momento di rilevazione del ricavo.

Banca c/c 5 Clienti c/anticipi 5

Banca c/c 5 Clienti c/acconti 5

Ricavi di vendita 1000

Crediti v/clienti 1200Clienti c/anticipi 5Clienti c/acconti 5

Iva a debito 210

- Percentuale di completamentoLe somme anticipate dal committente possono essere corrisposte prima della commissione o al massimo al momento di inizio della stessa. In questi casi gli anticipi sono da considerarsi quali anticipi veri e propri da iscrivere nel passivo dello SP.

Banca c/c 100 Clienti c/anticipi 100

Gli acconti invece corrisposti durante la commessa a fronte del SAL si preferisce considerarli alla stregue di ricavi tenuto conto che tali acconti sono a tutti gli effetti parte di ricavi di produzione già realizzata. Pertanto solamente se il ricavo accertato viene definitivamente riconosciuto in base al SAL l’acconto va considerato proporzionalmente quale ricavo ed in tal caso andrà a diminuire il valore delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione. Dunque gli acconti riconosciuti vanno a ricavo e l’anticipo va a ricavo solo nella percentuale dello stato di avanzamento lavori.SAL 25% su anticipi di 100 = 25

Ricavi su vendite 25

Clienti c/anticipi 25

Se la variazione rimanenze (finali - iniziali) calcolate in base al SAL fossero state pari a 40 avremmo iscritto la variazione solo per la differenza, 40 - 25 = 15

Variazione rimanenze di LISCO 15 Conto Economico 15

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VALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI ED EQUITY METHOD

Quando una partecipazione nasce per motivi legati all’operatività dell’azienda e dunque è destinata ad essere durevole nel tempo essa allora costituisce un asset per l’impresa ed in quanto tale viene iscritta tra le immobilizzazioni finanziarie. Nel caso opposto verranno considerate attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.Immobilizzazioni finanziarie ovvero partecipazioni in società controllate o collegate possono essere valutate attraverso due metodi:- valutazione al costo storico;- valutazione con il metodo del patrimonio netto detto anche equity method.

Immobilizzazioni finanziarie in società controllate e collegate.Società Controllate - art. 2359 c.c.Società in cui un altra società dispone della maggioranza dei voti nell’assemblea ordinaria, oppure dispone di voti sufficiente per esercitarvi una dominante influenza, oppure in ultimo, quanto esiste un contratto per cui dispone il suo controllo.Società Collegate - art. 2359 c.c.Sono considerate collegate le società nelle quali un altra società esercita un influenza notevole, quando in assemblea ordinaria esercita almeno 1/5 dei voti ovvero 1/10 se la società ha azioni quotate in borsa.

Valutazione al costoMediante questa metodologia di rilevazione le immobilizzazioni finanziarie vengono iscritte nell’attivo Stato Patrimoniale al costo di acquisto, computando anche i costi accessori.

Partecipazioni in controllate 100000

Debiti v/società controllate 100000

Debiti v/società controllate 100000 Banca c/c 100000

Tale valore si può incrementare in corrispondenza di nuovi conferimenti nella controllata o rinunce di crediti a seguito di aumenti di capitale.

Partecipazioni in controllate 30000

Debiti v/società controllate 30000

Debiti v/società controllate 30000 Crediti diversi 100000

Tale valore si può decrementare iscrivendo in contropartita una svalutazione quale componente di reddito negativa in corrispondenza di una riduzione del capitale sociale della controllata effettuato per coprire delle perdite.

Svalutazione partecipazione in controllata 20000 Partecipazioni in controllate 20000

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L’immobilizzazione finanziaria che a fine esercizio risulti durevolmente di valore inferiore a quello di iscrizione prima effettuata al costo storico deve essere iscritta a tale minor valore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se vengono meno i motivi della rettifica. Nel determinare una perdita durevole di valore precisa l’OIC n. 20 non è sufficiente che la partecipata rilevi una perdita bensì occorre verificare anche la presenza di condizioni negative interne e/o esterne quali perdite per eccessi costi fissi, ricavi non sufficienti, crisi di mercato e ribassi di prezzi.In ultimo per definire il carattere duraturo della perdita di valore si deve verificare l’esistenza o meno di piani di recupero o programmi che possano rimuovere le cause che hanno determinato la perdita.Nel caso di società quotate in borsa il notevole ribasso di quotazioni non rappresenta condizione sufficiente per svalutare le partecipazioni, si devono verificare anche le condizioni negative interne e/o esterne.Non è possibile evitare la svalutazione adducendo a maggiori valori dei beni nella partecipata rispetto a quello del costo storico o la presenza di essa di avviamento interno non contabilizzato.

Attraverso il metodo del costo non risulta semplice verificare attraverso l’analisi dello SP della partecipante l’andamento della partecipata in quanto aumenti di capitale dovuti ad utili della partecipata verranno eventualmente rilevati dalla partecipante solo attraverso la rilevazione di componenti positive di reddito quali proventi da partecipazione mentre nel suo SP il valore iscritto rimarrà quello del costo storico.

Società A possiede il 100% del patrimonio della società B pari a 200Nello SP di A nelle attività in corrispondenza della voce immobilizzazioni finanziarie troveremo 200 mentre nello SP di B avremo tra le passività il patrimonio netto pari a 200.Nel corso di un esercizio la società B rileva un utile pari a 50 pertanto a fine esercizio il suo patrimonio netto risulterà essere di 250 mentre l’immobilizzazione iscritta al costo storico nell’attivo SP di A rimarrà pari a 200. Successivamente qualora i CdA deliberasse di distribuire utile alla partecipata il patrimonio netto di B tornerebbe a 200 mentre la società A rileverebbe la componente positiva di reddito senza modificare il valore iscritto a SP.

Proventi da partecipazioni 50

Banca c/c 50

Nulla dell’incremento di B appare nello SP della partecipante A, quest’ultima si limiterà a rilevare un ricavo tra l’altro l’anno successivo dopo l’approvazione del bilancio di B dunque non rispettando i principi di competenza ed esasperando i principio di prudenza con conseguente rappresentazione poco veritiera del metodo del costo storico.

Nell’eventualità che tale immobilizzazione venisse venduta, la differenza, plusvalenza o minusvalenza, andrà rilevata come proventi od oneri di carattere straordinario in quanto proprio perché precedentemente iscritta nelle immobilizzazioni invece che nel circolante non doveva essere oggetto di vendita.

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EQUITY METHODMetodo del patrimonio netto (metodo previsto dal legislatore in alternativa al metodo del costo storico)

Le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate possono essere valutate, con riferimento ad una o più tra dette imprese, anziché secondo il criterio del costo storico, per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio delle imprese medesime

Quando la partecipazione è iscritta per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto, il costo d’acquisto superiore al valore corrispondente del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa controllata o collegata può essere iscritta nell’attivo, purché ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa. La differenza, per la parte attribuibile a beni ammortizzabili o all’avviamento, deve essere ammortizzata.

Negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell’esercizio precedente sono iscritte in una riserva non distribuibile.

Società A possiede il 100% del patrimonio della società B pari a 200Nello SP di A nelle attività in corrispondenza della voce immobilizzazioni finanziarie troveremo 200 mentre nello SP di B avremo tra le passività il patrimonio netto pari a 200.Nel corso di un esercizio la società B rileva un utile pari a 50 pertanto a fine esercizio il suo patrimonio netto risulterà essere di 250.In virtù del metodo di valutazione del patrimonio netto, equity method, la partecipante aggiornerà il suo valore nell’attivo SP portandolo a 250 ed iscrivendo l’incremento di 50 quale componente positivo di reddito ma girandolo contestualmente a riserva non distribuibile.A fine esercizio.

Partecipazioni in controllate 50 Rivalutazioni partecipazioni in controllate 50

Rivalutazioni partecipazioni in controllate 50 Riserve non distribuibili 50

Nel successivo esercizio al momento di approvazione del bilancio di B qualora si decidesse di distribuire l’utile di 50 in A rileveremo la diminuzione della partecipazione con l’incasso in banca e contestualmente lo storno della riserva non distribuibile a riserva disponibile.

Partecipazioni in controllate 50

Banca c/c 50

Riserve non distribuibili 50 Riserve disponibili 50

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SCRITTURE DI INTEGRAZIONE.Le scritture di integrazioni vengono utilizzate per imputare costi e ricavi di competenza ma con manifestazione finanziaria futura:

– fatture da emettere/ricevere;– ratei attivi e passivi;– partite varie, attive e passive, da imputare a competenza (interessi attivi/passivi maturati ma non

liquidati, imposte sul reddito d'esercizio);– fondi spese futuri;– fondi rischi.

Fatture da emettere e da ricevere (note di credito da emettere e da ricevere).Compravendite per le quali non sono state emesse le relative fatture, costi e ricavi connessi vanno rilevati a competenza dell'esercizio corrente.

Al 31/12 non sono ancora pervenute fatture di acquisto su merci ricevute alla fine dell'anno per un importo pari ad euro 20000 e sono state vendute merci per euro 35000 non ancora fatturate.

Merci c/acquisti 20000Fatture da ricevere 20000

Merci c/vendita 35000Fatture da emettere 35000

Non sempre le stime fatte al 31/12 si rilevano corrette. L'eventuale differenza tra il valore stimato e quello oggettivo è generalmente rilevata in conti accesi a componenti straordinari di reddito quali Sopravvenienze Attive e Sopravvenienze Passive in quanto, secondo il principio della competenza economica avrebbero dovuto far parte del reddito dell'esercizio già chiuso dunque vengono distinte dai componenti ordinari che comporranno il reddito dell'esercizio in corso.

Nel successivo esercizio vengono rilevati l'arrivo e l'emissione delle suddette fatture. La fattura in arrivo risulta di 21000.

Sopravvenienza passiva 1000Fatture da ricevere 20000Iva a credito 4410

Debiti v/fornitori 25410

Crediti v/clienti 42350 Fatture da emettere 35000Iva a debito 7350

Ratei attivi e passivi.Sono conti finanziari che si utilizzano per aggiungere costi e ricavi di competenza dell'esercizio corrente ma che avranno manifestazione finanziaria futura e per i quali non verrà emessa o ricevuta fattura.

Rateo attivo: la nostra società ha concesso in affitto ad un altro soggetto un suo immobile per il quale dal 01/7/x al 30/6/x+1 percepisce un canone di euro 1200 annuo posticipato che viene incassato il 30/6/x+1. Al 31/12 viene rilevato il canone attivo di competenza.

Affitti attivi 600Rateo attivo 600

Il 30/6/x+1 verrà rilevato l'incasso totale e chiuso il rateo.

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Affitti attivi 600Banca c/c 1200 Rateo attivo 600

Rateo passivo: la nostra società ha in essere una polizza annuale decorrenza 1/10/x – 30/09/x+1 pari a totali euro 1200 il cui premio viene corrisposto posticipatamente il 30/6. Al 31/12 viene rilevato il costo di competenza della suddetta polizza. Assicurazioni 300

Rateo passivo 300

Il 30/9/x+1 verrà rilevato il pagamento totale del premio e chiuso il rateo.

Assicurazioni 900Rateo passivo 300 Banca c/c 1200

Partite varie, attive e passive, da imputare a competenza.Rappresentano la maggior parte delle volte quote di interessi attivi e passivi di competenza dell'esercizio in corso ma con manifestazione finanziaria futura.

Al 31/12 vengono rilevati interessi passivi su un mutuo passivo pari ad euro 1500 che verranno corrisposti i primi del successivo anno e vengono rilevati interessi attivi pari a 100 su c/c bancario che verranno accreditati nell'anno successivo.

Interessi passivi su mutuo 1500Rateo passivo 1500

Interessi attivi su c/c 100Rateo attivo 100

Nel successivo anno, al momento della manifestazione finanziaria si chiudono i ratei.

Rateo Passivo 1500 Istituto di credito x 1500

Banca c/c 100 Rateo Attivo 100

LE SCRITTURE DI STORNO.Le scritture di storno vengono utilizzate per rinviare al futuro costi e ricavi non di competenza dell'esercizio in corso ma rilevati in quest'ultimo in quanto finanziariamente già manifestatisi:

– rimanenze finali di magazzino;– risconti attivi e passivi;– ammortamento fattori pluriennali;– costruzioni in economia ed altre capitalizzazioni.

Rimanenze di magazzino.I costi relativi all'acquisto di materie e prodotti presenti a fine anno dell'esercizio in corso in rimanenza nel magazzino devono essere rinviati al successivo esercizio, nel quale si presume

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produrranno i relativi ricavi. Nel primo esercizio di vita il conto rimanenze finali coinciderà con la variazione delle rimanenze mentre negli esercizi successivi verranno rinviati al futuro (attraverso ricavo che rettifica o in segno meno tra i costi) i costi identificabili come variazione delle rimanenze ovvero come differenza tra le rimanenze finali e quelle iniziali. Il conto “variazioni” funzionerà in dare con le iniziali ed in avere con le finali. La differenza a chiudere verrà imputata a conto economico.

Al 31/12/x, nel suo primo anno di esistenza, la società rileva rimanenze finali di merci pari ad euro 50000. Dunque RF – RI = 50000 Il conto Rimanenze di merci verrà iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale mentre la voce variazione rappresenterà un ricavo a storno dei costi da imputare a conto economico.Rimanenze di merci 50000 Variazione rimanenze di merci 50000

Variazione rimanenze di merci 50000 Conto Economico 50000

Al 01/01/x+1 il conto dello stato patrimoniale verrà girato a rimanenze iniziali tramite il conto “variazioni” che funzionerà in dare con le iniziali ed in avere con le finali

Variazione rimanenze di merci 50000 Rimanenze di merci 50000

Al 31/12/x+1 vengono rilevate rimanenze di merci finali pari ad euro 80000. Il conto “variazione rimanenze” avrà le iniziali pari a 50000 in dare e le finali pari a 80000 in avere.

Rimanenze di merci 80000 Variazione rimanenze di merci 80000

Variazione rimanenze di merci 30000 Conto Economico 30000

Al 01/01/x+2 il conto dello stato patrimoniale verrà girato a rimanenze iniziali.

Variazione rimanenze di merci 80000 Rimanenze di merci 80000

Al 31/12/x+2 vengono rilevate rimanenze finali di merci pari a 20000. Essendo le RF < RI dovremmo a fine anno rilevare la voce di ricavo anziché rinviare al futuro un costo.

Rimanenze di merci 20000 Variazione rimanenze di merci 20000

Conto Economico 60000 Variazione rimanenze di merci 60000

Le rimanenze di magazzino vengono dunque riportate nel conto economico al valore netto di incremento/decremento ovvero variazione del magazzino che deriva dalla differenza tra RF-RI.

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Relativamente alle rimanenze di magazzino lo IAS 2 non consente la valutazione attraverso il metodo LIFO (le ultime merci che entrano nel magazzino sono le prime che escono dal magazzino) ma solamente i criteri del FIFO (le prime merci che entrano nel magazzino sono anche le prime ad uscire dal magazzino) e del Costo Medio Ponderato. In questo modo viene eliminato il criterio che nella probabile situazione di prezzi crescenti porterebbe ad una svalutazione delle rimanenze.

Se RF > RI la differenza (RF - RI) rappresenta la variazione di rimanenza che va collocata con il segno “+” tra i ricavi della produzione nel Conto Economico se trattasi di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati, finiti o in corso su ordinazione oppure in segno “-” tra i costi della produzione se trattasi di materie prime o merci.

Risconti attivi e passivi.Rappresentano quote di costo e di ricavo che hanno avuto manifestazione finanziaria nell'esercizio corrente ma sono di competenza dell'esercizio futuro ed in quanto tali vanno rettificate ed inviate al futuro esercizio.

Risconto attivo: la società ha pagato anticipatamente, in data 1/11, il premio di assicurazione semestrale per incendio e furto su immobili di proprietà pari ad euro 3000.

Assicurazione 3000Banca c/c 3000

Al 31/12 si rileva il risconto attivo. Calcolo della quota di costo non di competenza: 3000/6 = 500 x 4 = 2000

Risconto attivo 2000 Assicurazione 2000

Al primo del successivo esercizio il risconto attivo viene girato a costo e chiuso.

Assicurazione 2000 Risconto attivo 2000

Risconto passivo: la società ha incassato anticipatamente, in data 30/6, il canone di affitto annuale pari ad euro 1200.

Affitti attivi 1200Banca c/c 1200

Al 31/12 si rileva il risconto passivo. Calcolo della quota di ricavo non di competenza: 1200/12 = 100 x 6 = 2000

Affitti attivi 600 Risconto passivo 600

Al primo del successivo esercizio il risconto passivo viene girato a ricavo e chiuso.

Risconto passivo 600 Affitto attivo 600

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L'ACQUISIZIONE DELLE MERCIL'acquisizione di merci di fecondità semplice riguarda sostanzialmente il reperimento di:

– materie prime;– materiali di consumo e materiali accessori;– semilavorati;– prodotti finiti e merci in genere.

Acquisti imponibili.Riguardano gli acquisti di materie merci soggette ad Iva. Si utilizzano conti specifici per classificare la tipologia o la provenienza o la caratterizzazione degli acquisti (Merci e/o materie c/acquisti come ad esempio l'acq. di beni indirettamente utilizzati nei processi produttivi come Spese di cancelleria) La società acquista 1000 oltre iva di materie prime e successivamente provvede al pagamento per metà in contanti e metà con bonifico bancario.

Materie prime c/acquisti 1000Iva a credito 210 Debiti v/fornitori 1210

Debiti v/fornitori 1210 Banca c/c 605Cassa contante 605

La società acquista 300 oltre iva tra carta e penne e successivamente provvede al pagamento per l'intero importo in contanti.

Spese di cancelleria 300Iva a credito 63 Debiti v/fornitori 363

Debiti v/fornitori 363 Cassa contante 363

Acquisti imponibili su mercati esteri.In riferimento alle operazioni in valuta estera lo IAS 21 prevede che queste debbano essere registrate al momento della rilevazione iniziale in moneta di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio vigente alla data dell'operazione. In sede di redazione del bilancio tali operazioni devono essere iscritte al tasso di cambio alla data di chiusura dell'esercizio e le relative differenze (utili o perdite) dovranno essere imputate a conto economico.Nella prassi guidata dal legislatore nazionale se trattasi di perdite vanno imputate a conto economico mentre per il principio della prudenza se trattasi di utile dovranno essere accantonate a riserve non distribuibili sino al loro realizzo.

La nostra società acquista materie prime dagli USA per 300 $. Il cambio al momento dell'acquisto è 0,88 mentre a fine anno è di 0,90.Materie prime c/acquisto 264

Debiti v/fornitori 264

Differenze negative di cambio 6Debiti v/fornitori 6

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Acquisti esclusi IVA.Trattasi di acquisti per i quali la normativa vigente non prevede l'applicazione dell'Iva, ad esempio acquisti da privati i quali rilasciano ricevuta o quietanza di pagamento.

Acquistate da un privato merci per euro 500, viene rilasciata ricevuta al momento del pagamento in contanti.

Merci c/acquisti 500Cassa contanti 500

Acquisti soggetti ad Iva non detraibile.Quando l'Iva su acquisti viene corrisposta relativamente ad operazioni considerate non inerenti dalla normativa essa non può essere portata in detrazione pertanto rileverà un costo ulteriore.

Si rileva fattura di acquisto spese telefoniche pari ad euro 100 oltre iva di legge. La normativa nazionale prevede che tali spese telefoniche abbiano iva detraibile solo per la metà.

Spese telefoniche 100Iva a credito 21 Debiti v/fornitori 121 Spese telefoniche (Iva indetraibile) 10,5

Iva a credito 10,5

Auto-fatturazione.Qualora la società non abbia ricevuto la fattura entro 4 mesi dalla data di effettuazione dell'operazione essa deve provvedere entro ulteriori 30 giorni a presentare presso gli uffici delle entrate un auto fattura contenente i dati Iva e contestualmente deve versare la relativa imposta.

La società non ha ricevuto la fattura relativa all'acquisto di merci pari ad euro 2500 oltre iva dunque emette auto fattura e provvede alla liquidazione dell'iva.

Merci c/acquisti 2500Iva a credito 500 Debiti v/fornitori 2500

Iva a debito 500

Iva a debito 500 Banca c/c 500

Costi accessori di acquisto.Rappresentano il complesso di spese sostenute per l'acquisizione delle materie che integrano il costo di acquisto e sono riferibili direttamente alle materie acquistate, come ad esempio spese di trasporto, di imballaggio. Mentre la normativa civilistica prevede che tali costi possano essere iscritti separatamente a conto economico quella fiscale prevede l'aggregazione di tali costi accorpati a quelli delle merci a cui si riferiscono. Qualora tali costi vengano indicati separatamente in fattura o addirittura fatturati separatamente si procede con la contabilizzazione separata.

Si riceve fattura di acquisto merci pari ad euro 1400 oltre iva con addebito di spese di trasporto pari ad euro 100 oltre iva.

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Merci c/acquisti 1400Spese di trasporto 100Iva a credito 315 Debiti v/fornitori 1815

Rettifiche su acquisti.Determinano componenti positivi di reddito corrispondenti ad una riduzione dei costi di acquisto rilevati in precedenza o contestualmente. Derivano da:

– resi su acquisti;– abbuoni, ribassi, sconti;– premi di quantità, di fedeltà

Tali rettifiche devono essere rilevate attraverso l'apertura di specifici conti per ogni singola causa di rettifica e non dunque nell'avere degli stessi conti di acquisto merci.

Resi su acquisti.I resi di merci, derivanti da difformità qualitative o da inadempienze varie, vengono rilevati sulla base della nota di credito nella quale si evidenzia la diminuzione del debito verso il fornitore, la rettifica dell'originario costo di acquisto e l'importo dell'Iva a debito.

Restituzione ad un fornitore di merci per un valore di euro 460 precedentemente assoggettate ad iva al 21% perché avariate.

Resi su acquisti 460Debiti v/fornitori 556,60 Iva a credito 96,6

Rilevazione fattura di acquisto merci per 500 oltre iva, nella stessa fattura vengono accreditati resi su precedente acquisto pari a 100 oltre iva e vengono però addebitati, per tali resi, le spese di trasporto pari a 20 oltre iva.

Merci c/acquisto 500Spese di trasporto 20

Resi su acquisti 100

Iva a credito 88,2 Debiti v/fornitori 508,2

Premi su acquisti.Derivano da attività promozionali dell'impresa venditrice che concede premi al raggiungimento di determinate quantità di acquisto. La rilevazione avviene tramite la nota di credito e l'accensione del conto positivo di reddito “Premi su acquisti”. Premi di fedeltà risultano esenti Iva.

Ricevimento di una nota di credito per euro 3200 oltre iva al 21% in relazione ad un premio di quantità concesso da un fornitore.

Premi su acquisti 3200Debiti v/fornitori 3872 Iva a debito 672

Alla stipula di contratto di fornitura si riceve premio fedeltà di euro 2000.

Premi su acquisti 2000Banca c/c 2000

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Ribassi, abbuoni, sconti.Se previsti contrattualmente possono essere rilevati in fase di fatturazione o meno e vanno indicati.

Acquistate materie prime per euro 3200 oltre Iva al 20%, sconto incondizionato pari al 5%

Materie prime c/acquisto 3200 Abbuoni e sconti 160Iva a credito 608 Debiti v/fornitori 3648

In un secondo momento viene registrata una nota di credito per ulteriori sconti ed abbuoni di 100

Abbuoni e sconti 100Debiti v/fornitori 120 Iva a debito 20

Quando resi, premi ed abbuoni risultano rilevati mediante nota di credito, ovvero sono concessi in un momento successivo l'acquisto, si effettua la contabilizzazione mediante la registrazione della stessa attraverso l'accensione del conto di reddito positivo, dell'iva a debito e l'utilizzo del conto “Debiti v/fornitori” in dare. Quando invece sono indicati in fatture di acquisto allora verranno computati a scalare le voci di Iva a credito in dare e Debiti v/fornitori in avere e verrà utilizzato il solito conto di reddito positivo in avere.

Fatture e note di credito da ricevere.Scritture utili ad inserite costi e ricavi di competenza per i quali non vi è fattura e nota credito.Nel caso di prodotti venduti e consegnati ma non canora fatturati non si deve rilevare insieme alla fattura da ricevere anche l'Iva.

A fine anno si rilevano fatture da ricevere per merci arrivate pari a 1000 oltre iva e dati 100 difettose si rileva anche nota di credito da ricevere.

Merci c/acquisto 1000Fatture da ricevere 1000

Resi su acquisti 100Note di credito da ricevere 100

Il successivo anno arrivano fattura e nota credito.

Fatture da ricevere 1000Iva a credito 210

Debiti v/fornitori 1210

Debiti v/fornitori 121 Nota di credito da ricevere 100Iva a credito 21

Anticipi a fornitori.Qualora la merce venga acquistata ma in un momento precedente venga versato un anticipo al fornitore questo va rilevato quale credito e stornato al momento di rilevazione del costo.

Si acquistano merci per 1000 oltre iva al 10%, viene corrisposto per banca un anticipo di 200 e

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successivamente rilevata la fattura poi pagata per banca.

Anticipi a fornitori 200Iva a credito 20

Debiti v/fornitori 220

Debiti v/fornitori 220 Banca c/c 220

Merci c/acquisti 1000Iva a credito 80 Debiti v/fornitori 880

Anticipi a fornitori 200

Debiti v/fornitori 880 Banca c/c 880

Anticipi a fornitori ed anticipi da clienti rappresentano rispettivamente un credito ed un debito da chiudere al momento della rilevazione rispettivamente del costo e del ricavo.

L'AQUISIZIONE DI SERVIZI.Riguardano fattori immateriali o servizi di consumo che esauriscono la loro utilità in un solo ciclo produttivo.

COSTI PER SERVIZI PROFESSIONALI SOGGETTI A RIT. ACC.

Fattura per servizi:- servizi 5000cap. 2% 100Sub - Totale 5100iva 20% 1020Totale Fattura 6120Rit. Acc. 1000Netto a Pagare 5120

Rilevazione fattura di acquisto servizi.

Servizi 5100Iva a credito 1020 Debiti v/fornitori 6120

Pagamento della fattura con bonifico bancario, storno rit. acc.

Debiti v/fornitori 6120 Banca c/c 5120Erario c/ritenuta d'acconto 1000

Il 15 del mese successivo provvedo al pagamento della Rit. Acc. tramite F24

Erario c/ritenuta d'acconto 1000 Banca c/c 1000

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VENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI.La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di un bene e/o servizio o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.Qualora si tatti della vendita di un bene o servizio l'operazione è soggetta ad Iva e si effettua al momento della cessione.

Vendite imponibili.Utilizzo del conto ricavo da iscrivere nel conto economico, iva e credito verso il clente.

La società Alfa emette fattura per cessione di beni per euro 100 oltre iva di legge. Pag. bonifico.

Beni c/vendita 100Crediti v/clienti 121 Iva a debito 21

Banca c/c 121 Crediti v/clienti 121

Recuperi spese.Nell'atto della vendita la società può addebitare spese accessorie alla stessa vendita, es. spese di trasporto. Tali spese devono essere indicate in fattura separatamente. Se il rimborso è chiesto per lo stesso importo della spesa sostenuta ed in fattura vengono allegati i documenti iva di tali spese allora il recupero non è soggetto ad iva altrimenti, se il rimborso richiesto non è documentato oppure viene richiesto un importo superiore allora anche questa operazione sarà soggetta ad Iva.I recuperi spese fuori iva vanno contabilizzati dalla loro prima fase di anticipo al cliente.

Si regista un operazione di vendita ove il 2/3 vengono anticipate al cliente spese di trasporto pari a 100 oltre iva ed al 5/3 viene emessa fattura dove le spese di trasporto sono richieste allo stesso importo e documentate pari a 1500 oltre iva ed il rimborso spese.

Clienti c/spese anticipate 120 Cassa contante 120

Merci c/vendite 1500Crediti v/clienti 1920 Iva a debito 300

Clienti c/spese anticipate 120

Si rileva fattura di vendita servizi pari a 90 oltre iva con recupero spese di incasso bancario pari a 10 oltre iva (il costo per l'incasso bancario è 2, più basso di 10)

Ricavi per servizi 90Recupero spese 10

Crediti v/clienti 121 Iva a debito 21

Vendite non soggette ad Iva.Operazioni di cessione beni e servizi per cui la normativa non prevede l'applicazione dell'Iva.Le esportazioni fuori l'Unione Europea ad esempio sono operazioni non imponibili ai fini Iva.

Rettifiche su vendite, premi su vendite ed abbuoni e sconti.Rettifiche ai ricavi per le quali è preferibile accendere conti specifici di costo.

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Si rileva fattura di vendita pari a 1000 oltre iva, nella stessa fattura vendono evidenziati premi pari a 10 oltre iva, sconti pari a 15 oltre iva e resi presi in consegna in quanto difettosi pari a 10 oltre iva.

Resi su vendite 10Premi a clienti 10Abbuoni e sconti 15

Merci c/vendite 1000

Crediti v/clienti 1167,65 Iva a debito 202,65

Viene emessa nota di credito per resi su vendite causa merci difettose pari a 100 oltre iva.

Resi su vendite 100Iva a debito 21 Crediti v/cliente 121

Fatture e note di credito da emettere.Nel caso di prodotti venduti e consegnati ma non canora fatturati vi è l'obbligo di rilevare insieme alla fattura da emettere anche l'Iva. Nel caso di vendite di servizi non ancora fatturati non si rileva Iva se non al momento di effettiva fatturazione.

A fine esercizio si rilevano fatture da emettere per 100 oltre iva oltre a stimare resi per 50 oltre iva.

Merci c/vendite 100Fatture da emettere 121 Iva a debito 21

Resi su vendite 50Note di credito da emettere 50

Nel successivo anno viene emessa la fattura e la nota di credito.

Crediti v/clienti 121 Fatture da emettere 121

Note di credito da emettere 50Iva a debito 10,5

Crediti v/clienti 60,5

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INTEGRAZIONI AL BILANCIO

Fondi spese future.I fondi spese futuri esprimono valori finanziari presunti derivanti dagli accantonamenti di fine esercizio per costi futuri considerati di competenza economica. Il conto accantonamento è un conto di costo e sarà iscritto a conto economico mentre fondi spese future sarà iscritto tra le passività dello stato patrimoniale.

La società rileva spese di manutenzione impianti futuri e di competenza dell'anno pari a 1000.

Accantonamento a spese manutenzione 1000Fondi spese future 1000

Fondo Trattamento di Fine Rapporto.Una parte di remunerazione al personale, oltre quella ordinaria che si riscontra solitamente ogni mese, è quella che viene definita TFR e che pur essendo liquidata solo alla fine del rapporto lavorativo deve essere rilevata come quota parte di costo di competenza ogni esercizio. Ogni fine anno, dopo il calcolo della quota di competenza si provvederà ad accendere un conto di costo denominato accantonamento TFR da imputare a conto economico ed in contropartita un conto denominato fondo TFR che verrà iscritto tra le passività dello stato patrimoniale.

Modalità calcolo TFR = A + B dove:

– q.ta maturata nell'esercizio: A = totale salari e stipendi / 13,5– rivalutazione istat effettuata su fondo TFR esistente: B = fondo TFR x % ISTAT

A fine anno vengono accantonati 50000 al fondo TFR.

Accantonamento TFR 50000Fondo TFR 50000

Fondi rischi.Valori finanziari presunti per accantonamenti di fine periodo che hanno origine economicamente nell'esercizio ma che di manifesteranno finanziariamente nel futuro. Esempio è il fondo svalutazione crediti.

Fondo svalutazione crediti.Valori finanziari presunti per accantonamenti di fine periodo che hanno origine economicamente nell'esercizio ma che di manifesteranno finanziariamente nel futuro sono relativi a crediti che si valutano difficilmente esigibili. Accenderemo condo di costo svalutazione crediti da far confluire nel conto economico e un fondo da iscrivere nel passivo dello stato patrimoniale.

A fine anno si valuta che 10000 di crediti non saranno più esigibili.Svalutazione crediti 10000

Fondo svalutazione crediti 10000

Nel momento in cui, ipoteticamente, si concretizzi la perditaPerdite su crediti 10000 Svalutazione crediti 10000

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STORNI DI BILANCIO.

Ammortamento di fattori pluriennali.Beni pluriennali si definiscono tali in quanto cedono la loro utilità in più anni. Il loro costo viene dunque ammortizzato tramite le quote di ammortamento in più anni. All'atto dell'acquisto il bene pluriennale va in un conto che verrà iscritto nell'attivo stato patrimoniale, a fine anno si iscrive tramite il conto ammortamento il costo di competenza a conto economico ed in contropartita si incrementa il conto fondo ammortamento che confluisce nel passivo dello stato patrimoniale, solitamente tale conto si storna con il bene pluriennale in modo che quest'ultimo rimanga iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale al netto del fondo ammortamento.

Acquistate attrezzature in data 1 feb. Per 35000 ammortizzate al 20%. Il 31/12 viene rilevato la q.ta amm.to e fondo.

Momento dell'acquistoAttrezzature 35000Iva a credito 3500 Debiti v/fornitori 38500

AmmortamentoAmmortamento attrezzature 7000 Fondo ammortamento attrezzature 7000

Fondo ammortamento attrezzature 7000 Ammortamento attrezzature 7000

Riapertura anno successivoAmmortamento attrezzature 7000 Fondo ammortamento attrezzature 7000

Capitalizzazioni di costo.Alcuni componenti di reddito considerati inizialmente come costi di esercizio devono essere rettificati a fine esercizio per essere inseriti nell'area di costi ad utilità pluriennale tramite l'utilizzo di risconti attivi pluriennali.

Sostenuti durante l'anno costi pubblicitari per 100.Spese di pubblicità 100Iva a credito 10 Debiti v/fornitori 110

A fine anno si stima che i costi della pubblicità hanno conferito la loro utilità solo per il 20%.Risconti pluriennali attivi 80 Spese di pubblicità 80

Nei primi del successivo anno si ristornano a costi.Spese di pubblicità 80 Risconti pluriennali attivi 80

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Dismissione immobilizzazioni e chiusura fondi di ammortamento.Nei casi in cui l'immobilizzazione viene dismessa, o per vendita o per eliminazione, si provvederà a chiudere il fondo ammortamento relativo in modo che l'immobilizzo risulti in attivo al netto del suddetto fondo dopodiché in caso di cessione non allo stesso valore si procederà con la rilevazione di plusvalenze o minusvalenze.

Vendita di un bene iscritto in contabilità per 30000 già ammortizzato per il 60% al prezzo di 15000.

Prima della cessione risulterà l'iscrizione dell'impianto nell'attivo dello stato patrimoniale per un valore pari a 30000 e nel passivo dello stesso prospetto il fondo amm.to pari al 60% di 30000 ovvero ad un valore pari a 18000. Si provvede alla chiusura del fondo.

Fondo ammortamento impianto 18000 Impianto 18000

Ora risulterà solo l'impianto nell'attivo stato patrimoniale pari a 12000. Si rileva la vendita.

Impianto 12000Plusvalenze 3000

Crediti v/fornitori 16500 Iva a debito 1500

Le poste rettificative dell'attivo immobilizzato tipo i fondi ammortamento o dell'attivo circolante come ad esempio i fondi svalutazione devono essere portati a diretta riduzione delle voci corrispondenti dell'attivo, le rimanenze di magazzino devono essere riportate nel conto economico al valore netto di incremento/decremento che deriva dalla differenza tra le rimanenze finali e quelle iniziali.Le poste rettificative dei ricavi e costi devono essere portate a diretta riduzione delle voci di costo corrispondenti.

IL REGOLAMENTO DI DEBITI E CREDITI COMMERCIALI.

Si rileva fattura di acquisto servizi fiscali pari a 1000. Successivamente la fattura viene pagate in parte in contante, in parte con bonifico bancario e in parte con l'emissione di cambiali passive.

Costi per servizi 1000Iva a credito 121 Debiti v/fornitori 1021

Debiti v/fornitori 1021 Erario c/ritenute di acconto da vers.Cassa contanteBanca c/c Effetti passivi

Erario c/ritenute di acconto da vers. Banca c/c

Effetti passivi Banca c/c

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Viene emessa fattura di vendita merci la quale verrà liquidata attraverso la cassa, la banca e un ultima parte attraverso l'incasso di cambiali attive.

Merci c/venditaCrediti v/clienti Iva a debito

Cassa contanteBanca c/cEffetti attivi

Crediti v/clienti

Banca c/c Effetti attivi

Si versa un anticipo di euro 4000 oltre iva ad un fornitore per il quale successivamente si riceve fattura dell'anticipo, ancora dopo si riceve fattura del totale di euro 10000 oltre iva, in ultimo si procede al saldo con cambiali.

Debiti v/fornitori 4800 Banca c/c 4800

Anticipi a fornitori 4000Iva a credito 800

Debiti v/fornitori 4800

Merci c/acquisto 10000Iva a credito 1200 Anticipi a fornitori 4000

Debiti v/fornitori 7200

Debiti v/fornitori 7200 Effetti passivi 7200

Effetti passivi 7200 Banca c/c 7200

Emesse ed inviate il 18 gen. Dell'anno n alla banca ricevute bancarie per la riscossione di due crediti verso un cliente, i crediti ammontano a 6000 e 2000. La prima ricevuta viene onorata e si pagano commissioni bancarie per 8 euro, la seconda ricevuta rimane insoluta e pertanto la banca addebita spese di insoluto pari a 15 euro che la società recupera rivalendosi sul cliente.

Ricavi per vendita 6500Crediti v/cliente 8000 Iva a debito 1500

Oneri bancari 8Banca c/c 5992 Crediti v/clienti 6000

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Oneri bancari 15Banca c/c 15

Addebito spese bancarie a clienti 15Crediti v/clienti 15

Emessa la fattura di 10000 ad un cliente si procede con lo sconto in banca

Merci c/vendite 8000Crediti v/clienti 10000 Iva a debito 2000

Interessi passivi 2000Banca c/c 8000 Crediti v/clienti 10000

Un cliente dopo aver emesso la fattura paga con cambiale.

Merci c/vendite 8000Crediti v/clienti 10000 Iva a debito 2000

Cambiali attive 10000 Crediti v/clienti 10000

Banca c/c 10000 Cambiali attive 10000

Si riceve un anticipo di euro 4000 oltre iva da un cliente per il quale successivamente si emette fattura dell'anticipo, ancora dopo si emette fattura del totale di euro 10000 oltre iva, in ultimo si procede alla registrazione del saldo.

Banca c/c 4800 Crediti v/clienti 4800

Crediti c/clienti 4800 Anticipi da clienti 4000Iva a debito 800

Merci c/vendita 10000Crediti c/clienti 7200Anticipi da clienti 4000

Iva a debito 1200

Banca c/c 7200 Crediti v/clienti 7200

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Regolamento posizione IVA.Al termine del periodo che il legislatore definisce a seconda della tipologia di società va effettuata la chiusura dei conti iva a debito/credito e versata l'eccedenza qualora l'iva a debito risulti maggiore di quella a credito.

La società Alfa con iva mensile durante il suo primo mese rileva una sola fattura di vendita merci pari a 1000 oltre iva 21% ed una sola fattura di acquisto merci pari ad 600 oltre iva 21%.

Merci c/acquisti 600Iva a credito 126 Debiti v/fornitori 726

Merci c/vendite 1000Crediti v/client 210 Iva a debito 210

Erario c/iva 126 Iva a credito 126

Iva a debito 210 Erario c/iva 210

Erario c/iva 84 Banca c/c 84

ACQUISIZIONE ED UTILIZZO DEL FATTORE LAVORO.La struttura del costo del lavoro per l'impresa si compone di diverse voci raggruppabili in cat.:

– la retribuzione diretta;– la retribuzione indiretta;– contributi sociali ed assicurativi;– trattamento di fine rapporto.

La retribuzione diretta.Eventuali anticipi vengono rilevati come permutazioni finanziare, la rilevazione del totale dei salari accende il conto di costo salari e stipendi mentre sul contro finanziario dipendenti c/retribuzioni vengono eseguite tutte le permutazioni finanziarie sia per gli assegni familiari sia quelle riguardanti le trattenute previdenziali, sindacali, fiscali su reddito lavoratore dipendente oltre ad eventuali sanzioni che devono essere rilevate con il conto Inps competenze.

Concessione anticipi a dipendenti sulla retribuzione.

Dipendenti c/anticipi 3000 Banca c/c 3000

In data 31/3 vengono rilevate le retribuzioni lorde del mese di marzo pari ad euro 25000, assegni familiari per euro 200, ritenute previdenziali per euro 2140, ritenute sindacali per euro 350 e sanzioni a carico dei dipendenti pari ad euro 100.

Rilevazione salari lordi.Salari e stipendi 25000

Dipendenti c/retribuzioni 25000

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Rilevazione assegni familiari.

Inps c/competenze 200 Dipendenti c/retribuzioni 200

Rilevazione in ordine di rit. previdenziali, sindacali e sanzioni.

Dipendenti c/retribuzioni 2140 Inps c/competenze 2140

Dipendenti c/retribuzioni 350 Sindacati c/competenze 350

Dipendenti c/retribuzione 100 Inps c/competenze 100

Versamento delle ritenute sindacali.

Sindacati c/competenze 350 Banca c/c 350

Applicazione delle ritenute fiscali

Dipendenti c/retribuzione 4115 Erario c/ritenute su redditi lavoro dipendente 4115

Pagamento delle retribuzioni nette.

Dipendenti c/retribuzione 18495 Dipendenti c/anticipi 3000Banca c/c 15495

Versamento delle ritenute fiscali.

Erario c/ritenute su redditilavoratori dipendente 4115

Banca c/c 4115

La retribuzione indiretta. La società rileva i propri costi riguardanti il personale e nello specifico i contributi sociali ed assicurativi.

Contributi socialiInps c/competenze

Oneri assicurativiInail c/competenze

Ultima fase quella della liquidazione delle competenze inail ed inps.

Inps c/competenzeInail c/competenze

Banca c/c

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IMMOBILIZZAZONI MATERIALI ED IMMATERIALI.Le immobilizzazioni sono fattori produttivi ad utilizzazione pluriennale impiegati come strumenti del processo produttivo e non sono destinati alla vendita ne alla trasformazione. Il loro valore va trasferito gradualmente per quote sulle produzioni svolte e sul reddito di esercizio tramite l'ammortamento.

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI.Sono costituiti da beni immobili quali terreni e fabbricati civili (non ammortizzabili), fabbricati ad uso industriale ed amministrativo e beni mobili durevoli quali impianti, macchinari, attrezzature, imballaggi, mobili, macchine ed automezzi. Le immobilizzazioni posso essere acquisite tramite acquisto in senso stretto, permuta, conferimento da parte di soci, leasing, costruite in economia.

Acquisto in senso stretto.Tutti gli oneri accessori direttamente riferibili alle singole immobilizzazioni che si devono sostenere per consentirne l'utilizzo nel processo produttivo vengono capitalizzati ed insieme agli immobilizzi partecipano al processo di ammortamento. Le manutenzioni ordinarie confluiscono come costi nel conto economico mentre quelle straordinarie vanno capitalizzate ed ammortizzate.

Rilevazione anticipo per acquisto immobilizzo

Fornitori c/accontiIva a credito

Banca c/c

Rilevazione acquisizione immobilizzo.ImmobilizzazioneIva a credito Fornitori c/acconti

Debiti v/fornitoriRilevazione fattura oneri accessori all'acquisto ed utilizzo dell'immobilizzoSpese notariliIva a credito Debiti v/fornitoriCapitalizzazione delle spese accessorie attraverso l'incremento dell'immobilizzo.Immobilizzazione Spese notarili

Costruzioni in economia.Rappresentano gli immobilizzi costruiti all'interno dell'impresa. Per tali lavori si ricorre generalmente ad una scheda interna di commessa in modo da evitare che i costi sostenuti per la costruzione invece di finire capitalizzati confluiscano nel conto economico. La valutazione di tali opere va effettuata al costo di produzione. È possibile effettuare rilevazioni dirette dei costo oppure indirette, queste ultime sono in linea con le attuali disposizioni normative.La capitalizzazione indiretta dei costi avviene rettificando i saldi dei conti accesi ai costi dei fattori produttivi utilizzati indirettamente tramite l'uso di uno specifico conto “incremento”.

Immobilizzazione in costruzione Incremento immobilizzazione costruiti in economia

Immobilizzazione Immobilizzazione in costruzione

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Leasing.Con il contratto di leasing, che può essere: leasing finanziario o leasing operativo, un soggetto (locatore o concedente) concede ad un altro (utilizzatore) il diritto di utilizzare un determinato bene a fronte del pagamento di un canone periodico. Alla scadenza del contratto è prevista per l'utilizzatore la facoltà di acquistare il bene stesso, previo l'esercizio dell'opzione di acquisto, con il pagamento di un prezzo di riscatto.

L'OIC ritiene che il passaggio della proprietà sia l'elemento necessario per l'inclusione di un bene tra le immobilizzazioni materiali, ovvero applica il principio della prevalenza giuridica sulla forma economica dell'operazione avvallato dal codice civile, in tale caso il leasing verrà contabilizzato attraverso il metodo patrimoniale ovvero indicando l'operazione nei conti d'ordine, rilevando i canoni quali componenti negativi di reddito ed iscrivendo il bene tra le immobilizzazione con conseguente inizio del processo di ammortamento solo al momento del passaggio di proprietà coincidente con il pagamento del riscatto.Lo IAS 17 Accounting for leases ritiene che per ottenere una rappresentazione chiara, veritiera e corretta sia necessario par prevalere la sostanza economica sulla forma giuridica. Per i principi internazionali pertanto il leasing va contabilizzato attraverso il metodo finanziario per cui il bene viene subito iscritto come immobilizzazione nell'attivo dello stato patrimoniale a fronte di un debito con la società di leasing e subito messo in ammortamento, i canoni di leasing verranno scomposti in quote capitali a riduzione del debito ed in quote interessi quali componenti negativi di reddito.

METODO PATRIMONIALE -Cod.Civ.- Prevalenza forma giuridica su sostanza economica.

L'impostazione contabile coerente con i principi nazionali privilegia gli aspetti contrattuali delle operazioni di leasing senza considerare ne l'impegno ad acquistare ne l'aspetto connesso al finanziamento ma con il solo rilevo dato nei conti d'ordine all'esistenza di beni di terzi presso l'impresa, tale impostazione risponde al nome di METODO PATRIMONIALE (prevalenza forma giuridica su sostanza economica).

Criterio dettato dalla normativa civilistica nazionale secondo il quale il bene in leasing deve rimanete iscritto nell’attivo dello Stato Patrimoniale della società di leasing almeno fino a quando non venga effettuato il riscatto. Il locatario dovrà provvedere solo alla registrazione dei canoni periodici nel suo Conto Economico.

La soc. Alfa stipula contratto di leasing per un impianto del val. di 500000, gli amministratori utilizzano il metodo patrimoniale rilevando la maxi rata di 10000 e le rate di 500 appuntando nei conti d’ordine la presenza di impianto non di proprietà, il riscatto è pari a 7000

Al momento della stipula del leasing, solo il conto d'ordine:beni di terzi a società di leasing 500000

Al momento della prima maxi rata:Canone di leasing 10000Iva a credito Debiti v/fornitori 10000società di leasing a beni di terzi 10000

Al momento del pagamento della rata.Canone di leasing 500Iva a credito Debiti v/fornitori 500società di leasing a beni di terzi 500

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Al momento del pagamento del riscatto.Impianti 7000

Debiti v/fornitori 7000

Dal momento in cui l'impianto è iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale ha inizio l'amm.to.Ammortamento impianto 900 Fondo amm.to impianto 900

Solo al momento del riscatto, ove avviene il passaggio giuridico della proprietà, il bene viene iscritto nell’attivo dello stato patrimoniale con conseguente avvio del procedimento di ammortamento. Prima di tale riscatto il bene non viene considerato un attività, un asset, pertanto non si iscrive nello stato patrimoniale ma solamente tra i conti d’ordine. Ovviamente i canoni vengono rilevati come costi nel conto economico e messi a competenza con risconti att. pluriennali.

LEASING - METODO FINANZIARIO -IAS 17- Prevalenza sostanza economica su forma giuridica.

I principi internazionali invece assimilano l'operazione di leasing ad un acquisto abbinato ad un finanziamento e come tale prevedono la rilevazione del bene quale immobilizzazione da iscrivere subito nell'attivo dello stato patrimoniale per un importo corrispondente alla somma delle quote ricomprese nei canoni accendendo subito il relativo processo di ammortamento ed il relativo debito da estinguersi parzialmente ad ogni pagamento. A quest'ultimo verrà associata una quota capitale ed una interessi. Tale impostazione risponde al nome di METODO FINANZIARIO (prevalenza sostanza economica su forma giuridica)

Criterio dettato dalla normativa internazionale secondo il quale il bene in leasing deve essere iscritto nell’attivo dello Stato Patrimoniale della società locataria a fronte di un debito di finanziamento verso la società di leasing. Il pagamento dei canoni verrà contabilizzato quota parte come rimborso del debito e quota parte come interessi passivi da far confluire nel Conto Economico. Il bene viene messo subito regolarmente in ammortamento.

La soc. Alfa ottiene un impianto tramite contratto di leasing stipulato in data 1/1/05, trattasi di leasing finanziario con le seguenti caratteristiche: val. normale impianto 200000 vita utile 5 anni, maxi canone 20000 in data 1/1/05, 13 rate di 16000 quadrimestrali anticipate a partire dalla prima il 1/2/05, val riscatto 3000 il 1/2/09.

Al momento della stipula del contratto di leasing.Impianti 200000Iva a credito Debiti v/società di leasing 200000

Corresponsione del maxi canone.

Debiti v/società di leasing 20000Iva a credito

Banca c/c 20000

Corresponsione di una rata.Interessi passivi 2000Debiti v/società di leasing 14000 Banca c/c 16000

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Rilevazione dell'ammortamento a fine primo anno.Ammortamento impianto 40000 Fondo amm.to impianti 40000

Rilevazione del ricatto.Interessi passivi 100Debiti v/società di leasing 2900 Banca c/c 3000

A differenza del metodo patrimoniale dove l'intero importo contrattuale deve essere imputato a costo nel conto economico ma spalmato negli anni di durata del contratto attraverso l'utilizzo del risconto pluriennale nel metodo finanziario si dovranno rilevare ratei e risconti solo per allineare ed assestare le competenze delle quote interessi.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI.La categoria di immobilizzazioni immateriali può essere scomposta in due raggruppamenti:

– immateriali in senso stretto: brevetti, know how, licenze, marchi, diritti di concessione;– costi ad utilizzazione pluriennale:

Mentre le immobilizzazioni in senso stretto vanno iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale ed ammortizzate i costi ad utilizzazione pluriennale quali spese di impianto ed ampliamento, di pubblicità, di ricerca e sviluppo richiedono un analisi in fase di assestamento per valutare la loro incidenza nei redditi attuali e/o futuri.

Il documento OIC n. 24 definisce beni immateriali quelli coperti da specifica tutela giuridica che li porta ad essere oggetto di diritti attivi/passivi come marchi, brevetti, concessioni e licenze differenziandoli così dagli oneri pluriennali quali spese di ampliamento ed impianto, spese di ricerca e spese di pubblicità. Categoria a parte riguarda l'avviamento.Per i beni immateriali e per l'avviamento vi è l'obbligo di iscrizione nell'attivo dello stato patrimoniale se i requisiti dell'utilità futura e della misurabilità sono soddisfatti, al contrario non vi sono obblighi riguardanti gli oneri pluriennali, la capitalizzazione è facoltativa.Le immobilizzazioni immateriali vengono iscritte al costo storico computando gli oneri accessori.Il valore di iscrizione non può superare il maggiore tra il suo valore di recupero da vendita ed il suo valore d'uso determinato come il valore dei flussi netti di cassa generati dal bene. In tal caso si dovrà procedere alla svalutazione, riassumendo:Il valore al quale l'immobilizzazione è iscritta in contabilità non può superare il valore recuperabile, il documento OIC n. 24 stabilisce il valore recuperabile come il maggiore tra il valore in uso ed il valore realizzabile tramite alienazione. In tali casi si deve procedere con la svalutazione.Il codice civile prescrive che le immobilizzazioni devono essere svalutate in caso di perdita durevole della stessa.Per lo IAS 38 Intangibles l'attività immateriale va iscritta tra le immobilizzazioni quando risponde ai seguenti requisiti:

– identificabilità, intesa come separabilità dell'immobilizzo nel senso che quest'ultimo deve poter essere venduto, affittato;

– utilità, intesa come capacità di generare benefici futuri in base ad ipotesi ragionevoli ed dimostrabili;

– controllabilità;– misurabilità del costo.

A differenza della facoltà prevista dal legislatore nazionale per i gli oneri pluriennali quali spese di pubblicità, impianto ed ampliamento per i principi internazionali tali attività non dovranno essere mai iscritte in quanto la dimostrazione dei relativi futuri benefici economici non sarà possibile, e difficilmente risponderanno anche al requisito di identificabilità.

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RIVALUTAZIONI E SVALUTAZIONI IMMOBILIZZAZIONI.

Secondo il legislatore nazionale qualora si verifichi una perdita durevole di valore, supportata da perizie, l'immobilizzazione deve essere svalutata attraverso un fondo indiretto e farà ridurre il residuo ammortizzabile.

Svalutazione immobilizzazione Fondo svalutazione immobilizzazione

La rivalutazione di ripristino può essere operata sino a concorrenza del costo originario non superando il valore che avrebbe avuto il bene al netto degli ammortamenti che vi sarebbero stati se non fosse stata operata precedentemente la svalutazione.

Fondo svalutazione immobilizzazione Rivalutazioni immobilizzazione

Per la normativa italiana le rivalutazioni sono consentite da leggi speciali mentre le svalutazioni sono legate alla verifica certa di perdita durevole di valore.

Impairment Test.Per la normativa internazionale le immobilizzazioni non devono avere valore maggiore del più alto tra value in use e fair value, in tal caso, verificato tramite impairment test, si procede con la svalutazione senza dover dimostrare, come prevede il principio nazionale, la sussistenza di perdita di valore. Con il metodo del fair value, riguardo gli investimenti immobiliari, si determina il valore di mercato, si rilevano costi o ricavi ogni anno a seconda della sua variazione e non si procede dunque all’ammortamento.La Svalutazione dell’immobilizzo può essere determinata da obsolescenza, da perdite su linee di prodotto, dall’inadeguatezza degli impianti o dalla rinuncia a progetti di ricerca, in ogni modo dal momento in cui il relativo costo non può essere recuperato dai suoi ricavi.IASB n. 26 Nel caso in cui il Valore di realizzo, pari al maggior valore tra quello realizzabile attraverso l’alienazione ed il valore in uso determinabile attraverso l’analisi del cash flow atteso dall’impiego del cespite, fosse superato si dovrà procedere ad una svalutazione seguendo sia quanto previsto dal principio contabile n.24 che riprende lo standard IASB n. 36 “Impairment of assets” sia quanto prescritto dal codice civile all’art. 2426, n.3 che prevede che le immobilizzazioni vengano svalutate in caso di perdita durevole. L'impairment test ha per l’appunto l'obiettivo di verificare il confronto tra il valore netto contabile ed il valore di realizzo indiretto in modo che le attività vengano iscritte in bilancio a un valore non superiore a quello recuperabile.

PARTECIPAZIONI.Le partecipazioni possono rappresentare per la società acquirente un operazione di gestione accessoria rispetto l'attività tipica ovvero delle immobilizzazioni attinenti alla propria attività.Collegata all'operazione di acquisizione partecipazioni vi è l'eventuale riscossione di dividendi in qualità di proventi finanziari oppure l'eventuale necessità di coprire le perdite delle partecipate.Dal punto di vista civilistico si definiscono immobilizzazioni finanziarie tutti quegli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente. La partecipazione è una immobilizzazione finanziaria quando essa possiede nella partecipata non meno di 1/5 dei voti nell'assemblea ordinaria (1/10 se la partecipata è quotata in borsa).Appartengono alla categoria delle immobilizzazioni i titoli e le partecipazioni destinati ad essere mantenuti nel patrimonio aziendale quale investimento durevole sino alla loro naturale scadenza.

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Quando una partecipazione nasce dunque per motivi legati all’operatività dell’azienda ed è quindi destinata ad essere durevole nel tempo essa allora costituisce un asset per l’impresa ed in quanto tale viene iscritta tra le immobilizzazioni finanziarie. Nel caso opposto verranno considerate attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.Immobilizzazioni finanziarie ovvero partecipazioni in società controllate o collegate possono essere valutate attraverso due metodi:– valutazione al costo storico oltre i costi accessori;– valutazione con il metodo del patrimonio netto detto anche equity method.

Immobilizzazioni finanziarie in società controllate e collegate.Società Controllate - art. 2359 c.c.Società in cui un altra società dispone della maggioranza dei voti nell’assemblea ordinaria, oppure dispone di voti sufficiente per esercitarvi una dominante influenza, oppure in ultimo, quanto esiste un contratto per cui dispone il suo controllo.Società Collegate - art. 2359 c.c.Sono considerate collegate le società nelle quali un altra società esercita un influenza notevole, quando in assemblea ordinaria esercita almeno 1/5 dei voti ovvero 1/10 se la società ha azioni quotate in borsa.

Valutazione al costoMediante questa metodologia di rilevazione le immobilizzazioni finanziarie vengono iscritte nell’attivo Stato Patrimoniale al costo di acquisto con il conto “Partecipazioni in controllate/collegate”, computando anche i costi accessori.

Partecipazioni in controllate 100000Debiti v/società controllate 100000

Debiti v/società controllate 100000 Banca c/c 100000

Tale valore si può incrementare in corrispondenza di nuovi conferimenti nella controllata o rinunce di crediti a seguito di aumenti di capitale.

Partecipazioni in controllate 30000Debiti v/società controllate 30000

Debiti v/società controllate 30000 Crediti diversi 30000

L’immobilizzazione finanziaria che a fine esercizio risulti durevolmente di valore inferiore a quello di iscrizione prima effettuata al costo storico deve essere iscritta a tale minor valore. Tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se vengono meno i motivi della rettifica. Nel determinare una perdita durevole di valore precisa l’OIC n. 20 non è sufficiente che la partecipata rilevi una perdita bensì occorre verificare anche la presenza di condizioni negative interne e/o esterne quali perdite per eccessi costi fissi, ricavi non sufficienti, crisi di mercato e ribassi di prezzi.In ultimo per definire il carattere duraturo della perdita di valore si deve verificare l’esistenza o meno di piani di recupero o programmi che possano rimuovere le cause che hanno determinato la perdita.Nel caso di società quotate in borsa il notevole ribasso di quotazioni non rappresenta condizione

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sufficiente per svalutare le partecipazioni, si devono verificare anche le condizioni negative interne e/o esterne.Non è possibile evitare la svalutazione adducendo a maggiori valori dei beni nella partecipata rispetto a quello del costo storico o la presenza di essa di avviamento interno non contabilizzato.

Attraverso il metodo del costo non risulta semplice verificare attraverso l’analisi dello SP della partecipante l’andamento della partecipata in quanto aumenti di capitale dovuti ad utili della partecipata verranno eventualmente rilevati dalla partecipante solo attraverso la rilevazione di componenti positive di reddito quali proventi da partecipazione mentre nel suo SP il valore iscritto rimarrà quello del costo storico.

Società A possiede il 100% del patrimonio della società B pari a 200Nello SP di A nelle attività in corrispondenza della voce immobilizzazioni finanziarie troveremo 200 mentre nello SP di B avremo tra le passività il patrimonio netto pari a 200.Nel corso di un esercizio la società B rileva un utile pari a 50 pertanto a fine esercizio il suo patrimonio netto risulterà essere di 250 mentre l’immobilizzazione iscritta al costo storico nell’attivo SP di A rimarrà pari a 200. Successivamente qualora i CdA deliberasse di distribuire utile alla partecipata il patrimonio netto di B tornerebbe a 200 mentre la società A rileverebbe la componente positiva di reddito senza modificare il valore iscritto a SP.

Proventi da partecipazioni 50Banca c/c 50

Nulla dell’incremento di B appare nello SP della partecipante A, quest’ultima si limiterà a rilevare un ricavo tra l’altro l’anno successivo dopo l’approvazione del bilancio di B dunque non rispettando i principi di competenza ed esasperando i principio di prudenza con conseguente rappresentazione poco veritiera del metodo del costo storico.

Nell’eventualità che tale immobilizzazione venisse venduta, la differenza, plusvalenza o minusvalenza, andrà rilevata come proventi od oneri di carattere straordinario in quanto proprio perché precedentemente iscritta nelle immobilizzazioni invece che nel circolante non doveva essere oggetto di vendita.

EQUITY METHODMetodo del patrimonio netto (metodo previsto dal legislatore in alternativa al metodo del costo storico)

Le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate possono essere valutate, con riferimento ad una o più tra dette imprese, anziché secondo il criterio del costo storico, per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio delle imprese medesime

Quando la partecipazione è iscritta per la prima volta in base al metodo del patrimonio netto, il costo d’acquisto superiore al valore corrispondente del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa controllata o collegata può essere iscritta nell’attivo, purché ne siano indicate le ragioni nella nota integrativa. La differenza, per la parte attribuibile a beni ammortizzabili o all’avviamento, deve essere ammortizzata.

Negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall’applicazione del metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell’esercizio precedente sono iscritte in una riserva non distribuibile.

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Società A possiede il 100% del patrimonio della società B pari a 200Nello SP di A nelle attività in corrispondenza della voce immobilizzazioni finanziarie troveremo 200 mentre nello SP di B avremo tra le passività il patrimonio netto pari a 200.Nel corso di un esercizio la società B rileva un utile pari a 50 pertanto a fine esercizio il suo patrimonio netto risulterà essere di 250.In virtù del metodo di valutazione del patrimonio netto, equity method, la partecipante aggiornerà il suo valore nell’attivo SP portandolo a 250 ed iscrivendo l’incremento di 50 quale componente positivo di reddito ma girandolo contestualmente a riserva non distribuibile.

A fine esercizio.

Partecipazioni in controllate 50 Rivalutazioni partecipazioni in controllate 50

Rivalutazioni partecipazioni in controllate 50 Riserve non distribuibili 50

Nel successivo esercizio al momento di approvazione del bilancio di B qualora si decidesse di distribuire l’utile di 50 in A rileveremo la diminuzione della partecipazione con l’incasso in banca e contestualmente lo storno della riserva non distribuibile a riserva disponibile.

Partecipazioni in controllate 50Banca c/c 50

Riserve non distribuibili 50 Riserve disponibili 50

FINANZIAMENTI: CAPITALE DI TERZI.

Apertura di credito in c/c.Apertura di credito in conto corrente prevede la disponibilità di una somma ovvero il prelevamento per cassa utilizzando il fido. Il costo dello scoperto di c/c è rappresentato dalla corresponsione degli interessi passivi e commissioni su operazioni e/o spese di istruttori . Nel movimentare il conto corrente è possibile vengano anche computati gli interessi attivi ai quali viene applicata la ritenuta fiscale.

Cassa contante Banca c/c

Interessi passiviSpese di istruttoria affidamentoCommissioni bancarie

Banca c/c

Interessi attiviBanca c/cErario c/ritenuta fiscale su int. att.

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Lo sconto cambiario commerciale.Lo sconto commerciale è un contratto tramite il quale la banca scontante dedotti gli interessi passivi ed oneri o commissioni bancarie, anticipa all'impresa l'importo di cambiali attraverso la concessione delle stesse.

La società accetta il pagamento di una fattura attraverso cambiali attive pari a 100.

Effetti attivi 1000 Crediti v/clienti 1000

Gli effetti vengono presentati in banca per richiedere la loro scontabilità.

Effetti allo sconto 1000 Effetti attivi 1000

La banca accredita lo sconto computando interessi passivi di 300 e commissioni per 50.Interessi passivi 300Commissioni bancarie 50Banca c/c 650 Effetti allo sconto 1000

Lo sconto mezzo emissione di ricevuta bancaria.Lo sconto della Ri.Ba. è un contratto tramite il quale la banca scontante dedotti gli interessi passivi ed oneri o commissioni bancarie, anticipa all'impresa l'importo della ricevuta bancaria che la banca si impegna ad incassare. A differenza dello sconto cambiario che vede annullare il conto credito v/clienti al momento dell'incasso della cambiale ed in un secondo successivo momento lo sconto della cambiale in banca con la ricevuta bancaria il credito v/clienti deve rimanere acceso sino a quando la banca non avrà proceduto all'incasso della Ri.Ba.

La società emette fattura di 4000 per una vendita ed intende emettere ricevuta bancaria, la banca richiede commissioni per 50 ed interessi passivi per 43.

Ricavi per vendite 3200Crediti v/clienti 4000 Iva a debito 800

Interessi passivi 43Commissioni bancarie 50Banca c/c 3907 Banca c/ricevute bancarie 4000

Quando l'istituto di credito incasserà la ricevuta chiuderemo il credito verso il cliente.

Banca c/ricevute bancarie 4000 Crediti v/clienti 4000

Anticipazione su fatture.Pratica di smobilizzo crediti commerciali tramite la quale il credito viene ceduto all'istituto bancario che applicherà interessi passivi e commissioni, anche questa operazione viene effettuata come con le ricevute bancarie salvo buon fine pertanto il credito va chiusi solo nel momento in cui la banca incassa l'importo.

La società emette fattura di 1000 per una vendita ed intende scontare in banca la fattura, la banca richiede commissioni per 50 ed interessi passivi per 40.

Merci c/vendita

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Crediti v/clienti 1000 Iva a debito

Interessi passivi 40Commissioni bancarie 50Banca c/c 910 Banca c/fatture anticipate 1000

Nel momento in cui la banca incassa l'importo si chiude il credito.

Banca c/fatture anticipate 1000 Crediti v/clienti 1000

Mutui passivi.Accensione finanziamento tramite mutuo passivo per 100000 e corresponsione interessi passivi.

Banca c/c 100000 Mutui passivi 100000

Interessi passivi 500Mutui passivi 800 Banca c/c 1500

Tutte le operazioni di reperimento fondi possono avvenire con gli istituti bancari attraverso due formule:

– pro solvendo, vale a dire con rivalsa sull'azienda finanziata se il debitore è insolvente;– pro soluto, senza la rivalsa di cui sopra, e quindo con il rischio di insolvenza a carico

dell'istituto o della factor.

PRESTITI OBBLIGAZIONARI.L’impresa emette titoli denominati obbligazioni, sottoscritti da soggetti esterni all’impresa che assumono le vesti di finanziatori, tali obbligazionisti hanno diritto al rimborso del capitale ed alla corresponsione degli interessi:ordinarie: rappresentano un credito vantato nei confronti della soc. emittente;convertibili: offrono la possibilità, alla scadenza, di scegliere se ottenere il rimborso oppure

convertirle in azioni.

Fasi contabili:1 - Emissione del prestito. Momento in cui gli obbligazionisti sottoscrivono il prestito impegnandosi a versare il capitale alla data stabilita al prezzo di emissione che sarà alla pari quando uguale al valore nominale, sopra alla pari quando sarà maggiore del valore nominale e sotto alla pari pari quando sarà minore del valore nominale.

Alla pari: Prezzo di emissione = Valore nominale

Obbligazionisti c/sottoscrizione 1000 Obbligazioni 1000

Sotto la pari: Prezzo di emissione < Valore nominale; la differenza VN - PE = Disaggio di emissione, rappresenta un costo che tramite risconti pluriennali va ripartito lungo la durata delle obbligazioni.

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Disaggio di emissione 100Obbligazionisti c/sottoscrizione 900 Obbligazioni 1000

Sopra la pari: Prezzo di emissione > Valore nominale; la differenza PE – VN = Aggio di emissione, rappresenta un ricavo che tramite risconti pluriennali va ripartito lungo la durata delle obbligazioni.

Aggio di emissione 100Obbligazionisti c/sottoscrizione 1100 Obbligazioni 100

2 - Collocamento sul mercato.Momento di versamento effettivo, può non coincidere con la data d’inizio di decorrenza degli interessi, difatti il collocamento può essere anteriore ed il sottoscrittore trattiene una quota a titolo di conguaglio interessi oppure al contrario il collocamento può essere posteriore e pertanto in questo caso sarà l’impresa emittente a richiedere una quota in più a conguaglio interessi.

Collocamento coincidente con la data di decorrenza interessi, le obbligazioni vengono vendute al loro prezzo naturale.

Banca c/c 1000 Obbligazionisti c/sottoscrizione 1000

Collocamento antecedente con la data di decorrenza interessi, le obbligazioni vengono cedute ad un prezzo minore, la differenza rappresenta un interesse passivo che va ripartito attraverso risconti pluriennali lungo tutta la durata delle obbligazioni.Interessi passivi 100Banca c/c 900 Obbligazionisti c/sottoscrizione 1000Collocamento successivo alla data di decorrenza interessi, le obbligazioni vengono cedute ad un prezzo maggiore, la differenza rappresenta un interesse attivo che va ripartito attraverso risconti pluriennali lungo tutta la durata delle obbligazioni.

Interessi attivi 100Banca c/c 1100 Obbligazionisti c/sottoscrizione 1000

3 - Pagamento interessi.

Interessi passivi 10Obbligazionisti c/interessi 10

Obbligazionisti c/interessi 10 Banca c/c 8Erario c/ritenute fiscali 2

4 - Rimborso del capitale.

Obbligazionisti c/sottoscrizione 1000 Banca c/c 1000

IL CAPITALE PROPRIO.L'entità dei finanziamenti vincolata inizialmente all'attività di aziendale si definisce capitale di costituzione ed è principalmente formato dal capitale di apporto ovvero dai conferimenti iniziali

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effettuati dai proprietari. Quest'ultimo assume il termine di capitale netto che designa il valore tra somma di attività e passività.

Sottoscrizione del capitale sociale.Si origina un credito verso i soci per un valore pari ai conferimenti che questi ultimi si sono impegnati ad apportare tramite la stipulazione dell'atto costitutivo.

Capitale sociale 1000Soci c/sottoscrizione 1000

Liberazione dei conferimenti.Per le Società per Azioni le disposizioni del Codice Civile impongono un immediato versamento del 25% dei conferimenti in denaro in un conto indisponibile presso un istituto di credito (nel caso di costituzione con atto unilaterale si versa il loro intero ammontare), tali somme possono essere ritirate dagli amministratori solo dopo che la società è stata iscritta nel registro delle imprese per essere versate nel c/c intestato alla società. Il 25% dei conferimenti in denaro vengono versati presso il c/c vincolato.

Banca c/c decimi vincolati 250 Soci c/sottoscrizione 250

Il 25% dei conferimenti in denaro diviene disponibile nel momento in cui gli amministratori dimostrano all’istituto di credito l’avvenuta costituzione della società.

Banca c/c 250 Banca c/c decimi vincolati 250

Versamento del rimanente capitale precedentemente sottoscritto.

Banca c/c 750 Soci c/sottoscrizione 750Conferimenti in natura.I conferimenti in natura dovranno essere completamente ed immediatamente liberati e richiedono perizie giurate al fine di poter iscrivere un valore reale.Vengono conferiti oltre le quote in denaro anche un impianto e dei crediti diversi.Impianti 8000Crediti diversi 2000 Soci c/sottoscrizione 10000

Nel caso in cui il conferimento in natura sia costituito da un'intera azienda il valore dell'apporto non è quantificabile dalla differenza delle sue attività e passività ma è individuabile come valore unitario. La differenza tra il valore che viene corrisposto ed il valore iscritto contabilmente rappresenta l'avviamento, un conto di natura economica ad utilità pluriennale, pertanto soggetto a procedura di ammortamento. Oltre l'avviamento si riporta lo stato patrimoniale della società conferita nello stato patrimoniale della nuova costituita.

Costituzione società Alfa, un socio conferisce la propria azienda per 38000 euro avente un capitale così costituito: mobili e arredi euro 23000, macchinari 8000, crediti v/clienti 12000, debiti diversi 5500, debiti v/fornitori 3500.

Macchinari 8000Mobili e arredi 23000Avviamento 4000Crediti v/clienti 12000 Soci c/sottoscrizione 38000

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Debiti diversi 5500Debiti v/fornitori 3500

Variazioni endogene del capitale.

Le operazioni aziendali modificano la composizione quali-quantitativa del capitale proprio, il patrimonio netto si compone idealmente di due parti: parte di mezzi propri apportati dai soci e parte che deriva dalla gestione.

Determinazione dell’utile d’esercizio.L’utile deve essere accantonato obbligatoriamente a riserva legale nella misura minima del 5% fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale.L’Alfa rileva un utile a fine anno pari a 1000 accantona le riserve e distribuisce il residuo.

Utile di esercizio 1000 Riserva legale 50Riserva statutaria 100Soci c/dividendi 850

Liquidazione dei dividendi con applicazione ritenuta fiscale.

Soci c/dividendi 850 Banca c/c 700Erario c/ritenute fiscali 150

Determinazione della perdita d’esercizio.Quando la società rileva una perdita quest’ultima deve essere coperta utilizzando le riserve, qualora non disponibili si dovrà procedere con la copertura attraverso capitale sociale o attraverso la copertura reali mediante reintegro da soci.Alfa copre la perdita di 500 attraverso riserva legale e statutaria.

Riserva statutaria 150Riserva legale 350

Perdita di esercizio 500

Le riserve non sono in grado di coprire le perdite si procede alla copertura con cap. soc.

Riserva statutaria 100Riserva legale 350Capitale sociale 50

Perdita di esercizio 500

Si procede alla copertura della perdita attraverso reintegro reale da soci.

Riserva statutaria 75Riserva legale 350Capitale sociale 50

Perdita di esercizio 500

Crediti v/soci c/reintegro 25

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Banca c/c 25 Crediti v/soci c/reintegro 25

Variazioni esogene del capitale.

I soci possono deliberare aumenti di capitale sociale attraverso l’offerta di nuove quote di partecipazione (aumento reale) o mediante l’utilizzo di riserve già esistenti (nominale e virtuale)

Aumenti reali di capitale.I soci della Alfa S.r.l. deliberano di aumentare il capitale sociale di 1000 tramite emissione di nuove azioni. Quando si procede ad un aumento di capitale i nuovi azionisti non dovrebbero partecipare alla distribuzione degli utili maturati nei periodi antecedenti all'operazione.

Capitale sociale 1000Riserva sovrapprezzo azioni 100

Soci c/sottoscrizione 1100

Banca c/c 1100 Soci c/sottoscrizione 1100

Aumento non reale di capitale.I soci della Alfa S.r.l. deliberano di aumentare il capitale sociale di 1000 utilizzando alcune riserve esistenti.

Riserve disponibili 1000 Capitale sociale 1000

Diminuzioni di capitale.

Alcuni soci escono dalla società e si procede con la liquidazione dello stesso.

Capitale sociale 100Soci c/liquidazione capitale sociale 100

Soci c/liquidazione capitale sociale 100 Banca c/c 100