Abito Scanno

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Centro di Antropologia Territoriale degli Abruzzi per il Turismo C.A.T.A - U.D.A. Ist. 03.10.2007 DR 873 C.A.T.A . ICONOGRAFIA RELATIVA ALL'ABITO SCANNESE BORBONICO

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Abito scannese borbonico

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Centro di Antropologia Territoriale degli Abruzzi per il TurismoC.A.T.A - U.D.A. Ist. 03.10.2007 DR 873

C . A . T. A .

ICONOGRAFIA RELATIVA ALL'ABITO SCANNESE BORBONICO

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Dell'abito esistono tre esemplari originali al mondo: uno alla fon-dazione Tanturri di Scanno, uno al Museo delle Genti d'Abruzzo

di Pescara e uno in una collezione privata a Roma.Nel complesso si tratta di una foggia abbastanza tipica per l'Abruzzo,specie dell'Aquilano e che ha però alcune peculiarità che lo rendono fa-cilmente riconoscibile: cappellitto e trecce, interlacciatura e le ciappein argento. È stato scelto perché pur essendo tipicamente abruzzese sidiscosta dall'immagine comune dell'abito tradizionale ed è in realtàmolto ben documentato dagli originali nei musei e da pubblicazioni.La storica del Costume Giulia Mafai illustra l'originale conservato alMuseo delle Genti d'Abruzzo e studiato insieme a Marina Sciarelli, co-stumista teatrale, per realizzare il prototipo dell'abito femminile sette-centesco scannese.

L'abito che è stato ricostruito all'Università rappresenta un sorpren-dente sincretismo di tradizioni e simbologie sociali e magico-re-

ligiose centenarie che si riflettono negli elementi che lo compongonoe nella scelta degli accostamenti dei colori e dei tessuti. Esso ha subitouna lenta evoluzione nel corso dei secoli a partire da quelli di foggiaaltomedievale e rinascimentale acquistando caratteri peculiari.La gonnella femminile di foggia rinascimentale mostra molti più ele-menti di vivacità, ed è costituita da varie parti: la gonna for-mata da più teli, di 60 cm di larghezza per 350 di lunghezza,lavorata a traino in vita, con pedana in velluto controtagliatoe pedera interna; il bustino steccato cucito alla gonna mo-dellato sul petto e con applicazioni sempre in velluto con-trotagliato (aste) di colore diverso, scollato davanti e rettoda spalline allacciate con fibbie d'argento estremamente ela-borate e stringhe sui fianchi, con altre agganciature in ar-gento sotto il seno; le maniche staccate e allacciate tra loroesternamente con nastrini di seta con polsini risoltati e ri-camati alla veneziana con gigli.Il materiale era la lana follata di taranta o simile di produ-

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zione locale. Per ciù che riguarda il colore dell'abito,al colore di base della gonnella vengono associati deicolori a contrasto con una certa regola; ci sono alloragonnelle rosse con disegni e rilievi verdi, con rilievigialli ecc.Sete ed altri tessuti erano importati. Sulla gonnella ingenere andava una sopraggonna rimboccata di tessutopiù o meno di valore a seconda dell'evenienza quoti-diana e una manterina a righe verticali con un pannellocon decoro in argento e nastro in vita ricamato a rosestrocche (sorta di stelle).Il cappellitto è composto da un fasciatore sempre a rosestrocche acconciato intorno alla tocca rigida adatta aportare i pesi, il tutto tenuto assieme da un preziosoviolitte a strisce verticali in oro e argento. Il tutto com-pletato da trecce posticce in seta a triplice giro tra lanuca e il capo. accanto a questo tipico copricapo si tro-vano anche reticelle di filato chiamate rezzole. Le ca-micie di lino bianco o cotone sono impreziosite conpizzi al girocollo e ai polsini.Ai piedi chezette ferrate o pantofole a tacco basso e ri-camate

L'abito maschile consiste essenzialmente dei se-guenti capi: le brache ampie in velluto o panno di

lana al ginocchio, la zimarra che è una giacca in lanafollata, il panciotto con doppia bottoniera, la fascia invita in lana carfagna a righe lunga 4 metri e larga 40cm, la camicia in lino con laccetti e merlettini, i cal-zettoni ricamati, i gambali (sorta di ghette) tenuti suda nastri (diventati gli orrendi pon-pon dei gruppi fol-kloristici), la bandana, il cappello a falda larga floscia,le decorazioni in argento per chiudere il colletto, gliamuleti e gli ori.Questa foggia con molte varianti era tipica di tutti iceti sociali e le professioni a parte i briganti, i soldatie i pastori che indossavano capi diversi.