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Guida pratica 2014 ABBECEDARIO DELLE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CALABRESI

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Guida pratica 2014

ABBECEDARIO DELLE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CALABRESI

REGIONECALABRIAPOR CALABRIA FESR 2007/2013

LINEA D’INTERVENTO 7.1.1.2AZIONE 4.4

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Guida pratica 2014

ABBECEDARIO DELLE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CALABRESI

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4 prefazione

l’economia della calabria è in forte affanno

di mario oliveriopresidente della provincia di cosenza

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5dopo una prolungata fase di ristagno, gli anni recenti hanno rappresentato un periodo di ulteriori difficoltà e di ampliamento del divario con le aree più economicamente progredite del paese e dell’europa. la crisi, che perdura ormai da anni, continua a produrre effetti devastanti sulla morfologia produttiva ed ancora di più sul tessuto sociale.

il tessuto produttivo, frammentato e prevalentemente costituito da piccole e piccolissime imprese. non ha le capacità intrinseche per reggere alle sfide della globalizzazione e alle prove della crisi economica generale. la diffusa bassa predisposizione all’innovazione e alle esportazioni aumenta il rischio competitivo delle aziende.

la crisi del manifatturiero è conclamata e presenta criticità di grandissima portata, come testimonia il declino di interi settori e le situazioni di abbandono in cui versano molte aree a destinazione produttiva del territorio.

le politiche statali e regionali non sembrano aver dato risultati tangibili e positivi.

le sfide del futuro possono essere vinte solo sul terreno dell’innovazione, nell’assunzione di una visione integrata dei problemi delle imprese e dello viluppo economico, nell’orientamento a cooperare, nella propensione ad innescare processi aggregativi di filiera, microfiliera o distretto, nella crescita della cultura d’impresa e della propensione all’intrapresa, nell’alleggerimento della pressione burocratica.

la modernizzazione, che deve aiutare le nostre imprese a vivere e competere, va sostenuta con politiche regionali adeguate alla complessità dei problemi e all’urgenza imposta dai necessari interventi anticrisi. la rete capillare delle piccole e piccolissime imprese deve diventare sistema.

in questo quadro, sono fondamentali le risposte che la pubblica Amministrazione deve mettere in campo a fronte della domanda di servizi, infrastrutture, tecnologie che viene dalle imprese.

la qualità dei servizi pubblici per le imprese è cruciale in ogni sistema economico.

si tratta, innanzitutto, di semplificare, snellire, sburocratizzare, standardizzare i servizi della p.A. per le imprese e i sistemi produttivi. rendere veloci le procedure di rilascio delle autorizzazioni, diminuire il carico amministrativo degli imprenditori, offrire servizi integrati, rendere concreta la prospettiva dell’amministrazione digitale. ciò sia per facilitare il lavoro degli imprenditori e rendere più competitivo il nostro sistema produttivo, sia per aumentare l’attrattività del nostro territorio verso gli investimenti e la nascita di nuove imprese.

con le risorse del por calabria 2007/2013 in attuazione della nuova legislazione comunitaria e nazionale, la provincia di cosenza, coinvolgendo la quasi totalità dei comuni e gli organismi pubblici che svolgono funzioni nella gestione dei procedimenti amministrativi inerenti i servizi alle imprese, ha messo in campo un grande progetto, di valenza regionale e ormai in fase avanzata di realizzazione, per configurare un sistema unico e integrato degli sportelli unici per le Attività produttive.

A regime, questo sistema sarà in grado di fornire servizi di qualità, completamente digitalizzati, standardizzati, integrati sul territorio, all’interno di un nuovo modello di gestione efficiente e trasparente dei procedimenti amministrativi da cui discendono i servizi per le imprese produttive.

si tratta non solo di una novità assoluta per la calabria, ma anche di un modello di riferimento per altre realtà del paese.

tuttavia, abbiamo voluto fare ancora di più rispetto agli obiettivi di base del progetto regionale.

pensiamo che il nuovo sistema degli sportelli unici debba non soltanto garantire gli standard qualitativi dei servizi amministrativi richiesti dalla normativa europea, ma possa anche funzionare come rete di accompagnamento e supporto per lo sviluppo dei sistemi produttivi e delle singole imprese, in particolare per ciò che riguarda l’assistenza ai progetti di investimento, aii piani industriali, all’innovazione e ail trasferimento tecnologico.

una prima, pressante esigenza è quella di ordinare, sistematizzare, rendere fruibili agli imprenditori le informazioni sulle opportunità offerte dal territorio, dai Fondi europei, dalle misure di sostegno alle imprese derivanti dalle politiche regionali, nazionali o comunitarie.

per questa ragione, abbiamo realizzato questa prima Guida pratica sul sistema delle opportunità e delle potenzialità che l’attuale sistema normativo, programmatorio, finanziario rende disponibili per gli imprenditori e le imprese, con particolare riferimento ai temi connessi all’innovazione nei processi produttivi e nei modelli organizzativi.

Questa Guida costituisce un agile manuale di orientamento all’interno del complesso sistema delle opportunità e degli incentivi per le imprese.

è rivolta, prioritariamente, agli operatori della rete degli sportelli unici, ma anche ai singoli imprenditori e ai potenziali investitori.

siamo convinti che, in coerenza con la nostra visione dello sviluppo dei sistemi produttivi, il miglioramento del rapporto tra la pubblica Amministrazione e il mondo delle imprese sia cruciale per il nostro futuro.

in tal senso, questa Guida, che sistematizza con chiarezza le opportunità attuali, rappresenta un contributo originale e innovativo. crediamo possa essere uno strumento utile, di facile uso, essenziale.

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6 presentazione

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7l’Abbecedario nasce come uno strumento utile ad individuare le principali opportunità per la crescita e la competitività delle imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni.

la frammentarietà degli strumenti, la numerosità dei soggetti pubblici che gestiscono sistemi di incentivazione e lo scarso coordinamento tra amministrazioni che intervengono su medesime politiche rendono indispensabile disporre di dispositivi di lettura in grado di rendere più chiare e intellegibili le numerose norme, gli avvisi e i bandi che vengono periodicamente emanati ai vari livelli istituzionali. d’altronde, l’evidenza empirica ha evidenziato che gli strumenti di incentivazione se non sono accompagnati da adeguati livelli di governance e monitoraggio, possono generare devianze e distorsioni e produrre effetti addizionali molto modesti.

negli ultimi anni si è assistito, inoltre, nel nostro paese ad un’evoluzione del sistema degli incentivi che ha generato uno scenario via via sempre più complesso, in tanti casi confusionale e ridondante, fondato sulla nascita di numerosi strumenti di aiuto che molto spesso:

• sono stati caratterizzati da notevoli difficoltà nella gestione e nelle modalità operative di funzionamento (ritardi di erogazione, assenza di controlli),

• sono risultati in “competizione” fra loro per effetto di inevitabili duplicazioni ai vari livelli di competenza (nazionale e regionale),

• hanno prodotto problemi di coordinamento, sovrapposizione, distorsione e diseconomie nell’impiego delle relative risorse.

tutto ciò ha determinato un complessivo disorientamento dei vari attori del processo agevolativo, a partire, in primo luogo, dai destinatari finali degli strumenti stessi, appunto le imprese, che hanno cominciato ad incontrare difficoltà nell’operare le scelte ed i comportamenti maggiormente opportuni, economicamente convenienti ed efficaci nei risultati.

Questa situazione è molto preoccupante soprattutto in considerazione del ruolo che le piccole imprese assumono per la crescita economica, l’innovazione, l’occupazione e l’integrazione sociale in quanto:

• hanno un’importanza economica più che proporzionale rispetto al loro peso e costituiscono il principale motore della creazione di nuova occupazione;

• sono uno dei motori con cui si creano e si diffondono l’innovazione e la conoscenza. in alcuni settori, specialmente in quelli a più alta intensità di conoscenza come l’informatica o le biotecnologie, il contributo delle pmi alla creazione di nuovi prodotti e processi, o al miglioramento di quelli esistenti, è più che proporzionale rispetto al loro peso;

• sono in grado di sfruttare le sinergie offerte dal territorio. Alcuni economisti sostengono che l’alto tasso di innovazione delle pmi, ove esso viene rilevato, deriva da un vantaggio competitivo nello sfruttare le esternalità (i c.d. effetti di spillover) prodotte delle università e dei centri di ricerca nel territorio.

Queste problematiche di carattere generale, si aggiungono a significativi limiti strutturali della base produttiva regionale. in calabria prevalgono diffusamente le microimprese con assetti gestionali ed organizzativi elementari, incapaci di sostenere processi di crescita aziendale e, tanto meno, di sopperire alle diseconomie dimensionali attraverso l’attivazione di forme di cooperazione interaziendale. la ripartizione settoriale delle imprese e dell’occupazione conferma un consistente sovradimensionamento della pubblica amministrazione, del commercio, dei servizi alle attività economiche, dell’edilizia. Al contrario, si registra un peso alquanto contenuto dell’industria manifatturiera, peraltro fortemente incentrata su attività tradizionali (alimentare, lavorazione del legno e dei metalli, comparti questi che aggregano oltre la metà delle imprese manifatturiere regionali), principalmente orientate al soddisfacimento della domanda locale e alla fabbricazione di prodotti-input del settore delle costruzioni; estremamente esigua è, invece, l’incidenza di imprese operative in settori a maggiore contenuto tecnologico e di innovazione.

il livello di innovazione imprenditoriale in calabria non è elevato se si considera, ad esempio, il grado di utilizzo di internet nelle imprese: nel 2013 era pari a 22,9 per cento, inferiore rispetto alla media italiana (31,6%) e in linea con quella del mezzogiorno (22,2%). irrilevante è anche la bilancia dei pagamenti tecnologica: gli incassi regionali per beni e servizi tecnologici incidono appena per lo 0,04% su quelli nazionali, mentre i pagamenti rappresentano lo 0,07% .

la debolezza del sistema produttivo calabrese ne condiziona il livello di apertura e la capacità di competere sui mercati esteri. Gli scambi commerciali si attestano su volumi alquanto modesti e il saldo commerciale è abbondantemente negativo,

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8 denotando un elevato grado di dipendenza della regione. la calabria contribuisce per lo 0,1% alle esportazioni nazionali, il peso più basso tra le economie regionali. la capacità di esportare (esportazioni su pil) della regione è molto contenuta e si attesta intorno all’1 per cento; un dato decisamente inferiore sia alla media meridionale che a quella nazionale. si tenga presente, a questo proposito, che l’evidenza empirica dimostra che le aziende che si internazionalizzano sia a livello regionale che nazionale conseguono risultati economico-finanziari ed offrono opportunità di impiego migliori rispetto alle imprese non esportatrici.

le modeste performance del tessuto economico calabrese dipendono anche da un contesto ambientale scarsamente competitivo. rilevante è la sottodotazione quali-quantitativa dello stock infrastrutturale: posto uguale a 100 il dato medio italiano, la calabria raggiunge un indice di infrastrutturazione pari a 76. il deficit di infrastrutture economiche regionali è addebitabile in larga misura alla carenza di impianti energetico-ambientali (48,3), di reti telematiche (58,4) e di reti e strutture bancarie (47). per quanto riguarda le infrastrutture di trasporto, invece, in termini meramente quantitativi, la regione non si discosta dai valori medi nazionali. tuttavia, permangono gravi criticità per quanto riguarda la dotazione di servizi di mobilità e logistica nonché i livelli prestazionali delle infrastrutture e dei servizi di trasporto.

decisamente penalizzante per il sistema imprenditoriale è la relativa inefficienza del sistema del credito regionale: il costo del denaro in calabria è molto più alto che nel resto del mezzogiorno e dell’italia. A ciò si correla un elevato rapporto sofferenze/impieghi, più del doppio di quello nazionale.

Altro fenomeno che limita drasticamente le performance competitive del sistema produttivo regionale riguarda il problema della sicurezza e della legalità. la calabria è, infatti, una delle regioni italiane a più alta densità di eventi delittuosi e di attività illecite messe in atto dalla criminalità organizzata.

nell’insieme, la mancanza di standard minimi di qualità del contesto determina una scarsa capacità di attrazione del sistema-calabria.

la regione presenta un mercato del lavoro pesantemente condizionato dalla debolezza del sistema produttivo, che assorbe una quota limitata dell’offerta di lavoro regionale, evidenziando consistenti ritardi rispetto alle aree più sviluppate del paese ed enormi distanze rispetto agli obiettivi occupazionali fissati in sede europea. le maggiori criticità sul fronte occupazionale si riscontrano con riferimento alle componenti più deboli del mercato del lavoro: i giovani e, più in generale, le donne.

l’attuale recessione economica globale produce impatti profondamente diseguali nello spazio e nei diversi settori dell’economia. senza dubbio le aree economicamente più avanzate e più esposte all’andamento dei mercati internazionali sono quelle che hanno subito, in prima battuta, le maggiori conseguenze associate alla caduta della domanda mondiale. paradossalmente, in queste circostanze, economie meno dinamiche e più caratterizzate da un peso relativo maggiore dei settori al riparo dalle turbolenze dei mercati internazionali, quali il terziario e la pubblica amministrazione, risentono meno, in una prima fase, degli effetti a catena innescati dalla crisi del settore finanziario e dalla caduta del commercio mondiale.

la scarsa apertura ai mercati internazionali, la bassa specializzazione nel manifatturiero e, di contro, la relativa maggiore presenza di attività agricole e di servizi più direttamente legati alla domanda delle famiglie e del settore pubblico, hanno lasciato più a lungo la calabria a riparo dagli effetti più duri dell’attuale crisi internazionale. tuttavia, ora le ripercussioni dell’andamento negativo della domanda, insieme alla ristrettezza delle risorse pubbliche e alla complessiva caduta degli investimenti si stanno facendo sentire con forza sulle dinamiche economiche regionali.

negli ultimi anni, la crisi economica e finanziaria ha prodotto effetti disastrosi. tutti i settori produttivi hanno subito una contrazione del valore aggiunto: in particolar modo, l’agricoltura e le costruzioni. si è registrata, inoltre, una forte contrazione del livello di attività nel comparto delle opere pubbliche ed una diminuzione delle transazioni nel mercato immobiliare, a cui si è associata una ulteriore decelerazione dei prezzi. le presenze turistiche hanno registrato una contrazione che ha riguardato principalmente la componente nazionale.

nonostante le numerose criticità evidenziate dai dati macroeconomici, la geografia economica regionale contiene alcuni importanti punti di eccellenza, sebbene ancora isolati e non in grado di generare processi di sviluppo diffusi e duraturi.

nell’area di cosenza-rende, ad esempio, dai primi anni ’90 del secolo scorso, e in concomitanza con lo sviluppo dell’università della calabria, si è sviluppato un sistema di piccole e medie imprese operanti nel settore dell’ict. l’università stessa cura azioni dirette allo scouting, l’accompagnamento e la creazione di imprese innovative, con l’avvio nel 2010 dell’incubatore di

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9imprese technest, nel campus universitario. il sistema locale del lavoro di cosenza con 385 unità locali (sulle 618 della provincia) e oltre 1.600 addetti si colloca al settimo posto nell’elenco dei sll specializzati nel settore dell’informatica, con un coefficiente di localizzazione pari a 1,58.

in questo contesto, la Guida vuole essere una risposta rapida a imprenditori, lavoratori autonomi e a quanti dispongono di idee e di spirito imprenditoriale per consentire loro di esprimere appieno il proprio potenziale nell’economia globale di oggi.

la Guida, che sarà promossa dai referenti comunali dello sportello delle Attività produttive provinciale, presenta i principali programmi e misure di intervento nei seguenti ambiti:

• creazione e rafforzamento delle imprese,

• incentivi all’occupazione,

• start-up, innovazione e ricerca,

• internazionalizzazione.

i diversi interventi sono sintetizzati attraverso delle schede che riportano le principali caratteristiche, gli obiettivi, i contributi previsti, nonché riferimenti giuridici e link diretti ai documenti e ai siti ufficiali per poter approfondire i singoli temi.

buona lettura.

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indice

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11sezione i - misure per la creazione e il rafforzamento delle imprese

i.1 microcredito calabria .............................................................................................................................pag. 9

i.2 Fondo per il riequilibrio finanziario ..........................................................................................................pag. 10

i.3 Fondo Jeremie calabria .......................................................................................................................pag. 12

i.4 Fondo centrale di Garanzia per le pmi ....................................................................................................pag. 13

i.5 beni strumentali – “nuova sabatini” ......................................................................................................pag. 14

i.6 microimpresa ......................................................................................................................................pag. 15

i.7 Franchising .........................................................................................................................................pag. 16

i.8 lavoro Autonomo ................................................................................................................................pag. 17

i.9 contratto di sviluppo ...........................................................................................................................pag. 18

i.10 bando Fipit - inAil ............................................................................................................................pag. 20

i.11 programma europeo cosme ..............................................................................................................pag. 21

sezione ii - incentivi per l’assunzione

ii.1 Fondo Garanzia occupazione - soggetti deboli e/o svantaggiati.................................................................pag. 23

ii.2 Fondo Garanzia occupazione – mantenimento livelli occupazionali .............................................................pag. 25

ii.3 programma Fixo ................................................................................................................................pag. 26

ii.4 credito d’imposta per l’assunzione di profili altamente qualificati .............................................................pag. 27

ii.5 Giovani ...............................................................................................................................................pag. 28

ii.6 donne ................................................................................................................................................pag. 30

ii.7 lavoratori over 50 ..............................................................................................................................pag. 31

ii.8 lavoratori in ciGs ...............................................................................................................................pag. 32

ii.9 lavoratori in mobilità ...........................................................................................................................pag. 33

ii.10 lavoratori svantaggiati ......................................................................................................................pag. 36

ii.11 lavoratori disabili ..............................................................................................................................pag. 38

ii.12 Altre agevolazioni ..............................................................................................................................pag. 39

sezione iii - interventi per lo start-up, l’innovazione e la ricerca

iii.1 bando smart&start ...........................................................................................................................pag. 45

iii.2 bando brevetti + ................................................................................................................................pag. 46

iii.3 bando disegni + 2 ..............................................................................................................................pag. 47

iii.4 bando marchi + (progetto tpi ) ............................................................................................................pag. 48

iii.5 Fondo per la crescita sostenibile .........................................................................................................pag. 49

iii.6 programma europeo HoriZon 2020 ...................................................................................................pag. 51

sezione iV - incentivi per l’internazionalizzazione

iV.1 crediti all’esportazione .......................................................................................................................pag. 53

iV.2 Finanziamenti agevolati per la prima partecipazione a fiere e mostre ......................................................pag. 54

iV.3 Finanziamenti agevolati delle spese per l’apertura di strutture all’estero per il lancio e la diffusione di nuovi prodotti e servizi o l’acquisizione di nuovi mercati .....................................................................................................pag. 55

iV.4 Finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di prefattibilità e di fattibilità e programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani all’estero ....................................................................................................pag. 56

iV.5 Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle pmi .................................................................pag. 57

iV.6 partecipazione al capitale in imprese extra ue .....................................................................................pag. 58

iV.7 partecipazione al capitale in imprese extra ue con Fondo start-up .........................................................pag. 59

iV.8 partecipazione al capitale in imprese ue ..............................................................................................pag. 60

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sezione i

misure per la creazione e il rafforzamento delle imprese

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13i.1 microcredito calabria

che cos’è

l’Avviso pubblico per l’accesso al Fondo di Garanzia regionale per operazioni di microcredito del por calabria Fse 2007-2013 ha scopo di promuovere operazioni di microcredito come strumento di lotta alla povertà e all’esclusione sociale nel territorio calabrese. in particolare, sostiene lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, attività professionali o di lavoro autonomo avviate da soggetti calabresi deboli e/o svantaggiati.

l’Avviso è gestito da Fincalabra s.p.a. e le risorse stanziate ammontano complessivamente a 25.000.000 di euro.

beneficiari

persone fisiche residenti in calabria al momento della pubblicazione dell’Avviso che rientrano, alla data di presentazione della domanda, in almeno una delle seguenti categorie:

• lavoratore svantaggiato (art. 2, regolamento ce 800/2008)

• lavoratore molto svantaggiato (art. 2, regolamento ce 800/2008)

• lavoratore disabile (l.68/1999)

• cittadini immigrati, nomadi e/o appartenenti a minoranze etniche

• donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e/o di costrizione economica, vittime della tratta

• persone sottoposte ad esecuzione penale, detenuti/e ed ex detenuti/e, persone soggette a misura penale esterna o in semilibertà

• soggetti affetti da dipendenze

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’Avviso promuove la realizzazione di microiniziative imprenditoriali in qualsiasi settore e nella forma giuridica di lavoro autonomo, ditta individuale, società di persone o società cooperative. in particolare prevede:

• la concessione di una garanzia bancaria per favorire l’accesso al credito fino all’80% dell’importo del finanziamento concesso da banche al soggetto beneficiario finale

• l’erogazione di un contributo in conto interesse, nella misura del 100% degli interessi passivi maturati in relazione al prestito acceso presso l’istituto di credito convenzionato

• l’erogazione di servizi di assistenza personalizzata (stesura piano di impresa; tutoraggio per 24 mesi)

le spese ammissibili sono: a) spese di costituzione; b) impianti, macchinari; attrezzature; arredi; c) opere murarie ed assimilate (max 40%); d) hardware e software; e) realizzazione di sistema di qualità, certificazione di qualità, realizzazione sito web; f) investimenti atti a consentire la sicurezza dei luoghi di lavoro e dell’ambiente; g) spese di start-up (primi 12 mesi); h) spese per acquisto materie prime e merci (max euro 5.000 iva esclusa; i) spese per la promozione e la commercializzazione dei prodotti realizzati.

i beni e le opere oggetto del finanziamento devono essere vincolati all’esercizio dell’attività finanziata per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dalla data di completamento dell’investimento agevolato.

l’importo del finanziamento coperto dall’agevolazione va da un minimo di 5.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro per soggetto richiedente; la durata da 36 a 60 mesi.

come presentare domanda

le agevolazioni sono attivate attraverso procedura “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. la domanda di partecipazione deve essere redatta su apposito modello, comprensivo degli allegati richiesti, disponibile alla pagina web di FincAlAbrA, e spedita tramite raccomandata A/r all’indirizzo: regione calabria, dipartimento n.10 lavoro, politiche della Famiglia, Formazione professionale, cooperazione e Volontariato, via lucrezia della Valle - 88100 catanzaro sala (cZ).

maggiori informazioni

www.fincalabra.it

www.regione.calabria.it/formazionelavoro

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14 i.2 Fondo per il riequilibrio finanziario

che cos’è

l’Avviso pubblico “incentivi alle pmi, microimprese ed imprese artigiane regionali a sostegno del riequilibrio finanziario” promuove il miglioramento della struttura finanziaria delle pmi calabresi. la regione calabria riconosce un contributo sugli interessi pagati dalle imprese calabresi in operazioni di consolidamento dei debiti e/o riscadenzamento delle passività.

la misura è gestita da Fincalabra s.p.a. e l’ammontare delle risorse disponibili è di 8 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per le pmi e 3 milioni euro per le microimprese e imprese Artigiane.

beneficiari

imprese artigiane, microimprese e pmi calabresi in possesso dei seguenti requisiti:

• essere iscritte al registro imprese e avere sede legale e/o operativa in calabria

• essere economicamente e finanziariamente sana, non avere procedure concorsuali in corso e quindi non trovarsi in una delle situazioni di “difficoltà” previste dagli orientamenti comunitari

• essere in regola con l’applicazione del ccnl di categoria, con i versamenti assicurativi e previdenziali previsti dalla legge (d.u.r.c) ed operare nel rispetto delle vigenti norme in materia di edilizia, urbanistica, lavoro e salvaguardia dell’ambiente

• non rientrare fra coloro che non hanno rimborsato agevolazioni a seguito di rinunce o revoche da parte della regione calabria o aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla commissione europea

l’agevolazione è concessa ai sensi del regime “de minimis” e non possono essere finanziate le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

presupposto per l’accesso al contributo è l’ottenimento da parte dell’impresa beneficiaria, in data successiva a quella della pubblicazione dell’Avviso, di un finanziamento a medio/lungo termine (almeno 84 mesi), finalizzato alla trasformazione dei debiti bancari a breve termine, o di una o una rinegoziazione con riscadenzamento di finanziamenti in essere. in entrambi i casi l’agevolazione copre un periodo massimo di 84 mesi.

l’importo massimo dell’operazione ammesso a contributo è:

• 1.000.000 di euro per le pmi e 500.000 euro per le microimprese e le imprese Artigiane nel caso di consolidamento a medio/lungo termine di passività a breve

• 1.000.000 di euro per le pmi ed 250.000 euro per le microimprese e imprese Artigiane nel caso di rinegoziazione di passività

il contributo in conto interessi, determinato sull’importo del finanziamento ammesso all’agevolazione, è pari al 100% del tasso di riferimento ed è erogato da Fincalabra s.p.a. all’impresa beneficiaria in un’unica soluzione e in via anticipata, previa attualizzaAl contributo in conto interessi possono aggiungersi:

• un contributo una tantum sul costo della garanzia, nel caso in cui il finanziamento sia garantito mediante l’accesso ai Fondi di Garanzia regionali, pari all’1% del finanziamento agevolato e fino ad un valore massimo di 4.000 euro

• un contributo una tantum fino al valore di 800 euro e pari al 60% dei costi sostenuti per l’asseverazione, da parte di un professionista, dei valori contabili

Ai sensi del regolamento ue n. 1407/2013 “de minimis”, l’importo complessivo dell’agevolazione (contributo c/interessi + contributo sul costo della garanzia + contributo asseverazione) non potrà eccedere, su un periodo di tre esercizi finanziari, il massimale di 200.000 euro.

come presentare domanda

le agevolazioni sono attivate attraverso una procedura “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. possono presentare domanda, per conto dell’impresa beneficiaria, le banche convenzionate con Fincalabra s.p.a utilizzando esclusivamente la procedura on line riportata alla pagina web http://rfin.fincalabra.it

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www.fincalabra.it

www.regione.calabria.it/sviluppo

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16 i.3 Fondo Jeremie calabria

che cos’è

Jeremie (Joint european resources for micro to medium enterprises - risorse europee congiunte per le micro e medie imprese) rientra tra gli strumenti di sostegno speciali elaborati dalla commissione europea in collaborazione con il Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Ha come obiettivo la concessione di finanziamenti a favore di piccole e medie imprese calabresi da erogare a tassi inferiori a quelli di mercato.

la dotazione del Fondo Jeremie calabria ammonta a 95 milioni di euro da erogare entro il 31/12/2015.

beneficiari

micro (incluse imprese individuali e imprenditori autonomi), piccole e medie imprese con sede legale e operativa nella regione calabria.

possono beneficiare del finanziamento anche le pmi con sede legale fuori dalla regione calabria, purché abbiano una o più sedi operative/unità produttive in calabria e l’iniziativa riguardi investimenti in almeno una di dette sedi operative/produttive.

l’agevolazione è compatibile con il regime “de minimis”, non possono dunque essere finanziate le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013. sono inoltre escluse le pmi che si trovano in condizioni tali da essere qualificate come “in difficoltà” ai sensi della normativa comunitaria.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo erogato dal Fondo Jeremie calabria si sostanzia nella concessione di finanziamenti chirografari e/o ipotecari finalizzati a:

• all’acquisto di immobilizzazioni materiali (impianti, attrezzature, macchinari ecc..) e immateriali (marchi, ricerca, brevetti ecc..)

• a finanziare fabbisogni/incrementi del capitale circolante collegato ai suddetti investimenti

• a sostenere le spese connesse allo sviluppo e all’espansione delle attività produttive e imprenditoriali sul territorio calabrese

sono ammissibili le spese sostenute per investimenti futuri o già avviati da non più di 6 mesi prima della presentazione della domanda. il finanziamento può essere erogato fino all’80% del valore degli investimenti (iVA esclusa), l’importo può variare da un minimo di 10.000 fino ad un massimo di 900.000 euro, la durata da 18 a 120 mesi. il finanziamento viene concesso dalla banca del mezzogiorno o dal banco di napoli a condizioni di tasso vantaggiose, grazie alla provvista messa a disposizione dal Fei. in particolare il finanziamento prevede due tranche: la prima è regolata al tasso zero e proviene dalla provvista fornita dal Fei, la seconda alle condizioni di tasso applicate dalla banca incaricata. la concessione del finanziamento è subordinata a un’istruttoria sul merito di credito effettuata dalla banca incaricata.

come presentare domanda

le agevolazioni sono attivate attraverso una procedura “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. per presentare la domanda le pmi interessate devono rivolgersi al banco di napoli o al mediocredito centrale compilando la modulistica disponibile rispettivamente alle pagine web:

• banca intesa

• mediocredito centrale

maggiori informazioni

www.regione.calabria.it/sviluppo

www.mcc.it/jeremie_calabria

www.bancodinapoli.it

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17i.4 Fondo centrale di Garanzia per le pmi

che cos’è

il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è diretto ad affiancare le imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. l’intervento prevede la concessione di una garanzia pubblica per favorire l’accesso ai finanziamenti bancari per investimenti e liquidità finalizzati all’attività d’impresa.

la gestione dello strumento è affidata al mediocredito centrale s.p.A (mcc), le risorse disponibili, a valere sul pon “ricerca e competitività” Fesr 2007-2013, ammontano a 150 milioni di euro.

beneficiari

pmi economicamente e finanziariamente sane con unità operativa localizzata in una delle regioni dell’obiettivo di convergenza (calabria, campania, puglia, sicilia). possono essere garantite le pmi appartenenti a qualsiasi settore con l’eccezione dell’industria automobilistica, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera, della siderurgia e delle attività finanziarie. nel settore dei trasporti sono ammissibili solo le imprese che effettuano trasporto merci su strada.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

la garanzia del Fondo può essere attivata a fronte di finanziamenti, a breve-medio e lungo termine, concessi da intermediari finanziari per investimenti o per il reintegro del capitale circolante. la copertura può raggiungere l’80% del finanziamento fino all’importo massimo di 2,5 milioni di euro.

come presentare domanda

le agevolazioni sono attivate attraverso una procedura “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. per ottenere la garanzia si possono seguire 2 strade alternative: a) prenotare la garanzia e successivamente richiedere un finanziamento; b) richiedere un finanziamento e successivamente ottenere la garanzia.

maggiori informazioni

www.fondidigaranzia.it

www.ponrec.it/programma/interventi/fondogaranzia

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18 i.5 beni strumentali – “nuova sabatini”

che cos’è

l’intervento è promosso dal ministero dello sviluppo economico per migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medio imprese che vogliono rinnovare impianti e attrezzature. prevede un plafond di 2,5 miliardi di euro utilizzabile dagli intermediari autorizzati per la concessione di finanziamenti, uno stanziamento di 191,5 milioni di euro utilizzabile a copertura di una parte degli interessi sui finanziamenti concessi e la possibilità di accedere alla garanzia pubblica fornita dal Fondo di garanzia per le pmi.

beneficiari

piccole e medie imprese che alla data di presentazione della domanda:

• hanno una sede operativa in italia e sono regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese

• sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non hanno procedure concorsuali in corso e non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in “difficoltà” ai sensi della normativa comunitaria

• non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla commissione europea

sono ammessi tutti i settori produttivi tranne: industria carbonifera, attività finanziarie e assicurative, fabbricazione di prodotti di imitazione e sostituzione del latte o dei prodotti caseari, attività connesse all’esportazione e interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto quelli di importazione.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

la misura sostiene gli investimenti per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. è escluso l’investimento in beni qualificabili come “terreni e fabbricati” e “immobilizzazioni in corso e acconti”. le agevolazioni previste dal mise comprendono:

• un finanziamento bancario per l’intero importo dell’investimento, erogato dalle banche convenzionate, di durata non superiore a 5 anni e di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro

• un rimborso, in quote annuali, del 2,75 % degli interessi pagati dall’impresa alla banca (o alla società di leasing), applicati al finanziamento ottenuto

• la possibilità di beneficiare, con priorità di accesso, della garanzia del Fondo di Garanzia per le piccole e medio imprese sul finanziamento ottenuto fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% del finanziamento)

come presentare domanda

le agevolazioni previste dalla nuova sabatini sono concesse mediante una procedura “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi. per presentare la domanda le pmi interessate devono rivolgersi direttamente alla banca cui richiedono il finanziamento utilizzando la modulistica disponibile al sito web www.sviluppoeconomico.gov.it. successivamente, ottenuto il finanziamento e concluso l’investimento, devono attestarne il completamento al ministero dello sviluppo economico.

maggiori informazioni

www.mise.gov.it

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19i.6 microimpresa

che cos’è

la misura promuove la creazione di piccole imprese, in forma di società di persone, per la produzione di beni e la fornitura di servizi ubicate nelle regioni del mezzogiorno (d.lgs 185/2000). prevede la concessione di un finanziamento agevolato, di un contributo a fondo perduto e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e gestionale.

il soggetto gestore della misura è invitalia s.p.a.

beneficiari

persone fisiche che intendono avviare un’attività imprenditoriale di piccola dimensione, in forma di società di persone e con sede legale, operativa e amministrativa nelle regioni: Abruzzo, basilicata, calabria, campania, molise, puglia, sardegna e sicilia.

sono escluse dalle agevolazioni le ditte individuali, le società di capitali, le cooperative, le società di fatto e le società aventi un unico socio. le iniziative imprenditoriali possono riguardare la produzione di beni e la fornitura di servizi, sono esclusi il commercio, le attività nel settore della pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli. Almeno la metà numerica dei soci, che detiene almeno la metà delle quote, deve essere maggiorenne, non occupata e residente nel territorio nazionale (art.17 d.lgs. 185/2000).

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dalla misura microimpresa comprendono:

• un finanziamento a tasso agevolato (durata massima di 7 anni) e un contributo a fondo perduto per gli investimenti funzionali all’avvio di una nuova attività imprenditoriale

• un contributo a fondo perduto per le spese di gestione del primo anno di attività

• servizi gratuiti di sostegno e assistenza tecnica-gestionale nelle fasi di avvio delle attività

l’investimento complessivo non può superare 129.114 euro (iva esclusa), il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili. il mutuo agevolato deve invece essere almeno pari alla metà delle agevolazioni finanziarie concedibili (agevolazioni per investimenti e contributo sulla gestione). Quest’ultimo viene concesso ad un tasso pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento e rimborsato con rate trimestrali posticipate. le spese di investimento ammissibili sono: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili (max 10% del valore degli investimenti). Quelle per la gestione sono: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari e prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi. l’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

come presentare domanda

le agevolazioni previste sono concesse mediante una procedura “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi.

per presentare la domanda i soggetti in possesso dei requisiti devono utilizzare esclusivamente la procedura on line disponibile alla pagina www.autoimpiego.invitalia.it e spedire, tramite raccomandata A/r, copia della domanda presentata, comprensiva degli allegati richiesti, all’indirizzo: inVitAliA AutoimpieGo via pietro boccanelli 30 - 00138 roma.

maggiori informazioni

www.invitalia.itwww.autoimpiego.invitalia.it

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20 i.7 Franchising

che cos’è

la misura sostiene persone fisiche e società di nuova costituzione che intendono avviare un’attività imprenditoriale in franchising. prevede agevolazioni economiche nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento a tasso agevolato.

il soggetto gestore della misura è invitalia s.p.a.

beneficiari

persone fisiche o società (di persone o di capitali) di nuova costituzione che intendono avviare un’attività imprenditoriale che riguardi la commercializzazione di beni e servizi mediante la formula dell’affiliazione commerciale con Franchisor convenzionati con invitalia. sono escluse le società di fatto e le società aventi scopi mutualistici. i soggetti beneficiari devono altresì rispettare i requisiti di residenza e non occupazione previsti dall’art 17 del d.lgs. 185/2000.

la sede legale, operativa e amministrativa dell’iniziativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, basilicata, calabria, campania, molise, puglia, sardegna e sicilia.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dalla misura Franchising comprendono:

• un finanziamento a tasso agevolato (durata massima di 7 anni) e un contributo a fondo perduto per gli investimenti funzionali all’avvio di una nuova attività imprenditoriale

• un contributo a fondo perduto per le spese di gestione del primo anno di attività

il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili. il mutuo agevolato deve invece essere almeno pari alla metà delle agevolazioni finanziarie concedibili (agevolazioni per investimenti e contributo sulla gestione). Quest’ultimo viene concesso ad un tasso pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento e rimborsato con rate trimestrali posticipate. le spese di investimento ammissibili sono: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili (max 10% del valore degli investimenti). Quelle per la gestione sono: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari e prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi.

l’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

come presentare domanda

le agevolazioni sono concesse mediante una procedura “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi. per presentare la domanda i soggetti in possesso dei requisiti devono utilizzare esclusivamente la procedura on line disponibile alla pagina www.autoimpiego.invitalia.it e spedire, tramite raccomandata A/r, copia della domanda presentata, comprensiva degli allegati richiesti, all’indirizzo: inVitAliA AutoimpieGo via pietro boccanelli 30 - 00138 roma.

maggiori informazioni

www.invitalia.it

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21i.8 lavoro Autonomo

che cos’è

la misura ha l’obiettivo di aiutare singole persone fisiche ad avviare una piccola attività imprenditoriale. prevede la concessione di un finanziamento agevolato, di un contributo a fondo perduto e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e gestionale.

il soggetto gestore della misura è invitalia s.p.a.

beneficiari

persone fisiche che intendono avviare un’attività imprenditoriale in forma di ditta individuale in qualsiasi settore, escluse le attività legate alla pesca, acquacoltura e produzione primaria di prodotti agricoli.

per presentare domanda i soggetti proponenti devono essere maggiorenni, non occupati e residenti nel territorio nazionale da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda (art. 17 d.lgs.185/2000).

la sede legale, operativa e amministrativa dell’iniziativa deve essere ubicata nelle regioni: Abruzzo, basilicata, calabria, campania, molise, puglia, sardegna e sicilia.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dalla misura lavoro Autonomo comprendono:

• un finanziamento a tasso agevolato (durata massima di 5 anni) e un contributo a fondo perduto per gli investimenti funzionali all’avvio di una nuova attività imprenditoriale

• un contributo a fondo perduto per le spese di gestione del primo anno di attività

il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto possono arrivare a coprire il 100% degli investimenti ammissibili pari a 25.823 euro (iva esclusa), il contributo sulle spese di gestione 1° anno non può superare l’ammontare massimo di euro 5.164,57. il mutuo agevolato deve invece essere almeno pari alla metà delle agevolazioni finanziarie concedibili (agevolazioni per investimenti e contributo sulla gestione). Quest’ultimo viene concesso ad un tasso pari al 30% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento e rimborsato con rate trimestrali posticipate. le spese di investimento ammissibili sono: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali a utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili (max 10% del valore degli investimenti). Quelle per la gestione sono: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari e prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati; prestazione di servizi. l’attività finanziata deve essere svolta per un periodo di almeno 5 anni dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

come presentare domanda

le agevolazioni sono concesse mediante una procedura “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi. per presentare la domanda i soggetti in possesso dei requisiti devono utilizzare esclusivamente la procedura on line disponibile alla pagina www.autoimpiego.invitalia.it e spedire, tramite raccomandata A/r, copia della domanda presentata, comprensiva degli allegati richiesti, all’indirizzo: inVitAliA AutoimpieGo via pietro boccanelli 30 - 0138 roma.

maggiori informazioni

www.invitaliawww.autoimpiego.invitalia.it

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22 i.9 contratto di sviluppo

che cos’è

la misura favorisce la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere. Finanzia programmi di sviluppo nel settore industriale, turistico oppure per la tutela ambientale.

il soggetto gestore della misura è invitalia s.p.a.

beneficiari

imprese italiane e imprese estere che hanno una sede stabile in italia.

in particolare, i destinatari delle agevolazioni sono:

• l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del contratto di sviluppo

• le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto contratto di svilupppo

• i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

il programma di sviluppo oggetto del contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale e richiede un investimento minimo compreso tra 7,5 e 20 milioni di euro, in base al settore di attività.

è composto da uno o più progetti di investimento e da eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra loro.

può prevedere anche la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse.

in particolare il contratto di sviluppo industriAle finanzia progetti di investimento:

• nei settori manifatturiero, estrattivo e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalle normative ue)

• in alcune attività di trasporto, magazzinaggio e di servizio, informazione e comunicazione come call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio ecc.

il contratto di sviluppo turistico finanzia progetti di investimento nel settore ricettività e ristorazione ed eventuali attività commerciali complementari.

il contratto di sviluppo per la tutelA AmbientAle finanzia progetti:

• per innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria

• per consentire risparmi energetici

• per realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

il contratto di sviluppo prevede le seguenti agevolazioni:

• contributo a fondo perduto in conto impianti

• contributo a fondo perduto alla spesa

• finanziamento agevolato

• contributo in conto interessi.

come presentare domanda

per presentare la domanda l’impresa proponente dovrà registrarsi e accedere all’area riservata sei sito www.invitalia.it

la presentazione di nuove domande di agevolazione è al momento soggetta a limitazioni territoriali. infatti, i progetti di investimento possono essere realizzati:

• nelle aree previste dalla carta degli aiuti di stato a finalità regionale

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23• nel resto del territorio nazionale, se presentati da pmi.

i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e quelli per la tutela ambientale possono essere realizzati su tutto il territorio nazionale.

Attualmente, in considerazione delle risorse finanziarie attese dalla programmazione comunitaria 2014-2020, è possibile presentare nuove domande di agevolazione per progetti da realizzarsi esclusivamente nelle regioni Abruzzo, basilicata, calabria, campania, molise, puglia, sardegna e sicilia.

maggiori informazioni

www.invitalia.it

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24 i.10 bando Fipit - inAil

che cos’è

il “bando per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla innovazione tecnologica” si rivolge alle imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei. promuove la realizzazione di investimenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro mediante l’erogazione di un contributo a fondo perduto per l’adeguamento e/o l’acquisto di impianti, macchine e attrezzature. la misura è gestita dall’inail tramite distinti bandi regionali, lo stanziamento per la regione calabria è pari a euro 2.026.705.

beneficiari

piccole e micro imprese italiane, comprese quelle individuali, operanti nei settori dell’agricoltura, edilizia, estrazione e lavorazione di materiali lapidei e che hanno uno dei codici Ateco, principale o secondario, indicati rispettivamente nell’Allegato 1,2,3 del bando.

Al momento della presentazione della domanda le imprese richiedenti devono necessariamente:

• essere iscritte al registro delle imprese ed avere l’unità produttiva, per la quale si intende realizzare il progetto, nel territorio compreso dallo specifico bando regionale cui si partecipa

• non essere in uno stato di liquidazione o essere sottoposte a procedure concorsuali

• essere in regola con gli obblighi assicurativi e previdenziali (d.u.r.c.);

• non aver chiesto, né aver ricevuto altri contributi pubblici sul progetto d’investimento oggetto della domanda

• non aver ottenuto il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi pubblici inAil isi 2010, 2011, 2012, 2013

le imprese possono presentare una sola richiesta di contributo per un singolo progetto relativo ad uno solo dei settori indicati.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’agevolazione è concessa per le spese finalizzate al miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute sul lavoro, con particolare riferimento ai rischi connessi al ribaltamento, alla movimentazione manuale dei carichi e/o di caduta dall’alto, all’esposizione a rumore e/o a polveri. le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data di pubblicazione del presente bando. l’indicazione esaustiva degli interventi e delle spese agevolate è contenuta negli Allegati 1, 2 e 3 del bando, disponibili alla pagina web dell’inAil. il contributo in conto capitale è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65 per cento dei costi sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto (al netto dell’iva); l’importo massimo è euro 50.000, quello minimo euro 1.000. l’impresa, il cui progetto comporti un contributo di ammontare pari o superiore a euro 15.000, può richiedere un’anticipazione fino al 50% dell’importo del contributo stesso. in questo caso, l’impresa dovrà costituire a favore dell’inAil una fideiussione bancaria o assicurativa irrevocabile per un importo corrispondente all’ammontare dell’anticipazione richiesta.

come presentare domanda

l’erogazione del contributo da parte dell’inail avviene mediante graduatoria fino ad esaurimento delle risorse e comunque non oltre il 31/12/2014. le imprese interessate possono richiedere l’agevolazione a partire dal 03/11/2014 e fino al 03/12/2014 registrandosi sul portale inail e inviando la domanda di partecipazione tramite l’apposita procedura informatica.

maggiori informazioni

www.inail.it

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25i.11 programma europeo cosme

che cos’è

cosme (competitiveness of enterprises and small and medium-sized enterprises) è il programma europeo che mira ad incrementare la competitività delle pmi sui mercati nazionali e internazionali. con un budget complessivo di 2,3 miliardi di euro, il nuovo programma per il periodo 2014-2020 sostituisce le attività inserite nell’attuale programma Quadro per la competitività e l’innovazione – cip.

Gli obiettivi chiave di cosme sono: facilitare l’accesso ai finanziamenti per le pmi, favorire l’accesso ai mercati, promuovere la cultura imprenditoriale (soprattutto tra i giovani e le donne).

beneficiari

i principali beneficiari del programma cosme sono: pmi, cittadini che desiderano mettersi in proprio e devono far fronte alle difficoltà legate alla creazione e lo sviluppo della propria impresa, autorità degli stati membri per le attività legate all’elaborazione e l’attuazione di riforme politiche efficaci.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le principali azioni e strumenti di incentivo previsti da cosme sono:

• Accesso alla finanza per le pmi, tramite modalità differenti come il rilascio di garanzie per prestiti e la concessione, tramite intermediari finanziari, di finanziamenti azionari rimborsabili.

• Accesso ai mercati internazionali, attraverso servizi gratuiti di supporto forniti da helpdesks e centri specifici come l’enterprise europe network (informazione sulla legislazione europea e partecipazione ai programmi europei; assistenza nella ricerca di partner internazionali; consigli sulle possibilità di finanziamenti europei; supporto all’innovazione e al trasferimento tecnologico; raccolta dell’opinione delle pmi sulla legislazione comunitaria).

• supporto agli imprenditori; attraverso programmi e iniziative formative mirate allo sviluppo di capacità e atteggiamenti imprenditoriali.

• creazione di condizioni favorevoli per la creazione di nuove imprese e per il business (riduzione del peso fiscale e normativo; identificazione e scambio delle migliori pratiche amministrative nazionali per perfezionare la politica d’impresa; strumenti analitici per migliorare la politica d’impresa; azioni differenziate per settore).

modalità e condizioni economiche delle misure di sostegno previste dal programma cosme variano in relazione al progetto presentato e in base all’intermediario finanziario locale coinvolto.

1. come presentare domanda

l’assegnazione dei fondi nell’abito del programma cosme è gestita da intermediari finanziari, come banche, imprese assicurative e fondi di capitale di rischio.

le pmi interessate possono accedere a questi fondi attraverso il portale web sostenuto dall’unione europea http://europa.eu.

maggiori informazioni

http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme

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26 sezione ii

incentivi per l’assunzione

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27ii.1 Fondo Garanzia occupazione - soggetti deboli e/o svantaggiati

che cos’è

“l’Avviso pubblico per l’accesso al Fondo rotativo di Garanzia per l’occupazione in calabria alle imprese per l’assunzione di lavoratori svantaggiati, molto svantaggiati e disabili sotto forma di garanzie per il sostegno alla competitività” prevede incentivi per l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato di lavoratori deboli e/o svantaggiati.

la misura è gestita da Fincalabra s.p.a. e le risorse stanziate sono pari a 36 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del por calabria 2007/2013.

beneficiari

imprese, lavoratori autonomi e tutti coloro che si configurano come datori di lavoro che, alla data di presentazione della domanda, possiedono i seguenti requisiti:

• avere già aperta un’unità produttiva/e o sede operativa nel territorio della regione calabria;

• non avere procedure concorsuali in corso e non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dalla normativa comunitaria

• essere in regola con gli adempimenti e i versamenti contributivi, assicurativi e previdenziali previsti dalla legge

• non svolgere una delle attività escluse dall’art. 1 del regolamento 800/2008;

• non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nell’ambito di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici

• non aver effettuato riduzioni di personale negli ultimi 12 mesi ed essere in regola con le norme previste dal ccnl di riferimento

i lavoratori assunti con le agevolazioni previste dall’Avviso devono essere residenti in calabria e appartenere alle seguenti categorie: lavoratori svantaggiati, lavoratori molto svantaggiati e lavoratori disabili (l. 68/1999). i destinatari del bando non devono avere legami di parentela/affinità/coniugio entro il i grado con il titolare/rappresentante legale dell’impresa beneficiaria.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dall’Avviso comprendono:

• la concessione di una garanzia bancaria per favorire l’accesso al credito al fine di sostenere l’occupazione di soggetti svantaggiati

• l’erogazione di un contributo in conto interesse, nella misura del 100% degli interessi passivi maturati in relazione al prestito acceso (durata compreso tra 18 e 60 mesi)

• l’erogazione di un contributo una tantum, nella misura del 50% delle spese sostenute (fino ad un massimo di euro 3.000,00 per ogni singolo lavoratore svantaggiato assunto) per: il miglioramento degli ambienti e dei luoghi di lavoro; il sistema organizzativo delle risorse umane e dotazioni per l’innovazione di processo; il sistema delle certificazioni di qualità e responsabilità sociale

• l’erogazione di servizi di accompagnamento e assistenza territoriale alle imprese beneficiarie

l’intensità di aiuto per ogni lavoratore assunto corrisponde all’80% dei costi salariati durante un periodo massimo di 12 mesi successivi all’assunzione, 24 mesi nel caso di lavoratore molto svantaggiato, 36 mesi per lavoratore disabile. i datori di lavoro possono presentare domanda di agevolazione per un numero massimo di 3 unità lavorative Anno (ulA), vale a dire il numero di lavoratori a tempo pieno occupati durante un anno. tale numero è estendibile fino a 5 nel caso in cui il datore di lavoro dimostri l’effettiva esigenza delle unità lavorative richieste. per le imprese che al momento della richiesta non hanno unità lavorative (0 ulA) rimane il limite di 3 ulA. le imprese che, pur avendo già ottenuto la garanzia agevolata, non sono state finanziate dalle banche possono richiedere la concessione diretta del finanziamento al soggetto gestore Fincalabra s.p.a..

come presentare domanda

la misura è attivata mediante una procedura “a sportello”, in ordine cronologico e fino ad esaurimento delle risorse. per presentare domanda i datori di lavoro devono: registrarsi sul portale www.regione.calabria.it/formazionelavoro, compilare

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28 la modulistica disponibile on line, spedire tutta la documentazione comprensiva degli allegati richiesti all’indirizzo reGione cAlAbriA dipartimento 10 – lavoro, Formazione, politiche sociali, Volontariato e cooperazione, settore 1 - politiche del lavoro e mercato del lavoro - Via lucrezia della Valle, snc. 88100 – catanzaro.

maggiori informazioni

www.fincalabra.it

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29ii.2 Fondo Garanzia occupazione – mantenimento livelli occupazionali

che cos’è

“l’Avviso pubblico per l’accesso al Fondo rotativo per il mantenimento dell’occupazione in calabria sotto forma di finanziamento agevolato” prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato al fine del mantenimento dei livelli occupazionali per le micro, piccole e medie imprese, i lavoratori autonomi e le società partecipate da enti locali. la misura è gestita dalla regione calabria e le risorse stanziate sono pari a 20 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del por calabria 2007/2013.

beneficiari

pmi, lavoratori autonomi, società partecipate dagli enti locali e organismi in house, ai sensi della vigente normativa nazionale e comunitaria, con almeno un’unità produttiva in calabria. i soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

• essere iscritti al registro delle imprese ed avere una partita iva da almeno tre anni dalla data di presentazione della domanda al presente bando

• avere un’unità produttiva in calabria ed avere alle proprie dipendenze lavoratori assunti a tempo indeterminato negli ultimi tre anni precedenti la presentazione della domanda

• non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli orientamenti comunitari o avere procedure concorsuali in corso

• essere in regola con l’applicazione del ccnl di categoria e con i versamenti assicurativi e previdenziali previsti dalla legge

• non rientrare fra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali e incompatibili dalla commissione europea

• non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nell’ambito di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici

• non svolgere una delle attività escluse dall’art. 1 del regolamento 800/2008

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

si prevede la concessione di prestiti ad un tasso agevolato a favore dei datori di lavoro che intendono realizzare investimenti, ristrutturazioni finanziarie o anche rispondere ad esigenze di capitale circolante, a condizione che mantengano i livelli di occupazione esistenti. i beneficiari devono mantenere costante il numero di tutti i dipendenti a tempo indeterminato, occupati presso la sede legale o unità produttiva ubicata nel territorio calabrese, per almeno 36 mesi dall’erogazione del finanziamento (fatti salvi i casi di dimissioni volontarie, invalidità o cessazione del rapporto di lavoro per raggiungimento dei limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro o licenziamento per giusta causa).

il finanziamento massimo per impresa è 500.000 euro, l’importo accordato viene calcolato in base a: categoria di appartenenza dell’impresa definita dal bando, numero di unità lavorative a tempo indeterminato dell’ultimo anno, flussi di cassa e capacità di rimborso dell’impresa richiedente. la durata massima del finanziamento è 60 mesi, il tasso di interesse agevolato (in misura fissa) è attualmente pari all’1%.

come presentare domanda

la misura è attivata mediante una procedura “a sportello”, in ordine cronologico e fino ad esaurimento delle risorse. per presentare domanda i datori di lavoro devono: compilare la modulistica e gli allegati richiesti dal bando, spedire in plico chiuso tutta la documentazione all’indirizzo reGione cAlAbriA dipartimento 10 – lavoro, Formazione, politiche sociali, Volontariato e cooperazione, settore 1 - politiche del lavoro e mercato del lavoro - Via lucrezia della Valle snc, 88100 – catanzaro.

maggiori informazioniwww.regione.calabria.it/formazionelavoro

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30 ii.3 programma Fixo

che cos’è

il programma “Formazione e innovazione per la occupazione, scuola e università” (Fixo s&u) ha come scopo quello di contribuire alla riduzione dei tempi di ingresso nel mercato del lavoro dei dottori di ricerca, dei laureati e dei giovani diplomati italiani. si sostanzia nella concessione di contributi/premi per la stipula di contratti di lavoro subordinato e/o contratti di apprendistato di Alta Formazione e ricerca (d.lgs. 167/2011). il programma comprende due avvisi:

• Avviso pubblico a sportello rivolto alle imprese per la richiesta di contributi finalizzati all’inserimento occupazionale di dottori di ricerca

• Avviso pubblico a sportello rivolto alle imprese per la richiesta di contributi finalizzati all’inserimento occupazionale attraverso il contratto di apprendistato di alta formazione

la gestione è affidata a italia lavoro s.p.a. e le risorse stanziate ammontano a 1.000.000 di euro.

beneficiari

imprese e/o datori di lavoro privati che abbiano almeno una sede operativa sul territorio nazionale e siano in possesso dei seguenti requisiti:

• essere in regola con l’applicazione del ccnl di riferimento e trovarsi in regola con il versamento degli oneri contributivi e previdenziali

• essere in regola con le normative in materia di sicurezza sul lavoro e quelle che disciplinano il lavoro dei disabili

• non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dalla normativa comunitaria o avere procedure concorsuali in conon avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche

• non aver richiesto o ricevuto contributi, finalizzati all’assunzione, erogati da italia lavoro s.p.a. per il medesimo lavoratore

l’Avviso per i dottori di ricerca si rivolge a soggetti di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti (34 anni e 364 giorni), mentre la misura sui contratti di apprendistato ai giovani diplomati e/o laureati tra i 18 e i 29 anni. in entrambi i casi, i lavoratori per i quali si richiede il contributo non devono aver avuto, nei 12 mesi precedenti la sottoscrizione del contratto di assunzione o apprendistato, rapporti di lavoro subordinato con l’impresa beneficiaria la cui cessazione sia stata determinata da cause diverse dalla scadenza naturale dei contratti

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni per l’assunzione di dottori di ricerca prevede la concessione di premi per ogni lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a 12 mesi. comprende un premio “Assunzione” di 8.000 euro e un ulteriore contributo, facoltativo, pari al 95% delle spese sostenute per attività di “Assistenza didattica individuale” fornite da università o centri di ricerca pubblici o privati. il contributo aggiuntivo non può superare l’importo massimo di 2.000 euro e deve necessariamente fare riferimento ad attività di ricerca collegate all’assunzione, realizzate dal lavoratore assunto o comunque associate alle attività dello stesso.

Gli aiuti destinati ai giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni si concretizzano nella concessione di premi per la stipula di contratti di apprendistato previsti dal d.lgs 167/2011, finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca o al conseguimento dei titoli di studio indicati dal bando. nello specifico prevede un premio di 6.000 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato a tempo pieno e uno di 4.000 euro per assunzione con contratto di apprendistato a tempo parziale per almeno 24 ore settimanali.

come presentare domanda

imprese e datori di lavoro privati interessati al contributo possono presentare domanda a partire dal 10/07/2014 e fino al 31/12/2014. la domanda di contributo deve essere presentata unicamente attraverso la piattaforma on line disponibile alla pagina web: http://Fixol4.italialavoro.it.

maggiori informazioni

www.italialavoro.it/

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31ii.4 credito d’imposta per l’assunzione di profili altamente qualificati

che cos’è

bonus fiscale a favore delle imprese che assumono o hanno assunto lavoratori altamente qualificati, quali dottori di ricerca e soggetti in possesso di laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche.

l’agevolazione è promossa dal ministero dello sviluppo economico con uno stanziamento complessivo per gli anni 2012-2015 di 129 milioni euro.

beneficiari

tutti i soggetti, sia persone fisiche che persone giuridiche, titolari di reddito di impresa, comprese start-up innovative e incubatori certificati.

i lavoratori assunti con l’agevolazione devono essere in possesso del titolo universitario di dottori di ricerca o del titolo di laurea magistrale in una delle discipline tecnico-scientifiche indicate dal bando. in quest’ultimo caso, i lavoratori devono essere coinvolti in attività di ricerca di base, ricerca industriale o sviluppo sperimentale finalizzate all’acquisizione di nuove conoscenze utili al miglioramento o allo sviluppo di nuovi prodotti, prototipi, processi e servizi.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 35% del costo aziendale sostenuto per un periodo massimo di un anno e per un tetto annuale di 200 mila euro. il costo aziendale è rappresentato dall’effettivo costo salariale sostenuto dall’impresa, inclusi la retribuzione lorda (prima delle imposte), i contributi obbligatori e quelli assistenziali per figli e familiari. il bonus fiscale vale per le assunzioni a tempo indeterminato e la trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato avvenute dopo il 22/06/2012.

per le start-up innovative e gli incubatori certificati di imprese vale anche per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate mediante contratto di apprendistato. costituiscono cause di decadenza del diritto a fruire del contributo la mancata conservazione dei nuovi posti di lavoro con le caratteristiche indicate dal decreto legge 83/2012 e la delocalizzazione delle attività dell’impresa beneficiaria in un paese non appartenente all’area economica europea.

come presentare domanda

per richiedere il credito d’imposta i datori di lavoro devono:

• compilare la modulistica disponibile sul portale www.sviluppoeconomico.gov.it

• trasmettere la domanda mediante apposita piattaforma informatica a partire: dal 15 settembre 2014 per le assunzioni effettuate dal 26/06/2012 al 31/12/2012, dal 10 gennaio 2015 per le assunzioni effettuate nel corso del 2013

maggiori informazioni

www.sviluppoeconomico.gov.it

www.camera.it

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32 ii.5 Giovani

||bonus Assunzione Giovani||

che cos’è

incentivo all’assunzione di giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni privi di un impiego regolarmente retribuito e di un diploma di scuola superiore o professionale. si tratta di un’ agevolazione contributiva prevista dalla normativa nazionale in materia di lavoro attualmente in vigore.

beneficiari

tutte le aziende che assumono (o trasformano) con contratti a tempo indeterminato giovani in possesso dei seguenti requisiti:

• sono “lavoratori privi di un impiego retribuito” negli ultimi 6 mesi, ovvero non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato oppure hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale deriva un reddito inferiore al reddito annuale minimo escluso da imposizione;

• non hanno conseguito un diploma di scuola superiore o professionale.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo spetta ai datori di lavoro nei casi in cui dette assunzioni/trasformazioni comportino un aumento della base occupazionale in azienda. l’incentivo, autorizzato dall’inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze, è pari ad un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali e non può superare l’importo di 650 euro per lavoratore assunto. la durata della fruizione del beneficio è:

• 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato

• 12 mesi per le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti già in essere.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

circolare inps 131/2013; d.l. 76/2013 art. 1; l. 99/2013.

||contratto di Apprendistato||

che cos’è

pacchetto di incentivi di natura contributiva, economica e fiscale a beneficio dei contratti di apprendistato per giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.

beneficiari

tutti i datori di lavoro di imprese private, di qualsiasi settore, che assumono giovani di età compresa tra 15 e 29 anni con contratti di: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, apprendistato di alta formazione e ricerca (ex. d.lgs. 167/2011). per i soggetti pubblici si è in attesa di regolamentazione delle modalità di attuazione.

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33Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dal nuovo Apprendistato comprendono benefici contributivi, benefici economici e bonus fiscali.

benefici contributivi. la contribuzione per gli apprendisti è pari al 10%. per le aziende fino a 9 dipendenti viene riconosciuto uno sgravio contributivo del 100% per i primi 3 anni di contratto (soggetto alla regola del “de minimis”). per gli anni successivi al terzo la contribuzione è pari al 10%. in caso di trasformazione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, l’agevolazione contributiva del 10% viene riconosciuta per i 12 mesi successivi.

benefici economici. possibilità di inquadrare l’apprendista fino a due livelli inferiore rispetto alla qualifica da conseguire e/o di riconoscere una retribuzione pari ad una percentuale di quella prevista per un lavoratore già qualificato, secondo quanto previsto dal contratto collettivo applicato. possibilità di riconoscere al lavoratore, nel caso dell’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale (art. 3 tu 167/2011), una retribuzione che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonché delle ore di formazione nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo.

benefici fiscali: le spese sostenute per la formazione degli apprendisti sono escluse dalla base per il calcolo dell’irAp.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d. l.gs 167/2011; l.183/2011 (c.d. legge di stabilità 2012); circolare inps 131/2013; circolare inAil 27/2013; circolari mlps 5/2013 e 35/2013; d.l. 34/2014 convertito in l. 78/2014.

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34 ii.6 donne

||incentivi per assunzione di donne prive di impiego||

che cos’è

incentivi di natura contributiva per l’assunzione di donne, di qualsiasi età e residenza, prive di impiego.

beneficiari

tutti i datori di lavoro privati che assumono donne di qualsiasi età, ovunque residenti, e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi”. il termine si abbassa a 6 mesi se:

• residenti in aree svantaggiate

• impiegate in una professione o in un settore economico caratterizzati da una accentuata disparità occupazionale di genere

l’incentivo è escluso:

• quando l’assunzione è effettuata in sostituzione di lavoratori dipendenti dalla stessa impresa licenziati per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale o sospesi, nei 6 mesi precedenti. tale divieto non si applica trascorsi 6 mesi dal licenziamento o dalla sospensione

• se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva

• se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine

• se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva

• per quei lavoratori sospesi in ciGs, nei 6 mesi precedenti, da parte di un’impresa che al momento della sospensione presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo

• lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Gi incentivi riguardano l’assunzione di donne mediante contratto di lavoro a tempo determinato (anche in somministrazione), contratto di lavoro a tempo indeterminato, trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato. Gli incentivi prevedono:

• per le assunzioni a tempo determinato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 12 mesi

• per le assunzioni a tempo indeterminato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 18 mesi

in caso di trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolunga fino al 18° mese dalla data di assunzione.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 92/2012 art. 4 c. 8-12 (legge Fornero); circolare inps 111/2013; circolare mlps 34/2013; messaggio inps 12212/2013.

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35ii.7 lavoratori over 50

||incentivi per assunzione di lavoratori over 50 disoccupati||

che cos’è

incentivi di natura contributiva per l’assunzione di lavoratori di età pari o superiore a 50 anni prive di impiego da oltre 12 mesi.

beneficiari

tutti i datori di lavoro privati che assumono lavoratori di età pari o superiore a 50 anni disoccupati da oltre 12 mesi. l’incentivo è escluso:

• quando l’assunzione è effettuata in sostituzione di lavoratori dipendenti dalla stessa impresa licenziati per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale o sospesi, nei 6 mesi precedenti. tale divieto non si applica trascorsi 6 mesi dal licenziamento o dalla sospensione

• se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva

• se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine

• se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva

• per quei lavoratori sospesi in ciGs, nei 6 mesi precedenti, da parte di un’impresa che al momento della sospensione presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo

• lavoro domestico, intermittente, ripartito e accessorio

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Gli incentivi riguardano l’assunzione di lavoratori over 50 mediante contratto di lavoro a tempo determinato (anche in somministrazione), contratto di lavoro a tempo indeterminato, trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato.

Gli incentivi prevedono:

• per le assunzioni a tempo determinato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 12 mesi

• per le assunzioni a tempo indeterminato: riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per la durata di 18 mesi

in caso di trasformazione del contratto a termine in contratto a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolunga fino al 18° mese dalla data di assunzione.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 92/2012 art. 4 c. 8-12 (legge Fornero); circolare inps 111/2013; circolare mlps 34/2013.

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36 ii.8 lavoratori in ciGs

||incentivi per l’assunzione di lavoratori in ciGs||

che cos’è

incentivi economici e di natura contributiva per l’assunzione di lavoratori in ciGs da almeno 3 mesi.

beneficiari

tutti i datori di lavoro, comprese le società cooperative, che assumono lavoratori che abbiano fruito della ciGs per almeno 3 mesi, anche non continuativi, dipendenti di aziende beneficiari di ciGs da almeno 6 mesi. l’incentivo è escluso:

• in caso di assunzione a tempo indeterminato part-time

• se l’assunzione è dovuta per una disposizione di legge

• per quei datori di lavoro che abbiano sospensioni in atto o abbiano proceduto a riduzione di personale, nei 12 mesi precedenti, salvo che l’assunzione avvenga per acquisire professionalità diverse da quelle dei lavoratori interessati alle sospensioni e riduzioni

• per quei lavoratori sospesi in ciGs nei 6 mesi precedenti, da parte di impresa che al momento della sospensione presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell’impresa che assume ovvero risulta con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

la misura riguarda l’assunzione di lavoratori in ciGs mediante contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

benefici contributivi. contribuzione a carico del datore di lavoro pari a quella prevista in via ordinaria per gli apprendisti (10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali) per 12 mesi. dall’agevolazione è esclusa la quota a carico del lavoratore che è dovuta per intero come per la generalità dei dipendenti.

benefici economici. contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo pari a:

• 9 mesi per lavoratori fino a 50 anni

• 21 mesi per i lavoratori con più di 50 anni

• 33 mesi per i lavoratori con più di 50 anni e residenti nel mezzogiorno e nelle aree ad alto tasso di disoccupazione

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d.l. 148/1993 art. 4 c. 3 convertito con l. 236/1993; l. 223/1991 art. 8 c. 4; circolare inps 137/2012.

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37ii.9 lavoratori in mobilità

||incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori in mobilità||

che cos’è

incentivi economici e di natura contributiva per l’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità indennizzata.

beneficiari

tutti i datori di lavoro, comprese le società cooperative, che assumono lavoratori in mobilità. sono esclusi dagli incentivi all’assunzione i datori di lavoro che:

• assumano in attuazione di un preesistente obbligo, o in violazione di un preesistente obbligo di riassunzione di un altro lavoratore

• abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva - legge 92/2012 art. 4 c. 12, lettera c)

• presentano assetti proprietari coincidenti, ovvero risultano in rapporto di collegamento o controllo, con l’impresa che ha collocato il lavoratore in mobilità nei 6 mesi precedenti

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Gli incentivi economici e contributivi previsti hanno ad oggetto l’assunzione di lavoratori in mobilità con contratti di lavoro a tempo indeterminato, anche nella forma part-time.

beneficio contributivo: contribuzione a carico del datore di lavoro pari a quella prevista in via ordinaria per gli apprendisti (10%) per la durata di 18 mesi; dall’agevolazione è esclusa la quota a carico del lavoratore che è dovuta per intero come per la generalità dei dipendenti.

beneficio economico se l’assunzione è a tempo pieno: contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità spettante e non goduta dal lavoratore per un periodo pari a: 12 mesi per lavoratori fino a 50 anni; 24 mesi per i lavoratori con più di 50 anni; 36 mesi per i lavoratori con più di 50 anni e residenti nel mezzogiorno.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 223/1991 art. 8 c. 2, 4, 4 bis, e art. 25 c. 9; l. 92/2012 art. 4 c. 12 let. a) e b); circolare inps 137/2012.

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38 ||incentivi per l’assunzione a tempo determinato di lavoratori in mobilità||

che cos’è

incentivi economici e di natura contributiva per l’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità indennizzata.

beneficiari

tutti i datori di lavoro, comprese le società cooperative, che assumono lavoratori in mobilità. sono esclusi dagli incentivi all’assunzione i datori di lavoro che:

• assumano in attuazione di un preesistente obbligo, o in violazione di un preesistente obbligo di riassunzione di un altro lavoratore abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva;

• presentino assetti proprietari coincidenti, ovvero risultano in rapporto di collegamento o controllo, con l’impresa che ha collocato il lavoratore in mobilità nei 6 mesi precedenti.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Gli incentivi economici e contributivi previsti hanno ad oggetto l’assunzione di lavoratori in mobilità con contratti di lavoro a tempo determinato, anche part-time.

beneficio contributivo. la quota di contribuzione a carico del datore sulla retribuzione imponibile è pari al 10% per un massimo di 12 mesi. se nel corso del rapporto lo stesso è trasformato a tempo indeterminato, sia part-time che full-time, il beneficio contributivo spetta per ulteriori 12 mesi.

beneficio economico. in caso di trasformazione del contratto a termine in rapporto a tempo pieno e indeterminato, ai datori di lavoro viene concesso un contributo mensile pari al 50% della indennità di mobilità che sarebbe stata corrisposta al lavoratore per un periodo pari a:

• 12 mesi per lavoratori fino a 50 anni

• 24 mesi per i lavoratori con più di 50 anni

• 36 mesi per i lavoratori con più di 50 anni e residenti nel mezzogiorno

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 223/1991 art. 8 c. 2, 4, 4 bis, e art. 25 c. 9; l. 92/2012 art. 4 c. 12 let. a) e b); circolare inps 137/2012; messaggio inps 32661/2010; d.lgs. 368/2001 art.1.

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39||incentivi per l’assunzione con contratto di apprendistato di lavoratori in mobilità||

che cos’è

incentivi economici, normativi e di natura contributiva per l’assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

beneficiari

tutti i datori di lavoro, comprese le società cooperative che assumono lavoratori soci con rapporto di subordinazione

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Gli incentivi previsti vengono concessi per l’assunzione di lavoratori in mobilità mediante con contratti di apprendistato finalizzato alla qualificazione o riqualificazione professionale.

beneficio contributivo. contribuzione a carico del datore di lavoro pari al 10% per un periodo di 18 mesi.

benefici economici. l’inquadramento del lavoratore potrà avvenire fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante. contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità (ove spettante) che sarebbe stata corrisposta al lavoratore per un periodo pari a:

• 12 mesi per lavoratori fino a 50 anni

• 24 mesi per lavoratori con più di 50 anni

• 36 mesi per lavoratori con più di 50 anni e residenti nel mezzogiorno

beneficio normativo. i lavoratori in mobilità così assunti non rientrano nella base di calcolo prevista da leggi o contratti collettivi per l’applicazione di particolari istituti (es. disabili).

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d.lgs. 167/2011 art. 7 c. 4; l. 223/1991 art. 8, c. 2, 4, 4 bis.

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40 ii.10 lavoratori svantaggiati

||Assunzioni agevolate di soggetti svantaggiati nelle cooperative sociali||

che cos’è

Agevolazione contributiva per l’assunzione di soggetti svantaggiati nelle cooperative sociali.

beneficiari

cooperative sociali per l’assunzione di persone svantaggiate quali:

• invalidi fisici, psichici e sensoriali

• ex degenti di ospedali psichiatrici

• soggetti in trattamento psichiatrico

• tossicodipendenti, alcoolisti

• minori in età lavorativa con forti difficoltà in ambito familiare

• persone detenute o internate ammesse al lavoro esterno, anche come misura alternativa alla detenzione.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’agevolazione è concessa per l’assunzione di persone svantaggiate in qualità di soci lavoratori o dipendenti. il beneficio consiste nell’azzeramento delle aliquote complessive contributive per l’assicurazione obbligatoria previdenziale e assistenziale dovute dalle cooperative sociali, relativamente alla retribuzione corrisposta alle persone svantaggiate.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 381/1991 art. 4 c. 1, 3, 3 bis come sostituito dall’art. 1 c. 2, della l. 193/2000; l. 448/1998 art. 51.

||Agevolazioni per l’assunzione di detenuti e internati||

che cos’è

Agevolazione fiscale per l’assunzione di persone detenute o internate.

beneficiari

cooperative sociali, imprese pubbliche e private.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’agevolazione fiscale è concessa per l’assunzione di detenuti o internati con contratto di lavoro non inferiore a 30 giorni, alla condizione che le attività lavorative vengano svolte in carcere. il beneficio prevede un credito di imposta da calcolare su base mensile per un importo fisso di 516,46 euro. il credito d’imposta viene riconosciuto anche alle aziende che svolgono formazione (se poi si aggiunge l’assunzione) e per attività formative propedeutiche all’avvio di imprese autonome.

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41come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 381/1991 art. 4, 3 bis come sostituito dall’art. 1 c. 2 della l. 193/2000; circolare inps 134/2002; circolare inps 11/2004; d.m. 87/2002.

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42 ii.11 lavoratori disabili

che cos’è

benefici economici, normativi e contributivi finalizzati a promuovere l’inserimento lavorativo dei disabili in impieghi compatibili da un lato con le condizioni di salute, le capacità lavorative e le aspettative, dall’altro con le esigenze delle aziende.

beneficiari

datori di lavoro privati, cooperative, consorzi sociali e organizzazioni di volontariato che procedono all’assunzione di disabili iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio previste dalla l. 68/1999.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

la nuova disciplina in materia di collocamento delle persone in disabilità prevede un contributo all’assunzione erogato direttamente dalle regioni alle seguenti condizioni:

• che l’assunzione sia a tempo indeterminato

• che l’eventuale periodo di prova abbia avuto esito positivo

• che, se per qualsiasi causa il rapporto si sia risolto “ante tempus”, lo stesso abbia avuto una durata minima fino alla concessione del contributo, che avviene nell’anno successivo

Ammontare del contributo:

• fino al 60% del costo salariale lordo annuo, per l’assunzione di lavoratori con una percentuale di invalidità non inferiore all’80% o minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria del testo unico in materia di pensioni di guerra o con handicap psichico

• fino al 25% del costo salariale annuo lordo, per l’assunzione di lavoratori con una percentuale di invalidità compresa tra il 67% ed il 79% o minorazioni ascritte dalla quarta alla sesta categoria del testo unico in materia di pensioni di guerra

• il rimborso forfettario parziale delle spese sostenute per l’adeguamento della postazione di lavoro dei disabili con una percentuale di invalidità superiore al 50% o per l’apprestamento di tecnologie di telelavoro o per la rimozione di barriere architettoniche

incentivi di natura normativa. la nuova disciplina prevede la possibilità di adempiere agli obblighi di riserva (art. 12 l. 68/1999, rivisto dall’art. 1, c. 37, della l. 247/2007) attraverso:

• convenzioni temporanee, con finalità formative, che comportano l’assunzione a tempo indeterminato e il contestuale distacco presso cooperative sociali, imprese sociali, disabili liberi professionisti o altri datori di lavoro privati non soggetti all’obbligo, con oneri retributivi e contributivi a carico del soggetto ospitante, al quale il datore di lavoro si impegna a conferire commesse di importo non inferiore. tali convenzioni sono utilizzabili per una sola persona o nel limite del 30% della quota d’obbligo e per max 12 mesi (prorogabili per altri 12 mesi e oltre a seguito valutazione del comitato tecnico). Analoghe convenzioni possono essere stipulate per l’assunzione temporanee di disabili detenuti

• conferimento di commesse di lavoro di importo non inferiore agli oneri retributivi e contributivi a favore di cooperative sociali, imprese sociali, liberi professionisti disabili datori di lavoro privati non soggetti all’obbligo a seguito di sottoscrizioni di convenzioni di inserimento lavorativo (art. 12 bis l. 68/1999)

• attraverso le modalità di telelavoro per soggetti disabili (art. 22, c. 4, lett. b) e c) della l. 183/2011) a cui le convenzioni per l’inserimento lavorativo dei disabili possono fare riferimento

• attraverso l’istituto della convenzione sottoscritta con il servizio che, a livello provinciale, si occupa dell’avviamento dei disabili, sentito il comitato tecnico, il datore di lavoro può assumere portatori di handicap con contratto di apprendistato, in deroga ai limiti massimi di età (29 anni e 364 gg.) e di durata prevista dalla legge (3 anni o 5 nei profili professionali che hanno come riferimento il settore artigiano)

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 68/1999 art. 13; d.m. 91/2000; circolare inps 203/2001; messaggio inps 151/2003; l. 247/2007; circolare inps 131/2009; nota inAil del 15/01/2013.

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43ii.12 Altre agevolazioni

||incentivi per l’assunzione di lavoratori in Aspi||

che cos’è

Agevolazione economica per l’assunzione di lavoratori in godimento dell’indennità Aspi.

beneficiari

tutti i datori di lavoro privati che assumono lavoratori in Aspi. l’incentivo non spetta:

• per quei lavoratori riassunti dopo il licenziamento che siano nell’arco temporale dei sei mesi per l’esercizio del diritto di precedenza (art. 15, c. 6, della l. 264/1949)

• qualora l’impresa assumente, pur appartenendo ad altro settore, sia in rapporto di collegamento o controllo con l’impresa che ha operato il recesso, oppure l’assetto proprietario sia sostanzialmente coincidente

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’agevolazione consiste in un incentivo pari al 50% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

come presentare domanda

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maggiori informazioni

Art. 7, c 5, lettera b) d.l. 76/2013 convertito in l. 99/2013; circolare inps 142/2012.

||incentivi per l’assunzione di lavoratori licenziati da piccole imprese||

che cos’è

incentivo economico per favorire l’assunzione di lavoratori licenziati da imprese che occupano meno di 15 dipendenti.

beneficiari

tutti i datori di lavoro privati, con meno di 15 dipendenti, che assumono lavoratori licenziati, nei 12 mesi precedenti l’assunzione, per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo viene riconosciuto per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato o determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, ad esclusione del lavoro domestico.

benefici economici:

• per assunzione a tempo indeterminato: euro 190 mensili per un periodo di 12 mesi, riproporzionati per le assunzioni a tempo parziale

• per assunzione a tempo determinato: euro 190 mensili per un periodo massimo di 6 mesi

come presentare domanda

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44maggiori informazioni

decreto direttoriale del 19/04/2013. le disposizioni attuative dell’inps devono ancora essere emanate.

||Assunzione a tempo determinato per sostituzione di lavoratrice in astensione obbligatoria o facoltativa per maternità||

che cos’è

incentivo contributivo per l’assunzione di personale in sostituzione di lavoratrici in congedo o maternità.

beneficiari

Aziende con meno di 20 dipendenti che assumono personale allo scopo indicato.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo viene riconosciuto per le assunzioni con contratto a tempo determinato (anche con contratto di lavoro temporaneo) in sostituzione di lavoratrici e lavoratori in congedo di maternità/paternità, in congedo parentale e in congedo per malattia del figlio, fino al compimento di un anno di età del figlio della lavoratrice o del lavoratore in congedo. il beneficio contributivo prevede sgravio del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi inAil, per un massimo di 12 mesi. Quando la sostituzione avviene con contratto di lavoro temporaneo, l’impresa utilizzatrice recupera dall’Agenzia per il lavoro le somme corrispondenti allo sgravio che quest’ultima ha ottenuto.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d.lgs. 151/2001 art. 4 c. 3, 4, 5.

||incentivi per l’assunzione di lavoratori disoccupati o in ciGs da almeno 24 mesi||

che cos’è

incentivo contributivo per l’assunzione di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi.

beneficiari

tutti i datori di lavoro, comprese le società cooperative che assumono soci lavoratori con rapporto di subordinazione. l’incentivo non spetta:

• quando l’assunzione è effettuata in sostituzione di lavoratori dipendenti dalla stessa impresa licenziati per giustificato motivo oggettivo o per riduzione del personale o sospesi, nei 6 mesi precedenti. tale divieto non si applica trascorsi 6 mesi dal licenziamento o dalla sospensione

• se l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva

• se l’assunzione viola il diritto di precedenza, stabilito dalla legge o dal contratto collettivo, alla riassunzione di un altro lavoratore licenziato da un rapporto a tempo indeterminato o cessato da un rapporto a termine

• se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse

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45a una crisi o riorganizzazione aziendale, salvi i casi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione siano finalizzate all’acquisizione di professionalità sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori sospesi oppure siano effettuate presso una diversa unità produttiva

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo viene riconosciuto per contratti di assunzione a tempo indeterminato anche part-time. lo sgravio è ammesso anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, nel caso in cui il lavoratore avrebbe avuto un’anzianità di disoccupazione di almeno 24 mesi se il rapporto fosse cessato invece di essere trasformato. l’incentivo spetta anche per assunzione o trasformazione a scopo di somministrazione.

benefici contributivi:

• per le imprese diverse da quelle artigiane riduzione del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro per 36 mesi

• per le imprese artigiane, e per tutte quelle operanti nel mezzogiorno, riduzione del 100% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro per 36 mesi

dall’agevolazione è esclusa la quota a carico del lavoratore che è dovuta per intero come per la generalità dei dipendenti.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 407/90 art. 8 c. 9 come modificata dalla l. 92/2012 (art 4 c. 33 let. c; art 4 c. 14); circolare inps 137/2012; nota ministero del lavoro 14/11/2005, prot. n. 2693.

||Assunzioni agevolate nelle agenzie di somministrazione||

che cos’è

incentivo per l’assunzione di lavoratori svantaggiati con godimento di una indennità di disoccupazione, mobilità, Asu o altri sostegni al reddito.

beneficiari

Agenzie di somministrazione convenzionate con i comuni, le province, le regioni ovvero le agenzie tecniche in house del mlps (italia lavoro).

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

l’incentivo viene riconosciuto per contratti di somministrazione di durata compresa tra 9 e 12 mesi. l’incentivo comprende:

• benefici economici, le Agenzie possono detrarre dal trattamento retributivo quanto il lavoratore già percepisce dall’inps

• benefici contributivi, l’agenzia può detrarre dai contributi dovuti l’ammontare dei contributi figurativi (terziario)

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d.lgs. 176/2003 art. 13; circolare inps 44/2006.

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46 ||lavoro occasionale accessorio||

che cos’è

i “buoni lavoro” (voucher) costituiscono uno strumento di pagamento per prestazioni lavorative occasionali.

beneficiari

pensionati, studenti durante i periodi di vacanza, percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito, lavoratori in part-time, altre categorie di prestatori, prestatori extracomunitari. i soggetti committenti, ovvero coloro che impiegano prestatori di lavoro occasionale, possono essere: famiglie; enti senza fini di lucro; soggetti non imprenditori; imprese familiari; imprenditori agricoli; imprenditori operanti in tutti i settori; committenti pubblici. è possibile utilizzare i buoni lavoro in tutti i settori di attività e per tutte le categorie di prestatori. per il settore agricolo possono essere utilizzati solo da committenti con volume d’affari superiore a 7.000 euro l’anno

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

il valore netto di un voucher da 10 euro nominali, in favore del lavoratore, è di 7,50 euro e corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo che per il settore agricolo, dove, in ragione della sua specificità, si considera il contratto di riferimento. il buono comprende la copertura previdenziale presso l’inps e quella assicurativa presso l’inAil. i limiti per il prestatore nell’utilizzo dei voucher sono:

• max 5.000 euro netti l’anno (6.667 euro lorde). per i percettori il limite è di 3.000 euro netti l’anno (4.000 euro lordi)

• max 2.000 euro netti (2.666 euro lordi) per ciascun committente se imprenditore commerciale

come presentare domanda

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maggiori informazioni

l. 92/2012; d.lgs. 276/2003 artt. 70, 72.

||rientro ricercatori e docenti||

che cos’è

Agevolazione fiscale sui redditi da lavoro per favorire il rientro in italia di docenti e ricercatori che hanno trasferito la propria residenza all’estero.

beneficiari

docenti e ricercatori, residenti all’estero in modo non occasionale, che hanno svolto per almeno due anni consecutivi documentata attività di ricerca o docenza all’estero presso centri di ricerca pubblici o privati o presso università, e che entro il 2015 intendono rientrare in italia (trasferendo la loro residenza) per svolgere qui la loro attività di lavoro dipendente o autonomo.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Ai fini delle imposte dirette, per la determinazione del reddito di lavoro autonomo o dipendente, si considera solo il 10% dei compensi derivanti dall’attività di docenza o ricerca svolta in italia. Gli stessi compensi non concorrono alla formazione della produzione netta ai fini irap del ricercatore/docente se si tratta di lavoratore autonomo, oppure del sostituto d’imposta che eroga i compensi, nel caso questi si riferiscono a redditi di lavoro dipendente o assimilato. il beneficio si applica nel periodo d’imposta in cui il ricercatore o il docente diviene fiscalmente residente in italia e nei due periodi d’imposta successivi, sempre che permanga la residenza in italia. il ricercatore o il docente può prestare l’attività a favore di università o altri centri di

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47ricerca pubblici o privati, nonché di imprese o enti che dispongono di strutture organizzative finalizzate alla ricerca.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

d.l. 78/2010 art. 44; circolare 4/e 2011.

||rientro dei c.d. “cervelli”||

che cos’è

Agevolazione fiscale sui redditi da lavoro per favorire il rientro in italia di giovani talenti emigrati all’estero e per i cittadini europei che vogliono trasferire la propria attività lavorativa in italia.

beneficiari

sono ammessi al beneficio fiscale coloro che prima della data di assunzione o dell’avvio dell’attività hanno i seguenti requisiti:

• sono cittadini dell’unione europea nati dopo il 1° gennaio 1969

• hanno risieduto continuativamente per almeno 24 mesi in italia

• hanno un diploma di laurea e hanno esercitato senza interruzione, negli ultimi 2 anni e più, attività di lavoro dipendente, autonomo o d’impresa fuori dal proprio paese d’origine e dall’italia o, nello stesso periodo di tempo, hanno studiato ininterrottamente all’estero conseguendo una laurea o un titolo post-lauream

• sono stati assunti, o hanno avviato un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, in italia, ed entro tre mesi vi hanno trasferito il proprio domicilio e la residenza

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

Fino al 31 dicembre 2015, ai fini delle imposte dirette, per la determinazione del reddito d’impresa, di lavoro autonomo o dipendente, si considera solo:

• il 20% del reddito povvero il 30% del reddito per gli uomini

devono farne richiesta al datore di lavoro che opererà le relative ritenute. il beneficio fiscale spetta anche per attività di lavoro autonomo o d’impresa; in questo caso la riduzione della base imponibile ai fini irpef deve essere fatta valere nel modello unico. l’agevolazione in commento non è cumulabile con altri benefici fiscali.

come presentare domanda

www.inps.it

maggiori informazioni

l. 238/2010 art. 3; d.l. 216/2011; dm 3/06/2011; provvedimento direttore Agenzia entrate 29/07/2011; circolare 14/e 2012.

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sezione iii

interventi per lo start-up, l’innovazione e la ricerca

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49iii.1 bando smart&start

che cos’è

smart&start è la misura ideata dal ministero dello sviluppo economico per la realizzazione di progetti imprenditoriali a carattere fortemente innovativo nelle regioni del mezzogiorno e nei comuni del centro sismico aquilano. promuove la nascita di imprese innovative mediante due tipi di agevolazioni: smart, per i costi di gestione, e start, per gli investimenti aziendali. la misura è gestita da invitalia s.p.a. con una dotazione complessiva di 203 milioni di euro.

beneficiari

società di piccole dimensione, costituite da non più di 6 mesi, e/o team di persone fisiche che intendono costituire una nuova attività innovativa con sede legale e operativa nei comuni del centro sismico aquilano e nelle regioni: basilicata, calabria, campania, molise, puglia, sardegna e sicilia. le imprese già esistenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

• essere iscritti al registro delle imprese ed essere in regola con le normativa in materia di edilizia, salvaguardia dell’ambiente, lavoro e prevenzione degli infortuni

• essere in regime di contabilità ordinaria

• non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli orientamenti comunitari, in stato di liquidazione o essere sottoposti a procedure concorsuali

• non essere state destinatarie di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, salvo i casi di rinunce

• non operare in uno dei settori di attività esclusi dai regolamenti ue in materia di aiuti concessi in regime “de minimis”

relativamente all’agevolazione smart, sono escluse dal programma le imprese nei settori della siderurgia, costruzione navale e produzione di fibre sintetiche.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

smart si rivolge alle imprese o team di persone con un modello di business innovativo, sotto il profilo organizzativo o produttivo, oppure orientato a raggiungere nuovi mercati e/o a intercettare nuovi fabbisogni. l’incentivo prevede la concessione di contributi a fondo perduto per la copertura di costi di gestione aziendali sostenuti nei 48 mesi successivi alla presentazione della domanda. l’impresa beneficiaria può ricevere un contributo annuo fino a 50.000 euro, per un ammontare complessivo fino a 200.000 euro in quattro anni. per le domande presentate da “start-up innovative” il contributo complessivo può raggiungere l’importo massimo di 300.000 euro. l’incentivo copre fino al 35% dei costi di gestione annualmente sostenuti come: oneri finanziari, personale dipendente, canoni di affitto, canoni di leasing e ammortamento di impianti, attrezzature e macchinari.

start è destinata invece ad imprese nel settore dell’economia digitale e/o che realizzano programmi di investimento per la valorizzazione economica dei risultati della ricerca. l’incentivo prevede servizi di tutoring tecnico-gestionale e contributi a fondo perduto per le spese di investimento necessarie all’avvio di impresa. ogni società può ricevere un contributo fino ad un massimo di 200.000 euro comprensivo dei servizi di tutoring tecnico - gestionale. l’agevolazione può coprire fino al 65% delle spese per investimenti; per le società costituite esclusivamente da giovani (under 36) e/o da donne la percentuale è elevabile fino al 75% .

come presentare domanda

le agevolazioni previste dal programma smart&start sono concesse da invitalia mediante una procedura “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi. le domande di agevolazioni devono essere inoltrate esclusivamente via web utilizzando la procedura informatica disponibile sul portale https://gosmartstart.invitalia.it.

maggiori informazioni

www.smartstart.invitalia.it

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50 iii.2 bando brevetti +

che cos’è

la misura si pone l’obiettivo di tutelare la proprietà industriale e incrementare il numero delle domande di brevetto, favorendo in questo modo lo sviluppo della capacità innovativa e competitiva delle imprese italiane. prevede la concessione di premi per la brevettazione e l’erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione dei brevetti. la misura è gestita da invitalia s.p.a. e le risorse stanziate ammontano a 30,5 milioni di euro.

beneficiari

micro, piccole e medio imprese in possesso dei seguenti requisiti:

• avere sede legale ed operativa sul territorio nazionale, senza vincoli regionali

• non essere escluse dagli aiuti de minimis ai sensi del regolamento ce 1998/2006

• non essere in stato di liquidazione o avere procedure concorsuali in corso

• non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche

per l’agevolazione “premi per la brevettazione” possono presentare domanda le imprese che abbiano avviato almeno un procedimento relativo al deposito di brevetto all’ uibm o all’estensione di un brevetto nazionale all’epo o al Wipo. per gli incentivi alla valorizzazione economica le imprese proponenti devono invece trovarsi in una delle seguenti condizioni:

• sono titolari di uno o più brevetti

• hanno depositato uno o più brevetti per i quali sussiste un rapporto di ricerca con esito negativo, nel caso di deposito brevetti nazionali, o la richiesta di un esame sostanziale all’epo o al Wipo, nel caso, rispettivamente, di brevetti europei e internazionali

• sono in possesso di un opzione o contratto preliminare di acquisto su licenze e brevetti, anche se posseduti da soggetti esteri

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

la concessione dei “premi” per la brevettazione prevede il riconoscimento di uno o più premi in denaro come incentivo e stimolo per incrementare il numero delle domande di brevetto. l’importo unitario dei premi per la brevettazione varia da 1500 a 6000 euro, a seconda della tipologia (uibm, epo, Wipo) e della fase di avanzamento del percorso brevettuale avviato. ogni impresa può cumulare al massimo 30.000 euro di “premi”, per un massimo di 5 domande per tipologia di premio.

per la valorizzazione economica dei brevetti è possibile usufruire di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di servizi specialistici funzionali all’implementazione del brevetto all’interno del ciclo produttivo o alla sua valorizzazione sul mercato. i servizi specialistici ammessi a contributo riguardano: attività di industrializzazione e ingegnerizzazione di prodotto; studi, analisi e attività organizzative legate al lancio di nuovi prodotti o allo sviluppo di nuovi mercati; due diligence tecnologica e servizi legati al trasferimento tecnologico. l’incentivo può raggiungere l’importo massimo di 70.000 euro e non può superare il limite dell’80% dei costi ammissibili.

le due agevolazioni sono cumulabili e vengono concesse entro il limite comunitario “de minimis”.

come presentare domanda

le agevolazioni vengono concesse con una procedura valutativa “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. in entrambi i casi si prevede la compilazione di un format on line e la successiva spedizione, tramite raccomandata A/r o pec, della documentazione richiesta dal bando a invitalia.

maggiori informazioni

www.invitalia.it

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51iii.3 bando disegni + 2

che cos’è

il bando, attivo a partire dal 6 novembre 2014, si pone l’obiettivo di rafforzare la competitività sui mercati nazionali/internazionali delle imprese italiane di micro, piccola e media dimensione. prevede contributi a fondo perduto per la valorizzazione di disegni e modelli industriali, così come definiti dall’art. 31 del d.lgs. 10/2005 (codice della proprietà industriale). la misura è gestita da unioncamere e la dotazione finanziaria è di 5 milioni di euro.

beneficiari

micro, piccole e medie imprese in possesso dei seguenti requisiti:

• avere sede legale ed operativa sul territorio nazionale, senza vincoli regionali

• non essere escluse dagli aiuti de minimis ai sensi del regolamento ce 1047/2013

• non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

il bando promuove la valorizzazione di disegni/modelli industriali (singolo o multiplo) già realizzati e depositati alla data di presentazione della domanda.

le spese agevolate fanno riferimento all’acquisto di servizi specialistici funzionali alla produzione di nuovi prodotti (correlati ai disegni/modelli valorizzati) e/o alla commercializzazione del relativo titolo di proprietà industriale.

il contributo a fondo perduto copre fino all’80 % delle spese ammissibili sostenute, mentre l’importo massimo erogabile è di 65.000 euro per i servizi riguardanti la produzione dei disegni/modelli e 15.000 per quelli relativi alla commercializzazione. ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione per diversi disegni/modelli registrati fino al raggiungimento dell’importo massimo dell’agevolazione per impresa di 120.000 euro.

come presentare domanda

le agevolazioni vengono concesse con una procedura valutativa “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse. la presentazione della domanda prevede la compilazione di un format on line alla pagina web www.disegnipiu2.it e la successiva trasmissione della documentazione richiesta dal bando esclusivamente tramite pec all’indirizzo [email protected].

maggiori informazioni

www.disegnipiu2.it

www.unioncamere.gov.it

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52 iii.4 bando marchi + (progetto tpi )

che cos’è

la misura si pone l’obiettivo di assistere le imprese italiane di micro, piccola e media dimensione nella lotta alla contraffazione e nella tutela dei marchi all’estero. in particolare, prevede l’erogazione di contributi per favorire la registrazione di marchi comunitari presso uAmi (ufficio per l’Armonizzazione del mercato interno) e di marchi internazionali presso ompi (organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale). la misura fa parte del “progetto tutela proprietà industriale”, promosso dalla direzione Generale per la lotta alla contraffazione – uibm del ministero dello sviluppo economico.

le risorse stanziate sono 4,5 milioni di euro, il soggetto gestore è unioncamere.

beneficiari

micro, piccole e medie imprese italiane in possesso dei seguenti requisiti:

• avere sede legale ed operativa sul territorio nazionale, senza vincoli regionali

• non essere escluse dagli aiuti de minimis ai sensi del regolamento ce 1998/2006

• non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche

per i marchi comunitari (misura A) possono richiedere l’agevolazione le imprese che alla data di presentazione abbiano avviato un procedimento di deposito della domanda di registrazione di un nuovo marchio o di un marchio già registrato a livello nazionale. per l’agevolazione sui marchi internazionali (misura b) le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano titolari di un marchio nazionale o comunitario o, in alternativa, abbiano già depositato domanda di registrazione nazionale o comunitaria. Ai fini dell’ammissibilità le spese per le quali si richiede il contributo devono essere sostenute nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del bando e la data di presentazione della domanda di agevolazione.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dal bando prevedono un contributo a fondo perduto per le spese relative a: progettazione di un nuovo marchio, ricerche di anteriorità, tasse di deposito, acquisizione e concessione in licenza di un marchio già depositato o registrato a livello nazione. l’entità del rimborso copre fino all’80 % delle spese ammissibili sostenute, salvo il caso di brevetti internazionali con designazione in cina o in russia in cui il contributo può raggiungere il 90 % delle spese sostenute.

l’importo massimo del contributo è di 4.000 euro per la domanda relativa ad un marchio depositato presso l’uAmi, mentre può raggiungere i 6.000 euro per marchi internazionali registrati presso l’ompi. ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazioni per entrambe le misure fino al raggiungimento del valore complessivo di 15.000 euro. l’indicazione puntuale dei contributi erogati è disponibile alla pagina web www.progetto-tpi.it.

come presentare domanda

le agevolazioni previste dal bando marchi + sono concesse con una procedura valutativa “a sportello” fino ad esaurimento dei fondi. per presentare domanda i soggetti in possesso dei requisiti devono:

• ottenere un numero di protocollo compilando il form on-line disponibile alla pagina web www.progetto-tpi.it

• predisporre la domanda di agevolazione comprensiva degli allegati richiesti, riportati alla pagina www.progetto-tpi.it/bando e modulistica

• inviare, entro 5 giorni dall’assegnazione del numero di protocollo, la domanda tramite posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo [email protected] ovvero raccomanda A/r all’indirizzo retecAmere scrl, via Valadier 42 - 00193 roma.

maggiori informazioni

www.progetto-tpi.it

www.unioncamere.gov.it

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53iii.5 Fondo per la crescita sostenibile

che cos’è

il Fondo ha l’obiettivo di promuovere e sostenere la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo di rilevanza strategica per il sistema produttivo, la competitività delle imprese, l’attrazione di investimenti dall’estero e la presenza internazionale delle imprese italiane. la dotazione finanziaria dell’intervento è pari a 300 milioni di euro, di cui 180 milioni riservati a progetti proposti da imprese di piccole e medie dimensioni. la gestione della misura è affidata ad uno o più società e/o enti scelti dal mise con apposita gara.

beneficiari

le imprese, comprese quelle artigiane e agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale, organismi di ricerca e centri di ricerca con personalità giuridica. i soggetti richiedenti devono, alla data di presentazione della domanda, essere in possesso dei seguenti requisiti:

• avere una stabile organizzazione in italia ed essere regolarmente costituiti ed iscritti nel registro delle imprese

• non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposti a procedure concorsuali e non trovarsi in una delle condizioni di difficoltà previste dal regolamento Gber

• trovarsi in regime di contabilità ordinaria

• non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla commissione europea

• essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal ministero

tali disposizioni si applicano anche agli organismi di ricerca, ove compatibili in ragione della loro forma giuridica. nei casi di partecipazione congiunta di più soggetti (max 3), i progetti presentati devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

le agevolazioni previste dal Fondo promuovono la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate al miglioramento o alla creazione di nuovi prodotti, processi o servizi, tramite lo sviluppo delle tecnologie riportate in allegato al decreto (“Kets”).

Ai fini dell’ammissibilità i progetti di ricerca e sviluppo devono: a) prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 800.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00; b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione; c) avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi; d) prevedere, nei casi di progetti congiunti, che ciascun proponente sostenga almeno il 10 per cento dei costi complessivi ammissibili.

le spese e i costi ammissibili comprendono: a) personale dipendente (anche co.co.pro., contratti di somministrazione di lavoro, assegni di ricerca), limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario alle attività di progetto; b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo; c) servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività di ricerca e sviluppo; d) spese generali derivanti direttamente dal progetto di ricerca e sviluppo (max 50% delle spese per il personale); e) materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato ad un tasso non inferiore allo 0,8% del tasso di riferimento, per una percentuale di spese ammissibili riconosciute in relazione alla dimensione di impresa: 70 % per le imprese di piccola dimensione; 60 % per le imprese di media dimensione; 50 % per le imprese di grande dimensione. limitatamente agli organismi di ricerca le agevolazioni possono essere concesse, su richiesta del soggetto proponente e fatti salvi i vincoli di bilancio, nella forma del contributo diretto alla spesa per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 25 %.

come presentare domanda

le agevolazioni previste vengono concesse con una procedura valutativa “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse disponibili. la domanda e la documentazione richiesta per l’accesso all’agevolazione devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica a partire dalle ore 10.00 del 30 settembre 2014 utilizzando la procedura di compilazione alla pagina “progetti di r&s negli ambiti tecnologici di Horizon 2020” del sito web www.mise.gov.it.

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54 maggiori informazioni

www.sviluppoeconomico.gov.it

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55iii.6 programma europeo HoriZon 2020

che cos’è

Horizon 2020 rappresenta lo strumento finanziario attraverso cui l’unione europea programmerà la maggior parte degli incentivi alla ricerca e all’innovazione. il nuovo programma integra tutte le azioni e i finanziamenti dell’ue previsti per ricerca e innovazione in un unico quadro di riferimento, allo scopo di facilitare la trasformazione delle nuove conoscenze scientifiche in prodotti e servizi innovativi. nello specifico sostituisce i programmi: Vii programma Quadro, cip - programma Quadro per la competitività e l’innovazione e istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia (eit). Attivo dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020, dispone di un budget di quasi 80 miliardi di euro per supportare ricercatori e innovatori nella realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee, contribuendo nel contempo a colmare il divario tra ricerca e mercato. Gli obiettivi e le risorse del programma sono concentrati su 3 obiettivi strategici o pilastri:

• eccellenza scientifica: promuove la ricerca sostenendo la realizzazione di infrastrutture scientifiche, finanziando progetti di ricerca collaborativa, la formazione e la mobilità di ricercatori e giovani talentuosi

• leadership industriale: include un programma per sostenere le piccole e medie imprese; strumenti finanziari per l’innovazione e un programma per incoraggiare lo sviluppo di tecnologie industriali in settori come le ict, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spazsfide della società: sostegno alla ricerca in settori come la salute, il clima, il cibo, la sicurezza, i trasporti e l’energia

Ai tre pilastri indicati si affiancano 5 programmi trasversali:

• istituto europeo di innovazione e tecnologia: persegue gli obiettivi di integrare il triangolo della conoscenza, costituito da ricerca, innovazione e istruzione; rafforzare la capacità di innovazione dell’ue; affrontare le problematiche della nostra società

• diffondere l’eccellenza e ampliare la partecipazione: ha l’obiettivo di migliorare e incrementare la partecipazione al nuovo programma Quadro per la r&i di alcuni stati membri e regioni dell’ue con prestazioni non soddisfacenti

• science with and for society: azione volta ad approfondire la cooperazione tra scienza e società nonché promuovere una ricerca e un’innovazione responsabili

• centro comune di ricerca: ha l’obiettivo di fornire un supporto tecnico basato sull’evidenza scientifica, alle politiche dell’ue al momento della loro definizione

• eurAtom: sostegno per il funzionamento sicuro dei sistemi nucleari; sviluppo di soluzioni per la gestione dei rifiuti radioattivi; promuovere la radioprotezione

beneficiari

enti pubblici e privati o individui che non sono cittadini dell’unione europea; imprese; università; centro di ricerca; qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno stato membro, in un paese associato o in un paese terzo.

Attività finanziate, spese ammissibili e contributi

uno dei tratti distintivi di Horizon 2020 è il maggiore coinvolgimento delle pmi, alle quali si prevede di destinare il 15% circa della dotazione finanziaria complessiva. le misure di sostegno alle imprese prevedono solitamente lo svolgimento di tre fasi: uno studio di fattibilità iniziale; la realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo; la fase di commercializzazione dei risultati prodotti. nella prima fase una singola pmi può accedere a un finanziamento forfettario di 50mila euro. il risultato sarà un business plan con il quale la pmi (sola o in partnership con altre aziende) potrà chiedere di accedere alla seconda fase del programma, attraverso la quale si punterà a sviluppare concretamente l’idea di business. in questo caso il finanziamento coprirà il 70’% dei costi previsti. la terza fase non prevede contributi diretti, ma fornisce una serie di servizi di supporto (accesso al credito, networking, coaching, mentoring) per la commercializzazione dei prodotti e l’internazionalizzazione delle imprese.

come presentare domanda

le pmi o altre organizzazioni possono solitamente presentare domanda diretta di adesione ai bandi promossi dalla nuova programmazione, a condizione che presentino progetti transnazionali sostenibili e a valore aggiunto. Horizon 2020 prevede una semplificazione delle procedure attraverso l’allestimento di uno sportello unico per le pmi e la possibilità, prima negata, che i progetti abbiano un unico partecipante.

maggiori informazioni

http://ec.europa.eu

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sezione iV

incentivi per l’internazionalizzazione

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57iV.1 crediti all’esportazione

che cos’è

è uno strumento destinato a favorire le esportazioni di beni di investimento in tutti i paesi del mondo. si sostanzia in un contributo sugli interessi pagati per operazioni di finanziamento o smobilizzo effetti realizzate a sostegno di contratti di esportazione conclusi da operatori nazionali. l’agevolazione è gestita, per conto del ministero dello sviluppo economico, dall’Agenzia simest s.p.a.

beneficiari

la misura si rivolge alle imprese italiane esportatrici, di qualsiasi settore e tipologia, e alle banche, nazionali o estere, coinvolte in contratti di esportazione.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

il contributo ha ad oggetto beni di investimento italiani come: macchinari, impianti, semilavorati, beni intermedi, merci diverse dalle materie prime e servizi strettamente collegati ai beni di investimento. può assumere sia la forma del credito fornitore che del credito acquirente.

nella forma del credito fornitore, l’agevolazione può prevedere un contributo sugli interessi pagati dall’esportatore italiano per lo sconto o anticipo bancario di titoli di credito (promissory notes) rilasciati dall’acquirente estero. il contributo è calcolato come differenza tra il valore netto del titolo di credito anticipato dalla banca all’impresa esportatrice (al tasso di mercato ritenuto congruo da simest) e il valore dello stesso scontato al tasso cirr. simest può, in alternativa, attuare un “intervento di stabilizzazione del tasso di interesse” a favore della banca che effettua lo sconto del titolo di credito emesso dall’acquirente estero. in questo caso la banca anticipa il titolo di credito al tasso cirr mentre simest paga, se positiva, la differenza, ogni semestre, tra il tasso di finanziamento della banca (libor/euribor + spread ammissibile) e il tasso cirr corrisposto dal debitore estero.

nella forma del credito acquirente o finanziario, simest interviene con una stabilizzazione del tasso di interesse a favore della banca, nazionale o estera, che, sulla base di una convenzione, ha concesso un credito all’impresa estera acquirente. in questo caso l’acquirente estero liquida in contanti l’esportatore italiano e rimborsa il finanziamento ottenuto dalla banca al tasso fisso cirr. l’intensità del contributo è pari alla differenza tra il tasso variabile semestrale di raccolta per la banca (libor/euribor + spread ammesso) e il tasso cirr accordato all’acquirente estero.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica, e gli allegati in esso indicati, disponibile alla pagina web: www.simest.it, e spedire tutta la documentazione a simet s.p.a. , corso Vittorio emanuele ii n.323 - 00186 roma. le richieste di agevolazione vengono valutate in modo cronologico ed entro 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, trascorsi i quali il comitato Agevolazione delibera in merito all’erogazione del contributo.

maggiori informazioni

http://www.simest.it

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58 iV.2 Finanziamenti agevolati per la prima partecipazione a fiere e mostre

che cos’è

lo scopo è quello di incentivare la partecipazione, per la prima volta, ad una o più fiere/mostre diverse realizzate in paesi extra ue. prevede la concessione di finanziamenti agevolati a copertura dei costi sostenuti. la misura è gestita da simest s.p.a.

beneficiari

tutte le pmi aventi sede legale in italia, in forma singola o aggregata, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. l’agevolazione è compatibile con il regime “de minimis”, non possono quindi essere finanziate le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

le spese ammesse al finanziamento agevolato riguardano i costi per il funzionamento, la promozione e interventi vari (max 20%) connessi alla partecipazione alla fiera/mostra, realizzata dopo la presentazione della domanda ed entro 18 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. il finanziamento può coprire fino all’85% delle spese ammesse e non può superare il limite del 12,5 % della media dei fatturati registrati negli ultimi 3 anni dall’impresa richiedente. l’importo massimo è di 100.000 euro per una o più pmi riconducibili alla stessa proprietà, 300.00 euro per aggregazioni di pmi non riconducibili alla stessa proprietà. il tasso di interesse fisso è pari al 15% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria e non può, in ogni caso, essere inferiore allo 0,5 %; la durata complessiva dell’intervento è di 4 anni di cui 2 di preammortamento (per soli interessi) e 2 di rimborso del capitale. l’erogazione del finanziamento è inoltre subordinata al rilascio di garanzie e/o fideiussioni bancarie/assicurative di pari importo, per le pmi che superano determinati criteri definiti dal comitato Agevolazioni di simest il valore della garanzia può essere ridotto fino al 40% del finanziamento accordato.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica disponibile alla pagina web: www.simest.it, e spedire tutta la documentazione a simest s.p.a., corso Vittorio emanuele ii n. 323 - 00186 roma.

le richieste di agevolazione vengono valutate in modo cronologico ed entro 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, trascorsi i quali il comitato Agevolazione delibera in merito alla concessione del finanziamento ed alle relative garanzie.

maggiori informazioni

www.simest.it

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59iV.3 Finanziamenti agevolati delle spese per l’apertura di strutture all’estero per il lancio e la diffusione di nuovi prodotti e servizi o l’acquisizione di nuovi mercati

che cos’è

l’obiettivo è quello di sostenere il lancio di nuovi prodotti e servizi o l’acquisizioni di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti prodotti o meno in italia, e comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane. prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato.

il soggetto gestore è simest s.p.a.

beneficiari

tutte le pmi aventi sede legale in italia, in forma singola o aggregata, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. l’agevolazione è compatibile con il regime “de minimis”, non possono quindi essere finanziate le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

le spese e gli investimenti ammessi al finanziamento agevolato (a valere su risorse del Fondo pubblico l. 394/81) riguardano la realizzazione, il funzionamento e la promozione di strutture stabili come uffici, negozi, show-room e corner espositivi realizzati in un paese extra ue. il finanziamento può coprire fino all’85% delle spese accordate e non può superare il limite del 25% del fatturato medio degli ultimi 3 anni di esercizio dell’impresa richiedente. la durata complessiva è di 6 anni, di cui 2 di preammortamento e 4 di rimborso del capitale; il tasso di interesse è pari al 15% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria e non può essere inferiore allo 0,5 %. l’erogazione del finanziamento è inoltre subordinata al rilascio di garanzie e/o fideiussioni bancarie/assicurative di pari importo, salvo il caso delle pmi che superano determinati criteri definiti dal comitato Agevolazioni, per le quali il valore della garanzia può essere ridotto fino al 40% del finanziamento accordato.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica disponibile alla pagina web: www.simest.it, e spedire tutta la documentazione a simest s.p.a., corso Vittorio emanuele ii n. 323 - 00186 roma.

le richieste di agevolazione vengono valutate in modo cronologico ed entro 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, trascorsi i quali il comitato Agevolazione delibera in merito alla concessione del finanziamento ed alle relative garanzie.

maggiori informazioni

www.simest.it

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60 iV.4 Finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di prefattibilità e di fattibilità e programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti italiani all’estero

che cos’è

la misura promuove la realizzazione di investimenti da parte di imprese italiane all’estero mediante l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato. l’incentivo sostiene le spese per il personale coinvolto in attività di anali, studi di fattibilità e assistenza tecnica collegate ad investimenti in un paese fuori dall’ue. la misura impiega risorse a valere sul fondo pubblico l. 394/1981 e il soggetto gestore è simest s.p.a..

beneficiari

tutte le pmi aventi sede legale in italia, in forma singola o aggregata, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. l’agevolazione è compatibile con il regime “de minimis”, non possono quindi essere finanziate le imprese operanti nei settori di attività esclusi ai sensi dell’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

importo e durata del finanziamento concesso dipendono dalla tipologia di attività agevolata.

nel caso di studi di fattibilità per investimenti nello stesso settore in cui opera l’impresa, l’agevolazione copre le spese per il personale interno ed esterno coinvolto in tali attività, come retribuzioni, soggiorni, viaggi e consulenze esterne. l’incentivo deve riguardare uno studio da realizzare in uno solo paese extra ue, mentre le spese finanziate devono essere sostenute per almeno il 75 % nel paese di destinazione dell’iniziativa.

il finanziamento può coprire fino al 100% delle spese ammesse ma non può superare il limite massimo pari al 12,5 % della media dei fatturati registrati dall’impresa negli ultimi 3 anni. l’importo massimo è di 100.000 euro per studi collegati ad investimenti commerciali e 200.000 euro per studi collegati ad investimenti produttivi. la durata del finanziamento è di 3 anni. il tasso di interesse fisso è pari al 15% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria e non può, in ogni caso, essere inferiore allo 0,5 %.

la seconda tipologia di attività agevolata comprende le spese relative alla formazione/addestramento del personale nell’ambito di programmi di assistenza tecnica collegati a investimenti italiani in paesi al di fuori dell’ue. Valgono le stese condizioni per l’incentivo su gli studi di fattibilità (tasso d’interesse, garanzie, copertura spese e limiti sul fatturato), cambiano invece importo e durata massima del finanziamento: 300.000 euro in 3 anni e 6 mesi, di cui 18 mesi di preammortamento per soli interessi e 2 anni di rimborso del capitale.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica disponibile alla pagina web: www.simest.it, e spedire tutta la documentazione a simest s.p.a., corso Vittorio emanuele ii n. 323 - 00186 roma. le richieste di agevolazione vengono valutate in modo cronologico ed entro 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, trascorsi i quali il comitato Agevolazione delibera in merito alla concessione del finanziamento ed alle relative garanzie.

maggiori informazioni

www.simest.it

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61iV.5 Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle pmi

che cos’è

la misura ha come obiettivo quello di migliorare, stimolare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle imprese esportatrici, in modo che queste possano accrescere la propria competitività sui mercati esteri. prevede l’erogazione di un finanziamento a tasso agevolato per rafforzare la patrimonializzazione delle pmi esportatrici, misurata con appositi indicatori.

la misura impiega risorse a valere sul fondo pubblico l. 394/1981 e il soggetto gestore è simest s.p.a..

beneficiari

pmi con sede legale in italia costituite nella forma giuridica di società per azioni e che presentano, in ognuno dei 3 precedenti esercizi, un fatturato estero almeno pari al 35 % del fatturato aziendale totale. l’agevolazione è compatibile con il regime “de minimis”, sono quindi escluse le imprese operanti nei settori di attività indicati dall’art. 1 del regolamento ue n. 1407/2013.

per richiedere il finanziamento le imprese devono inoltre mostrare i livelli di patrimonializzazione previsti dalla circolare n.7/2013 di simest e presentare il loro piano di sviluppo sui mercati esteri.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

il finanziamento agevolato può raggiungere l’importo massimo di 300.000 euro e fino al limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente. Gli obiettivi del finanziamento sono misurati con riferimento ad un indicatore di solidità patrimoniale calcolato come rapporto tra i valori del patrimonio netto e delle attività immobilizzate nette rilevati dall’ultimo bilancio approvato dall’impresa. possono richiedere il finanziamento le pmi che presentano per tale indicatore livelli compresi tra i valori 0,20 e 2. il livello soglia per la definizione degli obiettivi connessi all’agevolazione è pari a 0,80 per le imprese industriali/manifatturiere, 1 per le imprese commerciali e di servizi. le imprese che presentano livelli inferiori a quelli indicati devono necessariamente raggiungere tale soglia, quelle con rapporti uguali o superiori devono mantenere o migliorare la propria solidità patrimoniale.

la durata dell’intervento è variabile e dipende dall’esito dei processi di patrimonializzazione sostenuti: prevede una prima fase di preammortamento per soli interessi della durata di 2 anni e una seconda fase subordinata alle verifiche effettuate dal comitato Agevolazioni di simest. trascorsi due anni il comitato può disporre:

• un piano di rimborso in 5 anni e ad un tasso di interesse pari al 15% del tasso di riferimento comunitario (e comunque non inferiore allo 0,5%) per le imprese che hanno rispettato il proprio obiettivo

• il rimborso in un’unica soluzione nel caso in cui l’impresa non sia riuscita a raggiungere il livello soglia preposto (0,80/1)

• la proroga di 1 anno per il periodo di preammortamento (prima fase), e quindi il rinvio della fase successiva, per le imprese che soddisfano i livelli soglia ma registrano una flessione contenuta (5%) rispetto al livello iniziale di ingresso

il rilascio di garanzie e/o fideiussioni bancarie/assicurative è obbligatorio nel caso in cui gli indicatori di patrimonializzazione dell’impresa siano inferiori ai livelli soglia, mentre avviene su richiesta del comitato Agevolazioni di simest s.p.a. negli altri casi.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica disponibile alla pagina web: www.simest.it, e spedire tutta la documentazione a simest s.p.a., corso Vittorio emanuele ii n. 323 - 00186 roma.

le richieste di agevolazione vengono valutate in modo cronologico ed entro 90 giorni successivi alla presentazione della domanda, trascorsi i quali il comitato Agevolazione delibera in merito alla concessione del finanziamento ed alle relative garanzie.

maggiori informazioni

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62 iV.6 partecipazione al capitale in imprese extra ue

che cos’è

la misura ha l’obiettivo di affiancare e sostenere le imprese italiane nei processi di internazionalizzazione della propria attività, favorendone l’ingresso in mercati esteri ad elevato potenziale. prevede agevolazioni come la partecipazione al capitale di imprese estere promosse da imprese italiane e un contributo in conto interessi sui finanziamenti accessi da queste per tali operazioni. il soggetto gestore è simest s.p.a..

beneficiari

tutte le imprese, in forma singola o aggregata, di qualsiasi settore e con sede legale in italia, comprese quelle a partecipazione giovanile o femminile. le agevolazioni vengono accordate prioritariamente alle pmi e ai loro consorzi.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

l’intervento simest avviene, preferenzialmente, in imprese estere attive nello stesso settore di attività dell’impresa italiana richiedente, o in settori situati a monte o a valle del processo produttivo. la partecipazione, diretta e aggiuntiva tramite il “Fondo Venture capital”, da parte di simest può raggiungere il 49% del capitale di società promosse da imprese italiane nei paesi extra ue. l’intervento ha durata massima di 8 anni, termine entro il quale il partner italiano provvede al riacquisto della quota simest. le condizioni della partecipazione e per il riacquisto vengono concordate da simest con le imprese partner in funzione: della tipologia dell’attività prevista, dei risultati attesi, della situazione del paese in cui si va ad operare, del ruolo e delle prospettive delle società italiane interessate. le imprese beneficiarie della partecipazione possono inoltre richiedere a simest un contributo sugli interessi pagati per finanziamenti ottenuti da istituti bancari (italiani o esteri) per l’acquisizione di quote delle imprese estere oggetto di partecipazione. l’intensità del contributo sugli interessi è pari al 50 % del tasso di riferimento (previsto dal dpr 902/76) vigente alla stipula del contratto con simest, mentre l’importo massimo del finanziamento accordato non può superare i 10 milioni di euro.

come richiedere l’agevolazione

la richiesta dell’incentivo avviene attraverso la presentazione a simest di tutte le informazioni indicate dalla check-list disponibile alla pagina web: www.simest.it.

maggiori informazioni

www.simest.it

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63iV.7 partecipazione al capitale in imprese extra ue con Fondo start-up

che cos’è

il fondo rotativo start-up favorisce e sostiene le fasi di avvio di progetti di internazionalizzazione promossi all’interno di paesi extra ue da pmi italiane o loro raggruppamenti. prevede l’acquisizione di una partecipazione di minoranza nel capitale di società cui è affidata la realizzazione del progetto di internazionalizzazione. la misura è gestita da simest s.p.a..

beneficiari

pmi in forma singola o aggregata di qualsiasi settore e con sede legale in italia. per potere accedere all’agevolazione le pmi che promuovono progetti di internazionalizzazione devono dar vita ad una nuova società cui sarà affidata la realizzazione del progetto.

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

l’intervento del Fondo start-up si sostanzia nell’acquisizione di una quota minoritaria e non di controllo (max 49%) del capitale di società di nuova costituzione, o costituite al massimo da 18 mesi (new.co.), alle quali è affidata la realizzazione del progetto di internazionalizzazione. la partecipazione di simest è temporanea, la durata può variare da 2 a 6 anni, e non può superare l’importo massimo di 200.000 euro. la remunerazione per il Fondo è invece rappresentata dai dividendi sugli utili maturati durante il periodo di partecipazione e dall’eventuale plusvalenza derivante dalla cessione della quota di partecipazione alla fine del periodo concordato. il prezzo di riacquisto in particolare è concordato con l’impresa richiedente e dipende dal costo storico della partecipazione, dal valore del patrimonio netto rettificato secondo i principi contabili iAs e/o dall’eventuale quotazione in borsa. è comunque prevista una remunerazione minima annua non inferiore al tasso base fissato dalla commissione europea.

come richiedere l’agevolazione

per richiedere l’agevolazione l’impresa interessata deve compilare la modulistica disponibile alla pagina web: www.simest.it e spedire tutta la documentazione a simest s.p.a. dipartimento Valutazione investimenti e Finanziamenti, c.so Vittorio emanuele ii n. 323 - 00186 roma.

maggiori informazioni

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64 iV.8 partecipazione al capitale in imprese ue

che cos’è

la misura promuove e sostiene la presenza di imprese italiane in società all’interno della ue. l’intervento è gestito da simest s.p.a. e prevede l’acquisizione di partecipazioni minoritarie al capitale sociale di società o loro controllate.

beneficiari

pmi in forma singola o aggregata di qualsiasi settore e con sede legale in italia.

l’intervento riguarda aziende sane e in crescita senza preclusioni settoriali

oggetto, termini e modalità dell’agevolazione

l’intervento di simest prevede l’acquisizione di partecipazioni di minoranza (fino al 49%) nel capitale sociale di società italiane e/o loro controllate nell’ue, inclusa l’italia, per la realizzazione di investimenti produttivi e programmi di sviluppo tecnologico. come per gli interventi promossi dal Fondo start-up (l. 99/2009), la partecipazione al capitale avviene a condizioni di mercato e senza agevolazioni, al solo scopo di promuovere le iniziative di imprese italiane nel territorio ue. la durata massima è di 8 anni, termine entro il quale viene concordato con le imprese partner il riacquisto della quota di simest.

come richiedere l’agevolazione

la richiesta dell’incentivo avviene attraverso la presentazione a simest di tutte le informazioni indicate dalla check-list fornita dalla stessa simest.

maggiori informazioni

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la guida contiene informazioni su incentivi alle imprese

aggiornata a luglio 2014

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Guida pratica 2014

ABBECEDARIO DELLE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE CALABRESI

REGIONECALABRIAPOR CALABRIA FESR 2007/2013

LINEA D’INTERVENTO 7.1.1.2AZIONE 4.4