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42 Catania PROVINCIA Euromediterranea La piena consapevolezza della necessità del sostegno istituzionale per un maggiore e mi- gliore radicamento nel territorio da una par- te, la corretta individuazione del fenomeno sportivo trainante per un’intera provincia, al fine della valorizzazione di un prodotto tipi- co, dall’altra: il virtuoso rapporto Calcio Ca- tania - Provincia regionale di Catania pog- gia proprio sulla complementarietà delle ri- spettive idee e motivazioni. Così, per il terzo anno consecutivo, l’Istituzione e la società sportiva hanno firmato una convenzione di sponsorizzazione preziosa per entrambe. Tut- to ruota intorno ad un’arancia rossa, splen- dido mappamondo colorato che delizia i palati, esalta la sicilianità e ben risponde an- che all’esigenza di simboleggiare la vitalità. Il Catania continuerà a promuoverla attra- verso apposite conferenze stampa in alcune città italiane teatro di partite di serie A, veicolando insieme la possibilità di un turi- smo accessibile ma di grande qualità in Sici- lia: già sostenute con grande successo le pri- me due tappe dell’iniziativa, a Firenze e Mi- lano, l’arancia rossa farà il suo ingresso trion- fale anche a Roma, Udine, Verona, Genova, Torino e Parma. Proprio la suddetta conver- genza sui temi del rilancio dell’orgoglio me- ridionale ha reso possibile un più ampio rag- gio d’azione dell’accordo: a stimolare la cu- riosità ed indirizzare in senso sano le passio- ni sportive di molti giovani studenti della provincia di Catania, grazie ad una serie d’in- contri nelle scuole, penseranno proprio i cal- ciatori rossazzurri, correttamente identifica- ti alla stregua dei migliori comunicatori pos- sibili relativamente al compito in questione. L’attenzione alle peculiari esigenze dei di- versamente abili troverà tempo, spazio e Arancia Rossa, Vitamine da Serie A Sport La Provincia di Catania rinnova la sponsorizzazione con il Catania, che dopo 22 anni è tornato tra le grandi del calcio italiano. L’immagine vincente di una società sportiva aiuta a promuovere anche il territorio e la sua economia modo di essere espressa in alcune giornate specifiche. Perché la squadra sia patrimonio dell’intera comunità territoriale, sono poi previste diverse amichevoli in varie città etnee. Il presidente dell’Ente, Raffaele Lom- bardo, e quello del club di piazza Verga, Nino Pulvirenti, hanno presentato l’iniziativa, for- temente voluta e sostenuta␣ anche dall’asses- sore provinciale alle Politiche agricole, Ora- zio Pellegrino, alla presenza del vicepresidente Angelo Sicali, del presidente del Consiglio provinciale, Pippo Pagano, del segretario generale, Luigi Albino Lucifora, del diretto- re generale, Marcello Fecarotti,␣ dei consi- glieri Massimo Pesce, Angelo Valastro, Elio Tagliaferro del commissario dell’Azienda pro- vinciale turismo, Antonio Belcuore, e, per il Catania, dell’amministratore delegato Pietro Lo Monaco, dei dirigenti Antonio Carbo- ne, Pippo Franchina, Maurizio Ciancio, Evelyn Trochidis. “La Provincia vuole continuare nel tempo questo proficuo rapporto di collaborazione con il Catania” e “Il logo della Provincia e delle arance rosse ormai li intendiamo no- stri, proprio come quello del Catania” sono le frasi che meglio di altre esprimono il sen- so profondo della reciproca fiducia sull’asse Lombardo-Pulvirenti. A 22 anni di distanza dall’amara retrocessione datata 1984, il club dell’Elefante ha riscoperto il dorato mondo della serie A legittimando ampiamente la promozione con un avvio di campionato lusinghiero sotto il profilo della qualità del gioco, al punto da colpire positivamente l’opinione pubblica nazionale, affascinata dalla novità-Catania. Quanto ai risultati, notare come dopo due mesi di campionato e nonostante un calendario iniziale non cer- to semplice (già affrontate formazioni del calibro di Inter, Fiorentina, Palermo, non- ché le blasonate Lazio e Torino e le sorprese Atalanta, Siena e Messina) siano perfetta- mente in linea con l’obiettivo designato per quest’anno, cioè la salvezza, è ulteriore riprova della bontà e della serietà del progetto della società di Piazza Verga. Un progetto che merita l’attenzione costante dell’amministra- zione, chiamata a sollecitare nuovi e più ampi progressi perché la ricaduta sulla società sia sempre più proficua. Forza Catania, con i fatti, ognuno per la sua parte. Angelo Scaltriti

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Catania PROVINCIA Euromediterranea

La piena consapevolezza della necessità delsostegno istituzionale per un maggiore e mi-gliore radicamento nel territorio da una par-te, la corretta individuazione del fenomenosportivo trainante per un’intera provincia, alfine della valorizzazione di un prodotto tipi-co, dall’altra: il virtuoso rapporto Calcio Ca-tania - Provincia regionale di Catania pog-gia proprio sulla complementarietà delle ri-spettive idee e motivazioni. Così, per il terzoanno consecutivo, l’Istituzione e la societàsportiva hanno firmato una convenzione disponsorizzazione preziosa per entrambe. Tut-to ruota intorno ad un’arancia rossa, splen-dido mappamondo colorato che delizia ipalati, esalta la sicilianità e ben risponde an-che all’esigenza di simboleggiare la vitalità.Il Catania continuerà a promuoverla attra-verso apposite conferenze stampa in alcunecittà italiane teatro di partite di serie A,veicolando insieme la possibilità di un turi-smo accessibile ma di grande qualità in Sici-lia: già sostenute con grande successo le pri-me due tappe dell’iniziativa, a Firenze e Mi-lano, l’arancia rossa farà il suo ingresso trion-fale anche a Roma, Udine, Verona, Genova,Torino e Parma. Proprio la suddetta conver-genza sui temi del rilancio dell’orgoglio me-ridionale ha reso possibile un più ampio rag-gio d’azione dell’accordo: a stimolare la cu-riosità ed indirizzare in senso sano le passio-ni sportive di molti giovani studenti dellaprovincia di Catania, grazie ad una serie d’in-contri nelle scuole, penseranno proprio i cal-ciatori rossazzurri, correttamente identifica-ti alla stregua dei migliori comunicatori pos-sibili relativamente al compito in questione. L’attenzione alle peculiari esigenze dei di-versamente abili troverà tempo, spazio e

Arancia Rossa, Vitamine da Serie A

Sport

La Provincia

di Catania

rinnova la

sponsorizzazione

con il Catania,

che dopo 22

anni è tornato

tra le grandi del

calcio italiano.

L’immagine

vincente di una

società sportiva

aiuta a

promuovere

anche il

territorio e la

sua economia

modo di essere espressa in alcune giornatespecifiche. Perché la squadra sia patrimoniodell’intera comunità territoriale, sono poipreviste diverse amichevoli in varie cittàetnee. Il presidente dell’Ente, Raffaele Lom-bardo, e quello del club di piazza Verga, NinoPulvirenti, hanno presentato l’iniziativa, for-temente voluta e sostenuta␣ anche dall’asses-sore provinciale alle Politiche agricole, Ora-zio Pellegrino, alla presenza del vicepresidenteAngelo Sicali, del presidente del Consiglioprovinciale, Pippo Pagano, del segretariogenerale, Luigi Albino Lucifora, del diretto-re generale, Marcello Fecarotti,␣ dei consi-glieri Massimo Pesce, Angelo Valastro, ElioTagliaferro del commissario dell’Azienda pro-vinciale turismo, Antonio Belcuore, e, per ilCatania, dell’amministratore delegato PietroLo Monaco, dei dirigenti Antonio Carbo-ne, Pippo Franchina, Maurizio Ciancio,Evelyn Trochidis.“La Provincia vuole continuare nel tempoquesto proficuo rapporto di collaborazionecon il Catania” e “Il logo della Provincia edelle arance rosse ormai li intendiamo no-stri, proprio come quello del Catania” sonole frasi che meglio di altre esprimono il sen-so profondo della reciproca fiducia sull’asseLombardo-Pulvirenti. A 22 anni di distanzadall’amara retrocessione datata 1984, il clubdell’Elefante ha riscoperto il dorato mondodella serie A legittimando ampiamente lapromozione con un avvio di campionatolusinghiero sotto il profilo della qualità delgioco, al punto da colpire positivamentel’opinione pubblica nazionale, affascinatadalla novità-Catania. Quanto ai risultati,notare come dopo due mesi di campionatoe nonostante un calendario iniziale non cer-to semplice (già affrontate formazioni delcalibro di Inter, Fiorentina, Palermo, non-ché le blasonate Lazio e Torino e le sorpreseAtalanta, Siena e Messina) siano perfetta-mente in linea con l’obiettivo designato perquest’anno, cioè la salvezza, è ulteriore riprovadella bontà e della serietà del progetto dellasocietà di Piazza Verga. Un progetto chemerita l’attenzione costante dell’amministra-zione, chiamata a sollecitare nuovi e più ampiprogressi perché la ricaduta sulla società siasempre più proficua. Forza Catania, con ifatti, ognuno per la sua parte.

Angelo Scaltriti

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Catania PROVINCIA Euromediterranea

Scuola in Movimento

Quattromila

Bambini di circa

60 Scuole

materne,

elementari

e medie impegnati

nel Progetto

patrocinato

dall’assessorato

allo Sport in

collaborazione

con gli

istruttori del

CONI,

con docenti

di educazione

fisica e laureati

in Scienze

Motorie

Insegnare ai bambini delle scuole mater-ne a rapportarsi con se stessi e con gli al-tri, agire sul piano della formazione dellapersonalità dell’individuo, andare incon-tro ai bisogni dei ragazzi delle scuole me-die e delle loro famiglie, con progetti dipromozione sportiva. Fornire agli inse-gnanti delle scuole dell’infanzia e prima-ria i concetti essenziali delle tappe del-l’apprendimento e dell’insegnamento. E’ quanto si prefigge l’assessore alloSport e Politiche Giovanili, DanieleCapuana, promuovendo, in collaborazio-ne con il presidente regionale del CONI,Massimo Costa, e con quello provincia-le, Giuseppe Crisafulli, il Progetto “Scuo-la in Movimento” che vedrà impegnaticirca 4000 bambini delle scuole mater-ne, elementari e medie ed inoltre la rea-lizzazione di un corso di aggiornamentoper gli insegnanti.“Il mondo dei ragazzi – afferma DanieleCapuana – è al centro dei nostri interes-si; ho sempre considerato lo sport un mo-mento di socializzazione e di crescita equesto primo progetto, dedicato proprioai più piccoli, sottolinea la validità dellasinergica collaborazione tra la Provinciae il CONI. Altro punto fondamentale, èla formazione dei docenti. Ed è per que-sto, che cercheremo di spendere una buo-na parte delle nostre risorse, affinché i no-stri piccoli sportivi possano essere seguitida insegnanti di alto livello professionale”.“L’attenzione al mondo dello sport – con-tinua il presidente regionale del CONIMassimo Costa – non è molto scontata,soprattutto nel campo della pubblica am-ministrazione”. Il progetto “Scuola in movimento” saràarticolato in quattro parti, tre delle qualidedicati ai bambini e ai ragazzi e l’ulti-ma, di elevata valenza pedagogica, inte-resserà i docenti approfondendo l’iterformativo dalla duplice stimolante pro-spettiva insegnante e bambino.I progetti dedicati ai piccoli e giovani spor-tivi, “CON – I Bimbi”, “Gioco Sport” e iGiochi della Gioventù prevedono l’inter-vento degli istruttori del CONI; degli inse-gnanti di educazione fisica e di laureati dellaFacoltà di Scienze Motorie.Nel progetto “CON – I Bimbi”, la

sinergica collaborazione tra assessoratoallo sport e CONI interverrà su circa dieciscuole, in particolare su tre classi per scuo-la per un complessivo di 16 ore per clas-se. Avendo riconosciuto in questa fasciadi età, un momento delicato e determi-nante nella crescita dei bambini, attra-verso il gioco si è potuto giustificare l’in-segnamento dell’educazione motoria nel-le Scuole dell’infanzia.Il progetto “Gioco Sport”, invece, inter-verrà su 20 scuole, in particolare su cin-que classi per scuola. Sempre per un com-plessivo di 16 ore per classe. Espertieducatori svilupperanno concetti di “av-viamento allo sport”, e di giochi, sia conambientazioni fantastiche sia con giochistrutturati per l’apprendimento di diver-se capacità motorie, tecnico – tattiche,psicologiche e di comportamento.Entrambi i programmi si svolgeranno dagennaio a maggio e si concluderanno conuna Festa di fine attività.Invece, i Giochi della Gioventù, che siconcluderanno sempre nel mese di Mag-gio, prevedono una fase provinciale or-ganizzata con una “Festa dello Sport”,patrocinata dall’assessorato allo sport eorganizzata dal CONI di Catania. Lescuole medie impegnate saranno circa 25.Prendendo in prestito dal passato il nomedi una manifestazione di grande succes-so nella promozione sportiva giovanile,il progetto consiste in una proposta dipercorso da effettuare nella scuola per mo-tivare i giovani in attività motorie di baseessenziali per il loro corretto sviluppo.

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E’ un periodo a dir poco esaltante,quello che sta vivendo il karate sici-liano, autentico motore trainante delmovimento nazionale. Agli ultimiCampionati del Mondo svoltisi aTampere in Finlandia, su cinque me-daglie d’oro conquistate dagli azzur-ri , ben quattro sono state diappannaggio di atleti siciliani: duesono andate al pluricampione paler-mitano Luca Valdesi, una all’avoleseLuigi Busà ed una all’altro palermi-tano Stefano Maniscalco.Un risultato “storico” che ha permes-so alla formazione azzurra (guidatadal direttore tecnico PierluigiAschieri) di conquistare il primo po-sto nella graduatoria per nazioni da-vanti ai “maestri” giapponesi.Tra gli allenatori di questa nazionaledei record c’è anche il maestro cata-nese Santo Torre, uno dei massimiesperti in campo internazionale del“kata” (forme) una delle due specia-lità (l’altra è il kumite o combatti-mento) in cui si divide il karate e, dadecenni ormai, impegnato con lamoglie Eleonora Ceruti (anche leikarateka dall’ottimo passato agoni-

Karate, Filosofia Orientale

e Campioni Siciliani

stico) a diffondere questa antica artetra i giovani, sui tatami della pale-stra del Centro Studi KarateShotokan in via Scilla a Catania.- Maestro Torre, la scuola siciliana airecenti Mondiali si è particolarmentedistinta.“Segno che quando si lavora bene econ impegno i risultati non manca-no. La Sicilia ha dei validi alfieri inValdesi (che per anni è stato tesseratocon la mia società, il CSKS Catania)e Maniscalco ma ci sono tanti ragaz-zi che crescono, come Luigi Busà neocampione del mondo nel kumite,Laura Pasqua o il nostro Erik Torre,vicecampione del mondo juniores loscorso anno che ha recentementeconquistato il titolo europeo nel kataed è stabilmente in nazionale”.- Sfatiamo il luogo comune che parladel karate come di uno sport violen-to…“Purtroppo è questo il risultato ditroppi film che, negli anni Settanta,hanno “invaso” i nostri cinema, dif-fondendo le arti marziali ma presen-tandone al contempo un’immagineben diversa da quella che è la realtà

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Sport Il karate è una disciplina di antichis-sime tradizioni che non ha nulla diviolento e che porta ad un autocon-trollo utilissimo nella vita di tutti igiorni. Devo inoltre ricordare - con-tinua Torre - che negli incontri dikumite (i combattimenti) gli atletioltre ad avere delle protezioni, ven-gono giudicati secondo la tecnica deicolpi portati all’avversario, colpi chenon possono essere affondati pena lasqualifica”.- Chi può praticare il karate?“Il bello di questa disciplina è chepuò essere praticata da tutti ed atutte le età, non ha controindicazionie sviluppa armonicamente tutto ilcorpo senza asimmetrie come avvie-ne in alcuni sport. Insegna a rispet-tare l’ avversario ed a controllare ipropri movimenti e le proprie azio-ni, senza dimenticare la sua impor-tanza ai fini dell’autodifesa, insom-ma lo consiglierei proprio a tutti”.- A differenza di tanti altri sport, con-siderati “minori”, il karate non ha unagrande visibilità …“Questo - ci ricorda il maestro Torre -è certamente dovuto al fatto che nonci troviamo ancora di fronte ad unadisciplina olimpica e quindi, ancheda parte dei media, non riceve la giu-sta attenzione.Nonostante il gran numero di prati-canti (le statistiche pongono il karatetra i primi tre sport maggiormentepraticati al mondo n.d.r.) ed i risul-tati ottenuti a livello internazionaledai nostri atleti, il karate stenta adimporsi e per questo stiamo cercan-do, anche a livello scolastico, di pro-muoverlo adeguatamente”.- Proprio per questo lo scorso anno, conla Provincia Regionale di Catania ave-te portato avanti un progetto per la for-mazione di insegnati di karate da in-serire nelle scuole…“ Si, con questo corso che vedeva lapartecipazione della Fijlkam (Fede-razione Italiana judo lotta karate edarti marziali) e della Facoltà di Scien-ze Motorie dell’ Università agli Stu-di di Catania, sono stati formati unatrentina di insegnanti; occorre ades-so lavorare con le scuole per fare in

Nella foto: il maestro Santo Torre (a sinistra) insieme al direttore tecnico dellaNazionale italiana di karate, Pierluigi AschieriNella foto nella pagina precedente gli atleti ed i tecnici italiani che hannopartecipato a i recenti Campionati del mondo in finlandia

modo che questa disciplina entri neipiani dell’offerta formativa dei variIstituti e si diffonda tra i giovani.Tra l’altro vorrei ricordare che, recen-temente, abbiamo avviato dei con-tatti con altre Province siciliane perorganizzare corsi similari”.- Sino a qualche anno addietro a Ca-tania Lei organizzava i l trofeoShotokan, una manifestazione inter-nazionale assai seguita…“Abbiamo organizzato ben dodiciedizioni di questa gara che vedevariuniti a Catania i più grandi cam-pioni del karate.La mancanza di adeguati sponsoreconomici e i tagli ai contributi daparte degli Enti Pubblici ci hanno co-stretto a sospendere l’organizzazionema spero in un prossimo futuro -conclude Torre - di poter riportare aCatania quella che era una competi-zione di assoluto valore in campo in-ternazionale”.

Sergio De Matteo