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A - RELAZIONE GENERALE Premessa L'intervento in oggetto è localizzato presso l’impianto sportivo di calcio di Viserba, sito in Via Dante di Nanni a Rimini. A seguito dell’aumento progressivo degli utenti che usufruiscono dell’attività sportiva legata ai due campi da calcio, è sorta l’esigenza, non più prorogabile, di incrementare gli spazi destinati a spogliatoi. Risulta, inoltre, assolutamente necessario mettere a norma i bagni per il pubblico, situati al di sotto della tribuna, in modo che siano accessibili anche ai Diversamente Abili (di seguito denominati DA). Si è valutata, inoltre, la necessità di eseguire un intervento di adeguamento normativo sui locali esistenti che, oltre a presentare un evidente stato di degrado dovuto alla vetustà della struttura, soprattutto per quanto riguarda le finestre ed i sanitari, necessitano di adeguamento alla normativa vigente in materia di impiantistica sportiva. Pagina 1 di 11

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A - RELAZIONE GENERALE

Premessa

L'intervento in oggetto è localizzato presso l’impianto sportivo di calcio di Viserba, sito in Via Dante di Nanni a Rimini.

A seguito dell’aumento progressivo degli utenti che usufruiscono dell’attività sportiva legata ai due campi da calcio, è sorta l’esigenza, non più prorogabile, di incrementare gli spazi destinati a spogliatoi. Risulta, inoltre, assolutamente necessario mettere a norma i bagni per il pubblico, situati al di sotto della tribuna, in modo che siano accessibili anche ai Diversamente Abili (di seguito denominati DA).

Si è valutata, inoltre, la necessità di eseguire un intervento di adeguamento normativo sui locali esistenti che, oltre a presentare un evidente stato di degrado dovuto alla vetustà della struttura, soprattutto per quanto riguarda le finestre ed i sanitari, necessitano di adeguamento alla normativa vigente in materia di impiantistica sportiva.

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FIG. 1 – Veduta interna degli spogliatoi esistenti . FIG. 2 – Veduta esterna degli spogliatoi esistenti lato ingresso.

FIG. 3 – Veduta esterna degli spogliatoi esistenti retro. FIG. 4 – Veduta esterna bagni per il pubblico esistenti.

A.1 Descrizione dell'intervento da realizzare

SPOGLIATOI

• adeguamento normativo degli spogliatoi atleti esistenti, mediante la realizzazione di bagni e docce per DA, completo rifacimento dei pavimenti, rivestimenti e degli impianti elettrico e meccanico;

• adeguamento normativo degli spogliatoi per istruttori esistenti, mediante demolizione pareti, completo rifacimento dei pavimenti, rivestimenti e degli impianti elettrico e meccanico e realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica ad un solo piano giuntato all’esistente ed agli edifici confinanti, al fine di realizzare bagni e docce fruibili dai DA;

• realizzazione di un locale da adibire a primo pronto soccorso;

• rifacimento guaina copertura piana ed installazione di linea vita.

TRIBUNA

• adeguamento normativo bagni per il pubblico;

• sigillatura giunti gradinate.

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Per consentire una realizzazione immediata dell’intervento di adeguamento e ampliamento dell’impianto sportivo il Responsabile del Procedimento, secondo quanto previsto dall’art. 15 comma 3 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 e dall’art. 93 comma 2 del Decreto Legislativo 12/4/2006 n. 163, ha ritenuto sufficiente per appaltare ed eseguire i lavori in argomento, la redazione di un livello progettuale denominato esecutivo ritenendo detto approfondimento progettuale, con gli elaborati prodotti, esaustivo per definire compiutamente l’opera.

Nell’attuale livello si sono considerate tutte le lavorazioni ritenute necessarie per il compimento dei lavori in modo da garantirne la sua immediata fruibilità. Ciò consentirà una semplificazione organizzativa dell’esposizione delle fasi di lavoro e dei tempi di realizzazione conseguente beneficio sull’esposizione dell’appalto sia in termini gestionali che in termini di direzione lavori.

Non si ritiene possibile ed economicamente conveniente suddividere l'opera in più lotti funzionali distinti, così come previsto dall'art. 2 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e sue modifiche ed integrazioni in quanto trattasi di intervento su sedime e perimetro circoscritto per il quale non è possibile individuare parti che risultino fruibili singolarmente in assenza del completamento del progetto nella sua totalità.

Riferimenti normativi

Tutti gli impianti dovranno essere realizzati a regola d’arte non solo per quanto riguarda le modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali.

In particolare dovranno essere osservate:

• Norme Tecniche di Costruzione (NTC 2008)

• D. Lgs. 09/04/2008 n°81 “Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”

• DPR 24/07/96 n°503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”;

• DECRETO MINISTERIALE 18 marzo 1996: “Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi” coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal DECRETO MINISTERIALE 6 giugno 2005 Norme UNI 10121 “Separazione di spazi terminologia e requisiti generali”;

• Norme CONI per l’impiantistica sportiva, (approvata dalla Giunta Esecutiva del CONI con deliberazione n. 1492 del 1997) e successiva Deliberazione da parte della Giunta Esecutiva del CONI n. 851 del 15/07/1999 e Delibera n. 1379 del 25/06/2008.

• D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.

• D.M. 10.03.1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio per la gestione dell'emergen-za nei luoghi di lavoro);

• Delibera di G.R. Emilia Romagna n.156 del 04/03/2008 “atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici”;

• Legge n° 186 del 3.1.1968 sull’esecuzione degli impianti elettrici;

• D.M. n°37 del 22/01/2008 riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici;

• le vigenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI);

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• eventuali progetti Norme CEI se citati nella presente specifica;

• le prescrizioni della Società Distributrice dell’energia elettrica competente della zona;

• le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco;

• le normative e raccomandazioni dell’Ispettorato del lavoro e dell’USL (Dipartimento di prevenzione e antinfortunistica);

• le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali;

• le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l’energia elettrica;

• le Norme e tabelle UNI e UNEL per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro compo-nenti, i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e collaudo;

• ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica;

• Per il calcolo del fabbisogno termico degli edifici, si farà riferimento alla Legge 10/91, D.L. 192 del 19 agosto 2005;

• Per il dimensionamento dell’ impianto idrico-sanitario, si farà riferimento al metodo delle unità di carico riportato nella norma UNI 9182;

• Per il dimensionamento dell’ impianto di scarico, si farà riferimento alla norma UNI 9183.

Il rispetto delle norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell’impianto sarà rispondente alle norme, ma altresì ogni singolo componente dell’impianto stesso.

In caso di emissione di nuove normative l’Appaltatore è tenuto a comunicarlo immediatamente all’Ente Appaltante , dovrà adeguarsi, ed il costo supplementare verrà riconosciuto se la data di emissione della norma risulterà posteriore alla data della gara.

Dovrà essere rispettata ogni prescrizione esposta nel Capitolato Speciale d’Appalto.

Classificazione rifiuti

Catalogo Europeo dei Rifiuti (C.E.R.) di cui all’allegato D, parte IV, del D.Lgs n. 152 del 03.04.2006.

Si precisa, quale requisito prescrittivo per i materiali che dovranno essere impiegati per la realizzazione delle opere in progetto, che dovrà essere prodotto un certificato che attesti che i medesimi siano classificabili, in ordine alla normativa sopracitata, quali “Rifiuto non Pericoloso”.

A.2 Disponibilità delle aree o immobili da utilizzare

L'immobile oggetto dell'intervento è disponibile in quanto di proprietà del Comune di Rimini. Inoltre tale intervento non compromette le esigenze urbanistiche configurate dalla destinazione dei Piani Urbanistici vigenti, nonché le esigenze di sicurezza della circolazione pedonale, veicolare e di igiene del territorio.

A.3 Esigenze di gestione e manutenzione

Il progetto è sviluppato in modo da individuare compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni contenute nel progetto.

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La realizzazione dei corpi in ampliamento comporterà ulteriori oneri di gestione (tecnica, edile ed impiantistica) per un importo presunto di € 500,00 e di gestione per utenze di € 500,00.

A.4 Cronoprogramma delle fasi attuative

Il tempo previsto per le opere in argomento è stato computato in 90 gg. consecutivi e continuativi, a partire presumibilmente dal mese di settembre, diviso in due fasi separate; ossia: dalla consegna dei lavori la ditta realizzatrice avrà a disposizione 30 giorni per realizzare il nuovo bagno disabili per il pubblico sotto alla tribuna e 60 giorni per eseguire gli interventi sugli spogliatoi istruttori, sulla centrale termica e la realizzazione della parte in ampliamento fino a loro completamento per consentirne l’utilizzo da parte dell’utenza, gli ulteriori 60 giorni per l’ultimazione dei lavori sulla restante struttura esistente.

Il “Piano delle Lavorazioni” come desumibile dal Piano di Sicurezza e Coordinamento appositamente redatto e parte del presente progetto esecutivo, prevede l’articolazione temporale dei lavori, in modo da non interferire con gli impegni sportivi previsti.

TRIBUNA

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MESE 1 MESE 2 MESE 3

Allestimento cantiere

Demolizioni

Inversione porte

Realizzazione tramezzi

Tracce impianti e predisposizioni

Massetti

Intonaco interno

Posa pavimenti

Posa rivestimenti

Completamento impianti

Posa infissi

Controsoffitto

Imbiancatura interna

Sigillatura giunti

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SPOGLIATOI ESISTENTI

AMPLIAMENTO

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MESE 1 MESE 2 MESE 3

Allestimento cantiere

Demolizioni e cerchiature

Realizzazione lucernari compreso infisso

Posa banchine porte e finestre

Realizzazione tramezzi

Massetti

Tracce impianti e predisposizioni

Intonaco interno

Posa pavimenti

Posa rivestimenti

Completamento impianti

Posa infissi

Imbiancatura interna

Imbiancatura esterna

Linea Vita

Guaina tetto

MESE 1 MESE 2 MESE 3

Allestimento cantiere

Realizzazione scavi

Getto fondazioni

Getto pilastri e travi

Realizzazione solaio

Tamponamenti esterni

Intonaco esterno

Posa banchine finestre

Realizzazione tramezzi

Massetti

Tracce impianti e predisposizioni

Intonaco interno

Posa pavimenti

Posa rivestimenti

Guaina tetto

Completamento impianti

Posa infissi

Imbiancatura interna

Imbiancatura esterna

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A.5 Accessibilità, utilizzo e manutenzione delle opere

Piano e manuale di manutenzione

Ai sensi della normativa sui LL.PP. vigente, sono stati predisposti gli elaborati relativi al “Piano di Manutenzione dell’opera e delle sue parti”.

Accessibilità

Gli interventi previsti presuppongono l'inaccessibilità al centro sportivo per tutta la durata delle lavorazioni. L'area di intervento verrà delimitata da recinzione di cantiere durante tutte le lavorazioni; si terrà conto della salvaguardia della circolazione pedonale e veicolare attorno all'area.

A.6 Profilo architettonico

L'intervento influirà minimamente sul profilo architettonico dell’impianto sportivo, in quanto sono previste opere in ampliamento di ridotta entità.

A.7 Quadro incidenza manodopera

Si fa presente che relativamente all’incidenza della manodopera di cui al comma 3 dell’articolo 39 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, si fa riferimento alla tabella 8 di incidenza percentuale della manodopera del D.M. 11/12/1978 dove detta incidenza risulta pari al 40% delle somme in appalto, per cui si omette il quadro d’incidenza della manodopera.

A.8 Applicazione IVA

L’intervento possiede le caratteristiche oggettive di cui all’art. 4 – comma 2 – lettera f della legge 29 settembre 1964 n. 847, integrato dall’Art. 44 della legge 22 ottobre 1971 n. 865;

L'edificio in ampliamento, quindi, rientra tra gli interventi di cui alla voce 127-quinquies) della tabella A, parte III°, allegata al DPR n. 633 del 26 ottobre 1972 ;

Verranno effettuati sul fabbricato esistente uno degli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui alla lettera c) dell’art. 31 della legge 457 del 05/08/1978, e pertanto contemplati alla voce 127- quaterdecies) della tabella A, parte III°, allegata al DPR n. 633 del 26 ottobre 1972 ;

Alle opere in progetto, pertanto, sarà applicata l’aliquota IVA nella misura del 10%.

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B - RELAZIONE TECNICA

B.1 SPOGLIATOI

Edificio esistente:

L’intervento prevede la demolizione di tutti i tramezzi interni al fine di realizzare:

- per ogni spogliatoio atleti, un locale bagno usufruibile dai DA a cui si accede tramite un antibagno dotato di lavandino ed un locale con 4 docce, che dovrà essere usufruibile anch’esso dai DA (pertanto un posto doccia sarà dotato di sedile ribaltabile lungo m. 0,80 profondo m. 0,60 e di accessori conformi alla normativa vigente), con accesso diretto dallo spogliatoio;

- per ogni spogliatoio istruttori un locale più grande con bagni e docce inseriti nella parte in ampliamento.

Verrà realizzato anche un locale di primo pronto soccorso con proprio bagno per DA a cui si accede tramite un antibagno dotato di lavandino.

Tali demolizioni e ricostruzioni, rendono necessaria la completa ritinteggiatura interna ed il rifacimento di tutti i rivestimenti e pavimenti. Le pavimentazioni dovranno essere di tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d’uso previste.

Le caratteristiche dei materiali impiegati dovranno essere tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici evitando l'accumulo della polvere, ed i rivestimenti, di altezza pari a m. 2,00, dovranno risultare facilmente pulibili e disinfettabili con le sostanze in comune commercio. I vani porta dovranno essere adeguati in larghezza dove necessario, passaggio netto m. 0,90, ed alcuni verranno spostati in base ai nuovi locali realizzati, come meglio rappresentato negli elaborati grafici, pertanto verranno fornite tutte porte interne nuove.

Le finestre verranno completamente sostituite con nuovi infissi, tutti apribili a vasistas e dotati di vetri camera 1B1.

Gli infissi per le porte saranno dotati di vetri camera 1B1 del tipo opaco per essere protetti contro l'introspezione.

Trasmittanze termicheAl fine di garantire il contenimento dei consumi energetici devono essere verificate le condizioni previste nelle seguenti specifiche:

DescrizioneTrasmittanza termica

W/m2K

Chiusure trasparenti comprensive d’infissi 1,98

Le trasmittanze termiche prescritte sono già state ridotte del 10% come prescrive il D.A.L. Regionale per edifici ad uso pubblico.

Gli impianti elettrico, meccanico e fonti rinnovabili (FER), dovranno essere realizzati nel pieno rispetto della normativa vigente e facendo riferimento alla tabella C delle normative CONI e a quanto prescritto nella relazione allegata al progetto dell’Energy Manager.

In copertura è previsto il rifacimento della guaina e la realizzazione dilinea vita.

Le facciate esterne, che verranno coinvolte da lavori di spostamento e realizzazione di nuove finestre e dal tamponamento e nuova apertura di porte, verranno completamente ritinteggiate. Tale pittura dovrà essere fatta utilizzando i quattro colori rappresentativi del Comune di Rimini e pertanto decisa in accordo con la D.L.

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Ampliamento:

E’ prevista la realizzazione di un edificio ad un solo piano, con struttura in cemento armato gettato in opera, giuntato alla struttura esistente e alla costruzione confinante, al cui interno sono previsti per ogni spogliatoio istruttori, un locale bagno usufruibile dai DA ed un locale con 3 docce che dovrà essere usufruibile anch’esso dai DA (pertanto un posto doccia sarà dotato di sedile ribaltabile lungo m. 0,80 profondo m. 0,60 e di accessori conformi alla normativa vigente) ai quali si accede tramite un antibagno dotato di lavandino.

Le pavimentazioni dovranno essere di tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d’uso previste. Le caratteristiche dei materiali impiegati dovranno essere tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici evitando l'accumulo della polvere, ed i rivestimenti, di altezza pari a m. 2,00, dovranno risultare facilmente pulibili e disinfettabili con le sostanze in comune commercio.

Gli infissi per le finestre saranno tutti apribili a vasistas e dotati di vetri camera 1B1.

Trasmittanze termicheAl fine di garantire il contenimento dei consumi energetici devono essere verificate le condizioni previste nelle seguenti specifiche:

DescrizioneTrasmittanza termica

W/m2K

Chiusure verticali opache 0,306

Chiusure orizzontali di basamento 0,27

Chiusure orizzontali o inclinate di copertura 0,29

Chiusure trasparenti comprensive d’infissi 1,98

Le trasmittanze termiche prescritte sono già state ridotte del 10% come prescrive il D.A.L. Regionale per edifici ad uso pubblico.

In copertura verrà realizzata la linea vita.

Gli impianti elettrico, meccanico e fonti rinnovabili (FER), dovranno essere realizzati nel pieno rispetto della normativa vigente e facendo riferimento alla tabella C delle normative CONI e a quanto prescritto nella relazione allegata al progetto dell’Energy Manager.

La tinteggiatura esterna dovrà essere fatta utilizzando i quattro colori rappresentativi del Comune di Rimini e pertanto decisa in accordo con la D.L.

B.2 TRIBUNA

Attualmente esistono due corpi bagni per il pubblico, con apertura delle porte verso l’interno e nessuno dei due usufruibile dai DA.

• Corpo bagni uomini: verrà invertito il senso di apertura delle porte dei quattro WC esistenti.

• Corpo bagni donne: i tramezzi verranno completamente demoliti per poter realizzare un locale bagno usufruibile dai DA a cui si accede tramite un antibagno dotato di lavandino. Tali demolizioni e ricostruzioni, rendono necessario la completa ritinteggiatura interna ed il rifacimento di tutti i rivestimenti, pavimenti e del controsoffitto. Le pavimentazioni dovranno essere di tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d’uso previste.

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Le caratteristiche dei materiali impiegati dovranno essere tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici evitando l'accumulo della polvere, ed i rivestimenti, di altezza pari a m. 2,00, dovranno risultare facilmente pulibili e disinfettabili con le sostanze in comune commercio. Il vano porta di accesso dall’esterno dovrà essere adeguato in larghezza, passaggio netto m. 0,90, e l’infisso sarà dotato di vetri camera 1B1 del tipo opaco per essere protetti contro l'introspezione. Verrà realizzata una rampa in alluminio, pendenza max 8% per eliminare il dislivello tra marciapiede e bagno. Gli impianti elettrico e meccanico dovranno essere realizzati nel pieno rispetto della normativa vigente e facendo riferimento alla tabella C delle normative CONI

Si provvederà, inoltre, alla sigillatura dei giunti delle gradinate.

B.3 Compatibilità con i piani paesistici – territoriali – urbanistici

Non necessita di valutazione ambientale in quanto le aree di intervento non insistono in zone sottoposte a tutela paesaggistica.

PRG vigente: zona G3.2 con destinazione d’uso: “Aree per attrezzature Sportive” di cui all'art. 26.1.3 N.T.A;RUE adottato con D.C.C. n. 66 del 29/03/2011: “Verde attrezzato per attività sportive (VS)” di cui all'art. 3.1.2 N.T.A.

C - PIANI DI SICUREZZA

Il Piano delle Misure di Sicurezza e Coordinamento ha lo scopo di formalizzare le procedure esecutive, le misure tecniche di prevenzione e protezione da adottare e i dispositivi di protezione individuale che l'Impresa appaltatrice e sue eventuali subappaltatrici dovranno utilizzare sul cantiere al fine di garantire uno standard di sicurezza ottimale relativamente alle attività lavorative commissionate nell'appalto.

L'obiettivo specifico consiste nella riduzione dei rischi presenti nelle lavorazioni e nella riduzione dei fattori di nocività alla salute dei lavoratori. Anche se in linea di principio si opererà in modo che le lavorazioni previste non interferiscano con l'attività sportiva prevista, rimandando quelle più pericolose e/o fastidiose ai periodi di chiusura della struttura, si dovrà tuttavia tenere in particolare considerazione l'eventuale presenza di utenti e/o operatori in concomitanza con alcuni lavori non rimandabili, confinando sia l'area di cantiere sia l'area d'intervento delle singole lavorazioni con apposite recinzioni. In accordo con la Direzione si dovranno studiare, programmare e concordare i tempi delle lavorazioni non rimandabili ed eventuali percorsi di accesso sicuri, ben delimitati e protetti.

L’Impresa, mediante i preposti, dovrà provvedere alla realizzazione nel Cantiere di una corretta organizzazione del lavoro che garantisca la disponibilità di uomini e mezzi nel momento e nel luogo in cui servono e, contemporaneamente, si dovrà operare in modo che non si verifichino sovrapposizioni e interferenze.

Durante tutto il periodo dei lavori, dalla data di consegna alla data di ultimazione, potrà accedere in Cantiere solo il personale autorizzato.

Per ogni intervento è previsto, negli appositi allegati al Piano di Sicurezza, un'organizzazione logistica minima di cantiere; l'Impresa potrà eventualmente variare tale previsione in accordo con la D.L. e il Coordinatore per l'esecuzione, nel rispetto dei requisiti minimi riportati nel Piano. In questo sono riportati inoltre i requisiti minimi delle installazioni assistenziali, di pronto soccorso e dell'impianto elettrico e di terra.

L'Impresa inoltre prima di iniziare i lavori dovrà presentare e sottoporre all'approvazione del Coordinatore per l'Esecuzione il P.O.S..che dovrà essere aggiornato nel corso dei lavori e conservato presso il cantiere.

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Tutte le lavorazioni previste in appalto sono state prese in considerazione, al fine di individuare i rischi connessi, le misure di sicurezza da adottare, i dispositivi di protezione individuale da utilizzare e tutte le opere provvisionali da installare.

In linea di massima l'appalto prevede lavorazioni relative sia ad opere edilizie sia ad impianti meccanici ed elettrici, che rientrano nella normale prassi di gestione della sicurezza.

I "costi della sicurezza" sono già stati scorporati dai prezzi d'appalto; essi tengono conto sia dei costi di allestimento dei cantieri, di fornitura dei D.P.I., di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori, della redazione del P.O.S. e della realizzazione dei dispositivi di protezione collettiva. Si specifica che detti costi calcolati come prescritto dal DPR 222/2003 ed art. 131 dlgs n. 163 del 12.04.2006, sono allegati in seguito al computo metrico estimativo delle lavorazioni fermo restando parte integrante del piano della sicurezza.

Inoltre, data la particolare condizione di lavori, si precisa che sono stati computati dei "costi aggiuntivi" in quanto vi sono particolari condizioni di lavoro in cui si dovrà operare, per le quali si prevedono sfasamenti temporali e/o opere provvisionali supplementari necessari alla sicurezza degli utenti.

Nella presente relazione è stato indicato un Cronoprogramma che tiene conto, oltre che della necessaria successione temporale delle lavorazioni interdipendenti, anche delle esigenze del Committente in riferimento alla sicurezza degli utenti e alla sicurezza dei lavoratori. L'Impresa, in rapporto a proprie particolari esigenze, dovrà elaborare un proprio Diagramma di Gantt che dovrà essere allegato al PSC per la prescritta approvazione.

Il progettista architettonico

Geom. Alessandro Mazza

Ing. Silvia Pesaresi

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