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NON SIAMO TOPI! A T RA A T RA A TRA A TRA orizzonti orizzonti ABBONAMENTO ANNUALE / SVIZZERA CHF 20.– / EUROPA EURO 20.– / PAESI EXTRA EUROPEI EURO 30.– ANNO XXXIX GIUGNO 2016 / NR. 147 RIVISTA TRIMESTRALE D’INFORMAZIONE ANIMALISTA PUBBLICATA IN ITALIANO, FRANCESE E TEDESCO / FONDATA DA MILLY SCHÄR-MANZOLI PREMIO INTERNAZIONALE DELLA STAMPA SPECIALIZZATA Animali diversamente abili Finanziamenti per una falsa scienza La città dei conigli NON SIAMO TOPI!

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sommarioANNO XXXIX NR. 147 GIUGNO 2016

Attualità 03Ricerca senza animali 04ATRA shopping 07ATRA in azione 08Info ATRA 10Vivisezione in Svizzera 11ATRA shopping 15La colline aux lapins 16A difesa dei randagi 18Primo piano 20Il nostro catalogo 23

impressumOrizzonti rivista di informazione animalista

Organo ufficiale dell’ATRA Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione

Editore ATRA, via Capelli 28, CH-6900 LuganoTel. 091 970 19 45 - Fax. 091 970 19 [email protected] - http://www.atra.infofacebook: Atra diritti animali

Orari ufficioda lunedì a venerdì, 14.00 - 17.00

Redattori Max Molteni, Natascia Gamba,Massimo Tettamanti, Silva Martinelli

Hanno collaboratoElena Grisafi, Sabrina Piacente,Candida Nastrucci, Luca Scanavacca

Tiratura 7.000 copie

Abbonamento annualeSvizzera CHF 20.–Europa CHF 30.– (Euro 20.–)Paesi extra europei CHF 45.– (Euro 30.–)

Pubblicità1/1 pagina fr. 1’000.–1/2 pagina fr. 600.–1/4 pagina fr. 300.–

INFORMAZIONI DETTAGLIATE SI POSSONO RICHIEDERE ALL’EDITORE

StampaTipografia Fontana SA - 6963 PregassonaStampato su carta ecologica.Riproduzione di testi e fotografie permessaa condizione che la fonte sia citata.

Sono oltre 46.800 le firme raccolte, anchegrazie al vostro impegno, contro gli esperimentisui primati: una cifra di tutto rispetto, checi auguriamo possa portare ad un definitivodivieto di questi esperimenti. Nel prossimo

numero di Orizzonti o, prima ancora, via mail o Facebook, vi riferiremosull’esito di questa iniziativa.Quello della vivisezione sui primati non è che uno dei tanti ambitiin cui la Svizzera sta mostrando una preoccupante arretratezzascientifica. Ovviamente, purtroppo, queste cose avvengono ovunquenel mondo, ma in Svizzera si fa fatica anche a sollevare un dibattitoscientifico e politico su questo tema.Negli USA, per esempio, il National Institutes of Health, la principaleagenzia americana per la ricerca medica, è pronta a rivedere lesue politiche e i finanziamenti per le sperimentazioni sulle scimmie.Sempre dagli USA arriva la notizia che la compagnia aereaAir Transport Service Group ha deciso di non effettuare mai piùtrasporti di primati per la vivisezione. Questo grazie alle proteste(fatte anche in Svizzera) di tanti antivivisezionisti e alla denuncia diviolazioni delle disposizioni che regolano il trasporto di queste creature.Anche nella vicina Italia, sono stati raggiunti importanti risultati:NOHarlanGroup e I-Care Europe hanno recentemente comunicatoche è stato definitivamente chiuso il laboratorio Envigo (ex Harlan)che, tra gli altri, allevava primati per la sperimentazione. Anche inquesto caso le proteste, le denunce di violazioni giuridiche (peresempio relative agli aeroporti senza strutture adatte per le quarantene)hanno fatto sì che il lucrare sulla vita degli animali non sia piùeconomicamente vantaggioso.Altre campagne sono ancora in corso, come quella dell’Associazionefrancese Pro-anima contro l’allevamento dei primati a Niederhausbergenin Alsazia, o le proteste contro AIR France/KLM sul trasporto di animali.Siamo dunque ancora lontani dal raggiungimento del nostroobiettivo, cioè l’abolizione totale di tutta la vivisezione, e questononostante ci siano innumerevoli pubblicazioni scientifiche chedichiarano il completo fallimento di questo arcaico metodo diricerca. La vivisezione comporta anche un incalcolabile sperpero didenaro pubblico, come vi dimostriamo nel dossier di questo numero,ma soprattutto calpesta quel senso di empatia che dovrebbe guidarcinel nostro rapporto con gli animali immolati in nome di una scienzaarrogante e crudele.Siamo comunque convinti che anche in Svizzera i ricercatori, i gestoridi allevamenti e i politici non potranno fare a meno di prendere attoche la ricerca biomedica sta percorrendo altre strade, più innovative enon cruente, come potrete leggere nelle pagine che seguono.Buona lettura!

MAX MOLTENIPRESIDENTE ATRA

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Gli embrioni umani sono diversi da quelli dei topiUno studio scientifico, pubblicato lo scorso aprile nella rivista internazionale Cell,dimostra l'ennesimo fallimento della sperimentazione su animali, in questo caso i topi.

I ricercatori dell’istituto svedese Ludwig e del KarolinskaInstitutet di New York hanno dimostrato come ci sia “unaconsiderevole differenza nello sviluppo dell’embrione traesseri umani e topi, il modello più comunemente usatoper gli studi in questo campo”, citando le loro stesse paro-le (Ludwig Cancer Research, Creation: the first seven days,7 aprile 2016). Si tratta di studi nel campo della biologia delle cellule sta-minali e della medicina rigenerativa. In particolare, i ricer-catori hanno studiato i primi 7 giorni di sviluppo, durante iquali emergono tre tipi diversi di cellule. Ciascuno di que-sti deve maturare in manieraappropriata, affinché la gravi-danza abbia inizio, ma finoranon era chiaro quando, comee in che ordine tali cellule do-vessero formarsi negli esseriumani. Quello che è emerso èche questi tre tipi d cellule siformano più tardi e maturanoin modo più simultaneo negliumani, rispetto a quanto ac-cade nei topi. Finora il “modello” utilizzatoper questi studi è stato quasisempre il “modello murino”,vale a dire, i topi. Ma, come al solito, si dimostra ora che ta-le modello “modella” ben poco e si finisce per studiare co-sa accade nei topi, non cosa accade negli umani, col con-seguente pericolo, anzi, certezza, di essere fuorviati dalleconclusioni che si raggiungono.Questo è solo uno dei tanti esempi che dimostrano la fal-lacia della sperimentazione su animali: per un dato filo-ne, si effettuano decine, centinaia di esperimenti, si pub-blicano articoli, e si sostituisce così la realtà “vera”, quellarelativa agli esseri umani, con quella fittizia dei risultatiottenuti sui topi. Si curano malattie artificiali nei topi, sidisquisisce sui risultati ottenuti in tali “modelli” e si fini-sce per credere che rappresentino la realtà delle cose.Così facendo si imboccano innumerevoli vicoli ciechi, sisprecano soldi, tempo, risorse e la ricerca diventa finalizza-ta alle pubblicazioni ed ai congressi, più che al progresso eall’aiuto dei malati. Sprechi di tempo e risorse - e quindidanno per la scienza e la salute umana - da una parte e

spreco di vite animali dall’altra, con tutto il carico di soffe-renza che ogni esperimento provoca. Questo è il duplicefardello che sempre si accompagna alla vivisezione.

A quando una svolta verso la vera scienza, quella senzatest su animali, l’unica davvero utile ed etica?Nel frattempo, ciascuno di noi può evitare di sostenerequesta falsa scienza, basata sulla vivisezione, semplice-mente evitando le donazioni alle associazioni per la ricer-ca che sperimentano su animali (tutte le più note lo fan-no). Ogni anno queste associazioni guadagnano milioni,

pensiamoci prima di donaredurante le varie iniziativepromosse nel corso dell’anno.Un caso che ci riguarda da vi-cino sono, per esempio, le ri-cerche che vengono condotteper sconfiggere la sindromedi Rett: rara patologia neuro-logica dello sviluppo che col-pisce prevalentemente sog-getti di sesso femminile erappresenta una delle causepiù diffuse di grave o gravis-simo deficit cognitivo, conuna incidenza tra le ragazze

di 12 anni stimata di 1 su 9’000. Nonostante non sia ancoraconosciuta la causa della malattia (che non è presente neitopi), l’attuale metodo di ricerca si basa su esperimenti suanimali nei quali viene innestata geneticamente la ma-lattia. In Svizzera è attiva la delegazione della Svizzeraromanda dell’Association Française du Syndrome de Rettche ha finanziato per oltre un milione di euro questo tipodi ricerche in laboratori francesi. Negli scorsi mesi, grazieanche ad un nostro premio di laurea, in un laboratorio ita-liano è stato elaborato un nuovo procedimento, detto “ri-programmazione genetica”, che permette di derivare cel-lule staminali pluripotenti, le iPSCs (induced PluripotentStem Cells), direttamente da cellule dei pazienti. In prati-ca si studia la malattia su materiale proveniente diretta-mente dai pazienti. In questo modo sarà possibile ottene-re risultati di rilevanza umana, senza far soffrire né cavieanimali, né cavie umane. Questa è la vera scienza!

FONTE: WWW.AGIREORA.ORG

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I “tissue-chip” sono stati sviluppati nel laboratorio diDonald Ingberg del “Wyss Institute for Biologically In-spired Engineering” alla Harward University per rico-struire gli attributi chiave della biochimica e fisiologiadi un organo umano, con lo scopo di replicarne le fun-zioni in vitro. I tissue chips sono creati attraverso unatecnica che si chiama “fotolitografia”, usata per crearemicrochip nei computer che si combina con altre tecni-che di microingegneria. I ricercatori sono in grado di di-segnare chips che ricreano la fisiologia umana, possonoottenere immagini in tempo reale con un’alta risoluzio-ne, permettere analisi della risposta immunitaria e le-gare diversi chip insieme. Questo sistema consente an-che di controllare il flusso di fluido che passa attraverso ichip per permettere colture cellulari a lungo termine, fi-no a 2 mesi, e rendere possibile la crescita di co-cultureinsieme al “microbioma” (cioè l’insieme di tutto il patri-monio genetico e delle interazioni con l’ambiente di tut-ti i microrganismi in un intero organismo e quindi anchedi un particolare individuo umano o di un particolare or-gano come l’intestino), che sono molto importanti per lostudio dei chip di intestino e quindi studiare l’assorbi-mento e il metabolismo delle sostanze chimiche che èdiverso da individuo a individuo.Il Wyss Institute ha già sviluppato modelli di diversi orga-ni umani come i polmoni, l’intestino, il midollo spinale echip che servono come modelli di particolari malattie,spesso genetiche, e di tessuti specifici che possono esserecollegati tra loro per creare un sistema di organi su chip.

Altri esempi di tessuti-on-a-chip sono il “Bone marrow-on-a-chip” ovvero il midollo osseo su chip, che potrannoessere utili per rappresentare la risposta in vivo in manie-ra superiore rispetto alle colture cellulari. Finora questochip sembra promettente anche in applicazioni per il tra-pianto di midollo, la creazione in vitro di globuli rossi esangue umano e per le cellule staminali.

Un’altra area di ricerca sono i “gut-on-a-chip” ovverol’intestino su chip, che è un modello dell’intestino umanosu una piattaforma microfluidica in 3D. Il disegno dela

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Negli scorsi numeri vi abbiamo proposto una serie di articoli sui metodi di ricercache non usano animali. In questo nuovo articolo la Dottoressa Candida Nastrucci, esperta in materia,approfondisce il tema dell’evoluzione dell’uso delle colture cellulari 3Dper costruire un “Human on a chip” basato su cellule umane e utilizzarlo per la Ricerca,contribuendo così al progresso della scienza e della medicina.

Quando la Cellula...diventa un “Human-on-a-Chip”

Eliminare la sperimentazione sugli animali richiede inve-stimenti economici e tecnologici per usare e svilupparenuovi metodi e strumenti in grado di sostituirla ed adat-tare quelli esistenti alle domande scientifiche che si pre-sentano e la volontà di cambiare, sia della scienza che deigoverni e industrie, che veicolano la maggior parte degliinvestimenti.Questi metodi alternativi all’uso di animali nella ricercamigliorano sempre di più con l’avanzare della tecnologia.Il loro scopo è quello di ottenere risultati sempre più at-tendibili a rappresentare l’organismo umano senza peròusare gli esseri umani che potrebbero essere danneggiatidalla ricerca, e quindi i metodi alternativi sostitutivi ser-vono a fornire dati validi per il progresso della ricerca especifici per curare le malattie umane. Uno di questiesempi riguarda appunto lo sviluppo di nuove tecnologieche mettono insieme campioni, tecnologie e dati scienti-fici sugli umani per costruire un “human-on-a-chip”.I modelli cellulari 3D hanno già riscosso notevole interes-se nella ricerca perché permettono un livello di differen-ziazione cellulare e un’organizzazione in tessuti non pos-sibile prima. Gli avanzamenti delle colture 3D in“biochips”, che utilizzano la tecnologia dell’industria deimicrochip con approcci di microfluidica, servono per crea-re un microambiente di colture cellulari che supportanola differenziazione cellulare e riproducono le condizionispecifiche degli organismi in vivo.Gli “organ-on-a-chip” permettono lo studio della fi-siologia specifica umana in un contesto organo-specifi-co e lo sviluppo di nuovi modelli in vitro di malattieumane basati su cellule umane. Il loro uso potrebbeservire per la completa sostituzione degli animali nellaricerca, sia per lo sviluppo di farmaci, sia per determi-nare la loro tossicità, ma soprattutto si potrebbero an-che utilizzare come strumento per la ricerca di base.Quindi più se ne sviluppano, usano e caratterizzano epiù sarà possibile un uso di routine applicabile anchenei laboratori di ricerca accademica per la ricerca di ba-se e quindi salvare le migliaia di animali che sono usatiin questa ricerca in tutto il mondo.

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La Dr.ssa Candida Nastrucci è ricercatore biochimico clinico e biologo molecolare; si è sempre occupatadi ricerca in vitro e di Metodi Alternativi agli Esperimenti sugli Animali. È Vice Presidente di EUSAAT (European

Society for Alternatives to Animal Testing). È Presidente e Fondatore di TheAlternatives che ha come scopola divulgazione attraverso Corsi di formazione e conferenze, lo sviluppo e l’utilizzo di metodi di “Replacement”

all’uso di animali nella ricerca e la ricerca senza animali. “Member of the Society of Biology” (MBS) “Chartered Bioligist” (CBiol), istituzioni ufficiali professionali inglesi. Insegna Genetica Medica all’Università

di Roma Tor Vergata, partecipa come docente ed esperto a Corsi a livello universitario sulle alternativeagli esperimenti sugli animali ed è ideatore e coordinatore scientifico del primo “Corso sulle Alternative

Sostitutive alla sperimentazione animale” presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisanae l’Università di Pisa finanziato dalla Regione Toscana..

“gut-chip” permette il movimento peristaltico (cioè lacontrazione nell’intestino), 2 regimi di flusso indipenden-ti, uno è il flusso vascolare relativo al flusso sanguigno el’altro il lento movimento che si sente quando l’intestinosi muove. Uno dei goal della ricerca del Wyss è anche dicreare co-colture del “microbioma” umano in un “gut-chip” che può essere usato per il metabolismo dei farma-ci e il trasporto di nutrienti ed inoltre per sviluppare mo-delli di patologie che coinvolgono l’intestino, come ilmorbo di Crohn e la sindrome da colon infiammato.

Un altro dei più importanti “organ-on-a-chip” è il “kid-ney on a chip” e quindi i reni. Come risaputo i reni sonogli organi più importanti per l’eliminazione dei farmacie i loro metaboliti, e i reni sono altamente suscettibili aidanni causati dai farmaci e da tossine derivanti dal-l’ambiente. Nei reni coesistono 30 tipi di cellule diverse,più di qualsiasi altro organo umano, per questo è unotra gli organi più complessi. Himmelfarb e il suo grupposi è specializzato nello sviluppare un chip per i tubulidei reni, cioè la parte dei reni, che come dichiara Him-melfarb è la più critica per capire il meccanismo di eli-

minazione dei farmaci e delle tossine più suscettibile aidanni da loro causati.

Il gruppo di Taylor invece ha focalizzato la sua attenzionesullo sviluppo dei “Liver on a chip”. Il gruppo ha dimo-strato che i chip mostrano le funzioni chiave delle celluledel fegato, come metabolismo, chiarificazione, sintesidelle proteine e detossificazione di urea, oltre ad esserein grado di produrre concentrazioni fisiologicamente rile-vanti di urea e albumina. Questo gruppo è anche riuscitoa ottenere informazioni rilevanti sulla tossicità clinica: iricercatori sono stati in grado di mostrare come si forma-no le fibrosi del fegato e la tossicità immuno-mediata.

Il Lung-on-a-chip sono i più famosi e caratterizzati, sem-pre inventati dal Wyss Institute e il loro design innovativoha anche vinto il premio americano “Design of the Year”nel 2015. I principi del biodesign che hanno guidato gliscienziati hanno permesso di sviluppare un chip che ab-bia una interfaccia tessuto-tessuto, un flusso dinamico e

un movimento meccanico in modo da guidare le intera-zioni cellulari e i loro componenti, come l’aria e il flussosanguigno e il movimento del respiro di cui si ha bisognoproprio come avviene nei veri polmoni durante la respira-zione. Questo chip è trasparente, per facilitare la micro-scopia ad alta risoluzione delle cellule che vi cresconodentro ed è flessibile per permettere l’attivazione mecca-nica propria del movimento respiratorio. In questo “lung-

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on-a-chip” è possibile ricreare la risposta infiammatoriaumana e gli scienziati del Wyss hanno dimostrato che losforzo meccanico ciclico del respirare accentua la rispostainfiammatoria, “cosa che non si può osservare in una cul-tura statica”, come specifica Bahinski. I ricercatori sonoanche riusciti a creare modelli polmonari di edema e aformare grumi di fibrina nei lung-chips e hanno confer-mato le risposte fisiologiche.Le compagnie farmaceutiche stanno iniziando ad usare i“tissue-chips” per investigare l’efficacia dei farmaci e laloro tossicità e anche per spiegare i meccanismi d’azionedei farmaci quando ottengono risultati conflittuali dagliesperimenti su animali, obbligatori per le industrie primadi arrivare agli studi clinici sugli esseri umani. Le appli-

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tagliando di ordinazionePER FAVORE SCRIVERE IN STAMPATELLO E RINVIARE A:ATRA - Via Capelli, 28 - 6900 Lugano - fax 091 9701946

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cazioni dei “tissue-chips” con tessuti e cellule umanesono moltissime, lo screening di farmaci per efficaciae tossicità, per organi diversi, che possono essere tar-get o di eliminazione, per la diagnostica, per indirizza-re terapie, anche personalizzate. Una moltitudine dichip si stanno sviluppando perché hanno il potenziale diriflettere la composizione umana e la loro fisiologia accu-ratamente e potrebbero essere usati anche per risponderea quesiti dell’impatto dell’ambiente sulla salute. Pratica-mente l’applicazione dei tissue-chip è solo la nostra im-maginazione.

Auguriamoci quindi che la ricerca nel campo delle al-ternative sostitutive alla sperimentazione animale e deitissue-chips di cellule e tessuti umani sia ben finanzia-ta e che i metodi per fare ricerca senza animali venganoconosciuti e usati da chi fa ricerca, anche ricerca di base.

DR.SSA CANDIDA NASTRUCCI

NOTE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE MATERIALE TRATTO DALL’AR-

TICOLO “THE POTENTIAL OF THE TISSUE CHIP FOR ENVIRONMEN-

TAL HEALTH STUDIES” INCLUSO IN “THE NEWSLETTER” DEL “NA-

TIONAL RESEARCH COUNCIL” NEGLI USA A SEGUITO DI UNA

CONFERENZA SUI TISSUE CHIPS DELLA “NATIONAL ACADEMIES

STANDING COMMITTEE ON EMERGING SCIENCE FOR ENVIRON-

MENTAL HEALTH DECISIONS” (ESEH) (DECEMBER 2014 ISSUE 11).

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Quest’anno sono stati ben 6 gli incontri con gli studenti liceali in pochi giorni edhanno avuto tutti un grande successo. Tre gli argomenti su cui cerchiamo di farriflettere i giovani: la critica alla sperimentazione animale e l’impatto ambien-tale delle nostre scelte alimentari con i vantaggi dell’alimentazione veg., insie-me al nostro consulente scientifico Massimo Tettamanti e al nostro PresidenteMax Molteni; trattiamo inoltre anche la relazione tra la violenza domestica equella sugli animali con la Psicologa clinica Marina Trento.

“Vi abbiamo messo nella caffetteria!”Questo è quello che ci siamo sentiti dire al liceo di Bellinzona quando siamo arrivati. La nostra prima reazione è stata distupore e quello che abbiamo pensato, e per fortuna non detto, è stato: “Ma perché non ci danno, come tutti gli altri, unasala attrezzata per conferenze con computer e proiettore? Perché ci fanno tenere una conferenza in un piccolo posto do-ve c’è confusione e passaggio di gente?”. In realtà abbiamo piacevolmente scoperto che, visto il grande numero di studen-ti (oltre 60!) che volevano assistere alla nostra conferenza, una sala normale non sarebbe stata sufficiente. Gli organizzato-ri del comitato studentesco avevano quindi preparato la sala più grande, vicino alla zona del bar, per permettere lapartecipazione a tutti coloro che erano interessati ad ascoltare le nostre idee e proposte contro la vivisezione. Sappiamobene che quando questi studenti andranno in ambito universitario inizierà il tentativo di convincerli che il modello anima-le, metodo dell’800 ormai desueto, sia un modello valido, ma, come testimonia il messaggio che abbiamo ricevuto sulla no-stra pagina facebook di una ex studentessa e che vi riportiamo, il seme della critica gettato durante queste conferenze ger-

moglia comunque. Perché la vecchia generazione di ricercatori eprofessori universitari che è ancora troppo miope di fronte alle inno-vazioni scientifiche e alle contraddizioni dei loro “modelli animali”,non sarà mai in grado di dire “abbiamo sbagliato”. Saranno questigiovani a cambiare il futuro della ricerca e non solo, come testimo-niamo i messaggi e la lettera che abbiamo ricevuto.La nostra batta-glia continua... con profumo di caffè e di speranza.

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Mitici!! Ricordo la presentazione diMassimo quando ero al liceo di Bellinzona,tipo 13 ANNI FA! Mi ha dato il coraggiodi astenermi dai “lavori pratici”di fisiologia animale (le dissezioni)nel corso del mio studio in Biologia e diaprire un dibattito col prof. sullealternative possibili. L’informazioneche portate ai giovani nel corso di questegiornate è davvero significativa!Fortuna che ci siete! :-)Adele Ferrari

Anche io mi ricordo la vostra presentazioneal liceo di Locarno come fosse ieri!E invece sono passati 4 anni..Ma in questi quattro anni la mia posizionenon è cambiata! La ricerca sugli animali èingiusta, inutile e disumana e la salute è(diventata) un business...E ad essere sfruttati non sono sologli animali!! Anche le persone...grazie Max e grazie Massimo per questogrande insegnamento.Caroline Schlunke

ATRA nelle scuole Sono ormai più di 10 anni che partecipiamocon molto piacere alle “Giornate autogestite”

nei Licei ticinesi, interessanti occasioni durante le quali sono gli studenti a scegliere le materiedurante l’orario scolastico, per approfondire tematiche che non rientrano nel normale programma di studio.

Buongiorno,

lunedì 11 aprile ho partecipato alla vostra conferenzariguardante la sperimentazione sugli animali al Liceodi Mendrisio. Ho trovato il tema molto interessante.Conoscevo già qualcosa sulla sperimentazione,ma grazie ai vostri interventi e alle vostre spiegazioniho potuto approfondire molto di più!La mia idea è rimasta la stessa, ovvero di andare controa questa pratica che trovo veramente disumana. Sonocontenta che ci siano delle associazioni che si stanno“muovendo” in questo campo e cercherò anche iodi fare il possibile affinché questo abuso degli animalisparisca per sempre!Vi ringrazio per la vostra presentazione che, come detto,ho trovato molto interessante.

Cari salutiAlice Crivelli - 1A

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vuoipartecipareallenostreattività?

Resoconto attività ATRA■ MARZO 2016

6 marzo - Les Reussilles (BE):corso di formazione sul comportamentodel coniglio, organizzato dallaColline aux lapins in collaborazionecon Medianimal.

9-12 marzo - Neuchâtel: campagnapasquale della Colline aux lapinscontro gli acquisti compulsivi di coniglipresso il centro commerciale Coopdi Maladière.

12 marzo - Lugano: lutto contro lemacellazioni pasquali.

18-21-22 marzo - Bellinzona:conferenze sulla vivisezione,sull’alimentazione veg. e sul rapportotra violenza domestica e violenza suanimali, presso il Liceo cantonale, inoccasione delle giornate autogestite.

19 marzo - Ginevra: corso di formazionesu conigli e pet therapy tenuto dallaColline aux lapins per l’Associazionesvizzera di Zooterapia (ASZ).

■ APRILE 2016

11-12-13 aprile - Mendrisio:conferenze sulla vivisezione,sull’alimentazione veg. e sul rapportotra violenza domestica e violenzasu animali, presso il Liceo cantonale, inoccasione delle giornate autogestite.

19/25 aprile - Dubai: consulenzapresso l’Università delle Scienze diDubai per la costituzione di una bancadi tessuti umani.

seguici anche su atra diritti animaliPer essere aggiornati sui nostri diversi appuntamenti,

consulta il sito: www.atra.info / contatti: [email protected]

in ordine cronologico alcune azioni svolte dalla nostra associazione negli ultimi mesi

22 aprile - Mendrisio: conferenza sullavivisezione con Stefano Cagno.

22 aprile - Basilea: partecipazione allamanifestazione contro la vivisezioneorganizzata dalla Ligue Suisse contre lavivisection.

23 aprile - Les Reussilles: corso diformazione sui conigli nella PetTherapy tenuto dalla Colline aux lapinsed organizzato da Medianimal.

30 aprile - Lanzo d’Intelvi:partecipazione alla transumanzaestiva dei cavalli del Bisbino

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30 aprile - Cernier: participazionedella Colline aux lapins alla “Fête de lafloraison”, sul sito di Evologia.

Lo scorso gennaio abbiamo parte-cipato al Congresso sulla tossico-logia sistemica tenutosi a LesDiablerets.La tossicologia sistemica è unnuovo e integrato sistema di stu-dio della tossicologia che cerca diintegrare i risultati di approcciscientifici diversi, cerca cioè di“mettere insieme” studi di tipobiologico (ad esempio colture cel-lulari) con risultati di simulazioneal computer (ad esempio model-ling simulation).È l’approccio più moderno e inno-vativo ed è destinato, nel tempo, asostituire l’arretrato e grossolanouso di animali.Il problema, che si è rivisto anchenel suddetto Congresso, è che moltidi coloro che studiano tali metodo-logie NON mettono in discussioneseriamente l’uso del modello ani-male. Quindi si trascinano in unerrore che rallenta l’avanzamentodella ricerca scientifica. Se si pren-desse atto, anche pubblicamentee non solo privatamente, dellecarenze scientifiche della vivise-zione, gli scienziati tutti, e nonsolo una parte, sarebbero concen-trati a sviluppare metodologie diricerca utili a curare le patologietipiche umane che si manifestanoSOLO nell’essere umano.

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quota socioPer chi ci vuole sostenere in modo più significativoe diventare SOCIO ATRA, la quota annuale,che comprende l’abbonamento a Orizzonti per 1 annoe la possibilità di partecipare all’assemblea annualedella nostra associazione, è di CHF 100.-(scrivere sulla causale di versamento la parola SOCIO).

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Lo scorso 28 febbraio, nel Canton Berna, ha vinto l’arretratezza scientifica e culturale, ha perso lascienza che guarda al futuro e hanno perso come sempre, in primis, gli animali! Davide contro Golia,attivisti antivivisezionisti contro i baroni universitari: in mezzo un’opinione pubblica che ancora credeche la ricerca medica non possa prescindere dalla sperimentazione sugli animali, addirittura quando èla stessa popolazione (con le proprie tasse!) che dovrà finanziare le onerose richieste dei vivisettori.È andata così: il 72% della popolazione a favore della costruzione del nuovo stabulario universitario,poco meno del 28% contro e quasi la metà della popolazione che non si è neppure espressa,ritenendo forse il problema poco rilevante. Gli strumenti sono quelli della democrazia diretta e nonè certo contestabile l’immenso impegno profuso dagli attivisti (Tier-im-fokus, LSCV, ecc…) che hannodedicato intere giornate, sfidando il freddo e non solo, alla sensibilizzazione pubblica.Non è bastato il lavoro di tutto lo staff di Stopptierversuchebern (al quale abbiamo dato il nostrocontributo) che ha portato alla realizzazione di tanti pannelli in città, dibattiti, incontri pubblici,divulgazione sui social network. Non sono bastati neppure 400 mila volantini realizzati dalla LSCV(che abbiamo co-finanziato) distribuiti ad altrettanti nuclei famigliari in tutto il Cantone.Nel presente dossier di approfondimento scientifico vogliamo spiegare perché le ricerche che sieffettuano a Berna sono, dal punto di vista scientifico, inutili e superate. Per farlo useremodirettamente le dichiarazioni dei vivisettori bernesi, analizzando uno per uno i loro progetti.

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Progetto: 20150916 Basisinfo_Blindheit

“Se sei un topo e stai perdendo la vista... ti possiamoaiutare”.Questo è tutto ciò che possono dire i ricercatori di Bernache, ancora nel 2016, usano topi per studiare la retinitepigmentosa.

Nel resto del mondo tecnologicamente avanzato gli studiavvengono direttamente sui pazienti in quanto è bennoto che specie animali diverse reagiscono in modo diverso.Studi su strumenti ottici, terapie genetiche e trapianti diretina sono già in corso su esseri umani [1].Studi di integrazione nutrizionale di vitamina A diretta-mente sui pazienti hanno permesso di dimostrare che è

perunafalsa scienzafinanziamenti

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suggerire avanzamenti sia per impianti futuri sia sullafisiologia di base dell’essere umano [7].Inoltre, per quanto concerne le metodologie in grado disviluppare abilità chirurgiche per le operazioni all’orec-chio, esistono simulatori in 3D che superano di gran lun-ga i training didattici con animali. Ecco alcuni esempi:

http://www.voxel-man.com/simulator/tempo/

http://web.stanford.edu/group/sailsbury_robotx/cgi-bin/

salisbury_lab/?page_id=377

http://www.hindawi.com/journals/bmri/2014/891742/

I principali vantaggi, rispetto all’uso di animali, sono:■ sistemi ideali per imparare la manualità e la capacità di

risolvere problemi;■ ideali a risolvere un gran numero di operazioni chi-

rurgiche;■ permettono di allenarsi continuamente e in qualsiasi

momento;■ riducono i costi;■ permettono un riscaldamento prima di una operazione;■ sono stati validati da esperti indipendenti dalle società

che li hanno progettati e commercializzati.

20150917 ErholungLeber

L’obiettivo di questo progetto dell’Università di Berna na-sce così vecchio che suona quasi surreale.Vogliono studiare sui maiali la rigenerazione del fega-to, cioè la capacità del fegato di ricrescere se ne viene am-putato un pezzo come, ad esempio, quando si rende ne-cessaria la rimozione parziale nel caso di tumori epatici.Indipendentemente dalle ovvie differenze genetiche e me-taboliche tra il fegato di maiale e quello umano, l’obietti-vo del progetto non solo è già stato raggiunto ma è giàapplicato direttamente sull’uomo.Ad esempio presso l’Università di Padova, in Italia, già dapiù di un anno hanno sviluppato una tecnica dal nomeLAPS [8] in grado di fare ricrescere al 100% un fegatoasportato per più dell’80%.Il paziente era stato giudicato inoperabile per la diffusionedelle metastasi ma, utilizzando un sistema di microonde

che permette di se-parare il fegato sa-no da quello mala-to, è già possibilestimolare la rige-nerazione.Quindi perché a

possibile ritardare fino a 10 anni tale malattia [2]. Già daanni è disponibile negli Stati Uniti e in Gran Breta-gna, ma anche nelle vicine Germania, Francia e Ita-lia, un occhio bionico che permette il recupero par-ziale della visione e sembra essere la più avanzatadelle scoperte scientifiche su questa patologia [3].Un minuscolo occhio bionico impiantato sulla retina è ingrado di far recuperare parzialmente la vista in pazientiresi ciechi da una degenerazione della retina.La scoperta fa parte di un nuovo campo in espansione,quello delle protesi “intelligenti”, che interagiscono con ilcervello umano ed il sistema nervoso umano, per ristabili-re funzioni perse in seguito a malattie o traumi.Questa retina artificiale, in pratica, svolge la funzione deifotorecettori nel cervello, il cui compito è quello di cattura-re e processare la luce. I primi risultati sui pazienti sono sta-ti molto incoraggianti e anche se allo stato attuale la protesiriesce a far recuperare un grado di vista rudimentale, in fu-turo potrebbe portare a risultati ben più sofisticati.Nei pazienti affetti da retinite pigmentosa o degenerazio-ne maculare, fra le maggiori cause di cecità nei paesi svi-luppati, i fotorecettori degenerano progressivamente, por-tando alla cecità. L’ “occhio bionico” aggira il problema,creando un nuovo percorso per le immagini in modo cheraggiungano il cervello umano facendo un’altra strada.Nulla di questo può essere studiato nei topi.

20150916 Basisinfo_Cochlea_Implantat

Nei laboratori di Berna preten-dono di raffinare tecniche chi-rurgiche per l’inserimento diimpianti cocleari per risolvereproblemi di udito nell’uomo. Ilproblema è che vorrebbero svi-luppare raffinate tecniche chi-rurgiche, ma pretendono difarlo sulle pecore che hanno

una struttura e densità ossea diverse da quella umana.Questo invalida il senso dell’esperimento, in quanto, adesempio, in alcuni casi i problemi degli impianti coclearisono legati alle caratteristiche specifiche delle patologiedelle ossa umane [4] oppure dell’età dell’individuo rice-vente, in quanto giovani e anziani hanno risposte diversealla stessa operazione [5]. Inoltre, proprio a causa delle dif-ferenze tra uomo e altri animali, vari studi vengono con-dotti direttamente sui pazienti con particolari problemi [6]

e sono proprio le osservazioni sull’uomo che possono

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Berna utilizzano soldi pubblici per effettuare una ri-crescita di fegato di maiale, quando nel resto del mon-do si utilizzano già tecniche completamente operativenell’uomo?

20150916 Basisiinfo_Krebsstammzellen

Obiettivo generale del progetto è sviluppare una terapiache permetta al sistema immunitario di riconoscere lecellule staminali di un tumore e di combatterlo.

Il problema è che vo-gliono studiare tale te-rapia sui topi, animaliche hanno un sistemaimmunitario diversoda quello umano.Il sistema immunitario èformato da mediatorichimici e cellulari che

cambiano da specie a specie e che sono responsabili del fe-nomeno di difesa definito infiammazione.La capacità dei topi di predire risposte nell’infiamma-zione umana sono già state studiate in alcuni tra i prin-cipali centri di ricerca del mondo come:

- Stanford Genome Technology Center, Stanford Uni-versity, Palo Alto, CA

- Anesthesiology and Critical Care Medicine, and Sur-gery, Massachusetts General Hospital, Harvard Medi-cal School, Boston,

- Department of Surgery, University of Florida Collegeof Medicine

- Shriners Hospitals for Children and Department ofSurgery, University of Texas Medical Branch

- Department of Surgery, University of Colorado - Department of Surgery, Harborview Medical Center,

University of Washington School of Medicine- Department of Surgery, University of Rochester School

of Medicine, Rochester, NY - Department of Surgery, St. Michael’s Hospital, Univer-

sity of Toronto

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- Department of Surgery, San Francisco General Hospi-tal, University of California

- Department of Anesthesiology, Washington Univer-sity, School of Medicine, St. Louis

E sono arrivati alla ovvia e logica conclusione che le ri-sposte delle diverse sollecitazioni infiammatorie del-l’uomo e del topo sono molto diverse e che l’utilizzodei topi non aiuta a capire cosa avviene nel sistema im-munitario umano [9].

Proseguire nell’utilizzo dei topi come avviene all’Universi-tà di Berna è antiscientifico e antistorico.

20150916 Basisinfo_Krebstherapieresistenz

Questo progetto si prefigge di studiare la resistenza aifarmaci, soprattutto in casi di tumore. L’obiettivoquindi è studiare i cosiddetti biomarker, per sviluppa-re terapie individuali e specifiche.Gli stessi sperimentatori quindi confermano, nei pre-supposti delle loro ricerche, il fatto che esistano diffe-renze tra individuo umano e individuo umano.Tale presupposto è così tanto riconosciuto dalla comunitàscientifica internazionale che ormai si parla di medicinapersonalizzata, ogni individuo è a sé e quindi bisognaeffettuare grossi studi di osservazione epidemiologici-statistici su grandi numeri di persone.A maggior ragione non ci si spiega perché, alla luce dellepiù avanzate conoscenze scientifiche, l’Università di Bernacontinui a usare animali, quindi individui appartenenti auna specie diversa, che si ammalano di malattie diverse eche vivono in condizioni diverse, quando nell’uomo an-che minime differenze tra un individuo e l’altro portanoalla formazione o meno di tumori non curabili.

Alcuni esempi di studi del 2015 che avvengono in altriPaesi e che si basano su dati umani e non animali:

- Un gruppo di ricerca studia medicina personalizzata perterapie specifiche per il singolo individuo le cui cellule ven-gono utilizzate per sperimentare nuovi trattamenti [10].

- Sono stati analizzati studi che riguardano 1919 personeammalate e 690 persone sane con caratteristiche simili pervalutare quali molecole possono diventare biomarker [11].

- Vengono studiati diversi biomarker direttamente suimalati a diverse fasi della malattia [12].

- Alcune proteine vengono studiate come marker tumo-rali per prevenire o curare la formazione di tumori ingravidanza [13].

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- Vari studi analizzano l’importanza dell’alimentazionenella formazione e sviluppo di tumori [14].

- Vari studi analizzano e studiano approcci personalizzatiper nuove terapie antitumorali [15].

- Vari studi analizzano l’impatto di fattori ambientali sul-lo sviluppo di tumori [16].

Questi pochi esempi dimostrano da soli l’entità dellospreco di fondi pubblici, oltre 140 milioni di franchi, rega-lati ad una falsa scienza. Ciò che manca in Svizzera è unapresenza critica maggiore, dentro gli ambienti che conla pratica o la ricerca medica sono direttamente coinvolti.Non c’è altra strada: bisogna cancellare il luogo comu-ne che la sperimentazione sugli animali sia ancora unmale inevitabile e necessario, bisogna aprire le menti

dei ricercatori per aprire le porte dei laboratori; altri-menti rimarremo fermi ad essere “animalisti controscienziati” e vinceranno sempre i vivisettori che concepi-scono solo una scienza ferma ad un metodo obsoleto,crudele e mai validato e che, cosa da non sottovalutare,hanno una potenza mediatica ed economica molto piùforte della nostra.C’è molto da fare, con tanti ostacoli anche linguistici e cul-turali, ma non possiamo fermarci. Il cambiamento cheauspichiamo (che sarà graduale, ma inevitabile) avverràsolo se maturerà una critica anche dentro le Università edi laboratori di ricerca.

DOSSIER A CURA DIMASSIMO TETTAMANTI

CONSULENTE SCIENTIFICO ATRA

NOTE

[1] https://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2015/pdfs/pr240_E.pdf

[2] Berson Eliot L., Rosner B, Sandberg M.A., Hayes K.C., Nicholson B.W., Weigel-Difranco C, Willett W (1993). " A Randomized Trial of Vitamin a

and Vitamin E Supplementation for Retinitis Pigmentosa" Archives of Ophthalmology 111 (6): 761-72.

[3] Humayun Mark S., Dorn Jessy D., Da Cruz Lyndon, Dagnelie Gislin, Sahel José-Alain, Stanga Paulo E., Cideciyan Artur V., Duncan Jacque L.,

Eliott Dean, Filley Eugene, Ho Allen C., Santos Arturo, Safran Avinoam B., Arditi Aries, Del Priore Lucian V., Greenberg Robert J., Argus Ii Study

Group (2012). &quot, Interim Results from the International Trial of Second Sight&#39.s Visual Prosthesis&quot. Ophthalmology 119 (4):

779-88. doi:10.1016/j.ophtha.2011.09.028. PMC 3319859. PMID 22244176.

[4] J Int Adv Otol. 2015 Aug;11(2):173-5. doi: 10.5152/iao.2015.449. Osteopetrosis of the Temporal Bone Treated with Cochlear Implant.

Szymanski M1, Zas_awska K., Trojanowska A., Szymanska A., Zadrozniak M.

[5] J Int Adv Otol. 2015 Aug;11(2):98-103. doi: 10.5152/iao.2015.424. Factors Contributing to Speech Performance in Elderly Cochlear Im-

planted Patients: An FDG-PET Study: A Preliminary Study. Suh MW1, Park K.T., Lee H.J., Lee J.H., Chang S.O., Oh S.H.

[6] Vestn Otorinolaringol. 2015;80(3):14-7. The new technologies for the intraoperative registration of the electrically evoked compound action

potentials of the acoustical nerve by means of the neural response telemetry method]. Bakhshinian VV1, Fedoseev VI1, Tavartkiladze GA1.

[7] Ann Otol Rhinol Laryngol. 2015 Sep;124(9):757-60. doi: 10.1177/0003489415582258. Epub 2015 Apr 13. Cochlear Nerve Stimulation

in the Internal Auditory Canal in Ossified Cochlea: A Case Study. Canale A1, Dagna F2, Lacilla M1, Montuschi C1, Di Rosa R1, Albera R1.

[8] Ann Surg. 2015 Feb;261(2). Laparoscopic microwave ablation and portal vein ligation for staged hepatectomy (LAPS): a minimally inva-

sive first-step approach. Gringeri E1, Boetto R., D’Amico F.E., Bassi D., Cillo U.

[9] Genomic responses in mouse models poorly mimic human inflammatory diseases

http://www.pnas.org/content/110/9/3507.full

[10] [Harefuah. 2015 Aug;154(8):521-4, 539-40. The current approach to advanced lung cancer. Gottfried M., Keizman D., Mishaeli M., Rabinovich N.M.

[11] Clin Lab. 2015;61(8):1101-8. MicroRNAs as Biomarkers for the Diagnostics of Bladder Cancer: a Meta-Analysis. Chen L., Cui Z., Liu Y., Bai Y., Lan F.

[12] Clin Lab. 2015;61(8):1077-81. Serum Levels of NTx and TRACP5b in Giant Cell Tumor of Bone and its Clinical Implications. Chen J., Younusi A.,

Cao L., Xu L., Zhou Y., Zhen T., Song X.

[13] Gynaecol Oncol. 2015;36(4):406-9. Serum human epididymis protein 4 can be a useful tumor marker in the differential diagnosis of ad-

nexal masses during pregnancy: a pilot study. Gucer F., Kiran G., Canaz E., Kilinc M., Ekerbicer H.C., Avci F., Kiran H., Coskun A., Arikan D.C.

[14] Klin Onkol. 2015;28 Suppl 2:2S20-5. Sugars Interfere or Glycomics in the Field of Cancer Biomarkers. Zahradníková M., Vojt__ek B., Herny-

chova L. Br J Nutr. 2015 Sep 14;114(5):804-11. doi: 10.1017/S0007114515002378.

[15] [Surg Clin North Am. 2015 Oct;95(5):1081-94. doi: 10.1016/j.suc.2015.05.002. Epub 2015 Jun 16. Personalized Approaches Gastroin-

testinal Cancers: Importance of Integrating Genomic Information to Guide Therapy. He J1, Ahuja N2. Rev Med Liege. 2015 May-

Jun;70(5- 6):251-6. Pharmacogenomics and personalized medicine: towards a systematic genomic screening?. Dideberg V., Segers K.,

Koopmansch B., Lambert F., Bours V.

[16] [Mutat Res Rev Mutat Res. 2015 Jul-Sep;765:19- 39. doi: 10.1016/j.mrrev.2015.05.003. Epub 2015 May 30. Response of transposable

elements to environmental stressors. Miousse IR1, Chalbot MC2, Lumen A3, Ferguson A4, Kavouras IG5, Koturbash I6.

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Se desiderate informazioni, visitare il rifugio, adottareuno dei nostri animali, fare un po’ di volontariatoo proporvi come famiglia d’affido (nel Cantone di Neuchâtel),potete contattare Elena allo 076 496 03 42o scrivere una mail a: [email protected]

Cari amici e lettori di Orizzonti,mi seguite oramai da qualche anno e sapete quanta pas-sione metto nel mio lavoro in favore dei conigli abbando-nati e maltrattati. Ho sempre cercato di accogliere concre-tamente tutti i lagomorfi bisognosi ma ho anche lavoratoper diffondere informazioni corrette sui nostri amici coni-gli tramite stand, corsi di formazione, animazioni pedago-giche per i bambini. Ho lavorato duramente perché il rifu-gio avesse una funzione didattica e fosse quindi un luogodi incontro e di conoscenza tra umani e conigli. E in cuormio, ho sempre sperato, un giorno, di poter avere un cen-tro degno di questo nome, dove poter continuare il lavoroin favore dei conigli ma con infrastrutture migliori.Ho sognato di un luogo dove creare un bellissimo rifugioaperto alla popolazione, dove non solo sarebbero statiaccolti gli animali, ma anche le persone desiderose di in-contrare i conigli, conoscerli e magari anche adottarli.Da qualche anno ormai, sono in contatto con le autoritàche gestiscono un polo istituzionale che porta il nome diEvologia (a Cernier, Cantone di Neuchâtel), lo stesso cheorganizza ogni anno “Fête la terre”, evento che ci ha per-messo di farci conoscere non solo nella regione ma an-che in tutta la Svizzera romanda. Era lì che immaginavoil mio nuovo rifugio ed è proprio lì che riuscirò a crearlo!Ad inizio 2016 infatti, una convenzione è stata firmatatra la città di Neuchâtel, il servizio cantonale di agri-coltura e l’amministrazione di Evologia per attribuirealla Colline aux lapins un terreno dove costruire il rifu-gio per gli animali e il locale associativo che accoglie-rà i visitatori per informarli al meglio sui conigli e sul-l’impegno che comporta una loro eventuale adozione.Avremo a disposizione dello spazio per delle installazio-ni esterne ed anche un labirinto di salici al centro delquale sorgerà la “città dei conigli”, un recinto immagi-nato per offrire a quegli animali che, per varie ragioni,non possono essere adottati, una vita dignitosa.Se tutto va bene, tra luglio ed agosto 2016 ci sarà l’inau-gurazione delle strutture o almeno di una parte di esse.Questo “rifugio didattico”, che non vuole essere e non saràun zoo, avrà quindi una duplice funzione: quella tradiziona-le di accoglienza e cura di conigli abbandonati e quella di-

dattica e pedagogica di informazione. Sfruttando le competenzeacquisite nella Pet therapy da alcuni dei nostri volontari, vorrem-mo anche accogliere gruppi di persone anziane o disabili che vo-lessero passare un momento in compagnia degli animali e natu-ralmente i bambini per aiutarli a capire cosa significa avere laresponsabilità di un animale e doversene occupare tutti i giorni.Il rifugio interagirà con le altre attività di Evologia e ci sarà dun-que la possibilità di coltivare l’orto per le verdure, lavorare in fale-gnameria per costruire casette e mangiatoie, intrecciare il viminiper creare giochi da rosicchiare per gli ospiti dalle lunghe orec-chie. Insomma, un rifugio aperto che lavora in sinergia con la co-munità locale, un progetto unico in Svizzera romanda! I lavori di preparazione sono già iniziati, i salici sono stati piantati elo spiazzo che dovrebbe accogliere i locali è stato drenato, le cana-lizzazioni per il passaggio dell’elettricità e dell’acqua scavate. Ab-biamo anche ordinato i prefabbricati per l’accoglienza degli ani-mali e del centro visitatori. La nostra scelta è andata a dei“container” abitabili, molto pratici da installare e anche da sman-tellare in caso dovessimo spostarli. Adesso stiamo lavorando percercare di trovare degli sponsor e dei donatori che ci aiutino per laparte finanziaria. Abbiamo cercato di limitare le spese al massimo,dicendoci che completeremo i lavori un passo alla volta e a secondadelle disponibilità finanziarie. Ma almeno i container dobbiamocomprarli! Con le piccole finanze del rifugio e dell’associazione sia-mo riusciti a versare gli acconti, adesso rimane da trovare il grossodella somma per il saldo. Abbiamo messo a disposizione un dossierdettagliato di presentazione del progetto (in francese) che può esse-re consultato e scaricato liberamente sulle pagine del nostro sito:http://lacollineauxlapins.info/Nouveau-Projet-refuge-didactiqueCi avete sempre aiutati ad aiutare i conigli e da queste pagine, vichiedo di aiutarci ancora, magari presentandoci uno sponsor o fa-cendo una piccola donazione. Non vi nascondo che proporre unprogetto che parla di conigli è molto difficile ed anche se questianimali potrebbero creare momenti felici per bambini, anziani,disabili e non solo, in pochi sono disposti a sostenerci e ad accom-pagnarci in questa nostra avventura.Ma noi non ci scoraggiamo, perché ci crediamo, io ci credo e an-drò avanti per loro, i senza voce, gli ultimi tra gli ultimi.Vi ringrazio di cuore e vi aspetto al Rifugio didattico!

ELENA GRISAFI-FAVREVICE-PRESIDENTE ATRA / PRESIDENTE ASS. LA COLLINE AUX LAPINS & CIE

Un sogno che diventà realtà!

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COME AIUTARCIPotete aiutarci con una donazione, sponsorizzando una parte del progetto o indicandoci sponsor disposti adaiutarci. Abbiamo previsto di creare un “muro dei donatori”, su cui indicheremo coloro che ci hanno aiuta-to in maniera consistente:

- Tra 300 e 699 CHF, targa di 20 x 10 cm, con solo il nome- Tra 700 e 1.999 CHF, targa di 30 x 15 cm, con solo il nome- Tra 2.000 e 4.999 CHF, targa di 50 x 25 cm, con nome e logo- A partire da 5.000 CHF, targa di 100 x 50 cm, con nome e logo

Si può anche sponsorizzare un recinto o un elemento che lo compone. Una targa con il vostro nome e logo sa-rà apposta, bene in vista sul recinto sponsorizzato. - Un elemento 150 CHF- Un recinto interno completo 750 CHF- Un recinto esterno 1.500 CHF

Le strutture e il labirinto saranno animati da pannelli didattici sui conigli e i vari aspetti della loro vita. Con unversamento di 500 CHF e su vostra richiesta, il vostro nome e logo saranno apposti sul pannello. In cambio delvostro contributo, e su vostra richiesta, offriremo con piacere una mezza giornata sul sito di Evologia in compa-gnia dei conigli per scoprire in maniera privilegiata il progetto che avrete contribuito a realizzare.

PER I VERSAMENTICCP 10-171903-3 IBAN CH36 0900 0000 1017 1903 3Association la Colline aux Lapins, 2053 CernierMenzione: Rifugio didattico

IL BUDGETLa cifra che dobbiamo trovare è abbastanza importante, stiamo parlando di oltre 100.000 franchi ripar-titi in due fasi di realizzazione del progetto.

1 fase, in corso, marzo-luglio 2016- Container rifugio e centro visitatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .43.000 CHF- Lavori di preparazione del terreno (drenaggio, scavi, allacciamenti elettricità e acqua) . . . . . . . . .15.000 CHF- Punto acqua esterno con vasca in cemento e scarico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5.000 CHF- 2 Recinti esterni inclusivi di casette in legno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4.000 CHF- Recinti per i box del locale rifugio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5.000 CHF- Spese diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1.500 CHF

Totale Fase 1: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .73.500 CHF

2 fase, luglio 2016-giugno 2017- Realizzazione della Città dei conigli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12.500 CHF- Spese d’integrazione dei container nel paesaggio naturale (decorazione vegetale) . . . . . . . . . . . .12.000 CHF- Posteggi (obbligatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5.000 CHF- Mobilio per il centro visitatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2.500 CHF- Mobilio per il locale rifugio e box . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.000 CHF

Totale Fase 2: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38.500 CHF

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che gestiscono le varie strutture in zona, non abbiamo tro-vato una soluzione praticabile. Abbiamo quindi pensatoche avremmo potuto trasferire Mamy e Micky a casa di Al-berta, che abita poco distante, i gatti avrebbero potuto co-munque uscire all’aria aperta, ma non eravamo del tuttocerti che si sarebbero adattati ad una vita semi casalinga. Purtroppo una mattina di novembre dello scorso anno cisiamo accorti che Mamy mostrava segnali di malessere,abbiamo cercato in tutti i modi di catturarla, chiamandopersino i pompieri, ma Mamy aveva deciso di andare amorire nel vecchio vespaio e a nulla sono serviti i nostrisforzi per aiutarla. Per noi è stato un duro colpo, a quelpunto il problema del cantiere riguardava solamente piùMicky, ormai rimasto solo; siamo veramente rimasti a boc-ca aperta quando abbiamo saputo che dopo un paio digiorni Micky aveva iniziato spontaneamente a seguire Al-berta fino a casa!Dopo la perdita della sua amata Mamy deve proprio es-sersi sentito solo e così ha fatto la sua scelta e come uncagnolino l’ha accompagnata a casa. La prima notte è ri-masto sul balcone al pian terreno, dopo qualche giorno hainiziato ad entrare in casa e a dormire sul divano e poi sulletto. Adesso ormai è un gatto casalingo, la mattina si alza,mangia e va alla finestra quando vuole uscire a fare i suoigiretti e la sera rientra a casa. È persino diventato amicodegli altri 3 gatti semi-randagi che periodicamente fre-quentano la casa di Alberta.

Oggi Micky ha qualche problema di salute, dovuto forse adun’allergia o forse al disagio per il cambiamento: dovràmangiare per il resto della vita del cibo speciale e all’occor-renza fare dei cicli di antibiotico, ma tutto sommato cre-diamo che sia un gatto felice e sicuramente lo è Albertache per questi gatti ha sfidato i propri problemi di salute eche ora si potrà godere Micky senza più nessuna preoccu-pazione. Mamy rimarrà sempre nel cuore di tutti noi.

È stato bellissimo guadagnarsi la sua fiducia e riuscire per-sino a farle qualche delicata coccola, quanto a Micky, an-che se ormai si è rifatto una vita, continuerà ad essere unnostro protetto.

SABRINA PIACENTECOORDINATRICE GRUPPO GAR

Mamy e Micky,

Non è stato affatto semplice risalire a tutte le persone coin-volte che, in maniera più o meno continuativa, si occupava-no dei gatti. In casi come questo è assolutamente indispen-

sabile che tra i diversivolontari ci sia comunicazio-ne perché altrimenti si rischiadi non dare effettiva conti-nuità al sostentamento deimici o di sprecare cibo chepuò essere utilizzato altrove.Tra questi volontari c’era laSignora Alberta che da tem-pi immemorabili si prendecura dei randagi del quartie-re e che a suo tempo li avevaanche fatti sterilizzare.Alberta era preoccupata per ilfuturo di questi gatti, soprat-tutto perché avendo alcuniproblemi di salute non era si-cura di poter continuare a

prendersi cura di loro. Ci siamo quindi assunti noi la respon-sabilità di questa mini colonia istituendo un punto ristoro eturni di monitoraggio pressoché quotidiani; in questo modoabbiamo potuto anche dargli cibo più adatto, visto che spes-so venivano lasciati solo resti di cucina.

Dopo qualche mese, a causa di un cantiere che si era apertoin zona, abbiamo dovuto spostare la colonia, non senza qual-che preoccupazione, perché per alcuni giorni i gatti non sierano più fatti vedere in zona. Fortunatamente dopo qualchegiorno tutto è tornato alla normalità e Mamy e Micky hannoripreso la loro solita vita fatta di passeggiatine e pisolini al so-le nei pressi della nuova dimora installata vicino ad un ve-spaio, dove avevamo sistemato anche delle cucce, un luogosicuro dove accogliere i volontari che portavano loro il cibo.

Nella primavera di quest’anno si sarebbe però aperto unnuovo grande cantiere che avrebbe nuovamente reso inagi-bile il territorio della mini colonia. Con largo anticipo, ci sia-mo quindi attivati per trovare un nuovo posto per i gatti.Nonostante i sopraluoghi e i contatti presi con altre persone

due gatti speciali

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Nel 2010 abbiamo risposto ad una richiesta di aiuto a Bellinzona per una colonia formata da 2 gatti anziani,Mamy e Micky, che venivano accuditi da diversi volontari senza però alcuna organizzazione.

MAMY

MICKY

M&M

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Presto anche in Ticino delle linee guidaper la gestione comunale del randagismo

Come vi avevamo comunicato lo scorso numero,da anni il GAR si batte perché anche in Ticino, così comeè già avvenuto nel Canton Grigioni, vengano recepite a livellocantonale delle linee guida per facilitare la gestione delrandagismo felino a livello comunale.

È con molta soddisfazioneche abbiamo appreso cheil Veterinario cantonaleha accettato la nostra propostae presto avremo un incontroper definirle.

Giornata di raccolta ciboIn occasione della giornata internazionale del gatto lo scorso 20 febbraio abbiamo organiz-zato una giornata speciale di raccolta cibo. Abbiamo voluto così onorare il ruolo del gattonella nostra società e nel nostro cuore, pensando ai più deboli e minacciati cioè i gatti ran-dagi. La partecipazione del pubblico e dei nostri sostenitori è stata veramente enorme.Il ricavato dell’operazione “1 fr. per un pasto” ha quasi raggiunto i 400 franchi e solo alpunto di raccolta alla Migros di Agno (nelle foto) abbiamo raccolto oltre 300 Kg di cibo,che vanno ad aggiungersi ai circa 100kg raccolti negli altri punti fissi di raccolta.Il GAR, assieme ai suoi oltre 150 randagi, ringrazia con tutto il cuore per la generosità el’aiuto concreto!

Vi ricordiamo che è sempre possibile donare cibo ai gatti randagi ticinesi, nelle abitualiceste di raccolta presso i seguenti negozi:

L’Animaletto, Piazza G. Buffi 6a (Centro Cervia) - BellinzonaAury Pet, Viale Portone 1 - BellinzonaPer Cani e Gatti, Via Trevano 72 - LuganoLa Cuccia, Via Cademario - BioggioKarambolle, Via Cantonale 19 - Stabio

o presso la sede ATRA, Via Capelli 28, Lugano. Orari ufficio, Tel. 091/970.19.45 (chiamare prima)

Sono ben accette crocchette e cibo umido per adulti e per cuccioli. Dispenserper cibo e acqua, latte in polvere specifico per cuccioli (attenzione alla data di scadenza, viene utilizzato inprimavera-estate), biberon, sabbia per le lettiere che vengono forniti alle famiglie affidatarie temporanee.

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GARnews!

Potete utilizzare la polizza di versamento chetrovate all’interno di Orizzonti o tramite e-banking:codice IBAN: CH85 0900 0000 6900 1810 7codice BIC: POFICHBEXXX / causale: “GAR”.

[email protected] 882 08 32 (dalle 18.00 alle 21.00)

contatti GAR volete sostenerele nostre attività?

volete sostenerele nostre attività?

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La situazione attuale dei cani affetti da sordità e cecità è notevolmentecambiata rispetto a sedici anni fa, quando cominciai in prima persona apromuovere la condizione di diseguaglianza che colpiva i cani protago-nisti del mio progetto “Semplicemente Sordo”.Bisognava portare alla luce dell’adottante medio le condizioni di ab-bandono e disinteresse che mettevano in ombra cani con enormi po-tenzialità purtroppo colpiti da handicap visivo o auditivo. Lo feci spo-standomi sul territorio nazionale di canile in canile, di casa in casa,lavorando con ogni singolo soggetto o gruppo famigliare che mi inter-pellasse. Ma, con il passare degli anni, lo stato di emarginazione pur-troppo si è trasformato in grande clamore mediatico, che, in alcuni ca-si, ha creato più danni che soluzioni. L’effetto pietistico ha lavoratocome una forte leva emotiva nell’immaginario collettivo, portando po-

tenziali adottanti a richiedere solo cani affetti da disabilità. Giustificavano a sé stessi questa scelta pensando all’in-dice di adottabilità decisamente inferiore rispetto ad un cane normodotato. La deriva sociale ha portato ad allevaree pubblicizzare soggetti diversamente abili come migliori perché più facilmente adattabili. Immaginate un canenon udente che cammina in una nostra città qualunque, non sentendo rumorie suoni della città metropolitana non ha problemi di paure specifiche, oppureun cane sordo che non reagisce allo sparo, è apparentemente più portato perl’attività venatoria e poco importa se poi la sua capacità di collaborare è inver-samente proporzionale al grado di disabilità che il cane vive.La vera strada da percorrere per creare integrazione e appartenenza per questisoggetti non doveva essere dettata da un’azione mediatica atta a pubblicizzareindividui come se fossero in vetrina. In quel momento mi sono reso conto chenon stavo lottando contro la disabilità alla ricerca dell’uguaglianza, ma ciò che inrealtà si è perso è il valore della diversità in generale, diversità di pensiero, dispecie, di vita, non riconoscendo più nell’altro, chiunque fosse, un individuo con diritto alla vita ed al benessere. La ca-pacità di adattarsi non deve mai snaturalizzare la vera identità dell’individuo, così come il mio progetto di Semplice-mente Sordo non doveva sminuire il valore dei soggetti ai quali era rivolto ma esaltarlo, non come un migliore ma sem-plicemente “diverso”, quindi unico, quindi speciale. Il mio scopo era ed è rimasto quello di informare le persone cheesiste la possibilità che la nostra realtà non sia l’unica e vera.Vi racconto un fatto. In Africa Sud Equatoriale esiste un corridoio naturale, una strada non delimitata, non asfaltata, unavia tracciata sul suolo dal passaggio di migliaia di animali che due volte all’anno, per esigenze alimentari, si spostanoda nord a sud e viceversa.La lunga marcia, attraverso migliaia di chilometri, si muove chiaramente per punti di riferimento, ogni animale nel suopatrimonio genetico ha ereditato la mappa di quella lunga strada. Singoli individui che guidano con sicurezza migliaiadi soggetti alla ricerca di acqua fresca e pascoli verdi.

Animali “diversamente” abiliPer il recupero e l’inserimento

in società di cani sordi o ciechiIl valore della relazione con il nostro amico a 4 zampe non si misura dalle abilità o dallecaratteristiche del cane, si misura dalla capacità da parte del soggetto stesso di creare empatia.Perché questo possa avvenire dobbiamo considerare il cane in quanto talee in nessun caso antropomorfizzarlo, cioè renderlo un nostro simile o peggio ancora,rivolgersi al cane con un atteggiamento pietistico.

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Il corridoio naturale negli anni è andato sempre più stringendosi, non per un’a-zione geografica o climatica, ma per l’azione sconsiderata dell’uomo, che ha tro-vato funzionale usufruire di strade tracciate da altri individui, costruendo aimargini case e fabbriche, allargando le grandi metropoli, esempio Nairobi, finoa soffocare il corridoio.Gli animali si sono necessariamente dovuti adattare. Se avessero pensato comeesseri umani, avrebbero potuto semplicemente abbandonare la vecchia via perpercorrerne una completamente nuova. Ma, fortunatamente, gli animali nonpensano come noi, non avrebbero mai potuto abbandonare informazioni tra-mandate da generazione in generazione che hanno sempre permessoa tutti di guidare l’intera mandria verso zone più fertili.Gli animali si muovono e vivono in un sistema che li vuole perfetta-mente integrati ed inseriti e non padroni. Le mandrie si sono serrate infile meno numerose e più lunghe, e nei passaggi apparentemente piùostili hanno usato la forza del gruppo per farsi strada.Questo è esattamente ciò sul quale ho iniziato a lavorare e studiarein questi ultimi anni. L’animale ha la facoltà di osservare un proble-ma da un’angolazione più semplice, imparziale, andando poi ad at-tingere al proprio repertorio comportamentale azioni che, adattate alla nuova situazione, possono dare nuove stra-tegie. È facoltà di tutti essere in grado di prendere competenze acquisite altrove ed utilizzarle per situazioni nuove.Usano, e non a caso utilizzo questa parola, l’ambiente, per potersi sentire parte dello stesso, senza violentarlo e de-predarlo delle sue caratteristiche essenziali. Utilizzano strade percorse per centinaia di anni per diversificare i pa-scoli e dare la possibilità alla vegetazione di ricrescere e rinfoltirsi, non lottano per accaparrarsi gli ultimi ettari ri-masti, si spostano all’interno di un sistema che li vede parte dello stesso. Durante i loro processi di apprendimentocommettono errori, eppure non si fermano, ne traggono benefici e tornano a compiere nuove azioni che darannosuccessi adattativi.Ho studiato l’integrazione e i comportamenti non più solo nell’ambiente cinofilo ma lavorando su equini, volatili, ovinidisabili e non trovando schemi e meccanismi simili, ho riscoperto le basi più ancestrali ed istintive nei rapporti.Abbiamo perso l’istinto, la fiducia nelle nostre capacità, non ascoltiamo i nostri bisogni distraendoci con futilità fino ascordarci chi siamo, chi sono i nostri vicini, dimenticandoci la forza del gruppo e la collaborazione.E ora gli unici che ci possono spiegare nuovamente i fondamentali della nostra esistenza possono essere solo gli ani-mali che sono, nostro malgrado, ancora i custodi principali. Si può fare, questo dovrebbe essere il nostro unico mantraper cominciare a vedere le cose in un modo nuovo, per accettare la prospettiva dell’altro e cominciare veramente a con-dividere la presenza di altri individui come dotati di intelligenza ed abilità diverse dalle nostre.Ecco perché è nata “La Fattoria dei Semplici”, un’associazione dove le persone per tornare a fiorire posso incontrarequelli che un tempo sono stati i nostri maestri di vita, compagni ed alleati. Arrivare a sentire attraverso le nostre mani,emozioni come la paura, la forza, l’energia ed il calore di appartenere, materializzare il piacere di incontrarsi e scam-biarsi reciprocamente ciò che siamo, con tutti i nostri limiti. I maestri nel nostro caso si chiamano Blind, Ciuchino, Felice,Cenerino, Piero ed Arturo. LUCA SCANAVACCA

La Fattoria dei Sempliciapproccio zooantropologico

e relazione animalevia Grizza 9 - Oleggio - Italia

facebook: fattoria dei sempliciwww.fattoriadeisemplici.com

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VOLETE SOSTENERCI?■ Potete sottoscrivere un abbonamento alla nostra rivista o regalarlo a qualcuno, con soli CHF 20.- all’anno

contribuirete alla diffusione della cultura antivivisezionista/animalista e a sostenere le nostre battaglie.■ Potete richiederci copie gratuite del giornale da distribuire.■ Potete partecipare attivamente alle nostre manifestazioni o creare gruppi locali nella vostra città (contattateci per informazioni).■ Potete acquistare i nostri libri e/o gadgets.■ Potete sostenere con delle donazioni i nostri progetti per la diffusione dei metodi scientifici-sostitutivi nella didattica e in altri campi della

sperimentazione.

I VOSTRI DONI ALL’ASSOCIAZIONE ATRA POSSONO ESSERE DEDOTTI DALLE IMPOSTE!■ Imposta federale diretta:

Persone fisiche: i doni effettuati in favore dell’ATRA sono detraibili se le prestazioni durante l’anno fiscale sono di almeno 100.- franchie non superano il 20% del reddito imponibile dopo le deduzioni degli oneri deducibili (art. 33 lett. 1 LIFD).

Persone giuridiche: la deduzione di donazioni ad un’organizzazione di pubblica utilità esentata dall’imposta si limita al 20%dell’utile netto (art. 59 lett. c LIFD).

■ Imposte cantonali e comunali:le donazioni a organizzazioni di pubblica utilità possono essere dedotte entro i limiti determinati dal diritto cantonale (art. 9 cpv. 2 lett. l LAID).

Un attestato di donazione verrà inviato su richiesta a partire da un importo annuo pari o superiore ai CHF. 100.-

TESTAMENTO A FAVORE DEGLI ANIMALIIl testamento è un documento che permette di stabilire la destinazionedei propri beni dopo la morte.Vi sono tre modi per fare testamento secondo il codice civile svizzero: ■ il testamento olografo■ il testamento pubblico (è necessario andare da un notaio)■ il testamento orale (può essere fatto solo in caso di rischio di morteimminente e quando è impossibile fare testamento nelle altre forme)Il testamento olografo è quello più comune perché molto semplice.È infatti sufficiente scrivere di proprio pugno su un foglio bianco il titolo:“testamento”. In seguito verranno enumerate le persone o le associazionialle quali si vuole destinare un determinato importo. È importante firmaree apporre la data sul documento. Non sono ammesse correzioni(ad esempio cancellare una riga e scrivere un nuovo testo sopra di essa)In caso di errore bisognerà ricominciare daccapo. Non è necessario averedei testimoni oppure coinvolgere un notaio. Sarà sufficiente depositarlopresso una banca, un notaio o una persona fidata la quale, in caso dimorte, provvederà a far pubblicare il testamento.È possibile informarsi presso il proprio comune dove è possibile dare incustodia il proprio testamento (varia da Cantone a Cantone).

AIUTATECI AD AIUTARLI!L’ATRA si batte peri diritti degli animalie contro ogni formadi maltrattamento.

Testamento

Io, sottoscritta, Lara Bianchi,nata il 10 dicembre 1926, attinente di Chiassodomiciliata a Lugano, via Motta 10,

dispongo per ultima volontà come segue:fr. …… (importo in lettere) a favore degli animali(o della lotta contro la vivisezione) e quindiall’associazione ATRA con sede attualea Lugano - presidente Max Molteniconto corrente postale numero 69-1810-7oppure:1/3 dei miei beni a favore di …

Lugano, il 3 gennaio 2010Lara Bianchi (firma)

ESEMPIO

146_ITA_tipo_exe_146_ITA_def 2016 febbraio 14 domenica 09:44 Pagina 22

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Cata

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__ VegPyramid Junior (la dieta vegetariana per i bambini e gliadolescenti), L. Pinelli, I. Fasan, L. Baroni, CHF 22.50

__ La salute di Eva (alimentazione e malattie femminili),A.V. Éltanin, CHF 31.-

__ Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamole mucche, M. Joy, CHF 22.-

__ Formaggi Veg (latte, yogurt e formaggi veg. fatti in casa),G. Cacciola, CHF 25.-

__ Massaggi per cani e per gatti, C. Robinson, CHF 19.-

GENETICA__ I legami pericolosi (manipolazione genetica), M. Schär-Manzoli, CHF 8.50__ Quando l’uomo si crede Dio, Dott. Stefano Cagno, CHF 18.-

COSMETICA__ Bellezza senza crudeltà (i retroscena della sperimentazione),

M. Schär-Manzoli, CHF 7.50__ Ecomanuale di casa (guida al consumo etico), O. Navello, CHF 27.-

NARRATIVA__ Falco (racconto sul cavallo dell’ultimo vetturino di Lugano),

M. Schär-Manzoli, CHF 5.-__ La notte di Natale (racconto di un Natale vegetariano),

Armando Rudi, CHF 5.-__ Fenomeni parapsicologici nel mondo animale,

Prof. René Fuchs, CHF 7.50

PER RAGAZZI__ Parlano gli animali? (testimonianze sui migliori amici dell’uomo),

Prof. R. Fuchs, CHF 8.50__ Gli animali non sono giocattoli (album da colorare), CHF 8.-__ Punti neri e conigli rosa (romanzo), I. Marucelli e M. Cortini, CHF 22.50__ Solidoro e la forza dell’amore (fiaba), B. Schera Vanoli Lollo, CHF 20.-__ Il cane Balù (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.-__ Il gatto Carletto (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.-__ Snuffy il coniglio (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.-__ Rocky il pony (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.-__ Il grande libro degli animali, CHF 29.-__ Un tuffo nell’oceano, Ursula Moghini, CHF 18.-__ Dizionario bilingue Bambino/Cane-Cane/Bambino, CHF 18.-__ Dizionario bilingue Bambino/Gatto-Gatto/Bambino, CHF 18.-

gadget__ Set 7 Biglietti di Auguri a colori

(7 animali e le loro impronte), CHF 12.-__ Set 8 Cartoline ATRA a colori

(8 animali diversi dipinti a mano), CHF 11.-__ Penna biro “Abolizione della vivisezione”, CHF 1.50__ Calamita ATRA, CHF 5.-__ Borsa ATRA, in cotone naturale, CHF 9.-__ Ciotola da viaggio, CHF 14.-__ Collare regolabile con bandana per cani, cm 20x14, CHF 12.-__ Ciondoli in argento (indicare il colore: oro, argento, rosa, nero, CHF 16.-

adesivi__ Adesivi per buste ATRA (30 adesivi), CHF 3.-__ Adesivi lettere alfabero e animali (a colori), CHF 3.- ogni adesivo__ Adesivo per l’auto “Io freno anche per loro”, CHF 3.-__ Adesivo “Circhi e Zoo”, CHF 3.-__ Adesivo per l’auto “Dog on board”, CHF 3.-__ Adesivo “Dog Welcome”, CHF 5.-__ Adesivo “Go Veg”, CHF 3.-

libriVIVISEZIONE, DIRITTI ANIMALI

__ Olocausto (la vivisezione oggi), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-__ La sperimentazione sugli animali (storia della vivisezione),

Dott. G. Ciaburri, CHF 13.-__ Vivisezione: domande e risposte, CHF 6.-__ Sperimentazione animale e psiche, Stefano Cagno, CHF 16.-__ Medicina Criminale (cavie umane), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-__ Lobby (vivisezione e questioni economiche), M. Schär-Manzoli, CHF 5.-__ Tossicità legale 1 (metodi sostitutivi), M. Tettamanti, CHF 8.50__ Tossicità legale 3 (banche di tessuti), M. Tettamanti, CHF 25.-__ Scienza senza frontiere (Atti Zurigo e Lugano, LIMAV), CHF 15.-__ Atti del congresso medico Limav di Madrid, CHF 8.50__ Mercanti di morte (vivisezione nel settore militare),

M. Schär-Manzoli, CHF 7.50__ Uccidere per avere (aspetti etici), Prof. Bruno Fedi, CHF 9.-__ La ragione e il cuore (aspetti biologici e psico-sociali), Prof. B. Fedi, CHF 7.50__ Evoluzione, etica e ricerca, Prof. Bruno Fedi, CHF 3.50__ Cancro: un male evitabile, G. Tamino, CHF 18.-__ Cavie umane nel nuovo millennio, Dottor X, CHF 10.-__ Gabbie vuote (la sfida dei diritti animali), Tom Regan, CHF 26.-__ Dizionario bilingue Italiano/Gatto-Gatto/Italiano, CHF 20.-__ Dizionario bilingue Italiano/Cane-Cane/Italiano, CHF 21.-__ Un mondo sbagliato, Jim Mason, CHF 30.-__ Lou, Buc e tutti gli altri, Stefano Cagno, CHF 23.-__ (Dis)Educazione alla violenza (Il circo con animali),

Monica Bertini, Francesca Sorcinelli e Massimo Tettamanti, CHF 23.-__ Il Manuale del Primo Soccorso del cane e del gatto,

Marco Benedet, CHF 21.-__ Vittimologia del reato ambientale, M. Monzani e M. Tettamanti, CHF 30.-__ Vite a sei zampe. Umani e animali: felici e conviventi!,

Enrico Moriconi, Pier Luigi Castelli, Graziana Moretti, CHF 21.-__ Dai diritti dell’uomo ai Diritti dell’Animale, Stefano Cagno, CHF 9.-__ Una pericolosa Arca di Noè (L’accumulo di animali tra cronaca

e ricerca), E.S. Colombo, P. D’Amico, E. Prato-Previde, CHF 22.-__ Tutto quello che dovresti sapere sulla vivisezione

(ma non vogliono che tu sappia), Stefano Cagno, CHF 10.-

FARMACI, TERAPIE ALTERNATIVE, ALIMENTAZIONE__ Il vitello d’oro (guida ai farmaci dannosi), M. Schär-Manzoli, CHF 10.-__ Il tabù delle vaccinazioni (danni da vaccini e prevenzione

naturale), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.-__ AIDS-story (origine HIV, prevenzione e terapie alternative),

Milly Schär-Manzoli, CHF 8.50__ Mucca pazza (EBS, Creutzfeld-Jakob), M. Schär-Manzoli, CHF 7.50__ Apocalisse ebola (storia del virus), M. Schär-Manzoli, CHF 7.50__ Eubiotica (come potenziare le difese naturali), Prof. L. Pecchiai, CHF 6.-__ Medicina quantistica (nuova metodologia di riassestamento

dell’organismo), Prof. Wladimir Zhoukowsky, CHF 5.-__ Vegan si nasce o si diventa? (guida alla scelta vegana), M. Berati, CHF 21.-__ Decidi di star bene (guida per un sano stile di vita),

Luciana Baroni e Hans Diehl, CHF 38.-__ La cucina etica (oltre 700 ricette vegan), Barbero, Cattelan

e Sagramora, CHF 27.-__ Figli vegetariani (la dieta vegetariana per bambini e adolescenti),

L. Proietti, CHF 18.-__ Vegpyramid (le linee guida per vegetariani), Luciana Baroni, CHF 22.-__ La cucina etica dolce (ricette golose senza latte, burro, uova),

Dora Grieco e Roberto Politi, CHF 37.-__ La cucina etica per mamma e bambino (gravidanza, allattamento e

svezzamento vegan), E. Barbero e A. Sagone, CHF 27.-__ La dieta di Eva (come disobbedire in cucina e guadagnarsi il paradiso!),

A.V. Éltanin, CHF 24.-

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Tagliando di ordinazione Libri e GadgetInviare l’ordinazione a:ATRA - Via Capelli, 28 - 6900 Lugano

■■ LIBRI ■■ VIDEO VHS ■■ GADGET ■■ T-SHIRT ■■ ADESIVI ■■ CD E CD ROM

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Pagherò i CHF 20.- (Europa: euro 20.- Extra Europa: euro 30.-) dell’abbonamento,non appena riceverò il bollettino di versamento.

ATRAATRAAT

RA

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Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione

Schweizer V

ereinigung für die Abschaffung der T

ierversuche

Association suisse pour l’abolition de la vivisection

ATRA

- VIA

CAP

ELLI, 28 - 6900 LU

GA

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G.A.B. 6900 LUGANOSC

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GRAZIE!GRAZIE!GRAZIE!