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03numero 02 • gennaio/febbraio 2010

Se è stato difficoltoso realizza-

re il primo numero di openartMa-

gazine, il secondo numero ha pre-

sentato nuove difficoltà che sono

andate a sommarsi alle precedenti:

cambi dell’ultima ora, inspiegabili

rifiuti a farsi intervistare, errori di

trasmissioni di files, correzioni non

corrette, articoli che non arrivano,

foto mancanti, sponsor che non

sponsorizzano... insomma tutto

come in un vero giornale!!!

Nonostante tutto, però, ecco

sotto i vostri occhi il risultato di co-

tanta fatica: openartMagazine n° 2!

Ai collaboratori del primo

numero (ribadiamo: tutti allievi

dei corsi di grafica professionale

OPENART), si sono aggiunti molti

ragazzi dei corsi iniziati a novem-

bre che, ovviamente, non hanno

una padronanza tecnica elevata,

ma che comunque hanno provato

a cimentarsi nella realizzazione di

progetti grafici (troverete molti loro

interventi nella rubrica “io farei

così”). Cosa dire? speriamo di esse-

re riusciti a fare meglio dello scor-

so numero e di essere peggiori del

prossimo.

inserto pubblicitario realizzato da Simona Zenga

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05numero 02 • gennaio/febbraio 201004

Vincenzo AcamporaDeeno Balzano

Roberta Caruana

Giuseppe Desiato

Raffaella Falco

Francesco FilippiniMariella Gargiulo

Giulio Grasso

Stefano Mandolese

Andrea Mongillo

Susy Musella

Teresa TessarSimona Zenga

Illustrazione in IV di copertinaImpaginazione e foto per le pagine “Foto grafiko”Testi, impaginazione e foto per la rubrica “top agency: Mackross di Nando Colella” Testi e impaginazione per la rubrica “Man at works: ex allievo racconta - Camilla BonanniProgetto grafico dell’inserto pubblicitario in III copertina (openart)Illustrazione in copertinaIllustrazione di fondo per la rubrica “grafica click: siti utili sul web”; raccolta e impaginazione delle illustrazioni per la rubrica “portfolio”Impostazione grafica di base dell’impaginato, nonchè curatore dello spazio web (gentilmente concesso dalla QRnet) del nostro magazine (www.openartmagazine.com)Noto professionista nel settore del fumetto e dell’illustra-zione, ha ideato e realizzato per noi la striscia-sequel “il nipote del cliente”Testi, impaginazione e foto delle pagine “segno Grafico: breve storia della pubblicità”Testi, impaginazione e foto per la rubrica “top agency: Mackross di Nando Colella”Foto inserite nella rubrica “Foto grafiko”Progetto grafico dell’inserto pubblicitario in II copertina (qrnet); testi, impaginazione e raccolta di materiale per la rubrica “grafica click: siti utili sul web”Hanno inoltre contribuito a vario titolo alla stesura di questo nu-mero: Simona Galderisi, Simona Bertolino, Pasquale Romano, Giovanna D’angelo, Eduardo Panetta, Bianca Maria Ferre, Antonio Falcone, Antonio Cirillo, Angela Finocchio, Loredana De Blasio, Domenico Palumbo, ... tutti, rigorosamente, allievi o ex allievi dei corsi di grafica Openart.

Organizzazione, supervisione e coordinamento: Mariella Fittipaldi e Federico Donatelli

Editoriale

Top Agency: Mackross

Io farei così: alcune proposte dei nostri allievi

per un ipotetico restyling del logo Apple

Segno grafico: breve storia della pubblicità (2a parte)

Man at works: ex allievo racconta: Camilla

Bonanni

Foto grafiko: Deeno Balzano e Teresa Tessar

Grafica click: siti utili sul web

Portfolio: lavori in mostra dei nostri allievi

La striscia di Stefano Mandolese

Hanno collaborato a questo numero

03

06

10

1416

202426

30

www.openartgrafica.comwww.openartmagazine.cominfo@[email protected]@me.com

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07numero 02 • gennaio/febbraio 201006

foto, testi ed impaginazione:Roberta CaruanoSusy Musella

“I nostri lavori si basano sulla

raccolta ragionata degli elementi

durante i Brief con i clienti, tra-

sformando poi i concetti in idee”.

quali dei vostri lavori hanno

riscosso piu’ successo?

“Il rilancio del marchio PER-

MAFLEX che abbiamo realizzato

in collaborazione con la la Ar-

mando Testa pubblicità s.p.a.,

e poi il lancio della linea PUN-

TOD DIAMANTI, la linea FOOD

di FRESYSTEM, il packaging del

CAFFE’ AUTORISCALDANTE ed

ancora tanti e tanti...”

quali sono i tempi per un lavo-

ro del genere?

“Dipende dal cliente, ma non

meno di un mese dall’incarico per

elaborare le proposte creative e di

posizionamento”.

quali sono state le richieste

piu’ assurde da realizzare in tem-

pi brevi?

“Ci è capitato di dover elabo-

rare un nome ed una pagina com-

Via Petrarca (Napoli), dicembre

2009.

da chi e quando e’ stata fon-

data quest’agenzia?

“La Mackross è nata nel 1978

(oltre trenta anni fa) ed è stata

fondata da Nello Colella”

quali sono state le difficoltà

iniziali nel creare questo tipo di

attività?

“Far capire ai potenziali clien-

ti quale lavoro viene svolto in re-

altà all’interno di una agenzia

pubblicitaria”

quali sono stati i primi la-

vori fondamentali che vi han-

no fatto emergere come agen-

zia di grafica di successo?

“Abbiamo concentrato i no-

stri sforzi soprattutto sulla crea-

zione di una nostra linea grafica

univoca e personale che abbiamo

applicato alla committenza spe-

cialmente a quella del settore in-

dustriale”.

i vostri lavori su cosa si basa-

no maggiormente?

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09numero 02 • gennaio/febbraio 201008

fine culmina con la realizzazione

della linea grafica. E tutto questo

avviene grazie all’esperienza che

abbiamo accumulato negli anni”.

il grafico si puo’ definire un’ar-

tista?

“Io non condivido il concetto di

“grafico=artista” perchè credo che

il grafico nel suo lavoro debba ap-

plicare diversi elementi: solo uno di

questi è l’elemento artistico”.

quali potrebbero essere le no-

zioni fondamentali da acquisire

per un buon grafico?

“Credo soprattutto una buona

cultura generale ed una attenzio-

ne particolare per tutto ciò che ci

circonda”.

pleta per un magazine di gioielli

in appena 4 ore... ovviamente sia-

mo riusciti nell’impresa!”.

sembra che oggi il lavoro del

grafico si stia diffondendo sem-

pre piu’. Risente di questa con-

correnza?

“Niente affatto perché noi

come agenzia pubblicitaria pro-

poniamo soprattutto una consu-

lenza ed un affiancamento strate-

gico sulla comunicazione che alla

In queste pagine alcune realizzazioni della Mackross.

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11numero 02 • gennaio/febbraio 201010

Io farei così è, lo ricordiamo,

una rubrica in cui proveremo ad

inserire una serie di proposte gra-

fiche di ipotetici restyling o rico-

struzioni di loghi famosi.

Da un punto di vista accade-

mico questo significa analizzare

le direttive tecniche, teoriche e

pratiche che portano alla realiz-

zazione di un marchio ed alle sue

applicazioni.

In questo numero abbiamo

provato a cimentiarci nel difficile

compito di realizzare il restyling

di un logo famossissimo di una

azienda particolarmente vicino al

mondo della grafica: il logo dalla

Apple!!!

Speriamo di aver ottenuto ri-

sultati all’altezza del compito.

Simona Galderisi grafica Professional 09/10Simona Zenga grafica Professional 08/09

Roberta Caruana grafica Professional 08/09Simona Bertolino grafica Professional 09/10

Mariella Gargiulo grafica Professional 08/09Susy Musella grafica Professional 08/09 Pasquale Romano grafica Professional 09/10TeresaTessar grafica Professional 09/10

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Antonio Cirillo grafica Professional 09/10Antonio Falcone grafica Professional 09/10

Angela Finocchio grafica Professional 08/09Andrea Mongillo grafica Professional 09

Francesco Filippini grafica Professional 09Loredana De Blasio grafica Professional 09/10 13numero 02 • gennaio/febbraio 201012

Giovanna D’Angelo grafica Professional 09/10

Domenico Palumbo grafica Professional 08/09Eduardo Panetta grafica Professional 09/10

BiancaMaria Ferre grafica Professional 09/10Deeno Balzano grafica Professional 09/10

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1514 numero 02 • gennaio/febbraio 2010

testi ed impaginazione:Andrea Mongillo

decorativa e casuale, e sempre più

frutto dello studio del mercato e del

consumatore, del linguaggio e della

grafica. Negli anni ’30-’40 si diffon-

de la radio, e nel ’54 nasce la tele-

visione: tre anni più tardi va in onda

Carosello: è la soluzione all’italiana

della pubblicità in tv. Negli anni ’60

all’ideale del risparmio subentra

quello del consumo. Si diffonde la

convinzione che l’economia deve

tirare, che per produrre bisogna ven-

dere, e che quindi il consumo è un

valore. Negli anni ’70 però avviene

un cambiamento. Il modello di con-

sumo portato dalla nuova società

urbana e industriale entra in crisi, di

conseguenza i modi della comuni-

cazione si fanno meno esaltanti ed

esagerati. Negli anni ’80 la società

italiana cambia ancora una volta,

l’impegno sociale si affievolisce,

emerge l’interesse verso se stessi

e la famiglia, rinasce la considera-

zione verso il consumo. Il mondo

dei mezzi è fortemente coinvolto

da queste trasformazioni: maggiore

complessità del mercato, la velocità

del cambiamento; c’è la necessità

di nuovi strumenti sofisticati per far

fronte a nuovi problemi (si diffonde

il computer). La sponsorizzazione

si impone come tecnica di comuni-

cazione di grande rilevanza. I primi

anni ’90 segnano un momento di

crisi a livello internazionale: ne ri-

sentono fortemente gli investimen-

ti pubblicitari e di conseguenza le

strutture della comunicazione.

Nell’800 l’annuncio pubblici-

tario appare con sempre maggiore

regolarità sui giornali, ma un altro

mezzo si impone all’attenzione, sia

per il suo grande utilizzo, sia per

l’eccezionale qualità di tante crea-

zioni. La resa di stampa era molto

scadente,gli annunci erano realizza-

ti in modo grezzo mancava il colore.

La stampa litografica dei manifesti

permetteva invece, oltre al colore,

una resa ottima. Il manifesto diventa

così un mezzo primario di comu-

nicazione di massa, per presentare

non solo esposizioni, spettacoli,

iniziative, ma per proporre le merci

che la rivoluzione industriale sforna.

Nel ’900 si conia il termine “pub-

blicità”. Precedentemente si usava il

termine “réclame”, ma questo fran-

cesismo disturbava (per un paio di

decenni si discute su come battez-

zare questa attività in italiano). È an-

che l’epoca in cui appaiono i primi

studi sulla pubblicità. La Grande

Guerra offre l’occasione di utilizza-

re la pubblicità per raccogliere pre-

stiti nazionali, per la difesa civile,

per invitare ad arruolarsi. Alla fine

della guerra cresce l’interesse per

la pubblicità: diventa sempre meno

NdR: in questa rubrica inseriremo argomentazioni che hanno a che fare con la grafica “teorizzata”: le tenden-ze, la cultura, il design d’autore, etc.

Ci sembrava giusto cominciare con la “storia della grafica” per meglio inter-

pretare il “soggetto” delle nostre future disquisizioni.

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1317numero 02 • gennaio/febbraio 201016

testi ed impaginazione:Giuseppe Desiato

Come hai conosciuto e come ti sei

trovata alla OPENART?

L’incontro con Openart e’ stato

casuale. Nel 2002 ero una laureanda

in Sociologia della Comunicazione

e volevo perfezionarmi a livello di

Know-how pubblicitario. Decisi di

affiancare agli studi di marketing un

corso di grafica, che mi ha sempre

affascinato. Trovai un volantino e

mi recai allo studio di Mariella e

Federico a Port’Alba per saperne di

piu’ sui corsi e per iscrivermi.

La loro professionalità e simpatia,

l’ambiente dello studio, cosi familiare

e creativo e lo straordinario rapporto

qualita’/prezzo dei corsi, perfetto

per una universitaria, mi convinsero

subito e così decisi di iniziare un

corso di grafica sui programmi

Photoshop e Freehand.

Andare alla Openart era sempre

piacevole e utile, uno dei pochi corsi

che ho fatto dove finalmente non mi

annoiavo e apprendevo rapidamente

su scenari pratici.

Mi sono trovata bene da Openart per

vari motivi: Federico, un professionista

di indubbia esperienza, ha un taglio

molto pratico ed empirico a livello

didattico, grande pazienza (non esita

a spiegarti le cose più volte) e linearità

(chiaro e sequenziale nel modo di

approcciare l’apprendimento di un

programma), leggerezza e simpatia

nel porgere anche argomenti più

tecnici o complessi.

Poi per l’attenzione al cliente: dalla

iscrizione alla elaborazione dei

diplomi post corso, dalla didattica fino

alle occasioni di knowledge sharing

con altri studenti, Mariella e Federico

Andare a fare lezione

era come andare

a trovare due amici.

Ricordo con simpatia

i tanti pomeriggi

trascorsi con un

caffè dopo le lezioni

a chiacchierare nello

studio. Considero Mariella

e Federico miei carissimi amici e

alcune tra le persone che stimo di più.

Purtroppo la distanza rende a volte

difficile i contatti ma non appena ho

occasione di tornare a Napoli, passo

sempre da loro a salutarli.

Qual è stata la tua prima esperienza

di lavoro?

Ho lavorato subito dopo la Laurea in

uno studio pubblicitario di Napoli,

Koinè comunicazione. Svolgevo

mansioni di web editor e di logo

hanno realizzato

un format

vincente, basato

sull’attenzione per

le esigenze di ogni

singolo studente.

Ho apprezzato

molto questo modo di

fare scuola. Mariella, che

mi piace definire la PR di Openart,

è assolutamente straordinaria

nell’affiancare Federico nelle attività

di coordinamento e supporto

della scuola e nella gestione dei

rapporti con gli allievi. Gli studenti

percepiscono, come percepii io,

questa scuola non come un ente

burocratico e freddo, ma come un

simpatico spazio didattico e creativo

con un volto umano, cosa che manca

a operatori simili del settore.

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numero 02 • gennaio/febbraio 201018

designer. I corsi di OpenArt furono

fondamentali, e’ stato li che ho messo

in pratica quanto appreso. Grazie

a Openart ho imparato ad usare e

amare i Mac, un amore che mi ha

portato poi dopo a lavorare per Apple

Computers in Irlanda, paese dove

sono rimasta per 5 anni lavorando

poi per Google. Prima di arrivare li, il

taglio pubblicitario del mio percorso

mi aveva portato a lavorare anche

in Olanda in un’agenzia di Media

Planning dove ho lavorato como logo

designer e qui nuovamente i corsi

di Federico furono fondamentali. Mi

equippaggiarono in modo eccellente

per lavorare con colleghi stranieri

che erano in quel settore da anni.

Mi ricordo un giorno che un cliente

scelse il mio logo piuttosto che quello

di un mio collega di Manchester, che

si inc***ò moltissimo oltretutto....

Devo questo piccolo successo anche

a Openart :-)

Dal corso GraficaPro 02/03 a Yahoo

nel 2009, passando per Google ed

Apple. Che difficoltà hai incontrato

prima raggiungere i traguardi?

Devo dire che le esperienze

lavorative mi hanno incontrato. Le

difficoltà come in ogni lavoro sono

state quelle di iniziare una gavetta,

capire le logiche delle multinazionali

o delle aziende estere, cosi diverse da

quelle della piccola e media impresa

italiana. Tutto questo mi è servito. Ho

lavorato sodo per maturare familiarita’

sul lavoro e rifarei di nuovo tutto. Le

maggiori difficoltà le ho purtroppo

incontrate in Italia, ma non voglio

scoraggiare chi decide di coltivare il

proprio talento nel nostro paese.

Puoi parlarci un po’ dei progetti che

stai portando avanti attualmente?

Sono diversi anni che mi occupo

di pubblicità Display online con

banner. Da Google sono passata

a Yahoo, dove svolgo un ruolo di

Media Executive, ossia vado alla

ricerca di nuove aziende per il nostro

portafoglio che hanno potenziale per

campagne diaplay online sul nostro

portale.Non svolgo mansioni grafiche,

ma sapere come si realizza un banner

flash mi aiuta. In piu’ la conoscenza

dei programmi di grafica te la spendi

sempre, soprattutto quando si tratta

di creare presentazioni, dove la cura

di particolari grafici ti da sempre

molti punti. In Google ad esempio mi

occupavo anche di training interno

ed esterno, e in diverse occasioni la

manipolazione di foto ed elementi

grafici mi è servita e mi è stata spesso

apprezzata. Anche in Yahoo queste

skills grafiche sono essenziali: nel

mio lavoro devo creare anche molto

materiale promozionale per il contatto

con i clienti.

Cosa consigli a noi che ci affacciamo

al mondo della grafica e del web?

Di volare alto. Cercate di trovare

dei buoni mentors e per le prime

esperienze affiancatevi a professionisti

che vi possano insegnare bene il

mestiere. Imparate bene l’Inglese.

Che differenze hai notato nel settore

tra “estero” e ”italia”?

Italia, per me ha voluto dire mancanza

di opportunità di monetizzazione

per via di un mercato asfittico.

Chi può contare su una rendita

parallela o sull’appoggio familiare

può permettersi il lusso di fare stage

non pagati. Nel mio caso ho sempre

provveduto a me da sola e pertanto ho

fatto di necessità virtù, tentando la via

dell’estero dove non ho trovato l’odiosa

logica della raccomandazione, ma un

ambiente meritocratico e la possibilità

di confrontarsi con ragazzi di tutto il

mondo.

Cosa vuoi dire prima di salutarci?

Dico: Bravi Mariella e Federico per

quello che avete costruito e perchè ci

avete creduto. Continuate cosi!

A voi ragazzi dico: buona fortuna

e seguite la Openart, e soprattutto

passate la parola! Un abbraccio a tutti

Camilla.19

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impaginazione: Deeno Balzanofoto: Teresa Tessar, Deeno Balzano

numero 02 • gennaio/febbraio 2010

in queste pagine foto di Deeno Balzano

a sinistra:Via Marina

a destra:Cèline Chat e

Demonos

La fotografia è un elemento impre-

scindibile nella composizione gra-

fica, per cui, spesso, il grafico è, per

necessità o per talento, anche foto-

grafo. Da quì l’idea di una rubrica

dove pubblichiamo foto realizzate

dai nostri allievi. In questo numero

ospitiamo gli scatti di Deeno Balzano

e di Teresa Tessar, due allievi dei corsi

professional 09/10.

20 21

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numero 02 • gennaio/febbraio 201022 23

in queste pagine foto di Teresa Tessara sinistra:Amsterdam, marzo 08a destra:Parigi, marzo 07

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25numero 02 • gennaio/febbraio 201024

foto, testi ed impaginazione:Simona Zengaimmagine di sfondo:Mariella Gargiulo

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2726 numero 02 • gennaio/febbraio 2010

pagine curate ed allestite da:Mariella Gargiulo

Lettore MP3realizzato da Deeno Balzano

(corso di grafica Professional 2009/2010)software utilizzato: Cinema4D

Paesaggio astrattorealizzato da Domenico Palumbo

(corso di grafica Professional 2008/2009)software utilizzato: Illustrator

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29numero 02 • gennaio/febbraio 201028Manifestorealizzato da Simona Zenga corso di grafica Professional 2008/2009software utilizzato: Photoshop + Illustrator

Lava Lamp realizzato da Mariella Gargiulo

corso di grafica professional 2008/2009software utilizzato: Illustrator

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